Ciao, sono un`amica di Hana Brady una bambina normale che

Ciao, sono un'amica di Hana Brady una bambina normale che andava
a scuola ,che giocava con gli amici,che le piaceva studiare e che da grande
avrebbe voluto fare l'insegnante.
Hana era nella mia classe la 3°b non mancava mai a una lezione, anche se era malata;
prendeva ottimi voti a scuola, ma l'unica cosa che la distingueva da noi: era ebrea.
Mentre noi facevamo religione Cristiana
lei impiegava il suo tempo nel migliorare la scrittura e il suo lessico.
In tanto in Germania era salito al potere un umo di nome Adolf Hitler che mise subito
leggi razziali; ovvero la razza ebrea da sopprimere.
Ben presto queste leggi vennero attuate qua in Italia e da un giorno all'altro vedi Hana
sempre meno.
Poco dopo mi arrivò una lettera a casa.
Da un giorno all'altro non ebbi nemmeno il tempo di salutarla; la lettera di cui a
parlato prima riguardava il fatto che non l'avrei mai più rivista.
Infatti gli ebrei non potevano uscire, salvo casi eccezionali, c'era un coprifuoco che
permetteva agli ebrei di fare la spesa ,sfamarsi e ritornare nelle proprie case; chi
veniva scoperto fuori di casa veniva fucilato, inoltre erano obbligati a cucire sui
vestiti la stella di David.
Hana si nascose nella sua casa per lunghi anni finchè non furono scoperti e mandati
in un lager
Ci stette tre anni dove prese lezioni private, visto che se le potevano permettere.
Verso gennaio la madre di Hana fu chiamata dalla Gestapo, e capì che era un non
ritorno.
Abbracciò i suoi figli e se ne andò.
Lei era stata convocata perchè offriva il pranzo e un posto caldo dove dormire ai
rifugiati ebrei.
Poco dopo fu chiamato anche il padre.
Hana e il fratello furono deportati in un campo di concentramento chiamato:
Auschwitz nel quale Hana morì in una camera a gas.
Per Hana ho pregato tanto e se fossi stata Hana non ce l'avrei mai fatta.
Questa è l'ultima notizia che ho ricevuto di Hana.
Hana adesso ha realizzato il suo sogno, lei è un insegnante perchè non ostante sia
morta ha insegnato a tutti che non c'è nessuna differenza tra religioni, colori della
pelle.
Ciao, a presto Rachele