immersioni raccontate

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immersioni raccontate
IMMERSIONI RACCONTATE
Ottobre 2012 Immersione a -102 metri
Obbiettivo : Ritrovamento resti relitto imbarcazione
E mattina presto e la giornata sembra ideale , il mare e’ calmissimo e l’unico rumore percettibile è
quello dei gabbiani che volano sopra l’imbarcazione come a volerci accompagnare in questa impresa.
Con me c’e’ lo staff , ragazzi esperti appassionati della subacquea tecnica e molto affiatati tra di loro.
E’ tutto pronto le bombole sono a bordo gli ultimi controlli sono
stati effettuati , salpiamo dal Porto alle 8,45 abbiamo circa
un’ora di navigazione da fare per raggiungere il punto.
Durante la navigazione vengono effettuati ulteriori controlli alle
apparecchiature di emergenza e ai dispositivi di sicurezza ma
risulta essere tutto apposto.
Il morale e’ alle stelle nonostante la concentrazione regni tra i
ragazzi che continuano a controllare le mie bombole e le loro.
Siamo arrivati ; il punto nave satellitare nel plotter è preciso .
I ragazzi fanno scendere il pedagno lasciando una grande boa galleggiante all’estremità .
E’ ora di prepararsi e quindi iniziamo ad indossare le mute la
concentrazione aumenta ed ognuno di noi si racchiude in se
stesso analizzando mentalmente ogni piccolo particolare della
missione .
Ci aiutiamo a
vicenda anche se
tutti vorrebbero
aiutarmi ad
indossare le
attrezzature , siamo
pronti gli ultimi controlli sono stati effettuati entro per
primo in acqua con sole 2 bombole di fase attaccate le altre
2 le aggancerò direttamente nell’acqua.
Tutti pronti; i ragazzi mi hanno dato il loro segnale di ok , come
lo stesso hanno fatto i ragazzi e il medico assistenti di bordo, si
inizia la discesa fino al raggiungimento dei 54 metri quota di
accompagnamento entro la quale ci saranno loro con me a poca
distanza come angeli custodi a controllare che tutto proceda per
il meglio , 2 minuti circa per il raggiungimento dei 54 metri sono
vicino a me ci fermiamo qualche secondo Igor mi da una pacca
sulla spalla e mi stringe il suo pugno davanti agli occhi con il
pollice alzato come a volermi incoraggiare e augurarmi un
imbocca al lupo ,un ultimo segnale di ok e poi giù verso il fondo.
Avevo già provato l’esperienza di scendere a quelle profondità
ma nei casi precedenti ero in compagnia di altri subacquei
altrettanto esperti e le sensazioni di scendere in un relitto che
conosci dalle immagini viste e quindi di sapere ciò che ti aspetta
laggiù è diverso dallo
scendere da solo in
perlustrazione dove non
sai cosa puoi trovare
dove sei il primo a
raggiungere quel punto e quindi non sai cosa ti aspetta , ma
soprattutto sai che se qualsiasi cosa dovesse andar storto,
devi risolverla da solo con la tua esperienza col la tua
determinazione ma soprattutto con la tua calma e sangue
freddo
Ho raggiunto i - 84 metri la temperatura è scesa notevolmente
e la luce è quasi nulla, le mie potenti torce sono già accese e
mi fermo qualche secondo per capire se la mia lucidità mentale
è ok .
Pure respirando una frazione di azoto pari a quella che avrei in
aria ad una profondità di 25 metri meglio essere certi uno
sguardo al computer ed ai run-time mi concentro sul primo stop
ed è tutto ok continuo a scendere , l’acqua e’ cristallina mentre
il buio la fa da padrone i fasci di luce delle torce sono indirizzate
verso il fondo che sembra sia stato cancellato.
Ricontrollo i computer – 92 metri guardo il fondo e ad un tratto si vede qualcosa, alcune piccole
conformazioni rocciose completamente spoglie di ogni tipo di forma di vita sono sotto di me,
continuo a scendere , è buio e la temperatura dell’acqua e di soli 10 gradi , ma l’emozione aumenta
insieme al livello di concentrazione .
Ricontrollo il computer – 102 metri, mi sono rimasti 6 minuti per effettuare la perlustrazione,
aggancio il mio rill alla cima del pedagno per allontanarmi dallo stesso , mi guardo intorno cercando
di scorgere qualcosa che assomigli a ciò che sto cercando, il tempo passa sulla mia destra poco
distante le mie torce illuminano 2 barili sicuramente persi durante la navigazione da qualche
mercantile continuo a cercare , forse ci siamo, davanti a me alcuni tavolacci tutto fa supporre che
facciano parte di dell’imbarcazione che sto cercando continua ad andare avanti ma purtroppo il tempo
e’ inesorabile lancio un ultimo sguardo come se fosse un arrivederci , indirizzando la torcia verso
quell’ombra cha avanti a me qualche decina di metri non riesco ad identificare bene , ma il tempo e’
finito sgancio il mio rill lasciando attaccato al pedagno ed inizio la lunga risalita, i ragazzi mi stanno
aspettando a circa 50 metri inizio a programmare i cambi bombola e metre risalgo controllando
rigorosamente le velocità di risalita effettuo le prove di routine sul funzionamento degli erogatori
della prima bombola di fase .
-80 metri, effettuo il primo cambio piccola sosta di un minuto
poi di nuovo su, il secondo stop mi aspetta a - 50 metri
effettuo di nuovo controlli su altra bombola di fase anche
questa è ok , nel frattempo guardo su vedo i ragazzi che mi
stanno aspettando a -50 metri eccomi arrivato Marco si
avvicina e mi da anche lui una piccola pacca sulla spalla io
segnalo il tutto ok nel frattempo cambio bombola , mi segnalano che il tempo e’ giusto e il run-time e
perfetto ok si continua insieme.
-44 metri rallento un pochino, un piccolo male all’orecchio destro causato da un blocco inverso mi
crea un po’ di preoccupazione oltre che dolore , i ragazzi capiscono subito che c’e’ un problema, sono
attimi di tensione, si avvicinano immediatamente , cerco di massaggiare un po e di muovere un po’ la
mandibola il tempo passa inesorabile e soffermarsi troppo vorrebbe dire saltare il piano di
decompressione stabilito e dover procedere con un piano alternativo , ma e’ tutto ok sto bene
segnalo loro che e’ passato e riprendo la risalita.
Dopo aver effettuato 4 cambi bombola e aver raggiunto i 6 metri insieme ai ragazzi dopo circa 1,45
minuti di immersione mi aspetta un ora circa di deco da effettuare a 6 metri.
Marco prende la sua lavagnetta e scrive un messaggio per gli assistenti di superficie superficie “ il
ragazzaccio è ok tutto bene riserva d’aria ok , potete scendere “ lo attacca al suo cazzillo e lo spara
sotto la murata dell’imbarcazione dove gli assistenti previo programmazione preventiva raccolgono
immediatamente .
Nel frattempo mi sgnacio da dosso tre delle bombole di fase che avevo con me lasciandole attaccate
al pedagno e passata mezz’ora e ai ragazzi rimane solo qualche minuto poi potranno uscire dopo che
Chiara e Massimo ci avranno raggiunto per il cambio .
Ci siamo, arrivano i ragazzi del cambio assistenza che scendo fino alla profondità di 6 metri dove ad
aspettarli ci siamo noi un breve saluto una stretta di mano e poi un saluto dei ragazzi che si
accingono ad uscire dall’acqua .
I ragazzi non mi perdono un attimo di vista sanno che le fasi finali dell’immersione e’ sempre molto
delicata, ma tutto procede per il meglio siamo in dirittura di arrivo.
Uscire dall’acqua da 6 metri vuol dire impiegare 6 minuti per mettere la testa fuori , mi riaggancio le
bombole di fase per non subire troppo squilibrio di peso anche se l’incidenza e’ minima ma rimanere
un minuto a 1 metro , richiede una pesata perfetta .
Finalmente fuori !!!!!! In superficie mi aspettano i ragazzi appena usciti che subito si preoccupano
delle bombole e della mia attrezzatura che va rigorosamente tolta prima di salire sulla scaletta.
Risalgo a bordo lentamente dove mi aspetta un grande abbraccio del barcaiolo e del dottore a cui
comunico che sto bene .
Risalgono anche i ragazzi a cui stringo la mano complimentandomi con loro .
Considerazioni Staff
Un esperienza magnifica vissuta con un vero professionista : non dimenticheremo mai !!!! “Marco”
Lui e’ un grande , e’ il mio Istruttore, trasmette sicurezza tutti, credo, vorrebbero fare un esperienza
di questo tipo con lui . “Igor”
Bhe’ che dire , mitico ! “Massimo “
Quando l’ho guardato negli occhi a 6 metri mi sono emozionata lui e’ la determinazione in persona
un vero professionista , un grande . “ Chiara “
Un grazie a tutti ragazzi !
Roberto Bellardinelli
Sfidare il mare e vincere, fa di te un subacqueo vincente ma capire che è solo il mare ad averti
concesso di vincere fa di te un grande subacqueo ed un esempio per tutti da seguire .
Roberto Bellardinelli