Collegiata di Santa Maria Maggiore

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Collegiata di Santa Maria Maggiore
Collegiata di Santa Maria Maggiore
È la più antica Chiesa del Centopievese, fino al 1378 sede dell'unico fonte battesimale. Compare per la
prima volta in un documento del 1207 come "Pieve di Santa Maria Maggiore". L'edificio attuale è una
ricostruzione del 1702-1710 su progetto dei fratelli Campiotti di Modena. L'abside, invece, è ancora quella
della chiesa preesistente e risale alla seconda metà del XIV secolo. L'interno, in stile barocco, è a navata
unica, con altari laterali. Conserva numerose opere d’arte, tra le quali si segnalano:
L'ASSUNZIONE DI GUIDO RENI (1600), che si trova contro il fondo absidale della Chiesa Collegiata, sopra
l'altare maggiore.
L'ANNUNCIAZIONE DEL GUERCINO (1646) nell'omonima cappella, la prima da sinistra rispetto all'entrata.
IL CROCIFISSO LIGNEO (fine sec. XIII), di stile romanico-lombardo (fine sec XIII). di particolare culto, è una
vera gloria religiosa per la comunità pievese. A questa sacra immagine, venerata nei secoli, si deve il
carattere di santuario che ha assunto la Collegiata. Ogni venti anni, in coincidenza con la divisione dei
terreni della Partecipanza agraria, si svolge la processione del Crocifisso, al cui culto sono dedicati anche,
per antica tradizione, i Venerdì di marzo e il mercato collegato.
Queste, più nel dettaglio, le opere contenute in Collegiata:
1) Guercino, Annunciazione (3,23metri x 1,98 metri)
2) Guido Reni, Assunzione della Madonna (4 metri x 2,80 metri)
3) Lavinia Fontana, Assunzione della Madonna (3 metri x 1,90)
4) Scarsellino, Nascita di Maria Vergine (2,50 metri x 1,76)
5) Bartolomeo Gennari, Crocefissione di Cristo con la Madonna (2,50 metri x 1,88 metri)
6) Bartolomeo Passarotti, Ritrovamento della vera Croce (1,95 metri x 1,32 metri)
7) Giovan francesco Gessi, San filippo neri ha la visione della Madonna con il bambino (2,50 metri x 1,80
metri)
IL CAMPANILE (h 48m.). La costruzione attuale risale al 1487 e fu operata sul troncone del campanile
precedente. I lavori di restauro, conclusi nel 1990, hanno permesso un rifiorire della tradizione campanaria:
le campane pievesi, tra le più rinomate della provincia, risalgono al 1809, anno in cui furono fuse nell'officina
Reatti di Reggio Emilia.
PRINCIPALI DANNI IN SEGUITO AL SISMA: crollo della cupola centrale e della relativa copertura;
lesioni sulle pareti laterali della Chiesa in corrispondenza dell’intersezione con la porzione più alta
della facciata; frattura della porzione sommitale della guglia del campanile
Cupola, Prima del sisma
Interno, dopo il sisma del 29 Maggio
Interno, dopo il sisma del 29 Maggio
Interno, dopo il sisma del 29 Maggio