PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO DEI TRASFORMATORI

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PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO DEI TRASFORMATORI
PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO DEI
TRASFORMATORI TRIFASI MT/BT
PER LA DISTRIBUZIONE
DISTRIBUZIONE
DT 803
Maggio 2008
Ed. 7 - 1/17
PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO DEI
TRASFORMATORI TRIFASI MT/BT
PER LA DISTRIBUZIONE
7
DIS-IUN/UML
G. Andreella
R. Grimaldi
E. Di Marino
Maggio 2008
Ed.
Funzione/Unità
Redatto
Verificato
Approvato
Data
Copyright Enel Distribuzione S.p.A. tutti i diritti riservati. La riproduzione e la cessione, totale o parziale,
in qualunque forma, su qualsiasi supporto e con qualunque mezzo é proibita senza autorizzazione
scritta di Enel Distribuzione S.p.A.".
DISTRIBUZIONE
PRESCRIZIONI PER IL COLLAUDO DEI
TRASFORMATORI TRIFASI MT/BT
PER LA DISTRIBUZIONE
DT 803
Maggio 2008
Ed. 7 - 2/17
INDICE
Cap.
Titolo
Pag.
1
SCOPO DELLE PRESCRIZIONI
4
2
CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE PRESCRIZIONI
4
3
NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO
4
4
DEFINIZIONI
4
5
5.1
5.2
5.3
ELENCO E CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE
Elenco delle prove
Prove di tipo
Prove di accettazione
4
4
5
5
6.1
6.2
6.3
6.4
6.5
6.6
PROVE DI TIPO
Prova di riscaldamento
Misura del livello di rumore
Misura della capacità tra gli avvolgimenti e tra questi e la massa
Prova di tenuta al corto circuito
Prova di tenuta d’olio della cassa e degli accessori montati
Prova di tenuta all’olio caldo
6
6
6
6
6
7
8
PROVE DI TIPO SUGLI ACCESSORI
Verifica del commutatore per le prese di regolazione
7.1.1 Prova meccanica
7.1.2 Prova di riscaldamento dei contatti
7.2
Prove meccaniche sui rulli di scorrimento
7.2.1 Verifica del massimo carico permanente
7.2.2 Verifica del massimo carico istantaneo
7.2.3 Verifica della spinta statica trasversale
7.3
Prove sulle targhe
7.3.1 Verifica della resistenza all’invecchiamento accelerato
7.3.2 Verifica della resistenza alla corrosione in nebbia salina
7.3.3 Verifica alla resistenza all’abrasione
7.4
Prove sulle casse
7.4.1 Misura del volume del liquido di riempimento e determinazione della
sovrapressione e depressione di riferimento per la cassa
7.4.1.1 Misura del volume del liquido di riempimento
7.4.1.2 Determinazione sovrapressione e depressione di riferimento per la cassa
7.4.2 Prova di fatica della cassa
7.4.3 Prova di tenuta della cassa sotto pressione di lunga durata
8
8
8
8
8
8
8
8
9
9
9
9
9
6
7
7.1
8
8.1
8.2
8.3
8.4
8.5
PROVE DI ACCETTAZIONE
Controllo della rispondenza al prototipo approvato
Misura del rapporto di trasformazione
Verifica dei diagrammi di connessione e dello spostamento angolare
Prova d’isolamento con tensione ad impulso
Prova d’isolamento con tensione ad impulso per macchine con due
tensioni primarie
9
9
10
10
11
11
11
11
11
11
11
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TRASFORMATORI TRIFASI MT/BT
PER LA DISTRIBUZIONE
8.6
8.7
8.8
8.9
8.10
8.11
8.12
8.13
8.14
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Prova d’isolamento con tensione applicata a f. i.
Prova d’isolamento con tensione indotta a f. i.
Misura della resistenza ohmica degli avvolgimenti
Misura delle perdite e della corrente a vuoto
Misura delle perdite dovute al carico e dell’impedenza di cortocircuito
Verifica delle perdite totali a regime nominale
Verifica dell’applicabilità della penalità per eccedenza perdite
Verifica degli accessori
Verifica del rivestimento protettivo esterno
8.14.1 Verifica dello spessore dei singoli strati che compongono il rivestimento
protettivo
8.14.2 Verifica dell’aderenza del rivestimento protettivo
8.15
Prova di tenuta sotto pressione di breve durata
8.16
Prove sull’olio
8.16.1 Verifica assenza di PCB nell’olio
11
11
12
12
12
12
12
13
13
14
14
14
14
14
9
GARANZIE
17
10
TRASPORTO E IMBALLO
17
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SCOPO DELLE PRESCRIZIONI
Le presenti prescrizioni hanno lo scopo di definire le modalità di esecuzione delle prove
per la verifica delle caratteristiche dei trasformatori trifasi MT/BT per distribuzione.
2
CAMPO DI APPLICAZIONE DELLE PRESCRIZIONI
Le presenti prescrizioni si applicano ai trasformatori trifasi MT/BT per distribuzione.
3
NORME E PRESCRIZIONI RICHIAMATE NEL TESTO
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Norma CEI EN 60296 (2004-10)
Norma CEI EN 60076-1 (1998-09)
Norma CEI EN 60076-2 (1998-09)
Norma CEI EN 60076-3 (2002-05)
Norma CEI EN 60076-5 (2001-12)
Norme CEI EN 60076-10 (2002-05)
Norma UNI EN ISO 2409 (1996-09)
Norma UNI ISO 2859-1 (2007-05)
Norma ISO 4628/3 (1982-05)
Prescrizioni Enel DT 801
Prescrizioni Enel DY 2101
D.Lgs. 22.05.1999 n. 209 and D.M. 11.10.2001
4
DEFINIZIONI
Per le definizioni si rimanda alle Norme CEI EN 60076-1.
5
ELENCO E CLASSIFICAZIONE DELLE PROVE
5.1 Elenco delle prove
Per i trasformatori costruiti conformemente alle prescrizioni DT 801, si definisce il
seguente elenco di prove:
Prove sul trasformatore completo
1)
A controllo della corrispondenza costruttiva al prototipo approvato
2)
A misura del rapporto di trasformazione
3)
A verifica dei diagrammi di connessione e dello spostamento angolare
4)
A prova d’isolamento con tensione ad impulso
5)
A prova d’isolamento con tensione ad impulso per macchine con due
tensioni primarie
6)
A prova d’isolamento degli avvolgimenti di AT e BT con tensione applicata
a frequenza industriale
7)
A prova d’isolamento con tensione indotta a frequenza industriale
8)
A misura della resistenza ohmica degli avvolgimenti
9)
A misura delle perdite e della corrente a vuoto
10)
A misura delle perdite dovute al carico e della impedenza di cortocircuito
11)
A verifica delle perdite totali a regime nominale
12)
A verifica dell’applicabilità della penalità per eccedenza perdite
13)
prova di riscaldamento
T
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14)
15)
16)
17)
T
T
T
T
18)
19)
20)
21)
A
A
T
A
22)
A
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misura del livello di rumore
misura della capacità tra gli avvolgimenti e tra questi e la massa
prova di tenuta al cortocircuito
prova di tenuta d’olio della cassa e degli accessori montati (solo per
trasformatori dotati di conservatore)
verifica degli accessori
verifica del rivestimento protettivo esterno
prova di tenuta all’olio caldo (solo per trasformatori con cassa ermetica)
prova di tenuta sotto pressione di breve durata (solo per trasformatori con
cassa ermetica)
prove sull’olio
Prove sugli accessori
23)
verifica del commutatore per le prese di regolazione
T
24)
prove meccaniche sui rulli di scorrimento
T
25)
prove sulle targhe
T
26)
misura del volume del liquido di riempimento e determinazione della
T
sovrapressione e depressione di riferimento per la cassa (solo per
trasformatori con cassa ermetica)
27)
prova di fatica della cassa (solo per trasformatori con cassa ermetica)
T
28)
prova di tenuta della cassa sotto pressione di lunga durata (solo per
T
trasformatori con cassa ermetica)
Per i trasformatori costruiti sulla base di esplicita deroga dell’Enel in conformità a quanto
previsto al punto 9 delle prescrizioni DT 801, l’Enel si riserva di prescrivere l’esecuzione
di prove aggiuntive rispetto al precedente elenco; tali ulteriori prove saranno definite in
relazione alle particolari tecnologie utilizzate.
5.2 Prove di tipo
Sono quelle indicate al punto 5.1 con i numeri 13, 14, 15, 16, 17, 20, 23, 24, 25, 26, 27 e
28. Tali prove devono essere eseguite per ogni serie di macchine uguali, contraddistinte
dalla stessa sigla di identificazione assegnata dal Costruttore, su un esemplare che abbia
già superato le prove di accettazione con esclusione della prova 1 e con le seguenti
eccezioni:
• la prova 24 deve essere eseguita per ciascun Fornitore di rulli di scorrimento
• la prova 25 deve essere eseguita per ciascun Fornitore di targhe
• la prova 17 deve essere eseguita solo sui trasformatori muniti di conservatore
• le prove 20, 26, 27 e 28 devono essere eseguite solo sui trasformatori con cassa
ermetica con le seguenti precisazioni: le prove 26, 27 e 28 devono essere eseguite una
sola volta se la stessa cassa è prevista per più trasformatori diversi, con riferimento al
caso in cui il volume di riempimento V0 è massimo; ciò vale anche se le forature per
gli accessori sul coperchio sono diverse. La prova 20 deve essere eseguita in tutti i casi
in cui il coperchio, considerando anche le forature e gli accessori, è diverso.
5.3 Prove di accettazione
Sono quelle indicate al punto 5.1 con i numeri 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 18, 19, 21
e 22. Tali prove devono essere eseguite dal Costruttore su tutti i trasformatori facenti parte
della fornitura, con le seguenti eccezioni:
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• per la prova 1 vale quanto detto al punto 8.1 (collaudo Enel);
• per la prova 19 vale quanto detto al punto 8.14;
• per la prova 22 vale quanto detto al punto 8.16.
Per ogni trasformatore, il Costruttore dovrà predisporre un bollettino di collaudo con i
risultati delle prove eseguite.
Il collaudo da parte di Enel sarà effettuato su un campione di trasformatori scelti a caso tra
quelli del lotto già collaudato dal Costruttore. Il campione sarà definito a discrezione del
collaudatore, nell’ambito del numero massimo di esemplari indicati nella tabella di
campionamento di cui al punto 8.14. Al termine del collaudo, nei limiti dell’incertezza
nelle misure, non dovranno essere riscontrare differenze tra i valori misurati e quelli
registrati dal Costruttore. Nel caso risulti negativo il collaudo di un solo esemplare,
l’intero lotto dovrà essere respinto.
6
PROVE DI TIPO
Salvo quanto diversamente specificato le prove devono essere eseguite con le modalità
previste dalle Norme CEI EN 60076(1).
6.1 Prova di riscaldamento (CEI EN 60076-2 Rif. 5)
Da effettuare sulla presa principale.
6.2 Misura del livello di rumore
Deve essere eseguita la misura del livello di potenza sonora secondo le modalità previste
nella Norma CEI EN 60076-10.
6.3 Misura della capacità tra gli avvolgimenti e tra questi e la massa
Deve essere eseguita a bassa tensione alternata con metodo di ponte.
6.4 Prova di tenuta al cortocircuito
Deve essere eseguita in trifase applicando la tensione necessaria per ottenere, chiudendo in
cortocircuito trifase l’avvolgimento non alimentato, una corrente di cortocircuito avente le
seguenti caratteristiche:
• componente permanente pari a
100
volte(2) la corrente nominale riferita alla
(Z cc % )75°C
presa principale, ma non oltre 25 volte tale valore (tolleranza ammessa + 10%).
• valore di cresta del primo picco di corrente su una colonna pari a 2k volte il valore
efficace della componente permanente prescritta (tolleranza ammessa + 5%); il valore
di 2k deve essere dedotto dal prospetto seguente:
Pnom
[kVA]
2k
50
100
160
250
400
630
1,64
1,76
1,86
1,93
1,99
2,04
(1) Fra parentesi sono indicati gli articoli della norme ai quali si deve fare riferimento.
(2) Ove con (Z cc % )75°C si indica l’impedenza di cortocircuito (in percento) misurata sul trasformatore e riferita a
75°C.
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Per le macchine con doppia tensione primaria la prova deve essere eseguita in una delle
due condizioni di funzionamento.
La tensione di alimentazione durante la prova non deve superare in ogni caso il 115% del
valore nominale.
Eventuali prove preliminari per la messa a punto del circuito devono essere eseguite a
valori di corrente non superiori al 70% di quello prescritto per la prova di tenuta.
Si devono eseguire complessivamente 9 prove di cortocircuito trifase, ciascuna della
durata di 0,5 s + 10%, sincronizzando l’istante di chiusura in modo che il valore di cresta
prescritto per il primo picco della corrente di prova venga applicato tre volte su ogni
colonna.
Delle tre prove eseguite per ogni colonna una deve essere effettuata con il commutatore
sulla presa principale e le altre due in due diverse posizioni del campo di regolazione, a
scelta del collaudatore.
Durante le prove si devono eseguire:
a) rilievo all’oscillografo delle tensioni e delle correnti applicate ad ogni prova al fine di
verificare il loro valore, il grado di asimmetria raggiunto e la durata del cortocircuito;
b) misura della reattanza di cortocircuito da eseguire prima e dopo la serie di prove
prescritte (con strumentazione che assicuri la ripetibilità della misura a meno del
+ 0,2%);
c) verifica dell’isolamento con prove di tensione applicata e di tensione indotta da
eseguire, dopo la serie di prove prescritte, a valori di tensione pari al 100% di quelli
previsti per le prove di accettazione;
d) esame a vista del trasformatore estratto dalla cassa, da eseguire dopo la serie di prove
prescritte.
L’esito della prova di tenuta al cortocircuito è da considerare positivo se:
a') i valori della reattanza di cortocircuito rilevati prima e dopo l’applicazione delle
correnti di prova non differiscono di più dell’1,5%(3);
b') le prove di isolamento hanno dato esito positivo;
c') l’esame a vista del trasformatore estratto dalla cassa non ha messo in evidenza
modifiche agli avvolgimenti, alle connessioni, agli ammaraggi, ai distanziatori e al
commutatore, tali da pregiudicare il buon funzionamento della macchina.
Se l’esame a vista del trasformatore estratto dalla cassa ha dato esito positivo ed i risultati
delle misure di reattanza non sono conformi a quanto prescritto, il Costruttore può
richiedere lo smontaggio completo della macchina. In tale caso il giudizio sarà basato
sull’esito di questo ulteriore esame.
6.5 Prova di tenuta d’olio della cassa e degli accessori montati (solo per
trasformatori con conservatore)
La prova deve essere eseguita sul trasformatore pieno di olio caldo al termine della prova
di riscaldamento, mantenendo in corrispondenza del coperchio della cassa per 24 ore un
battente d’olio pari all’altezza della medesima (escludendo il conservatore) con un minimo
di 1 m di olio. Al termine della prova non si devono riscontrare macchie e/o perdite di
olio.
(3) Per i trasformatori con l'avvolgimento di bassa tensione in lastra questo limite è aumentato al 4%.
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6.6 Prova di tenuta all’olio caldo (per trasformatori con cassa ermetica)
Deve essere eseguita su trasformatore pieno d’olio caldo, al termine della prova di
riscaldamento, avendo preventivamente montato un manometro sulla macchina in
posizione opportuna(4).
Si determina la sovrapressione di riferimento ΔPa della cassa, secondo quanto indicato in
7.4.1.2. Successivamente, attraverso il dispositivo di scarico della cassa, si immette olio a
temperatura ambiente fino ad ottenere una sovrapressione pari a 1,2ΔPa, comunque non
inferiore a 0,2 bar. Tale sovrapressione, letta al manometro, deve essere mantenuta per 4
ore. Al termine della prova non si devono riscontrare perdite d’olio.
7
PROVE DI TIPO SUGLI ACCESSORI
7.1 Verifica del commutatore per le prese di regolazione
La verifica si articola in due prove:
7.1.1 Prova meccanica
Si devono effettuare 100 escursioni complete (passaggio dall’uno all’altro estremo del
campo di regolazione) sul commutatore e sul suo comando, senza che si manifestino usura
apprezzabile e/o giochi anomali.
7.1.2 Prova di riscaldamento dei contatti (da eseguirsi dopo la prova meccanica)
La prova può essere eseguita sull’apparecchio di commutazione montato sul trasformatore
nel corso delle prove di riscaldamento di quest’ultimo (punto 6.1) oppure sul solo
commutatore in condizioni analoghe a quelle di servizio. Il commutatore deve essere
attraversato dalla massima corrente di presa nel funzionamento a potenza nominale
dell’avvolgimento cui l’apparecchio stesso è destinato. La sovratemperatura massima
ammessa a regime per le superfici di contatto è di 20°C rispetto all’olio.
7.2 Prove meccaniche sui rulli di scorrimento
Devono essere eseguite per ciascun Fornitore di rulli le verifiche di cui ai punti seguenti
7.2.1,7.2.2 e 7.2.3. Ciascuna prova deve essere eseguita su n° 4 rulli.
7.2.1 Verifica del carico massimo permanente
Il rullo deve sopportare, per un’ora, un carico permanente pari a 20 kN.
Al termine della prova non si devono riscontrare rotture o deformazioni permanenti.
7.2.2 Verifica del carico massimo istantaneo
Il rullo deve sopportare, senza rotture o deformazioni permanenti, un carico istantaneo pari
a 80 kN.
7.2.3 Verifica della spinta statica trasversale
L’insieme rullo-perno-forcella montato su un supporto rigido deve sopportare per 60” una
spinta statica trasversale (“forza di scarrucolamento”) pari a 2 kN applicata sulla estremità
del rullo in corrispondenza del bordo con direzione parallela all’asse del perno.
Al termine della prova non si devono riscontrare rotture o deformazioni permanenti.
(4) Tutte le misure di pressione vanno effettuate in corrispondenza o dello scarico di fondo o del tronchetto di
riempimento. In quest’ultimo caso il valore letto sullo strumento va riportato a quello presunto in corrispondenza
dello scarico.
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7.3 Prove sulle targhe
Devono essere eseguite, per ciascun Fornitore di targhe, le prove di cui ai punti seguenti
7.3.1, 7.3.2 e 7.3.3. Tali prove, da effettuare su n° 9 targhe (3 per ogni prova), devono
essere eseguite, salvo quanto diversamente specificato, con le modalità previste nelle
prescrizioni Enel DY 2101.
7.3.1 Verifica della resistenza all’invecchiamento accelerato
La durata della prova deve essere di 1000 ore. Al termine della prova non si devono
verificare su nessuna targa alterazioni del film (screpolature, distacchi, presenza di
“blisters”).
7.3.2 Verifica della resistenza alla corrosione in nebbia salina
La durata della prova deve essere di 1000 ore. Al termine della prova non si devono
verificare su nessuna targa alterazioni del film (screpolature, distacchi, presenza di
“blisters”).
7.3.3 Verifica della resistenza all’abrasione
Al termine della prova il coefficiente di abrasione non deve risultare inferiore a 1,2 su
nessuna targa.
7.4 Prove sulle casse (solo per trasformatori con cassa ermetica)
Per una serie di casse dello stesso Costruttore, simili per progetto e processo costruttivo, è
possibile limitare le prove di tipo a due casse della serie, estendendo i risultati alla serie
completa.
Un parametro che rappresenta convenzionalmente il grado di deformabilità delle alette è:
α = Va V dove:
0
• Va = Volume delle alette (da calcolare in base ai disegni costruttivi);
• V0 = Volume massimo del liquido di riempimento.
Ordinate in sequenza le varie casse della serie in base al parametro α suddetto, saranno
scelte per le prove una cassa fra quelle con parametro α elevato e una cassa fra quelle con
parametro α basso.
Sulle altre casse della serie dovrà essere verificato che, il valore massimo di
sovrapressione dell’olio non superi quello registrato durante l’esecuzione delle prove sulle
due casse campione, e che lo stesso risulti comunque minore o uguale a 0,35 bar. Tale
verifica dovrà essere effettata con le modalità indicate ai punti 7.4.1.1 e 7.4.1.2
(quest’ultima, solo per la prova relativa alla sovrapressione).
7.4.1 Misura del volume del liquido di riempimento e determinazione della
sovrapressione e depressione di riferimento per la cassa (solo per
trasformatori con cassa ermetica)
Devono essere effettuate con le modalità riportate ai punti 7.4.1.1 e 7.4.1.2.
7.4.1.1 Misura del volume del liquido di riempimento (V0)
La cassa è caratterizzata da un volume massimo di olio di riempimento (V0) in relazione al
quale vengono eseguite le prove della cassa stessa.
Il trasformatore, per il quale viene impiegata la suddetta cassa, deve avere un volume di
liquido di riempimento ≤ V0
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Il controllo del volume di liquido di riempimento della cassa di un trasformatore, completo
di tutti gli accessori e riempito con le modalità previste al punto 7 del documento DT 801,
verrà effettuato svuotando la macchina e misurando il volume del liquido estratto.
7.4.1.2 Determinazione della sovrapressione (ΔPa) e depressione (ΔPb) di
riferimento per la cassa.
Ipotizzando un incremento di temperatura di 80 °C ed una diminuzione di temperatura di
40 °C, rispetto alla temperatura ambiente di 20 °C, si determinano le variazioni di volume
ΔVa e ΔVb del liquido secondo le relazioni seguenti:
ΔVa = 0,00075×80×V0
ΔVb = 0,00075×40×V0
dove:
ΔVa = incremento di volume del liquido
ΔVb = diminuzione di volume del liquido
V0 = volume del liquido di riempimento
0,00075 = coefficiente di dilatazione cubica dell’olio [1/°C]
Una cassa completa di tutti gli accessori, provvista di un manometro, montato in posizione
opportuna, dovrà essere riempita d’olio con le modalità previste al punto 7 del documento
DT 801; a operazione conclusa, sarà azzerata l’indicazione del manometro.
Successivamente dovrà essere immesso nella cassa un ulteriore volume d’olio pari a ΔVa;
l’incremento di pressione ΔPa indicato dal manometro viene assunto quale valore di
riferimento caratteristico per le prove della cassa. In modo analogo, sempre partendo dalla
condizione di cassa piena con manometro azzerato, dovrà essere estratto un valore d’olio
pari a ΔVb; il valore di depressione ΔPb registrato dal manometro viene assunto quale
valore di riferimento caratteristico per le prove della cassa.
Durante i rilievi la cassa non deve denunciare perdite di tenuta.
La sovrapressione ΔPa deve essere minore o uguale a 0,35 bar.
In relazione alle attrezzature disponibili possono essere concordate altre modalità di
esecuzione equivalenti a quelle sopra esposte.
7.4.2 Prova di fatica della cassa (solo per trasformatori con cassa ermetica)
La cassa completa di accessori e riempita d’olio con le modalità previste al punto 7 del
documento DT 801, deve essere sottoposta a prova di fatica applicando 2000 cicli di
pressione – depressione da rilevare con manometro montato in posizione opportuna: il
valore di sovrapressione deve essere pari a ΔPa; il valore di depressione deve essere pari a
ΔPb. Ciascun ciclo (fase di sovrapressione + fase di depressione) deve avere la durata di 3
minuti
Nel corso della prova non devono manifestarsi perdite di olio o perdite di tenuta e, al
termine, non si devono riscontrare deformazioni permanenti. Dopo la prova, senza
effettuare alcuna manutenzione, deve essere eseguita la prova di tenuta sotto pressione di
lunga durata.
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7.4.3 Prova di tenuta della cassa sotto pressione di lunga durata (solo per
trasformatori con cassa ermetica)
Deve essere eseguita sulla stessa cassa già sottoposta, con esito positivo, alla prova di
fatica. Attraverso il dispositivo di scarico deve essere applicata, immettendo olio, una
sovrapressione pari a 1,2ΔPa, ma non inferiore a 0,2 bar, letta per mezzo di un manometro
montato in posizione opportuna; quindi la cassa deve essere sigillata e lasciata in tali
condizioni per 24 ore.
Per la validità della prova, i valori della temperatura al pozzetto non devono variare più di
+ 2 °C tra inizio e fine prova.
Al termine non si deve riscontrare una perdita di pressione superiore a 0,05 bar, non si
devono manifestare perdite d’olio e non si devono riscontrare deformazioni permanenti.
8
PROVE DI ACCETTAZIONE
Salvo quanto diversamente specificato, le prove devono essere eseguite con le modalità
previste dalle Norme CEI EN 60076( 5) e a quanto indicato al precedente punto 5.3.
8.1 Controllo della corrispondenza costruttiva al prototipo approvato
Da eseguire su un trasformatore scelto a caso tra quelli appartenenti al lotto di macchine
presentato al collaudo.
Il controllo deve essere effettuato confrontando le caratteristiche costruttive delle
macchine in collaudo con quanto riportato nei disegni e nelle fotografie del prototipo
vistati dall’Enel o dall’Ente Certificatore, depositati presso il Costruttore.
Se l’accoppiamento cassa – coperchio è realizzato con saldatura continua, il Costruttore
dovrà provvedere, per l’unità scelta a caso, a dissaldare il coperchio per l’ispezione della
parte estraibile.
8.2 Misura del rapporto di trasformazione (CEI EN 60076-1 Rif. 10.3)
Deve essere effettuata con un errore inferiore al + 0,2%.
8.3 Verifica dei diagrammi di connessione e dello spostamento angolare (CEI EN
60076-1 Rif. 10.3)
8.4 Prova d’isolamento con tensione ad impulso (CEI EN 60076-3 Rif. 13)
Deve essere eseguita solo sull’avvolgimento di AT.
8.5 Prova di isolamento con tensione ad impulso per macchine con due tensioni
primarie (CEI EN 60076-3 Rif. 13)
Deve essere eseguita in entrambe le condizioni di funzionamento, ai livelli di prova
prescritti nella tabella di unificazione relativa alla macchina in prova.
8.6 Prova di isolamento con tensione applicata a frequenza industriale (CEI EN
60076-3 Rif. 11)
8.7 Prova di isolamento con tensione indotta a frequenza industriale (CEI EN
60076-3 Rif. 12.2)
8.8 Misura della resistenza ohmica degli avvolgimenti (CEI EN 60076-1 Rif. 10.2)
(5) Fra parentesi sono indicati gli articoli della norme ai quali si deve fare riferimento.
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8.9 Misura delle perdite e della corrente a vuoto (CEI EN 60076-1 Rif. 10.5)
Da eseguire dopo le prove di isolamento.
La misura delle perdite deve essere effettuata mediante tre wattmetri per basso fattore di
potenza almeno di classe 0,5; le tensioni e le correnti devono essere misurate con
strumenti almeno di classe 0,2; i trasformatori di misura devono essere di classe 0,2.
Il sistema delle tensioni applicate per le misure deve essere praticamente simmetrico.
L’asimmetria delle tensioni di fase deve essere tale che la componente di sequenza inversa
non superi il 5% della componente di sequenza diretta.
Alla tensione nominale di prova il residuo armonico(6) della tensione di alimentazione
deve essere inferiore al 5%.
La tensione di riferimento per la misura delle perdite è quella media di fase rilevata sulla
macchina in prova con voltmetri a valore medio. Il valore delle perdite verrà corretto come
prescritto dalle norme in base alla lettura contemporanea delle tensioni di fase eseguita con
voltmetri a valore medio ed a valore efficace.
8.10 Misura delle perdite dovute al carico e dell’impedenza di cortocircuito (CEI EN
60076-1 Rif. 10.4)
Da eseguire dopo le prove di isolamento.
Per la prova devono essere utilizzati strumenti della stessa classe di precisione prevista per
la misura delle perdite a vuoto.
8.11 Verifica delle perdite totali a regime nominale
8.12 Verifica dell’applicabilità della penalità per eccedenza perdite
Entro i limiti di tolleranza ammessi dalla Norma CEI EN 60076-1 (Rif. 9) si applica la
penalità per l’eccedenza delle perdite misurate, rispetto ai valori prescritti o ai valori
indicati nella targa caratteristiche.
E’ ammessa una zona franca entro la quale non si applicano le penali, in particolare:
+ 5% per le perdite a vuoto;
+2,5% per le perdite a carico.
Qualora il singolo trasformatore risulti avere valori di perdite soggette a penali, il
Costruttore dovrà inviare all’Unità dell’Enel preposta alla gestione del contratto, copia del
bollettino di collaudo contenente i dati necessari al calcolo delle stesse.
Qualora le perdite superano i limiti massimi di tolleranza ammessi dalla norma, la
macchina viene rifiutata.
Il calcolo della penale da applicare al singolo trasformatore, è la seguente:
Lv = ΔPv
Lj = ΔPj
•
•
Cv
Cj
(€)
(€)
dove:
Lv
Penalità per eccedenza perdite a vuoto, espressa in (€).
Lj
Penalità per eccedenza perdite a carico, espressa in (€).
ΔPv Differenza tra le perdite a vuoto misurate e quelle prescritte, espressa in (kW).
(6) Il residuo armonico r viene calcolato con la seguente formula:
r=
∑A
2
i
, dove Ai è il valore efficace
i
dell'armonica iesima espressa in % avendo assunto come base di riferimento il valore efficace della fondamentale.
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ΔPj
Cv
Cj
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Differenza tra le perdite a carico misurate e quelle prescritte, espressa in (kW).
Tasso di penalizzazione per le perdite a vuoto, pari a 8.000 (€/kW).
Tasso di penalizzazione per le perdite a carico, pari a 2.000 (€/kW).
8.13 Verifica degli accessori
Si deve verificare che sui trasformatori siano montati tutti gli accessori prescritti e che gli
stessi siano efficienti.
8.14 Verifica del rivestimento protettivo esterno
Si attua mediante le due verifiche esposte ai punti 8.14.1 e 8.14.2. Ciascuna di tali
verifiche si esegue con controllo statistico per attributi sul campione secondo quanto
prescritto dalla Norma UNI ISO 2859 per il piano di campionamento doppio, collaudo
ordinario e LQA = 6,5. Per definire la numerosità del campione da prelevare da ogni lotto
di trasformatori uguali presentati alle prove, si deve fare riferimento al livello di collaudo
generale II. Per lotti di entità limitata (fino a 500 pezzi) il piano di campionamento
prescritto può essere sintetizzato nel seguente prospetto:
Numerosità
Numero di
Numero
Numerosità
Numerosità
cumulativa
Campione
accettazione di rifiuto
del campione
del lotto
del campione
2-8
Unico
5
5
0
1
9-15
Unico
5
5
0
1
Primo
5
5
0
2
16-25
Secondo
5
10
1
2
Primo
5
5
0
2
26-50
Secondo
5
10
1
2
Primo
8
8
0
3
51-90
Secondo
8
16
3
4
Primo
13
13
1
4
91-150
Secondo
13
26
4
5
Primo
20
20
2
5
151-280
Secondo
20
40
6
7
Primo
32
32
3
7
281-500
Secondo
32
64
8
9
Come è possibile evincere, nel caso di lotti di numerosità superiore a 15 unità è previsto
un doppio campionamento. Pertanto, se il numero di unità non conformi trovate nel primo
campione è uguale o inferiore al primo numero di accettazione, il lotto deve essere
considerato accettabile. Se il numero di unità non conformi trovate nel primo campione è
compreso tra il primo di accettazione e il primo di rifiuto si deve esaminare un secondo
campione avente la numerosità indicata in tabella. Le unità non conformi trovate nel primo
e nel secondo campione devono essere sommate. Se il totale di unità non conformi è
uguale o inferiore al secondo numero di accettazione, il lotto deve essere considerato
accettabile. Se il totale di unità non conformi è uguale o superiore al secondo numero di
rifiuto, il lotto deve essere considerato non accettabile. Le macchine risultate non conformi
nel corso dell’ispezione sono rifiutate. Una volta risolta la non conformità, previo
consenso di Enel, le unità possono essere ripresentate al collaudo.
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8.14.1 Verifica dello spessore dei singoli strati che compongono il rivestimento
protettivo
La verifica dello spessore del rivestimento protettivo di un trasformatore MT/BT deve
essere eseguita effettuando cinque misure lungo la sua superficie. I cinque punti di misura
devono essere individuati sulle seguenti parti del trasformatore: coperchio, sistema
refrigerante, parete di un lato corto, parete di un lato lungo e fondo. I punti scelti devono
essere a una distanza minima di 30 mm da eventuali spigoli. Il valore di riferimento per la
verifica dello spessore del rivestimento protettivo è quello relativo allo spessore “minimo
assoluto” indicato nella scheda tecnica del ciclo omologato. La verifica si considera
negativa se si riscontrano valori inferiori a quello “minimo assoluto” dichiarato.
8.14.2 Verifica dell’aderenza del rivestimento protettivo
Viene attuata con metodo di quadrettatura della superficie secondo la Norma UNI EN ISO
2409.
I punti di misura sono cinque e devono essere scelti come prescritto in 8.14.1.
La verifica è considerata positiva se, per tutte le prove, il grado di alterazione risulterà non
superiore a 2, per cicli con pitture di fondo ricche di zinco, e a 1 per tutti gli altri cicli.
8.15 Prova di tenuta sotto pressione di breve durata (solo per trasformatori con
cassa ermetica)
Al singolo trasformatore dovrà essere applicato un dispositivo in grado di immettere olio
in pressione, provvisto di manometro. In una prima fase dovrà essere rilevata la pressione
al manometro senza immettere o aspirare olio. Successivamente dovrà essere applicata e
mantenuta per 4 ore, una sovrapressione pari a ΔPa. Durante la prova non si dovranno
manifestare perdite d’olio. Al termine della prova dovrà essere ripristinata la pressione
iniziale.
Il dispositivo di scarico olio o il tronchetto di riempimento, utilizzati per collegare il
dispositivo, dovranno essere nuovamente chiusi e sigillati.
8.16 Prove sull’olio
Per ogni lotto di impregnazione saranno prelevati due campioni di olio (di cui uno di
riserva) da un’unità scelta a caso fra quelle approntate al collaudo.
Su tali campioni verranno eseguite le prove per controllare la rispondenza ai requisiti
prescritti dalle Norme CEI EN 60296 per olio nuovo e per verificare l’assenza di PCB.
8.16.1 Verifica assenza di PCB nell’olio
Il Costruttore deve garantire l’assenza di PCB dall’olio dei trasformatori con un
documento di autocertificazione per ciascun “lotto di impregnazione” (l’insieme di
trasformatori approntati in pari data, ancorché appartenenti a contratti, specifiche e tipi
diversi).
Tale documento dovrà essere redatto secondo il fac-simile seguente (allegato A) e deve
contenere in particolare:
- l’individuazione dei trasformatori con riferimento a: unificazione Enel, sigla del
Costruttore, potenza e tensioni nominali;
- i riferimenti (numero e data) della comunicazione di avviso di collaudo;
- i riferimenti (numero e data) dei contratti e/o degli ordini di acquisto (OdA);
- i numeri di matricola di tutte le unità appartenenti al lotto e collaudate con esito
favorevole;
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una dichiarazione di garanzia sull’assenza di PCB nelle macchine elencate, suffragata
da un certificato di analisi dell’olio. Tale analisi sarà a completa cura e carico del
Costruttore e dovrà essere effettuata presso un laboratorio certificato ISO/IEC 17025.
Il certificato di analisi dovrà contenere anche l’identificazione dell’unità da cui il
campione è stato prelevato.
Per valutare l’esito delle analisi è necessario, ai fini dell’accettazione delle forniture,
che il limite massimo di rilevabilità del metodo analitico usato non sia superiore a 2
mg/kg.
Il documento di autocertificazione, firmato da un legale rappresentante del Costruttore,
dovrà essere allegato in originale ai bollettini che riportano i risultati delle prove di
accettazione delle macchine considerate.
In aggiunta a quanto già specificato nelle clausole contrattuali, copia del documento di
autocertificazione dovrà essere allegata ad ogni bolla di consegna delle macchine spedite.
L’Enel si riserva di ripetere, a propria cura e spese, l’analisi gascromatografica su
campioni d’olio prelevati da unità scelte a caso tra quelle elencate nel documento di
autocertificazione.
I risultati di tali verifiche, che hanno esclusivo carattere interno, non modificano in nulla le
responsabilità del Costruttore in materia di garanzie di assenza di PCB in tutte le unità
consegnate.
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Allegato A
Fornitore: ……………………………..
Documento di “AUTOCERTIFICAZIONE” per trasformatori MT/BT
N° ………………………
In conformità alla legislazione italiana (D.Lgs. 22.05.1999 n. 209 ed al D.M.
11.10.2001 del Ministero dell’Ambiente) e secondo quanto indicato nella prescrizione
Enel DT 803 al punto 8.16.1, si garantisce l’assenza di PCB nell’olio dei
trasformatori sotto indicati, appartenenti allo stesso “lotto di impregnazione”.
Tipo U.E.
………….
Avviso di collaudo:
Sigla Costruttore
Potenza
Tensione
(kVA)
(kV/kV)
….…………………..
……………….
………………
N. ………………………………… data …………………...
Contratto:
N. ………………………………… data …………………...
Ordine di Acquisto:
N. ………………………………… data …………………...
Matricole
………………...……………………………………………….
…………………………………………………………………
…………………………………………………………………
…………………………………………………………………
Tipo U.E.
………….
Avviso di collaudo:
Sigla Costruttore
Potenza
Tensione
(kVA)
(kV/kV)
….…………………..
……………….
………………
N. ………………………………… data …………………...
Contratto:
N. ………………………………… data …………………...
Ordine di Acquisto:
N. ………………………………… data …………………...
Matricole
………………...……………………………………………….
…………………………………………………………………
…………………………………………………………………
…………………………………………………………………
Allegato: certificato di analisi N. …………………………………………………………
data ………………….. emesso dal laboratorio ………………………………………….
data ……………………………
Firma ……………………………………............
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9 GARANZIE
Per le garanzie vale quanto riportato nelle condizioni di fornitura.
Il Costruttore dei trasformatori è l’unico garante nei confronti dell’Enel contro tutti i
difetti di materiale e di costruzione. Inoltre il Costruttore garantisce, indipendentemente
dai collaudi effettuati, la piena rispondenza alle tabelle di unificazione Enel e/o alla
documentazione del Costruttore stesso approvata dall’Enel in sede di omologazione o
certificazione. La garanzia prevede che il Costruttore esegua in breve tempo qualsiasi
riparazione o sostituzione si rendesse necessaria e ad effettuare i trasporti occorrenti, il
tutto a sua completa cura e spese:
• per un periodo di ventiquattro mesi dalla data di fine collaudo con esito favorevole, nei
casi di difetti riscontrati;
• per un periodo di cinque anni dalla data di fine collaudo con esito favorevole nei casi
di non rispondenza alle tabelle e/o alla documentazione del Costruttore sopracitata,
accertata successivamente al collaudo.
Il periodo di sospensione dal servizio dovuto a difetti di materiale e di costruzione
prolunga la durata della garanzia del tempo intercorrente tra la notifica del guasto e la
riconsegna della macchina da parte del Costruttore.
Per ciò che riguarda le garanzie sul rivestimento protettivo valgono le clausole qui di
seguito riportate, restando inteso che se esse non sono rispettate è facoltà dell’Enel
richiedere il rifacimento gratuito del rivestimento protettivo:
• nei ventiquattro mesi di garanzia per difetti riscontrati di cui sopra il Costruttore deve
effettuare a suo carico i ritocchi necessari per eliminare eventuali alterazioni della
superficie pitturata (presenza di “blister”, distacchi del film di pittura, ecc.) che
comunque non devono interessare più del 5% della superficie;
• il Costruttore deve fornire anche una garanzia della durata di cinque anni (dalla data di
fine collaudo) trascorsi i quali la superficie pitturata non deve presentare ruggine su più
dell’1% della stessa, corrispondente ad un grado di arrugginimento non superiore al
livello Ri 3 definito nella Norma ISO 4628/3.
10 TRASPORTO E IMBALLO
Il carico e lo stivaggio su automezzi devono avvenire a cura del Costruttore anche nei
casi in cui il trasporto avviene con mezzi di proprietà dell’Enel.
I trasformatori devono essere consegnati privi di eventuali imballi.