polo innovazione automotive e metalmeccanica

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polo innovazione automotive e metalmeccanica
POLO INNOVAZIONE
AUTOMOTIVE E METALMECCANICA
Prima ipotesi illustrativa
maggio 2010
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1.
PREMESSA
Ai sensi del punto 2.2, lettera m), della Disciplina Comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca,
sviluppo e innovazione (2006/C 323/01) e dell’art. 2 comma 4 lettera h) del Decreto M.I.S.E. 27/3/2008 n. 87, i
Poli di innovazione sono definiti come raggruppamenti di imprese indipendenti1 start-up innovatrici, piccole,
medie e grandi imprese –– nonché organismi di ricerca (d’ora in avanti: componenti del Polo) attivi in un
particolare settore o ambito territoriale e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'interazione
intensiva, l'uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in
maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le
imprese che costituiscono il Polo.
I Poli di innovazione sono, quindi, raggruppamenti di imprese indipendenti (PMI, grandi imprese e organismi
di ricerca, start up innovatrici) attivi in un particolare settore. La loro mission è quella di incoraggiare
l’interazione tra le imprese costituenti il Polo, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed
esperienze, nonché di contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle
informazioni tra le stesse imprese.
Essi sono previsti dal Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 (Approvato con Decisione del
17/08/2007 C(2007) 3980) della Regione Abruzzo (allegato a).
2.
IL SISTEMA AUTOMOTIVE E METALMECCANICA
Il sistema industriale abruzzese è caratterizzato da una significativa presenza di PMI, attive prevalentemente
in settori tradizionali (circa il 40% delle imprese sono di natura artigianale) ad imprenditorialità endogena (il
95% delle imprese presenti in Abruzzo sono micro, piccole e medie imprese), e di alcune medie e grandi
imprese attive in settori a medio alta tecnologia e fortemente globalizzate.
Le Grandi Imprese operanti in mercati oligopolistici (chimico e farmaceutico, elettronica, mezzi di trasporto e
relativa componentistica) hanno trovato nella globalizzazione un forte stimolo alla ricerca di nuovi mercati di
sbocco, incrementando consistentemente la proiezione internazionale anche degli stabilimenti localizzati in
Abruzzo. Ma con la globalizzazione ed il ridursi della durata del ciclo di vita dei prodotti, aumenta la
complessità delle scelte strategiche, che devono prendere a riferimento un numero molto elevato di variabili e
orizzonti temporali decisamente molto più ristretti che nel passato. Nei settori e comparti a domanda
maggiormente dinamica le imprese sono costrette a continui ripensamenti della posizione competitiva, di
scelte e piani di impresa anche già avviati; esse sono fortemente esposte alle fluttuazioni della domanda come
si riscontra in questo periodo.
Le PMI ed i loro sistemi delle produzioni del made in Italy (in particolare, nei settori del cuoio e calzature e del
tessile-abbigliamento), a fronte dell’inasprirsi della competizione di costo sui mercati internazionali, hanno
avviato processi di delocalizzazione di fasi di produzione ad alta intensità di lavoro non qualificato verso paesi
a più basso costo del lavoro. In termini aggregati, il processo si è accompagnato ad una leggera perdita
dell’occupazione industriale del made in Italy in Abruzzo, conseguenza della scomparsa delle piccole e
microimprese o dei segmenti di impresa specializzati nelle fasi produttive delocalizzate.
Esiste,inoltre, un altro segmento rappresentato dalle PMI che sono collegate direttamente a Grandi Imprese
costituendo cluster o filiere settoriali molte integrate e interdipendenti; le PMI spesso sono al 60-70%
monocliente e hanno un numero di occupati anche pari alla GI capofila. Tale fenomeno è molto consistente
nel settore Automotive che ha consentito di coinvolgere molte imprese locali nei processi di produzione con
una forte ricaduta territoriale; è evidente che le difficoltà della capifila si ripercuotono direttamente anche sui
fornitori. L’importanza dei settori meccanica-automotive ed elettronica si evidenzia con circa il 31% del PIL
Industria al 2008; segue l’agroalimentare e il tessile abbigliamento.
1
Per “raggruppamento di imprese indipendenti”, nell’ambito del presente bando si intende un raggruppamento all’interno del quale nessun
componente – singolarmente o mediante il gruppo di appartenenza – possa esercitare il controllo sul raggruppamento stesso (per la definizione di
“controllo” si rinvia all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1906/2006). A tal fine si richiede che lo Statuto del Consorzio o il Regolamento
dell’Associazione temporanea di ciascun Polo contengano una clausola in tal senso.
2
In considerazione della rilevanza quantitativa sull’occupazione e delle problematiche competitive di questa
delicata fase di passaggio, le microimprese, le PMI ed i loro sistemi territoriali richiedono un’attenta riflessione.
Tale riposizionamento strategico passa necessariamente attraverso strategie di riorganizzazione delle attività,
focalizzandosi su fasi produttive a più elevato contenuto di lavoro specializzato e di informazione, sullo
sviluppo delle attività collegate all’organizzazione ed alla gestione dei processi produttivi (progettazione,
controllo dei processi, amministrazione, ecc.), e delle altre funzioni non manufacturing (marketing, finanza),,
sull’utilizzo di moduli organizzativi flessibili che non escludono la cooperazione temporanea o strategica con
altre imprese.
Tali processi di innovazione tecnologica e organizzativa trovano però al momento ostacolo in quelli che sono i
fattori di debolezza della gran parte delle PMI abruzzesi. Esse sono ancora incentrate sulla figura
dell’imprenditore-fondatore artigiano, con scarsa attitudine alla delega delle attività imprenditoriali che
richiedono competenze sempre più articolate, specialistiche e complesse e con competenze focalizzate sugli
aspetti della produzione. Di conseguenza, l’organizzazione di impresa risulta ancora a carattere familiare e la
struttura molto debole, con un modesto profilo tecnologico e commerciale, e scarsa propensione
all’innovazione nella commercializzazione dei prodotti e nella diversificazione degli sbocchi di mercato,
soprattutto su scala internazionale, nella gestione delle leve finanziarie, nell’organizzazione del ciclo produttivo
anche attraverso la cooperazione con le altre imprese.
2.1 Il settore automotive e metalmeccanica
In l’Abruzzo i settori meccanica-automotive ed elettronica rappresentano circa il 31% del PIL Industria; si
prevede un calo per il 2009-10. Gli attori principali SEVEL-FIAT, HONDA, Denso, Pilkington, Dayco,
Honeywell, Pierburg, Tyco, IMM, TECNOMATIC, PICCHIO, GRUPPO OMA, MERKER, WALTER TOSTO ecc.
In termini economici il Sistema occupa circa 30.000 addetti e tra 7-8 miliardi di euro di fatturato. La
maggioranza è localizzata in Provincia di Chieti con esempi importanti in provincia di Teramo e Pescara.
Trattasi imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell’automotive e della meccanica.
I dati 2008 evidenziano che l’automotive esprime il 40 % delle esportazioni Abruzzesi pari a circa 3,5 miliardi
di euro.
2.1.1 La ricerca e innovazione nel settore metalmeccanico
Posizionamento del settore italiano in Europa
Per quanto concerne l’intera Sezione DM “Fabbricazione di mezzi di trasporto”, le industrie italiane
evidenziano sul tema dell’innovazione un posizionamento piuttosto buono (indice pari a 0,52), inferiore
soltanto a Paesi quali la Germania (0,69), la Francia (0,59) e l’Austria (0,54).
Graf. 3.9.2: DM Mezzi di trasporto
0,8
0,69
0,7
0,6
0,48 0,48
0,5
0,39
0,4
0,3
0,22
0,5
0,5
0,5
FI
BE
NL
0,54 0,55
0,51 0,52
0,59
0,42
0,26
0,2
0,1
0
LU
IS
EL
DK
NO
PT
ES
SE
IT
AT
"EU"
FR
DE
Fonte: Merit
Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU),
Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per LU.
3
Nello specifico della Sezione DM34 “Fabb. di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi” valgono, grossomodo,
le stesse considerazioni fatte per il settore DM: l’Italia, con un indice pari a 0,53, si posiziona dietro soltanto
alla Germania, leader assoluto in questo settore, alla Francia e all’Austria.
Graf. 3.9.3: DM34 Autoveicoli, rimorchi e semi-rimorchi
0,8
0,71
0,7
0,6
0,5
0,45 0,45
0,4
0,49
0,5
FI
ES
0,52 0,52 0,53 0,53
0,56 0,57 0,58
0,33
0,3
0,2
0,1
0
EL
IS
LU
DK
BE
PT
NL
NO
SE
IT
AT
"EU"
FR
DE
Fonte: Merit
Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU),
Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per EL, IS e LU.
Sulla Divisione DK29 “Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici”, l’Italia (indice pari a
0,46) si colloca in questo caso tra gli ultimi paesi nell’ambito dei principali paesi europei.
A guidare la graduatoria sono paesi quali la Finlandia (0,63) e la Germania (0,63).
Graf. 3.9.4: DK29 Macchine e apparecchi meccanici
0,7
0,6
0,53 0,54 0,55 0,55
0,5
0,41 0,42
0,58 0,59
0,6
0,63 0,63
0,48
0,45 0,46
0,4
0,3
0,2
0,1
0
IS
LU
EL
PT
ES
IT
DK
NO
"EU"
FR
AT
SE
BE
NL
DE
FI
Fonte: Merit
Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU),
Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per IS e LU.
2.1.2 Scenario competitivo e fattori di cambiamento
I paesi industrialmente più maturi soffrono sempre più la competizione di paesi emergenti (India, Cina),
caratterizzati da un costo del lavoro più basso e da vincoli normativi meno severi. Le produzioni e tecnologie a
minore valore aggiunto e maggior lavoro manuale migrano verso i suddetti paesi emergenti.
La maggiore attenzione ai temi della sicurezza e dell’ambiente si traduce in norme sempre più severe riguardo
ai consumi, alle emissioni ed alle modalità di dismissione, riciclo o riutilizzo dei prodotti.
La maggiore competitività si ricerca attraverso:
• la trasformazione dei vincoli ambientali in leve di competitività, soprattutto in vista di un prossimo
inseverimento della normativa anche nei paesi emergenti, a causa dei crescenti costi dell’energia e dei
problemi locali e globali di inquinamento;
• la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo dei nuovi prodotti;
• la riorganizzazione dei processi aziendali per aumentarne l’efficienza (es. creazione di una filiera
omogenea (eccellenza nell’ integrazione prodotto/processo)
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Il settore automotive e metalmeccanico in generale sta attraversando un periodo di recessione; si stima che
i consumi diminuiranno comunque di circa il 10-15 % a livello mondiale. Sarà determinante il livello di
competitività poichè l’eccesso di capacità produttiva rispetto alla domanda provocherà la chiusura di diversi
impianti.
Per i prodotti finiti, fortemente globalizzati, la competizione sarà dura e sopravviveranno solo i sistemi
efficienti che vedono una integrazione strategica tra Grandi Imprese e PMI nella logica di filiera.
Per i componenti la competizione sarà ancora più difficile e il territorio diventa indispensabile per
garantire le condizioni di contesto capaci di incrementare la competitività.
Rappresenta un’iniziativa in grado di sviluppare la diffusione della conoscenza e l’innovazione.
Per le attività previste e, soprattutto per il comparto individuato, il progetto ha un respiro nazionale e la sua
realizzazione può favorire il consolidamento e lo sviluppo dell’intera filiera italiana anche se una forte
concentrazione si riscontra in Abruzzo ed in particolare nella Provincia di Chieti.
Comunicare questo valore è indispensabile per mantenere l’attrattiva del territorio.
Innovare diventa fondamentale, così come diffondere i risultati ottenuti dai nuovi processi attivati.
3.
PROGRAMMA FILIERA SETTORE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA
Obiettivo generale: sviluppare un sistema automotive relativo ai veicoli commerciali e professionali leggeri
(due/quattro ruote trasporto persone e merci), capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare la
competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate in termini di:
innovazione di prodotto. innovazione di sistema, flessibilità di prodotto e dei relativi processi di fabbricazione e
qualità dei prodotti. Il tutto nel rispetto delle normative e dell’evoluzione delle stesse (Eco-sostenibilita’ dei
processi produttivi, Benessere sul posto di lavoro, ecc.).
Il programma si propone, quindi, di incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze
nell’automotive e nel metalmeccanico per sostenere lo sviluppo integrando la ricerca e lo sviluppo di soluzioni
innovative, la formazione e la cultura di impresa e favorendo l’interazione tra gli attori della filiera produttiva e
la sinergia tra differenti settori industriali. La sua missione richiede una partecipazione ampia e qualificata che
vede coinvolti gli Enti Locali (Provincia di Chieti ed altri Enti), il Sistema delle Imprese2, l’Università, in funzione
delle attività e delle specializzazioni e il Sistema Formativo. Sono coinvolti i comprensori della Regione
Abruzzo e delle altre Regioni interessate. Le attività del programma mirano a diffondere la cultura della
ricerca e dell’innovazione a tutti i livelli della filiera produttiva, traducendosi in un sistema di disseminazione.
I risultati delle attività programmate e realizzate devono essere rese note per innescare processi innovativi
all’esterno, per coinvolgere i cittadini e diffondere la cultura dell’innovazione anche in altri comparti.
Intervento principale
Il Campus Automotive prevede laboratori per la ricerca e sviluppo, creazione nuova impresa, testing ed
esposizione prodotti, attività formative e altre attività collegate allo sviluppo della filiera. E’ una infrastruttura
tecnologica pubblica a servizio dell’intera collettività e coinvolge le imprese, i lavoratori e le istituzioni che sarà
realizzata e rimarrà di proprietà di un Ente Pubblico. Il progetto Campus accresce la competitività delle
imprese e favorisce il radicamento delle G.I. fortemente globalizzate; il Campus promuove la cultura
scientifica attraverso iniziative di divulgazione e diffusione; attiverà anche progetti di cooperazione
interregionale.
Avanzamento
E’ stato concluso il progetto definitivo per completare l’iter definitivo delle autorizzazioni (vedi allegato a).
Il campus è progettato in base a tecnologie innovative e bioclimatiche traducendosi in un dimostratore per la
disseminazione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale
2
In riferimento al comparto dell’automotive si segnalano FIAT-SEVEL (con Centro Ricerche Fiat) e indotto, HONDA e Gruppo CISI,
Denso, Pilkington, Dayco, IMM, TECNOMATIC, ASTER (distretto HI-MECH), ecc..
5
Interventi complementari
• Ricerca industriale e sviluppo sperimentale compreso un polo di innovazione auto motive e metalmeccanica e
incubatore
• Adeguamento e sviluppo del capitale umano e delle competenze degli addetti
• Attività per lo sviluppo di filiere produttive sul territori tramite creazione,ampliamento,adeguamento, innovazione
tecnologica impianti e servizi
• Istituzione e attivazione dell’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il made in italy Sistema Meccanica.
Sono ricomprese anche attività per la messa in rete e il trasferimento e la diffusione dei risultati producibili
dalle ASII, tramite attività promozionali, campagne informative, ecc. e attività di sensibilizzazione ed
animazione sui temi specifici delle aree tecnologiche dei diversi PII.
Il programma è ricompreso anche nella proposta di Sistema Automotive Italia
Avanzamento
Sono stati già predisposti i progetti di ricerca e sviluppo per il triennio 2009-11.
In data 16 dicembre 2008 è stata pubblicata la graduatoria PII Mobilità Sostenibile Industria 2015 che vede
approvato il progetto Autobus eco-compatibile ottimizzato per la mobilità urbana sostenibile con capofila
ALTRA spa dove la società consortile Innovazione Automotive è partner. Il progetto è stato avviato.
E’ stato approvato anche un altro progetto Industria 2015 Made In Italy: DEFCOM con capofila TTS srl dove la
società consortile Innovazione Automotive; il progetto è in fase di avvio.
E’ stato valutato positivamente e potrebbe essere finanziato dal Ministero dell’Ambiente anche il progetto
VEICOLI INNOVATIVI A RIDOTTE EMISSIONI PER IL TRASPORTO URBANO MERCI & PERSONE.
Per lo sviluppo umano è stato presentato un progetto Fondimpresa e sono pronti quelli per il POR Abruzzo.
Si è concluso il Piano formativo "AUTOMOTIVE", presentato dall'ATI AUTO nell'ambito dell'Avviso 2/2008
Fondimpresa dove partecipa anche il sistema automotive abruzzese; si sta presentando un altro progetto.
6
4.
IL SISTEMA DELLE IMPRESE DELLA FILIERA SETTORE AUTOMOTIVE E
METALMECCANICA
Il 28 luglio 2008 si è costituita la Soc. Cons. a r.l. Innovazione Automotive e metalmeccanica in sigla I.A.M ,
che ha per obiettivo il rafforzamento ed il consolidamento della filiera delle imprese automotive. La società
curerà l’organizzazione, la definizione, l’implementazione e la gestione di progetti, compreso quelli miranti al
rafforzamento e/o completamento di reti di impresa, anche tramite contributi pubblici; è evidente che molteplici
possano essere le azioni sinergiche da porre in essere.
DENOMINAZIONE
E’ costituita, a norma degli articoli 2462 e seguenti e 2615 ter del Codice Civile una società consortile a
responsabilità limitata, di seguito denominata anche Società, con la denominazione sociale di “Innovazione
Automotive e Metalmeccanica”, in sigla “I.A.M. Soc. Cons. a R.L.”.
SCOPO E OGGETTO SOCIALE
La Società è una struttura senza scopo di lucro, che ha per obiettivo il rafforzamento ed il consolidamento
della filiera delle imprese operanti nei settori dell’industria, del commercio, artigianato e dei servizi distribuita
sull’intero territorio della Regione Abruzzo e delle altre Regioni; essa curerà l’organizzazione, la definizione,
l’implementazione e la gestione di progetti, compreso quelli miranti al rafforzamento e/o completamento di reti
di impresa, anche tramite contributi pubblici. …………
REQUISITI DEI SOCI
Possono essere soci della società: piccole e medie imprese (PMI) e loro raggruppamenti, grandi imprese e
loro raggruppamenti, organismi, associazioni e centri di ricerca pubblici o privati compreso le Università e le
Fondazioni. Potranno essere soci anche gli Enti Locali.
La società è stata costituita il 28 luglio 2008
Ad oggi sono soci (allegato b):
59 imprese automotive tra cui FIAT, HONDA e CISI, Denso, Pilkington, IMM,TECNOMATIC, GRUPPO OMA
37 imprese operanti in settori diversi
Università dell’Aquila e Chieti-Pescara, e Centri Ricerche FIAT e ASTER
Provincia di Chieti
3 Associazioni di imprenditori
Il Cda ha approvato l’adesione di altri soci.
7
5.
IL POLO DI INNOVAZIONE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA
Il Polo di Innovazione Automotive e Metalmeccanica prevede azioni di sistema (marketing per attirare nuove
imprese e gestione delle infrastrutture ad accesso aperto, organizzazione di programmi di formazione seminari
e conferenze finalizzati a facilitare la condivisione delle conoscenze ed il lavoro in rete) e servizi specialistici
per le imprese aderenti
Le aziende aggregate al Polo (es. Piemonte) possono beneficiare di risorse regionali specifiche per aiuti
indiretti concessi al gestore del Polo per la messa in comune di attrezzature utili al funzionamento del Polo e
per le attività di animazione del Polo stesso.
Potrebbero beneficiare anche di aiuti diretti per attività connesse alla ricerca e all’innovazione e servizi
qualificati. Sarà anche attivato il supporto alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese high tech, quali la
realizzazione di incubatori di imprese, strumenti di promozione di spin off accademici o da imprese per la
creazione di nuove imprese innovatrici.
Azioni di sistema (di competenza del Soggetto gestore del Polo)
• Costruzione di strumenti conoscitivi, tool di marketing e identificazione degli elementi di identità del Polo
• Attività di animazione e creazione di tavoli di lavoro tematici relativi allo sviluppo imprenditoriale ed
aziendale
• Condivisione infrastrutture e servizi comuni per lo sviluppo imprenditoriale
• Azioni di networking tematici con territori limitrofi, progetti sinergici, iniziative internazionali e con
poli/distretti tecnologici complementari
• Governance del Polo, monitoraggio e project management della iniziativa nel suo complesso
I servizi qualificati e avanzati (di competenza del Soggetto gestore del Polo o di altri)
A titolo di esempio non limitativo:
• servizi di gestione della proprietà intellettuale
• servizi di technology intelligence
• servizi di supporto per l'ideazione e l'introduzione sul mercato di nuovi prodotti/servizi
• servizi di supporto all'utilizzo del design
• servizi di supporto all'accesso a reti internazionali di conoscenza
• mobilità di personale qualificato nella ricerca e innovazione
• supporto alle nuove imprese innovatrici
• servizi per l’accesso a competenze specialistiche in campo finanziario e societario e della due
diligence
• sostegno per accesso a reti di finanziatori
• sostegno per attività di finalizzazione di una idea imprenditoriale
Soggetto gestore del Polo d’innovazione
Il soggetto gestore del Polo di innovazione opera come struttura di coordinamento sinergico tra i diversi attori
del processo innovativo caratteristico di uno specifico dominio tecnologico e applicativo, favoriscono l’accesso
a servizi ad alto valore aggiunto e mettono a disposizione delle imprese le infrastrutture per la ricerca,
l’innovazione ed il trasferimento tecnologico.
I.A.M. Soc. Cons. a r.l. si può candidare ad essere il Soggetto gestore del POLO; la sede sarà fissata presso
quella del Patto Territoriale Sangro-Aventino essendo dotata di impianti idonei allo svolgimento delle attività.
8
Allegato a)
dal Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 (Approvato con Decisione del 17/08/2007
C(2007) 3980) della Regione Abruzzo
4.1.
Asse I “R&ST, Innovazione e competitività”
4.1.2. Contenuti
L’obiettivo specifico mira a favorire una maggiore competitività delle imprese sui mercati interni ed
internazionali aumentando il contenuto tecnologico delle produzioni e promuovendo l’economia della
conoscenza. Pertanto le attività da sviluppare, all’interno della strategia più ampia prevista dal Programma
Regionale per l’Innovazione in fase di approvazione formale, dovranno agire lungo diverse direttrici.
In primo luogo la Regione Abruzzo intende accrescere e qualificare l’offerta di innovazione del territorio,
incentivando l’attivazione ed il consolidamento di reti di cooperazione tra enti di ricerca ed imprese (Grandi
imprese e PMI); in questo senso si intende valorizzare e mettere a sistema il patrimonio di know how
rappresentato dal radicamento sul territorio di importanti player della ricerca pubblica e privata (cfr. analisi di
contesto).
In secondo luogo la programmazione regionale mira a sostenere l’accesso delle PMI all’innovazione, sia
rendendo più facile l’accesso alle provvidenze attivate dai Programmi Nazionali e Comunitari di R&ST e di
Innovazione Industriale ( VII Programma Quadro, Progetto “Industria 2015” e legge Finanziaria 2007), sia
sostenendo i progetti innovativi promossi dalle PMI attraverso aiuti diretti e iniziative per facilitare l’accesso al
credito.
Per la Grande Impresa gli aiuti finalizzati ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale possono
essere concessi solamente attraverso specifici meccanismi di selezione, finalizzati a massimizzarne gli effetti
sullo sviluppo economico locale. Occorre fare in modo che l’investimento esogeno costituisca un reale
impegno da parte dell’investitore a integrare la propria attività a livello locale, apportando un reale valore
aggiunto. Inoltre nel caso di investimenti in innovazione dei processi e dell’organizzazione nei servizi, le grandi
imprese potranno beneficiare degli aiuti solo se collaborano con le PMI nell’attività sovvenzionata.
Infine, la programmazione regionale destina una quota di risorse allo start up di imprese high-tech mediante
strumenti di finanziamento del capitale di rischio.
Con questo Asse si potranno sviluppare, in modo integrato con il FSE, interventi per rendere il capitale umano
abruzzese più qualificato e capace di supportare i processi innovativi. La promozione del sistema regionale
verso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della conoscenza richiede: per le imprese, una crescente
centralità negli investimenti in R&S in tecnologie di frontiera ed un progressivo sviluppo di relazioni fattive con
gli organismi di ricerca (Università ed altri Istituti di Ricerca); per le Istituzioni ed il Partenariato socioeconomico, un aumento considerevole di attenzione e di competenza sui temi della conoscenza.
Per il raggiungimento dell’obiettivo specifico dell’Asse si possono individuare due obiettivi operativi:
I.1
Potenziamento del sistema regionale della R&ST e dell’innovazione
Questo obiettivo consente, sostenendo e rafforzando da una parte la ricerca industriale e lo sviluppo
sperimentale e dall’altra i poli dell’innovazione, di migliorare, in termini di valore aggiunto, la produzione
abruzzese. Attraverso questo obiettivo specifico si favorisce un riposizionamento strategico sia sul mercato
nazionale che internazionale. La strategia di tale obiettivo prevede anche azioni volte a migliorare i processi di
cooperazione tra organismi di ricerca, tra le grandi imprese e le PMI. Questo obiettivo consente innanzitutto di
rimuovere gli ostacoli legati ai costi elevati, ai risultati incerti ed ai tempi lunghi della ricerca industriale e dello
sviluppo sperimentale e di potenziare così la ricerca privata. Esso altresì promuove l’interazione tra i differenti
attori del sistema innovativo regionale, migliorando il legame tra i vari centri di ricerca presenti sul territorio
(pubblici e privati) e le imprese, facilitando indirettamente la costruzione di “reti” permanenti di relazioni per
evitare effetti di duplicazione. La collaborazione tra imprese e organismi di ricerca, che vede la partecipazione
sia di grandi imprese che di PMI, costituisce un asset per la realizzazione di prodotti innovativi, esercitando
9
quindi una leva fondamentale sulla competitività. Questo obiettivo avrà infine il compito di accrescere la massa
critica promuovendo integrazioni orizzontali e sviluppo di cluster innovativi (sviluppo creativo).
4.1.3. Attività
Gli obiettivi operativi delineati nel paragrafo 4.1 sono perseguiti attraverso diverse attività.
Il primo obiettivo operativo “Potenziamento del sistema regionale della R&ST e dell’Innovazione” prevede le
seguenti attività:
Attività I.1.1 Sostegno alla realizzazione di progetti di Ricerca Industriale e di sviluppo sperimentale
La presente attività intende sostenere progetti di Ricerca Industriale e di sviluppo sperimentale con particolare
riferimento ai settori dell’agro-alimentare, dell’automotive e dell’elettronica proposti dalle imprese
operative in Abruzzo ed in particolare da reti di PMI associate (cluster) con organismi di ricerca e/o con Grandi
Imprese; infatti, verrà data priorità alle proposte progettuali elaborate in ambito distrettuale e/o di filiere
produttive ad alto contenuto tecnologico-ambientale che ne amplifichino l’efficacia e la diffusione
strategica.
I principali beneficiari di tale attività sono le PMI e/o loro raggruppamenti anche con grandi imprese.
Attività I.1.2 Sostegno alla creazione dei Poli di innovazione
La presente attività intende sostenere raggruppamenti di imprese – start up innovatrici, piccole,medie e grandi
imprese, anche con organismi di ricerca, attivi in filiere prioritarie. Questo per stimolare l’attività innovativa ed
incoraggiare l’interazione intensiva, l’uso in comune di istallazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze,
nonché per contribuire in maniera effettiva: al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione
delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo di Innovazione così come definito dalla
comunicazione (2006/C 323/01). I principali beneficiari di tale attività sono le PMI e/o loro raggruppamenti
anche con organismi di ricerca e\o Grandi imprese.
Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR
1. Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le PMI e loro raggruppamenti, aventi forma
di:
a) raggruppamento temporaneo di imprese ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006, anche finalizzato alla
costituzione di nuove imprese nella forma di società di capitali o strutture consortili, dal quale emerga anche lo
specifico accordo in ordine agli elementi essenziali del progetto da realizzare;
b) consorzio o società consortile ai sensi delle disposizioni degli artt. 2602 e seguenti del Codice Civile;
I citati raggruppamenti devono essere di durata non inferiore ad anni cinque ed essere finalizzati alla
organizzazione, implementazione e gestione di Progetti miranti al rafforzamento/completamento di reti di
impresa.
2. Devono far parte del raggruppamento anche: grandi imprese e/o organismi e centri di ricerca pubblici o
privati.
Attività I.2.3 Promozione delle PMI attraverso servizi qualificati
Questa attività prevede il finanziamento di servizi strategici atti a migliorare il trasferimento tecnologico per
favorire un corretto posizionamento delle imprese rispetto alla frontiera tecnologica. In tale contesto potranno
essere finanziate anche attività di audit se propedeutiche al progetto; ciò in considerazione del fatto che risulta
utile alle imprese, prima di procedere alla fase del trasferimento, comprendere i loro specifici fabbisogni di
servizi innovativi. I principali beneficiari di tale attività sono le PMI.
Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR
Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le Piccole e Medie Imprese.
Attività I.2.2 Aiuti alle piccole nuove imprese innovative
L’ attività è volta a promuovere la nascita e le prime fasi dello sviluppo di piccole imprese localizzate nella
Regione che operino nei settori ad alta tecnologia. Il sostegno della Regione interviene in quelle fasi del ciclo
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di vita di impresa in cui l’indice di mortalità è più elevato e si focalizza sui settori high tech nell’ottica di
facilitare la nascita di un tessuto produttivo consistente in questi ambiti. Tecnicamente gli interventi possono
essere classificati come: (i) seed capital; (ii) early stage capital;(iii) expansion capital.
La genesi della start up non è una discriminante per l’ammissibilità all’azione, possono beneficiare del
supporto finanziario tutte le nuove piccole imprese o attive da non più di tre anni, localizzate nella Regione
Abruzzo, siano esse nate come start-up puro, che come spin-off accademici o industriali. Con tale attività
saranno previste operazioni di equity e quasi-equity tenendo conto delle caratteristiche della domanda
potenziale e coerentemente con i vigenti orientamenti in materia di aiuti di stato per il capitale di rischio.
Queste forme nascono come supporto finanziario generalizzato all’attività di impresa, ma la loro concessione
è subordinata alla presentazione di un business plan tecnico-scientifico consistente e che evidenzi effettive
possibilità di ritorni economici per l’impresa e per il sistema produttivo locale. Inoltre tale attività deve anche
compiere una decisa azione di promozione delle start up regionali, aumentandone la visibilità e facilitandone
quindi le possibilità di investimento nel capitale. Tali aiuti avranno il compito di favorire alcuni investimenti
aziendali finalizzati: alla realizzazione di programmi di ricerca, innovazione, allo utilizzo efficiente delle
tecnologie digitali e della comunicazione (Information Technology), alla ricerca applicata, allo sviluppo
precompetitivo e allo start-up di attività e processi innovativi, ambientali e di efficienza energetica, con priorità
ai pacchetti integrati di aiuti e alle logiche di distretto e di cluster.
I principali beneficiari di tale attività sono le Piccole imprese.
Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR
Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le Piccole imprese di nuova creazione o attive
da non più di tre anni, localizzate nella Regione Abruzzo.
Altri Riferimenti Normativi
Regolamento di istituzione di un regime di aiuto a favore delle attivita' di ricerca, sviluppo e
innovazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2006, n. 296
(Gazzetta Ufficiale n. 117 del 20 Maggio 2008)
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Allegato b) Soci IAM
Somma di CAP.SOC. SOTTOSCRITTO
COMPARTO
DENOMINAZIONE
Totale
altri
7900
"ASSOVASTO"
500
assoc iaz
"CONFINDUSTRIA ABRUZZO"
500
"CONFINDUSTRIA CHIETI - ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA"
7100
assoc iaz Totale
8100
"BONESCHI S.R.L."
500
autom-metal
"C.A. STAMPI S.R.L."
500
"C.A.M.S. S.P.A."
500
"C.I.S.I. - CONSORZIO IMPRESE SUBFORNITURE ITALIA"
5000
"CENTRO RICERCHE FIAT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI"
8000
"CO.ME.ST. COSTRUZIONI MECCANICHE STAMPI S.R.L."
500
"CO.ME.TA. S.R.L."
500
"CO.METAL S.R.L."
500
"COLD CAR S.P.A."
500
"COMEC - COSTRUZIONI MECCANICHE INNOVATIVE S.R.L."
500
"COMPONENTI PER L'INDUSTRIA S.R.L.",
500
"CORNAGLIA SUD S.R.L."
500
"COSMETAL S.R.L."
500
"DENSO MANUFACTURING ITALIA S.P.A."
2500
"DR MOTOR COMPANY - S.P.A."
1000
"F.I.SE.M. S.R.L."
500
"FAST S.R.L."
5000
"FIAT GROUP AUTOMOBILES S.P.A."
20000
"GEPLA S.R.L."
500
"GETEC S.R.L."
500
"HONDA ITALIA INDUSTRIALE S.P.A."
10000
"HYDRO ALLUMINIO ATESSA S.p.A."
1000
"I.M.M. hydraulics S.P.A."
1000
"ICEEL - S.R.L."
500
"ICET IMPIANTI S.R.L."
500
"INDUSTRIA LAVORAZIONE METALLI S.R.L."
1000
"INDUSTRIE RIUNITE MANUFATTI AUTO (I.R.M.A.) S.P.A."
500
"INTESA MECCANICA S.R.L."
1000
"INVEMECCANICA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA"
500
"ISTONIO S.R.L."
500
"LA TECNOMECCANICA SUD - S.P.A."
500
"MAR PLASTICA S.R.L."
500
"MAR PRESS S.R.L."
500
"MARIO ARGIRO' S.R.L."
500
"ME.GA - S.R.L."
500
"MEPLADUE S.R.L." - UNIPERSONALE
1000
"MEVEPA S.R.L."
500
"NI.AL S.R.L."
500
"O.M.A. OFFICINA METALMECCANICA ANGELUCCI S.R.L."
500
"OFFICINA METALMECCANICA ABRUZZESE S.R.L."
500
"OMEGA S.R.L."
500
"PILKINGTON ITALIA S.P.A."
500
"PRE.MEC. S.R.L."
500
"PROMETEO S.R.L."
500
"ROSSOCROMO S.R.L."
500
"S.EL.ME.C. - S.R.L."
500
"S.M. SUD - S.R.L."
500
"SAN MARCO S.P.A. - INDUSTRIA COSTRUZIONI MECCANICHE"
1000
"SANGROMECCANICA S.R.L."
500
"SELMAT AUTOMOTIVE S.P.A."
2500
"T.M.C. TUMINI MECCANICHE COSTRUZIONI S.R.L."
500
"TAUMAT S.R.L."
500
"TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO S.R.L"
500
"TECNOMATIC S.P.A."
2000
"TECNOMEC SUD S.R.L."
500
"TFC GALILEO SOCIETA' PER AZIONI"
500
"TULTON S.R.L"
2000
"VERLICCHI CASOLI S.R.L."
500
AERCOIB DI CECCO S.R.L."
500
TCM S.R.L."
500
autom-metal Totale
86000
"ASTER - SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI"
3000
ente
"PROVINCIA DI CHIETI"
5000
"UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'AQUILA"
5000
ente Totale
13000
Totale complessivo
115000
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Modello di scheda informativa del partner
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