polo innovazione automotive e metalmeccanica
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POLO INNOVAZIONE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA Prima ipotesi illustrativa maggio 2010 1 1. PREMESSA Ai sensi del punto 2.2, lettera m), della Disciplina Comunitaria in materia di aiuti di stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione (2006/C 323/01) e dell’art. 2 comma 4 lettera h) del Decreto M.I.S.E. 27/3/2008 n. 87, i Poli di innovazione sono definiti come raggruppamenti di imprese indipendenti1 start-up innovatrici, piccole, medie e grandi imprese –– nonché organismi di ricerca (d’ora in avanti: componenti del Polo) attivi in un particolare settore o ambito territoriale e destinati a stimolare l'attività innovativa incoraggiando l'interazione intensiva, l'uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché contribuendo in maniera effettiva al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo. I Poli di innovazione sono, quindi, raggruppamenti di imprese indipendenti (PMI, grandi imprese e organismi di ricerca, start up innovatrici) attivi in un particolare settore. La loro mission è quella di incoraggiare l’interazione tra le imprese costituenti il Polo, l’uso in comune di installazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché di contribuire al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le stesse imprese. Essi sono previsti dal Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 (Approvato con Decisione del 17/08/2007 C(2007) 3980) della Regione Abruzzo (allegato a). 2. IL SISTEMA AUTOMOTIVE E METALMECCANICA Il sistema industriale abruzzese è caratterizzato da una significativa presenza di PMI, attive prevalentemente in settori tradizionali (circa il 40% delle imprese sono di natura artigianale) ad imprenditorialità endogena (il 95% delle imprese presenti in Abruzzo sono micro, piccole e medie imprese), e di alcune medie e grandi imprese attive in settori a medio alta tecnologia e fortemente globalizzate. Le Grandi Imprese operanti in mercati oligopolistici (chimico e farmaceutico, elettronica, mezzi di trasporto e relativa componentistica) hanno trovato nella globalizzazione un forte stimolo alla ricerca di nuovi mercati di sbocco, incrementando consistentemente la proiezione internazionale anche degli stabilimenti localizzati in Abruzzo. Ma con la globalizzazione ed il ridursi della durata del ciclo di vita dei prodotti, aumenta la complessità delle scelte strategiche, che devono prendere a riferimento un numero molto elevato di variabili e orizzonti temporali decisamente molto più ristretti che nel passato. Nei settori e comparti a domanda maggiormente dinamica le imprese sono costrette a continui ripensamenti della posizione competitiva, di scelte e piani di impresa anche già avviati; esse sono fortemente esposte alle fluttuazioni della domanda come si riscontra in questo periodo. Le PMI ed i loro sistemi delle produzioni del made in Italy (in particolare, nei settori del cuoio e calzature e del tessile-abbigliamento), a fronte dell’inasprirsi della competizione di costo sui mercati internazionali, hanno avviato processi di delocalizzazione di fasi di produzione ad alta intensità di lavoro non qualificato verso paesi a più basso costo del lavoro. In termini aggregati, il processo si è accompagnato ad una leggera perdita dell’occupazione industriale del made in Italy in Abruzzo, conseguenza della scomparsa delle piccole e microimprese o dei segmenti di impresa specializzati nelle fasi produttive delocalizzate. Esiste,inoltre, un altro segmento rappresentato dalle PMI che sono collegate direttamente a Grandi Imprese costituendo cluster o filiere settoriali molte integrate e interdipendenti; le PMI spesso sono al 60-70% monocliente e hanno un numero di occupati anche pari alla GI capofila. Tale fenomeno è molto consistente nel settore Automotive che ha consentito di coinvolgere molte imprese locali nei processi di produzione con una forte ricaduta territoriale; è evidente che le difficoltà della capifila si ripercuotono direttamente anche sui fornitori. L’importanza dei settori meccanica-automotive ed elettronica si evidenzia con circa il 31% del PIL Industria al 2008; segue l’agroalimentare e il tessile abbigliamento. 1 Per “raggruppamento di imprese indipendenti”, nell’ambito del presente bando si intende un raggruppamento all’interno del quale nessun componente – singolarmente o mediante il gruppo di appartenenza – possa esercitare il controllo sul raggruppamento stesso (per la definizione di “controllo” si rinvia all’art. 6 del Regolamento (CE) n. 1906/2006). A tal fine si richiede che lo Statuto del Consorzio o il Regolamento dell’Associazione temporanea di ciascun Polo contengano una clausola in tal senso. 2 In considerazione della rilevanza quantitativa sull’occupazione e delle problematiche competitive di questa delicata fase di passaggio, le microimprese, le PMI ed i loro sistemi territoriali richiedono un’attenta riflessione. Tale riposizionamento strategico passa necessariamente attraverso strategie di riorganizzazione delle attività, focalizzandosi su fasi produttive a più elevato contenuto di lavoro specializzato e di informazione, sullo sviluppo delle attività collegate all’organizzazione ed alla gestione dei processi produttivi (progettazione, controllo dei processi, amministrazione, ecc.), e delle altre funzioni non manufacturing (marketing, finanza),, sull’utilizzo di moduli organizzativi flessibili che non escludono la cooperazione temporanea o strategica con altre imprese. Tali processi di innovazione tecnologica e organizzativa trovano però al momento ostacolo in quelli che sono i fattori di debolezza della gran parte delle PMI abruzzesi. Esse sono ancora incentrate sulla figura dell’imprenditore-fondatore artigiano, con scarsa attitudine alla delega delle attività imprenditoriali che richiedono competenze sempre più articolate, specialistiche e complesse e con competenze focalizzate sugli aspetti della produzione. Di conseguenza, l’organizzazione di impresa risulta ancora a carattere familiare e la struttura molto debole, con un modesto profilo tecnologico e commerciale, e scarsa propensione all’innovazione nella commercializzazione dei prodotti e nella diversificazione degli sbocchi di mercato, soprattutto su scala internazionale, nella gestione delle leve finanziarie, nell’organizzazione del ciclo produttivo anche attraverso la cooperazione con le altre imprese. 2.1 Il settore automotive e metalmeccanica In l’Abruzzo i settori meccanica-automotive ed elettronica rappresentano circa il 31% del PIL Industria; si prevede un calo per il 2009-10. Gli attori principali SEVEL-FIAT, HONDA, Denso, Pilkington, Dayco, Honeywell, Pierburg, Tyco, IMM, TECNOMATIC, PICCHIO, GRUPPO OMA, MERKER, WALTER TOSTO ecc. In termini economici il Sistema occupa circa 30.000 addetti e tra 7-8 miliardi di euro di fatturato. La maggioranza è localizzata in Provincia di Chieti con esempi importanti in provincia di Teramo e Pescara. Trattasi imprese globalizzate, sia GI che PMI, operanti nel comparto dell’automotive e della meccanica. I dati 2008 evidenziano che l’automotive esprime il 40 % delle esportazioni Abruzzesi pari a circa 3,5 miliardi di euro. 2.1.1 La ricerca e innovazione nel settore metalmeccanico Posizionamento del settore italiano in Europa Per quanto concerne l’intera Sezione DM “Fabbricazione di mezzi di trasporto”, le industrie italiane evidenziano sul tema dell’innovazione un posizionamento piuttosto buono (indice pari a 0,52), inferiore soltanto a Paesi quali la Germania (0,69), la Francia (0,59) e l’Austria (0,54). Graf. 3.9.2: DM Mezzi di trasporto 0,8 0,69 0,7 0,6 0,48 0,48 0,5 0,39 0,4 0,3 0,22 0,5 0,5 0,5 FI BE NL 0,54 0,55 0,51 0,52 0,59 0,42 0,26 0,2 0,1 0 LU IS EL DK NO PT ES SE IT AT "EU" FR DE Fonte: Merit Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU), Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per LU. 3 Nello specifico della Sezione DM34 “Fabb. di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi” valgono, grossomodo, le stesse considerazioni fatte per il settore DM: l’Italia, con un indice pari a 0,53, si posiziona dietro soltanto alla Germania, leader assoluto in questo settore, alla Francia e all’Austria. Graf. 3.9.3: DM34 Autoveicoli, rimorchi e semi-rimorchi 0,8 0,71 0,7 0,6 0,5 0,45 0,45 0,4 0,49 0,5 FI ES 0,52 0,52 0,53 0,53 0,56 0,57 0,58 0,33 0,3 0,2 0,1 0 EL IS LU DK BE PT NL NO SE IT AT "EU" FR DE Fonte: Merit Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU), Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per EL, IS e LU. Sulla Divisione DK29 “Fabbricazione di macchine ed apparecchi meccanici”, l’Italia (indice pari a 0,46) si colloca in questo caso tra gli ultimi paesi nell’ambito dei principali paesi europei. A guidare la graduatoria sono paesi quali la Finlandia (0,63) e la Germania (0,63). Graf. 3.9.4: DK29 Macchine e apparecchi meccanici 0,7 0,6 0,53 0,54 0,55 0,55 0,5 0,41 0,42 0,58 0,59 0,6 0,63 0,63 0,48 0,45 0,46 0,4 0,3 0,2 0,1 0 IS LU EL PT ES IT DK NO "EU" FR AT SE BE NL DE FI Fonte: Merit Nota: Austria (AT), Belgio (BE), Germania (DE), Danimarca (DK), Spagna (ES), Grecia (EL), Francia (FR), Finlandia (FI), Italia (IT), Islanda (IS), Lussemburgo (LU), Paesi Bassi (NL), Norvegia (NO), Portogallo (PT) e Svezia (SE). Dati mancanti per IS e LU. 2.1.2 Scenario competitivo e fattori di cambiamento I paesi industrialmente più maturi soffrono sempre più la competizione di paesi emergenti (India, Cina), caratterizzati da un costo del lavoro più basso e da vincoli normativi meno severi. Le produzioni e tecnologie a minore valore aggiunto e maggior lavoro manuale migrano verso i suddetti paesi emergenti. La maggiore attenzione ai temi della sicurezza e dell’ambiente si traduce in norme sempre più severe riguardo ai consumi, alle emissioni ed alle modalità di dismissione, riciclo o riutilizzo dei prodotti. La maggiore competitività si ricerca attraverso: • la trasformazione dei vincoli ambientali in leve di competitività, soprattutto in vista di un prossimo inseverimento della normativa anche nei paesi emergenti, a causa dei crescenti costi dell’energia e dei problemi locali e globali di inquinamento; • la riduzione dei tempi e dei costi di sviluppo dei nuovi prodotti; • la riorganizzazione dei processi aziendali per aumentarne l’efficienza (es. creazione di una filiera omogenea (eccellenza nell’ integrazione prodotto/processo) 4 Il settore automotive e metalmeccanico in generale sta attraversando un periodo di recessione; si stima che i consumi diminuiranno comunque di circa il 10-15 % a livello mondiale. Sarà determinante il livello di competitività poichè l’eccesso di capacità produttiva rispetto alla domanda provocherà la chiusura di diversi impianti. Per i prodotti finiti, fortemente globalizzati, la competizione sarà dura e sopravviveranno solo i sistemi efficienti che vedono una integrazione strategica tra Grandi Imprese e PMI nella logica di filiera. Per i componenti la competizione sarà ancora più difficile e il territorio diventa indispensabile per garantire le condizioni di contesto capaci di incrementare la competitività. Rappresenta un’iniziativa in grado di sviluppare la diffusione della conoscenza e l’innovazione. Per le attività previste e, soprattutto per il comparto individuato, il progetto ha un respiro nazionale e la sua realizzazione può favorire il consolidamento e lo sviluppo dell’intera filiera italiana anche se una forte concentrazione si riscontra in Abruzzo ed in particolare nella Provincia di Chieti. Comunicare questo valore è indispensabile per mantenere l’attrattiva del territorio. Innovare diventa fondamentale, così come diffondere i risultati ottenuti dai nuovi processi attivati. 3. PROGRAMMA FILIERA SETTORE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA Obiettivo generale: sviluppare un sistema automotive relativo ai veicoli commerciali e professionali leggeri (due/quattro ruote trasporto persone e merci), capace di rafforzare e consolidare la filiera per migliorare la competitività e per favorire il radicamento delle grandi imprese fortemente internazionalizzate in termini di: innovazione di prodotto. innovazione di sistema, flessibilità di prodotto e dei relativi processi di fabbricazione e qualità dei prodotti. Il tutto nel rispetto delle normative e dell’evoluzione delle stesse (Eco-sostenibilita’ dei processi produttivi, Benessere sul posto di lavoro, ecc.). Il programma si propone, quindi, di incrementare le competenze e migliorare la diffusione delle conoscenze nell’automotive e nel metalmeccanico per sostenere lo sviluppo integrando la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, la formazione e la cultura di impresa e favorendo l’interazione tra gli attori della filiera produttiva e la sinergia tra differenti settori industriali. La sua missione richiede una partecipazione ampia e qualificata che vede coinvolti gli Enti Locali (Provincia di Chieti ed altri Enti), il Sistema delle Imprese2, l’Università, in funzione delle attività e delle specializzazioni e il Sistema Formativo. Sono coinvolti i comprensori della Regione Abruzzo e delle altre Regioni interessate. Le attività del programma mirano a diffondere la cultura della ricerca e dell’innovazione a tutti i livelli della filiera produttiva, traducendosi in un sistema di disseminazione. I risultati delle attività programmate e realizzate devono essere rese note per innescare processi innovativi all’esterno, per coinvolgere i cittadini e diffondere la cultura dell’innovazione anche in altri comparti. Intervento principale Il Campus Automotive prevede laboratori per la ricerca e sviluppo, creazione nuova impresa, testing ed esposizione prodotti, attività formative e altre attività collegate allo sviluppo della filiera. E’ una infrastruttura tecnologica pubblica a servizio dell’intera collettività e coinvolge le imprese, i lavoratori e le istituzioni che sarà realizzata e rimarrà di proprietà di un Ente Pubblico. Il progetto Campus accresce la competitività delle imprese e favorisce il radicamento delle G.I. fortemente globalizzate; il Campus promuove la cultura scientifica attraverso iniziative di divulgazione e diffusione; attiverà anche progetti di cooperazione interregionale. Avanzamento E’ stato concluso il progetto definitivo per completare l’iter definitivo delle autorizzazioni (vedi allegato a). Il campus è progettato in base a tecnologie innovative e bioclimatiche traducendosi in un dimostratore per la disseminazione dell’innovazione e della sostenibilità ambientale 2 In riferimento al comparto dell’automotive si segnalano FIAT-SEVEL (con Centro Ricerche Fiat) e indotto, HONDA e Gruppo CISI, Denso, Pilkington, Dayco, IMM, TECNOMATIC, ASTER (distretto HI-MECH), ecc.. 5 Interventi complementari • Ricerca industriale e sviluppo sperimentale compreso un polo di innovazione auto motive e metalmeccanica e incubatore • Adeguamento e sviluppo del capitale umano e delle competenze degli addetti • Attività per lo sviluppo di filiere produttive sul territori tramite creazione,ampliamento,adeguamento, innovazione tecnologica impianti e servizi • Istituzione e attivazione dell’Istituto Tecnico Superiore Nuove Tecnologie per il made in italy Sistema Meccanica. Sono ricomprese anche attività per la messa in rete e il trasferimento e la diffusione dei risultati producibili dalle ASII, tramite attività promozionali, campagne informative, ecc. e attività di sensibilizzazione ed animazione sui temi specifici delle aree tecnologiche dei diversi PII. Il programma è ricompreso anche nella proposta di Sistema Automotive Italia Avanzamento Sono stati già predisposti i progetti di ricerca e sviluppo per il triennio 2009-11. In data 16 dicembre 2008 è stata pubblicata la graduatoria PII Mobilità Sostenibile Industria 2015 che vede approvato il progetto Autobus eco-compatibile ottimizzato per la mobilità urbana sostenibile con capofila ALTRA spa dove la società consortile Innovazione Automotive è partner. Il progetto è stato avviato. E’ stato approvato anche un altro progetto Industria 2015 Made In Italy: DEFCOM con capofila TTS srl dove la società consortile Innovazione Automotive; il progetto è in fase di avvio. E’ stato valutato positivamente e potrebbe essere finanziato dal Ministero dell’Ambiente anche il progetto VEICOLI INNOVATIVI A RIDOTTE EMISSIONI PER IL TRASPORTO URBANO MERCI & PERSONE. Per lo sviluppo umano è stato presentato un progetto Fondimpresa e sono pronti quelli per il POR Abruzzo. Si è concluso il Piano formativo "AUTOMOTIVE", presentato dall'ATI AUTO nell'ambito dell'Avviso 2/2008 Fondimpresa dove partecipa anche il sistema automotive abruzzese; si sta presentando un altro progetto. 6 4. IL SISTEMA DELLE IMPRESE DELLA FILIERA SETTORE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA Il 28 luglio 2008 si è costituita la Soc. Cons. a r.l. Innovazione Automotive e metalmeccanica in sigla I.A.M , che ha per obiettivo il rafforzamento ed il consolidamento della filiera delle imprese automotive. La società curerà l’organizzazione, la definizione, l’implementazione e la gestione di progetti, compreso quelli miranti al rafforzamento e/o completamento di reti di impresa, anche tramite contributi pubblici; è evidente che molteplici possano essere le azioni sinergiche da porre in essere. DENOMINAZIONE E’ costituita, a norma degli articoli 2462 e seguenti e 2615 ter del Codice Civile una società consortile a responsabilità limitata, di seguito denominata anche Società, con la denominazione sociale di “Innovazione Automotive e Metalmeccanica”, in sigla “I.A.M. Soc. Cons. a R.L.”. SCOPO E OGGETTO SOCIALE La Società è una struttura senza scopo di lucro, che ha per obiettivo il rafforzamento ed il consolidamento della filiera delle imprese operanti nei settori dell’industria, del commercio, artigianato e dei servizi distribuita sull’intero territorio della Regione Abruzzo e delle altre Regioni; essa curerà l’organizzazione, la definizione, l’implementazione e la gestione di progetti, compreso quelli miranti al rafforzamento e/o completamento di reti di impresa, anche tramite contributi pubblici. ………… REQUISITI DEI SOCI Possono essere soci della società: piccole e medie imprese (PMI) e loro raggruppamenti, grandi imprese e loro raggruppamenti, organismi, associazioni e centri di ricerca pubblici o privati compreso le Università e le Fondazioni. Potranno essere soci anche gli Enti Locali. La società è stata costituita il 28 luglio 2008 Ad oggi sono soci (allegato b): 59 imprese automotive tra cui FIAT, HONDA e CISI, Denso, Pilkington, IMM,TECNOMATIC, GRUPPO OMA 37 imprese operanti in settori diversi Università dell’Aquila e Chieti-Pescara, e Centri Ricerche FIAT e ASTER Provincia di Chieti 3 Associazioni di imprenditori Il Cda ha approvato l’adesione di altri soci. 7 5. IL POLO DI INNOVAZIONE AUTOMOTIVE E METALMECCANICA Il Polo di Innovazione Automotive e Metalmeccanica prevede azioni di sistema (marketing per attirare nuove imprese e gestione delle infrastrutture ad accesso aperto, organizzazione di programmi di formazione seminari e conferenze finalizzati a facilitare la condivisione delle conoscenze ed il lavoro in rete) e servizi specialistici per le imprese aderenti Le aziende aggregate al Polo (es. Piemonte) possono beneficiare di risorse regionali specifiche per aiuti indiretti concessi al gestore del Polo per la messa in comune di attrezzature utili al funzionamento del Polo e per le attività di animazione del Polo stesso. Potrebbero beneficiare anche di aiuti diretti per attività connesse alla ricerca e all’innovazione e servizi qualificati. Sarà anche attivato il supporto alla creazione e allo sviluppo di nuove imprese high tech, quali la realizzazione di incubatori di imprese, strumenti di promozione di spin off accademici o da imprese per la creazione di nuove imprese innovatrici. Azioni di sistema (di competenza del Soggetto gestore del Polo) • Costruzione di strumenti conoscitivi, tool di marketing e identificazione degli elementi di identità del Polo • Attività di animazione e creazione di tavoli di lavoro tematici relativi allo sviluppo imprenditoriale ed aziendale • Condivisione infrastrutture e servizi comuni per lo sviluppo imprenditoriale • Azioni di networking tematici con territori limitrofi, progetti sinergici, iniziative internazionali e con poli/distretti tecnologici complementari • Governance del Polo, monitoraggio e project management della iniziativa nel suo complesso I servizi qualificati e avanzati (di competenza del Soggetto gestore del Polo o di altri) A titolo di esempio non limitativo: • servizi di gestione della proprietà intellettuale • servizi di technology intelligence • servizi di supporto per l'ideazione e l'introduzione sul mercato di nuovi prodotti/servizi • servizi di supporto all'utilizzo del design • servizi di supporto all'accesso a reti internazionali di conoscenza • mobilità di personale qualificato nella ricerca e innovazione • supporto alle nuove imprese innovatrici • servizi per l’accesso a competenze specialistiche in campo finanziario e societario e della due diligence • sostegno per accesso a reti di finanziatori • sostegno per attività di finalizzazione di una idea imprenditoriale Soggetto gestore del Polo d’innovazione Il soggetto gestore del Polo di innovazione opera come struttura di coordinamento sinergico tra i diversi attori del processo innovativo caratteristico di uno specifico dominio tecnologico e applicativo, favoriscono l’accesso a servizi ad alto valore aggiunto e mettono a disposizione delle imprese le infrastrutture per la ricerca, l’innovazione ed il trasferimento tecnologico. I.A.M. Soc. Cons. a r.l. si può candidare ad essere il Soggetto gestore del POLO; la sede sarà fissata presso quella del Patto Territoriale Sangro-Aventino essendo dotata di impianti idonei allo svolgimento delle attività. 8 Allegato a) dal Programma Operativo Regionale FESR 2007-2013 (Approvato con Decisione del 17/08/2007 C(2007) 3980) della Regione Abruzzo 4.1. Asse I “R&ST, Innovazione e competitività” 4.1.2. Contenuti L’obiettivo specifico mira a favorire una maggiore competitività delle imprese sui mercati interni ed internazionali aumentando il contenuto tecnologico delle produzioni e promuovendo l’economia della conoscenza. Pertanto le attività da sviluppare, all’interno della strategia più ampia prevista dal Programma Regionale per l’Innovazione in fase di approvazione formale, dovranno agire lungo diverse direttrici. In primo luogo la Regione Abruzzo intende accrescere e qualificare l’offerta di innovazione del territorio, incentivando l’attivazione ed il consolidamento di reti di cooperazione tra enti di ricerca ed imprese (Grandi imprese e PMI); in questo senso si intende valorizzare e mettere a sistema il patrimonio di know how rappresentato dal radicamento sul territorio di importanti player della ricerca pubblica e privata (cfr. analisi di contesto). In secondo luogo la programmazione regionale mira a sostenere l’accesso delle PMI all’innovazione, sia rendendo più facile l’accesso alle provvidenze attivate dai Programmi Nazionali e Comunitari di R&ST e di Innovazione Industriale ( VII Programma Quadro, Progetto “Industria 2015” e legge Finanziaria 2007), sia sostenendo i progetti innovativi promossi dalle PMI attraverso aiuti diretti e iniziative per facilitare l’accesso al credito. Per la Grande Impresa gli aiuti finalizzati ad attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale possono essere concessi solamente attraverso specifici meccanismi di selezione, finalizzati a massimizzarne gli effetti sullo sviluppo economico locale. Occorre fare in modo che l’investimento esogeno costituisca un reale impegno da parte dell’investitore a integrare la propria attività a livello locale, apportando un reale valore aggiunto. Inoltre nel caso di investimenti in innovazione dei processi e dell’organizzazione nei servizi, le grandi imprese potranno beneficiare degli aiuti solo se collaborano con le PMI nell’attività sovvenzionata. Infine, la programmazione regionale destina una quota di risorse allo start up di imprese high-tech mediante strumenti di finanziamento del capitale di rischio. Con questo Asse si potranno sviluppare, in modo integrato con il FSE, interventi per rendere il capitale umano abruzzese più qualificato e capace di supportare i processi innovativi. La promozione del sistema regionale verso l’innovazione tecnologica e lo sviluppo della conoscenza richiede: per le imprese, una crescente centralità negli investimenti in R&S in tecnologie di frontiera ed un progressivo sviluppo di relazioni fattive con gli organismi di ricerca (Università ed altri Istituti di Ricerca); per le Istituzioni ed il Partenariato socioeconomico, un aumento considerevole di attenzione e di competenza sui temi della conoscenza. Per il raggiungimento dell’obiettivo specifico dell’Asse si possono individuare due obiettivi operativi: I.1 Potenziamento del sistema regionale della R&ST e dell’innovazione Questo obiettivo consente, sostenendo e rafforzando da una parte la ricerca industriale e lo sviluppo sperimentale e dall’altra i poli dell’innovazione, di migliorare, in termini di valore aggiunto, la produzione abruzzese. Attraverso questo obiettivo specifico si favorisce un riposizionamento strategico sia sul mercato nazionale che internazionale. La strategia di tale obiettivo prevede anche azioni volte a migliorare i processi di cooperazione tra organismi di ricerca, tra le grandi imprese e le PMI. Questo obiettivo consente innanzitutto di rimuovere gli ostacoli legati ai costi elevati, ai risultati incerti ed ai tempi lunghi della ricerca industriale e dello sviluppo sperimentale e di potenziare così la ricerca privata. Esso altresì promuove l’interazione tra i differenti attori del sistema innovativo regionale, migliorando il legame tra i vari centri di ricerca presenti sul territorio (pubblici e privati) e le imprese, facilitando indirettamente la costruzione di “reti” permanenti di relazioni per evitare effetti di duplicazione. La collaborazione tra imprese e organismi di ricerca, che vede la partecipazione sia di grandi imprese che di PMI, costituisce un asset per la realizzazione di prodotti innovativi, esercitando 9 quindi una leva fondamentale sulla competitività. Questo obiettivo avrà infine il compito di accrescere la massa critica promuovendo integrazioni orizzontali e sviluppo di cluster innovativi (sviluppo creativo). 4.1.3. Attività Gli obiettivi operativi delineati nel paragrafo 4.1 sono perseguiti attraverso diverse attività. Il primo obiettivo operativo “Potenziamento del sistema regionale della R&ST e dell’Innovazione” prevede le seguenti attività: Attività I.1.1 Sostegno alla realizzazione di progetti di Ricerca Industriale e di sviluppo sperimentale La presente attività intende sostenere progetti di Ricerca Industriale e di sviluppo sperimentale con particolare riferimento ai settori dell’agro-alimentare, dell’automotive e dell’elettronica proposti dalle imprese operative in Abruzzo ed in particolare da reti di PMI associate (cluster) con organismi di ricerca e/o con Grandi Imprese; infatti, verrà data priorità alle proposte progettuali elaborate in ambito distrettuale e/o di filiere produttive ad alto contenuto tecnologico-ambientale che ne amplifichino l’efficacia e la diffusione strategica. I principali beneficiari di tale attività sono le PMI e/o loro raggruppamenti anche con grandi imprese. Attività I.1.2 Sostegno alla creazione dei Poli di innovazione La presente attività intende sostenere raggruppamenti di imprese – start up innovatrici, piccole,medie e grandi imprese, anche con organismi di ricerca, attivi in filiere prioritarie. Questo per stimolare l’attività innovativa ed incoraggiare l’interazione intensiva, l’uso in comune di istallazioni e lo scambio di conoscenze ed esperienze, nonché per contribuire in maniera effettiva: al trasferimento di tecnologie, alla messa in rete e alla diffusione delle informazioni tra le imprese che costituiscono il Polo di Innovazione così come definito dalla comunicazione (2006/C 323/01). I principali beneficiari di tale attività sono le PMI e/o loro raggruppamenti anche con organismi di ricerca e\o Grandi imprese. Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR 1. Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le PMI e loro raggruppamenti, aventi forma di: a) raggruppamento temporaneo di imprese ai sensi dell’art. 34 del D.Lgs. n. 163/2006, anche finalizzato alla costituzione di nuove imprese nella forma di società di capitali o strutture consortili, dal quale emerga anche lo specifico accordo in ordine agli elementi essenziali del progetto da realizzare; b) consorzio o società consortile ai sensi delle disposizioni degli artt. 2602 e seguenti del Codice Civile; I citati raggruppamenti devono essere di durata non inferiore ad anni cinque ed essere finalizzati alla organizzazione, implementazione e gestione di Progetti miranti al rafforzamento/completamento di reti di impresa. 2. Devono far parte del raggruppamento anche: grandi imprese e/o organismi e centri di ricerca pubblici o privati. Attività I.2.3 Promozione delle PMI attraverso servizi qualificati Questa attività prevede il finanziamento di servizi strategici atti a migliorare il trasferimento tecnologico per favorire un corretto posizionamento delle imprese rispetto alla frontiera tecnologica. In tale contesto potranno essere finanziate anche attività di audit se propedeutiche al progetto; ciò in considerazione del fatto che risulta utile alle imprese, prima di procedere alla fase del trasferimento, comprendere i loro specifici fabbisogni di servizi innovativi. I principali beneficiari di tale attività sono le PMI. Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le Piccole e Medie Imprese. Attività I.2.2 Aiuti alle piccole nuove imprese innovative L’ attività è volta a promuovere la nascita e le prime fasi dello sviluppo di piccole imprese localizzate nella Regione che operino nei settori ad alta tecnologia. Il sostegno della Regione interviene in quelle fasi del ciclo 10 di vita di impresa in cui l’indice di mortalità è più elevato e si focalizza sui settori high tech nell’ottica di facilitare la nascita di un tessuto produttivo consistente in questi ambiti. Tecnicamente gli interventi possono essere classificati come: (i) seed capital; (ii) early stage capital;(iii) expansion capital. La genesi della start up non è una discriminante per l’ammissibilità all’azione, possono beneficiare del supporto finanziario tutte le nuove piccole imprese o attive da non più di tre anni, localizzate nella Regione Abruzzo, siano esse nate come start-up puro, che come spin-off accademici o industriali. Con tale attività saranno previste operazioni di equity e quasi-equity tenendo conto delle caratteristiche della domanda potenziale e coerentemente con i vigenti orientamenti in materia di aiuti di stato per il capitale di rischio. Queste forme nascono come supporto finanziario generalizzato all’attività di impresa, ma la loro concessione è subordinata alla presentazione di un business plan tecnico-scientifico consistente e che evidenzi effettive possibilità di ritorni economici per l’impresa e per il sistema produttivo locale. Inoltre tale attività deve anche compiere una decisa azione di promozione delle start up regionali, aumentandone la visibilità e facilitandone quindi le possibilità di investimento nel capitale. Tali aiuti avranno il compito di favorire alcuni investimenti aziendali finalizzati: alla realizzazione di programmi di ricerca, innovazione, allo utilizzo efficiente delle tecnologie digitali e della comunicazione (Information Technology), alla ricerca applicata, allo sviluppo precompetitivo e allo start-up di attività e processi innovativi, ambientali e di efficienza energetica, con priorità ai pacchetti integrati di aiuti e alle logiche di distretto e di cluster. I principali beneficiari di tale attività sono le Piccole imprese. Beneficiari (tipologia) individuati nel SAR Possono accedere alle agevolazioni di cui alla presente attività le Piccole imprese di nuova creazione o attive da non più di tre anni, localizzate nella Regione Abruzzo. Altri Riferimenti Normativi Regolamento di istituzione di un regime di aiuto a favore delle attivita' di ricerca, sviluppo e innovazione, ai sensi dell'articolo 1, comma 845, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 (Gazzetta Ufficiale n. 117 del 20 Maggio 2008) 11 Allegato b) Soci IAM Somma di CAP.SOC. SOTTOSCRITTO COMPARTO DENOMINAZIONE Totale altri 7900 "ASSOVASTO" 500 assoc iaz "CONFINDUSTRIA ABRUZZO" 500 "CONFINDUSTRIA CHIETI - ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI DELLA PROVINCIA" 7100 assoc iaz Totale 8100 "BONESCHI S.R.L." 500 autom-metal "C.A. STAMPI S.R.L." 500 "C.A.M.S. S.P.A." 500 "C.I.S.I. - CONSORZIO IMPRESE SUBFORNITURE ITALIA" 5000 "CENTRO RICERCHE FIAT SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI" 8000 "CO.ME.ST. COSTRUZIONI MECCANICHE STAMPI S.R.L." 500 "CO.ME.TA. S.R.L." 500 "CO.METAL S.R.L." 500 "COLD CAR S.P.A." 500 "COMEC - COSTRUZIONI MECCANICHE INNOVATIVE S.R.L." 500 "COMPONENTI PER L'INDUSTRIA S.R.L.", 500 "CORNAGLIA SUD S.R.L." 500 "COSMETAL S.R.L." 500 "DENSO MANUFACTURING ITALIA S.P.A." 2500 "DR MOTOR COMPANY - S.P.A." 1000 "F.I.SE.M. S.R.L." 500 "FAST S.R.L." 5000 "FIAT GROUP AUTOMOBILES S.P.A." 20000 "GEPLA S.R.L." 500 "GETEC S.R.L." 500 "HONDA ITALIA INDUSTRIALE S.P.A." 10000 "HYDRO ALLUMINIO ATESSA S.p.A." 1000 "I.M.M. hydraulics S.P.A." 1000 "ICEEL - S.R.L." 500 "ICET IMPIANTI S.R.L." 500 "INDUSTRIA LAVORAZIONE METALLI S.R.L." 1000 "INDUSTRIE RIUNITE MANUFATTI AUTO (I.R.M.A.) S.P.A." 500 "INTESA MECCANICA S.R.L." 1000 "INVEMECCANICA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA" 500 "ISTONIO S.R.L." 500 "LA TECNOMECCANICA SUD - S.P.A." 500 "MAR PLASTICA S.R.L." 500 "MAR PRESS S.R.L." 500 "MARIO ARGIRO' S.R.L." 500 "ME.GA - S.R.L." 500 "MEPLADUE S.R.L." - UNIPERSONALE 1000 "MEVEPA S.R.L." 500 "NI.AL S.R.L." 500 "O.M.A. OFFICINA METALMECCANICA ANGELUCCI S.R.L." 500 "OFFICINA METALMECCANICA ABRUZZESE S.R.L." 500 "OMEGA S.R.L." 500 "PILKINGTON ITALIA S.P.A." 500 "PRE.MEC. S.R.L." 500 "PROMETEO S.R.L." 500 "ROSSOCROMO S.R.L." 500 "S.EL.ME.C. - S.R.L." 500 "S.M. SUD - S.R.L." 500 "SAN MARCO S.P.A. - INDUSTRIA COSTRUZIONI MECCANICHE" 1000 "SANGROMECCANICA S.R.L." 500 "SELMAT AUTOMOTIVE S.P.A." 2500 "T.M.C. TUMINI MECCANICHE COSTRUZIONI S.R.L." 500 "TAUMAT S.R.L." 500 "TECNICHE DI ASSEMBLAGGIO S.R.L" 500 "TECNOMATIC S.P.A." 2000 "TECNOMEC SUD S.R.L." 500 "TFC GALILEO SOCIETA' PER AZIONI" 500 "TULTON S.R.L" 2000 "VERLICCHI CASOLI S.R.L." 500 AERCOIB DI CECCO S.R.L." 500 TCM S.R.L." 500 autom-metal Totale 86000 "ASTER - SOCIETA' CONSORTILE PER AZIONI" 3000 ente "PROVINCIA DI CHIETI" 5000 "UNIVERSITA' DEGLI STUDI DELL'AQUILA" 5000 ente Totale 13000 Totale complessivo 115000 12 Modello di scheda informativa del partner 13