L`Avvisatore Marittimo

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L`Avvisatore Marittimo
USTICA LINES
Martedì, 07 giugno 2016
USTICA LINES
Martedì, 07 giugno 2016
Autorità portuali
07/06/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 28
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MEGA BACINO, LA REGIONE ACCELERA
07/06/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 30
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Arrivano le colonnine per acqua e luce
Cantieristica navale
07/06/2016 L'Avvisatore Marittimo Pagina 1
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Cantieri polacchi, scoppia il caso coreano
07/06/2016 L'Avvisatore Marittimo Pagina 1
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Proteste a Palermo
06/06/2016 Palermo Mania
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Sit­in dei lavoratori Fincantieri in piazza Indipendenza, caos traffico
Demanio marittimo
07/06/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 29
8
Punta della Mola «cancellata» dalle mareggiate
06/06/2016 RagusaNews
BRUNO PALAZZO
Fascia costiera e cava Mortella, esposti di Legambiente Ispica
06/06/2016 Siracusa News
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Fascia costiera e Cava Mortella, esposti di Legambiente Ispica a Procura...
Trasporti marittimi
07/06/2016 L'Avvisatore Marittimo Pagina 1
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Nel mondo 24 milioni di crocieristi
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Armatori greci ordini crollati dell'87%
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Nel 2016 fatturato +25% in Italia
07/06/2016 L'Avvisatore Marittimo Pagina 2
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Ordini di navi ai minimi dagli anni 80
07/06/2016 Giornale di Sicilia (ed. Messina­Catania) Pagina 8
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Per le crociere un punto informazioni
07/06/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 10
20
Crociere, nel 2016 la "Marittima" supererà il milione di passeggeri
07/06/2016 La Sicilia (ed. Ragusa) Pagina 31
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Virtu Ferries potenzia i servizi «Raggiungere Malta sarà...
07/06/2016 Il Secolo XIX Pagina 15
ALBERTO GHIARA
Crociere, la Cina va avanti da sola
07/06/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 21
RAOUL DE FORCADE
Mediterraneo, Germania leader
07/06/2016 Italia Oggi Pagina 28
PAOLO BOZZACCHI
Navi senza segreti per i giudici
06/06/2016 Adnkronos
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28
Moby, parte nuova rotta Nizza­Bastia operativa tutto l' anno
06/06/2016 Ansa
30
Crociere: inaugurato info point a Catania
06/06/2016 TeleBorsa
31
Il traghetto Moby Zazà inaugura la linea Nizza­Bastia aperta tutto...
Porti
07/06/2016 Giornale di Sicilia (ed. Trapani) Pagina 19
33
Amerigo Vespucci, una giornata dedicata all'inquinamento dei mari
07/06/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 4
34
Kalsa chiusa per l'esercitazione della Protezione civile
07/06/2016 La Sicilia (ed. Messina) Pagina 25
FRANCESCA GULLOTTA
Ripascimento ultimato entro domenica
06/06/2016 Ansa
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Centinaia visitatori per 'Amerigo Vespucci' a Trapani
06/06/2016 Palermo Mania
Nube tossica e nave in fiamme: il 7 giugno esercitazione a Palermo
06/06/2016 Sicilia Journal
Catania, crocieristi allo sbando
06/06/2016 Trapani Oggi
"Mare Mostro", la plastica minaccia all'ambiente marino e alla salute umana
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MARIA CHIARA BUDA DE CESARE
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Autorità portuali
FINCANTIERI. L' importante infrastruttura nascerà grazie al riadattamento della vecchia vasca
da 52 mila tonnellate. I fondi sono disponibili e sono pure sufficienti
MEGA BACINO, LA REGIONE ACCELERA
I sindacati, da giorni in sit­in, spingono la Regione per
avere risposte certe sui bacini (c' è anche quello da 150
mila tonnellate) e sul lavoro che manca sia per le tute
blu dello stabilimento sia per le cooperative dell' indotto.
Il nuovo bacino galleggiante da 80 mila tonnellate potrà
nascere dalla ristrutturazione e dal riadattamento del
vecchio bacino da 52 mila tonnellate che si trova nello
specchio d' acqua del porto. Almeno è quello che pensa
la Regione, che adesso punta ad accelerare le fasi dell'
infrastruttura fondamentale per la vita del Cantiere
navale.
Da anni ormai non si fa altro che parlare di un nuovo
bacino di carenaggio, che aprirebbe la porta ai giganti
del mare (navi e piattaforme offshore). Navi e
piattaforme che Fincantieri dovrebbe fare arrivare per le
operazioni di trasformazione e riparazione, ma anche
per nuove costruzioni.
La mission dell' azienda è incentrata proprio sugli
offshore, ma senza l' infrastruttura il Cantiere si ritrova
scarico di lavoro e con le tute blu in cassa integrazione.
I lavori di ristrutturazione dei malconci bacini da 19 e 52
mila tonnellate, tornati ad essere cespiti della Regione,
sono stati al centro di due gare europee, poi revocate in fase di aggiudicazione dal dipartimento
regionale alle Attività produttive, che ha preferito una soluzione che destinasse i soldi a un progetto più
moderno e utile alla mission industriale dell' azienda.
Ma l' operazione si è subito arenata, perché la firma all' accordo di programma non è mai arrivata. E
così non si è potuto andare avanti con la gara per il progetto di finanza.
Tempi biblici, che hanno spinto la Regione a trovare soluzioni più veloci, utilizzando la stessa dotazione
finanziaria. Pur non abbandonando Il pro L' area dei Cantieri navali in cui dovrà sorgere il mega bacino
da 80 mila tonnellate getto di finanza il dipartimento ha in mente una nuova modalità operativa:
ristrutturare e riadattare alle nuove il bacino di carenaggio da 52 mila tonnellate, che per metà ancora
resiste, con i 53,8 milioni previsti in bilancio: Por 2006/2010 ed ex Espi.
I sindacati, da giorni in sit­in, spingono la Regione per avere risposte certe sui bacini (c' è anche quello
da 150 mila tonnellate, al momento in fase di bonifica) e sul lavoro che manca sia per le tute blu dello
stabilimento sia per le cooperative dell' indotto.
Dopo l' ennesima manifestazione, ieri la Fiom Cgil ha ottenuto due incontri per oggi: alle 16 con l'
assessore comunale alle Attività produttive Giovanna GI. MA. Tutta la zona interessata dall'
esercitazione della protezione civile, che si svolgerà dalle 8 alle 14 Marano e due ore dopo con l'
assessore regionale alle Attività produttive Mariella Lo Bello. Secondo la Fiom, «Fincantieri acquisisce
commesse, mentre solo nello stabilimento palermitano c' è la crisi».
Adesso, sulla costruzione del bacino c' è la proposta alternativa. Perché, come fa notare il dipartimento
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Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Autorità portuali
regionale alle Attività produttive, «il nuovo codice degli appalti mantiene l' istituto del progetto di finanza,
ma l' articolo 180 che disciplina la materia del partenariato pubblico privato sottolinea che l' entità
massima del contributo pubblico per la realizzazione dell' intervento non può superare il 30% dell'
investimento totale». Per la realizzazione del bacino, infatti, la Regione è disposta a mettere gli oltre 50
milioni, mentre la costruzione ne richiederebbe circa 80. La differenza dovrebbe arrivare dal privato. Ma
in questa maniere la Regione non potrebbe mettere più del limite del 30% consentito dalla norma.
La nuova proposta invece non ha bisogno di un accordo di programma e nemmeno del progetto di
finanza, perché i soldi sono disponibili e bastano per trasformare il vecchio bacino da 52 mila tonnellate
in una infrastruttura moderna e capiente. «Il nuovo progetto è al vaglio della Regione, del Comune di
Palermo e dell' Autorità portuale ­ dice Alessandro Ferrara, dirigente generale del dipartimento Attività
produttive ­ oltre che dal ministero allo Sviluppo economico, che in questi anni ci ha seguito sull' ipotesi
del progetto di finanza.
L' idea è quella di passare immediatamente a una fase operativa, con la pubblicazione di un bando per
la ricerca della società che dovrà impegnarsi nella costruzione e nella manutenzione dell' infrastruttura».
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Autorità portuali
Al porticciolo dell'Arenella
Arrivano le colonnine per acqua e luce
L ' Autorità portuale ha autorizzato ieri la
società cooperativa «Mar Tirreno»,
rappresentata da Vincenzo Giardina, alla
gestione dell' impianto di colonnine per l'
erogazione di acqua ed energia elettrica alle
unità da pesca presso il porticciolo dell'
Arenella, realizzato dalla Città Metropolitana
(ex Provincia), utilizzando risorse finanziarie
Por finalizzate al potenziamento e all'
ammodernamento della dotazione tecnica
degli scali pescherecci. Nel dettaglio si tratta
di 9 colonnine per l' erogazione di acqua ed
energia elettrica (di cui 6 presso la banchina di
riva dello scalo nuovo e 3 presso lo scalo
vecchio), di 6 colonnine antincendio ad acqua
di mare (di cui 4 a rete d' idranti presso la
banchina di Riva dello scalo nuovo e 2 a
estintore presso lo scalo vecchio), di due
appositi box prefabbricati ubicati presso la
banchina di Riva dello scalo nuovo dell'
Arenella contenenti le centrali antincendio e di
aspirazione degli oli usati, delle acque nere e
di sentina, nonché di 2 colonnine a servizio del
citato impianto d' aspirazione. La società «Mar
Tirreno» dovrà, tra l' altro, curare che la
raccolta, lo stoccaggio e lo smaltimento degli
oli esausti e delle acque di sentina avvenga
nel rigoroso rispetto delle norme di legge; custodire l' impianto nella sua interezza e le attrezzature che
lo compongono.
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L'Avvisatore Marittimo
Cantieristica navale
IL REPORT DEL LEIDEN ASIA CENTRE
Cantieri polacchi, scoppia il caso coreano
Circa 800 lavoratori asiatici utilizzati come nuovi schiavi
Secondo le ultime stime sono circa 800 i
cosiddetti lavoratori schiavi provenienti dalla
Corea del Nord e impiegati nelle aziende della
cantieristica navale e dell'edilizia polacca. A
dichiararlo è un report del Leiden Asia Centre,
il centro studi dell'Università di Leiden il cui
scopo è generare conoscenza accademica
sull'Asia orientale e sulle sue interazioni con
l'Europa, in particolari con i Paesi Bassi. Il
sistema attraverso il quale i lavoratori
nordcoreani vengono impiegati nelle aziende
polacche è molto articolato. Sono tre le
aziende della Corea del Nord che si occupano
del reclutamento della forza lavoro: Korea
Cholsan General Corp, Korea Rungrado
General Tradind Corp e Korea South­South
Cooperation Corp. I lavoratori vengono quindi
affidati ad altre due società, nominalmente
polacche ma con dirigenti nord­coreani nei
boards, la Alson SP Zoo e la Armex Sp Zoo. A
questo punto entrano in gioco numerose
aziende polacche alla ricerca di forza lavoro a
basso costo. Tra queste troviamo anche due
cantieri di Gdnyia, Nauta Sa e Crist Sa. Dietro
a questa tratta dei lavoratori, come è facile
immaginare, è nascosto un business
imponente. Secondo l'Onu la Corea del Nord
guadagna circa 1,6 miliardi di sterline all'anno
grazie ai lavoratori che invia oltreoceano, denaro utilizzato per arricchire l'arsenale nucleare e
missilistico del regime. In Polonia, infatti, i lavoratori ricevono solo una diaria minima e il loro vero
salario viene pagato ai manager delle società che li gestiscono e quindi direttamente rimpatriato a
Pyongyang. I lavoratori schiavi nord­coreani sono impiegati da ben 32 aziende in Polonia. Lavorano
oltre 12 ore al giorno per 6 giorni alla settimana ma la complessità del network di aziende che realizza
questo business rende molto difficoltoso tracciare la loro presenza e anche imporre una
regolamentazione che assicuri i diritti fondamentali. È molto probabile, infatti, che una buona quantità di
loro venga ulteriormente subappaltata ad altri paesi europei. La mia paura è che quanto emerso fino a
questo momento possa essere solo la punta dell'iceberg ha dichiarato il Professor Remco Breuker della
Leiden University, a capo della ricerca vogliamo continuare ad indagare per scoprire se gruppi di
lavoratori nord­coreani si siano spostati da un paese all'altro seguendo una sorta di prestito del lavoro.
Lo studio rivela anche come, sia la Crist che la Nauta, abbiano usufruito di finanziamenti dalla Ue, in
particolare dal FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale). Si tratterebbe di circa 37 milioni di
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L'Avvisatore Marittimo
Cantieristica navale
euro ricevuti nel 2009 e utilizzati per acquistare obbligazioni da Nauta per un valore totale di 40 milioni
di euro, quindi a beneficio esclusivo del regime nord­coreano. Secondo l'Onu inoltre, Malta è tra i
principali destinatari di lavoro nord­coreano, così come una dozzina di altri paesi, tra questi Algeria,
Nepal, Nigeria, Qatar e Cina. I dati diffusi dal 2016 Global Slavery Index pubblicato negli scorsi giorni,
sono molto sconfortanti: con un aumento del 28% rispetto a due anni fa, sono oltre 45 milioni le persone
uomini, donne e bambini prigioniere della schiavitù moderna.
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L'Avvisatore Marittimo
Cantieristica navale
FINCANTIERI
Proteste a Palermo
Protesta, ieri, dei lavoratori di Fincantieri,
guidati dalla Fiom, davanti alla presidenza
della Regione siciliana, per chiedere al
governatore Rosario Crocetta un incontro sulle
misure per affrontare la crisi del cantiere
navale. Nei giorni scorsi i lavoratori
dell'azienda e delle cooperative storiche
dell'indotto hanno tenuto dei sit­in davanti allo
stabilimento in via dei Cantieri e sotto palazzo
delle Aquile. «La nostra mobilitazione
continua. Vista la totale assenza del
presidente della Regione sulla vicenda
Fincantieri, oggi siamo scesi in piazza davanti
a palazzo d'Orleans per chiedere di essere
convocati», dicono Francesco Foti, Serafino
Biondo e Giuseppe Pirrotta, Rsu Fiom Cgil
Palermo.
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Palermo Mania
Cantieristica navale
DALLA SICILIA
Sit­in dei lavoratori Fincantieri in piazza
Indipendenza, caos traffico
Tornano in piazza i lavoratori di Fincantieri e
provocano disagi al traffico nella zonna di
corso Calatafimi a Palermo. Circolazione
paralizzata, infatti, a piazza Indipendenza per
la nuova protesta dei lavoratori dei cantieri
navali che dalle 7 di questa mattina stanno
manifestando con un sit­in sotto Palazzo d'
Orleans, sede della presidenza della Regione
Siciliana, per chiedere al governatore Rosario
Crocetta un incontro sulle misure per
affrontare la crisi del cantiere navale. I l
presidio è organizzato dalla Fiom. Il traffico è
letteralmente bloccato, tanto che su Twitter la
Polizia municipale invita a « procedere con
cautela e scegliere percorsi alternativi ». Nei
giorni scorsi i lavoratori del cantiere navale
avevano protestato davanti a Palazzo delle
Aquile, sede del Comune di Palermo. « La
nostra mobilitazione continua. Vista la totale
assenza del presidente della Regione sulla
vicenda Fincantieri, oggi siamo scesi in piazza
davanti a palazzo d' Orleans per chiedere di
essere convocati ­ dichiarano Francesco Foti,
Serafino Biondo e Giuseppe Pirrotta, Rsu
Fiom Cgil Palermo ­. Il presidente Crocetta
non ci ha mai incontrati, non ha fatto nessuna
dichiarazione sul ruolo della Regione in questa
vicenda, sugli investimenti annunciati per i
bacini, sugli impegni assunti e non rispettati. Oggi chiediamo di sapere quali iniziative il presidente della
Regione intenda assumere per il rilancio del cantiere e per sollecitare Fincantieri a portare commesse a
Palermo ».
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Demanio marittimo
Zone balneari. Il consigliere Mirabella: «Un drappo nero per i mancati interventi
dell'amministrazione Piccitto». L'assessore Corallo: «Non abbiamo fondi per intervenire»
Punta della Mola «cancellata» dalle mareggiate
A Santa Croce un piano per lo smaltimento delle alghe: chiesta la possibilità di interrarle
per ripulire la spiaggia
Il consigliere comunale Giorgio Mirabella, della lista
civica Insieme, presenterà in consiglio comunale un atto
d' indirizzo. L' assessore Corallo: «Ma il Comune non ha
fondi».
Gli attrezzi per la pulizia sono stati donati da una ditta
privata. L' ultimo lembo di spiaggia, ricoperto in buona
parte da ciotoli, è inaccessibile. L' erosione del mare ha
inghiottito la spiaggia di Punta di Mola ­ Santa Barbara
nel litorale ragusano. I villeggianti, da anni, attendono lo
studio geologico per capire il da farsi. Nonostante la
petizione popolare nulla è stato fatto. Il consigliere
comunale Giorgio Mira bella, della lista civica Insieme,
presenterà in consiglio comunale un atto d' indirizzo. «L'
amministrazione non ha dato alcuna comunicazione alle
continue lamentele e segnalazioni dei villeggianti ­
spiega il consigliere comunale ­ a volte occorrono piccoli
interventi con la rimozioni dei ciotoli e il ripristino delle
docce per rendere fruibile quel poco di spiaggia che è
rimasta». L' ennesima iniziativa di protesta in un litorale
che ha «riconquistato» la bandiera blu.
«Metterò un drappo nero su una grande asta dinanzi alla
spiaggia di Punta Di Mola Santa Barbara ­ commenta
Mirabella ­ ancora una volta l' amministrazione Piccitto ha disatteso gli impegni con i propri cittadini.
C' era stato l' impegno, da parte dell' assessore, di predisporre in tempo utile uno studio sulle correnti
marine e capire in quale direzione realizzare gli eventuali massi di protezione». Solo un ammasso di
pietre con parte della strada di accesso alla spiaggia che rischia di franare giù. L' assessore ai lavori
pubblici non si nasconde dinanzi ad un problema grave. Ma il comune, senza un' adeguata
progettazione coordinata con il demanio marittimo, non può intervenire. «La precedente
amministrazione ha perso una grande occasione con i bandi comunitari 2007­2013 ­afferma l'
assessore ai lavori pubblici, Salvatore Corallo ­ non presentando alcun tipo di proposta progettuale per
limitare l' erosione costiera. Ad oggi il comune di Ragusa, sulla spiaggia di santa Barbara, con fondi
propri del bilancio, non può fare nulla. Solo l' ordinaria manutenzione.
Vuol dire pulizia e decoro della spiaggia e il ripristino delle docce. Tutto il resto, piano antierosione,
progettazione di eventuali barriere protettiva, passa dal demanio marittimo che ha la totale autonomia».
Il piano antialghe a Santa Croce Un piano anti alghe da mettere a punto, invece, nel litorale di Santa
Croce Camerina. Un intervento coor dinato tra la capitaneria di porto, che dovrà dare il nulla osta, il
comune di Santa Croce e i titolari delle strutture dedite allabalneazione. Ilprivato, senza il nulla osta del
demanio marittimo,non può intervenire. L' associazione dei balneari, aderente alla Confesercenti, invita i
titolari delle strutture a segnalare, con apposita documentazione, la presenza delle alghe dinanzi alle
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7 giugno 2016
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Demanio marittimo
proprie strutture. «L' invito che rivolgiamo a tutti i colleghi ­spiega Antonello Firullo, rappresentante della
Fiba ­ Confesercenti ­ di prestare la massima attenzione. Non toccare o peggio ancora rimuovere le
alghe senza alcun tipo di comunicazione o autorizzazione per iscritto. In casi estremi, con le dovute
comunicazioni agli organi preposti, si possono citare in danno, per i mancati introiti o per la non
fruibilità, i comuni di pertinenza».
Eppure la legge prevede, in alcuni casi, l' interramento sul posto senza alcun tipo di trasporto in
discarica. Lo ha stabilito la corte di Cassazione con una recente sentenza la numero 3943 del 2015. La
sentenza si riferisce in particolare alla pulizia dell' arenile dalle alghe e dalle meduse e, più in generale,
da tutto il materiale organico che è possibile trovare in seguito a mare agitato. Lo smaltimento è corretto
se la posidonia o le meduse vengono interrate sul posto e non subiscono alcun tipo di trattamento e di
trasporto. «È un dato interessante ­spiega il consigliere comunale Gaetano Pernice ­ su cui occorre
iniziare a lavorare. Una tavolo di confronto, con una cabina di regia, tra i balneari, il Comune e la
capitaneria di Porto, potrebbe risolvere, in maniera definitiva, questo annoso problema».
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RagusaNews
Demanio marittimo
Fascia costiera e cava Mortella, esposti di
Legambiente Ispica
Ispica ­ In questi giorni il circolo Legambiente
"Sikelion" ha depositato due esposti per
segnalare a chi di competenza alcune
situazioni, verificatesi nel territorio di Ispica,
che destano in molti cittadini una
comprensibile preoccupazione. Il primo
documento, in ordine di tempo, è datato 31
maggio 2016 ed è stato inviato, insieme ad un
nutrito corredo planimetrico e fotografico, al
Sindaco di Ispica ed al Prefetto di Ragusa
nonché, per conoscenza, al Dirigente della
Protezione civile ed al Procuratore della
Repubblica iblei. L' esposto verte sui pericoli,
per la salubrità dell' ambiente e la pubblica
incolumità, derivanti dai fenomeni franosi che
interessano l' area di Cava Mortella. Com' è
noto, infatti, nel corso degli anni Sessanta
questo braccio minore del canyon è stato
trasformato in un' immensa discarica a cielo
aperto di rifiuti speciali, che l' acqua piovana
tende costantemente a trascinare verso il letto
del sottostante torrente Busaitone. Ciò
comporta, a valle, la progressiva
compromissione del paesaggio e della
salubrità di Cava Ispica; a monte, il rischio che
un cedimento improvviso provochi danni a
persone e cose (il fronte franoso si trova a
ridosso di diverse vie e private abitazioni).
Beninteso, che il fenomeno esista è certo: ne parla, a pagina 154, il Piano comunale di Protezione civile
varato nel settembre 2013 e, soprattutto, a quanto è dato sapere se ne sarebbe parlato anche in una
recente conferenza dei servizi tra Comune, Sovrintendenza e Protezione Civile; conferenza convocata a
seguito di un sopralluogo effettuato, lo scorso gennaio, dai tecnici del Libero consorzio di Ragusa (l' ex
Provincia). Ciononostante ­evidenzia il documento di Legambiente­ nessuno degli attanti istituzionali
sembra aver adottato misure davvero incisive, essendocisi limitati all' apposizione di alcune transenne.
La seconda segnalazione, inviata lo scorso 3 giugno alla Capitaneria di porto di Pozzallo, all' Ufficio del
Demanio marittimo di Siracusa ed alla Procura di Ragusa, verte invece sui lavori di pulizia e
manutenzione degli accessi al mare tuttora in corso lungo la costa ispicese. Negli scorsi giorni, infatti,
da diversi cittadini si è appreso che in alcuni tratti le ruspe avrebbero danneggiato sia il cordone dunale
posto tra la spiaggia e la strada litoranea, sia la vegetazione selvatica che lo protegge. Se la notizia
fosse confermata (come invero sembrerebbe da alcune fotografie, in parte circolate nei social) si
tratterebbe non solo dell' ennesima ferita ad un territorio messo già a dura prova da abusivismo edilizio
ed erosione costiera, ma anche di una puntuale violazione delle cautele imposte dall' Ufficio del
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RagusaNews
Demanio marittimo
Demanio, il quale lo scorso 4 maggio aveva sì autorizzato il Comune, ma condizione che gli interventi si
svolgessero «nel rispetto della situazione originaria dei luoghi e con divieto di determinare alterazioni
permanenti nell' ambito demaniale interessato». Una violazione che ­sia chiaro­ sarebbe sin troppo
comodo far ricadere sui singoli operai, dal momento che la particolare delicatezza dell' intervento
avrebbe dovuto consigliarne la supervisione da parte di personale ben più qualificato. «Dispiace
sinceramente dover ammettere come le situazioni da noi segnalate ­ha commentato il presidente
Donzella­ siano indici della scarsa attenzione, e dell' ancor minore consapevolezza, con cui da troppo
tempo, e troppo spesso, il nostro patrimonio ambientale si trova ad essere governato». «In attesa che le
Autorità adìte intervengano ­ha poi aggiunto­ a nome di tutti i soci colgo l' occasione per ribadire ancora
una volta la disponibilità di Legambiente a dare il proprio contributo di esperienze e professionalità,
collaborando con le Istituzioni a titolo puramente gratuito: un' offerta che, speriamo, Palazzo Bruno vorrà
infine accogliere».
BRUNO PALAZZO
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6 giugno 2016
Siracusa News
Demanio marittimo
Fascia costiera e Cava Mortella, esposti di
Legambiente Ispica a Procura della Repubblica e
Prefettura
In questi giorni il circolo Legambiente
"Sikelion" ha depositato due esposti per
segnalare a chi di competenza alcune
situazioni, verificatesi nel territorio di Ispica,
che destano preoccupazione in molti cittadini.
Il primo documento, in ordine di tempo, è
datato 31 maggio ed è stato inviato, assieme a
un nutrito corredo planimetrico e fotografico, al
sindaco di Ispica e al prefetto di Ragusa
nonché, per conoscenza, al dirigente della
Protezione civile e al Procuratore della
Repubblica. L' esposto verte sui pericoli, per la
salubrità dell' ambiente e la pubblica
incolumità, derivanti dai fenomeni franosi che
interessano l' area di Cava Mortella. Nel corso
degli anni Sessanta questo braccio minore del
canyon è stato trasformato in un' immensa
discarica a cielo aperto di rifiuti speciali, che l'
acqua piovana tende costantemente a
trascinare verso il letto del sottostante torrente
Busaitone. Ciò comporta, a valle, la
progressiva compromissione del paesaggio e
della salubrità di Cava Ispica; a monte, il
rischio che un cedimento improvviso provochi
danni a persone e cose (il fronte franoso si
trova a ridosso di diverse vie e private
abitazioni). Beninteso, che il fenomeno esista è
certo: ne parla, a pagina 154, il Piano
comunale di Protezione civile varato nel settembre 2013 e, soprattutto, a quanto è dato sapere se ne
sarebbe parlato anche in una recente conferenza dei servizi tra Comune, Sovrintendenza e Protezione
Civile; conferenza convocata a seguito di un sopralluogo effettuato, lo scorso gennaio, dai tecnici del
Libero consorzio di Ragusa (l' ex Provincia). Ciononostante ­ evidenzia il documento di Legambiente ­
nessuno sembra aver adottato misure davvero incisive, essendocisi limitati all' apposizione di alcune
transenne. La seconda segnalazione, inviata lo scorso 3 giugno alla Capitaneria di porto di Pozzallo, all'
Ufficio del Demanio marittimo di Siracusa ed alla Procura di Ragusa, verte invece sui lavori di pulizia e
manutenzione degli accessi al mare tuttora in corso lungo la costa ispicese. Negli scorsi giorni, infatti,
da diversi cittadini si è appreso che in alcuni tratti le ruspe avrebbero danneggiato sia il cordone dunale
posto tra la spiaggia e la strada litoranea, sia la vegetazione selvatica che lo protegge. Se la notizia
fosse confermata si tratterebbe non solo dell' ennesima ferita a un territorio messo già a dura prova da
abusivismo edilizio ed erosione costiera, ma anche di una puntuale violazione delle cautele imposte
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Siracusa News
Demanio marittimo
dall' Ufficio del Demanio, il quale lo scorso 4 maggio aveva sì autorizzato il Comune, ma condizione che
gli interventi si svolgessero nel rispetto della situazione originaria dei luoghi e con divieto di determinare
alterazioni permanenti nell' ambito demaniale interessato. Riproduzione riservata ® ­ Termini e
Condizioni.
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Trasporti marittimi
CLIA: PASSEGGERI IN AUMENTO
Nel mondo 24 milioni di crocieristi
Mercato asiatico in crescita, bene anche l'Australia
La Cruise Lines International Association (Clia)
ha annunciato oggi che il settore crocieristico
ha superato le previsioni sul numero dei
crocieristi a livello globale nel 2015 e ha
aumentato il dato previsto per il 2016 ­ un
segnale che il settore è più forte che mai. Clia
ha rivelato i nuovi dati durante la Cruise 360
Conference 2016 a Vancouver, la più grande
conferenza del settore crocieristico. Il settore
ha registrato un totale di 23,2 milioni di
passeggeri a livello globale nel 2015 (+4%
rispetto al 2014), superando le previsioni che
si fermavano a 23 milioni. A seguito della forte
crescita anno su anno, Clia ha inoltre
modificato le stime per il 2016 e prevede ora
che 24,2 milioni di viaggiatori nel mondo si
imbarcheranno su una nave da crociera. «Il
successo del 2015 dimostra la persistente
forza della crocieristica all'interno del settore
dei viaggi», ha detto Cindy D'Aoust, President
and ceo di Clia. «Si tratta di un risultato diretto
dell'ottimo lavoro e dell'impegno della nostra
comunità composta da compagnie da
crociera, Executive Partners, agenzie di
viaggio e agenti. Inoltre, con il più alto tasso di
soddisfazione rispetto agli altri segmenti del
viaggio di piacere, questo risultato riflette il
fatto che la vacanza in crociera è la preferita
dai viaggiatori di tutto il mondo». Una buona parte della crescita del settore può essere attribuita alle
regioni emergenti. Lo scorso anno, l'Asia ha registrato la più significativa crescita anno su anno dei
passeggeri crocieristi con un altro impressionante aumento del 24% dal 2014 al 2015, con un totale di
oltre 2 milioni di passeggeri crocieristi nel 2015. Mentre l'Asia continua a vedere una crescita record nel
settore crocieristico, l'Australia non è molto indietro. La regione, che include Australia, Nuova Zelanda e
il Pacifico, ha registrato un incredibile +14% dei passeggeri crocieristi dal 2014 al 2015. Lo scorso anno,
un totale di oltre 1,1 milioni di viaggiatori crocieristi ha avuto origine in Australia. Quando si guarda al
settore dei viaggi, la crociera ha un enorme potenziale di crescita a lungo termine dal momento che
rappresenta solo il 2 per cento del totale del mercato del viaggio di piacere, ha il più alto tasso di
soddisfazione tra i viaggiatori globali e sta crescendo in popolarità. Infatti, secondo l'Organizzazione
Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, nel decennio tra il 2004 e il 2014, le vacanze in crociera sono
cresciute in popolarità più delle vacanze a terra, con un margine registrato del 20%.
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L'Avvisatore Marittimo
Trasporti marittimi
PRIMI 5 MESI DEL 2016
Armatori greci ordini crollati dell'87%
Rispetto al 2015, gli ordini nei primi cinque
mesi, sono calati dell'87%. E' il dato rilevato
dallo shipborker Intermodal sugli armatori
greci. Alla fine dell'anno, rileva invece nelle
sue analisi Clarkson, il calo sarà del 65%
rispetto al 2015. Il calo è particolarmente
avvertito dall'industria navalmeccanica,
considerando l'attivismo di Atene non solo nel
settore dell'usato, ma anche negli ordini di
nuove navi. In alcuni segmenti i greci non si
sono mossi: in particolare gli ordini di
portacontainer e porta rinfuse nei primi cinque
mesi del 2016, sono stati inesistenti. Ad
assorbire gli appetiti di nuova flotta di Atene co
ha pensato il mercato dell'usato, dove
tradizionalmente gli armatori greci si muovono
con naturalezza. Secondo la Union of Greek
Shipowners gli ordini di nuove navi nel 2015
sono syati pari a 407 navi, pari a 44,83 milioni
di tonnellate. Un portafoglio ordini che vale
21,46 miliardi di dollari, con una decisa
preferenza verso le petroliere. In totale sono
state ordinate 170 petroliere, 140 portarinfuse
e 26 Lng carrier. Altre 35 gasiere fanno parte
della classifica degli ordini, mentre le
portacontainer sono solo 27. Il valore delle
commesse di petroliere è di 9,2 miliardi di
dollari e riguarda sia le unità per trasportare il
crudo che le products.
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L'Avvisatore Marittimo
Trasporti marittimi
ROYAL CARIBBEAN
Nel 2016 fatturato +25% in Italia
Crescerà del 25% nel 2016 il fatturato di Royal
Caribbean Italia e saranno due milioni i
passeggeri movimentati dalla compagnia nei
porti italiani. Ad annunciare la previsione è
Gianni Rotondo,direttore generale di Rcl
Cruises Ltd Italia, a bordo di Harmony of the
Seas, la nuova nave della compagnia
americana costruita nei cantieri francesi Stx.
La Harmony of the Seas è la nave dei record,
terza gemella della classe Oasis (ma è già in
progettazione la quarta). «La classe Oasis
l'avevamo anche l'anno scorso in Italia ­ ha
precisato Rotondo ­ con una stagione peraltro
più lunga, ma le vendite quest'anno sono state
maggiori. È stato un mix tra maggiori
passeggeri a bordo e miglior prezzo della
crociera. Abbiamo venduto bene anche le
crociere sulle altre navi italiane a Civitavecchia
o a Venezia, e anche in Dubai e ai Caraibi».
Harmony of the Seas salperà domani da
Barcellona per iniziare la stagione estiva 2016
nel Mediterraneo Occidentale. Dal 7 luglio
imbarco dall'home­port di Civitavecchia e
scalo a Napoli, Barcellona, Palma di Maiorca,
Marsiglia e La Spezia. Vera città galleggiante,
la nave può trasportare quasi 9 mila persone.
Con una stazza di 227 mila tonnellate e 16
ponti passeggeri, raggiunge i 70 metri
d'altezza e i 362 di lunghezza.
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L'Avvisatore Marittimo
Trasporti marittimi
LA FIERA DI AMBURGO DAL 6 AL 9 SETTEMBRE
Ordini di navi ai minimi dagli anni 80
Gli scenari di mercato a SMM: il ritorno dell'Iran dopo le sanzioni
La Germania, consolidata locomotiva
economica dell'Europa, da qualche tempo si è
ritagliata un proprio spazio anche nell'ambito
dell'industria marittima e del comparto delle
fonti energetiche rinnovabili. La conferma della
centralità tedesca in questi settori si è avuta la
scorsa settimana ad Amburgo dove Hamburg
Messe ha presentato le edizioni SMM 2016 (
kermesse internazionale della cantieristica e
delle tecnologie navali dal 6 al 9 settembre
prossimi) e WindEnergy (27­30 settembre)
dedicato alla filiera energetica dell'industria
eolica on­offshore. Per quanto attiene SMM i
dati resi noti dal Presidente della Fiera, Bernd
Aufderheide, ribadiscono la discreta vitalità
dello shipping internazionale che, nonostante
la persistente incertezza alimentata dalla crisi
che si ripercuote su noli marittimi e
cantieristica navale , ha risposto
massicciamente al tradizionale appuntamento
internazionale ospitato nella città anseatica. I
due terzi delle circa 2100 aziende presenti
sono straniere provenienti da oltre 100, mentre
il numero dei visitatori commerciali è stimato
intorno alle 50mila unità. Confermata anche la
consueta presenza di padiglioni nazionali che
quest'anno registreranno il debutto di Paesi
quali Grecia, Malesia e, novità assoluta dopo
la fine dell'embargo sancito dal Presidente degli Stati Uniti Obama, quello dell'Iran. Nel frattempo, la
generale riduzione dei tradizionali flussi di investimenti verso lo shipping hanno determinato una
significativa contrazione di ordini per la costruzione di nuove navi. Lo ha ricordato durante la
presentazione Martin Stopford della britannica Clarkson Research sottolineando che «Per numero di
contratti e tonnellaggio, siamo di fronte al portafoglio ordini più basso dagli anni ottanta, mentre la
situazione di mercato è ancora lontana da quell'auspicato riequilibrio che tutti gli operatori del settore
attendono» . Sempre la ricerca condotta dalla società inglese spiega che negli ultimi anni la capacità
produttiva dell'industria cantieristica mondiale si è ridotta complessivamente del 20% in seguito alla
chiusura di circa 550 stabilimenti sui quasi 1000 censiti nel 2009. Un altro fattore che, come una
variabile impazzita sfugge alla rigorosa statistica dei numeri, è legato allo slittamento delle commesse
esistenti. Ciò rende ancora più incerta l'analisi del settore marittimo con posticipazioni di ordini più o
meno annunciate. In attesa della ripresa, comunque, rimangono sul tavolo alcune opzioni che
troveranno a SMM ampio spazio in alcune aree tematiche riservate ai motori green, cyber security e
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L'Avvisatore Marittimo
Trasporti marittimi
rivoluzione digitale delle imprese marittime per accrescere la protezione dei dati commerciali relativi al
controllo del traffico e gestione delle merci trasportate via mare. Quest'ultimo problema è stato
sottolineato da Lars Robert Pedersen della segreteria generale Bimco (Baltic and International Maritime
Council) il quale ha denunciato come le violazioni dei sistemi digitali delle aziende mettano a
repentaglio la sopravvivenza delle stesse. In Germania, nel 2015, secondo la Bitkon­ digital Association­
gli attacchi alla cyber security ammontano a circa 50 milioni , mentre la statunitense Symantec ha
calcolato che lo scorso anno le intrusioni telematiche sono aumentate del 40%. Si tratta di una minaccia
che accomuna tutte le industrie compresa quella marittima ed in tal senso, a inizio 2016, Bimco e Ics
(International Chamber of Shipping) hanno messo a punto un documento per gli associati contenente
alcune raccomandazioni per prevenire e gestire l'emergenza in presenza di pirateria informatica. Più
contenute ma comunque di notevole livello qualitativo, infine, le presenze confermate al secondo
appuntamento WindEnergy (1200 espositori da 30 nazioni ndr) che metterà in vetrina i prodotti di punta
applicati nelle strutture terrestri e marine. Il know how delle cosiddette Windfarm oggi è
prevalentemente nord europeo e la presenza di un sempre maggior numero di pale eoliche on­off shore
installate nei Paesi scandinavi e nella stessa Germania confermano l'efficacia di questa modalità
energetica rinnovabile. «Nel solo territorio comunale di Amburgo è stato sottolineato dai vertici di
Hamburg Mese ­ attualmente, sono infatti attive 54 pale che garantiscono una produzione complessiva
di 62,3 MW».
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Trasporti marittimi
Catania
Per le crociere un punto informazioni
È stato inaugurato l' info point nel porto di Catania.
«Sarà un punto di riferimento imprescindibile per il
turismo crocieristico, in costante crescita nella nostra
città ­ afferma l' assessore regionale al Turismo,
Anthony Barbagallo ­. I numeri parlano chiaro: settanta
navi da crociera per centoquarantamila crocieristi attesi.
Chi viene a Catania avrà immediatamente a sua
disposizione tutte le informazioni necessarie per il
proprio soggiorno».
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La Repubblica (ed.
Genova)
Trasporti marittimi
IL MERCATO
Crociere, nel 2016 la "Marittima" supererà il milione
di passeggeri
Tornerà a crescere il traffico dei passeggeri nel porto di
Genova.
E questo 2016 segrerà probabilmente il nuovo record sul
versante delle crociere. L' annuncio arriva dall' amministratore
delegato di Stazioni Marittime Edoardo Monzani, nel giorno in
cui la Clia­Cruise Lines International Association annuncia che
il settore crocieristico ha superato le previsioni sul numero dei
croceristi a livello globale nel 2015 e ha aumentato il dato
previsto per il 2016.
«Il nostro precedente record, di poco superiore al milione di
croceristi era arrivato nel 2014 ­ commenta Monzani ­ Lo
scorso anno, però, abbiano pagato l' addio delle navi della
Pullmantur e un numero minore di toccate della Msc. Quest'
anno, invece, torneremo a salire sensibilmente, grazie
soprattutto alle 195 toccate della Msc che avrà navi più grandi.
Da aprile a novembre avremo sempre due grandi navi Msc il
sabato e due la domenica».
Non saranno però soltanto le crociere a crescere.
«Avvertiamo un po' di ripresa anche sul fronte dei traghetti ­
aggiunge il manager ­ Credo che una diversa localizzazione
delle mete turistiche, che sta privilegiando nuovamente l'
Italia, stia facendo crescere il numero di passeggeri che si
imbarcano sui traghetti. E a favorire questo trend c' è anche
una politica di incentivazione del turismo da parte della
Sardegna».
Clia ha rivelato i nuovi dati durante la Cruise 360 Conference
2016 a Vancouver, la più grande conferenza del settore
crocieristico. Il settore ha registrato un totale di 23,2 milioni di
passeggeri a livello globale nel 2015 (+4% rispetto al 2014),
superando le previsioni che si fermavano a 23 milioni. A
seguito della forte crescita anno su anno, Clia ha inoltre
modificato le stime per il 2016 e prevede ora che 24,2 milioni
di viaggiatori si imbarcheranno su una crociera.
"Il successo del 2015 dimostra la persistente forza della
crocieristica all' interno del settore dei viaggi", ha detto Cindy
D' Aoust, presidente di Clia. "Si tratta di un risultato diretto
dell' ottimo lavoro e dell' impegno della nostra comunità
composta da compagnie d a crociera, Executive Partners,
agenzie di viaggio e agenti. Inoltre, con il più alto tasso di
soddisfazione rispetto agli altri segmenti del viaggio di piacere, questo risultato riflette il fatto che la
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La Repubblica (ed.
Genova)
Trasporti marittimi
vacanza in crociera è la preferita dai viaggiatori di tutto il mondo" ha aggiunto. Una buona parte della
crescita del settore può essere attribuita alle regioni emergenti. Nel 2015, l' Asia ha registrato la più
significativa crescita anno su anno dei passeggeri croceristi con un altro impressionante aumento del
24% dal 2014 al 2015, con un totale di oltre 2 milioni di passeggeri croceristi nel 2015».
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La Sicilia (ed. Ragusa)
Trasporti marittimi
Virtu Ferries potenzia i servizi «Raggiungere Malta
sarà più facile»
POZZALLO. Quest' estate raggiungere Malta dal
Ragusano sara' ancora piu facile. Virtu Ferries,
compagnia di navigazione maltese che da olte 25 anni si
o c c u p a d i trasporti t r a l a S i c i l i a e M a l t a , o f f r i r a '
gratuitamente il trasferimento da Caltagirone ­Vittoria ­
Comiso ­Ragusa verso il Porto di Pozzallo, ai
passeggeri che intendono recarsi a Malta. Giunti a
Pozzallo ci si imbarchera' sul Jean de La Valette, il più
grande catamarano del mediterraneo, capace di
trasportare 800 passggeri ma anche moto, auto,
camper, mezzi commerciali e Tir. Il servizio avra' inizio il
23 giugno e terminera' il 28 agosto.
Il servizio, con bus Gran Turismo, iniziera da
Caltagirone da piazzale Cappuccini, poi Vittoria
Stazione Ferroviaria, poi Comiso fermata bus via
Ghandi, poi Ragusa Stazione bus via Zama. Avra' una
cadenza bisettimanale. La scheda orari avra' il seguente
operativo: il giovedi Caltagirone ­Malta avra' la partenza
da Caltagirone alle ore 17.15, poi da Vittoria alle 18.40,
poi da Comiso alle 19.10 poi Ragusa alle 19.50 per
giungere al Porto di Pozzallo alle 20.25, la partenza del
catamarano per Malta e' prevista alle 21.30 mentre l'
orario di arrivo e' previsto alle 23.00. La Domenica il rientro Malta ­Caltagirone prevede la partenza in
catamarano da Malta alle 18.30 con arrivo a Pozzallo alle 20.15 per poi proseguire in bus e arrivare a
Ragusa alle 21.30, poi Comiso alle ore 22.10, poi Vittoria alle ore 22.40 e infine Caltagirone alle ore
23.55.
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Il Secolo XIX
Trasporti marittimi
NEL 2021 LA CONSEGNA DELLA PRIMA NAVE
Crociere, la Cina va avanti da sola
Fincantieri: «Collaborazione possibile solo nel rispetto del nostro know­how»
GENOVA. Hanno fallito Giappone e Corea del
Sud nel tentativo di strappare all' Europa lo
scettro della costruzione di navi da crociera.
Adesso ci prova la Cina, che ha deciso di
pigiare il piede sull' acceleratore di un progetto
che pure prevederebbe la partecipazione di
partner occidentali come Fincantieri e
Carnival.
Di joint venture fra il cantiere cinese Cssc
(China state shipbuilding corp), quello italiano
e la grande compagnia marittima statunitense
si parla dal novembre 2014. Ma se i partner
occidentali, dopo quasi due anni, ancora si
interrogano sulle modalità di questa
collaborazione, Pechino ha fretta e nei giorni
scorsi ha annunciato che la Cina comunque
andrà avanti.
Una nave da crociera verrà progettata e
costruita a partire dal 2017 e consegnata nel
2021 da una società cinese formata per l'
occasione dai cantieri Waigaoqiao (gruppo
Cssc) e Guangzhou. Non spaventa neanche il
ritardo dei cantieri giapponesi Mitsubishi nella
consegna delle navi alla compagnia Aida, una
brutta figura a livello internazionale. «Come
leader della costruzione navale negli ultimi
anni ­ afferma Wu Zhenglian, esperto di design di navi da crociera di Cssc per navi realizzate, nuovi
ordini ricevuti e costruzioni in corso, la Cina ha cantieri con strutture e competenze sufficienti per
passare dalla costruzione di navi tradizionali a quella di navi da crociera».
Per Fincantieri, il business cinese rappresenta il futuro.
A marzo scorso l' azienda italiana ha firmato un accordo per lo sviluppo delle riparazioni navali con i
cantieri Huarun Dadong. Tuttavia la costituzione della joint venture con Cssc non si è ancora
concretizzata. I tempi, spiegano da Fincantieri, sono lunghi, anche perché la trattativa è complessa sotto
il profilo legale. Al centro c' è la tutela del know­how italiano che Fincantieri non vuole sven dere.
Maurizio Cergol, architetto navale di Fincantieri, ha spiegato al quotidiano China Daily che la
costruzione di una nave da crociera è il risultato dell' assemblaggio di diverse tecnologie. Il 75 per cento
del valore è dato dalla scelta azzeccata dei fornitori.
E la creazione di una rete di fornitori competenti può richiedere decenni di lavoro continuo. Ma Wu
Zhenglian respinge i richiami alla pru denza, che arrivano anche dall' interno della stessa industria
cinese, e replica: «Non sono d' accordo con queste opinioni perché esagerano le difficoltà. Visto che la
costruzione della prima nave da crociera in Cina è un progetto di livello nazionale, il lavoro sarà
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Il Secolo XIX
Trasporti marittimi
sicuramente ben pianificato, con l' utilizzo delle risorse e dei talenti migliori». La sfida è lanciata. La Cina
è disposta a correre da sola. La capacità dei cantieri europei non è più sufficiente a rispondere alla
richieste di nuove navi. Si stima che la capacità costruttiva europea sia intorno alle otto navi da crociera
di grandi dimensioni all' anno, mentre la domanda arriverà a tredici navi all' anno, di cui sette per
sostituire vecchio tonnellaggio e sei per coprire l' espansione del mercato, soprattutto in Asia. I cantieri
cinesi sono in crisi, nel 2016 di navi mercantili se ne costruiscono sempre meno. E così la Cina prova il
salto al settore dei passeggeri per salvare la propria industria e dimostrare che questa può basarsi non
soltanto sulla mandopera a basso costo, ma anche sulla qualità.
ALBERTO GHIARA
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Il Sole 24 Ore
Trasporti marittimi
Shipping. Indagine Srm e Assoporti sugli scambi nei primi tre mesi del 2016: Berlino oltre quota
11 miliardi
Mediterraneo, Germania leader
L' Italia paga il calo dell' interscambio (­8,3%) e il blocco di Taranto
L' Italia perde, nei primi tre mesi del 2016, il
primato del commercio marittimo sul
Mediterraneo, superata per la prima volta dalla
Germania. Inoltre, anche se il Paese recupera
un punto quanto a competitività logistica sul
mare, restain coda alle altre nazioni europee;
segnali complessivamente negativi, poi,
arrivano in merito all' attività dei porti italiani di
transhipment (Gioia Tauro, Taranto e Cagliari).
È quanto emerge da un aggiornamento, fatto
in queste ore, di uno studio messo a punto da
Srm (il centro studi che fa capo a Intesa
Sanpaolo) insieme ad Assoporti.
Nel primo trimestre dell' anno in corso,
dunque, la Germania (pur non affacciandosi
sul Mediterraneo), ha totalizzato un valore di
scambi marittimi (import più export) sul Mare
nostrum, pari a 11,03 miliardi di euro. Un
valore in calo dello 0,9% sullo stesso periodo
del 2015 ma che ha permesso comunque il
sorpasso dell' Italia.
La quale si è trovata al secondo posto con
10,96 miliardi, segnando ben ­8,3% rispetto al
primo trimestre 2015, quando era in testa con
11,95 miliardi. Al terzo posto resta la Francia,
a 9,33 miliardi (­9,5%, rispetto ai 10,31 miliardi
del 2015).
Il risultato tricolore desta preoccupazione anche in prospettiva, per il risultato dell' intero 2016, visto che
fino a tutto il 2015 l' Italia presentava il valore più elevato quanto a scambi marittimi nel Mediterraneo:
50,7 miliardi. La Germania era, invece, al secondo posto con 45,7 miliardi e la Francia al terzo, con 42,1
miliardi. Altri indicatori disegnano, inoltre, una situazione tutt' altro che positiva per la penisola.
Nel 2016 l' Italia risulta collocata al 16° posto nel Liner shipping connectivity index (Lsci), che misura la
competitività del settore marittimo di un Paese e indica quanto sia ben connesso alla rete globale del
mare. La Unctad (United nations conference on trade and development), che compila annualmente l'
indice, ha registrato come nel 2016 l' Italia abbia totalizzato il punteggio di 67,41, ponendosi al quint'
ultimo posto della top 20.
Bisogna dire che rispetto al 2015, l' Italia ha guadagnato una posizione. L' anno scorso, infatti, risultava
in 17° posizione (con 67,4 punti e in discesa rispetto al 2014), subito dopo il Marocco (68,3).
Quest' anno il Paese sfrutta la discesa del Marocco a 64,72 punti ma cresce, come si è visto, ben poco,
superata di gran lunga da tutte le grandi nazioni europee. Tra le quali la Germania che è quella
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Il Sole 24 Ore
Trasporti marittimi
collocata più in alto: al settimo posto (con 97,75). Dall' ottavo al 12° posto si trovano la Gran Bretagna
(97,23), l' Olanda (95,73), il Belgio (88,64), la Spagna (86,13) e la Francia (83,9).
Oltre alla connettività logistica, preoccupano i dati relativi ai i porti hub italiani (quelli di trasbordo) in
pesante difficoltà, con l' eccezione di Cagliari.
Lo studio Srm­Assoporti procede a una comparazione tra competitor mediterranei, dalla quale si vede
che, dal 2005 al 2015, Tanger Med ha accresciuto la propria quota di commercio da zero all' 11%, Port
Said da 10% a 14%, il Pireo da 9% a 13%, Valencia da 16% a 18%. Viceversa Gioia Tauro è passato da
22% a 10% e Cagliari da 4% a 3%; Taranto è a zero traffici. Una generale sofferenza degli scali hub si
legge nei dati della movimentazione container del 2015, rispetto al 2014, ma l' Italia soffre più degli altri:
Port Said cala dell' 11,5% (totalizzando 3,6 milioni di teu, cioè contenitori da 20 piedi); Tanger Med
segna ­3,5% (2,96 milioni); il Pireo ­7,2% (3,33 milioni) e Valencia si attesta su +3,9% (4,61 milioni).
Mentre in Italia Gioia Tauro scende dell' 14,1% (con 2,55 milioni); Taranto poi ha perso completamente
il traffico di trasbordo e Cagliari segna +4,3% (ma con solo 747mila teu).
RAOUL DE FORCADE
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7 giugno 2016
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Italia Oggi
Trasporti marittimi
europa
Navi senza segreti per i giudici
Accesso immediato delle autorità giudiziarie ai dati in
caso di emergenza per migliorare la sicurezza dei
passeggeri delle navi che viaggiano nei mari europei.
Questa una delle novità delle proposte legislative
presentate ieri dalla Commissione europea per
aggiornare le norme in materia di trasporto marittimo di
persone. L' obiettivo di fondo è semplificare e
aggiornare le leggi applicabili al settore. In particolare
prevedendo l' obbligo di registrazione digitale dei dati
dei passeggeri, secondo procedure amministrative
armonizzate, chiarendo che «le navi di alluminio devono
essere certificate secondo la direttiva 2009/45/CE e
soddisfare le prescrizioni per la prevenzione degli
incendi in essa contenute e mira a eliminare la
sovrapposizione tra regimi di ispezione diversi».
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito
Internet www.
ec.europa.eu.
PAOLO BOZZACCHI
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6 giugno 2016
Adnkronos
Trasporti marittimi
Moby, parte nuova rotta Nizza­Bastia operativa tutto
l' anno
Da oggi con Moby è possibile raggiungere la
Corsica anche dalla Costa Azzurra. E' tutto
pronto per il viaggio inaugurale della Moby
Zazà sulla nuova rotta Nizza­Bastia, primo
collegamento del Gruppo Onorato Armatori tra
due porti esteri. La rotta, che sarà operativa
tutto l' anno con prezzi a partire da 28,67 a
persona (tutto incluso), sarà servita dalla Moby
Zazà (lunga 155 metri e larga 25), acquisita
dalla Compagnia della Balena Blu e sottoposta
nei mesi scorsi a un totale refitting, entra in
linea oggi con una capacità di 1400
passeggeri e 450 auto. A bordo, oltre a 300
spaziose cabine di cui alcune dedicate a chi
viaggia con il proprio amico a 4 zampe, gli
ospiti potranno godersi in relax la loro
traversata: ristorante, self service, pizzeria/bar,
pub, gelateria, winery, show lounge, area
bambini e area videogiochi. A partire da oggi
sino al 25 settembre la programmazione
prevede partenze quotidiane notturne e diurne.
Moby si apre così al mercato estero, con l'
obiettivo di garantire un' offerta sempre più
vasta ai clienti, con nuove rotte e una
maggiore varietà di opzioni. Una scelta, quella
di sbarcare in Francia, grazie alla quale il
Gruppo Onorato Armatori si conferma una
volta di più leader nel Mediterraneo. "Questo
nuovo collegamento, il primo del Gruppo Onorato Armatori volto a unire due porti stranieri, è la
conferma dell' intento che abbiamo di sviluppare sempre di più la nostra offerta ­ commenta Achille
Onorato, Amministratore Delegato di Moby ­ La Francia è un mercato che riteniamo centrale per il
nostro gruppo e per questo motivo abbiamo preso la decisione di collegare la Costa Azzurra alla
Corsica, e lo faremo nel migliore dei modi grazie alla Moby Zaza, nave sottoposta nei mesi scorsi a un
totale refitting e che garantirà gli alti standard qualitativi che la nostra Compagnia offre da sempre ai
suoi clienti con un particolare occhio alle famiglie ed ai più piccoli". La nuova linea Nizza­Bastia va ad
aggiungersi agli altri collegamenti che Moby già assicura per la Corsica: ­ Livorno­Bastia: fino a 6 corse
al giorno, operativa dal 26 maggio al 30 settembre con una partenza mattutina ed una pomeridiana, ed
un ulteriore collegamento notturno nel periodo di alta stagione. ­ Genova­Bastia: dal 12 maggio al 30
settembre con corse diurne e notturne. ­ Bonifacio­Santa Teresa di Gallura: quattro corse al giorno di
soli 50 minuti e la possibilità di effettuare un viaggio di andata e ritorno in giornata, dal 24 marzo al 30
settembre. D' ora in poi i viaggiatori transalpini potranno dunque scegliere Moby, che per il secondo
anno consecutivo è stata insignita del "Bollino Blu", prestigioso riconoscimento assegnato alle aziende
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28
6 giugno 2016
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Adnkronos
Trasporti marittimi
per la qualità dei servizi offerti ai clienti e ha da pochi giorni ricevuto il premio di Italia Travel Awards
come "miglior compagnia di traghetti" secondo i moltissimi passeggeri chiamati ad esprimere la loro
preferenza.
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6 giugno 2016
Ansa
Trasporti marittimi
Crociere: inaugurato info point a Catania
Barbagallo, sarà punto riferimento per turisti
(ANSA) ­ CATANIA, 6 GIU ­ E' stato
inaugurato l' info point nel porto di Catania.
"Sarà un punto di riferimento imprescindibile
per il turismo crocieristico, in costante crescita
nella nostra città ­ afferma l' assessore
regionale al Turismo, Anthony Barbagallo ­ I
numeri parlano chiaro settanta navi d a
crociera per centoquarantamila crocieristi
attesi. Chi viene a Catania avrà
immediatamente a sua disposizione tutte le
informazioni necessarie per il proprio
soggiorno, comprese quelle sulle numerose
iniziative nel campo della cultura e dello
spettacolo che, in questa estate
particolarmente, animeranno la nostra città".
(ANSA).
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6 giugno 2016
TeleBorsa
Trasporti marittimi
Trasporti
Il traghetto Moby Zazà inaugura la linea Nizza­
Bastia aperta tutto l' anno
(Teleborsa) ­ Moby Line raggiunge ora la
Corsica anche dalla Costa Azzurra e il
traghetto Moby Zazà è stato scelto per il
viaggio inaugurale e il collegamento regolare
sulla nuova rotta Nizza­Bastia , primo servizio
d e l Gruppo Onorato Armatori tra due porti
esteri. La rotta sarà attiva tutto l' anno servita
appunto dalla Moby Zazà. Il traghetto può
trasportare fino a 1400 passeggeri insieme a
450 autovetture. A bordo 300 cabine, alcune
riservate a chi viaggia con il proprio "amico a 4
zampe", dotate di tutti i confort, ristorante, self
service, pizzeria/bar, pub, gelateria,winery,
show lounge, zona bambini e area
videogiochi. Fino al 25 settembre l' orario
prevede partenze giornaliere diurne e notturne
dai due porti. "Questo nuovo collegamento, il
primo del Gruppo Onorato Armatori volto a
unire due porti stranieri, è la conferma dell'
intento che abbiamo di sviluppare sempre di
più la nostra offerta ­ dice Achille Onorato,
Amministratore Delegato di Moby ­ e la
Francia è un mercato che riteniamo centrale
per il nostro gruppo. Per questo motivo
abbiamo preso la decisione di collegare la
Costa Azzurra alla Corsica, e lo faremo nel
migliore dei modi grazie alla Moby Zazà , nave
sottoposta nei mesi scorsi a un totale refitting e
che garantirà gli alti standard qualitativi che la nostra Compagnia offre da sempre ai suoi clienti con un
particolare occhio alle famiglie ed ai più piccoli". La Moby Zazà è lunga 153 metri e larga 25 con un
dislocamento di 22.161 tonnellate di stazza lorda ha una velocità di 20 nodi. Varata nel 1981 e
consegnata alla Olau Line nel 1982 venne battezzata con il nome di Olau Britannia dalla principessa
Margaret . La nave fu inizialmente impiegata nei collegamenti tra Regno Unito e Paesi Bassi ,
inizialmente in servizio sulla linea Sheerness ­ Vlissingen insieme alla gemella Olau Hollandia. In
seguito prestò servizio per altri operatori, principalmente la Color Line, che ne fu proprietaria dal 1990 al
2008 e la ribattezzò Christian IV. Dopo essere stata impiegata dal 2012 al 2015 come nave alloggio con
il nome di Wind Perfection, nel dicembre 2015 è stata acquistata da Moby Lines, appunto per il servizio
tra Nizza e Bastia a partire dalla stagione estiva 2016. I lavori di refitting sono stati eseguiti nel Cantiere
di Napoli del Gruppo Palumbo. La nuova linea va ad aggiungersi agli altri collegamenti che Moby già
assicura anche per la Corsica. Moby per il secondo anno consecutivo è stata insignita del "Bollino Blu" ,
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6 giugno 2016
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TeleBorsa
Trasporti marittimi
prestigioso riconoscimento assegnato alle aziende per la qualità dei servizi offerti ai clienti e ha da
pochi giorni ricevuto il premio di Italia Travel Awards come "miglior compagnia di traghetti" secondo i
moltissimi passeggeri chiamati ad esprimere la loro preferenza.
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7 giugno 2016
Pagina 19
Giornale di Sicilia (ed.
Trapani)
Porti
LA TAPPA DI TRAPANI. Mazzola: «Le microplastiche presenti nelle acque marine entrano
nella catena alimentare e rappresentano un pericolo subdolo»
Amerigo Vespucci, una giornata dedicata
all'inquinamento dei mari
OOO Nella penultima giornata di permanenza
al porto di Trapani, la nave scuola della Marina
militare, "Amerigo Vespucci", ha ospitato
incontri dedicati alla salvaguardia delle acque
marine, sempre più minacciate dall'
inquinamento.
"Le microplastiche presenti nelle acque
marine(frammenti originati dalla degradazione
naturale delle plastiche) entrano nella catena
alimentare e rappresentano un pericolo
subdolo", ha detto il professor Antonio
Mazzola, Ordinario di Ecologia al Dipartimento
Scienza della terra e del mare dell' Università
di Palermo, intervenendo nell' ambito di una
tavoola rotonda promossa, sul pontile dello
storico veliero, da "Mare Vivo". Per lo studioso,
i dati forniti da "Mare Vivo" ­ secondo cui dei
280 milioni di tonnellate di plastica prodotti
ogni anno nel mondo, il 10% finisce in mare ­
"sono per difetto", perche "i satelliti non
riescono a fornirci una fotografia nitida".
Le microplastiche, ha aggiunto il professor
Mazzola, "fungono da vettore di microrganismi
alieni" e "attraggono metalli pesanti",
"intaccando la biodiversità". Nelle nostre tavole
possono arrivare consumando prodotti ittici, in
particolare attraverso i mitili (le comuni cozze):
ogni singolo esemplare filtra ogni giorno circa 70 litri di acqua, intrappolando all' interno parte delle
microplastiche aspirate".
Il quadro e preoccupante. Oggi, mentre sono allo studio tecniche efficaci per ripulire i fondali marini
dalle plastiche, quello che si può fare in concreto e sensibilizzare le popolazioni per far sì che la
situazione non raggiunga un punto di non ritorno. Ed in questa direzione si inserisce la campagna che
ha coinvolto decine di scolari delle isole Egadi, di Pantelleria e di Ustica, che si sono guadagnati il
"titolo" di "Delfini guardiani". Con una delegazione dei "Delfini guardiani", ieri, sul veliero, c' erano pure
rappresentanti delle amministrazioni comunali delle isole coinvolte. E ieri,m in concomitanza con la
sosta della nave scuola, il contrammiraglio Nicola De Felice, comandante marittimo regionale, si e
recato in visita ufficiale a Compmare Trapani.
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7 giugno 2016
Pagina 4
La Repubblica (ed.
Palermo)
Porti
SIMULATO UN INCENDIO A BORDO DI UN TRAGHETTO IN ARRIVO NEL PORTO.
REGOLARMENTE APERTI SCUOLE E RETTORATO PER LE PROVE DI EVACUAZIONE
Kalsa chiusa per l'esercitazione della Protezione
civile
Un incendio a bordo di un tragetto ormeggiato di fronte
al porto d i Palermo rischia di causare danni a cose e
persone. Il pauroso scenario è al centro dell'
esercitazione della Protezione civile che si terrà in città
questa mattina dalle 8 alle 14.
L' esercitazione, realizzata con il massimo realismo e
coordinata da Cnr e Comune, prevede l' ipotesi che le
sostanze tossiche rilasciate dall' incendio a bordo della
nave, a causa di venti nord­est hanno investano in
particolare la zona della Kalsa, dove sono segnalate
"diverse persone che hanno bisogno di cure mediche".
L' esercitazione prevede oltre al soccorso dei
passeggeri sulla nave, anche la messa in sicurezza
degli studenti e insegnanti dell' istituto nautico "Gioeni
Trabia" che oggi saranno regolarmente a scuola, il
personale al lavoro nella sede del Rettorato in piazza
Marina, i dipendenti e gli avvocati del Tribunale
amministrativo regionale, i turisti presenti nel museo di
palazzo Abatellis e i dipendenti degli uffici comunali
presenti nell' area. L' esercitazione vedrà impegnati 700
operatori, 100 mezzi terrestri, 17 navali e 5 aerei.
LE STRADE CHIUSE Non si circolerà in piazza Marina
e al Foro Umberto I, chiuso al traffico dalle 8 alle 14. Le altre strade che compongono il perimetro della
zona interdetta al traffico sono: via Gervasi, piazza Magione, via Riso, via Castrofilippo, via dei
Credenzieri, via Principe di Resuttano, via Merlo, piazza Marina, via Bottai, corso Vittorio Emanuele, via
Porto Salvo e via Cala, come riportano le ordinanze emesse dal Comune. «Non si potrà entrare con
auto e motocicli ­ spiega Francesco Mereu responsabile della Protezione civile del Comune ­ ma chi
avrà necessità di uscire dalla zona rossa potrà farlo». I varchi rossi saranno presidiati dalle forze dell'
ordine.
LE DEROGHE Le uniche deroghe al divieto di circolazione riguardano i veicoli obbligati a defluire dalla
zona interdetta (e dunque tutti i residenti che escono dall' area interessata all' esercitazione), i veicoli di
servizio delle forze dell' ordine, i mezzi di soccorso e quelli della Protezione Civile, oltre ai tutti i veicoli
coinvolti nell' esercitazione. Potranno violare i cancelli che delimitano l' area anche il personale medico
in emergenza, le persone che a piedi devono recarsi al Tar, all' agenzia delle Entrate, gli uffici comunali,
regionali e la sede dell' università in piazza Marina. Ultima deroga riguarda i mezzi pesanti che escono
dal Porto diretti in autostrada che potranno percorrere via Crispi e foro Umberto I anche durante l'
esercitazione.
LA RIMOZIONE DELLE AUTO Da ieri a mezzanotte è in vigore il divieto di sosta con rimozione delle
auto in tutta l' area di piazza Marina fino alle 14 o comunque fino alla fine dell' esercitazione. Il divieto
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7 giugno 2016
Pagina 4
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La Repubblica (ed.
Palermo)
Porti
vale anche per le auto dei residenti muniti di tagliando.
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7 giugno 2016
Pagina 25
La Sicilia (ed. Messina)
Porti
GIARDINI. Scade la proroga rilasciata dalla Capitaneria di porto per i lavori di dragaggio nelle
acque dell'area portuale di Schisò
Ripascimento ultimato entro domenica
GIARDINI. Ultima settimana di lavori per completare il
p r o g e t t o d i d r a g a g g i o d e l porto d i S c h i s ò e i l
ripascimento del litorale Naxos­Tysandros. La proroga
rilasciata dalla Capitaneria d i porto per permettere la
prosecuzione delle opere previste scadrà domenica 12
e a quella data tutti i mezzi, sia quelli che operano in
mare che quelli meccanici che stanno spianando la
sabbia lungo la costa, dovranno abbandonare l' area
demaniale concessa dall' Assessorato regionale al
Territorio e Ambiente per l' attuazione del progetto
redatto dall' ing. Adolfo Ve roux e dai geometri Mario
Bonsignore e Salvatore Gualtieri, relativo alla
realizzazione delle opere a salvaguardia delle abitazioni
prospicienti al lungomare nel tratto compreso tra la zona
di Naxos e quella di piazza Kalkis. Il pontone «Adriatico»
con a bordo i cinque membri dell' equipaggio continua
la sua attività di prelievo della sabbia dai fondali del
porto per poi trasferirla a riva compiendo numerosi
viaggi sotto gli occhi di residenti e turisti. La maggior
parte del prelievo è stato effettuato e al massimo entro
oggi dovrebbe arrivare l' autorizzazione, già alla firma
del funzionario dell' Assessorato regionale, per
prelevare un' ulteriore partita di materiale sabbioso dal fondo. Grazie a questa variante, dai 27mila metri
cubi preventivati nel progetto originario si potrebbe arrivare ad estrarre fino a circa 36mila metri cubi,
dunque 9mila metri cubi in più rispetto a quelli conteggiati, consegnando ai turisti e ai bagnanti una
spiaggia sicuramente più ricca e consistente. Le correnti marine, nel giro di un decennio, hanno infatti
risucchiato all' interno del bacino portuale parecchia sabbia, spogliando del tutto l' arenile. Adesso, con
l' esecuzione degli interventi programmati, la stessa rena è stata riportata all' esterno e redistribuita in
loco consentendo di ripristinare lo stato del litorale, che di giorno in giorno prende forma. In ogni caso,
entro la fine di questa settimana i lavori dovranno ritenersi conclusi per la concomitanza con l' inizio
della stagione balneare e già da lunedì 13 giugno il cantiere sarà chiuso, le transenne rimosse, i divieti
revocati e la spiaggia sarà già pienamente fruibile per la collettività.
Dopodiché, si effettuerà un conteggio effettivo del quantitativo di sabbia prelevata e nel caso in cui non
fosse stata raggiunta l' entità preventivata in attuazione al progetto approvato si darà il via ad una
successiva fase di interventi alla fine dell' estate per completare ufficialmente i lavori.
FRANCESCA GULLOTTA
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6 giugno 2016
Ansa
Porti
Centinaia visitatori per 'Amerigo Vespucci' a Trapani
L' azzurra Simona La Mantia rilancia candidatura Olimpiadi Roma
( A N S A ) ­ TRAPANI, 6 G I U ­ L ' A m e r i g o
Vespucci mantiene la rotta sulle coste siciliane
e a t t r a c c a a l porto di Trapani. Il veliero,
ambasciatore della candidatura Olimpica,
completa così la 7/a tappa italiana con la
seconda sosta siciliana per Roma 2024. La
nave ha fatto sosta sulla banchina Garibaldi
ieri con bene in vista i cinque cerchi olimpici,
simbolo di unità e fratellanza, che hanno
sventolato per Roma 2024. Dopo la Messa
celebrata dal Vescovo di Trapani Pietro Maria
Fragnelli, si è svolta nel primo pomeriggio la
consueta conferenza di presentazione del
programma di sosta. Insieme al Comandante
della nave scuola, Curzio Pacifici, e al
Contrammiraglio Nicola De Felice, la triplista
palermitana Simona La Mantia, è intervenuta a
sostegno alla candidatura olimpica di Roma
2024. La Mantia non si è voluta perdere l'
arrivo dell' Amerigo Vespucci, a pochi passi
da casa sua. Visibilmente emozionata alla
vista del veliero, l' azzurra ha parlato delle
possibili Olimpiadi 2024 a Roma come "un
grande successo per il Paese". (ANSA).
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6 giugno 2016
Palermo Mania
Porti
VOCI DALLA CITTA'
Nube tossica e nave in fiamme: il 7 giugno
esercitazione a Palermo
Nell' ambito del progetto finanziato dall' Unione europea, martedì prossimo dalle 8 alle
14 ci sarà una simulazione di Protezione civile, che coinvolgerà le zone Kalsa, piazza
Marina e Foro Umberto I
Palermo si prepara ad affrontare eventuali
emergenze e catastrofi ambientali. Martedì 7
giugno verrà simulato, infatti, un' incendio della
nave Florio. Il capoluogo siciliano è stato
scelto come sede dell' Esercitazione di
Protezione civile prevista per la prossima
settimana. Attraverso la collaborazione di un
nutrito Consortium, forze dell' ordine e
apparati di emergenza sanitaria, nell' arco di 6
ore (dalle 8 alle 14), verrà testata la capacità
della città di rispondere a una simile
emergenza. L' organizzazione prevede due
momenti: una prima fase durante la quale
verrà simulato un incendio a bordo di una nave
attraccante presso il porto di Palermo, arrivata
da Napoli; una seconda in cui si sprigionerà
una nube tossica sulla zona della Kalsa. In
seguito all' incendio i passeggeri
abbandoneranno la nave, data l' impossibilità
di domare le fiamme, da cui scaturirà il
complesso di interventi relativi al recupero di
eventuali cadaveri, dispersi in mare e
passeggeri superstiti. « Stabilire la priorità
delle condizioni di una determinata vittima è l'
obiettivo proincipale del progetto ­ ha spiegato
Fabio Cibella, responsabile del CNR IASI
Palermo ­ volto a massimizzare l' efficienza
dell' apparato di soccorsi ». Il progetto nasce
in ambito scientifico, ma si nutre della collaborazione della Protezione civile grazie al quale giorno 7
sarà possibile gestire la simulazione, della partecipazione di Guardia di Finanza, Vigili del fuoco,
Carabinieri, corpi di emergenza sanitaria, i quali hanno allertato gli ospedali del territorio per la data
prevista. Arpa Sicilia dovrà poi testare la qualità dell' aria, nel momento in cui verrà simulato lo
sprigionamento della nube tossica. Verrà attuata, altresì, un' attività di formazione, presso gli uffici
pubblici e le scuole prospicenti la zona interessata dalla nube tossica, gestita da un' equipe di psicologi
e operatori della Protezione civile, nel tentativo di informare tutti in merito ad un' autotutela che possa
investire la popolazione. Nel corso della simulazione tutte le aree interessate e le zone limitrofe saranno
chiuse al traffico. L' area sarà segnalata anche dalla presenza di "cancelli", come previsto dall'
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6 giugno 2016
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Palermo Mania
Porti
ordinanza emessa dal sindaco Orlando. Tuttavia, sarà consentito, soltanto a chi avesse realmente
necessità, di transitare, sempre nel tentativo di rendere più realistica possibile l' esercitazione.
MARIA CHIARA BUDA DE CESARE
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6 giugno 2016
Sicilia Journal
Porti
Catania, crocieristi allo sbando
CATANIA ­ " L a p r e s e n z a d i m i g l i a i a d i
crocieristi che sbarcano al porto di Catania
non può che riempirci di grande orgoglio.
Sfortunatamente, accanto alla bella cartolina
dei visitatori che arrivano in città, c' è una
situazione di estremo pericolo che comincia
sin da via Dusmet con le comitive di turisti che
rischiano la vita nel tentativo di attraversare la
strada per raggiungere il Duomo". A
dichiararlo Giuseppe Catalano, consigliere
comunale di "Articolo 4", che prosegue
affermando: "non c' è traccia di un agente che
possa regolare il traffico e assicuri l' incolumità
dei pedoni che usano le linee zebrate. A
questo va aggiunto anche la grande carenza di
informazioni e segnaletica verticale che possa
orientare i visitatori verso piazza Duomo o via
Crociferi. Piccoli gruppetti costretti a chiedere
informazioni ai passanti che devono
improvvisarsi ciceroni. C' è poi il nodo legato
alla sicurezza con i turisti che
sistematicamente finiscono nel mirino dei ladri
e degli scippatori". Per tutte queste ragioni
Catalano chiede al sindaco Bianco "di attivarsi
immediatamente per rendere più sicuro e
maggiormente controllato il centro storico
cittadino. Un' area che necessita anche di
pulizie straordinarie perché alcuni punti sono
molto sporchi e pieni di spazzatura. Un pessimo biglietto da visita per una città a forte vocazione
turistica. Un tema che "Articolo 4" presto presenterà in Giunta con l' obiettivo di sensibilizzare l' intera
cittadinanza di fronte a questa questione".
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6 giugno 2016
Trapani Oggi
Porti
"Mare Mostro", la plastica minaccia all'ambiente
marino e alla salute umana
Da bordo del "veliero più bello del mondo" ­
così è conosciuto l' Amerigo Vespucci,
attualmente in sosta nel porto d i Trapani ­
Marevivo rinnova la sua battaglia contro un
mostro che minaccia l' ambiente marino con le
sue creature e anche l' Uomo: la plastica. In
questa battaglia l' associazionea ambientalista
ha coinvolto anche le giovani generazioni con
"Delfini guardiani", la campagna di educazione
ambientale rivolta alle scuole delle isole, tra
cui quelle delle Egadi, di Pantelleria e d i
Ustica. "Mare mostro: un mare di plastica?" è
anche il titolo del seminario svoltosi stamane
sulla nave scuola della Marina Militare Italiana
nell' ambito del quale ha relazionato Antonio
Mazzola, docente di Scienze del Mare e della
Terra all' Università di Palermo. "Esistono
progetti di vario tipo per contrastare la
presenza delle plastiche nelle acque marine e
i danni che provoca ­ ha detto Mazzola ­
perchè esse si spostano con le correnti,
formando, negli oceani delle sorte di
'continenti' galleggianti. Ne sono stati
individuati cinque, due nell' Atlantico, due nel
Pacifico e uno nell' oceano Indiano. Nel
Mediterraneo queste concentrazioni non
avvengono e le plastiche si spostano da una
costa all' altra, dall' Africa alla Sicilia, all'
Adriatico al Tirreno". Le plastiche presenti in mare non solo solo, però, quelle che si concentrano sulla
superficie ma anche i minuscoli frammenti che sono diffusi nelle acque marine e che derivano dalla
degradazione meccanica degli oggetti in plastica gettati in mare. Sono queste particelle ad entrare nella
catena alimentare degli organismi marini e, quindi, in molti casi, ad arrivare anche sulle nostre tavole
nel pesce e negli altri prodotti ittici che consumiamo. La dimensione di questi frammenti è così piccola
da essere scambiati per plancton e ingeriti da altri microorganismi e dai pesci conducendoli anche alla
morte perchè inducono un senso di sazietà artificiale. Mazzola ha citato anche l' esempio dei molluschi,
come le cozze, che fanno da naturali filtratori delle acque: "Immaginate in zone invase dalle
microplastiche che quantità di frammenti di plastiche restano al loro interno e non vengono espulsi
arrivando, appunto, sulle tavole dei consumatori". "Il problema è serio ­ ha proseguito ­ perchè queste
microplastiche, invisibili ad occhio nudo, fanno anche da attrattori di altri inquinanti ed elementi tossici,
come i metalli pesanti, che si depositano su questi frammenti e si trasferiscono negli organismi marini
che se ne nutrono arrivando fino all' uomo". "Tra gli altri effetti nocivi delle microplastiche ­ ha ricordato il
professore ­ c' è anche quello che funzionano da vettori per specie aliene, cioè che non sono
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6 giugno 2016
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Trapani Oggi
Porti
caratteristiche delle acque del Mediterraneo, e che si spostano attraverso esse, giungendo in zone dove
naturalmente non sarebbero arrivate. I cambiamenti climatici fanno il resto, alterando le condizioni
ambientali e favorendo l' attecchimento di questi organismi". La tossicologia, attualmente, si sta
occupando molto delle microplastiche e si stanno così spiegando una serie di effetti dannosi non solo
sull' ecosistema marina ma anche sulla salute umana. Cosa fare allora? "Ci sono progetti europei che si
stanno occupando del problema delle plastiche ­ ha concluso Mazzola ­ cercando soluzioni attraverso
progetti anche fantasiosi, dai robot­spazzini guidati da satelliti, alle navi­pattumiera per raccogliere e
trasformare, direttamente in mare, le plastiche e utilizzarle per la produzione di altri oggetti. Ma è
necessario anche divulgare e far conoscere ai cittadini questi aspetti e sensibilizzare ad un minor uso
della plastica e, soprattutto, ad un suo corretto smaltimento". "In questo senso ­ ha sottolineato Rosalba
Giugni, presidente di Marevivo ­ bisogna incentivare e incrementare la raccolta differenziata. Stiamo
lavorando anche su questo aspetto per giungere ad accordi con i produttori per 'dare valore' ai
contenitori in plastica e invogliare i cittadini a conferirli e a non abbandonarli nell' ambiente". "Su tutte le
navi della Marina Militare Italiana ­ ha sottolineato l' ammiraglio De Felice, comandante marittimo della
Sicilia ­ si realizza già la raccolta differenziata ma, in un futuro prossimo le nostre navi opereranno
anche nella raccolta delle plastiche in mare a tutela dell' ambiente e della saluta umana". L' importanza
di campagne informative capaci di produrre cambiamenti "culturali" tra i cittadini è stata sottolineata
anche dai rappresentanti delle amministrazioni comunali delle isole siciliane coinvolte, il vice sindaco di
Pantelleria Angela Siragusa, il sindaco delle Egadi, Giuseppe Pagoto, e quello di Ustica, Attilio
Licciardi. Coma ha commentato il conclusione il professore Mazzola, "l' uomo ha fatto tanti errori e tanti
danni all' ambiente, è importante averne preso e continuare a prenderne atto ma, soprattutto, è
essenziale trovare le soluzioni per rimediare, prima che sia troppo tardi".
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