la stagione della caccia all`uomo aperta in UK

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la stagione della caccia all`uomo aperta in UK
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AURORA – n. 27 – Anno IV – febbraio/marzo 2011
assassino
La stagione della
caccia all’uomo
si È aperta in Gran Bretagna
di Carla Gagliardini – L ondra
Certo quello che non si può dire del governo britannico guidato da
David Cameron è che non stiano mantenendo molte delle promesse
fatte in campagna elettorale.
Avevano promesso tagli al settore pubblico e ci stanno andando
giù con la mannaia. Avevano garantito che gli strati più sofferenti della
società sarebbero stati puniti per la loro improduttività et voilà: con
un colpo di bacchetta si riscopre anche la povertà in questo paese che
tanto aveva fatto per togliere “i barboni” dalle strade. Mi spiegano, dove
lavoro, che il cittadino inglese non poteva sopportare di vedere gente
senza una casa costretta a dormire per le strade e così i governi passati
sono intervenuti con politiche di sostegno al reddito ed alla casa. A
scavare più a fondo poi si scopre che non era un sentimento di umanità
e solidarietà che spingeva le persone a esprimersi in questa maniera ma
piuttosto la necessità di tenere Londra pulita dagli “accattoni” per non
turbare il turista o il comune decoro. Fatto sta che di “senza tetto” non ne
avevo mai visti per le strade della capitale sino a pochi giorni fa, quando
rivolgendo lo sguardo sulla destra del marciapiede mi sono ritrovata la
scena tanto nota alle grandi città italiane: due persone, una certamente
giovane e l’altra non mi è stato possibile vederla perché completamente
coperta, coricate dentro un sacco a pelo in un lato piuttosto nascosto
del marciapiede.
Mi verrebbe voglia di scrivere una letterina a Cameron e al suo
“superministro” delle finanze Osborne. Con queste parole:
“Caro Cameron e ancor più caro Osborne,
Vi scrivo per esprimerVi alcune perplessità che mi sono sorte a seguito
delle riforme che avete già avviato e a quelle che avete in cantiere e che
sono già state annunciate.
Lavorando nel Terzo Settore, e specificamente per un’organizzazione
a voi ben nota quale il CAB, che offre consulenza ai cittadini in svariate
aree, dal settore casa a quello dell’insolvenza, dall’impiego alla materia
dei consumatori, ecc, mi capita di vedere tutti i santi giorni persone
che bussano alla nostra porta e ci dicono che sono coperte dai debiti e
che il loro reddito è troppo basso per poterli ripagare. Il cittadino che si
rivolge a noi non è quello della City ma quello che è oggetto della caccia
all’uomo ingaggiata da questo, pardon, dal Vostro governo. Parliamo
dunque di persone dal reddito basso, a volte bassissimo, che saranno
duramente colpite dalle riforme che avete già fatto entrare in vigore e
che subiranno un ulteriore colpo feroce da quelle che avete promesso.
Probabilmente avete capito a cosa mi riferisco: i tagli al sostegno ai
redditi bassi attraverso l’eliminazione tout court di alcuni sussidi (ad
esempio i piccoli contributi alla maternità), il blocco all’incremento
del child benefit sino al 2014, la riduzione dei tax credits, la riduzione
degli housing benefit dopo un anno di disoccupazione. Purtroppo la lista
non è finita perché devo ancora citare l’intervento sul Local Housing
Allowance che colpirà soprattutto le famiglie numerose. Avete pensato
che fosse doveroso, per fare risparmiare un po’ di soldi alle casse dello
stato, di ridurne il contributo. Ce ne sarebbe abbastanza per andare a
dormire con il mal di testa ma non soddisfatti, forse nella speranza di
risolvere il problema attraverso un incremento dei suicidi per disperazione economica, avete deciso che anche la VAT (ossia l’IVA) dovesse
essere ritoccata. Surprise surprise: il ritocco è stato al rialzo! Dal 17.50%
l’avete portata al 20%.
Che cosa ho pensato quando ho letto e sentito di tutti i vostri interventi per risanare un’economia ferma e un mercato del lavoro che non
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offre nulla? Ho pensato che la vostra politica avesse almeno il merito
di essere chiara perché è fuor di dubbio che si tratti di una politica di
classe, quella dalla quale voi provenite. Ho pensato che riteneste che tutti
coloro che per ragioni reali non possono lavorare o non possano farlo
a tempo pieno siano parassiti da punire e umiliare giorno dopo giorno.
Ho pensato che sarebbe stato più intelligente rafforzare i controlli per
beccare i furfanti che si approfittano di un sistema di assistenza sociale
fino a ieri certamente generoso, nel senso di funzionante.
Che dire, inoltre, della vostra politica sull’occupazione? Pensate che
attraverso i licenziamenti nel settore pubblico il mercato privato potrà
davvero riassorbire tutti quei disperati? Dovete aver fumato qualcosa di
interessante per pensarla veramente così. Le imprese stanno soffrendo,
licenziando, delocalizzando e voi volete farci credere che ci sarà spazio
per chi ha ricevuto il benservito? Sarà che non avendo mai avuto il
vizio del fumo io non riesca a fare gli stessi fantasiosi sogni che invece
animano e allietano le vostre notti.
E infine che dire dell’aumento spregiudicato delle tasse universitarie
che dal 2012 chiuderanno per sempre le porte e le ambizioni ai figli di
coloro che non potranno permettersi rette annuali da £9.000 (e queste
sono solo le tasse)? Beh, potete rispondergli, come peraltro avete già fatto,
che gli student loans garantiranno loro di studiare a patto che accettino
di essere indebitati per almeno £50.000 alla fine del loro percorso universitario. Una bella prospettiva davvero per tutti coloro che non sono
“figli di papà” e che si ritroveranno a 23 anni indebitati sino all’osso del
collo solo per non aver avuto il vantaggio di provenire dalla Vostra classe
di appartenenza. Sarete orgogliosi di sapere che gli student loans hanno
eccitato anche la ministra Gelmini in Italia, sino a ritenerli lo strumento
innovativo per consentire a chiunque di iscriversi all’università. Le trovate
geniali trovano sempre dei geni pronti ad accoglierle.
Chiudo questa letterina ringraziandoVi per avermi dato una volta di
più la possibilità di rendermi conto che di sinistra e di comunisti questo
mondo ha davvero tanto bisogno.
Grazie caro Cameron e grazie anche a te carissimo Osborne.
Preferirei non augurarVi buon lavoro perché le conseguenze di
siffatto augurio mi farebbero venire la tremarella.
A risentirci, Carla Gagliardini”
GLOSSARIO
Child benefit – contributo alle famiglie che dipende dal numero
di figli e non dal reddito. Tutte le famiglie hanno diritto al
child benefit, anche se ricche.
Housing benefit – sostegno agli affitti pagato dalle amministrazioni locali a favore delle famiglie a reddito basso
Local Hosing Allowance – limite massimo di housing benefit
che può essere pagato alle famiglie in considerazione del
numero dei componenti e quindi delle stanze necessarie
nell’abitazione. Questo limite è stato ribassato.
Tax credits – sostegno al reddito a favore delle famiglie a
reddito basso.
Student loans – prestiti agli studenti universitari da ripagarsi non
appena si acceda al lavoro. Attualmente nessun pagamento
è dovuto se il salario annuale è inferiore a £15.000.