Castrogiovanni il duro Già in campo con il Racing

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Castrogiovanni il duro Già in campo con il Racing
Rugby R L’azzurro
LUNEDÌ 28 DICEMBRE 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT
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Castrogiovanni il duro
Già in campo con il Racing
IL CASO
1Operato il 20 ottobre per una forma tumorale, vince a Clermont
Cannoni in azione a Santa Caterina Valfurva: l’unico modo per avere la neve
«Il nervo sciatico fa ancora male, ma io sono uno che non molla mai»
si era posto l’obiettivo di torna­
re prima della fine dell’anno e
ce l’ha fatta. Ieri sera, partendo
da una panchina sulla quale,
insieme a lui, han trovato posto
personaggi come Carter (il mi­
glior giocatore al mondo del
2015...), Masoe e Szarzewski,
rimpiazzando Ducalcon, ha
giocato 25’ di buona qualità in
prima linea. Dal 13­9 del suo
ingresso al 20­16 finale. De­
buttando così col Racing, pre­
stigioso club presieduto dal
vulcanico Jacky Lorenzetti e
allenato da Laurent Labit, dove
si è trasferito dopo due stagio­
ni al Tolone. Partita migliore
non avrebbe potuto «sceglie­
re»: tiratissima, col Clermont
(adesso appaiato in vetta alla
classifica) nei 5 metri avversari
per oltre 3’ dopo l’80’ e la difesa
dei parigini a non piegarsi. A
decidere le mete di Johan Goo­
sen e Henry Chevancy e 10
punti al piede di Maxime Ma­
chenaud.
Manca la neve
E’ la rivoluzione
del calendario
1Niente gare a St.
Anton, rischiano
anche Zagabria e
Adelboden. L’Italia
pronta a subentrare
L’
Europa è a secco di neve
e la Coppa del Mondo
deve rivoluzionare il ca­
lendario. Dopo la cancellazio­
ne del parallelo di Monaco, già
prima di cominciare la stagio­
ne, e poi il forfeit di novembre
a Levi, in Finlandia (100 chilo­
metri a nord del Circolo Polare
Artico), quando saltarono gli
slalom maschile e femminile, è
St. Anton, in Austria, a dover
rinunciare alla discesa e al su­
perG femminili programmati
per il 9 e il 10 gennaio (recupe­
ro a Zauchensee?). Da risiste­
mare ci potrebbe essere anche
la questione dei diritti tv, visto
che quelli delle gare austria­
che sono della Orf, mentre nel
resto d’Europa la produzione è
di Infront.
SALTA LA CROAZIA? E oggi do­
vrebbe arrivare l’annuncio per
Zagabria, considerato che sul­
la collina di Sljeme, alle porte
della capitale croata, non è
stata ancora preparata la pista
che il 3 e 6 gennaio prossimi
dovrebbe accogliere uno sla­
lom femminile e uno maschile.
Per il momento la Fis ha spo­
stato dal 3 al 5 gennaio lo sla­
lom femminile, mantenendo
in programma quello maschile
per il 6. Oggi ci sarà un ulterio­
re controllo neve e si saprà se i
croati saranno in grado di far
disputare il «Queen’s Trophy»
a Zagabria: in caso contrario le
due gare potrebbero essere
trasferite a Santa Caterina Val­
furva, che potrebbe quindi fa­
re il bis della discesa grazie al­
la neve artificiale.
FANTASIA L’Italia infatti è
pronta ad accogliere le tappe
cancellate. Nonostante la
mancanza di neve non ci sono
stati problemi per discesa e su­
perG in Val Gardena, né con gi­
gante e parallelo in Alta Badia
e con lo slalom in notturna di
Madonna di Campiglio di mar­
tedì. «In caso di mancanza di
neve bisogna avere un sacco di
fantasia», sdrammatizza il di­
rettore della coppa del Mondo
maschile, Markus Waldner.
Oggi la Fis annuncerà tutte le
nuove date del prossimo mese,
perché le temperature miti
hanno reso complicata anche
la preparazione della neve ar­
tificiale in diverse altre locali­
tà. A rischio c’è la tradizionale
tappa di Adelboden, dove il 9 e
10 gennaio dovrebbero dispu­
tarsi un gigante e uno slalom
maschili. La Kuonisbergli per
ora è ancora verde, l’inversio­
ne termica non dà la possibili­
tà agli organizzatori svizzeri di
innevarla con i cannoni, met­
tendo fortemente a rischio un
appuntamento leggendario.
Così è molto probabile che le
due gare siano trasferite a
Lienz, in Austria, dove oggi e
domani si disputeranno le
stesse gare femminili. Sempre
con gli occhi al cielo, o almeno
al termometro.
ma.po.
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SALTO: OGGI QUALIFICAZIONI A OBERSTDORF
4 trampolini: dubbi austriaci
Slovenia sogna con i Prevc
 Oggi da Oberstdorf (Ger)
scatta la 64a edizione del torneo
dei 4 trampolini con le
qualificazioni. Stavolta non c’è in
«pole» la squadra dominatrice
degli ultimi anni: dopo i trionfi di
Loitzl (nel 2009), Kofler (2010),
Morgenstern (2011),
Schlierenzauer (2012, 2013),
Ditthart (2014) e Kraft (2015),
infatti, l’Austria spera nell’ottavo
colpo consecutivo ma il
quintetto nominato
dall’allenatore Heinz Kuttin
(Kraft, Hayböck, Schlierenzauer,
Fettner, Poppinger) sembra
vulnerabile con solo 2 podi
raccolti (entrambi con Hayböck)
nelle prime 7 gare stagionali.
Schlierenzauer è il grande
enigma (per coach Kuttin
«Gregor si sente esausto, si è
affidato alle cure di uno
specialista, ma ci sarà a
Oberstdorf») e sembra lontano
dal top. Il grande favorito è
Peter Prevc: lo sloveno ha già
raccolto in questa stagione 3
vittorie e 2 secondi posti ed è
leader di Coppa del Mondo.
L’ultimo sloveno ad aver
conquistato i 4 trampolini fu
Primoz Peterka nel 1997. C’è
anche il fratello minore di Prevc,
il 16enne Domen. Da non
sottovalutare i due tedeschi
Severin Freund e Richard
Freitag, e il norvegese Kenneth
Gangnes, mentre l’unico azzurro
a Oberstdorf e Garmisch sarà
Sebastian Colloredo.
c.r.
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IL PROGRAMMA Oggi:
qualificazioni a Oberstdorf (ore
17.15, dir. Europort). Domani:
prima tappa a Oberstdorf (ore
17.15). 31 dicembre: qualificazioni
a Garmisch-Partenkirchen (ore
14). 1° gennaio: seconda tappa a
Garmisch-Partenkirchen (ore
14). 2 gennaio: qualificazioni a
Innsbruck (ore 14). 3 gennaio:
terza tappa a Innsbruck (ore
14). 5 gennaio: qualificazioni a
Bischofshofen (ore 17). 6
gennaio: quarta tappa a
Bischofshofen (ore 17).
Coppa del Mondo (7/31): 1. Peter
Prevc (Slo) 564, 2. Freund (Ger)
399, 3. Gangnes (Nor) 370, 4.
Forfang (Nor) 284, 5. Tande
(Nor) 266; 45. COLLOREDO 11.
DEBUTTO CON I PARIGINI
 Martin Castrogiovanni, 34
anni, pilone, il più azzurro di
sempre con 115 caps, ha giocato
negli ultimi due anni a Tolone:
ieri al debutto col Racing Parigi
Andrea Buongiovanni
C
i voleva lui, ci voleva
il suo ritorno e, insie­
me, il suo debutto.
Martin Castrogiovanni si ri­
presenta in partita dopo tre
mesi esatti dall’ultima usci­
ta e dopo un enorme spa­
vento, esordisce con la ma­
glia biancoceleste del Ra­
cing 92 che tanto ricorda
quella della «sua» Argenti­
na e il club di Parigi, per la
prima volta dopo ventuno
anni, vince sul campo del
Clermont e, almeno provvi­
soriamente, conquista la te­
sta del Top 14. Botti allo sta­
dio Marcel Michelin, botti
nell’11° turno del campio­
nato francese.
LA PAURA Il 34enne pilone az­
zurro, da anni simbolo della
Nazionale coi suoi 115 caps,
non giocava dall’infausto 26
settembre scorso. L’Italia, a Le­
eds, quel giorno, in una delle
peggiori partite della propria
storia, nel secondo impegno di
Coppa del Mondo di Inghilter­
ra 2015, superò il Canada fati­
cando come non mai. Per Ca­
stro, subentrato a Cittadini, 34
sofferti minuti. Nove giorni do­
po, saltato il match con l’Irlan­
da per un non meglio precisato
acciacco, nel raduno di
Cobham, in un lunedì pome­
riggio che resta nella memoria,
l’annuncio scioccante. «Martin
– aveva recitato il manager tri­
colore Gino Troiani – come dia­
gnosticato da una risonanza
magnetica, soffre di un neuri­
3
 I mesi trascorsi dall’ultima
partita di Castrogiovanni: ItaliaCanada della Coppa del Mondo
di Inghilterra 2015 il 26
settembre scorso a Leeds
noma, possibile versione mali­
gna di una forma tumorale nel­
la zona del nervo sciatico».
Quanta paura... L’esame istolo­
gico successivo, però, sgombra
il campo da ogni timore e Ca­
stro, il 20 ottobre, all’Humani­
tas di Rozzano, alle porte di
Milano, viene operato con suc­
cesso dal professor Fornari.
IL RITORNO Il resto è una corsa
(vinta) contro il tempo. Martin
LA GIOIA «Non è stata sicura­
mente una riabilitazione facile
– racconta, emozionato, nel
dopo match –— il nervo gioca
ancora piccoli scherzi e tante
volte mi sono anche un po’ sco­
raggiato. Però sono uno che
non molla mai e sono tornato
in campo molto prima di quan­
to era stato preventivato dai
medici. Per me è sempre una
sfida ed è stato così anche que­
sta volta! Sono alcune settima­
ne che faccio contatto, quella
scorsa sono stato inserito nel
gruppo per la gara di Coppa e
ora sono partito dalla panchi­
na. E’ stata una grande gioia
entrare in campo e questa vit­
toria è importantissima. Voglio
ringraziare di cuore i medici
che mi hanno seguito, la mia
famiglia e i gli amici che mi so­
no stati vicini in questi mesi.
L’erba cattiva non muore mai,
mi avrete ancora in campo...».
Inimitabile Castro. Il Sei Na­
zioni ora lo aspetta.
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PRO 12: 4500 SPETTATORI
Meta all’83’: festa Zebre
Treviso perde pure il derby
Matteo Pia
PARMA
L
e Zebre scappano, i Le­
oni continuano il digiu­
no. Il primo derby della
stagione – oltre 4500 spetta­
tori – è dei padroni di casa
grazie a una meta di Van
Schalkwyk che, a tempo sca­
duto, sbuca nella nebbia e
trova i punti che consegnano
ai bianconeri la terza vitto­
ria in Pro12 (la quinta sta­
gionale, tutte in casa) e un
+6 in classifica. «Compli­
menti a Treviso» sottolinea
Guidi, vincente al primo der­
by. Il settimo punto di bonus
difensivo in 10 match è una
magra consolazione per un
Benetton che non s’è visto
nel primo tempo e che nei
30’ finali ha fatto e distrutto
la tela della rimonta. «Una
volta avanti siamo mancati
nella gestione di palle im­
portanti» commenta Zanni.
La meta di Van Schalkwyk a tempo scaduto; vale la vittoria delle Zebre
LA PARTITA Per i primi 40’ la
partita è stata nelle mani delle
Zebre con Canna perfetto dalla
piazzola (3/3) e autore della
prima meta con due finte di
passaggio che hanno mandato
fuori giri la difesa. Poi, sul 16­3,
«si è visto che la squadra soffri­
va il ricordo dei derby di un an­
no fa», ha detto ancora Guidi.
La mischia di Treviso ha preso il
comando e i gialli a Lovotti e
Biagi hanno fruttato un parzia­
le di 15­0 che ha ribaltato il
punteggio. Quando sembrava
che il boccone fosse nelle fauci
dei Leoni, le Zebre hanno trova­
to la forza per scappare due vol­
te. Prima con Bernabò sul calcio
di Gori stoppato da Biagi. Quin­
di, dopo la meta di Zanusso che
aveva riportato avanti Treviso,
con una lunga azione chiusa dal
tuffo di Van Schalkwyk. Le Ze­
bre esultano, i Leoni si leccano
le ferite. Almeno fino alla rivin­
cita di domenica.
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ZEBRE-TREVISO
28-25
MARCATORI: p.t. 14’ c.p. Canna, 16’ c.p.
Hayward, 18’ c.p. Canna, 21’ m. Canna tr.
Canna. 35’ c.p. Canna; s.t. 14’ c.p.
Hayward, 19’ m. Hayward, 27’ m. Gega tr.
Hayward, 28’ m. Bernabò, 35’ m. Zanusso tr. Hayward, 40’ m. Van Schalkwyk tr.
Haimona.
ZEBRE: Muliaina (21’ s.t. Beyers); Berryman, Bisegni, Garcia, Van Zyl; Canna (26’
s.t. Haimona), Burgess; Van Schalkwyk,
Meyer, J. Sarto; Biagi, Bortolami (14’ s.t.
Bernabò); Chistolini (21’ s.t. Ceccarelli),
D’Apice (32’ s.t. Fabiani), Lovotti. All.
Guidi.
TREVISO: McLean; A. Pratichetti, Iannone, Christie, Ragusi (30’ s.t. Smylie);
Hayward, Gori; Zanni (28’ s.t. Steyn),
Minto, Barbini (31’ s.t. Barbieri); Palmer
(21’ s.t. Paulo), Fuser; Harden (6’ s.t.
Manu), Giazzon (6’ s.t. Gega), Zanusso.
All. Casellato.
ARBITRO: Whitehouse (Galles).
NOTE: p.t. 16-6. Spettatori 4500. Gialli:
s.t. 10’ Lovotti, 18’ s.t. Biagi. Calci: Canna
4/4 (11 punti), Garcia 0/1, Haimona 1/2 (2
punti); Hayward 4/5 (10 punti). Uomo del
match: Zanusso. Punti: Zebre 4, Treviso 1.
Ieri (altri): Edimburgo-Glasgow 23-11;
Dragons-Cardiff 20-21; Munster-Leintsre
7-24.
Classifica: Scarlets 35; Connacht 34;
Leinster*, Ulster 31; Edimburgo, Munster
28; Glasgow* 26; Ospreys 24; Cardiff 18;
Dragons 15; Zebre 13; Treviso 7 (*una in
meno).