Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014

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Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014
Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014 - Registrazione Tribunale Civile di Torino n. 2315 del 23/02/1973
Veikko Moilanen
Systems Sales
Ivana Montelli
Research & Development
Innovation
has a name.
Prima Industrie. Laser & Sheet Metal Machinery
www.primaindustrie.com
Kyle Plass
Customer Care
Pei Jin
Automotive Projects
Sommario
Periodico
dell’Amministrazione Comunale
Anno XLI - N° 1
Primo Semestre 2014
Reg. Trib. Civ. di Torino n° 2315
del 23/2/1973
IL SALUTO DEL SINDACO SILVANA ACCOSSATO
6
COLLEGNO, CUORE DELL’AREA METROPOLITANA
7
UN BILANCIO SANO 8
Direttore Responsabile
Teo Brizio
SCUOLA BENE COMUNE
Direttore Editoriale
Silvana Accossato
Coordinamento Redazionale
Ezio Vallarolo
Vito Massimiliano Bucci
Toty Ventura
Ha collaborato:
Massimiliano Borgia
Direzione e Redazione
Ufficio Stampa
Piazza del Municipio 1
10093 Collegno (TO)
Tel. 011 4015214
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Grafica
Giorgio Greppi
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Questo numero è stato stampato
in 25.000 copie e chiuso il
10/02/2014
Questa pubblicazione è stata realizzata senza alcun onere economico
per l’Amministrazione Comunale ed
è distribuita gratuitamente a tutte
le famiglie ed agli operatori economici della Città. I proventi derivano
dalle Imprese che hanno pubblicato
il loro profilo aziendale. A tutte le
Aziende presenti un ringraziamento
dagli Amministratori e dalla Redazione.
10
Crescono nidi, asili e centri estivi • La qualità delle mense scolastiche •
Il liceo, l’orientamento e la sicurezza degli edifici scolastici
IL WELFARE COME DIRITTO
13
Casa, le risposte all’emergenza • Istruzione, trasporti e tempo libero a
misura di disabile • L’inclusione di stranieri e nomadi • Gli anziani come
risorsa per la comunità • Interventi per le giovani generazioni • Le pari
opportunità in tutte le azioni comunali
UNA CITTÀ PIÙ SICURA
18
NUOVI SPAZI PER TUTTI
20
Un Central Park per l’area metropolitana • I nuovi centri di cultura •
Una biblioteca dai grandi numeri • Cultura per tutti
VIVERE LA CITTÀ
23
Investimento costante nello sport sociale • Educazione alla tolleranza
e alle differenze • Un rapporto forte con le associazioni
UN NODO STRATEGICO 26
Con il nuovo ponte sulla Dora la Città è più fruibile • 14 linee di bus
per la Porta della Zona Ovest • Sempre più biciclette To Bike
PER UN AMBIENTE PIÙ PULITO 29
Differenziata al massimo storico • Acqua e latte crudo a km zero •
Animali sotto controllo
URBANISTICA SOSTENIBILE
32
Ampliamento del cimitero
ATTENZIONE AL LAVORO
33
Un tessuto produttivo solido • Il sistema del commercio
LA CASA DEI CITTADINI
35
Crescono gli sportelli comunali • Innovazione tecnologica continua •
Un patrimonio comunale sempre più ricco
Attuale composizione della Giunta Comunale
Francesco Zurlo, Marco Scolaro, Tiziana Manzi, Paolo Macagno, Franco
Tenivella, Gianfranco Pirrello, Oreste Novara, Barbara Martina
Attuale composizione del Consiglio Comunale
Maggioranza
Matteo Cavallone, Antonino Barbuto, Vanda Bernardini, Nicola Cappadonia,
Vincenzo D’Agostino, Sebastiano Foti, Antonio Garruto, Michele Mellace,
Daniele Molinari, Salvatore Monastra, Francesco Pontrelli, Valentino
Romagnolo, Ciro Rosano, Giuseppe Superbo, Silvio Bo, Michele Cicchetti,
Mauro Grosso Ciponte, Tiziana Sciarrino, Maria Carmela Torre
Minoranza
Rino Iacobucci, Luca Crivellaro, Giorgio D’Amico, Alessandra Sardo, Rosario
Fabio Fichera, Claudio Broglio, Fabrizio Bardella, Lorenzo Ceretto, Giovanni
Lava, Silvio Martina, Gerardo Andrea Di Filippo
5
IL SALUTO DEL SINDACO SILVANA ACCOSSATO
I
n dieci anni da sindaco, il filo conduttore della nostra azione politica
e amministrativa è stata l’attenzione alle regole della democrazia. Non
abbiamo mai cercato di correre dietro
alle mode del momento, ma abbiamo
sempre riflettuto su quali fossero le
scelte più giuste. In politica si ascolta, si
condivide, ma poi si decide migliorando
le scelte grazie ai suggerimenti dei cittadini.
Questi anni di impegno da Sindaco sono
stati fortemente condizionati dalla grave crisi economica del 2008, che ha davvero cambiato il mondo e determinato
un “prima” e un “dopo” nell’azione amministrativa.
Nei primi 5 anni potevamo progettare
interventi con la quasi certezza che li
avremmo potuti realizzare avendo un
orizzonte più ampio per le scelte.
Nel secondo mandato è stato tutto più
faticoso. Siamo riusciti a completare i
tanti progetti avviati ma siamo stati costretti a navigare a vista e a rinunciare
ad alcuni nuovi investimenti.
Tanto per fare un esempio, i cantieri
di manutenzione stradale avviati tra il
2013 e il 2014 erano già stati finanziati
nel 2012 ma non potevano partire.
Per il resto, abbiamo dovuto fare fronte
soprattutto alla quotidiana gestione degli effetti sociali della crisi, nella continua incertezza di bilancio dovuta ai tagli
dei trasferimenti e alle norme in continuo cambiamento.
Proprio in questi momenti di difficoltà
Collegno ha continuato ad essere Città
dei servizi, anche cercando di speri-
Silvana Accossato, dopo 10 anni chiude il
suo mandato da sindaco della Città
6
“
Lascio una Città vivibile che piace.
Una Città dove si è
investito molto nel
sociale e nella scuola.
Una Città ricca di
verde e di servizi. Lascio anche un bilancio
sano nonostante i
tagli del Governo”
mentare nuove forme di gestione. Non
a caso abbiamo scelto di continuare a
spendere 3 milioni l’anno per le mense
scolastiche proprio mentre il Governo
metteva in discussione il tempo pieno
nelle scuole. Altri avrebbero fatto marcia indietro, rinunciando a spendere
per la scuola una cifra così importante su un bilancio inferiore a 40 milioni.
Ecco, di fronte a un bilancio incerto,
avere scelto di continuare a offrire la
possibilità alle donne di poter lavorare
lasciando i figli all’asilo e a scuola anche all’ora di pranzo è stata una scelta
politica. Mense che occupano 100 lavoratori e centri estivi che durano tutta
l’estate, rappresentano un servizio per
le donne che lavorano, ma anche posti
di lavoro.
Il nostro modello di welfare non è stato mai puro assistenzialismo. La nostra idea di sociale è volta a rimettere
in carreggiata chi si trova in difficoltà
ed è pensata anche per le persone che
hanno sempre lavorato e che vogliono
tornare a lavorare. Per questo abbiamo scelto di non occuparci solo degli
ultimi, ma anche di chi deve continuare a competere nel mercato del lavoro.
Così, con le nuove aziende insediate nel
nostro territorio abbiamo siglato protocolli occupazionali che le impegnavano
a reperire le risorse umane attraverso
il Centro per l’impiego, mentre abbiamo invitato a loro volta i disoccupati
collegnesi a entrare in contatto con le
aziende sempre attraverso l’iscrizione
al Centro per l’impiego. Il risultato ha visto molti collegnesi trovare nuova occupazione nei centri commerciali e nelle
nuove industrie arrivate in Città.
Come sindaco ho incontrato in questi
anni tantissimi cittadini. Sono venuti a
trovarmi personalmente e ho cercato
di ascoltare tutti. Per rispondere meglio alle loro aspettative abbiamo creato
anche sportelli specifici per le diverse
utenze e i diversi problemi.
Nessuno ha avuto favori, ma tutti hanno
visto rispettati i propri diritti.
Concludo dieci anni di Amministrazione
lasciando una Città certamente vivibile
dove, nonostante i tagli alle risorse, l’offerta dei servizi pubblici non è arretrata;
anzi, in alcuni casi è stata accresciuta e
migliorata.
Quando sono diventata sindaco nel
2004, prima donna nella storia della Città, Collegno aveva di fronte problemi e
nuove sfide: da un lato migliorare il sociale, che è sempre stato un vanto della
nostra Città; dall’altra, porre le basi per
un contesto urbano vivace, sempre più a
misura di cittadino, con un occhio attento a mantenere l’occupazione e a garantire l’aiuto per chi cerca di ricominciare.
Dal punto di vista territoriale, in dieci
anni la Città ha cambiato volto: con il
nuovo sottopasso ferroviario accanto
alla stazione, con l’inaugurazione del
nuovo ponte sul fiume Dora e della relativa bretella stradale.
Abbiamo avuto la fortuna di inaugurare
la metropolitana, che, anche grazie al
nuovo ponte sulla Dora, ha trasformato la zona di via Edmondo De Amicis in
un’area di interscambio con il sistema
dei trasporti metropolitani. Ora proprio
questa zona sta assumendo anche una
fisionomia più ordinata con nuovi insediamenti e con il nuovo ipermercato che
saranno serviti da un’adeguata offerta
di parcheggi.
Le tante trasformazioni urbanistiche
sono sempre state governate senza cedere alle pressioni di chi avrebbe voluto
più cemento. Abbiamo sacrificato limitate porzioni di terreni agricoli. Quando
lo abbiamo fatto, è stato, rigorosamente, per portare a Collegno nuovi posti
di lavoro e per non perdere tessuto
industriale. Proprio su una porzione di
terreni agricoli è stata compiuta l’operazione più importante con il trasloco di
Ikea decisa anche per rafforzare il polo
commerciale limitrofo.
Gli interventi di nuova edilizia sono stati
bilanciati dalla riorganizzazione delle
aree verdi. Non solo abbiamo potenziato il Parco Agronaturale della Dora, ma
abbiamo reso sempre più vivo il parco
intitolato a Carlo Alberto Dalla Chiesa,
trasformando i viali dell’ex Ospedale
Psichiatrico in uno dei luoghi prediletti
dai collegnesi e non solo. Ma, accanto ai
grandi parchi abbiamo voluto continuare a pensare anche al verde dei quartieri con la costruzione di oltre dieci nuovi
giardini.
L’attenzione per l’ambiente si è concretizzata anche sul fronte della gestione
dei rifiuti. L’introduzione della raccolta
differenziata porta a porta è stata accompagnata dal confronto costante con
i cittadini: nel giro di dieci anni la raccolta differenziata dei rifiuti è passata dal
23 al 58 per cento .
E poi c’è stata la crescita dell’offerta
culturale, proprio mentre i tagli alle risorse ci suggerivano di muoverci nella
direzione opposta. Così abbiamo investito sui luoghi per la cultura e sulle
attività culturali anche con l’intervento
di sponsor privati. Quando ho intrapreso la mia attività di sindaco, Collegno
non aveva uno spazio culturale proprio.
Oggi può contare su 2 teatri (Auditorium e Lavanderia a vapore) su 3 musei
(Casa-Museo del Villaggio Leumann,
Museo della Pace e Museo della Resistenza) che hanno anche aiutato a
creare nuovi posti di lavoro nel settore
culturale.
Dal punto di vista economico e finanziario, abbiamo pagato all’Asl tutto il
patrimonio preso in carico e venduto
delle proprietà non necessarie. Abbiamo anche rinegoziato i mutui con
le banche; ma, soprattutto, abbiamo
evitato di fare nuovi mutui, riducendo
l’indebitamento complessivo a valori
molto virtuosi, con una riduzione di
circa il 30%.
Rispetto agli anni passati sono mancati milioni di euro di trasferimenti dallo
Stato centrale. In particolare, negli
ultimi 3 anni, abbiamo sempre dovuto
approvare il bilancio ad anno avviato
perché non c’è mai stata la certezza
sui tempi e sull’ammontare dei trasferimenti promessi da Stato e Regione. Il
Patto di Stabilità, che abbiamo sempre
rispettato, si è rivelato un ulteriore vincolo alla realizzazione delle opere e ha
complicato i rapporti con i cittadini che
non comprendono perché, se il Comune ha i soldi per eseguire un intervento,
poi non li possa spendere.
È stato molto difficile chiudere i conti senza tagliare nulla. A Collegno già
avevamo un bilancio più contenuto rispetto ad altri Comuni di 50.000 abitanti. Siamo sempre stati abituati a gestire
con oculatezza le risorse pubbliche.
Abbiamo usato al meglio l’innovazione
tecnologica per risparmiare e fatto ricorso a sponsor. Eppure, verso la fine
del mio mandato siamo diventati, per
necessità, ancora più parsimoniosi e
abbiamo dovuto rivedere più volte la
lista delle priorità.
Devo ringraziare i cittadini che hanno
capito le difficoltà affrontate e i dipendenti del Comune, per aver rafforzato il
loro impegno.
Nonostante la congiuntura complicata
Collegno non ha perso la sua impronta.
Collegno rimane una Città solidale, che
sa programmare e che eroga servizi di
alta qualità, anche grazie alla fitta rete
di associazioni; alla collaborazione dialettica con il privato, il privato-sociale,
le altre istituzioni pubbliche a partire
dalla Scuola. Da qui la sua fama di Città
accogliente.
Abbiamo superato i 50.000 abitanti. C’è
tante gente che vuole venire a vivere a
Collegno, e c’è interesse a venire a produrre o ad aprire qui nuove attività.
Per tutto questo, oltre che per la sua
posizione strategica nell’area metropolitana, facilmente raggiungibile, Collegno è una Città che piace.
Credo di poter dire che la Collegno del
2014 è una Città competitiva, aperta e
generosa. Apprezzata da chi viene da
fuori, ma soprattutto amata dai suoi
cittadini.
Silvana Accossato
COLLEGNO, CUORE DELL’AREA METROPOLITANA
La Città è cambiata, si avvia a diventare un centro nevralgico metropolitano
D
a comune satellite di Torino
a Città con un posizionamento strategico nel contesto
dell’Area Metropolitana. In questi
anni, Collegno è stata trasformata
radicalmente. È diventata più vivibile e non è più concepita come un
piccolo centro periferico, ne’ dai suoi
abitanti né dai torinesi, che spesso
si recano nela nostra cittadina per
godere del verde o trascorrere le
serate estive. Archiviata l’immagine
di Città dell’Ospedale Psichiatrico,
Collegno è oggi la città dei parchi,
del verde metropolitano, ma anche
un esempio di mobilità intelligente.
L’enorme superficie di verde attrezzato, costituita dal Parco Agronaturale della Dora e dal Parco Dalla
Chiesa, con gli scorci paesaggistici
lungo il fiume, i percorsi ciclabili e le
aree attrezzate per lo sport, insieme
alle proposte culturali, hanno fatto
di Collegno una vera eccellenza metropolitana.
E poi, con l’avvio della Metro, il terminal di Fermi, è diventato una sorta
di hub per i collegamenti tra il capoluogo e tutta l’area urbana torinese,
grazie anche alle linee di bus che dal
capolinea della metro conducono a
città vicine.
Grazie anche ai nuovi insediamenti
della grande distribuzione la Città è
diventata anche un grande polo commerciale, senza tuttavia rinunciare
alla sua vocazione manifatturiera.
Fatto, questo, che ha consentito a
Collegno di attutire gli effetti della
crisi.
La Città ha saputo mantenere servizi scolastici e di assistenza di grande qualità, continuando a coltivare
quella tradizione solidaristica e di
partecipazione attiva che fanno di
Collegno una delle capitali italiane
dell’associazionismo. Qui infatti si
è radicato un patrimonio di relazioni e di valori, che l’Amministrazione
Comunale ha saputo coltivare e valorizzare.
Collegno oggi ha una nuova anima,
non è più hinterland e dormitorio.
Una città tutta da vivere.
7
UN BILANCIO SANO
“
Riduzione della spesa tutelando servizi, infanzia, scuola e lavoro;
lotta all’evasione e riduzione dell’indebitamento”
N
ell’ultimo decennio l’Amministrazione Comunale ha dovuto mettere in atto una spending review imposta da Roma, sia per
effetto del tanto contestato Patto di
Stabilità, sia per effetto di tagli dei
trasferimenti finanziari dal Governo
e dalla Regione Piemonte.
Il Patto di Stabilità impone ai Comuni
un ulteriore tetto alla spesa corrente.
Per gli investimenti, invece, il Patto di
Stabilità impone un limite per i pagamenti delle opere realizzate. Così è
stato necessario fare i conti con margini di manovra finanziaria sempre
più ridotti e con il contestuale prosciugarsi delle risorse necessarie.
Così, per fare quadrare il bilancio,
risparmio e recupero dell’evasione
sono diventate le parole d’ordine.
In più, il Comune si è impegnato a
ridurre progressivamente il proprio
debito. Dal 2009 il Comune non ha
più contratto nuovi mutui con le banche e, nello stesso tempo ha accelerato la restituzione dei prestiti precedenti. L’indebitamento complessivo è
sceso da 17,340 milioni a circa 12,500
milioni. Che, suddiviso tra i cittadini,
Garantite le risorse per Scuola e Infanzia
vuol dire una riduzione da 345 a 249
euro pro capite.
Per capire l’entità di questo sforzo
per ridurre il debito, va ricordato che
l’intero avanzo di amministrazione
del 2012, pari a un milione di euro, è
stato destinato all’estinzione anticipata di mutui. Una scelta che ha por-
Trasferimenti dallo Stato
Trasferimenti
2009
Trasferimenti erariali
2010
11.003.075 11.206.977
2011
2012
2013
TOTALE
9.673.913
534.563
1.757.892
34.176.421
Fondo Sperimentale di Riequilibrio
4.910.280
Fondo di Solidarietà Comunale
4.380.000
6.137.892
43.466.700
11.003.075 11.206.977
Somma totale risorse derivanti da
ICI/IMU più trasferimenti statali e
regionali
17.065.790 17.237.535 15.708.164 15.547.486 10.130.064
171.745
-1.529.371
5.444.843
4.380.000
TOTALE
Somme a dispozione rispetto all’anno
precedente
9.673.913
4.910.280
-160.678
-5.417.422
Sgravi fiscali sulla tariffa rifiuti
Anno
N. beneficiari
Tariffa 100%
Importo dovuto
Perdita gettito
2013
2.643
558.533,87
303.210,52
255.323,35
2012
2.535
545.369,30
296.809,83
248.559,47
2011
2.353
493.945,06
264.308,61
229.636,45
2010
2.069
434.388,00
234.562,00
199.824,00
Totale sgravi
8
933.343,27
tato a un risparmio sul pagamento
delle rate di 50.000 euro per il 2013 e
di 100.000 euro per gli esercizi futuri.
Per recuperare l’evasione dei tributi
sulla casa, invece, è stato svolto un
lungo lavoro di revisione delle mappe catastali. Un lavoro durato 3 anni,
condotto soprattutto attraverso la
sovrapposizione di foto aeree e mappe catastali aggiornate. Con questa
operazione il Comune ha ora sotto
controllo non solo gli immobili privati ma anche il proprio patrimonio,
a iniziare dai chilometri di strade
realmente comunali e dal numero
dei punti luce su cui deve effettuare
la manutenzione.
Oltre all’impegno per recuperare
l’evasione delle tasse sui fabbricati è stata attuata una stretta contro
l’evasione di tutti gli altri tributi comunali, le imposte e le sanzioni amministrative.
Dal 2005 a oggi, grazie a una migliore
organizzazione nella lotta all’evasione, si è passati da 150.000 euro recuperati negli anni scorsi, a una media
di 3-400.000.
Altri controlli sono stati svolti per verificare i redditi Isee, dichiarati per le
esenzioni tariffarie delle fasce di reddito più basso.
Ma, accanto alla vigilanza tributaria,
si è scelto di venire incontro agli strati più deboli della popolazione, con
adeguati sgravi tariffari allargando le
fasce tutelate: nel 2011, per esempio,
il Comune ha coperto 150.000 euro di
costi per la raccolta rifiuti non coperti dalle categorie che beneficiano
degli sgravi; nel 2013 la copertura è
arrivata a valere 300.000 euro grazie
all’allargamento delle fasce protette.
Per ampliare le fasce di esenzione
per la tassa rifiuti sono state utilizzate soprattutto somme recuperate
con la lotta all’evasione.
Sempre in ambito di tassazione sui
rifiuti, il passaggio dalla Tia alla Tares non ha comportato aumenti per
i cittadini.
Per quanto riguarda, invece, le tasse
sui fabbricati, l’Imu sulla prima casa
(prima Ici), per precisa scelta politica è rimasta al 4 per mille, l’aliquota
base. Mentre si è scelto di incidere
semmai sulle seconde case e sugli
altri fabbricati passando dall’8,9 al
10,5%, garantendo così entrate aggiuntive per un milione e mezzo.
Ma, mentre il Comune fa i salti mortali per non indietreggiare sui servizi
ai cittadini e non aumentare i tributi,
dal Governo e dalla Regione sono
crollati i trasferimenti; un dato che
ha iniziato a farsi sentire dal 2008 e
Difesi i servizi alla persona
che oggi ha raggiunto proporzioni
preoccupanti. In pratica, lo stato non
trasferisce la quota comunale sulle
tasse che il Comune ha raccolto (anche per conto del Governo centrale). Per esempio, anche di fronte ai
consistenti incassi per l’Ici, nel 2011
lo Stato ha girato al Comune 1,529
milioni di euro in meno. E il saldo
negativo è continuato: alla chiusura
del 2013 addirittura mancano 5,417
milioni di euro di trasferimenti statali, e su questa mancanza di disponibilità si è dovuto costruire l’ultimo
bilancio.
È bene ricordare che, nonostante
queste difficoltà, ormai dal 2010,
non vengono impiegati oneri di urbanizazione per finanziare la spese
corrente.
Recupero risorse grazie alla lotta all’evasione
ANNO
ICI
TARSU
TOTALE
2007
439.980,00
8.434,00
448.414,00
2008
276.170,00
14.140,00
290.310,00
2009
486.747,00
36.078,00
522.825,00
2010
480.998,00
0,00
480.998,00
2011
419.247,00
0,00
419.247,00
2012
430.861,00
0,00
430.861,00
2013
477.242
0,00
477.242
2.897.747,00
58.652,00
3.069897
TOTALE
Destinazione delle somme recuperate dai tributi evasi
ANNO
servizi comunali
sconti sulla tariffa sicurezza stradale
rifiuti
2007
288.752,00
123.998,00
35.664,00
2008
185.316,00
125.481,00
55.000,00
2009
180.868,00
220.000,00
55.000,00
2010
195.293,00
232.600,00
46.360,00
2011
295.823,52
0,00
0,00
2012
108.471,83
0,00
0,00
2013
92.521,83
0,00
0,00
1.347.046,18
702.079,00
192.024,00
TOTALE
9
SCUOLA BENE COMUNE
L
a scuola pubblica, intesa come bene collettivo imprescindibile, è stato uno dei temi cruciali affrontato
dall’amministrazione comunale di Collegno. Nonostante i vincoli di bilancio e la scarsità di risorse del
Comune, la scuola resta una priorità assoluta
Crescono nidi, asili e centri estivi
Per quanto riguarda gli asili nido, il
Comune ha puntato a potenziare il
servizio pubblico che vede a Collegno 5 strutture di cui 2 in gestione
diretta, con 35 dipendenti, uno in
convenzione, uno in concessione e
2 nidi privati accreditati.
In tutto sono 270 i
posti offerti dal sistema misto dei nidi
collegnesi.
Un’offerta che non
è un semplice parcheggio per figli di
genitori che lavorano., ma è caratterizzata dall’alta qualità
educativa e pedagogica, attenta ai diritti dei bambini e alle
attese delle famiglie.
Le tariffe, inoltre, vogliono agevolare l’accesso al nido: il costo minimo è di appena 45,30 euro al mese
per reddito Isee fino a 4.000 euro e
aumenta fino a 481 euro in modo
progressivo al reddito. Le tariffe dei
nidi erano ferme da quattro anni.
E se una famiglia, per effetto del-
“
la crisi occupazionale, avesse un
crollo improvviso delle entrate dal
mese successivo la tariffa viene subito adeguata alla fascia più bassa.
Aiutando le famiglie ad ottenere
l’iscrizione al nido si generano posti di lavoro diretti nel servizio ma si
permette alle donne
di pianificare serenamente il ritorno all’occupazione
dopo la maternità e
di diminuire il numero delle domande verso altre agevolazioni sociali.
Città educativa con
una lunga tradizione, Collegno ha
mantenuto l’orientamento nato negli
anni ’60 quando il sindaco Ruggero
Bertotti inaugurò la politica scolastica comunale con l’edificazione
di scuole in grado di rispondere
alle esigenze di una popolazione in
crescita legata sempre di più agli
orari delle fabbriche. E proprio a
Bertotti, sindaco dal 1961 al 1975, è
Città delle
bambine e dei
bambini,
per noi un
investimento
sul futuro e
non un costo”
I bambini e i ragazzi delle scuole collegnesi hanno a disposizione numerose attività gratuite
10
stata intitolata la nuova scuola per
l’infanzia di via Einaudi a Leumann
aperta a settembre del 2013. Altre 2
sezioni di scuola per l’infanzia sono
state realizzate a Borgata Paradiso
per una capienza di 50 posti grazie all’ampliamento della scuola
“Montessori”
Con il 2014 Collegno si arricchirà
di una nuova scuola per l’infanzia
nell’Area Centrale, con altre 3 sezioni per 75 posti. In questo modo
sarà possibile chiudere il plesso di
viale XXIV maggio, non più adeguato, aumentando ancora le disponibilità di iscrizioni. Ma già oggi, con
1.340 posti, a Collegno non ci sono
liste di attesa per entrare alla scuola dell’infanzia.
È attiva anche una “sezione primavera” al Villaggio Dora, una via
di mezzo tra nido e scuola di infanzia che serve a preparare all’asilo i
bambini dai 24 ai 36 mesi.
Un servizio nato per soddisfare le
esigenze delle famiglie che in estate non sanno a chi affidare i figli è
quello dei Centri estivi. I Centri funzionano 11 settimane, dalla chiusura alla riapertura delle scuole, e
ogni bambino può frequentare fino
a 3 turni. Diventano così anche un
forte aiuto a chi non può portare i
figli in vacanza.
I Centri estivi rappresentano anche
un’offerta di posti di lavoro interessante per un centinaio di giovani.
L’attenzione del Comune per la
scuola così come sul sostegno alle
famiglie si è anche concentrata sul
sostegno alla didattica. Un esempio
è il Catalogo dell’Offerta Formativa
per le scuole dell’obbligo e per le
scuole superiori, che propone alle
classi una serie di attività gratuite
che non sarebbero realizzabili nella normale programmazione scolastica. Attività che spaziano dalla
musica allo sport, dall’educazione
artistica ai laboratori, dall’ambiente alle visite didattiche in musei e
parchi. Visite e corsi che integrano
la normale attività didattica e che
coinvolgono migliaia di ragazzi ogni
anno.
La qualità delle mense scolastiche
Il sistema delle mense scolastiche
non è stato intaccato dalla stretta finanziaria che, come per gli altri
Comuni, grava anche sul Comune di
Collegno.
Il servizio viene offerto fin dai primi
giorni di scuola. I pasti vengono prodotti nella cucina comunale gestita
dal privato che si è aggiudicato l’appalto per la gestione del servizio. Lo
stesso centro di cottura serve anche
la mensa per i dipendenti comunali. Il
totale dei pasti erogati è di circa 3.200
al giorno per oltre 558.600 l’anno. Di
questi, oltre 500.200 vanno alle scuole dell’infanzia, elementari e medie;
38.900 ai nidi; 19.500 ai dipendenti.
Una dietista, dipendente comunale,
cura la scelta dei menù, compresi
quelli per le diete speciali (circa 200
al giorno). I menù, sono ovviamente diversi per nidi, asili, elementari e
medie; seguono le linee nutrizionali
dell’Asl e sono comunicati alle famiglie anche attraverso la distribuzione
di un calendario che segue l’anno
scolastico, dove, per ogni giorno sono
indicati i cibi serviti. Il contratto con il
gestore del servizio prevede che molti
prodotti siano biologici e a Km zero,
cioè acquistati in Piemonte, ad iniziare dalla carne, che è fornita dal consorzio Coalvi.
Si è cercato di offrire qualità senza
gravare eccessivamente sulle famiglie. La tariffa per la refezione scolastica è in linea con quella dei Comuni
vicini, se non più bassa, con un massimo, per le fasce più alte di reddito,
di 6 euro a pasto. Tenendo presente
che un pasto costa al Comune 6 euro,
la tariffa media è comunque sui 4
euro: il 70 per cento delle famiglie
I pasti vengono preparati nel centro di cottura utilizzando ingredienti biologici e Igp
paga in rapporto al proprio reddito
Isee. Sia le tariffe mensa che quelle
dei nidi non hanno subito aumenti ma
solo adeguamenti all’inflazione.
Del “sistema mense” di Collegno fanno parte anche le due mense comunali per i dipendenti, a Palazzo Civico
e a Villa 7. Nelle mense per i dipendenti è in vigore la raccolta del cibo
non consumato secondo le indicazioni di una legge nazionale del 2003, conosciuta come “Legge del buon Samaritano”. Il cibo avanzato contenuto
in vaschette monoporzione e trattato
con abbattitori di temperatura, viene
ritirato dalle associazioni di volontari
che fanno capo alle parrocchie.
Lo stesso prelievo avviene nelle
scuole ma solo per gli avanzi cosiddetti “secchi”, cioè frutta, pane, succhi, fette biscottate.
ESEMPIO DI MENÙ
Pasta in bianco, Prosciutto crudo Parma DOP/Prosciutto cotto, Carote biologiche all’olio, Pane
Lunedì
arabo, Frutta di stagione.
Merenda (Sc. Infanzia): Pane e yogurt alla frutta
Pasta al pomodoro, Cotoletta impanata di tacchino al forno, Insalata mista, Pane casereccio,
Martedì
Frutta di stagione biologica
Merenda (Sc. Infanzia): Pane e banana
Passato di verdura con crostini, Fusello di pollo al forno, Patate bastoncino al forno, Pane arabo
Mercoledì
(Sc. Infanzia), Pane biologico (Sc. Primarie), Frutta di stagione.
Merenda (Sc.Infanzia): Pane e Latte al cacao
Pizza /Pasta al ragù vegetale, Formaggio: Primo sale, Verdura cotta mista di stagione, Pane
Giovedì
arabo.
Merenda (Sc. Infanzia): Succo di frutta biologico e fette biscottate
Passato di verdura con farro, Merluzzo alla mediterranea, Purè di patate biologiche , Pane
Venerdì
casereccio, Frutta di stagione (Sc. Infanzia), Succo di frutta biologico (Sc. Primarie).
Merenda (Sc. Infanzia): Focaccia bianca
11
Il liceo, l’orientamento e la sicurezza degli edifici scolastici
legge, non hanno accolto la proposta.
Per favorire la scelta della scuola superiore è stato organizzato il Salone
dell’Orientamento Scolastico, giunto
alla IX edizione. L’iniziativa è la più importante della Zona Ovest. Si svolge al
Palazzetto dello Sport, a novembre, in
collaborazione con i docenti referenti
per l’orientamento delle scuole medie
“Don Minzoni”, “Antonio Gramsci” e
“Anna Frank” e con il “Servizio orientamento” della Provincia. Al Salone,
occasione molto utile per aiutare genitori e ragazzi a scegliere la scuola
superiore dopo le medie, sono presenti
importanti istituti superiori di Torino e
Zona Ovest.
Ma, oltre al lavoro svolto con la Provincia per ottenere la sede di liceo, la
sua palestra e il suo ampliamento, il
grande sforzo economico comunale è
stato incentrato sulle ristrutturazioni e
la messa in sicurezza degli edifici scolastici.
Le scuole di Collegno sono scuole sicure: un esempio per tutti è l’intervento eseguito alla “Don Minzoni” dove è
stato sostituito un controsoffitto ritenuto potenzialmente pericoloso. Mentre importanti ristrutturazioni sono
state eseguite attraverso programmi
pluriennali, volte a migliorare sicurezza, efficienza energetica e qualità
didattica.
Il liceo, ospitato in un edificio di proprietà comunale, è frequentato da 500 studenti
Oltre alle attenzioni verso i percorsi
educativi per l’infanzia e verso la scuola dell’obbligo, c’è il forte interesse
a sostenere il più possibile anche la
scuola superiore.
Per una città di 50.000 abitanti, avere
almeno una scuola superiore sembra
un fatto normale. Invece, Collegno ha
dovuto attendere il suo liceo per molto tempo: nel corso di questa Amministrazione è stata aperta la sezione
distaccata del liceo “Marie Curie” di
Grugliasco a Villa 4, una proprietà comunale offerta in comodato gratuito
alla Provincia di Torino. Il Curie raggruppa liceo scientifico tradizionale e
indirizzo di scienze umane. L’istituto,
frequentano da circa 500 ragazzi provenienti dalla Zona Ovest e dalla bassa Valle di Susa, ha da poco anche la
sua palestra; mentre sono in corso le
procedure per un suo ampliamento
nell’adiacente Villa 6.
Non è stato possibile avviare il progetto di un istituto professionale perché
Provincia e Regione, competenti per
600
Andamento di crescita del Salone dell’Orientamento
528
500
312
300
177
200
0
17
7
70
102
26
2
6
2005
2006
Scuole superiori
30
3
0
193
34
3
4
42
4
2
2007
2008
2009
N. partecipanti
47
7
48
4
8
47
7
48
4
8
2010
2011
2012
2013
SPESA COMPLESSIVA edifici scolastici
12
473
400
400
100
492
Anno
Manutenzione
Ordinaria
Manutenzione
Straordinaria
Totale
2010
163.565
711.270
874.835
2011
91.560
669.106
760.666
2012
91.560
1.098.688
1.190.248
2013
91.560
360.560
452.120
Previsione 2014
118.500
776.735
895.235
Totale
556.745
3.616.359
4.173.104
IL WELFARE COME DIRITTO
“
Il Comune ha fatto la sua parte: una regia per
tutte le esperienze e le risorse del territorio”
I
l welfare è al centro delle politiche
del Comune. Tutte le scelte dell’Amministrazione comunale pongono al
primo posto l’uguaglianza dei cittadini
nell’accesso ai servizi e il sostegno a chi
è in difficoltà. Una linea di azione che
orienta le scelte di bilancio verso i servizi
sociali.
Come in molti altri Comuni, anche a
Collegno il peso della recessione si è fatto sentire con forza. In città ci sono 3.900
disoccupati, circa il 10 per cento della
cittadinanza in età da lavoro. Un dato
più o meno in linea con la media provinciale, che dimostra però come sia sotto
pressione la coesione sociale. In questi
frangenti il primo compito di un Comune
è assistere i cittadini, se hanno perso il
lavoro o hanno visto ridursi notevolmente il proprio reddito.
I servizi sociali sono gestiti attraverso
il Cisap, Consorzio intercomunale per i
servizi alla persona, a cui partecipa anche il Comune di Grugliasco. Negli anni
la Città di Collegno ha versato una quota
crescente al Cisap, portandola a 1 milione e 600.000, cioè 32 euro pro capite.
Per capire quali sono le esigenze assistenziali occorre ricordare che i servizi ai
disabili rappresentano il 31% della spesa totale; gli anziani il 22%; minori e famiglie il 25%; gli adulti in difficoltà l’11%.
Anche sul un fronte della tutela della
salute Palazzo Civico ha cercato di fare
la sua parte. Per esempio, è stato aperto il servizio di Guardia Medica Pediatrica, rimborsato alle famiglie con reddito Isee medio-basso. In questo modo,
viene anche ridotto l’uso improprio del
pronto soccorso. ospedaliero. Sempre
in ambito sanitario, si sono svolte le serate della prevenzione, incontri divulgativi che si concludono con visite di prevenzione e che hanno permesso anche
di diagnosticare con tempestività patologie in individui che si credevano sani.
Il Comune ha anche creato i gruppi di
ginnastica assistita suddivisi per età e
per patologia da curare con il movimento.
Nel corso del 2014, infine, sarà aperta
una farmacia comunale, che oltre a potenziare l’offerta di farmacie in città sarà
anche un’occasione di nuove entrate per
le casse comunali.
Sempre in campo sanitario sta finalmente per sbloccarsi la lunga questione
della Clinica della memoria: il Comune,
che è interessato ad ospitare questo
servizio di rilevanza nazionale, ha contribuito all’accreditamento della struttura
presso la Regione.
Inoltre, con l’accorpamento delle Asl
di Pinerolo e della Zona Ovest-Valle di
Susa, Collegno ha mantenuto la sede
amministrativa della nuova maxi Asl
TO3.
Dal 2009 il poliambulatorio collegnese,
uno dei più grandi dell’Asl TO 3, ha sede
a Villa Rosa, di cui il Comune, con un investimento di 200.000 euro, ha rifatto il
piazzale con nuovi parcheggi.
Casa, le risposte all’emergenza
Con l’acuirsi della recessione economica, a Collegno è cresciuta la domanda di case popolari e di sostegno
all’affitto. Classificato come “Comune
ad alta tensione abitativa”, Collegno
ha vissuto un incremento degli sfratti
per morosità, fino a raggiungere il numero preoccupate di 300 l’anno.
L’Amministrazione comunale ha scelto di mantenere sempre alta l’attenzione al problema casa, destinando
circa 100.000 euro l’anno per incrementare il contributo regionale all’affitto. Misure che nel 2012, per esempio, hanno sostenuto ben 105 nuclei
familiari.
L’Amministrazione ha anche promosso e pubblicizzato lo strumento degli
accordi territoriali siglati tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini per mettere sul mercato alloggi a
prezzo calmierato. Oltre alle agevolazioni fiscali previste dalla legge, il
Comune ha scelto di praticare ai proprietari che aderiscono agli accordi
territoriali l’aliquota Imu del 4 per mille rinunciando così a una consistente
fetta di entrate per le casse comunali. In quest’ottica sono stati stanziati
20.000 euro l’anno per il fondo di ga-
Con 900 alloggi Collegno è una delle città del Torinese con più case popolari
ranzia denominato “Locare” per i casi
in cui il Comune si fa garante dell’accordo tra proprietario e inquilino.
Ma, fare fronte al problema casa significa soprattutto agire sulla disponibilità di abitazioni da mettere a disposizione con canoni a prezzi popolari.
Con 990 alloggi, Collegno vanta una
delle più corpose dotazioni di edilizia
popolare della cintura torinese. Solo
136 abitazioni su 990 sono di proprietà
del Comune di Collegno e sono quasi tutte ubicate al Villaggio Leumann,
su cui la Città recentemente ha investito 1,3 milioni di euro per cambiare
i serramenti. Per quanto riguarda la
proprietà degli altri alloggi popolari:
136 sono dell’Agenzia territoriale per
13
la casa e ben 681 sono del Comune di
Torino (Villaggio Dora), a cui si aggiungono altre 50 unità abitative del Consorzio Cit. A gestire le case popolari è
l’Atc (Agenzia territoriale per la casa),
mentre il Comune cura le graduatorie
per l’assegnazione.
In questi anni si è scelto di destinare
la metà degli alloggi disponibili alle
famiglie prossime allo sfratto. Nel
2012, ci sono state 312 domande di
assegnazione di case popolari per 253
ammessi in graduatoria. Anche per
evitare il fenomeno delle occupazioni
abusive che sottraggono case a chi ne
ha più diritto, l’impegno del Comune si
è concentrato sui tempi di assegnazione degli alloggi disponibili, tagliando le
lungaggini burocratiche.
Per rispondere alla cronica carenza di
alloggi il Comune ha lanciato l’operazione di via Messina, a Borgata Para-
diso, dove sono in costruzione 32 unità
abitative di edilizia popolare.
Per quanto riguarda gli sfratti, estrema ratio che si cerca di ritardare il
più possibile, il Comune gestisce le
emergenze con gli ufficiali giudiziari
e con gli assistenti sociali; e può contare su una trentina di posti letto di
emergenza, realizzati all’interno di
tre alloggi chiamati “Casa Dora” a
Villaggio Dora.
Istruzione, trasporti e tempo libero a misura di disabile
L’attenzione per le fasce più deboli della popolazione è al centro delle politiche del Comune
Collegno si candida ad essere una
città a misura delle persone disabili.
Non è un caso che diverse famiglie
con figli disabili abbiano scelto di trasferirsi a Collegno, dove i servizi per
questo genere di utenza, a partire dalla scuola, sono migliori che altrove. Il
Comune, ad esempio, investe oltre
500.000 euro l’anno per per garantire
il trasporto a scuola e dotare le scuole
di 20 educatori professionali, in affiancamento degli insegnanti di sostegno,
che seguono in tutto 55 ragazzi disabili. Tutti i bambini con disabilità sono
inseriti nei nidi d’infanzia e nei centri
estivi comunali.
Altro intervento del Comune si con-
60
centra sul contributo per la mobilità,
cioè il pagamento dei trasporti per le
necessità di lavoro, salute e svago dei
disabili.
Nel 2013 si sono spesi 44.000 euro per
assistere 130 persone.
Per venire incontro alle famiglie, attraverso il Cisap, sono funzionanti i centri
diurni per utenze residenziali.
Il Consiglio Comunale ha poi votato
una delibera che prevede l’introduzione
delle cosiddette “clausole sociali” negli
appalti per i servizi che impegnano le
ditte vincitrici di appalti ad assumere
un certo numero di soggetti svantaggiati. Per quanto riguarda l’occupazione
è stato rinnovato il servizio, prima fi-
nanziato dalla Provincia e ora sostenuto solo dal Comune, per l’inserimento
lavorativo dei disabili. Inserimento promosso anche attraverso progetti come
“L’orto che cura”, che ha preso il via con
la ristrutturazione delle “Serre” dell’ex
Ospedale Psichiatrico. Qui alcuni disabili conducono un’esperienza lavorativa
nel campo del florovivaismo, con alcuni
tutor forniti da cooperativa.
Dopo l’approvazione della variante urbanistica è in fase di progettazione e
accreditamento regionale il Centro per
l’autismo a Villaggio Dora.
Sul fronte della barriere architettoniche
è stato realizzato un percorso stradale
per ipovedenti che conduce da Santa
Maria alla Certosa, mentre per i servizi dell’area della Certosa sono stati
realizzati nuovi parcheggi per disabili.
Inoltre, sono stati installati nuovi semafori con segnali acustici per non
vedenti, in prossimità degli attraversamenti pedonali.
Ma il segnale forse più evidente dell’attenzione che il Comune dedica a questa fascia di cittadini è costituito dalla
presenza, nei giardini comunali, di giochi adatti anche a bambini disabili. In
occasione di lavori di rifacimento delle
aree dedicate ai bimbi, il Comune ha
acquisito giochi utilizzabili anche da
questi bambini e ha messo in cantiere
lavori per eliminare le barriere architettoniche.
Alunni disabili assistiti a scuola
50
455
488 477
533 522 55
40
12
30
20
10
0
14
244 244
25 26
25
188
122 111 11
8 7 9
MATERNA
ELEMENTARE
15 133
122 111
177 16
MEDIA
3 3 4
0 0 0
SUPERIORE
TOTALE
2008/09
2009/10
2010/11
2011/12
2012/13
2013/14
L’inclusione di stranieri e nomadi
Sono oltre 2.600 gli stranieri residenti
a Collegno, il 5 per cento della cittadinanza. In dieci anni l’incremento di
cittadini stranieri è stato graduale, fino
agli ultimi 2 anni quando si è fermato anche per effetto della crisi. Fino a
3 anni fa si assisteva a circa 100-200
nuovi arrivi l’anno.
La comunità straniera più numerosa
è quella romena (oltre il 50%), segue quella marocchina (oltre 8%); poi
quella peruviana (4,5%); albanese (oltre il 4%); moldava (4%); cinese (4%).
In tutto, sono ben 73 le nazionalità
presenti. L’età media degli immigrati stranieri è molto bassa, 30 anni e
6 mesi (32 per gli uomini e 29 per le
donne).
La popolazione straniera residente ha
accesso a una buona parte dei servizi
comunali e socioassistenziali. E proprio per orientare meglio i cittadini
stranieri, il Comune ha cofinanziato
con il Cisap una guida aggiornata sui
servizi sociali, assistenziali, sanitari
ed educativi. Gli stranieri sono rappresentati da una Consulta che tiene i
rapporti con gli uffici comunali.
Per lanciare un segnale forte di inclusione, nel 2013, l’Amministrazione comunale ha voluto consegnare ai minori residenti a Collegno e nati in Italia,
un attestato di “Cittadinanza onoraria
simbolica”. Le cittadinanze simboliche seguono il principio della “jus
soli” e sono state consegnate dall’ex
ministro Livia Turco nel corso di una
festosa cerimonia.
Tra gli stranieri vengono conteggiati anche i Rom domiciliati
al Campo Nomadi. La
situazione del campo
nomadi di strada della Berlia 86 va inquadrata ricordando cosa
significava la presenza dei nomadi 20-30
anni fa, quando la
presenza delle caroI bambini stranieri nati a Collegno ricevono la “cittadinanza”
vane Rom nel territodall’ex ministro Livia Turco
rio comunale avveniva
senza regole, con campi precari.
scolastico 2012/2013 6 minori hanOra, siamo alla terza e quarta gene- no frequentato la scuola dell’infanzia
razione di rom collegnesi, cresciuti a mentre in 22 la scuola primaria. E, noCollegno. La situazione nel campo è nostante le difficoltà nel fare continuamonitorata dagli uffici comunali. Nel re gli studi ai ragazzi Rom, in 9 hanno
2013 risultavano presenti 28 nuclei frequentato la scuola superiore. Nel
con 79 adulti e 66 minori. A dimostra- 2007 si è avuto anche il primo ragazzo
zione della stanzialità delle famiglie diplomato.
Rom collegnesi si ricorda che le 28 La frequenza scolastica è favorita dalpiazzole assegnate sono occupate da la disponibilità di un pulmino fornito da
14 nuclei che avevano sottoscritto già un privato e guidato da volontari dove
le convenzioni del 1997 più altri 14 nu- è presente anche un accompagnatore
clei rappresentati da parenti e figli de- Rom. In questi anni è continuato angli assegnatari. Pur nelle criticità che che il progetto per il doposcuola con
permangono e nella mancanza di fon- una cooperativa per migliorare il rendi per progetti che hanno dimostrato dimento scolastico e per impegnare i
negli anni la loro validità, la vivibilità ragazzi nel pomeriggio.
è migliorata: la scolarizzazione tocca Per quando riguarda l’avviamento al
praticamente tutti i bambini anche lavoro, si registrano 7 esperienze lase permangono problemi a fare con- vorative di cui una stabile, 5 prestatori
tinuare la scuola una volta terminato di lavoro accessorio, un tirocinio forl’obbligo scolastico. Durante l’anno mativo.
Gli anziani come risorsa per la comunità
Anche a Collegno la popolazione
invecchia e cresce il numero dei
cittadini over 65. Il Comune è chiamato a potenziare i servizi a favore
degli anziani e a confrontarsi con
una nuova realtà che vede crescere,
accanto alla Terza Età composta da
pensionati attivi, la cosiddetta Quarta
Età, rappresentata dai cittadini ultra
80enni, più bisognosi di cure e assistenza.
Le politiche per gli anziani devono
coinvolgere tutti i settori amministrativi (dalla promozione della salute alla
cultura, dallo sport al sociale), e tutte
sono riconducibili all’idea che la popolazione anziana sia una grande risorsa
per la comunità cittadina e che vada
assolutamente inclusa tra le forze vive
della città. I progetti per gli anziani mirano a migliorare il benessere fisico e
psicologico ma anche a “sfruttare”, a
favore di tutti, la disponibilità di tem- late proposte ed espressi pareri sulle
po e l’esperienza dei pensionati per azioni intraprese dal Comune per la
attività che migliorano la sicurezza e terza età.
l’aggregazione
sociale.
Tutte le politiche
per gli anziani
sono costruite
attraverso la partecipazione: le
rappresentanze
dei gruppi anziani, delle associazioni dove c’è una
forte presenza di
soci pensionati e
dei centri sociali, siedono nella
“Consulta comunale delle persoAlla terza età è dedicata una capillare rete di centri soclali e
ne anziane” dove
un’ampia offerta di servizi
vengono formu-
15
In questa direzione va il rilancio del
progetto dei Nonni Vigili, realizzato con
la Polizia Municipale. Una decina di
pensionati presta servizio di fronte alle
scuole per garantire la sicurezza degli
alunni sia negli aspetti più generali di
vigilanza sia aiutando ad attraversare la strada all’entrata e all’uscita da
scuola.
Importante luogo di aggregazione è
l’Unitre, con i suoi 1.200 iscritti. Nel
2013 è stata rinnovata per dieci anni la
convenzione che assegna loro il Centro
Centeleghe.
Gli orti urbani rappresentano un’altra
iniziativa per gli anziani attivi. Oltre
allo storico orto in via Torino-Pianezza, nel Parco della Dora, nel 2013 è
stato realizzato l’orto di Savonera e,
nel 2014, partiranno i lavori per il terzo
orto in Via Antica di Rivoli portando gli
appezzamenti da 118 a 150.
Da 3 anni, ai soggiorni marini estivi si
sono aggiunti, in autunno, i soggiorni
termali. In entrambi i casi, lo sforzo per
mantenerli, attraverso il finanziamento comunale, ha però dovuto essere
equilibrato da un contributo richiesto
ai partecipanti. In media, negli ultimi
5 anni, hanno partecipato ai soggiorni
estivi 450 anziani all’anno.
Il Comune ha mantenuto la rete dei
Centri Sociali per gli anziani presenti
in tutti i quartieri della città. Nel 2012 è
stato inaugurato il nuovo centro civico
a Borgata Paradiso intitolato a Ettore
Sassi e costato 300.000 euro. Nel 2010
è stato aperto il nuovo Centro di Savonera, intitolato a Margherita Bonavero
e costato 534.000 euro, pagati dalla società Barricalla.
È rimasto attivo anche lo Sportello anziani che offre consulenze per
pratiche legate ai servizi sanitari e
assistenziali. Per favorire la mobilità,
a partire dal 2005 è stata introdotta
l’offerta di un carnet di biglietti gratis
per il traporto pubblico a favore degli
anziani che hanno compiuto i 65 anni
con Isee massimo di 12.000 euro.
Continua anche la sua attività consolidata Villa Belfiore, per anziani autosufficienti rimasti senza casa, con i sui 13
appartamenti.
Giovani protagonisti
La soddisfazione dei bisogni dei cittadini giovani viene affrontata a Collegno
non solo negli aspetti educativi e del
tempo libero, ma soprattutto con l’occhio rivolto alla creazione di opportunità per il futuro. Le politiche giovanili
sono indicate nel Progetto Collegno
Giovani pensato per creare iniziative e
luoghi di aggregazione, aiuto all’orientamento scolastico e formativo, sostegno all’occupazione.
Tutte le politiche rivolte ai giovani hanno anche l’obiettivo di “costruire cittadinanza”, cioè integrare i ragazzi nella
partecipazione alla vita della comunità.
In città sono attivi 7 centri d’incontro,
caratterizzati da altrettante 7 specifiche offerte per i ragazzi: dallo sportello Informagiovani al laboratorio di
informatica, dalla sala musica alla
sala prove, dallo spazio per l’ecosostenibilità a quelli dedicati al tempo
libero, fino all’incubatore d’imprese.
Questi servizi sono garantiti da figure
professionali formati alla mediazione
con l’utenza giovanile.
Per sostenere i giovani nella scelta
di una vita autonoma, è stata avviata
un’esperienza pilota di coabitazione
nell’ex alloggio custode del magazzino comunale. Una sperimentazione partita con tre ospiti che in questo
modo hanno l’opportunità di staccarsi
da casa senza affrontare le spese, per
loro proibitive, di un affitto a prezzo di
mercato.
Oltre ai progetti per l’occupazione,
che trattiamo nello spazio dedicato al
lavoro, ci sono quelli per la cosiddetta “cittadinanza attiva”; a partire dal
Servizio Civile locale che dal 2008 ha
assunto la caratteristica di momento
di formazione e di orientamento e ha
coinvolto 106 giovani con un investimento di 40.000 euro.
A questo si aggiunge il tradizionale
Servizio Civile Nazionale che nei soli
anni dal 2009 al 2013 ha impiegato 311
giovani dai 18 ai 29 anni.
Sempre in ambito formativo, è stato avviato il progetto “Qualcosa in Comune”
dove i giovani hanno avuto la possibilità
Dal Comune sport, cultura, avviamento al lavoro, sportelli di ascolto per i ragazzi
16
Piazza Ragazzabile avvicina i giovani alla Città
di vivere un’esperienza da considerare
come una vera “politica attiva” per il lavoro, insieme a persone più avanti con
l’età e più esperte. Dal 2009 al 2013,
144 ragazzi hanno svolto attività di affiancamento con tutor messi a loro disposizione all’interno del Comune e di
aziende del privato sociale, suddivisi in
turni invernali e turni estivi.
Poi è continuato “Piazza Ragazzabile”,
progetto di “animazione civica”, il cui
marchio è stato brevettato, pensato per
fare affezionare i ragazzi alla loro città.
Giunto ormai alla 14esima edizione è
arrivato a coinvolgere circa 70 giovani
ogni anno con attività che comprendono la decorazione e manutenzione degli arredi pubblici, corsi di giornalismo,
stages di ciclo-officina, incontri di formazione civica. Con Piazza Ragazzabile i giovani entrano anche in contatto
con le associazioni della Città e imparano a lavorare insieme.
Nell’ambito di Piazza Ragazzabile sono
stati anche realizzati alcuni orti urbani nei giardini pubblici con la finalità
formativa di avvicinare i ragazzi all’orticoltura e di fare dialogare tra loro
generazioni diverse partendo proprio
dall’esperienza agricola.
Altra specifica iniziativa per i giovani
è la continuazione dell’esperienza del
Consiglio Comunale dei ragazzi dove,
con un mandato di 2 anni, gli eletti imparano il valore della democrazia partecipata attraverso la discussione, la
votazione e la realizzazione di un proprio progetto.
Inoltre, ai giovani dai 15 ai 22 anni
vengono distribuite ogni anno circa
1.000 tessere di Pass 15 che permette
sconti e agevolazioni nei cinema, nei
negozi e per i corsi organizzati dalle
associazioni.
Lo sportello Informagiovani offre consulenze e consigli per i ragazzi
Le pari opportunità in tutte le azioni comunali
Parchi cittadini più sicuri per le donne
Sui 50.100 abitanti di Collegno 26.000
sono donne. E la Città ha cercato di
dare risposte alle esigenze della popolazione femminile fin dal lontano 1985,
quando fu una delle prime in Italia ad
avere un assessorato alla condizione
della donna.
Nel bilancio comunale l’attenzione alle
politiche di genere è ben rappresentata dalle spese per attività e servizi che
supportano l’occupazione femminile,
la cura dei figli, la salute, la famiglia,
l’assistenza, la qualità della vita delle
donne.
L’Amministrazione comunale ha scelto
non solo di attivare progetti specifici
ma anche di permeare di “politiche di
genere” tutti i settori della macchina
comunale. In questo modo, la delega assessorile alle “pari opportunità”,
viene esercitata in stretto rapporto
con gli altri assessorati perché tutte
le scelte comunali, in tutti i campi, non
vadano contro la necessità di offrire ad
entrambi i sessi le stesse opportunità
sociali. Le tematiche femminili si sono
così aperte per essere accolte da tutte le aree amministrative. Per chiarire
meglio ai cittadini questa scelta, nel
2007 e nel 2012, sono stati spediti alle
famiglie i “Bilanci di Genere”, rendiconti sulle azioni messe in campo dal
Comune a favore delle pari opportunità
nei 5 anni.
Sono stati anche varati i Piani triennali
per le pari opportunità tra i dipendenti
comunali. Con questa occasione è stata
decisa con le organizzazioni sindacali
l’estensione tra il personale del telelavoro e del part time. È stata anche promossa, tra i dipendenti, la costituzione
di un fondo di solidarietà versando una
piccola quota dello stipendio.
Punto di forza delle politiche di genere sono sicuramente Villa 5 e il Centro donna, esempio ormai collaudato
di partenariato pubblico-privato tra il
Comune e il Consorzio Onda. Il Centro
donna è incubatore di imprese al femminile, sportello per donne migranti,
sportello legale e servizio di sostegno
psicologico in caso di maltrattamenti e
stalking. il Centro donna si accompagna alle altre attività di Villa 5, come il
baby parking, i miniappartamenti per
donne in difficoltà, il centro culturale,
l’hammam
Negli ultimi due anni maggiore attenzione è stata posta alle iniziative contro il femminicidio, non dimentichiamo
che Collegno è stata teatro di tre tragici
eventi. In occasione del 25 novembre,
giornata contro la violenza alle donne,
nei bar della città vengono distribuiti
tovaglioli monouso contro la violenza,
nel 2013 sono stati coinvolti oltre 100
bar. Inoltre, sono stati promossi laboratori didattici nelle scuole contro lo
stalking e per educare i giovani alle pari
opportunità.
Sempre nell’ambito delle pari opportunità, è stato anche affrontato il tema
delle “coppie di fatto” formate al di fuori del matrimonio, sia per cittadini eterosessuali sia omosessuali. Il Consiglio
comunale ha così istituito, nel 2007, il
registro delle unioni civili: ad oggi si
sono iscritte 22 coppie.
Flash mob contro la cultura sessista e il femminicidio, coivolte scuole e associazioni
17
UNA CITTÀ PIÙ SICURA
“
Presidio e controllo del territorio, un efficiente sistema di prevenzione e
protezione civile, ottenuti mettendo l’innovazione al servizio della Città e
con un impiego più razionale dei nostri Vigili”
A
nche se la “sicurezza” non
è più al centro del dibattito
politico come a cavallo tra gli
anni ’90 e i primi anni 2.000, i cittadini continuano a volere frequentare in tranquillità gli spazi pubblici,
sia quando sono a piedi sia quando
sono alla guida della propria auto.
Premesso che i responsabili della
sicurezza sono Carabinieri e Polizia
di Stato il Comune si occupa della
sicurezza dei cittadini soprattutto attraverso l’attività della Polizia
Municipale che ha compiti di vigilanza sul rispetto del Codice della
strada ma anche di controllo del
territorio e di accertamento delle
violazioni dei regolamenti comunali.
Per soddisfare meglio le esigenze
operative della Polizia Municipale il Comune ha deciso spostare
in nuovi locali la sede dagli attuali
uffici adiacenti il Poliambulatorio
dell’Asl. A questo scopo, grazie alla
ristrutturazione del Padiglione 2
dell’ex OP, per una spesa di 450.000
euro, la nuova sede potrà contare
su una struttura di 900 metri quadrati.
Molto attive in Città le associazioni di volontariato che agiscono nel
campo della sicurezza. Il nucleo di
La Polizia Municipale è stata rafforzata e presto avrà anche una sede più funzionale
vigilanza dei Carabinieri in congedo
presta servizio nei mercati cittadini
e davanti agli uffici postali. Mentre
le associazioni ambientaliste controllano i parchi per contrastare
l’abbandono dei rifiuti e le deiezioni
canine.
Per quanto riguarda la sicurezza
stradale, si segnala che il totale
degli incidenti stradali è in diminuzione.
Ai Vigili urbani arrivano oltre 5.000 chiamate l’anno, ridotti i tempi di intervento
18
In Città sono presenti 3 autovelox,
concessi dalla Prefettura di Torino
in seguito a studi che hanno dimostrato la pericolosità dei tratti di
strada interessati.
I proventi delle multe per le infrazioni rilevate dagli autovelox, come
impone la legge, sono destinate dal
Comune al miglioramento della sicurezza stradale mediante la realizzazione di attraversamenti protetti
e nuove rotonde, il potenziamento
dell’illuminazione e l’asfaltatura.
Per rispondere meglio alle esigenze di sicurezza stradale e di
deterrenza dai reati, che tendono
a crescere in estate, ogni anno si
è riusciti a realizzare un numero
soddisfacente di servizi serali. Così
come sono state ripristinate le pattuglie motociclistiche che consentono interventi più tempestivi.
Per contrastare più efficacemente
la guida in stato di abbrezza sono
stati acquistati anche nuovi etilometri che vengono utilizzati soprattutto per i controlli notturni.
I Vigili compiono ogni genere di attività, dal controllo stradale ordinario
al controllo dei veicoli pesanti con
attrezzature dedicate, dal recupero delle auto rubate ai controlli nei
parchi e giardini fino agli sgomberi
delle fabbriche abbandonate dove
spesso si insediano abusivamente
stranieri senza permesso di soggiorno. Gli interventi gestiti dalla centrale operativa della Polizia
Municipale sono oltre 5.000 l’anno.
Importante il dato delle auto rubate
recuperate. Nel 2009 sono state 49;
nel 2010,38; nel 2011, 31; nel 2012,
50; nel 2013 (a novembre) 34.
La Polizia Municipale istituisce
spesso posti di blocco per i controlli stradali, anche con autovelox
mobile. Nel 2009 sono stati 253; nel
2010, 308; nel 2011, 210; nel 2012
370; nel 2013, oltre 300.
Per controllare i punti sensibili della Città è stato varato un Piano per
l’attivazione di telecamere; le apparecchiature di videoripresa sono
collegate a una centrale operativa
rifatta di recente.
Un aspetto importante della sfe-
Gli autovelox hanno diminuito gli incidenti, con i soldi delle multe si riparano le strade
ra della sicurezza è rappresentata
dalle attività di addestramento per
fare fronte a eventuali calamità. La
Frequenti esercitazioni di Protezione Civile coinvolgono le associazioni
Protezione Civile fa sempre capo
alla struttura della Polizia Municipale ed è coordinata dal sindaco. Il
Piano comunale di Protezione Civile è pensato soprattutto per fare
fronte a emergenze come incidenti
ferroviari, nubi tossiche da trasporti
pericolosi o da impianti industriali,
ritrovamento di ordigni bellici , alluvioni nella fascia della Dora. Per
monitorare le piene della Dora
sono state anche posizionate alcune telecamere.
La Protezione Civile svolge anche
un’importante opera di addestramento della popolazione con periodiche esercitazioni che coinvolgono volontari, scuole e cittadini.
La capacità operativa della nostra
Protezione Civile è stata “esportata”; durante l’emergenza terremoto
in Emilia Romagna 25 dipendenti
comunali sono stati distaccati per
due mesi in un comune colpito dal
sisma.
2009
2010
2011
2012
2013
1860
1871
1895
2049
2220
186
65
120
1
9
182
80
100
2
9
197
91
106
0
14
162
66
94
2
7
132
51
81
0
9
21.800
8.000
34.300
18.600
30.100
15.100
35.800
22.700
39.600
30.000
238
15
8
185
6
14
146
6
8
80
13
11
71
13
SERVIZI PRESSO LE SCUOLE
INCIDENTI STRADALI
Totale verbali altri illeciti di cui:
• Con solo danni materiali
• Con lesioni
• Mortali
Fuga o omissione di soccorso
SANZIONI CODICE DELLA STRADA
Totale verbali Codice della Strada, di cui:
Verbali velox
VIOLAZIONE REGOLAMENTI COMUNALI
Totale verbali, tra questi:
• Tutela/condotta animali
• Tutela ambientale auto abbandonate
19
NUOVI SPAZI PER TUTTI
Un Central Park per l’area metropolitana
Un fiore all’occhiello della Città sono
le aree verdi, rinnovate negli ultimi
anni per essere sempre più a portata di bambino. Anche nell’attenzione
per gli spazi verdi e per le aree gioco, l’Amministrazione ha applicato
quella sensibilità sociale su cui aveva
chiesto il consenso ai cittadini. E nonostante le ristrettezze di bilancio si è
scelto di non fare mancare gli investimenti nel verde pubblico.
“
Una Città da
vivere nei suoi spazi
verdi e pubblici grazie
alla promozione
culturale, sportiva
con l’animazione e
il protagonismo delle
molte associazioni
collegnesi”
In questi anni sono stati completamente rifatti i giardini: Romita, Impastato, Iqbal Masih, Atleti azzurri d’Italia, Moglia, Piazza Concordia. Mentre
sono stati realizzati ex novo i giardini
Collodi e Scotellaro, il parco dedicato al sindaco Catarzi da 10.000 metri
quadrati, e il giardino in via Alessandro di Collegno.
Ad ogni ristrutturazione di giardini
pubblici sono state rifatte anche le
aree giochi posizionando nuovi manufatti in plastica riciclata utilizzabili
anche dei bimbi con diabilità. Le nuove aree giochi sono state progettate
in modo partecipato con i cittadini:
in particolare Iqbal, Catarzi, Romita. Invece, il giardino di Alessandro
di Collegno è stato realizzato con la
consulenza dell’Ordine degli Architetti e il coinvolgimento dei ragazzi della
scuola Paolo Boselli.
Oltre ai giardini di quartiere, Collegno
ha ormai un grande patrimonio di veri
e propri parchi. I nostri parchi sono
diventanti un vero “sistema verde” a
disposizione di tutta l’area metropolitana. Da Torino si viene a Collegno
anche perché qui c’è una grande
presenza di spazi verdi: da una parte un vero e proprio “Central Park”
attrezzato, il Parco Dalla Chiesa da
400.000 metri quadrati. E dall’altra,
un autentico “parco agronaturale”,
dove l’ambiente lungo la Dora è quello dell’aperta campagna in cui i cittadini possono passeggiare o andare i
bicicletta in mezzo ai campi coltivati.
Il Parco della Dora, di cui Collegno ha
la parte più importante con ben 4,5
Km quadrati, è collegato con il resto
della Corona Verde, il sistema di parchi che cinge Torino. Questo grande
spazio agricolo e naturalistico è stato
reso ancora più fruibile dopo la realizzazione della passerella pedonale
sulla Dora che ha permesso la creazione di piste ciclabili e pedonali tra le
due sponde del fiume; a questo ponte
I giardini di Collegno sono dotati di aree gioco adatti anche ai bambini disabili
20
Lungo la Dora si sviluppa il Parco
Agronaturale
si è affiancata l’area attrezzata per la
sosta nel verde.
Il Parco Dalla Chiesa, aperto al pubblico fin dai tempi dell’abbattimento
del muro del manicomio, affidato in
comodato gratuito per 99 anni al Comune, è stato interessato da nuove
migliorie. Tra le opere realizzate ci
sono “Un parco per tutti”, percorso
sensoriale nel verde, costato 100.000
euro finanziato dalla Compagnia di
San Paolo, i nuovi servizi igienici, costati 55.000 euro., la pavimentazione
della Piazza della Pace, la realizzazione dello Chalet del Parco.
Sempre nel parco Dalla Chiesa è
stato realizzato il “Miglio Rosa”, percorso podistico illuminato e quindi
più sicuro a disposizione delle donne
che vogliono fare sport. Sempre nel
parco sono presenti numerosi spazi
per attività sportive a disposizione dei
cittadini.
Nel Parco Dalla Chiesa e nel resto
della città di Collegno è stato avviato
un censimento degli alberi insieme ai
docenti e studenti dell’Istituto agrario
Giovanni Dalmasso di Pianezza, per
verificarne la salute e prevenire crolli
di rami, ma anche per capire qual è il
contributo apportato dagli spazi verdi
di Collegno all’assorbimento dell’anidride carbonica. Nei parchi I tagli
dell’erba sono 4 o 5 all’anno, mentre
negli altri giardini si fermano a 3.
È importante ricordare che nel Parco
Dalla Chiesa tutte le aree verdi sono
calpestabili: i cittadini possono giocare e sdraiarsi.
Il Parco Dalla Chiesa è diventato un vero Central Park dell’area metropolitana torinese
I nuovi centri di cultura
A Collegno è nato un centro di eccellenza per la danza. Si tratta della
Lavanderia a Vapore, aperta nel 2009,
con un costo complessivo di circa 4
milioni, di cui 2 messi dal Comune e
altrettanti dalla Regione.
Il Centro danza sta acquistando un
prestigio internazionale. La struttura
è affidata Teatro Balletto di Torino che
organizza la stagione di danza contemporanea.
Altro intervento che riguarda i locali
dell’ex Stireria dell’Op, ristrutturati
dal Comune con oltre 600.000 euro.
Ora è in corso un bando per individuare un soggetto privato che completi il recupero funzionale e realizzi
un nuovo progetto culturale.
Nel novembre 2011 è arrivata anche
la realizzazione dell’Auditorium Giovanni Arpino, con un investimento
da 845.000 euro, un luogo adatto ad
ospitare spettacoli musicali e teatrali.
Così, se 10 anni fa Collegno non aveva
un teatro oggi vanta ben 2 realtà importanti.
Da dicembre 2013 l’Auditorium Arpino è anche Cinema. Dopo la positiva
esperienza del teatro per bambini e
adulti la nostra città può continuare
ad avere un cinema sul proprio territorio. Non è cosa da poco anche
perché, se non esercitate, le licenze
sarebbero scadute e sarebbero state
perse.
Del resto dagli anni ’70, Collegno coltiva una forte passione per il cinema.
grazie alla storica rassegna “Suburbana” . Il Comune, ha anche organizzato, con un’associazione, il concorso
di cortometraggi “Corto Matto”.
l’Auditorium Arpino è inoltre a disposizione della scuola Cervi per le rappresentaizoni scolastiche.
Tra i luoghi collegnesi della cultura un
posto d’eccezione merita l’Ecomuseo
del Villaggio Leumann che partendo dal tema della cultura materiale
Il Centro Danza nell’ex Lavanderia a vapore è un polo di eccellenza di livello regionale
La musica è una delle attività culturali più
praticate
legato alla tessitura e alla storia del
tessile, è la sede di manifestazioni di
grande richiamo. Nel 2011 si è indetto un concorso letterario ,“I Fili della
Passione”, dedicato al mondo della
tessitura e del ricamo.
Ma il concorso letterario della città
è soprattutto “ScriviCollegno”, nato
nel 2010, intitolato al poeta Tino Richelmy e dedicato, ogni anno, a un
aspetto della vita sociale collegnese.
Da quest’anno sarà abbinato anche a
un laboratorio di scrittura.
Collegno ha, però, anche, un flusso
di visitatori attirati, oltre che dal Villaggio Leumann, anche dal centro
storico e dalla Certosa Reale. Sono
così proseguite le visite guidate di
“ScopriCollegno” ed è stato attivato
un nuovo corso per “ciceroni” volontari, già attivi dal 2001, per l’accompagnamento delle scolaresche e dei
turisti. Oggi, sono a disposizione 39
ciceroni che guidano alla scoperta
della Città.
21
Una biblioteca dai grandi numeri
La biblioteca di Collegno è dal 2005
Polo d’Area dello SBAM, il Sistema
Bibliotecario dell’Area Metropolitana
che comprende 13 strutture per altrettanti Comuni del Torinese, e prevede prestiti gratuiti di libri, Dvd, Cd,
per tutti i cittadini iscritti. La biblioteca
possiede oltre 61.000 volumi. In questi ultimi 5 anni il numero degli iscritti
è cresciuto e ora supera i 20.000, con
oltre 60.000 prestiti all’anno.
Dal 2008 è stato attivato il progetto
“Un Villaggio da leggere” che vuole
promuovere la lettura tra i bambini e gli adulti e prevede laboratori
di lettura animata e di creatività che
hanno coinvolto nel 2012 oltre 1.000
bambini. Poi, sono stati organizzati
laboratori creativi per la costruzione
di piccoli libri con bambini e genitori che hanno coinvolto, sempre nel
2012, 185 utenti. La biblioteca è stata
anche sede di letture di fiabe con 770
partecipanti nel 2012; oltre ai consueti incontri letterari in biblioteca
e al progetto “Nati per leggere” per
bambini fino a 6 anni e i loro genitori.
Altra iniziativa è stata la fornitura di
“Valigiotti”, kit bibliografici a tema per
le scuole, con 90 valigiotti distribuiti
nel 2012 contenenti 1.781 libri. Inoltre, sono stati acquistati audiolibri per
persone non vedenti.
Questi servizi sono tutti svolti da personale competente che di recente è
stato incrementato con l’assunzione
di un aiuto blibliotecario.
La biblioteca, nei nuovi locali seminterrati, ospita anche il prestigioso Archivio storico collegnese.
22
Il Villaggio Leumann, con la sua architettura liberty è sede della biblioteca comunale
Il patrimionio librario della Biblioteca di Collegno
2009
totale
16.638
• adulti
41.468
• ragazzi
15.445
• dvd
2010
2011
ISCRITTI
17.554
18.446
VOLUMI POSSEDUTI
45.016
45.960
16.082
totale
56.913
2013
19.335
20.014
46.984
44.319
16.284
17.249
16.531
197
307
344
285
329
64.825
61.523
62.068
64.169
• audiolibri
• totale
2012
61.098
62.441
PRESTITI EFFETTUATI
45.226
53.897
56.604
VIVERE LA CITTÀ
Cultura per tutti
In tempi di ristrettezze di bilancio ma
anche di crisi di valori e di incertezza
verso il futuro l’Amministrazione comunale di Collegno ha scelto di non
cedere alla tentazione di dismettare
l’offerta culturale.
Il fiore all’occhiello delle proposte
musicali collegnesi rimane Colonia
Sonora, la rassegna estiva che attira
molti giovani da Torino con una media di 15.000 spettatori a spettacolo.
Sempre, per quanto riguarda gli
spettacoli, ci sono state rassegne
dal grande successo come “Sale e
pepe”, i cui incassi sono andati a favore delle associazioni.
Negli ultimi anni il Comune ha investito principalmente su 4 rassegne:
“Lo Svago e il Pensiero”, di Assemblea Teatro, con spettacoli per adulti e bambini; “Teatro in Piazza”, in
Piazza Primo Maggio, giunto alla
decima edizione e dedicato al teatro dialettale; “Teatro d’Autunno
all’Arpino”, la versione invernale di
Teatro di Piazza; “I Teatri del Tempo
Presente”.
Per quanto riguarda le mostre, alcune di queste hanno superato il
migliaio di visitatori, in particolare la
Sala delle Arti e Museo della Città
hanno ospitato mostre importanti.
L’intento è stato quello di avvicinare
alla cultura le giovani generazioni più
che fare i grandi numeri. Per questo
alle mostre sono state abbinati laboratori didattici con le scuole per fare
“cultura viva”.
Il Comune ha mantenuto un rapporto
diretto, ma anche franco, con le associazioni culturali alle quali è stato
L’ex Lavanderi a vapole dell’Ospedale Psichiatrico è stata recuperata per la Città
Una mostra presso la Sala delle Arti nel Parco Dalla Chiesa
dato il supporto per le loro attività
attraverso convenzioni per le sedi
e attraverso l’aiuto per la ricerca di
sponsorizzazioni per le iniziative pubbliche.
Tutto si può dire fuorché Collegno sia
una città morta. A titolo di esempio
nel solo 2012 ci sono state ben 236
giornate di attività di cultura e promozione della Città (praticamente quat-
tro giorni alla settimana).
Tra le fiere e le rassegne organizzate
proprio dalle associazioni, la più importante è sempre “Filo lungo Filo”,
al Villaggio Leumann con oltre 5.000
presenze. Ci sono inoltre gli eventi legati al Natale come il presepe
meccanico, i concerti e gli spettacoli,
Collegno in Bancarella, con migliaia
di presenze.
È stato aperto il teatro Arpino, lo spazio culturale che mancava
La Certosa Reale viene restaurata e aperta alle visite
23
Investimento costante nello sport sociale
Nella visione fortemente orientata al
sociale dell’ Amministrazione comunale di Collegno una Città da 50.000
abitanti non poteva essere lasciata
senza un’adeguato sostegno dell’attività sportiva su cui si è deciso di
continuare ad investire in modo significativo.
Così, negli anni tra il 2010 e il 2013
l’Amministrazione ha investito quasi
1.700.000 euro negli impianti e oltre
350.000 euro nella promozione sportiva. Soltanto per la riqualificazione
energetica del Palazzetto dello Sport
la spesa è stata di 620.000 euro, reperiti grazie a un mutuo agevolato dal
Ministero dell’Ambiente.
I praticanti iscritti che utilizzano impianti sportivi sono oltre 5.000; gli
utenti delle palestre sono 2.500.
L’offerta di attività sportiva a Collegno
è una delle più ricche del Piemonte. Viene programmata attraverso il
“Piano regolatore dello sport” arrivato
alla sua seconda edizione. Uno strumento che serve soprattutto a tenere
sotto controllo l’utilizzo ottimale delle
strutture per non rischiare di investire
in impianti nuovi che magari rimarrebbero sottoutilizzati.
Ma tutte le scelte sullo sport sono
compiute in modo partecipato coinvolgendo le associazioni che sono riunite nella Consulta dello sport.
Programmare l’attività sportiva significa anche dare la possibilità alle
70 società sportive dilettantistiche di
Collegno di avere gli spazi necessari
per le proprie attività attraverso un regolamento di utilizzo. Mettere in rete
le associazioni sportive significa ottimizzare la fruizione degli impianti facendo convivere attività diverse nelle
stesse strutture adatte a sport differenti. Gli impianti sportivi veri e propri
sono 14, a cui si aggiungono 13 palestre. In più ci sono i percorsi nei parchi e 19 “play ground”, spazi per sport
all’aperto; inoltre, nei giardini
pubblici, sono
state installate 6
postazioni di tricicli per invitare
alla mobilità i
bambini piccoli.
Lo sport è promosso
anche
nelle scuole con
17 attività sportive inserite nel
Catalogo dell’Offerta Formativa.
Agli sport presenti nel Catalogo è dedicata
Gli impianti sportivi sono frequentati da oltre 5.000 cittadini
una festa che
si svolge ogni anno nel Parco Dalla
Chiesa, promossa dal Comune.
Il Comune, inoltre, sostiene l’utilizzo
della piscina comunale Bendini, anche nei confronti dei disabili, ragazzi
e adulti, che possono fruire i una ventina di lezioni di nuoto a totale carico
del Comune.
Così come è sostenuta l’attività sportiva dell’Aeroclub cittadino: dal 2009
sono partiti i progetti “Primo Volo” per
i possessori della tessera “Pass 1520”. Vista la presenza di un bocciodromo in città il gioco delle bocce viene
promosso anche nelle scuole.
Il Comune incoraggia, con il patrocinio, anche l’organizzazione di numerose manifestazioni sportive tra
cui la CorriCollegno. Nel 2011 è nata
anche la mezza maratona che unisce
Collegno a Torino con il Gran Premio
Città di Collegno nell’ambito della
Turin Marathon. Da quando esiste la
pista ciclopedonale tra il Parco Dalla
Chiesa e Torino, l’attività podistica con
jogging e footing è cresciuta in modo
esponenziale, con la presenza di molti
torinesi che preferiscono venire a correre nei viali delle nostre aree verdi.
Così, anche grazie a questa continua
attenzione verso lo sport praticato da
larghi strati della popolazione sono
venuti fuori anche i risultati. Il Collegno Volley milita in B2; le ragazze
dell’Evergreen Twirling Club sono
state più volte campionesse europee e poi anche vicecampionesse del
mondo.
Altri importanti campionati sono stati
vinti dalle società di scherma e di tiro
con l’arco.
Anche alcuni titoli italiani di boxe sono
di origine collegnese.
La spesa per lo sport negli ultimi 5 anni
2010
2011
2012
2013
Promozione sportiva
101.600
116.000
64.968
73.450
Impianti sportivi
369.500
347.100
217.072
743.244
TOTALE
471.100
463.100
282.040
816.694
Educazione alla tolleranza e alle differenze
Per diffondere la cultura della Pace,
a Collegno si è scelto di educare i cittadini attraverso uno spazio museale che fosse anche laboratorio dove
giovani e adulti vengono guidati in un
percorso con strumenti audio e video. Si tratta del Museo-Laboratorio
24
di Pace, un “unicum” in Italia che nel
2013 ha compiuto i suoi primi 5 anni
di attività. Un quinquennio in cui si
sono registrati oltre 4.500 ingressi,
oltre 50 visite guidate, 5 visite internazionali, 31 eventi cittadini.
Ogni anno, viene intitolato un viale del
Parco Dalla Chiesa a una personalità
che, nella storia, è distinta a favore
della Pace.
L’idea è quella di non limitarsi alla
condanna della guerra ma di educare
i cittadini alla non violenza, alla pace,
alla legalità, ai diritti anche attraverso
la partecipazione a programmi articolati, come il Treno della Memoria,
Eurolys con l’Associazione Colle del
Lys che avvicina i ragazzi ai valori della Resistenza oltre ai progetti di cooperazione internazionale.
Dal 2004, per 3 anni, alcuni giovani
collegnesi hanno trascorso un mese
in Mozambico nel villaggio di Ancuabe in partnership con Associazioni,
Parrocchie ed Enti Locali, partecipando a cantieri di lavoro per incentivare la piccola imprenditoria locale
e a sostegno del locale sistema scolastico.
In questi anni la Città è stata partner di 2 importanti progetti finanziati
dall’Unione europea per il contrasto
alla violenza sulle donne, contro il
traffico delle persone e contro il turismo sessuale, prevedendo percorsi
formativi rivolti ai giovani delle scuole
in Italia (con le Città di Genova e Torino) e nei paesi partner: Brasile, Uruguay, Argentina, Romania, Spagna.
Collegno, per tradizione, è una delle
città del torinese dove l’associazionismo è più sviluppato. Sono presenti
ben 160 associazioni che da sempre
sono in forte rapporto con il Comune.
Un rapporto attivo che dimostra una
vivacità sociale che è il vanto di Col-
legno.
I cittadini fanno
sport,
cultura
e praticano la
solidarietà perché ci sono le
associazioni che
rappresentano
la comunità e
per questo sono
sostenute
dal
Comune.
Per
questo esistono
l’Albo cittadino
delle Associazioni, la Consulta
per lo Sport, il
Tavolo della CulIl Museo della Pace è basato sulle esperienze dirette, così come
tura e il Basco,
la cooperazione
il Banco della
Associazioni e
associazioni pagano interamente le
della Solidarietà. Quest’ultimo orga- utenze e il canone ricognitorio (10%
nismo ha stipulato 43 convenzioni per del prezzo di mercato), una scelta
la concessione di locali pubblici, ha che ha anche spinto alla creazione di
fornito 74 prestiti di attrezzature per una rete tra le associazioni. Gli spazi
iniziative e 255 patrocini con la conse- vengono condivisi, e le associazioni
guenza di facilitare l’organizzazione di che “vivono insieme” scoprono che
manifestazioni.
possono organizzare attività comuni
In questi ultimi anni è stata razio- e complementari, che aumentano la
nalizzata la gestione delle sedi con- partecipazione dei cittadini e fanno
cesse dal Comune. Le convenzioni nascere nuove iniziative suddividendo
sono state uniformate e ora tutte le le spese.
Un rapporto forte con le associazioni
Pur avendo dovuto ridurre drasticamente i contributi, il Comune continua a cercare di fare il massimo
per le associazioni cittadine. Per le
attività, in particolare per quelle culturali, in bilancio si è dovuto mettere
sempre meno: se nel 2009 c’erano
150.000 euro, nel 2013 si sono potuti destinare solo 40.000 euro. Ma il
budget ristretto è stato compensato
dall’assidua ricerca di sponsorizzazioni private, che ha portato 100.000
euro, permettendo alle associazioni
di organizzare ugualmente le manifestazioni. Il Comune, insomma, non
eroga più contributi diretti ma, di contro, segue le associazioni passo passo attraverso la fornitura di servizi, di
spazi pubblici, di attrezzature, e cerca
di promuovere al massimo le iniziative perché possano crescere. È il caso
della scelta di continuare a finanziare
il Catalogo dell’Offerta Formativa per
le scuole dove le associazioni, attraverso corsi finanziati dal Comune, ottengono un sostegno economico indiretto e promuovono le proprie attività.
Per quanto riguarda l’associazionismo, una Città come Collegno aveva
bisogno di rappresentanze decen-
trate per fare emergere meglio le persone che hanno scelto di impeesigenze delle diverse zone del ter- gnarsi direttamente nella vita della
ritorio.
Comunità. I direttivi eletti sono risulNegli anni erano sorti Comitati di tati composti da 86 delegati di cui 31
quartiere spontanei che dialogavano donne e 8 giovani: I Comitati di Quarcon l’Amministrazione ma che non tiere hanno una ruolo consultivo e
avevano una legittimazione democra- propositivo sui problemi dei territori
tica. Nel 2011 sono così nati i Comitati nei confronti dell’Amministrazione
di Quartiere riconosciuti dal Comune comunale. Sono riuniti in un Coordie votati dai cittadini. Il regolamento namento dei Comitati di Quartiere e
garantisce la candidatura delle donne contribuiscono alla redazione della
e dei giovani e la loro presenza nei di- Carta dei Bisogni dei Quartieri stilata
rettivi; l’età del voto è stata abbassata dall’Amministrazione comunale.
a 16 anni.
Collegno è una Città con una fortissima presenza associativa
I Comitati di
Quartiere sono
8: Borgata Paradiso,
Borgo
Nuovo, Centro
Storico, Savonera, LeumannTerracorta, Santa Maria, Regina
Margherita, Villaggio Dora. Alle
elezioni hanno
partecipato circa 2.000 cittadini, una quota
importante
di
25
UN NODO STRATEGICO
“
Dopo l’arrivo della Metropolitana sono state realizzate importanti opere
viarie attese da decenni, il sottopasso “Nuto Revelli” e il nuovo ponte sulla
Dora, oltre al miglioramento della rete del trasporto pubblico locale”
C
ollegno è diventata uno snodo
fondamentale dell’area metropolitana torinese. Da Città
satellite di Torino con gli abitanti che
utilizzavano solo l’asse di corso Francia e quello della Statale 24, siamo
passati a una Città che attrae essa
stessa mobilità attraverso assi diversi
di transito.
Oggi siamo una Città policentrica dal
punto di vista dei trasporti. E la grande novità è il successo del terminal di
Fermi della metropolitana.
La metropolitana è stata inaugurata proprio durante questa Amministrazione a poche settimane dalle
Olimpiadi invernali del 2006. Oggi,
da Fermi e dalla fermata di Borgata
Paradiso salgono sulla metro più di
15.000 persone al giorno.
Complice la crisi, il progetto di prolungamento della Metro a Rivoli, nonostante le tante iniziative di sollecito,
non ha ancora ottenuto il cofinanziamento dello stato.
Ma la gestione della mobilità va affrontata con un’ottica d’insieme di
area metropolitana. Così è stato siglato un protocollo con Torino per
la realizzazione della zona di interscambio di Fermi. Servono 1.000 posti auto e strutture adeguate ai servizi
per i pendolari. Oggi siamo a 500 sullo sterrato più 300 vicini alla metro.
La grande mobilità metropolitana
aggancia Collegno anche attraverso
la storica stazione ferroviaria sulla
linea Torino-Modane-Parigi. Una linea che è stata potenziata. L’Ammi-
La zona della Stazione Fermi della metro è diventata uno snodo importante
per la Zona Ovest
nistrazione ha lavorato, insieme agli
altri sindaci della linea, per ottenere
l’orario cadenzato dei treni regionali
dall’Agenzia per la mobilità metropolitana e da Trenitalia. Da due anni, la
città ha a disposizione un treno per
Torino e per Susa ogni 30 minuti; una
modalità che permette agli utenti di
tenere meglio in mente i passaggi
giornalieri per programmare i propri
spostamenti.
Ma, oltre all’orario cadenzato, dal
2012, è stato attivato il Servizio Ferroviario Metropolitano che utilizza
il nuovo passante ferroviario di Torino. Così Collegno è direttamente
connessa con l’asse del Passante
Ferroviario di Torino Porta Susa-Stazione Stura e quindi con Moncalieri e
Chieri, con Nichelino e Pinerolo, con
Chivasso e la linea Canavesana. In un
futuro prossimo si potrà raggiungere
l’aeroporto di Caselle direttamente dalla stazione di Collegno con un
semplice cambio di treno. Il Sistema
Ferroviario si è poi arricchito con la
realizzazione della fermata ferroviaria di Grugliasco che serve non solo
l’Università ma anche il nostro quartiere di Borgata Paradiso.
Da pochi mesi è stato anche istituito il
Biglietto Integrato Metropolitano che,
al costo di 2,50 euro per 120 minuti
permette di salire su treni, bus e metro. E poi il Bip, la carta che permette
di salire sul treno, sul bus, sulla metro, senza pagare altri biglietti. Con il
Bip si può anche pagare i parcheggi e
usufruire dei servizi di bike sharing, il
cosiddetto ToBike.
La tornata amministrativa che si sta
concludendo sarà per sempre ricor-
Con il nuovo ponte sulla Dora la Città è più fruibile
data per il nuovo ponte sulla Dora,
che ha radicalmente cambiato non
solo la viabilità e la vivibilità cittadine
ma ha anche aperto un altro baricentro della città, nella zona di Via De
Amicis e del Campo Volo.
Il nuovo ponte, inaugurato il 6 luglio
2012, ha permesso di realizzare un
nuovo sistema viario tra Torino e la
tangenziale che evita il transito per
il centro storico e attraverso Villaggio Dora. La prima opera di questa
nuova viabilità era stata viale Certosa,
26
terminato nel 2004. Al nuovo ponte si
sono aggiunte la rotonda di innesto
con la statale 24 e la rotonda di Viale
Certosa, oltre alla bretella di scorrimento veloce che collega Viale Certosa alla statale 24. Il tutto è costato
17 milioni.
Il nuovo sistema viario ha posto fine
alle code e ha fatto in modo di collegare direttamente la città con lo
svincolo della tangenziale. Inoltre,
l’inaugurazione della variante di Alpignano-Pianezza, ha regalato a Col-
legno anche un collegamento veloce
verso la valle di Susa e la val Ceronda.
Il nuovo accesso rapido ha anche
reso Collegno più vicina alle altre città facendo decollare il terminal della metropolitana, a stazione Fermi.
Una novità che è la nuova sfida per le
prossime amministrazioni comunali,
che avranno il compito di fare cogliere alla Città i benefici della creazione
di questo nuovo polo di interscambio
per la mobilità pendolare di tutta la
zona ovest e dell’area metropolitana.
Nei 10 anni di questa amministrazione, e precisamente nel maggio
del 2008, Collegno, con la realizzazione del sottopasso, ha visto la fine
di una storia infinita: dopo decenni di
code e inquinamento, non è più tagliata in due dalla ferrovia e da quel
passaggio a livello che abbassava le
sbarre ogni 10 minuti rappresentando un’autentica barriera nella zona
centrale e nevralgica della città. Anche quest’opera, intitolata allo scrittore Nuto Revelli che dalla stazione
di Collegno partì per la campagna di
Russia, ha permesso di alleggerire il
traffico in altre zone della città.
Il riordino del sistema viario parte
con la trasformazione di viale Gramsci, nel 2006, realizzato insieme a
Grugliasco con una spesa di 700.000
euro. Qui era stata istituita una “Zona
30” per rendere più vivibile questa
passeggiata tra le due città.
In direzione Grugliasco è stato anche
migliorato il collegamento per i ciclisti attraverso la realizzazione della nuova scaletta adatta al trasporto
delle bici che oltrepassa il cavalcavia
di corso Francia.
Sul fronte dei parcheggi, nuovi posti auto sono stati ricavati di fronte
al poliambulatorio di Villa Rosa e a
Borgata Paradiso e la realizzazione
di piazzale Polesine.
Il nuovo ponte sulla Dora è l’opera più significativa realizzata da questa amministrazione.
14 linee di bus per la Porta della Zona Ovest
Da un anno anche Collegno deve
fare i conti con i tagli regionali al trasporto pubblico locale. La Città contribuisce con una propria quota al
pagamento del servizio, che, come è
noto, solo per il 30 per cento viene
coperto con la vendita dei biglietti.
Il contributo versato all’Agenzia Mobilità Metropolitana e Regionale,
non è da poco: supera i 320.000 euro
l’anno. Anche in forza della propria
contribuzione,
l’Amministrazione
ha potuto ottenere da Gtt (Gruppo
Torinese Trasporti) una compensazione dei tagli dei passaggi del bus
con la modifica di alcune tratte. In
particolare è stato unificato il 33 con
il 33 barrato, migliorando, di molto,
Linee che servono la città
Linea
Linea 1 Metro
Linea 17
Linea 32
Linea 33
Collegamenti
Lingotto -Collegno
Ospedale di Rivoli - Collegno corso Francia - Molinette CTO
Pianezza - Collegno Statale 24 - Torino (Parco della Pellerina)
A partire dal 1/10/2012 è stata unificata la linea 33-33/ su percorso della linea 33 migliorandone
la frequenza: 7 minuti negli orari di punta e 10 minuti nelle altre fasce orarie.
Circolare CO1
Staz. Fermi -Villaggio Dora con una frequenza di 12 minuti negli orari di punta e di 18 minuti nelle
altre fasce orarie.
Linea 36
Rivoli - Collegno corso Francia - Piazza Massaua
Linea 37
Stazione Fermi - Villaggio Dora - Pianezza
Linea 38
Via Minghetti - corso Settembrini (FIAT)
Linea 44
V. Portalupi - corso Allamano (Barrocchio)
Linea 76
Staz. Fermi - Università di Grugliasco
Linea 87
Staz. Fermi - Area commerciale e industriale di Collegno
Linea 59
Druento - Savonera -Torino
Night Buster W1 Rivoli - Collegno corso Francia - Piazza Vittorio a Torino (solo nei fine settimana dei mesi estivi)
Night Buster W15 Via Minghetti - Torino Piazza Vittorio (solo nei fine settimana dei mesi estivi)
27
Ben 14 linee di bus convergono su Collegno, il parco veicoli è stato anche rinnovato con nuovi mezzi a metano
le frequenze. Sul percorso fino al
Villaggio Dora è stata istituita una
linea ad hoc. Per raggiungere la
zona commerciale Certosa-Ikea da
Fermi, è stata istituita la navetta 87,
che dai prossimi mesi raggiungerà
Savonera, mentre sono attivi da un
anno i bus a chiamata (il servizio
attivo con prenotazione dell’utente)
verso la val Ceronda e San Gillio che
permettono nel risparmio di risorse
un comodo servizio per i cittadini.
Per i giovani utenti notturni, anche
per porre un freno ai frequenti incidenti stradali, da metà giugno a metà
settembre, periodo della chiusura
delle scuole superiori e della fine dei
corsi universitari, c’è il servizio Night
Busters, con le linee contrassegnate con le sigle W1 e W15 e dai colori
rosa e arancione, che transitano in
corso Francia verso piazza Vittorio a
Torino e in via Minghetti verso Grugliasco.
Collegno è anche servita dalle linee
extraurbane, i bus che collegano Torino a varie località della provincia,
toccando in particolare la stazione
di Fermi e gli assi di Corso Francia e
della ex Statale 24.
Negli ultimi anni si è anche ottenuto
il cambio del parco veicoli con i nuovi
bus a metano.
Sempre più biciclette To Bike
In coerenza con la sua nuova disponibilità di trasporto pubblico veloce
(treno potenziato e metropolitana)
Collegno ha incrementato anche
la mobilità in bicicletta e il car sharing, l’auto in postazione fissa di cui
esistono quattro parcheggi con 40
cittadini abbonati. Nel territorio comunale esistono già 30 Km di piste
ciclabili. È stato aperto di recente il
tratto ciclabile tra Fermi e via Gram-
sci in collegamento con Grugliasco e
la tratta Pianezza-Venaria che permette di raggiungere la Reggia di
Venaria in bici da Collegno.
Ma la vera novità di questo mandato
amministrativo è stato il potenziamento del bike sharing. Le biciclette ora hanno lo stesso sistema di
aggancio di Torino e del resto della
Zona Ovest. Ora chi prende una bici a
Collegno può restituirla a Torino e viceversa. In più, con le nuove 4 postazioni di Borgata Paradiso, Terracorta,
del Parco Dalla Chiesa, il numero
delle stazioni di bike sharing è salito
a 8 con 84 colonnine per 49 biciclette
circolanti. La manutenzione e la gestione non rappresenta un onere per
il Comune grazie alla convenzione
con una ditta che ottiene in cambio
l’utilizzo gratuito di spazi pubblicitari.
A conferma del successo del sevizio di Bike Sharing ci sono i dati sui
prelievi, che nel 2013 sono stati oltre
10.000. La stazione più utilizzata si
conferma Fermi con oltre 4.000 prelievi, seguita da Paradiso con 2.200
prelievi. Se nel 2011 c’erano 57 abbonati al servizio, nel 2013 sono saliti
a 250.
In aumento le postazioni Bike Sharing
STAZIONE
n. prelievi 2012
n. prelievi 2013
Certosa / P.le Avis
35
502
Dalla Chiesa / Pastrengo
44
848
Fermi
269
3761
Gramsci
80
953
Leumann
21
550
Metro Paradiso
116
2091
2
91
Stazione F.S.
108
1158
TOTALE PRELIEVI
675
9954
Savonera
L’utilizzo delle bici in Bike Sharing è cresciuto
28
PER UN AMBIENTE PIÙ PULITO
L
a Città, in questi anni, ha fatto
la sua parte nella battaglia condotta dai comuni europei contro
l’inquinamento dell’aria. Nel 2010
Collegno ha aderito al Patto dei sindaci proposto dall’Unione europea ai
primi cittadini degli Stati membri per
raggiungere gli obiettivi del protocollo
di Kyoto, che prevedono la riduzione
delle emissioni di CO2 del 20 per cento entro il 2020. Nel 2011 è stato approvato il Piano d’azione per l’energia
sostenibile che prevede per il 2020 di
andare oltre il protocollo di Kyoto tagliando la CO2 del 30 per cento. Per
raggiungere l’obiettivo si è puntato
soprattutto sul regolamento edilizio
con precise regole per il risparmio
energetico nei nuovi edifici, la diffusione del fotovoltaico e del teleriscaldamento. L’allegato energetico per le
costruzioni è stato riconosciuto nel
2010 dall’Osservatorio nazionale sui
regolamenti edilizi come il più avanzato del Nord Italia.
L’abbattimento di C02 con conseguente risparmio sul riscaldamento
è arrivato anche dalle ristrutturazioni degli edifici pubblici per migliorarne le prestazioni energetiche.
È stato costruito con questa logica
il centro civico “Ettore Sassi” (con
un’innovativa copertura vegetale
del tetto e una schermatura dell’involucro). Sono state ristrutturate le
scuole Gramsci e Don Milani (con
la sostituzione dei serramenti); il
Palazzetto dello sport (con nuovo
isolamento della parete nord); l’asilo Tortello (con tetto in lamiera che
migliora la coibentazione).
Per il fotovoltaico, sulla discarica di
Barricalla esiste un campo solare
attivo dal 2011 che ha prodotto oltre
2 milioni e mezzo di Kwh di energia
elettrica. Ma i pannelli sono spuntati
soprattutto sui tetti delle scuole. Al
2012 risultavano installati 34,5 Kwpicco che fanno raggiungere alla
potenza fotovoltaica installata nel patrimonio comunale i 58,18 Kw-picco.
Da questa potenza deriva una produzione annuale di energia elettrica che
supera i 60 MWh.
L’energia viene impiegata in autoconsumo negli edifici scolastici con un
risparmio in bolletta di 17.000 euro.
A titolo di esempio, nel 2012 l’energia
prodotta oltre l’orario di apertura del-
“
In pochi anni
raggiunto il 57% di
raccolta differenziata,
un risultato di tutti
i collegnesi. Una
grande attenzione
posta all’efficienza
energetica degli edifici
pubblici e privati”
le scuole è stata venduta in rete con
un ricavo di 12.900 euro. Inoltre, nello
stesso anno, questi interventi hanno
permesso anche un ricavo da “certificati verdi” emessi dal Gestore per
l’energia per un totale di 16.750 euro.
Nel 2013 si è aggiunto l’impianto
dell’asilo Tortello con altri 30 Kw-picco. In tutto, oggi, sono 8 le scuole che
producono fotovoltaico.
Per quanto riguarda la rete di teleriscaldamento, oltre ai condomini allacciati al nuovo sistema, sono stati
allacciati, nel 2012, 8 scuole e 2 edifici
comunali.
La spesa energetica del Comune per
illuminare piazze, viali e giardini supera il milione. Ma pur tenendo conto
dei problemi economici, in 10 anni i
lampioni a Collegno sono passati da
4.000 a 6.700. Il problema negli ultimi tempi è stato tenere d’occhio i
consumi e cercare di risparmiare il
più possibile. Così si sta facendo una
mappatura completa degli impianti
e si sta avviando il telecontrollo per
ridurre gli sprechi. Tutti gli impianti
sono stati tarati al minimo consumo
e sono state ridotte le ore di servizio:
si accendono un’ora dopo la sera e si
Massicci investimenti per realizzare
impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole
spengono un’ora prima al mattino.
Sempre nell’ottica della riduzione dei
consumi energetici e di risparmio
sulla bolletta tutti i semafori sono
stati convertiti all’illuminazione a led
con la quale si ottengono sia un minor consumo che minori costi di manutenzione.
Differenziata al
massimo storico
Questo decennio di amministrazione
è stato interessato dalla “rivoluzione
dei rifiuti”. Un modo nuovo di intendere il rapporto con l’immondizia che
produciamo che, per la prima, volta
ha visto i cittadini protagonisti di una
parte importante del ciclo di smaltimento. Anche in città è arrivata la
raccolta differenziata porta a porta.
Con il tempo la novità è stata assorbita e Collegno è diventata una delle
città più virtuose della provincia di Torino. Negli ultimi 5 anni siamo passati
dal 51 al 57 per cento, con punte del
58 per cento di percentuale di raccolta differenziata. In alcuni contesti ur-
Raccolta differenziata in crescita
Bacino
% RD
Prod. Procapite
Kg/ab/anno
Rifiuti Indiff.
Kg/ab/anno
2009
53.67
401.82
186.16
2010
51.24
410.23
200.04
2011
51.90
408.74
196.68
2012
54.34
399.44
182.37
2013
56.19
420.04
236.04
29
Sono aumentate le isole interrate, così come è partita la differenziata nei mercati
bani particolarmente problematici si
sono introdotte le isole interrate.
La quantità di rifiuti prodotta dai collegnesi ha comunque subito, come
dappertutto, una diminuzione per effetto della crisi economica. La raccolta differenziata ha prodotto un ricavo
economico per il Comune di 184.000
euro nel 2009 salito a 235.000 euro
nel 2013.
Un contributo significativo è arrivato
dai mercati, dove finalmente si fa la
raccolta differenziata. La sperimentazione è partita nel 2011 nel mercato di piazza Torello con una campagna di informazione tra gli operatori.
I rifiuti differenziati vengono raccolti
durante l’orario di vendita a partire dalle 10 del mattino. Il servizio è
presente anche nei mercati maggiori
di Terracorta, Santa Maria e Borgata
Paradiso.
Un passo importante nella differenziata è stato compiuto con l’apertura, nel 2011, del nuovo ecocentro
di corso Pastrengo che nel 2013 ha
raggiunto i 200 ingressi al giorno.
Grazie a questo servizio più efficiente,
insieme all’obbligo per i proprietari di
recintare alcune zone dismesse, gli
abbandoni di rifiuti nelle aree verdi
e nelle zone industriali sono drasticamente diminuiti. Nel frattempo si
è comunque mantenuto il servizio di
smaltimento a domicilio, gestito dal
Cidiu attraverso il numero verde 800011651.
L’Ecocentro è sempre più utilizzato con oltre 200 conferimenti al giorno
L’Ecocentro è sempre più utilizzato
30
anno
sito
Kg. Rifiuti
Kg differenziati
%
n.utenti/gg.
2009
Via XX Settembre
665.828,00
412.078,00
61,89
30
2010
Via XX Settembre
675.857,00
463.457,00
68,57
30
2010
Via Manzoni
2011
Via Manzoni
1.382.252,00
1.021.932,00
73,93
2011
C.so Pastrengo
2012
C.so Pastrengo
1.640.494,00
1.190.614,00
72,58
150
2013
C.so Pastrengo
1.985.614,80
1.419.274,80
71,48
200
70
70
130
Acqua e latte crudo a km zero
In città sono presenti 2 Punti Acqua
gestiti dalla Smat, in Piazza Torello
e a Borgata Paradiso. Mentre è già
stata siglata la convenzione per realizzarne un terzo al Villaggio Dora. Le
convenzioni sono state a costo zero
per il Comune.
Un Punto Acqua distribuisce mediamente 616.000 litri di acqua all’anno,
corrispondenti quindi a circa 410.667
bottiglie da un litro e mezzo risparmiate. Il risultato ambientale è quindi
di 120.000 Kg di plastica in meno da
riciclare (30 grammi a bottiglia); 2.760
Kg di C02 in meno per la mancata
produzione della plastica per le bottiglie; 15.600 Kg di C02 in meno per
il trasporto delle bottiglie (stimati su
una media di 350 Km di trasporto).
Inoltre, nelle scuole, viene promosso
il consumo di acqua di rete idrica (la
cosiddetta “acqua del Sindaco”): per
questo è stata eliminata l’acqua in
bottiglia a favore delle caraffe riempite con acqua del rubinetto.
Sempre per eliminare imballaggi da
riciclare e per favorire il consumo di
prodotti a Km zero sono attivi i distributori automatici di latte crudo gestiti
direttamente dai produttori.
Grazie ai Punti Acqua di Collegno si risparmiano oltre 900.000 bottiglie di plastica
Animali sotto controllo
In città è in aumento il numero
degli animali d’affezione. Un grande sforzo è stato fatto per tenere
sotto controllo il fenomeno e fornire i servizi adeguati. Nel 2013 i
cani registrati all’anagrafe canina
intestati a collegnesi risultavano
3.145.
Sul fronte degli abbandoni, invece,
si è constatato un netto miglioramento dovuto all’obbligo del microchip. Negli ultimi 3 anni, le catture dei cani randagi sono passate
dalle 42 del 2010 alle 23 del 2012.
Mentre le sterilizzazioni dei gatti in
colonia mantiene gli stessi livelli
con una media di 50-60 gatti sterilizzati all’anno.
Per migliorare la gestione del fenomeno sarà ampliato il canile, la
struttura gestita in collaborazione
con un’associazione che si occupa
anche dell’accalappiamento e del
controllo delle colonie feline e che,
per questo, riceve un contributo
annuo di 72.000 euro dal Comune.
Ogni anno gli ospiti del canile sono
oltre 90, per circa una quarantina
di adozioni.
Oltre all’azione di contrasto contro
le deiezioni canine che imbrattano
i giardini, condotta con le guardie
volontarie, si è scelto di incrementare le aree per lo sgambamento
dei cani, che ora sono arrivate a 4
con la realizzazione dell’area in via
Sassi a Borgata Paradiso; inoltre è
in progettazione una quinta area al
Villaggio Dora.
Il canile municipale ospita oltre 90 cani ogni anno ed è gestito dai volontari
31
URBANISTICA SOSTENIBILE
C
ome tutte le città a tradizione industriale, Collegno è alle prese
con una storica trasformazione
urbanistica. Dopo il secolo delle fabbriche e dei villaggi operai, e poi del pendolarismo la città sta cambiando volto.
La sfida è rappresentata dal saper governare questa trasformazione determinando una nuova fisionomia basata
sull’equilibrio tra le diverse funzioni
urbanistiche.
Il Piano Regolatore del 2003 si sta attuando per gradi.
Collegno è una città sostanzialmente
ordinata. C’è sempre stata una cultura
urbanistica forte fin dal Piano regolatore degli anni ’50 dove era già presente il
tema della difesa del verde e dell’agricoltura. Quello fu uno dei primi piani regolatori italiani, redatto quando in altri
Comuni vigeva il Far West.
Collegno è stato anche un Comune che
ha imposto gli oneri di urbanizzazione
ben prima che la legge li rendesse un
obbligo. Già allora c’era l’idea che si
dovessero dare servizi adeguati ai nuovi residenti e che questi dovessero fare
parte dei costi di costruzione.
Nei decenni la città si è sviluppata in
modo armonico: un centro storico che
affianca il castello medievale dei Provana su una suggestiva scarpata sulla
Dora; aree residenziali anche ad edilizia popolare; un grande parco pubblico
centrale, il Parco Dalla Chiesa; giardini
di quartiere e un parco agronaturale
lungo la Dora Riparia; 2 zone industriali. Si sono anche ricucite la parte a
nord della ferrovia e quella a sud grazie
all’entrata in esercizio del sottopasso.
“
Riordinate e recuperate molte aree, piccole e
grandi, migliorando la qualità urbana per i cittadini”
Le politiche urbanistiche del Comune
hanno guardato alle aree di ricucitura
e a quelle occupate da fabbriche dismesse, tenendo presente l’esigenza di
non perdere tessuto industriale (anzi, di
creare nuove opportunità di lavoro); di
soddisfare la richiesta di case popolari;
di mantenere la dotazione di verde pubblico e di servizi per i cittadini.
Le zone del Piano regolatore in cui era
prevista una trasformazione sono 6. E
tutte sono state praticamente realizzate: Area Ikea, Ponte Dora, Area centrale, Area Fabbrichetta, Area ex Elbi, Area
di via Messina.
Il nuovo negozio Ikea, con una superficie di 20.000 metri quadrati e il parco
pubblico di 65.000 metri quadrati, ha
realizzato un polo commerciale con la
creazione di circa 100 nuovi posti di lavoro e il finanziamento del nuovo ponte
sulla Dora.
Il Piano particolareggiato della cosiddetta “Zona centrale” riguarda l’area
dell’ex biscottificio Maggiora: approvato
nel 1997 e avviato da questa amministrazione sta arrivando a compimento
con nuove residenze, servizi, parcheggi
e una nuova scuola materna da 3 sezioni, un nuovo polo commerciale intorno
all’asse di viale Piemonte.
Nell’area di via Fabbrichetta a ridosso
di corso Francia erano previsti interventi già nei vari piani regolatori ap-
Gli interventi previsti dal Piano regolatore riguardano sei nuove aree residenziali
32
provati ma mai realizzati. Si trattava di
rimettere ordine in una parte della città
caratterizzata da ruderi di cascine e di
fabbricati industriali oltre a spazi aperti.
Ora si sono realizzati edifici residenziali
con negozi, una nuova viabilità più ordinata rispetto alla precedente, una
scuola materna di 4 sezioni e nuovi parcheggi.
Nell’area dell’ex Elbi, la trasformazionie
quasi conclusa è più complessa. Qui si
era liberato lo spazio lasciato dalla Elbi,
ricollocata nella nuova area del Piano
degli insediamenti produttivi. E questa,
con il Piano particolareggiato del 2006,
sta diventando una grande zona residenziale ma anche zona di servizi collegati al sistema di interscambio con la
metropolitana, con parcheggi e il nuovo
centro commerciale, più aree verdi e piste ciclabili.
Il Piano particolareggiato di via Messina, chiude il panorama degli interventi
urbanistici che hanno visto la luce in
questi ultimi 5 anni. Qui si sta realizzando un edificio residenziale pubblico
con 32 alloggi di edilizia popolare e uno
privato da 16 alloggi, più aree verdi e
parcheggi.
Resta il problema complesso della trasformazione dell’Area di via De Amicis,
tra l’Area ex Elbi e il Parco della Certosa, dove la città si gioca molta della
sua capacità attrattiva futura. La sfida
è realizzare un mix armonico tra utilizzi diversi mantenendo insediamenti
produttivi non impattanti, una quota di
residenziale e soprattutto servizi.
In questa area è stato approvato lo
Studio Unitario di Coordinamento per
l’area dell’ex fonderia Mandelli. L’intervento urbanistico prevedeva la realizzazione di una decina di stabili, all’80%
saranno in edilizia libera e il 20% in
edilizia convenzionata, dei quali un
30% destinati all’affitto agevolato; con
le residenze verranno anche realizzate
una scuola per l’infanzia con 3 sezioni
e un asilo nido, sarà ceduta al Comune
un’area per realizzare una R.S.A. per
anziani.
Sulla seconda area sono previsti due
edifici di 4 piani dedicati a edilizia popolare e 7.500 metri quadrati per attività
commerciali e un albergo con centro
congressi.
Altro obiettivo, sempre in quella zona,
è stato mantenere integra l’intera
area del Campo Volo, sia nella parte aeroportuale sia nella zona verde
adiacente.
Tutti questi progetti di trasformazione sono stati messi a disposizione dei
cittadini negli spazi dell’Urban Center,
dove è anche possibile acquisire tutte le
informazioni sul Piano Regolatore. Non
si tratta di un semplice sportello ma di
uno spazio espositivo multimediale che
comunica in modo nuovo le trasformazioni della Città. Così Collegno è l’unica
città piemontese da 50.000 abitanti ad
avere un Urban Center a disposizione
dei cittadini; una struttura che si è affiancata alle tradizionali assemblee di
quartiere in cui si sono sempre spiegate le scelte urbanistiche in contraddittorio con i cittadini.
L’obiettivo del Piano Regolatore, che si
sta raggiungendo gradualmente, era
eliminare la cesura con il resto della
città.
Anche il centro storico si è trasformato
gradualmente, per l’intervento dei privati ed anche grazie ai lavori di rifacimento della piazza IV Novembre svolti
dall’amministrazione.
Il cimitero ha avuto nuove e importanti realizzazioni
Ampliamento del
cimitero
Il cimitero è stato oggetto di continui
lavori. Ma il vero problema è la necessità di spazi: dopo l’ampliamento
del 2005, costato 4 milioni di euro,
è stato realizzato un nuovo progetto
per 1.180 loculi, 3.620 posti a terra e
54 tombe di famiglia. È stato ampliato
il campo 9 per dare spazio ai riti non
cattolici; sono state realizzate la Sala
del Commiato, un luogo destinato a
funzioni civili o di diverse fedi religiose, con 2 nuove sale autoptiche,
utilizzate anche dai Comuni vicini. È
in corso anche il cantiere di restauro
della chiesetta medievale di San Lorenzo, costato 250.000 Per favorire le
visite dei disabili e degli anziani viene
messo a disposizione un veicolo elettrico con conducente.
ATTENZIONE AL LAVORO
Un tessuto
produttivo solido
Se è vero che l’attuale crisi ha iniziato
a fare sentire i suoi effetti in Italia nel
2008, questo non vale per il nostro territorio, dove si erano già fatte sentire la
crisi della Fiat e dell’indotto. L’Amministrazione, fin dal 2004, ha dovuto fare i
conti con il rischio di una progressiva
deindustrializzazione del territorio comunale. A questo proposito l’impegno
del Comune è stato di favorire nuove
opportunità occupazionali, puntando
su diversificazione produttiva, mettendo a punto i protocolli occupazionali con le nuove imprese e grazie a un
consistente piano di investimenti per
i servizi alla persona. Oggi a Collegno
su circa 3.000 imprese, circa 310 sono
manifatturiere, la maggior parte sono
artigiane, seguono le piccole imprese
commerciali, i professionisti e le ditte
edili.
La nuova area industriale, definita nel
Piano degli insediamenti produttivi (Pip)
a ridosso della tangenziale, ha così risposto adeguatamente al rischio deindustrializzazione del nostro territorio.
“
La nostra area
industriale, un motore di sviluppo per
creare nuove opportunità occupazionali”
Con molte aziende insediate nell’area,
e tutte le grandi attività commerciali, è
stato siglato un protocollo per l’assunzione di personale collegnese. Così,
oggi nel Pip il 30 per cento dei lavoratori
è di Collegno.
Con gli imprenditori, l’Amministrazione
ha anche stabilito un rapporto continuo.
Si sono svolti incontri in una trentina di
aziende sia per ascoltare le loro esigenze e richieste sia per illustrare i progetti
comunali per lo sviluppo industriale e il
sostegno al lavoro.
Il Comune ha anche istituito il SUAP,
lo Sportello unico delle attività produttive, per snellire le procedure di avvio
d’impresa per tutti i procedimenti che
riguardano l’esercizio di attività produttive e di prestazioni di servizi. Avviato a
fine 2011, nei primi due anni di apertura
ha seguito quasi 400 richieste e prati-
Sono arrivate fabbriche e centri commerciali
che risolte in circa 200 autorizzazioni
per attività produttive di varia natura.
Un elemento forte di diversificazione
occupazionale è arrivato con i grandi
centri commerciali dove sono impiegati
circa 500 lavoratori, di cui oltre un centinaio è collegnese.
Così, proprio quando nel 2009, la crisi
economica si è fatta più sentire la città
si è trovata questa opportunità a controbilanciarne almeno in parte gli effetti.
Sul fronte delle politiche del lavoro, il
33
Comune ha incrementato i progetti per
l’occupazione.
In particolare, dal 2010 è attivo, per
iniziativa del Comune, il progetto “Investi nel lavoro” per il tirocinio di giovani
nelle aziende della città. Con un investimento di 70.000 euro l’anno, dal 2010
sono stati mandati in azienda 60 giovani
collegnesi all’interno di un programma
che prevede 6 mesi di esperienza retribuita a 530 euro al mese che paga
il Comune. Nel primo anno, i tirocini si
sono trasformati in assunzioni per il 67
per cento, nel secondo anno la media di
assunzioni è stata mantenuta, con il 63
per cento.
Per favorire l’occupazione femminile è
stato avviato il progetto “Azione donna”
che ha permesso di impiegare una ventina di donne dai 35 ai 50 anni nei centri
commerciali per tre mesi a 530 euro al
mese.
Per quanto riguarda gli ammortizzatori
sociali, è stato garantito l’anticipo della cassa integrazione in deroga, prima
che la Regione Piemonte assumesse
direttamente tale onere.
Una parte importante delle politiche
del lavoro viene svolta all’interno del
Patto Territoriale della Zona Ovest in
accordo con gli altri Comuni. In particolare, da anni, è attiva l’iniziativa “Un
euro per abitante”. Questi fondi vengono impiegati nel “Progetto Pratico”,
attraverso tirocini formativi e sostegno
psicologico per agevolare il ritorno
all’occupazione di persone che hanno
perso il lavoro.
Il Comune cofinanzia con circa 1.000
euro per ogni giovane, formazione
all’estero attraverso il “Progetto Leonardo”, finanziato principalmente con
fondi europei.
Inoltre, è in corso il “Progetto Ilcom”,
destinato all’inserimento lavorativo delle persone disabili iscritte nelle liste di
“collocamento mirato”. In questi ultimi
anni sono state 15 le persone seguite.
Il sistema del
commercio
L’insediamento della grande distribuzione nel nostro territorio è stato
gestito dall’Amministrazione che ha
cercato di operare in equilibrio tra
l’interesse per i nuovi posti di lavoro
e l’interesse per il mantenimento del
commercio di vicinato che rappresenta un importante aspetto sociale della
vita della città.
La normativa nazionale non permette
più di orientare le aperture e le “licenze”. L’apertura di esercizi è libera. Ma
il Comune ha comunque varato, nel
2010, il Piano dei pubblici esercizi,
per attenuare gli effetti negativi della
direttiva europea “Bolkestein” sulle
liberalizzazioni.
Inoltre, con le associazioni di categoria e le associazioni di via è stato
mantenuto un dialogo continuo che
ha permesso, per esempio, di migliorare l’arredo urbano nelle zone di addensamento commerciale come viale
XXIV Maggio e viale Antonio Gramsci e
di sostenere con contributi e patrocini
le iniziative delle associazioni.
Il Comune ha scelto di svolgere direttamente tutte le procedure annuali di rinnovo delle licenze ambulanti (Vara) evitando agli ambulanti di
ricorrere ad agenzie private e sostenere i relativi costi. In città gli esercizi commerciali sono diffusi capillarmente anche nei nuovi quartieri. La
crisi non ha ridotto sensibilmente il
numero delle attività. Sono presenti
152 pubblici esercizi (bar e ristoranti); 129 esercizi alimentari; 385
esercizi di vicinato del settore extralimentare. I centri commerciali veri e
propri, come si è visto, dal prossimo
anno saranno 3. Le medie strutture
commerciali sono 19.
Gli spazi mercatali sono stati potenziati
Le aree mercatali
località
giorno
posti fissi
Savonera
lunedì
12
Villaggio Dora
martedì
27
Santa Maria
mercoledì
208
Terracorta
giovedì
94
Paradiso
venerdì
103
Piazza Torello
sabato
88
Totale
34
Per gli imprenditori commerciali è
stato anche creato uno sportello comunale che offre consulenze gratuite
per sostenere l’apertura di nuove attività. Un altro sportello è dedicato ai
consumatori, e aiuta i cittadini anche
nella comprensione delle offerte telefoniche e bancarie. Nell’ambito dello
sportello è stato avviato il progetto
“1000 colori del risparmio” per aiutare gli utenti nel rapporto con gli istituti
di credito.
E poi c’è il grande sistema dei mercati cittadini, che ha subito un forte
ammodernamento. A Collegno si
è scelto di ubicare i 6 mercati giornalieri il più possibile in piazze e
non più su vie, per ottenere l’effetto
“piazza del mercato” come luogo di
incontro e aggregazione. Nel 2009 è
stato inaugurato il nuovo mercato di
Terracorta, finanziato in parte con gli
oneri dei grandi centri commerciali,
dopo la realizzazione dei mercati di
Borgata Paradiso e di Villaggio Dora.
Mentre si continua a progettare il
mercato di Santa Maria.
In accordo con le associazioni agricole, è stato aperto il nuovo mercato
dei produttori agricoli in corso Francia, aperto il venerdì pomeriggio, dove
sono presenti anche produttori collegnesi, la gran parte dei quali giovani.
A favore del mondo agricolo è stata
favorita la vendita diretta in cascina e
la trasformazione diretta del prodotto,
in particolare dei derivati del latte, e
sono aperti in Collegno due agristurismo.
Per aiutare il commercio di vicinato e per venire incontro alle famiglie
in difficoltà, il Comune ha ideato con
una serie di esercizi commerciali alimentari, il progetto “Un pasto a 5,99
euro”. Con questo tetto di spesa i
clienti possono comprare prodotti alimentari che fanno parte di un paniere
concordato con l’Amministrazione.
532
LA CASA DEI CITTADINI
“
Un Comune
aperto e al servizio
degli utenti con
strumenti innovativi,
competenze
professionali e qualità
umane del personale”
La macchiina comunale non ha ridotto la sua efficienza nonostante il blocco delle assunzioni
L
a macchina comunale ha dovuto fare i conti con i tagli imposti
dal governo. Di qui la necessità
di ridurre gli sprechi e ottimizzare le
risorse umane.
Le politiche del personale sono condizionate dalle normative nazionali.
Negli ultimi 2 anni è stata imposta una
forte limitazione delle assunzioni e del
ricambio del personale che va in pensione.
Per mantenere e ampliare i servizi non
si è proceduto a nuove assunzioni ma
è stata riorganizzata la ripartizione del
lavoro.
Quando si è potuto assumere si è
scelto di potenziare le strutture per la
sicurezza, per la progettazione e per
la scuola con l’ingresso di nuovi vigili,
geometri ed educatori; oltre alla stabilizzazione dei precari. Insomma, si è
scelto di non lasciare scoperti i servizi per i cittadini. E di non indebolire il
Comune in settori strategici e delicati
come l’Urbanistica e le Opere pubbliche, servizi che si è scelto di non esternalizzare anche per non aumentare i
costi pagando professionisti esterni. Si
è mantenuta anche efficiente la squadra di vigilanza edilizia per tenere sotto
controllo il fenomeno dell’abusivismo
e si sono potenziati i servizi di controllo
sulle autocertificazioni.
Altra scelta strategica, come già ricordato, è stata quella di non ridurre
il numero di vigili urbani, continuando
a garantire la storica presenza di una
solida struttura di polizia municipale.
Mentre sul fronte della formazione è
stato mantenuto il personale addetto
alle funzioni educative con nuove assunzioni.
Sempre nell’ottica di un uso più razionale delle risorse è stato anche mantenuto l’Ufficio Avvocatura (che gestisce il 90% delle cause).
Così come non è stato esternalizzato
il servizio di manutenzione delle apparecchiature informatiche, anche qui
per non dipendere sempre dai costi dei
tecnici esterni.
Crescono gli
sportelli comunali
Altro servizio comunale che non ha
visto tagli è quello rappresentato dagli
sportelli di informazione e consulenza
per i cittadini. Anche in tempi di spending review a Collegno c’è un ufficio
anagrafe che sta aperto 10 ore al giorno in orario continuato per 5 giorni alla
settimana. I tempi di attesa sono inferiori alla media e la procedura prevede
di mettere a loro agio i cittadini che
possono parlare con l’impiegato seduti
con lui di dall’altro lato della scrivania.
L’attenzione per i cittadini che sono i
veri “azionisti” della Città, ha portato
in questi anni a confermare un’impronta di Comune amico, interessato
all’ascolto dei problemi e a offrire servizi facilmente accessibili.
Esperienza ormai consolidata per
gli uffici comunali sono i “Giovedì del
cittadino”, con gli sportelli istituzionali a orario prolungato (9-17) e l’orario
dell’anagrafe prorogato, tutti i giorni,
dalle 8 alle 18,30. Lo stesso ufficio tributi ha visto prolungare il proprio orario offrendo anche servizi personalizzati su prenotazione.
Sono attivi anche numerosi sportelli
gestiti spesso con il “privato sociale”. I
cittadini vengono seguiti in veri e propri
percorsi studiati ad hoc sulla loro esigenza personale.
Eccoli.
Lo Sportello Informagiovani, uno dei
servizi storici della Città, aiuta i ragazzi
nell’orientamento scolastico e universitario, nella ricerca di lavoro, oltre a
Gli sportelli comunali sono stati potenziati con nuovi servizi e orari prolungati
35
Dotazione organica del Comune
2009
2010
2011
2012
2013
6
6
6
6
6
Area contabile-amministrativa
163
163
165
167
168
Area tecnica
49
49
47
44
45
Area socio-educativa*
50
50
50
50
51
Polizia Municipale
42
42
42
42
40
Totale generale
310
310
310
309
310
Dirigenti
* comprende gli educatori asili nido
promuovere l’offerta culturale, sportiva e ricreativa.
C’è poi lo Sportello anziani, sia nel
Centro Anziani di Via Fiume, per 4
giorni alla settimana, sia a Savonera
per un giorno alla settimana.
Lo Sportello di condominio, una volta
alla settimana, offre consulenze sui
regolamenti e sulla fruizione degli
spazi condominiali.
Lo Sportello di Tutela del Consumatore, una volta alla settimana, aiuta
i cittadini a districarsi tra contratti di
utenze e servizi.
Lo Sportello del Commercialista,
aperto a marzo 2014, a disposizione
dei cittadini per consulenze fiscali.
Lo Sportello Energia, sempre una volta alla settimana, offre supporto nel
risparmio energetico, nei consumi e
nelle ristrutturazioni.
Lo Sportello degli Eco Volontari, offre
consulenze sulla raccolta differenziata, sugli animali domestici e sulle norme ambientali.
È attivo anche lo Sportello Me.Dia.Re.
per tentare la mediazione dei conflitti
in famiglia e tra vicini di casa.
Ultimo nato, lo Sportello Sos Crisi per
il sostegno psicologico a chi perde il
lavoro.
Innovazione
tecnologica
continua
Collegno ha raggiunto un livello
molto alto di informatizzazione della
macchina comunale. Si chiama processo di “dematerializzazione”. E ha
l’obiettivo di fare circolare ogni documento interno e ogni pratica per via
telematica, eliminando i fogli di carta; ad esempio eliminando anche le
convocazioni in carta recapitate dal
messo comunale.
Sono aumentati i servizi digitalizzati
offerti ai cittadini, anche grazie al rinnovo di tutti i computer e l’adozione di
reti veloci che presto utilizzeranno la
banda larga. Si usa la posta elettronica certificata, con una cinquantina di
certificazioni, e i consiglieri comunali
sono tutti dotati di Pc e di navigazione
internet.
La spesa complessiva per l’informatizzazione e le comunicazioni degli
uffici comunali è passata dai 352.885
euro del 2009 ai 451.100 euro del
2011. Nel 2012 è stata di 438.150
euro, mentre nel 2013 è scesa a
Il processo di dematerializzazione consente notevoli risparmi
36
I servizi comunali sono stati potenziati
374.687 euro per effetto del completamento di buona parte degli interventi previsti.
Tutti i sistemi gestionali sono informatizzati attraverso un unico database a cui sono collegati tutti i servizi
(documentale, elettorale, demografico, tributi etc). In questo modo, da
5 anni, si possono gestire tutti gli atti
amministrativi senza produrre necessariamente della carta. Ma il nostro Comune è stato anche uno dei
primi ad adottare l’Albo pretorio on
line. Nel nuovo sito del Comune sono
on line anche l’anagrafe, la consultazione delle multe da autovelox (con la
relativa foto), la consultazione di pratiche edilizie e autorizzazioni al commercio. Presto sarà attivato il servizio
cartografico. Il sito internet, aggiornato ogni giorno con le informazioni
dall’Amministrazione, è sempre più
frequentato: ha raggiunto i 20.000 accessi l’anno.
Per garantire efficienza al sistema
è necessario un continuo adeguamento tecnologico: per questo vengono cambiati una cinquantina di Pc
all’anno.
Altro passo tecnologico che ha permesso un forte risparmio, distribuito
negli ultimi anni, è stato il collegamento telefonico con il sistema Voip
di tutte le 7 sedi comunali. In questo
modo le telefonate tra uffici sono gratuite, con un abbattimento significativo dei costi delle bollette telefoniche.
A breve saranno collegate in Voip anche le scuole. E rimanendo nella telefonia, un altro risparmio è dato dal
contratto rinegoziato per i cellulari
dei dipendenti. Ci sono 144 Sim attive
con piani tariffari vantaggiosi. In futuro saranno adottate Sim prepagate.
I cellulari di servizio sono assegnati
a 89 dipendenti su 300 e agli amministratori attraverso un regolamento
che disciplina le condizioni di utilizzo.
Per quanto riguarda l’accesso a Internet per i cittadini, il Comune ha
installato 4 punti wi-fi pubblici: a
Palazzo Civico e in tutta piazza della
Repubblica, nella biblioteca e nella piazzetta del Villaggio Leumann,
nella Sala Consiliare di Villa 7 e nella
zona del “vascone” nel cuore del Parco Dalla Chiesa, quest’ultimo molto
utilizzato in estate dai giovani. Con il
punto di accesso di palazzo Civico è
anche attivo il laboratorio telematico a disposizione dei cittadini per 10
ore al giorno con 8 Pc collegati per
la libera navigazione, un servizio che
totalizza oltre 500 accessi al mese.
E tra poco saranno attivi altri 8 punti wi-fi in Città forniti in convenzione
con un privato utili anche per il sistema della Protezione civile.
Il Comune ha avviato un programma
di ristrutturazione degli immobili già
utilizzati per attività sociali, sedi comunali e attività culturali. Le ristrutturazioni hanno aumentato il valore di
questo grande patrimonio immobiliare del Comune. L’utilizzo delle strutture è sempre legato a convenzioni
con le associazioni che se le prendono
in carico e che si assumono gli oneri
delle utenze e del canone ricognitorio.
Alcune associazioni si assumono anche oneri di ristrutturazione a fronte di
proroghe delle convenzioni.
È stato inoltre realizzato uno studio
di fattibilità per la trasformazione del
Palazzo Civico, che è un edificio datato 1974 e fortemente energivoro. Le
innovazioni tecnologiche e l’attivazione degli sportelli hanno permesso di
razionalizzare gli spazi.
burocratiche che hanno coinvolto
anche Regione e Soprintendenza
per i Beni Artistici.
Nel gennaio 2010 era stato siglato il
protocollo d’intesa tra Comune, Asl
e Regione e aveva sancito l’impegno
di spesa della Regione per il restauro
del patrimonio storico-artistico e un
impegno congiunto dei tre enti per la
valorizzazione culturale e turistica.
Il 31 dicembre 2013 c’è stato l’atto
d’acquisto dal notaio. Gli edifici definitivamente acquisiti sono: il padiglione 14 con la cucina centralizzata
comunale e la sede di un’associazione; l’ex cascina sede del Centro Socio
Terapeutico; le ex stalle ristrutturate
e utilizzate da associazioni; la Casa
del Priore; le cabine elettriche; il Padiglione 4 sede del Museo e del Patto Territoriale; il Padiglione 16 che
Un patrimonio
comunale sempre
più ricco
La gestione del patrimonio immobiliare è stata affrontata, in questi anni,
con un impegno superiore al passato,
perché si è acquisita maggiore consapevolezza del valore e della sua
incidenza sui bilanci comunali. Si è
fatta un’attenta ricognizione per valutare quali fossero le proprietà da
alienare, ricavando così nuove entrate per la Città. Anche se, il piano
di alienazione degli immobili, non
risultava obbligatorio, visto il basso
livello di indebitamento del Comune,
è stato comunque attuato per liberare nuove risorse.
In questi ultimi anni sono stati venduti
l’ex macello, con un introito di oltre un
milione di euro, un fabbricato nell’area
industriale; un negozio a Savonera
e un alloggio in via De Amicis. Non è
invece andata a buon fine la vendita
del palazzo di via Oberdan a causa
della crisi economica che ha rallentato il mercato; si stanno così valutando
nuove ipotesi di valorizzazione.
Si è poi definito in via conclusiva il
rapporto con l’Asl TO 3 sul patrimonio
della Certosa Reale. Mentre il verde
del Parco Dalla Chiesa è in comodato al Comune per 99 anni con relativi
impegni di manutenzione.
L’ultima acquisizione riguarda buona parte degli edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico
Il nuovo anno ha portato con sé l’acquisizione al patrimonio comunale di
numerosi edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico che dal 1996 erano stati ceduti dalla Regione all’Asl. Finisce così
una querelle che durava da 16 anni
tra Comune, Asl e Regione. Il primo
accordo per il passaggio degli edifici
al Comune risale infatti al 1998.
In tutti questi anni, molti edifici
dell’ex Ospedale Psichiatrico sono
stati utilizzati dal Comune in comodato gratuito. Il Comune, si era assunto l’onere delle ristrutturazioni.
Così, per chiudere l’accordo è stato
necessario un lungo lavoro di contabilizzazione del valore del patrimonio
immobiliare dell’ex OP controbilanciato dal valore delle ristrutturazioni
già eseguite dal Comune negli edifici
che ha utilizzato in questi anni. Sono
stati anni di defatiganti procedure
comprende la Lavanderia a vapore e
la Stireria; la superficie del sedime
del chiosco bar; la superficie delle
rimesse; le stradine interne.
Tenendo conto dei 4,26 milioni di euro
già spesi negli anni dal Comune per
le ristrutturazioni, la spesa ulteriore
per la Città è di 2,663 milioni euro a
fronte di un valore di mercato di ben
6,665 milioni di euro.
Una prima somma di 1,6 milioni è
stata pagata attraverso lavori di riqualificazione dei porticati della Certosa che resta di proprietà dell’Asl
ma fruibile dalle visite turistiche. La
restante somma di un milione 63.000
euro è stata versata con la firma
dell’atto.
A queste recenti acquisizioni si devono
aggiungere le Ville 4, 5 e 7 già acquisite dal Comune anni fa, mentre Villa 6 è
stata rilevata dalla Provincia.
37