Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014
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Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014
Collegno Notizie - Anno XLI n. 1 - I° semestre 2014 - Registrazione Tribunale Civile di Torino n. 2315 del 23/02/1973 Veikko Moilanen Systems Sales Ivana Montelli Research & Development Innovation has a name. Prima Industrie. Laser & Sheet Metal Machinery www.primaindustrie.com Kyle Plass Customer Care Pei Jin Automotive Projects Sommario Periodico dell’Amministrazione Comunale Anno XLI - N° 1 Primo Semestre 2014 Reg. Trib. Civ. di Torino n° 2315 del 23/2/1973 IL SALUTO DEL SINDACO SILVANA ACCOSSATO 6 COLLEGNO, CUORE DELL’AREA METROPOLITANA 7 UN BILANCIO SANO 8 Direttore Responsabile Teo Brizio SCUOLA BENE COMUNE Direttore Editoriale Silvana Accossato Coordinamento Redazionale Ezio Vallarolo Vito Massimiliano Bucci Toty Ventura Ha collaborato: Massimiliano Borgia Direzione e Redazione Ufficio Stampa Piazza del Municipio 1 10093 Collegno (TO) Tel. 011 4015214 Fax 011 4015213 [email protected] www.comune.collegno.to.it Foto ed Immagini Archivio Città di Collegno, Renzo Miglio, Andrea Neirotti, Michele D’Ottavio Pubblicità E.M. STUDIO Via Villafranca 30 - 10024 Moncalieri Tel. 011 19502529 - 011 19502736 Fax 011 3853923 e-mail: [email protected] Messaggi pubblicitari a pagamento: ad esclusione di ogni altro soggetto e quindi dell’Amministrazione Comunale e della E.M. STUDIO il solo inserzionista è responsabile dei messaggi. Grafica Giorgio Greppi Stampa Grafiche Ambert - Verolengo (TO) [email protected] Questo numero è stato stampato in 25.000 copie e chiuso il 10/02/2014 Questa pubblicazione è stata realizzata senza alcun onere economico per l’Amministrazione Comunale ed è distribuita gratuitamente a tutte le famiglie ed agli operatori economici della Città. I proventi derivano dalle Imprese che hanno pubblicato il loro profilo aziendale. A tutte le Aziende presenti un ringraziamento dagli Amministratori e dalla Redazione. 10 Crescono nidi, asili e centri estivi • La qualità delle mense scolastiche • Il liceo, l’orientamento e la sicurezza degli edifici scolastici IL WELFARE COME DIRITTO 13 Casa, le risposte all’emergenza • Istruzione, trasporti e tempo libero a misura di disabile • L’inclusione di stranieri e nomadi • Gli anziani come risorsa per la comunità • Interventi per le giovani generazioni • Le pari opportunità in tutte le azioni comunali UNA CITTÀ PIÙ SICURA 18 NUOVI SPAZI PER TUTTI 20 Un Central Park per l’area metropolitana • I nuovi centri di cultura • Una biblioteca dai grandi numeri • Cultura per tutti VIVERE LA CITTÀ 23 Investimento costante nello sport sociale • Educazione alla tolleranza e alle differenze • Un rapporto forte con le associazioni UN NODO STRATEGICO 26 Con il nuovo ponte sulla Dora la Città è più fruibile • 14 linee di bus per la Porta della Zona Ovest • Sempre più biciclette To Bike PER UN AMBIENTE PIÙ PULITO 29 Differenziata al massimo storico • Acqua e latte crudo a km zero • Animali sotto controllo URBANISTICA SOSTENIBILE 32 Ampliamento del cimitero ATTENZIONE AL LAVORO 33 Un tessuto produttivo solido • Il sistema del commercio LA CASA DEI CITTADINI 35 Crescono gli sportelli comunali • Innovazione tecnologica continua • Un patrimonio comunale sempre più ricco Attuale composizione della Giunta Comunale Francesco Zurlo, Marco Scolaro, Tiziana Manzi, Paolo Macagno, Franco Tenivella, Gianfranco Pirrello, Oreste Novara, Barbara Martina Attuale composizione del Consiglio Comunale Maggioranza Matteo Cavallone, Antonino Barbuto, Vanda Bernardini, Nicola Cappadonia, Vincenzo D’Agostino, Sebastiano Foti, Antonio Garruto, Michele Mellace, Daniele Molinari, Salvatore Monastra, Francesco Pontrelli, Valentino Romagnolo, Ciro Rosano, Giuseppe Superbo, Silvio Bo, Michele Cicchetti, Mauro Grosso Ciponte, Tiziana Sciarrino, Maria Carmela Torre Minoranza Rino Iacobucci, Luca Crivellaro, Giorgio D’Amico, Alessandra Sardo, Rosario Fabio Fichera, Claudio Broglio, Fabrizio Bardella, Lorenzo Ceretto, Giovanni Lava, Silvio Martina, Gerardo Andrea Di Filippo 5 IL SALUTO DEL SINDACO SILVANA ACCOSSATO I n dieci anni da sindaco, il filo conduttore della nostra azione politica e amministrativa è stata l’attenzione alle regole della democrazia. Non abbiamo mai cercato di correre dietro alle mode del momento, ma abbiamo sempre riflettuto su quali fossero le scelte più giuste. In politica si ascolta, si condivide, ma poi si decide migliorando le scelte grazie ai suggerimenti dei cittadini. Questi anni di impegno da Sindaco sono stati fortemente condizionati dalla grave crisi economica del 2008, che ha davvero cambiato il mondo e determinato un “prima” e un “dopo” nell’azione amministrativa. Nei primi 5 anni potevamo progettare interventi con la quasi certezza che li avremmo potuti realizzare avendo un orizzonte più ampio per le scelte. Nel secondo mandato è stato tutto più faticoso. Siamo riusciti a completare i tanti progetti avviati ma siamo stati costretti a navigare a vista e a rinunciare ad alcuni nuovi investimenti. Tanto per fare un esempio, i cantieri di manutenzione stradale avviati tra il 2013 e il 2014 erano già stati finanziati nel 2012 ma non potevano partire. Per il resto, abbiamo dovuto fare fronte soprattutto alla quotidiana gestione degli effetti sociali della crisi, nella continua incertezza di bilancio dovuta ai tagli dei trasferimenti e alle norme in continuo cambiamento. Proprio in questi momenti di difficoltà Collegno ha continuato ad essere Città dei servizi, anche cercando di speri- Silvana Accossato, dopo 10 anni chiude il suo mandato da sindaco della Città 6 “ Lascio una Città vivibile che piace. Una Città dove si è investito molto nel sociale e nella scuola. Una Città ricca di verde e di servizi. Lascio anche un bilancio sano nonostante i tagli del Governo” mentare nuove forme di gestione. Non a caso abbiamo scelto di continuare a spendere 3 milioni l’anno per le mense scolastiche proprio mentre il Governo metteva in discussione il tempo pieno nelle scuole. Altri avrebbero fatto marcia indietro, rinunciando a spendere per la scuola una cifra così importante su un bilancio inferiore a 40 milioni. Ecco, di fronte a un bilancio incerto, avere scelto di continuare a offrire la possibilità alle donne di poter lavorare lasciando i figli all’asilo e a scuola anche all’ora di pranzo è stata una scelta politica. Mense che occupano 100 lavoratori e centri estivi che durano tutta l’estate, rappresentano un servizio per le donne che lavorano, ma anche posti di lavoro. Il nostro modello di welfare non è stato mai puro assistenzialismo. La nostra idea di sociale è volta a rimettere in carreggiata chi si trova in difficoltà ed è pensata anche per le persone che hanno sempre lavorato e che vogliono tornare a lavorare. Per questo abbiamo scelto di non occuparci solo degli ultimi, ma anche di chi deve continuare a competere nel mercato del lavoro. Così, con le nuove aziende insediate nel nostro territorio abbiamo siglato protocolli occupazionali che le impegnavano a reperire le risorse umane attraverso il Centro per l’impiego, mentre abbiamo invitato a loro volta i disoccupati collegnesi a entrare in contatto con le aziende sempre attraverso l’iscrizione al Centro per l’impiego. Il risultato ha visto molti collegnesi trovare nuova occupazione nei centri commerciali e nelle nuove industrie arrivate in Città. Come sindaco ho incontrato in questi anni tantissimi cittadini. Sono venuti a trovarmi personalmente e ho cercato di ascoltare tutti. Per rispondere meglio alle loro aspettative abbiamo creato anche sportelli specifici per le diverse utenze e i diversi problemi. Nessuno ha avuto favori, ma tutti hanno visto rispettati i propri diritti. Concludo dieci anni di Amministrazione lasciando una Città certamente vivibile dove, nonostante i tagli alle risorse, l’offerta dei servizi pubblici non è arretrata; anzi, in alcuni casi è stata accresciuta e migliorata. Quando sono diventata sindaco nel 2004, prima donna nella storia della Città, Collegno aveva di fronte problemi e nuove sfide: da un lato migliorare il sociale, che è sempre stato un vanto della nostra Città; dall’altra, porre le basi per un contesto urbano vivace, sempre più a misura di cittadino, con un occhio attento a mantenere l’occupazione e a garantire l’aiuto per chi cerca di ricominciare. Dal punto di vista territoriale, in dieci anni la Città ha cambiato volto: con il nuovo sottopasso ferroviario accanto alla stazione, con l’inaugurazione del nuovo ponte sul fiume Dora e della relativa bretella stradale. Abbiamo avuto la fortuna di inaugurare la metropolitana, che, anche grazie al nuovo ponte sulla Dora, ha trasformato la zona di via Edmondo De Amicis in un’area di interscambio con il sistema dei trasporti metropolitani. Ora proprio questa zona sta assumendo anche una fisionomia più ordinata con nuovi insediamenti e con il nuovo ipermercato che saranno serviti da un’adeguata offerta di parcheggi. Le tante trasformazioni urbanistiche sono sempre state governate senza cedere alle pressioni di chi avrebbe voluto più cemento. Abbiamo sacrificato limitate porzioni di terreni agricoli. Quando lo abbiamo fatto, è stato, rigorosamente, per portare a Collegno nuovi posti di lavoro e per non perdere tessuto industriale. Proprio su una porzione di terreni agricoli è stata compiuta l’operazione più importante con il trasloco di Ikea decisa anche per rafforzare il polo commerciale limitrofo. Gli interventi di nuova edilizia sono stati bilanciati dalla riorganizzazione delle aree verdi. Non solo abbiamo potenziato il Parco Agronaturale della Dora, ma abbiamo reso sempre più vivo il parco intitolato a Carlo Alberto Dalla Chiesa, trasformando i viali dell’ex Ospedale Psichiatrico in uno dei luoghi prediletti dai collegnesi e non solo. Ma, accanto ai grandi parchi abbiamo voluto continuare a pensare anche al verde dei quartieri con la costruzione di oltre dieci nuovi giardini. L’attenzione per l’ambiente si è concretizzata anche sul fronte della gestione dei rifiuti. L’introduzione della raccolta differenziata porta a porta è stata accompagnata dal confronto costante con i cittadini: nel giro di dieci anni la raccolta differenziata dei rifiuti è passata dal 23 al 58 per cento . E poi c’è stata la crescita dell’offerta culturale, proprio mentre i tagli alle risorse ci suggerivano di muoverci nella direzione opposta. Così abbiamo investito sui luoghi per la cultura e sulle attività culturali anche con l’intervento di sponsor privati. Quando ho intrapreso la mia attività di sindaco, Collegno non aveva uno spazio culturale proprio. Oggi può contare su 2 teatri (Auditorium e Lavanderia a vapore) su 3 musei (Casa-Museo del Villaggio Leumann, Museo della Pace e Museo della Resistenza) che hanno anche aiutato a creare nuovi posti di lavoro nel settore culturale. Dal punto di vista economico e finanziario, abbiamo pagato all’Asl tutto il patrimonio preso in carico e venduto delle proprietà non necessarie. Abbiamo anche rinegoziato i mutui con le banche; ma, soprattutto, abbiamo evitato di fare nuovi mutui, riducendo l’indebitamento complessivo a valori molto virtuosi, con una riduzione di circa il 30%. Rispetto agli anni passati sono mancati milioni di euro di trasferimenti dallo Stato centrale. In particolare, negli ultimi 3 anni, abbiamo sempre dovuto approvare il bilancio ad anno avviato perché non c’è mai stata la certezza sui tempi e sull’ammontare dei trasferimenti promessi da Stato e Regione. Il Patto di Stabilità, che abbiamo sempre rispettato, si è rivelato un ulteriore vincolo alla realizzazione delle opere e ha complicato i rapporti con i cittadini che non comprendono perché, se il Comune ha i soldi per eseguire un intervento, poi non li possa spendere. È stato molto difficile chiudere i conti senza tagliare nulla. A Collegno già avevamo un bilancio più contenuto rispetto ad altri Comuni di 50.000 abitanti. Siamo sempre stati abituati a gestire con oculatezza le risorse pubbliche. Abbiamo usato al meglio l’innovazione tecnologica per risparmiare e fatto ricorso a sponsor. Eppure, verso la fine del mio mandato siamo diventati, per necessità, ancora più parsimoniosi e abbiamo dovuto rivedere più volte la lista delle priorità. Devo ringraziare i cittadini che hanno capito le difficoltà affrontate e i dipendenti del Comune, per aver rafforzato il loro impegno. Nonostante la congiuntura complicata Collegno non ha perso la sua impronta. Collegno rimane una Città solidale, che sa programmare e che eroga servizi di alta qualità, anche grazie alla fitta rete di associazioni; alla collaborazione dialettica con il privato, il privato-sociale, le altre istituzioni pubbliche a partire dalla Scuola. Da qui la sua fama di Città accogliente. Abbiamo superato i 50.000 abitanti. C’è tante gente che vuole venire a vivere a Collegno, e c’è interesse a venire a produrre o ad aprire qui nuove attività. Per tutto questo, oltre che per la sua posizione strategica nell’area metropolitana, facilmente raggiungibile, Collegno è una Città che piace. Credo di poter dire che la Collegno del 2014 è una Città competitiva, aperta e generosa. Apprezzata da chi viene da fuori, ma soprattutto amata dai suoi cittadini. Silvana Accossato COLLEGNO, CUORE DELL’AREA METROPOLITANA La Città è cambiata, si avvia a diventare un centro nevralgico metropolitano D a comune satellite di Torino a Città con un posizionamento strategico nel contesto dell’Area Metropolitana. In questi anni, Collegno è stata trasformata radicalmente. È diventata più vivibile e non è più concepita come un piccolo centro periferico, ne’ dai suoi abitanti né dai torinesi, che spesso si recano nela nostra cittadina per godere del verde o trascorrere le serate estive. Archiviata l’immagine di Città dell’Ospedale Psichiatrico, Collegno è oggi la città dei parchi, del verde metropolitano, ma anche un esempio di mobilità intelligente. L’enorme superficie di verde attrezzato, costituita dal Parco Agronaturale della Dora e dal Parco Dalla Chiesa, con gli scorci paesaggistici lungo il fiume, i percorsi ciclabili e le aree attrezzate per lo sport, insieme alle proposte culturali, hanno fatto di Collegno una vera eccellenza metropolitana. E poi, con l’avvio della Metro, il terminal di Fermi, è diventato una sorta di hub per i collegamenti tra il capoluogo e tutta l’area urbana torinese, grazie anche alle linee di bus che dal capolinea della metro conducono a città vicine. Grazie anche ai nuovi insediamenti della grande distribuzione la Città è diventata anche un grande polo commerciale, senza tuttavia rinunciare alla sua vocazione manifatturiera. Fatto, questo, che ha consentito a Collegno di attutire gli effetti della crisi. La Città ha saputo mantenere servizi scolastici e di assistenza di grande qualità, continuando a coltivare quella tradizione solidaristica e di partecipazione attiva che fanno di Collegno una delle capitali italiane dell’associazionismo. Qui infatti si è radicato un patrimonio di relazioni e di valori, che l’Amministrazione Comunale ha saputo coltivare e valorizzare. Collegno oggi ha una nuova anima, non è più hinterland e dormitorio. Una città tutta da vivere. 7 UN BILANCIO SANO “ Riduzione della spesa tutelando servizi, infanzia, scuola e lavoro; lotta all’evasione e riduzione dell’indebitamento” N ell’ultimo decennio l’Amministrazione Comunale ha dovuto mettere in atto una spending review imposta da Roma, sia per effetto del tanto contestato Patto di Stabilità, sia per effetto di tagli dei trasferimenti finanziari dal Governo e dalla Regione Piemonte. Il Patto di Stabilità impone ai Comuni un ulteriore tetto alla spesa corrente. Per gli investimenti, invece, il Patto di Stabilità impone un limite per i pagamenti delle opere realizzate. Così è stato necessario fare i conti con margini di manovra finanziaria sempre più ridotti e con il contestuale prosciugarsi delle risorse necessarie. Così, per fare quadrare il bilancio, risparmio e recupero dell’evasione sono diventate le parole d’ordine. In più, il Comune si è impegnato a ridurre progressivamente il proprio debito. Dal 2009 il Comune non ha più contratto nuovi mutui con le banche e, nello stesso tempo ha accelerato la restituzione dei prestiti precedenti. L’indebitamento complessivo è sceso da 17,340 milioni a circa 12,500 milioni. Che, suddiviso tra i cittadini, Garantite le risorse per Scuola e Infanzia vuol dire una riduzione da 345 a 249 euro pro capite. Per capire l’entità di questo sforzo per ridurre il debito, va ricordato che l’intero avanzo di amministrazione del 2012, pari a un milione di euro, è stato destinato all’estinzione anticipata di mutui. Una scelta che ha por- Trasferimenti dallo Stato Trasferimenti 2009 Trasferimenti erariali 2010 11.003.075 11.206.977 2011 2012 2013 TOTALE 9.673.913 534.563 1.757.892 34.176.421 Fondo Sperimentale di Riequilibrio 4.910.280 Fondo di Solidarietà Comunale 4.380.000 6.137.892 43.466.700 11.003.075 11.206.977 Somma totale risorse derivanti da ICI/IMU più trasferimenti statali e regionali 17.065.790 17.237.535 15.708.164 15.547.486 10.130.064 171.745 -1.529.371 5.444.843 4.380.000 TOTALE Somme a dispozione rispetto all’anno precedente 9.673.913 4.910.280 -160.678 -5.417.422 Sgravi fiscali sulla tariffa rifiuti Anno N. beneficiari Tariffa 100% Importo dovuto Perdita gettito 2013 2.643 558.533,87 303.210,52 255.323,35 2012 2.535 545.369,30 296.809,83 248.559,47 2011 2.353 493.945,06 264.308,61 229.636,45 2010 2.069 434.388,00 234.562,00 199.824,00 Totale sgravi 8 933.343,27 tato a un risparmio sul pagamento delle rate di 50.000 euro per il 2013 e di 100.000 euro per gli esercizi futuri. Per recuperare l’evasione dei tributi sulla casa, invece, è stato svolto un lungo lavoro di revisione delle mappe catastali. Un lavoro durato 3 anni, condotto soprattutto attraverso la sovrapposizione di foto aeree e mappe catastali aggiornate. Con questa operazione il Comune ha ora sotto controllo non solo gli immobili privati ma anche il proprio patrimonio, a iniziare dai chilometri di strade realmente comunali e dal numero dei punti luce su cui deve effettuare la manutenzione. Oltre all’impegno per recuperare l’evasione delle tasse sui fabbricati è stata attuata una stretta contro l’evasione di tutti gli altri tributi comunali, le imposte e le sanzioni amministrative. Dal 2005 a oggi, grazie a una migliore organizzazione nella lotta all’evasione, si è passati da 150.000 euro recuperati negli anni scorsi, a una media di 3-400.000. Altri controlli sono stati svolti per verificare i redditi Isee, dichiarati per le esenzioni tariffarie delle fasce di reddito più basso. Ma, accanto alla vigilanza tributaria, si è scelto di venire incontro agli strati più deboli della popolazione, con adeguati sgravi tariffari allargando le fasce tutelate: nel 2011, per esempio, il Comune ha coperto 150.000 euro di costi per la raccolta rifiuti non coperti dalle categorie che beneficiano degli sgravi; nel 2013 la copertura è arrivata a valere 300.000 euro grazie all’allargamento delle fasce protette. Per ampliare le fasce di esenzione per la tassa rifiuti sono state utilizzate soprattutto somme recuperate con la lotta all’evasione. Sempre in ambito di tassazione sui rifiuti, il passaggio dalla Tia alla Tares non ha comportato aumenti per i cittadini. Per quanto riguarda, invece, le tasse sui fabbricati, l’Imu sulla prima casa (prima Ici), per precisa scelta politica è rimasta al 4 per mille, l’aliquota base. Mentre si è scelto di incidere semmai sulle seconde case e sugli altri fabbricati passando dall’8,9 al 10,5%, garantendo così entrate aggiuntive per un milione e mezzo. Ma, mentre il Comune fa i salti mortali per non indietreggiare sui servizi ai cittadini e non aumentare i tributi, dal Governo e dalla Regione sono crollati i trasferimenti; un dato che ha iniziato a farsi sentire dal 2008 e Difesi i servizi alla persona che oggi ha raggiunto proporzioni preoccupanti. In pratica, lo stato non trasferisce la quota comunale sulle tasse che il Comune ha raccolto (anche per conto del Governo centrale). Per esempio, anche di fronte ai consistenti incassi per l’Ici, nel 2011 lo Stato ha girato al Comune 1,529 milioni di euro in meno. E il saldo negativo è continuato: alla chiusura del 2013 addirittura mancano 5,417 milioni di euro di trasferimenti statali, e su questa mancanza di disponibilità si è dovuto costruire l’ultimo bilancio. È bene ricordare che, nonostante queste difficoltà, ormai dal 2010, non vengono impiegati oneri di urbanizazione per finanziare la spese corrente. Recupero risorse grazie alla lotta all’evasione ANNO ICI TARSU TOTALE 2007 439.980,00 8.434,00 448.414,00 2008 276.170,00 14.140,00 290.310,00 2009 486.747,00 36.078,00 522.825,00 2010 480.998,00 0,00 480.998,00 2011 419.247,00 0,00 419.247,00 2012 430.861,00 0,00 430.861,00 2013 477.242 0,00 477.242 2.897.747,00 58.652,00 3.069897 TOTALE Destinazione delle somme recuperate dai tributi evasi ANNO servizi comunali sconti sulla tariffa sicurezza stradale rifiuti 2007 288.752,00 123.998,00 35.664,00 2008 185.316,00 125.481,00 55.000,00 2009 180.868,00 220.000,00 55.000,00 2010 195.293,00 232.600,00 46.360,00 2011 295.823,52 0,00 0,00 2012 108.471,83 0,00 0,00 2013 92.521,83 0,00 0,00 1.347.046,18 702.079,00 192.024,00 TOTALE 9 SCUOLA BENE COMUNE L a scuola pubblica, intesa come bene collettivo imprescindibile, è stato uno dei temi cruciali affrontato dall’amministrazione comunale di Collegno. Nonostante i vincoli di bilancio e la scarsità di risorse del Comune, la scuola resta una priorità assoluta Crescono nidi, asili e centri estivi Per quanto riguarda gli asili nido, il Comune ha puntato a potenziare il servizio pubblico che vede a Collegno 5 strutture di cui 2 in gestione diretta, con 35 dipendenti, uno in convenzione, uno in concessione e 2 nidi privati accreditati. In tutto sono 270 i posti offerti dal sistema misto dei nidi collegnesi. Un’offerta che non è un semplice parcheggio per figli di genitori che lavorano., ma è caratterizzata dall’alta qualità educativa e pedagogica, attenta ai diritti dei bambini e alle attese delle famiglie. Le tariffe, inoltre, vogliono agevolare l’accesso al nido: il costo minimo è di appena 45,30 euro al mese per reddito Isee fino a 4.000 euro e aumenta fino a 481 euro in modo progressivo al reddito. Le tariffe dei nidi erano ferme da quattro anni. E se una famiglia, per effetto del- “ la crisi occupazionale, avesse un crollo improvviso delle entrate dal mese successivo la tariffa viene subito adeguata alla fascia più bassa. Aiutando le famiglie ad ottenere l’iscrizione al nido si generano posti di lavoro diretti nel servizio ma si permette alle donne di pianificare serenamente il ritorno all’occupazione dopo la maternità e di diminuire il numero delle domande verso altre agevolazioni sociali. Città educativa con una lunga tradizione, Collegno ha mantenuto l’orientamento nato negli anni ’60 quando il sindaco Ruggero Bertotti inaugurò la politica scolastica comunale con l’edificazione di scuole in grado di rispondere alle esigenze di una popolazione in crescita legata sempre di più agli orari delle fabbriche. E proprio a Bertotti, sindaco dal 1961 al 1975, è Città delle bambine e dei bambini, per noi un investimento sul futuro e non un costo” I bambini e i ragazzi delle scuole collegnesi hanno a disposizione numerose attività gratuite 10 stata intitolata la nuova scuola per l’infanzia di via Einaudi a Leumann aperta a settembre del 2013. Altre 2 sezioni di scuola per l’infanzia sono state realizzate a Borgata Paradiso per una capienza di 50 posti grazie all’ampliamento della scuola “Montessori” Con il 2014 Collegno si arricchirà di una nuova scuola per l’infanzia nell’Area Centrale, con altre 3 sezioni per 75 posti. In questo modo sarà possibile chiudere il plesso di viale XXIV maggio, non più adeguato, aumentando ancora le disponibilità di iscrizioni. Ma già oggi, con 1.340 posti, a Collegno non ci sono liste di attesa per entrare alla scuola dell’infanzia. È attiva anche una “sezione primavera” al Villaggio Dora, una via di mezzo tra nido e scuola di infanzia che serve a preparare all’asilo i bambini dai 24 ai 36 mesi. Un servizio nato per soddisfare le esigenze delle famiglie che in estate non sanno a chi affidare i figli è quello dei Centri estivi. I Centri funzionano 11 settimane, dalla chiusura alla riapertura delle scuole, e ogni bambino può frequentare fino a 3 turni. Diventano così anche un forte aiuto a chi non può portare i figli in vacanza. I Centri estivi rappresentano anche un’offerta di posti di lavoro interessante per un centinaio di giovani. L’attenzione del Comune per la scuola così come sul sostegno alle famiglie si è anche concentrata sul sostegno alla didattica. Un esempio è il Catalogo dell’Offerta Formativa per le scuole dell’obbligo e per le scuole superiori, che propone alle classi una serie di attività gratuite che non sarebbero realizzabili nella normale programmazione scolastica. Attività che spaziano dalla musica allo sport, dall’educazione artistica ai laboratori, dall’ambiente alle visite didattiche in musei e parchi. Visite e corsi che integrano la normale attività didattica e che coinvolgono migliaia di ragazzi ogni anno. La qualità delle mense scolastiche Il sistema delle mense scolastiche non è stato intaccato dalla stretta finanziaria che, come per gli altri Comuni, grava anche sul Comune di Collegno. Il servizio viene offerto fin dai primi giorni di scuola. I pasti vengono prodotti nella cucina comunale gestita dal privato che si è aggiudicato l’appalto per la gestione del servizio. Lo stesso centro di cottura serve anche la mensa per i dipendenti comunali. Il totale dei pasti erogati è di circa 3.200 al giorno per oltre 558.600 l’anno. Di questi, oltre 500.200 vanno alle scuole dell’infanzia, elementari e medie; 38.900 ai nidi; 19.500 ai dipendenti. Una dietista, dipendente comunale, cura la scelta dei menù, compresi quelli per le diete speciali (circa 200 al giorno). I menù, sono ovviamente diversi per nidi, asili, elementari e medie; seguono le linee nutrizionali dell’Asl e sono comunicati alle famiglie anche attraverso la distribuzione di un calendario che segue l’anno scolastico, dove, per ogni giorno sono indicati i cibi serviti. Il contratto con il gestore del servizio prevede che molti prodotti siano biologici e a Km zero, cioè acquistati in Piemonte, ad iniziare dalla carne, che è fornita dal consorzio Coalvi. Si è cercato di offrire qualità senza gravare eccessivamente sulle famiglie. La tariffa per la refezione scolastica è in linea con quella dei Comuni vicini, se non più bassa, con un massimo, per le fasce più alte di reddito, di 6 euro a pasto. Tenendo presente che un pasto costa al Comune 6 euro, la tariffa media è comunque sui 4 euro: il 70 per cento delle famiglie I pasti vengono preparati nel centro di cottura utilizzando ingredienti biologici e Igp paga in rapporto al proprio reddito Isee. Sia le tariffe mensa che quelle dei nidi non hanno subito aumenti ma solo adeguamenti all’inflazione. Del “sistema mense” di Collegno fanno parte anche le due mense comunali per i dipendenti, a Palazzo Civico e a Villa 7. Nelle mense per i dipendenti è in vigore la raccolta del cibo non consumato secondo le indicazioni di una legge nazionale del 2003, conosciuta come “Legge del buon Samaritano”. Il cibo avanzato contenuto in vaschette monoporzione e trattato con abbattitori di temperatura, viene ritirato dalle associazioni di volontari che fanno capo alle parrocchie. Lo stesso prelievo avviene nelle scuole ma solo per gli avanzi cosiddetti “secchi”, cioè frutta, pane, succhi, fette biscottate. ESEMPIO DI MENÙ Pasta in bianco, Prosciutto crudo Parma DOP/Prosciutto cotto, Carote biologiche all’olio, Pane Lunedì arabo, Frutta di stagione. Merenda (Sc. Infanzia): Pane e yogurt alla frutta Pasta al pomodoro, Cotoletta impanata di tacchino al forno, Insalata mista, Pane casereccio, Martedì Frutta di stagione biologica Merenda (Sc. Infanzia): Pane e banana Passato di verdura con crostini, Fusello di pollo al forno, Patate bastoncino al forno, Pane arabo Mercoledì (Sc. Infanzia), Pane biologico (Sc. Primarie), Frutta di stagione. Merenda (Sc.Infanzia): Pane e Latte al cacao Pizza /Pasta al ragù vegetale, Formaggio: Primo sale, Verdura cotta mista di stagione, Pane Giovedì arabo. Merenda (Sc. Infanzia): Succo di frutta biologico e fette biscottate Passato di verdura con farro, Merluzzo alla mediterranea, Purè di patate biologiche , Pane Venerdì casereccio, Frutta di stagione (Sc. Infanzia), Succo di frutta biologico (Sc. Primarie). Merenda (Sc. Infanzia): Focaccia bianca 11 Il liceo, l’orientamento e la sicurezza degli edifici scolastici legge, non hanno accolto la proposta. Per favorire la scelta della scuola superiore è stato organizzato il Salone dell’Orientamento Scolastico, giunto alla IX edizione. L’iniziativa è la più importante della Zona Ovest. Si svolge al Palazzetto dello Sport, a novembre, in collaborazione con i docenti referenti per l’orientamento delle scuole medie “Don Minzoni”, “Antonio Gramsci” e “Anna Frank” e con il “Servizio orientamento” della Provincia. Al Salone, occasione molto utile per aiutare genitori e ragazzi a scegliere la scuola superiore dopo le medie, sono presenti importanti istituti superiori di Torino e Zona Ovest. Ma, oltre al lavoro svolto con la Provincia per ottenere la sede di liceo, la sua palestra e il suo ampliamento, il grande sforzo economico comunale è stato incentrato sulle ristrutturazioni e la messa in sicurezza degli edifici scolastici. Le scuole di Collegno sono scuole sicure: un esempio per tutti è l’intervento eseguito alla “Don Minzoni” dove è stato sostituito un controsoffitto ritenuto potenzialmente pericoloso. Mentre importanti ristrutturazioni sono state eseguite attraverso programmi pluriennali, volte a migliorare sicurezza, efficienza energetica e qualità didattica. Il liceo, ospitato in un edificio di proprietà comunale, è frequentato da 500 studenti Oltre alle attenzioni verso i percorsi educativi per l’infanzia e verso la scuola dell’obbligo, c’è il forte interesse a sostenere il più possibile anche la scuola superiore. Per una città di 50.000 abitanti, avere almeno una scuola superiore sembra un fatto normale. Invece, Collegno ha dovuto attendere il suo liceo per molto tempo: nel corso di questa Amministrazione è stata aperta la sezione distaccata del liceo “Marie Curie” di Grugliasco a Villa 4, una proprietà comunale offerta in comodato gratuito alla Provincia di Torino. Il Curie raggruppa liceo scientifico tradizionale e indirizzo di scienze umane. L’istituto, frequentano da circa 500 ragazzi provenienti dalla Zona Ovest e dalla bassa Valle di Susa, ha da poco anche la sua palestra; mentre sono in corso le procedure per un suo ampliamento nell’adiacente Villa 6. Non è stato possibile avviare il progetto di un istituto professionale perché Provincia e Regione, competenti per 600 Andamento di crescita del Salone dell’Orientamento 528 500 312 300 177 200 0 17 7 70 102 26 2 6 2005 2006 Scuole superiori 30 3 0 193 34 3 4 42 4 2 2007 2008 2009 N. partecipanti 47 7 48 4 8 47 7 48 4 8 2010 2011 2012 2013 SPESA COMPLESSIVA edifici scolastici 12 473 400 400 100 492 Anno Manutenzione Ordinaria Manutenzione Straordinaria Totale 2010 163.565 711.270 874.835 2011 91.560 669.106 760.666 2012 91.560 1.098.688 1.190.248 2013 91.560 360.560 452.120 Previsione 2014 118.500 776.735 895.235 Totale 556.745 3.616.359 4.173.104 IL WELFARE COME DIRITTO “ Il Comune ha fatto la sua parte: una regia per tutte le esperienze e le risorse del territorio” I l welfare è al centro delle politiche del Comune. Tutte le scelte dell’Amministrazione comunale pongono al primo posto l’uguaglianza dei cittadini nell’accesso ai servizi e il sostegno a chi è in difficoltà. Una linea di azione che orienta le scelte di bilancio verso i servizi sociali. Come in molti altri Comuni, anche a Collegno il peso della recessione si è fatto sentire con forza. In città ci sono 3.900 disoccupati, circa il 10 per cento della cittadinanza in età da lavoro. Un dato più o meno in linea con la media provinciale, che dimostra però come sia sotto pressione la coesione sociale. In questi frangenti il primo compito di un Comune è assistere i cittadini, se hanno perso il lavoro o hanno visto ridursi notevolmente il proprio reddito. I servizi sociali sono gestiti attraverso il Cisap, Consorzio intercomunale per i servizi alla persona, a cui partecipa anche il Comune di Grugliasco. Negli anni la Città di Collegno ha versato una quota crescente al Cisap, portandola a 1 milione e 600.000, cioè 32 euro pro capite. Per capire quali sono le esigenze assistenziali occorre ricordare che i servizi ai disabili rappresentano il 31% della spesa totale; gli anziani il 22%; minori e famiglie il 25%; gli adulti in difficoltà l’11%. Anche sul un fronte della tutela della salute Palazzo Civico ha cercato di fare la sua parte. Per esempio, è stato aperto il servizio di Guardia Medica Pediatrica, rimborsato alle famiglie con reddito Isee medio-basso. In questo modo, viene anche ridotto l’uso improprio del pronto soccorso. ospedaliero. Sempre in ambito sanitario, si sono svolte le serate della prevenzione, incontri divulgativi che si concludono con visite di prevenzione e che hanno permesso anche di diagnosticare con tempestività patologie in individui che si credevano sani. Il Comune ha anche creato i gruppi di ginnastica assistita suddivisi per età e per patologia da curare con il movimento. Nel corso del 2014, infine, sarà aperta una farmacia comunale, che oltre a potenziare l’offerta di farmacie in città sarà anche un’occasione di nuove entrate per le casse comunali. Sempre in campo sanitario sta finalmente per sbloccarsi la lunga questione della Clinica della memoria: il Comune, che è interessato ad ospitare questo servizio di rilevanza nazionale, ha contribuito all’accreditamento della struttura presso la Regione. Inoltre, con l’accorpamento delle Asl di Pinerolo e della Zona Ovest-Valle di Susa, Collegno ha mantenuto la sede amministrativa della nuova maxi Asl TO3. Dal 2009 il poliambulatorio collegnese, uno dei più grandi dell’Asl TO 3, ha sede a Villa Rosa, di cui il Comune, con un investimento di 200.000 euro, ha rifatto il piazzale con nuovi parcheggi. Casa, le risposte all’emergenza Con l’acuirsi della recessione economica, a Collegno è cresciuta la domanda di case popolari e di sostegno all’affitto. Classificato come “Comune ad alta tensione abitativa”, Collegno ha vissuto un incremento degli sfratti per morosità, fino a raggiungere il numero preoccupate di 300 l’anno. L’Amministrazione comunale ha scelto di mantenere sempre alta l’attenzione al problema casa, destinando circa 100.000 euro l’anno per incrementare il contributo regionale all’affitto. Misure che nel 2012, per esempio, hanno sostenuto ben 105 nuclei familiari. L’Amministrazione ha anche promosso e pubblicizzato lo strumento degli accordi territoriali siglati tra le organizzazioni dei proprietari e degli inquilini per mettere sul mercato alloggi a prezzo calmierato. Oltre alle agevolazioni fiscali previste dalla legge, il Comune ha scelto di praticare ai proprietari che aderiscono agli accordi territoriali l’aliquota Imu del 4 per mille rinunciando così a una consistente fetta di entrate per le casse comunali. In quest’ottica sono stati stanziati 20.000 euro l’anno per il fondo di ga- Con 900 alloggi Collegno è una delle città del Torinese con più case popolari ranzia denominato “Locare” per i casi in cui il Comune si fa garante dell’accordo tra proprietario e inquilino. Ma, fare fronte al problema casa significa soprattutto agire sulla disponibilità di abitazioni da mettere a disposizione con canoni a prezzi popolari. Con 990 alloggi, Collegno vanta una delle più corpose dotazioni di edilizia popolare della cintura torinese. Solo 136 abitazioni su 990 sono di proprietà del Comune di Collegno e sono quasi tutte ubicate al Villaggio Leumann, su cui la Città recentemente ha investito 1,3 milioni di euro per cambiare i serramenti. Per quanto riguarda la proprietà degli altri alloggi popolari: 136 sono dell’Agenzia territoriale per 13 la casa e ben 681 sono del Comune di Torino (Villaggio Dora), a cui si aggiungono altre 50 unità abitative del Consorzio Cit. A gestire le case popolari è l’Atc (Agenzia territoriale per la casa), mentre il Comune cura le graduatorie per l’assegnazione. In questi anni si è scelto di destinare la metà degli alloggi disponibili alle famiglie prossime allo sfratto. Nel 2012, ci sono state 312 domande di assegnazione di case popolari per 253 ammessi in graduatoria. Anche per evitare il fenomeno delle occupazioni abusive che sottraggono case a chi ne ha più diritto, l’impegno del Comune si è concentrato sui tempi di assegnazione degli alloggi disponibili, tagliando le lungaggini burocratiche. Per rispondere alla cronica carenza di alloggi il Comune ha lanciato l’operazione di via Messina, a Borgata Para- diso, dove sono in costruzione 32 unità abitative di edilizia popolare. Per quanto riguarda gli sfratti, estrema ratio che si cerca di ritardare il più possibile, il Comune gestisce le emergenze con gli ufficiali giudiziari e con gli assistenti sociali; e può contare su una trentina di posti letto di emergenza, realizzati all’interno di tre alloggi chiamati “Casa Dora” a Villaggio Dora. Istruzione, trasporti e tempo libero a misura di disabile L’attenzione per le fasce più deboli della popolazione è al centro delle politiche del Comune Collegno si candida ad essere una città a misura delle persone disabili. Non è un caso che diverse famiglie con figli disabili abbiano scelto di trasferirsi a Collegno, dove i servizi per questo genere di utenza, a partire dalla scuola, sono migliori che altrove. Il Comune, ad esempio, investe oltre 500.000 euro l’anno per per garantire il trasporto a scuola e dotare le scuole di 20 educatori professionali, in affiancamento degli insegnanti di sostegno, che seguono in tutto 55 ragazzi disabili. Tutti i bambini con disabilità sono inseriti nei nidi d’infanzia e nei centri estivi comunali. Altro intervento del Comune si con- 60 centra sul contributo per la mobilità, cioè il pagamento dei trasporti per le necessità di lavoro, salute e svago dei disabili. Nel 2013 si sono spesi 44.000 euro per assistere 130 persone. Per venire incontro alle famiglie, attraverso il Cisap, sono funzionanti i centri diurni per utenze residenziali. Il Consiglio Comunale ha poi votato una delibera che prevede l’introduzione delle cosiddette “clausole sociali” negli appalti per i servizi che impegnano le ditte vincitrici di appalti ad assumere un certo numero di soggetti svantaggiati. Per quanto riguarda l’occupazione è stato rinnovato il servizio, prima fi- nanziato dalla Provincia e ora sostenuto solo dal Comune, per l’inserimento lavorativo dei disabili. Inserimento promosso anche attraverso progetti come “L’orto che cura”, che ha preso il via con la ristrutturazione delle “Serre” dell’ex Ospedale Psichiatrico. Qui alcuni disabili conducono un’esperienza lavorativa nel campo del florovivaismo, con alcuni tutor forniti da cooperativa. Dopo l’approvazione della variante urbanistica è in fase di progettazione e accreditamento regionale il Centro per l’autismo a Villaggio Dora. Sul fronte della barriere architettoniche è stato realizzato un percorso stradale per ipovedenti che conduce da Santa Maria alla Certosa, mentre per i servizi dell’area della Certosa sono stati realizzati nuovi parcheggi per disabili. Inoltre, sono stati installati nuovi semafori con segnali acustici per non vedenti, in prossimità degli attraversamenti pedonali. Ma il segnale forse più evidente dell’attenzione che il Comune dedica a questa fascia di cittadini è costituito dalla presenza, nei giardini comunali, di giochi adatti anche a bambini disabili. In occasione di lavori di rifacimento delle aree dedicate ai bimbi, il Comune ha acquisito giochi utilizzabili anche da questi bambini e ha messo in cantiere lavori per eliminare le barriere architettoniche. Alunni disabili assistiti a scuola 50 455 488 477 533 522 55 40 12 30 20 10 0 14 244 244 25 26 25 188 122 111 11 8 7 9 MATERNA ELEMENTARE 15 133 122 111 177 16 MEDIA 3 3 4 0 0 0 SUPERIORE TOTALE 2008/09 2009/10 2010/11 2011/12 2012/13 2013/14 L’inclusione di stranieri e nomadi Sono oltre 2.600 gli stranieri residenti a Collegno, il 5 per cento della cittadinanza. In dieci anni l’incremento di cittadini stranieri è stato graduale, fino agli ultimi 2 anni quando si è fermato anche per effetto della crisi. Fino a 3 anni fa si assisteva a circa 100-200 nuovi arrivi l’anno. La comunità straniera più numerosa è quella romena (oltre il 50%), segue quella marocchina (oltre 8%); poi quella peruviana (4,5%); albanese (oltre il 4%); moldava (4%); cinese (4%). In tutto, sono ben 73 le nazionalità presenti. L’età media degli immigrati stranieri è molto bassa, 30 anni e 6 mesi (32 per gli uomini e 29 per le donne). La popolazione straniera residente ha accesso a una buona parte dei servizi comunali e socioassistenziali. E proprio per orientare meglio i cittadini stranieri, il Comune ha cofinanziato con il Cisap una guida aggiornata sui servizi sociali, assistenziali, sanitari ed educativi. Gli stranieri sono rappresentati da una Consulta che tiene i rapporti con gli uffici comunali. Per lanciare un segnale forte di inclusione, nel 2013, l’Amministrazione comunale ha voluto consegnare ai minori residenti a Collegno e nati in Italia, un attestato di “Cittadinanza onoraria simbolica”. Le cittadinanze simboliche seguono il principio della “jus soli” e sono state consegnate dall’ex ministro Livia Turco nel corso di una festosa cerimonia. Tra gli stranieri vengono conteggiati anche i Rom domiciliati al Campo Nomadi. La situazione del campo nomadi di strada della Berlia 86 va inquadrata ricordando cosa significava la presenza dei nomadi 20-30 anni fa, quando la presenza delle caroI bambini stranieri nati a Collegno ricevono la “cittadinanza” vane Rom nel territodall’ex ministro Livia Turco rio comunale avveniva senza regole, con campi precari. scolastico 2012/2013 6 minori hanOra, siamo alla terza e quarta gene- no frequentato la scuola dell’infanzia razione di rom collegnesi, cresciuti a mentre in 22 la scuola primaria. E, noCollegno. La situazione nel campo è nostante le difficoltà nel fare continuamonitorata dagli uffici comunali. Nel re gli studi ai ragazzi Rom, in 9 hanno 2013 risultavano presenti 28 nuclei frequentato la scuola superiore. Nel con 79 adulti e 66 minori. A dimostra- 2007 si è avuto anche il primo ragazzo zione della stanzialità delle famiglie diplomato. Rom collegnesi si ricorda che le 28 La frequenza scolastica è favorita dalpiazzole assegnate sono occupate da la disponibilità di un pulmino fornito da 14 nuclei che avevano sottoscritto già un privato e guidato da volontari dove le convenzioni del 1997 più altri 14 nu- è presente anche un accompagnatore clei rappresentati da parenti e figli de- Rom. In questi anni è continuato angli assegnatari. Pur nelle criticità che che il progetto per il doposcuola con permangono e nella mancanza di fon- una cooperativa per migliorare il rendi per progetti che hanno dimostrato dimento scolastico e per impegnare i negli anni la loro validità, la vivibilità ragazzi nel pomeriggio. è migliorata: la scolarizzazione tocca Per quando riguarda l’avviamento al praticamente tutti i bambini anche lavoro, si registrano 7 esperienze lase permangono problemi a fare con- vorative di cui una stabile, 5 prestatori tinuare la scuola una volta terminato di lavoro accessorio, un tirocinio forl’obbligo scolastico. Durante l’anno mativo. Gli anziani come risorsa per la comunità Anche a Collegno la popolazione invecchia e cresce il numero dei cittadini over 65. Il Comune è chiamato a potenziare i servizi a favore degli anziani e a confrontarsi con una nuova realtà che vede crescere, accanto alla Terza Età composta da pensionati attivi, la cosiddetta Quarta Età, rappresentata dai cittadini ultra 80enni, più bisognosi di cure e assistenza. Le politiche per gli anziani devono coinvolgere tutti i settori amministrativi (dalla promozione della salute alla cultura, dallo sport al sociale), e tutte sono riconducibili all’idea che la popolazione anziana sia una grande risorsa per la comunità cittadina e che vada assolutamente inclusa tra le forze vive della città. I progetti per gli anziani mirano a migliorare il benessere fisico e psicologico ma anche a “sfruttare”, a favore di tutti, la disponibilità di tem- late proposte ed espressi pareri sulle po e l’esperienza dei pensionati per azioni intraprese dal Comune per la attività che migliorano la sicurezza e terza età. l’aggregazione sociale. Tutte le politiche per gli anziani sono costruite attraverso la partecipazione: le rappresentanze dei gruppi anziani, delle associazioni dove c’è una forte presenza di soci pensionati e dei centri sociali, siedono nella “Consulta comunale delle persoAlla terza età è dedicata una capillare rete di centri soclali e ne anziane” dove un’ampia offerta di servizi vengono formu- 15 In questa direzione va il rilancio del progetto dei Nonni Vigili, realizzato con la Polizia Municipale. Una decina di pensionati presta servizio di fronte alle scuole per garantire la sicurezza degli alunni sia negli aspetti più generali di vigilanza sia aiutando ad attraversare la strada all’entrata e all’uscita da scuola. Importante luogo di aggregazione è l’Unitre, con i suoi 1.200 iscritti. Nel 2013 è stata rinnovata per dieci anni la convenzione che assegna loro il Centro Centeleghe. Gli orti urbani rappresentano un’altra iniziativa per gli anziani attivi. Oltre allo storico orto in via Torino-Pianezza, nel Parco della Dora, nel 2013 è stato realizzato l’orto di Savonera e, nel 2014, partiranno i lavori per il terzo orto in Via Antica di Rivoli portando gli appezzamenti da 118 a 150. Da 3 anni, ai soggiorni marini estivi si sono aggiunti, in autunno, i soggiorni termali. In entrambi i casi, lo sforzo per mantenerli, attraverso il finanziamento comunale, ha però dovuto essere equilibrato da un contributo richiesto ai partecipanti. In media, negli ultimi 5 anni, hanno partecipato ai soggiorni estivi 450 anziani all’anno. Il Comune ha mantenuto la rete dei Centri Sociali per gli anziani presenti in tutti i quartieri della città. Nel 2012 è stato inaugurato il nuovo centro civico a Borgata Paradiso intitolato a Ettore Sassi e costato 300.000 euro. Nel 2010 è stato aperto il nuovo Centro di Savonera, intitolato a Margherita Bonavero e costato 534.000 euro, pagati dalla società Barricalla. È rimasto attivo anche lo Sportello anziani che offre consulenze per pratiche legate ai servizi sanitari e assistenziali. Per favorire la mobilità, a partire dal 2005 è stata introdotta l’offerta di un carnet di biglietti gratis per il traporto pubblico a favore degli anziani che hanno compiuto i 65 anni con Isee massimo di 12.000 euro. Continua anche la sua attività consolidata Villa Belfiore, per anziani autosufficienti rimasti senza casa, con i sui 13 appartamenti. Giovani protagonisti La soddisfazione dei bisogni dei cittadini giovani viene affrontata a Collegno non solo negli aspetti educativi e del tempo libero, ma soprattutto con l’occhio rivolto alla creazione di opportunità per il futuro. Le politiche giovanili sono indicate nel Progetto Collegno Giovani pensato per creare iniziative e luoghi di aggregazione, aiuto all’orientamento scolastico e formativo, sostegno all’occupazione. Tutte le politiche rivolte ai giovani hanno anche l’obiettivo di “costruire cittadinanza”, cioè integrare i ragazzi nella partecipazione alla vita della comunità. In città sono attivi 7 centri d’incontro, caratterizzati da altrettante 7 specifiche offerte per i ragazzi: dallo sportello Informagiovani al laboratorio di informatica, dalla sala musica alla sala prove, dallo spazio per l’ecosostenibilità a quelli dedicati al tempo libero, fino all’incubatore d’imprese. Questi servizi sono garantiti da figure professionali formati alla mediazione con l’utenza giovanile. Per sostenere i giovani nella scelta di una vita autonoma, è stata avviata un’esperienza pilota di coabitazione nell’ex alloggio custode del magazzino comunale. Una sperimentazione partita con tre ospiti che in questo modo hanno l’opportunità di staccarsi da casa senza affrontare le spese, per loro proibitive, di un affitto a prezzo di mercato. Oltre ai progetti per l’occupazione, che trattiamo nello spazio dedicato al lavoro, ci sono quelli per la cosiddetta “cittadinanza attiva”; a partire dal Servizio Civile locale che dal 2008 ha assunto la caratteristica di momento di formazione e di orientamento e ha coinvolto 106 giovani con un investimento di 40.000 euro. A questo si aggiunge il tradizionale Servizio Civile Nazionale che nei soli anni dal 2009 al 2013 ha impiegato 311 giovani dai 18 ai 29 anni. Sempre in ambito formativo, è stato avviato il progetto “Qualcosa in Comune” dove i giovani hanno avuto la possibilità Dal Comune sport, cultura, avviamento al lavoro, sportelli di ascolto per i ragazzi 16 Piazza Ragazzabile avvicina i giovani alla Città di vivere un’esperienza da considerare come una vera “politica attiva” per il lavoro, insieme a persone più avanti con l’età e più esperte. Dal 2009 al 2013, 144 ragazzi hanno svolto attività di affiancamento con tutor messi a loro disposizione all’interno del Comune e di aziende del privato sociale, suddivisi in turni invernali e turni estivi. Poi è continuato “Piazza Ragazzabile”, progetto di “animazione civica”, il cui marchio è stato brevettato, pensato per fare affezionare i ragazzi alla loro città. Giunto ormai alla 14esima edizione è arrivato a coinvolgere circa 70 giovani ogni anno con attività che comprendono la decorazione e manutenzione degli arredi pubblici, corsi di giornalismo, stages di ciclo-officina, incontri di formazione civica. Con Piazza Ragazzabile i giovani entrano anche in contatto con le associazioni della Città e imparano a lavorare insieme. Nell’ambito di Piazza Ragazzabile sono stati anche realizzati alcuni orti urbani nei giardini pubblici con la finalità formativa di avvicinare i ragazzi all’orticoltura e di fare dialogare tra loro generazioni diverse partendo proprio dall’esperienza agricola. Altra specifica iniziativa per i giovani è la continuazione dell’esperienza del Consiglio Comunale dei ragazzi dove, con un mandato di 2 anni, gli eletti imparano il valore della democrazia partecipata attraverso la discussione, la votazione e la realizzazione di un proprio progetto. Inoltre, ai giovani dai 15 ai 22 anni vengono distribuite ogni anno circa 1.000 tessere di Pass 15 che permette sconti e agevolazioni nei cinema, nei negozi e per i corsi organizzati dalle associazioni. Lo sportello Informagiovani offre consulenze e consigli per i ragazzi Le pari opportunità in tutte le azioni comunali Parchi cittadini più sicuri per le donne Sui 50.100 abitanti di Collegno 26.000 sono donne. E la Città ha cercato di dare risposte alle esigenze della popolazione femminile fin dal lontano 1985, quando fu una delle prime in Italia ad avere un assessorato alla condizione della donna. Nel bilancio comunale l’attenzione alle politiche di genere è ben rappresentata dalle spese per attività e servizi che supportano l’occupazione femminile, la cura dei figli, la salute, la famiglia, l’assistenza, la qualità della vita delle donne. L’Amministrazione comunale ha scelto non solo di attivare progetti specifici ma anche di permeare di “politiche di genere” tutti i settori della macchina comunale. In questo modo, la delega assessorile alle “pari opportunità”, viene esercitata in stretto rapporto con gli altri assessorati perché tutte le scelte comunali, in tutti i campi, non vadano contro la necessità di offrire ad entrambi i sessi le stesse opportunità sociali. Le tematiche femminili si sono così aperte per essere accolte da tutte le aree amministrative. Per chiarire meglio ai cittadini questa scelta, nel 2007 e nel 2012, sono stati spediti alle famiglie i “Bilanci di Genere”, rendiconti sulle azioni messe in campo dal Comune a favore delle pari opportunità nei 5 anni. Sono stati anche varati i Piani triennali per le pari opportunità tra i dipendenti comunali. Con questa occasione è stata decisa con le organizzazioni sindacali l’estensione tra il personale del telelavoro e del part time. È stata anche promossa, tra i dipendenti, la costituzione di un fondo di solidarietà versando una piccola quota dello stipendio. Punto di forza delle politiche di genere sono sicuramente Villa 5 e il Centro donna, esempio ormai collaudato di partenariato pubblico-privato tra il Comune e il Consorzio Onda. Il Centro donna è incubatore di imprese al femminile, sportello per donne migranti, sportello legale e servizio di sostegno psicologico in caso di maltrattamenti e stalking. il Centro donna si accompagna alle altre attività di Villa 5, come il baby parking, i miniappartamenti per donne in difficoltà, il centro culturale, l’hammam Negli ultimi due anni maggiore attenzione è stata posta alle iniziative contro il femminicidio, non dimentichiamo che Collegno è stata teatro di tre tragici eventi. In occasione del 25 novembre, giornata contro la violenza alle donne, nei bar della città vengono distribuiti tovaglioli monouso contro la violenza, nel 2013 sono stati coinvolti oltre 100 bar. Inoltre, sono stati promossi laboratori didattici nelle scuole contro lo stalking e per educare i giovani alle pari opportunità. Sempre nell’ambito delle pari opportunità, è stato anche affrontato il tema delle “coppie di fatto” formate al di fuori del matrimonio, sia per cittadini eterosessuali sia omosessuali. Il Consiglio comunale ha così istituito, nel 2007, il registro delle unioni civili: ad oggi si sono iscritte 22 coppie. Flash mob contro la cultura sessista e il femminicidio, coivolte scuole e associazioni 17 UNA CITTÀ PIÙ SICURA “ Presidio e controllo del territorio, un efficiente sistema di prevenzione e protezione civile, ottenuti mettendo l’innovazione al servizio della Città e con un impiego più razionale dei nostri Vigili” A nche se la “sicurezza” non è più al centro del dibattito politico come a cavallo tra gli anni ’90 e i primi anni 2.000, i cittadini continuano a volere frequentare in tranquillità gli spazi pubblici, sia quando sono a piedi sia quando sono alla guida della propria auto. Premesso che i responsabili della sicurezza sono Carabinieri e Polizia di Stato il Comune si occupa della sicurezza dei cittadini soprattutto attraverso l’attività della Polizia Municipale che ha compiti di vigilanza sul rispetto del Codice della strada ma anche di controllo del territorio e di accertamento delle violazioni dei regolamenti comunali. Per soddisfare meglio le esigenze operative della Polizia Municipale il Comune ha deciso spostare in nuovi locali la sede dagli attuali uffici adiacenti il Poliambulatorio dell’Asl. A questo scopo, grazie alla ristrutturazione del Padiglione 2 dell’ex OP, per una spesa di 450.000 euro, la nuova sede potrà contare su una struttura di 900 metri quadrati. Molto attive in Città le associazioni di volontariato che agiscono nel campo della sicurezza. Il nucleo di La Polizia Municipale è stata rafforzata e presto avrà anche una sede più funzionale vigilanza dei Carabinieri in congedo presta servizio nei mercati cittadini e davanti agli uffici postali. Mentre le associazioni ambientaliste controllano i parchi per contrastare l’abbandono dei rifiuti e le deiezioni canine. Per quanto riguarda la sicurezza stradale, si segnala che il totale degli incidenti stradali è in diminuzione. Ai Vigili urbani arrivano oltre 5.000 chiamate l’anno, ridotti i tempi di intervento 18 In Città sono presenti 3 autovelox, concessi dalla Prefettura di Torino in seguito a studi che hanno dimostrato la pericolosità dei tratti di strada interessati. I proventi delle multe per le infrazioni rilevate dagli autovelox, come impone la legge, sono destinate dal Comune al miglioramento della sicurezza stradale mediante la realizzazione di attraversamenti protetti e nuove rotonde, il potenziamento dell’illuminazione e l’asfaltatura. Per rispondere meglio alle esigenze di sicurezza stradale e di deterrenza dai reati, che tendono a crescere in estate, ogni anno si è riusciti a realizzare un numero soddisfacente di servizi serali. Così come sono state ripristinate le pattuglie motociclistiche che consentono interventi più tempestivi. Per contrastare più efficacemente la guida in stato di abbrezza sono stati acquistati anche nuovi etilometri che vengono utilizzati soprattutto per i controlli notturni. I Vigili compiono ogni genere di attività, dal controllo stradale ordinario al controllo dei veicoli pesanti con attrezzature dedicate, dal recupero delle auto rubate ai controlli nei parchi e giardini fino agli sgomberi delle fabbriche abbandonate dove spesso si insediano abusivamente stranieri senza permesso di soggiorno. Gli interventi gestiti dalla centrale operativa della Polizia Municipale sono oltre 5.000 l’anno. Importante il dato delle auto rubate recuperate. Nel 2009 sono state 49; nel 2010,38; nel 2011, 31; nel 2012, 50; nel 2013 (a novembre) 34. La Polizia Municipale istituisce spesso posti di blocco per i controlli stradali, anche con autovelox mobile. Nel 2009 sono stati 253; nel 2010, 308; nel 2011, 210; nel 2012 370; nel 2013, oltre 300. Per controllare i punti sensibili della Città è stato varato un Piano per l’attivazione di telecamere; le apparecchiature di videoripresa sono collegate a una centrale operativa rifatta di recente. Un aspetto importante della sfe- Gli autovelox hanno diminuito gli incidenti, con i soldi delle multe si riparano le strade ra della sicurezza è rappresentata dalle attività di addestramento per fare fronte a eventuali calamità. La Frequenti esercitazioni di Protezione Civile coinvolgono le associazioni Protezione Civile fa sempre capo alla struttura della Polizia Municipale ed è coordinata dal sindaco. Il Piano comunale di Protezione Civile è pensato soprattutto per fare fronte a emergenze come incidenti ferroviari, nubi tossiche da trasporti pericolosi o da impianti industriali, ritrovamento di ordigni bellici , alluvioni nella fascia della Dora. Per monitorare le piene della Dora sono state anche posizionate alcune telecamere. La Protezione Civile svolge anche un’importante opera di addestramento della popolazione con periodiche esercitazioni che coinvolgono volontari, scuole e cittadini. La capacità operativa della nostra Protezione Civile è stata “esportata”; durante l’emergenza terremoto in Emilia Romagna 25 dipendenti comunali sono stati distaccati per due mesi in un comune colpito dal sisma. 2009 2010 2011 2012 2013 1860 1871 1895 2049 2220 186 65 120 1 9 182 80 100 2 9 197 91 106 0 14 162 66 94 2 7 132 51 81 0 9 21.800 8.000 34.300 18.600 30.100 15.100 35.800 22.700 39.600 30.000 238 15 8 185 6 14 146 6 8 80 13 11 71 13 SERVIZI PRESSO LE SCUOLE INCIDENTI STRADALI Totale verbali altri illeciti di cui: • Con solo danni materiali • Con lesioni • Mortali Fuga o omissione di soccorso SANZIONI CODICE DELLA STRADA Totale verbali Codice della Strada, di cui: Verbali velox VIOLAZIONE REGOLAMENTI COMUNALI Totale verbali, tra questi: • Tutela/condotta animali • Tutela ambientale auto abbandonate 19 NUOVI SPAZI PER TUTTI Un Central Park per l’area metropolitana Un fiore all’occhiello della Città sono le aree verdi, rinnovate negli ultimi anni per essere sempre più a portata di bambino. Anche nell’attenzione per gli spazi verdi e per le aree gioco, l’Amministrazione ha applicato quella sensibilità sociale su cui aveva chiesto il consenso ai cittadini. E nonostante le ristrettezze di bilancio si è scelto di non fare mancare gli investimenti nel verde pubblico. “ Una Città da vivere nei suoi spazi verdi e pubblici grazie alla promozione culturale, sportiva con l’animazione e il protagonismo delle molte associazioni collegnesi” In questi anni sono stati completamente rifatti i giardini: Romita, Impastato, Iqbal Masih, Atleti azzurri d’Italia, Moglia, Piazza Concordia. Mentre sono stati realizzati ex novo i giardini Collodi e Scotellaro, il parco dedicato al sindaco Catarzi da 10.000 metri quadrati, e il giardino in via Alessandro di Collegno. Ad ogni ristrutturazione di giardini pubblici sono state rifatte anche le aree giochi posizionando nuovi manufatti in plastica riciclata utilizzabili anche dei bimbi con diabilità. Le nuove aree giochi sono state progettate in modo partecipato con i cittadini: in particolare Iqbal, Catarzi, Romita. Invece, il giardino di Alessandro di Collegno è stato realizzato con la consulenza dell’Ordine degli Architetti e il coinvolgimento dei ragazzi della scuola Paolo Boselli. Oltre ai giardini di quartiere, Collegno ha ormai un grande patrimonio di veri e propri parchi. I nostri parchi sono diventanti un vero “sistema verde” a disposizione di tutta l’area metropolitana. Da Torino si viene a Collegno anche perché qui c’è una grande presenza di spazi verdi: da una parte un vero e proprio “Central Park” attrezzato, il Parco Dalla Chiesa da 400.000 metri quadrati. E dall’altra, un autentico “parco agronaturale”, dove l’ambiente lungo la Dora è quello dell’aperta campagna in cui i cittadini possono passeggiare o andare i bicicletta in mezzo ai campi coltivati. Il Parco della Dora, di cui Collegno ha la parte più importante con ben 4,5 Km quadrati, è collegato con il resto della Corona Verde, il sistema di parchi che cinge Torino. Questo grande spazio agricolo e naturalistico è stato reso ancora più fruibile dopo la realizzazione della passerella pedonale sulla Dora che ha permesso la creazione di piste ciclabili e pedonali tra le due sponde del fiume; a questo ponte I giardini di Collegno sono dotati di aree gioco adatti anche ai bambini disabili 20 Lungo la Dora si sviluppa il Parco Agronaturale si è affiancata l’area attrezzata per la sosta nel verde. Il Parco Dalla Chiesa, aperto al pubblico fin dai tempi dell’abbattimento del muro del manicomio, affidato in comodato gratuito per 99 anni al Comune, è stato interessato da nuove migliorie. Tra le opere realizzate ci sono “Un parco per tutti”, percorso sensoriale nel verde, costato 100.000 euro finanziato dalla Compagnia di San Paolo, i nuovi servizi igienici, costati 55.000 euro., la pavimentazione della Piazza della Pace, la realizzazione dello Chalet del Parco. Sempre nel parco Dalla Chiesa è stato realizzato il “Miglio Rosa”, percorso podistico illuminato e quindi più sicuro a disposizione delle donne che vogliono fare sport. Sempre nel parco sono presenti numerosi spazi per attività sportive a disposizione dei cittadini. Nel Parco Dalla Chiesa e nel resto della città di Collegno è stato avviato un censimento degli alberi insieme ai docenti e studenti dell’Istituto agrario Giovanni Dalmasso di Pianezza, per verificarne la salute e prevenire crolli di rami, ma anche per capire qual è il contributo apportato dagli spazi verdi di Collegno all’assorbimento dell’anidride carbonica. Nei parchi I tagli dell’erba sono 4 o 5 all’anno, mentre negli altri giardini si fermano a 3. È importante ricordare che nel Parco Dalla Chiesa tutte le aree verdi sono calpestabili: i cittadini possono giocare e sdraiarsi. Il Parco Dalla Chiesa è diventato un vero Central Park dell’area metropolitana torinese I nuovi centri di cultura A Collegno è nato un centro di eccellenza per la danza. Si tratta della Lavanderia a Vapore, aperta nel 2009, con un costo complessivo di circa 4 milioni, di cui 2 messi dal Comune e altrettanti dalla Regione. Il Centro danza sta acquistando un prestigio internazionale. La struttura è affidata Teatro Balletto di Torino che organizza la stagione di danza contemporanea. Altro intervento che riguarda i locali dell’ex Stireria dell’Op, ristrutturati dal Comune con oltre 600.000 euro. Ora è in corso un bando per individuare un soggetto privato che completi il recupero funzionale e realizzi un nuovo progetto culturale. Nel novembre 2011 è arrivata anche la realizzazione dell’Auditorium Giovanni Arpino, con un investimento da 845.000 euro, un luogo adatto ad ospitare spettacoli musicali e teatrali. Così, se 10 anni fa Collegno non aveva un teatro oggi vanta ben 2 realtà importanti. Da dicembre 2013 l’Auditorium Arpino è anche Cinema. Dopo la positiva esperienza del teatro per bambini e adulti la nostra città può continuare ad avere un cinema sul proprio territorio. Non è cosa da poco anche perché, se non esercitate, le licenze sarebbero scadute e sarebbero state perse. Del resto dagli anni ’70, Collegno coltiva una forte passione per il cinema. grazie alla storica rassegna “Suburbana” . Il Comune, ha anche organizzato, con un’associazione, il concorso di cortometraggi “Corto Matto”. l’Auditorium Arpino è inoltre a disposizione della scuola Cervi per le rappresentaizoni scolastiche. Tra i luoghi collegnesi della cultura un posto d’eccezione merita l’Ecomuseo del Villaggio Leumann che partendo dal tema della cultura materiale Il Centro Danza nell’ex Lavanderia a vapore è un polo di eccellenza di livello regionale La musica è una delle attività culturali più praticate legato alla tessitura e alla storia del tessile, è la sede di manifestazioni di grande richiamo. Nel 2011 si è indetto un concorso letterario ,“I Fili della Passione”, dedicato al mondo della tessitura e del ricamo. Ma il concorso letterario della città è soprattutto “ScriviCollegno”, nato nel 2010, intitolato al poeta Tino Richelmy e dedicato, ogni anno, a un aspetto della vita sociale collegnese. Da quest’anno sarà abbinato anche a un laboratorio di scrittura. Collegno ha, però, anche, un flusso di visitatori attirati, oltre che dal Villaggio Leumann, anche dal centro storico e dalla Certosa Reale. Sono così proseguite le visite guidate di “ScopriCollegno” ed è stato attivato un nuovo corso per “ciceroni” volontari, già attivi dal 2001, per l’accompagnamento delle scolaresche e dei turisti. Oggi, sono a disposizione 39 ciceroni che guidano alla scoperta della Città. 21 Una biblioteca dai grandi numeri La biblioteca di Collegno è dal 2005 Polo d’Area dello SBAM, il Sistema Bibliotecario dell’Area Metropolitana che comprende 13 strutture per altrettanti Comuni del Torinese, e prevede prestiti gratuiti di libri, Dvd, Cd, per tutti i cittadini iscritti. La biblioteca possiede oltre 61.000 volumi. In questi ultimi 5 anni il numero degli iscritti è cresciuto e ora supera i 20.000, con oltre 60.000 prestiti all’anno. Dal 2008 è stato attivato il progetto “Un Villaggio da leggere” che vuole promuovere la lettura tra i bambini e gli adulti e prevede laboratori di lettura animata e di creatività che hanno coinvolto nel 2012 oltre 1.000 bambini. Poi, sono stati organizzati laboratori creativi per la costruzione di piccoli libri con bambini e genitori che hanno coinvolto, sempre nel 2012, 185 utenti. La biblioteca è stata anche sede di letture di fiabe con 770 partecipanti nel 2012; oltre ai consueti incontri letterari in biblioteca e al progetto “Nati per leggere” per bambini fino a 6 anni e i loro genitori. Altra iniziativa è stata la fornitura di “Valigiotti”, kit bibliografici a tema per le scuole, con 90 valigiotti distribuiti nel 2012 contenenti 1.781 libri. Inoltre, sono stati acquistati audiolibri per persone non vedenti. Questi servizi sono tutti svolti da personale competente che di recente è stato incrementato con l’assunzione di un aiuto blibliotecario. La biblioteca, nei nuovi locali seminterrati, ospita anche il prestigioso Archivio storico collegnese. 22 Il Villaggio Leumann, con la sua architettura liberty è sede della biblioteca comunale Il patrimionio librario della Biblioteca di Collegno 2009 totale 16.638 • adulti 41.468 • ragazzi 15.445 • dvd 2010 2011 ISCRITTI 17.554 18.446 VOLUMI POSSEDUTI 45.016 45.960 16.082 totale 56.913 2013 19.335 20.014 46.984 44.319 16.284 17.249 16.531 197 307 344 285 329 64.825 61.523 62.068 64.169 • audiolibri • totale 2012 61.098 62.441 PRESTITI EFFETTUATI 45.226 53.897 56.604 VIVERE LA CITTÀ Cultura per tutti In tempi di ristrettezze di bilancio ma anche di crisi di valori e di incertezza verso il futuro l’Amministrazione comunale di Collegno ha scelto di non cedere alla tentazione di dismettare l’offerta culturale. Il fiore all’occhiello delle proposte musicali collegnesi rimane Colonia Sonora, la rassegna estiva che attira molti giovani da Torino con una media di 15.000 spettatori a spettacolo. Sempre, per quanto riguarda gli spettacoli, ci sono state rassegne dal grande successo come “Sale e pepe”, i cui incassi sono andati a favore delle associazioni. Negli ultimi anni il Comune ha investito principalmente su 4 rassegne: “Lo Svago e il Pensiero”, di Assemblea Teatro, con spettacoli per adulti e bambini; “Teatro in Piazza”, in Piazza Primo Maggio, giunto alla decima edizione e dedicato al teatro dialettale; “Teatro d’Autunno all’Arpino”, la versione invernale di Teatro di Piazza; “I Teatri del Tempo Presente”. Per quanto riguarda le mostre, alcune di queste hanno superato il migliaio di visitatori, in particolare la Sala delle Arti e Museo della Città hanno ospitato mostre importanti. L’intento è stato quello di avvicinare alla cultura le giovani generazioni più che fare i grandi numeri. Per questo alle mostre sono state abbinati laboratori didattici con le scuole per fare “cultura viva”. Il Comune ha mantenuto un rapporto diretto, ma anche franco, con le associazioni culturali alle quali è stato L’ex Lavanderi a vapole dell’Ospedale Psichiatrico è stata recuperata per la Città Una mostra presso la Sala delle Arti nel Parco Dalla Chiesa dato il supporto per le loro attività attraverso convenzioni per le sedi e attraverso l’aiuto per la ricerca di sponsorizzazioni per le iniziative pubbliche. Tutto si può dire fuorché Collegno sia una città morta. A titolo di esempio nel solo 2012 ci sono state ben 236 giornate di attività di cultura e promozione della Città (praticamente quat- tro giorni alla settimana). Tra le fiere e le rassegne organizzate proprio dalle associazioni, la più importante è sempre “Filo lungo Filo”, al Villaggio Leumann con oltre 5.000 presenze. Ci sono inoltre gli eventi legati al Natale come il presepe meccanico, i concerti e gli spettacoli, Collegno in Bancarella, con migliaia di presenze. È stato aperto il teatro Arpino, lo spazio culturale che mancava La Certosa Reale viene restaurata e aperta alle visite 23 Investimento costante nello sport sociale Nella visione fortemente orientata al sociale dell’ Amministrazione comunale di Collegno una Città da 50.000 abitanti non poteva essere lasciata senza un’adeguato sostegno dell’attività sportiva su cui si è deciso di continuare ad investire in modo significativo. Così, negli anni tra il 2010 e il 2013 l’Amministrazione ha investito quasi 1.700.000 euro negli impianti e oltre 350.000 euro nella promozione sportiva. Soltanto per la riqualificazione energetica del Palazzetto dello Sport la spesa è stata di 620.000 euro, reperiti grazie a un mutuo agevolato dal Ministero dell’Ambiente. I praticanti iscritti che utilizzano impianti sportivi sono oltre 5.000; gli utenti delle palestre sono 2.500. L’offerta di attività sportiva a Collegno è una delle più ricche del Piemonte. Viene programmata attraverso il “Piano regolatore dello sport” arrivato alla sua seconda edizione. Uno strumento che serve soprattutto a tenere sotto controllo l’utilizzo ottimale delle strutture per non rischiare di investire in impianti nuovi che magari rimarrebbero sottoutilizzati. Ma tutte le scelte sullo sport sono compiute in modo partecipato coinvolgendo le associazioni che sono riunite nella Consulta dello sport. Programmare l’attività sportiva significa anche dare la possibilità alle 70 società sportive dilettantistiche di Collegno di avere gli spazi necessari per le proprie attività attraverso un regolamento di utilizzo. Mettere in rete le associazioni sportive significa ottimizzare la fruizione degli impianti facendo convivere attività diverse nelle stesse strutture adatte a sport differenti. Gli impianti sportivi veri e propri sono 14, a cui si aggiungono 13 palestre. In più ci sono i percorsi nei parchi e 19 “play ground”, spazi per sport all’aperto; inoltre, nei giardini pubblici, sono state installate 6 postazioni di tricicli per invitare alla mobilità i bambini piccoli. Lo sport è promosso anche nelle scuole con 17 attività sportive inserite nel Catalogo dell’Offerta Formativa. Agli sport presenti nel Catalogo è dedicata Gli impianti sportivi sono frequentati da oltre 5.000 cittadini una festa che si svolge ogni anno nel Parco Dalla Chiesa, promossa dal Comune. Il Comune, inoltre, sostiene l’utilizzo della piscina comunale Bendini, anche nei confronti dei disabili, ragazzi e adulti, che possono fruire i una ventina di lezioni di nuoto a totale carico del Comune. Così come è sostenuta l’attività sportiva dell’Aeroclub cittadino: dal 2009 sono partiti i progetti “Primo Volo” per i possessori della tessera “Pass 1520”. Vista la presenza di un bocciodromo in città il gioco delle bocce viene promosso anche nelle scuole. Il Comune incoraggia, con il patrocinio, anche l’organizzazione di numerose manifestazioni sportive tra cui la CorriCollegno. Nel 2011 è nata anche la mezza maratona che unisce Collegno a Torino con il Gran Premio Città di Collegno nell’ambito della Turin Marathon. Da quando esiste la pista ciclopedonale tra il Parco Dalla Chiesa e Torino, l’attività podistica con jogging e footing è cresciuta in modo esponenziale, con la presenza di molti torinesi che preferiscono venire a correre nei viali delle nostre aree verdi. Così, anche grazie a questa continua attenzione verso lo sport praticato da larghi strati della popolazione sono venuti fuori anche i risultati. Il Collegno Volley milita in B2; le ragazze dell’Evergreen Twirling Club sono state più volte campionesse europee e poi anche vicecampionesse del mondo. Altri importanti campionati sono stati vinti dalle società di scherma e di tiro con l’arco. Anche alcuni titoli italiani di boxe sono di origine collegnese. La spesa per lo sport negli ultimi 5 anni 2010 2011 2012 2013 Promozione sportiva 101.600 116.000 64.968 73.450 Impianti sportivi 369.500 347.100 217.072 743.244 TOTALE 471.100 463.100 282.040 816.694 Educazione alla tolleranza e alle differenze Per diffondere la cultura della Pace, a Collegno si è scelto di educare i cittadini attraverso uno spazio museale che fosse anche laboratorio dove giovani e adulti vengono guidati in un percorso con strumenti audio e video. Si tratta del Museo-Laboratorio 24 di Pace, un “unicum” in Italia che nel 2013 ha compiuto i suoi primi 5 anni di attività. Un quinquennio in cui si sono registrati oltre 4.500 ingressi, oltre 50 visite guidate, 5 visite internazionali, 31 eventi cittadini. Ogni anno, viene intitolato un viale del Parco Dalla Chiesa a una personalità che, nella storia, è distinta a favore della Pace. L’idea è quella di non limitarsi alla condanna della guerra ma di educare i cittadini alla non violenza, alla pace, alla legalità, ai diritti anche attraverso la partecipazione a programmi articolati, come il Treno della Memoria, Eurolys con l’Associazione Colle del Lys che avvicina i ragazzi ai valori della Resistenza oltre ai progetti di cooperazione internazionale. Dal 2004, per 3 anni, alcuni giovani collegnesi hanno trascorso un mese in Mozambico nel villaggio di Ancuabe in partnership con Associazioni, Parrocchie ed Enti Locali, partecipando a cantieri di lavoro per incentivare la piccola imprenditoria locale e a sostegno del locale sistema scolastico. In questi anni la Città è stata partner di 2 importanti progetti finanziati dall’Unione europea per il contrasto alla violenza sulle donne, contro il traffico delle persone e contro il turismo sessuale, prevedendo percorsi formativi rivolti ai giovani delle scuole in Italia (con le Città di Genova e Torino) e nei paesi partner: Brasile, Uruguay, Argentina, Romania, Spagna. Collegno, per tradizione, è una delle città del torinese dove l’associazionismo è più sviluppato. Sono presenti ben 160 associazioni che da sempre sono in forte rapporto con il Comune. Un rapporto attivo che dimostra una vivacità sociale che è il vanto di Col- legno. I cittadini fanno sport, cultura e praticano la solidarietà perché ci sono le associazioni che rappresentano la comunità e per questo sono sostenute dal Comune. Per questo esistono l’Albo cittadino delle Associazioni, la Consulta per lo Sport, il Tavolo della CulIl Museo della Pace è basato sulle esperienze dirette, così come tura e il Basco, la cooperazione il Banco della Associazioni e associazioni pagano interamente le della Solidarietà. Quest’ultimo orga- utenze e il canone ricognitorio (10% nismo ha stipulato 43 convenzioni per del prezzo di mercato), una scelta la concessione di locali pubblici, ha che ha anche spinto alla creazione di fornito 74 prestiti di attrezzature per una rete tra le associazioni. Gli spazi iniziative e 255 patrocini con la conse- vengono condivisi, e le associazioni guenza di facilitare l’organizzazione di che “vivono insieme” scoprono che manifestazioni. possono organizzare attività comuni In questi ultimi anni è stata razio- e complementari, che aumentano la nalizzata la gestione delle sedi con- partecipazione dei cittadini e fanno cesse dal Comune. Le convenzioni nascere nuove iniziative suddividendo sono state uniformate e ora tutte le le spese. Un rapporto forte con le associazioni Pur avendo dovuto ridurre drasticamente i contributi, il Comune continua a cercare di fare il massimo per le associazioni cittadine. Per le attività, in particolare per quelle culturali, in bilancio si è dovuto mettere sempre meno: se nel 2009 c’erano 150.000 euro, nel 2013 si sono potuti destinare solo 40.000 euro. Ma il budget ristretto è stato compensato dall’assidua ricerca di sponsorizzazioni private, che ha portato 100.000 euro, permettendo alle associazioni di organizzare ugualmente le manifestazioni. Il Comune, insomma, non eroga più contributi diretti ma, di contro, segue le associazioni passo passo attraverso la fornitura di servizi, di spazi pubblici, di attrezzature, e cerca di promuovere al massimo le iniziative perché possano crescere. È il caso della scelta di continuare a finanziare il Catalogo dell’Offerta Formativa per le scuole dove le associazioni, attraverso corsi finanziati dal Comune, ottengono un sostegno economico indiretto e promuovono le proprie attività. Per quanto riguarda l’associazionismo, una Città come Collegno aveva bisogno di rappresentanze decen- trate per fare emergere meglio le persone che hanno scelto di impeesigenze delle diverse zone del ter- gnarsi direttamente nella vita della ritorio. Comunità. I direttivi eletti sono risulNegli anni erano sorti Comitati di tati composti da 86 delegati di cui 31 quartiere spontanei che dialogavano donne e 8 giovani: I Comitati di Quarcon l’Amministrazione ma che non tiere hanno una ruolo consultivo e avevano una legittimazione democra- propositivo sui problemi dei territori tica. Nel 2011 sono così nati i Comitati nei confronti dell’Amministrazione di Quartiere riconosciuti dal Comune comunale. Sono riuniti in un Coordie votati dai cittadini. Il regolamento namento dei Comitati di Quartiere e garantisce la candidatura delle donne contribuiscono alla redazione della e dei giovani e la loro presenza nei di- Carta dei Bisogni dei Quartieri stilata rettivi; l’età del voto è stata abbassata dall’Amministrazione comunale. a 16 anni. Collegno è una Città con una fortissima presenza associativa I Comitati di Quartiere sono 8: Borgata Paradiso, Borgo Nuovo, Centro Storico, Savonera, LeumannTerracorta, Santa Maria, Regina Margherita, Villaggio Dora. Alle elezioni hanno partecipato circa 2.000 cittadini, una quota importante di 25 UN NODO STRATEGICO “ Dopo l’arrivo della Metropolitana sono state realizzate importanti opere viarie attese da decenni, il sottopasso “Nuto Revelli” e il nuovo ponte sulla Dora, oltre al miglioramento della rete del trasporto pubblico locale” C ollegno è diventata uno snodo fondamentale dell’area metropolitana torinese. Da Città satellite di Torino con gli abitanti che utilizzavano solo l’asse di corso Francia e quello della Statale 24, siamo passati a una Città che attrae essa stessa mobilità attraverso assi diversi di transito. Oggi siamo una Città policentrica dal punto di vista dei trasporti. E la grande novità è il successo del terminal di Fermi della metropolitana. La metropolitana è stata inaugurata proprio durante questa Amministrazione a poche settimane dalle Olimpiadi invernali del 2006. Oggi, da Fermi e dalla fermata di Borgata Paradiso salgono sulla metro più di 15.000 persone al giorno. Complice la crisi, il progetto di prolungamento della Metro a Rivoli, nonostante le tante iniziative di sollecito, non ha ancora ottenuto il cofinanziamento dello stato. Ma la gestione della mobilità va affrontata con un’ottica d’insieme di area metropolitana. Così è stato siglato un protocollo con Torino per la realizzazione della zona di interscambio di Fermi. Servono 1.000 posti auto e strutture adeguate ai servizi per i pendolari. Oggi siamo a 500 sullo sterrato più 300 vicini alla metro. La grande mobilità metropolitana aggancia Collegno anche attraverso la storica stazione ferroviaria sulla linea Torino-Modane-Parigi. Una linea che è stata potenziata. L’Ammi- La zona della Stazione Fermi della metro è diventata uno snodo importante per la Zona Ovest nistrazione ha lavorato, insieme agli altri sindaci della linea, per ottenere l’orario cadenzato dei treni regionali dall’Agenzia per la mobilità metropolitana e da Trenitalia. Da due anni, la città ha a disposizione un treno per Torino e per Susa ogni 30 minuti; una modalità che permette agli utenti di tenere meglio in mente i passaggi giornalieri per programmare i propri spostamenti. Ma, oltre all’orario cadenzato, dal 2012, è stato attivato il Servizio Ferroviario Metropolitano che utilizza il nuovo passante ferroviario di Torino. Così Collegno è direttamente connessa con l’asse del Passante Ferroviario di Torino Porta Susa-Stazione Stura e quindi con Moncalieri e Chieri, con Nichelino e Pinerolo, con Chivasso e la linea Canavesana. In un futuro prossimo si potrà raggiungere l’aeroporto di Caselle direttamente dalla stazione di Collegno con un semplice cambio di treno. Il Sistema Ferroviario si è poi arricchito con la realizzazione della fermata ferroviaria di Grugliasco che serve non solo l’Università ma anche il nostro quartiere di Borgata Paradiso. Da pochi mesi è stato anche istituito il Biglietto Integrato Metropolitano che, al costo di 2,50 euro per 120 minuti permette di salire su treni, bus e metro. E poi il Bip, la carta che permette di salire sul treno, sul bus, sulla metro, senza pagare altri biglietti. Con il Bip si può anche pagare i parcheggi e usufruire dei servizi di bike sharing, il cosiddetto ToBike. La tornata amministrativa che si sta concludendo sarà per sempre ricor- Con il nuovo ponte sulla Dora la Città è più fruibile data per il nuovo ponte sulla Dora, che ha radicalmente cambiato non solo la viabilità e la vivibilità cittadine ma ha anche aperto un altro baricentro della città, nella zona di Via De Amicis e del Campo Volo. Il nuovo ponte, inaugurato il 6 luglio 2012, ha permesso di realizzare un nuovo sistema viario tra Torino e la tangenziale che evita il transito per il centro storico e attraverso Villaggio Dora. La prima opera di questa nuova viabilità era stata viale Certosa, 26 terminato nel 2004. Al nuovo ponte si sono aggiunte la rotonda di innesto con la statale 24 e la rotonda di Viale Certosa, oltre alla bretella di scorrimento veloce che collega Viale Certosa alla statale 24. Il tutto è costato 17 milioni. Il nuovo sistema viario ha posto fine alle code e ha fatto in modo di collegare direttamente la città con lo svincolo della tangenziale. Inoltre, l’inaugurazione della variante di Alpignano-Pianezza, ha regalato a Col- legno anche un collegamento veloce verso la valle di Susa e la val Ceronda. Il nuovo accesso rapido ha anche reso Collegno più vicina alle altre città facendo decollare il terminal della metropolitana, a stazione Fermi. Una novità che è la nuova sfida per le prossime amministrazioni comunali, che avranno il compito di fare cogliere alla Città i benefici della creazione di questo nuovo polo di interscambio per la mobilità pendolare di tutta la zona ovest e dell’area metropolitana. Nei 10 anni di questa amministrazione, e precisamente nel maggio del 2008, Collegno, con la realizzazione del sottopasso, ha visto la fine di una storia infinita: dopo decenni di code e inquinamento, non è più tagliata in due dalla ferrovia e da quel passaggio a livello che abbassava le sbarre ogni 10 minuti rappresentando un’autentica barriera nella zona centrale e nevralgica della città. Anche quest’opera, intitolata allo scrittore Nuto Revelli che dalla stazione di Collegno partì per la campagna di Russia, ha permesso di alleggerire il traffico in altre zone della città. Il riordino del sistema viario parte con la trasformazione di viale Gramsci, nel 2006, realizzato insieme a Grugliasco con una spesa di 700.000 euro. Qui era stata istituita una “Zona 30” per rendere più vivibile questa passeggiata tra le due città. In direzione Grugliasco è stato anche migliorato il collegamento per i ciclisti attraverso la realizzazione della nuova scaletta adatta al trasporto delle bici che oltrepassa il cavalcavia di corso Francia. Sul fronte dei parcheggi, nuovi posti auto sono stati ricavati di fronte al poliambulatorio di Villa Rosa e a Borgata Paradiso e la realizzazione di piazzale Polesine. Il nuovo ponte sulla Dora è l’opera più significativa realizzata da questa amministrazione. 14 linee di bus per la Porta della Zona Ovest Da un anno anche Collegno deve fare i conti con i tagli regionali al trasporto pubblico locale. La Città contribuisce con una propria quota al pagamento del servizio, che, come è noto, solo per il 30 per cento viene coperto con la vendita dei biglietti. Il contributo versato all’Agenzia Mobilità Metropolitana e Regionale, non è da poco: supera i 320.000 euro l’anno. Anche in forza della propria contribuzione, l’Amministrazione ha potuto ottenere da Gtt (Gruppo Torinese Trasporti) una compensazione dei tagli dei passaggi del bus con la modifica di alcune tratte. In particolare è stato unificato il 33 con il 33 barrato, migliorando, di molto, Linee che servono la città Linea Linea 1 Metro Linea 17 Linea 32 Linea 33 Collegamenti Lingotto -Collegno Ospedale di Rivoli - Collegno corso Francia - Molinette CTO Pianezza - Collegno Statale 24 - Torino (Parco della Pellerina) A partire dal 1/10/2012 è stata unificata la linea 33-33/ su percorso della linea 33 migliorandone la frequenza: 7 minuti negli orari di punta e 10 minuti nelle altre fasce orarie. Circolare CO1 Staz. Fermi -Villaggio Dora con una frequenza di 12 minuti negli orari di punta e di 18 minuti nelle altre fasce orarie. Linea 36 Rivoli - Collegno corso Francia - Piazza Massaua Linea 37 Stazione Fermi - Villaggio Dora - Pianezza Linea 38 Via Minghetti - corso Settembrini (FIAT) Linea 44 V. Portalupi - corso Allamano (Barrocchio) Linea 76 Staz. Fermi - Università di Grugliasco Linea 87 Staz. Fermi - Area commerciale e industriale di Collegno Linea 59 Druento - Savonera -Torino Night Buster W1 Rivoli - Collegno corso Francia - Piazza Vittorio a Torino (solo nei fine settimana dei mesi estivi) Night Buster W15 Via Minghetti - Torino Piazza Vittorio (solo nei fine settimana dei mesi estivi) 27 Ben 14 linee di bus convergono su Collegno, il parco veicoli è stato anche rinnovato con nuovi mezzi a metano le frequenze. Sul percorso fino al Villaggio Dora è stata istituita una linea ad hoc. Per raggiungere la zona commerciale Certosa-Ikea da Fermi, è stata istituita la navetta 87, che dai prossimi mesi raggiungerà Savonera, mentre sono attivi da un anno i bus a chiamata (il servizio attivo con prenotazione dell’utente) verso la val Ceronda e San Gillio che permettono nel risparmio di risorse un comodo servizio per i cittadini. Per i giovani utenti notturni, anche per porre un freno ai frequenti incidenti stradali, da metà giugno a metà settembre, periodo della chiusura delle scuole superiori e della fine dei corsi universitari, c’è il servizio Night Busters, con le linee contrassegnate con le sigle W1 e W15 e dai colori rosa e arancione, che transitano in corso Francia verso piazza Vittorio a Torino e in via Minghetti verso Grugliasco. Collegno è anche servita dalle linee extraurbane, i bus che collegano Torino a varie località della provincia, toccando in particolare la stazione di Fermi e gli assi di Corso Francia e della ex Statale 24. Negli ultimi anni si è anche ottenuto il cambio del parco veicoli con i nuovi bus a metano. Sempre più biciclette To Bike In coerenza con la sua nuova disponibilità di trasporto pubblico veloce (treno potenziato e metropolitana) Collegno ha incrementato anche la mobilità in bicicletta e il car sharing, l’auto in postazione fissa di cui esistono quattro parcheggi con 40 cittadini abbonati. Nel territorio comunale esistono già 30 Km di piste ciclabili. È stato aperto di recente il tratto ciclabile tra Fermi e via Gram- sci in collegamento con Grugliasco e la tratta Pianezza-Venaria che permette di raggiungere la Reggia di Venaria in bici da Collegno. Ma la vera novità di questo mandato amministrativo è stato il potenziamento del bike sharing. Le biciclette ora hanno lo stesso sistema di aggancio di Torino e del resto della Zona Ovest. Ora chi prende una bici a Collegno può restituirla a Torino e viceversa. In più, con le nuove 4 postazioni di Borgata Paradiso, Terracorta, del Parco Dalla Chiesa, il numero delle stazioni di bike sharing è salito a 8 con 84 colonnine per 49 biciclette circolanti. La manutenzione e la gestione non rappresenta un onere per il Comune grazie alla convenzione con una ditta che ottiene in cambio l’utilizzo gratuito di spazi pubblicitari. A conferma del successo del sevizio di Bike Sharing ci sono i dati sui prelievi, che nel 2013 sono stati oltre 10.000. La stazione più utilizzata si conferma Fermi con oltre 4.000 prelievi, seguita da Paradiso con 2.200 prelievi. Se nel 2011 c’erano 57 abbonati al servizio, nel 2013 sono saliti a 250. In aumento le postazioni Bike Sharing STAZIONE n. prelievi 2012 n. prelievi 2013 Certosa / P.le Avis 35 502 Dalla Chiesa / Pastrengo 44 848 Fermi 269 3761 Gramsci 80 953 Leumann 21 550 Metro Paradiso 116 2091 2 91 Stazione F.S. 108 1158 TOTALE PRELIEVI 675 9954 Savonera L’utilizzo delle bici in Bike Sharing è cresciuto 28 PER UN AMBIENTE PIÙ PULITO L a Città, in questi anni, ha fatto la sua parte nella battaglia condotta dai comuni europei contro l’inquinamento dell’aria. Nel 2010 Collegno ha aderito al Patto dei sindaci proposto dall’Unione europea ai primi cittadini degli Stati membri per raggiungere gli obiettivi del protocollo di Kyoto, che prevedono la riduzione delle emissioni di CO2 del 20 per cento entro il 2020. Nel 2011 è stato approvato il Piano d’azione per l’energia sostenibile che prevede per il 2020 di andare oltre il protocollo di Kyoto tagliando la CO2 del 30 per cento. Per raggiungere l’obiettivo si è puntato soprattutto sul regolamento edilizio con precise regole per il risparmio energetico nei nuovi edifici, la diffusione del fotovoltaico e del teleriscaldamento. L’allegato energetico per le costruzioni è stato riconosciuto nel 2010 dall’Osservatorio nazionale sui regolamenti edilizi come il più avanzato del Nord Italia. L’abbattimento di C02 con conseguente risparmio sul riscaldamento è arrivato anche dalle ristrutturazioni degli edifici pubblici per migliorarne le prestazioni energetiche. È stato costruito con questa logica il centro civico “Ettore Sassi” (con un’innovativa copertura vegetale del tetto e una schermatura dell’involucro). Sono state ristrutturate le scuole Gramsci e Don Milani (con la sostituzione dei serramenti); il Palazzetto dello sport (con nuovo isolamento della parete nord); l’asilo Tortello (con tetto in lamiera che migliora la coibentazione). Per il fotovoltaico, sulla discarica di Barricalla esiste un campo solare attivo dal 2011 che ha prodotto oltre 2 milioni e mezzo di Kwh di energia elettrica. Ma i pannelli sono spuntati soprattutto sui tetti delle scuole. Al 2012 risultavano installati 34,5 Kwpicco che fanno raggiungere alla potenza fotovoltaica installata nel patrimonio comunale i 58,18 Kw-picco. Da questa potenza deriva una produzione annuale di energia elettrica che supera i 60 MWh. L’energia viene impiegata in autoconsumo negli edifici scolastici con un risparmio in bolletta di 17.000 euro. A titolo di esempio, nel 2012 l’energia prodotta oltre l’orario di apertura del- “ In pochi anni raggiunto il 57% di raccolta differenziata, un risultato di tutti i collegnesi. Una grande attenzione posta all’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati” le scuole è stata venduta in rete con un ricavo di 12.900 euro. Inoltre, nello stesso anno, questi interventi hanno permesso anche un ricavo da “certificati verdi” emessi dal Gestore per l’energia per un totale di 16.750 euro. Nel 2013 si è aggiunto l’impianto dell’asilo Tortello con altri 30 Kw-picco. In tutto, oggi, sono 8 le scuole che producono fotovoltaico. Per quanto riguarda la rete di teleriscaldamento, oltre ai condomini allacciati al nuovo sistema, sono stati allacciati, nel 2012, 8 scuole e 2 edifici comunali. La spesa energetica del Comune per illuminare piazze, viali e giardini supera il milione. Ma pur tenendo conto dei problemi economici, in 10 anni i lampioni a Collegno sono passati da 4.000 a 6.700. Il problema negli ultimi tempi è stato tenere d’occhio i consumi e cercare di risparmiare il più possibile. Così si sta facendo una mappatura completa degli impianti e si sta avviando il telecontrollo per ridurre gli sprechi. Tutti gli impianti sono stati tarati al minimo consumo e sono state ridotte le ore di servizio: si accendono un’ora dopo la sera e si Massicci investimenti per realizzare impianti fotovoltaici sui tetti delle scuole spengono un’ora prima al mattino. Sempre nell’ottica della riduzione dei consumi energetici e di risparmio sulla bolletta tutti i semafori sono stati convertiti all’illuminazione a led con la quale si ottengono sia un minor consumo che minori costi di manutenzione. Differenziata al massimo storico Questo decennio di amministrazione è stato interessato dalla “rivoluzione dei rifiuti”. Un modo nuovo di intendere il rapporto con l’immondizia che produciamo che, per la prima, volta ha visto i cittadini protagonisti di una parte importante del ciclo di smaltimento. Anche in città è arrivata la raccolta differenziata porta a porta. Con il tempo la novità è stata assorbita e Collegno è diventata una delle città più virtuose della provincia di Torino. Negli ultimi 5 anni siamo passati dal 51 al 57 per cento, con punte del 58 per cento di percentuale di raccolta differenziata. In alcuni contesti ur- Raccolta differenziata in crescita Bacino % RD Prod. Procapite Kg/ab/anno Rifiuti Indiff. Kg/ab/anno 2009 53.67 401.82 186.16 2010 51.24 410.23 200.04 2011 51.90 408.74 196.68 2012 54.34 399.44 182.37 2013 56.19 420.04 236.04 29 Sono aumentate le isole interrate, così come è partita la differenziata nei mercati bani particolarmente problematici si sono introdotte le isole interrate. La quantità di rifiuti prodotta dai collegnesi ha comunque subito, come dappertutto, una diminuzione per effetto della crisi economica. La raccolta differenziata ha prodotto un ricavo economico per il Comune di 184.000 euro nel 2009 salito a 235.000 euro nel 2013. Un contributo significativo è arrivato dai mercati, dove finalmente si fa la raccolta differenziata. La sperimentazione è partita nel 2011 nel mercato di piazza Torello con una campagna di informazione tra gli operatori. I rifiuti differenziati vengono raccolti durante l’orario di vendita a partire dalle 10 del mattino. Il servizio è presente anche nei mercati maggiori di Terracorta, Santa Maria e Borgata Paradiso. Un passo importante nella differenziata è stato compiuto con l’apertura, nel 2011, del nuovo ecocentro di corso Pastrengo che nel 2013 ha raggiunto i 200 ingressi al giorno. Grazie a questo servizio più efficiente, insieme all’obbligo per i proprietari di recintare alcune zone dismesse, gli abbandoni di rifiuti nelle aree verdi e nelle zone industriali sono drasticamente diminuiti. Nel frattempo si è comunque mantenuto il servizio di smaltimento a domicilio, gestito dal Cidiu attraverso il numero verde 800011651. L’Ecocentro è sempre più utilizzato con oltre 200 conferimenti al giorno L’Ecocentro è sempre più utilizzato 30 anno sito Kg. Rifiuti Kg differenziati % n.utenti/gg. 2009 Via XX Settembre 665.828,00 412.078,00 61,89 30 2010 Via XX Settembre 675.857,00 463.457,00 68,57 30 2010 Via Manzoni 2011 Via Manzoni 1.382.252,00 1.021.932,00 73,93 2011 C.so Pastrengo 2012 C.so Pastrengo 1.640.494,00 1.190.614,00 72,58 150 2013 C.so Pastrengo 1.985.614,80 1.419.274,80 71,48 200 70 70 130 Acqua e latte crudo a km zero In città sono presenti 2 Punti Acqua gestiti dalla Smat, in Piazza Torello e a Borgata Paradiso. Mentre è già stata siglata la convenzione per realizzarne un terzo al Villaggio Dora. Le convenzioni sono state a costo zero per il Comune. Un Punto Acqua distribuisce mediamente 616.000 litri di acqua all’anno, corrispondenti quindi a circa 410.667 bottiglie da un litro e mezzo risparmiate. Il risultato ambientale è quindi di 120.000 Kg di plastica in meno da riciclare (30 grammi a bottiglia); 2.760 Kg di C02 in meno per la mancata produzione della plastica per le bottiglie; 15.600 Kg di C02 in meno per il trasporto delle bottiglie (stimati su una media di 350 Km di trasporto). Inoltre, nelle scuole, viene promosso il consumo di acqua di rete idrica (la cosiddetta “acqua del Sindaco”): per questo è stata eliminata l’acqua in bottiglia a favore delle caraffe riempite con acqua del rubinetto. Sempre per eliminare imballaggi da riciclare e per favorire il consumo di prodotti a Km zero sono attivi i distributori automatici di latte crudo gestiti direttamente dai produttori. Grazie ai Punti Acqua di Collegno si risparmiano oltre 900.000 bottiglie di plastica Animali sotto controllo In città è in aumento il numero degli animali d’affezione. Un grande sforzo è stato fatto per tenere sotto controllo il fenomeno e fornire i servizi adeguati. Nel 2013 i cani registrati all’anagrafe canina intestati a collegnesi risultavano 3.145. Sul fronte degli abbandoni, invece, si è constatato un netto miglioramento dovuto all’obbligo del microchip. Negli ultimi 3 anni, le catture dei cani randagi sono passate dalle 42 del 2010 alle 23 del 2012. Mentre le sterilizzazioni dei gatti in colonia mantiene gli stessi livelli con una media di 50-60 gatti sterilizzati all’anno. Per migliorare la gestione del fenomeno sarà ampliato il canile, la struttura gestita in collaborazione con un’associazione che si occupa anche dell’accalappiamento e del controllo delle colonie feline e che, per questo, riceve un contributo annuo di 72.000 euro dal Comune. Ogni anno gli ospiti del canile sono oltre 90, per circa una quarantina di adozioni. Oltre all’azione di contrasto contro le deiezioni canine che imbrattano i giardini, condotta con le guardie volontarie, si è scelto di incrementare le aree per lo sgambamento dei cani, che ora sono arrivate a 4 con la realizzazione dell’area in via Sassi a Borgata Paradiso; inoltre è in progettazione una quinta area al Villaggio Dora. Il canile municipale ospita oltre 90 cani ogni anno ed è gestito dai volontari 31 URBANISTICA SOSTENIBILE C ome tutte le città a tradizione industriale, Collegno è alle prese con una storica trasformazione urbanistica. Dopo il secolo delle fabbriche e dei villaggi operai, e poi del pendolarismo la città sta cambiando volto. La sfida è rappresentata dal saper governare questa trasformazione determinando una nuova fisionomia basata sull’equilibrio tra le diverse funzioni urbanistiche. Il Piano Regolatore del 2003 si sta attuando per gradi. Collegno è una città sostanzialmente ordinata. C’è sempre stata una cultura urbanistica forte fin dal Piano regolatore degli anni ’50 dove era già presente il tema della difesa del verde e dell’agricoltura. Quello fu uno dei primi piani regolatori italiani, redatto quando in altri Comuni vigeva il Far West. Collegno è stato anche un Comune che ha imposto gli oneri di urbanizzazione ben prima che la legge li rendesse un obbligo. Già allora c’era l’idea che si dovessero dare servizi adeguati ai nuovi residenti e che questi dovessero fare parte dei costi di costruzione. Nei decenni la città si è sviluppata in modo armonico: un centro storico che affianca il castello medievale dei Provana su una suggestiva scarpata sulla Dora; aree residenziali anche ad edilizia popolare; un grande parco pubblico centrale, il Parco Dalla Chiesa; giardini di quartiere e un parco agronaturale lungo la Dora Riparia; 2 zone industriali. Si sono anche ricucite la parte a nord della ferrovia e quella a sud grazie all’entrata in esercizio del sottopasso. “ Riordinate e recuperate molte aree, piccole e grandi, migliorando la qualità urbana per i cittadini” Le politiche urbanistiche del Comune hanno guardato alle aree di ricucitura e a quelle occupate da fabbriche dismesse, tenendo presente l’esigenza di non perdere tessuto industriale (anzi, di creare nuove opportunità di lavoro); di soddisfare la richiesta di case popolari; di mantenere la dotazione di verde pubblico e di servizi per i cittadini. Le zone del Piano regolatore in cui era prevista una trasformazione sono 6. E tutte sono state praticamente realizzate: Area Ikea, Ponte Dora, Area centrale, Area Fabbrichetta, Area ex Elbi, Area di via Messina. Il nuovo negozio Ikea, con una superficie di 20.000 metri quadrati e il parco pubblico di 65.000 metri quadrati, ha realizzato un polo commerciale con la creazione di circa 100 nuovi posti di lavoro e il finanziamento del nuovo ponte sulla Dora. Il Piano particolareggiato della cosiddetta “Zona centrale” riguarda l’area dell’ex biscottificio Maggiora: approvato nel 1997 e avviato da questa amministrazione sta arrivando a compimento con nuove residenze, servizi, parcheggi e una nuova scuola materna da 3 sezioni, un nuovo polo commerciale intorno all’asse di viale Piemonte. Nell’area di via Fabbrichetta a ridosso di corso Francia erano previsti interventi già nei vari piani regolatori ap- Gli interventi previsti dal Piano regolatore riguardano sei nuove aree residenziali 32 provati ma mai realizzati. Si trattava di rimettere ordine in una parte della città caratterizzata da ruderi di cascine e di fabbricati industriali oltre a spazi aperti. Ora si sono realizzati edifici residenziali con negozi, una nuova viabilità più ordinata rispetto alla precedente, una scuola materna di 4 sezioni e nuovi parcheggi. Nell’area dell’ex Elbi, la trasformazionie quasi conclusa è più complessa. Qui si era liberato lo spazio lasciato dalla Elbi, ricollocata nella nuova area del Piano degli insediamenti produttivi. E questa, con il Piano particolareggiato del 2006, sta diventando una grande zona residenziale ma anche zona di servizi collegati al sistema di interscambio con la metropolitana, con parcheggi e il nuovo centro commerciale, più aree verdi e piste ciclabili. Il Piano particolareggiato di via Messina, chiude il panorama degli interventi urbanistici che hanno visto la luce in questi ultimi 5 anni. Qui si sta realizzando un edificio residenziale pubblico con 32 alloggi di edilizia popolare e uno privato da 16 alloggi, più aree verdi e parcheggi. Resta il problema complesso della trasformazione dell’Area di via De Amicis, tra l’Area ex Elbi e il Parco della Certosa, dove la città si gioca molta della sua capacità attrattiva futura. La sfida è realizzare un mix armonico tra utilizzi diversi mantenendo insediamenti produttivi non impattanti, una quota di residenziale e soprattutto servizi. In questa area è stato approvato lo Studio Unitario di Coordinamento per l’area dell’ex fonderia Mandelli. L’intervento urbanistico prevedeva la realizzazione di una decina di stabili, all’80% saranno in edilizia libera e il 20% in edilizia convenzionata, dei quali un 30% destinati all’affitto agevolato; con le residenze verranno anche realizzate una scuola per l’infanzia con 3 sezioni e un asilo nido, sarà ceduta al Comune un’area per realizzare una R.S.A. per anziani. Sulla seconda area sono previsti due edifici di 4 piani dedicati a edilizia popolare e 7.500 metri quadrati per attività commerciali e un albergo con centro congressi. Altro obiettivo, sempre in quella zona, è stato mantenere integra l’intera area del Campo Volo, sia nella parte aeroportuale sia nella zona verde adiacente. Tutti questi progetti di trasformazione sono stati messi a disposizione dei cittadini negli spazi dell’Urban Center, dove è anche possibile acquisire tutte le informazioni sul Piano Regolatore. Non si tratta di un semplice sportello ma di uno spazio espositivo multimediale che comunica in modo nuovo le trasformazioni della Città. Così Collegno è l’unica città piemontese da 50.000 abitanti ad avere un Urban Center a disposizione dei cittadini; una struttura che si è affiancata alle tradizionali assemblee di quartiere in cui si sono sempre spiegate le scelte urbanistiche in contraddittorio con i cittadini. L’obiettivo del Piano Regolatore, che si sta raggiungendo gradualmente, era eliminare la cesura con il resto della città. Anche il centro storico si è trasformato gradualmente, per l’intervento dei privati ed anche grazie ai lavori di rifacimento della piazza IV Novembre svolti dall’amministrazione. Il cimitero ha avuto nuove e importanti realizzazioni Ampliamento del cimitero Il cimitero è stato oggetto di continui lavori. Ma il vero problema è la necessità di spazi: dopo l’ampliamento del 2005, costato 4 milioni di euro, è stato realizzato un nuovo progetto per 1.180 loculi, 3.620 posti a terra e 54 tombe di famiglia. È stato ampliato il campo 9 per dare spazio ai riti non cattolici; sono state realizzate la Sala del Commiato, un luogo destinato a funzioni civili o di diverse fedi religiose, con 2 nuove sale autoptiche, utilizzate anche dai Comuni vicini. È in corso anche il cantiere di restauro della chiesetta medievale di San Lorenzo, costato 250.000 Per favorire le visite dei disabili e degli anziani viene messo a disposizione un veicolo elettrico con conducente. ATTENZIONE AL LAVORO Un tessuto produttivo solido Se è vero che l’attuale crisi ha iniziato a fare sentire i suoi effetti in Italia nel 2008, questo non vale per il nostro territorio, dove si erano già fatte sentire la crisi della Fiat e dell’indotto. L’Amministrazione, fin dal 2004, ha dovuto fare i conti con il rischio di una progressiva deindustrializzazione del territorio comunale. A questo proposito l’impegno del Comune è stato di favorire nuove opportunità occupazionali, puntando su diversificazione produttiva, mettendo a punto i protocolli occupazionali con le nuove imprese e grazie a un consistente piano di investimenti per i servizi alla persona. Oggi a Collegno su circa 3.000 imprese, circa 310 sono manifatturiere, la maggior parte sono artigiane, seguono le piccole imprese commerciali, i professionisti e le ditte edili. La nuova area industriale, definita nel Piano degli insediamenti produttivi (Pip) a ridosso della tangenziale, ha così risposto adeguatamente al rischio deindustrializzazione del nostro territorio. “ La nostra area industriale, un motore di sviluppo per creare nuove opportunità occupazionali” Con molte aziende insediate nell’area, e tutte le grandi attività commerciali, è stato siglato un protocollo per l’assunzione di personale collegnese. Così, oggi nel Pip il 30 per cento dei lavoratori è di Collegno. Con gli imprenditori, l’Amministrazione ha anche stabilito un rapporto continuo. Si sono svolti incontri in una trentina di aziende sia per ascoltare le loro esigenze e richieste sia per illustrare i progetti comunali per lo sviluppo industriale e il sostegno al lavoro. Il Comune ha anche istituito il SUAP, lo Sportello unico delle attività produttive, per snellire le procedure di avvio d’impresa per tutti i procedimenti che riguardano l’esercizio di attività produttive e di prestazioni di servizi. Avviato a fine 2011, nei primi due anni di apertura ha seguito quasi 400 richieste e prati- Sono arrivate fabbriche e centri commerciali che risolte in circa 200 autorizzazioni per attività produttive di varia natura. Un elemento forte di diversificazione occupazionale è arrivato con i grandi centri commerciali dove sono impiegati circa 500 lavoratori, di cui oltre un centinaio è collegnese. Così, proprio quando nel 2009, la crisi economica si è fatta più sentire la città si è trovata questa opportunità a controbilanciarne almeno in parte gli effetti. Sul fronte delle politiche del lavoro, il 33 Comune ha incrementato i progetti per l’occupazione. In particolare, dal 2010 è attivo, per iniziativa del Comune, il progetto “Investi nel lavoro” per il tirocinio di giovani nelle aziende della città. Con un investimento di 70.000 euro l’anno, dal 2010 sono stati mandati in azienda 60 giovani collegnesi all’interno di un programma che prevede 6 mesi di esperienza retribuita a 530 euro al mese che paga il Comune. Nel primo anno, i tirocini si sono trasformati in assunzioni per il 67 per cento, nel secondo anno la media di assunzioni è stata mantenuta, con il 63 per cento. Per favorire l’occupazione femminile è stato avviato il progetto “Azione donna” che ha permesso di impiegare una ventina di donne dai 35 ai 50 anni nei centri commerciali per tre mesi a 530 euro al mese. Per quanto riguarda gli ammortizzatori sociali, è stato garantito l’anticipo della cassa integrazione in deroga, prima che la Regione Piemonte assumesse direttamente tale onere. Una parte importante delle politiche del lavoro viene svolta all’interno del Patto Territoriale della Zona Ovest in accordo con gli altri Comuni. In particolare, da anni, è attiva l’iniziativa “Un euro per abitante”. Questi fondi vengono impiegati nel “Progetto Pratico”, attraverso tirocini formativi e sostegno psicologico per agevolare il ritorno all’occupazione di persone che hanno perso il lavoro. Il Comune cofinanzia con circa 1.000 euro per ogni giovane, formazione all’estero attraverso il “Progetto Leonardo”, finanziato principalmente con fondi europei. Inoltre, è in corso il “Progetto Ilcom”, destinato all’inserimento lavorativo delle persone disabili iscritte nelle liste di “collocamento mirato”. In questi ultimi anni sono state 15 le persone seguite. Il sistema del commercio L’insediamento della grande distribuzione nel nostro territorio è stato gestito dall’Amministrazione che ha cercato di operare in equilibrio tra l’interesse per i nuovi posti di lavoro e l’interesse per il mantenimento del commercio di vicinato che rappresenta un importante aspetto sociale della vita della città. La normativa nazionale non permette più di orientare le aperture e le “licenze”. L’apertura di esercizi è libera. Ma il Comune ha comunque varato, nel 2010, il Piano dei pubblici esercizi, per attenuare gli effetti negativi della direttiva europea “Bolkestein” sulle liberalizzazioni. Inoltre, con le associazioni di categoria e le associazioni di via è stato mantenuto un dialogo continuo che ha permesso, per esempio, di migliorare l’arredo urbano nelle zone di addensamento commerciale come viale XXIV Maggio e viale Antonio Gramsci e di sostenere con contributi e patrocini le iniziative delle associazioni. Il Comune ha scelto di svolgere direttamente tutte le procedure annuali di rinnovo delle licenze ambulanti (Vara) evitando agli ambulanti di ricorrere ad agenzie private e sostenere i relativi costi. In città gli esercizi commerciali sono diffusi capillarmente anche nei nuovi quartieri. La crisi non ha ridotto sensibilmente il numero delle attività. Sono presenti 152 pubblici esercizi (bar e ristoranti); 129 esercizi alimentari; 385 esercizi di vicinato del settore extralimentare. I centri commerciali veri e propri, come si è visto, dal prossimo anno saranno 3. Le medie strutture commerciali sono 19. Gli spazi mercatali sono stati potenziati Le aree mercatali località giorno posti fissi Savonera lunedì 12 Villaggio Dora martedì 27 Santa Maria mercoledì 208 Terracorta giovedì 94 Paradiso venerdì 103 Piazza Torello sabato 88 Totale 34 Per gli imprenditori commerciali è stato anche creato uno sportello comunale che offre consulenze gratuite per sostenere l’apertura di nuove attività. Un altro sportello è dedicato ai consumatori, e aiuta i cittadini anche nella comprensione delle offerte telefoniche e bancarie. Nell’ambito dello sportello è stato avviato il progetto “1000 colori del risparmio” per aiutare gli utenti nel rapporto con gli istituti di credito. E poi c’è il grande sistema dei mercati cittadini, che ha subito un forte ammodernamento. A Collegno si è scelto di ubicare i 6 mercati giornalieri il più possibile in piazze e non più su vie, per ottenere l’effetto “piazza del mercato” come luogo di incontro e aggregazione. Nel 2009 è stato inaugurato il nuovo mercato di Terracorta, finanziato in parte con gli oneri dei grandi centri commerciali, dopo la realizzazione dei mercati di Borgata Paradiso e di Villaggio Dora. Mentre si continua a progettare il mercato di Santa Maria. In accordo con le associazioni agricole, è stato aperto il nuovo mercato dei produttori agricoli in corso Francia, aperto il venerdì pomeriggio, dove sono presenti anche produttori collegnesi, la gran parte dei quali giovani. A favore del mondo agricolo è stata favorita la vendita diretta in cascina e la trasformazione diretta del prodotto, in particolare dei derivati del latte, e sono aperti in Collegno due agristurismo. Per aiutare il commercio di vicinato e per venire incontro alle famiglie in difficoltà, il Comune ha ideato con una serie di esercizi commerciali alimentari, il progetto “Un pasto a 5,99 euro”. Con questo tetto di spesa i clienti possono comprare prodotti alimentari che fanno parte di un paniere concordato con l’Amministrazione. 532 LA CASA DEI CITTADINI “ Un Comune aperto e al servizio degli utenti con strumenti innovativi, competenze professionali e qualità umane del personale” La macchiina comunale non ha ridotto la sua efficienza nonostante il blocco delle assunzioni L a macchina comunale ha dovuto fare i conti con i tagli imposti dal governo. Di qui la necessità di ridurre gli sprechi e ottimizzare le risorse umane. Le politiche del personale sono condizionate dalle normative nazionali. Negli ultimi 2 anni è stata imposta una forte limitazione delle assunzioni e del ricambio del personale che va in pensione. Per mantenere e ampliare i servizi non si è proceduto a nuove assunzioni ma è stata riorganizzata la ripartizione del lavoro. Quando si è potuto assumere si è scelto di potenziare le strutture per la sicurezza, per la progettazione e per la scuola con l’ingresso di nuovi vigili, geometri ed educatori; oltre alla stabilizzazione dei precari. Insomma, si è scelto di non lasciare scoperti i servizi per i cittadini. E di non indebolire il Comune in settori strategici e delicati come l’Urbanistica e le Opere pubbliche, servizi che si è scelto di non esternalizzare anche per non aumentare i costi pagando professionisti esterni. Si è mantenuta anche efficiente la squadra di vigilanza edilizia per tenere sotto controllo il fenomeno dell’abusivismo e si sono potenziati i servizi di controllo sulle autocertificazioni. Altra scelta strategica, come già ricordato, è stata quella di non ridurre il numero di vigili urbani, continuando a garantire la storica presenza di una solida struttura di polizia municipale. Mentre sul fronte della formazione è stato mantenuto il personale addetto alle funzioni educative con nuove assunzioni. Sempre nell’ottica di un uso più razionale delle risorse è stato anche mantenuto l’Ufficio Avvocatura (che gestisce il 90% delle cause). Così come non è stato esternalizzato il servizio di manutenzione delle apparecchiature informatiche, anche qui per non dipendere sempre dai costi dei tecnici esterni. Crescono gli sportelli comunali Altro servizio comunale che non ha visto tagli è quello rappresentato dagli sportelli di informazione e consulenza per i cittadini. Anche in tempi di spending review a Collegno c’è un ufficio anagrafe che sta aperto 10 ore al giorno in orario continuato per 5 giorni alla settimana. I tempi di attesa sono inferiori alla media e la procedura prevede di mettere a loro agio i cittadini che possono parlare con l’impiegato seduti con lui di dall’altro lato della scrivania. L’attenzione per i cittadini che sono i veri “azionisti” della Città, ha portato in questi anni a confermare un’impronta di Comune amico, interessato all’ascolto dei problemi e a offrire servizi facilmente accessibili. Esperienza ormai consolidata per gli uffici comunali sono i “Giovedì del cittadino”, con gli sportelli istituzionali a orario prolungato (9-17) e l’orario dell’anagrafe prorogato, tutti i giorni, dalle 8 alle 18,30. Lo stesso ufficio tributi ha visto prolungare il proprio orario offrendo anche servizi personalizzati su prenotazione. Sono attivi anche numerosi sportelli gestiti spesso con il “privato sociale”. I cittadini vengono seguiti in veri e propri percorsi studiati ad hoc sulla loro esigenza personale. Eccoli. Lo Sportello Informagiovani, uno dei servizi storici della Città, aiuta i ragazzi nell’orientamento scolastico e universitario, nella ricerca di lavoro, oltre a Gli sportelli comunali sono stati potenziati con nuovi servizi e orari prolungati 35 Dotazione organica del Comune 2009 2010 2011 2012 2013 6 6 6 6 6 Area contabile-amministrativa 163 163 165 167 168 Area tecnica 49 49 47 44 45 Area socio-educativa* 50 50 50 50 51 Polizia Municipale 42 42 42 42 40 Totale generale 310 310 310 309 310 Dirigenti * comprende gli educatori asili nido promuovere l’offerta culturale, sportiva e ricreativa. C’è poi lo Sportello anziani, sia nel Centro Anziani di Via Fiume, per 4 giorni alla settimana, sia a Savonera per un giorno alla settimana. Lo Sportello di condominio, una volta alla settimana, offre consulenze sui regolamenti e sulla fruizione degli spazi condominiali. Lo Sportello di Tutela del Consumatore, una volta alla settimana, aiuta i cittadini a districarsi tra contratti di utenze e servizi. Lo Sportello del Commercialista, aperto a marzo 2014, a disposizione dei cittadini per consulenze fiscali. Lo Sportello Energia, sempre una volta alla settimana, offre supporto nel risparmio energetico, nei consumi e nelle ristrutturazioni. Lo Sportello degli Eco Volontari, offre consulenze sulla raccolta differenziata, sugli animali domestici e sulle norme ambientali. È attivo anche lo Sportello Me.Dia.Re. per tentare la mediazione dei conflitti in famiglia e tra vicini di casa. Ultimo nato, lo Sportello Sos Crisi per il sostegno psicologico a chi perde il lavoro. Innovazione tecnologica continua Collegno ha raggiunto un livello molto alto di informatizzazione della macchina comunale. Si chiama processo di “dematerializzazione”. E ha l’obiettivo di fare circolare ogni documento interno e ogni pratica per via telematica, eliminando i fogli di carta; ad esempio eliminando anche le convocazioni in carta recapitate dal messo comunale. Sono aumentati i servizi digitalizzati offerti ai cittadini, anche grazie al rinnovo di tutti i computer e l’adozione di reti veloci che presto utilizzeranno la banda larga. Si usa la posta elettronica certificata, con una cinquantina di certificazioni, e i consiglieri comunali sono tutti dotati di Pc e di navigazione internet. La spesa complessiva per l’informatizzazione e le comunicazioni degli uffici comunali è passata dai 352.885 euro del 2009 ai 451.100 euro del 2011. Nel 2012 è stata di 438.150 euro, mentre nel 2013 è scesa a Il processo di dematerializzazione consente notevoli risparmi 36 I servizi comunali sono stati potenziati 374.687 euro per effetto del completamento di buona parte degli interventi previsti. Tutti i sistemi gestionali sono informatizzati attraverso un unico database a cui sono collegati tutti i servizi (documentale, elettorale, demografico, tributi etc). In questo modo, da 5 anni, si possono gestire tutti gli atti amministrativi senza produrre necessariamente della carta. Ma il nostro Comune è stato anche uno dei primi ad adottare l’Albo pretorio on line. Nel nuovo sito del Comune sono on line anche l’anagrafe, la consultazione delle multe da autovelox (con la relativa foto), la consultazione di pratiche edilizie e autorizzazioni al commercio. Presto sarà attivato il servizio cartografico. Il sito internet, aggiornato ogni giorno con le informazioni dall’Amministrazione, è sempre più frequentato: ha raggiunto i 20.000 accessi l’anno. Per garantire efficienza al sistema è necessario un continuo adeguamento tecnologico: per questo vengono cambiati una cinquantina di Pc all’anno. Altro passo tecnologico che ha permesso un forte risparmio, distribuito negli ultimi anni, è stato il collegamento telefonico con il sistema Voip di tutte le 7 sedi comunali. In questo modo le telefonate tra uffici sono gratuite, con un abbattimento significativo dei costi delle bollette telefoniche. A breve saranno collegate in Voip anche le scuole. E rimanendo nella telefonia, un altro risparmio è dato dal contratto rinegoziato per i cellulari dei dipendenti. Ci sono 144 Sim attive con piani tariffari vantaggiosi. In futuro saranno adottate Sim prepagate. I cellulari di servizio sono assegnati a 89 dipendenti su 300 e agli amministratori attraverso un regolamento che disciplina le condizioni di utilizzo. Per quanto riguarda l’accesso a Internet per i cittadini, il Comune ha installato 4 punti wi-fi pubblici: a Palazzo Civico e in tutta piazza della Repubblica, nella biblioteca e nella piazzetta del Villaggio Leumann, nella Sala Consiliare di Villa 7 e nella zona del “vascone” nel cuore del Parco Dalla Chiesa, quest’ultimo molto utilizzato in estate dai giovani. Con il punto di accesso di palazzo Civico è anche attivo il laboratorio telematico a disposizione dei cittadini per 10 ore al giorno con 8 Pc collegati per la libera navigazione, un servizio che totalizza oltre 500 accessi al mese. E tra poco saranno attivi altri 8 punti wi-fi in Città forniti in convenzione con un privato utili anche per il sistema della Protezione civile. Il Comune ha avviato un programma di ristrutturazione degli immobili già utilizzati per attività sociali, sedi comunali e attività culturali. Le ristrutturazioni hanno aumentato il valore di questo grande patrimonio immobiliare del Comune. L’utilizzo delle strutture è sempre legato a convenzioni con le associazioni che se le prendono in carico e che si assumono gli oneri delle utenze e del canone ricognitorio. Alcune associazioni si assumono anche oneri di ristrutturazione a fronte di proroghe delle convenzioni. È stato inoltre realizzato uno studio di fattibilità per la trasformazione del Palazzo Civico, che è un edificio datato 1974 e fortemente energivoro. Le innovazioni tecnologiche e l’attivazione degli sportelli hanno permesso di razionalizzare gli spazi. burocratiche che hanno coinvolto anche Regione e Soprintendenza per i Beni Artistici. Nel gennaio 2010 era stato siglato il protocollo d’intesa tra Comune, Asl e Regione e aveva sancito l’impegno di spesa della Regione per il restauro del patrimonio storico-artistico e un impegno congiunto dei tre enti per la valorizzazione culturale e turistica. Il 31 dicembre 2013 c’è stato l’atto d’acquisto dal notaio. Gli edifici definitivamente acquisiti sono: il padiglione 14 con la cucina centralizzata comunale e la sede di un’associazione; l’ex cascina sede del Centro Socio Terapeutico; le ex stalle ristrutturate e utilizzate da associazioni; la Casa del Priore; le cabine elettriche; il Padiglione 4 sede del Museo e del Patto Territoriale; il Padiglione 16 che Un patrimonio comunale sempre più ricco La gestione del patrimonio immobiliare è stata affrontata, in questi anni, con un impegno superiore al passato, perché si è acquisita maggiore consapevolezza del valore e della sua incidenza sui bilanci comunali. Si è fatta un’attenta ricognizione per valutare quali fossero le proprietà da alienare, ricavando così nuove entrate per la Città. Anche se, il piano di alienazione degli immobili, non risultava obbligatorio, visto il basso livello di indebitamento del Comune, è stato comunque attuato per liberare nuove risorse. In questi ultimi anni sono stati venduti l’ex macello, con un introito di oltre un milione di euro, un fabbricato nell’area industriale; un negozio a Savonera e un alloggio in via De Amicis. Non è invece andata a buon fine la vendita del palazzo di via Oberdan a causa della crisi economica che ha rallentato il mercato; si stanno così valutando nuove ipotesi di valorizzazione. Si è poi definito in via conclusiva il rapporto con l’Asl TO 3 sul patrimonio della Certosa Reale. Mentre il verde del Parco Dalla Chiesa è in comodato al Comune per 99 anni con relativi impegni di manutenzione. L’ultima acquisizione riguarda buona parte degli edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico Il nuovo anno ha portato con sé l’acquisizione al patrimonio comunale di numerosi edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico che dal 1996 erano stati ceduti dalla Regione all’Asl. Finisce così una querelle che durava da 16 anni tra Comune, Asl e Regione. Il primo accordo per il passaggio degli edifici al Comune risale infatti al 1998. In tutti questi anni, molti edifici dell’ex Ospedale Psichiatrico sono stati utilizzati dal Comune in comodato gratuito. Il Comune, si era assunto l’onere delle ristrutturazioni. Così, per chiudere l’accordo è stato necessario un lungo lavoro di contabilizzazione del valore del patrimonio immobiliare dell’ex OP controbilanciato dal valore delle ristrutturazioni già eseguite dal Comune negli edifici che ha utilizzato in questi anni. Sono stati anni di defatiganti procedure comprende la Lavanderia a vapore e la Stireria; la superficie del sedime del chiosco bar; la superficie delle rimesse; le stradine interne. Tenendo conto dei 4,26 milioni di euro già spesi negli anni dal Comune per le ristrutturazioni, la spesa ulteriore per la Città è di 2,663 milioni euro a fronte di un valore di mercato di ben 6,665 milioni di euro. Una prima somma di 1,6 milioni è stata pagata attraverso lavori di riqualificazione dei porticati della Certosa che resta di proprietà dell’Asl ma fruibile dalle visite turistiche. La restante somma di un milione 63.000 euro è stata versata con la firma dell’atto. A queste recenti acquisizioni si devono aggiungere le Ville 4, 5 e 7 già acquisite dal Comune anni fa, mentre Villa 6 è stata rilevata dalla Provincia. 37