Il postino di un intero continente Così si ferma l`alcol
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Il postino di un intero continente Così si ferma l`alcol
globetrotter periodico volvo truck corporation - sede italiana n.2 2009 Il postino di un intero continente la consegna della posta in australia Così si ferma l’alcol sulle strade d’Europa IL SETTORE DEI TRASPORTI VICINO A UNA SOLUZIONE La sostenibilità al centro GUIDA TRANQUILLO AL RESTO PENSIAMO NOI Sono la soluzione a ogni imprevisto. Sono i Contratti di Servizio Volvo a canone fisso mensile. Prodotti assicurativi che ti mettono al riparo da spese improvvise. I Contratti di Servizio Volvo coprono il tuo veicolo fino a un 1.000.000 di Km. Offrono interventi eseguiti da personale Volvo specializzato che impiega solo ricambi originali Volvo. Sostengono la tua attività grazie a riparazioni immediate che riducono al minimo i tempi di fermo. Contattaci subito per scoprire qual’è il Contratto di Servizio Volvo più adatto alle tue esigenze. La soluzione giusta per voi. Chiedete al vostro concessionario. contratti di servizio volvo Volvo Trucks. DRIVING Progress www.volvotrucks.it globetrotter 2/2009 contenuti & editoriale 8 Il postino di un intero continente Consegnare la posta in Australia tra canguri e tempeste tropicali. Ecco il segreto di chi deve affrontare 21 milioni di spedizioni al giorno. 18 Volvo fiorever. Un fatturato fiorito Come dei produttori di fiori aprono per scherzo un servizio di trasporti e si ritrovano per le mani un’attività in crescita esponenziale. 22 La sostenibilità al centro Marco Lazzoni, amministratore delegato di Volvo Truck sede italiana, affronta il grande tema della sostenibilità nelle sue implicazioni ambientali, economiche e sociali. 24 Cabina Globetrotter 30 anni di comfort Ricorre quest’anno il compleanno della cabina che ha rivoluzionato il mondo dei veicoli pesanti. E inoltre: 5 start 7 io e il mio volvo 14 così si ferma l’alcol sulle strade d’europa 30 in breve La crisi utile. Anche le crisi hanno il loro lato positivo: sono spesso l’unica strada per far cambiare realmente le cose. Grazie a questa crisi stiamo tutti capendo, in ogni angolo del mondo, che si deve correggere il modo con il quale fino ad oggi abbiamo creato sviluppo e ricchezza: non basta creare lavoro e valore, è necessario farlo rispettando tutte le componenti che costituiscono lo scenario complesso nel quale operiamo, uno scenario fatto di persone, ambiente, fattori sociali. In questi giorni le parole “sostenibilità” e “sviluppo sostenibile” sono sulla bocca di tutti, finalmente. In Volvo perseguiamo uno sviluppo sostenibile da molto tempo e i valori che guidano le nostre scelte, qualità, sicurezza, tutela dell’ambiente, ne sono prova. Ma quello che abbiamo fatto fino ad oggi non ci basta. Ci auguriamo che possiate comprenderlo dalle pagine di questo numero e, soprattutto, che anche Voi vogliate partecipare con noi alla costruzione di un mondo più vivibile. Buona lettura. globetrotter 3 globetrotter Periodico Volvo TRUCK CORPORATION - SEDE ITALIANA Anno 14 1/2009 Direzione, Redazione, Amministrazione Corso Europa 2, 24040 Zingonia-Boltiere (BG) Tel: 035889111 Direttore Responsabile: Cristina Gmeiner Hanno collaborato: Dario de Rosa, Daniele Pelosi, Raimondo Santucci, Stampa: Trydells, Sweden Foto: Marco Riva, Archivio Volvo Truck Corporation. Registrazione Tribunale di Milano n. 83 del 12-02-96 MARCO LAZZONI Amministratore Delegato Volvo Truck Corporation Sede Italiana start business Il nuovo veicolo speciale Volvo nella versione a cinque assi che può reggere 53 tonnellate. Volvo presenta due nuovi veicoli per trasporti eccezionali Volvo Trucks mette in strada due nuovi mezzi industriali. Sono veicoli speciali, a 5 e a 6 assi, progettati per poter movimentare grossi macchinari come gru, piattaforme aeree oppure pompe per il calcestruzzo. La trazione anteriore, disinseribile attraverso un apposito pulsante in cabina, garantisce la guidabilità del mezzo in qualsiasi condizione del manto stradale. Le due configurazioni rientrano nell’ambito di veicoli per trasporti eccezionali e per questo motivo devono rispettare la normativa in vigore. Entrambi a pieno carico possono superare i limiti ammessi su strada ma più precisamente la combinazione a sei assi è stata omologata per raggiungere le 62 tonnellate tecniche, mentre la versione a cinque assi arriva a 53 tonnellate. VDS 4: un nuovo olio per motore che riduce il consumo di carburante 4 Questo nuovo olio per motore, il Volvo Diesel Engine Oil VDS 4, grazie a un grado di viscosità inferiore (10W30) consente di ridurre di circa lo 0,5% il consumo di carburante. Quest’olio è stato sviluppato per i nuovi motori Euro 5, ma offre risultati altrettanto positivi anche con i motori precedenti. Inoltre, è compatibile con i sistemi di trattamento dei gas di scarico SCR e DPF ed è perfetto anche per i motori EGR. Nei nuovi motori quest’olio assicura una durata del 20% superiore rispetto al suo predecessore. VDS-4 soddisfa i più recenti requisiti normativi ACEA. “Il nuovo olio per motore viene attualmente utilizzato di serie in tutti i veicoli pesanti e negli autobus prodotti dagli stabilimenti Volvo. Continueremo a sviluppare nuovi prodotti in modo da soddisfare le esigenze future in termini di riduzione delle emissioni e dei consumi di carburante”, dichiara Håkan Granberg, responsabile di prodotto per la gamma di oli e lubrificanti Volvo Trucks. I vincitori della competizione CAV 2009 Presso l’Istituto Professionale di stato “Leon Battista Alberti di Rimini si è svolta la finale del concorso CAV 2009. Volvo Trucks, grazie ad AVI, collabora già dal 1999 con l’Istituto riminese dove è allestito, nel grande laboratorio di motoristica, caso unico in Italia nell’ambito della scuola pubblica, una zona attrezzata per l’ingresso, lo studio, il montaggio e lo smontaggio dei veicoli industriali, donata da Volvo alla scuola. La finalità di tale collaborazione, mira a formare giovani meccanici preparati per il super tecnologico mondo dell’assistenza post vendita dei bisonti della strada. Il test si è svolto al termine di un corso monografico di 60 ore sul veicolo industriale svolto dalla scuola in collaborazione con l’AVI, Adriatica Veicoli Industriali, concessionaria Volvo Trucks per Romagna e Marche. A realizzare la collaborazione ed il corso all’interno dell’Istituto Alberti, guidato dal Preside Giovanni Paolo Rossetti, i Professori Roberto Rossi ed Alfredo Vallicelli, con il contributo del capo officina dell’Avi Alessandro Possenti. Alla prova, che consisteva nel superamento di un test articolato, estratto dai programmi di formazione Volvo veicoli industriali, era presente il Direttore Sviluppo Rete Volvo Trucks Giampaolo Dal Lago oltre a Vasco Moretti responsabile post vendita dell’AVI. Sono risultati vincitori rispettivamente: al 1° posto Felini Giammarco classe IV C punti 14 al 2° posto Virgilio Denni classe V C punti 12 al 3° posto Celli Davide classe V C punti 9 A questi allievi è andato in premio un viaggio di 3 giorni a Goteborg, in Svezia, per visitare i modernissimi stabilimenti produttivi Volvo. Il medico specializzato in chirurgia ortopedica nel team della Volvo Ocean Race. Una vita ai limiti. Così si potrebbe descrivere la Volvo Ocean Race in poche parole. Una regata che con il passare delle edizioni si fa sempre più dura. Hans Bäck, specializzato in chirurgia ortopedica, non solo ha selezionato e addestrato i team della Volvo Ocean Race, ma ha anche esaminato i partecipanti nel corso della regata ed è convinto che questa gara sia basata principalmente sulla lealtà. “Devi avere una grande forza fisica e un forte senso di lealtà nei confronti degli altri membri dell’equipaggio. Devi possedere una tenacia inesauribile. Anche se l’unica cosa che desideri è rimanere rannicchiato al caldo nel tuo sacco a pelo, devi continuamente montare di guardia. Anche se è l’ultima cosa che vorresti, sei consapevole che se non lo fai tu toccherà a qualcun altro, che è esausto esattamente come te”. Per non perdere peso, una persona normale necessita di circa 2.000 calorie al giorno. Per una giornata di Volvo Ocean Race ne occorrono 6.000-7.000. “In passato, accadeva di perdere fino a dieci chilogrammi durante una sola tappa. Oggi questo non sarebbe possibile. La regata è diventata così estrema che gli equipaggi devono fare il pieno di energia anche solo per sopravvivere”. Durante l’edizione del 2002, Hans Bäck ha vissuto questa esperienza in prima persona. Tra gli altri parametri, ha misurato il livello dell’ormone cortisolo nei partecipanti e ha scoperto che il livello cala considerevolmente. Questo riduce la capacità di prendere iniziative e di provare empatia. “La stessa reazione può essere riscontrata nelle persone stressate ed esaurite. Non vi è quindi alcun dubbio sul fatto che la Volvo Ocean Race sia una prova davvero estenuante”, afferma. 5 START PRODOTTI NUOVA TRASMISSIONE Adesso con ancora maggiore risparmio di carburante Consumo di carburante ottimizzato e maggiore comfort nel cambio. Il nuovo I-Shift e il motore D13 sono fra i migliori del mercato. Con le nuove funzioni diventano un’alternativa ancora più competitiva. D13C ■ Consumo di carburante ridotto fino al 3% rispetto all’Euro o 5 Incentive della generazione precedente. Un bene per l’ambiente ed il portafoglio. ■ Ancora più pulito. Il motore soddisfa le severe norme Euro 5, che entreranno in vigore a ottobre di quest’anno. ■ La nuova trasmissione non ha soltanto un consumo di carburante minore, ma anche una maggiore potenza e a momento torcente. D13C ha incrementato il livello di potenza 0 di 20 hk e adesso arriva fino ad una potenza massima di 540 hk nei Volvo FH. Ha inoltre aumentato il momento torcente massimo di 100 Nm, che arriva a 2600 Nm. ■ Grazie alla preiniezione del carburante il rumore della velocità a vuoto si è ridotto di due decibel. Il miglioramento si nota chiaramente, quando si sta fermi e si lavora intorno al veicolo. I-SHIFT ■ Comfort migliorato e risparmio di carburante per i trasporti pesanti Un U conducente che trasporta un carico pesante in pesanti. una direzione e guida senza carico al ritorno, può agilmente cambiare tra due programmi di cambio. ■ Funzione ruota libera migliorata. Risparmia ulteriore carburante. Si attiva automaticamente, quando non sono necessarie nè la forza motore, nè il freno motore. ■ In caso di situazioni particolarmente difficili il conducente ha, come prima, la possibilità di passare alla posizione manuale per poter personalmente scegliere la marcia e il momento in cui cambiare. 6 ■ L’I-Shift aggiornato agevola le partenze difficili su ripide pendenze grazie ad un più alto numero di giri in partenza, che dà maggiore coppia. Adatto per trasporti di legname e impianti. ■ Disinnesto più veloce. Rende più semplice al conducente liberare il camion se dovessere rimanere piantato. trucking start io e il mio volvo Davide Altana Età: 36 Famiglia: sposato con due Il calciatore alla guida figlie. Residenza: Genova Davide Altana è un ex-calciatore del Genova. Dopo una carriera passata a correre sui manti erbosi ha deciso di macinare chilometri sulle strade asfaltate. Con il suo Volvo FM, modello a cui è approdato dopo aver provato anche altre marche, trasporta alimentari attraverso Liguria, Piemonte e Toscana. Lavora per Damonte ed è un volvista convinto da 7 anni, perché - dice - nessun altro mezzo è comodo e si guida facilmente come un Volvo. Sposato con due figlie, 36 anni, quando non guida gioca a calcio, passione cui è difficile rinunciare per uno che è stato professionista, ascolta musica italiana. Vive a Genova e lavora per il Gruppo Damonte, azienda leader nella distribuzione nazionale. Ci vediamo da Mario Ci vediamo da Mario prima o poi cantava Ligabue in uno dei suoi pezzi più famosi. La nostra trattoria è nel capoluogo ligure e non nella provincia di Reggio Emilia, ma anche qui si può ritrovare la stessa atmosfera popolare. Varcate la soglia della Trattoria da Mario e vi troverete in un tipico locale a conduzione familiare dove è la cucina casalinga a farla da padrona. I piatti a base di pesce sono quelli che danno corpo al menu. Fra gli antipasti si può scegliere misto mare o insalata di polpo, mentre tra i primi la scelta va dagli spaghetti alla marinara a quelli con le vongole. Chi non vuole rinunciare al secondo può godersi una grigliata di pesce o le cozze, ma non manca la carne sotto forma di arrosto e braciola di maiale. Da bere Bonarda, Dolcetto, Barbera o vino sfuso della casa. Non preoccupatevi dei prezzi, Mario è una garanzia anche in questo. sudoku mania Trattoria da Mario salita San Paolo, 28 r - Genova Tel. 010 256469 7 Completa la griglia, divisa in 9 sezioni di 3x3 quadretti, con i numeri mancanti da 1 a 9. In ogni colonna, riga e sezione, ogni numero deve comparire una volta sola. Il postino di un intero continente 21 milioni di spedizioni al giorno tra canguri e tempeste tropicali. Consegnare la posta in Australia è un compito complesso e impegnativo. Ma con mezzi potenti ed efficaci uniti a soluzioni intelligenti Australia Post fa in modo che le lettere e i pacchi giungano in tempo. TESTO PETER ARMSTRONG FOTO GAVIN BLUE 8 9 birilli catarifrangenti tagliano l’oscurità. Con sguardo acuto Rick Hoyne guida il suo Volvo FH attraverso la notte australiana. Per ventidue anni Rick è stato autista di Australia Post con base a Melbourne. Ha tre trasporti alla settimana. Nessun tipo di terreno o condizioni di traffico sono sconosciuti a Rick. Stanotte sta andando a Dubbo, un viaggio lungo oltre 700 chilometri. Là un altro conducente prenderà il suo posto e guiderà il camion fino a Brisbane. Rick si trova su un lungo rettilineo della Newell Highway vicino all’isolata città di Jerilderie nel New South Wales occidentale. I canguri costituiscono un pericolo per il traffico, quando si riuniscono sulla strada. La forte siccità della zona fa sì che si portino lungo i margini della strada, dove l’erba è bagnata dalla rugiada notturna, che scivola via dal manto stradale. – Se si investe un canguro, il camion può danneggiarsi seriamente, specialmente nel caso degli esemplari più grossi, che possono saltare dentro, attraverso il parabrezza. E qui Volvo è veramente una fuori classe, quando si tratta della sicurezza della cabina -, dice Rick e guarda attentamente attraverso il parabrezza, pronto a compiere una manovra d’emergenza in qualsiasi momento, se ve ne fosse bisogno. L’Australia è nota per avere condizioni di strada tra le più difficili al mondo per i camion, e coloro che trasportano la posta devono essere particolarmente accorti e versatili per cavarsela in queste disagevoli condizioni. Il tempo in Australia varia dalle tempeste tropicali con temperature vicine ai 40 gradi Celsius nell’estremità più settentrionale, alla neve e ghiaccio delle Alpi I 10 Australiane nell’estremità più meridionale. Fuori nelle zone selvagge, se si osa recarvisi, la temperatura può variare di oltre 20 gradi in un giorno. Ma non solo, anche le condizioni delle strade possono cambiare molto da zona a zona, come se non ci fossero già abbastanza sfide per coloro che portano la posta in questo grande paese. Strade in cattive condizioni mettono alla prova rimorchio, carico e conducente, quando passano tra grandi città e regioni remote. Il veicolo deve superare tutte queste sfide conservando l’efficienza. – L’AUSTRALIA È UN GRANDE PAESE. Le distanze sono enormi e per questo è importante che si tenga conto di tutti gli aspetti, in modo da poter garantire che la posta giunga in tempo, dice Chris Pearce, responsabile dei trasporti di Australia Post. L’azienda è responsabile della distribuzione della posta a tutte le città in Australia e ha organizzato il suo sistema di trasporti in modo che la posta possa essere consegnata in tempo in tutto il paese. Il parco macchine è composto da un totale di 10.600 veicoli, dalle motociclette ai trattori stradali con doppi semirimorchi, per poter farsi strada ovunque, dalle strade di periferia alle autostrade. Rick Hoyne porta lettere e pacchi per Australia Post. Un lavoro che dura tutto il giorno in un paese che è grande quasi il doppio dell’Unione Europea. SE SI INVESTE UN CANGURO, IL CAMION PUÒ DANNEGGIARSI SERIAMENTE, SPECIALMENTE NEL CASO DEGLI ESEMPLARI PIÙ GROSSI, CHE POSSONO SALTARE DENTRO, ATTRAVERSO IL PARABREZZA RICK HOYNE, CONDUCENTE DI CAMION PER AUSTRALIA POST Consegnare la posta in Australia è un compito logistico gigantesco. Australia Post tratta 21 milioni di spedizioni al giorno, di cui 2 milioni sono pacchi e le cifre raddoppiano durante l’alta stagione intorno a Natale. Con questa enorme quantità bisogna essere particolarmente efficienti durante l’alta stagione. Per trattare gli enormi volumi e consegnare i pacchi nel tempo promesso, si è pensato ad un nuovo modo di strutturare il parco macchine, tra l’altro scegliendo i camion e rimorchi che svolgono l’incarico al meglio. – Le condizioni della strada e quelle atmosferiche, che possono essere estreme, sono tenute molto in considerazione da noi per questo abbiamo adattato i WEB TV: AUTOTRENI IN AUSTRALIA Volvo Trucks Magazine ha viaggiato su un autentico autotreno australiano. Osservate come i conducenti gestiscono i rimorchi lunghi 50 metri nell’Outback australiano. www.volvotrucks.it/globetrotter nostri viaggi e veicoli in modo che possano mantenere sempre la massima efficienza, dice Chris Pearce. I trattori stradali della Volvo rappresentano la pietra miliare nei trasporti a lunga distanza. Tra i modelli 125 Volvo FH del parco macchine, 65 vengono guidati con doppi semitrailer attraverso le diverse capitali degli stati. Questi (B-Double) vengono usati anche in altre parti del mondo, ma in Australia il concetto è stato sviluppato ulteriormente e la flessibilità elevata ad un peso totale massimo di 62,5 ton e la capacità cubica sfruttata appieno sulla combinazione lunga 26 metri. – L’arrivo dei doppi rimorchi ha significato molto per la nostra produttività. I primi sono stati messi in servizio nel 1994. Si è trattato di un passo naturale nella nostra aspirazione di poter fornire il miglior servizio possibile, e i veicoli Volvo sono veramente riusciti a soddisfare le nostre necessità, dice Chris Pearce. Un veicolo più grande può sostituire tanti piccoli veicoli. I trasporti consumano meno carburante, le emissioni diminuiscono, ci sono meno ostruzioni al traffico, le strade si rovinano meno e la sicurezza aumenta. Con il sistema paraincastro anteriore e la sicurezza della cabina come standard, Volvo è stata uno dei primi produttori di camion a soddisfare l’esigenza di legge per le combinazioni a doppio rimorchio lunghe 26 metri nel paese. Per Australia Post la sicurezza e il livello di servizio sono estremamente importanti. I veicoli per il trasporto a lunga distanza, percorrono complessivamente 25 milioni di chilometri ogni anno, quanto la distanza dalla terra alla luna e ritorno per 32 volte. Sotto questo aspetto Australia Post detiene un record piuttosto difficile da battere. › 11 › Le distanze tra le capitali degli stati sono enormi. Tra Sydney sulla costa orientale e Perth sulla costa occidentale la distanza è di 4110 chilometri. Tanto quanto la distanza in linea d’aria tra Madrid e Mosca. – Non c’è un tragitto più pericoloso dell’altro. Tutti possono essere duri a modo loro. Il clima in Australia è molto imprevedibile. Ad esempio, qualche settimana fa c’erano meno cinque gradi e ghiaccio sulle strade della capitale di stato Canberra, mentre c’erano più 38 gradi a Darwin nel nord. IL CLIMA RICCO DI CONTRASTI australiano si è mostrato soprattutto a febbraio quest’anno. Molti anni di siccità hanno provocato incendi, che hanno devastato tutte le città nello stato di Victoria. Contemporaneamente Queensland nel nordest è stata colpita da abbondanti piogge, che hanno inondato enormi aree e interrotto importanti collegamenti stradali verso il resto del paese. I trasporti a lunga distanza che vengono portati a termine dai camion di proprietà dell’azienda sono concentrati tra la costa orientale e fino ad Adelaide nel South Australia, mentre appaltatori attentamente scelti viaggiano tra Perth e Darwin e in altre zone remote. I trattori stradali Volvo trainano sia rimorchi semplici che doppi, tutto a seconda delle esigenze. Sydney genera maggiore posta nel sistema. La città cresce in numero di abitanti e con loro anche il numero di spedizioni. Dunque ci vogliono doppi rimorchi e Australia Post ha reso efficiente il suo sistema di caricamento con l’aiuto di “Unit Load Devices” (ULD), gabbie con dimensione pallet uniforme, che possono essere fatte scorrere dentro e fuori velocemente e facilmente. – Con i doppi rimorchi abbiamo posto per 90 ULD, 30 sul rimorchio davanti e 60 dietro. Il peso varia a seconda del contenuto e del volume dei pacchi, ma in media il peso del carico si aggira sulle 30–35 ton. Abbiamo 75.000 ULD nella nostra rete nazionale e il 95% dei pacchi viene trasportato in questo modo, dice Chris Pearce. 12 NEGLI UFFICI POSTALI in giro per tutto il paese c’è il pieno di lavoro. Quando arriva la notte i camion viaggiano sulle strade in un sistema di trasporti pianificato accuratamente e ben organizzato, che fa sì che le spedizioni giungano a destinazione nel miglior modo pensabile. Australia Post è stata la prima ad introdurre diverse novità nel trasporto su strada nel paese, tra cui il tetto scorrevole (“pop-top”) sui rimorchi, che rende più semplice caricare, e il sistema di sicurezza di carico, che evita inutili problemi, quando i camion sono sulle strade. Ogni settimana viaggiano 258 trasporti a lunga distanza, che si estendono da zone densamente abitate ad alcune delle regioni più solitarie del paese. Sui lunghi percorsi si adotta un sistema di avvicendamento del conducente, in modo che le regole sul tempo di guida possano essere rispettate senza eccezioni. In Australia il tempo di guida fissato dalla legge varia tra le 12 e14 ore, a seconda dei provvedimenti antifatica che le imprese di autotrasporti usano. I camion Volvo che vengono guidati hanno un alto grado di sfruttamento e vengono usati per il trasporto su lunghe distanze almeno per quattro anni. Dopo di che vengono usati per percorsi più locali, fino a quando hanno sei anni Australia Post utilizza un sistema di carico gabbie con dimensione pallet uniforme, che possono essere fatte scorrere dentro e fuori facilmente. e percorso circa 1.200.000 chilometri prima di venir sostituiti. Tutti i veicoli di Australia Post sono compresi in un contratto di manutenzione Volvo Gold, che prevede che tutto il lavoro venga effettuato dai rivenditori Volvo in giro nel paese. Tutti i camion sono equipaggiati con sistema di informazione sui trasporti e un dispositivo di allerta stanchezza. I dati sullo stato del veicolo e del conducente vengono registrati continuamente. La cabina, forte e sicura, ha anche una grande importanza, pensando ai continui problemi dell’Australia con i canguri che attraversano le strade e bestiame lasciato libero in terreni non recintati. – I camion devono essere comodi per i conducenti, è assolutamente essenziale se vogliamo evitare conducenti stanchi su tutti i nostri viaggi. Inoltre devono essere estremamente affidabili in un paese particolarmente duro per l’equipaggiamento ed i motori così che le soste per guasti siano ridotte al minimo, dice Chris Pearce. I corsi di formazione continui per i conducenti sono un ulteriore importante aspetto per Australia Post. L’azienda ha una stretta collaborazione con Volvo per mettere in luce i migliori conducenti e veicoli, al passo con lo sviluppo della tecnica. Chris Pearce, responsabile dei trasporti di Australia Post Darwin AUSTRALIA Brisbane Sydney Perth Adelaide 1.000 km Australia Post ha 118 autisti che effettuano trasporti a lunga distanza, ognuno ha i suoi viaggi assegnati. Conoscono ogni singola buca sulla strada dentro e fuori. NESSUNO È PIÙ CONSAPEVOLE DELLA NECESSITÀ di sicurezza e comfort dell’autista Rick Hoyne, quando tiene d’occhio i canguri durante la sua guida notturna lungo la Newell Highway. La maggior parte del trasporto a lunga distanza attraverso il paese avviene di notte, spesso in convogli con rari altri veicoli tra loro. Il manto stradale può essere liscio e buono oppure estremamente irregolare su certi tratti di questa strada, ma Rick lascia intendere che ci sono strade peggiori di questa su cui guidare. – Il peggior percorso è sulla Hume Highway tra Melbourne e Sydney, poichè è l’autostrada più trafficata dell’Australia. In verità le condizioni della strada sono buone, ma bisogna prestare attenzione fino a tremila camion in una notte. Sulla Newell Highway la strada è in condizioni molto peggiori e possono passare diverse ore da quando sono passato da Dubbo sulla strada di ritorno verso Melbourne, prima che incontri un altro camion. – Su entrambi i percorsi si deve stare seduti comodamente per poter guidare Canberra Melbourne in modo sicuro e se si deve guidare a lungo, Volvo ha un comfort di guida eccezionale. Durante un lungo percorso ci si stanca di meno, se il camion che si guida ha un tale comfort come Volvo. ■ AUSTRALIA POST ■ 35.500 impiegati fanno sì che la posta venga consegnata in tutte le città dell’Australia ■ 10.600 veicoli (motocicli, furgoni, camion e trattori stradali con doppi semirimorchi) vengono utilizzati per svolgere l’incarico ■ 125 veicoli Volvo si trovano nel parco macchine, di cui 65 sono trattori stradali, che vengono guidati con doppio rimorchio (B-Double) ■ 118 autisti con lunga esperienza di trasporto su lunga distanza fanno sì che la posta giunga in tempo ■ Intorno a Natale Australia Post porta più del doppio della posta media di 21 milioni di cui 2 milioni di pacchi 13 Così si ferma l’alcol sulle strade d’Europa Oltre 40.000 persone muoiono ogni anno sulle strade d’Europa. Buona parte degli incidenti si sarebbero potuti evitare, se non fosse stato per l’alcol. Adesso il settore dei trasporti europeo passa alle maniere forti per trovare una soluzione al problema. TESTO TOBIAS HAMMAR e cifre non sono una lettura allegra. 43.000 persone sono morte in incidenti stradali nell’Unione Europea nel 2007. In verità la tendenza è in discesa (il numero di morti è diminuito di 11.000 dai primi anni del 2000) ma non si può fingere di non vedere il problema: le strade d’Europa mietono un numero di vittime pari ad un grande incidente aereo. Ogni giorno, tutto l’anno. Una grossa parte del problema ha a che vedere con l’alcol. Si valuta che circa un quarto degli incidenti stradali in Europa sia legato all’alcol, il che significa che l’alcol prende 10.000 vite umane all’anno sulla strada. L’assoluta maggioranza degli incidenti correlati all’alcol sono causati dagli automobilisti privati. Sia i politici che i rappresentanti del settore in Europa aumentano i contributi per eliminare completamente l’alcol dalle strade dell’Unione Europea. – Insieme all’eccesso di velocità e al mancato utilizzo della cintura l’alcol è il fattore che influenza maggiormente la sicurezza sulle strade. Dobbiamo affrontare questo problema imponendo una legislazione più dura, puntare sulla nuova tecnologia e l’atteggiamento delle altre persone, dice Ellen Townsend, “Policy Director” dell’European Transport Safety Council, ETSC, un’organizzazoine indipendente, che lavora per ridurre il numero di incidenti stradali in Europa. L 14 Lascereste un buon amico guidare la propria auto - continua la Townsend - tornando dal pub dopo qualche bicchiere di birra o vino. – IN GRAN BRETAGNA si chiude spesso un occhio su tali infrazioni, mentre in Svezia ad Ellen Townsend. European esempio è del tutto normale Transport Safety Council. raccomandare a questa persona di prendere un taxi. L’accettazione sociale riguardo alla guida in stato di ebbrezza varia fortemente tra i paesi membri dell’Unione. Parte del lavoro di Ellen Townsends consiste anche nell’influenzare i politici e coloro che prendono le decisioni nell’Unione Europea e nei paesi membri dell’UE a rafforzare le regole sulla sicurezza stradale. Tra gli incarichi di lavoro c’è anche quello di contribuire a promuovere l’utilizzo di un etilometro blocca motore in Europa. Alcune ricerche hanno dimostrato che l’etilometro è uno dei metodi più efficaci per evitare la guida in stato di ebbrezza. Nonostante ciò il suo utilizzo varia notevolmente nel mondo. Mentre USA, Canada e Australia hanno lavorato per lo sviluppo degli standard dell’etilometro per diversi decenni, in Europa lo stesso processo si svolge solo da qualche anno. NELL’UE È SOLO LA FINLANDIA che ha una qualche forma di legislazione al riguardo. Là si utilizzano dispositivi di blocco etilometrici obbligatori nella riabilitazione di persone che sono state condannate per guida in stato di ebbrezza. Cinque paesi (Francia, Belgio, Paesi Bassi, Svezia e Gran Bretagna) – stanno preparando proprio ora una simile legislazione, dopo aver valutato i risultati degli effetti dell’etilometro in una serie di progetti pilota. – Tenendo conto che si tratta di una tecnologia che può salvare la vita, è importante che ne aumentiamo la diffusione. Ma non è semplice. Dobbiamo ancora lavorare sull’atteggiamento mentale delle persone di modo che la gente capisca i vantaggi dell’utilizzo dell’etilometro. Parallelamente a questo dobbiamo migliorare il design sul veicolo, cosicché sia più semplice installarvi il dispositivo, dice Ellen Townsend. È importante che sia i politici, che i rappresentanti dell’industria automobilistica e dei trasporti si impegnino in questo, fa capire Ellen Townsend. L’Unione Europea dovrebbe ad esempio creare i presupposti per una legislazione sull’argomento per poi introdurre etilometri blocca motori obbligatori per particolari gruppi di persone. La Francia, ad esempio, assicura che al più tardi il prossimo anno gli etilometri saranno montati su tutti gli oltre 60.000 scuolabus del paese. In Svezia il gestore della rete stradale (Vägverket) utilizza gli etilometrici sui suoi veicoli da anni. 15 – L’IDEALE SAREBBE STATO iniziare con l’etilometro obbligatorio per tutte le autorità statali, nei trasporti commerciali o in concomitanza con la riabilitazione di persone che sono state condannate per guida in stato di ebbrezza. Pensate, ad esempio, quale segnale riceveremo se tutte le macchine dei parlamentari europei fossero equipaggiati con l’etilometro! › › Per quanto riguarda Volvo Trucks l’etilometro blocca motore è stato al centro dell’attenzione dal 2002, quando, come primi produttori di veicoli pesanti, si è introdotto l’etilometro come optional aftermarket. Nel 2005 si è stati di nuovo i primi a introdurre l’etilometro accessorio montato dalla fabbrica. Oggi i dispositivi sono venduti come optional sui mercati in Svezia, Finlandia, Norvegia e Francia. – La sicurezza stradale è stata da sempre un punto Stig Boman, project fermo Volvo Trucks, per cui è del tutto naturale che presso Volvo puntiamo così fortemente su questo dispositivo. Allo manager Trucks. stesso tempo dobbiamo ricordarci che i conducenti di camion non sono in alcun modo sovrarappresentati nella statistica di incidenti legati all’alcol, dice Stig Boman, project manager sicurezza di Volvo Trucks. E continua: – Noi consideriamo l’etilometro come uno strumento di qualità per i nostri clienti. Li si compra in primo luogo per migliorare la sicurezza nei trasporti, ma allo stesso tempo si dimostra di sentirsi responsabili per la sicurezza stradale. Ci si guadagna anche in reputazione. L’ETILOMETRO STESSO È CONCEPITO per essere il più facile possibile da usare. La tecnologia si basa sulla pila a combustibile, che dà indicazioni più precise degli etilometri più semplici basati su semiconduttori, che si trovano sul mercato già da tempo. L’aria espirata dal conducente viene analizzata nello strumento, che, in seguito, invia l’informazione al sistema d’informazione elettronico del veicolo. Se si superano i valori, il veicolo molto semplicemente non parte. Con un intervallo di calibrazione di 12 mesi l’etilometro può inoltre essere controllato semplicemente con la regolare manutenzione della macchina. – L’obbiettivo è stato di realizzare un dispositivo sicuro, affidabile e ad un prezzo ragionevole. Ma le soluzioni di domani probabilmente saranno diverse. 16 Fluckinger Transport è stata fondata nel 1979 da Andreas Fluckinger. L’impresa conta oggi oltre 260 dipendenti in Austria e Svezia. Della flotta fanno parte oltre 200 veicoli pesanti Volvo. Tutti sono dotati di etilometro. Sicuramente il conducente non avrà neppure bisogno di soffiare, perchè l’etilometro sappia se ha bevuto troppo o meno, dice Stig Boman. Ma che cosa dicono i conducenti di camion della necessità di soffiare in un etilometro prima della partenza? Risponde Andreas Fluckinger, proprietario e fondatore dell’austriaca Fluckinger Transport, Lennart Pilskog, Volvo Trucks. un’impresa specializzata nei trasporti di macchine speciali in tutta Europa. Dall’anno scorso tutti gli oltre 200 camion Volvo dell’impresa sono equipaggiati con l’etilometro. – Le reazioni sono state soltanto positive. Con l’etilometro nei veicoli i nostri conducenti possono dimostrare di essere completamente puliti quando guidano. Nei dibattiti, invece, succede spesso che tutta la categoria professionale dei conducenti, del tutto erroneamente, venga indicata come una causa del problema dell’alcol sulle strade. Come un percorso in un progetto pilota con Volvo Trucks, Fluckinger Transports ha integrato l’etilometro nel sistema Dynafleet dell’impresa. Con ciò il direttore dei trasporti in ufficio può vedere immediatamente se qualche conducente “soffia rosso” e quindi non ha accesso al suo veicolo. – TUTTI I DATI GIUNGONO in tempo reale, così sappiamo esattamente quando e dove qualcosa succede. Se riceviamo un segnale d’allarme sul sistema possiamo andare direttamente a togliere il conducente dal traffico. Abbiamo CON L’ETILOMETRO NEI VEICOLI I NOSTRI CONDUCENTI POSSONO DIMOSTRARE DI GUIDARE PULITI. NEI DIBATTITI, INVECE, SUCCEDE SPESSO CHE TUTTA LA CATEGORIA PROFESSIONALE DEI CONDUCENTI, DEL TUTTO ERRONEAMENTE, VENGA INDICATA COME UNA CAUSA DEL PROBLEMA DELL’ALCOL SULLE STRADE ANDREAS FLUCKINGER, FLUCKINGER TRANSPORT un piano di provvedimenti, che seguiamo attentamente per prenderci cura dei nostri dipendenti, se dovesse presentarsi un tale problema, dice Andreas Fluckinger. L’investimento che l’etilometro richiede, viene ripagato velocemente. – I nostri clienti sono spesso molto consapevoli dell’ambiente e della sicurezza. Esigono, dunque, che anche noi ci prendiamo la nostra responsabilità. Questo investimento è il nostro modo di dimostrare che facciamo sul serio. L’INVESTIMENTO SULL’ETILOMETRO è solo una parte del lavoro di Volvo Trucks per eliminare l’alcol dalle strade d’Europa. Insieme a ETSC conduce anche la campagna “Safe & Sober”, un progetto indirizzato a diffondere informazione “best practice” su come si può impedire l’uso di alcol nei trasporti commerciali. – Come produttore di veicoli naturalmente è un bene che realizziamo buoni etilometri per i nostri camion. Ma quale efficacia hanno se nessuno se li procura? dice Lennart Pilskog, responsabile dei contatti con le autorità presso Volvo Trucks. E continua: – “Safe & Sober” è una campagna che tocca dieci capitali in tre anni. Qui riuniamo rappresentanti delle autorità, polizia e organizzazioni di sicurezza nazionali e locali e politici con potere decisionale per discutere diversi modi di risolvere il problema. Il lavoro include anche l’impegno per avere regole comuni nell’Unione Europea per quanto riguarda i limiti d’alcol consentiti per conducenti professionisti. Oggi i limiti variano da 0 a 0,8 promille all’interno dell’Unione. – Il nostro obbiettivo è che il traffico professionale sia il primo e dia il buon esempio a tutti gli altri nell’utilizzo dell’etilometro. Ma legiferare non ha senso finchè i limiti di alcol consentiti variano così fortemente nell’Unione. Vorremmo che ci si accordasse su un limite d’alcol comune prima di emanare leggi, dice Lennart Pilskog. ■ ALCOL E TRAFFICO VOLVO ■ Il numero di morti sulle strade è sceso costantemente all’interno dell’UE, ma è ancora troppo alto. Nei paesi dell’UE sono morte oltre 40.000 persone nel 2005. L’obbiettivo è che meno di 30.000 perdano la vita nel 2010. I veicoli pesanti sono coinvolti solo in ETILOMETRO DELLA una minima parte degli incidenti legati all’alcol, ma gli incidenti che coinvolgono i camion hanno in generale una mortalità più alta, indipendentemente dalla causa. Un quarto di tutti gli incidenti mortali nell’UE sono direttamente legati al consumo di alcol. ■ Il BrAC (Breath Alcohol Tester) della Volvo è integrato nel sistema dei veicoli, questo fa sì che il veicolo possa essere fatto partire solo da un conducente il cui fiato non contenga alcol. Il conducente soffia prima di partire e deve soffiare di nuovo dopo una sosta durata più di 30 minuti. 17 Volvo fiorever. Un fatturato fiorito Tutto nacque dall’incontro tra un abile imprenditore esperto del mondo floricoltura, Angelo Castagnola e due autisti intraprendenti, Gianni Biscaglia e Pino Roldi, da cui il nome G.P.A. Trans Genova. Il magazzino, attrezzato con due grandi frigoriferi, è situato accanto al mercato dei fiori di Sanremo, mentre l’organizzazione e il coordinamento degli spostamenti della merce viene gestita dall’ufficio di Sori (Genova). Testo RAIMONDO santucci Fotografie marco riva 18 L ei si occupa di floricoltura, se non sbaglio. Sì, e non soltanto: anche di trasporto di fiori. Perché i fiori e quando ha cominciato? Inizialmente producevamo fiori già dai tempi di mio padre, poi abbiamo aggiunto il trasporto della nostra merce, circa tredici anni fa, per un semplice motivo: mancanza di servizio. Così, per scherzo, con Gianni e Pino abbiamo comprato un camion per integrare l’attività dell’azienda delle piante. Da allora tutto è cresciuto, potrei direi esponenzialmente. In che anno avete preso il primo camion? Era il 1995. Era già un Volvo? Si abbiamo cominciato con un Volvo e siamo sempre rimasti fedeli al marchio: in totale ne abbiamo acquistati una cinquantina. Sono tutte motrici con rimorchio. Il nostro lavoro principale è il trasporto di fiori dall’Italia all’Olanda: andata e ritorno. Tutti i viaggi sono a temperatura controllata con mezzi refrigerati. La GPA è nata per trasporto Angelo Castagnola in una delle sue serre. All’attività di floricoltore ha unito anche un puntuale servizio trasporti. 19 Gianni Biscaglia, uno dei soci della G.P.A. 20 conto terzi e per il 90% muoviamo merce d’altri. Usufruite anche dei servizi accessori della casa svedese? Sì, abbiamo scelto tutto: dal contratto di manutenzione al Dynafleet. Come mai questa scelta? Sono dell’idea che una volta che ti fidi della persona che ti vende il mezzo sia più facile individuare un problema quando si presenta, mentre se ci mettono le mani in molti è diverso e i problemi, a quel punto, diventano secchi costi aggiuntivi. Poi ci siamo sempre trovati bene, anche se ogni tanto possono capitare delle “piccole guerre” che però sono anche utili a migliorare i rapporti. Quanta strada percorrete? 280.000 km all’anno a veicolo, per un totale di 5 milioni. Quanti siete in azienda? Settanta, di cui una quarantina di autisti assunti; siamo specializzati per un servizio mirato che soddisfa anche richieste di soli cinque cartoni. Consegniamo direttamente all’interno dei mercati olandesi: il fiore va comprato tutti giorni, quindi anche il cliente è servito quotidianamente. L’equipaggio viaggiante è sempre composto da due autisti, addirittura a volte cambiamo con il terzo; la nostra forza sta nella precisione della consegna, perché tutti possono trovare chi costa meno ma non certo chi fa un lavoro ad alto livello. I nostri uffici sono a Pieve Ligure e a Genova e svolgono attività amministrativa e logistica, per i magazzini di S.Remo, già detto. Inoltre collaboriamo con una corrispondente olandese con sede ad Aalsmeer, che è ubicata all’interno del grande mercato della città dove arrivano le consegne dall’Italia che proseguono anche per altre importanti piazze, come quella di Westland e Rijnsburg in Olanda e di Lüllingen e Herongen in Germania. Recentemente abbiamo aperto una unità locale a Latina. Già da alcuni anni ci occupiamo con successo anche di carichi di frutta, verdura, alimentari in genere e grandi forniture per le navi da crociera. Fatturato? Nove milioni. Quest’anno siamo “stazionari” ma, considerata la crisi, è comunque un ottimo risultato. Forse fletteremo del 2%, ma è la conseguenza fisiologica dell’andamento del costo del gasolio, che noi conteggiamo a parte. Problematiche legate al vostro settore specifico? La concorrenza scorretta nei trasporti: tutti parlano di crisi ma io sono convinto che basterebbe levare gli irregolari che circolano per risolvere gran parte dei nostri problemi. Sono convinto che la percentuale di questo guasto nel nostro settore si attesti intorno al 70%. Ma come ovviare? Basterebbero seri controlli di polizia sulle strade italiane per smettere di essere il fanalino di coda dell’Europa. All’estero, ogni due anni, ispettori professionisti operano controlli a tappeto su tutto quello che fa un’azienda durante l’anno; compresa la verifica dei dischi del tachigrafo elettronico. È una specie di guerra tra il “bene” e il “male”? In effetti hai un bel pagare per essere perfettamente in regola, quando poi la spunta chi costa di meno perché non è allineato alle regole… Prospettive future? Per adesso puntiamo a consolidare l’attuale situazione e a stabilizzarci, dopo anni di crescita al 15%; non sarà una passeggiata perché, oltretutto, si vive con il grande problema di riuscire a incassare, date le difficoltà legate COSÌ, PER SCHERZO, ABBIAMO COMPRATO UN CAMION PER INTEGRARE L’ATTIVITÀ DI FLORICOLTORI. DA ALLORA IL NOSTRO FATTURATO È CRESCIUTO ESPONENZIALMENTE. al “liquido”. Noi per questo ci consideriamo quasi dei miracolati, perché abbiamo a che fare con clienti puntuali. Del resto io ho 42 anni e un giovane figlio che farà quello che vorrà, coerentemente alle sue inclinazioni. Lo lascio scegliere, con la mia esperienza sono ancora in tanti a chiedermi: “Ma chi te l’ha fatto fare…?” Ma ormai ci siamo e balliamo… tra i fiori. G.P.A. TRANS GENOVA La società nasce inizialmente come attività di trasporto delle piante con unico committente la ditta Castagnola. Causa la carenza di servizio nel settore avvia rapidamente anche il trasporto per altri committenti. Oggi, dopo tredici anni, la società si è creata una rete di clienti per i quali gestisce il trasporto di fiori da e verso l’Olanda. Con un fatturato di nove milioni. 21 22 Ha conseguenze sull’economia, sull’ambiente e sulla società. La sostenibilità, in tutti i suoi aspetti, pone oggi molte domande. Ma è l’unica strada per uscire dalla crisi globale. Testo marco lazzoni La sostenibilità al centro Spesso ci si chiede se la sostenibilità possa essere una valida risposta, di fronte all’attuale crisi planetaria. Per Volvo la risposta è scontata: la ricerca per uno sviluppo sostenibile – in tutti i suoi aspetti, economico, sociale e ambientale - è fondamentale per uscire dalle attuali difficoltà. Noi che produciamo veicoli siamo consapevoli di essere parte del problema ma vogliamo anche contribuire alla soluzione. In materia di sicurezza uno dei primi obiettivi è una riduzione del grado di mortalità in Europa. Quello che intendo veramente sottolineare è che in tema sicurezza dobbiamo insistere e investire tutti insieme. Noi, come costruttori, fino ad oggi ci siamo concentrati sulla sicurezza passiva ma ora bisogna cominciare a impegnarsi nell’aumentare il grado di sicurezza attiva, e cioè la prevenzione. Perché solo così si può ridurre il numero di collisioni provocate dal comportamento di guida e che oggi rappresenta il 90% degli incidenti. Per questo abbiamo realizzato dei dispositivi evoluti che assistono l’autista nella conduzione del veicolo, aiutandolo a non sbandare, a capire che sul lato destro sta transitando un altro veicolo e a tenere la distanza dal mezzo che lo precede. È però importante che questi strumenti non vengano percepiti come gadget dall’utenza. Per questo abbiamo deciso di montarli di serie, affrontando notevoli rischi industriali, visto le conseguenze sul prezzo del veicolo che, inevitabilmente, è aumentato. È stata questa una scelta obbligata per noi della Volvo che facciamo della sicurezza uno dei nostri valori fondanti, ma è anche una scelta che, ci auguriamo, possa essere sostenuta da interventi pubblici a sostegno di coloro che adottano qusto nuovo tipo di strumentazione. Noi, in sostanza, possiamo mettere a punto una tecnologia più evoluta per mezzi più sicuri, e affrontare poi le incognite del mercato, ma dopo c’è bisogno anche dell’attore politico, che giochi in maniera più incisiva il suo ruolo. Questo, va detto, non è un tema caro solo a Volvo, ma è una delle priorità di tutta l’industria di questo settore che si sta muovendo nella direzione di una sempre maggiore sicurezza. L’altro grande tema è quello dell’alcol. Stiamo lanciando in Italia una campagna di sensibilizzazione regalando a tutti i clienti un tester elettronico per aiutare i conducenti a sviluppare più consapevolezza sulle loro condizioni, nel momento in cui si MARCO LAZZONI L’amministratore delegato di Volvo Truck Corporation Sede Italiana, in un recente intervento pubblico ha affrontato il tema della sostenibilità. Una sfida, ha detto, che costruttori e attori politici devono saper affrontare insieme. mettono alla guida. Ma è solo un primo passo di quello si dovrà fare per eliminare il problema. Per quanto riguarda l’ambiente, il primo traguardo che il costruttore si deve porre è quello di consumare di meno e risparmiare di più. In trent’anni noi di Volvo siamo arrivati a contenere del 40% il consumo di carburante e oggi, oltre a sfruttare le nuove soluzioni offerte dal design e dall’aerodinamica, stiamo valutando un ulteriore risparmio del 15% dei consumi andando verso un modello di trasporto che utilizzi veicoli più grandi: l’European Modular System. Un modello che funziona oggi in Svezia e in Finlandia ed è sperimentato in altri paesi d’Europa. Naturalmente da noi c’è un grosso problema di viabilità ma sarebbe auspicabile che l’Italia, invece di dire semplicemente “non si può fare”, facesse anche della sperimentazione per trovare delle utili proposte di compromesso. Per quanto riguarda le emissioni, i costruttori - Volvo in testa - hanno ottenuto grandi risultati: dall’euro 1 del 93 siamo arrivati all’euro 5 riducendo gli inquinanti del 90%. Oggi un motore moderno brucia lo 0,1% ma presto arriveremo a produrre propulsori ad emissione 0. Rimane il grande problema della Co2 perché contro lo 0,1% di inquinanti, l’8,9% è di Co2. Probabilmente le soluzioni sono più di una. Oggi noi della Volvo stiamo lavorando sui biocarburanti e abbiamo sviluppato sette soluzioni per altrettanti veicoli che sono già in circolazione e funzionano con biodiesel, etanolo, metanolo, miscela di biogas e idrogeno, dimetiletere e diesel sintetico. Dietro a queste proposte c’è un enorme problema di distribuzione, come si può immaginare: in Europa per le auto servono 25.000 punti di servizio e per i camion almeno 3.000. Un’altra soluzione è quella dei motori ibridi. L’ibrido diesel è oggi una macchina termica fantastica e rimarrà probabilmente la migliore per molto tempo. Con l’ibrido, nell’uso cittadino, possiamo risparmiare circa il 30% di carburante. La produzione di massa questi motori inizierà nel 2010 per un nuovo veicolo da 26 tonnellate che, a mio vedere, avrà un grande futuro e un grosso sviluppo perché può concretamente offrire un aiuto importante alla riduzione dei consumi. È un passo ulteriore compiuto da Volvo in tema di sostenibilità. 23 1979 Volvo lancia la novità mondiale Globetrotter. Globetrotter 30 anni di comfort 24 Quando introdusse la cabina Globetrotter nel 1979, Volvo Trucks aveva stimato vendite per 400 unità all'anno - aspettative modeste che furono subito superate. Oggi dopo 30 anni la cabina Globetrotter è presente sull'85% di tutti i nuovi Volvo FH. TESTO FREDRIK MOBERG FOTO CHRISTER EHRLING & SCANPIX 2009 Una cabina che è diventata sempre più comoda con gli anni. ietro alla decisione di far uscire la nuova cabina c’è stato, tra le altre cose, l’intensificarsi del traffico pesante da e per l’Europa orientale. I conducenti rimanevano fuori per giorni, forse settimane di seguito, ma nessuno aveva pensato di migliorare l'abitabilità dei veicoli. – Costruttori indipendenti montavano cappe di plastica sopra la cabina, ma l’adattamento lasciava parecchio a desiderare. Il conducente doveva strisciare su attraverso lo sportello del tetto per andare a dormire. Il comfort del sonno non era un granché e la sicurezza in caso di incidente ben lontana dalle esigenze della Volvo, racconta Jan Strandberg, che all’epoca lavorava come direttore del marketing per Volvo Trucks in Europa. Le parole d’ordine per il Globetrotter erano World Class Driving Environment & Living Comfort – parole d’ordine valide ancora oggi. La cabina non doveva offrire soltanto un ambiente di guida di classe mondiale. Era altrettanto importante che offrisse un buon ambiente d’abitazione per il conducente, che a volte vive intere settimane nel suo veicolo. – L’ambiente di guida è un punto d’onore per la Volvo, ma si tratta altrettanto del nostro caposaldo della sicurezza. Un posto di guida mal concepito comporta una diminuzione della sicurezza nel traffico, ma un conducente stanco, a causa di una scarsa qualità del sonno, può essere anche peggio, dice Jan Strandberg. D AL MOMENTO DEL LANCIO, LA GLOBETROTTER ERA costosa ed esclusiva. Tuttavia fu un successo fin dall’inizio. La Volvo aveva ideato un prodotto unico e aperto un mercato completamente nuovo. Ma ci sarebbero voluti ancora 14 anni, prima che quella che oggi conosciamo come Globetrotter vedesse la luce. Il debutto avvenne quando fu lanciata la serie Volvo FH nel 1993. Fu il risultato di un lavoro che andava avanti da 11 anni. Bengt Lundgren, aveva condotto durante i primi anni Ottanta l’analisi del posto di guida per Volvo Trucks. Uno studio che diede origine a idee completamente nuove su come si sarebbe dovuto svolgere il lavoro per ideare un buon ambiente di guida. – Costruimmo un prototipo molto semplice, un mockup, dell’ambiente di guida, che portavamo con noi ai saloni automobilistici. Invitavamo i conducenti a provare a sedervisi e raccoglievamo le loro opinioni su come il posto di guida dovesse apparire, racconta. IL PROTOTIPO AVEVA un vero sedile e volante, ma il cruscotto ed altre parti erano formati da semplice compensato. L’importante era che ci si potesse mettere tutto. Oltre 2000 conducenti hanno preso parte alle nostre simulazioni. Oltre a misurare i conducenti e le loro impostazioni di seduta, si facevano anche domande su come valutavano le diverse caratteristiche di un veicolo pesante. I dati raccolti furono la base per il futuro lavoro di sviluppo. – I clienti si sentirono partecipi nella realizzazione del 25 prodotto e apprezzarono che noi ascoltassimo veramente le loro opinioni. Quando i nuovi veicoli uscirono, poterono prendersi una parte del merito per aver preso parte al loro sviluppo, dice Jan Strandberg. Le misurazioni non fornirono solo statistiche, ma portarono anche a risultati molto concreti, che ebbero un grande significato. Un provvedimento che si sarebbe dimostrato un importante vantaggio per la Volvo nei Bengt Lundgren. confronti della concorrenza fu la decisione di introdurre un volante regolabile, che fu una novità mondiale, quando venne introdotta nel 1993. Nel 1986 cominciò lo sviluppo della nuova generazione di camion della Volvo, la serie FH. Per Bengt Lundgren iniziò un ampio lavoro per cercare di realizzare tutti i desideri dei clienti. – Le parole d’ordine erano le stesse del primo Globetrotter – World Class Driving Environment & Living Comfort – ma in pratica costruimmo una cabina completamente nuova, che diventò una parte integrante del veicolo, dice Bengt Lundgren. RICORDO SPECIALMENTE DUE ITALIANI CHE TROVARONO CHE IL VEICOLO FOSSE COSÌ BELLO, CHE PIANSERO DI GIOIA, QUANDO LO VIDERO JAN STRANDBERG, EX DIRETTORE DEL MARKETING, VOLVO TRUCKS EUROPA RIGUARDO AL LANCIO DI FH NEL 1993 26 1979 La nuova cabina Globetrotter viene presentata al salone dell’automobile di Francoforte. Quando la serie FH venne lanciata nel 1993 fu una cabina Globetrotter completamente nuova a venire alla luce. Si notò chiaramente l’importanza del design sin dall’inizio. Proprio tutto, dagli specchietti retrovisori alle stoffe e maniglie, era stato studiato nei minimi dettagli. – Ricordo specialmente due italiani che trovarono che il veicolo fosse così bello, che piansero di gioia, quando lo videro. Questo è un buon segno di come siamo riusciti a migliorare il design dell’FH, dice Jan Strandberg. Staffan Wendeberg lavorava allo sviluppo della cabina ed era responsabile dell’ambiente di guida e dell’ergonomia. Racconta che la costruzione della cabina parte dal posizionamento del pedale dell’acceleratore. – PARTIAMO DAL CALCAGNO del piede sull’acceleratore e costruiamo il resto da lì con l’aiuto delle cifre delle nostre misurazioni sul prototipo. Si tratta di un vero puzzle di geometria per raggiungere il nostro scopo ed ottenere un ambiente di guida che soddisfi appieno le esigenze di almeno il 98% dei conducenti, dice. Ottimizzare il posto di guida è solo metà del lavoro. Per molti conducenti il camion non è solo un strumento di lavoro, ma anche un’abitazione. Ci dev’essere spazio sufficiente per i vestiti, per conservare alimenti e altri generi di necessità. Come appare dunque il futuro di Globetrotter? C’è ancora qualcosa da fare, oppure il Globetrotter è già perfetto? E’ difficile intervenire sulle dimensioni esterne della cabina. L’attuale legislazione prevede dei limiti molto chiari su quanto la cabina di un camion possa essere lunga, larga e alta, ma dentro questi limiti avviene una continua evoluzione della cabina e dei suoi spazi. Staffan Wendeberg dice che molto del lavoro di trasformazione ora e in futuro riguarderà un’integrazione più compatta tra i diversi sistemi elettronici del veicolo. Stereo, sistema di navigazione e computer verranno integrati meglio. Ritiene inoltre che ci saranno anche migliori possibilità di mantenere i contatti con famiglia e amici. – LE NUOVE GENERAZIONI si aspettano di poter navigare su internet, spedire email e chattare, anche quando sono in viaggio. Noi non accettiamo di essere offline, dice. Computer e connessione internet nel veicolo offrono nuove possibilità, ma portano anche a nuove sfide, poichè il conducente, almeno finora, non deve smettere di guidare il veicolo. – Uno dei capisaldi della Volvo è la sicurezza e ci sono delle limitazioni su che cosa è indicato fare mentre si è alla guida. Noi cerchiamo di sfruttare la tecnologia moderna, che può aiutare il conducente a svolgere il proprio lavoro, senza rischiare la sicurezza stradale. È una grande sfida per il futuro, dice Staffan Wendeberg. ■ WEB www.volvotrucks.it/globetrotter TV: I CONDUCENTI PARLANO DELLE LORO CABINE Uno di loro ha investito una considerevole quantità di tempo e denaro in una cabina specificatamente progettata. Un altro trascorre molto tempo in cabina durante i viaggi attraverso l’Europa. Entrambi amano le cabine Globetrotter. Ascoltate ciò che i conducenti dicono delle loro cabine. Jan Strandberg e Staffan Wendeberg guardano indietro e vedono un grande cambiamento nello sviluppo della cabina Globetrotter negli anni. 30 ANNI CON GLOBETROTTER 1979: Viene prodotta la prima cabina Globetrotter. Per la prima volta c’è una soluzione d’insieme che offre la possibilità sia di guidare che di vivere comodamente nel veicolo. Le aspettative di vendita sono modeste, ma in un paio d’anni viene montata sul 15% dei veicoli F consegnati. 1987 1993: Viene lanciato un Globetrotter completamente rinnovato, con l’introduzione della serie FH. Diventa subito molto popolare e presto la variante di cabina più venduta della serie FH. Tra le novità si nota la cassetta di deposito che può essere aperta sia dalla parte interna che esterna e il volante regolabile. 1995 1996: Globetrotter XL viene presentato a Parigi. L’altezza del tetto interno è in tutto di 193 cm. Appare il concetto di “completamente in piedi” per evidenziare il risultato. 2002: In relazione con il lancio dei nuovi motori viene introdotta una serie di miglioramenti nell’ambiente di guida, tra cui un nuovo cruscotto e nuovi sedili. 2008: Viene creato più spazio. L’ambiente di abitazione viene migliorato con un nuovo letto, che può essere alzato e usato come poltrona. Il conducente riceve una cassetta di sicurezza per cose di valore e contemporaneamente il sistema audio e video viene modernizzato. Un altro optional è il sedile passeggero girevole. 2008 27 Steve Sudgen, Fleet Engineer di WH Malcolm, a Paisley, Scozia. 28 Il trucco che ha abbassato i costi L’aumento del prezzo del carburante diesel ha convinto WH Malcolm, un’azienda di trasporti scozzese con una flotta di 500 automezzi, a rivedere i propri consumi. Ecco come sono riusciti a ridurre il consumo di carburante del 12%. TESTO KARIN AASE FOTO MARK MCNULTY PER I CONDUCENTI TARGATA VOLVO TRUCKS 1 FORMAZIONE È STATO NEL 2006 che la direzione di WH Malcolm ha deciso di intervenire per frenare la continua crescita dei costi per il carburante. Dopo aver valutato diverse alternative, l’azienda ha deciso che un corso di guida per i conducenti sarebbe stato lo strumento più efficace. Volvo è il fornitore preferito di WH Malcolm, per questo il Fleet Manager Steve Sugden si è rivolto a Volvo Trucks per istruire a una guida corretta i propri conducenti. Come primo passo, 20 automezzi sono stati dotati di Volvo Dynafleet Operate, e i rispettivi conducenti hanno seguito un corso di formazione sulla guida economica, tenuto dagli istruttori Volvo. Il risultato è stato immediato: il consumo di carburante è diminuito, ma appena finito il periodo di prova, i conducenti sono tornati al vecchio stile di guida. A quanto pare, ci voleva qualcosa di più. 2 MOTIVAZIONE A PROSEGUIRE “L’ERRORE CHE ABBIAMO FATTO al termine del primo periodo di formazione degli autisti è stato di non continuare a controllare le prestazioni individuali dei conducenti”, spiega Steve Sugden. “Ritengo che quello che si può misurare, si può anche cambiare, e questo è diventato il punto di partenza del lavoro che abbiamo fatto in seguito.” I rapporti che quantificavano le prestazioni dei conducenti venivano regolarmente appesi nella bacheca dell’azienda in modo che tutti li potessero vedere, e all’inizio più di un autista si è sentito ‘sotto esame’, come se ci fosse una spia nella cabina del veicolo. “Ma una volta terminato il corso di formazione, e quando hanno capito perché lo facevamo, hanno provato piuttosto orgoglio e maggiore professionalità. Inoltre, era diventata quasi una gara in cui tutti volevano eccellere.” DI ISTRUTTORI INTERNI 3 FORMAZIONE WH MALCOLM HA CONTINUATO a offrire corsi di formazione sulla guida economica ma a differenza della prima volta, adesso è stata Volvo Warwick a occuparsi della formazione di alcuni conducenti dell’azienda di trasporti per trasformarli in istruttori, capaci di formare gli altri autisti. Tuttavia, WH Malcolm ha scelto di non riconoscere un beneficio economico a chi guida risparmiando sul carburante. “Pensiamo che la retribuzione che ricevono i nostri conducenti sia già molto buona. Questa prevede che il lavoro sia svolto in modo professionale, quindi uno stile di guida basato sulla riduzione degli sprechi anche senza bonus aggiuntivi”. UNO STRUMENTO EFFICACE 4 DYNAFLEET: IL PRESUPPOSTO per valutare i risultati è ancora lo strumento Volvo Dynafleet. “Dynafleet ci consente in modo semplice di seguire le prestazioni individuali di ogni conducente in diversi settori, permettendoci così di sapere su quali punti concentrarci per ridurre ancora i consumi.” Perché i consumi si sono ridotti, eccome. Prima, ogni veicolo consumava in media 37,7 litri ogni 100 km, oggi consuma 33,2 litri al ogni 100 km, con una riduzione del 12%. In totale, questa riduzione ha fatto risparmiare ingenti somme all’azienda per ciascun veicolo e nel computo annuale, cosa che ha influito positivamente sull’utile aziendale. “Siamo inoltre diventati molto più efficienti, quindi continueremo senz’altro a usare questi strumenti.” ■ 29 in breve Più di un milione di giocatori per il Volvo FH16 700 A gennaio, in occasione del lancio del camion più potente del mondo, Volvo Trucks ha inaugurato strongesttruck.com, il sito di un videogioco a premi in cui i giocatori potevano mettersi alla guida di un Volvo FH16 700 affrontando i percorsi più difficili. Il lancio si è rivelato un vero e proprio successo. Fino ad oggi sul sito hanno giocato 1,2 milioni di visitatori in tutto il mondo. “Si tratta del successo più strepitoso che abbia mai visto per un gioco online “, commenta Magnus Alm di Muskedunder, che ha curato lo sviluppo del gioco per Volvo Trucks. “Durante la mia carriera ho assistito a numerosi lanci globali, ma nessuno è paragonabile a questo”. La peculiarità è che Volvo Trucks ha raggiunto un pubblico così vasto senza sostenere alcun costo I Vigili del Fuoco potenziano con Volvo Trucks il loro parco mezzi 30 Il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco italiani rafforza la sua capacità d’azione. Per presidiare adeguatamente il territorio italiano e supportare efficacemente la lotta contro gli incendi, e anche gli interventi legati alle calamità naturali, ha deciso di aumentare il proprio parco automezzi. Quest’anno ha infatti acquistato 45 Volvo FL allestiti in versione APS. I veicoli verranno forniti dalla Volvo Truck Corporation - sede italiana - congiuntamente all’allestitore BAI Antincendi International di Brescia. Questa nuova flotta andrà ad aggiungersi alle altre 48 unità acquistate dai Vigili nel Fuoco nel corso del 2008, per un totale di 93 mezzi. pubblicitario. Il gioco si è autopromosso e ha attirato l’attenzione veramente di tutti: ha infatti valicato i confini del mondo dei mezzi pesanti per farsi conoscere in tutto il web. Questo gioco è stato oggetto di discussione su blog e forum e ha generato un tale interesse che oltre 650 portali di gioco indipendenti hanno deciso di promuoverlo. VOLVO TRUCKS 00.42 Web TV: Autotreni in Australia Grazie ai propri autotreni, Simon National Carriers effettua trasporti in tutto il continente australiano. Volvo Trucks Magazine si è munito di videocamera e ha accompagnato uno dei camion Volvo FH della ditta in un viaggio su lunga distanza. Osservate come i conducenti gestiscono i rimorchi lunghi 50 metri. www.volvotrucks.it/globetrotter La soluzione ovunque sia il problema Riuscire a riparare tempestivamente un veicolo fuori uso è un fattore chiave. Con Volvo Action Service è sempre possibile. Basta una telefonata, qualunque sia il posto in cui ti trovi. La nostra rete con più di 1000 officine in tutta Europa mette a tua disposizione tecnici altamente qualificati 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno. Gli operatori del nostro call centre parlano la tua lingua e organizzano riparazioni con ricambi originali Volvo, noleggio di veicoli, servizi di assistenza legale e finanziaria, e persino il rimpatrio del conducente. In qualsiasi momento, perché per noi tutte le chiamate sono urgenti. La soluzione giusta per voi. Chiedete al vostro concessionario. VOLVO action service. 24 ORE SU 24 Volvo Trucks. DRIVING Progress www.volvotrucks.it