API UDINE Non ci sarà ripresa, tocca convivere con

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API UDINE Non ci sarà ripresa, tocca convivere con
API UDINE
Non ci sarà ripresa, tocca convivere con un
sistema che è cambiato
Indagine A.P.I. Udine:
la piccola e media industria nei primi due trimestri del 2012
Il Presidente Paniccia:
"il sistema economico e produttivo porterà gli imprenditori a
lavorare di più, lavorare meglio e guadagnare di meno”
Sì alla patrimoniale per affrontare
da subito il debito pubblico
"Lavorare di più, lavorare meglio e guadagnare di meno”. È la visione in prospettiva di Massimo
Paniccia, Presidente dell’Associazione Piccole e Medie Industrie di Udine.
“Stiamo attraversando una crisi economica e finanziaria che, iniziata nel 2008, tutt’ora permane –
ha detto oggi alla stampa Paniccia, coadiuvato dal direttore dell'A.P.I. di Udine Lucia C. Piu –. La
situazione non potrà migliorare né nel breve, né nel medio termine e abbiamo la consapevolezza
che è necessario convivere con un sistema che, senza distinzioni d’ambito regionale o nazionale, è
cambiato. Fin dal 2008 si è intuito che non ci sarebbe stata una ripresa, oggi ci troviamo nella
stessa situazione della fine del 2011, con le medesime criticità. E nei prossimi mesi nulla potrà
cambiare se gli eventi internazionali non muteranno, e purtroppo non c'è speranza che ciò
accada".
SA 8000:2008
Certified Social
Accountability System
ISO 9001:2008
Certified Quality System
Se la situazione del Manifatturiero è critica, va peggio per le Costruzioni, se la cava meglio il
settore Trasporti; per tutti la difficoltà maggiore resta l'accesso al credito. Pochi investono, segno
della mancanza di fiducia nel futuro. L’aspetto positivo è il fatto che si registra, a livello nazionale,
un saldo positivo tra aperture e cessazioni di imprese; il numero totale delle imprese non
diminuisce, questo perché, secondo il presidente dell'A.P.I. di Udine, “chi non trova lavoro come
dipendente apre una ditta individuale ma, purtroppo, non c’è un rafforzamento del nostro
modello industriale. La priorità delle imprese è sviluppare le attività commerciali sui mercati
internazionali tenendo conto che su quello nazionale i consumi non posso avere aspettative di
crescita. Creare relazioni e collaborazioni nei diversi paesi del mondo però comporta importanti
investimenti oltre ad una capacità finanziaria, manageriale e strutturale e l’imprenditore non potrà
farcela da solo. Lo attendono scelte determinanti in termini di crescita con acquisizioni, alleanze e
contratti di rete.”
A livello statale, il debito nazionale, pari a 2.000 miliardi di euro è 4 volte il reddito del paese, le
entrate sono pari a 500 miliardi di euro e il peso degli oneri finanziari è pari a 100 miliardi di euro:
è necessario quindi agire subito per dare continuità e prospettiva, come fa peraltro ogni
imprenditore quando gestisce la sua azienda, la capacità di decidere, la velocità di analisi e di
sintesi, operando in un sistema di regole con rigore e sacrificio, dovranno fare la differenza.
Ma come far fronte all’ingente debito statale, che continua a crescere a causa degli alti tassi di
interesse applicati all’Italia? (la Germania ha un debito pubblico superiore, ma paga tassi
bassissimi). Un primo rimedio, secondo il Presidente dell’A.P.I., può essere la tassa patrimoniale.
“Parte dei 10mila miliardi della ricchezza del paese, suddivisa in 3.500 miliardi di euro di
consistenze finanziarie e di circa 6.500 miliardi di euro di beni immobili, va necessariamente
spostata per coprire i 2mila miliardi del debito pubblico. Un sacrificio eccezionale e proporzionato
alla ricchezza di ogni cittadino che va fatto subito". Intanto bisogna "lavorare meglio e di più",
migliorando la produttività aziendale per abbattere i costi e continuare ad essere concorrenziali,
consapevoli che un mercato così competitivo consente meno margini. E la Regione Fvg, ha
utilizzato al meglio gli strumenti che aveva a disposizione? "Bene la gestione degli
ammortizzatori sociali, buona la risposta messa in atto con gli strumenti anticrisi e buono il
risultato della riduzione del debito regionale".
Con cortese preghiera di pubblicazione
d.ssa Rosalba Tello ‐ Ufficio Stampa API Udine
Associazione Piccole e Medie Industrie di Udine
Viale Ungheria 28 ‐ 33100 Udine Tel. 0432.507377 ‐ fax 0432.295922
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