Untitled
Transcript
Untitled
ricerca CERTIFIED BY THE CRF INSTITUTE via della Chiusa, 2 20123 Milano www.ey.com/it I risultati della ricerca www.ey.com/it/careers Dati e cifre • • • • • Settore Dipendenti Presenza Italia Presenza internazionale Fatturato mondo Servizi professionali circa 2.800 in Italia, 152.000 nel mondo 16 sedi 700 uffici in 144 Paesi 22.900 milioni di dollari (2011) Rating Politiche retributive Retribuzione base, incentivi, stock options, fondi integrativi, bonus Condizioni di lavoro e benefit Flessibilità, benefit, gestione delle conoscenze, work life balance Cultura aziendale Valori, comunicazione e trasparenza, diversità, CSR, teambuilding Formazione e sviluppo Gestione delle competenze, programmi di sviluppo, mentoring, coaching Opportunità di carriera Gestione dei talenti e performance, percorsi di carriera, piani di successione Punti di eccellenza • • • • Riconoscimento del merito e crescita professionale Gestione delle competenze Programmi di training Programmi di sviluppo, coaching, mentoring 124 124_129_E&Y.indd 124 TOP EMPLOYERS ITALIA 2012 31/01/12 16:51 Ritratto Ernst & Young Ernst & Young è leader mondiale nei servizi di revisione e organizzazione contabile, fiscalità, transaction e advisory. Le sue origini risalgono al XIX secolo, quando nacque per opera di Arthur Young e Alwin C. Ernst, due storici e innovativi uomini di business pionieri nella consapevolezza dell’importanza delle persone come asset aziendale La società nasce nel 1989 negli Stati Uniti e il suo sviluppo è rapido e globale. Oggi conta 152.000 collaboratori in 144 Paesi del mondo: un network di entità indipendenti, che opera con policy comuni declinate secondo i contesti normativi e socioeconomici locali. In Italia, dove ha 16 sedi, Ernst & Young è attiva con cinque entità legali: Reconta Ernst & Young, Ernst & Young Financial-Business Advisors, Studio Legale Tributario, Ernst & Young Business School e Global Shared Services. Una palestra per crescere Ernst & Young è di certo un’eccellente palestra per un brillante neolaureato. «Lavori fianco a fianco con persone di know how forte, sempre disponibili a insegnare e a dedicare parte del loro tempo alla tua crescita», spiega Fabio Frigerio, giovane bocconiano, che in un anno in Ernst & Young ha collaborato a progetti diversi, anche internazionali, a diretto contatto con le aziende clienti: «Un’esperienza ottima per imparare, che consiglierei a tutti», assicura. Ma l’ultima Global People Survey mette in luce altri punti di forza. Oltre alla crescita professionale e alla possibilità di carriera veloce, elementi caratterizzanti e fortemente differenzianti, sono altrettanto apprezzate l’internazionalità, l’inclusiveness, vale a dire la capacità di valorizzare le differenze di qualsiasi genere www.topemployers.be 124_129_E&Y.indd 125 esse siano, la centralità del lavoro di gruppo e la manager effectiveness, ossia la capacità dei manager di dare obiettivi e feedback alle persone e di contribuire al loro sviluppo. Internazionalizzazione fin dai primi passi Soprattutto per i giovani assunti negli ultimi cinque anni, l’internazionalità è importante. «Siamo la più globale tra le organizzazioni di servizi professionali», sottolinea Nadia Locati, partner audit e People Leader della sub area Mediterranean. Significa la possibilità di far parte di team internazionali che svolgono sia lavoro presso i clienti sia analisi e studi destinati a sfociare in pubblicazioni o convegni a valenza globale e avere l’opportunità di partecipare a corsi di formazione in tutto il mondo apprendendo approcci e metodologie www.topemployers.it » 125 31/01/12 16:51 globali, o accedere a programmi di lavoro nelle diverse sedi di Ernst & Young. I programmi di mobilità durano mediamente dai tre ai 18 mesi e gli interscambi maggiori si verificano in Europa, ma anche con Stati Uniti, Russia, Australia, Nuova Zelanda, Sudafrica e non solo. «Per esempio abbiamo molte persone in Angola, dove ci sono grossi progetti e sono richieste competenze specifiche e specialistiche», aggiunge Nadia Locati. Legami stretti con 50 Università Un altro elemento distintivo è il rapporto con il mondo accademico. «Abbiamo relazioni con circa 50 Università. Questo evidenzia la nostra sensibilità e la nostra attenzione per le varie provenienze geografiche poiché siamo certi che la diversità crei ricchezza», commenta Paola Boromei, HR Director sub area Mediterranean. Ernst & Young è uno degli sponsor sostenitori della fondazione Bocconi, partecipa al suo osservatorio e contribuisce alle sue articolate attività di ricerca che culminano con la presentazione dei risultati e l’apertura di dibattiti e confronti in convegni pubblici. Inoltre, numerosi partner e senior manager dell’organizzazione sono docenti in corsi di revisione, contabilità, management gestionale, informatica. «Siamo con convinzione presenti ai momenti ufficiali di incontri con i giovani quali i career day e tutti gli eventi finalizzati a creare un momento di scambio tra i giovani e il mondo del lavoro. Per noi è assolutamente imprescindibile dato che ogni anno inseriamo mediamente 700 persone, di cui la maggior parte neolaureati», aggiunge Boromei. Una sede in pieno centro Ernst & Young ha 16 sedi nel nostro paese. Le principali sono a Roma e Milano, in aree centrali e prestigiose della città. La sede milanese è in via della Chiusa, a pochi minuti da piazza Duomo. È costituita da due palazzi comunicanti, dove sono riunite tutte le Service Line e le funzioni di supporto: l’obiettivo è quello di facilitare il dialogo e la relazione. Oltre a numerose sale riunioni, vi sono specifiche e attrezzate sale training. La sede romana invece è in via Po, nei pressi di Villa Borghese, di recente ristrutturata per accogliere in un unico corpo tutti i professionisti di Roma fino a qualche tempo fa dislocati in sedi sempre centrali ma distaccate. Anche in questa sede particolare attenzione è stata data all’allestimento di sale training. In generale tutte le sedi Ernst & Young sono situate in zone centrali, prestigiose e facilmente raggiungibili anche con i mezzi pubblici. 126 124_129_E&Y.indd 126 TOP EMPLOYERS ITALIA 2012 31/01/12 16:51 Entrano solo i migliori La selezione è accurata: è necessario aver conseguito una laurea di secondo livello con votazione pari o superiore a 100. «Analizziamo gli aspetti tecnici, ma soprattutto cerchiamo giovani brillanti con voglia di crescere, imparare, partecipare a iniziative nuove, di assumersi la responsabilità del proprio sviluppo: persone che cerchino attivamente ciò che è più adeguato alle loro caratteristiche e aspirazioni», afferma Nadia Locati. La policy per il recruiting prevede una giornata di assessment di gruppo, con test tecnici, attitudinali e di lingua inglese. Segue un momento di discussione su un tema di business, con attività di role-playing per verificare l’attitudine dei candidati alle relazioni interpersonali e la capacità di esposizione delle idee. Si prosegue il percorso di selezione con i colloqui con i referenti, i manager e come passaggio conclusivo l’incontro con i partner di riferimento. I tempi della selezione sono relativamente rapidi. «Tre settimane dopo il primo colloquio cominciavo a lavorare», conferma Fabio Frigerio, giovane talento dell’area Transaction Advisory Services. Formazione flessibile e personalizzata La formazione e lo sviluppo dei dipendenti sono un asse portante della politica HR. Training on the job, corsi istituzionali e coaching sono le modalità più ricorrenti; le persone in Ernst & Young sono coinvolte nella formazione sia come fruitrici che come formatori interni, sia su contenuti tecnici che sull’empowerment dei softskill. Per i neolaureati sono previsti programmi pluriennali equivalenti a Master, con accreditamento Asfor. Il framework del modello di crescita professionale è stato nominato EYU (Ernst & Young and You) per la sua flessibilità e possibilità di personalizzazione. EYU consente ad ogni linea di business di costruire il percorso di crescita dei propri collaboratori secondo linee guida internazionali improntate alla diversità delle esperienze (programmi di rotation a cadenza regolare) e alla complementarietà dei percorsi di formazione: dall’approfondimento delle competenze tecniche all’empowerment dei softskill. EYU ha tre componenti. La prima è il Learning, ossia la formazione in aula e sul campo (trasmessa dai senior ai più giovani); la seconda è Experience e consiste nel fare esperienze diverse per avere una gamma di competenze il più differenziata possibile; infine c’è il Coaching: a tutti i nuovi assunti dal primo giorno in azienda viene assegnato un counselor che segue il percorso di carriera, definisce anno per anno il piano di sviluppo, analizza i progressi o gli eventuali punti da migliorare. Un circolo virtuoso per gli high potential Il circolo virtuoso counselor-counselee è fondamentale per la crescita degli high potential. «I talenti li individuiamo sin dal primo anno e li supportiamo nella loro crescita internamente anche grazie al Performance Management and Developement Process, un processo di valutazione delle performance e definizione del piano di sviluppo che armonizza gli obiettivi individuali e di sviluppo con gli obiettivi di business», spiega Nadia Locati. Il PMDP consiste in una definizione annuale degli obiettivi di crescita professionale e operativi e in una revisione semestrale che consente alla persona di discutere i progressi effettuati con il proprio manager o partner. La valutazione finale, condivisa con la www.topemployers.it 124_129_E&Y.indd 127 Ernst & Young La policy per il recruiting prevede una giornata di assessment di gruppo, con test tecnici, attitudinali e di inglese; poi una discussione di business con un role play per testare l’attitudine alle relazioni interpersonali » 127 31/01/12 16:51 risorsa, si sintetizza in un rating da 1 a 5. Per entrare nel gruppo dei talenti è necessario conseguire 4 (performance superiore alle aspettative) o 5 (costantemente superiore alle aspettative in misura significativa rispetto agli obiettivi fissati). Ma anche per chi ottiene una valutazione pari al 3, cioè soddisfa pienamente le aspettative, si prendono in esame il potenziale di crescita e le possibilità di miglioramento. In un sistema sì fatto la trasparenza è fondamentale. «In quest’ottica stiamo lanciando un progetto per aiutare i counselor a lavorare in maniera più efficace sulla gestione del feedback anche negativo e ad accompagnare e sostenere le persone nei loro percorsi di crescita con riscontri sempre più puntuali», spiega Paola Boromei. Meritocrazia e competizione La crescita in Ernst & Young si basa esclusivamente sul merito e la competizione è forte. Come in tutte le realtà del settore, molti lasciano nei primi anni, ma chi consegue risultati eccellenti è premiato con una carriera interessante e veloce. Si può essere dirigenti già a 30 anni. Come è successo a Giuseppe Savoca, oggi senior manager della service line assurance: il suo primo contatto con l’azienda è stato un tirocinio al quarto anno d’università nel 2003, cinque anni più tardi era diventato manager e tre anni dopo arrivava la promozione a senior manager. «La performance lavorativa qui viene adeguatamente riconosciuta, valutata e premiata, e la qualità della formazione, unita alla possibilità di lavorare accanto ai superiori, è un grande valore aggiunto», conferma. Motivo sufficiente per rifiutare allettanti offerte di lavoro? Probabile, ma di sicuro non il solo: anche l’ambiente influisce. «Il rapporto con i colleghi ha avuto un peso quando mi è arrivata una proposta molto competitiva da un’altra azienda», ricorda Giuseppe. Identificare e formare i futuri partner La carriera ovviamente non si ferma al grado di senior manager: i migliori riescono a diventare soci anche a 35 anni. In Ernst & Young esiste un programma internazionale ad hoc per individuare e formare i futuri partner: il Global Next Gen. È un percorso biennale che affianca alla formazione tecnica di soft skill, un’intensificazione della formazione sulla leadership con un particolare accento su mentoring, counseling e confronto tra pari. Una parte importante del programma è l’attività di gruppo, che si svolge su argomenti di business strategici per il paese o la subarea di appartenenza. « Al termine del primo ciclo dello scorso anno, i punti evidenziati, le osservazioni, i suggerimenti derivati dal lavoro dalle nostre persone sono stati incorporati nel piano di esecuzione del nostro business plan», sottolinea Nadia Locati. La cultura dell’ascolto «In Ernst & Young c’è grande capacità di ascolto, legato alla nostra cultura di orientamento al cliente. L’attenzione è essenziale per capire i bisogni e dare delle risposte coerenti. E anche all’interno viene replicato questo modello», spiega Paola Boromei. L’orientamento al cliente fa della flessibilità un elemento importante della cultura aziendale. Ai suoi collaboratori Ernst & Young chiede apertura mentale, un atteggiamento positivo e propositivo verso «In Ernst & Young c’è grande ascolto, legato alla nostra cultura di orientamento al cliente. L’attenzione è essenziale per capire i bisogni e dare delle risposte coerenti», Paola Boromei, HR Director 128 124_129_E&Y.indd 128 TOP EMPLOYERS ITALIA 2012 31/01/12 16:51 Retribuzione, benefit, incentivi Anche la retribuzione è legata in parte al merito: è in linea con il mercato, ma il peso della componente variabile (dal secondo anno tutti percepiscono un bonus legato alla performance) aumenta con il procedere della carriera. La precondizione per la distribuzione degli incentivi è che l’organizzazione raggiunga gli obiettivi di budget stabiliti all’inizio dell’anno. In aggiunta alla retribuzione monetaria è prevista una serie di benefit: polizze assicurative e sanitarie integrative, l’uso del cellulare personale con tariffe aziendali, connect card e pc. L’auto aziendale è prevista per manager e senior manager. Nel rispetto dell’ambiente, il parco auto consente anche di scegliere un veicolo elettrico. L’attenzione all’ambiente è un valore in Ernst & Young e l’Environment è una delle tre aree fondanti della Social Responsability accanto a Entrepreneurship ed Education. Ernst & Young situazioni nuove che stimolano la ricerca di soluzioni diverse e l’auto-responsabilizzazione. Le persone non sono valutate per le ore lavorate, ma sulla base di obiettivi e risultati raggiunti. «Questo consente un certo agio in termini di work life balance», sottolinea Paola Boromei. È un punto importante per Ernst & Young che vuole incrementare il numero di donne partner, oggi ancora inferiore rispetto ai colleghi, malgrado le assunzioni siano bilanciate. «Una situazione che non dipende da noi: tutti riconoscono che diamo a uomini e donne pari opportunità», mette in chiaro Nadia Locati. Team building strategici, ma anche divertenti Lo scorso anno i senior i manager della sub area mediterranea di Ernst & Young hanno lavorato per tre mesi divisi in gruppi internazionali su argomenti strategici per la società. I risultati sono stati presentati a partner e colleghi in un evento di due giorni che si è tenuto a Barcellona: un momento di lavoro, ma anche di aggregazione. Un percorso simile è previsto anche per i talenti più giovani. Si svolge a livello di Sub-Area e per la fase finale di “competition”, nell’edizione pilota, la città è stata Roma. Ma sono diverse le occasioni d’incontro outdoor informali per la popolazione di Ernst & Young: il Natale, la partita di calcetto, la gare di sci, la cena o la colazione con il gruppo di lavoro. Oppure la giornata di svago decisa all’ultimo minuto: «Un sabato di fine marzo, dopo una settimana di impegno intenso, in 4-5 colleghi abbiamo pensato di fare rafting. Ci siamo divertiti moltissimo, ancora oggi abbiamo le foto sul pc», ricorda Giuseppe Savoca, senior manager della service line assurance. www.topemployers.it 124_129_E&Y.indd 129 129 31/01/12 16:51