Vademecum dello scriba | Parte Prima: dall`ispirazione alla stesura

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Vademecum dello scriba | Parte Prima: dall`ispirazione alla stesura
» Vademecum dello scriba | Parte Prima: dall'ispirazione alla stesura del primo capitolo
Ma è un libro o un film?
Quando si ha l'ispirazione di solito si immagina la scena. Credo che scrivere un libro sia un pò come scrivere il copione
di un film.
Per dare maggiore spessore alla vostra opera, pensatela come fosse un film e descrivete le scene che vedete nella
vostra mente: l'aspetto dei personaggi, l'abbigliamento, i luoghi in cui vivono, le abitudini e perché no, anche gli effetti
speciali!
Genere: primo ostacolo!
I principali generi letterari sono otto: giallo, poliziesco, noir, favolistico o fantasy, storico, biografico, autobiografico e
realista. Analizziamoli più da vicino.
GIALLO
NOIR
Il giallo è un genere
affascinante e
complesso in cui lo
scrittore si dedica a un
solo argomento
principale: il delitto.
La scena del crimine
viene descritta o
costruita man mano, si
seguono gli sviluppi
delle indagini fino a trovare il colpevole, unico tra tanti
personaggi con un movente per il delitto. Non si può dire
che esista uno stereotipo di personaggio principale.
POLIZIESCO
Evolutosi dal genere
GIALLO, il poliziesco
ricalca le orme dello
stesso ma tende a
coinvolgere
maggiormente il lettore
fino a portarlo alla
risoluzione del caso. Di
norma il personaggio
principale è un ispettore
o un poliziotto.
Molto simile al giallo su molti
aspetti e sulla struttura, il noir si
distingue soprattutto perché da
maggiore importanza all’indagine
psicologica dei personaggi.
FAVOLISTICO o FANTASY
Questo genere è
forse quello che
permette
maggiore uso
della creatività.
Di solito si
affiancano
personaggi reali
a personaggi
fantastici, si
scelgono locazioni inesistenti e i protagonisti sono spesso
soggetti alla regola "supera la prova per procedere".
Spesso questo genere nasconde molti messaggi sociali tra
le righe come amicizia, amore, solidarietà, ecc.
STORICO
BIOGRAFICO
Il romanzo storico
incentra i suoi
contenuti su fatti
realmente accaduti,
generalmente basando
le proprie fonti su
documenti e archivi
storici. Di solito questo
genere non ha un vero
e proprio personaggio
principale semmai preferisce raccontare la storia di un
intero paese, di una nazione o di una genia.
Il romanzo biografico ripercorre la
vita di un personaggio storico,
letterario, artistico, politico o che
altro si voglia. Questo genere
esamina ogni aspetto della vita del
personaggio trattato, dalla nascita
alla morte, le abitudini, il carattere
e il rapporto che gli altri hanno
avuto con lui. A seconda poi del suo
modo di essere si esaminano anche
le sue eventuali opere, ripercorrendo i periodi della storia
che ne hanno influenzato le scelte o degli eventuali moti di
cui è stato ideatore.
AUTOBIOGRAFICO
L'autobiografico
è un romanzo
che ripercorre la
vita dello stesso
scrittore. Che
questi voglia
raccontarlo
attraverso la propria voce o quella di un alter ego è solo
una questione di stile, fatto sta che questo genere racconta
le esperienze, i sentimenti e i pensieri propri dell'autore.
REALISTA
Il romanzo realista si
avvicina molto a quello
storico in quanto
descrive, in maniera
verosimile, vicende in
un contesto specifico.
La nostra letteratura
ha tra le sue file molti
scrittori realisti,
appartenenti a vari
periodi storici divisi in sottogeneri. Basti pensare a Verga,
al Manzoni, Pirandello. Scrittori che, con le loro opere,
hanno raccontato le vicende di passate vite italiane anche
attraverso metafore, eppure ambientate in città reali con i
loro veri problemi.
Primo approccio: titolo e trama
Il titolo della storia può o meno avere un significato. In alcuni casi il significato del titolo diventa chiaro solo durante o
alla fine di una storia così come può essere una sorta di indizio o il pezzo mancante di un puzzle. In altri richiama
semplicemente il personaggio principale o qualcosa che lo riguarda direttamente. La trama è il succo principale della
storia.
Entrambi devono essere abbastanza accativanti da invitare un lettore a leggere il vostro scritto.
Nel dettaglio: titolo
Come detto prima, il titolo può o meno avere un senso. In ogni caso bisogna prestare particolare attenzione alla scelta
dello stesso perché il titolo è il biglietto da visita del libro.
Il titolo non solo attira l'attenzione di potenziali lettori, ma anche quella di editori che potrebbero esaminare il vostro
lavoro. Ovviamente, se non avete le idee molto chiare su quel che vi accingete a scrivere, il titolo viene accantonato in
secondo piano. E' normale, tranquilli. Magari non vi arrovellate sul titolo e buttate lì qualcosa di provvisorio. Al termine
di tutto, dopo che avrete riletto il vostro libro, potrete analizzare ogni aspetto di questo argomento.
Tenete a mente comunque che il titolo deve rispecchiare in qualche modo quel che avete messo tra le pagine, non deve
essere banale e scontato ma originale e accattivante. Tenetevi comunque sempre pronti ad eventuali cambi di
programma: può succedere che l'Editore vi consigli di cambiare nome al vostro libro. Buona norma sarebbe avere dei
titoli di riserva... che chissà potrebbero piacere anche all'Editore.
Ma diamo un esempio pratico. Ammettiamo che io abbia scritto un romanzo intitolato "La Rosa di Jericho". Sapete che
questo titolo nasconde ben 5 possibili significati, e anche di più?
1. La Rosa di Jericho potrebbe essere un romanzo di natura scientifica: ho scritto praticamente la storia di questa bella
pianta, delle sue origini e delle sue qualità. Un titolo che rispecchia il contenuto al 100%.
2. La Rosa di Jericho potrebbe essere una storia romantica: la protagonista è una giovane donna di nome Rosa e vive a
Jericho... ovviamente devo aver ambientato il romanzo in un preciso periodo storico...
3. La Rosa di Jericho potrebbe essere sempre un romanzo, magari non romantico come nel punto 2. La nostra
protagonista è una persona di incredibile tenacia, resistente ad ogni cosa, capace di sopravvivere a tutto... proprio
come la pianta. E magari questa donna all'inizio appare sciatta e arida, però dopo aver trovato il posto adatto a lei si
trasforma nella donna dei sogni. Wow, che paragone sopraffino!!!
4. La Rosa di Jericho potrebbe essere il nome di un luogo: mettiamo che il nostro romanzo si ambienti in gran parte in
un locale che, per assurda fantasia del proprietario è stato proprio chiamato L.R.d.J. (e ce ne vuole di fantasia per dare
un nome così a un locale!
)
5. La Rosa di Jericho potrebbe essere un oggetto: ho scritto un poliziesco e l'ispettore incaricato delle indagini deve
recuperare un prezioso cimelio di famiglia. Il rapinato dice che questo cimelio è una grossa pietra preziosa di
inestimabile valore cui hanno dato il nome Rosa di Jericho.
Allora, vi è chiaro il concetto di titolo? Spero di si, perché non ho altri esempi!
Nel dettaglio: trama
La trama, questa sconosciuta... eppure è così piccola e indifesa! Scherzi a parte, la trama si articola in tre parti
principali: un inizio, un intermezzo e una fine.
Nel momento in cui vi accingete a scrivere ponetevi queste domande: qual'è il genere della storia? Dove si ambienta? In
che periodo storico? Qual'è il punto di vista?
Non fatevi prendere dal panico di fronte a queste domandine, soprattutto se siete alle prime armi. Rispondiamo alla
prima domanda.
Qual'è il genere della storia?
Se non sapete quale sia il vostro stile è consigliabile provare a scrivere brevi brani per ogni genere letterario. Quello che
meglio vi riesce è di certo quello che vi potrebbe portare al successo. Nel caso vi piaccia il genere storico e affini,
preparatevi bene a racimolare ogni genere di informazione su quanto volete scrivere, che sia un romanzo, una cronaca
o che altro.
Scelto il genere, passiamo alla seconda domanda.
Dove si ambienta?
La scelta può essere davvero ampia. In ogni caso, che vogliate ambientare la vostra storia a Roma o a New York, vi
consiglio caldamente di armarvi di cartina geografica! Non importa che il vostro personaggio viva a Trastevere o su
Main Street, sta di fatto che questo povero tizio a volte deve uscire di casa... a meno che non siate degli spietati autori
sadici!
Quando il vostro personaggio lascia casa dovrà andare da qualche parte. Magari al negozio all'angolo, quell'angolo
misterioso dove imperversa un traffico infernale! Un traffico che solo quel quartiere può avere... certo, quella zona che
solo voi conoscete! Chi legge deve immaginare la zona, avere un'idea di come sono disposte le strade altrimenti rischia
di perdersi tra le vostre pagine!
Lessi un libro una volta... mi sono dovuta armare di cartina per capire dove era diretto il personaggio principale...
tremendo!
Non è necessario che siano citate le vie o le piazze, ma almeno un punto di riferimento dovrà pur esserci.
Nel caso in cui invece vogliate scrivere un fantasy, bé vi consiglio di fare uno schizzo del vostro mondo fantastico. E'
una comodità per voi, che saprete muovere poi i personaggi da luogo a luogo. Non importa se non siete topografi...
serve solo per avere un riferimento.
Ma andiamo avanti... alla terza domanda. (Sembra un quiz!!!
)
In che periodo storico?
Facciamo un piccolo chiarimento: il periodo storico può essere inteso come l'anno in cui si ambienta la storia così come
il giorno, il secolo... l'ora. Il tempo è fondamentale da comprendere perché una cronologia logica deve esserci, anche se
apparentemente sconnessa. L'autore può fare uso dei salti temporali, che siano in avanti o indietro nel tempo non
conta, ma deve essere in grado di ricollegare ogni singolo periodo a un lasso di tempo variabile.
Per essere più chiari, io ho scritto una storia ambientata in America che ripercorre un ventennio. L'inizio della storia era
nel 1985 circa e i miei personaggi avevano già una breve vita alle spalle. Nel corso degli anni questi "attori" hanno
ripensato al passato che io non avevo citato... i loro pensieri mi hanno "costretta" a dare una data approssimativa, ma
pur sempre una data, per rendere più chiare le loro esperienze vissute anni addietro.
Il periodo storico costituisce una parte importante poiché potrebbe influenzare le scelte dei personaggi ma anche
dell'autore: nel mio libro, uno dei personaggi si arruola... e viene spedito in Somalia. Che anno era? Cosa succedeva in
Somalia per mandare questo povero ragazzo al fronte? Perché la Somalia era in guerra?
Siate saggi e non prendete in esame archi di tempo troppo ampi se non avete idea di cosa sia successo. Un conto è nel
romanzo fantastico, cui siete voi a decidere cosa è successo "nella prima era del regno di Re Pinco Pallino".
Non importa quale genere sceglierete, ricordate che il periodo è una parte da tenere sempre a mente.
Qual'è il punto di vista?
La parte che preferisco perché la più complessa e semplice al contempo.
Il punto di vista è fondamentalmente dell'autore ma può spostarsi agli occhi del personaggio per comodità o per
necessità. E' l'autore che sa cosa succede ma i suoi attori no, però sono loro a vedere il mondo in cui vivono. L'autore
vive attraverso i suoi personaggi, veste i loro panni e vive le loro vite. Deve, di conseguenza, cambiare la sua visuale e
ragionare come i protagonisti. L'autore può essere proprio un personaggio, raccontando in prima persona le esperienze
e le sensazioni agli altri, oppure una voce esterna, un narratore, che parla di quel che accade senza essere coinvolto
personalmente.
La trama poi ha altri aspetti che variano a seconda del genere. L'autore deve sapere qual'è l'obiettivo finale della storia,
quali eventi governano la trama stessa, come potrebbe concludersi in base alle scelte dei personaggi. Uhm... siete poco
convinti? Ok, facciamo qualche esempio su questo ultimo tratto di strada...
Obiettivo finale della storia: chi sono i personaggi che hanno uno scopo da raggiungere e chi tenta di fermarli. C'è
sempre un protagonista e un antagonista, ognuno con le sue ragioni e mete. Possono entrare in conflitto, magari
allearsi per convenienza, sta di fatto che devono entrambi giungere a una conclusione che vada bene a uno o all'altro,
raramente a entrambi.
Eventi che governano la trama: chi sfrutta chi, un destino ingrato, una guerra improvvisa, salute instabile, insuccessi
e fallimenti, sono tutte cose che ruotano attorno alla vostra storia e che influenzano la vita dei vostri attori.
Le scelte dei personaggi: il personaggio può essere un tipo determinato o indeciso e questo influisce su tutto ciò che
fa. Il tempo che ha il soggetto per svolgere un'azione influenza le sue scelte.
Purtroppo però parleremo in altra sede sul comportamento dei personaggi.
Dal primo capitolo si vede la qualità!
Nel primo capitolo dovrete mettere tutti voi stessi perché è proprio da qui che si intuisce quanto un libro sia valido.
In un certo senso dovrete mettere la pulce nell'orecchio del lettore: tra le righe dovranno esserci piccoli indizi che lo
invoglino a trattare le pagine come ciliege, ossia una dopo l'altra. Fate buon uso delle parole, dei dialoghi, attenendovi
alla preziosa formula "vedo non vedo". Il lettore, se la trama è geniale già dalle prime righe, non riuscirà a smettere di
divorare il vostro libro!