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I PROXY DELL’ AMBIENTE E DEL CLIMA DEL PASSATO 2015-2016 GQt Proxy 1 COSA SONO I PROXY? Gli Archivi geologici (record) (rocce, sedimenti marini, ghiacci polari) custodiscono i “documenti” che riflettono l’ambiente e il clima del passato. Questi documenti, litologia, fossili, proprietà geochimiche, etc., sono complessivamente denominati “proxy”. Il termine proyx (= procura, delega, mandato e anche procuratore. “sostituto”, si usa nel linguaggio forense) viene usato non a caso: i parametri ambientali e climatici del passato non vengono misurati direttamente (come si fa, ad esempio, con la lettura di un termometro) ma indirettamente, perché richiedono l’interpretazione di un segnale composito e “filtrato”. Il Proxy è un tramite attraverso cui risalgo ad informazioni qualitative sull’ambiente e quantitative sul clima del passato 2015-2016 GQt Proxy 2 DUE MODI DI DIRE “PROXY” I proxy portano informazioni su diversi parametri ambientali. Alcuni esempi già conosciuti: la presenza/assenza di fossili, i loro rapporti di abbondanza, la composizione chimica ed isotopica di fossili e rocce.. La presenza di certi minerali (ossidi/solfuri), la presenza di depositi glaciali I proxy possono essere classificati in base: a) alla tipologia (proxy fisici, chimici, isotopici, biologici...); b) al parametro che rappresentano (proxy di temperatura, del livello del mare, delle precipitazioni, di produttività, etc.). 2015-2016 GQt Proxy 3 TARATURA DEI PROXY / 1 I record geologici (rocce e fossili) conservano informazioni sugli ambienti del passato, cui sono strettamente legati. Ma spesso sono informazioni solo qualitative (esempi: coralli: clima tropicale; tilliti: glaciazioni Problema: vorremmo conoscere in modo rigoroso (=quantitativo) i parametri ambientali del passato (non “caldo o freddo”, ma “quanti gradi in una determinata stagione”). Sfida iniziale: ricostruire i meccanismi (chimici, fisici, biologici) e le modalità con cui un determinato parametro ambientale viene “registrato” negli Archivi. Sempre «Attualismo» Non basta raccogliere i dati, bisogna imparare a “leggerli” (“collezionista di francobolli”, vs. bravo ricercatore) 2015-2016 GQt Proxy 4 Esempio TARATURA DEI PROXY / 2 IPOTESI: Per ricostruire le temperature (T) del passato, si decide di utilizzare un certo proxy (il taxon X, fossile e vivente). STRATEGIA: - Valutare quantitativamente (sul vivente) la sensibilità di X a T e ad altri fattori limitanti (es. nutrienti, salinità, etc.); -Definire il range di tolleranza di X a T in funzione degli altri fattori. - Ovvero essere sicuri che T è il fattore principale che controlla la presenza/abbondanza del taxon X RISULTATO: applicazione dei dati raccolti al record fossile. Questa procedura è detta “taratura del proxy”, semplice nella teoria ma molto complicata nella pratica... 2015-2016 GQt Proxy 5 Tipologia di proxy: DUE CATEGORIE Le due categorie principali di proxy (quelli di uso più comune): 1) proxy biotici, basati su cambiamenti nelle associazioni di faune e flore fossili; 2) proxy abiotici (geologici-geochimici), basati sui flussi di materia attraverso l’ambiente ed il sistema climatico, sia nella loro forma discreta (fisica) che disciolta (chimica). 2015-2016 GQt Proxy 6 I PROXY BIOTICI 2015-2016 GQt Proxy 7 PROXY “qualitativi”: LA VEGETAZIONE EVIDENZA: la distribuzione di flora e vegetazione dipende dalle condizioni di piovosità e temperatura. In base all’uniformismo tassonomico, è possibile estrapolare informazioni sul clima del passato: ad esempio, la presenza di palme alle alte latitudini indica condizioni climatiche molto diverse da quelle attuali Conifere clima freddo. Arbusti bassi steppa, vento.. 2015-2016 GQt Proxy 8 AMPIEZZA DEGLI ANELLI DEGLI ALBERI Numero anelli = datazione Caratteristiche degli anelli = clima L’ampiezza degli anelli degli alberi è utilizzato come proxy delle condizioni ambientali. Quando l’albero cresce normalmente, la sua crescita è limitata dalla temperatura e quindi lo spessore dei suoi anelli contiene indizi delle condizioni durante la stagione di crescita (calda o fredda). Inoltre se la crescita è limitata da mancanza di acqua (ambiente semi arido) lo spessore degli anelli viene utilizzato per stimare le variazioni nelle precipitazioni. 2015-2016 GQt Proxy 9 I POLLINI Nel Plio-Pleistocene, i pollini sono ottimi proxy delle condizioni climatiche sulla terraferma. Il dato può essere ricostruito in base ai cambiamenti di abbondanza relativa in tipi pollinici ecologicamente significativi ( uniformismo tassonomico). 2015-2016 GQt Proxy 10 Aspetti tecnici: - Campioni da pochi grammi (fanghi organici) a 20-30 g (sabbie) - trattatamento per eliminare l’inorganico – detritico (vari acidi tra cui HF) - Contare almeno 300 - 400 grani pollinici - Ingrandimenti da 400 a 1000 x - Identificazione normalmente a livello di genere per alberi e arbusti, a livello di famiglia per le essenze erbacee - il polline si conserva meglio in ambiente anaerobio - grafici con %, ma le piante il cui polline viene trasportato dagli insetti producono meno pollini rispetto alle piante con pollini portati dal vento http://www.disat.unimib.it/Palinologia/Home.htm 2015-2016 GQt Proxy 11 Cc Dispersione da vento locale Cr Dispersione da vento + generale Ct bosco Cw. Piante aquatiche 2015-2016 GQt Proxy 12 2015-2016 GQt Proxy 13 Differenze tra: pollini viventi, pollini al suolo, pollini campionati.. Il pino emette più pollini della quarcia (oak). Sedge (carice) pianta palustre L’agrifoglio (holly) viene impollinato da insetti, ne emette pochi. Ed è sul lato..sbagliato del vento 2015-2016 GQt Proxy 14 Gyttja: fango organico fine che nasce dalla parziale degradazione delle torbe campioni 14C: frammenti di piante:GQt aghi di pino, ramoscelli di Betulla, foglie…. 2015-2016 Proxy 15 Torbiera tra Val Camonica e Valtellina 2015-2016 Pini, 2002 GQt Proxy 16 IL PLANCTON MARINO I microfossili sono proxy paleoambientali molto validi: oltre ad indicare l’ambiente in base alla loro ecologia (associazioni faunistiche), preservano nella chimica del loro guscio (geochimica isotopica) importanti informazioni sulle condizioni chimico-fisiche dell’ambiente nel quale sono cresciuti. In figura: foraminifero planctonico, coccolite, diatomea, radiolare. 2015-2016 GQt Proxy 17 FORAMINIFERI PLANCTONICI Perhaps the most frequently used temperature proxy is the relative abundance of microfossils in sediments. That microfossils bear witness to temperature was recognized early in the history of oceanography. John Murray, naturalist of the Challenger Expedition (18721875), found that planktonic foraminifers not only make up much of the sediment on the sea floor but that different species indicate the temperature of the waters wherein they live. The simplest way to estimate temperature from an assemblage is to assign to each species a typical temperature and calculate the weighted average depending on abundance (tranfer functions). 2015-2016 GQt Proxy 18 Transert functions: metodologie per ricostruzioni paleoceanografiche quantitative basate sui microfossili Anni ‘70: applicazioni di metodi statistici per ricostruire o decodificare parametri Climatici o oceanografici a partire da dati biologici: Proporzioni tra diverse specie o taxa Presenza /assenza di diverse specie/taxa Tre postulati fondamentali: - Le osservazioni sull’ambiente/associazione attuali contengono tutte le informazioni neccessarie per interpretare i dati fossili (ATTUALISMO) - Le proprietà ecologiche delle specie considerate non sono cambiate nel tempo e nemmeno le relazioni tra specie e clima - Il clima è la causa definitiva dei cambiamenti paleobiologici 2015-2016 GQt Proxy 19 Esempi di metodi statistici Non per saperli, ma per capire che per fare queste ricerche bisogna possedere approfondite conoscenze matematiche e statistiche 2015-2016 GQt Proxy 20 SST (summer surface temperature e diatomee Specie di acqua calda 2015-2016 Specie di acqua fredda GQt Proxy 21 Equazioni per calcolare le paleotemperature Tre data base iniziali: 1) associazione diatomee attuali 2) parametri che descrivono l’ambiente attuale temperatura media dell’acqua al fondo 3) Associazioni diatomee fossili (carota) Algoritmi: Calibrazione tra dati attuali: diatomee vs parametri ambientali Confronto tra associazioni a diatomee attuali e fossili Stima delle paleotemperature (SST summer surface temperature) 2015-2016 GQt Proxy 22 2015-2016 GQt Proxy 23 DATI: 694 campioni su cui sono Stati determinani i foraminiferi Planctonici 5 Transfer function indipendenti (J&K, RAN, MAT….) 2015-2016 GQt Proxy 24 I biomarkers: gli alkenoni Biomarkers: Fossili chimici. sostanze che vengono biosintetizzate e dopo la morte dell’organismo sorgente vengono inglobate nei sedimenti, Non vengono alterati dalla diagenesi, quindi vengono preservati nelle successioni stratigrafica: Due gruppi: gli alkenoni e gli alcali lipidi 2015-2016 GQt Proxy 25 Gli alchenoni sono composti organici (chetoni) a catena lunga, sintetizzati da alcune alghe unicellulari marine (Haptophyta Coccolitophoridi), che si trovano nei sedimenti marini e il cui indice di saturazione del doppio o del triplo legame del carbonio in posizione 37 varia in funzione della temperatura; è quindi possibile risalire, attraverso curve di calibrazione ottenute in laboratorio e con riferimento ai valori di saturazione per le temperature attuali, alle temperature superficiali degli oceani ancestrali. 2015-2016 GQt Proxy 26 The ambient water temperature in which the organisms dwelt can be estimated from ratio of their unsaturated alkenones (C37-C39) that are preserved in marine sediments. The modified Unsaturation Index of “di” versus “tri” unsaturated C37 alkenone is calculated according to the following relationship from [Prahl and Wakeham], which is modified after the original Unsaturation Index from [Brassell et al] that included the tetra-unsaturated alkenone: UK′37 = C37:2/(C37:2 + C37:3) The Unsaturation Index can then be used to estimate the water temperature according to the following experimental relationship [Prahl and Wakeham]: T [°C] = (UK′37 - 0.039)/0.034 Non è l’unica relazione 2015-2016 GQt Proxy 27 Golfo del Benguela 2015-2016 GQt Proxy 28 Un altro biomarker TEX86 The TEX86 is based on the relative distribution of glycerol (dialkyl glycerol) tetraether membrane lipids of marine nonthermophilic crenarchaetoa . As you can see from the chromatogram below there is relatively more of 2,3,4 and 4’ compared to 0 and 1 in warmer waters. 2015-2016 GQt Proxy 29 crenarchaetoa Sono solfobatteri ! 2015-2016 GQt Proxy 30 WEATHERING, TRASPORTO E DEPOSIZIONE Weathering chimico: dalle rocce sulle terre emerse ioni trasportati agli oceani. Molti organismi (>plancton) incorporano tali ioni nel guscio fossilizzazione record geologico. 2015-2016 GQt Proxy 31 Chemical index of alteration (CIA) Al2O3/(Al2O3 +CaO*+Na2O +K2O)100 (molar contents,with CaO* being CaO content in silicate fraction of the sample). 2015-2016 GQt Proxy 32 Quindi le variazioni di CIA nel tempo danno indicazioni, ma solo qualitative Sul clima… 2015-2016 GQt Proxy 33 2015-2016 GQt Proxy 34 DEPOSITI GLACIALI Talvolta, le rocce stesse sono indicatori dell’ambiente e del clima (es. le evaporiti clima arido, i carboni, i depositi glaciali morene, etc.). Da ricordare, i depositi glaciomarini negli oceani (si parla di Ice Rafted Debris, IRD) che derivano dallo scioglimento di iceberg. 2015-2016 GQt Proxy 35 2015-2016 GQt Proxy 36 http://gec.cr.usgs.gov/archive/eolian/task2.shtml 2015-2016 GQt Proxy 37 NB Datazioni Osl Termoluminsecenza Nei livelli di loess (sterili) + Datazioni 14C nei Paleosuoli dove c’è Dovè c’è sostanza organica Ma soprattutto la termoluminescenza ha Un range di applicazione più amio 2015-2016 GQt Proxy 38 Sabbia 2015-2016 silt GQt Proxy argilla 39 COLORE DEI SEDIMENTI Color variations in core MD95-2036, from 35 to 45 meters depth. This interval spans from ca. 70 to 140 ka. The color changes represent variations in CaCO3 (lighter to darker) and hematite (red) content. These changes are climatically controlled, and indicate the extreme variability of climate change on time scales of hundreds of years - and less. Colori scuri, nerastri: accumulo sostanza organica 2015-2016 GQt Proxy 40 PROXY E PARAMETRI PALEOAMBIENTALI La ricerca di nuovi proxy è frenetica, ma i parametri più semplici da discutere (e che ci interessano maggiormente) sono: • TEMPERATURA (CONTINENTI ED OCEANI) • LIVELLI DI OSSIGENO IN MARE E NELL’ATMOSFERA • LIVELLI DI ANIDRIDE CARBONICA (ATMOSFERA ED OCEANO) • STATO CHIMICO DEL MARE • NUTRIENTI E PRODUTTIVITA’ MARINA • CIRCOLAZIONE OCEANICA • VOLUME DELLA CRIOSFERA L’argomento è immenso, noi lo sfioreremo soltanto 2015-2016 GQt Proxy 41 PALEOTEMPERATURE Per i Paleoclimatologi e i Paleoecologi, uno degli obiettivi fondamentali è determinare in modo preciso le temperature nel passato. La comunità scientifica vi dedica risorse immense, e i risultati raggiunti sono sorprendenti sia per l’ambiente marino che continentale. I risultati più significativi ( quantitativi) riguardano essenzialmente il Cenozoico: l’andamento delle temperature si può considerare particolarmente ben documentato per l’Olocene e il tardo Pleistocene. Le metodologie adottate e le possibilità di determinare la paleotemperatura dipendono dall’ambiente deposizionale e dall’intervallo di tempo preso in considerazione. 2015-2016 GQt Proxy 42 PALEOTEMPERATURE: IL CONTINENTE Per ricostruire la T° nel dominio terrestre si usano: • isotopi stabili nelle carote di ghiaccio • pollini nei sedimenti lacustri (e marini) • isotopi stabili negli speleotemi • gas nobili in acque fossili 2015-2016 GQt Proxy 43 PALEOTEMPERATURE: GLI OCEANI Gli archivi migliori sono i sedimenti oceanici, nei quali: • i microfossili sono ben preservati; • la sedimentazione è quasi continua; • la risoluzione temporale è discreta/buona (non ottimale: se la bioturbazione è intensa e i tassi di sedimentazione sono ridotti). I principali proxy per ricostruire le paleotemperature in mare sono i seguenti: • fossili ( uniformismo tassonomico): informazioni in genere qualitative (caldofreddo), talora quantitive (es. Transfer functions sui foraminiferi planctonici); • isotopi stabili dell’ossigeno nei gusci di fossili (> foraminiferi, coralli); + alto è il rapporto, più alta era la temperatura del mare • • Mg/Ca nel guscio dei foraminiferi; Sr/Ca e Mg/Ca nei coralli; alkenoni e altri biomarker. 2015-2016 GQt Proxy 44 LIVELLI DI OSSIGENO NEL PASSATO: MARI I principali criteri usati sono: • Laminazione dei sedimenti (sapropel, laminiti) • Colore scuro dei sedimenti (es. sapropel) • Tracce fossili (es. Chondrites) • Indicatori chimici (es. Solfuri) • Quantità (e tipo) di materia organica ( OM marina) • Faune uniformismo tassonomico (foraminiferi bentonici) • Diversità tassonomica • Presenza di specie opportuniste • Assenza di benthos • Presenza (> massiva) di fauna specializzata (es. Paper pecten) 2015-2016 GQt Proxy 45 PALEOPRODUTTIVITÀ MARINA - 1 Considerato il “filtro” dei processi tafonomici, il record paleontologico mal si presta a stime quantitative della paleoproduttività. Tuttavia, questo fattore è fondamentale nell’economia dell’ambiente (sia locale che globale) numerosi tentativi di valutarla con metodi sedimentologici, geochimici e paleontologici (spesso integrati). Metodi paleontologici: • Tipo di fitoplancton: le Diatomee dominano il fitoplancton delle aree ad alta produttività, mentre il nannoplancton calcareo è tipicamente oligotrofico (approccio attualistico). La dominanza di fossili silicei viene considerata indicativa di ambiente eutrofico; • Composizione tassonomica: si stanno scoprendo, in diversi gruppi, molte specie di foraminiferi che prediligono ambienti eutrofici (es. Globigerina bulloides, Neogloboquadrina spp). 2015-2016 GQt Proxy 46 PALEOPRODUTTIVITÀ MARINA - 2 Altri metodi: • Tenore in carbonati e tassi di sedimentazione: stima del FLUSSO di carbonato (g/m2/kyr); metodo molto incerto, il tenore in carbonato dipende anche da diluzione terrigena e dissoluzione; • Contenuto in silice: per i motivi di cui sopra • Contenuto in Fosforo e fosfati nei sedimenti • Contenuto in Corg dei sedimenti: anche se il Corg dipende anche dalla preservazione ( tassi di sedimentazione e livelli di ossigeno); • Isotopi stabili del Carbonio (13C / 12C); • Contenuto in Bario (per motivi non ancora chiari); • Rapporto Ca/Ba nei foraminiferi bentonici; • Evidenze di anossia al fondo (vedi Ossigeno). 2015-2016 GQt Proxy 47