ursula andress

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URSULA ANDRESS
Fotomodella per molto tempo, ha esordito al cinema giovanissima. È ricordata soprattutto per la
sequenza dell'uscita dall'oceano in Agente 007 - Licenza di uccidere dove ammalia con il suo coraggio
e la sua sensualità un giovane Sean Connery. Bellezza statuaria e volto dai lineamenti duri, ha poi
interpretato lo stesso ruolo di donna irraggiungibile e fascinosa in molte pellicole, senza riuscire a
liberarsi da questo cliché. Ma in fondo a una Bond Girl non bisogna chiedere niente, lei nasce già
fenomeno di culto. Il resto non serve.
Gli esordi da modella
Intraprendente fin da giovanissima, Ursula Andress scappa da casa all'età di 17 anni assieme a un
ragazzo italiano. I suoi genitori intervengono poco dopo e la riportano a casa. Ma la curiosità dell'attrice
la porta a viaggiare ancora: così comincia la sua carriera come fotomodella, e vista la sua bellezza e il
volto apparentemente ingenuo che nasconde una sensualità aggressiva e una grande forza erotica,
ottiene da subito un consenso straordinario. Frequenta spesso gli ambienti italiani e si ritaglia qualche
particina in alcuni film di successo: nel 1954 è al fianco di Alberto Sordi nella commedia Un americano
a Roma di Steno e nell'avventuroso La figlia di Mata Hari di Renzo Merusi, l'anno successivo compare
ne La catena dell'odio e soprattutto ne Le avventure di Giacomo Casanova sempre diretto daSteno.
Apprezzata più per le doti fisiche che per quelle recitative, i suoi personaggi sono poco delineati
psicologicamente e spiccano grazie alla forza passionale delle sue movenze.
La prima Bond Girl
Il dono di restare impressa nella memoria degli spettatori, con un solo sguardo in camera, spetta a
poche elette. La Andress è una di queste: quando Terence Young la chiama per interpretare la prima
bond Girl della storia del cinema, il suo destino è segnato. La scena in cui esce dall'acqua
canticchiando e svegliando un tenebroso Sean Connery, vestita con un bikini mozzafiato, con i capelli
bagnati e un coltello alla cintura diventa in breve tempo un'icona degli anni Sessanta. Il film è Agente
007 - Licenza di uccidere (1962) ed è il suo più grande successo dell'intera carriera cinematografica. La
sua vita privata prosegue a gonfie vele, il matrimonio con il regista John Derek le garantisce quella
visibilità in più che ad Hollywood spesso è necessaria.
Il legame con il cinema italiano e qualche ruolo in America
Nel 1963 prende parte a L'idolo di Acapulco con Elvis Presley e affianca Charles Bronson, Anita
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Ekberg e Frank Sinatra nel western I quattro del Texas diRobert Aldrich. Ritorna in Italia nel 1965 per
girare La decima vittima di Elio Petri dove interpreta una temeraria eroina del futuro in lotta
contro Marcello Mastroianni per la vittoria di un gioco perverso e crudele ma è la parte della regina
Aisha ne La dea della città perduta (1965) ad essere apprezzata maggiormente dal pubblico. Nello
stesso periodo i successi professionali segnano la vita privata dell'attrice, mandando in crisi il suo
matrimonio che si conclude con la separazione del 1966. Nello stesso anno è di nuovo al cinema con
una commedia ironica, scritta da Woody Allen e diretta da Clive Donner,Ciao Pussycat, in cui si riflette
sul sesso in modo sarcastico.
Film commerciali
Da questo momento in poi la sua carriera si arricchisce di film commerciali che sfruttano nuovamente la
sua bellezza fisica ma non ottengono risultati interessanti dal punto di vista artistico. Da ricordare
però L'uomo di Hong Kong (1965) dove recita al fianco di Jean-Paul Belmondo, lo storico La caduta
delle aquile (1966) dove la Andress si confronta con un ruolo drammatico, e la commedia Le dolci
signore (1967) di Luigi Zampa, dov'è Anna, una donna ossessionata da incubi notturni. Ritorna anche
nel cast di un altro episodio di James Bond, Casino Royale (1967) ma il risultato non raggiunge i livelli
del precedente.
La commedia sexy italiana
Con gli anni Settanta le cose non migliorano: se escludiamo la commedia Colpo da 500 milioni alla
National Bank dove l'attrice sfoggia un innato talento comico, il resto è cinema da dimenticare.
Partecipa al western Sole rosso (1972), a L'ultima chance (1973) di Maurizio Lucidi, al pessimo Colpo
in canna(1974) e all'avventuroso ed esotico Africa Express (1975) con Giuliano Gemma che scimmiotta
Tarzan in modo esilarante (un piccolo successo made in Italy, trasformato in poco tempo in cult e
seguito da Safari Express). Questi ultimi film danno alla Andress gli stessi identici ruoli di bella e
temeraria, sfociati poi in quella commedia sexy che la vedrà protagonista di lungometraggi di serie C,
triviali e volgari come L'infermiera (1975), Le avventure e gli amori di Scaramouche (1976) o
ancora Spogliamoci così, senza pudor... (1977). Nel decennio rimane da segnalare solamente Doppio
delitto (1977), thriller interpretato da Marcello Mastroianni e diretto da Steno.
Ruoli in tv
Con gli anni Ottanta abbandona un po' il cinema (Scontro di titani, Messico in fiamme) per dedicarsi con
maggior impegno alla televisione. Partecipa ad alcuni episodi di Love Boat e di Falcon Crest e negli
anni Novanta è una delle protagoniste femminili di Fantaghirò 3 e Fantaghirò 4, assieme ad Alessandra
Martines. Al cinema non la vediamo più se non nel musical Cremaster 5 (1997) e nella
commedia St. Francio Bird Tour (2005) dove interpreta molto ironicamente la Madonna.
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