La Costituzione della Bosnia ed Erzegovina
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La Costituzione della Bosnia ed Erzegovina
La Costituzione della Bosnia ed Erzegovina (traduzione dall’inglese a cura di Esterino Adami e Donatella Sasso) Allegato 4 degli Accordi di Pace avviati a Dayton, Ohio, il 21 novembre 1995 e firmati a Parigi il 14 dicembre 1995. Gli accordi sono conosciuti come Accordi di Pace di Dayton. Il seguente testo è stato redatto dall'Ufficio del Portavoce il 1° dicembre 1995. PREAMBOLO Fondata sul rispetto della dignità, libertà e uguaglianza umani, Attenta alla pace, giustizia, tolleranza e riconciliazione, Nella convinzione che le istituzioni governative democratiche e buone pratiche producono migliori relazioni di pace all’interno di una società pluralista, Auspicando di promuovere un generale benessere e una crescita economica attraverso la protezione della proprietà privata e la promozione dell’economia di mercato, Guidata dai principi della Carta delle Nazioni Unite, Assicurate la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica della Bosnia e Erzegovina in accordo con la legge internazionale, Stabilito di assicurare il pieno rispetto della legge umanitaria internazionale, Ispirati dalla Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, dagli accordi internazionali sui diritti civili e politici e sui diritti economici, sociali e culturali, dalla Dichiarazione dei diritti delle persone appartenenti a minoranze nazionali, etniche, religiose o linguistiche, come agli altri strumenti di tutela dei diritti umani, Richiamandosi ai principi fondamentali stabiliti a Ginevra l’8 settembre 1995 e a New York il 26 settembre 1995, Bosgnacchi, Croati e Serbi, in qualità di popoli costituenti (insieme ad altri) e cittadini della Bosnia ed Erzegovina con la presente stabiliscono che la Costituzione della Bosnia ed Erzegovina è quella che segue: Articolo I: Bosnia ed Erzegovina 1. Continuità. La Repubblica di Bosnia ed Erzegovina, il nome ufficiale del quale sarà d’ora in poi “Bosnia ed Erzegovina”, conserverà la sua esistenza legale sotto la legge internazionale in quanto stato con le sue strutture interne modificate come quanto previsto d’ora in poi e con i suoi confini riconosciuti a livello internazionale. Rimarrà membro delle Nazioni Unite e, in quanto Bosnia ed Erzegovina manterrà la sua presenza o farà domanda di ammissione alle organizzazioni delle Nazioni Unite o di altri organismi internazionali. 2. Principi democratici. La Bosnia ed Erzegovina sarà uno stato democratico, che opererà secondo le regole della legge e con libere e democratiche elezioni. 3. Composizione. La Bosnia ed Erzegovina sarà suddivisa in due Entità, la Federazione di Bosnia ed Erzegovina e la Republika Srpska (d’ora in poi chiamate “Entità”). 4. Movimenti di beni. Servizi, capitali e persone. Ci sarà libertà di movimento attraverso la Bosnia ed Erzegovina. La Bosnia ed Erzegovina e le Entità non potranno impedire la piena libertà di 1 movimento di persone, beni, servizi e capitali attraverso la Bosnia ed Erzegovina. Nessuna delle Entità potrà stabilire controlli al confine fra le Entità stesse. 5. Capitale. La capitale della Bosnia ed Erzegovina sarà Sarajevo. 6. Simboli. La Bosnia ed Erzegovina avrà i simboli che saranno decisi dall’Assemblea parlamentare e approvata dalla Presidenza. 7. Cittadinanza. Esisteranno una cittadinanza della Bosnia ed Erzegovina, che sarà regolamentata dall’Assemblea parlamentare, e una cittadinanza di ciascuna entità, che sarà regolamentata da ciascuna Entità, entrambe prevederanno che: a) Tutti i cittadini di entrambe le Entità sono cittadini della Bosnia ed Erzegovina. b) Nessuna persona sarà privata arbitrariamente della cittadinanza della Bosnia ed Erzegovina o delle Entità né sarà ridotta alla condizione di apolide. Nessuna persona sarà privata della cittadinanza della Bosnia ed Erzegovina o delle Entità per nessun motivo quale il sesso, la razza, il colore, la lingua, la religioni, le opinioni politiche o di altro genere, origini nazionali o sociali, il legame con minoranze nazionali, proprietà, nascita altro status. c) Tutte le persone che sono cittadini della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina immediatamente prima dell’entrata in vigore della presente Costituzione sono cittadini della Bosnia ed Erzegovina. La cittadinanza di persone che sono state naturalizzate dopo il 6 aprile 1992 e prima dell’entrata in vigore della presente Costituzione sarà regolata dall’Assemblea Parlamentare. d) I cittadini della Bosnia ed Erzegovina potranno ottenere la cittadinanza di un altro stato, ammesso che vi sia un accordo bilaterale, approvato dall’Assemblea Parlamentare in accordo con l’articolo IV(4)(d), fra la Bosnia ed Erzegovina e lo stato gestirà questa materia. Le persone con doppia cittadinanza potranno votare in Bosnia ed Erzegovina e nelle Entità solo nel caso in cui la Bosnia ed Erzegovina sia il loro paese di residenza. e) Un cittadino della Bosnia ed Erzegovina all’estero potrà godere della protezione della Bosnia ed Erzegovina. Ciascuna entità può rilasciare passaporti della Bosnia ed Erzegovina ai propri cittadini come regolamentato dall’Assemblea Parlamentare. La Bosnia ed Erzegovina può rilasciare il passaporto a cittadini che non lo abbiano ottenuto da una delle Entità. sarà istituito un registro centrale di tutti i passaporti rilasciati dalle Entità e dalla Bosnia ed Erzegovina. Articolo II: Diritti umani e libertà fondamentali 1. Diritti umani. La Bosnia ed Erzegovina ed entrambe le Entità assicureranno il più alto livello di riconoscimento dei diritti umani e delle libertà fondamentali. A questo scopo sarà istituita una Commissione per i Diritti Umani della Bosnia ed Erzegovina come previsto nell’Allegato 6 dell’Accordo generale. 2. Standard internazionali. L’insieme dei diritti e delle libertà contenuto nella Convenzione europea per la protezione dei Diritti umani e della libertà fondamentali e in suoi Protocolli sarà applicato interamente in Bosnia ed Erzegovina. Avrà priorità sopra ogni altra legge. 3. Elenco dei diritti. Tutte le persone nel territorio della Bosnia ed Erzegovina godranno dei diritti umani e delle libertà fondamentali riportare nel precedente paragrafo 2; questi includono: a) b) c) d) Il diritto alla vita. Il diritto a non subire tortura o trattamenti inumani o degradanti o maltrattamenti. Il diritto a non essere tenuto in schiavitù o servitù o a non essere costretto a un lavoro forzato. Il diritto alla libertà e alla sicurezza della persona. 2 e) f) g) h) i) j) k) l) m) Il diritto ad un processo equo nelle cause civili e penali e altri diritti relativi ai processi penali. Il diritto ad avere una vita privata e familiare, una casa e una corrispondenza privata. Libertà di pensiero, coscienza e religione. Libertà di espressione. libertà di assemblea pacifica e libertà di associazione con altri. Il diritto di sposarsi e creare una famiglia. Il diritto all’educazione. Il diritto alla libertà di movimento e di residenza. 4. Non discriminazione. Il godimento dei diritti e delle libertà previste in questo articolo o negli accordi internazionali contenuti nell’Allegato I di questa Costituzione sarà assicurato a tutte le persone in Bosnia ed Erzegovina senza discriminazioni riguardo il sesso, la razza, la lingua, la religione, le opinioni politiche o di altro genere, l’origine nazionale o sociale, l’appartenenza ad una minoranza nazionale, la proprietà, la nascita o altro status. 5. Rifugiati e profughi. Tutti i rifugiati e i profughi hanno il diritto di ritornare liberamente alle loro case di origine. Hanno il diritto, in accordo con l’Allegato 7 dell’Accordo Generale, ad avere restituite le proprietà di cui sono stati privati nel corso delle ostilità dal 1991 ed essere ricompensati per le proprietà che non possano essere loro restituite. Tutti i contratti o le dichiarazioni relativi a tali proprietà stipulati sotto costrizione sono nulli e illegali. 6. Adempimento (esecuzione, applicazione). La Bosnia ed Erzegovina, e tutti i tribunali, le agenzie, gli organi governativi, e gli organismi gestiti da o insieme alle Entità, opereranno in conformità con i diritti umani e le libertà fondamentali riportate nel precedente paragrafo 2. 7. Accordi internazionali. La Bosnia ed Erzegovina rimarrà o diverrà parte degli accordi internazionali elencati nell’Allegato I di questa Costituzione. 8. Cooperazione. Tutte le autorità competenti in Bosnia ed Erzegovina favoriranno l'accesso a: tutti i meccanismi di monitoraggio stabiliti per la Bosnia ed Erzegovina, i corpi di supervisione stabiliti da ciascuno degli accordi internazionali contenuti nell'Allegato I di questa Costituzione; il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia (e in particolare osserverà le disposizioni emesse in conformità con l'articolo 29 dello Statuto del Tribunale); e ogni altra organizzazione autorizzata dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite con un mandato concernente i diritti umani o la legge umanitaria. Articolo III: responsabilità e relazioni fra le istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. 1. Responsabilità delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. Le seguenti sono responsabilità delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. a) b) c) d) e) f) Politica estera. Politica del commercio estero. Politica doganale. Politica monetaria come previsto nell’articolo VII. Finanze delle istituzioni e delle obbligazioni internazionali della Bosnia ed Erzegovina. Regolamentazione di: immigrazione, rifugiati e asilo politico. 3 g) Applicazione del diritto penale internazionale e fra le due Entità, comprese le relazioni con l’INTERPOL. h) Creazione ed entrata in funzione of mezzi di comunicazione pubblici e internazionali. i) Regolamentazione del traffico attraverso le due Entità. j) Controllo del traffico aereo. a) Responsabilità delle Entità a) Le Entità avranno il diritto di stabilire speciali collegamenti di reciprocità con gli stati vicini in accordo con la sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina. b) Ciascuna Entità fornirà l’assistenza necessaria al governo della Bosnia ed Erzegovina al fine di consentire di onorare le obbligazioni internazionali della Bosnia ed Erzegovina, purché le obbligazioni finanziarie contratte da una delle Entità senza il consenso dell’altra precedentemente all’elezione dell’Assemblea Parlamentare e della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina saranno responsabilità di quella Entità, a eccezione nel caso in cui le obbligazioni siano necessarie alla permanenza della partecipazione della Bosnia ed Erzegovina in una organizzazione internazionale. c) Le Entità forniranno un ambiente sicuro per tutti i cittadini nelle loro rispettive giurisdizioni, attraverso forze dell’ordine civili che operino in accordo con standard riconosciuti a livello internazionale e nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali riconosciuti a livello internazionale riportati nell’Articolo II, e prendendo altre misure a seconda dei casi. d) Ciascuna Entità potrà anche partecipare ad accordi con stati e organizzazioni internazionali con il consenso dell’Assemblea Parlamentare. L’Assemblea Parlamentare potrà prevedere che certi tipi di accordi non richiedano un tale consenso. 3. Regole e responsabilità delle Entità e delle Istituzioni a) Tutte le funzioni di governo e i poteri non espressamente assegnati in questa Costituzione alle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina saranno quelle delle Entità. b) Le Entità e ciascuna loro sottodivisione aderiranno completamente alla Costituzione, che sostituisce le disposizioni di legge in contrasto con la legislazione della Bosnia ed Erzegovina e le costituzioni e le leggi delle Entità, a con le decisioni delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. I principi generali della legislazione internazionale saranno parte integrante della legislazione della Bosnia ed Erzegovina e delle Entità. 4. Coordinamento. La Presidenza potrà decidere di agevolare il coordinamento fra le Entità su questioni che non siano fra le responsabilità della Bosnia ed Erzegovina come previsto in questa Costituzione, ad eccezione di casi relativi alla Entità in casi particolari. 5. Ulteriori responsabilità a) La Bosnia ed Erzegovina assumerà responsabilità per tutte le questioni come concordato dalle Entità; sono stabiliti negli Allegato da 5 a 8 degli Accordi generali; o sono necessari per preservare la sovranità, l’integrità territoriale, l’indipendenza politica e la personalità internazionale della Bosnia ed Erzegovina, in accordo con la divisione della responsabilità fra le istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. Ulteriori istituzioni potranno essere stabilite se necessario ad attuare tali responsabilità. b) Entro sei mesi dall’entrata in vigore di questa Costituzione, le Entità avvieranno negoziazioni con l’obiettivo di includere fra le responsabilità delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina altre materie, comprese l’utilizzo delle risorse energetiche e i progetti di cooperazione economica. 4 Articolo IV: l’Assemblea parlamentare L’Assemblea parlamentare avrà due camere: la Camera dei Popoli e la Camera dei Rappresentanti. 1. Camera dei Popoli. La Camera dei Popoli comprende 15 Delegati, due terzi dalla Federazione (inclusi cinque croati e cinque bosniaci) e un terzo dalla Republika Srpska (cinque serbi). a) I delegati designati croati e bosniaci della Federazione saranno selezionati, rispettivamente, da delegati croati e bosniaci della Camera dei Popoli della Federazione. I delegati della Republika Srpska saranno selezionati dall’Assemblea Nazionale della Republika Srpska. b) Nove deputati della Camera dei Popoli rappresenteranno un quorum, garantiranno che almeno tre delegati bosniaci, tre croati e tre serbi siano presenti 2. Camera dei Rappresentanti. La Camera dei Rappresentanti comprenderà 42 deputati, trentadue eletti dal territorio della Federazione, un terzo dal territorio della Republika Srpska. a) I deputati della Camera dei Rappresentanti saranno eletti direttamente dalle loro Entità in conformità con una legge elettorale che sarà adottata dall’Assemblea Parlamentare. In ogni caso, la prima elezione avrà luogo in conformità all’Allegato 3 degli Accordi Generali. b) La maggioranza dei deputati eletti della Camera dei Rappresentanti costituirà un quorum. 3. Procedure a) Ciascuna Camera sarà convocata a Sarajevo non oltre 30 giorni dopo la sua selezione o elezione. b) Ciascuna Camera con voto a maggioranza adotterà al suo interno regole selezionerà fra i propri deputati un serbo, un bosniaco e un croato con le cariche di Presidente e Vicepresidenti, la posizione di Presidente ruoterà fra le tre persone selezionate. c) L’intera legislazione richiederà l’approvazione di entrambe le Camere. d) Tutte le decisioni in entrambe le Camera avverrà con voto a maggioranza fra i presenti e aventi diritto al voto. I delegati e i deputati si impegneranno a garantire che la maggioranza includa almeno un terzo dei voti dei delegati o deputati provenienti dal territorio di ciascuna Entità. Se la votazione a maggioranza non dovesse includere un terzo dei voti dei Delegati o deputati provenienti dal territorio di ciascuna Entità, il Presidente e i Vicepresidenti dovranno riunire una commissione e tentare di ottenere l’approvazione entro tre giorni di votazioni. Se questi tentativi falliranno, le decisioni saranno prese a maggioranza dei presenti e aventi diritto al voto, purché i voti contrari non includano i due terzi o più dei delegati o deputati eletti da ciascuna Entità. e) Una proposta di deliberazione dell’Assemblea Parlamentare potrà essere dichiarata dalla maggioranza dannosa per un interesse vitale dei bosniaci, dei croati o dei serbi o, a seconda dei casi, o dai delegata bosniaci, croati o serbi in conformità con il primo paragrafo del presente articolo. Così una proposta di deliberazione richiederà per l’approvazione alla Camera dei Popoli la maggioranza dei delegati bosniaci, croati e serbi, presenti e aventi diritto al voto. f) Quando una maggioranza di delegati bosniaci, croati o serbi si oppone all’invocazione del paragrafo (e), il Presidente della Camera dei Popoli convoca immediatamente una Commissione congiunta comprendete tre delegati per risolvere la questione. Se la Commissione non lo fa entro cinque giorni, il problema viene riportato alla Corte costituzionale, che lo revisionerà con procedura d’urgenza circa la regolarità procedurale. g) La Camera dei Popoli può essere sciolta dalla Presidenza o dalla Camera stessa, accertato che la decisione di scioglimento della Camera sia approvata dalla maggioranza dei delegati costituita almeno da due bosniaci, croati e serbi. La Camera dei Popoli eletta alla prima elezione in seguito all'entrata in vigore di questa Costituzione non può essere in alcun modo sciolta. 5 h) Le decisioni dell'Assemblea Parlamentare non avranno effetto prima della loro pubblicazione. i) Entrambe le Camere pubblicheranno un registro delle loro deliberazioni e, salvo circostanze eccezionali in conformità ai loro regolamenti, dovranno deliberare pubblicamente. j) I delegati e i deputati non saranno ritenuti penalmente o civilmente responsabili per gli atti compiuti nell'ambito delle loro funzioni all'interno dell'Assemblea Parlamentare. 4. Poteri. L’Assemblea Parlamentare avrà responsabilità per: a) Adottare norme restrittive per attuare le decisioni della Presidenza per rendere effettive le responsabilità dell'Assemblea in conformità a questa Costituzione. b) Decidere sulle fonti e sugli importi dei ricavi delle operazioni delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina e sulle obbligazioni internazionali della Bosnia ed Erzegovina. c) Approvare il budget delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina. d) Decidere se consentire la ratificazione dei trattati. e) Altre questioni sono necessarie per svolgere le sue funzioni così come sono assegnati dal reciproco accordo tra le Entità. Articolo V: la Presidenza La Presidenza della Bosnia ed Erzegovina è costituita da tre membri: un bosniaco e un croato, ciascuno eletto direttamente dal territorio della Federazione, e un serbo eletto direttamente dal territorio della Republika Srpska. 1. Elezione e durata a) I Deputati della Presidenza saranno eletti direttamente in ciascuna Entità in conformità con la legge elettorale adottata dall’Assemblea Parlamentare. La prima elezione, in ogni caso, avrà luogo in conformità con l’Allegato 3 degli Accordi Generali. Un’assenza nella Presidenza sarà sostituita in conformità con una legge che dovrà essere adottata dall’Assemblea Parlamentare. b) La durata dei deputati della Presidenza eletti nella prima elezione sarà di due anni; la durata dei deputati eletti successivamente sarà di quattro anni. I deputati saranno eleggibili una seconda volta e successivamente non potranno essere eleggibili per quattro anni. 2. Procedure a) La Presidenza determinerà le proprie norme di procedura, che prevedono adeguata comunicazione di tutte le riunioni della Presidenza. b) I deputati della Presidenza nomineranno fra i loro deputati un Presidente. Per il primo periodo della Presidenza, il Presidente sarà il membro che avrà ricevuto il maggior numero di voti. Successivamente, il metodo di selezione del Presidente, a rotazione o secondo altre modalità, sarà determinato dall’Assemblea parlamentare, secondo l’Articolo IV (3). c) La Presidenza si impegna ad adottare tutte le decisioni dietro consenso della Presidenza (p. es. quelle relative alle questioni concernenti l’Articolo V (3) (a)-(e)). Tali decisioni possono, fatto salvo il paragrafo (4) qui di seguito, essere tuttavia adottate da due deputati, quando tutti gli sforzi per raggiungere il consenso siano falliti. d) Un membro dissenziente della Presidenza può dichiarare che una decisione della Presidenza sia contraria ad un interesse vitale dell’Entità del territorio in cui è stato eletto, a condizione che lo faccia entro tre giorni dalla sua adozione. Tale decisione sarà riferita immediatamente 6 all’Assemblea Nazionale della Republika Srpska, se la dichiarazione è stata assunta dai membri di quel territorio; ai delegati bosniaci, se la dichiarazione è stata assunta dai Membri bosniaci e o ai delegati croati di quell’ufficio, se la dichiarazione è stata assunta dai Membri croati. Se la dichiarazione è confermata da due terzi dei voti di queste persone entro dieci giorni dal deferimento, la decisione contesta della Presidenza non avrà effetto. 3. Poteri La Presidenza avrà responsabilità su: a) Direzione della politica estera della Bosnia ed Erzegovina; b) Nomina degli ambasciatori e degli alti rappresentanti internazionali della Bosnia ed Erzegovina, non più dei due terzi dei quali può essere selezionato dal territorio della Federazione; c) Rappresentare la Bosnia ed Erzegovina in organizzazioni e istituzioni internazionali ed europee e richiesta di adesione in tali organizzazioni e istituzioni di cui la Bosnia ed Erzegovina non sia membro. d) Negoziare, notificare e, con il consenso dell’Assemblea Parlamentare, ratificare trattati della Bosnia ed Erzegovina. e) Dar seguito alle decisioni dell’Assemblea Parlamentare. f) Relazionare all’Assemblea Parlamentare. secondo le richieste, ma non meno di una volta all’anno, sulle spesse della Presidenza. g) Coordinamento, qualora necessario, con le organizzazioni internazionali e non governative in Bosnia ed Erzegovina. h) Attivare altre funzioni che possano essere necessarie per lo svolgimento dei propri mandati, sia che vengano attribuite dall’Assemblea Parlamentare, sia che vengano accordate dalle Entità. 5. Consiglio dei ministri. La Presidenza nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri, che entrerà in carica con l’approvazione della Camera dei Rappresentanti. Il Presidente nomina un Ministro degli Esteri, un Ministro per il Commercio estero e altri ministri, come ritiene opportuno, che entreranno in carica con l’approvazione della Camera dei Rappresentanti. a) Il Presidente e i Ministri costituiscono insieme il Consiglio dei Ministri, con la responsabilità di attuare le politiche e le decisioni della Bosnia ed Erzegovina nei settori di cui all’articolo III(1), (4), e (5) e riferire all’Assemblea Parlamentare (fra cui, almeno una volta all’anno, sulle spese sostenute dalla Bosnia ed Erzegovina). b) Non più di due terzi di tutti i ministri possono essere nominati dal territorio della Federazione. Il Presidente deve nominare i Vice Ministri (che non devono essere dello stesso popolo costituente dei loro Ministri), che entreranno in carica con l’entrata in vigore della Camera dei Rappresentanti. c) Il Consiglio dei Ministri rassegna le dimissioni, se in qualsiasi momento c’è un voto di sfiducia da parte dell’Assemblea parlamentare. 6. Comitato permanente a) Ogni membro della Presidenza, in virtù del proprio mandato, ha l’autorità del comando civile delle forze armate. Nessuna delle Entità può minacciare o usare la forza contro l’altra Entità, e in nessun caso le forze armate di una delle Entità possono entrare o soggiornare nel territorio dell’altra Entità senza il consenso del governo di quest’ultima e della Presidenza della Bosnia ed Erzegovina. Tutte le forze armate della Bosnia-Erzegovina operano in coerenza con la sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina. 7 b) b. I membri della Presidenza nomineranno un comitato permanente per l’esercito al fine di coordinare le attività delle forze armate in Bosnia e Erzegovina. I membri della Presidenza saranno membri del comitato permanente. Articolo VI: la Corte Costituzionale 1. Composizione: la corte costituzionale della Bosnia ed Erzegovina ha nove membri. a) Quattro membri sono scelti dalla Camera dei rappresentanti della Federazione e due membri dall’Assemblea della Republika Srpska. I rimanenti tre membri sono scelti dal Presidente della Corte Europea dei Diritti Umani, dopo una consultazione con la Presidenza. b) I giudici sono scelti fra giuristi di comprovato prestigio etico. Qualsiasi votante eleggibile, con tale fama, può essere giudice della Corte Costituzionale. I giudici scelti dal Presidente della Corte Europea dei Diritti Umani non sono cittadini della Bosnia ed Erzegovina o di stati confinanti. c) Il mandato dei giudici inizialmente nominati è di 5 anni, a meno che non decidano di rassegnare le dimissioni o vengano rimossi dietro scelta degli altri giudici. I giudici inizialmente nominati non potranno candidarsi per il rinnovo. I giudici nominati successivamente potranno operare sino all’età di 70 anni, a meno che non decidano di rassegnare le dimissioni o vengano rimossi dietro scelta degli altri giudici. d) Per le nomine fatte più di 5 anni dopo la prima nomina dei giudici, l’Assemblea Parlamentare può emettere una legge per la procedura di selezione diversa per i tre giudici scelti dal Presidente della Corte Europea dei Diritti Umani. 2. Procedure a) La maggioranza di tutti i membri della Corte costituisce il quorum. b) La Corte adotta i propri regolamenti attraverso la maggioranza dei suoi membri. Tiene procedure pubbliche e motiva le proprie decisioni, che vengono rese pubbliche. 3. Giurisdizione. La Corte opera nel rispetto della Costituzione. a) La Corte Costituzionale avrà giurisdizione esclusiva per decidere su qualsiasi controversia fra i diversi enti sovrani o fra la Bosnia ed Erzegovina e uno o più ente, o fra le istituzioni della Bosnia e della Erzegovina, come ad esempio i seguenti casi: - se la decisione di un ente sovrano di stabilire rapporti speciali e paralleli con uno stato confinante, come ad esempio i provvedimenti sulla sovranità e l’integrità territoriale della Bosnia ed Erzegovina, sia conforme alla Costituzione. - Se un provvedimento costituzionale o una legge di un ente sia conforme alla Costituzione. Le controversie possono essere deferite solo da un membro della Presidenza, dal Presidente del Consiglio dei Ministri, dal Presidente o Vice-Presidente di un ramo dell’Assemblea Parlamentare, da un quarto dei membri di un ramo dell’Assemblea Parlamentare, o da un quarto di una camera della legislatura di un ente. b) La Corte Costituzione avrà inoltre giurisdizione d’appello all’interno di quanto indicato dalla Costituzione su casi di giudizio di altre corti in Bosnia ed Erzegovina. b. La Corte Costituzionale avrà giurisdizione su casi discussi in qualsiasi altra corte in Bosnia ed Erzegovina, in particolare per verificare se una legge, la cui validità dipende da questo verdetto, è compatibile con la Costituzione, con la Convenzione Europea per i Diritti Umani 8 e le Libertà Fondamentali e i suoi Protocolli, o con le leggi della Bosnia ed Erzegovina, o sull’esistenza o estensione di un principio di una legge internazionale relativa alla decisione della corte. 4. Le decisioni. Le decisioni della Corte Costituzionale sono definitive e vincolanti. Articolo VII. La Banca Centrale È prevista la creazione della Banca Centrale della Bosnia ed Erzegovina, la quale sarà l’unica autorizzata all’emissione della valuta e al coordinamento della politica monetaria in tutta la Bosnia ed Erzegovina. 1. Le responsabilità della Banca Centrale saranno indicate dall’Assemblea Parlamentare. Per i primi sei anni in cui entra in vigore questa Costituzione, tuttavia, può decidere di non ampliare il credito attraverso l’emissione, funzionando in tal modo come organo di valuta; in seguito, l’Assemblea Parlamentare può attribuire tale funzione. 2. L’amministrazione della Banca Centrale sarà affidata al Governatore, nominato dal Fondo Monetario Internazionale, dopo consultazione con la Presidenza, e tre membri nominati dalla Presidenza, due dalla Federazione (un bosniaco e un croato, i quali avranno a disposizione un voto condiviso) e uno dalla Republika Srpska. Questi incarichi hanno una durata di 6 anni. Il Governatore, il quale non è un cittadino della Bosnia ed Erzegovina o di uno stato confinante, ha voto risolutivo sul consiglio di amministrazione. 3. In seguito, il consiglio di amministrazione della Banca Centrale di Bosnia ed Erzegovina avrà cinque membri nominati dalla Presidenza per un periodo di sei anni. Il consiglio nominerà poi un Governatore per un mandato di sei anni, scelto fra i suoi membri. Articolo VIII. La finanza 1. Ogni anno, l’Assemblea Parlamentare su proposta della Presidenza indica il bilancio per coprire le spese necessarie per le attività delle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina e gli obblighi internazionali della Bosnia Erzegovina. 2. Se il bilancio non viene indicato nei tempi utili, viene usato il bilancio dell’anno precedente come base per la determinazione. 3. La Federazione fornirà due terzi, e la Republika Srpska un terzo dei fondi necessari, ad eccezione di casi specifici indicati dall’Assemblea Parlamentare. Articolo IX. Provvedimenti generali 1. Chiunque sia stato condannato dal Tribunale Internazionale per la Ex Yugoslavia, e chiunque sia sotto processo presso il Tribunale e non sia presentato per le convocazioni ufficiali, non può presentarsi come candidato o detenere cariche elettive o pubbliche nel territorio della Bosnia ed Erzegovina. 2. L’indennizzo per coloro che detengono cariche pubbliche nelle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina non può essere ridotto durante il mandato. 3. Gli ufficiali nominati per le cariche nelle istituzioni della Bosnia ed Erzegovina saranno rappresentativi in maniera generale dei popoli della Bosnia ed Erzegovina. 9 Articolo X: Emendamenti 1. Procedure di emendamento. Questa carta costituzione può essere emendata attraverso la decisione dell’Assemblea Parlamentare, con una maggioranza di due terzi dei presenti e votanti nella Camera dei Rappresentanti. 2. I diritti umani e le libertà fondamentali. Nessun emendamento a questa costituzione può eliminare o diminuire i diritti e le libertà cui si fa riferimento nell’Articolo II di questa Costituzione, o alterare questo paragrafo. Articolo XI. Le disposizioni transitorie Le disposizioni transitorie sulle cariche pubbliche, la legge e altre materie sono indicate nell’allegato II (Allegato II) a questa Costituzione. Articolo XII. Entrata in vigore 1. Questa Costituzione entra in vigore con la firma al quadro generale di accordo come legge costituzione che emenda e sostituisce la Costituzione della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina. 2. Entro tre mesi a partire dell’entrata in vigore della Costituzione, i diversi enti emenderanno le rispettive costituzioni al fine di assicurare conformità con questa Costituzione secondo l’Articolo III (3) (b). Allegato I: Ulteriori accordi sui diritti umani da applicare in Bosnia ed Erzegovina 1. Convenzione del 1984 sulla prevenzione e punizione del crimine di genocidio. 2. Convenzione di Ginevra I-IV del 1949 sulla protezione delle vittime di guerra, e relativi Protocolli di Ginevra del 1977 I-II 3. Convenzione del 1959 sullo stato dei rifugiati e relativo Protocollo del 1966 4. Convenzione del 1957 sulla Nazionalità delle donne sposate 5. Convenzione del 1961 sul restringimento di apolidia 6. Convenzione internazionale del 1965 sulla eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale 7. Accordo internazionale del 1966 sui diritti civili e politici e relativi Protocolli opzionali del 1966 e del 1989 8. Accordo del 1979 sui diritti economici, politici e culturali 9. Convenzione del 1979 sulla eliminazione della discriminazione contro le donne 10. Convenzione del 1984 contro la tortura e altre forme di trattamento crudele e inumano o degradante, o punitivo 11. Convenzione europea del 1987 sulla prevenzione della tortura e del trattamento inumano o degradante, o punitivo 12. Convenzione del 1989 sui diritti del bambino 10 13. Convenzione internazionale del 1990 sulla protezione di tutti i lavoratori migranti e dei membri delle loro famiglie 14. Carta europea del 1992 per le lingue regionali e minoritarie 15. Convenzione quadro del 1994 per la protezione delle minoranze nazionali Allegato II: disposizioni transitorie 1. Commissione congiunta ad interim a) Tutte le Parti con il presente testo costituiscono una commissione congiunta ad interim con mandato di discutere le questioni pratiche relative all’implementazione della Costituzione della Bosnia ed Erzegovina e il quadro generale di accordo con i suoi allegati, e di pronunciarsi con raccomandazioni e proposte. b) La commissione congiunta ad interim sarà composta di quattro persone della Federazione, tre persone della Republika Srpska, e un rappresentante della Bosnia ed Erzegovina. c) Le riunioni della commissione saranno presiedute dall’alto rappresentate o un suo delegato. 2. Prolungamento della validità della legge Tutte le leggi, i regolamenti, le procedure legali in vigore all’interno della Bosnia ed Erzegovina quando la Costituzione entra in vigore rimarranno valide in tutti i casi in cui non contrastano con la Costituzione. 3. Procedure giudiziali e amministrative Tutte le procedure adottate dai tribunali o dagli uffici amministrativi che operano all’interno del territorio della Bosnia ed Erzegovina al momento dell’entrata in vigore della Costituzione continueranno o verranno trasferite presso altri tribunali o uffici nella Bosnia Erzegovina in accordo con la legislazione in materia di competenza di questi tribunali e uffici. 4. Gli uffici Fino al momento in cui saranno sostituiti attraverso una legge o accordo applicabile, gli uffici governativi, le istituzioni e gli altri enti pubblici della Bosnia ed Erzegovina continueranno a operare secondo la legge vigente. 5. I trattati Qualsiasi trattato ratificato dalla Repubblica di Bosnia ed Erzegovina fra il I° gennaio 1992 e il momento di entrata in vigore di questa Costituzione sarà reso noto ai Membri della Presidenza entro 15 giorni dell’inizio di presa di servizio; qualsiasi trattato che non verrà reso noto sarà contestato. Entro sei mesi dopo la convocazione dell’Assemblea Parlamentare, dietro richiesta di qualsiasi membro della Presidenza, l’Assemblea Parlamentare deciderà se contestare o meno questi trattati. Dichiarazione in nome della Repubblica di Bosnia ed Erzegovina La Repubblica di Bosnia Erzegovina approva la Costituzione della Bosnia ed Erzegovina nell’allegato 4 al quadro generale di accordo. 11 Per la Repubblica di Bosnia ed Erzegovina Dichiarazione in nome della Federazione di Bosnia ed Erzegovina La Federazione di Bosnia ed Erzegovina, in nome dei suoi popoli e suoi cittadini, approva la Costituzione della Bosnia ed Erzegovina nell’allegato 4 al quadro generale di accordo. Per la Federazione di Bosnia ed Erzegovina Dichiarazione in nome della Republika Srpska La Republika Srpska approva la Costituzione della Bosnia ed Erzegovina nell’allegato 4 al quadro generale di accordo. Per la Republika Srpska. 12