il progetto della chat

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il progetto della chat
tecnica web design
f Simona De Robertis • [email protected] e Silvia Burigana • [email protected]
il progetto della chat
Conoscersi online:
la Rete diventa
una grande piazza
oppure un insieme
di tante stanze
intime in cui parlarsi,
esprimersi o fingere
di essere qualcun altro.
Ambienti accoglienti,
interfacce funzionali:
tutto quanto
non deve mancare
perché l’interazione
funzioni
L
e ragioni basilari del successo delle chat sono due: la necessità di reperire informazioni
specifiche (spesso non ancora rintracciabili
all’interno di libri o articoli tecnici) e l’esigenza di comunicare, relazionarsi e conoscere
nuove persone attraverso canali alternativi
al contesto reale. Le chat sono piazze virtuali
utilizzate soprattutto da un pubblico giovane, che sfrutta
Internet per accedere a un tessuto sociale parallelo, meno
rischioso e più facile da raggiungere. A volte gli argomenti
aggreganti ruotano attorno a una tematica specifica (trasmissioni televisive, personaggi famosi, squadre di calcio,
ecc.) più spesso, però, non esiste un argomento centrale e
la chat viene frequentata soprattutto per conoscere nuove
persone o per raccontarsi con maggiore libertà. Proprio
per questo motivo, la Rete ha visto la nascita di contesti digitali sempre più relazionali e accattivanti, che consentono
per esempio di inserire le proprie foto e di stilare il proprio
profilo, di scegliere icone visuali espressive e di inserirle all’interno di un discorso testuale, di interagire con pulsanti
graficamente accattivanti ed emotivamente coinvolgenti
e così via.
Ambienti funzionali o emozionali?
La chat di Smemoranda, luogo digitale fortemente
innovativo, accoglie i suoi utenti all’interno di ambienti
virtuali che simulano il contesto reale. Ogni visitatore
può scegliere un proprio personaggio, navigare
all’interno delle stanze digitali e raccogliere oggetti che
rimandano a interfacce volte alla promozione
dei prodotti di Smemoranda. Il dialogo fra i differenti
utenti avviene tramite box fumettistici
Le chat, per quanto possano essere fra loro molto differenti, presentano un denominatore comune: il particolare
approccio psicologico che l’utente deve avere acquisito, al
fine di poter utilizzare al meglio tali strumenti. Così come
accade per le e-mail, gli Sms, le chat telefoniche o altre tecnologie e strumenti interattivi, anche le chat online richiedono una predisposizione mentale al dialogo a distanza,
del tutto privo delle componenti che normalmente intervengono nella relazione fra persone in un contesto reale:
contatto fisico, espressioni del viso, toni verbali, gestualità
e così via. In tal senso, prima di procedere con la progettazione e la definizione delle funzionalità previste all’interno
di una chat, è opportuno comprenderne la specifica natura, al fine di stabilire il grado di funzionalità o di emotività
che sarà necessario prevedere e mettere a disposizione dei
propri utenti.
Le chat online necessitano di interfacce grafiche a volte
molto diverse, in relazione allo specifico target d’utilizzo.
Se, per esempio, la chat di un sito che si rivolge a un pubblico studentesco come Studenti.it [www.studenti.it] può
permettersi di offrire ai propri utenti un layout molto semplice e funzionale, altrettanto non può dirsi per una chat
che non fa capo ad alcuna community di richiamo e che,
pertanto, necessita di un’interfaccia grafica di maggiore
appeal e originalità, in grado di attrarre il pubblico della
Rete. Un esempio efficace in tal senso è offerto dalla chat di
Chatmania [www.chatmania.it], che consente agli utenti di
accedere ad ambienti accattivanti ed emotivamente coinvolgenti, di scegliere un proprio personaggio e di dialogare
attraverso i fumetti.
Spazi fisici o luoghi virtuali?
Quanto può essere determinante la definizione di uno
spazio realmente riconoscibile e fortemente connotato
per decretare il successo di uno spazio relazionale online?
In Rete vi sono soluzioni fra loro molto eterogenee: dalla
ricostruzione di ambienti e mondi definiti in ogni più piccolo particolare (spesso simulazioni del contesto reale), al
puro e semplice scambio di informazioni testuali, rapido
ed efficace, ma emotivamente meno coinvolgente. Esistono, inoltre, molti ambienti digitali progettati ad hoc per la
promozione di un prodotto o di un marchio. In questi casi,
la contestualizzazione grafica è determinante per riuscire
a incrociare e rafforzare i valori aziendali rispetto al luogo
virtuale nel quale si svolge il dialogo fra gli utenti. In generale, quanto più l’argomento o la tematica affrontata sono
generici, tanto più si avverte l’esigenza di caratterizzare e
connotare graficamente l’ambiente, fidelizzando gli utenti
all’uso. Tale caratterizzazione è resa possibile dall’utilizzo
di una metafora coerente con il sito cui la chat appartiene,
oppure attraverso l’applicazione di tecnologie innovative
che, per esempio, consentano gradi di interazione nuovi e
sorprendenti.
Linguaggio iconografico o testuale?
Chattare richiede esperienza. Le parole, infatti, acquisiscono significati molto diversi se espresse testualmente
o se accompagnate da segni e simboli valorizzanti ed
espressivi. Le conversazioni online presentano alcuni limiti
rilevanti, che possono determinare innumerevoli rischi in
[www.smemoranda.it]
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[www.studenti.it]
merito a fraintendimenti o incidenti diplomatici, dovuti
essenzialmente alle diverse modalità interpretative degli
interlocutori. Solo l’abitudine all’uso di questi tool, come
per qualunque altra forma di linguaggio, consente di trovare il giusto equilibrio e di utilizzare in modo appropriato
tutta la vasta simbologia espressiva che caratterizza questi
strumenti. Proprio per questo motivo, è utile creare un ambiente fortemente simbolico, a supporto degli strumenti di
scrittura che normalmente vengono utilizzati dagli utenti
per esprimere le proprie emozioni (punti esclamativi e interrogativi ripetuti, utilizzo del maiuscolo ecc.): emoticon,
icone e figure espressive in grado di compensare l’assenza
della presenza fisica e di un tono di voce che completi il
significato del messaggio.
[www.chatmania.it]
I percorsi di una nuova chat
Il primo grande dilemma che si pone nel progettare
una nuova chat risiede nella definizione della modalità
d’accesso da proporre agli utenti. Esistono, infatti, chat a
ingresso libero e altre (la maggior parte) che richiedono
invece una registrazione, seppure attraverso l’inserimento di dati molto semplici quali il nickname, la password e
l’e-mail. La scelta di consentire un accesso libero o di obbligare gli utenti alla registrazione è legata soprattutto al
tipo di controllo che si decide di esercitare sulla community e all’utilizzo più o meno commerciale dei dati degli
iscritti che, spesso, si trasformano in preziosi database per
attività di analisi e di direct marketing. In generale, tutte le
[messenger.msn.com/Resource/Emoticons.aspx]
Il sito di MSN propone una serie di emoticon e di icone, statiche
o animate, di indubbio effetto. Queste ultime, se messe a disposizione
degli utenti di una chat, possono supportare efficacemente il linguaggio
testuale, conferendogli sfumature emotive che difficilmente possono
essere espresse attraverso l’ausilio delle parole o dei segni che la tastiera
consente normalmente di digitare
[www.superfighetto.it]
chat promosse o realizzate da aziende e brand si pongono obiettivi di comunicazione e marketing molto specifici,
che rendono la registrazione un passaggio obbligatorio e
assolutamente necessario. Tuttavia, per vincere l’eventuale diffidenza di chi considera rischioso fornire i propri dati
personali online, spesso viene proposta una prova, l’ingresso come guest, come ospite della comunità. Questa
forma d’accesso è solitamente legata ad alcuni vincoli e a
specifiche restrizioni: per esempio, può essere consentita
la sola lettura dei messaggi, oppure si può rimanere collegati per un periodo limitato di tempo e così via.
Se si desidera invece progettare una chat libera, slegata
da brand o sponsor, si può prevedere un ingresso privo
di registrazione, lasciando quindi agli utenti la decisione
di quali informazioni rendere pubbliche nel corso delle
conversazioni o di come impostare il proprio profilo personale, da condividere con gli altri navigatori. In generale,
si ritiene che questa seconda modalità renda gli utenti
maggiormente liberi di esprimere se stessi e di comunicare senza inibizioni, dando la sensazione di un minore
Internet News novembre 2003
La chat di Superfighetto offre ai suoi utenti
un luogo d’interazione dal concept design
fortemente innovativo. I frequentatori della
chat, infatti, oltre a scegliere un personaggio
digitale, possono vestirlo, acconciarlo, tatuarlo,
inserirlo in contesti differenti (il pub, la
piazzetta, la scuola ecc.) e fargli compiere azioni
che sono solitamente associate al contesto reale
(inviare Sms, svolgere lavoretti per acquistare
nuovi oggetti o capi d’abbigliamento ecc.).
L’utente, quindi, può caratterizzare il proprio
personaggio e prendersene cura proprio come
se vestisse o acconciasse se stesso, frequentando
la chat e vivendo all’interno di un universo
parallelo, simile per molti aspetti a quello reale
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Figura 
Figura 
controllo su ciò che viene detto online.
In realtà, libertà di espressione e forme
di registrazione all’ingresso non sono
strettamente legate, ma è la funzione
del moderatore (colui che controlla
ciò che viene pubblicato online) che
determina i limiti entro i quali si deve
stare e le regole di comportamento
della singola community.
Funzionalità di base
e innovative
Dopo la fase d’ingresso o di registrazione, ogni chat presenta funzionalità
di base comuni e che non possono
mancare per consentire il normale
funzionamento dello stesso tool
g l’elenco delle stanze: nella maggior parte dei casi vi sono svariate
aree, connotate da specifici argomenti di discussione (sport, amore,
tecnologia ecc.). A ogni argomento
viene solitamente associata una
stanza, un ambiente virtuale in cui
entrare per partecipare alla conversazione.
g gli utenti collegati: una funzionalità utile è rappresentata dall’elenco di chi è collegato attivamente
alla chat. In questo modo, infatti,
i nuovi entrati possono valutare
se è di loro interesse la comunità
attiva in quel momento. Spesso,
associata a questa funzione, vi è
un richiamo (visivo o sonoro) che
segnala l’ingresso o l’uscita di un
utente dalla stanza o dalla chat. Al
singolo nickname, in genere, è poi
linkato un profilo personale.
g la visualizzazione dei messaggi:
all’interno di un box o dell’elenco
stesso, è possibile visualizzare il testo integrale di uno o più messaggi, spesso accompagnati da molte
informazioni aggiuntive: la data,
l’orario della pubblicazione ecc.
g l’invio di risposta: ogni utente può
inserirsi nelle conversazioni pubbliche delle singole stanze e inviare i
propri commenti o considerazioni,
rivolgendosi a tutti o solo a una
particolare persona.
g le stanze private o i filtri: la maggior parte delle chat ha come funzionalità di base anche la possibilità di creare una conversazione solo
fra due o più persone, non visibile
e non accessibile agli altri utenti.
In questo modo, dopo un primo
approccio, nascono amicizie e relazioni più intime e riservate, dove si
può esprimersi liberamente.
Oltre agli strumenti di base, in questi
ultimi anni sono state realizzate chat
con funzionalità molto innovative e
particolari. In generale, tutti questi
nuovi tool hanno lo scopo di rendere
più interattiva, allettante e realistica
la conversazione all’interno della
community. Fra le novità più diffuse:
g l’utilizzo di emoticon grafiche: le
semplici faccine create con la tastiera non bastano più. Ecco, dunque, la nascita dei piccoli strumenti
che permettono di associare ai propri messaggi icone grafiche scelte
sulla base dei propri stati d’animo
del momento.
g l’inserimento di foto, immagini e
Webcam: per chi è alla ricerca di un
realismo totale e vuole capire con
chi sta parlando. Sono strumenti
che crescono in parallelo alle nuove generazioni di telefoni cellulari.
Da un lato avvicinano le persone,
dall’altro rendono meno efficace il
meccanismo di mascheramento che
ha reso le chat tanto frequentate.
g l’utilizzo di effetti sonori: funzionalità presente soprattutto all’interno
di chat grafiche e maggiormente
visive. In questi contesti l’elemento
sonoro segnala l’arrivo di un messaggio da parte di un altro utente
della chat o da parte della chat
stessa (apertura di pop up o box
pubblicitari ecc.) o può anche essere utilizzato dai frequentatori per
esprimere attraverso suoni digitali i
propri stati d’animo. Esistono, inoltre, chat che consentono agli utenti
che possiedono un particolare microfono collegabile al computer,
di dialogare a distanza con l’ausilio
della propria voce.
Lo schematics di una chat
Prima di procedere con la definizione
grafica dell’area relazionale di una
chat, occorre definire i differenti box e
le relative funzionalità di questi ultimi.
In generale, quanto più omogenea
sarà la distribuzione delle funzionalità appartenenti a una medesima
categoria di opzioni o strumenti
tanto più gli utenti saranno agevolati
nell’apprendimento relativo all’uso
dell’interfaccia grafica. Una distribuzione regolare dei box non comporta
necessariamente un appiattimento
visivo del layout: le icone, i pulsanti,
l’inserimento di elementi animati
o di background suggestivi, infatti,
consentono di creare interfacce molto accattivanti, senza rinunciare alla
semplicità d’uso che assume un’importanza strategica all’interno di questi ambienti digitali.
Figura 
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Gli strumenti in Rete
Spesso e volentieri le chat online richiedono tempi di attesa molto lunghi nel caricamento dei file necessari
alla loro esecuzione. Tale lentezza si
può riscontrare anche durante la rigenerazione di una pagina, successivamente alla creazione di un nuovo
messaggio da parte di un utente
della chat. Il progettista, dunque,
deve prima di tutto scegliere la chat
adatta al tipo di server che la ospita,
privilegiando la velocità di interazione da parte dei suoi frequentatori
e la facilità nella configurazione e
nell’amministrazione del software.
Deve, inoltre, creare ambientazioni
grafiche accattivanti e coerenti con
quelle del sito di appartenenza e che,
allo stesso tempo, sostengano la creazione di nuove stanze utili alle conversazioni private fra utenti, rispettando le
esigenze di questi ultimi per quanto
riguarda le funzionalità disponibili.
Le chat possono essere realizzate
attraverso la programmazione in linguaggi piuttosto complessi (Php, Asp,
Perl, Flash ecc.) oppure utilizzando gli
strumenti di configurazione presenti
nel Web, che consentono anche ai
neofiti di configurare una chat e di integrarla agevolmente nel proprio sito.
Su Mondo Chat [www.mondochat.it], per
esempio, sono segnalate chat freeware e a pagamento, semplici o molto
complesse, implementate in linguaggi
differenti e da scegliere in funzione
delle proprie competenze tecniche
e del budget a
disposizione. z