frAncescA piccinini:

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frAncescA piccinini:
Il Punto city life n° 73 anno XII Ottobre 12 - In caso di mancato recapito inviare al CMP TORINO NORD - Mensile di Torino - Spedizione in abbonamento postale - D.L.353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 N° 46) art. 1 comma 1 CNS/CBPA-NO-TORINO
n° 73 anno XII OTTOBRE 12 OMAGGIO
Speciale
il Punto Sport e Benessere
con l’intervista alla campionessa
della Duck Farm Chieri Torino Volley
Francesca piccinini:
“l’importante è vincere”
foto di: Enrico Vergnano
• interviste: AlEX bellini • ficarra e picone • mario calabresi • peter cincotti
A cura di Loredana Tursi
Il Punto City Life n° 73
RIVISTA MENSILE ANNO XII N° 73.
STAMPATA IN OTTOBRE 2012.
REG. TRIB. DI TORINO N. 5649 DEL 26.11.2002
Facebook: http://www.facebook.com/PuntoCityLife
DIRETTORE RESPONSABILE: Loredana Tursi
REDAZIONE: [email protected]
GRAFICA: Massimiliano Prencipe
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VIVERE DI SPORT
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TOR
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Vivere di sport è vivere di passione, entusiasmo, agonismo e salute. Questo ci hanno
comunicato nelle loro interviste due grandi nomi dello sport che affrontano la vita come
una sfida costante ed è questo che vogliamo ritrasmettere a tutti i nostri lettori per motivarli
a schivare gli sgambetti della quotidianità con una spinta di ottimismo che solo lo sport
sano può donare. All’interno di questo numero troverete infatti l’inserto estraibile Il Punto
Sport e Benessere con le interviste a Francesca Piccinini e Alex Bellini ma non mancheranno
anche consigli sul wellness che non inibiscono però i piaceri del palato. Siamo stati attenti
alle prossime novità che verranno presentate al Salone del Gusto e vi offriamo in anteprima
delle chicche succulente da preparare per la notte delle streghe.
Sommario
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Tipografia
PUNTO WEB - web offset printing
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admiral clubpag. 13
4
7
12
14
29
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CORTILE DEI SANTI
2° di cover
coserpag. 41
daniela cangelosipag. 25/45
GAL MONFERRATOpag. 6
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3° di cover
istituto gammapag. 15
killpilpag. 27/ 4° di cover
last minute tourpag. 17
laura veronese morosinipag. 39
le serrepag. 33
lk nail zonepag. 39
locura tanguerapag. 32
nuova butterflypag. 18
ROSELLA MODEpag. 5/21
spazio 100pag. 37
TRAIT D’UNION WEDDING PLANNERpag. 11
vogliottipag. 35
4 ›› Caffè con...
Ficarra e Picone
7 ›› Star Mario Calabresi
10 ›› Star Peter Cincotti
12 ›› Tendenze
Moda Autunno-Inverno
14 ›› Zoom Halloween
16 ›› Young style
Giocare che spasso
volverpag. 30/43
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Il punto
SPORT E BENESSERE
20 ›› Intervista
22 ›› Intervista Alex Bellini
24 ›› Wellness Un tuffo nel blu
26 ›› Wellness Tocchi di luce
28 ›› Fitness New trend
29 ›› Salute Chirurgia Estetica
31 ›› Reportage New Economy
34 ›› Occhio a Torino
36 ›› ArTò
38 ›› Tuttinforma
40 ›› Gusto Salone del Gusto
44 ›› Tecnology
46 ›› Astrologia
Francesca Piccinini
› › w w w. e v e n t i s e t . i t › ›
UN MONDO DI EVENTI OLTRE LA COMUNICAZIONE ON LINE E OFF LINE
TUTTO CIò
CHE VUOI SU:
3››
caf
fec
on...
A cura di Filippo Vernetti
Ficarra e Picone:
Torinoècasanostra
Torino è casa loro: sarà perché hanno scelto di
ambientare qui Anche se è amore non si vede,
il loro ultimo film, o perché, come raccontano, ogni scusa è buona per prendere l’aereo
è passare un fine settimana all’ombra della
Mole. Non a caso Apriti Cielo, lo spettacolo che
Salvatore Ficarra e Valentino Picone, stanno
portando in tour per l’Italia, fa tappa in città
dal 16 al 20 ottobre al teatro Colosseo.
Per la prossima
estate è prevista
l’uscita del nuovo
film della coppia
comica siciliana
Avete aggiunto dei nuovi sketch rispetto allo
spettacolo andato in scena quest’estate?
Ficarra “La stagione estiva è servita per
rodare lo spettacolo. Adesso siamo pronti
per partire con il tour ufficiale”. Picone “È
diviso in diverse scene: in una siamo impegnati a risolvere un giallo. In un altra
interpreto un chierichetto bigotto mentre
Ficarra è un prete sui generis. Faremo
anche il numero dei nati stanchi”. Ficarra “Diciamo che il prete ha una versione
morbida della religione”.
Vi ispirerete anche a fatti di cronaca? Ficarra “Sì, è il modo per sorridere, prendere
in giro manie, vizi e virtù di noi italiani”.
Picone “Ogni mattina al bar sfogliando il
giornale ci lasciamo ispirare da episodi e
situazioni paradossali. Se poi accade un
fatto insolito possiamo commentarlo la
sera stessa sul palcoscenico. È il bello del
teatro”.
L’ultima mania degli italiani? Ficarra “La
passione per le trasmissioni televisive dedicate alla cronaca nera, in cui si passano
in rassegna alibi, moventi, testimonianze,
con tanto di plastici della scena del delitto
e esperti in sala”.
Una mania di Picone? “Crede di essere puntuale”.
Una mania di Ficarra? “Parlare poco con i
giornalisti, si è talmente allenato a fare il
latitante che è difficile farlo sbottonare.
L’altra sua mania è quella di arrivare in
ritardo agli appuntamenti ma ormai sono
abituato anzi spero che continui così almeno posso farlo sentire in colpa”.
L’ultimo episodio di cronaca che vi ha fatto
esclamare “Apriti cielo”? Picone “Le dimissioni di Berlusconi, non me le sarei mai
4››
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immaginato, e lo scandalo nella Lega”.
Vi rivedremo a Torino per girare il vostro prossimo film? Ficarra “In questo momento siamo
nella fase di scrittura della sceneggiatura, un lavoro in cui tutto può cambiare, anche
all’ultimo minuto. In base alla storia sceglieremo la città in cui ambientarla”. Picone
“Confermo, la città è uno dei perni del film. Se parlassimo di mafia non potremmo mica
ambientare le scene a Milano? O forse sì, a guardar bene gli ultimi fatti…”.
Quando dovrebbe uscire? Picone “Per l’estate del 2013”
In Anche se è amore non si vede impersonate due guide turistiche, impegnate a mostrare le
bellezze di Torino: i vostri luoghi del cuore? Ficarra “Torino è una delle città che in questi ultimi vent’anni è cambiata in meglio. C’è stato un risveglio culturale.
Prima quando finivamo lo spettacolo non sapevamo
dove andare a cenare, trovare un
ristorante aperto era complicatissimo, ora non riusciamo ad andare a
dormire, tante sono le cose da fare e
vedere”. Picone “I Murazzi: sono bellissimi. Lo spettacolo è una scusa per
poter venire a Torino e passeggiare
lungo il Po. Sembra che abbiano portato il mare in città. Se qualcuno vuole
incontrami mi trova li, a sorseggiare un
amaro”.
Per finire una domanda sul Palermo: dove
può arrivare la squadra? Ficarra e Picone
“Passiamo alla prossima domanda”. Ficarra “Sono pessimista, non vedo entusiasmo”. Picone “Siamo messi male, non
sono un esperto di calcio ma prevedo un
campionato poco entusiasmante”.
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Le Fiere più “gustose” dell’autunno
vi aspettano nel Monferrato Astigiano…
Le morbide colline del Nord Astigiano, dove tra i filari e i campi
coltivati fanno capolino castelli e campanili, conservano un
patrimonio unico: qui il tempo sembra essersi fermato; i colori
della natura, la tranquillità dei borghi, i lavori della campagna
ed i sapori genuini ci parlano di comunità da sempre affezionate
al proprio territorio ed alle proprie tradizioni. Sono queste
tradizioni che rivivono, in tutte le loro sfaccettature, nelle fiere
storiche del Basso Monferrato,
dedicate ai prodotti tipici
locali, ai saperi ed ai mestieri
di una volta, al valore delle
cose semplici ed al piacere di
condividerle. Forti nella loro
fedeltà alle origini, le Fiere
rivivono oggi con una nuova
forma, aperta anche a momenti
di approfondimento culturale e
di intrattenimento, in grado
di valorizzare al massimo ciascun prodotto e di soddisfare le
esigenze di esperti, amanti della buona cucina, nostalgici
e turisti di tutte le età. Il Circuito annuale delle dodici Fiere
storiche “Ritorno alla Fiera”, riscosso anche quest’anno un
grande successo, giunge al termine dell’edizione 2012 con
gli ultimi tre appuntamenti che animeranno con momenti di
spettacolo e squisite ricette i mesi di ottobre e dicembre.
Da sabato 20 a lunedì 22 ottobre ad aspettarvi con i suoi famosi
asini sarà il Comune di Calliano, in occasione della Fiera “L’Asino
vola”, che vedrà il suo culmine nella giornata di domenica: nel
pomeriggio infatti la tradizionale sfilata in costume medievale
per le vie del paese inaugurerà il tanto atteso “Palio Ragliante”,
dove si sfideranno i dieci asini rappresentanti i Rioni di Calliano.
Il programma sarà arricchito da momenti di animazione teatrale
e musicale, da visite guidate ai monumenti del centro storico e
da passeggiate sugli asinelli per tutti i bambini presenti. Dopo
la pausa di novembre, sarà invece il Comune di San Damiano
d’Asti a regalare un primo assaggio delle feste natalizie con la
Fiera “Il Cappone in festa”, nei giorni del 9 e del 10 dicembre,
che vedrà come protagonista questo prezioso animale dalle
eccellenti proprietà nutrizionali e dal gusto delicato. Nella
giornata di domenica, i visitatori potranno ammirarne i
migliori esemplari, assaggiarne le carni nei vari ristoranti della
zona ed entrare nelle aziende degli allevatori locali. Il Circuito
si chiuderà con la famosa Fiera del Bue Grasso, dedicata ad una
delle carni più apprezzate da esperti e buongustai, che si terrà
a Moncalvo, suggestiva roccaforte dei Marchesi del Monferrato.
Il paese si animerà per un’intera settimana di appuntamenti
eno-gastronomici e culturali, tra cui si segnalano la “Sagra
del Bollito” di domenica 9 e la 375sima edizione della “Fiera
Regionale di Sua Maestà il Bue Grasso” di mercoledi 12; durante
la Fiera, esposizione e premiazione dei capi in concorso e, per
l’intera giornata, distribuzione del tradizionale Sontuoso
Bollito Misto.
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Società La Pervinca
Agenzia Viaggi Turismo e Territorio
Per info: 339 5315104 - 348 3938038
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6››
A cura di @Filippovernetti
››
Mario
Calabresi:
viraccontoleelezioniAmericane
ST
AR
Mario Calabresi,
direttore La Stampa
“Gli americani, più di altri popoli, hanno bisogno di sentirsi
anche “ispirati” da chi si candida ad essere il loro comandante-in-capo.
In questo, negli ultimi decenni sono stati maestri Kennedy,
Reagan, Clinton e Obama”
Il prossimo 6 novembre sarà Election Day, con
gli americani chiamati a scegliere il 45° presidente degli Stati Uniti. La sfida tra Barack
Obama e Mitt Romney è all’ultimo voto: entrambi sono impegnati in uno spossante tour
elettorale per convincere gli indecisi. Per entrare nel clima della corsa alla Casa Bianca la
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ospita
fino al 6 gennaio For President. Attraverso
le immagini storiche dei fotografi Magnum,
la più nota e antica cooperativa di fotografi
al mondo, le opere di artisti, manifesti, spot
elettorali, gadget si vive il racconto della sfida elettorale. La mostra è curata da Francesco
Bonami e Mario Calabresi. L’attuale direttore
del quotidiano La Stampa è stato a lungo corrispondente a New York.
Direttore quante persone coinvolge la macchina organizzativa delle presidenziali? “È
nel quartier generale per la rielezione di
Obama, a Chicago, lo staff è passato da
168 persone a metà dell’anno a 327 a fine
anno. Nei mesi finali il numero è salito a
oltre un migliaio. Ma a questi vanno aggiunti un migliaio di responsabili locali
della campagna, che a loro volta coordinano decine di migliaia di volontari”.
Quanto costa una campagna? “La campagna
presidenziale del 2008 segnò un record di
spesa. Obama spese per la sola copertura
dei media circa mezzo miliardo di dollari
e complessivamente riuscì a raccogliere
740 milioni di dollari da impiegare nella
campagna. John McCain raggiunse circa
500 milioni. Per la campagna 2012, sia
Obama sia Romney puntano a un miliardo di dollari di fondi a testa da raccogliere tra gli elettori: all’inizio di settembre, Obama aveva raccolto 587 milioni
e Romney 524 milioni. Ci sono poi una
serie di organizzazioni che appoggiano i
candidati che a loro volta raccolgono fondi e li investono nella campagna elettorale. Secondo alcune stime, l’intera campagna elettorale 2012, incluse le elezioni
che riguardano Camera e Senato, potrebbe costare complessivamente 8 miliardi
di dollari”.
Cornell Capa © International Center of Photography / Magnum Photos / Contrasto
USA. 1960. John F. KENNEDY campaigning for president.
un numero difficile da indicare, perché si
tratta di staff in gran parte costituiti da
volontari con una presenza capillare in
tutte le città principali del Paese. Con il
passare dei mesi e l’avvicinarsi del voto
di novembre, il numero delle persone
coinvolte aumenta rapidamente: decine
di migliaia di volontari vengono mobilitati da entrambi i candidati per lavorare
al porta-a-porta, per organizzare le campagne digitali e telefoniche e per aiutare
il giorno del voto gli elettori a recarsi ai
seggi. Nel quartier generale elettorale di
ciascun candidato lavorano, nei mesi prima del voto, un gran numero di persone.
Per avere un’idea, già nel corso del 2011
7››
st
ar
© Eve Arnold / Magnum Photos / Contrasto
USA. Supporter of Barry Goldwater presidential candidate.
1964
vincitore. Senza dubbio poche campagne
sono state combattute come quella del
2000 tra George W.Bush e Al Gore, finita ai “supplementari” per l’impossibilità,
per quasi un mese, di capire chi tra i due
avesse vinto lo stato-chiave della Florida
e quindi la presidenza”.
Per vincere: meglio parlare alla pancia o
alla testa del popolo americano? “Occorre soprattutto dare prova di leadership,
convincere la gente di essere la persona
giusta al momento giusto per affrontare le sfide di quel particolare momento
storico. Gli americani però, più di altri
popoli, hanno bisogno di sentirsi anche
“ispirati” da chi si candida ad essere il
loro comandante-in-capo. In questo,
negli ultimi decenni sono stati maestri
Kennedy, Reagan, Clinton e Obama. Altri candidati come Truman, Johnson e i
due Bush sono stati invece abili nel convincere di avere quello che serviva per
rispondere alle esigenze più evidenti del
momento. Ma la ricetta vincente è un mix
di buone idee, solide capacità di leadership e tanta empatia”.
L’utilizzo dei social network ha contribuito
alla elezione di Obama? È uno strumento destinato a fare la differenza? “Senza dubbio
Il momento più emotivamente coinvolgente
della corsa alla Casa Bianca? “Ce ne sono
vari. Il discorso con cui il candidato
“accetta” la nomina del proprio partito
nella Convention, accompagnato da accurate coreografie e da un’esplosione di
entusiasmo da parte dei sostenitori, è
senza dubbio tra i più emozionanti. Anche i dibattiti presidenziali in cui i candidati si confrontano a pochi giorni dal
voto sono carichi di adrenalina, perché
una risposta sbagliata può costare tutto
e cambiare la Storia. Ma la campagna
elettorale americana è in grado di coinvolgere emotivamente fin dalle sue prime
battute nella fase delle primarie, quando
i candidati sono ancora molto vicini alla
gente, anche fisicamente, in piccoli stati
come Iowa e New Hampshire, e si coglie
in pieno la magia del metodo con cui una
delle democrazie più avanzate del mondo
sceglie il proprio leader.
La campagna più combattuta? “Tutte sono
combattutissime, anche se alcune offrono in anticipo la percezione di un chiaro
8››
Obama ha intuito la potenza dei social
network prima di altri e li ha utilizzati al
meglio, soprattutto per far arrivare il proprio messaggio in modo capillare e per
mobilitare la base e garantire l’affluenza
ai seggi (l’astensione è un fenomeno vasto negli Usa).
I social media sono sempre più importanti nella campagna elettorale, ma non
prenderanno mai il posto delle idee e
delle capacità di leadership: il sistema
elettorale americano e il ruolo dei grandi media non permetterebbero mai a un
mediocre di ambire alla Presidenza solo
perché sa usare bene Facebook o Twitter”.
È un fenomeno solo americano o può essere traslato nel contesto europeo? “I social
media saranno sempre più determinanti
anche nel contesto europeo. Le elezioni
presidenziali francesi lo hanno dimostrato: Hollande e Sarkozy si sono dati
aspra battaglia anche sulle piattaforme
“social”.
C’è un politico europeo che ha provato a
copiarne metodi e strumenti? “Sarkozy è
stato uno dei leader più “americani” degli ultimi anni anche nell’uso dei social
media preso in prestito dal modello statunitense. Ma da sempre la politica Usa è
un laboratorio elettorale a cui gli europei
attingono per importare idee da adeguare poi ai sistemi dei loro paesi”.
Il pronostico per la prossima sfida ObamaRomney? “È ancora molto aperta ed è
legata – come già in passato – anche a
possibili elementi esterni. Il crollo di Lehman Brothers nel settembre 2008, per
esempio, ebbe un peso importante nelle
elezioni del novembre successivo. Stavolta, a differenza del passato, l’elettorato
è molto polarizzato, non ci sono vaste
aree di indecisi da convincere, il lavoro
dei candidati sembra più mirato ad elettrizzare e mobilitare la base per portare
più gente ai seggi rispetto all’avversario.
Da questo punto di vista, Obama sembra
avere ancora la migliore macchina organizzativa e appare in vantaggio”.
Jonathan Horowitz Obama 08, 2008
Installazione mixed media
Courtesy Gavin Brown’s Enterprise, New York
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attraverso donazioni di privati cittadini e di aziende.
Aiutaci anche tu!
st
ar
A cura di @Barbara Odetto
Italoamericano, classe 1983,
Peter Cincotti vive di musica
da sempre e da (più) giovane
ha ricevuto numerosi
riconoscimenti.
Lui, però, non si sente
un bambino prodigio,
ma un ragazzo che sa vivere
e cantare la sua età.
››
Peter
Cincotti
Nonchiamateloenfantprodige
Nato e cresciuto all’ombra della Statua della Libertà, questo ventinovenne simpatico e
poliedrico ha una parte di dna italiano, come
sottolinea lui stesso: “La nonna era di Piacenza e il nonno di Napoli quindi ho conosciuto
le tradizioni del vostro Paese fin da piccolo
ed ho assimilato alcuni dei vostri valori come
l’importanza della famiglia”. A proposito dei
legami più stretti, Peter è rimasto orfano di
padre da ragazzino, ma
ha sempre avuto il
sostegno della
madre Cynthia,
che lo ha indirizzato alle sette note, e della
sorella maggiore
Pia, con la quale ha
scritto un musical che
ha debuttato con successo lo scorso luglio al
Musical Theatre Festival di
New York. Pianista, cantautore e compositore, questo ragazzo
che piace alle fan ha già pubblicato
quattro album di successo.
Peter, tu hai iniziato a suonare a quattro
anni: cosa rappresentava per te la musica?
“Un gioco. Durante la prima lezione di
pianoforte mia madre chiese all’inse-
10››
gnante di farmi suonare quello che volevo in modo che mi divertissi. Spaziavo
dalle colonne sonore dei film al Fantasma
dell’opera passando per le sigle dei quiz
televisivi. Ero così contento che non vedevo l’ora di suonare. Le sono grato per
l’intelligenza che ha dimostrato nel non
forzarmi ad imparare la musica classica
in maniera canonica. Tutto è stato così
fluido che mi è venuto spontaneo iniziare a comporre a 9 anni e poi esibirmi nei
club di New York a 15”.
Negli anni precedenti il primo disco, Peter
Cincotti, hai ricevuto diversi premi: ti sei
mai sentito un prodigio?
“In effetti nel periodo in cui frequentavo l’High School mi esibivo nei locali di
Manhattan e nel ’99 sono stato in tour
con Harry Connik Jr; ricordo anche che a
17 anni ho suonato alla festa della Polizia
di stato alla Casa Bianca, ma non ho pensato di essere diverso dai miei coetanei.
Ho ricevuto riconoscimenti importanti e
ne sono felice, ma non ho mai creduto di
essere all’apice del successo”.
A soli 29 anni hai all’attivo già quattro cd:
ce ne parli?
“Nel primo disco ho reinterpretato i classici del jazz in chiave del tutto personale, mentre in quello successivo, On the
Moon, ho spaziato all’interno del pano-
rama musicale e accanto ad alcune rivisitazioni jazz ho inserito brani scritti da
me. Volevo che il mio materiale fosse al
centro dell’album e che le cover seguissero il mio stile. In East of Angel Town,
del 2007, c’erano solo canzoni pensate,
composte e arrangiate da me come December Boys, che è stata inserita nella
colonna sonora dell’omonimo film. In
questo terzo lavoro, che è più eclettico
dei precedenti, ho sperimentato sonorità
che spaziano dal pop al jazz, dal blues al
rock”.
Arriviamo all’ultimo cd, Metropolis, distribuito in Italia da Egea Records.
“Lo considero un’evoluzione del mio percorso musicale:da crooner a compositore, cantante e pianista. Le dodici tracce
virano verso il pop in maniera naturale
perché la musica per me è creare qualcosa, non ripeterla. L’album descrive la
vita di oggi e non si riferisce ad una città in particolare, ma al paesaggio urbano in generale. La canzone che intitola
il cd è stata l’ultima ad essere registrata
ed esplora le gioie e i mali dell’esperienza
urbana contemporanea da diversi punti
di vista. In questo lavoro ho affrontato alcuni temi legati al sociale che si ritrovano
in Graffiti Wall, World Gone Crazy e in
My Religion, ma parlo anche di amore e
romanticismo. Un esempio sono Take a Good Look, Before I Go, Do or Die, Fit You Better”.
Come è evoluta la tua musica?
“Il mio percorso musicale non è diritto, ma circolare. Lo
paragonerei alle basi di un campo da baseball. Il primo e
il secondo album mi hanno riportato alla casa base, mentre East of Angel Town mi ha allontanato dal jazz e mi ha
fatto scoprire il pop. Metropolis è il sequel ideale del terzo
cd e completa un nuovo cerchio”.
È stato difficile togliersi l’etichetta di crooner e dimostrare che
puoi scrivere e interpretare brani tuoi?
“All’inizio sì perché in molti ti chiedono di
ripetere sempre lo stesso schema vincente.
Io però credo che sia importante essere se
stessi ed esprimere la propria vena artistica personale”.
In questa ultima fatica hai scelto un produttore del calibro di John Fields, che in passato ha
lavorato con Pink, Jonas Brothers,
Switchfoot, Andrew W. K. per
citarne alcuni. Come è nato il
connubio?
“Non appena ho incontrato
John, siamo subito andati d’accordo. Ha prodotto un’enorme varietà di
musica e in lui c’è anche
il sound blues-funk di
Minneapolis. Tutti questi
diversi elementi sono stati
fondamentali per il disco
ed è stato entusiasmante
collaborare con qualcuno
che parla così tanti linguaggi
sonori”.
Peter Cincotti e il cinema: that’s
amore?
“In effetti ho avuto un piccolo
ruolo nel film Beyond the Sea di
Kevin Spacey ed ho contribuito a
scriverne la colonna sonora. Sono
anche stato il pianista in SpiderMan 2, ma non mi sento un attore
(ride)”.
Tu hai anche firmato un musical.
Come è stata questa esperienza?
“Fantastica. How deep is the
ocean? è stato presentato lo
scorso luglio al Musical Theatre
Festival di New York ed è stato
apprezzato. Mia sorella Pia aveva scritto la trama ai tempi del
liceo e mi aveva chiesto di comporre le melodie; ci ho lavorato
quattro anni e alla fine ho scritto
venti canzoni. E’ stata una vera
sorpresa vedere questo progetto
concretizzarsi”.
11››
ten
den
ze
A cura di Alessandra Bedin
Autunno-Inverno
2012,
un’occhiataalcoloredellastagione
Innanzitutto, dando uno sguardo alla moda di quest’anno, non possiamo non notare che, dai nostri armadi, il nero non è mai
scomparso. Rimane, ancora una volta, il sinonimo più riuscito di eleganza, formalità e buon gusto, ma a patto che sia dosato
nelle giuste sfumature e declinato su tessuti azzeccati. Si può abbinare con tutto o quasi, il nero è un colore mai fuori luogo, e
a ribadirlo sono gli stessi stilisti: Versace afferma che il colore è un must ma il nero è sempre affascinante; lo stesso vale per
Giorgio Armani che esalta, sulle tinte più cupe, accessori rosa e arancioni. Più austera nei toni e nel portamento, invece, la
donna Dior la cui formalità non passa mai inosservata e il cui look predilige il total-black. Ma al di là delle grandi passerelle,
al di là di quello che detta la moda, noi ci dobbiamo scontrare con la dura realtà dell’inverno, delle piogge, della neve e del
freddo. Vediamo allora come poter sposare tendenza e praticità.
Mantelline antipioggia
Per le fashionist che hanno voglia di dare
un tocco glam ad ogni capo del proprio
guardaroba, anche a quelli più pratici,
sono perfette le mantelle antipioggia eleganti. Si tratta di un utile alleato nelle
giornate piovose che aiuta a non bagnarsi mantenendo al contempo un look femminile e sofisticato.
I modelli: Adidas ha uno stile easy chic;
questa mantella da indossare in caso di
pioggia è stata disegnata in esclusiva dalla stilista britannica Stella Mc Marteny
ed è stata dedicata ai giochi olimpici di
Londra 2012. È in materiale idrorepellente e dotata di cappuccio, dettagli che la
rendono perfetta sia in città che nel tempo libero per ripararsi da pioggia e vento. Dal punto di vista dello stile, invece,
è un capo dal sapore vagamente vintage
12››
che propone nei colori bianco e blu sbiaditi. Tra le mantelle eleganti donna, una
delle proposte più interessanti e performanti è quella disegnata
dal brand italiano Pirelli
PZero, si tratta di un capo
ispirato alle classiche
“antipioggia” ma realizzato in un tessuto laccato ed
al contempo stretch che,
oltre a conferire proprietà antivento ed antiacqua
senza ostacolare i movimenti, rende la mantella
particolarmente trendy.
Indicata per le donne che
vogliono affrontare le cattive giornate invernali con efficacia e stile. Yves Saint Laurent, un brand di alta
moda, tra i più prestigiosi al mondo, presenta un pratico accessorio antipioggia.
Difficile in questo caso pensarlo come
un pratico accessorio antipioggia! La mantella è
in plastica e tessuto idrorepellente proposta in
colori moda, in versione
trasparente e ovviamente in nero. Come indossarle? Per completare il
look destinato alle giornate invernali, le mantelle antipioggia eleganti
possono essere abbinate
ad accessori d’élite: come
ad esempio un ombrello
in tinta o abbinato, oppure gli stivali da
pioggia in gomma.
Stivali di gomma:
cosa suggeriscono
i brand
Per le giornate uggiose, gli stivali anti pioggia di gomma
e le novità proposte dai vari brand sono davvero tante.
Kartell consiglia articoli molto glamour in pvc, gomma,
eco-pelliccia, rigorosamente stile urban adatti a quando
le strade si trasformano in torrenti. I colori spaziano dal
nero al marrone dal grigio al beige, all’immancabile blu
notte. Le forme sono affusolate ed alcuni modelli sono
caratterizzati da una zeppa lucida. Non può mancare
per la città lo stivale Hunter, in gomma e molto colorato, adatto anche per escursioni che prevedono fanghiglia.
Nati in Scozia, sono disponibili in tre modelli Fun, Sport
o Work al costo di 90 euro. A seconda del colore venduto,
una parte del ricavato è devoluta ad associazioni benefiche. Killah presenta per la serie ‘Singing in the Rain’,
un accessorio a pois, a scacchi oppure con una nuvola di
farfalle svolazzanti. È un accessorio glam per la stagione piovosa raccomandato da questo giovane marcchio.
Mentre Burberry propone invece
stivali da pioggia stampa check, con
tacco 30 mm. in 100% pvc, suola di
gomma, completamente sfoderato a
185 euro, Le Chameau ha creato un
articolo resistente all’acqua in pelle e
caucciù. L’interno è in pelle come pure
la suola, con una chiusura laterale, zip
nascosta ed inserti in pelle, ad un costo di 459 euro. Per i piedi, la Pirelli ha
realizzato una simpatica linea di stivali
da pioggia che mescolano un aspetto
più sportivo, utilizzando ad esempio colori
come il giallo che richiama la classica cerata, a dettagli fashion come la suola sagomata e il tacco femminile.
Dolce e Gabbana prova invece a conquistarci con delle
fantasie animalier stampate sulla gomma o sulla stoffa
che copre l’imbottitura del gambale. L’unica via comunque per indossare gli stivali da pioggia in gomma resta in
ogni caso l’ironia: un po’ Amelie, un po’ eterna bambina,
ecco l’atteggiamento giusto per sfoggiarli in particolare se
hanno fantasie a pois. Nel caso invece di stivali in vernice
come quelli firmati Max Mara possiamo osare anche un
look più elegante e portandoli in ufficio senza farci troppi
problemi!
Per i più piccoli
Il primo accessorio da acquistare ai bambini, per l’autunno inverno, sono gli stivali anti pioggia di gomma e le novità, per tenere i piedi asciutti sono davvero tante. Sono
tutti articoli molto colorati, a fantasia e con gli eroi dei
cartoni animati stampati sulla gomma. Originali sono gli
“Stivali Tutti Miei”, venduti tutti bianchi con un kit creativo di 6 colori atossici e resistenti all’acqua, con i quali i
bambini possono diventare dei piccoli designer ed esprimere tutta loro fantasia.
13››
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om
A cura di Vittoria Cisella
Halloween?
Seiprontoper
L’ultima notte di ottobre ognuno diventa
il suo supereroe preferito o la protagonista di quel cartone tanto amato. Ma bisogna stare al passo con i tempi: la mamma nostalgica non può riproporre al suo
figlioletto un passatissimo Hallo Spank
della sua era. Ormai le mode per i costumi più richiesti si basano principalmente
sui nuovi bockbuster. Quest’anno infatti
vedremo sulle nostre strade moltissimi
supereroi reinventati grazie alla pellicola che ha sbancato i botteghini “The
Avengers”, ma ritroveremo anche una
principessa delle favole che con “Biancaneve e il cacciatore” ha stupito di
nuovo il mondo. Molti improvviseranno
una vocazione religiosa e da ammazza
vampiri solo per seguire le orme del protagonista di “The Priest”. I più piccini
invece scorrazzeranno per le case vestiti
da Alex il leone, da Melman la giraffa ipocondriaca o con le sembianze
del simpaticissimo Marty la zebra per
essere catapultati nel mondo di “Madagascar”. Alcuni adorano talmente tanto
14››
questo film d’animazione che su www.
wondercostumes.com si trova addirittura il travestimento da scatola in cui
i nostri cari animali nel primo film sono
stati spediti sull’isola africana. Uscendo
dal cinema e addentrandosi nei nuovi
giochi da smartphone possiamo trovare anche costumi di tutte le taglie con le
simpatiche forme degli Angry Birds.
Per quelli che invece vogliono riciclare
un costume degli anni scorsi può almeno
completarlo con un bellissima borsa
coordinata a cervello di zombie che
su www.tuttocostumi.it costa solo
19,40€.
La notte del 31 puoi armarti di un
costume spaventoso, tanta voglia
di divertimento e partecipare ad
una terrificante caccia al tesoro
tra i vicoli del centro storico alla
scoperta degli spiriti che abitano la città. Sarai guidato
da una mappa magica e
alla fine una dolce cioccolata calda delizierà il tuo
cuore impaurito. Possono partecipare tutti, ma è necessaria una prenotazione telefonica al numero 011 853670
o via mail [email protected] - [email protected].
Il ritrovo è alle 20:15 in Piazza Castello fronte Palazzo
Madama e i costi sono dai 15€ per gli adulti, 10€ per i
bambini dai 6 agli 11 anni e 5€ per quelli fino ai 5. Sempre
la sera del 31 dalle 21 in avanti al Palavela si pattinerà
tra streghe, zombie e vampiri con animazione e musica.
Basta quindi indossare una maschera e dei pattini da
ghiaccio e trovarsi in Via Ventimiglia 145, ingresso dal
parcheggio Nord. Per i possessori della “Palavela Card”
(gratuita e ottenibile all’ingresso del Palavela), l’entrata
avrà un costo speciale. Per informazioni basta chiamare
lo 011 6164763 o mandare una mail a www.palavelatorino.it . Continua invece la tradizione del Museo Egizio di aprire le porte nelle serate del 28-29-30-31 ottobre
dalle 20.00: in compagnia con un egittologo gli impavidi
visitatori potranno scoprire gli antichi misteri dei sarcofagi, mummie e geroglifici. La visita dura 60 minuti e la
prenotazione è obbligatoria al 011.4406903 o [email protected] . Il costo è dai 7 € per i bambini (5-12 anni) ai
10€ per gli adulti. Sono moltissime le splendide iniziative
che vengono organizzate ogni anno: puoi visitare il sito
www.regioni-italiane.com/notte-di-halloween.
per scovare quelle che sono della tua città.
Molti però vengono invitati a casa di amici a festeggiare Halloween in allegria così sorge il solito
aspro problema: cosa porto?
Un’idea sfiziosa da presentare
agli amici potrebbe essere quella
delle “Dita mozzate” presa da
www.allrecipes.com. Basta unire
una tazza di burro fuso, una di
zucchero, un uovo, un cucchiaino di estratto di mandorla e uno
di estratto di vaniglia in una terrina, amalgamare insieme con lo
sbattitore elettrico, aggiungere
gradualmente due o tre tazze di
farina, un cucchiaino di lievito, uno di sale, poi far riposare in frigo per 20 a 30 minuti. Nel mentre preriscaldate
il forno a 165° e posizionate la carta forno sulla teglia che
intendete usare. Una volta passati i 30 minuti prendete la
pasta e tagliatela in piccole porzioni da modellare a forma
di dito, premete una mandorla intera sulla estremità di
ogni biscotto per dare l’aspetto di un unghia lunga. Cuocere in forno fino a quando i biscotti sono di un colore
dorato, tra i 20 e i 25 minuti. Una volta che si saranno raffreddati, impiattate i biscotti e con una marmellata rossa
ricoprite l’estremità come fosse sangue.
Ricetta più semplice ma molto di impatto
sono i “bulbi oculari” fatti con il gelato
alla vaniglia, un m&m’s blu, verde o marrone al posto delle pupille e la solita marmellata rossa per il sangue o una top cream in barattoli alla fragola. A voi la scelta.
15››
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A cura di Mariella Valente
Giocare, che
Spasso!
Giocare è una cosa seria, lo sapevate? Il gioco per il bambino è il mezzo indispensabile per acquisire nuove competenze ed
entrare in relazione con il mondo circostante in modo diverso ad ogni fase della crescita. Inoltre, contribuisce al suo benessere
dal un punto di vista fisico, cognitivo, sociale, emotivo-affettivo ed è così importante da essere riconosciuto dalle Nazioni
Unite come un diritto fondamentale. Per questo, fin dall’antichità, gli esseri umani hanno sempre giocato e continuano a farlo
ancora oggi, solo i giocattoli sono cambiati. E le novità riguardano proprio questi oggetti del desiderio infantile: super tecnologici, digitali e fantasiose rivisitazioni della tradizione ludica. Senza contare che spesso non si smette mai di giocare, nemmeno
da grandi. Ma attenzione, come diceva Pablo Neruda “il bambino che non gioca non è un bambino, ma l’adulto che non gioca
ha perso per sempre il bambino che ha dentro di sé”.
Generazione touch-screen
I nativi digitali continuano a stupirci. Sono sempre più piccoli i bambini abilissimi nell’uso delle nuove tecnologie che a partire dai 6 mesi, sono interessati all’Iphone, Ipad e tablet grazie allo schermo da toccare (touch-screen). Non
parliamo poi dei più grandicelli in grado di intrattenersi al computer con giochi,
disegni da realizzare e colorare con le dita o per seguire i cartoni animati, le fiabe interattive e le canzoncine su YouTube. Geni? No, semplicemente bambini
curiosi che hanno la fortuna di vivere l’era digitale. Il problema è un altro: quali
effetti hanno questi apparecchi sullo sviluppo del bambino? Le risposte ancora non ci sono, perché la tecnologia touch-screen è solo da un paio d’anni sul
mercato e i pareri degli esperti sono discordi. Alcuni ricercatori americani, del
Joan Ganz Cooney Center (associazione che studia l’apprendimento dei bambini
nell’era digitale), sostengono un arricchimento del patrimonio lessicale (+ 27%)
nei bambini trai 4 e i 7 anni che utilizzano app educative. Altri invece mettono in
guardia contro i pericoli futuri come disturbi dell’attenzione e isolamento. Forse
la via di mezzo è quella più praticata dai genitori: a piccole dosi, come la TV.
16››
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Torino, i luoghi del gioco
Il tema della cultura ludica si intreccia naturalmente
con la storia educativa di Torino. Intorno al gioco sono
nati, già alla fine degli anni Settanta, numerosi progetti
e luoghi destinati sia a sostenere l’approccio ludico alla
conoscenza, sia a recuperare e divulgare un patrimonio
straordinario di saperi e di cultura provenienti dalla tradizione del territorio. Un sistema organizzato, quello dei
Centri di Cultura per il Gioco del Comune di Torino, che
ha saputo dare continuità ai progetti nel corso del tempo, e comprende attualmente sei ludoteche distribuite su
tutto il territorio cittadino e un Centro per la Cultura Ludica, primo in Italia. Luogo emblematico quest’ultimo, in
quanto è contemporaneamente spazio espositivo, luogo
di ricerca e formazione. Dove è possibile visitare la Collezione Perempruner, composta da giochi e giocattoli della
tradizione popolare ormai scomparsi, la Collezione Mino
Rosso con oggetti ludici provenienti da tutto il mondo,
ben cento collezioni curiose e la ricca sezione modellismo. Un spazio destinato anche agli adulti che vogliono
riscoprire e liberare l’homo ludens che abita in ognuno di
noi. Info www.comune.torino.it/gioco
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Controlliamo sempre che sui prodotti ci sia la presenza
del marchio CE, l’unico che dà per certa la conformità degli articoli. Una garanzia per la salute e l’incolumità dei
nostri piccoli, visto che solo nel 2009 sono stati ben 180
mila i bambini ricorsi alle cure sanitarie per giocattoli
pericolosi. Statistiche così allarmanti hanno determinato
l’entrata in vigore, circa un anno fa, della direttiva sulla
sicurezza dei giochi e, recentemente, la Commissione Ue
ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione trasmesso su tutti i canali TV.
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Interviste
wellness
fitness
sport&benessere - VII EDIZIONE
sport&benessere
Intervista
FRANCESCA
PICCININI
“L’importante è vincere”
> di Filippo Vernetti - foto di Enrico Vergnano
Il 21 ottobre, al Palaruffini, con la sfida tra la Duck Farm
Chieri Torino e la Foppapedretti Bergamo non inizia solo il
massimo campionato di volley femminile. Nella prima giornata Francesca Piccinini, neo-acquisto della compagine piemontese, ritroverà la sua ex squadra. Dopo 13 anni passati
nella città lombarda la schiacciatrice è subito coinvolta in
una sfida col destino. Abituata a vincere, ha scelto i colori
della Duck Farm per continuare a puntare in alto.
Con quale spirito affronti la nuova avventura alla Duck
Farm Chieri Torino? “Con tanto entusiasmo. A Torino c’è
un progetto importante e in questi primi giorni di lavoro si
respira un bel clima. Non vedo l’ora di scendere in campo.
Affrontare subito quella che è stata la mia squadra (e molto
di più) per ben tredici anni della mia vita di donna e giocatrice, all’esordio in campionato al Palaruffini sarà una bella
emozione”.
Qual è la tua ricetta per portare la squadra in alto? “È un
segreto… che è meglio non svelare alle avversarie (ride)!
Battute a parte credo nel lavoro svolto giorno dopo giorno
in allenamento. La giusta chiave di lettura penso vada trovata nelle motivazioni e negli obiettivi da raggiungere. A
Bergamo ogni anno ne avevo una differente. Quest’anno ci
sono mille stimoli diversi tra loro. C’è solo l’imbarazzo della
scelta”.
20
Qual è la forza di questo gruppo? “E’ ancora presto per
poterlo dire, sicuramente la Duck Farm è una squadra che
ha mezzi tecnici non indifferenti. Io e Martina Guiggi siamo le atlete con maggiore esperienza, ma assieme a noi ci
sono molte giocatrici che fanno parte della Nazionale o che
potrebbero farne parte con un presente importante e un
futuro brillante davanti. Toccherà a noi come gruppo essere
veramente tale e trovare la giusta alchimia in campo”.
Quante possibilità ci sono di vincere lo scudetto? “Quando
si parla di scudetto i calcoli e le probabilità non bastano e
soprattutto non contano quelli fatti alla vigilia. Per raggiungere un obiettivo così importante tutto deve essere perfetto
nei minimi dettagli. Quello che posso dire è che non avremo
paura di nessuno e solitamente sono abituata a lottare per
grandi obiettivi e se ho scelto Torino invece che l’estero una
motivazione c’è… indovinate voi quale”.
Tra le squadre pretendenti al titolo c’è una “osservata speciale”? “Magari ce ne fosse soltanto una. La concorrenza
è agguerritissima. Diciamo che Busto Arsizio, Modena, Piacenza e Villa Cortese sono in “pole position”.
Lo stato di salute della pallavolo italiana? “Ottimo, il nostro campionato è tra i più competitivi al mondo. Alcune
mie colleghe hanno scelto di giocare all’estero, ma la qualità della nostra pallavolo resta altissima. Siamo un punto di
riferimento a livello mondiale questo è innegabile”.
Possiamo contare su un buon vivaio? “Assolutamente sì, i
successi delle nazionali giovanili azzurre sono sotto gli occhi
di tutti. Agli ultimi europei juniores disputati recentemente
le ragazze hanno vinto il bronzo e i ragazzi l’oro”.
Come far crescere nuovi talenti? “Anche in questo caso,
come per lo scudetto, non c’è una ricetta predefinita. Il
primo passo è avvicinare le ragazze (o i ragazzi) alla pratica sportiva creando occasioni di gioco per far conoscere lo
sport. Il processo di “selezione” arriva solo una volta raggiunto un livello piuttosto alto dove penso si arrivi non tanto per agevolazioni legate all’età, ma per meriti acquisiti sul
campo anche con un po’ di intraprendenza specie quando
si è giovani. A diciotto anni io andai a giocare in Brasile per
conoscere un mondo nuovo e un modo diverso di giocare a
pallavolo. Ho imparato molto da quell’esperienza”.
Un consiglio a una giovane che da grande sogna una carriera come la tua? “La pallavolo per prima cosa deve essere
gioco e divertimento. La passione è alla base di tutto. Per
diventare una giocatrice di alto livello nel corso degli anni ci
sono tante componenti. Non arrendersi mai e dare sempre
il meglio sono delle buone basi”.
Quali doti ci vogliono per arrivare in alto? “Ovviamente
doti tecniche, ma anche tanta costanza. Non bisogna mai
lasciare nulla al caso”.
La lezione che non hai dimenticato? “Imparare dalle sconfitte per raggiungere la prossima vittoria”.
Come ti lasci alle spalle le delusioni? “Pensando al prossimo
obiettivo da raggiungere”.
Quali trofei sogni di aggiungere alla tua bacheca? “Ho avuto il merito e la fortuna di vincere tanto, quasi tutto nella
mia carriera e vorrei vincerne ancora con la maglia della
Duck Farm. Non ho preferenze, l’importante è vincere”.
…per lo sport…
Accappatoi e Teli in microfibra
e spugna:
Reggiseni sportivi:
sport&benessere
Intervista
ALEX
BELLINI
Quando lo sport è estremo
> di Filippo Vernetti
Acqua, terra, aria. Accetta la sfida di ogni elemento della natura: Ha corso nel deserto, lungo i 250 km della Marathon
des Sables, sotto il sole cocente del Sahara marocchino. Nel
2003 ha partecipato all’Alaska Ultra-Sport, coprendo in 27
giorni il tragitto all’interno del fiume Yukon, tra ghiaccio e
neve. In solitaria ha sfidato le acque dell’Atlantico: nel 2005,
dopo due tentativi andati a vuoto, ha navigato per 226 giorni, fino a raggiungere, dopo oltre 11mila km, Fortaleza in
Brasile. Nel febbraio 2008 tenta la traversata del Pacifico:
ad appena 60 miglia da terra e dopo 294 giorni in mare, è
costretto a rinunciare, causa le condizioni meteo proibitive. L’ultima passione è la mongolfiera: spinto dalle correnti
ascensionali, va a zonzo nel cielo. Lui è Alex Bellini, l’atleta
che da del tu all’estremo.
Dalle corse nel deserto alle traversate negli oceani. Qual è
la molla per mettersi alla prova con sfide sempre al limite?
“Riuscire a guardarsi un po’ più da vicino. Mettere il naso in
quelle pieghe di me stesso in cui generalmente non ho accesso. L’avventura per me è solo il pretesto, o la conditio sine
qua non, per esplorare me stesso”.
Qual è stata la sfida più rischiosa da affrontare? “Il secondo
tentativo di traversata dell’Atlantico del 2004. Si concluse con
un naufragio a Formentera, da cui ne uscii vivo per un gran
colpo di fortuna. Ripartire nel 2005 con il ricordo di quanto
22
fosse stato duro e rischioso l’impatto con la roccia di Formentera, è stata una delle decisioni più difficili da prendere”.
Per 294 giorni ha navigato nel Pacifico dal Perù all’Australia,
in completa solitudine. Quali pensieri l’hanno accompagnata
durante i lunghi giorni in mare? “Ogni genere di pensiero,
non c’erano filtri. Quello più comune era la consapevolezza del lusso che mi stavo concedendo stando da solo per 10
mesi”. Di cosa ha avvertito la mancanza? “Il giorno in cui partii da
Lima, il 21 febbraio 2008, ero sposato con mia moglie da
poco più di 7 mesi. Anche lei era presente al momento e la
cosa di cui avvertii più la mancanza fu la sensazione di averla
vicina”.
E’ più difficile tenere sotto controllo la fatica o la solitudine?
“La solitudine è una sensazione generata da uno stato d’animo e gestire i propri pensieri è più impegnativo che gestire
le proprie forze”.
Il momento più difficile della traversata? “Ho incontrato tanti giorni difficili: sceglierne uno su tutti è una sfida molto impegnativa. Ricordo in maniera particolare il momento in cui,
a cento giorni da terra, la barca venne rovesciata da un onda
molto violenta ed io fui scaraventato in acqua. Per qualche
minuto fui in balia del mare con la barca sotto-sopra. In pochi secondi mi passarono per la testa centinaia di immagini
catastrofiche”.
Mediamente quando inizia la preparazione per le gare? Come
sono articolati i programmi di allenamento? “Io non faccio
gare anche se ho uno spirito molto competitivo. Quando ero
ragazzino correvo in mountain bike e sciavo, ma erano altri
tempi! La sola preparazione fisica generalmente inizia 8-10
mesi prima della partenza. La preparazione tecnica può durare anni. I programmi di allenamento sono molto vari, dipende
molto dall’impegno a cui sarò chiamato durante l’avventura.
Lo scorso anno, per esempio, ho attraversato gli Stati Uniti da
Los Angeles a New York di corsa e gli allenamenti più intensi
prevedevano circa 450 km di corsa alla settimana più qualche
seduta di defaticamento in bicicletta e molti esercizi di mobilità articolare. Ero impegnato dalla mattina alla sera!”
La resilienza è la forza per vincere le sfide impossibili? “Sì, in
un certo senso. È la forza di risalire in barca quando il mare
l’ha rovesciata. È la forza di riprovarci, il coraggio di rimettersi in gioco, di accettare la possibilità di perdere tutto nel
tentativo di raggiungere quanto sognato”.
La prossima sfida da affrontare? “Ho alcune idee per avventure future, ma il periodo non è il più propizio. Non saranno
comunque sfide in mare. Ora mi sto dedicando a un libro che
sto scrivendo con un imprenditore di successo. Ci vogliamo
focalizzare sulle analogie tra l’essere avventuriero e l’essere
imprenditore. Due modi distinti ma molto simili di intendere
le sfide della vita”.
Su quali motivazioni far leva per vincere in ogni campo: nel
lavoro come nello sport? “Credo che nel lavoro, nello sport e
nella vita in generale l’unica cosa che valga la pena di fare è
quella di occuparsi di fare ciò che ci entusiasma, che ci appassiona. Così facendo saremo naturalmente motivati. Basta con
il senso del dovere che ci porta ad accettare di fare cose che
non amiamo. Prima di tutto abbiamo il dovere, per noi stessi
e per gli altri, di essere felici perché di conseguenza rendiamo
felici anche chi ci sta vicino”. Erboristeria
Gino San
FORTI E MAGRI
La prima immagine che resta impressa è quella del volto amichevole, chino ad ascoltare le persone. Poi ci sono le parole dell’esperto che con termini semplici spiega, consiglia, conforta i tanti che
entrano nell’erboristeria di via Arcivescovado 5, chiedendo un
aiuto per migliorare la propria salute e il proprio benessere psicofisico. Fa contemporaneamente informazione culturale e dona una
nota di calore umano, sempre più rara di questi tempi. Lui è Gino
San: diplomato alla facoltà di Medicina di Urbino, con alle spalle
un’esperienza trentennale in Naturopatia. Da ogni suo gesto traspare il desiderio intimo di aiutare l’altro. “Non sopporto la sofferenza umana - ammette -. Il mio obiettivo è condividere con il mio
prossimo il bagaglio di conoscenze che ho accumulato in 32 anni
di studio e professione, correggendo stili di vita sbagliati, portatori
silenziosi di patologie anche gravi. Viviamo in un periodo storico
contraddistinto da un’ignoranza diffusa, inseguiamo il benessere
fugace, curiamo il sintomo invece di focalizzarci sulle cause che
hanno portato all’insorgere del problema. Cambiando rotta, imparando a vivere con coscienza, si arriva a scoprire il senso profondo
e primigenio della vita, godendone in armonia con gli altri e la
natura che ci circonda in ogni istante”.
Gino San, ci faccia un esempio di uno stile di vita dannoso?
“L’obesità: il peso eccessivo è un killer silenzioso. L’abuso di zuccheri, grassi animali e una cattiva alimentazione creano squilibrio
energetico non solo nel corpo ma anche nell’anima. Tutti fattori che possono portare all’insorgere di malattie importanti. Per sconfiggere l’obesità ho studiato il progetto Forti e
Magri”.
Come funziona? “Non è una dieta ma un
vero e proprio programma di salute che si
realizza con consigli alimentari ad hoc per la
persona. Ha una forte componente educativa, perché centrato sulla scienza
alimentare che fonda il suo principio nel rispetto del corpo, che per
essere sano necessita anche di un
forte equilibrio morale e spirituale.
Nel programma è fondamentale il
ricorso ad alcuni integratori naturali: verrà utilizzata la microalga
spirulina di alta qualità (ricca di sali
minerali, vitamine, proteine favorisce
Scienza, cultura e professionalità
Diplomato all’Università di Urbino
Studioso di Naturopatia Olistica
il nutrimento del corpo e la sazietà), la fucoxantina che aiuta a
smaltire i grassi, il cla fondamentale per il tono muscolare, l’idrosan e l’herbalinea per drenare sgonfiare e depurare. Il programma
agisce sia di giorno che di notte, senza effetti collaterali. I primi 10
kg. si perdono velocemente”.
Quali i benefici oltre la perdita di peso? “Molteplici: oltre alla riduzione di colesterolo e trigliceridi, ne trarranno un giovamento
immediato le articolazioni e i muscoli. Anche le capacità intellettive e spirituali miglioreranno”.
In questo periodo dell’anno molte persone devono combattere
con dolori articolari e muscolari. Cosa consiglia? “Un nuovo
prodotto a base di cartilagine di squalo. E’ un trattamento straordinario per chi soffre di artrosi e reumatismi. Le cartilagini di squalo contengono infatti molecole presenti nelle nostre articolazioni,
glucosammina e controidina solfato. Il prodotto è arrivato in Italia
da pochi anni ma negli Usa è impiegato assiduamente dai medici
sportivi per curare gli atleti da dolori e infiammazioni articolari.
Inoltre in caso di dolori acuti si avrà un sollievo immediato usando la pomata balsamika (13,50 €), senza effetti collaterali!”
Via Arcivescovado, 5/B angolo Via Roma (To) - Tel 011.547971
Orario continuato dalle ore 10,00 alle ore 19,00 - chiuso il mercoledì pomeriggio
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I consigli di Gino San non sostituiscono il medico, in caso di patologie chiedere la sua collaborazione
GINO SAN DALLA NATURA LA VIA PER GUARIRE
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Wellness
contenute al suo interno. Ma c’è di più: oltre che rilassante
e gratificante, il cioccolato idrata, nutre e ammorbidisce la
pelle del corpo. Si compone infatti di principi attivi naturali
quali burro di cacao – che ha un’azione emolliente, nutriente, protettiva e anti età – sali minerali dall’effetto tonificante e tannino che ha un elevato potere snellente. Grazie alla
presenza di diverse sostanze antiossidanti, contrasta infine
l’invecchiamento cutaneo.
UN TUFFO
nel blu
> di Barbara Odetto
Se è vero, come sostengono studi recenti, che il 75% delle
malattie di oggi sono causate dal tenore di vita stressante
al quale siamo sottoposti quotidianamente, è altrettanto
vero che concedersi una pausa potrebbe essere la soluzione
ottimale per regalare armonia al fisico e alla psiche. Negli
ultimi anni le SPA, i centri wellness, così come i trattamenti
e le cure per la persona, sono diventati una voce fissa del
budget di molte donne, ma anche di molti uomini.
Hair SPA
Non chiamateli parrucchieri! Gli esperti che effettuano i
trattamenti per i capelli sono infatti dei veri guru del settore, così come le Hair SPA non sono dei saloni di acconciatura, ma delle beauty farm dedicate al cuoio capelluto e alla
chioma. Tra i trattamenti proposti ci sono lo scrub, gli impacchi al cioccolato o alla frutta esotica, la digitopressione
del cuoio capelluto e molto altro ancora: il tutto preceduto
da un’attenta analisi del capello in modo da suggerire un
programma di benessere personalizzato.
Chocolat
Massage
Lo chiamano massaggio del
sorriso: sarà perché il cibo
degli dei ha la capacità indiscussa di stimolare il sistema nervoso centrale e di
migliorare indiscutibilmente l’umore. Merito della
caffeina e della teobromina
24
il successo
della vinoterapia
Il successo della wine terapy deriva dal fatto che
i polifenoli, gli oligoelementi e le diverse vitamine contenute negli acini d’uva, nella vite e nello
stesso vino hanno elevate proprietà antiossidanti che migliorano la qualità della pelle, oltre che
della circolazione, e che attenuano diverse forme
di stress. Non solo in vino veritas dunque, ma in
vino salus.
Massaggio Shanti Chakra
e campane tibetane
per un effetto zen
Sempre più spesso il benessere e la salute della persona passano attraverso la tradizione orientale. Tra i massaggi più
affascinanti e capaci di assicurare una parentesi di assoluto
relax lo Shanti è in pole position. Si effettua con dell’olio
caldo che favorisce il rilassamento; le pressioni effettuate
sul corpo, dove vengono posizionati dei cristalli dalle potenzialità particolari a livello dei Chakra, sono fluide e lente e
conducono la persona ad uno stato intermedio tra la veglia
ed il sonno, anche grazie al suono delle Campane Tibetane.
Bamboo massage
La nuova frontiera dell’antistress passa per le
canne di bambù, utilizzate nelle SPA per effettuare massaggi decontratturanti che lavorano
sul muscolo e per trattamenti che riattivano la
circolazione del sangue. Di origine indocinese,
questo tipo di “seduta” regala benessere - soprattutto se effettuata sulla pianta del piede
e sul palmo delle mani - e riequilibra il corpo
e la mente. Infatti, secondo la tradizione, le
canne di bambù incanalano al loro interno
l’energia e possono quindi assorbire quella
in eccesso. Perfetto per lui perché stimola le
placche neuromuscolari che ne valorizzano le
caratteristiche decontratturanti e rinvigorenti
e ideale per lei perché aiuta a combattere la
cellulite, il bamboo massage consiste in una serie di pressioni, trazioni e allungamenti con bastoni ad hoc che, essendo
composti di burro vegetale, rendono la pelle più giovane ed
elastica. L’effetto lifting è quindi assicurato!
Biolifting,
per un volto giovane e fresco
senza bisturi
Andare dal parrucchiere è uno
di quegli appuntamenti imprescindibili nella vita di uomini
e donne: con cadenza regolare si varca la porta del salone
dell’hair stylist per cambiare
look o anche solo per dare una
rinfrescata al taglio di capelli.
È una regola, anche di igiene
personale, acclarata. Anche fissare un colloquio con il medico
estetico dovrebbe entrare a far
parte della mentalità comune, diventando un appuntamento con
la salute, la prevenzione e la bellezza. Le tecniche della medicina
consentono infatti di risolvere,
anche senza ricorrere all’uso del
bisturi, quei segni che l’invecchiamento lascia sulla pelle. “Un
fatto che non dipende esclusivamente dall’età anagrafica - chiarisce
Daniela Cangelosi, medico chirurgo, esperta e consulente in
medicina a indirizzo estetico - ma
anche dallo stile di vita: alimentazione sbagliata, fumo, esposizione smodata ai raggi solari senza le opportune
protezioni possono accelerare questo
processo. Nei casi di danno cutaneo
grave parliamo di foto invecchiamento. L’elastosi solare, caratterizzata dalla
cosiddetta pelle a carta geografica, è invece provocata dall’irradiazione solare o
alla luce uv delle lampade abbronzanti. Oggi, con
il biolifting possiamo curare ogni tipo di problematica, anche le più gravi”.
La perdita di elasticità, tonicità e idratazione del
derma, con conseguente comparsa di rughe e
rilassamento cutaneo verrà risanata con una serie di trattamenti ad hoc. “Il ciclo di cure - continua - dovrà considerare la situazione di partenza
e l’anatomia del volto della persona: non esiste
un protocollo standard, tutto è personalizzato”.
Peeling chimico, radiofrequenza, biostimolazione, foto ringiovanimento laser sono alcune delle
tecniche impiegate per ridare lucentezza, tono e
elasticità alla pelle. “Il secondo passaggio - afferma - sarà il rimodellamento dell’ovale, eliminando il rilassamento cutaneo, e l’attenuazione, con
filler di acido ialuronico, delle rughe fino alla loro
definitiva scomparsa.
I tessuti si rigenereranno autonomamente, producendo collagene e elastina. I costi del trattamento
sono contenuti, variano in base ai materiali utilizzati e al danno iniziale. Il risultato sarà un ringiovanimento del volto ottenuto non chirurgicamente
che dura nel tempo. Sono comunque consigliati
dei controlli due volte all’anno: il processo di invecchiamento non si ferma ma continua”. Per un
perfetto mantenimento verrà poi consigliata la
crema consona alla pelle della persona. “Insegno
anche come applicarla correttamente - conclude
-: certe zone del viso sono difficilmente raggiungibili e se non trattate adeguatamente non verranno nutrite e ben idratate”.
Corso Siracusa, 157 - 10137, Torino - T/F (+39) 011 36 24 98
www.dottoressacangelosi.it - [email protected]
sport&benessere
Wellness
per lei:
ART-NAIL E SMALTI:
tornano le forme tonde, e i colori shock
Per il 2012 la nail-art prevede per le vostre unghie il ritorno
a forme più morbide e sinuose. Si passa infatti dalla classica
unghia tonda a quella a mandorla, accompagnata a colori
shock per chi osa di più e vuole a tutti i costi farsi notare.
PROFUMI: fragranze floreali
TOCCHI
DI LUCE,
trucchi per un nuovo look
> di Silvia Calvi
per lui: OCCHI: uno sguardo magnetico
Una delle prime cose che le donne notano negli uomini, è
lo sguardo. Occhi di ghiaccio, scuri e profondi, indefiniti e
variabili a seconda della luca, sono armi di seduzione importanti, specie se uniti al magnetismo di un contorno-occhi
impeccabile, fresco e giovane, privo delle
prime rughe di invecchiamento dovute a
stress e all’avanzamento dell’età. Per prevenire i segni del tempo le soluzioni arrivano
da formulazioni fresche e a base di nutrienti e idratanti, uniti ad esercizi di ginnastica
facciale, meglio definiti di “self-lifting”: un
buon metodo per aumentare la tonicità
dell’epidermide e ritardare la comparsa delle rughe, da praticare di fronte allo specchio
ogni mattina.
Sono poi numerosissime le creme per contorno occhi che potete utilizzare in questo
periodo per rendere più attraente e perfetto il vostro sguardo. I profumi? Meglio insistere su suggestioni fresche, frizzanti, agrumate ed energiche.
26
La quintessenza di una donna – sostiene qualcuno – non si
trova sui suoi vestiti e accessori, né tanto meno sul binomio
trucco e parrucco. La sostanza di cui siamo fatte è immateriale e allo stesso tempo palpabile, proprio come il profumo
che ci spruzziamo addosso. Bergamotto, ciliegio in fiore, peonia cinese, vaniglia, iris, patchouli e sandalo sono solo alcune delle fragranze che si leggono di più sulle etichette delle
novità firmate dai più grandi profumieri in circolazione.
MAKE UP: luminosità e freschezza
Le tendenze in materia make
up consigliano di puntare sulla luminosità dello sguardo e la
freschezza del viso, in un effetto
totale e complessivo di naturalezza. Banditi i colori scuri e via
libera ai toni sfavillanti che illuminano lo sguardo.
labbra al bacio
Per le labbra scegliamo colori accattivanti, come il rosso peonia o
il rosa pesca, anche i gloss danno un tocco in più di freschezza e luminosità. Sul viso dei blush con pigmenti perlacei, che
danno quella lucentezza naturale.
CAPELLI: diamoci un taglio!
Stanche del solito taglio di capelli nascosto sotto strati di
sciarponi e cappelli per proteggervi dal freddo? Esattamente come per il make up, il 2012 propone un look naturale
e semplice, con pettinature acqua e sapone, per una bellezza spontanea. Allo stesso
modo, anche le acconciature strizzano l’occhio alle
linee morbide, evitando
quelle più rigide e sofisticate: ancora protagonisti gli
chignon, le trecce e le code
magari con qualche ciocca libera sul davanti, sempre per
ostentare un’aria di relax e
morbidezza lontana dagli
schemi della “donna in carriera” e molto più accostabili a quelli della “ragazza
della porta accanto”.
KILLPIL: LA DEPILAZIONE DEFINITIVA
A LUCE PULSATA PER TUTTI
Scopriamo la nuova realtà nel settore estetico nata a Torino, KillPil, con Maurizio Pia, Direttore Commerciale.
Cos’è KillPil? “È un franchising nato dall’unione di diverse
società che operano in campo medicale ed estetico, con
lo scopo di creare centri estetici concentrati unicamente
sull’epilazione a luce pulsata, con tariffa fissa di 35 euro
per ogni zona”. Quando nasce? “Più di un anno fa, siamo
operativi da marzo 2012 e abbiamo aperto i centri a maggio 2012. Prendendo spunto dalle esigenze espresse dai
clienti, abbiamo ideato la formula “KillPil”, unendo qualità
del servizio a costi davvero ridotti”. Qual è l’idea alla base
della vostra mission? “L’obiettivo è rendere accessibile
il trattamento di luce pulsata a tutti, con i costi più bassi
del mercato, ma con un servizio di prima qualità, grazie al
supporto di medici, dermatologi, estetisti professionisti e
macchinari al 100% made in Italy”. Quali servizi offrite? “Il
trattamento di epilazione con luce pulsata, da effettuare su
qualsiasi zona, sia per l’uomo sia per la donna. Presso i nostri negozi, inoltre, i clienti possono trovare prodotti postepilazione e soluzioni per ritardare la ricrescita dei peli. Un
elemento distintivo di tutti i centri è l’utilizzo di macchinari
completamente realizzati in Italia. Insieme al prezzo fisso,
è il nostro punto di forza, che ci rende davvero competitivi
sul mercato”. Come funziona il trattamento di luce pulsata? “La macchina genera flash di luce che vengono condotti al bulbo pilifero tramite la melanina presente nel pelo.
Il calore generato inibisce la crescita del pelo. Una zona
va trattata in media 8 volte all’inizio e il mantenimento è
di circa 2 sedute all’anno. Il trattamento è indolore e non
provoca né bruciature, né follicolite”. Quanti centri avete?
“Attualmente abbiamo sei centri a Torino, in corso Agnelli,
via F.lli Carle, via Cibrario, via Juvarra, corso Trapani e corso
Vittorio Emaunuele, già ben avviati. A questi si sono recentemente aggiunti quelli di Via Juvarra, 34 a Nichelino
e di Via Vittorio Emanuele II, 116 a Bra. I centri ricevono
su appuntamento, evitando al cliente attese prolungate
e offrendo un servizio efficiente. Nei negozi sono sempre
disponibili un’estetista, che si occupa della direzione tecnica, e una commerciale, che accoglie e segue il cliente”.
Previsioni di crescita? “Proseguiremo con le aperture per
coprire il territorio torinese. Ci siamo prefissati l’obiettivo
di diffondere il marchio KillPil in tutto il nord Italia entro
il 2013, e continuare progressivamente con il resto d’Italia”. KillPil come occasione di business: come si può aprire
un centro? “KillPil offre la possibilità di aprire una propria
attività imprenditoriale o investire in un marchio in grado
di fornire un prodotto esclusivo. Con la nostra formula di
franchising, riusciamo ad avviare il negozio con un investimento iniziale contenuto, offrendo completa assistenza
e appoggio marketing sia in fase di start up sia successivamente. Chi fosse interessato ad aprire un negozio, deve
soltanto occuparsi di trovare i locali adatti: noi forniamo
il supporto e la formazione, i macchinari e l’arredamento,
con una soluzione chiavi in mano semplice e vantaggiosa.
Il ritorno economico è assicurato dalla domanda crescente, che avvicina sempre più clienti al trattamento con luce
pulsata”. Perché il cliente dovrebbe scegliere il vostro metodo e i vostri centri? “Oltre all’evidente vantaggio economico, KillPil si avvale di macchinari completamente prodotti in Italia, il che è sinonimo di sicurezza e alta qualità.
Ogni centro, inoltre, è supportato da una struttura medica,
composta da medici e dermatologi, che sono sempre disponibili e rintracciabili per rispondere a eventuali dubbi
particolari dei clienti. Tali elementi garantiscono la professionalità e affidabilità che caratterizzano il marchio”.
Centri: Corso Agnelli, 117 (To) - Via Fratelli Carle, 59 (To) - Corso Trapani, 20 (To) - Via Cibrario, 102/H (To)
Via Juvarra, 34 Nichelino - Via Vittorio Emanuele II, 116 Bra - www.killpil.it
sport&benessere
fitness
L’energia
nare le persone al fitness. Dal Brasile arriva La Bomba, la fitness-dance più innovativa, un mix di movimenti e stili in cui
si uniscono divertimento e intenso lavoro cardiovascolare
su passi di afrocuban, salsaton, baciataton, reggaeton, hip
hop, samba, e altri. Conosciuta come la ginnastica dei Marines, la Boot Camp Fitness ha preso piede da qualche anno
soprattutto tra le star di Hollywood (trovando spazio anche
in qualche palestra in Italia), dal momento che garantisce
una perdita da tre a otto chili in sei settimane. I ritmi militari, utili sia al corpo sia alla mente, consistono in allenamenti
molto duri, con poche pause, e formati da diverse tecniche
mescolate insieme, tra cui corsa, saltelli, flessioni, affondi.
La particolarità di questo sport riguarda l’esecuzione degli
esercizi fisici in gruppo e cantando ad alta voce, motivo per
cui questo allenamento nasce, e cioè per far divertire e far
stare bene, rafforzando anche il carattere.
del corpo
> di Simona Cocola
Arrivano i nuovi corsi per mantenerci in forma. Partiamo
con il Freestyler: ricorda una tavola da surf ed è composto
da un facile sistema di elastici, per lavori funzionali dinamici. È un attrezzo che tutti possono usare e permette di allenare il corpo lavorando nei tre piani dello spazio in modo
semplice, sicuro ed efficace.
L’AntiGravity Yoga rappresenta un nuovo approccio alle tecniche di yoga, danza, Pilates e ginnastica. Attraverso questo
tipo di ginnastica, si fa un allenamento completo al fine di
acquistare una forma fisica eccellente, riallineando allo stesso tempo la colonna vertebrale senza compressione e contro la forza di gravità. Gli amanti del ritmo sotto forma di
danza possono dedicarsi allo Zumba Fitness, il programma
di allenamento che sta spopolando nel mondo e che ha il
sapore di una vera festa danzante con movimenti del corpo
che seguono la musica per creare una divertente combinazione di danza e fitness. Riscoprire la gioia del movimento e
liberare endorfine è un primo passo importante per avvici-
28
Dall’America... di corsa!
Da qualche tempo si parla di Gliding, una disciplina non
certo nuova per gli appassionati di fitness, ma sentita nominare poco, probabilmente, dai non addetti ai lavori. Si
tratta di una pratica sportiva che si avvale di due dischi
simili al frisbee, messi ai piedi, per consentire di scivolare
sul pavimento. La parte a contatto con la calzatura è ricoperta da materiale antiscivolo che garantisce l’aderenza ai
piedi, mentre quella a contatto con il pavimento agevola
lo scivolamento. Questo sistema di allenamento con i dischi
oscillanti consente di compiere movimenti fluidi e armoniosi. Gli esercizi che si possono fare sono molteplici: l’allenamento può essere basato solo sul Gliding, oppure integrato
ad altre pratiche sportive, quali Step, Pilates, Hi Low, Yoga
e Core Conditioning. “Salta, salta, salta, salta salta” ripete
una canzoncina nostrana, forse perché un’azione che mette
una certa allegria addosso è proprio saltare, un’attività che
si può trasformare in allenamento aerobico denominato
Rebound. Il Rebound - tappeto circolare elastico di nuova
generazione applicato al fitness – è un eccellente attrezzo
aerobico a impatto zero, utile
in caso di una riabilitazione, per migliorare postura, equilibrio e coordinazione, per un allenamento aerobico del sistema cardiovascolare. Risulta adatto a chiunque, è ideale
anche per anziani e persone disabili.
sport&benessere
Salute
IL SENO: CONSIGLI PER CHI,
NE DESIDERA UNO NUOVO
Più belli
fuori
per sentirsi meglio dentro
> di Liliana Carbone
La chirurgia estetica e plastica è in continua evoluzione.
Conosciamo meglio le ultime novità con il dottor Roberto
Pedrale, specialista in Chirurgia plastica, ricostruttiva ed
estetica dell’ospedale Molinette di Torino.
TRATTAMENTI SICURI
E MINI-INVASIVI
Cosa possono fare donne e uomini per conciliare bellezza e salute, senza arrivare a trattamenti invasivi? “Oggi ci
sono interventi che possono essere eseguiti senza l’utilizzo
di anestesia, ma attraverso microiniezioni e in grado di garantire una buona riuscita dell’intervento. Sono interventi
meno traumatici con rischi di complicanze bassissimi”. Quali
sono, ad esempio? “Penso alle iniezioni di botox che è un
trattamento di ringiovanimento scelto da donne e uomini.
È una soluzione sicura, d’effetto e ripetibile nel tempo che
agisce per ripianare le rughe, le sopracciglia abbassate e le
comuni “zampe di gallina”. Cos’altro? “Per esempio le infiltrazioni di acido ialuronico, che sono trattamenti non invasivi: provocano il riempimento della ruga, l’ingrandimento
delle labbra e sollevano alcune depressioni cutanee come
zigomi, alcune cicatrici infossate, in modo efficace e molto
naturale”.
Quando si può parlare di “un ottimo intervento” dottore? “Prima di un qualsiasi intervento, tra il medico e il paziente deve instaurarsi
un dialogo aperto e di fiducia. Lo specialista
deve conoscerne non solo le caratteristiche fisiologiche affinché possa intervenire secondo
gusti e proporzioni personali del paziente, ma
deve anche conoscerne gli aspetti psicologici,
per comprendere la ragione della sua scelta ad
un determinato cambiamento”. Ad esempio?
“Nelle giovani che intendono cambiare il loro
seno, ad esempio, è fonte di disagio il fatto di
avere, a volte, delle asimmetrie dei loro seni.
Un disagio che si accentua quando il problema
è legato alla sfera sessuale. Lo specialista, insomma, deve intervenire anche sul piano psicologico per capire se la scelta del cambiamento
è dettata da disagi che possono essere superati
oppure è dettata da vere e proprie problematiche”.
IL PARERE dell’esperto
Perchè un intervento sia “un ottimo intervento” (anche sul
fronte della chirurgia ricostruttiva) ecco i consigli dell’esperto. “Tra il medico e la paziente deve instaurarsi un dialogo
aperto e di fiducia: il medico deve conoscerne non solo le
caratteristiche fisiologiche perchè possa farle un seno “a misura”, ma anche gli aspetti psicologici. Il medico deve inoltre informare sulle possibili complicazioni, come contratture capsulari e dislocazioni delle protesi». Oggi possiamo
ottenere ottimi risultati anche in campo ricostruttivo, specie
sulle donne a cui è stato asportato un tumore al seno. Due
sono le ragioni. “Grazie all’evoluzione delle tecniche ricostruttive e dei materiali – spiega il dottor Pedrale - la Chirurgia plastica diviene terapeutica in quanto permette una
maggiore radicalità chirurgica nell’immediato, diminuendo
il numero degli atti operatori a fronte di una completa ricostruzione estetica della mammella. L’atteggiamento che
costituisce il gold standard del trattamento si basa sulla
visione della malattia non solo come patologia che mette
a rischio la vita della paziente, ma anche come esperienza
demolitiva dell’integrità e femminilità della persona, finalizzando il tutto alla salute e al benessere della stessa». In
questo contesto è necessaria la stretta collaborazione tra
il chirurgo plastico, il chirurgo oncologo, il radioterapista,
l’oncologo medico, dal momento della diagnosi fino alla
scelta ed esecuzione dell’atto demolitivo chirurgico che, oltre ad avere la finalità di exeresi della malattia, deve avere
anche una funzione di preparazione all’atto ricostruttivo. E
all’ospedale Molinette è un fiore all’occhiello proprio la rete
di intervento tra l’oncologia medica, coordinata dalla dottoressa Fulvia Pedani, e la chirurgia plastica, per intervenire
sulle donne operate al seno. “Perché - aggiunge Pedrale –
quando si interviene sul seno è come entrare nell’intimità
di una donna”.
29
A cura di Marta Del Buono
REP
ORT
AGE
piemonte
Neweconomy
Il Piemonte sta iniziando a muovere i
primi passi concreti verso nuove realtà lavorative, per valorizzare il capitale
umano giovanile e femminile, e attraversare questi anni complessi con maggiore
vigore e competenza. La prima importante iniziativa è il sostegno finanziario
dal titolo “Imprenditori per i giovani sul
territorio” della Regione, che dal febbraio
di quest’anno, e fino a fine 2015 , permetterà agli under 35 di poter intraprendere
un percorso imprenditoriale, dalla pianificazione allo start up, beneficiando di incentivi e finanziamenti per un ammontare totale di un milione di euro, ponendo
così le basi solide per un cambio generazionale dell’economia locale. Quest’opportunità è diretta a chi voglia avviare
una cooperativa, ai consorzi di nuova costituzione ma anche a realtà già esistenti
purché abbiano una presenza giovanile
minimo del 60%.
Un occhio di riguardo è stato dedicato
alle donne e all’imprenditoria femminile in quanto nel nostro territorio esistono quasi 112mila imprese guidate da
loro, circa il 23,8% del totale regionale,
una presenza di oltre 225mila imprenditrici donne che nel 2010 hanno fatto
aggiudicare al Piemonte il quinto posto
come regione italiana per numero di attività “in rosa”. Unioncamere Piemonte,
ente che coordina i Comitati provinciali
per la promozione dell´imprenditoria
femminile istituiti presso tutte le Camere di commercio piemontesi, e Regione
Piemonte dal 2007 agevolano le quote
rosa attraverso l’accesso al credito delle
imprese a conduzione o prevalente partecipazione femminile. Ultimo risultato
fruttuoso è stata l’entrata nel 2012 di
Unioncamere Piemonte nel progetto europeo Be-Win, acronimo di Business Entrepreneurship Women in Network, che
consiste nel promuovere l’imprenditoria
femminile ed incoraggiare lo spirito imprenditoriale delle neo-imprenditrici attraverso una rete solida di imprenditrici,
basato sulla relazione forte fra 32 donne
che hanno maturato lunghe e significative esperienze nel campo manageriale
ed imprenditoriale, chiamate Mentor,
e 64 neo imprenditrici agli esordi nel
mondo dell’imprenditoria, Mentee. Sco-
po è favorire il passaggio di esperienze
e conoscenze dalle prime alle seconde.
Sarà realizzato un percorso formativo a
livello regionale articolato in sessioni di
coaching, conferenze su temi come opportunità finanziarie per l’impresa, sui
contratti di rete e sul web marketing,
sull’internazionalizzazione dell’economia e non ultimo sugli strumenti per
permettere alle donne la conciliazione di
vita familiare e lavoro. Sul portale internet Be-Win, previa registrazione, si può
accedere al business network, uno spazio
in cui donne in affari possono confrontarsi, scambiare esperienze e condividere
occasioni per creare nuove opportunità
per fare affari.
L’accesso al credito
Il Fondo di garanzia a favore dell’imprenditoria femminile per l’accesso al credito,
uno strumento specifico inserito nelle
nuove dinamiche dei prestiti bancari per
l’abbattimento degli ostacoli che creano
difficoltà all’accesso al credito alle imprese femminili già operative. L’ente che se
ne occupa è Finpiemonte, che dal 2011
31››
assorbe le domande di moltissime donne in cerca di un
nuovo modo per creare economia sul territorio.
FANT
PROGRAMMA CORSI 2012-2013
lunedì mercoledì e giovedì
dalle 20.00 alle 22.30
c/o oratorio San Paolo
via Luserna di Rorà, 16 Torino
martedì all’Arcipelago Danze
via Chevalley, 5
dalle 20.00 alle 22.30
LEZIONE DI PROVA GRATUITA
PER PRINCIPIANTI
MARTEDì 9 e 16 OTTOBRE
ORE 20.00 E ORE 21.15
c/o Arcipelago Danze via Chevalley, 5 (To)
NON E’ NECESSARIO PRESENTARSI
IN COPPIA
info e lezioni private:
Grazia 389 119 45 58 - 339 20 78 798
www.locuratanguera.tango.it
Sabato: laboratorio coreografico
domenica: stages e lezioni a tema:
milonga valds, tecnica femminile e maschile,
finali nel tango, musicalità
e chacarera
SI CONSIGLIA DI TELEFONARE:
PROGRAMMA E ORARI POTREBBERO
SUBIRE VARIAZIONI
32››
FANT (Financing Access for New Technologies) la Guida pratica ai finanziamenti per imprese innovative, della
Camera di Commercio di Torino che ha permesso il libero accesso al know how esistente, dando la possibilità agli specialisti delle nuove tecnologie di muoversi in
modo proficuo nel mercato economico partecipandovi
attivamente per la promozione di nuovi prodotti di alta
tecnologia e specializzazione. La guida permette di poter
individuare rapidamente degli investimenti per rimanere
competitivi e svilupparsi eventualmente su nuovi mercati. La struttura della guida FANT prevede inoltre una
sezione in cui propone alle imprese tecnologiche una
metodologia per la realizzazione di una strategia di internazionalizzazione al fine di ampliare il mercato locale su
scala globale.
Il bando
della Camera di Commercio
Bando per l’accesso al credito per manifestazioni internazionali promosso dalla Camera di Commercio nell’ambito del piano strategico per l’Internazionalizzazione del
Piemonte che, dal luglio 2012 fino al 31 dicembre 2013,
offrirà la possibilità alle micro e piccole imprese di partecipare ad eventi fieristici all’estero, o nazionali con carattere internazionale, grazie a delle risorse disponibili
pari a un milione di euro che saranno a disposizione di
chi presenterà domanda a Finpiemonte.
“Scout the Master”
Si presenta come un network di professionisti e imprenditori del settore del capitale umano realizzato con la finalità di sviluppare idee d’impresa su tutto il territorio
nazionale. Gli attori principali di questa impresa sono
tre: i giovani professionisti che voglio entrare in contatto
con le aziende, acquisire nuove competenze ed esperienze
formative e accrescere il proprio bagaglio personale mediante l’accesso ai progetti coordinati dai master presenti
sulla piattaforma. I Master, ossia imprenditori e professionisti di consolidata esperienza nel settore del capitale
umano che sono interessati a reclutare giovani dalle idee
innovative per sviluppare i loro progetti. Infine le aziende
che possono rafforzare i loro marchi entrando in modo
diretto nel giovane mercato on-line, al fine di creare nuove sinergie e occasioni imprenditoriali. Tra i vari servizi del network risaltano l’ e-consulting, l’e-recruitment
e l’internazionalizzazione delle aziende e dei progetti in
quanto si svolge nella vetrina mondiale di internet. Una
vera e propria rete di scambio sostenuta dalla società torinese ACTA, leader dal 1985 nel campo della consulenza
e nel settore del capitale umano per aziende pubbliche
e private, e dall’Impresa sociale Overture in cui si sperimentano nuove forme di welfare sostenibile in quanto
si colloca in un’area intermedia tra stato e mercato elaborando progetti nel campo del lavoro, della salute e dei servizi alla persona. Alla presentazione di Scout the Master
hanno partecipato Mario Dal Co, consigliere del ministro
Profumo e attualmente anche Presidente del Comitato di
Controllo dei fondi High tech del Dipartimento Innovazione della Presidenza del Consiglio, che ha dichiarato
che “Torino sta uscendo a testa alta dalla monocultura
Fiat muovendosi in un tessuto sociale complesso in modo
chiaro e lungimirante grazie a un progetto come questo”.
Roberto Burlando, professore al Dipartimento di Economia dell’Università di Torino e vicepresidente del Comitato di Banca Popolare Etica, dichiara che questa iniziativa “è un approccio volto a valorizzare l’etica della virtù
mettendo in comunicazione tre ambiti diversi, usando la
relazionalità come spina dorsale per la crescita comune
delle persone e dell’economia”. Carlo Chiama, Assessore al Lavoro della provincia di Torino e componente del
Consiglio di Amministrazione della Fondazione Torino
Wireless, vede nella “codeterminazione e nell’integrazione dei modelli pubblici e privati la svolta necessaria
per uscire con successo da un’empasse economica che
da qualche hanno ha messo in crisi il mercato piemontese”. Il vicesindaco della città Dealessandri che si dichiara
“incuriosito da questa esperienza in quanto utile nel non
lasciare sole le persone con alta professionalità, dandogli opportunità di confronto e formazione permanente” e
Marco Gay, presidente under 40 dei giovani imprenditori
Confindustria, che parla di “una strada per valorizzare le
competenze e i talenti dei giovani che sempre più spesso
fanno fatica ad entrare nel mondo del lavoro e che fanno
parte del 30% dei disoccupati sul territorio”.
33››
A cura di Liliana Carbone
Eventi e avvenimenti, musica e spettacolo, arte e fiere. Da non perdere
Artissima
Cesare Cremonini
Curiosità, novità ed emozioni sul filo dell’arte! E’ con queste carte che si gioca la nuova
edizione della kermesse artistica più famosa d’Italia - e non solo – come Artissima. E
Torino non poteva che essere il palcoscenico per eccellenza. Dal 9 all’11 novembre
la fiera dell’arte presenterà una selezione
delle gallerie più note e cutting-edge della
scena mondiale e uno stimolante calendario di iniziative collaterali in collaborazione
con le principali istituzioni dedicate all’arte
contemporanea in città.
INFO: www.artissima.it
Cesare Cremonini arriva a Torino, il 26 ottobre, al Palaolimpico (corso Sebastopoli
123) con la sua valigia di canzoni ed emozioni. E’ proprio da questa città che parte
il suo nuovo tour (prodotto la Live Nation)
che promette un grande successo di respiro
nazionale: undici infatti sono i concerti in
programma nei principali palasport italiani.
INFO: www.ticketone.it
34››
In una terra rossa arsa dal sole, sotto la luce
di panorami che rapiscono il fiato, immersi
in un profumo di terra che inebria la mente ed il cuore è nato un progetto editoriale
che porta il nome evocativo di “Ukuzingela
Ingwe”. L’ autore è un fotografo di Torino,
Gabriele Schini. Ha deciso di portare ai lettori del nostro mensile “Il punto city life”
scatti inediti di un viaggio che l’ha legato
per sempre a colori e storie di una terra
primitiva ma ricca di energia ed emozioni.
Una terra fantastica che ha immortalato in
immagini dolci e sensuali scattate in questa
estate magica. Siamo in Sudafrica, a Ingwane Area, in località Louis Trichard, nel
cuore vivo del Parco transfrontaliero del
Grande Limpopo.
Info www.gabrieleschini.it
Le prestigiose aziende
del territorio
Fonderie Limone
Dal 12 ottobre alla metà di gennaio
2013 le Fonderie Limone ospitano la mostra Fonderie Limone. Una storia dell’imprenditoria piemontese 1921 - 2011: 90
anni di industria e arte. Organizzata dall’associazione culturale Golfart -www.golf-art.
org - e curata da Gianfranco Schialvino e
da Pegi Limone, l’esposizione racconta la
storia di un successo italiano e comprende
fusioni dell’artista Ezio Gribaudo e capid’opera appartenenti alla collezione privata
della famiglia Limone. Sono 21 le sculture
di Gribaudo in mostra realizzate alle Fonderie Limone a metà degli anni ‘70 come
pezzi unici.
INFO: Via Pastrengo 88 a Moncalieri I colori
di Ukuzingela Ingwe
Pooh e Ensemble
Simphony Orchestra
Pooh e Ensemble Simphony Orchestra, diretta dal Maestro Giacomo Loprieno, danno appuntamento il 3 e il 4 novembre al
Teatro Colosseo per un concerto che metterà i brividi.
INFO www.ticketone.it
Le prestigiose aziende del territorio (da
Elah a Caffarel, dal Caffè Vergnano a Burrificio Torino, e tante altre realtà) aprono
le loro porte svelando tecniche e segreti
che accompagnano la creazione dei loro
prodotti d’eccellenza a Torino e provincia.
Per i più curiosi sono dedicati tanti coinvolgenti tour all’insegna del “Made in Torino”.
La scelta è tra l’emozione del Lusso, ai produttori di gusto, dall’automotive e design,
all’avventura eerospaziale, all’arte della
Stampa.
INFO www.turismotorino.org
Da Vogliotti à fleur de fleur
il design incontra la natura
Anche se non siete degli appassionati di fiori ve ne innamorerete all’istante,
perché da Vogliotti - à fleur de fleurs, in via dei Mille angolo via Fratelli
Calandra, la natura incontra il design. Venite solo per curiosare o per scegliere
un regalo ad alto tasso di originalità. A ottobre troverete tantissime idee,
a iniziare dalle varietà tipiche di questa stagione: i ciclamini, l’erica della
brughiera dalle tonalità così delicate, il peperoncino, diventato sempre più una
pianta ornamentale, con le eleganti sfumature di rosso e arancione. Bellissima
è l’orchidea Vanda, dai colori che vanno dal blu intenso al viola, con
l’imponente fascio di radici che la fanno assomigliare a una scultura. Non a
caso può essere appesa, garantendo un effetto scenografico assoluto, o inserita
in un vaso di vetro trasparente per ammirare il magistrale lavoro di madre
natura. Come segnaposto o per portare una nota di verde in ogni angolo della
casa sono indicate le mini-orchidee, da sempre un must have di Vogliotti – à
fleur de fleurs. Non perdete le piante grasse: coltivate in Italia, ricordano i
paesaggi del nostro assolato Mediterraneo. E non finisce qui: piante e fiori si
completano infatti con i vasi. Non c’è che l’imbarazzo della scelta: gli eco-chic
troveranno i cachepot, dal design avveniristico, realizzati riciclando i copertoni
delle gomme o in cartone dalle forme che ricordano l’arte tribale africana. Le
divertenti miniborse portavasi in cotone (possono essere tranquillamente lavate
in lavatrice) sono dello stesso materiale impiegato per le vele delle barche.
Si continua con i vasi della serie pantone, con i colori che vanno dal blu, al
verde, al viola. Di gran classe sono i vasi stampati che riproducono i ciottoli
del mare o il bamboo. Ma ogni pezzo esposto è un vero e proprio complemento
d’arredo: bastano pochi euro per regalare oggetti unici come i barattoli in
ceramica lucida o opaca che ricordano il classico vasetto della marmellata o
le mini-tazze da appoggiare sul tavolo con dentro un fiore. Chi coltiva l’orto
troverà utilissime le palettine bianche in ceramica con impressi i nomi delle
varietà aromatiche. Sempre gettonatissime le lampadine portafiori in vetro
o i monoportavasi, dalla linea pulita, che possono diventare portamatite o
portaincenso. Ai golosi fate trovare le candele al cioccolato (a forma di un
torinesissimo gianduiotto o di un invitante budino): basta accenderle per
inebriarsi con il profumo del cibo degli dei. Da Vogliotti - à fleur de fleurs,
natura e design hanno trovato casa.
Via dei Mille 38/A - 10123 Torino - Tel. 011.897 19 34 - www.vogliotti.com - [email protected]
A cura di Liliana Carbone
1) PROTAGONISTI
Sandro Becchetti presenta PROTAGONISTI - 99 ritratti
che hanno fatto la storia. Le immagini e il carisma
di un grande fotografo attivo dalla metà degli anni
‘60 invadono il nuovo spazio LABLOFT e testimoniano un pezzo di storia e di cultura italiana. Dagli
acclamati attori – Dustin Hoffman, Anita Ekberg,
Claudia Cardinale, Ugo Tognazzi, Piera degli Esposti - ai registi – Fellini, Rossellini, Hichcock, Bertolucci, i fratelli Taviani, Polansky, Truffaut -, dai
grandi autori come Saramago, Moravia, Pasolini,
Ungaretti, Englander, ad artisti come Wahrol, Le
Witt, Ernst, De Chirico e Christo. Tutti ritratti con un
severo bianco e nero che esalta ogni espressione e
ogni esitazione.
INFO: Via Alessandria 51.
DEL VERBO MODA
2 2)Dal 15VOCE
al 21 ottobre il Circolo dei lettori di Torino
organizza Voce del verbo moda. Sette giorni in cui
stilisti, filosofi, scrittori, giornalisti e imprenditori
incrociano punti di vista ed esperienze per raccontare le evoluzioni e le contaminazioni di un fenomeno mutevole e articolato, espressione allo stesso
tempo dell’individuo e della società. Tra gli ospiti
sono attesi Giusi Ferré (giovedì 18, ore 18,30, Fondazione Sandretto) Licia Mattioli, presidente Unione
Industriale di Torino (venerdì 19, ore 18), Lella Costa
(sabato 20 ottobre, Teatro Carignano, con un reading
dedicato alla stilista Elsa Schiaparelli).
Info: www.circololettori.it.
4) Il Gioielliere degli ultimi Zar
1
3) Ritratti a Palazzo Madama
5) Collaudi
Collaudi vuole essere un modo di intendere l’arte
senza strategie e condizionamenti, uno spazio neutro da verificare, una prova del nove che vive di
installazioni, fotografie e video. Un progetto espositivo che testa le fasi poetiche degli artisti e si snoda
in una selezione di lavori prodotti dai docenti e dagli
studenti della Scuola di Decorazione dell’Accademia
Albertina di Torino. Appuntamento dal 5 ottobre al
18 novembre al Mirafiori Galerie - Mirafiori Motor
Village ingresso libero.
INFO: www.mirafiorimotorvillage.it
In occasione del Prix Italia ed in collaborazione con
la RAI, Palazzo Madama presenta nelle sale al primo
piano nobile una mostra – Ritratti a Palazzo Madama - ideata da Robert Wilson – una delle figure più
rilevanti dell’arte contemporanea - che fa perno sui
suoi celebri video ritratti in cui personaggi famosi quali Brad Pitt e Isabella Rossellini, Carolina di
Monaco e Jeanne Moreau, si alternano a personaggi
sconosciuti, una pantera nera, un porcospino e una
famiglia di gufi bianchi. Dal 20 settembre al 6 gennaio 2013
INFO: 011.4433501.
3
5
6) La storia che non ho vissuto
La storia che non ho vissuto (testimone indiretto) è
la nuova grande mostra interamente dedicata alla
giovane arte italiana. La rassegna, ordinata nelle
ampie sale del terzo piano della Residenza Sabauda
del Castello di Rivoli, è ideata e curata da Marcella
Beccaria. Fino al 18 novembre.
INFO: www.castellodirivoli.org
36››
art.
t
o
Fino al 9 novembre la Reggia di Venaria s’illumina
con i bagliori dei gioielli del celebre orafo Peter Carl
Fabergè e di altri rari monili dell’epoca imperiale
russa. La mostra Il Gioielliere degli ultimi Zar espone 14 esemplari unici delle famose Uova pasquali di
Fabergè e oltre 250 preziosissimi capolavori prodotti
dalla fabbrica orafa di San Pietroburgo.
INFO: www.lavenaria.it
4
7) Sguardi gentili
La sesta edizione del festival “Per sentieri e remiganti” porta a Torino il lavoro di uno fra i più noti
e importanti maestri della fotografia italiana: il 7
novembre Gianni Berengo Gardin inaugura al Museo
Regionale di Scienze Naturali la mostra Sguardi gentili. Il tema della gentilezza torna e si svela nelle
straordinarie 40 immagini in mostra: un viaggio in
bianco e nero alla scoperta di questo valore lieve e
discreto che oggi più che mai va riscoperto. Baci,
carezze, balli e feste.
INFO: Via Giolitti 36.
7
SPAZIO 100
HAMBIENT
contaminazioni ambientali e artistiche
inaugurazione: sabato 27 ottobre 2012 alle ore 18,30
durata mostra: dal 27 ottobre al 23 novembre 2012
stampa su tela: cm 100x66,5
foto realizzata da Enrico Pescantini
con intervento materico di Mario Giammarinaro
installazione: 16 formelle su tavola cm 50x50
con pesce realizzato in resina sintetica
di Mario Giammarinaro
Spazio 100 è una galleria la cui mission è promuovere artisti
che si esprimono attraverso linguaggi interdisciplinari e di avanguardia. Un luogo d’incontro, di scambio di idee di social networking che supera le barriere e le restrizioni dell’arte passiva.
Così facendo, esce dagli schemi cristallizzati cui siamo abituati,
diventando un modo di concepire l’esposizione che va al passo con la socializzazione stessa dove artista, luogo espositivo, opere e non ultimo le persone, sono protagonisti tutti.
Spazio 100 - Via Oropa 100/A - 10153 Torino
www.spazio100.it - cell. 347.0443738
orari: dal lunedì al venerdì 15.00-19.00 - sabato su appuntamento
tutti
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rma
A cura di Amir Lafdaigui
Le novità del fitness:
ecco a voi il
Crossfit!
Il CrossFit è un programma di allenamento
nato negli stati uniti da un’idea di Greg Glassman. Egli fondò la sua prima palestra nel
1995 a Santa Cruz in California, ma il marchio
venne lanciato solo intorno agli anni 2000.
Oggi CrossFit, a distanza di 10 anni è un marchio che richiama molti praticanti dell’attività
fisica ad alta intensità e non. Ma in cosa consiste realmente questo programma di allenamento?
L’idea del CrossFit nacque per allenare corpi
militari come quello della polizia Americana,
con serie di esercizi ad alta intensità ma di
breve durata, che permettessero di potenziare
tutte le principali capacità del corpo umano.
Un atleta CrossFit deve padroneggiare, infatti,
tutte queste caratteristiche fisiche contemporaneamente: forza, potenza, flessibilità, agilità,
equilibrio, coordinazione, precisione, velocità,
resistenza cardiorespiratoria e muscolare.
Naturalmente per far sì che ciò accada gli allenamenti devono essere numerosi e molto intensi e quindi non consentono a tutti di avvicinarsi a questa disciplina. Gli allenamenti sono
quotidiani e sono forniti dagli istruttori CrossFit
o sul sito omonimo.
Il WOD o Workout of the Day, è un circuito
molto intenso che rende necessario allenare
sia le capacità anaerobiche sia quelle aerobiche con esercizi combinati che spaziano dalle
principali tecniche del sollevamento
pesi all’allenamento a corpo libero.
Generalmente gli atleti CrossFit si
esercitano con corsa, vogatore e
salto della corda per la parte puramente aerobica e con sollevamento pesi, sbarre per trazioni, anelli,
kettlebell o spostando per lunghe
distanze grossi oggetti come copertoni di trattori o slittini per la
parte anaerobica. La combinazione di tutte queste possibilità crea
circuiti molto intensi che, come
immaginerete, hanno l’obiettivo di
allenare il corpo nella sua totalità
e non più ogni muscolo singolarmente come si usava in passato.
Questo permette agli atleti CrossFit di avere
un’ottima preparazione atletica a 360 gradi.
Ovviamente, però, come per ogni disciplina,
vi sono dei pro e dei contro. Parallelamente
a tutte le caratteristiche positive appena elencate, vi sono alcuni fattori da tener presente
se non vi siete mai avvicinati a questa disciplina ed avete intenzione di farlo. Come primo
fattore, è evidente che non è un’attività fisica
consigliabile a chiunque, ma principalmente
indirizzata a chi è già ad un buon livello di
allenamento. In secondo luogo, i movimenti
con sovraccarichi, eseguiti perlopiù a grandi
velocità, sono molto invasivi articolarmente
e muscolarmente, quindi chi soffre di alcune
patologie muscolo-scheletriche dovrebbe fare
molta attenzione, se non evitare gran parte
degli esercizi.
Dopo aver preso piede molto velocemente in
tutto il mondo, infatti, il CrossFit è stato anche
duramente criticato per l’alto tasso di infortuni,
derivato dal fatto che molte persone, soprattutto neofiti, cercassero di superare i propri
limiti molto velocemente, senza maturare la
consapevolezza del proprio corpo che solo il
tempo e l’esperienza insegnano.
Il mio consiglio è di allenarvi
responsabilmente, meglio ancora se
seguiti da un istruttore preparato,
in grado di seguirvi adeguatamente,
correggendovi e supportandovi per
evitare infortuni inutili.
Buon CrossFit a tutti!
Vuoi fare una domanda ad Amir?
Scrivigli a: [email protected]
oppure contattalo
al numero 39 39 34 46 20
38››
tutti
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rma
GINOIDE O ANDROIDE:
CHE FISICO HAI?
Quando incrocio negli aeroporti una VIP la
scruto con interesse e poi, divertendo mio marito, dichiaro: “è androide!”, oppure “è ginoide!”
Queste sono le due tipologie fondamentali
(o “biotipi”) nelle quali si dividono i corpi femminili. Le donne “androidi” hanno il punto vita
poco marcato, con gambe e fianchi sottili.
In questo caso devo rendere il loro fisico più
femminile arrotondando i glutei e assottigliando il punto vita.
D’altro canto, le donne “ginoidi” hanno la vita
stretta, e tendono ad accumulare grasso su
fianchi e cosce. Il mio compito è di mettere in
risalto la loro femminilità e rendere il loro fisico
proporzionato, allargando le spalle e plasmando le gambe.
Quando Arianna è arrivata da me, mi ha rife-
rito di aver sentito dire di sé: “Me la ricordo,
dieci anni fa era bellissima”. Questa frase l’ha
motivata a ricostruire il proprio benessere e
un bell’aspetto fisico: 33 anni, lo stile di vita
sedentario di Arianna (lavora in campo informatico) le ha fatto mettere su qualche chilo,
sottolineando la sua conformazione ginoide,
oltre a regalarle una contrattura muscolare al
trapezio (base del collo e delle spalle) che le
causa fastidiosi mal di testa.
Abbiamo iniziato lavorando sulla postura per eliminare la contrattura. Durante
le prime sedute ho mobilizzato la schiena,
le ho insegnato a “sentire” e correggere la postura e le ho applicato il kinesiotape per decontrarre il trapezio.
Per risvegliare il suo corpo le propongo movimenti via via più completi per tonificare la
muscolatura di sostegno e plasmarlo.
L’altra sera, stanchissima, mi ha detto che
non aveva voglia di allenarsi. Non le ho dato
retta e l’ho osservata durante la lezione: più
era impegnata negli esercizi e più si dimenticava della propria stanchezza. E’ andata via di
buon umore e allegra. Che piacere!
L’attività fisica è un mezzo portentoso per
“staccare il cervello” e rilassarsi. Un’ora di allenamento ci rilassa di più di una serata davanti
alla tivù perchè è una grande valvola di sfogo:
quando ci alleniamo espelliamo tossine, i pensieri che ci tormentano si allontanano, e con il
sudore evapora anche lo stress. Muovendoci
aumentiamo la circolazione sanguigna e ci ossigeniamo meglio.
Il cervello produce endorfine, sostanze analgesiche che riducono la sensazione di dolore
e non fanno sentire la fatica. L’attività fisica
è decisamente il modo migliore che conosco
per rigenerarsi nel corpo e nello spirito! Siamo
macchine delicatissime e perfette, e dobbiamo trattarci bene.
Contatti: Cell. 339 37 96 296 - [email protected]
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ti aspettiamo!!
39››
Gus
to
A cura di Susanna Aruga
IL SALONE
DEL
GUSTO
“Cibichecambianoilmondo”
Per tutti coloro che volessero prendere parte al Salone del Gusto Terra Madre 2012, l’appuntamento è a Torino, al Lingotto Fiere,
tra il 25 ed il 29 di ottobre. Tutte le informazioni riguardanti prezzi, agevolazioni, indicazioni stradali e programmi aggiornati
possono essere trovati sul sito della manifestazione www.salonedelgusto.it, potrete inoltre rimanere aggiornati sulle novità e
approfondire alcuni degli argomenti sul nostro sito dedicato al cibo in tutte le salse www.food-in.it.
Le novità presenti al Salone del Gusto
2012 - giunto ormai alla sua ottava edizione - che si svolgerà a Torino dal 25 al
29 di questo mese presso il Lingotto sono
moltissime: prima fra tutte è l’unificazione di questo evento con un altro altrettanto interessante e più giovane, Terra
Madre.
Quest’anno infatti il Salone unisce la sua
tradizione ricca di laboratori, cuochi eccellenti, istituzioni e presìdi Slow Food
con la volontà di creare una rete mondiale di riferimento per la comunità del cibo,
che unisca il piacere del mangiare con la
responsabilità nei confronti del cibo stes-
40››
so e di chi lo produce.
In contemporanea, presso il Lingotto
Fiere, si svolgerà il Congresso Internazionale di Slow Food, che mette insieme 800 delegati provenienti da tutto il
mondo ed uniti da una volontà comune:
quella di esaltare la straordinaria diversità che caratterizza ogni singolo Paese e
le sue comunità anche dal punto di vista
del cibo.
Lo slogan della manifestazione del resto
è “Cibi che cambiano il mondo” : la dichiarazione d’intenti di un progetto rivoluzionario che coinvolge non solo il cibo
ma anche i normali consumatori che a
quello stesso cibo devo abbinarne un uso
ed un approccio intelligenti.
Il giro del mondo
in 80 gusti
All’interno dei percorsi creati per i visitatori del Salone del Gusto – Terra Madre,
aperti al pubblico per intero quest’anno
per la prima volta, si potranno scoprire
non solo i sapori di tutte le regioni del
nostro Paese, ma anche degustare e scoprire le comunità del cibo in arrivo da
tutta Europa, dall’Asia, dalle Americhe,
dall’Africa e dall’Oceania: parliamo di ol-
tre 1000 espositori provenienti da 100 Paesi che occuperanno tre padiglioni del Lingotto Fiere e l’Oval.
Nei tre padiglioni dedicati alla diversità gastronomica
delle singole regioni italiane se ne vedranno delle belle:
dai migliori micro birrifici, ai produttori storici di qualsivoglia bendiddio nostrano. Nel rispetto della tradizione del Salone, anche quest’anno non mancherà l’Osteria
dell’Alleanza, un vero e proprio luogo di convivialità che
rappresenta l’alleanza tra i cuochi italiani provenienti da
300 esercizi del Paese e i Presidi Slow Food. Gli chef delizieranno tutti coloro che si presenteranno al primo piano
della Galleria visitatori con prelibate ricette preparate con
ingredienti tutelati da Slow Food. Accanto all’Osteria sorgerà, per la prima volta quest’anno, la Piazza della Pizza,
dove venti pizzaioli si cimenteranno nella preparazione
di uno dei piatti simbolo dell’Italia nel mondo con ingredienti dei Presìdi.
Non mancano poi le Cucine di Strada e l’Enoteca, luoghi
ormai tradizionali per i frequentatori del Salone, che mettono in mostra e in vendita piatti tipicamente nostrani
consumabili in movimento accanto a 1200 etichette delle
cantine italiane.
All’Oval invece è allestita tutta la sezione dedicata ai cinque continenti, al centro della quale sarà possibile visitare il grande orto africano di 400mq in esposizione per
mostrare i progressi e l’importanze del progetto Mille
Orti in Africa, lanciato da Slow Food lo scorso anno con la
volontà di portare alla luce e preservare le specie di piante
e ortaggi autoctone di 25 zone del continente nero.
41››
GU
STO
allestimenti e riduzione dell’impiego di
materiali cartacei al minimo (possibile
grazie al potenziamento della comunicazione via web e dalla possibilità di consultazione del programma della fiera solo
ed esclusivamente tramite un’applicazione mobile per Iphone e Android).
Master of Food
Altri due luoghi simbolo del salone sono
senza dubbio: la Cucina di Terra Madre,
spazio in cui si potranno degustare specialità asiatiche, mediorientali, africane
ed oceaniche preparate dai tantissimi
cuochi internazionali che si alterneranno ai fornelli e il Mercato Internazionale,
dove sarà possibile acquistare direttamente dai produttori i singoli prodotti.
Tra i corner più interessanti: quello dedicato alla biodiversità asiatica dove saranno protagoniste le spezie con un percorso
dedicato alla Via della Seta; il British Pub
che riunisce una selezioni delle migliori
birre artigianali di Scozia, Cornovaglia,
Inghilterra e Yorkshire; l’Honey Bar dove
si riuniscono un centinaio di apicoltori
provenienti da tutto il mondo; e quello
delle confetture balcaniche (tra le migliori al mondo).
Impatto (quasi) zero
Oltre all’attenzione alla biodiversità ed
alla manutenzione delle tradizioni gastronomiche a agricole di ogni Paese del
Mondo, il Salone si offre anche come
un esempio concreto per la riduzione
dell’impatto ambientale dei grandi eventi. Gli organizzatori infatti si impegnano
già dal 2006 a ridurre l’impatto ambientale del Salone, avendo come obiettivo
per quest’anno il 70% delle riduzioni (nel
2010 è stato raggiunto il 65% rispetto
42››
all’edizione svoltasi quattro anni prima).
Il percorso portato avanti da Slow Food
in questo campo si avvale ovviamente di
studio e ricerca, oltre che di creatività,
tutti elementi forniti dalla consulenza
scientifica e dal lavoro interdisciplinare con l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e del Politecnico di
Torino, sezione Design Industriale. Le
linee guida del percorso si concentrano
particolarmente su: riduzione dei rifiuti
prodotti, compensazione di Co2 emessa,
gestione ragionata del trasposrto merci,
utilizzo responsabile di acqua ed energia,
scelta di materiali eco-sostenibili per gli
Per chi invece non volesse solo essere un
visitatore, ma ha interesse a prendere
parte a percorsi pratici durante il Salone,
può prenotare uno (o più) degli appuntamenti di Master of Food.
I filoni di quest’esperienza diretta sono
due: Cucina senza sprechi e Orticoltura.
La prima serie di appuntamenti si concentra sull’insegnamento del riutilizzo di
tutto ciò che può essere considerato scarto in cucina ma che può essere reinventato con creatività e memoria gastronomica. La seconda serie di appuntamenti è
invece dedicata a chi vorrebbe avvicinarsi all’arte dell’orto, anche quando l’unico
spazio a propria disposizione è quello di
un balcone urbano: l’intento è quello di
risvegliare nei partecipanti la voglia di
coltivare da sé il proprio cibo, in modo
sano, divertente e intelligente.
CIBO SPRECATO
Secondo uno studio condotto dalla Fao
e dallo Swedish Institute for Food and
Biotechnology sono 1,3 miliardi di tonnellate i prodotti ancora perfettamente
edibili che ogni anno si gettano nel mondo. In Italia sono 20 milioni le tonnellate
di cibo sprecato annualmente, per un valore di 37 miliardi di euro, quantità che
potrebbe sfamare 44 milioni di persone
[indagine : Last Minute Market]
PRODOTTO
E CONSUMATO
I temi cruciali dell’edizione del Salone di
quest’anno sono legati alla produzione ed
al consumo di cibo e spaziano dal ruolo
dei giovani e delle piccole produzioni tradizionali nel futuro dell’agricoltura mondiale, alla difesa dell’integrità del paesaggio, dalla difesa e tutela dei pastori e dei
piccoli pescatori, alla promozione di scelte più responsabili e informate nel campo
alimentare, passando dalla battaglia per
un’agricoltura senza Ogm e dal rafforzamento del rapporto sano tra produttore e
consumatore.
Torino
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A cura di Claudia Villani
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utilizzabile anche con cavo di ricarica.
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3. OrarioLezioni
Applicazione che permette agli studenti di annotare e consultare l’orario settimanale delle lezioni direttamente sull’iPhone. È un calendario, suddiviso in ore, dei singoli giorni
di scuola. Ogni casella viene impostata con il nome della materia, una breve nota e un colore personalizzato. Gratis su iTunes.
vite da blog
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44››
www.halloweenight.it
www.tiraccontounafiaba.it
www.cure-naturali.it
Preparatevi al meglio alla notte di Halloween consultando questo sito che permette di conoscere la storia di
questa festa che da qualche anno sta prendendo piede
anche in Italia. Ricette tipiche, curiosità, novità e in più
servizi gratuiti e la possibilità di ricercare i party più
“spaventosi” in tante città italiane.
Se ogni sera mettere a letto ai bambini è un’impresa,
provate a raccontare loro una bella fiaba con l’aiuto di
questo sito che ne raccoglie oltre mille, anche in formato audio e video, non solo di grandi classici come
Andersen e Collodi, ma anche di utenti che vogliono
condividere un loro personale “c’era una volta”.
Prezioso punto d’incontro tra professionisti del settore
e utenti che desiderano sfruttare i rimedi naturali per
proteggere la propria salute. In modo semplice e veloce
si possono individuare in tutta Italia gli operatori registrati e consultare i loro articoli, partecipare ai corsi,
agli eventi e valutarne i prodotti.
C
Ritrova la tua libertà.
con il laser per l’epilazione addio ricrescita
erette, rasoi, creme sono da sempre una costante nella vita
di ogni donna: ma con l’epilazione laser non dovrete più
rinunciare al piacere di indossare una gonna o alla nuotata
in piscina non programmata, liberandovi dalla schiavitù
della epilazione per sempre. Oggi grazie all’epilazione
definitiva potete tranquillamente dimenticarvi l’assillo
della ricrescita dei peli e buttare via le pinzette usate
continuamente ed ovunque per eliminare baffetti e
peli del mento. “Nel mio studio – afferma Daniela
Cangelosi, medico chirurgo, esperta e consulente
in medicina a indirizzo estetico – dispongo di un
laser di ultima generazione che mi permette di trattare
zone piccole e zone estese, abbattendo significativamente i
costi di circa il 60% in quanto è più veloce. Sono sufficienti
appena 40 minuti per intervenire sulle gambe. Per un ciclo
completo, comprendente ascelle, gambe, inguine, quelle
zone “classiche” nel corpo di una donna, in generale sono
sufficienti dalle 6 alle 9 sedute. Non esiste comunque un
numero prestabilito, la discriminante dipende sempre dalle
caratteristiche della persona. I risultati sono comunque
definitivi: con il laser si elimina il centro germinativo del
pelo, causa della ricrescita”.
Alcuni devono poi fare i conti con problemi di ipertricosi o
irsutismo. “Nel primo caso – continua – si constata un aumento smodato della pelosità in aree del corpo dove normalmente i peli sono presenti mentre nell’irustismo assistiamo a
una crescita in zone dove non dovrebbe esserci. Nelle donne
provoca un fortissimo disagio psicologico. In caso di irsutismo
è consigliabile una visita dall’endocrinologo che consiglierà
approfonditi esami di laboratorio, per isolarne la causa e procedere con la cura. Anche tra gli uomini non bisogna mai prendere sotto gamba una eccessiva presenza di peli, oggi gli uomini
sono molto attenti al loro aspetto ed alla cura del loro corpo. Le
zone più richieste sono: petto, schiena, nuca, mani, collo, braccia,
gambe, glutei e meno frequentemente barba. Luoghi comuni e
schemi mentali datati esaltano l’aspetto virile del maschio ma
se la persona rifiuta di dover convivere con una pelosità
percepita come fonte di imbarazzo occorre intervenire
prima che si trasformi in disagio psicologico. Per questo
nei giovani, una volta completato il ciclo di maturazione
sessuale, consiglio il trattamento.
Volendo possiamo procedere anche solo ad un semplice
sfoltimento. Occorre poi considerare il fattore tempo: il
laser va fatto prima che i peli diventino bianchi, la luce laser ha effetto solo su peli con un colore dal castano chiaro
al nero. L’unica discriminante per poter procedere è la pelle:
non deve essere abbronzata.
Meglio quindi iniziare durante il periodo autunno-inverno.
È poi importante sapere che i laser sono macchinari che
solo il medico può utilizzare!”
L’epilazione definitiva può diventare l’occasione per un
check up completo della nostra pelle: la prolungata esposizione ai raggi solari, tipica dell’estate, può lasciare delle
spiacevoli conseguenze come la comparsa di macchie cutanee. “Possono essere trattate – conclude – ma quando ci
troviamo in presenza di una macchia è fondamentale procedere ad una attenta diagnosi, per valutare la quantità di melanina e la profondità della stessa e quale potrebbe essere stata
la causa della macchia.
Solo così scopriremo se ci troviamo di fronte a macchie post
infiammatorie, cheratinizzate, solari, oppure macchie ormonali cioè melasma o cloasma, macchie causate da assunzione
di farmaci ecc… Per ognuna c’è una terapia adeguata ma attenzione anche dopo il ciclo di cure esiste la possibilità di ricomparsa delle macchie, per questo motivo bisogna diffidare da
quanti promettono risultati insperati”.
Corso Siracusa, 157 - 10137, Torino - T/F (+39) 011 36 24 98
www.dottoressacangelosi.it - [email protected]
astr
olo
gia
A cura dell’Astrologo Roberto Illario; [email protected] - www.robertoillario.it
Tutte le stelle di Ottobre
Ariete
Finalmente non c’è più Saturno contro! E
Marte è in favore! È il momento di lanciarsi al galoppo, osando ancora più del
solito, esplorando nuove possibilità e anticipando tutti gli altri!
Toro
Ci siamo! Avere Saturno contro è un bel
problema, una grossa scomodità, un forte rischio di essere costretti a diete rigide
e rinunce impreviste! Non resta che adattarsi intelligentemente, evitando ogni
impuntamento ostinato e mantenendosi
assai prudenti!
Gemelli
Si vende
in
Costa Azzurra:
Affare a Juan Les Pins,
appartamento composto da
ingresso, camera,
soggiorno con angolo cottura
servizi e terrazzo,
in residence con piscina
e vista mare al secondo piano
con ascensore.
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al piano seminterrato.
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Giove è favorevole... ma Venere e Marte
no! Attenti, quindi, a non creare contrasti, tensioni, battibecchi, perchè potrebbero costarvi assai cari: ogni vostro eccesso, ora, è subito punito e rischiate, per
vanità, di crearvi grossi nemici!
Leone
Siete fortemente tentati dal rischio, dal
desiderio di avventura e novità ma dovrete stare molto attenti a non cadere,
per frettolosità ed ingenuità, in trappole
“diaboliche” e pericolose!
Bilancia
Saturno se n’è andato, infine: potete rilassarvi e concedervi maggiore leggerezza, facendovi coinvolgere da atmosfere vivaci e giovanili,
abbandonando, almeno per un po’,
seriosità e preoccupazioni. Su, è
ora, divertitevi!
Sagittario
Correte disinvoltamente verso le grosse
opportunità che vedete chiaramente...
ma è meglio che qualcuno più attento di
voi vi consigli, per evitarvi di precipitare
in qualche oscuro tranello! Non fidatevi
troppo!
Acquario
PASTORE snc
Tel. 011 4340021
46››
Come sempre, finite per imbattervi in
regole e logiche che non capite e non
approvate, ma per fortuna avete ancora
ottimismo e fiducia, entusiasmo, idee e
curiosità da vendere!
Cancro
Dopo tanti errori e travagli, potrete finalmente trovare qualcuno che è veramente
affidabile e discreto, intelligente e sensibile: non fatevelo scappare! È vostro!
Vergine
Dovrete difendervi con le armi della logica e della suadente sottigliezza, per evitare di essere travolti dalle intemperanze
altrui, da entusiasmi infondati e pericolose leggerezze: mantenete la calma e la
ragionevolezza, siate lucidi e frenate la
vostra irritazione!
Scorpione
Siete fortemente coinvolti e questa volta
è una cosa seria, un impegno duraturo in
cui credete davvero: la vostra passionalità è ben controllata dalla vostra intelligenza e ciò che volete è perfettamente
logicoe coerente e ne siete acutamente
consapevoli.
Capricorno
Comprendete bene la sana, prudente logica dei vostri amici e non vi fate distrarre da chi vi propone, invece, facili scorciatoie, comodi mezzi per evitare ogni
fatica: preferite impegnarvi a lungo in ciò
che voi sentite giusto ed affidabile.
Pesci
Vi divertite ad osservare le acrobazie
verbali di chi vuole avere a tutti i costi
ragione: con calma potrete evidenziare i
dettagli mancanti, i grossi vuoti di logica
e riuscirete, ancora una volta, a sorprendere tutti quanti con le vostre azzeccate
intuizioni e percezioni!