Crop Circles - le spiegazioni di Gucumatz

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Crop Circles - le spiegazioni di Gucumatz
CROP CIRCLES
LE SPIEGAZIONI DI GUCUMATZ
Concentro qui gli interessanti interventi che l’utente di svariati forum
Gucumatz ha postato principalmente sul sito “Luogocomune”, in replica ad un
articolo di Massimo Mazzucco.
I link alle discussioni originarie sono questi:
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2402
http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=2448
Questi post sono riportati perchè costituiscono una valida guida di riferimento
all'argomento dei Cerchi nel Grano.
TESTI DI GUCUMATZ
CITAZIONI DA LUOGOCOMUNE
Partiamo da Mazzucco: mi spiace dirlo, ma stona molto vederlo parlare di
“conoscenza” ed “approfondimento”, quando quello che si legge nell’articolo è
un semplice riassunto della disinformazione che esiste sui cerchi nel grano.
Dire
che
l’ipotesi
umana
viene
scartata
per
via
dei
problemi
tecnici
(realizzabilità pratica delle figure), è una obiezione che poteva andare bene (a
stento) una 20ina di anni fa. Ma dirlo ora significa non avere la benché minima
idea di tutto quella che la storia dei cerchi ci ha regalato dagli anni ’80 ad oggi.
I vecchietti Doug e Dave sono stati sbeffeggiati ed irrisi fino allo sfinimento,
ma rimane il fatto che all’epoca riuscirono a gabbare alcuni dei più rinomati
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esperti del settore, facendoli esclamare al miracolo di fronte alla loro
realizzazione (orchestrata da un giornale che aveva architettato lo scoop,
all’insaputa degli esperi).
Che fossero loro gli autori di tutti i cerchi già apparsi prima del ‘91 conta poco
alla fin fine, perché nella peggiore delle ipotesi questo significherebbe che gli
esperti (coloro i quali avevano già diffuso in tutto il mondo la leggenda delle
caratteristiche “inspiegabili” ed “irriproducibili” dei cerchi), sono stati fregati dai
primi due pensionati di passaggio.
Questo per dire che le analisi “a sentimento” di Mazzucco contano ben poco, se
poi si vede che pure gli studiosi in materia non hanno mai avuto alcunissimo
criterio valutativo che permettesse loro di capire la differenza tra un cerchio
vero ed uno falso. (Per il discorso anomalie si veda più sotto).
La dimostrazione del pressappochismo con cui Mazzucco affronta il problema
(affatto approfondito, da quel che si legge), è contenuta nella pretesa di
addossare al CICAP (l’eterno spauracchio dei fideisti dei misteri in genere)
l’affermazione sui porcospini in amore. Infatti, nonostante il link sia corretto,
sembra che l’informazione in esso contenuta non sia stata affatto considerata.
Sono anni che mi interesso di cerchi, ed ormai quella dei porcospini è diventata
una storiella talmente comune che anche io mi sono andato a vedere da dove
fosse nata. Ed effettivamente è facile constatare che l’origine di questa
“ipotesi” (fatta a mio modo di vedere per illustrare un ventaglio di ipotesi, più
che teorie verosimili) sia da imputare allo scomparso P.L.Sani, ex ufologo del
CUN, che con il CICAP non aveva nulla a che fare.
Ma nonostante questo mi sembra che la puntualizzazione non sia minimamente
stata tenuta in considerazione, e che Mazzucco abbia fatto invece di tutto per
riaddebitare al CICAP (spauracchio) un luogo comune che agli appassionati del
settore è noto e sbugiardato da tempo (ma tant’è, si vede che i mezzi utilizzati
alla fine sono sempre gli stessi…).
La pretesa di considerare le realizzazioni nei campi “impossibili”, nei modi e nei
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tempi suggeriti, è poi quanto mai fuori luogo, visto che le dimostrazioni fornite
dai circlemakers sono note (a chiunque se le sia ricercate) e continuano a
ripetersi ogni stagione, anno dopo anno.
Se Doug e Dave sono stati la punta dell’iceberg mediatica, adesso esistono
decine di gruppi organizzati, che proseguono un lavoro iniziato forse con D&D,
ma forse anche prima…
Questi gruppi agiscono per i più svariati motivi, ad iniziare da quelli economici
(c’è chi fa notevoli cerchi su commissione), per passare a quelli artistici (land
artist anche loro in parte noti), per approdare ai burloni ed agli “esoterici” (che
costituiscono forse il nocciolo più antico ed esperto nel campo delle grandi
realizzazioni).
C’è tutta una lunga “letteratura” sulle identità e le finalità dei circlemakes, che
si può ritrovare sia in rete (nel già citato www.circlemakers.org, o nelle
interviste ai circlemakers) sia in materiale su DVD (“Circlemakers”, su
YouTube, con lunghi racconti e spiegazioni circostanziate dei loro motivi e delle
loro ragioni) sia in varie pubblicazioni (tra le quali quella in assoluto da tenere
in considerazione su questo tema è “Persi nella memoria”, di Andrea Feliziani
http://www.planetcircles.com/canali/Interviste/feliziani.html
Ma al di là delle varie motivazioni dei differenti gruppi, quello che conta sono i
risultati, giusto? Ed allora bene, ritrovare i risultati è facile. Basta ricercare
nomi come Rob Irving, John Lundbeg, Mattew Williams, Remko Deelfgauw ecc.
Con questi è possibile verificare ciò che anche Voyager (un paio di anni fa, se
non ricordo male) aveva già chiaramente mostrato: cioè che eseguire un crop
circle complesso, di notte, al buio, in 3-4 persone, con mezzi tecnologici
semplici, è FATTIBILE. Ed infatti è stato fatto. Non una volta, non due, non tre:
ma decine di volte. Praticamente tutti gli anni.
Allego qui di seguito alcuni links alle prime realizzazioni famose che ho sotto
mano, sulle quali (se mai interessasse a qualcuno) si possono ritrovare
particolari e dettagli:
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http://video.google.it/videoplay?docid=4520101054295415491&q=crop+firefox
http://www.youtube.com/watch?v=ff6-_c5jzPQ
Queste sono solo alcuni esempi delle realizzazioni di circlemakers, fatte per i
più disparati motivi. Assieme a queste se ne possono trovare altre decine, e se
si considerano tutte le prove fatte dai vari Centri di ricerca o da amatori, il
numero di ingrandisce a dismisura.
Per aggiungere i dettagli ad ogni singola formazione e per ritrovarne tante
altre, basta Google. Oppure può essere utile consultare il database del Forum
di Crop Circle Connector, dove durante gli anni tutte le discussioni sui crop
circles (incluse le tante realizzazioni dei circlemakers) sono state portate
avanti, osservate, testimoniante e documentate.
Ecco, queste cose dovrebbero essere ben chiare a chi ha la pretesa di parlare
di “informazione”, perché se non si riconosce il valore dei circlemakers, non si
fa altro che dare dimostrazione di scarsissimo approfondimento (praticamente
nullo) su questi temi.
Una dimostrazione di quello che dico è data dal fatto che OGNI “ricercatore” sui
cerchi nel grano riconosce senza problemi le capacità dei circlemakers, ed
ormai non esiste “esperto” che si rispetti (ma anche che non si rispetti) che
non lo ammetta tranquillamente.
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E si badi bene che con “esperti” mi riferisco proprio a quelli che NON credono
che tutti i cerchi siano opera dell’uomo, quelli che trovano le “anomalie”, quelli
che hanno insegnato alle masse il concetto di “impossibilità” di realizzazione
dei cerchi.
Il fatto è che quelli fatti dall’uomo secondo loro costituiscono l’assoluta
maggioranza di TUTTI i cerchi. Colin Andrews, per citare uno che andava per la
maggiore non molti anni fa, parla dell’80% di “falsi”. Questo significa che
secondo lui ogni volta che un curioso guarda un database sui cerchi nel grano,
8 volte su 10 guarda un cerchio che (secondo le stime degli ESPERTI) è stato
fatto da circlemakers.
Quindi è del tutto ingenuo (per non dire peggio) dire che “ad occhio” l’uomo
non può realizzare quelle opere. Perché quelle opere (a detta degli stessi
esperti) sono realizzate 8 volte su 10 proprio dagli uomini!!
Ecco, chiunque può andarsi a ricercare le dichiarazioni di nomi noti in questo
campo, come Andrews, Haselhoff, Levengood, Talbott, Silva ecc. e vedere che
TUTTI loro riconoscono benissimo le capacità dei circlemakers, e che
considerano preponderante il numero di c.c. “falsi” su quello di c.c “veri” (nota:
alcuni di questi hanno cambiato opinione nel corso degli anni. Io riferisco la
loro ATTUALE visione e le loro recenti dichiarazioni).
Quindi? Quindi mi fa sorridere vedere che qualcuno può avere il coraggio di
parlare di “approfondimento”, quando sembra essere fermo ad obiezioni che si
sarebbero potute accettare (ma a fatica) 20 anni fa, e che oggigiorno neppure i
più fervidi sostenitori della “non convenzionalità” dei cerchi riuscirebbero a
prendere sul serio.
Ovviamente dicendo queste cose so di suscitare lo sdegno di chi ha in mente il
concetto di “anomalia biologica”, ma a questo arrivo subito.
Va però prima chiarito ulteriormente il concetto sulla replicabilità umana. Che
non solo è stata confermata da decenni di prove, eseguite in tutte le condizioni
previste (di notte, in poche ore, al buio, con mezzi semplici), ma che ormai è
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talmente accettata che NESSUNO degli esperti in materia la mette più in
dubbio.
Chiunque si opponga a questa opinione (che è in realtà un dato di fatto più che
accertato), dimostra di avere una conoscenza dell’argomento in oggetto
veramente scarsissima, direi praticamente nulla.
Venendo alle anomalie, mi si stringe il cuore a vedere che le pagine di
Levengood e di Haselhoff siano ancora considerate come “prove scientifiche”
delle caratteristiche dei cerchi genuini.
Perché anche qui NON SI PUO’ parlare di approfondimento se non si sono letti
quegli articoli, e se non si è capito cosa contengono.
Partiamo dalla fine, da Haselhoff. Il caro fisico olandese cosa ha fatto? A parte
un libro famosissimo in cui ha inserito un po’ tutti i fatti, le leggende e le
ipotesi sui cerchi, Eltjo ha scritto un commento per Ph.Plantarum, in cui
sosteneva l’ipotesi di formazione dei cerchi per mezzo di sorgenti energetiche
puntiformi.
Peccato che quel commento (che era non referato, a differenza di quanto lui
sosteneva in pubblico, giusto per fare il figo) della sorgente puntiforme non ce
n’era la minima traccia.
Infatti, come dimostrato nell’articolo comparso nel 2005 sul Journal of
Scientific Exploration (“BOLs, the questionable science of Crop Circles”),
emerge chiaramente che le estrapolazioni di Haselhoff sono del tutto arbitrarie,
e che il modello dell’irraggiamento puntiforme non ha alcuna rilevanza
matematica (tanto che una regressione che preveda una retta, piuttosto che
un campana, per l’andamento delle anomalie, “fitta” i risultati molto meglio del
modello di Haselhoff).
Inoltre il
suo lavoro
ha
permesso di
mostrare
altri particolari
molto
interessanti. Per esempio il fatto che Haselhoff barava nei dati e nei risultati.
E questo è emerso dall’osservazione dei sui fogli di lavoro originali (cosa che lo
stesso Haselhoff ha dovuto ammettere sui news-groups italiani, dove è
intervenuto più volte in questi anni), che prima erano stato “rimescolati”, poi
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non considerati (però comparivano lo stesso trai dati) e poi ancora reinseriti
nelle tabelle ufficiali sui suoi libri.
Per non parlare poi del fatto che quei dati smentivano due cose molto
importanti: la prima riguarda la distribuzione della anomalie all’interno dei
cerchi, che ANCHE in quelli fatti dall’uomo seguiva un andamento crescente dai
bordi fino all’interno delle formazione (cosa che Haselhoff prima riteneva
impossibile ed inspiegabile, ma che quanto è stata trovata in “bufale” non ha
suscitato
nessun
commento…).
La
seconda
riguarda
l’entità
di
queste
anomalie, che vanno di ben lunga oltre ai “limiti” imposti dal BLT.
E qui facciamo un passo indietro, perché tutto nasce proprio dal lavoro del BLT
(il gruppo formato da Levengood, Burke, Talbott). Questo gruppo, autore di 3
articoli comparsi su riviste referate, è di fatto il “creatore” del concetto di
anomalia. In pratica sono loro che hanno prodotto quei dati che compaiono
nella scheda sui crop circles, linkata e discussa anche su queste pagine.
Il problema sarebbe lungo e difficile da spiegare in queste righe (perché
l’argomento è vasto e necessiterebbe di approfondimenti molto specifici). Ma
mi riallaccio comunque al discorso di Haselhoff per mostrare quanto questi
personaggi si siano potuti sbagliare, senza neppure avere il coraggio di
ammetterlo (si, perché LO SANNO di essersi sbagliati, ma non te lo vengono
mica a dire!)
In pratica il BLT stabilisce un “limite” nell’entità delle anomalie. Il BLT dice che
esistono dei meccanismi in natura che producono LE STESSE anomalie, ma
aggiunge che i processi in natura non possono determinare la stessa entità e la
stessa distribuzione che si riscontrano nei cerchi “veri”.
Ecco, per fare un esempio, il BLT afferma che non ha alcun senso che in un
cerchio f atto dall’uomo ci sia un andamento crescente della lunghezza dei
nodi, dall’esterno all’interno del cerchio. Ma questo è invece ESATTAMENTE ciò
che Haselhoff ritrova, quando analizza un cerchio fatto dall’uomo (Il “Golden
Tunnel” sopra linkato).
Ed il BLT dice che un cerchio “naturale” è capace di produrre degli
allungamenti dell’ordine massimo del 5-10%, rispetto alla piante indisturbate.
Ma nel cerchio Man-made di Haselhoff, l’allungamento arriva fino al 40%!!!!
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Qui ne approfitto per fare una precisazione molto importante: c’è chi ha detto
che queste anomalie si dovrebbero ritrovare SUBITO dentro i cerchi. Cioè che
gli allungamenti dovrebbero prodursi nella notte stessa della formazione delle
figure. Nulla di più falso.
Gli allungamenti avvengono con il tempo, nell’arco di ore, ma anche di giorni.
Il BLT dice (ma lo dice solo) di avere preso i campioni entro TRE giorni dalla
formazione. Ma poi il BLT si dimentica di avere pubblicato dei Rapporti
(consultabili on line) in cui vengono registrate tutte le date dei campionamenti.
E se si va a vedere questi particolari, si scopre che le piante sono state raccolte
due SETTIMANE dopo la formazione.
Quindi
in
due
settimane
ha
avuto
tutto
il
tempo
per
agire
il
gravitropismo/fototropismo, cioè quel meccanismo di allungamento/piegatura
dei nodi, che loro conoscono bene.
Questo che significa? Significa che le loro “anomalie” così strane sono solo il
frutto di processi NATURALI, che ogni agronomo conosce bene. E sono dei
processi che intervengono in tutte le formazioni, siano esse fatte dall’uomo, o
prodotte dagli allettamenti naturali.
Questo è BEN CHIARO sia nei loro articoli che nei dati di Haselhoff. Ed è tutto
riscontrabile leggendo il loro stesso materiale.
Ed è uno dei motivi per cui la redazione di Ph.Plantarum ha disconosciuto la
validità di quei lavori, affermando senza mezzi termini che costituivano
PSEUDOSCIENZA.
Ecco, QUESTO è un approfondimento. Non quello di chi si limita a leggersi la
paginetta del BLTSearch, o quello di chi si legge “La natura complessa dei
cerchi nel grano”.
Il VERO approfondimento va al di là di quello che viene divulgato per fare
cassetta, ma si porta all’analisi ed alla verifica DIRETTA dei dati.
Su questo argomento potrei dire molti di più, per esempio sulla piegature delle
spighe
(affatto
innaturale,
replicabilissima
e
normalissima
per
uno
schiacciamento meccanico), o sui ferri “meteorici” ritrovati nel campi, o ancora
sul presunto enigma delle mosche morte (ormai talmente studiato ed
approfondito, che neppure su questo gli “esperti” si azzardano a dire più nulla,
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visto che anche loro hanno capito la cazzata che hanno fatto sostenendo
l’ipotesi del riscaldamento da microonde, a dispetto del fatto che TUTTI i segni
di quelle mosche indicavano chiaramente una infezione da fungo…).
Insomma: il mio invito è quello di APPROFONDIRE REALMENTE, e di non
limitarsi a quel poco che l’immaginazione suscita nella semplice visione delle
foto dei cerchi nel grano. Ed invito anche a CERCARE tutto il materiale originale
di questi ricercatori, in modo da potersi rendere conto della quantità industriale
di contraddizioni a cui questi soggetti vanno in contro.
Aggiungo che chi ha un minimo di pazienza e di tempo da spendere, può
trovare senza troppe difficoltà tutto il dibattito andato avanti in questi anni,
incluse tutte le risposte che vengono ricercate in discussioni come questa.
Puntualizzo che non esiste davvero nessun “mistero” sui cerchi che non sia
stato preso in considerazione, studiato, ricercato, approfondito ed analizzato,
ed al quale non sia GIA’ stata data ampia ed esauriente risposta.
Allora voglio fare la cosa contraria, e mostrarti quali sono i cerchi “autentici”,
che secondo il LUOGO COMUNE imperante tra i media, dovrebbero essere
“perfetti” (proprio perché esiste questa equazione ingiustificata che lega
“autenticità” e “perfezione/complessità”).
Ecco qui alcune immagini:
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Belli vero? Si…belle schifezze. Talmente fatti male che se li avesse dichiarati un
circle makers, la gente starebbe ancora a ridergli dietro. Eppure quello che la
stragrande maggioranza delle persone NON SANNO (e soprattutto non lo sanno
quelli che hanno la pretesa di parlare di “approfondimenti”) è che sono proprio
QUELLI i cerchi che sono considerati autentici.
Sissignore, proprio così. Perché i primi tre (Logan 1996, Silbury Hill 1992,
Lockeridge 1991) sono quelli che sono stati studiati e documentati in quei
famosi articoli da cui tu hai tratto alla tua scheda. Sorprendente no?
Si, è sorprendente vedere che non ci azzeccano nulla né con la complessità, né
tantomeno con la perfezione. Ed è soprendente vedere che sono distanti anni
luce dalla opere più semplici dei circlemakers odierni (di cui ho già parlato, con
i link del precedente messaggio).
Il 4° ed il 5° cerchio (Cherhill 1998 e Solano 2003) sono anch’essi cerchi in cui
sono state ritrovate le “anomalie”, e sono anch’essi stati per questo motivo
considerati AUTENTICI.
Il succo del discorso quindi è questo: di fronte ai cerchi fatti dai circlemakers,
chi NON VUOLE CREDERE alla banale realtà del fenomeno, accamperà tutte le
scuse per non riconoscerne la dignità estetica. Ma di fronte alle REALI opere
considerate autentiche, la gente non sa più che pesci pigliare. Allora ci si
attacca alla anomalie (che sono state trovate perché quei cerchi, così
brutti,sono stati campionati giorni o SETTIMANE dopo la loro formazione),
oppure ad altri appigli generici.
Ma un’altra cosa bella da far notare è che in queste discussioni compare
sempre (matematicamente) il “mostro” di Milk Hill 2001, che secondo alcuni
sarebbe l’opera più complessa mai realizzata (cosa non vera, ma vabbè).
Ebbene, non solo Milk Hill non presentava tutte quelle anomalie considerate
come segni di autenticità, ma mostrava invece quei bei segni di calpestamento,
e tutte quelle linee di costruzione che secondo gli “esperti” sarebbero chiaro
segno di contraffazione. Inoltre: per Milk Hill i “paragnosti” non avvertirono
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neppure tutto quel campionario di esperienze fisico/mistiche proprie dei cerchi
“energetici”.
Quindi? Quindi dovremmo concludere che qui 409 cerchi sono stati fatti
dall’uomo (e così è). E lo dovremmo concludere non per parere mio, ma per
semplice COERENZA con quei criteri che anche tu, con la tua scheda, hai
indicato utili ed attendibili per il riconoscimento dei veri e dei falsi.
Ne usciamo fuori con una cosa sorprendente: che i cerchi più complessi sono
fatti dall’uomo, e quelli fatti peggio invece sarebbero “autentici”! L’esatto
contrario di quello che Mazzucco diceva nell’articolo!
E qui preciso che in effetti è esattamente questo l’andazzo attuale dei
ricercatori: quello di indirizzarsi sulle formazioni semplici, tralasciando quelle
grandi e complesse (secondo loro praticamente segno certo di intervento
umano).
Riassumendo: oltre al fatto che ci sono interi documentari sull’opera dei
circlemakers, ed oltre al fatto che stringendo e stringendo risultano “veri” i
cerchi più brutti, e “falsi” quelli più intricati, rimane il fatto che GLI STESSI
ESPERTI riconoscono la realtà del fenomeno circlemaking.
Quindi il volerlo negare significa solo volersi infilare con la testa sotto la sabbia
(come è d’uso per chi ragiona per luoghi comuni).
Articolo di confutazione dell’ipotesi di Haselhoff:
http://www.cropfiles.it/docs/ScienzaDiscutibile.pdf
Risposta “a caldo” di Haselhoff:
http://www.cropfiles.it/docs/Scienza_Opinabile_reaction.html
Replica di Grassi-Cocheo-Russo:
http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273170
Le affermazioni dell’editor di Physiolgya Plantarum sul “valore” dei papers del
BLT (questo però è in inglese): http://www.cicap.org/crops/en/013.htm
Haselhoff ha scritto testualmente questo: “Il fatto che il mio articolo sia stato
pubblicato assume una certa importanza, avvalorando l’ipotesi che le sfere di
luce siano direttamente implicate nella creazione di formazioni nel grano (o
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almeno in alcune di queste). Ciò non è più soltanto un’ipotesi, ma un fatto
riconosciuto e scientificamente provato e rimarrà tale finchè qualcun altro non
presenterà una spiegazione alternativa che giustifichi la simmetria circolare
dell’allungamento dei nodi, o dimostri come l’analisi fosse sbagliata.”
Quindi:
Haselhoff
dice
che
il
suo
commento
costituirebbe
un
“fatto
riconosciuto” (da chi? I comments su Ph.Plantarum non sono sottoposti a
referee!) e soprattutto una “prova”.
Purtroppo però quello che Haselhoff aveva richiesto, è alla fine arrivato: cioè è
giunta la conferma, su canale ufficiale e sottoposto a refree, che le sue analisi
erano SBAGLIATE.
E non solo quelle, ma anche quelle dei suoi predecessori, per tutti i motivi
illustrati nell’articolo del 2005 (a cui andrebbero aggiunte molte altre cose, ma
che mi rendo conto che non si possono affrontare qui, ora).
http://www.cicap.org/crops/en/013.htm
A
corredo
della
fonte
sopraindicata,
aggiungo
che
i
“rumors”
sulle
comunicazioni di Ph.Plantarum circolavano già da prima della pubblicazione sul
sito del CICAP. Ed a questo riguardo sono nate lunghe discussioni sui
newsgroups, dove diversi utenti hanno scritto direttamente alla rivista,
ottenendo conferma delle affermazioni fatte (tutto questo è verificabile negli
archivi di Google-Groups).
Le spighe si piegano senza difficoltà con semplice pressione. La piegatura non
avviene al livello del nodo, ma appena sopra le radici. In quella zona la pianta
è flessibile, ed uno schiacciamento meccanico la fa adagiare sul lato, quasi
sempre senza determinare spezzature. A volte capita che lo stelo si pieghi in
una maniera particolare, che alcuni descrivono come “piegatura a cannuccia”
(Prendi una cannuccia da bibita e piegala, e capirai che voglio dire).
Se ti capitasse mai di andare in un campo di grano, fai questo esperimento:
calpesta qualche pianta, e guarda cosa succede. Noterai che a meno di non
dare pressioni esagerate, le piante si coricheranno senza danneggiarsi troppo.
Ma noterai un’altra cosa, molto più importate: che per vedere come sono
messe le piegature, dovrai successivamente alzare il grano, andando a
districare un intreccio creato con la semplice operazione di schiacciamento.
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Ecco, questa ricerca delle piegature non è molto comune. Di solito la gente si
limita a guardare gli strati superiori, e pochi si inginocchiano metro per metro,
a verificare TUTTE le spighe.
Chi lo ha fatto (o chi lo ha fatto anche solo in parte) ha potuto verificare che
non c’è nulla di anomalo, né di strano, nel modo in cui il grano si prostra a
terra. C’è di strano invece il fatto che il 90% delle persone pensano che le
piante facciano piegature a 90%, nette e delineate.
Questo PUO’ accadare, ma non è la norma. Accade occasionalmente, quando le
piante vengono “congelate” nel loro stato, cioè quando si trovano sotto ad altre
piante e la crescita dei nodi fa adattare la pianta al peso sovrastante.
Io ho trovato queste piegature in campi allettati per semplice vento ed
intemperie, e quasi sempre proprio in piante che stavano sotto a spessi comuli
di altre piante.
Ecco, se ti dicessi dove potere trovare questa “particolarità” ti direi di andare a
guardare dove le spighe sono più fitte, e dove l’andamento della piegatura si
dispone a raggera (conformazione dovuta allo spostamento laterale delle assi
con cui si piega il grano).
In quel punto si potrebbero trovare i “tubi da idraulico” (così li chiamano…).
La cosa brutta è che questa caratteristica (rara, ma non unica né singolare) è
stata alla fine estesa a “regola”, come se TUTTE le piante dei crop circles
fossero piegate in quel modo.
In giro per la rete si possono trovare i report ed i racconti di decine di nostri
connazionali che si recano tutti gli anni in UK per vedere i crop circles, ed i
pareri sono unanimi: non c’è nessunissima piegatura “magica”, e non ci sono
intrecci
che
non
si
possono
spiegare
con
schiacciamento
meccanico.
Per dire: gli intrecci considerati più assurdi, quelli chiamati “nidi di uccello”, si
fanno tranquillamente con le mani. Ed in quel caso NON E’ VERO che le spighe
non si rompono. Si rompono eccome! Ed infatti in TUTTE le foto di nidi, queste
rotture (o piegature a cannuccia) sono sempre ben evidenti.
Riaussumendo: quello che dicono i divulgatori (pessimi divulgatori) sono cose
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che non si sono mai viste in nessun cerchio. Sono un misto di leggenda e luogo
comune, mai documentata se non con SINGOLE spighe estrapolate dalla loro
porzione di campo, o con descrizione sommarie e profondamente errate.
L’esperienza comune di chi ha visitato cerchi (sia in Italia che in Inghilterra) è
invece che tutte le piegature e gli intrecci siano spiegabilissime con una
normale pressione meccanica.
Ed anzi: invito tutti a fare delle prove, tra maggio e luglio, per vedere come si
comporta il grano nelle varie fasi di crescita (molte errate convinzioni verranno
letteralmente spazzate via al primo passo sopra al grano!).
L’unico esempio “documentato” di insetti morti è quello delle mosche di
Cherhill 1998.
E su quel caso quello che si poteva dire lo si è detto: sono sicuramente morte
per infezione da fungo.
In altri casi invece sono stati riportati insetti o animali morti. A volte in forma
aneddotica, a volte con foto. Ma nelle foto che ho visto io (così come nei
racconti) non si è mai parlato di intere morie di insetti. Più che altro si sono
visti singoli “scheletri” (non so se in questo caso sia più corretto dire
esoscheletri) di insetti morti. Il che è abbastanza comune girando per campi,
ed è un’esperienza affatto rara da ritrovare.
Bisogna notare però che tutti questi racconti di solito sono molti differenti tra
loro. C’è chi parla di coccinelle secche, chi di topi svuotati, chi di coleotteri
come mummificati, ecc.
Tutti casi che non suscitano nessun sentore di morte sospetta, ma che
appaiono (a prima vista e senza alcuna documentazione, visto che non ne sono
mai state fornite) normali segni di morte naturale.
Per quanto riguarda i semi cotti o le bruciature sugli steli, per quello che ho
potuto vedere io (da decine di foto e confronti diretti) non sembra esserci nulla
di diverso da normali processi di immarcimento delle piante, o striature
imbrunite che si riscontrano in gran numero anche nelle spighe sane e non
abbattute.
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Tanto per dire: mi è capitato di vedere dei segni che si potevano definire
bruciature (associati tra l’altro a “cavità da espulsione”) in formazioni
naturalmente allettate.
BOTTA E RISPOSTA TRA
GUCUMATZ ED ALCUNI UTENTI
1) Perchè viene utilizzata la geometria aurea?
Sono state utilizzate tutte le forme geometriche e tutti i tipi di simbologie.
Non esiste una unica corrente stilistica, ma negli anni se ne sono viste diverse.
C’è chi ha messo l’accento sui teoremi matematici, chi sulle simbologie celesti,
chi sulle serie “naturali” (Fobonacci, sezione Aurea ecc.), chi ancora ha cercato
la via dei frattali.
Tra tutte queste cose ci sono state le rappresentazioni figurate (facce di alieni,
scritte, disegni veri e propri) Quindi non ha senso parlare del tipo di geometria
utilizzata (intendendo che ve ne sia una prevalente), perché in pratica suoi
campi si è visto di tutto e di più.
2) Perchè richiamano i vari simboli presenti nella tradizione esoterica?
1) Perché un po’ alcuni circlemakers ci credono. Quindi rappresentano simboli
a loro cari o “evocativi” per i loro simili.
2) Perché altri circlemakers NON ci credono, ma sono convinti che per fare
passare le loro opere per “credibili” debbano inserire messaggi e simboli
esoterici (per la serie: dare ai believers ciò che si aspettano.
3) Perché alcuni circlemakers vogliono fare figure fighe ed esteticamente
intriganti, ma vista la vastità del concetto di “simbolo”, ognuno è poi libero di
vedere qualsiasi cosa in qualsiasi forma. Quindi capita che un cerchio venga
visto come simbolo solare quando invece magari voleva solo essere un
cerchio…
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4) Molti cerchi con la tradizione esoterica non c’entrano proprio nulla, ma è un
luogo comune quello di dire che tutti i cerchi contengono simboli di questo
genere.
3) Perchè vengono realizzati in corrispondenza delle ley lines?
Per gli stessi motivi detti prima: alcuni perché ci credono, altri perché vogliono
fare trovare queste corrispondenze ai believers. Va detto che la questione ley
lines di solito risalta in luoghi in cui queste “energie” sono particolarmente
popolari (Inghilterra e Germania sopra a tutte).
E va detto che è abbastanza difficile non incappare in una ley line, se si decide
di operare in prossimità di strutture megalitiche (per il fatto che lì, da secoli, si
crede che passino queste linee).
Inoltre: la ley line se c’è è nota (nel senso che c’è un’ampia tradizione popolare
in
merito),
se
invece
non
c’è,
e
te
la
deve
trovare
uno
con
la
bacchettina…allora la può trovare dove vuole. E quale miglior posto di uno
dove si vede un bel crop circle? (in pratica quindi tutto si riassume in un bel
ragionamento circolare).
4) Personalmente rimane inalterata la mia iniziale richiesta: esiste un
filmato della realizzazione, da parte dei signori con spago e tavoletta,
di un crop circle complesso?
Si, ne esistono diversi.
Ho già parlato della realizzazione fatta per Voyager, interamente di notte ed al
buio. In onda ne è andata solo una parte, ma il risultato lo si è visto, e gli
strumenti utilizzati pure. Il video non è mai andato in onda in forma intera (per
ovvie esigenze televisive), ma a questo punto potrebbe essere interessante per
i DIVULGATORI fare quello che dicono di avere fatto: cioè approfondire gli
argomenti e richiedere alla Rai tutto il registrato.
Oppure ci si potrebbe procurare il servizio girato dalla Ashai TV (rete
giapponese) che nel 1999 (o 2000? vado a memoria) riprese tutta l'opera di
Lundberg, che raccolse la sfida di riprodurre un cerchio inglese (e non solo la
raccolse, ma realizzò il cerchio correggendo pure alcune imperfezioni, che nel
cerchio precedente non erano neppure state notate).
19
Anche tutto questo è stato ripreso, e ne è usciuto un documentario di cui si è
parlato per molto tempo.
Ma ahimè, anche in questo caso dello "scoop" non è mai fregto nulla a
nessuno, perchè quelli erano gli anni degli articoli sul "ferro meteorico" e da lì a
poco sarebbe esplosa la bomba Haselhoff.
Quindi quel video non ha mai fatto il giro della rete (come invece l'ha fatto il
famigerato video di Oliver's Castle, con sfere di luce ritoccate al PC!)
Nonostante questo si possono comunque trovare esempi di circlemaking, come
quello dei già citati ragazzi del MIT (che però furono troppo manovrati dalla
Nancy, che diede indicazioni del tutto NON necessarie...).
Questa la pagina che racconta la realizzazione:
http://web.mit.edu/newsoffice/2002/crops-1009.html
Purtroppo anche in questo caso non sembrano esserci fonti su YouTube (che
invece pullula di ogni sorta di filmato con musichetta new-age, che non dice
mai nulla e non mostra mai niente…poi paralo di cover-up! Tzè).
Ma comunque fino a non molto tempo fa questo ed altri filmati erano disponibili
su eMule. Oppure, se siamo fortunati, c’è caso che ogni tanto vada in onda
qualche replica del documentario (magari ad ore impossibili della notte su
Discovery Channel).
Ma per tagliare la testa al toro, ecco un filmato che probabilmente potrà
rispondere alla curiosità di chi non ha mai visto dei circlemakers all’opera:
http://www.youtube.com/watch?v=a_opN9ghPKQ
20
5) Interessa anche a me sapere qualcosa di più su questo strumento
che piegherebbe le piante senza spezzarle.
La foto è abbastanza grande per vedere che le piante non sono affatto
spezzate, ma PIEGATE alla base:
http://img170.imageshack.us/img170/4366/howtdobfa4.jpg
In particolare sono piegate appena sopra alle radici. Si dice che sono
“scalzate”, cioè che le radici vengono in parte esposte. Questo determina una
piegatura che non necessita assolutamente di nessuna rottura, ed in questo
caso non c’è neppure una netta piegatura “a cannuccia”.
21
Questo è il modo più comune in cui si piegano le spighe, ma come ho detto
prima molto dipende dal tipo di grano, dalla maturazione, dalla stagione, dalla
sue “densità” (piante per metro quadrato) ecc. ecc.
Rimane il fatto che basta fare una semplicissima prova con un’asse, per vedere
che le spighe non sono dei pezzi di vetro, e che prima si spezzarsi si piegano e
si adattano, molto meglio di come la gente non si immagini.
6) Il CICAP non sconfessa che l'allungamento dei nodi avvenga in una
sola notte. Non può, perchè E' COSi'. E' un'anomalia rilevata e
testimoniata.
Assolutamente NO.
E non sono io a dirtelo, per opinione, ma sono i RAPPORTI dei ricercatori.
Ho già detto che questi rapporti contengono le date di probabile formazione,
quelle di prima scoperta e quelle di campionamento. Ed in NESSUNO di questi
rapporti è MAI emerso un allungamento anomalo dal giorno alla notte.
Aggiungo che gli allungamenti “anomali” sono SEMPRE stati rilevati invece in
formazioni vecchie di giorni, o addirittura di settimane.
E questo è un dato di fatto che si può verificare nei lab report del BLT, ormai
tutti disponibili in rete.
Aggiungo che la frase che hai citato tu non dice nulla sul MOMENTO in cui gli
allungamenti vengono ritrovati, o sul lasso temporale necessario al loro
sviluppo. In quella frase si dice SOLO che sono fenomeni naturali, come tutti
sanno. E lo sanno talmente bene anche i ricercatori, che sono stati proprio loro
a fare paragoni con il fototropismo ed il gravitropismo, incappando però in
quegli errori di cui ho parlato (errata comparazione di campioni con “anzianità”
diverse).
Ci tengo però a sottolineare che ciò che dici tu, pur essendo ENORMEMENTE
falso, è purtroppo molto diffuso, come luogo comune, tra chi si incuriosisce di
cerchi nel grano.
Ma purtroppo quella dell’anomalia “immediata” è una cosa che non è mai stata
né dimostrata, né sostenuta da alcun dato o da nessuna foto, testimonianza
diretta né null’altro. Questa è una LEGGENDA che esiste solo nei racconti e
22
nelle paginette divulgative (quelle scritte dagli ufologi che per la maggiro parte
delle volte manco sanno chi è Levengood).
Ma se vai a leggerti i DATI e gli articoli pubblicati, troverai SOLO quello che ti
ho detto: cioè una discrepanza tra presunta data di campionamento (non oltre
3 giorni) ed EFFETTIVA data (ben 2 settimane).
Aggiungo che conosco solo UN caso di celere campionamento: che guarda caso
riguarda proprio un cerchio fatto dagli uomini. In questo caso infatti le piante
vennero raccolte dopo meno di 2 giorni (paura che il gravitropismo agisse
troppo? Mah…) Ma nonostante questo, l’allungamento percentuale riscontrato è
stato di oltre 4 volte quello massimo “teorizzato” dal BLT.
(Mi riferisco alla “hoax” analizzata da Haselhoff per il suo commento del 2001).
QUINDI: le anomalie sono una bufala colossale. Ma ancora pià colossale è la
disinformazione che le riguarda, che nella maggior parte dei casi VA OLTRE
rispetto alle fonti originali.
Per capirci: quello che dice il BLT viene letto (male) e riscritto (malissimo). Da
questo nascono i luoghi comuni, che finiscono per ritornare all’”autorevolezza”
della prova scientifica, senza però sapere che di prova non ne esiste alcuna.
In sostanza quello che voglio dirti è che quello che dici tu, cioè che l’anomalia
sarebbe stata “rilevata” e “testimoniata” è quanto di più falso possa esistere.
Ma non colpa tua se la pensi così, ma dei tanti Fuffologi che scrivono di cose
che non conoscono, cercando di convincerti di avere fatto “approfondimenti”.
7) Effettivamente, esercitando una certa pressione, si piegano. Ora, se
la pressione è leggera, la spiga non resta piegata, a meno che non la si
tenga
con
la
mano.
Se
la
pressione
è
più
pesante,
la
spiga,
semplicemente, subisce una spaccatura nei due lati.
Vai con un’asse in un campo, prova e poi mi saprai dire:
http://img170.imageshack.us/img170/4366/howtdobfa4.jpg
23
Le spighe si piegano con una semplicità che non si può descrivere a parole.
Prova, guarda con i tuoi occhi. E se vuoi filma tutto. Poi se PUOI smentirmi,
metti pure tutto su YouTube.
8) Ci sono segni di spaccatura, nelle spighe dei crops? No. Mi pare che
tu stesso non ne abbia denunciato la presenza.
Se ti dovessi descrivere tutti i modi in cui puoi trovare una spiga, servirebbero
10 pagine solo per affrontare questo argomento.
Brevemente: le spighe possono essere intonse, piegate, spezzate o segnate.
Tutte queste eventualità concorrono SEMPRE (in differenti misure) in tutti i
crop circles.
A seconda del tipo di pianta, della pressione/velocità esercitata, della
maturazione del grano, ecc. ecc.. possono prevalere piante “non spezzate” o
piante in cui i segni e le fratture possono essere più evidenti. Questo capita in
TUTTI i cerchi, anche in quelli che vi sono stati descritti come “privi di
spezzature”.
In realtà quello di cui erano privi quei cerchi è il colpo d’occhio di chi li ha
recensiti. Ti posso garantire che i segni ci sono sempre, basta saperli trovare.
E questo è il punto: chi non sa dove guardare, si limita agli aspetti più
superficiali. E quindi, a fianco di un “ricercatore” che spulcia le piante,
inneggiando alla loro “perfezione”, ti ritrovi il semplice appassionato che ha già
fotografato decine di rotture. Questa è una esperienza abbastanza comune,
che chiunque abbia visitato un cerchio avrà fatto.
A questo aggiungo che non esiste NESSUNA documentazione che riporti interi
metri quadrati di piante non danneggiate, ma SOLO (e ripeto SOLO) foto di
spighe già estratte, o foto di ristrettissimi settori in cui la “rarità” (vedi
piegature
a
tubo
da
idraulico)
vengono
messe
in
evidenza.
Per il resto si vedono sempre le stesse cose: spighe poco danneggiate, appena
fratturate, che ad una prima occhiata sembrano piegate perfettamente.
Questa è la SEMPLICE e banale realtà dei campi. Non tutte quelle boiate che si
leggono in giro, scritte da ufologi in cerca di lettori.
24
9) ll cerchio di Cremona è solo un po' più complesso del marchio
Firefox, che è elementare.
No scusa...tu non hai veramente idea di quello che stai dicendo!
Il cerchio con il logo Firefox era TUTT'ALTRO che semplice!
Forse non vi rendete conto che la complessità dei cerchi è data dalla difficoltà
nel prendere i punti di misura.
Milk Hill 2001, anche se complesso per il numero di cerchi (oltre 400) come
costruzione era FACILE. Perchè era facile fare i 6 raggi, e non era complicato
prendere le misure per i 13 cerchi principali di ogni braccio.
Mentre ci sono altri cerchi, molto meno appariscenti, che contengono angoli
assurdi, che necessitano di misure precisissime, altrimenti va tutto a farsi
friggere!
La formazione "Firefox" non poteva essere ottenuta in maniera semplice,
perchè quel disegno lo si poteva ottenere solo con una "griglia". La figura non
poteva venire fuori da un semplice costruzione geometrica, ma ogni linea è
stata misurata in maniera difficoltosa, proprio perchè non c'erano geometrie
"semplici", ma invece c'era una rappresentazione figurativa di un disegno con
nessuna costruzione elementare al suo interno.
Quindi credimi: il firefox NON era affatto semplice. E' per questo che ci hanno
messo così tanto a farlo. Un cerchio "classico" di quelle dimensioni si può fare
in un terzo del tempo.
Quanto al cerchio di Cremona: quella è una immagine "classica", un cerchio
che per la sua forma poteva andare bene negli anni '90.
Ma negli anni '90 circolavano anche quelle ciofeche che ho mostrato nei
messaggi precedenti, che sono state giudicate "autentiche".
Inoltre: se vai a vedere i database odierni, scoprirai che più della metà dei
cerchi di questi anni, continuano ad emulare quelle forme semplici ed
armoniche.
Perchè? Per due semplici motivi: il numero di circlemakers in grado di fare
cerchi DAVVERO notevoli, non è poi così alto. Così i principianti (il crop di
25
Cremona è stato fatto da dilettanti alle prime armi) non possono fare altro che
partire dalla BASE.
E l'altra ragione è che continua a prevalere, in alcuni circlemakers, lo stile "old
school". Forse un po' per citazione dei tempi passati, ma forse anche perchè è
quello che rappresenta meglio la "genuinità" dei cerchi (per come venivano
intesi prima che apparissero facce di alieni, disegni post moderni e messaggi in
codice...).
10) Dal momento che nei rapporti vengono riportate le date di
PROBABILE formazione, e non quelle CERTE, per quale ragione si
dovrebbe credere ad una teoria e ad un’altra no, scusa?
Nota: tu stai cercando di fare commenti su cose che probabilmente non hai
ben compreso. Provo a spiegartelo meglio con un esempio.
Cerchio di Blueball, USA, anno 1995.
Nel Lab Report numero 51 si legge che la data di ritrovamento è il 29 maggio,
quella di campionamento è i 13 giugno.
Ora dimmi: se anche la data della probabile formazione fosse stata sbagliata
(magari non era il giorno prima del 29, ma due giorni prima, tre o dieci), che
cosa cambia, AI FINI DI QUELLO CHE DICO?
Nulla.
Perchè quello che dico (lo ripeto) è che nessuno di quei cerchi contenenti le
anomalie nodali sono stati CAMPIONATI entro quelle fatidiche 36 ore tanto
sbandierate dal BLT.
Cerco di fartelo capire ancora meglio: la data di probabile formazione è
SEMPRE antecedente a quella di ritrovamento (e per forza, mi sembra ovvio
no?). Quindi me ne importa relativamente poco, se si vede che tra il
ritrovamento ed il campionamento passano GIA' più di tre giorni. Perchè a
questo punto il limite è già stato superato.
CAPISCI cosa dico?
26
11)
Però
sono
state
fatte
delle
indagini,
se
non
precisissime,
comunque attestanti la stranezza del fenomeno
Assolutamente NO.
L'ho detto: questo è quello che DICONO (e che vogliono fare credere) ma se
vai a vedere i dati e le analisi, trovi tutt'altro.
Quella del 10% di allungamento, per esempio, è una bufala smentita dal
Haselhoff (anche se non l'ha ammesso, ed ha fatto finta di nulla), perchè i
SUOI dati mostrano allungamento dopo 48 ore dell'ordine del 40%.
Mentre gli allungamenti del 109% in formazioni appena fatte non sono MAI
stati rilevati.
Se pensi che questo invece sia stato fatto, mostrami il Lab Report. Io me li
sono letti tutti quelli disponibili, e non ne ho mai trovato notizia.
PRECISO BENE che questo, da un punto di vista teorico, non sarebbe neppure
impossibile. Nel senso che NON NEGO che allungamenti di quella entità
possano verificarsi (qui bisognerebbe fare una lunghissima digressione che ti
risparmio), ma dico solo che le loro affermazioni non sono supportate dai fatti.
Un'altra cosa che ho detto (e che ripeto) è che quando parlando di questi TRE
giorni, poi non ti dicono che IN REALTA' (carta canta) loro hanno analizzato
nodi vecchi di due settimane.
Anzi: diciamola tutta: i nodi erano vecchi di MESI. Perchè alle due settimane
vanno aggiunte le tre settimane di essiccamento. Poi c'è la spedizione negli
stati uniti. Dopodichè c'è l'analisi, che di solito viene pubblicata con tempi
tutt'altro che celeri.
Quindi le spighe analizzate non sono MAI e poi MAI comparabili con l'unico
cerchio di controllo che hanno creato nel 1997.
Comprendi il livello di disparità delle cose che cercano di mettere a confronto?
Io spero di si, perchè sta qui tutta la discussione sulla falsità del concetto di
"anomalia".
L'anomalia di per se non esiste, è solo una caratteristica naturale del sistema
di ricovero delle piante. Sono i ricercatori che le hanno CREATE, con i loro
errori metodologici, i loro bluff ed i loro abbagli.
Non c'è altra verità sotto a questo argomento, è tutto (tristemente) così.
27
12) A questo punto, se anche le prove prodotte non dimostrano nulla,
almeno quelle basate su dati scientifici acquisiti, e se non ci sono date
certe dei prelievi, è arbitrario dare per certo che sia il fenomeno del
tropismo a giustificare l’allungamento del nodo.
No, le date ci sono e sono scritte ben chiare (non tutte magari, ma per lo meno
nei casi noti e pubblicati sono riconducibili a lassi temporali ben chiari).
E sono anche disponibili i dati delle formazioni man-made, che si possono
confrontare con quelli delle formazioni definite “genuine”.
Facendo il confronto tra questi dati, e tendo conto del FATTORE TEMPO,
emerge in maniera chiarissima il tipico andamento dell’allungamento dovuto a
gravitropismo.
Il quale, come ho ripetuto già due volte, è stranoto e ultra documentato in
letteratura scientifica.
Non basta? Ed allora si possono fare delle prove: andare in un campo,
schiacciare con un piede del grano, e vedere se “ginocchia” (cioè se si
risolleva). Questo succederà SEMPRE (se il grano non è già oltre al periodo
della mietitura) e si potranno sempre vedere allungamenti e piegature.
Questo non è oggetto di discussione, è un fatto certo. Ed è altrettanto certo
che TUTTI i dati (sia quelli man-made che gli altri) convergono verso le
STESSE curve che testimoniano un naturale processo di ricovero delle piante.
13) Nel secondo caso, l’individuazione, cosa abbiamo? Un fenomeno di
cui
solo
alcuni
aspetti
sono
parzialmente
dimostrabili,
aspetti
marginali rispetto al loro insieme. Ma proprio perché esso presenta
punti oscuri, si cerca di approfondirne gli aspetti NUOVI, che non sono
necessariamente quelli su cui ci si è già pronunciati.
No. Non ci sono aspetti nuovi, non ci sono aspetti oscuri, e non c’è nulla che
non sia spiegato.
Il fenomeno è chiaro in tutti i suoi aspetti, sia quelli estetico/artistici, sia in
quelli fisico/biologici.
Non esistono argomenti sui cerchi che non siano stati trattati, analizzati e presi
in considerazione, e che alla fine non abbiano dato il solito risultato: cioè che
l’UNICA spiegazione in grado di rendere conto di TUTTE le fenomenologie
REALI (parlo di quelle effettivamente riscontrabili, non quelle inventate di sana
28
piante) è la spiegazione umana. Ed aggiungo: umana con tecnologia semplice.
Tutte le altre spiegazioni invece non solo non spiegano tutti gli aspetti
fenomenologici,
ma
addirittura
falliscono
TUTTE
(nessun
esclusa)
nel
descrivere la prima cosa, quella più semplice ed indispensabile: cioè il
meccanismo di schiacciamento del grano.
14) Sono le formazioni più complesse a interessarmi, quelle che
necessiterebbero di giorni di lavoro per essere realizzate – sempre che
si riesca a farle con una tale precisione – con le tavolette di legno e le
corde.
Se ti interessano le formazioni complesse, allora inizia dalla Firefox. Perchè
QUELLA è complessa (nel suo genere). Se non riconosci questo, allora non puoi
riconoscere le altre complessità, tutto qui.
Quanto ai cerchi che necessitano di giorni per essere portati a compimento,
ecco un cerchio "carino" per il quale ci sono volute due nottate consecutive (poi
dimmi se basta come livello di complessità geometrica, e se ti soddisfa come
precisione):
29
15) Il video della realizzazione di opere più semplici non è una prova.
E' proprio per questo che ti ho parlato del concetto di "complessità": perchè
vedo che molto spesso la gente non lo comprende.
No, credimi: cerchi come il Golden Tunnel o il Gaya, o ancora come
il Fe-Male Project, sono TUTT'ALTRO che semplici.
E qui ti rimando ai messaggi sopra, nella speranza che quello che scrivo venga
anche USATO. Perchè se quello che linko poi non viene né visto né letto, allora
non ha senso ripetere le stesse cose.
Ho mostrato anche quali sono i cerchi considerati "autentici", ed illustrato
l'opinione di TUTTI gli esperti di cerchi nel grano.
Ma nonostante questo sei ancora qui a parlare di "incredulità" sulla capacità dei
circlemakers, il che è completamente assurdo.
16) Per non parlare di quelli lunghi centinaia di metri che il giorno
prima non c'erano, appaiono improvvisamente la mattina dopo.
Ecco: NON parliamo di quei cerchi lì, perchè se anche ne parliamo poi la gente
non legge.
Ti spiego: ho già detto che ci sono almeno due casi clamorosi di cerchi
fotografati durante le fasi intermedie di lavorazione. Ma evidentemente questa
informazione è andata persa, visto che tiri fuori lo stesso argomento.
Ripropongo qui le foto:
Silbury Hill 2004
30
Tan Hill 2004
17) C'è una crescita anomala rispetto alle altre piante, qui si parla di
osservazione e dati empirici e non di dicerie.
Non c'è nulla di anomalo, se prima non stabilisci cos'è la norma. Il BLT non ha
fatto test di germinazione su cerchi fatti dall'uomo (se l'ha fatto non l'ha detto,
non ci sono dati), ma ha fatto test solo sui nodi. Chiediti il perchè. E chiediti
perchè il portavoce del BLT insiste sempre sulle anomalie nodali, ritenendole le
pià certe, le pià sicure e le meglio documentate. Visto quanto detto su questo
argomento, rimane facile da comprendere come possano essere stati fatti i test
di germinazione, e su quale tipo di "prova" possano costituire.
Per tutto il resto, dai un'occhiata a questo:
http://www.margheritacampaniolo.it/cumgranosalis.htm
18) Per ciò che riguarda i cerchi nel passato, i Fairy Rings che Plot ha
osservato, non trovo nessun riferimento a funghi.
Ovvio, perché Plot non ne parla. E si inalbera in discussioni sui fulmini che non
c’entrano nulla.
Ma i riferimenti li da lo stesso, e lo fa con la descrizione delle caratteristiche dei
cerchi.
I quali sono sull’erba ( toh, ma non erano cerchi nel grano?) e non sono fatti
31
da piante schiacciate, ma da fili di colore diverso, o con crescita differente (e le
spighe schiacciate? No, non ci sono….).
Ma dice di più: dice che all’inizio l’erba sembra essere come “indebolita”,
mentre negli anni successivi (anni successivi? Ma allora sono “ghosts”? No,
segui oltre), negli anni successivi, dicevo, l’erba è più rigogliosa.
Pensa te, aggiunge un’altra cosa, molto carina: aggiunge che i cerchi diventano
PIU’ GRANDI.
Crescono, mutano forma, di solito si espandono, a volte però diventano più
piccoli.
Come un organismo vivente, no? Come una cosa che nasce, cresce, ha un
ciclo, “vive”.
E cosa c’è con queste caratteristiche? I funghi.
http://en.wikipedia.org/wiki/Fairy_ring
http://www.mushroomexpert.com/fairy_rings.html
I Fairy Rings, nel 1686, forse erano un mistero. Ma non lo sono più ai giorni
nostri. Se leggi tutto ciò che ha scritto Plot su questi cerchi, vedrai che le idee
dell'epoca erano abastanza confuse. Parla proprio di fate, di demoni, di folletti.
Pensa, parla pure di TALPE e di MUCCHE.
Cavolo, sarà mica amico di Garlaschelli e di Sani?
Eggià, parla di talpe e di mucche perché una delle ipotesi che prende in
considerazione è quella dell’arricchimento del terreno. O per la lavorazione
della terra dovuta alle talpe, o per la pipì e pupù delle mucche, messe in
cerchio a pascolare (tutte con la testa al centro, ed i deretani sparati a
raggiera).
32
19) Anche riguardo alla questione dei “tempi di raccolta” delle spighe
poi analizzate, Gucumatz ci passa per scontate cose che non lo sono
affatto.
Ora, non solo Gucumatz non mette i link ai rapporti “consultabili
online”, ma si dimentica di dirci che il BLT sostiene invece, rispetto al
gravitropismo, di averne dimostrato la sostanziale estraneità alle
famose “anomalie”.
No caro. Tu proprio non sai leggere quello che vedi.
Io l’ho detto CHIARAMENTE che il BLT sostiene il FALSO. L’ho detto e ripetuto,
ed ho citato PUNTUALMENTE le formazioni incriminate proprio per mostrare
che quello che DICE il BLT nei suoi papers, è poi SMENTITO dai rapporti di
laboratorio.
Tu non ti sei neppure degnato di leggere bene quello che avevo scritto, perché
questo l’avevo spiegato con molta precisione. Ho indicato le loro affermazioni e
le smentite alle loro affermazioni.
Ed ho anche MOLTO CHIARAMENTE parlato della loro presunta dimostrazione,
e del fatto che quei dati erano stati smentiti da analisi fatte in altre formazioni
fatte dall’uomo (vedi Haselhoff).
Ho inoltre precisato (ma tu l’hai letto quello che ho scritto o te lo sei fatto
raccontare?) che tutto il discorso del BLT andava a farsi benedire, per il
problema delle date NON comparabili (3 giorni o meno per le formazioni fatte
dall’uomo, da 5 giorni a due settimane ed oltre per le formazioni di origine non
nota).
Tutte ste cose le ho scritte molto chiaramente, altro che “si dimentica di
dirci”!!!
Quindi le cose sono due: o tu commenti le cose senza neppure averle lette,
oppure (come tuo solito) cerchi di rivoltare i fatti per come ti fanno comodo.
Cerchi di manipolare le cose dette per gettare DISCREDITO, per fare intendere
che avrei celato informazioni.
Eh no caro: quello che ho scritto lo si può leggere, e da questo non ci scappi.
Per quanto riguarda il rapporti di laboratorio, i links non te li ho forniti perché
speravo che tu INIZIASSI a fare quell’approfondimento di cui parlavi. A
CERCARE le conferme o le smentite, invece che limitarti a giudicare sulla base
di quello che NON SAI.
33
Ma visto che non mostri alcuna intenzione di riprendere gli articoli citati,
estrarre le formazioni, cercare nei database specializzati e trovarti DA SOLO i
rapporti, te li indico io direttamente:
- Devizes 1993, Research Report n° 21 , lab code Ks 01 172
- Sussex 1994, Research Report n° 30, lab code Ks 02 71
- Chehalis 1994,Research Report N° 39, lab code Ks 02 66
- Logan 1997, Research Report n° 79, lab code Ks 03 131
Tutti questi rapporti sono stati reperiti in rete. Se non li trovi dimmelo, oppure
fammeli inserire qui direttamente, non ho alcun problema ad inviarteli.
20) Ti ho chiesto di proporre almeno un video di un crop complesso.
E' così difficile per te capire che i crop complessi sono quelli di grandi
dimensioni che sviluppano geometrie simmetriche e/o armoniche di
grande effetto visivo?
Adesso ti faccio vedere un po' di cerchi SICURAMENTE fatti dall'uomo. Poi vedi
tu se sono abbastanza complessi o meno:
1) HTV Formation, realizzata dal gruppo omonimo dei Circlemkaers (anche
"Team Satan")
Questa realizzazione è stata FILMATA dalla HTV per un DOCUMENTARIO.
34
Non lo trovi su YouTube? Peccato per te. Fatti un salto sui Forum e sulle
mailing list specializzate, o chiedi direttamente ai "croppies" in giro per il
mondo, e senti SE CI SONO DUBBI sulla paternità di quel cerchio. E' così
famoso che mi vergogno quasi a doverlo citare ancora...
2) Realizzazione fatta da Matt Williams ed il suo gruppo per una TELEVISIONE
GIAPPONESE,
per
un
documentario
sui
crop
circles
prodotto
da
Kai
Kouichi.(Asahi TV).
Il disegno è stato scelto dai giapponesi tra una rosa di 20 possibilità: erano
stati proposti tutti disegni di cerchi GIA’ COMPARSI in Inghilterra, ed erano
stati scelti tutti per la loro complessità geometrica e per il loro impatto
estetico. La formazione selezionata era un crop trovato ad Allington nel 2000:
http://www.lucypringle.co.uk/photos/2000/aug.shtml
35
3) Realizzazione di Williams del 2001, fatta nello stesso campo della “HTV
Formation”.
Il modello era il logo di un ristorante cinese.
Il modello era il logo di un ristorante cinese
4) Ancora Williams, cerchio fatto in 7 persone in un campo d’orzo, hanno
impiegato 5 ore. Avevano a disposizione solo 3 assi, e diversi partecipanti
erano alle prima armi.
La costruzione e la preparazione dei cerchi sono raccontate e descritte anche
nel libro di Simeon Hein “Opening Minds”. L’opera è riconosciuta come
autenticamente fatta dall’uomo anche da Freddy Silva (che i circlemakers, se
potesse, se li mangerebbe).
36
Qui la ricostruzione:
Reconstruction of the
2000 Cherhill Field formation
1.
Draw a circle.
2.
Construct a regular 11-fold polygon. (Notice that this can not be done exactly by the "ruler-andcompass" construction method).
37
3.
Draw all the diagonals.
4.
Draw two lines from intersections as denoted by arrows in the figure. Repeat this 10 more times (11
in total).
38
5.
Select the marked area's.
6.
Make black the selected area's. Repeat this another 10 times (11 in total). This completes the
reconstruction of the 2000 Cherhill Field formation.
39
7. The final result, matched with the aerial image.
courtesy The Crop Circle Connector:
http://www.cropcircleconnector.com/interface2005.htm
photo by: Steve Alexander - http://www.temporarytemples.co.uk/
5) Frattale realizzato nel 1998 da Lundberg, Dickinson ed Irving, per il
documentario 'Unmasked: The Secrets of Deception' della NBC-TV. Sono stati
fatti oltre 100 cerchi in 4 ore, di notte, in tre persone.
40
6) “Yell Logo”, fatto da Lundberg, Irving e Russel per il documentario “Country
File” della BBC.
7) La “H” del canale History Chennel, che ha ripreso nuovamente il Team Satan
nel 2002, per il documentario “History Vs. Hollywood”.
8)
Logo
del
gruppo
“The
Levellers”,
che
hanno
immortalato
la
loro
realizzazione in un video musicale:
http://www.youtube.com/watch?v=ff6-_c5jzPQ
41
9) Cerchio fatto per una fiction delle BBC, “Sea of Soul”.
10) Cerchio del 2001, che riproduce la formazione chiamata “Earth is missing”
del 1995. Fatta per un film della BBC, sempre da Williams.
Vedi anche http://www.lucypringle.co.uk/photos/2001/uk2001co.shtml
Qui però una parte era già stata mietuta
42
11) Questo è il cerchio di Remko Delfgauw, “Golden Tunnel”. Realizzato in
Olanda, è stato preso da Haelhoff come esempio di cerchio fatto dall’uomo,
tanto che è stato PROPRIO quella formazione ad essere citata (con i dati sui
nodi) nel commento pubblicato nel 2001 su Physiologia Plantarum.
12) Fe-Male Prject, sempre di Remko. Fatto con l’aiuto di una 15na di persone,
tutto il report sulla produzione delle formazione è stato pubblicato su riviste
olandesi.
43
13) Fasi intermedie di realizzazione del glifo di Tan Hill, 2004.
Tan Hill Wiltshire
44
A quanto già detto vorrei aggiungere un ulteriore filmato, rilasciato in rete da
pochi giorni.
Il video riguarda crop circle realizzato nel 2001 dal gruppo di Williams, creato
come dimostrazione per i giornalisti del “Sunday” (magazine del giornale
“News of the World”).
Circlemaker make formation for News Of The World:
http://www.youtube.com/watch?v=puDF0hJpzWo
Anche questo filmato mostra le fasi e le procedure tipiche del circlemaking,
come già descritte nelle precedenti discussioni. Faccio notare alcune cose:
1) Appare evidente che le “tram lines” (i sentieri lasciati dal passaggio dei
trattori agricoli) sono più che sufficienti per un passaggio comodo ed agevole
fino all’interno dei campi.
2) Tre persone sono riuscite ad eseguire un’opera grande e geometricamente
complessa, in circa 5 ore. A detta di Williams ne sarebbero bastate anche
meno, se non fosse stato per il trafficare di giornalisti e fotografi attorno a loro.
Il tempo stimato in condizioni “ottimali” è di circa 3 ore:
http://ccdb.cropcircleresearch.com/info.cgi?d=uk2001do
3) Tutte le operazioni sono state eseguite con mezzi tutt’altro che tecnologici:
corde, assi, fettucce metriche, asticelle di legno. Non è richiesto nessun tipo di
45
puntamento laser, nessun GPS, nessun macchinario radiocomandato, e men
che meno nessuna “energia” esotica con cui irradiare le piante.
4) Le piante vengono schiacciate con le assi senza apparenti danneggiamenti.
Come mostra lo sforzo compiuto da Sorensen (il signore barbuto, nel filmato),
le piante oppongono una resistenza che permette loro di adagiarsi l’una
sull’altra, senza spezzarsi nettamente (come molti credono che accada).
L’aspetto dello strato di spighe, così ottenuto, è identico a quello visto in tutte
le foto ed in tutti i filmati di crop circles ritenuti “autentici”.
5) Le assi, se utilizzate da circlemakers esperti, riescono a riprodurre
“pettinature” particolari dei cereali. Il video mostra come potere raccordare
angoli retti ed acuti, tramite una semplice rotazione dell’asse. In alcuni casi le
spighe vengono aggiustate anche a mano, mentre per il tracciamento delle
linee di costruzione si cammina lateralmente sugli archi e sulle circonferenza in
costruzione.
6) Questo video, che potrebbe rispondere alla curiosità di molte persone, è
stato messo on line solo di recente. Se si pensa alla quantità di fuffa che esiste
sui cerchi nel grano (basti pensare alle migliaia di siti che riportano il FALSO
filmato sulle BOLs di Oliver’s Castel), ci si dovrebbe rendere conto di come
funziona l’informazione in certi ambienti.
Anche la semplice foto di questo cerchio è difficile da trovare, e non compare
nei database più famosi. Questo perché i cerchi realizzati su commissione o per
dimostrazione, alla fine non fanno notizia. Rispondono alle domande, e non ne
creano di nuove. Quindi per molti non sono interessanti… A tal punto che le
notizie non circolano, ed a tal punto che ancora oggi ci sono migliaia , milioni di
persone che si chiedono “come mai i circlemakers non si fanno filmare durante
le loro realizzazioni?”.
In realtà di dimostrazioni ce ne sono a iosa, e nei messaggi precedenti ne ho
indicate in quantità. Ora sembra che Williams si sia deciso a divulgare un po’ di
materiale su YouTube, e da quanto si può leggere nelle sue risposte date ai
commenti a quel video, sembra che si possa sperare di potere vedere (entro
breve) anche il filmato sulla realizzazione Neo Zelandese.
Speriamo…
46
L'ANNOSO PROBLEMA DAL GRAVITROPISMO
Cosa dice il BLT sul gravitropismo
E’ noto che il BLT abbia preso in considerazione l’ipotesi che i nodi siano
piegati/allungati per effetto del gravi tropismo, fenomeno che interviene come
meccanismo naturale delle piante, come reazione ad uno schiacciamento volta
a riguadagnare la posizione verticale.
Questa cosa è stata messa in dubbio (praticamente negata) in questo forum
(NdG: mi riferisco qui al forum di Invasione Aliena) , sostenendo che le piante
piegate o con nodi allungati non abbiano niente a che fare con gli effetti di
tropismo.
Per mostrare come questa affermazione sia totalmente priva di fondamento è
necessario rifarsi alle fonti originali, quelle che hanno CREATO il mito del grano
“riscaldato” e che hanno diffuso il concetto di anomalia dei nodi.
Bene , questa fonte originale è sempre il solito BLT.
E’ grazie a loro se il mondo ha iniziato a guardare i nodi e ad interrogarsi su
come questi possano essere “anomali” o “normali”.
Che cosa penserebbe quindi del BLT di fronte all’affermazione che il
gravitropismo non ha niente a che fare con le piegature?
Non lo so, ma di sicuro quello che si sa è che questo effetto loro LO
CONOSCONO e gli RI-CONOSCONO la proprietà di allungare/piegare i nodi.
Vediamo nel dettaglio che cosa dice il BLT sul gravitropismo.
1) Livello divulgativo: quello che il BLT dice negli articoli apparsi in
rete o in riviste.
Da un articolo di Nancy Talbott su MUFON UFO Journal:
[Riferendosi all’esperimento del 1997 in Maryland, quando schiacciarono
meccanicamente del grano]:
There was bending of the plant stems noted, particularly in a young, immature
crop, within 3-5 days after manual flattening; this effect is due primarily to
gravitropism (the term now used to describe the growth of plant organs in
47
response to gravity; the old term, “geotropism,” is no longer accurate since
the effect has been observed in zero-gravity experiments with crops in space).
The gravitropism effect occurs much more rapidly than phototropism (the
growth of plant organs in response to light), which occurs much more slowly,
although in a young crop phototropism may play a role when node bending is
observed several weeks after downing the crop. The point here is that
moderate node bending does occur, particularly in an immature crop, having
nothing whatsoever to do with genuine crop formation energies and this sort of
node-bending is distinguishable from that which has been reported in the BLT
Team’s research reports.
http://www.diagnosis2012.co.uk/blt1.htm
Traduzione riassuntiva: Nell’esperimento si è avuto il piegamento delle piante,
dovuto all’effetto noto come gravitropismo (anche l’eliotropismo concorre, ma
meno rapidamente).
Questo effetto però è valutato come “lieve” come intensità, quindi viene
definito come “qualcosa che non ha nulla a che fare” con le analisi fatte in
precedenza (quelle sui cerchi considerati “veri”).
2) Pubblicazione ufficiale: quello che il BLT ha scritto negli articoli
sottoposti alla comunità scientifica.
Da “Dispersion Of Energies In Worldwide Crop Formations” (PHYSIOLOGIA
PLANTARUM 105: 615624. 1999)
On 3 June 1997, after sampling upright normal 'base line' plants, two circles (1
and 3 m indiameter) were formed at the southern ends of both strips A and B.
These four circles were formed using a plank with ropes attached at the ends
(consistent with the proposed method used by selfproclaimed vandals) and
then applying full body weight to the board as it was moved around in a
circular motion for three or four rotations, thus forcing the plants down to
create simulated crop circles. Additional identical pairs of circles were then
created on 13 June 1997 at locations about 30 m north of the first circles, with
48
a third set created on 25 June 1997, just prior to harvest, at a further distance
of another 30 m.
At various intervals after the creation of each circle pair, 2-4 sample sets were
collected from all flattened circles and from upright plants 3-76 m from the
flattened areas. The node lengths (NL ) were recorded from each plant in a 1520 plant sample set and routine statistical analyses (standard t-test; P<0.05
criteria) performed. The first two sets of test circles were formed when the
plants were in rapid development and growth and an obvious gravitropic
response, consisting of upward bending plants, was noted 48-72 h after the
circle sets were created.
Traduzione riassuntiva: Sono stati preparati dei cerchi fatti con il metodo delle
assi (quindi schiacciamento meccanico) per verifciare la risposta gravitropica
nelle piante. Questa è stata vista 48-72 ore dopo l formazione dei cerchi.
3) Livello di ricerca operativa: quello che il BLT scrive nei suoi rapporti
di laboratorio, cioè nelle singole ricerche che sono poi servite per
redigere gli articoli pubblicati ufficialmente.
Da Research Report #86, Lab code KS-04-04 “ Gravitropic responses in
simulated crop formations, 1997 (Maryland).
When maturing cereal grain plants are mechanically forced into the horizontal
or flattened position a process of vertica recovery is initiated, the effect of wich
can be observed in just a few hours after the damage. This gravitropic
response results from the vertical, active transport of auxin (IAA) to he lower
side of the stems where it locally increases cell growth rates, thus producine
an upward bending of he horizontal plant stems. At the stem growth nodes this
gravitropism effecr produces a bending and lengthening of the pulvinus region
wich in the case of plants within crop formations would be independent of the
external vortez energies.
In our studies of the stem node lengths as related to the crop formation
49
energies it became importanto to quantitatively define the role of gravitropism
in the downed formations.
[…] For this reason, carefully engineered man-made crop circles were formed
and sampled in winter wheat grown in Maryland, during the 1997 growing
season.
Traduzione riassuntiva: Quando le piante vengono piegate in posizione
orizzontale, nel giro di poche ore inizia un processo di ricovero naturale che
tende a fare rialzare le piante. Questo effetto è dovuto all’intervento
dell’auxina (un ormone vegetale) che aumenta il tasso di crescite in alcune
cellule dei nodi di accrescimento, determinando un loro allungamento e
piegamento.
Per studiare questo effetto sono stati approntati dei test su crop circles
schiacciati
meccanicamente,
in
modo
da
poterne
misurare
la
risposta
gravitropica in condizioni di controllo.
A questo punto si deve quindi fare una bella nota.
NOTA: da quanto detto risulta chiaro e palese che il BLT conosce
l’effetto
gravitropico
e
che
gli
riconosca
la
responsabilità
dei
meccanismi di ricovero (ginocchiamento) delle piante schiacciate a
terra.
Loro NON NEGANO che funzioni e che pieghi i nodi, ma nel paragone con quelli
che loro credono siano gli effetti delle “energie” ne fanno solo una questione di
*intensità*.
Dicono: se nei cerchi i nodi si ingrossano, vogliamo valutare quanto di questo
ingrossamento è dovuto alle “energie” e quanta parte è dovuta invece al già
noto gravitropismo.
50
[Notare che già in questo si nota il pensiero circolare del BLT, perché loro
PARTONO DAL PRESUPPOSTO che il gravitropismo non possa determinare in
toto gli effetti da loro osservati (senza però averlo ancora sperimentato) e
cercano quindi un modo per vedere (solo) in quanta parte questo effetto
partecipi alle modificazioni globali dei nodi.]
Bene.
Quali sono quindi i risultati dei loro esperimenti?
Sono quelli qui sotto:
Come si vede i dati sono pochi.
Il BLT ha fatto una regressione ed una curva di interpolazione, cercando di
indicare un andamento dell’allungamento.
Allungamento che appare di piccola entità nei primi giorni, ma che poi aumenta
con le settimane.
Il BLT ha fatto SOLO QUESTO ESPERIMENTO sugli allungamenti nodali, quindi
TUTTE le loro conclusioni di basano su questo (e ciò va specificato molto bene).
Quali sono le conclusioni?
Sono che per loro una risposta “standard” di allungamento deve essere
51
nell’ordine del 10-15% entro i tre giorni dalla formazione (quelle famose 72
ore).
Questo loro lo IMPONGONO come standard, ed in base a questo ne verrano
fuori le anomalie che costituiranno il succo dell’articolo pubblicato nel 1999
(“Dispersion of energies…”).
Qual è l’errore del BLT?
L’errore è che hanno preso UN SOLO esperimento e che l’hanno esteso alla
rappresentazione di un comportamento “standard” che invece dipende da
un’infinità di fattori.
La tipologia di grano innanzitutto, poi le condizioni metereologiche, l’umidità
presente al momento dello schiacciamento, il clima della zona, l’esposizione, il
tipo di pressione esercitata per schiacciare (e le conseguenti fratture) ecc. ecc.
Uno standard vero e proprio quindi non esiste, e non può certamente esistere
se si cerca di paragonare (come loro successivamente hanno fatto, in spregio a
qualsiasi buon senso) il grano con l’orzo (che in quanto a risposta gravitropica
e allo sviluppo di cavità da espulsione mostra effetti talvolta molto diversi).
Questo però sarebbe un male grave, ma non gravissimo, se si fossero limitati a
questo. Ma invece no, fanno di più.
Perché
partendo
dal
concetto
(presupposto
non
dimostrato)
che
il
gravitropismo da solo non basti per creare TUTTA la piegatura, e dopo essere
passati per l’estrapolazione di uno standard che NON esiste, loro iniziano ad
applicare il più bell’esempio di ragionamento circolare visto in questo campo:
dicono cioè che TUTTO quello che supera il loro standard (che nasce dagli
errori metodologici detti sopra) DEVE essere “anomalo”.
Quindi si ritrovano a definire anomali anche gli allettamenti, cioè quanto di più
naturale e spiegabile esiste in natura nel campo degli schiacciamenti di colture.
52
Gli allettamenti sono infatti notoriamente dovuti alle intemperie e sono talvolta
FACILITATI (e non strettamente dovuti) alle quantità di sostanze azotate
(concimi) che vengono sparse sui campi.
Se il BLT attribuisce agli allettamenti caratteristiche di anomalia è SOLO per il
paragone fatto con il loro esperimento del Maryland.
Quello che dovrebbe essere chiaro a tutti, cioè che la NORMALITA’ è quella che
si verifica in natura, al BLT non viene neppure preso in considerazione perché
per loro è una PRESUPPOSTO quello che esistano anomalie e non mettono MAI
in discussione questa cosa.
Allora, se tutto dipende da quell’esperimento, come si può mostrare che quello
è privo di fondamento?
Secondo il loro ragionamento circolare neppure gli allettamenti naturali
potrebbero dire nulla (perché ricadono ancora nell’anomalia).
Allora servirebbe qualche cosa di CERTAMENTE schiacciato dall’uomo.
Ma cosa prendere, se di esperimento loro ne hanno fatto solo uno?
Per fortuna arriva Haselhoff, che tra la pubblicazione di “Dispersion of
energies…”(1999) ed il suo “Comment”(2001) prende i dati di un’opera fatta da
un circlemaker olandese (il Golden Tunnel, fatto nel 1997).
53
Da questi dati si vede che gli allungamenti percentuali in MENO di 72 ore sono
molto maggiori di quelli “standard” del BLT. In particolare i numeri sono i
seguenti:
Si vede chiaramente che a fronte di una media del 33%, vi sono punte di
allungamento che arrivano fino al 46% rispetto ai campioni di controllo.
Il che sarebbe considerato ASSOLUTAMENTE ANOMALO se paragonato al
criterio standard stabilito ARBITRARIAMENTE dal BLT, con il loro SINGOLO
esperimento del Maryland del 1997.
Se poi facessimo un paragone con altre formazioni, considerate “genuine”
potremmo vedere quali fossero i tassi di allungamento registrati (in alcuni casi
inferiori a questi della formazione umana) e potremmo soprattutto vedere che
MAI sono state rispettate le fatidiche 72 ore tra formazione e campionamento
(il che sballa ancora di più il criterio “standard”, perché i dati NON SONO più
confrontabili).
N.B.: Tutto quanto scritto finora sul BLT si trova in versione originale
qui: http://invasionealiena.forumfree.it/?t=46929456
54
Un’obiezione sollevata per Gucumatz:
Nonostante il ridicolo tentativo del disinformatore si nota chiaramente
la differenza tra le piante prelevate all'esterno dell'allettamento (a
sinistra) in cui il fusto è diritto ed i nodi sono dimensionalmente
normali ed allineati con il resto del fusto.
Mentre nelle piante raccolte all'interno (a destra) le piante sono
piegate ed i nodi sono aumentati di volume.
La risposta:
Cosa che infatti avviene normalmente per effetto gravitropico, come visto nelle
formazioni man made e negli allettamenti naturali (che poi ti basterebbe
RAGIONARE sul fatto che il gravitropismo ESISTE e che è STUDIATO in
agronomia per capire che un effetto deve pure esserci, no? Ma questo è
chiaramente il livello zero della comprensione di base di un pensiero logico, che
a te evidentemente non compete).
Ecco gli esempi di piegature in cerchi NOTORIAMENTE e DIMOSTRABILMENTE
fatti dall'uomo.
Dagli “Olympic circles” (Team Satan, opera fatta su commissione per
pubblicizzare la candidatura di Londra 2012 come sede delle olimpiadi
http://www.circlemakers.org/olympics.html
attenzione: l’immagine originale è una gif animata, per meglio valutarla aprire il seguente link
http://img180.imageshack.us/img180/4582/olympicnodesinsitu1.gif
55
Immagine dei nodi all’interno:
http://img689.imageshack.us/img689/4707/olympicringsnodes.jpg
Altre immagini sempre dagli Olympic Rings:
Come si vede chiaramente qui, in cerchi FATTI DALL’UOMO si manifestano
ESATTAMENTE quelle belle piegature.
Che sono appunto dovute dal “ginocchiamento”, quel fenomeno dovuto ai vari
tripismi (gravitropismo, eliotropismo ecc) che permettono alle piante di
riguadagnare la posizione eretta.
(qualunque studente di agraria del primo anno saprebbe spiegarlo senza
difficoltà, sono fenomeni NOTI ed ARCI-CONOSCIUTI, privi di qualsiasi
mistero).
56
Altre immagini di piegature, da cerchi SPERIMENTALI francesi:
http://www.culture-crop.com/images/76430001b.jpg
Come ho poi già ricordato (http://invasionealiena.forumfree.it/?t=47398008 )
c’è stato qualcun altro a VERIFICARE di PERSONA gli effetti del gravi tropismo,
prendendo le sue belle tavolette ed andando a farsi un bel cerchietto in un
campo.
Ho citato l’esempio tedesco di Invisibile Circles perché loro hanno realizzato
anche una bella immagine (il classico DISEGNINO for dummies) che chiarisce
molto bene le PIEGATURE indotte per ginocchiatura sulle piante.
Spiegazione MECCANICA del motivo per cui alcuni nodi presentano le
cosiddette “cavità da espulsione”.
Anche questo dimostra che le SPERIMENTAZIONI confermano che le piante
sono tutt’altro che inerti e che i NODI si piegano e si modificano DOPO lo
schiacciamento meccanico indotto dalle assi:
57
attenzione: l’immagine originale è una gif animata, per meglio valutarla aprire il seguente link
http://img291.imageshack.us/img291/4731/fig19.gif
A tutto questo va aggiunto quando fatto presente ed ampiamente dimostrato
nella pagina precedente.
Cioè il fatto che pure il BLT e pure Haselhoff riconoscono SENZA PROBLEMI
l’effetto gravi tropico.
L’unica distinzione per loro (che sono quelli che hanno CREATO questo concetto
che Rocchi fa suo senza comprenderlo) è che il gravi tropismo non potrebbe
riprodurre certe intensità e certe distribuzioni di piegatura, NELL’ARCO DI 72
ORE dalla formazione.
Su questo ho già spiegato: anche questa è una bufala che viene smentita dai
loro stessi dati e dagli esempi di opere man-made.
Ma comunque questo c’entra poco con il punto fondamentale: le piegature e gli
allungamenti dovuti al GRAVITROPISMO sono NOTI e non sono smentiti da
NESSUNO degli addetti ai lavori.
58
Mi sembra doveroso salvare da qualche parte questa raccolta di materiale,
anche perchè per esperienza so che i forum nascono e muoiono, e questi
messaggi costano tempo e fatica per essere scritti.
Qui parlo di come appare realmente il grano piegato a terra, al di là dei miti e
delle leggende sulla famosa definizione di "piegato e non spezzato" (che ha
ben poco senso, a dire il vero).
Il messaggio oggetto di repost è rintracciabile qui:
http://invasionealiena.forumfree.it/?t=46891517
59
COME APPARE IL GRANO A TERRA NEI CROP CIRCLES
Queste sono le Rondini (“Swallows”) di South Field, Luglio 2008
http://www.lucypringle.co.uk/photos/2008/uk2008be4.jpg
Nel dettaglio:
http://img142.imageshack.us/img142/6849/dsc00053knb.jpg
60
Ed ecco come appaiono le piegature alla base (close-ups):
http://img11.imageshack.us/img11/2561/dsc00055gkj.jpg
http://img149.imageshack.us/img149/3649/dsc00060l.jpg
http://img40.imageshack.us/img40/2092/dsc00061dme.jpg
61
Questa è la "Croce" di West Woods, luglio 2008:
Vista dall’interno:
http://img196.imageshack.us/img196/3943/dsc00121o.jpg
62
Dettaglio:
http://img40.imageshack.us/img40/493/dsc00120rjy.jpg
Immagini delle piegature al suolo
http://img40.imageshack.us/img40/451/dsc00124n.jpg
63
http://img149.imageshack.us/img149/9066/dsc00138y.jpg
Questo è il Fiore di Winterbourne Basset, Luglio 2009:
64
Visto dall’interno:
http://img688.imageshack.us/img688/4004/dsc01721l.jpg
Dettaglio delle piegature alla base:
http://img17.imageshack.us/img17/7374/dsc01714mz.jpg
http://img84.imageshack.us/img84/5866/dsc01730d.jpg
65
Nota: TUTTE queste foto mostrano esattamente SCHIACCIAMENTI
MECCANICI.
Questa è la realtà che si può vedere nei crop circles.
Da queste foto è evidente che le piegatura che determinano lo schiacciamento
A TERRA delle piante sono piegatura "a cannuccia", e NON sono localizzate sui
nodi (vedere i messaggi precedenti per gli effetti gravitropici).
LE FINTE ANOMALIE: EFFETTI SUL GRANO IN CERCHI MAN-MADE
Ho già ampiamente mostrato come l’effetto gravitropico sia una realtà
talmente notoria che neppure i più ferventi sostenitori delle ipotesi energetiche
riescono
a
negare
(si
veda
Cosa
dice
il
BLT
sul
gravitropismo
(http://invasionealiena.forumfree.it/?t=46929456)
Si è detto che questo è stato rilevato anche nel loro esperimento del Maryland
del 1997 e che compariva (in maniera MOLTO significativa) nel cerchio fatto da
artisti olandesi a Dreischor/Nieuwerkerk sempre nel ’97.
NdG: vedere qui [Crop circles]Cosa dice il BLT sul gravitropismo (repost)
http://forum.cosenascoste.com/ufo-alieni/52563-crop-circles-cosa-dice-il-blt-sulgravitropismo-repost.html
Manca solo da vedere in quali altri casi questo sia testimoniato e dimostrato,
tanto per piantare l’ultimo chiodo sulla bara di questa leggenda.
Bene, un esempio eclatante di quello che avviene nei cerchi FATTI DALL’UOMO
è quello dei “Cerchi Olimpici”, opera fatta su commissione da alcuni
circlemakers per sponsorizzare la candiatura di Londra per le olimpiadi 2012.
66
Questa la formazione: http://www.circlemakers.org/olympics.html
Cosa si è trovato dentro?
Si è trovato dentro quello che ci vede in ogni crop circles, con la differenza che
qui qualcuno finalmente ne ha divulgato le foto (come io ho fatto con i cerchi
da me visitati) mostrando che le piegature dei nodi e le cavità di espulsione
sono la NORMALITA’ dovuta a meccanismi biologici NOTI e documentati.
Ecco qui infatti come si mostravano le piante:
attenzione: l’immagine originale è una gif animata, per meglio valutarla aprire il seguente link
http://img180.imageshack.us/img180/4582/olympicnodesinsitu1.gif
67
Mi sono permesso di sottolineare con la "penna rossa" il verso di piegamento
delle piante, che riflette quello visibile in OGNI schiacciamento esistente (sia
esso dovuto ad assi che ad intemperie).
Le piante infatti tentato di rivolgersi verso l’ALTO, cercando di risollevarsi dalla
posizione orizzontale, per via dell’intervento di quell’ormone auxina che
abbiamo già detto essere il principale responsabile dei fenomeni di tropismo.
Per fare un confronto con le foto di Valentino “segni di calore” Rocchi, ecco
come le piante ritenute “autentiche” appaiono vicine a quella notoriamente
dovute all’intervento umano.
(Prima foto di Rocchi, seconda dai cerchi olimpici).
Immagine di Valentino Rocchi
Immagine dei nodi all’interno degli “Olympic Rings”
68
Altre immagini sempre dagli Olympic Rings:
La cosa più bella di quella formazione deve ancora venire, perchè la vera
“anomalia tra le anomalie” non è tanto il nodo piegato (che anche le capre
ormai sanno essere dovuto al gravitropismo) ma alle più esotiche “cavità da
espulsione”.
Queste “cavità”, che si presentano come esplosioni dei nodi, sono state trovate
in diverse formazioni man-made, in cerchi di ignota origine ed anche in
allettamenti naturali.
Nonostante
questo
è
opinione
dei
believers
che
debbano
essere
necessariamente prodotte da “riscaldamento” improvviso.
69
Questo nodi presi dentro ai cerchi olimpici sono abbastanza espliciti per
mostrare che invece il calore non c’entra niente, che si verificano anche in
formazioni dovuto allo schiacciamento meccanico (il perché lo vedremo subito
dopo).
Un altro esempio ancora più esplicito della banalità di queste “anomalie” è
dovuto ad un esperimento fatto di proposito per verificare l’insorgenza di
modificazioni biologiche.
E’ stato fatto da un gruppo francese appiattendo una porzione di campo con il
solito metodo dello schiacciamento meccanico, qui sotto il risultato:
70
http://www.culture-crop.com/images/76430005.jpg
Culture-crop.com - Noeuds éclatés dans les crop circles (agroglyphes ou
cercles dans les cultures) - Expérience dans de l'orge - Juin 2006
http://www.culture-crop.com/experience2006.htm
Dopo soli DUE giorni (quindi perfettamente dentro ai limiti delle 72 ore indicate
dal BLT) il risultato è stato questo:
http://www.culture-crop.com/images/76430001b.jpg
71
http://www.culture-crop.com/images/76430004.jpg
http://www.culture-crop.com/images/76430012b.jpg
QUINDI: in formazioni SICURAMENTE fatte dall’uomo (una fatta su
commissione, l’altra come esperimento) si trovano proprio quei segni
che
i
disinformati
scambiano
immediatamente
per
segni
di
“riscaldamento” e per effetti di irraggiamenti elettromagnetici.
Questo significa che QUEI SEGNI sono quindi dovuti ad effetti
NATURALI, che non c’entrano niente con la pressione meccanica ma
72
neanche con le “energie”, ma SOLO con l’intervento dei meccanismi di
ricovero NATURALE delle piante.
A questo punto però il lettore incuriosito si chiederà qual è il meccanismo che
determina le cavità da espulsione.
Se infatti l’intervento sui nodi dell’auxina è più o meno immediato da capire
(anche se la presenza di persone “sfortunate” non mi permette di dare nulla
per scontato), il fenomeno alla base dell’apparente esplosione dei nodi è meno
intuitivo.
Qui intervengono quei famosi “disegnini” di cui avevo parlato.
Infatti in questo campo sono stati fatti ALTRI esperimenti, uno dei quali il già
tante volte citato cerchio di Invisibile Circle, con special guest Herr Andreas
Muller.
Il progetto da realizzare era un classico agroglifo in stile primi anni ’90, uno po’
il genere visto sulla copertina di un disco dei Led Zeppelin:
http://img155.imageshack.us/img155/6123/fig14.gif
73
Alcune fasi della lavorazione (si riconosce Muller tra i partecipanti)
74
Il risultato:
Ora, prima che al fesso di turno venga in mente di dire “è un falso, il progetto
non combacia al millimetro con la realizzazione!!”, dico subito che è NORMALE
che i disegni sul campo sgarrino in qualche maniera dai progetti ideali.
Era così (per un settore nella parte alta ) nella formazione per News of Today,
era così per Milk Hill 2001 (notevoli le differenze nei cerchi di chiusura di ogni
braccio principale) ed è stato così praticamente in ogni cerchio (passando per
l’errore di allineamento della “madre di tutti i cerchi” di Barbury Castle 1991
per arrivare al cerchio Maya dell’anno scorso e la sua asimmetria sostanziale).
Tutte cose che sarebbero anche belle da approfondire… ma a parte che è già
stato fatto anche questo, stasera mi limiterò alle anomalie.
Comunque, ritornando all’esperimento di Muller, anche loro da zelanti
ricercatori hanno voluto valutare l’incidenza degli errori nella realizzazione
rispetto al progetto.
Cosa ancora più comprensibile per chi non ha l’esperienza di decine (o
centinaia) di cerchi alla spalle.
75
Il risultato del confronto tra progetto e realizzazione è in questi schemi, con
colori differenziati per facilitare il paragone diretto:
Alla fine di tutto questo, che cosa hanno trovato a parte le inevitabili
imprecisioni geometriche presenti in TUTTI i cerchi?
Hanno trovato i segni di quelle “anomalie” tanto decantate, e ne hanno
descritto la meccanica.
Dopo avere realizzato la formazione hanno infatti indagato il campo per vedere
come si mostravano le spighe, ed hanno trovato questo:
http://img92.imageshack.us/img92/7782/fig21.jpg
76
Come si vede nella figura quelli sono i primi segni delle spaccature che danno
luogo alle “cavità da espulsione”.
E’ quindi un effetto PROPRIO e NATURALE dei nodi, come reazione biologica
allo schiacciamento ed è un fenomeno che come mostrato sopra si verifica
ANCHE nei cerchi fatti dall’uomo.
Quello che hanno aggiunto quelli di Invisibile Circle, dopo qualche giorno di
sorveglianza sui campi, è il famoso “disegnino” di cui ho parlato in questi
giorni.
Il quale illustra il PERCHE’ i nodi si fratturino a quel modo:
1) la piante viene piegata MECCANICAMENTE (quindi c’è una piegatura a
cannuccia posta tra il primo nodo e le radici, ma *NON* sul nodo);
2)
la
pianta
cerca
di
riacquistare
la
posizione
eretta
per
EFFETTRO
GRAVITROPICO. Quindi si hanno i nodi piegati ed allungati (già visti sopra) e
quell’aspetto ricurvo di tutta la pianta. Ad un certo punto però (tra la fase 5 e
6, vedere disegno sotto) la piante può “invertire” la necessità di curvarsi, vuoi
perché l’angolo raggiunto da tutti gli altri nodi le fanno superare la verticalità,
vuoi perché altre condizioni al contorno tendono a creare tensioni interne
(maltempo, mutata posizione degli strati, peso di piante in layers sovrapposti,
ecc. ecc).
77
3) a questo punto i nodi già DEFORMATI per il gravitropismo iniziano a creare
pressione sulle cellule già ingrossate, determinandone uno stress che porta a
rompere la struttura stessa del nodo. Si creano le fratture viste nelle foto di
Invisibile Circles, che si ingrandiscono fino a diventare quelle viste nei cerchi
olimpici o nell’esperimento francese:
attenzione: l’immagine originale è una gif animata, per meglio valutarla aprire il seguente link
http://img291.imageshack.us/img291/4731/fig19.gif
Abbiamo quindi visto che il GRAVITROPISMO ESISTE e che è ben conosciuto
anche dai ricercatori che più believers non si può
http://forum.cosenascoste.com/ufo-alieni/52563-crop-circles-cosa-dice-il-blt-sulgravitropismo-repost.html
Abbiamo visto che i nodi piegati ed allungati non sono per nulla un’anomalia,
ma una cosa ritrovato nei cerchi di Haselhoff, in quelli del BLT, in quelli fatti su
commissione per Londra 2012, in quelli sperimentali francesi e pure in quelli
tedeschi.
Abbiamo anche visto che neppure le cavità da espulsione sono “anomale”, per
gli stessi motivi sopra.
Allo stesso modo non c’è niente di “anomalo” nelle piegature alla base, che
sono sempre solo riconducibili a schiacciamenti meccanici e che non mostrano
mai niente di strano, “magico” o inspiegabile (men che meno mostrano
“elettroni strappati” o segni di “riscaldamento”).
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Vedere anche qui: [Crop Circles] Come appare il grano A TERRA nei crop
circles (repost)
http://forum.cosenascoste.com/ufo-alieni/52565-crop-circles-come-appare-il-grano-terra-neicrop-circles-repost.html
Alla fine di tutto questo cosa rimane?
Rimane che quello che ho sempre detto fin dall’inizio è sempre valido, e che le
chiacchiere stanno a zero. Nessuna anomalia viene mostrato negli articoli di
Haselhoff o BLT, e tanto meno non c’è niente di inspiegato o di sconosciuto
nelle foto di quel boccalone di Rocchi.
QUESTI sono i fatti.
Cose che chiunque avesse l’idea di parlare di crop circles (in maniera seria)
dovrebbe avere come PUNTI DI PARTENZA.
Aggiungo un ulteriore video di realizzazione in notturna:
Kornkreise - Die Wiederkehr ARD
http://www.youtube.com/watch?v=gsxp3ZUq8bk
Formazione finita:
http://www.lucypringle.co.uk/photos/2009/uk2009cj.jpg
79
Matthew Williams parla di circlemaking e mostra in esclusiva alcune delle sue
passate realizzazioni:
http://www.youtube.com/watch?v=h8XiDyNuDS0
http://www.youtube.com/watch?v=7go3AXYXeW0
http://www.youtube.com/watch?v=NIakxw3XocI
http://www.youtube.com/watch?v=_XJOy5AXmR0
http://www.youtube.com/watch?v=cPdQYq-j5yI
Il sito ed canale tematico online di M.Williams:
http://www.circlemakerstv.org/
Visione delle puntate online (ogni mercoledì alle ore 21) e raccolta delle
puntate precedenti:
http://www.livestream.com/CIRCLEMAKERSTV
Colin Andrews sostiene che Nancy Talbott ed il BLT hanno sbagliato, e
che dovrebbero ammetterlo:
http://www.colinandrews.net/Crop-Circles-BLT-Wrong.html
Già tempo fa Andrews aveva rivelato che alcuni dei campioni analizzati dal BLT
(http://www.bltresearch.com/) erano stati prelevati da formazioni sicuramente
fatte dall'uomo.
Anche nel periodo del suo "assessment" ne fece cenno, ma mai prima d'ora
(AFAIK) ne aveva fornito prova.
Ora Andrews esce allo scoperto e, difendendo l'operato di chi ha criticato il
lavoro
del
BLT,
mostrandone
l'inconsistenza
scientifica
(http://www.cicap.org/new/articolo.php?id=273168) mostra come il BLT abbia
dato giudizi fuorvianti su formazioni la cui origine era completamente nota.
Decade quindi la lina difensiva della Talbott, che cercava di screditare i suoi
contestatori dicendo che in sostanza non erano stati prodotti nuovi dati, ma
solo
critiche
nei
confronti
di
dati
propri
del
BLT.
Andrews
conferma
l'insostenibilità di questa linea, confermando che i giudizi del BLT erano
comunque sbagliati, e lui ne ha le prove.
80
Pagina di Andrews con i commenti e la ricostruzione delle vicenda:
http://www.colinandrews.net/Crop-Circles-BLT-Wrong.html
Il commento della Talbott:
http://www.colinandrews.net/Crop-Circles-BLT-TalbottStatement.html
Il fax con cui Andrews aveva comunicato al BLT la natura umana di alcuni dei
campioni inviati:
http://www.colinandrews.net/Crop-Circles-BLT-AndrewsFax.html
Uno dei collaboratori/raccoglitori si improvvisa circlemaker per effettuare
l’esperimento in cieco:
Il campionamento delle piante provenienti dal cerchi man-made
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Interessante replica di Gucumatz ad utente di un forum che gli chiede:
Ti spiacerebbe approfondire la questione "immediatezza della reazione
della pianta" al fine di porre una volta per tutte (o quasi, dipende da
chi legge) fine all'abbaglio colelttivo fondato sul niente più assoluto,
ossia la questione dei tempi di reazione (cos'era? entro 72 ore?) in
relazione a quanto dal BLT pseudo-documentato nei vari lab report
(una delle famose pagine di "dati certi") da cui la difficoltà di certuni a
distaccarsene definitivamente come per qualcuno accade con la "tetta"
della mamma?
Risposta:
“La ringrazio per la domanda”
Allora, sostanzialmente quello che la gente sa (o crede di sapere) è che nei
crop circles esistono delle anomalie, che deriverebbero da quelle “forze”
responsabili della creazione dei cerchi stessi.
Il principale divulgatore di questa ipotesi è il BLT, gruppo di ricerca formato da
W.C. Levengood, J.Burke e N.Talbott.
Secondo il BLT nel processo di creazione dei c.c. sarebbero coinvolte anche
(ma non solo) delle radiazioni elettromagnetiche, in special modo quelle nella
banda delle microonde.
Queste microonde riscalderebbero l'acqua contenuta all'interno delle cellule
vegetali, determinandone una espansione.
Essendoci più acqua nei nodi che nei “fusti” (culmi), sarebbero proprio questi
quelli
che
subirebbero
maggiori
conseguenze,
allungandosi
in
maniera
abnorme.
Fin qui l'ipotesi del BLT.
Il problema è che esistono dei processi NATURALI che determinano un tipo di
allungamento dei nodi del tutto simile a quello osservato nei crop circles.
82
Questo processo prende il nome generico di "tropismo", e si può differenziare
in "gravitropismo", "eliotropismo", "geotropismo" ecc., a seconda del fenomeno
"attrattivo” che lo determina.
In generale però sono sempre effetti dovuti a meccanismi di crescita e/o di
ricovero delle pianta, cioè dovuti alla sua capacità di "trovare la strada" per
crescere o per rialzarsi (come nel caso di schiacciamento meccanico o di
allettamento naturale).
Il BLT nei suoi articoli sembra prendere in considerazione per lo meno il
gravitropismo
Dice di essere al corrente di questo fenomeno e di averlo valutato come
possibile causa di queste "anomalie", ma di averlo però scartato.
Perchè?
Perchè, secondo loro, il gravitropismo può si generare allungamenti e
piegature, ma non può farlo nella misura ritrovata nei crop circles.
COME FANNO A DIRE QUESTO?
Il BLT ha messo a confronto i cerchi da loro studiati fino a quel momento (di
origine ignota) con cerchi sperimentali, di certa origine umana.
Nello specifico il BLT ha condotto in totale due esperimenti diretti di piegatura
del grano:
- Blissfield, Michigan, 1994 (Research Report n°27; Codice Ks-02-48)
- Maryland, 1997 (Research Report n°86; Codice Ks-04-04)
Nel primo esperimento venivano rilevate le larghezze dei nodi (ma NON le
lunghezze) e venivano fatti test di germinazione. Quindi nulla di utile per il
discorso del gravitropismo (tanto che questo esperimento non viene neppure
citato nell'articolo “Dispersion of energies...” del 1999, dove le specifiche sulle
anomalie dei nodi prendono forma definitiva).
Nel secondo esperimento sono invece state rilevate proprio le lunghezze,
prendendo campioni da diversi set di cerchi realizzati in diversi periodi della
stagione (in due campi con diverso tasso di fertilizzazione).
83
I campioni sono stati misurati a distanza di 3,6,10 e 22 giorni (circa...) dalla
data di formazione e poi confrontati con i campioni di controllo (piante
indisturbate al di fuori dei cerchi).
Da questi dati il BLT ne ha ricavato che nell'arco di 72 ore (cioè a TRE GIORNI
dalla formazione) gli allungamenti percentuali riscontrati non si discostavamo
molto da un valore del 10-15%.
Questo ha permesso al BLT di dire che il gravitropismo NON poteva essere la
causa delle “anomalie” trovate nella maggior parte dei cerchi da loro studiati,
dove gli allungamenti riscontrati nello STESSO LASSO TEMPORALE (cioè entro i
3 giorni) erano invece molto più grandi.
In "Dispersion of energies" il BLT scrive infatti che:
"The plants taken 3 days after forming the circles have a mean node length
increase of about 10% in both test strips. Within the data base it is observed
that the majority of crop formations discovered in the field have been sampled
within a time frame of a few hours to 3 days after their arrival and, as will be
discussed later, the node length changes in these formations range from a 30
to an over 200% increase in node length relative to their upright controls. In
these cases the gravitropic responses would therefore have very little influence
on the overall node expansion analyses."
Ecco, il problema sta tutto qui.
Il paragone viene fatto tra un singolo esperimento (Maryland 1997) e tutti gli
altri crop circles analizzati. Mettendo a paragone dati che si suppongono siano
ricavati nelle stesse condizioni (che però non vengono minimamente descritte),
e sopratutto che si considerano ricavati nello stesso periodo dopo la
formazione (cioè massimo 3 giorni).
Ma questo corrisponde al vero?
NO!!
Le cose non stanno assolutamente così, e sono proprio i dati del BLT a dirci il
perchè.
In “Dispersion of Energies...” vengono infatti citate 4 formazioni:
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- Devizes 1993, Research Report n° 21-24 , lab code Ks 01 172 – Ks 02 57
- Sussex 1994, Research Report n° 30, lab code Ks 02 71
- Chehalis 1994, Research Report N° 39, lab code Ks 02 66
- Logan 1996, Research Report n° 79, lab code Ks 03 131
- Blue Ball 1995, Research Report n° 51, lab code Ks-03-74
- Beckhampton 1995 (no lab report)
Queste portano le seguenti date di formazione e campionamento:
-Devizes: Formazione articolata, formata tra il 1 ed il 15 giugno. Nessuna data
precisa di campionamento rilevata-> range di DUE SETTIMANE.
- Sussex: 20 giugno, primo sopralluogo 25 giugno: min. 5 GIORNI
- Chehalis: trovata il 9 luglio, campionata il 24: DUE SETTIMANE
- Logan: trovata il 15 agosto, campionata il 25: 10 GIORNI
- Blue Ball: trovata il 29 maggio, camp. il 13 giugno: DUE SETTIMANE
- Beckhampton: trovata il 29 maggio, nessuna data per campionamento
Risultato: su 4 formazioni citate (che sono quelle più rappresentative, con i
risultati più eclatanti e signficativi), ce n'è una già vecchia di almeno 5 giorni,
una che è stata campionata dopo 10 giorni, e due che sono state campionate
dopo 14-15 giorni.
NESSUNA
combacia
con
le
affermazioni
di
Levengood
sulle
date
di
campionamento.
Quindi tutta la teoria del BLT sul confronto tra i loro dati ed i campioni
di controllo è COMPLETAMENTE FALSA.
Affermano di avere rilevato miracolosi allungamenti nell'arco di meno di 72
ore, quando i loro migliori risultati (quelli presentati nell'articolo ufficiale) sono
invece stati raccolti fino a due settimane dopo la data di formazione!
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In pratica il BLT bara spudoratamente. E questo bluff è andato avanti fin
quando non sono saltati fuori i Lab Report di tutti i cerchi analizzati, dove
potere controllare dati e sopratutto le DATE.
Che dire degli altri casi, quelli non citati negli articoli?
Stessa cosa: in più di 200 analisi, non esiste un caso in cui si sia rilevato un
allungamento realmente “anomalo” entro le 72 ore dalla formazione (e qui non
sto a citare tutti i dati, perchè ci vorrebbero 10 pagine solo per questo).
Ma andiamo oltre, perchè ragionando solo sulle date qualcuno potrebbe non
comprendere bene la natura dell'abbaglio del BLT, ed il motivo per cui ormai è
invece chiaro che questo tipo di anomalie è solo un mito senza fondamento.
La domanda successiva quindi è:
DI QUANTO ERANO ANOMALI quei nodi?
- Devizes: media +60% (picco +90%)
- Sussex: media +52% (picco +90%)
- Chehalis: media +29% (picco +38%)
- Logan: north ring: media +28% (60%max): south ring: media + 10% (18%max)
Si vede da questo riepilogo che gli allungamenti medi, messi in relazione con
“l'anzianità” dei campioni, sono in linea con quanto rilevato nell'esperimento
del '97. Dove si poteva vedere che in periodi successivi alle 2 settimane gli
allungamenti potevano andare oltre al 50%.
Qualcuno potrebbe dire che nel caso del Sussex i campioni erano vecchi si soli
5 giorni, e nonostante questo mostravano allungamenti del 52%.
Questo è vero, ma è significativo questo dato?
Con cosa lo si confronta? Sempre con quelli del singolo esperimento del
Maryland 1997…
Allora bisognerebbe chiedersi se è possibile includere tutte le variabili
chimiche, fisiche, biologiche, meteorologiche ecc. in un singolo esperimento...
La risposta è ovviamente NO.
86
Quel singolo esperimento non poteva restituire un parametro UNIVERSALE per
la valutazione della risposta gravitropica, perchè ogni singolo campo, ogni
coltura ed ogni periodo dell'anno può determinare risposte diverse (come è
facilmente intuibile).
Ma tutte queste sarebbero parole al vento se non ci fosse qualche cosa per
dimostrarlo.
Per fortuna questo qualcosa c'è, ed è ancora un esperimento che proviene
sempre dai dati dei ricercatori.
In questo caso è Eltjo Haselhoff che prende come campione di controllo un
crop circle (chiamato “Golden Tunnel”) realizzato da Remko Deelfgauw nel
1997 vicino a Nieuwerkerk (o Dreischor) in Olanda.
Da questo esperimento Haselhoff ricava i dati sugli allungamenti nodali,
prelevando i campioni MENO DI DUE GIORNI dopo la formazione.
Quindi ben prima delle 72 ore che il BLT non ha mai rispettato per i cerchi
“genuini”...
Da questi dati viene fuori che in quel pur breve lasso temporale, il
gravitropismo è stato in grado di allungare i nodi del 38% (in media) rispetto
ai campioni di controllo, con punte del 46%!
Quindi se si confronta il 52% del Sussex (dopo 5 giorni) con il 38% di
Dreischor (dopo soli DUE giorni!) si vede come questi dati si inseriscano in
andamenti del tutto compatibili con la spiegazione gravitropica.
Inoltre c'è da notare che quel 38% è di gran lunga superiore a quel 10-15%
indicato dal BLT come quota massima attribuibile al gravitropismo.
Sostanzialmente
Haselhoff
ha
permesso
di
smentire
ancora
più
clamorosamente il BLT, mostrando che le conclusioni dell'esperimento del
Maryland (perso come paragone ASSOLUTO per tutte le altre formazioni) erano
del tutto prive di fondamento scientifico.
Se volessimo sintetizzare questo lungo discorso si potrebbe dire così:
- Il BLT dice che gli allungamenti sono anomali perché non c'è niente che possa
creare effetti del genere in soli 3 giorni.
- Di fatto i dati di Haselhoff smentiscono questa affermazione, mostrando che
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anche dopo 48 ore si possono avere allungamenti percentuali considerevoli,
solo grazie al gravitropismo.
- In più i dati originali del BLT (divulgati anni dopo la pubblicazione degli
articoli) mostrano che il confronto tra campioni man-made e cerchi “genuini”
non poteva neppure essere fatto, perché le date di campionamento non
coincidevano (e quindi tutto il castello di carte crolla).
Inserisco anche un link dove scaricare la pagina che raccoglieva un'attenta
critica alle affermazioni del BLT circa la "anomalia" dell'argilla. La
pagina
originale può essere scaricata qui:
https://docs.google.com/uc?id=0B11euYREcKdJNzg1NTZiZGItOGEzMS00ZDhjL
ThlZTAtYTdmMWEyYTM0ZTg3&export=download&hl=en_US
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FOTO, IMMAGINI, GRAFICI) È STATA QUI RACCOLTA DA INSIDER,
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