Rapporto di Sostenibilità 2013 di Expo 2015 S.p.A.

Transcript

Rapporto di Sostenibilità 2013 di Expo 2015 S.p.A.
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
EXPO MILANO 2015
“Siamo consapevoli che l’organizzazione di una Esposizione Universale comporta
interazioni con l’ambiente, i territori, le comunità e le risorse ambientali e umane
coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una Esposizione Universale
sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in
merito ad un tema di interesse comune di grande importanza - l’alimentazione e la
sostenibilità - e di poterne aumentare la consapevolezza, al fine di un miglioramento
delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il miglioramento
complessivo del benessere dell’umanità”.
testo ita
Giuseppe Sala
Amministratore Delegato Expo 2015 SpA
Commissario Unico per Expo Milano 2015
INDICE
01
PAG.
02
PAG.
03
PAG.
04
05
06
PAG.
PAG.
PAG.
5
15
25
43
55
65
L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE DI MILANO
E LA MISSIONE DI EXPO 2015 SPA
1.1 Introduzione
1.2 L’organizzazione delle Esposizioni Universali e il ruolo del BIE
1.3 La candidatura della Città di Milano
1.4 Il Tema di Expo Milano 2015
1.5 Il ruolo di Expo 2015 SpA
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
6
6
10
10
12
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO E LA GOVERNANCE
2.1 La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015
2.2 La partecipazione dell’Italia
2.3 La governance societaria di Expo 2015 SpA
2.4 L’assetto organizzativo della Società
pag.
pag.
pag.
pag.
16
19
20
22
IL CONTESTO TERRITORIALE
E LE OPERE PER EXPO MILANO 2015
3.1 Expo Milano 2015 e il Territorio
3.2 Gli interventi per Expo Milano 2015
3.2.1 Interventi per Expo Milano 2015
3.2.2 Le Opere Connesse
3.3 I principali ambiti normativi applicabili
3.3.1 L’Accordo di Sede
3.3.2 Il quadro normativo su sicurezza e legalità
3.3.3 Le Procedure di Valutazione Ambientale
3.4 Il Sito Espositivo
3.4.1 Il Progetto Vie d’Acqua
3.5 L’uso delle tecnologie e la Digital Smart City
3.6 La dismissione del Sito Espositivo nel post evento
I PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015
E IL RAPPORTO CON GLI STAKEHOLDERS
4.1 La Carta dei Valori e gli Impegni di Expo 2015 SpA
4.2 La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti
LE RISORSE UMANE DI EXPO 2015
5.1 Il personale
5.2 Le politiche di ingaggio
5.2.1 Il processo di selezione e assunzione
5.2.2 La valutazione delle performance
5.3 La politica retributiva
5.4 Lo sviluppo delle competenze
5.5 La salute e la sicurezze dei dipendenti
5.6 La salute e la sicurezza nei cantieri
IL QUADRO DI RIFERIMENTO ECONOMICO
6.1 Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA
6.2 I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese
6.3 Il Bilancio di Esercizio 2012
6.4 Le ricadute sugli Stakeholders
6.5 L’indotto economico dell’Evento
pag.
pag.
26
26
pag.
27
pag.
30
pag.
pag.
38
40
pag.
pag.
44
48
pag.
pag.
56
57
pag.
pag.
pag.
pag.
60
60
61
62
pag.
pag.
pag.
pag.
pag.
66
67
68
71
72
IL QUADRO DI RIFERIMENTO AMBIENTALE
7.1
Gli impatti ambientali dell’Evento e gli impegni di Expo 2015
7.2 Il sistema di gestione integrato di Expo 2015
7.3 Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo
7.4 Il Piano di Monitoraggio Ambientale
7.4.1 I risultati del Monitoraggio Ante Operam
7.5 La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica
7.6 La certificazione LEED
7.6.1 L’applicazione dei criteri al Sito Espositivo
7.6.2 La ristrutturazione della Cascina Triulza
7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti
7.8 Gli audit ai cantieri
7.9 L’intervento delle emissioni di Gas climalteranti e le compensazioni
7.9.1 L’Inventario delle emissioni
7.9.2 Gli interventi di compensazione obbligatori
7.9.3 I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO2
7.10 Gli interventi di compensazione ecologica
IL QUADRO DI RIFERIMENTO SOCIALE
8.1 La partecipazione a Expo Milano 2015
8.2 L’adesione ad Expo Milano 2015
8.2.1 I Padiglioni “Self Built”
8.2.2 I Cluster
8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali
8.3.1 Le Nazioni Unite ad Expo Milano 2015
8.3.2 La partecipazione dell’Unione Europea
8.4 Il coinvolgimento della Società Civile
8.5 Il rapporto con le Imprese
8.5.1 Le Partnership di Expo 2015
8.5.2 I Fornitori di Expo 2015
8.5.3 Il Green Procurement
8.5.4 L’incontro tra Imprese e Partecipanti
8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro
8.6.1 I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati,
disabili e dei soggetti in esecuzione di pena
8.6.2 I Protocolli per la legalità e sicurezza del lavoro
8.7 La Comunicazione di Expo 2015
8.7.1 La strategia e gli obiettivi
8.7.2 Il Programma di Comunicazione
8.7.3 Il sito web istituzionale
8.7.4 I social networks
8.7.5 I progetti e gli eventi sul territorio
8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices
8.9 I progetti per il mondo della scuola
METODOLOGIA
9.1 Nota metodologica
9.2 Tabella di corrispondenza con l’Informativa GRI
9.3 Contatti
L’IMPEGNO DEI PARTNERS
PER LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO MILANO 2015
pag.
pag.
pag.
pag.
80
81
83
83
pag.
pag.
90
91
pag.
pag.
pag.
93
94
96
pag.
101
pag.
pag.
108
110
pag.
113
pag.
pag.
115
117
pag.
125
pag.
128
pag.
pag.
131
132
pag.
pag.
pag.
136
138
138
PAG.
79
07
PAG.
107
08
PAG.
135
09
PAG.
155
APPENDICE
L’ESPOSIZIONE UNIVERSALE
DI MILANO E LA MISSION
DI EXPO 2015 SPA
4
EXPO 2015 SPA
1
5
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 01
1.1 Introduzione
Expo Milano 2015 è l’Esposizione Universale dedicata al Tema “Nutrire il
Pianeta Energia per la Vita”, ovvero all’alimentazione e alla sostenibilità, al
diritto ad una alimentazione sana, sicura e sufficiente per tutto il pianeta,
e alla ricerca e condivisione di modelli di produzione e di consumo più
sostenibili. Si svolgerà a Milano dal 1 maggio al 31 ottobre del 2015.
È un Evento globale unico, di straordinaria importanza sotto il profilo
educativo, culturale e scientifico – a cui prenderanno parte oltre 130 Paesi
e 20 milioni di Visitatori provenienti da tutto il mondo – organizzato per
coinvolgere ed unire governi, istituzioni, Società Civile e cittadini in un
dibattito sui temi universali connessi all’alimentazione e allo sviluppo
sostenibile. L’equilibrio fra risorse naturali e produzione alimentare ed
energetica, la sicurezza alimentare, la tutela della biodiversità, naturale
e agricola, sono gli argomenti centrali di Expo Milano 2015, così come
l’innovazione delle tecnologie, la visione multidisciplinare, la cooperazione,
il raccordo di esperienze e competenze, l’informazione e l’educazione
alimentare.
Expo 2015 SpA è la Società responsabile della realizzazione del Sito Espositivo
e dell’organizzazione dell’Esposizione Universale. Il primo Rapporto di
Sostenibilità di Expo 2015 SpA nasce come strumento di rendicontazione e
di comunicazione, a tutti gli Stakeholders, degli impegni assunti e dei risultati
raggiunti sotto il profilo sociale, economico e ambientale. Infatti, sin dalla
fase di candidatura della città di Milano ad ospitare l’Evento, la sostenibilità ha
rappresentato un elemento chiave della strategia per garantirne il successo,
che non solo caratterizza il tema portante della manifestazione, ma ne
permea e contraddistingue tutti gli aspetti organizzativi e gestionali.
Expo Milano 2015 è quindi la prima Esposizione Universale ad essere
raccontata e descritta anche attraverso la redazione di un Rapporto di
Sostenibilità. Sotto questo profilo, il documento mira a promuovere la
diffusione delle attività di sustainability reporting nell’organizzazione dei
grandi eventi – e in particolare delle Esposizioni Universali – contribuendo,
attraverso la propria esperienza, alla costruzione di un’eredità immateriale di
buone pratiche e di competenze nella rendicontazione di sostenibilità.
Come dettagliato nel Capitolo 9, il presente Rapporto fa riferimento alla fase
di progettazione e pianificazione gestite da Expo 2015 SpA al 30 giugno 2013,
fatto salvo per alcuni significativi dati ed eventi successivi.
1.2 L’organizzazione delle Esposizioni Universali
e il ruolo del BIE
Le Esposizioni Universali sono i più grandi fra gli eventi globali e sin dalle
origini, nella prima metà dell’ottocento, hanno rappresentato una vetrina di
innovazione e ispirazione per l’umanità e un’importante piattaforma per la
presentazione e condivisione di nuovi modelli, in grado di contribuire allo
sviluppo del progresso e della civiltà.
Organizzate dalla nazione che vince una gara di candidatura, le Esposizioni
Universali prevedono la partecipazione di altre nazioni, invitate tramite canali
diplomatici dal Paese ospitante. A livello internazionale, il Bureau International
des Expositions (BIE) è l’organismo che ha il compito di sovraintendere e
regolamentare il calendario, la campagna di candidatura, la selezione e
l’organizzazione delle Esposizioni. Il BIE è un’organizzazione intergovernativa,
costituita a Parigi nel 1928 dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali.
La Convenzione rappresenta il testo normativo di riferimento per la
definizione degli obiettivi delle Esposizioni e per la regolamentazione della
loro organizzazione e partecipazione; è stata emendata nel 1972, nel 1982 e
nel 1988 (si veda il sito del BIE www.bie-paris.org).
Gli organi principali del BIE includono:
• l’Assemblea Generale che è il principale organo deliberativo ed è composto
da rappresentanti di tutti gli Stati Membri;
• i quattro Comitati del BIE (Comitato Esecutivo, Comitato Amministrazione
e Budget, Comitato Regolamenti, Comitato Informazione e Comunicazione), che elaborano proposte, regolamenti e politiche nelle rispettive
aree di responsabilità, da sottoporre all’Assemblea Generale;
• il Segretariato che, sotto l’autorità del Segretario Generale, svolge il
lavoro quotidiano dell’organizzazione, fornisce supporto e consulenza agli
organizzatori e ai Partecipanti, ed è a servizio degli organi sopra citati.
L’adesione al BIE è aperta a tutti i Paesi membri delle Nazioni Unite o di una
delle sue Agenzie, della Corte Internazionale di Giustizia, o la cui domanda
di adesione sia approvata da una maggioranza di due terzi dell’Assemblea
Generale del BIE.
I Valori e la Missione delle Esposizioni Universali
La Missione chiave delle Esposizioni Universali è l’educazione delle popolazioni, come sancito dall’Articolo 1 della
Convenzione del BIE, in base al quale un’Esposizione è “una manifestazione che, qualunque sia il suo titolo, ha
come scopo principale l’educazione del pubblico: può esporre i mezzi a disposizione dell’uomo per soddisfare
i bisogni della civilizzazione, dimostrare il progresso raggiunto in uno o più rami dell’attività umana, o indicare
prospettive per il futuro.”
Alla base delle attività del BIE – e quindi dell’organizzazione delle Esposizioni – sono posti tre valori fondamentali:
• la Fiducia – Attraverso l’adesione alla Convenzione, i Paesi si impegnano alla creazione e allo sviluppo di
opportunità di incontro per l’umanità e stabiliscono un legame di fratellanza fra culture diverse. L’obiettivo è
quello di realizzare assieme un progetto comune, dal valore educativo e comunicativo, che contribuisca a creare
fiducia e unisca Paesi e Società Civile;
• la Solidarietà – Lo scambio multiculturale e la condivisione delle azioni sono alla base di ogni manifestazione.
Le Esposizioni sono il punto di incontro della diversità culturale e dell’innovazione, il luogo in cui le diverse civiltà
condividono i loro saperi, con l’obiettivo di identificare assieme le migliori prospettive e soluzioni per fronteggiare
le sfide su cui l’umanità è chiamata a rispondere;
• il Progresso – Le Esposizioni mirano a promuovere l’educazione attraverso l’esperienza, lo sviluppo attraverso
l’innovazione e la sperimentazione attraverso la cooperazione. Guidate dall’identità delle diverse culture e dal
rispetto per l’ambiente nello sviluppo, le Esposizioni sono un potente catalizzatore della crescita e contribuiscono
al progresso morale, materiale e tecnico dell’umanità.
6
7
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 01
2009
• le Esposizioni Universali (o “Esposizioni Internazionali Registrate”), si
caratterizzano per il fatto di avere ad oggetto un tema generale di interesse
per l’umanità, hanno luogo ogni 5 anni e durano 6 mesi. I Partecipanti
costruiscono i propri padiglioni e le dimensioni del sito che ospita l’evento
non hanno un limite prefissato;
• le Esposizioni Internazionali (o “Esposizioni Internazionali Riconosciute”),
hanno ad oggetto un tema specifico, si tengono nel periodo compreso tra
due Esposizioni Universali e durano 3 mesi. Gli organizzatori costruiscono
i padiglioni e li affittano ai Partecipanti, e la superficie massima del sito è di
25 ettari;
• le Esposizioni Orticole, seguono le regole delle Esposizioni Internazionali;
il tema è prettamente orticolo e la partecipazione assume la forma di una
presentazione di giardini.
1968
Il BIE riconosce tre tipi di Esposizioni, che differiscono per dimensioni,
modalità di partecipazione e aspetto tematico:
Tutte le tipologie di Esposizione hanno in comune sia le categorie di
partecipanti, che includono i Partecipanti Ufficiali – Paesi e Organizzazioni
Internazionali – e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali – ONG, Aziende,
Organizzazioni della Società Civile – sia i valori centrali di educazione,
innovazione e cooperazione sanciti nell’Articolo 1 della Convenzione.
Nel 1994, l’Assemblea Generale del BIE ha dichiarato le Esposizioni strumenti
chiave per l’educazione allo sviluppo sostenibile.
1932
Ad oggi, i Paesi membri del BIE sono 167. Il BIE opera al fine di garantire la
corretta applicazione della Convenzione e di tutti i regolamenti relativi alle
Esposizioni, nonché la trasmissione di conoscenze e di best practices tra una
manifestazione e l’altra.
Figura 1.1
L’evoluzione del logo del BIE
Oggi, il logo del BIE evoca l’evoluzione dell’umanità, lo sviluppo tecnologico,
il progresso morale e materiale e la tensione dell’umanità verso un mondo
migliore. Il cerchio simboleggia la pace, la fratellanza e lo scambio culturale
fra i popoli. Le linee orizzontali rappresentano il percorso verso un futuro di
continuo progresso. Il colore blu evoca la nobiltà dei fini perseguiti, mentre
la purezza delle linee bianche simboleggia equità e giustizia.
Il concetto moderno di Esposizione Universale, inteso come evento della durata compresa tra tre e sei mesi e che
coinvolge più nazioni, risale ad oltre 160 anni fa. La prima Esposizione riconosciuta dal BIE fra quelle avvenute prima
della stipula della Convenzione del 1928 è infatti quella tenutasi a Londra nel 1851, che vide la partecipazione di 28
nazioni per oltre 6 milioni di visitatori. La “Great Exhibition of the Works of Industry of all Nations”, promossa dalla
Royal Society of Arts, si tenne su 10 ettari dell’Hyde Park di Londra, dal 1 Maggio al 15 Ottobre del 1851. Dedicata
alla celebrazione delle nuove tecniche industriali, in questa occasione fu realizzato il Crystal Palace di Londra, una
costruzione che occupava ben 84.000 metri quadrati.
Tra le più famose, l’Esposizione mondiale di Parigi del 1889 fu organizzata per celebrare il centenario della Rivoluzione
Francese: eredità dell’evento fu quello che, ancora oggi, è considerato il simbolo della città e dell’intera nazione: la
Tour Eiffel. Nel 1906 anche Milano ospitò un’Esposizione incentrata sul tema dei trasporti, per festeggiare l’apertura
del traforo del Sempione, un’opera eccezionale per l’epoca che, con i suoi 19.803 metri, rappresentava il più lungo
tunnel del mondo. Anche a Milano l’Esposizione lasciò un segno tangibile: l’Acquario civico, oggi uno dei più antichi
d’Europa, considerato una delle espressioni più significative del liberty milanese e il traforo transalpino del Sempione
(da cui il parco omonimo prende il nome), che rese possibile la prima linea ferroviaria diretta tra Milano e Parigi.
2010
2008
2000
1906
1889
1851
Le Esposizioni Universali nella storia
Nel corso degli anni, moltissime città hanno ospitato le Esposizioni, in Europa e nel mondo. La maggior parte delle
manifestazioni ha apportato un contributo significativo al progresso umano e lasciato un’eredità duratura, diventando
uno strumento per lanciare l’economia e l’immagine di un Paese come leader politico ed economico. Da questa
crescente importanza nacque la necessità di regolamentare le Esposizioni: nel 1928, con la Convenzione di Parigi, 31
Nazioni firmarono il regolamento a cui si devono attenere gli organizzatori di una Esposizione, dando vita al Bureau
International des Expositions. Con l’avvento del terzo millennio, le Esposizioni Universali rendono possibile affrontare
in maniera condivisa, i problemi centrali a livello mondiale: da strumenti educativi “statici” e vetrine di meraviglie
tecnologiche, le Esposizioni Universali diventano un veicolo informativo ed educativo dinamico, una piattaforma di
conoscenze multidisciplinare che fornisce lo spazio per la riflessione e il dibattito internazionale.
I temi affrontati nelle Esposizioni più recenti: The Oceans: A Heritage for the Future (Lisbona, 1998), Humankind,
Nature, Technology (Hannover, 2000), Nature’s Wisdom (Aichi, 2005), Water and Sustainable Development
(Saragozza, 2008), Better City, Better Life (Shanghai, 2010), The Living Ocean and Coast: Diversity of Resources
and Sustainable Activities (Yeosu, 2012) riflettono l’interesse e l’attenzione per i temi dello sviluppo sostenibile e la
pertinenza ai problemi contemporanei, in linea con i valori tradizionali del BIE.
8
9
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 01
1.3 La candidatura della Città di Milano
La candidatura di Milano ad ospitare l’Expo nasce nel 2006, quando il Governo
Italiano propone ufficialmente la città come sede dell’Esposizione Universale
del 2015 e viene costituito un apposito Comitato incaricato di presentare al BIE
la proposta formale. Nel Dossier di Candidatura, consegnato al BIE nel 2007,
il Tema identificato per la manifestazione – “Nutrire il Pianeta, Energia per la
Vita” – viene declinato sotto il profilo concettuale ed illustrato attraverso le
linee programmatiche riguardanti il sito scelto per lo svolgimento dell’Evento,
gli interventi urbanistici e infrastrutturali previsti e le prospettive di riuso del
Sito al termine della manifestazione. L’approccio al Tema si caratterizza, sin
dalla fase di candidatura, come uno tra gli elementi più innovativi di Expo
Milano 2015, universale e trasversale a tutte le attività legate all’Evento.
Il 31 Marzo 2008, a Parigi, gli Stati Membri del BIE scelgono infine Milano
come sede dell’Esposizione Universale del 2015, con 86 voti a favore contro
i 65 della rivale città turca Smirne, candidata con il tema “Nuovi itinerari verso
un mondo migliore, Salute per tutti”. Successivamente il BIE, nel corso della
148a Assemblea Generale del 23 novembre 2010, approva in via definitiva
la Domanda di Registrazione ufficiale dell’Evento (il cosiddetto Dossier di
Registrazione) e il relativo progetto dell’Expo Milano 2015.
1.4 Il Tema di Expo Milano 2015
Expo Milano 2015 ha un approccio concettuale al Tema che permea e
caratterizza le diverse dimensioni organizzative ed espressive dell’Evento.
Se il Tema di riflessione e approfondimento è la nutrizione, in primo luogo
umana, il titolo scelto per l’Esposizione – “Nutrire il Pianeta, Energia per la
Vita” – pone al centro dell’attenzione non solo il nutrimento dell’uomo, ma
anche quello del pianeta in cui esso vive. Se infatti è vero che la principale
sfida dell’uomo alla vita è quella di nutrire se stesso per garantire la continuità
della propria esistenza e la sopravvivenza della specie, la disponibilità
futura delle risorse alimentari è oggi messa a rischio dalle stesse abitudini e
comportamenti umani.
In questo senso, la prima sfida che Expo Milano 2015 si propone di affrontare
è quella della comprensione di come l’uomo possa contemporaneamente
nutrire se stesso e il pianeta, attraverso la ricerca e la condivisione di modelli di
produzione e di consumo sostenibili. Nel complesso, l’Esposizione Universale
di Milano si propone di affrontare la tematica universale e complessa della
nutrizione con un approccio multidisciplinare: ambientale, storico, culturale,
antropologico, medico, tecnico-scientifico ed economico, con l’obiettivo di
attivare e sviluppare legami, relazioni e collegamenti in grado di stimolare
tutti i livelli della società.
• un ambito scientifico-tecnologico, che comprende tutte le riflessioni
scientifiche, i processi produttivi, le politiche pubbliche, le regole che
normano la sicurezza alimentare e la qualità degli alimenti per uno sviluppo
equilibrato e sostenibile degli individui, dei sistemi di produzione agricoloforestale, dell’allevamento, delle risorse marine, delle filiere produttive;
• un ambito socio-culturale, di cui fanno parte tutte le declinazioni
scientifiche, divulgative e didattiche connesse all’educazione ad
un’alimentazione corretta e sana e che siano finalizzate, da un lato, ad
armonizzare la relazione rispettosa tra l’individuo e il suo ambiente
mediante un equo accesso alle risorse da parte di tutte le popolazioni,
senza sprechi o sperequazioni, dall’altro a favorire l’incontro tra le identità
culturali e sociali dei popoli e le differenti tradizioni alimentari, intese come
una forma di patrimonio culturale immateriale legato alla lingua, alle arti e
ai mestieri tradizionali;
• un ambito di cooperazione per lo sviluppo, rappresentata da tutti i
metodi e gli strumenti della cooperazione finalizzati a ridurre la fame, la
malnutrizione, gli squilibri sociali legati all’accesso al cibo, nonché da ogni
programma finalizzato a veicolare investimenti per ottenere risultati
efficaci nello sviluppo delle aree rurali povere e in quelle urbane dei Paesi
in via di Sviluppo.
Expo Milano 2015 e gli Obiettivi del Millennio
Il Tema dell’Esposizione e le sfide che esso pone sono resi particolarmente attuali dalla contemporaneità tra Expo
Milano 2015 e la scadenza degli Obiettivi del Millennio. In particolare, il Tema dell’Esposizione di Milano è legato ad
alcuni degli Obiettivi fissati dalle Nazioni Unite:
• il primo: sradicare la povertà estrema e la fame, in modo particolare ridurre del 50% la popolazione mondiale che
soffre la fame;
• il quarto: ridurre di due terzi la mortalità infantile dei bimbi al di sotto dei cinque anni;
• il quinto: migliorare la salute materna, in modo particolare ridurre di tre quarti il tasso di mortalità materna;
• il settimo: garantire la sostenibilità ambientale, in particolare stimolando politiche e programmi di sviluppo
sostenibile per invertire l’attuale perdita di risorse ambientali, riducendo il processo di annullamento della
biodiversità;
• l’ottavo: sviluppare un partenariato mondiale per lo sviluppo.
Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione ad Expo Milano 2015 nell’aprile
2011 e stanno lavorando con Expo 2015 per definire un percorso di attività condivise in vista dell’Evento.
Per maggiori informazioni sugli Obiettivi del Millennio, si veda: http://www.un.org/millenniumgoals/
A questo scopo, e al fine di supportare i Partecipanti nello sviluppo e
nell’articolazione dei contenuti che essi proporranno durante l’Evento, Expo
2015 ha declinato il Tema Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita lungo tre
principali ambiti:
10
11
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 01
Obiettivo di Expo Milano 2015 è anche quello di far vivere al Visitatore
un’esperienza unica e memorabile sotto il profilo culturale, educativo e
dell’intrattenimento.
Expo 2015 ha quindi declinato il Tema rispetto a tutti i suoi principali modi di
rappresentazione nel Sito e che andranno a definire l’esperienza complessiva
del Visitatore:
• sotto il profilo architettonico
L’architettura rappresenta il primo livello, “fisico”, di rappresentazione
del Tema. Sotto questo profilo, Expo Milano 2015 mira anzitutto ad essere
un’Esposizione in cui l’intervento materiale sul Sito sia minimo – affinché
esso si integri armoniosamente con il paesaggio circostante – e gli spazi
espositivi siano concreta espressione dei contenuti che ospiteranno, a
partire dalla scelta dei materiali e dalle modalità di fruizione degli stessi
spazi da parte del pubblico;
• nella definizione dei contenuti e degli eventi
L’interpretazione del Tema e le modalità di espressione dei suoi
contenuti saranno una delle dimensioni chiave in cui il Paese ospitante
e i Partecipanti saranno chiamati a dare risposte sul tema della sostenibilità
e della sfida all’alimentazione globale, anche attraverso la definizione di un
palinsesto di eventi, performance, percorsi tematici, spettacoli e momenti
di rappresentazione delle diverse cultura alimentari. Eventi e contenuti
saranno mirati a coinvolgere massimamente il pubblico di Expo e a dare
massima diffusione ai messaggi proposti, rispondendo così alla finalità
educativa alla base del concetto di Esposizione Universale;
• nell’offerta ristorativa
Expo Milano 2015 fornirà l’occasione unica di rendere il Tema un’esperienza
non solo teorica, ma anche pratica, di vera e propria degustazione delle
eccellenze alimentari nel mondo. Affrontare il tema dell’alimentazione
all’interno di un’Esposizione Universale è un invito, a tutti i Partecipanti,
a proporre ai Visitatori la propria eccellenza gastronomica, culinaria e
ristorativa. Oltre a fornire elementi di discussione, ricerca e
approfondimento sulle problematiche dell’alimentazione globale, l’Expo
di Milano sarà infatti anche un momento di incontro universale e di
scambio educativo tra i popoli e le culture del mondo, coerentemente
con il ruolo che le Esposizioni hanno sempre svolto nella storia
dell’umanità;
1.5 Il ruolo di Expo 2015 SpA
Expo 2015 SpA nasce a seguito dell’assegnazione dell’Esposizione Universale
alla città di Milano quale soggetto responsabile dell’organizzazione,
realizzazione e gestione dell’Evento. L’istituzione della Società è stata prevista
dall’Art. 4 del D.P.C.M. 22/10/2008 (“Interventi necessari per la realizzazione
dell’Expo Milano 2015”), atto normativo fondante dell’organizzazione
complessiva dell’Evento e della definizione delle competenze degli organi e
dei soggetti preposti alla sua realizzazione. Nel quadro delle responsabilità e
competenze previste, la missione di Expo 2015 SpA – costituitasi formalmente
il 1 dicembre 2008 – è quello di svolgere tutte le attività necessarie per:
• la realizzazione delle opere infrastrutturali, di preparazione e costruzione
del Sito Espositivo (descritte nel Capitolo 3 del Rapporto);
• il coinvolgimento dei Partecipanti all’Evento;
• l’organizzazione e la gestione dell’Evento.
Con riferimento in particolare alle opere necessarie per la realizzazione
dell’Esposizione, Expo 2015 SpA è stazione appaltante e – avendo natura
giuridica di organismo di diritto pubblico – bandisce procedure di gara ad
evidenza pubblica per l’affidamento degli appalti di lavori, servizi e forniture,
conformemente a quanto previsto dal Decreto Legislativo 12 aprile 2006, n.
163 (Codice degli Appalti).
I soci di Expo 2015 SpA sono:
• il Ministero dell’Economia e delle Finanze, con quota di partecipazione
pari al 40%;
• il Comune di Milano, con quota di partecipazione pari al 20%;
• la Regione Lombardia, con quota di partecipazione pari al 20%;
• la Provincia di Milano, con quota di partecipazione pari al 10%;
• la Camera di Commercio di Milano, con quota di partecipazione pari al
10%.
• nell’utilizzo di tecnologie innovative
La portata universale del Tema troverà infine ampia diffusione grazie all’uso
innovativo di tecnologie all’avanguardia: le stesse saranno a disposizione
dei Partecipanti per esprimere al meglio i propri contenuti e la declinazione
del Tema, sia all’interno del proprio Spazio Espositivo che al di fuori di
esso.
12
13
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
L’ASSETTO ORGANIZZATIVO
E LA GOVERNANCE
14
EXPO 2015 SPA
2
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
15
CAPITOLO 02
2.1 La governance e gli organi istituiti per Expo Milano 2015
La governance di Expo Milano 2015 si è sviluppata, nel tempo, attraverso
l’emanazione di una serie di provvedimenti legislativi successivi. L’atto
normativo fondante è costituito dal D.P.C.M. 22 ottobre 2008, che ha definito,
in prima istanza, il quadro complessivo degli interventi e dei finanziamenti
necessari per la realizzazione di Expo Milano 2015 e le responsabilità e
competenze dei diversi soggetti coinvolti.
Il Decreto ha individuato, oltre alle attività di organizzazione e di gestione
dell’Evento, due diverse tipologie di opere nell’ambito degli interventi
necessari per l’Esposizione:
• le “opere essenziali”, che includono le opere infrastrutturali di diretta
connessione al Sito Espositivo, le opere di natura tecnologica,
• e le “opere connesse”, relative ai più ampi interventi di infrastrutturazione
viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee metropolitane.
Oltre ad Expo 2015 SpA – soggetto attuatore con il compito di realizzare il
Sito Espositivo e alcune delle opere essenziali, organizzare l’Evento e gestire
il rapporto operativo con i Partecipanti – il Decreto ha istituito:
• la Commissione di coordinamento per le attività connesse ad Expo
Milano 2015 (COEM), quale sede di coordinamento più alto tra i diversi
livelli istituzionali coinvolti nell’Evento, con il fine principale di assicurare il
necessario raccordo e la coerenza tra le diverse attività di organizzazione
e gestione dell’Esposizione;
• il Tavolo Istituzionale per il governo complessivo degli interventi
regionali e sovra-regionali (“Tavolo Lombardia”), con il compito di curare
la programmazione e la realizzazione, in forma coordinata, delle attività
regionali e sovraregionali relative all’Esposizione, nonché degli interventi
e delle attività relative alle opere infrastrutturali diverse da quelle
concernenti il Sito Espositivo, oltre alle opere di accessibilità al Sito
stesso.
Oggi, il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha sostituito e abrogato il Decreto originario
del 2008, allo scopo di riorganizzare gli organismi per la gestione delle
attività connesse all’Evento e di semplificare le procedure ed i processi
volti alla infrastrutturazione e all’allestimento del Sito Espositivo, delle
opere connesse e degli interventi funzionali all’Esposizione inseriti nelle
programmazioni comunali, provinciali e regionali. Il Decreto ha confermato i
ruoli della COEM quale sede di coordinamento politico nazionale dell’Evento
e del “Tavolo Lombardia” quale soggetto incaricato della programmazione e
realizzazione delle attività regionali e sovra-regionali relative a Expo Milano
2015, nonché degli interventi e delle attività relative alle opere connesse
riguardanti aree diverse da quelle in carico alla Società Expo 2015 SpA
La COEM è presieduta dal Presidente del Consiglio dei Ministri, o da un
suo delegato, ed è composta dal Commissario Unico, dal Commissario di
Sezione per il Padiglione Italia, dal Presidente pro-tempore della Regione
Lombardia, dal Presidente pro-tempore della Provincia di Milano, dal Sindaco
pro-tempore del Comune di Milano e dai Ministri competenti di volta in volta
individuati dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Al “Tavolo Lombardia”, presieduto dal Presidente pro-tempore della regione
Lombardia, partecipano il Commissario unico, il Commissario Generale di
Sezione per il Padiglione Italia, il Comune di Milano, il Ministero dell’economia
e delle finanze, la Provincia di Milano, i Comuni di Rho e di Pero, la Camera
di Commercio di Milano e, per quanto di eventuale, rispettiva competenza,
altri Ministeri, gli enti locali regionali, nonché, se interessate, le altre Regioni
italiane, enti ed organismi sovranazionali.
Figura 2.1
I quattro organi di riferimento
della governance di Expo Milano 2015
L’ultima “tappa” nell’evoluzione dell’assetto di governo di Expo Milano 2015 è
rappresentata dal D.L. 26 aprile 2013, n. 43 – convertito in Legge 24 giugno
2013 n. 71 – che ha previsto, fra l’altro, la nomina di un Commissario Unico
delegato dal Governo per Expo Milano 2015 (“Commissario Unico”), carica
che riunisce e accorpa le figure e i poteri del Commissario Straordinario e
del Commissario Generale (ad eccezione di quelli previsti all’Art. 12 della
Convenzione di Parigi, relativi al potere di rappresentanza del Governo
italiano nei confronti del BIE, mantenuti in capo al Governo stesso).
COMMISSIONE
COMMISSARIO UNICO
DELEGATO DAL GOVERNO
Un secondo passaggio significativo nell’evoluzione della governance
dell’Esposizione è rappresentato dall’emanazione del D.P.C.M. 5 agosto
2011, che ha istituito due figure di riferimento per la realizzazione di Expo
Milano 2015: il Commissario generale dell’Expo Milano 2015, con il compito
di rappresentare il Governo Italiano nei confronti del BIE, dei Paesi e delle
Organizzazioni Internazionali partecipanti e di coordinare tutte le attività
relative alla preparazione e all’organizzazione della manifestazione, con un
potere di indirizzo e controllo generale su temi e contenuti – e il Commissario
straordinario del Governo, con il compito di vigilare sull’esecuzione delle
opere infrastrutturali necessarie all’Evento, esercitando poteri d’impulso e,
se necessario, poteri sostitutivi straordinari in caso di necessità e urgenza.
COMMISSIONE DI COORDINAMENTO
DI COORDINAMENTO
COEM
COEM
EXPO 2015 SPA
TAVOLO LOMBARDIA:
COORDINAMENTO ISTITUZIONALE PER IL GOVERNO
DEGLI INTERVENTI REGIONALI E SOVRAREGIONALI
16
17
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 02
Il D.P.C.M. 6 maggio 2013 ha nominato l’Amministratore Delegato di Expo
2015 SpA quale Commissario Unico per Expo Milano 2015. Nel rispetto
dei principi generali dell’ordinamento e della normativa comunitaria, degli
obblighi internazionali assunti dall’Italia e nei limiti delle risorse stanziate
dalla legislazione vigente, il Commissario Unico esercita, inoltre, poteri
sostitutivi per risolvere situazioni o eventi ostativi alla realizzazione delle
opere essenziali e connesse previste per l’Evento, alla partecipazione degli
Stati e degli Enti iscritti o al regolare svolgimento della manifestazione.
Nell’ambito dei poteri conferitigli, il Commissario Unico ha nominato due
propri delegati, con funzioni di garanzia e di controllo dell’andamento delle
attività e degli interventi relativi alle opere essenziali e alle opere connesse
per l’Evento.
• con tutte le Regioni italiane nell’ambito del Tavolo “Expo – Regioni”, cabina
di regia a cui partecipano, oltre ad Expo 2015 SpA, la Conferenza delle
Regioni e il Governo, attraverso il Sottosegretario con delega
all’Esposizione, istituita allo scopo di coinvolgere tutti i territori italiani
nell’Evento, valorizzarne il patrimonio e le eccellenze rispetto al Tema e
dare nuovo impulso al turismo.
La partecipazione di tutti i territori italiani viene promossa, inoltre, attraverso
una serie di Protocolli di Intesa, che Expo 2015 SpA ha sottoscritto con
numerosi enti ed istituzioni nei contesti regionale lombardo e nazionale,
mirati a dare visibilità al patrimonio produttivo e storico dell’Italia, coinvolgere
il sistema di imprese e distretti, valorizzare le tipicità eno-gastronomiche e le
peculiarità culturali del Paese.
Le tappe evolutive della governance di Expo Milano 2015
2008-2009 – Vengono emessi gli atti normativi fondanti dell’organizzazione complessiva dell’Evento ed istituiti gli
organi e i soggetti preposti alla sue realizzazione (L.133/2008; DPCM 22/10/2008); il 1 dicembre 2008 si costituisce
formalmente la Società Expo 2015 SpA
2010-2012 – Nel 2010, l’Assemblea generale approva formalmente il “Dossier di Registrazione”. Nel 2011 Regione
Lombardia, Comune e Provincia di Milano, Fondazione Internazionale Fiera Milano e Comune di Rho costituiscono la
società Arexpo SpA, con lo scopo di acquistare i terreni ove si svolgerà la manifestazione e di metterli a disposizione
di Expo 2015 SpA (e che la Società, al termine dell’Evento, restituirà ad Arexpo SpA). A luglio 2011 viene approvato
l’Accordo di Programma, promosso dal Sindaco di Milano nel 2008, finalizzato a consentire la realizzazione
dell’Esposizione, anche attraverso il cambio di destinazione d’uso del suolo interessato, la definizione di un’apposita
disciplina urbanistica e la riqualificazione dell’area successivamente allo svolgimento dell’Evento. Il D.P.C.M. 5 agosto
2011 ridefinisce la governance dell’Evento, nominando il Sindaco di Milano quale Commissario Straordinario del
Governo e il Presidente della Regione Lombardia quale Commissario Generale per la realizzazione di Expo Milano
2015.
2013 - Il D.L. 26 aprile 2013, n. 43 definisce una serie di misure straordinarie volte ad accelerare la realizzazione
dell’Evento e istituisce la figura del Commissario Unico, nominato con il successivo D.P.C.M. 6 maggio 2013. Ove
necessario, può provvedere in deroga alla legislazione vigente a mezzo di ordinanza, nei limiti indicati con delibera
del Consiglio dei Ministri, sentito il Presidente della Regione Lombardia. Tali ordinanze sono immediatamente efficaci
e devono essere pubblicate nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana.
Il successo di Expo Milano 2015 dipende anche, in misura fondamentale,
dal contributo delle istituzioni locali delle aree direttamente interessate
dall’Evento e, più in generale, dal rapporto e dalla collaborazione con gli enti
e le istituzioni di tutto il territorio nazionale.
Al fine di garantire la corretta gestione e valorizzazione di tali relazioni,
nell’organizzazione dell’Evento Expo 2015 SpA si interfaccia:
• con il Comune di Milano, attraverso il programma City Operations,
strumento di pianificazione di cui il Comune si è dotato al fine di integrare
i progetti e le iniziative che esso realizza in vista dell’Evento con le attività
sviluppate da Expo 2015 SpA, e quindi massimizzare i benefici e le
ricadute positive dell’Esposizione sulla Città;
Agenda Italia 2015
Il governo, per sfruttare al meglio l’opportunità di Expo Milano 2015, ha redatto un Master Plan contenente circa 60
tra progetti, azioni e interventi che il Governo intende mettere in campo per l‘Esposizione Universale di Milano 2015.
È stato avviato un tavolo di lavoro, formato dal Presidente della Commissione di Coordinamento per le attività
connesse ad Expo 2015 (COEM), dal Sottosegretario con delega all’Expo Milano 2015 dalla Società Expo 2015 SpA e
dal Commissario del Padiglione Italia, che ha visto la partecipazione attiva e propositiva di tutti i Ministeri, dell’ANCI
e della Conferenza delle Regioni.
Il piano che prende il nome di Agenda Italia 2015 è composto da più di 50 iniziative e progetti, che sono stati
organizzati e classificati in tre categorie generali rispondenti ai tre macro obiettivi su cui l’Italia scommette ed
investe in vista di Expo Milano 2015: 1. Promuovere il ruolo dell’Italia nel mondo; 2. Sviluppare i temi e i contenuti
dell’Esposizione Universale; 3. Contribuire allo sviluppo del Paese.
2.2 La partecipazione dell’Italia
La partecipazione all’Esposizione Universale in qualità di Paese organizzatore
costituisce un’opportunità unica per presentare al mondo la ricchezza della
cultura e dell’identità dell’Italia nel settore dell’alimentazione, promuovere
le eccellenze della sua filiera agroalimentare e valorizzare la sua capacità
di offrire soluzioni produttive e tecnologiche innovative per affrontare le
questioni e i temi della sostenibilità della nutrizione.
Obiettivo di Expo 2015 è quello di rappresentare il meglio dell’Italia
all’Esposizione Universale e di garantire la più ampia partecipazione di tutti
i suoi territori, attraverso una molteplicità di opportunità di partecipazione
all’Evento.
L’Italia avrà infatti una serie di spazi dedicati all’interno del Sito Espositivo
(descritti nel Capitolo 3), allestiti per assolvere diverse funzioni, quali, ad
esempio: spazi tematici di filiera dei prodotti italiani, aree per ospitare eventi
dedicati alle diverse ricchezze ed eccellenze dell’enogastronomia del Paese,
postazioni con funzioni di rappresentanza e istituzionale dei territori locali.
18
19
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 02
Nel 2012 è stato nominato il Commissario Generale di Sezione per il
Padiglione Italia, quale soggetto responsabile della presenza e della
partecipazione dell’Italia nel Sito Espositivo (D.P.C.M. 3 agosto 2012). Nel 2013
è stato presentato ufficialmente il concept del Padiglione Italia, ovvero l’idea
creativa e le linee guida alla base dei progetti architettonici che definiranno
il sistema di edifici e di spazi aperti che ospiterà la partecipazione dell’Italia
all’interno del Sito. Il concept – denominato Vivaio Italia – è risultato vincitore
di un concorso internazionale che ha visto la partecipazione di 68 progetti
provenienti da ogni parte del mondo e si basa su cinque elementi cardine:
• Trasparenza, attraverso l’utilizzo di vetro, cristalli e materiali fotosensibili,
con valenza metaforica e concettuale “guardare al di là del proprio
ambiente”, “dialogare con il mondo”, “essere trasparenti”;
• Energia, intesa come vita e come strumento di trasformazione, nella
prospettiva del rispetto ambientale;
• Acqua, elemento fortemente legato all’identità di Milano e alle tematiche di
Expo Milano 2015; simbolo dell’esistenza, della nascita, della rigenerazione,
delle risorse della Terra;
• Natura, quale elemento al centro del futuro dell’umanità;
• Tecnologia, quale espressione dell’identità dell’Italia e della sua capacità
di raccogliere ed affrontare le sfide poste dal futuro.
Le informazioni sul Padiglione Italia e sulla partecipazione dell’Italia all’Evento
sono disponibili nel sito web dedicato: http://www.padiglioneitaliaexpo2015.
com/it
2.3 La governance societaria di Expo 2015 SpA
La governance di Expo 2015 SpA prevede un Consiglio di Amministrazione
formato da un numero massimo di cinque membri, nominati dall’Assemblea
dei Soci. Gli amministratori durano in carica per il periodo stabilito all’atto
della nomina, non superiore a tre esercizi, e cessano dall’incarico alla data
dell’Assemblea convocata per l’approvazione del bilancio relativo all’ultimo
esercizio della loro carica. Il Consiglio di Amministrazione ha tutti i poteri
di ordinaria e straordinaria amministrazione e ha facoltà di compiere tutti
gli atti che ritenga utili e/o opportuni per l’attuazione ed il conseguimento
dell’oggetto sociale, fatte salve le materie che la legge e lo statuto della
Società riservano alle competenze degli altri organi sociali. Il Consiglio di
Amministrazione nomina, tra i propri componenti, il Presidente, il quale
propone la designazione di un Amministratore Delegato tra i membri
del Consiglio. Il Presidente presiede il Consiglio di Amministrazione e
lo convoca tutte le volte che lo giudica necessario o quando è fatta
richiesta scritta dall’Amministratore Delegato o dalla maggioranza dei
membri del Consiglio di Amministrazione. Al Presidente del Consiglio di
Amministrazione spetta la firma e la rappresentanza della Società di fronte a
terzi.L’Amministratore Delegato è titolare di poteri di governo strategico, di
gestione e di rappresentanza della Società. Il Collegio Sindacale, composto
da tre membri e due supplenti e nominato dall’Assemblea dei Soci, vigila e
verifica il rispetto delle norme di legge e dello Statuto sociale.Per ulteriori
informazioni sull’assetto di governo si vedano le pagine del sito istituzionale
dedicate alla governance della Società: http://www.expo2015.org/expo-inchiaro/chi-siamo
Il Modello di organizzazione, gestione e controllo
ex D.lgs. 231/2001 di Expo 2015 SpA
Nel quadro delle misure legislative e societarie finalizzate a garantire il rispetto e il controllo dei principi di legalità,
trasparenza e libera concorrenza posti alla base dell’organizzazione dell’Evento, Expo 2015 SpA si è dotata, a titolo
volontario, di un Modello di organizzazione, gestione e controllo ai sensi del D.lgs. n. 231/2001, con l’obiettivo
principale di creare un sistema organico e strutturato di principi e procedure di controllo atti a prevenire la
commissione dei reati previsti dal Decreto. Alla base, è stato adottato il Codice Etico, che definisce i principi eticosociali e le norme di comportamento aziendali, la cui osservanza costituisce un impegno e un dovere di tutti i
dipendenti della Società, nonché di tutti i soggetti che, a qualsiasi titolo, intrattengono rapporti contrattuali e/o di
lavoro, anche occasionale, con la Società stessa.
Il Modello è stato elaborato a partire dalla mappatura dei processi aziendali e da un’attività di risk assessment.
È stata quindi condotta un’analisi delle aree di attività che presentano profili potenziali di rischio, esaminando:
la storia della Società, il contesto normativo relativo all’Evento, il contesto societario, il settore di appartenenza,
l’assetto organizzativo aziendale, il sistema di corporate governance, il sistema di procure e deleghe, i rapporti
giuridici con soggetti terzi, la realtà operativa, le prassi e le procedure formalizzate e diffuse all’interno dell’azienda
per lo svolgimento delle operazioni.
Sono stati quindi individuati i seguenti reati presupposto:
• reati commessi nei rapporti con la Pubblica Amministrazione (artt. 24 e 25);
• delitti informatici e trattamento illecito di dati (art. 24-bis);
• delitti di criminalità organizzata (art. 24-ter);
• falsità in monete, in carte di pubblico credito, in valori di bollo e in strumenti o segni di riconoscimento (art. 25-bis);
• reati societari (art. 25-ter);
• delitti con finalità di terrorismo o di eversione dell’ordine democratico (art. 25-quater);
• delitti contro la personalità individuale (art. 25-quinquies);
• abusi di mercato (art. 25-sexies);
• omicidio colposo o lesioni colpose gravi o gravissime commessi con violazione delle norme sulla tutela della
salute e sicurezza sul lavoro (art. 25-septies);
• ricettazione, riciclaggio e impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita (art. 25-octies);
• delitti in materia di violazione del diritto d’autore (art. 25-novies);
• induzione a non rendere dichiarazioni o a rendere dichiarazioni mendaci all’autorità giudiziaria (art. 25-novies);
• reati ambientali (art. 25-undecies);
• reati transnazionali (art. 10, L.146/2006).
Nell’ambito del Modello è istituito l’Organismo di Vigilanza, organo autonomo, indipendente e competente in
materia di controllo dei rischi connessi alla specifica attività svolta dalla Società e ai relativi profili giuridici.
L’Organismo è composto da tre membri, due esterni e uno interno. Ha il compito di vigilare sull’osservanza del
Modello da parte dei destinatari; sulla sua effettiva efficacia nel prevenire la commissione dei reati; sull’attuazione
delle prescrizioni del Modello nell’ambito dello svolgimento delle attività della Società; sull’aggiornamento del
Modello.
Tra gli strumenti di attuazione del Modello (quali disposizioni, atti e procedure operative aziendali, deleghe, etc.), è
stato adottato uno specifico tool informatico “Compliance 231/01” a supporto delle attività di controllo e presidio
dei rischi delle diverse Direzioni.
Il Modello ed il Codice Etico sono scaricabili dal sito della Società all’indirizzo:
http://www.expo2015.org/expo-2015/documentazione-ufficiale
20
21
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 02
2.4 L’assetto organizzativo della Società
La struttura organizzativa di Expo 2015 SpA si articola in quattro Direzioni
(Business Planning & Control, Communication, Institutional Affairs e Italian
Pavilion) e quattro Divisioni:
•
la Divisione Constructions & Dismantling è finalizzata alla realizzazione
del Sito Espositivo e del progetto Vie d’Acqua, complesso di interventi
di valorizzazione paesaggistica e ambientale degli spazi aperti nella
cintura ovest della città, dei Navigli e della rete irrigua, previsti sin dalla
fase di candidatura e parte integrante del progetto complessivo di Expo
Milano 2015. La Divisione fornisce inoltre supporto tecnico ai Partecipanti
per la costruzione degli spazi espositivi di loro competenza. Nel post
evento, la Divisione sarà responsabile degli interventi di smantellamento
previsti;
•
la Divisione Participants ha come obiettivo l’ingaggio e la
contrattualizzazione dei Partecipanti Ufficiali e dei Partecipanti Non
Ufficiali - Non Corporate ai quali è conferito uno spazio stabile durante
il semestre espositivo, in stretta connessione con il Tema dell’Esposizione.
Inoltre, coordina le relazioni con il BIE;
•
la Divisione Event Management concentra le competenze relative alle
vendite, al marketing, agli spazi tematici, alla gestione dei Partner, alla
definizione e conduzione del palinsesto degli eventi del semestre, nonché
all’innovazione tecnologica e digitale a supporto dell’Evento;
•
la Divisione Operations è finalizzata alla conduzione di tutte le attività
di funzionamento del Sito durante i sei mesi di Evento (quali manutenzioni,
servizi di quartiere, sicurezza, logistica, mobilità, tecnologie dedicate,
etc.) e alla gestione del centro servizi per i Partecipanti.
Figura 2.2
Organigramma Expo 2015
(a gennaio 2014)
CEO
PADIGLIONE ITALIA
(**)
BUSINESS PLANNING &
CONTROL
EVENTI
RELAZIONI ESTERNE
SUSTAINABILITY
COMMUNICATION
AUDIT
(*)
LEGAL
SVILUPPO
COMUNICAZIONE
INSTITUTIONAL AFFAIRS
CONSTRUCTIONS & DISMANTLING DIVISION
DESIGN & TECHNICAL
OFFICE
TENDER & CONTRACTS
FACILITY,
HEALTH & SAFETY
D.T. ESECUZIONE
SITO ESPOSITIVO
HR & ORGANIZATION
PARTICIPANTS DIVISION
REL. SIND.
CANTIERE E PROGETTI
DEL LAVORO
FEEDING KNOWLEDGE
CENTER
MAIN ADMINISTRATIVE
PARTICIPATION, BIE REL
& SPECIAL PJ
OFFICE
MAIN SAFETY &
AUTHOR. OFFICE
INTERNATIONAL ORG.
& SPECIAL PJ
THEMATIC CLUSTER
& ASSISTANCE PJ
NON OFFICIAL
PARTICIPANTS
FINANCE
PUBLIC PROCUREMENT
EVENT MANAGEMENT DIVISION
OPERATIONS DIVISION
PROGRAM MGMT
& INTEGRATION
PEOPLE MOBILITY
PROGRAM MGMT
DIGITAL EXPO
RISK MGMT
CENTRALE
OPERATIVA
EXECUTIVE PRODUCER
SHOW TIME
CURATORE
PALINSESTO EVENTI
FIELD OPERATIONS
SUPPLY CHAIN &
TECHNOLOGIES
SALES, BUSINESS DEV.,
FUNDRAISING & TICKETING
PARTNERS MANAGEMENT
MAINTENANCE
MARKETING PROGRAMS
INFO POINT
THEMATIC SPACES
TECH. INNOVATION
& DIGITAL
D.T. ESECUZIONE
SITO VIE D’ACQUA
(**) Riporta organizzativamente all’Amministratore Delegato e funzionalmente per attività di coordinamento, indirizzo e verifica al Commissario
Generale di Sezione per il Padiglione Italia
(*) Riporta gerarchicamente al Consiglio di Amministrazione e organizzativamente alla Direzione Generale Business Planning & Control
22
23
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
IL CONTESTO TERRITORIALE
E LE OPERE PER
EXPO MILANO 2015
24
25
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
3.1 Expo Milano 2015 e il Territorio
L’Italia rappresenta un punto di riferimento culturale a livello mondiale sul
tema dell’alimentazione: l’industria agroalimentare, la ricerca scientifica e i
servizi correlati godono, infatti, di un’indiscussa reputazione internazionale.
Le caratteristiche geografiche dell’Italia e la ricchissima varietà di ambienti
naturali molto diversi fanno sì che in essa siano rappresentati diversi settori
di produzione: dai cereali ai prodotti ittici, dalla carne ai latticini, dai prodotti
ortofrutticoli a quelli vitivinicoli. Milano e la Lombardia, in particolare, hanno
saputo attivare, negli anni, sinergie di sviluppo in grado di promuovere lo
scambio di tecnologie e competenze fra i diversi sistemi di produzione
agroalimentari, diventando un contesto privilegiato in cui nuove tendenze
e innovazione si confrontano quotidianamente, anche grazie alla particolare
posizione geografica, all’interno di uno dei territori agricoli più vasti e
diversificati d’Italia.
La Lombardia è un territorio caratterizzato per il 20% da parchi e riserve
naturali e da un patrimonio artistico-culturale che può contare su 300 musei
e 300 mila beni culturali censiti. Dotata di un’attività agricola tradizionale che
ha saputo conservare intatta la propria vitalità, la Lombardia conta oltre 57
mila imprese agricole e 8 mila imprese alimentari, collocandosi tra le prime
regioni in Italia nel settore agroalimentare, le cui attività coprono il 69% del
territorio. Allo stesso tempo, è presente una rete di centri di alta formazione
e ricerca tra i più avanzati in campo internazionale, con realtà che operano
in stretto legame con le imprese del settore agroalimentare. La posizione
di Milano, infine, rappresenta la connessione tra la grande metropoli e un
territorio al tempo stesso urbanizzato e ricco di realtà agroalimentari e di
parchi verdi. La Provincia di Milano in particolare, in cui si colloca il Sito
di Expo Milano 2015, è un interessante esempio di integrazione tra città e
campagna, innovazione e tradizione, industrie e servizi, che la rendono uno
dei territori più produttivi d’Europa.
della Piastra espositiva, le opere di infrastrutturazione tecnologica;
- i Manufatti, cioè le architetture che ospiteranno i diversi servizi per i
Visitatori – di ristorazione, commerciali, igienici, etc. – ma anche gli
spazi per gli eventi, gli interventi di ristrutturazione e riqualificazione
degli edifici esistenti, etc., compresi i Cluster e le Aree Tematiche;
• gli interventi di adacquamento e recapito acque essenziali per il
funzionamento del Sito Espositivo e il progetto Vie d’Acqua;
• la costruzione e l’allestimento degli spazi assegnati all’Italia nel Sito
Espositivo in qualità di Paese ospitante.
Le restanti opere essenziali riguardano gli interventi di connessione al
Sito (rete stradale e autostradale, linea metropolitana, area e strutture a
parcheggio), la cui realizzazione è a carico delle istituzioni locali, nell’ambito
delle competenze definite e assegnate al Tavolo Lombardia. Il valore di questi
interventi è pari a 823,5 milioni di euro.
3.2.2 Le Opere Connesse
Le cosiddette opere “connesse” all’Esposizione includono una serie di
interventi di infrastrutturazione viaria, stradale, ferroviaria e inerenti le linee
metropolitane, inseriti in piani e programmi infrastrutturali indipendentemente
dall’Evento, la cui realizzazione è rilevante tuttavia per garantire la piena
accessibilità del Sito Espositivo alle reti regionali e nazionali. La realizzazione
di tali interventi è di competenza di diversi enti ed istituzioni locali (Regione
Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, ANAS, RFI).
3.3 I principali ambiti normativi applicabili
Fin dal 2008 sono stati previsti due gruppi di opere per la realizzazione di
Expo Milano 2015:
• le “opere essenziali”, in carico ad Expo 2015 e ad altri Enti, il cui valore
complessivo è pari a 2.129,1 milioni di euro;
• le “opere connesse”, in carico ad altri enti.
La realizzazione di un’Esposizione Universale richiede la definizione di un
quadro normativo di riferimento, che regoli l’organizzazione, la gestione
e la partecipazione all’Evento. Un primo ambito normativo è costituito
dalla Convenzione sulle Esposizioni Internazionali e, più in generale, dalle
regolamentazioni del BIE volte a disciplinare le competenze del Paese
ospitante la manifestazione e la partecipazione dei Paesi all’Evento. In
aggiunta a tale regolamentazione, l’Esposizione Universale genera una
pluralità di situazioni e fattispecie, cui si applica il diritto dell’Unione Europea,
gli impegni derivanti dagli accordi internazionali sottoscritti nonché il quadro
giuridico nazionale.
3.2.1 Gli interventi per Expo Milano 2015
3.3.1 L’Accordo di Sede
Le opere essenziali in carico ad Expo 2015 SpA hanno un valore di 1.305,6
milioni di euro. La Società è direttamente assegnataria dei finanziamenti
pubblici degli Enti finanziatori (Stato, Regione Lombardia, Comune di
Milano, Provincia di Milano e Camera di Commercio di Milano). Il dettaglio
delle modalità di assegnazione, rendicontazione e utilizzo dei finanziamenti
ricevuti è descritto nel Capitolo 6 del Rapporto. Tali opere includono:
In accordo con la Convenzione sulle Esposizioni Internazionali, il Paese che
ospita l’Evento deve adottare una serie di misure legislative speciali, mirate
a facilitare l’organizzazione dell’Esposizione. Lo strumento adottato per
regolamentare in modo coordinato tali misure è l’Accordo di Sede, siglato
dal Governo Italiano e dal BIE nel luglio 2012 e ratificato con Legge n. 3/2013.
Si tratta di uno strumento già utilizzato con successo in precedenti Esposizioni
Universali, finalizzato a determinare i meccanismi che agevoleranno la
partecipazione di Stati, Organizzazioni internazionali e soggetti pubblici
e privati di tutto il mondo ad Expo Milano 2015 anche garantendo loro le
necessarie condizioni fiscali ed operative.
3.2 Gli interventi per Expo Milano 2015
• le opere di realizzazione del Sito Espositivo:
- gli interventi di urbanizzazione, quali, ad esempio, gli interventi per la
risoluzione delle interferenze e per la viabilità perimetrale, la realizzazione
26
27
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
Fra le misure principali previste dall’Accordo vi sono:
3.3.3 Le Procedure di Valutazione Ambientale
• Il rilascio dei visti d’ingresso, di soggiorno e di lavoro per il personale
coinvolto nell’Esposizione;
• il riconoscimento di frequenze radiomobili per i Paesi Partecipanti;
• le misure inerenti l’accesso al sistema assicurativo, sanitario, scolastico
e sociale nazionale del personale coinvolto nell’organizzazione
dell’Esposizione;
• le misure di esenzione fiscale per i Paesi Partecipanti e per l’importazione
di merci e materiali.
Il piano delle “opere essenziali” a carico di Expo 2015 per la realizzazione del
Sito Espositivo e dei relativi Manufatti è soggetto, oltre che al rispetto della
legislazione ambientale applicabile, anche ad un articolato piano di verifiche,
mirate a garantire che le opere e le attività eseguite sul Sito Espositivo
siano sostenibili dal punto di vista ambientale. Il Piano, infatti, è soggetto a
Procedura di autorizzazione nell’ambito dei lavori della Conferenza dei Servizi
Permanente (CdSP), istituita con Decreto n. 12161 del 21 ottobre 2011 del
provveditore interregionale alle opere pubbliche per la Lombardia. La CdSP
è il luogo istituzionale di presentazione dei progetti preliminari e definitivi, di
raccolta dei pareri degli enti e di approvazione dei progetti.
3.3.2 Il quadro normativo su sicurezza e legalità
La dimensione delle aree interessate e dei lavori previsti, la numerosità della
forza lavoro, la durata dei progetti e il loro valore economico sono fattori
che hanno fatto emergere in Expo 2015 una forte sensibilità in relazione
ai potenziali rischi connessi alla realizzazione del Sito Espositivo, relativi
soprattutto alla sicurezza sul lavoro, alla regolarità degli appalti, alla possibilità
di infiltrazioni mafiose.
Il tema della sicurezza sul lavoro e quello della regolarità dei contratti pubblici
sono disciplinati, rispettivamente, dal D.lgs. n.81 del 2008 e s.m.i. (Testo Unico
Sicurezza) e dal D.lgs. n. 163 del 2006 (Codice Contratti Pubblici). I cantieri
di realizzazione del Sito sono inoltre sottoposti alla normativa antimafia
aggiornata con l’entrata in vigore del nuovo “codice antimafia”: il D.lgs. n. 159
del 2011 (così come modificato dal D.lgs. n. 218 del 2012, che ha ampliato i
soggetti controllati).
Il dettaglio delle misure antimafia applicate – fra cui spicca, per rilevanza,
il Protocollo di Legalità siglato nel 2012 con la Prefettura di Milano – sono
descritti nel Capitolo 8 del Rapporto, nell’ambito dei sistemi di controllo
adottati da Expo 2015 SpA in collaborazione con i diversi soggetti e istituzioni
coinvolti. In base a tale Protocollo, Expo 2015 è “il soggetto responsabile
della sicurezza delle opere anche sotto il profilo antimafia, con il compito
di garantire alla prefettura un costante e consistente flusso informativo dei
dati relativi alla filiera delle imprese appaltatrici e subappaltatrici e a cascata
fino all’ultimo livello dei subcontraenti, tutte obbligate a fornire a Expo 2015
i propri dati, nonché le informazioni concernenti le aziende subappaltatrici,
che partecipano ai lavori” (Cfr.: Relazione territoriale sulle attività illecite
connesse al ciclo dei rifiuti della Regione Lombardia, approvata dalla
Commissione Parlamentare di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo
dei rifiuti il 12/12/2012).
Per dare attuazione al Protocollo, Expo 2015 ha deciso di inserire in tutti i
contratti da essa stipulati l’obbligo, a carico degli appaltatori, di denunciare
eventuali tentativi di estorsione o sollecitazioni di illegalità, pur in assenza di
una norma giuridica generale che imponga tale obbligo.
Si tratta di un’esperienza avanzata nella lotta antimafia e di una clausola
che – in attesa di un intervento legislativo che ne faccia una regola di carattere
generale per tutti i contratti di appalto e subappalto – potrebbe fungere da
modello per essere inserita in tutti gli appalti pubblici.
Gli interventi sul Sito sono stati inoltre oggetto di due procedure specifiche:
• la Valutazione Ambientale Strategica (VAS) finalizzata alle valutazioni
dell’Accordo di Programma, con contenuto di variante urbanistica ai
piani regolatori generali dei Comuni di Milano e di Rho, necessario per
la realizzazione dell’Esposizione Universale Expo Milano 2015. L’Accordo
di Programma è stato definitivamente approvato con D.P.G.R. n.7471 del
4 agosto 2011;
• una Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) per il progetto preliminare
della Piastra espositiva (ovvero dell’infrastruttura più importante del Sito, che
comprende le opere idriche, i percorsi principali, gli impianti di distribuzione
dell’energia elettrica, delle telecomunicazioni, delle acque). La Procedura
è stata chiusa con D.G.R. IX/2969 del 2 febbraio 2012. Il Decreto VIA
contiene: a) il giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto,
b) alcune prescrizioni specifiche che dovranno essere ottemperate;
c) l’istituzione di un Osservatorio Ambientale Expo 2015.
La successiva D.G.R. IX/4779 del 30 gennaio 2013 ha verificato
l’assoggettabilità alla procedura di VIA delle modifiche intervenute al
progetto per la realizzazione della Piastra espositiva. La Delibera ha
escluso tali modifiche dalla procedura di VIA, a condizione che vengano
ottemperate una serie di prescrizioni ulteriori rispetto a quelle sancite dalla
D.G.R. IX/2969, che sono state integralmente riconfermate. L’adempimento
a tali prescrizioni è descritto nel Capitolo 7 del Rapporto, nell’ambito della
rendicontazione delle prestazioni ambientali dell’organizzazione.
L’Osservatorio Ambientale Expo 2015 è stato istituito con funzione di:
1) verificare l’ottemperanza delle prescrizioni del provvedimento di
compatibilità ambientale;
2) verificare la corretta esecuzione delle attività di monitoraggio ambientale;
3) individuare e programmare gli interventi di compensazione e la gestione
di specifiche criticità ambientali;
4) certificare l’avvenuta completa compensazione degli impatti relativi alla
perdita di valore ecologico dei suoli ed alle emissioni climalteranti;
5) divulgare le informazioni ambientali al pubblico.
L’Osservatorio Ambientale Expo 2015 comprende rappresentanti di Regione
Lombardia, Expo 2015 SpA, Provincia di Milano, dei Comuni di Milano e di Rho
e delle strutture del Sistema Regionale che hanno partecipato all’istruttoria di
VIA. Dal punto di vista tecnico, l’Osservatorio è supportato da Arpa Lombardia
ed è aperto alla partecipazione di soggetti esterni interessati che ne fanno
richiesta (es.: Legambiente, Fai, Fondazione Cariplo, Wwf, Distretto Agricolo
28
29
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
Sud Milano). Al fine di rendere più efficace l’attività dell’Osservatorio, sono
stati istituiti quattro gruppi di lavoro: Progettazione e Servizi, Monitoraggio,
Compensazioni ambientali (valore ecologico e CO2), Salute Pubblica.
3.4 Il Sito Espositivo
Il Sito Espositivo occupa una superfici di 1,1 milione di m2 e si trova in un’area
a nord-ovest di Milano che interessa direttamente i Comuni di Baranzate,
Bollate, Pero e Rho, in un contesto fortemente infrastrutturato.
Il Sito sorge infatti all’incrocio delle autostrade A8/A9 Como-Varese-Milano
e A4 Torino-Milano-Venezia ed è servito dai principali sistemi di trasporto
pubblico (Linea 1 della metropolitana, passante ferroviario, servizio ferroviario
locale, regionale e dall’alta velocità).
Si trova a meno di un’ora dagli aeroporti di Malpensa e Linate e ad un’ora
dall’aeroporto di Orio al Serio.
Il terreno su cui sorge il Sito è attraversato da due corsi d’acqua, il torrente
Guisa e il cavo Viviani. Entrambi hanno una portata d’acqua molto limitata,
ma sono periodicamente interessati da piene. Per scongiurare il rischio di
esondazioni, entrambi i corsi d’acqua vengono deviati in un nuovo alveo che
corre esternamente al Sito, lungo l’autostrada A8. Un’ulteriore protezione è
assicurata dalla “vasca di laminazione”, bacino in cemento armato di 20.000
metri cubi, posto nella parte est del Sito e destinato a fungere da “valvola di
sfogo” per le acque in caso di piene eccezionali, interamente coperto.
Il Master Plan presentato al BIE si sviluppa su due assi ortogonali che
richiamano la struttura urbanistica delle antiche città romane (Figura 3.2):
• Il “Decumano”, un asse di circa 1,5 km di lunghezza e una larghezza di 35 m,
che attraversa l’intero Sito in direzione est-ovest. Lungo l’asse, denominato
World Avenue, si affacciano gli spazi dove sorgeranno i padiglioni dei
diversi Partecipanti, offrendo a tutti i Paesi una posizione di primo piano e
grande visibilità;
• il “Cardo”, asse perpendicolare di 350 metri orientato in direzione nordsud, lungo il quale si distribuirà la partecipazione italiana.
Figura 3.1
Il Sito Espositivo
30
31
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
Figura 3.2
Il Master Plan
Nel punto di incrocio fra le due direttrici, una piazza quadrata, denominata
“Piazza Italia”, rappresenta il luogo simbolo dell’incontro tra l’Italia e il mondo.
I Manufatti più significativi realizzati da Expo 2015 sul Sito Espositivo sono:
• la Lake Arena che, con circa 90 metri di diametro, sarà il più grande spazio
aperto dedicato ai Visitatori, in cui saranno ospitati eventi e installazioni
artistiche;
• la Collina Mediterranea, punto panoramico all’interno del Sito;
• l’Expo Centre, spazio per sale conferenze ed eventi (l’auditorium per 1.500
persone e la performance area);
• la Passerella Expo-Cascina Merlata, quale accesso per lo staff dei
Partecipanti ospitati presso il complesso di Cascina Merlata;
• la Passerella Fiera per agevolare gli ingressi e le uscite dal Sito Espositivo;
• l’Open Air Theatre, manufatto temporaneo posto nella parte meridionale
del Sito, che potrà ospitare circa 11.000 persone su prato e gradinate,
in occasione di concerti all’aperto, spettacoli teatrali e cerimonie ufficiali;
• la Cascina Triulza, antico casale che costituisce un’importante
testimonianza del patrimonio storico, architettonico e ambientale
rappresentato dalle cascine agricole milanesi, che verrà ristrutturato e
rimarrà invece come eredità permanente alla città.
I Cluster rappresentano uno degli elementi più caratteristici di Expo Milano
2015 e un grande valore aggiunto per lo sviluppo del Tema. Ogni Paese avrà
a disposizione uno spazio in cui far emergere il proprio contributo individuale
allo sviluppo del tema del Cluster prescelto.
Le aree comuni saranno dedicate ad eventi culturali e musicali, degustazioni
e mostre tematiche. Il modello di partecipazione nei Cluster è descritto nel
Capitolo 8 del Rapporto.
32
33
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
In punti chiave del Sito saranno localizzate le Aree Tematiche, spazi a cura
di Expo 2015 in cui la Società proporrà la propria interpretazione del Tema.
Le cinque Aree Tematiche sviluppano il tema dell’alimentazione attraverso
percorsi espositivi, installazioni artistiche, diventando punti fondamentali
per il coinvolgimento dei Visitatori nonché occasione per un’esperienza
educativa su diversi aspetti:
• il Padiglione Zero – Sviluppato con il contributo delle Nazioni Unite, il
Padiglione sarà il “trampolino di lancio” delle tematiche di Expo Milano 2015,
in cui il Visitatore potrà ripercorrere – attraverso un percorso scenografico
di grande impatto lungo 38.000 m2. – la storia alimentare dell’uomo e
affrontare le grandi domande sul futuro del pianeta; inoltre, verranno
esposte le Buone Pratiche per lo Sviluppo Sostenibile per la Sicurezza
Alimentare selezionate da Expo 2015 attraverso un bando internazionale;
• il Future Food District – Costituito da due padiglioni di 2.500 m2 espositivi
e da una piazza di 4.500 m2, il Future Food District è concepito come
un distretto urbano ideale dove comprendere come evolveranno gli
scenari futuri della filiera alimentare, attraverso l’applicazione delle
tecnologie dell’informazione alla conservazione, distribuzione, acquisto e
consumo di cibo;
• Art&Food – Sarà un percorso espositivo dedicato all’iconografia degli
alimenti e del convivio, mirato ad analizzare la rappresentazione del
cibo e degli alimenti nelle arti dall’antichità all’attualità, in un’ottica globale
che abbraccia epoche, culture e religioni differenti attraverso tutti i media
dell’arte. Il cuore dell’esposizione sarà un padiglione di 2.500 m2;
• il Parco della biodiversità – Il Parco sarà un grande spazio di 14.000 m2
dedicato all’agrobiodiversità, ovvero alla diversità dei sistemi agroalimentari,
tematica complessa che rappresenta una straordinaria ricchezza per
l’uomo e per il pianeta;
• il Children park – Sarà uno spazio interamente dedicato ai più giovani
Visitatori dell’Esposizione, in cui i bambini e loro famiglie potranno
esplorare i temi complessi della vita e della sostenibilità del pianeta con
approcci e linguaggi diversi (fisici, sensoriali, relazionali, culturali).
Infine, il Sito è delimitato, da un Canale, che costituisce uno degli elementi
caratterizzanti e distintivi del progetto. Il Canale avrà una lunghezza
complessiva di 4,5 km ed una larghezza minima di circa 4,5 metri, occupando
una superficie complessiva di circa 90.000 metri quadrati. La profondità
dell’acqua sarà compresa fra 30 e 70 cm.
L’acqua che alimenterà il Canale proverrà direttamente dal Villoresi, un canale
esistente che attraversa il territorio a nord di Milano e che fuoriesce in una
nuova canalizzazione che porta direttamente alla Darsena, nel cuore della
città. La realizzazione del Canale si integra nelle attività per lo sviluppo del
progetto Vie d’Acqua, complesso di interventi di valorizzazione paesaggistica,
ambientale e rurale degli spazi aperti nella cintura ovest di Milano, mirati a
connettere il Sito Espositivo con la città e il territorio, attraverso un percorso
di piste ciclopedonali lungo la rete dei canali, che vengono riqualificati e
restituiti alla collettività.
La progettazione complessiva del Sito Espositivo e le indicazioni fornite ai
Partecipanti che costruiranno delle proprie aree espositive sono stati orientati
a garantire le condizioni di accessibilità, vivibilità e sicurezza alle persone con
disabilità, in linea con la legislazione vigente in materia.
L’aggiornamento sullo stato di avanzamento dei lavori in corso nel Sito
Espositivo e le eventuali modifiche al progetto sono descritti in dettaglio nel
sito: http://www.expocantiere.expo2015.org/
3.4.1 Il progetto Vie d’Acqua
La proposta progettuale delle Vie d’Acqua è stata sviluppata da Expo 2015
insieme agli enti di governo del territorio di diverso livello, integrandosi con
una serie di progetti e programmi già attivi. L’elemento innovativo e centrale
della proposta è costituito dalla realizzazione del nuovo canale Expo 2015 –
Secondario irriguo Villoresi, che collegherà il canale principale Villoresi con
il Naviglio Grande, passando per il Sito Espositivo e ponendo in relazione
diretta – anche sotto il profilo fruitivo – due grandi vie d’acqua storiche e,
tramite esse, la città di Milano con la valle del Ticino, da una parte, e Villa
Parco di Monza, dall’altra.
Nell’ambito del progetto, i due canali storici Villoresi e Naviglio Grande sono
oggetto di un ampio programma di interventi di recupero e valorizzazione,
che contribuirà a dare risposta alle esigenze irrigue dei territori agricoli a
sud della città e a migliorare la qualità ambientale della Darsena, che verrà
recuperata. Sullo stesso asse nord-sud, il progetto prevede lo sviluppo di un
collegamento ciclopedonale e verde tra le alzaie del Naviglio Grande e del
Villoresi, che porrà in relazione diretta Parco Groane e Parco Agricolo Sud
Milano. La connessione irrigua e fruitiva tra il canale Villoresi e il Naviglio
Grande costituisce inoltre il segmento strategico di un circuito ciclabile di
circa 130 km lungo le acque lombarde, tra l’ovest milanese e la valle del Ticino,
attraverso parchi, nuclei storici e suggestivi paesaggi rurali (il cosiddetto
circuito dell’“Anello Verde-Azzurro”). Il complesso degli interventi si integra,
infine, con le azioni previste per la riqualificazione e messa in sicurezza di un
significativo tratto della valle del Torrente Guisa e con alcuni interventi diffusi
di valorizzazione del paesaggio e sistema rurale nell’ovest milanese.
Progetto Vie d’Acqua
Navigli e canali storici
Anello Verde-Azzurro
Figura 3.3
Il Progetto Vie d’Acqua:
L’inquadramento territoriale
34
35
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
Il percorso del programma di interventi del Progetto Vie d’Acqua
2007 – Il Dossier di Candidatura lancia la suggestione di un richiamo simbolico all’acqua, quale matrice caratterizzante del territorio milanese ed elemento primario della nutrizione del pianeta, evocato anche dal canale perimetrale
che circonda il Sito.
2009 – Nell’ambito del “Tavolo Lombardia”, viene costituito un tavolo di confronto tra gli enti interessati, al fine di
considerare le diverse opzioni progettuali (a fronte degli studi disponibili, dei quadri programmatici in essere e degli
scenari territoriali in via di definizione), con particolare attenzione ai temi della difesa idraulica e della valorizzazione
irrigua, della tutela ambientale, del paesaggio e della realtà rurale. Dal lavoro interdisciplinare del tavolo emergono
le indicazioni fondamentali per la progettazione, fra cui la realizzazione del Canale della Via d’Acqua quale
intervento permanente di efficientamento della rete irrigua – in coerenza con i programmi regionali – e la scelta
che l’infrastruttura idraulica ed irrigua si inquadri in uno scenario progettuale organico di riqualificazione ambientale
e ricomposizione paesaggistica delle aree verdi e agricole a ovest della città.
MANCA TESTO
Figura 3.4
Il Progetto Vie d’Acqua
e le sue fasi
2010 – Expo 2015 realizza gli studi volti a verificare la fattibilità della connessione irrigua tra il Villoresi e il Naviglio
Grande, considerandone i benefici rispetto sia alla funzionalità del Sito Espositivo, sia agli obiettivi di miglioramento
del servizio irriguo, in particolare nei territori a sud di Milano. Vengono inoltre attivati i tavoli di confronto con gli
attori locali, preliminari all’individuazione degli interventi di riqualificazione. Oltre a Regione Lombardia, Provincia
e Comune di Milano, vengono coinvolti: Parco Groane, Consorzio Et Villoresi, i Comuni di Garbagnate M., Bollate,
Arese, Rho, Pero, Settimo M., Parco Agricolo Sud Milano, il Distretto Agricolo di Milano e altri agricoltori, oltreché
numerosi comitati e associazioni, tra cui Italia Nostra, Legambiente, Associazione Amici Cascina Linterno, Comitato
Fontanili.
2012 – Il Programma complessivo Vie d’Acqua viene approvato dal Consiglio di Amministrazione di Expo 2015
e ratificato con presa d’atto dalla Giunta regionale con D.G.R. n. IX/3255 del 04/04/2012. Il Programma specifica
gli interventi previsti e i soggetti che svolgeranno le funzioni di supporto tecnico e amministrativo per la loro
realizzazione. Gli interventi vengono accorpati in progetti oggetto di singole procedure di gara e affidamento lavori
e distinti in due fasi di attuazione, illustrate in Figura 3.4:
1) una prima fase, che include la sistemazione delle alzaie e l’impermeabilizzazione del Canale Villoresi-tratto
Groane, gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza del Guisa e gli interventi di recupero e valorizzazione
del paesaggio agrario;
2) una seconda fase, che comprende gli interventi di impermeabilizzazione e riqualificazione del Canale Villoresi,
la realizzazione della Via d’Acqua nord (dal Villoresi al Sito) e sud (dal Sito alla Darsena) e il recupero della Darsena.
36
37
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
3.5 L’uso delle tecnologie e la Digital Smart City
Expo 2015 mira a realizzare e rendere funzionale il Sito Espositivo anche
attraverso lo sviluppo di un modello di “Digital Smart City”, basato sull’utilizzo
di tecnologie informatiche “intelligenti” applicate alle infrastrutture del Sito
e ai servizi ai Partecipanti, in grado di migliorare l’esperienza dei Visitatori,
favorire la scoperta del Tema e lasciare un’eredità di soluzioni e di sistemi
innovativi, sia al territorio ospitante sia, in generale, alla collettività e alle
città del futuro. In prospettiva dell’Evento, la Società Expo 2015 sta quindi
lavorando – con il fondamentale contributo dei Partner operanti nei settori
delle infrastrutture e delle tecnologie dell’informazione – per sviluppare tre
piattaforme a supporto dei Partecipanti e dei Visitatori:
1) La prima piattaforma è quella della Smart City Expo vera e propria, ovvero
il complesso delle tecnologie digitali e dei servizi tecnologici che verranno
realizzati nel Sito Espositivo negli ambiti dell’energia, delle infrastrutture
tecnologiche, dei sistemi di sicurezza (es.: videosorveglianza, controllo
degli accessi), dell’edutainment (cioè dei servizi di supporto all’Evento
connessi all’intrattenimento) e dei servizi al Visitatore più tradizionali (es.:
sistemi di pagamento cashless). La Smart City Expo comprenderà
numerose e diverse soluzioni tecnologiche avanzate: dalla gestione
dell’energia integrata ai sistemi di ricarica per la mobilità elettrica e per la
logistica, dai servizi di gestione delle code ai servizi avanzati per i Visitatori,
quali i servizi medici e sanitari online. I servizi tecnologici saranno, inoltre,
integrati con una rete di telecomunicazioni all’avanguardia (rete fissa in
fibra ottica, rete wi-fi, servizi satellitari, etc.), al fine di garantire
un’erogazione snella degli stessi e una connettività rapida e sicura
all’interno del Sito.
2) La seconda piattaforma è rappresentata da Ecosystem Expo, detta anche
“E015”, progetto che intende espandere l’esperienza di visita dell’Evento
e del Sito, attraverso la creazione e l’integrazione dei servizi tecnologici
che saranno messi a disposizione dei Visitatori sul territorio prima e
durante Expo Milano 2015. Il progetto si basa sulla cooperazione dei
soggetti pubblici e privati aderenti, che concordano di adottare un modello
di riferimento tecnologico per la condivisione dei propri dati e servizi e per
arricchire l’offerta di applicativi per gli utenti. Expo 2015 mette a disposizione
le soluzioni tecnologiche a supporto del progetto, integrando l’ecosistema
esterno nella piattaforma tecnologica di servizi realizzata per l’Evento e
rendendola accessibile agli aderenti. Il progetto è stato avviato con la firma,
nel 2010, di un Protocollo di Intesa da parte di Expo 2015, Confindustria,
Assolombarda, Confcommercio, Confcommercio (Unione Commercio
Milano) e Camera di Commercio di Milano. Nel 2012 si è svolta una prima
fase di sperimentazione, focalizzata sulla condivisione delle informazioni
sulla mobilità dei passeggeri (quali tempi di attesa dei mezzi di trasporto,
disponibilità dei parcheggi, etc.). Sono state coinvolte le principali aziende
di trasporto dell’area milanese e italiane che, in prospettiva, forniranno i
servizi di trasporto e i relativi servizi di informazione sulla mobilità ai
Visitatori di Expo Milano 2015. La sperimentazione si è conclusa
nell’ottobre 2012 con la presentazione delle prime applicazioni e dei primi
servizi sviluppati sulla piattaforma, descritti in dettaglio nel sito del
progetto: http://www.e015.expo2015.org/.
3) La terza piattaforma tecnologica è costituita, infine, dalla Cyber Expo 2015,
ovvero dalle tecnologie che, utilizzando un ambiente virtuale, interattivo
ed accessibile da ogni parte del mondo consentiranno a milioni di Visitatori
“on line” di conoscere l’Esposizione e di fruire dei suoi contenuti anche
senza vivere l’esperienza “fisica” della visita sul Sito. La Cyber Expo si
svilupperà attraverso la messa a disposizione di molteplici e diversificati
touch point (punti di contatto), attraverso i quali accedere virtualmente
all’Esposizione, quali personal computer, applicazioni mobile, punti
di interazione fisica (TV connesse, totem, e-wall, etc.), con l’obiettivo di
massimizzare il numero di utenti coinvolti.
Cyber Expo
Figura 3.5
Le tre piattaforme tecnologiche
di Expo Milano 2015
Ecosystem
Smart City
Nel contesto delineato, Expo 2015 sta lavorando in stretta connessione con
i soggetti del territorio, al fine di integrare le soluzioni tecnologiche che
verranno realizzate per l’Esposizione con i servizi locali. In particolare, è stata
siglata una Convenzione con il Comune di Milano, che prevede, fra l’altro:
• l’integrazione della rete wi-fi della città con la rete wi-fi del Sito Espositivo
(creando così una rete unica Open Wi-fi Milano);
• la realizzazione di una serie di Isole Digitali nella città, aree in cui i cittadini
possono già oggi usufruire di un servizio di noleggio di quadricicli elettrici
e che, in prospettiva dell’Evento verranno arricchite da una serie di altri
servizi tecnologici, quali wi-fi, sistemi di illuminazione intelligente, totem
informativi multimediali, etc.
Nel 2012, Expo 2015 ha supportato la realizzazione di tali servizi investendo
complessivamente quasi 800 mila euro.
38
39
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 03
3.6 La dismissione del Sito Espositivo nel post evento
Le regole generali del BIE per la realizzazione delle Esposizioni Universali
prevedono la dismissione delle opere temporanee e la restituzione del
Sito integro al termine delle manifestazioni. Nell’ambito delle norme
che regolano la partecipazione dei Paesi ad Expo Milano 2015, la Special
Regulation n.4 (“Concerning rules for Construction or Improvements and Fire
Protection“), prevede, fra gli obblighi a carico dei Partecipanti, che ciascun
Paese sia responsabile della dismissione del proprio padiglione e dei relativi
allestimenti. I Partecipanti sono inoltre chiamati a progettare e realizzare
edifici temporanei e sostenibili, nell’ottica di una progettazione orientata ai
criteri di basso impatto ambientale e di attenzione al ciclo di vita dei materiali
e dei componenti.
L’Accordo di Programma siglato nel 2011 per la realizzazione di Expo Milano
2015 ha previsto la riqualificazione delle aree interessate al termine della
manifestazione. In particolare, Expo 2015 è responsabile del progetto di
dismissione del Sito, che si concluderà con la consegna delle aree ripristinate
alla proprietaria Arexpo SpA. Lo stesso Masterplan dell’Esposizione Universale,
ufficialmente presentato al pubblico nel 2010 ed approvato dal BIE, è stato
improntato a criteri di sostenibilità ambientale degli interventi e di reversibilità
della maggior parte di essi.
Figura 3.6
Cascina Triulza
Il Masterplan disegna il futuro assetto dell’area destinata ad ospitare la
manifestazione distinguendo fra opere permanenti (prevalentemente le opere
e gli interventi infrastrutturali) ed opere temporanee (relative essenzialmente
agli interventi per la realizzazione dei padiglioni e degli spazi espositivi).
Le scelte progettuali e tecnologiche dei Manufatti sono state quindi orientate
verso una razionalizzazione dei processi costruttivi, nell’ambito di una
strategia volta a dare nuova vita agli elementi che costituiranno gli edifici, al
fine di massimizzare il riuso sia dei materiali (con smaltimento differenziato)
sia dei sistemi componenti, destinati ad altre realizzazioni.
Fra le opere che resteranno come permanenti nel Sito, oltre alla Cascina Triulza
(Fig.3.6), ristrutturata e riqualificata sotto il profilo energetico, il Padiglione
Italia (il sistema di edifici e spazi aperti che ospiterà la partecipazione del
Paese organizzatore, Fig.3.7) rimarrà come edificio permanente a basso
impatto ambientale, integrando strategie passive per ridurre il consumo
energetico con tecnologie che prevedono l’uso di risorse rinnovabili, come
per esempio gli impianti solari e fotovoltaici.
Figura 3.7
Padiglione Italia
40
41
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
I PRINCIPI PER
LA SOSTENIBILITÀ DI EXPO
MILANO 2015 E IL RAPPORTO
CON GLI STAKEHOLDERS
42
43
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 04
4.1 La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA
Un lungo viaggio insieme - Impegni e Azioni per la Sostenibilità
Expo Milano 2015 è un progetto complesso e ambizioso, basato su quattro
valori fondamentali che Expo 2015 ha adottato quali principi guida a
fondamento del suo operato e delle diverse attività che scandiscono il
percorso di avvicinamento all’Evento:
• Social legacy
Con la scelta del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”, si intende
stimolare le riflessioni e gli approfondimenti su una delle principali sfide che
il mondo odierno si trova ad affrontare, con l’obiettivo di lasciare un’eredità
di idee e di iniziative sulle quali sviluppare soluzioni a lungo termine.
• Inclusione
Il coinvolgimento e la partecipazione attiva di tutti gli attori e della
comunità a livello globale sono posti a garanzia di quella condivisione
dei saperi che caratterizza le Esposizioni Universali sin dalle loro origini e
che farà di Expo Milano 2015 il punto di incontro tra esperienza e
conoscenza.
• Innovazione
La presentazione di soluzioni innovative al problema della crisi alimentare
globale, nonché le soluzioni adottate per la costruzione del Sito e delle
Aree espositive ed i servizi all’avanguardia per la gestione dell’Evento,
consentiranno al Visitatore di vivere un’esperienza unica e indimenticabile,
supportata da tecnologie del futuro (la cosiddetta Smart City).
• Responsabilità sociale
L’attuazione dei principi di sostenibilità nell’ambito della progettazione,
della realizzazione e della gestione dell’Evento mirano a ridurne al
minimo l’impatto ambientale, consentendo a tutti gli Stakeholders
coinvolti di prendere parte ad un’esperienza realmente sostenibile, che
funga da esempio per gli eventi futuri.
L’impegno al rispetto di questi principi e valori da parte di Expo 2015 è stato
formalizzato in un documento sottoscritto dall’Amministratore Delegato, la
“Carta dei Valori e degli Impegni” che riunisce l’universo valoriale da cui trae
ispirazione l’organizzazione di Expo Milano 2015 e lo declina in una serie
di impegni e azioni che, interpretando lo spirito di sostenibilità che permea
l’intera manifestazione, non possono prescindere dalla creazione di un
dialogo forte e costruttivo con tutti gli Stakeholders man mano coinvolti.
La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo 2015 SpA intende esprimere i valori di fondo e gli impegni a cui vogliamo
ispirare le nostre azioni, tanto quotidiane quanto di lungo termine, declinate in progetti specifici di largo respiro e
rivolte alla sostenibilità di Expo Milano 2015.
Il nostro impegno, coerentemente con i valori del BIE, trae origine da quanto elaborato nel 2008 per la fase di
Candidatura di Milano ad ospitare l’Esposizione Universale e nel 2010 per la fase di Registrazione dell’Expo Milano
2015 dal Tema “Nutrire il Pianeta Energia per la Vita”.
Siamo consapevoli che l’organizzazione di una Esposizione Universale comporta interazioni con l’ambiente, i territori
e le comunità e le risorse ambientali e umane coinvolte. Siamo altrettanto consapevoli che il potenziale di una
Esposizione Universale sia anche quello, ambizioso, di poter raggiungere e coinvolgere milioni di persone in merito
ad un tema di interesse comune di grande importanza - l’alimentazione e la sostenibilità - e di poterne aumentare
la consapevolezza, al fine di un miglioramento delle scelte e delle azioni, tanto su scala locale che globale, per il
miglioramento complessivo del benessere dell’umanità.
E allora ecco che, nell’adempiere alla nostra missione, anche le modalità con cui viene preparato il Sito Espositivo,
stimolata la partecipazione ed organizzato il semestre dell’Evento Expo Milano 2015, diventano una opportunità
unica per adottare criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione in tutti gli ambiti ed a tutti i livelli. In
particolare, vogliamo che alla nostra azione si unisca quella dei nostri Stakeholders, dei Partecipanti e dei Visitatori
dell’Expo Milano 2015, dei nostri Partners e dei nostri Fornitori.
La Carta dei Valori e degli Impegni è anche il risultato di un processo che ha coinvolto molteplici attori all’interno
ed all’esterno dell’azienda per arrivare, attraverso un confronto sulla importanza di un grande Evento internazionale
nel XXI secolo, sul suo potere di movimentare risorse tanto economiche quanto umane, e sulle sue potenzialità
di comunicazione e di coinvolgimento di un vasto pubblico. Noi vogliamo esplorare tutte queste potenzialità e,
nei confini delle nostre responsabilità, raggiungere dei risultati che stimolino a fare sempre meglio nel rispetto
dell’ambiente, con particolare attenzione alla prevenzione dell’inquinamento, delle risorse pubbliche e degli interessi
legittimi di tutte le parti interessate.
Questo documento presenta un taglio diverso rispetto ad altri: nel primo quadro di insieme, partendo da 4 pilastri
valoriali, sono identificati sinteticamente una serie di impegni precisi. Nei prospetti successivi, ad ogni impegno fa
seguito l’elenco degli approcci, dei progetti e delle azioni specifiche già in atto o pianificate da Expo 2015.
Il nostro più ambizioso obiettivo, come organizzatori di Expo Milano 2015, è quello di lasciare una legacy caratterizzata
da pratiche e soluzioni tecniche più sostenibili, in altre parole un nuovo modo di concepire, pianificare e gestire un
grande Evento internazionale.
Giuseppe Sala
Amministratore Delegato Expo 2015 SpA
Commissario Unico per Expo Milano 2015
44
45
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 04
La Carta dei Valori e degli Impegni di Expo Milano 2015
EREDITÀ SOCIALE
Creare un forum duraturo
sui temi dell’alimentazione
e della sostenibilità
Aumentare
la consapevolezza
per favorire scelte
più responsabili su salute
e alimentazione
Divulgare best practices
e condividere esperienze
e conoscenza
Offrire ai Visitatori
un’esperienza di visita in cui
sentirsi Partecipanti
e non solo Spettatori
Ispirare stili di vita
più sani e sostenibili
Coinvolgere i
Volontari
per offrire un’esperienza
straordinaria
Promuovere partnership
e cooperazione
tra i diversi
attori coinvolti
Condividere gli obiettivi
dell’Evento e gli impegni
ad essi correlati
Collaborare
con le Istituzioni
e con la Città di Milano
che ospita l’Evento
Stimolare
e valorizzare
la partecipazione
di tutti i
territori Italiani
INCLUSIONE
Dare voce a tutti gli attori
e avviare un dialogo
costruttivo
Usare un linguaggio
comprensibile
ad ogni Visitatore
INNOVAZIONE
Sviluppare un nuovo
modello di partecipazione
da proporre alle future
Esposizioni Universali
Proporre una visita unica
ed indimenticabile
grazie alle nuove
tecnologie
Raggiungere il maggior
numero di
Persone nel mondo
Ispirare soluzioni
innovative
nel campo
dell’agroalimentare
Presentare nuove
soluzioni per lo sviluppo
sostenibile
Diffondere idee innovative
e nuove tecnologie
attraverso
la Smart City
RESPONSABILITÀ
SOCIALE
Utilizzare le risorse
pubbliche in modo
accurato e responsabile
e garantire i ricavi
Ridurre al minimo
l’impronta
ambientale del Sito
e dell’Evento
Assicurare
il benessere e la sicurezza
dei Visitatori
Soddisfare
le aspettative di tutti
i Partecipanti
Prendersi cura
del benessere e della
sicurezza dei Lavoratori
Garantire la trasparenza
e la correttezza
delle informazioni a
tutte le parti interessate
46
47
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 04
4.2 La mappatura degli Stakeholders e dei temi rilevanti
I Visitatori di Expo Milano 2015
Al fine di relazionarsi internamente ed esternamente in maniera corretta e
costruttiva, un Evento della portata di Expo Milano 2015 non può prescindere
da un’accurata identificazione dei propri Stakeholders e dei temi di loro
interesse, con riferimento sia all’Evento che si svolgerà nel semestre maggio/
ottobre 2015 sia alle numerose attività preparatorie, di costruzione del Sito
Espositivo, di pianificazione dell’Evento e di comunicazione, tra cui i numerosi
e vari eventi di avvicinamento, che caratterizzano il periodo precedente
all’Esposizione Universale.
In quest’ottica, Expo 2015 SpA ha identificato i propri Stakeholders e ne
ha mappato i temi di maggiore interesse ad oggi, in relazione alla fase di
progettazione e pianificazione dell’Evento, inclusi gli eventi di avvicinamento.
In un secondo momento, avvicinandosi al 2015, verranno mappati i temi di
maggior interesse in relazione al periodo di apertura al pubblico di Expo
Milano 2015 nonché di successiva dismissione e smantellamento del Sito
Espositivo.
Il processo di identificazione ha avuto inizio con l’adattamento al contesto di
una Esposizione Universale e delle caratteristiche della Società organizzatrice
delle categorie di Stakeholders suggerite dalla norma ISO 20121:2012.
Lo standard attiene ai sistemi di gestione per la sostenibilità degli eventi
ed elenca e descrive le principali parti interessate che un’organizzazione
dovrebbe tenere in considerazione nella realizzazione di un evento.
Al fine di rispondere al meglio alle esigenze dei potenziali Visitatori, tra fine 2012 e inizio 2013 la società GfK Eurisko
ha condotto, su incarico di Expo 2015, un’indagine finalizzata a comprendere la percezione di Expo Milano 2015
in termini di awareness, immagine, posizionamento, valore dell’Evento, dei potenziali Visitatori italiani e stranieri,
nonché ad approfondire le tematiche chiave connesse al Tema “Feeding the Planet, Energy for Life”.
L’indagine – condotta su 21 Paesi (oltre all’Italia, 10 Paesi europei e 10 extraeuropei) attraverso 30.500 interviste –
ha delineato i profili dei 20 milioni di Visitatori stimati, in prevalenza (circa 12-14 milioni) provenienti dall’Italia. La
segmentazione del mercato domestico mostra come maggiormente interessata a partecipare all’Evento una fascia
di popolazione di età compresa tra i 25 e i 44 anni ed elevato livello di istruzione (39%), seguita da una fascia di
potenziali Visitatori prevalentemente di sesso maschile, over-55, proveniente dai maggiori centri urbani del Paese e
con forte predisposizione ai viaggi (20%).
Anche per il mercato estero, l’indagine ha fatto emergere come risultino fortemente propensi alla visita quei segmenti
di popolazione composti da turisti giovani e dinamici, oppure dai cosiddetti “Expo Lovers”, ovvero dagli amanti
dell’Italia che ben conoscono le tematiche centrali dell’Esposizione di Milano. I potenziali Visitatori di Expo Milano
2015 si aspettano di vivere “un’esperienza educativa sui temi di alimentazione e della sostenibilità ambientale”,
“uno sguardo al mondo del futuro (cibo del futuro, tecnologie del futuro”, “un’esperienza per conoscere culture
straniere” e “per provare cibi e ricette da tutto il mondo”.
Gli esiti dell’indagine costituiscono base informativa di riferimento per la definizione delle strategie e degli strumenti
di coinvolgimento dei Visitatori.
L’elenco degli Stakeholder è stato quindi rielaborato ed integrato con
l’individuazione dei temi di loro interesse sulla base di:
• attività di ricerca e monitoraggio effettuate sul web;
• analisi della rassegna stampa;
• esecuzione di interviste a funzioni chiave di Expo 2015 SpA.
Il processo di identificazione dei temi rilevanti ha portato alla individuazione
dei temi ambientali, sociali ed economici oggetto di interesse (si veda la
Tabella 4.1) nella fase di avvicinamento.
48
49
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 04
Tabella 4.1 - Identificazione degli Stakeholder e dei rispettivi temi di interesse
N.
1
2
3
CATEGORIE
DI STAKEHOLDER
DI EXPO MILANO 2015
ED EVENTI
DI AVVICINAMENTO
DESCRIZIONE/RUOLO
PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE
Bureau International
des Expositions (BIE)
e Paesi Aderenti
alla Convenzione
Orientano, supervisionano e
vigilano sull'organizzazione e
sullo svolgimento dell'Evento.
Successo dell’Evento, visibilità e rilancio
del ruolo delle Esposizioni.
Rispetto degli impegni sottoscritti
e delle tempistiche.
Garanzia della qualità dei contenuti.
Soddisfazione dei Paesi Partecipanti.
Alta partecipazione.
Expo 2015 SpA
e Azionisti
Società incaricata
dell'organizzazione dell'Evento
Expo Milano 2015 e degli eventi
di avvicinamento; Azionisti che
finanziano l'Evento e definiscono
gli indirizzi strategici complessivi
per l'organizzazione dello stesso
e la gestione della Società Expo
2015 SpA.
Successo dell’Evento.
Rilancio del sistema Italia e sviluppo
economico del territorio locale e nazionale.
Pareggio economico.
Compartecipazione del settore pubblico
e del privato per un successo politico ed
economico dell’Evento.
Rilancio del turismo in Italia.
Paesi, Organizzazioni
Internazionali, Imprese e
Società Civile: prendono
parte attivamente ai contenuti
dell'Evento realizzando
o meno una propria Area
Espositiva.
Successo dell’Evento, visibilità e rilancio
del ruolo delle Esposizioni.
Rispetto degli impegni sottoscritti
e delle tempistiche.
Garanzia della qualità dei contenuti.
Alta partecipazione.
Soddisfacimento dei propri fabbisogni in
termini di tempi e di qualità, con un onere
economico in linea con le condizioni generali
di mercato.
Semplificazione e flessibilità nell’organizzazione
e gestione della partecipazione (in termini
logistici, di referenti, ecc.).
Buon ritorno di immagine soprattutto
attraverso l’uso del web.
Creazione di un network.
Valorizzazione del proprio sistema Paese e
sviluppo opportunità di business per il settore
privato.
Aumento dell’immagine positiva del proprio
Paese (specifico per Paesi in Via di Sviluppo).
Dialogo tra i diversi Partecipanti.
Partecipanti
N.
CATEGORIE
DI STAKEHOLDER
DI EXPO MILANO 2015
ED EVENTI
DI AVVICINAMENTO
DESCRIZIONE/RUOLO
PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE
Partner e
Event & Project Sponsor
Organizzazioni o enti che
finanziano o sponsorizzano
l’Evento (anche con fornitura
di prodotti o servizi).
Successo dell’Evento.
Garanzia della qualità dei contenuti.
Alta partecipazione.
Creazione di un network.
Creazione di alleanze.
Sviluppo business e ampliamento proprio
mercato.
Vetrina internazionale per propri prodotti
e servizi.
Fatturato diretto.
Aumento della brand awareness.
Rafforzamento della reputazione
e delle politiche di CSR.
Imprese appaltatrici
e fornitrici
Organizzazioni che realizzano
le opere e che forniscono beni
o servizi per l'Evento.
Sviluppo business e rafforzamento
e ampliamento proprio mercato.
Aumento referenze di specializzazione
su grandi eventi.
Puntualità nei pagamenti.
6
Personale di
Expo 2015 SpA
Persone che lavorano per conto
della Società organizzatrice
dell'Evento Expo Milano 2015 e
degli eventi di avvicinamento.
Successo dell’Evento in linea
con le aspettative aziendali.
Sviluppo delle professionalità
e delle proprie competenze anche a supporto
della ricollocazione successiva all’Evento
(employability).
Creazione di un network.
Salute e sicurezza sul luogo di lavoro
(uffici, cantiere, Sito Espositivo).
7
Staff
Insieme di persone che lavorano
all’interno del Sito Espositivo o
negli eventi di avvicinamento.
Esperienza professionalizzante con garanzia
di qualità della vita in Italia durante l’Evento.
Salute e sicurezza (Sito Espositivo).
Insieme di persone che lavorano
all’interno del Sito Espositivo o
negli eventi di avvicinamento.
Esperienza di vita unica (per Evento e Tema),
con particolare riferimento alla formazione ed
alla sua valorizzazione successiva.
Crescita culturale.
Creazione di un network.
Salute e sicurezza (Sito Espositivo).
Organizzazioni o individui che
partecipano all’Evento al fine di
ricevere servizi e contenuti.
Partecipazione ad un evento unico e
irripetibile.
Conoscenza di culture diverse, di innovazioni
e di cibi provenienti da tutto il mondo.
Divertimento e sogno anche attraverso
esperienze interattive, tecnologiche ed
avanzate.
Condivisione e approfondimenti su soluzioni
alle sfide globali poste dal Tema.
Esperienza di visita e di vita anche fuori dal
Sito Espositivo.
Occasione di shopping.
4
5
8
9
Volontari
Visitatori e comunità
globale
50
51
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 04
N.
10
11
12
13
CATEGORIE
DI STAKEHOLDER
DI EXPO MILANO 2015
ED EVENTI
DI AVVICINAMENTO
Autorità e servizi
per la gestione delle
emergenze: Prefettura,
VV.F., Ambulanza
Enti regolatori e Autorità
locali
Comunità locale e
cittadini
Imprese, Operatori
economici e Associazioni
di settore/categoria
DESCRIZIONE/RUOLO
PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE
Enti, istituzioni incaricate
della pianificazione, della
gestione di alcuni aspetti
operativi e dell’intervento in
caso di emergenza durante lo
svolgimento dell’Evento.
Coinvolgimento come attori in tutte le fasi
di organizzazione e gestione con riferimento
alle aree di competenza specifiche.
Beneficio indiretto (potenziamento
della struttura per meglio raggiungere
i propri obiettivi).
Garanzia di regolare e sicuro svolgimento
dell’Evento.
Enti che definiscono le
prescrizioni specifiche e che
ne verificano l’attuazione
(es. ARPA, INAIL, Ispettorato
del Lavoro ecc.) e che sono
responsabili del governo di
una determinata area, incluso
l’Osservatorio Ambientale Expo
della Regione Lombardia e le
amministrazioni comunali.
Coinvolgimento come attori in tutte le fasi
di organizzazione e gestione con riferimento
alle aree di competenza specifiche.
Beneficio indiretto (potenziamento
della struttura per meglio raggiungere
i propri obiettivi).
Occasione di crescita professionale
e di competenze.
Rispetto degli impegni sottoscritti
e delle tempistiche.
Collaborazione e trasparenza da parte
di Expo 2015 SpA.
Persone che risiedono all’interno
dell’area vasta interessata
dall’Evento e cittadini.
Minimizzazione degli impatti negativi
sul vivere quotidiano connessi
all’organizzazione dell’Evento.
Rilancio del Sistema Italia e sviluppo
del territorio.
Creazione di nuovi posti di lavoro.
Valorizzazione delle risorse lavorative locali.
Aspetti ambientali connessi con l’uso delle
risorse, le modifiche del territorio
e del paesaggio.
Riqualificazione ambientale e valorizzazione
del territorio coinvolto.
Responsabilità e trasparenza nell’uso delle
risorse pubbliche.
Responsabilità e trasparenza nelle scelte
connesse alle opere, alle infrastrutture
ed ai servizi che rimarranno nel post evento.
Imprese e Organizzazioni
associative relative a diversi
settori e categorie di
business (es. Confindustria,
Assolombarda).
Coinvolgimento e visibilità per le associazioni.
Sviluppo business per gli associati.
Riconquistare un ruolo nel panorama
industriale italiano e nei confronti dei propri
associati.
Facilitare il raggiungimento degli obiettivi
per le imprese loro associate.
Sviluppo indotto.
N.
14
15
16
17
CATEGORIE
DI STAKEHOLDER
DI EXPO MILANO 2015
ED EVENTI
DI AVVICINAMENTO
DESCRIZIONE/RUOLO
PRINCIPALI TEMI DI INTERESSE
Rappresentanze dei lavoratori
associati riguardo le tematiche
del lavoro.
Creazione di posti di lavoro.
Salute e sicurezza sui luoghi di lavoro
(uffici, cantieri, Sito Espositivo).
Tutela dei lavoratori e delle categorie
svantaggiate.
Sviluppo delle professionalità e delle
competenze dei lavoratori anche a supporto
e della ricollocazione successiva all’Evento
(employability).
Società Civile
Organizzazioni non governative e
non-profit, Fondazioni, Università,
Istituti di Ricerca, rilevanti per lo
scopo dell’Evento.
Garanzia della qualità dei contenuti.
Condivisione e approfondimenti su soluzioni
alle sfide globali poste dal Tema.
Aspetti ambientali connessi con l’uso delle
risorse, le modifiche del territorio e del
paesaggio.
Alta partecipazione.
Creazione di un network.
Creazione di alleanze.
Valorizzazione delle risorse lavorative locali.
Questioni sociali, incluso il rispetto della
legalità e la prevenzione delle infiltrazioni
mafiose nella gestione degli appalti connessi
all’Evento.
Media
Organizzazioni o individui
che forniscono informazioni e
notizie al pubblico sull’Evento,
compresi i social media.
Generazione di notizie ed immagini (temi di
maggior interesse oggi: avanzamento lavori;
situazione economica pagamenti; stato delle
partecipazione dei Paesi, ecc.).
Opportunità di incontro con decision maker.
Insieme di interessi volti alla
tutela e preservazione delle
risorse naturali e dell’equità
sociali quali diritti delle
generazioni future.
Aspetti ambientali connessi con l’uso delle
risorse, le modifiche del territorio e del
paesaggio.
Responsabilità e trasparenza nelle scelte
connesse alle opere, alle infrastrutture ed ai
servizi che rimarranno nel post evento.
Aumento dell’attenzione e della
consapevolezza globale sui temi
dell’alimentazione e dello sviluppo sostenibile.
Organizzazioni sindacali
dei lavoratori
Generazioni Future
Le modalità di relazione, coinvolgimento ed ingaggio dei differenti
Stakeholders sono descritte nei successivi Capitoli. Oltre a queste, occorre
considerare le migliaia di incontri svolti, nel corso degli anni, dal management
di Expo 2015 SpA a tutti i livelli con i differenti soggetti interessati a vario
titolo all’Esposizione Universale. I processi di consultazione attivati e gestiti
per l’organizzazione e la gestione dell’Evento seguono infatti gli articolati
e complessi canali convenzionali con le istituzioni, nonché – in maniera
formale o informale – con tutti gli altri Stakeholders.
52
53
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
LE RISORSE UMANE
DI EXPO 2015
54
55
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 05
5.1 Il personale
5.2 Le politiche di ingaggio
Expo 2015 riconosce il valore delle proprie risorse umane e le pone al centro
del proprio operato, garantendo rispetto e tutela dei diritti umani, standard
lavorativi di eccellenza, trasparenza nel processo di selezione del personale,
nonché stringenti politiche di valutazione dei risultati raggiunti.
In maniera funzionale rispetto alle esigenze di una Società che opera per la
realizzazione di un Evento che richiede uno sforzo crescente man mano che
ci si avvicina alla sua data di inizio, le risorse umane di Expo 2015 continuano
a crescere. Pur avendo sin da subito prestato estrema attenzione al processo
di selezione al fine di reclutare personale altamente qualificato, con
l’approssimarsi dell’Evento delle efficaci politiche di selezione del personale
diventano sempre più strategiche.
In merito alla composizione del personale, al 31 Dicembre 2012 lavoravano
con la Società un totale di 154 dipendenti e collaboratori; si evidenzia il 53%
di donne, nonché una rilevante presenza di lavoratori con meno di 32 anni
(il 33% del totale) e di alto profilo formativo (il 95% di essi è in possesso di
una laurea). Tale dato mette in evidenzia l’impegno di Expo 2015 a sostegno
dell’occupazione giovanile in un’ottica di investimento in capitale umano che
possa costituire non solo un’opportunità di arricchimento professionale, ma
anche un volano per i giovani che si affacciano sul mercato del lavoro.
A riprova di tale impegno, nel mese di luglio 2013, Expo 2015 e i rappresentanti
delle parti sindacali hanno provveduto alla firma di un “Accordo sulla
flessibilità del lavoro a termine e sugli stage”. L’Accordo prevede l’assunzione,
direttamente da parte di Expo 2015 SpA, di circa 800 lavoratori mediante
contratto di apprendistato (7 o 12 mesi), tempo determinato e stage. Di tali
lavoratori, 340 saranno giovani sotto i 29 anni: saranno chiamati a partecipare
ad un percorso di apprendistato per il conseguimento delle qualifiche di
Operatore Grande Evento, Specialista Grande Evento o di Tecnico Sistemi di
Gestione Grande Evento. A partire dal 2014 è prevista l’assunzione di altri 300
lavoratori a tempo determinato per i ruoli di supporto e segreteria, e di 199
stagisti retribuiti. È altresì importante sottolineare che il 10% delle assunzioni
a termine sarà riservato a persone in stato di cassa integrazione straordinaria
o in deroga, di mobilità o di disoccupazione.
L’accordo siglato con le parti sociali, inoltre, prevede il reclutamento di
Volontari per lo svolgimento di attività ausiliari e di supporto durante i mesi
di svolgimento dell’Evento. L’intesa raggiunta è considerata dalle parti sociali
come una risposta equilibrata alle esigenze di flessibilità connesse all’Evento,
nel pieno rispetto delle norme legislative e contrattuali. Il confronto
proseguirà per definire gli aspetti relativi all’organizzazione del lavoro nel
periodo dell’Evento.
Tabella 5.1 - Composizione del personale di Expo 2015 SpA – 2012
Dipendenti
154
Età media
40 anni
Personale aziendale con meno di 32 anni
33%
Personale assunto dopo lo stage
40%
Personale in possesso di laurea
85%
Personale con età inferiore a 32 anni in possesso di Laurea
95%
Uomini
47%
Donne
53%
Nel 2012, Expo 2015 ha ulteriormente affinato la propria politica di assunzioni.
Il reclutamento del personale è regolato dal Piano annuale della Assunzioni
che, una volta approvato dal Consiglio di Amministrazione coerentemente
con il budget annuale della Società, definisce i fabbisogni professionali di
Expo 2015 SpA.
La politica di selezione e assunzione del personale della Società si basa sui
seguenti principi:
• ottimizzare il personale aziendale secondo caratteristiche professionali e
attitudinali che garantiscano elevati livelli qualitativi delle prestazioni e dei
servizi offerti;
• acquisire personale con caratteristiche professionali e attitudinali
strettamente commisurate ai requisiti delle posizioni da ricoprire;
• garantire il rispetto dei principi di trasparenza, pubblicità, imparzialità e pari
opportunità1;
• garantire la valutazione del potenziale espresso e inespresso della persona,
in linea con l’esigenza di individuare non solo la migliore risorsa possibile,
ma anche la più aperta ai cambiamenti organizzativi che le diverse fasi del
progetto necessariamente richiedono;
• facilitare la mobilità interna, al fine di creare un team di risorse interne
candidabili per nuove e diverse posizioni che l’azienda potrà attivare.
Tale sistema, fermi restando i criteri di competenza e performance, intende
promuovere, ogni qualvolta possibile, la mobilità interna sia orizzontale
(tra posizioni o “famiglie professionali” differenti, ma con pari responsabilità),
sia verticale (tra posizioni differenti che prevedono un aumento delle
responsabilità), sia trasversale (verso posizioni in famiglie professionali
differenti che prevedono un aumento delle responsabilità);
• agire in un’ottica di garanzia di impiegabilità futura sul mercato del lavoro,
selezionando profili per cui l’esperienza in Expo 2015 possa rappresentare
un coerente arricchimento e acceleratore professionale.
1
Tali principi sono espressi nell’art. 18, comma 2, del D.L. n. 112/2008, convertito con Legge
n. 133/2008.
56
57
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 05
5.2.1 Il processo di selezione e assunzione del personale
Il Programma Open Resource
Il processo di selezione adottato da Expo 2015 ha inizio con la pubblicazione
degli annunci di ricerca delle figure professionali richieste attraverso l’utilizzo
contemporaneo di più canali di comunicazione, in larga parte via internet:
• il sito web di Expo 2015;
• i social network quali Facebook, Twitter e Linkedin. Su quest’ultima
piattaforma, più direttamente vocata al recruitment, la Società ha
predisposto una pagina promozionale e di presentazione;
• i motori di ricerca per la diffusione dell’annuncio. In particolare, Expo 2015
si avvale di un’interfaccia digitale che consente di veicolare l’annuncio di
lavoro su più motori di ricerca contemporaneamente.
Nel caso della ricerca di figure professionali particolarmente sensibili e
strategiche, Expo 2015 ricorre a società di selezione esterne, aggiudicatarie
di una gara ad evidenza pubblica.
Nel 2012 Expo 2015 ha avviato in via sperimentale “Open Resource”, una iniziativa ad hoc di selezione e sviluppo del
personale. Open Resource è un programma inter-aziendale che favorisce un processo di cross fertilization (cioè di
valorizzazione, all’interno del proprio contesto lavorativo, di esperienze professionali proprie di altri contesti coerenti
con il proprio) attraverso l’attivazione, all’interno di Expo 2015 (e per un periodo determinato), di risorse provenienti
da società, organizzazioni ed enti terzi aderenti al Programma. In tal modo, Expo 2015 si avvale di competenze
specifiche e necessarie ad un progetto con caratteristiche peculiari e distintive come Expo Milano 2015, mentre le
risorse aderenti al Programma hanno la possibilità di sviluppare ed accrescere specifiche competenze trasversali e/o
tecnico professionali.
Il Programma si caratterizza dunque per l’inserimento delle risorse appartenenti ad altre organizzazioni e distaccate
presso Expo 2015 SpA all’interno di percorsi di sviluppo già definiti da Expo 2015 per il proprio personale interno.
Ciò consente alle risorse coinvolte di lavorare in una realtà innovativa, stimolante e ad alta complessità, nonché di
aumentare il proprio bagaglio di competenze professionali e di ritornare nelle proprie aziende di provenienza al
termine del periodo, avendo appunto sviluppato competenze di interesse per l’organizzazione di provenienza.
Nel 2012, 13 risorse hanno preso parte con successo alla fase di sperimentazione del Programma.
Tabella 5.2 - Dati sul reclutamento per mezzo dei canali web – 2012 e primo semestre 2013
5.2.2 La valutazione delle performance
Numero di posizioni reclutate
76
Numero profili analizzati per le posizioni aperte
Numero di visualizzazioni totali ricevute (numero “click”)
7.237
49.389
Numero di visite dell’annuncio più popolare (visualizzazione nel dettaglio)
3.279
Numero di visualizzazioni dell’annuncio più popolare
(visualizzazione nei motori di ricerca)
20.474
Numero totale di CV presenti nel database
37.609
Successivamente alla ricezione dei Curricula Vitae dei candidati, Expo 2015
procede ad un primo screening, anche attraverso strumenti elettronici di
valutazione dei requisiti base, e successivamente all’individuazione di una
rosa ristretta di candidati potenzialmente in linea con la posizione ricercata
dalla Società. Per tale gruppo di candidati selezionati si procede quindi ad
una ulteriore valutazione, sottoponendo agli stessi prove scritte e/o orali, cui
segue un colloquio individuale effettuato da una Commissione di valutatori
costituita ad hoc.
Al fine di garantire la tracciabilità delle valutazioni effettuate e delle decisioni
prese, per ogni candidato è realizzato un Report Candidato, contenente i
riscontri delle varie fasi del processo di selezione. Il processo di selezione si
conclude con l’invio del Report del candidato selezionato, che contiene le
motivazioni della scelta, al Consiglio di Amministrazione della Società per la
convalida definitiva2 e l’autorizzazione all’assunzione della risorsa.
2
Così come previsto dall’art. 54 del D. Lgs. 78/2010, convertito dalla L. 122.
La necessità di raggiungere importanti risultati in un periodo di tempo finito
ha indotto Expo 2015 a dotarsi di una serie di sistemi gestionali innovativi
che guidino e accompagnino il personale verso il raggiungimento gli
obiettivi prefissati. In particolare, la Società si è dotata dei seguenti sistemi di
valutazione delle performance:
• Management by Objectives (MBO)
MBO è il processo di gestione del sistema degli obiettivi della Società.
Esso consiste nell’assegnazione al personale di obiettivi coerenti con
gli obiettivi complessivi di Expo 2015, attraverso un processo di condivisione
e accordo degli stessi. Gli obiettivi individuati riguardano sia la realizzazione
di attività sia il rispetto dei parametri economici; la valutazione degli obiettivi
avviene su basi oggettive. MBO rappresenta anche il sistema di riferimento
per l’assegnazione della parte variabile di retribuzione aggiuntiva rispetto
alla retribuzione annua lorda, ove previsto dalla Società per la specifica
categoria contrattuale. Nel 2012 ha partecipato al piano circa il 34% del
personale aziendale.
• Expo Performance Review
Il sistema di riconoscimento delle performance è uno strumento di
valutazione annuale attraverso il quale i responsabili valutano i propri
collaboratori rispetto alle principali competenze organizzative. Il sistema
delle competenze viene declinato nell’insieme dei comportamenti
chiave per il presidio dei ruoli in azienda. Su tali competenze responsabile
e collaboratore si confrontano al fine di identificare punti di forza e aree
di miglioramento. La valutazione avviene, in una prima fase, attraverso
il supporto di una piattaforma informatica e, in una seconda fase, tramite
colloquio tra responsabile e collaboratore accompagnato dalla
58
59
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 05
registrazione dei commenti, delle azioni e degli obiettivi su un apposito
modulo. Tale sistema costituisce la base per l’ulteriore sviluppo delle
competenze e, di conseguenza, delle attività aziendali.
5.3 La politica retributiva
Nell’ottica di garantire un’equa retribuzione del personale e, al tempo stesso,
il controllo dei costi, Expo 2015 definisce le retribuzioni del proprio personale
sulla base di indagini retributive svolte da una primaria azienda del settore con
riferimento al mercato italiano. Oltre ai parametri definiti dalla metodologia
adottata, la remunerazione globale viene definita considerando: equità dei
benefit conferiti rispetto al mercato e definizione temporale del progetto
Expo Milano 2015.
Tabella 5.3 – Iniziative di formazione realizzate da Expo 2015 – 2012
TIPOLOGIA
DI FORMAZIONE
Tecnica
Linguistica
Manageriale
Nel dettaglio, la metodologia di definizione della retribuzione e remunerazione
globale di ogni singolo ruolo all’interno della Società fa riferimento ad una
scala che definisce il peso organizzativo (grade) di ogni posizione lavorativa,
secondo indicatori quantitativi e qualitativi (dall’eventuale budget gestito,
all’impatto sul business della posizione). Ad ogni grade, che può essere
poi declinato per la famiglia professionale di appartenenza (es. Marketing,
Constructions, etc.), corrisponde una specifica fascia retributiva che permette
la comparazione con il mercato di riferimento in Italia.
Le griglie di valutazione utilizzate da Expo 2015 sono allineate con quelle
consolidate a livello internazionale nei settori di rilievo per la Società.
La percentuale di dipendenti di Expo 2015 coperti da contratti collettivi di
lavoro è pari al 100%.
CORSO EROGATO
NUMERO
DI PARTECIPANTI
PER CORSO
NUMERO DI ORE
COMPLESSIVO
Processi e procedure
amministrative
65
748
Formazione 231
189
378
Tool 231
20
40
Lingue
22
976
Project Management
2
118
Coordinatore Sicurezza
4
160
Salute e Sicurezza Lavoratori
151
1.208
Sulla Sicurezza
3.628
A tali interventi, si aggiungono i percorsi di apprendimento e sviluppo delle
competenze on the job, che prevedono percorsi strutturati di coinvolgimento
del personale all’interno di progetti che hanno un particolare impatto sulla
competenza oggetto di apprendimento o sviluppo.
5.5 La salute e la sicurezza dei dipendenti
5.4 Lo sviluppo delle competenze
Consapevole che l’accrescimento delle competenze delle proprie risorse
umane rappresenta un elemento centrale non solo ai fini della realizzazione
dell’Esposizione, ma anche in termini di valorizzazione del capitale umano
anche successivamente all’Evento, Expo 2015 attribuisce rilevanza alle attività
di formazione e sviluppo del personale.
Nel 2012, la Società ha organizzato un totale di 9 corsi di formazione,
riconducibili alle seguenti categorie:
La creazione di condizioni di lavoro sicuro e il miglioramento continuo delle
stesse rappresentano un valore imprescindibile della politica di gestione delle
risorse umane di Expo 2015.
Il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP), nonché la parte del Modello
di Organizzazione, Gestione e Controllo ai sensi del D. Lgs. n. 231/2001
dedicata alla sicurezza, da un lato operano per garantire il rispetto degli
obblighi di legge, dall’altro, costituiscono gli strumenti principi dell’impegno
per la gestione della prevenzione dei rischi dei lavoratori di Expo 2015.
Tra le principali attività svolte nel 2012 meritano di esser segnalate:
•
•
•
•
formazione tecnica;
formazione manageriale;
formazione linguistica;
formazione sulla sicurezza.
Le ore di formazione erogate sono state pari a 3.628. La tabella che segue
mostra i dati sulla partecipazione alle diverse iniziative di formazione
realizzate nel 2012.
• l’aggiornamento della valutazione dei rischi per la salute e la sicurezza
dei lavoratori di tutte le sedi operative di Expo 2015 e per ognuna delle
mansioni operative del personale della Società. Tale valutazione ha preso
in considerazione tutti i rischi potenzialmente presenti in azienda in
relazione alle attività svolte, alla struttura, alle attrezzature e ai macchinari
utilizzati, compresi rischi particolari quali lo stress da lavoro correlato;
• la verifica dell’idoneità delle misure di prevenzione e protezione aziendale,
per mezzo:
60
61
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 05
- di sopralluoghi presso tutte le sedi operative da parte del Responsabile
del Servizio di Prevenzione e Protezione;
- la partecipazione alla redazione delle procedure salute e sicurezza del
Modello Organizzativo Aziendale 231/01;
- la verifica delle misure di gestione negli appalti affidati da Expo 2015 per
l’organizzazione degli eventi di avvicinamento all’Esposizione;
- la verifica dello stato delle manutenzioni periodiche di impianti e
attrezzature presso le sedi operative;
• la verifica dell’andamento degli infortuni, delle malattie professionali e
della sorveglianza sanitaria, secondo quanto previsto dal Piano Sanitario
Aziendale;
• la programmazione di alcuni monitoraggi ambientali preventivi, al fine di
approfondire alcuni aspetti legati alla salute e al confort dei lavoratori;
• lo svolgimento delle attività di formazione e informazione dei dipendenti
finalizzate ad assicurare l’adeguata conoscenza delle misure predisposte.
Tra i risultati delle attività di verifica per la prevenzione e protezione
del personale merita di essere riportato il dato per cui, nel 2012, hanno
avuto luogo 4 infortuni non gravi (da 5 a 19 giorni di assenza dal lavoro).
Gli accertamenti effettuati a seguito di tali infortuni hanno confermato che
essi non sono dipesi da carenze strutturali, ma a cadute in aree esterne
o all’interno degli uffici. Anche dal punto di vista sanitario non sono state
riscontrate particolari problematiche.
Con riferimento alla formazione dedicata alla sicurezza dei lavoratori, invece,
nel 2012, Expo 2015 ha effettuato un totale di 1.208 ore di formazione
sulla sicurezza, coinvolgendo un totale di 151 lavoratori (si veda Tabella 5.3,
dedicata alle iniziative di formazione).
5.6 La salute e la sicurezza nei cantieri
grazie alla sottoscrizione di specifici Protocolli per la sicurezza nei cantieri e
la legalità, che prevedono l’implementazione una piattaforma informatica,
denominata “Si.G.Expo”. Per un quadro completo sugli strumenti e le misure
adottate da Expo 2015 si rimanda al Capitolo 8 del Rapporto.
I Protocolli per la sicurezza nei cantieri stabiliscono, altresì, la costituzione di
un Comitato permanente per la Sicurezza, composto dai rappresentanti dei
soggetti firmatari. Nel corso dei mesi di attività dei cantieri si sono svolte le
riunioni trimestrali del Comitato a cui partecipano, oltre al Rappresentante
Expo 2015 per la sicurezza, i datori di lavoro delle società appaltatrici ed i
relativi Responsabili del Servizio Prevenzione e Protezione e Rappresentanti
dei Lavoratori per la Sicurezza. In tali incontri, oltre ad affrontare gli aspetti
relativi allo sviluppo generale del cantiere, sono stati approfonditi gli aspetti
di prevenzione e protezione più importanti. Sempre in ottica di prevenzione,
sono state altresì organizzate numerose riunioni di sensibilizzazione con i
preposti delle società appaltatrici. In molte occasioni è stato presente anche
personale ASL, al fine di supportare gli approfondimenti su temi specifici,
quali ad esempio i Dispositivi di Protezione Collettiva, la conformità dei
macchinari, i lavori in spazi confinati, nonché le responsabilità in materia di
vigilanza.
L’attività di vigilanza viene effettuata da Expo 2015 attraverso sopralluoghi e
audit sui cantieri per la verifica dell’applicazione delle misure di prevenzione.
Tale attività, pur nel rispetto delle responsabilità e prerogative attribuite dalla
legge ai diversi soggetti, coinvolge il Coordinatore per la Sicurezza in fase di
Esecuzione dei lavori e i suoi collaboratori, nonché i preposti delle imprese
coinvolte nella realizzazione delle opere. Per un approfondimento sulle
attività di auditing ai cantieri si rimanda al Capitolo 7.
Nel 2012-2013 il totale degli infortuni verificatisi nei cantieri è stato pari a
16, di limitata gravità e con limitata assenza da lavoro. Le casistiche sono
riconducibili a scivolamento dai mezzi durante la discesa, dolori lombari per
movimentazione errata dei carichi, urti alle mani o al corpo durante l’uso
delle attrezzature, schiacciamento delle dita durante le lavorazioni, tagli o
ferite con ferri.
La tipologia dei lavori (edile, meccanico, impiantistico ed elettro-strumentale)
eseguiti nei cantieri per la realizzazione del Sito Espositivo di Expo Milano
2015, unitamente a fattori quali l’estensione delle superfici interessate, la
numerosità della forza lavoro e delle società appaltatrici e subappaltatrici
presenti, nonché la durata dei progetti e l’intenso cronoprogramma, rendono
la realizzazione del Sito Espositivo particolarmente sensibile dal punto di vista
della sicurezza dei lavoratori.
Di conseguenza, Expo 2015, in qualità di stazione appaltante, richiede una
gestione particolarmente rigorosa del rispetto degli obblighi di legge (si veda
in proposito anche il Capitolo 3 del Rapporto). In aggiunta al rispetto della
normativa, Expo 2015 ha voluto rafforzare le misure a garanzia della sicurezza
nei cantieri, integrandole con le misure a garanzia della legalità dei lavori.
Nel dettaglio, la Società si è dotata di un sistema innovativo, applicato per
la prima volta in Italia, che integra i controlli nelle aree salute e sicurezza
con la vigilanza sulla regolarità dei contratti pubblici e le infiltrazioni mafiose,
62
63
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
IL QUADRO
DI RIFERIMENTO
ECONOMICO
64
65
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
6.1 Le risorse finanziarie di Expo 2015 SpA
Tabella 6.1 - Le risorse erogate dai Soci di Expo 2015
Le risorse finanziarie a disposizione di Expo 2015 SpA, autorizzate con
D.P.C.M. 15 giugno 2012 per la realizzazione delle opere e delle attività
connesse allo svolgimento dell’Evento, ammontano a 1.305,6 milioni di euro,
dei quali 828,6 milioni a carico dello Stato e 477 milioni di euro a carico
di Regione Lombardia, Provincia di Milano, Comune di Milano, Camera di
Commercio di Milano.
I fondi sono erogati direttamente in favore della Società1. In aggiunta a
tale finanziamento pubblico, sono previsti finanziamenti privati relativi ad
investimenti in opere quali interventi tecnologici ed infrastrutturali ed in
servizi per la gestione dell’Evento.
La tabella di seguito riporta il consuntivo dei finanziamenti pubblici erogati da
ciascun socio della Società nel periodo compreso tra il 2009 e il 2015.
MILIONI DI €
2009 – 2012
CONTRIBUTI
CONTRIBUTI TOTALI PER SOCIO
323,8
Governo
185,4
Regione Lombardia
35,1
Comune di Milano
90,2
Provincia di Milano
3,2
CCIAA di Milano
9,9
DI CUI CONTRIBUTI PER GESTIONE
Grafico 6.1 - Suddivisione dei contributi erogati dai soci
per la realizzazione di Expo Milano 2015 (milioni di Euro).
159
(12%)
159
(12%)
828.6
104,9
Governo
41,7
Regione Lombardia
20,7
Comune di Milano
29,4
Provincia di Milano
3,2
CCIAA di Milano
9,9
DI CUI CONTRIBUTI PER OPERE
218,9
Governo
143,7
Regione Lombardia
14,4
Comune di Milano
60,8
Provincia di Milano
-
CCIAA di Milano
-
79.5
(64%)
(6%)
Nota: Gli importi non comprendono i versamenti in capitale sociale dei Soci, pari a circa 10 milioni di euro
79.5
(6%)
1
Art. 4 del D.P.C.M del 22 ottobre 2008.
6.2 I meccanismi di controllo e monitoraggio delle spese
Dar vita ad un Esposizione di livello internazionale è una sfida che necessita
attenzione alla trasparenza nella gestione delle risorse, soprattutto in
presenza di consistenti investimenti pubblici.
Consapevole di tale necessità, Expo 2015 ha tra i propri valori fondanti quello
della trasparenza verso l’esterno e del costante controllo della gestione
delle risorse pubbliche. L’impegno della Società su tale fronte trova una sua
prima forte manifestazione a livello di Consiglio di Amministrazione, che
comprende tra i propri membri un magistrato della Corte dei Conti, organismo
istituzionale al quale è affidata un’importante funzione di controllo esterno.
Infatti, non solo il magistrato prende parte a tutte le riunioni del board
ma, sempre nei confronti della Corte dei Conti, la Società ha l’obbligo2 di
inviare il proprio Bilancio di esercizio unitamente alle relazioni del Consiglio
di Amministrazione, del Collegio sindacale e del soggetto incaricato della
revisione legale dei conti.
66
67
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
Ad integrazione dell’operato della magistratura contabile, il meccanismo di
controllo e monitoraggio di Expo 2015 si compone di una serie di ulteriori
strumenti:
• i finanziamenti pubblici a favore della Società sono versati su di un’apposita
contabilità speciale aperta presso la Tesoreria dello Stato3;
• la rendicontazione di tali versamenti e dei flussi finanziari della Società
è effettuata con periodicità annuale presso la Ragioneria Territoriale dello
Stato;
• per la parte concernente gli investimenti in opere, tale rendicontazione è
integrata da una relazione sullo stato di avanzamento dei lavori di
realizzazione (comprese eventuali criticità in termini di tempistiche e di
spesa) ed inviata al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
• per la parte relativa alle spese di gestione, la Società invia trimestralmente
alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, al Ministero dell’Economia e
delle Finanze ed al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, una
relazione sull’utilizzo delle risorse;
• la Società ottempera, inoltre, agli stessi obblighi di rendicontazione anche
nei confronti del Comune e della Provincia di Milano, nonché della
Regione Lombardia, sia per gli investimenti in opere sia per le spese della
gestione corrente.
Infine, al fine di rendere il più efficiente possibile il sistema di controllo
interno, Expo 2015 si è dotata di un Modello Organizzativo ai sensi del D.lgs.
231/2001, strumento principe di trasparenza e responsabilità (si veda anche il
Capitolo 3 del Rapporto, relativo alla governance).
Particolare menzione meritano le sponsorizzazioni da parte del mondo
imprenditoriale, non solo per la garanzia che offrono in termini di ulteriore
apporto di risorse finanziarie, ma anche per la visibilità mediatica che i
Partner, soprattutto se di grandi dimensioni, garantiscono, contribuendo ad
accrescere il valore dell’Evento.
Se si analizza il Bilancio relativo all’esercizio 2012, Expo 2015 ha fatto registrare
una perdita di circa 2,4 milioni di euro, inferiore rispetto alla perdita dell’anno
precedente (4,2 milioni di euro). Nel dettaglio, i ricavi ammontano a 28,7
milioni di euro (13,6 milioni nel 2011), costituiti da 22,3 milioni di contributi
in conto esercizio e da 6,4 milioni di ricavi derivanti prevalentemente da
sponsorizzazioni di aziende Partner.
I costi, per un totale di 31,1 milioni di euro sono riconducibili per lo più al
personale ed alle collaborazioni a progetto, oltre che all’appalto di studi e
servizi a terze parti, agli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali e ai
costi per il funzionamento ordinario.
Tabella 6.2 - Sintesi del Conto Economico
2012
€ MILIONI
2011
€ MILIONI
Contributi in conto esercizio
22,3
13,0
Sponsorizzazioni e altri ricavi
6,4
0,6
28,7
13,6
Costo per il personale e collaboratori a progetto
9,3
9,0
Costi per il funzionamento ordinario
3,1
1,7
Oneri diversi di gestione
1,1
0,8
Costi esterni per attività di promozione e comunicazione
2,7
1,2
Studi e servizi da terzi
5,0
1,1
Costo per organi sociali e i revisori contabili
0,7
0,8
Costo per gli affitti, godimento beni di terzi
1,4
1,4
Progetti con istituzioni e contributi a studi e iniziative inerenti
2,0
0,4
Ammortamenti
4,4
1,3
Costi per materiali di consumo, cancelleria e stampanti
0,2
0,1
Accantonamenti per rischi
--
-
Imposte
1,0
-
Oneri straordinari
0,2
-
TOTALE COSTI (B)
31,1
17,8
UTILE (PERDITA) DEL PERIODO (A) - (B)
-2,4
-4,2
SINTESI DEL CONTO ECONOMICO
TOTALE RICAVI (A)
6.3 Il Bilancio d’Esercizio 2012
La preparazione di eventi di respiro internazionale quali Expo Milano 2015
comporta lo svolgimento di attività complesse spesso legate ad investimenti
di notevole entità oltre che di grande rilevanza economica per il territorio di
riferimento.
La peculiarità, tuttavia, propria dei grandi eventi internazionali, risiede nel
manifestarsi della maggior parte dei costi negli anni di avvicinamento
all’Evento, mentre i ricavi si producono nella fase più prossima o durante
l’Evento stesso. In tal senso, la generazione di ricavi costituisce un aspetto
cruciale per la realizzazione di ricadute positive dell’Evento sull’economia del
territorio ed italiana nel suo complesso. Nel dettaglio, si prevede che i ricavi
di cassa saranno generati dalle seguenti voci:
•
•
•
•
•
Biglietteria;
Sponsorizzazioni;
Affitto Spazi Espositivi;
Licensing e Merchandising;
Servizi ai Visitatori, servizi di hospitality e altre operazioni commerciali.
2
Determinazione n. 34/2010.
D. Lgs. 31 maggio 2010 n. 78 , art. 54 comma 2. Il Decreto è stato successivamente convertito,
con modificazioni, nella Legge 30 luglio 2010 n. 122.
3
68
69
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
Allo stesso tempo, per effetto dell’aumento dei finanziamenti versati dei Soci,
al 31 dicembre 2012 il patrimonio netto della Società si attesta a circa 47,9
milioni di euro, in aumento rispetto al 31 dicembre 2011 (14,5 milioni di euro).
Più in dettaglio, esso risulta costituito da:
• 10,1 milioni di capitale sociale interamente versato;
• 63,2 milioni di Riserve straordinarie di Patrimonio a seguito dei contributi
in conto capitale versati dai Soci;
• 23 milioni di perdite derivanti dagli esercizi precedenti portate in
diminuzione del reddito imponibile dell’esercizio in oggetto;
• 2,4 milioni di perdita del 2012.
A tali voci sono da aggiungere 272,3 milioni riconducibili in larga parte
ai contributi ricevuti dai Soci con vincolo di destinazione e dai debiti
verso i fornitori. Le attività, pari a 320,2 milioni di euro sono composte
prevalentemente dai depositi finanziari e dalla cassa a disposizione della
Società, nonché dagli investimenti.
Tabella 6.3 - Sintesi dello Stato Patrimoniale
31 DICEMBRE 2012
€ MILIONI
31 DICEMBRE 2011
€ MILIONI
Depositi bancari e cassa
186,9
53,9
Investimenti, al netto della quota ammortamento
113,3
22,9
Crediti tributari per IVA
12,1
3,8
Crediti verso clienti, verso altri, ratei e risconti attivi
7,9
0,9
320,2
81,5
Capitale sociale interamente versato dai soci
10,1
10,1
Riserve per contributi in conto capitale versati dai soci
63,2
27,4
Perdita economica esercizi precedenti
-23,0
-18,8
Perdita economica dell’esercizio
-2,4
-4,2
TOTALE PATRIMONIO NETTO
(“PASSIVITÀ” NETTE VERSO I SOCI)
47,9
14,5
Contributi ricevuti dai soci con vincolo di destinazione
218,7
54,1
Debiti verso fornitori
47,5
8,5
SINTESI DELLO STATO PATRIMONIALE
TOTALE ATTIVITÀ
Debiti vari (ritenute fiscali, contributi, debiti verso dipendenti
e depositi cauzionali ricevuti)
3.6
2,8
Fondi per rischi e oneri
0,1
0,1
Trattamento di fine rapporto dovuto
nei confronti dei dipendenti
1,0
0,7
Riscontri passivi
(principalmente ricavi di competenza di anni futuri)
1,4
0,8
272,3
67,0
TOTALE ALTRE PASSIVITÀ
6.4 Le ricadute sugli Stakeholders
Come conseguenza della rilevanza degli investimenti effettuati, Expo Milano
2015 avrà notevoli ricadute economiche sugli Stakeholders di riferimento del
territorio regionale e nazionale. Ai fini della quantificazione di tali ricadute,
non essendo Expo 2015 una società di natura industriale, si è scelto di
adattare il modello standard di calcolo e ripartizione del valore aggiunto tra gli
Stakeholder, riclassificando i contributi pubblici erogati a favore della Società
in base a voci rappresentative dei soggetti destinatari degli investimenti
effettuati dalla stessa. In merito al periodo di riferimento, essendo il presente
documento il primo Rapporto di sostenibilità della Società, ed essendo
quest’ultima non caratterizzata da un’attività ripetitiva bensì mutevole in
base alle esigenze dettate nel tempo dall’avvicinarsi dell’Evento, si è scelto di
utilizzare l’intero quadriennio 2009 - 2012.
Nel dettaglio, sono state individuate le seguenti categorie di Stakeholders, in
base alle quali suddividere le risorse finanziarie gestite dalla Società nel periodo
di riferimento:
• Fornitori opere (di costruzione del Sito, di connessione al Sito, tecnologiche,
per la ricettività);
• Altri fornitori (servizi e materiali);
• Personale (remunerazione diretta e indiretta, contributi);
• Comunità globale (iniziative per la promozione e la comunicazione
indirizzate ai diversi target di Expo Milano 2015);
• Paesi Partecipanti;
• Pubblica Amministrazione (imposte e tasse);
• Società Civile (istituzioni, fondazioni, associazioni, ecc. beneficiarie di
contributi a fondo perduto);
• Socierà Civile (contributi a fondo perduto ad associazioni e fondazioni
aventi finalità di sostegno ad attività promozionali o di interesse sociale
per la diffusione della conoscenza del Tema).
La tabella di seguito presenta la riclassificazione delle spese per Stakeholder
per il periodo 2009 - 2012. I dati evidenziano il contributo economico a favore
dei Fornitori coinvolti nella realizzazione delle opere di costruzione del Sito,
delle infrastrutture di connessione al Sito, delle infrastrutture tecnologiche
e delle opere necessarie alla ricettività (circa 91 milioni di euro). Da rilevare
anche il contributo a favore dei Fornitori legati all’approvvigionamento di
servizi e materiali (circa 45 milioni di euro) e al mondo del lavoro, con i costi
per il personale che si attestano a circa 39 milioni complessivi.
Tabella 6.4 - Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder
STAKEHOLDER
2009 – 2012
€ MILIONI
%
Fornitori opere
91,196
48,4
Altri fornitori
45,118
24
Personale
39,117
21
Comunità globale
6,194
3,3
Paesi partecipanti
4,390
2,3
Pubblica Amministrazione
1,097
0,6
Società Civile
0,679
0,36
70
71
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
Il modello si è articolato su tre livelli di analisi:
Grafico 6.2 – Riclassificazione delle voci di spesa per Stakeholder
• l’impatto economico diretto dell’Evento, riconducibile: a 1) gli investimenti
di Expo 2015 SpA; 2) i costi di gestione di Expo 2015 SpA e 3) gli investimenti
dei Paesi Partecipanti;
• l’indotto economico indiretto dell’Evento, imputabile: a 1) gli effetti indiretti
delle voci che costituiscono l’impatto economico diretto e 2) l’impatto
totale dell’incoming turistico;
• la legacy dell’Evento, ossia gli impatti di lungo termine derivanti
dall’Esposizione, in termini di: 1) start-up di imprese; 2) valorizzazioni del
patrimonio immobiliare; 3) sviluppo degli investimenti diretti esteri (IDE);
4) accresciuta attrattività turistica.
2,34 %
0,58 %
0,36 %
3,30 %
Fornitori Opere
20,83 %
Altri Fornitori
48,56 %
Personale
Partecipanti
24,03 %
Come evidenziato dai grafici 6.3 e 6.4, per il periodo 2012-2020 lo studio
ha stimato un impatto complessivo di 23,6 miliardi di euro di Produzione
aggiuntiva (dei quali 3,2 Miliardi di impatti diretti, 14,2 miliardi di impatti
indiretti e indotto e 6,2 miliardi di legacy), ed un incremento totale del
Valore Aggiunto pari a 10 miliardi la cui distribuzione per tipo di impatto è
abbastanza simile a quella vista per la produzione. In termini occupazionali,
inoltre, lo studio ha stimato un indotto di circa 191 mila unità di lavoro annue
(Grafico 6.5).
Promozioni
Stato e Enti locali
Pubblico
(contributo a fondo perduto)
Grafico 6.3 - L’indotto
di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva
25
€ miliardi
6.5 L’indotto economico dell’Evento
Expo Milano 2015 rappresenta un Evento di notevole e strategica rilevanza
per lo sviluppo economico della Città di Milano, del territorio lombardo,
nonché dell’intero Paese. Grazie all’accresciuta dotazione infrastrutturale ed
alla maggiore e rinnovata dinamicità dell’attività economica, lo svolgimento
dell’Evento avrà significative ricadute in termini produttivi, occupazionali e,
in termini più generali, di maggiore attrattività e competitività dell’economia
locale e nazionale nel contesto globale, anche negli anni successivi alla
conclusione dell’Esposizione Universale.
20
6,2
23,6
Legacy
TOTALE
14,2
15
10
5
Nel 2012, su commissione di Expo 2015 e della Camera di Commercio di
Milano, un team di analisti economici della SDA Bocconi ha realizzato uno
studio per la valutazione dell’impatto dell’Evento sul sistema economico
nazionale, lombardo e milanese per il periodo di riferimento 2012-2020. Il
modello di stima economica elaborato sarà messo a disposizione del BIE
per la valutazione economica dell’impatto delle future Esposizioni Universali.
0
3,2
Impatti diretti
(s/t)
Impatti indiretti
e indotti
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015.
Un’analisi di impatto economico.
SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)
72
73
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
Più in dettaglio, in merito agli impatti diretti legati all’Evento, lo studio ha
stimato (Tabelle 6.5, 6.6, 6.7):
Grafico 6.4 – L’indotto
di Expo Milano 2015: Valore aggiunto
€ miliardi
10
2,5
8
10
In merito agli impatti indiretti, lo studio evidenzia la rilevanza delle ricadute
economiche riconducibili ai flussi turistici attratti dall’Evento ed in grado di
generare 8,8 miliardi di Produzione aggiuntiva, un incremento del Valore
Aggiunto di 3,8 miliardi, nonché circa 74 mila nuovi posti di lavoro. Lo studio
ha stimato, inoltre, una spesa pro-capite media pari a 96 euro al giorno per
gli italiani e a 136 euro al giorno per gli stranieri.
6,1
6
4
2
0
1,4
Impatti diretti
(s/t)
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015.
Un’analisi di impatto economico.
SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)
Impatti indiretti
e indotti
• 1,3 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di valore aggiunto e circa
12 mila Unità di lavoro quali ricadute generate dagli investimenti
infrastrutturali di Expo 2015 SpA;
• 900 milioni di Produzione aggiuntiva, 400 milioni di Valore Aggiunto e circa
8 mila Unità di lavoro, quali impatti derivanti dai costi di gestione dell’Evento;
• 1 miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 Milioni di Valore Aggiunto e circa
9 mila Unità di lavoro quali impatti degli investimenti dei Paesi Partecipanti.
Legacy
TOTALE
In considerazione della maggiore esposizione della città e del Paese che
ospitano l’Esposizione Universale, degli eventi organizzati per promuoverla e,
quindi, della conseguente maggiore conoscenza nei circuiti turistici mondiali,
lo studio ha stimato anche gli impatti a lungo termine legati alla maggiore
attrattività turistica. In particolare, lo studio ha stimato il flusso aggiuntivo di
turisti nei periodi diversi da quello di svolgimento dell’Evento, per un impatto
economico pari a 1,2 miliardi di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore
Aggiunto e circa 10.000 Unità di lavoro.
Sempre in termini di legacy, tra le ricadute economiche più significative
dell’Evento, lo studio evidenzia anche i benefici per il patrimonio immobiliare.
In particolare, grazie agli investimenti per il Sito Espositivo e agli interventi di
valorizzazione degli immobili dell’area milanese, lo studio ha stimato circa
1 Miliardo di Produzione aggiuntiva, 500 milioni di Valore aggiunto e 8 mila
posti di lavoro.
Grafico 6.5 - L’indotto economico
di Expo Milano 2015: Unità di lavoro
Infine, lo studio ha stimato 1,7 miliardi di Produzione aggiuntiva attivata dalla
nascita di imprese start-up, per un valore aggiunto di 700 milioni e 12.400
nuovi posti di lavoro.
200
unità di lavoro/migliaia
47
191
Legacy
TOTALE
150
114
100
50
0
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015.
Un’analisi di impatto economico.
SDA Bocconi 2013 (b.t.=breve termine)
30
Impatti diretti
(s/t)
Impatti indiretti
e indotti
74
75
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 06
Tabella 6.5 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Produzione aggiuntiva (€/miliardi)
Tabella 6.7 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Unità di lavoro (migliaia)
EVENTO
EVENTO
IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”)
IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”)
Investimenti
Expo 2015 SpA
Costi di gestione
Expo 2015
Investimenti Paesi Partecipanti
Investimenti
Expo 2015 SpA
Costi di gestione
Expo 2015
Investimenti Paesi Partecipanti
1,3
0,9
1,0
12,3
8,2
9,4
IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”)
IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”) )
Effetti indiretti/indotti
Investimenti Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Gestione Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Investimenti
Paesi Partecipanti Expo 2015
Effetti totali
dei flussi turistici
Effetti indiretti/indotti
Investimenti Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Gestione Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Investimenti
Paesi Partecipanti Expo 2015
Effetti totali
dei flussi turistici
2,3
1,3
1,8
8,8
16,9
10,2
13,0
73,7
LEGACY EVENTO
LEGACY EVENTO
Effetti totali nuove imprese
generate da evento
Effetti valorizzazione
patrimonio immobiliare
Effetto incremento IDE
Effetto crescita attr. turistica
Effetti totali nuove imprese
generate da evento
Effetti valorizzazione
patrimonio immobiliare
Effetto incremento IDE
Effetto crescita attr. turistica
1,7
1,0
2,3
1,2
12,4
8,3
16,5
10,2
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.
Tabella 6.6 – L’impatto economico di Expo Milano 2015: Valore aggiunto (€/miliardi)
EVENTO
IMATTO DI I LIVELLO (“DIRETTO”)
Investimenti
Expo 2015 SpA
Costi di gestione
Expo 2015
Investimenti Paesi Partecipanti
0,5
0,4
0,5
IMATTO DI II LIVELLO (“INDIRETTO” E “INDOTTO”)
Effetti indiretti/indotti
Investimenti Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Gestione Expo 2015
Effetti indiretti/indotti
Investimenti
Paesi Partecipanti Expo 2015
Effetti totali
dei flussi turistici
1,0
0,6
0,7
3,8
LEGACY EVENTO
Effetti totali nuove imprese
generate da evento
Effetti valorizzazione
patrimonio immobiliare
Effetto incremento IDE
Effetto crescita attr. turistica
0,7
0,5
0,8
0,5
Fonte: L’indotto di Expo Milano 2015. Un’analisi di impatto economico. SDA Bocconi 2013.
76
77
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
IL QUADRO
DI RIFERIMENTO
AMBIENTALE
78
79
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
7.1 Gli impatti ambientali dell’Evento
e gli impegni di Expo 2015
Nel quadro dei principi sanciti dalla Carta dei Valori e degli Impegni a
fondamento dell’organizzazione e gestione dell’Esposizione Universale di
Milano, Expo 2015 ha definito tre obiettivi generali:
• conseguire elevati livelli di prestazioni ambientali e sociali nell’organizzazione e gestione dell’Evento;
• fornire un buon esempio e un modello di riferimento (benchmark) per le
prossime Esposizioni e per i futuri grandi eventi in generale;
• valorizzare l’occasione unica che l’Esposizione Universale offre, per
ampiezza del coinvolgimento e per visibilità, per diffondere conoscenze
e condividere idee e pratiche più sostenibili.
Sotto il profilo ambientale, in particolare, Expo 2015 ha tradotto questi
obiettivi in una serie di impegni specifici che definiscono, nel complesso,
il quadro di riferimento rispetto cui misurare e valutare la sostenibilità
ambientale dell’Evento Expo Milano 2015. Tali impegni si riferiscono sia
ad azioni volte a dare attuazione alle prescrizioni legislative stabilite in
sede di Valutazione Ambientale Strategica (VAS), di Valutazione di Impatto
Ambientale (VIA) e di successivi provvedimenti normativi, sia ad attività e
iniziative volontarie, definite già dalla fase di candidatura e riconfermate da
Expo 2015 con il Dossier di Registrazione. Gli impegni ambientali sottoscritti
da Expo 2015 sono riconducibili a tre ambiti principali:
1)
•
•
•
•
Definire un set di Obiettivi Ambientali Macro:
Minimizzare la domanda di energia;
Utilizzare energia da fonti rinnovabili;
Utilizzare prodotti e/o servizi con minor impatto ambientale;
Ridurre il più possibile la produzione di rifiuti alla fonte, organizzare e
realizzare un sistema di raccolta differenziata finalizzato ad inviare a
recupero e riciclo la maggior quantità possibile di rifiuti;
• Contenere i consumi idrici e adottare sistemi di riciclo dell’acqua;
• Valutare gli impatti ambientali delle attività svolte.
2) Applicare standard ambientali e di sostenibilità riconosciuti a livello
internazionale, quali:
• il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e lo standard ISO14001:2004
sui sistemi di gestione ambientale;
• lo standard ISO 20121:2012 – Event Sustainability Management System,
per quanto riguarda l’organizzazione e la gestione sostenibile degli eventi;
• il protocollo LEED (Leadership in Energy and Environmental Design) dello
U.S. Green Building Council (USGBC), nell’ambito dell’edilizia sostenibile;
• lo standard ISO 14064:2006, con riferimento all’inventario delle emissioni
di gas climalteranti;
• le Sustainability Reporting Guidelines della Global Reporting Initiative
(GRI) per la redazione del Rapporto di Sostenibilità.
3) Misurare e comunicare le prestazioni raggiunte annualmente, attraverso:
• la conduzione di monitoraggi nei diversi comparti ambientali interessati
dall’Evento;
• la realizzazione di un Inventario delle emissioni di gas ad effetto serra
(GHG o anche CO2eq);
• la redazione e la diffusione del Rapporto di Sostenibilità.
7.2 Il Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015
L’organizzazione e gestione di un’Esposizione Universale genera – sul
Sito che la ospita e, più in generale, su tutto il territorio interessato dalla
manifestazione – una serie di impatti significativi sotto il profilo ambientale
e sociale, offrendo allo stesso tempo un’opportunità unica per adottare
criteri di sostenibilità e per promuoverne la diffusione fra gli Stakeholders.
Muovendo da tale consapevolezza, Expo 2015 ha deciso di implementare
un Sistema finalizzato a gestire in modo integrato gli aspetti ambientali e
sociali connessi all’Evento, adottando a questo scopo i seguenti standard
internazionali:
• il Regolamento Europeo EMAS 1221/2009/CE e/o lo standard ISO
14001:2004,
• la norma internazionale ISO 20121:2012, Event sustainability management
systems - Requirements with guidance for use.
Rispetto alle proposte formulate nel Dossier di Registrazione, la scelta a
favore di questi riferimenti è stata dettata da una serie di considerazioni in
relazione alle peculiarità dell’Evento e dall’obiettivo di garantire massima
funzionalità al Sistema di Gestione Integrato di Expo 2015, oltreché da
una valutazione delle esperienze già maturate nell’adozione dei Sistemi
di Gestione nell’organizzazione e gestione di eventi, in diversa misura,
analoghi ad Expo Milano 2015 (altre Esposizioni Universali e le Olimpiadi). In
particolare, il recente standard ISO 20121, essendo concepito espressamente
per la gestione sostenibile degli eventi, consente di focalizzarsi sugli aspetti
e sugli impatti peculiari delle manifestazioni, considerandoli in un’ottica
integrata ambientale, sociale e di sicurezza dei lavoratori. L’adozione di un
Sistema di Gestione Ambientale secondo il Regolamento EMAS invece –
nella misura in cui prevede il coinvolgimento di un ente pubblico nella fase
di verifica e controllo – garantisce una forte credibilità dello strumento verso
gli Stakeholders esterni. Allo stesso tempo, il Regolamento si pone già oggi
in una prospettiva di applicabilità a livello mondiale e non più solo europeo.
L’esperienza applicativa di Expo 2015 potrebbe, infine, rappresentare un
contributo nell’ambito del processo di revisione di EMAS, che condurrà alla
quarta versione del Regolamento.
Già da fine 2011 sono state condotte alcune attività preparatorie che
hanno incluso un audit di verifica di conformità legislativa in materia di
ambiente, presso le sedi di Expo 2015 SpA. Nell’ambito di tali verifiche è
stata riscontrata l’assenza di apparecchiature che utilizzano gas CFC e HCFC
lesivi dello strato di ozono. Inoltre, la Società ad oggi non ha ricevuto multe
o sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti e leggi in
materia ambientale.
Le attività di progettazione e sviluppo del Sistema di Gestione Integrato (SGI)
di Expo 2015 sono iniziate nel 2013 ed hanno ad oggi condotto:
• alla definizione del campo di applicazione del Sistema;
• all’avvio delle attività di Analisi Ambientale Iniziale ai fini dell’identificazione
degli aspetti ambientali significativi, diretti e indiretti, e della valutazione
della loro significatività;
• alla definizione di misure e strumenti di controllo operativo sulle attività
80
81
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
gestite, direttamente e indirettamente (es.: appalti, attività di Fornitori e
Partner);
• all’implementazione di un Programma di audit ambiente e sicurezza nei
cantieri.
Il campo di applicazione del SGI comprende tutte le attività svolte
dall’organizzazione nelle fasi di pre-evento, evento e post-evento e in
particolare:
•
•
•
•
la progettazione e la realizzazione delle opere per il Sito Espositivo;
l’organizzazione e la gestione dell’Evento Expo Milano 2015;
l’organizzazione e la gestione degli eventi di avvicinamento;
la dismissione del Sito Espositivo.
Il piano per la gestione rifiuti dell’Evento
I criteri di gestione dei materiali post-utilizzo e post-consumo (i cosiddetti rifiuti) dell’Esposizione Universale di
Milano sono tesi al rispetto dei principali obiettivi di sostenibilità ambientale, ossia:
• minimizzazione del prelievo di risorse;
• minimizzazione della produzione di scarti da avviare a smaltimento;
• massimizzazione dei tassi di riuso, riciclo e recupero.
Sotto questo profilo, i criteri guida sono coerenti con la legislazione e le politiche europee di settore, che vengono
considerate lo schema concettuale e strategico più avanzato, a livello mondiale, sulla sostenibilità in tema di gestione
dei rifiuti.
Partendo da questi criteri, nel 2013 è iniziata l’attività di pianificazione del modello di gestione da applicare nel
Sito durante il semestre espositivo, che ha tenuto conto anche degli obblighi derivanti dalla Procedura VIA e delle
condizioni organizzative, logistiche e relative alle attività di approvvigionamento, gestione delle aree espositive,
pulizie e asportazione dei materiali di scarto.
Il modello preliminare individuato dovrà essere ulteriormente dettagliato nel prossimo anno ed Expo 2015 è
impegnata nel coinvolgere in maniera robusta i Partecipanti e, non da ultimo, i Visitatori, affinché sia raggiunto
l’obiettivo di massimizzare la raccolta differenziata di rifiuti (l’82,3% per la fase di Evento, dallo Studio di Impatto
Ambientale confermato dal decreto VIA della Regione Lombardia), facendone un caso di scuola almeno per quanto
riguarda la frazione di rifiuti generati dai Visitatori stessi.
7.3 Gli interventi di bonifica sul Sito Espositivo
Nella prima metà del XX secolo una parte dell’areale che include la superficie
del Sito Espositivo era occupata da impianti di produzione industriale e una
parte invece era agricola e si è trasformata, nel tempo, in spazio per impianti
di natura logistica e servizi comunali. La realizzazione del nuovo Polo di Fiera
Milano ha dato avvio ad un processo di trasformazione e riqualificazione
dell’intero areale, attraverso la dismissione o rilocazione degli impianti
produttivi e la definizione di una nuova vocazione di queste aree. Tuttavia,
le attività precedenti questa trasformazione hanno lasciato tracce inquinanti
in alcune porzioni di terreno: per questo sono state previste operazioni di
bonifica prima di essere restituite alla fruizione collettiva.
A partire dal 2010, Expo 2015 ha condotto una prima indagine ambientale
e successive caratterizzazioni dei suoli del Sito Espositivo, al fine di
verificare eventuali superamenti dei limiti delle Concentrazioni Soglia di
Contaminazione definiti in base alla destinazione d’uso prevista dei terreni
(verde residenziale). Si è proceduto attraverso la ripartizione del Sito in
comparti al fine di approfondire le analisi. Al termine del procedimento sono
stati individuati 10 areali assoggettati, in forza di decreti regionali, a bonifica
fino al raggiungimento dei limiti di soglia per destinazione d’uso. Ad oggi le
attività di bonifica sono state avviate per tutti gli areali e per 3 di questi è già
stato rilasciato il certificato di avvenuta bonifica (CAB) da parte di Provincia
di Milano, l’Ente preposto a tale attività. Si prevede che l’intera bonifica si
concluda entro l’anno in corso.
7.4 Il Piano di Monitoraggio Ambientale
Tra le principali prescrizioni contenute nel Decreto VIA (cfr.: Capitolo 3 del
Rapporto), è prevista la realizzazione di un Piano di Monitoraggio Ambientale
(PMA), che Expo 2015 deve elaborare, previa verifica e approvazione da parte
dell’Osservatorio Ambientale. Sotto il profilo temporale, il Piano si articola in
quattro fasi, in relazione allo sviluppo del ciclo di vita dell’Evento:
• una fase ante operam, svolta nel 2011-2012;
• una fase di cantiere, in corso, che copre il periodo gennaio 2013 – aprile
2015;
• una fase di evento, da svolgersi nel periodo maggio – ottobre 2015;
• una fase di dismissione, da svolgersi orientativamente nel periodo
novembre 2015 – ottobre 2016.
Alla fase di dismissione seguirà una fase post-Expo, in cui le decisioni e le
attività di sviluppo dell’area saranno di competenza della società Arexpo, cui
Expo 2015 avrà restituito il Sito Espositivo.
Sotto il profilo spaziale, i rilevamenti del PMA si riferiscono al Sito
destinato ad ospitare Expo Milano 2015 e il suo intorno, in cui si prevede
si potranno manifestare i principali effetti, sulle matrici ambientali, dovuti
alla realizzazione delle opere e allo svolgimento dell’Evento, con particolare
riferimento ai recettori sensibili presenti nell’area. Tale intorno è definito con
geometria variabile, a seconda della matrice ambientale in esame.
Sia in fase ante operam sia in fase di cantiere, sono inoltre previste campagne
82
83
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
di misura da effettuarsi in luoghi diversi dal Sito Espositivo (es.: aree interessate
dai parcheggi remoti, aree interessate da interventi di compensazione, etc.).
Ad oggi, Expo 2015 ha attuato il Piano di Monitoraggio Ambientale Ante
Operam, completo di relazione conclusiva, e sta svolgendo il Piano di
Monitoraggio in Fase di Cantiere, che è in corso di validazione da parte di
ARPA e dell’Osservatorio Ambientale.
1) COMPONENTE AMBIENTALE: ATMOSFERA
Obiettivi
Verificare la qualità dell’aria allo stato di partenza, ovvero prima del verificarsi degli impatti attesi in relazione:
• alle attività di cantiere, costituiti soprattutto dalle polveri sollevate, in particolare per il contributo dovuto agli
spostamenti dei mezzi pesanti su strade non asfaltate;
• alla fase di evento, legati alle emissioni dal traffico veicolare indotto al di fuori del Sito, con attenzione particolare alle
aree interessate dai parcheggi remoti.
7.4.1 I risultati del Monitoraggio Ante Operam
Il monitoraggio ante operam è stato finalizzato a definire e caratterizzare
la situazione ambientale di partenza del Sito Espositivo e del suo intorno
prima dell’inizio della sua trasformazione, e di poter quindi disporre di un
riferimento rispetto cui valutare gli effetti imputabili alle trasformazioni e alle
attività legate a Expo Milano 2015.
Le componenti ambientali oggetto di monitoraggio sono state:
1) Atmosfera;
2) Ecosistemi;
3) Fauna;
4) Flora e vegetazione;
5) Acque sotterranee;
6) Rumore.
I campionamenti e le analisi indicate nei Piani di Monitoraggio sono state tutte
concordate con ARPA nell’ambito di apposite riunioni durante le quali si sono
definiti: localizzazione dei punti di campionamento, frequenza e durata delle
campagne di monitoraggio, scelta dei parametri da monitorare, metodologia
di analisi, metodologia di elaborazione statistica dei dati, protocollo di invio
al database regionale di ARPA.
Le schede di seguito sintetizzano i risultati principali del monitoraggio per
ciascuna delle componenti analizzate. Ulteriori dettagli sono disponibili
all’indirizzo:
ttp://www.expocantiere.expo2015.org/sostenibilita-ambientale
Area oggetto di monitoraggio
L’area dei Comuni interessati dal Sito Espositivo, caratterizzata da:
• popolazione superiore a 250.000 abitanti, alta densità abitativa, di attività industriali e di traffico;
• elevata densità di emissioni di particolato (PM10 primario), biossido di azoto (NO2) e composti organici volatili (COV);
• situazione meteorologica avversa per la dispersione degli inquinanti (velocità del vento limitata, frequenti casi di
inversione termica, lunghi periodi di stabilità atmosferica caratterizzata da alta pressione).
Principali riferimenti normativi
D.G.R. n.2605 del 30.11.2011; D. Lgs. n. 152/2006 e s.m.i.
Articolazione temporale e spaziale
Dal 4 al 9 agosto 2012 sono state effettuate misurazioni tramite tre centraline mobili posizionate nei punti Cascina Triulza;
Fiera di Rho-Pero; Ospedale Sacco in prossimità del Sito, al fine di rilevare:
• la concentrazione media giornaliera di PM10;
• la concentrazione media giornaliera di IPA (Idrocarburi Policiclici Aromatici) nel PM10.
Sono stati inoltre analizzati i dati rilevati dalle centraline ARPA; in particolare:
• per il PM10, le centraline di Arese, Milano Pascal e Milano Senato;
• per gli IPA, le centraline di Milano Pascal e Milano Senato;
• per gli NO2 le centraline di Pero, Arese Rho.
Principali risultati
Le misure effettuate hanno mostrato, con riferimento ai limiti previsti dalla normativa:
• per il PM10, nessun superamento della concentrazione media giornaliera di 50 μg/m³, con valori costantemente più
elevati degli altri presso la Cascina Triulza;
• per gli IPA, valori sempre minori di 0,02 ng/m3, ampiamente inferiori al valore obiettivo di 1 ng/m3 fissato sulla media
annua;
• per l’NO2, l’analisi delle tre centraline ARPA ha evidenziato che l’area è caratterizzata da medie annue superiori al valore
limite di 40 μg/m3, seppure con un trend decrescente negli anni, mentre il numero di superamenti della media oraria
di 200 μg/m3 è ampiamente inferiore alla soglia dei 18 superamenti annui.
84
85
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
2) COMPONENTE AMBIENTALE: ECOSISTEMI
Obiettivi
Gli obiettivi del monitoraggio sono riferiti all’ ”eco-mosaico” del Sito Espositivo (cioè delle diverse componenti ambientali
e del paesaggio del Sito), in termini di:
• analisi delle variazioni della sua struttura fisica, attraverso il riconoscimento delle nuove unità ambientali potenzialmente
significative;
• riconoscimento delle valenze ecologiche ad esso associate.
Area oggetto di monitoraggio
L’area del Sito Espositivo.
Principali riferimenti normativi
In assenza di norme tecniche specifiche sui contenuti operativi per gli ecosistemi, il sistema di valutazione e gli indicatori
adottati si sono basati sui riferimenti esistenti a livello regionale, nazionale ed europeo: a) le norme della Regione
Lombardia in tema di Rete Ecologica Regionale polivalente; b) la Strategia nazionale per la biodiversità del 2010; c) il
Quadro Strategico Comune europeo 2014-2020 (SWD(2012) 61 final, part II).
Articolazione temporale e spaziale
È stata svolta un’unica sessione di indagine, il 19 settembre 2012, su dieci porzioni di territorio all’interno del Sito Espositivo,
rappresentative delle unità ambientali dell’area. Per ogni zona sono stati rilevati i parametri caratterizzanti, quali: la
topografia generale (es.: condizioni complessive delle pendenze, presenza di discontinuità), la natura delle superfici (es.:
suolo fertile), gli elementi idrici, vegetali e faunistici, nonché gli elementi di presenza antropica (es.: attività di cantiere in
corso). Per ogni zona, è stata quindi compilata una scheda descrittiva, in cui sono state annotate informazioni in grado di
rendere conto delle funzionalità ecologiche e dell’attitudine a produrre servizi ecosistemici.
Principali risultati
Le analisi hanno permesso di verificare il ruolo ecologico del Sito all’interno della Rete Ecologica Regionale prima della
sua trasformazione. Sono stati valutati i processi e i servizi ecologici dell’area – es.: la presenza di suolo organico, il ruolo
nel ciclo dell’acqua, la biodiversità animale e vegetale – e i fattori di criticità dell’area (es.: la presenza di piante allergeniche o infestanti).
3) COMPONENTE AMBIENTALE: FAUNA
Obiettivi
Le attività di monitoraggio della fauna ornitica sono state svolte al fine di verificare il potenziale contributo positivo degli
assetti ecosistemici che si verranno a strutturare, nel tempo, all’interno del Sito Espositivo.
L’area è collocata in un ambito metropolitano, privo di valenze naturalistiche e di specifico interesse ecologico, sul quale
gravano importanti fattori di pressione (barriere infrastrutturali, urbanizzato, insediamenti produttivi, intenso traffico, alta
concentrazione di inquinanti in atmosfera, edifici dismessi, ecc.).
In particolare, nessuna specie tra quelle identificate dalle liste dell’IUCN è stata rilevata nell’area di studio.
Tuttavia, in un comprensorio di pochi chilometri in linea d’aria attorno ad essa, sono presenti diverse aree verdi già
colonizzate da fauna selvatica e con le quali la zona interessata dall’Evento – una volta ripristinata – potrebbe porsi
in connessione funzionale per quanto attiene le specie mobili in grado di superare le barriere ecologiche presenti al
contorno (edifici ed infrastrutture lineari). In questo senso, gli uccelli costituiscono il gruppo faunistico più adatto ad
essere utilizzato come indicatore di qualità ambientale.
Area oggetto di monitoraggio
Sono state individuate e indagate 8 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo (fino a un
massimo di 5.400 m), nei Comuni di Milano, Arese, Bollate e Rho.
Articolazione temporale e spaziale
I rilievi si sono svolti il 22 e 23 agosto 2012. Il rilevamento delle specie è avvenuto attraverso l’osservazione diretta degli
individui e l’ascolto delle vocalizzazioni durante il periodo riproduttivo, integrate dall’osservazione di tutti i segni, diretti ed
indiretti, di presenza. Sono stati così censiti tutti gli uccelli individuati direttamente (vista, canto, richiami) ed indirettamente
(segni, tracce, nidi).
Principali risultati
Il monitoraggio ha permesso di tracciare un quadro informativo di partenza delle comunità ornitiche locali. Il quadro
emerso è risultato buono, coerentemente con le potenzialità di fine agosto dei luoghi indagati, censendo le specie
residenziali, le nidificanti tardive e molte nidificanti primaverili.
Complessivamente, sono state osservate 37 specie su 117 potenzialmente censibili nell’intero arco annuale di riferimento
(da marzo a settembre), pari al 31,6% del totale.
È stato rilevato un numero di esemplari osservati pari a 455. Il maggior numero di contatti, in termini di individui osservati
nelle singole stazioni, è risultato per lo più proporzionale alle stazioni con il maggior numero di specie.
In generale, ciò rappresenta un buon elemento di caratterizzazione del territorio indagato; infatti, in ambienti fortemente
antropizzati come quelli in esame, un elevato numero di individui non necessariamente è sinonimo di qualità ambientale,
dal momento che di solito le specie più numerose in agosto sono quelle più comuni e generaliste, come la Cornacchia
grigia o lo Storno, con concentrazioni di uccelli in relazione alla biologia post-riproduttiva di tali specie.
86
87
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
4) COMPONENTE AMBIENTALE: FLORA E VEGETAZIONE
Obiettivi
Le attività di monitoraggio degli effetti inducibili sul comparto vegetazionale sono state finalizzate a verificare, nel tempo,
l’eventuale introduzione e sviluppo di specie vegetali esotiche e/o patogene, con conseguente variazione qualitativa delle
fitocenosi (cioè dei complessi di piante che crescono in un determinato ambiente fisico e chimico).
Area oggetto di monitoraggio
Sono state identificate e indagate 24 stazioni di controllo, localizzate a diverse distanze dal Sito Espositivo, nei Comuni di
Arese, Baranzate, Bollate, Novate Milanese, Milano, Pero, Rho e Settimo Milanese.
Articolazione temporale e spaziale
Dal 25 settembre al 3 ottobre 2012. È stata impostata una metodologia finalizzata a caratterizzare le diverse unità
ecosistemiche caratterizzanti le stazioni di controllo, attraverso: a) il riconoscimento della relativa tipologia fisionomica;
b) il riconoscimento di eventuali stati di alterazione fitosanitaria; c) l’elenco delle specie autoctone prevalenti per strato
vegetazionale di costituzione ed attribuzione di indici di copertura relativa; d) l’elenco di tutte le specie esotiche per
strato vegetazionale assunto ed attribuzione di indici di copertura relativa; e) l’evidenziazione della copertura percentuale
complessiva delle specie autoctone e delle esotiche.
Principali risultati
Il quadro vegetazionale emerso ha evidenziato uno stato di significativo degrado e banalizzazione ecosistemica, in cui
le specie esotiche dominano pressoché ovunque sulle autoctone. Tale condizione è strettamente correlata alla tipologia
dei luoghi oggetto di indagine, rappresentativi di unità degradate, spesso abbandonate, e pertanto più soggette a possibili
colonizzazioni/evoluzioni di avventizie.
Tra le specie esotiche, l’Ambrosia – fortemente allergenica – è stata rilevata quasi ovunque, specialmente in corrispondenza
di aree abbandonate o ai margini delle unità vegetazionali, anche se poco degradate, ove ha trovato terreni recentemente
smossi e, quindi, ha rapidamente colonizzato. La diffusione della specie è legata anche dalla presenza di numerose
microdiscariche e insediamenti dismessi, degradati o comunque non gestiti, localizzati nei pressi delle aree indagate.
5) ECOMPONENTE AMBIENTALE: ACQUE SOTTERRANEE
Obiettivi
Verificare lo stato qualitativo delle acque sotterranee soggiacenti il Sito nel contesto dei piani di bonifica previsti.
Area oggetto di monitoraggio
Le indagini, eseguite attraverso una rete di 11 piezometri realizzati perimetralmente all’area del Sito Espositivo, hanno
individuato un sistema a falde sovrapposte che può essere così schematizzato:
• probabile presenza di falde sospese stagionali (a profondità di circa 6-7 m);
• una prima falda libera contenuta nella parte più superficiale del primo acquifero (circa 10-15 m);
• una seconda falda semiconfinata (ad una profondità media compresa tra 50 e 100 m) separata da quella soprastante da
un setto argilloso, che limita gli scambi verticali.
Principali riferimenti normativi
D. Lgs. 152/2006 e s.m.i.
Articolazione temporale e spaziale
Sono state eseguite 5 campagne di misura: settembre 2011; gennaio 2012; aprile 2012; settembre 2012; dicembre 2012.
Le indagini ante operam sono state effettuate ricercando i valori di concentrazione nelle acque dei seguenti parametri:
metalli (cadmio, cromo, nichel, piombo, rame, zinco, arsenico, mercurio; BTEX (Benzene, Toluene, Etilbenzene, Xileni);
IPA; idrocarburi; alifatici clorurati cancerogeni e non cancerogeni; fitofarmaci.
Principali risultati
Le evidenze emerse – coerenti con la contaminazione riscontrata nei terreni, costituita da metalli e idrocarburi – non
vedono attualmente la presenza di contributi alla contaminazione della falda da parte del Sito. I progetti di bonifica
prevedono che, qualora il monitoraggio mettesse in evidenza anomalie rispetto alla situazione idrochimica attuale, verrà
messo in pratica uno specifico protocollo di intervento finalizzato alla messa in sicurezza delle acque sotterranee.
88
89
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
6) COMPONENTE AMBIENTALE: RUMORE
Obiettivi
Definire l’impatto acustico sull’area prima dell’inizio dei lavori per poterne misurare le variazioni durante le fasi successive.
Area oggetto di monitoraggio
L’area indagata è influenzata principalmente dalla rumorosità generata dalle infrastrutture viarie che la circondano:
Autostrada A8, Strada Provinciale SP46, Autostrada A4, viabilità locale nell’intorno del Sito, Ferrovia Alta Velocità
Torino-Milano e Ferrovia Domodossola - Milano. I recettori sensibili più prossimi al Sito sono:
• a Milano: l’Ospedale Sacco;
• a Baranzate: l’asilo nido “Il giardino dei glicini”; le scuole materne “S. Arialdo”, “Sauro”, “XX Settembre” e “Sacro Cuore”;
la scuola primaria “G. Rodari” e la scuola media “G. Galilei”;
Oltre a tali recettori, è da considerare con attenzione anche l’Istituto Penitenziario di Bollate, molto prossimo al Sito
Espositivo.
Principali riferimenti normativi
DPCM 14/11/97; DPCM 01/03/91.
Articolazione temporale e spaziale
Le misure sono state effettuate tra l’11 luglio e il 29 luglio 2011. I livelli di rumore rilevati presso i recettori sopra indicati
sono stati confrontati con i limiti previsti dalle normative a seconda della classe acustica assegnata dai rispettivi piani di
classificazione.
Principali risultati
Dalle rilevazione è emerso come già nello stato attuale vi siano dei superamenti dei limiti previsti dal piano di classificazione
acustica. I superamenti si registrano in particolar modo durante l’ambito notturno e presso ricettori prossimi alle vie di
traffico. Vi sono poi superamenti nell’area dell’ospedale, anche per via dei limiti più restrittivi, e alcuni superamenti nelle
zone industriali.
7.5. La Valutazione di Impatto sulla Salute Pubblica
Nell’ambito delle valutazioni sugli impatti dell’Evento prescritte dal Decreto
VIA, Expo 2015 ha avviato anche uno studio finalizzato a valutare se le
previste modificazioni ambientali possano comportare eventuali effetti sulla
salute della popolazione che si troverà ad esserne interessata. In particolare,
il progetto di Valutazione di Impatto sulla Salute (VIS) si articola in due
sottoprogetti:
• Sottoprogetto 1: Esposizione a PM10 e NO2 – Effetti e Impatto sulla
Salute
L’obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell’esposizione
a particolato (PM10) e biossido di azoto (NO2) nella fase ante-operam
e valutare l’impatto di queste esposizioni in tale fase e in quelle future di
cantiere, evento e dismissione. Le attività svolte hanno ad oggi condotto:
- alla definizione della popolazione oggetto di studio, identificata nel
totale della popolazione dei 6 Comuni a nord di Milano (Rho, Pero,
Bollate, Baranzate, Novate Milanese, Arese), più gli abitanti del Comune
di Milano residenti entro 3 km dalla piastra espositiva (per un totale di
238.393 individui);
- alla strutturazione del database e all’acquisizione di parte dei dati e
delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull’inquinamento
atmosferico dall’ARPA, dati sanitari su ricoveri e mortalità dalle ASL, dati
sulla presenza di altri cantieri e sulle aziende a Rischio di Incidente
Rilevante situate sul territorio indagato, etc.);
- alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli
effetti dell’esposizione a PM10 ed NO2 sulla salute, attraverso l’utilizzo
di indicatori quali i ricoveri, le prestazioni ambulatoriali, gli accessi in
Pronto Soccorso, la mortalità.
• Sottoprogetto 2: Esposizione a Rumore – Effetti e Impatto sulla Salute
L’obiettivo è quello di stimare gli effetti sulla salute dell’esposizione a
rumore per valutarne l’impatto in fase ante-operam, e negli scenari futuri
considerati (cantiere, esercizio e dismissione). Le attività svolte hanno ad
oggi condotto:
- alla definizione della popolazione oggetto di studio, di dimensioni
inferiori rispetto a quella considerata per il Sottoprogetto 1 e basata
sui dati già raccolti ed utilizzati per stimare l’impatto ambientale del
rumore nell’ambito dello Studio di Impatto Ambientale (SIA) realizzato
nell’ambito della procedura di VIA (circa 6.000 individui);
- alla strutturazione del database e all’acquisizione di parte dei dati e
delle informazioni dalle diverse fonti (dati sull’inquinamento acustico
dal SIA, dati farmaceutici dalle ASL, etc.);
- alla definizione del modello statistico da utilizzare per le stima degli
effetti del rumore sulla salute.
7.6 La certificazione LEED
Expo 2015 ha assunto l’impegno, nell’ambito del Dossier di Registrazione,
di fare riferimento ai criteri del sistema di certificazione statunitense LEED
(Leadership in Energy and Environmental Design) nella progettazione e
realizzazione del Sito Espositivo. Il sistema di certificazione degli edifici LEED
– messo a punto dal Green Building Council (GBC) USA, associazione no
profit fondata nel 1993 – è un sistema volontario per l’adozione di criteri
e soluzioni ad alte prestazioni ambientali nella progettazione, costruzione
e gestione di edifici ed aree territoriali che si sta sviluppando sempre più
a livello internazionale. Ad oggi, è infatti applicato in 140 Paesi con oltre
20.000 soggetti aderenti al GBC che lo promuove. La caratteristica
sostanziale del sistema LEED consiste nel richiedere una progettazione
integrata che riguarda l’intero edificio o l’area da sviluppare in relazione al
rispetto di una serie di requisiti ambientali e di salubrità degli edifici, quali:
riduzione dell’effetto “isola di calore”, scelta dei materiali impiegati, nuove
piantumazioni, infrastrutture di collegamento e sviluppo della mobilità
sostenibile, riduzione del consumo di acqua potabile e recupero di quella
piovana, progettazione di edifici permanenti efficienti dal punto di vista
energetico, gestione sostenibile del cantiere.
La certificazione LEED, riconosciuta a livello internazionale, prevede una
verifica di parte terza, indipendente, delle performance di un intero edificio
(o parte di esso) e attesta che un edificio è rispettoso dell’ambiente e che
costituisce un luogo salubre in cui vivere e lavorare.
Expo 2015, in qualità di stazione appaltante per la realizzazione delle opere e
delle infrastrutture, ha deciso di adottare i criteri applicabili di tale standard sia
per quanto riguarda la “Piastra” sia per i propri Manufatti del Sito Espositivo.
90
91
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
7.6.1 L’applicazione dei criteri al Sito Espositivo
7.6.2 La ristrutturazione della Cascina Triulza
Con riferimento al Sito Espositivo nel suo complesso, a inizio 2013 è stata
condotta un’attività di analisi tecnica preliminare da parte di ICMQ (Istituto di
Certificazione e Marchio Qualità), organismo di certificazione di parte terza,
finalizzata a valutare la rispondenza delle scelte progettuali e costruttive
finora implementate ai prerequisiti (obbligatori) ed ai crediti del protocollo
LEED “Green Neighborhood Development” (LEED ND 2009), pesati in base
agli aspetti ambientali. L’attività è stata condotta da verificatori qualificati
come LEED AP, ovvero accreditati presso il Green Building Certification
Institute.
Il documento “Attività di Gap Analysis - Relazione Tecnica di Valutazione
Preliminare” n. AL/er/0088/13/SE del 21.05.2013, contiene i risultati delle
verifiche effettuate e le valutazioni di seguito riportate.
Un secondo ambito di applicazione della certificazione LEED riguarda
invece il complesso della Cascina Triulza, oggetto di ristrutturazione e
riqualificazione, destinato a ospitare le organizzazioni della Società Civile
durante l’Evento e a rimanere come eredità permanente al termine della
manifestazione. In questo caso, si è preso come riferimento il protocollo
LEED NC (New Construction 2009), che riguarda le nuove costruzioni
e le ristrutturazioni, applicabile soltanto agli edifici permanenti. I lavori di
riadattamento dell’area di Cascina Triulza comprendono, nello specifico,
interventi di ristrutturazione e conversione funzionale sugli edifici esistenti
oltre alla realizzazione di nuovi edifici temporanei e la sistemazione delle
aree esterne.
Nelle fasi di progettazione, concluse, è stata decisa la strategia, implementate
le scelte per la definizione degli spazi architettonici, delle strutture e degli
impianti e, quindi, definito il livello di certificazione da ottenere (Livello
Silver). La registrazione LEED NC del progetto Cascina Triulza è in corso.
“Il raggiungimento della certificazione prevede, oltre ai prerequisiti, la
soddisfazione di una serie di crediti, in base ai quali dipende il livello di
certificazione raggiungibile (certificazione Platinum oltre gli 80 punti, Gold
60-79, Silver 50-59 punti, Certificato 40-49 punti).
Scopo iniziale del lavoro di Gap Analysis è stato valutare la rispondenza ai
prerequisiti LEED delle scelte progettuali e costruttive, nonché dei requisiti
nelle specifiche tecniche dei vari appalti. Tale analisi è stata eseguita
confrontando le specifiche progettuali e le informazioni disponibili con
i prerequisiti LEED; tale prima valutazione si è resa necessaria in quanto il
rispetto di tutti i prerequisiti dello schema certificativo è obbligatorio per
l’ottenimento della certificazione.
A seguito dell’esito positivo di questa prima verifica del progetto, l’analisi
è stata estesa a tutti i crediti del protocollo LEED ND, effettuando una
valutazione dei crediti e dei relativi punteggi conseguibili, in base allo stato
attuale del progetto.
In ragione delle peculiarità del Sito Espositivo e della temporaneità degli
edifici, l’analisi ha evidenziato solo una parziale applicabilità del protocollo
LEED ND, infatti su un totale di 110 punti acquisibili, ne sono stati riconosciuti
applicabili 63. La somma dei crediti applicabili e soddisfabili emersi dall’analisi
potrebbero permettere al progetto Appalto Piastra il raggiungimento di
una certificazione di livello Gold. Ciò consentirebbe ad Expo Milano 2015
di essere la prima Esposizione Universale a fregiarsi di questo prestigioso
riconoscimento”.
Tuttavia, data la temporaneità del Sito Espositivo, la complessità della
fase di cantierizzazione che prevede la contemporanea presenza di oltre
60 cantieri dei padiglioni dei Partecipanti sullo stesso Sito, Expo 2015 non
ritiene compatibile l’implementazione di un processo di certificazione vero
e proprio con i propri obiettivi generali. Il rispetto dei requisiti previsti nei
Capitolati d’appalto verrà verificato nell’ambito del Piano di Audit Ambiente
e Sicurezza dei Cantieri interessati e, periodicamente, verrà effettuato un
aggiornamento, tramite verifica di conformità nei confronti dei contenuti
della Gap Analysis, che ne garantisca la corretta implementazione da parte
di Expo Milano 2015.
7.7 Le attività di indirizzo e supporto ai Partecipanti
Gli impegni ambientali di Expo 2015 si concretizzano anche in una serie
di attività e di iniziative volte ad indirizzare e supportare i Partecipanti nella
prevenzione, riduzione e gestione degli impatti ambientali connessi alla
loro presenza all’Esposizione ed a promuoverne il contributo in termini di
sostenibilità dell’Evento. In particolare:
• Nel quadro degli strumenti che regolano la partecipazione all’Evento
(descritti nel Capitolo 8 del Rapporto), le Special Regulations – oltre a
richiamare l’obbligo dei Partecipanti e dei rispettivi Fornitori al rispetto
di tutte le normative ambientali applicabili – prevedono la sottoscrizione
di una serie di impegni di carattere ambientale da parte di tali soggetti, fra
cui:
- l’adozione di misure per la prevenzione dell’inquinamento e per la
corretta gestione degli impatti ambientali connessi alle attività di
costruzione e allestimento dei propri padiglioni e strutture espositive;
- la riduzione e l’ottimizzazione dei consumi di energia e di risorse
idriche;
- l’adozione di specifiche strategie per la gestione degli aspetti ambientali
connessi agli imballaggi, alla logistica, al trasporto ed alla
movimentazione delle proprie merci;
- la preferenza verso prodotti e servizi con migliori caratteristiche e
prestazioni ambientali nello sviluppo delle proprie attività commerciali
e di marketing.
• Alle previsioni contenute nelle Special Regulations si affiancano una
serie di indicazioni di carattere ambientale che Expo 2015 ha provveduto
ad inserire – ogniqualvolta opportuno ed appropriato – in tutte le Guide
realizzate a supporto della gestione dei diversi aspetti della partecipazione
all’Evento, quali ad esempio la Guida al Tema, la Guida ai Servizi
Tecnologici, la Guida alla costruzione e dismissione dei padiglioni selfbuilt per i Partecipanti Ufficiali.
92
93
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
• Infine, Expo 2015 ha realizzato due Linee guida specifiche volte a stimolare
e promuovere il coinvolgimento attivo dei Partecipanti nel perseguimento
dell’obiettivo della sostenibilità dell’Esposizione:
- una Linea guida per l’adozione di soluzioni sostenibili nella
progettazione, realizzazione, dismissione e riutilizzo delle strutture
che verranno allestite per l’Evento;
- una Linea guida per l’adozione di criteri di green procurement
nell’ambito dei bandi di gara e delle procedure di acquisto di beni
e servizi che i Partecipanti effettueranno per la loro partecipazione
all’Esposizione; inoltre, sono stati riportati i divieti specifici
all’importazione ed esportazione di beni vietati dalle normative
vigenti e dagli accordi internazionali quali la Convenzione sul
commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione ed i
regolamenti Europei sulle importazioni di flora e fauna selvatica.
cui le attività di cantiere per la costruzione delle infrastrutture e dei manufatti,
per l’installazione degli impianti e per la realizzazione degli allestimenti delle
aree espositive).
Gli audit vengono svolti in collaborazione con le parti interessate (direzione
lavori, coordinatore in fase di esecuzione, imprese esecutrici) per individuare
e gestire tempestivamente eventuali situazioni problematiche.
7.8 Gli Audit ai cantieri
Gli Audit riguardano il rispetto di requisiti derivanti da:
Nell’ambito degli strumenti di gestione adottati per garantire la sostenibilità
ambientale degli interventi realizzati per l’Esposizione Universale, Expo 2015
si è riservata – all’interno dei Capitolati Speciali d’Appalto e dei documenti
destinati ai Partecipanti e ai loro cantieri – la facoltà di “effettuare degli Audit
ambientali per la verifica sistematica e documentata degli elementi rilevanti,
utili a determinare se le attività di cantiere siano conformi a standard di
riferimento individuati in ambito normativo nonché dal manuale di gestione
ambientale del cantiere”.
• normativa vigente (nazionale, regionale e locale);
• Manuali di gestione ambientale e/o di sicurezza elaborati delle imprese
affidatarie ed esecutrici;
• Piani di Sicurezza e Coordinamento e Piani Operativi di Sicurezza;
• Piani di protezione e di monitoraggio ambientale;
• Prescrizioni definite nelle procedure VAS e VIA;
• Prescrizioni autorizzative o alle autorità di controllo;
• Standard di buona pratica per la prevenzione dei rischi.
È stato quindi elaborato un Programma di audit ambiente e sicurezza nei
cantieri che ha come scopo la verifica del livello di raggiungimento degli
obiettivi prefissati di tutela ambientale e di riduzione dei rischi per i lavoratori,
relativamente alle attività e alle opere di preparazione dell’Esposizione (tra
Il Programma – che prevede oltre 30 audit – è iniziato nel 2013 e terminerà
nel 2015, interessando via via anche i cantieri per la realizzazione dei
padiglioni self built dei Partecipanti.
Nel periodo gennaio-giugno 2013 si sono svolti i primi 4 audit.
Il Programma è stato strutturato tenendo in considerazione i requisiti delle
norme:
• UNI EN ISO 19011:2003 – Linee guida per gli audit dei sistemi di gestione
per la qualità e/o di gestione ambientale;
• UNI EN ISO 14001:2004 – Sistemi di gestione ambientale - Requisiti e
guida per l’uso;
• BS OHSAS 18001:2007 – Occupational health and safety management
systems – requirements.
94
95
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
7.9 L’Inventario delle emissioni di Gas climalteranti e le
compensazioni
Gli impegni nei confronti della quantificazione e della riduzione delle
emissioni di gas a effetto serra (GHG) connesse all’Esposizione Universale
risalgono alla fase di candidatura e sono stati confermati da Expo 2015 con
il Dossier di Registrazione. Nell’ambito della procedura di VIA, la DGR n.
IX/2969 ha poi affidato all’Osservatorio Ambientale il compito di individuare e
programmare, con il supporto di Expo 2015, gli interventi di compensazione
delle emissioni di gas climalteranti connesse all’Evento, nonché di certificare
l’avvenuta compensazione degli impatti relativi a tali emissioni, sulla base
delle modalità per il calcolo delle compensazioni previste dallo Studio di
Impatto Ambientale (SIA), opportunamente perfezionate.
Le tipologie di compensazioni che Expo 2015 intende attuare si dividono
quindi in:
• compensazioni obbligatorie, relative alle emissioni generate dall’Evento
Expo Milano 2015;
• compensazione
volontarie,
relative
alle
emissioni
connesse
all’organizzazione e allo svolgimento di eventi significativi organizzati
da Expo 2015 nelle fasi precedenti l’Esposizione Universale .
7.9.1 L’Inventario delle emissioni
Nel 2011, nell’ambito del SIA, Expo 2015 ha elaborato un primo bilancio
delle emissioni climalteranti riguardanti la costruzione, la preparazione e la
dismissione del Sito Espositivo e lo svolgimento dell’Evento, analizzando le
seguenti voci:
Tabella 7.1 – Stima delle emissioni di CO2eq del Progetto Sito Espositivo ed Evento
a) Cantiere, allestimento, esercizio e dismissione del Sito,
ovvero emissioni dirette generate nel Sito ed emissioni
indirette da consumo energetico nel Sito
99 - 173 kton CO2eq
b) Produzione materiali da costruzione
391 - 461 kton CO2eq
c) Spostamenti di lungo raggio dei Visitatori
449 - 786 kton CO2eq
Finalità dell’Inventario è quella di definire le emissioni legate alla Società
Expo 2015, al Sito Espositivo e all’Evento, seguendo l’evoluzione delle attività
generatrici di tali emissioni. Il calcolo delle emissioni di GHG è funzionale
all’obiettivo di Expo Milano 2015 di minimizzare la propria carbon footprint,
in primo luogo attraverso misure di riduzione delle emissioni (ad esempio,
attraverso costruzioni efficienti o con l’utilizzo di materiali a basso contenuto
di carbonio) e, secondariamente, mediante l’adozione di strumenti di
compensazione per le emissioni che non è possibile evitare.
Nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Ambientale, Expo 2015 condivide
periodicamente con ARPA le metodologie, i parametri tecnici e i fattori di
emissione per la stima della CO2 equivalente emessa. Parallelamente, al fine
di garantire la robustezza metodologica adottata proprio nello sviluppo,
gestione e rendicontazione dell’Inventario di GHG, Expo 2015 sottoporrà a
certificazione di terza parte il proprio Inventario.
Ai fini della compensazione, Expo 2015 compila annualmente l’Inventario
che quantifica le emissioni di CO2eq, e parallelamente seleziona e promuove
iniziative di compensazione al fine di saldare l’ammontare complessivo delle
emissioni al termine dell’Evento.
In Tabella 7.2a sono evidenziati i consumi energetici nei vari ambiti operativi
di Expo, diretti ed indiretti, utilizzati come base per la stima delle emissioni di
CO2eq relative. In Tabella 7.2b è riportato, in sintesi, l’Inventario delle emissioni
relative all’anno 2012. Solo le emissioni generate dall’attività di cantiere sono
oggi parte di quelle che rientrano nell’attività di compensazione obbligatoria
prevista dallo Studio di Impatto Ambientale.
Tabella 7.2a – Expo 2015: riepilogo consumi energetici – 2012
CONSUMI ENERGETICI
ENERGIA ELETTRICA (kWh)
GAS NATURALE (m3)
Sedi
609.570
10.777
Cantieri
70.000
17.000
Eventi
17.592
2.000
697.162
29.777
CONSUMI
Fonte: SIA 2011 e Allegato A, DGR n. IX/2969 del 02/02/2012.
TOTALE
Il range emissivo complessivo individuato per tali voci è stato stimato
compreso tra 939 e 1.420 kton CO2eq.
Expo 2015, tra il 2012 ed il 2013, ha sviluppato l’Inventario per la
contabilizzazione delle proprie emissioni di gas ad effetto serra utilizzando,
quale riferimento, la norma UNI ISO 14064-1:2006, coerentemente con le
più avanzate esperienze maturate da eventi simili a livello internazionale.
96
97
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
RIMOZIONI GHG
Tabella 7.2b – Expo 2015: riepilogo emissioni totali GHG – 2012
TOTALE RIMOZIONI – PER CATEGORIA/PROGETTO
EMISSIONI SEDI, CARTA, AUTO
EMISSIONI (TonCO2eq)
EMISSIONI (%)
245,0
91,1
Consumo gas naturale sedi
21,1
7,9
Materiali – carta
1,5
0,6
Parco auto
1,1
0,4
268,7
100
SORGENTE EMISSIVA
Consumo energia elettrica sedi
CATEGORIA/PROGETTO
RIMOZIONI (TonCO2eq)
RIMOZIONI (%)
Ripiantumazione in Pero
273,4
100
TOTAL
273,4
100
COMPENSAZIONI GHG
TOTALE
EMISSIONI CANTIERI
EMISSIONS (TonCO2eq)
EMISSIONI (%)
14.201,6
100
EMISSIONS (TonCO2eq)
EMISSIONI (%)
Expo Tours 2012
19,8
45
IPM Milano 2012
24,1
55
TOTAL
43,9
100
SORGENTE EMISSIVA
TOTALE
TOTALE COMPENSAZIONI - PER CATEGORIA/PROGETTO
COMPENSAZIONI
(TonCO2eq)
COMPENSAZIONI (%)
Compensazione emissioni con progetto di forestazione al
Parco Nord Milano di AzzeroCO2
44,1
100
TOTALE
44,1
100
CATEGORIA/PROGETTO
Secondo lo standard ISO 14064 la classificazione delle emissioni di CO2eq nel 2012 è così ripartita: Scopo 1 pari a 21,1 ton CO2eq;
Scopo 2 pari a 245 ton CO2eq; Scopo 3 pari a 14.248,1 ton CO2eq.
EMISSIONI EVENTI
SORGENTE EMISSIVA
RIEPILOGO EMISSIONI TOTALI EXPO 2015 - ANNO 2012
SORGENTE EMISSIVA
Uffici
Cantieri
Eventi
TOTALE
EMISSIONI (TonCO2eq)
EMISSIONI (%)
268,7
1,9
14,201,6
97,8
43,9
0,3
14.514,2
100
7.9.2 Gli interventi di compensazione obbligatori
Il Decreto VIA ha prescritto che nell’individuazione dei progetti di
compensazione si dia preferenza alla compensazione delle emissioni dirette
generate da attività nel Sito Espositivo e delle emissioni indirette da consumo
energetico tramite generazione dei crediti da progetti locali piuttosto che
tramite ricorso ad acquisto di crediti dai mercati internazionali della CO2, in
quanto i progetti locali, anche se hanno costi marginali di abbattimento più
elevato, permettono di ottenere benefici socio-ambientali maggiori a livello
territoriale.
Expo 2015 si è quindi impegnata a procedere con il supporto alla
realizzazione di progetti locali in prossimità del Sito Espositivo. L’impegno
ad agire prioritariamente privilegiando la realizzazione di progetti locali è
motivato dalla considerazione che l’obiettivo primario è rivolto all’attuazione
di misure direttamente riconducibili al contesto in cui Expo 2015 opera, con
maggiori ricadute positive sulla comunità interessata.
Coerentemente con le indicazioni dell’Osservatorio Ambientale, Expo 2015
ha individuato i requisiti ottimali che i progetti di compensazione dovrebbero
avere, riassumibili nelle seguenti caratteristiche:
• addizionalità, ovvero i progetti dovrebbero non derivare da un obbligo di
legge, non essere selezionati sulla base della pura attrattività economica
e, nel caso di proposte già esistenti, diventare realizzabili grazie al
contributo/impulso di Expo 2015;
• massimizzazione dell’effi cienza nell’uso delle risorse economiche
disponibili, ovvero consentire un’alta rimozione di CO2eq per ogni euro
impiegato;
98
99
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
• sostenibilità ambientale e sociale, ovvero la possibilità di generare ulteriori
ricadute positive sul territorio e di essere progetti accettati dalla comunità;
• cantierabilità, ovvero tempistica di realizzazione compatibile con la
realizzazione dell’Evento;
• mantenimento nel tempo, ovvero la capacità di far perdurare gli effetti
positivi nel tempo senza costi addizionali e la possibilità di monitorarne gli
interventi;
• vicinanza al luogo dell’Evento.
Per riunire le caratteristiche ottimali, Expo 2015 ha impostato la sua strategia
di compensazione di questa prima fase mediante progetti di abbattimento
delle emissioni su scala locale, orientati alle Pubbliche Amministrazioni,
riguardanti in primis l’efficienza energetica e la generazione di energia da
fonti rinnovabili, promossi all’interno del patrimonio immobiliare pubblico.
In questo modo si garantisce prioritariamente una buona addizionalità
finanziaria (la Pubblica Amministrazione infatti, per carenza di risorse, da
anni non avvia interventi di questo genere e lo scenario non appare destinato
a mutare nel breve periodo) ed una buona sostenibilità sociale, in quanto
beneficiaria degli interventi sarà l’intera collettività.
L’offsetting delle emissioni – ovvero l’acquisto sui mercati internazionali
della CO2 dei crediti di emissione – viene quindi considerato come l’“ultima
risorsa” impiegabile e dovrà essere comunque orientato il più possibile,
anche in questo caso, all’acquisto di crediti provenienti da progetti locali
e ad elevata sostenibilità socio-ambientale. Infatti, in base ai progetti locali
che verranno presentati, si verificherà con l’Osservatorio Ambientale la
possibilità di conseguire l’obiettivo della completa compensazione oppure
si ricorrerà, se necessario, all’acquisto di crediti di emissione sui mercati
internazionali della CO2.
Un primo intervento è stato avviato nel 2013 con la sigla di un Accordo
Negoziale con il Comune di Milano che ha dato avvio al finanziamento, da
parte di Expo 2015, di interventi di riqualificazione degli impianti termici di
5 edifici di proprietà comunale; il progetto prevede la sostituzione delle
caldaie a gasolio con impianti a condensazione alimentati a gas naturale,
più ecologici e con minori emissioni di CO2. La diminuzione di tali emissioni
risulterà utile alla compensazione delle emissioni relative alla realizzazione
della Piastra espositiva. Inoltre, la combustione del gas naturale al posto
del gasolio evita la dispersione nell’ambiente di particolato (tra cui il PM10),
responsabile di una parte significativa dell’inquinamento ambientale
presente nelle nostre città, e consente anche una riduzione drastica degli
Ossidi di Zolfo (SOx), responsabili dell’incremento di acidità delle piogge.
Da ultimo, occorre sottolineare che nel febbraio 2013 è stato sottoscritto da
Expo 2015 e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
un Protocollo di Intesa che ha indicato una precisa linea di azione congiunta,
ovvero la messa a punto di una metodologia per il calcolo della carbon
footprint di Expo Milano 2015. In questo ambito, il Ministero dell’Ambiente
realizzerà una verifica e validazione complessiva dell’approccio adottato.
delle emissioni non evitabili di gas climalteranti generate dalla realizzazione
di eventi. In questi anni di avvicinamento, infatti, l’organizzazione di eventi
con il coinvolgimento di migliaia di persone è stata ritenuta una attività
significativa ed anche una occasione importante in cui sensibilizzare i vari
Stakeholders sul tema dei cambiamenti climatici.
Nel 2012, per l’International Participants Meeting e le tappe dell’Expo Tour
di Bologna e Napoli, sono state stimate le emissioni di CO2eq attraverso
la realizzazione di un inventario delle emissioni generate da attività
direttamente sotto la responsabilità di Expo 2015, ovvero riconducibili alle
seguenti categorie: consumo di gas naturale, consumo di energia elettrica,
materiale per kit partecipanti, carburanti dei mezzi utilizzati per il servizio
collettivo di trasferimento dei partecipanti e del personale di servizio.
Le emissioni sono compensate attraverso l’acquisto di “crediti” generati da
un progetto di forestazione realizzato nel Parco Nord Milano, che permette
di assorbire l’anidride carbonica e contrastare i cambiamenti climatici.
Il progetto è stato realizzato in conformità con il “Codice Etico Parchi per
Kyoto”, che adotta criteri trasparenti per garantire la permanenza del bosco,
la corretta quantificazione degli assorbimenti e la sostenibilità ambientale,
sociale ed economica, nonché verificato da un organismo di terza parte.
Il Codice è stato istituito dal Comitato Parchi per Kyoto (costituito da
Federparchi - Europark, Kyoto Club e Legambiente), con il supporto tecnico
di AzzeroCO2.
I crediti acquistati e man mano consumati da Expo 2015 per questo tipo
di compensazione volontaria sono registrati nel sito di AzzeroCO2, che ne
consente una gestione trasparente.
Inoltre, Expo 2015 ha contribuito alla realizzazione del progetto ”Percorsi e
Sistemi Verdi per l’Expo 2015 in Comune di Pero”, che ha ultimato nel 2012
interventi di rinverdimento e forestazione su circa 7ha, con messa a dimora
di 10.650 piante forestali autoctone, e annessi percorsi pedonali e ciclabili.
Il progetto è stato condotto dall’ERSAF (Ente Regionale per i Servizi
all’Agricoltura e alle Foreste della Regione Lombardia), in collaborazione con
il Comune di Pero, la Provincia di Milano e Regione Lombardia. Expo 2015
ha contribuito, su un importo complessivo di progetto di € 968.355, con €
120.000.
Anche questa attività di offsetting è conteggiata nell’ambito dell’Inventario
delle emissioni di Expo 2015.
7.10 Gli interventi di Compensazione Ecologica
Nell’ambito della Procedura di VIA, lo Studio di Impatto Ambientale ha
stimato le perdite di valore ecologico connesse al progetto Expo Milano
2015. In particolare, l’utilizzo del metodo STRAIN ha consentito di misurare
tali perdite attraverso la quantificazione degli ettari equivalenti necessari a
compensare gli effetti delle trasformazioni prodotte sul Sito a seguito degli
interventi per la realizzazione dell’Evento. In base al calcolo, è risultato che:
7.9.3 I progetti volontari di riduzione delle emissioni di CO2eq
Tra i diversi impegni assunti da Expo 2015 rivolti alla maggiore sostenibilità
dell’Evento in tutto il suo ciclo di vita, vi è la compensazione volontaria di parte
• il valore ecologico iniziale (2011) era pari a 183,9 ha eq.;
• il valore ecologico a seguito della realizzazione del progetto (2016) sarà
di 24,3 ha eq;
100
101
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
• la differenza di valore ecologico da compensare risulta quindi pari a 159,6
ha eq.
Tabella 7.3 – Sottoambiti del Programma di Compensazione e relativi obiettivi
Il Decreto VIA ha condiviso, ha prescritto, fra l’altro, che:
• l’Osservatorio Ambientale, con il supporto di Expo 2015, provveda
all’individuazione degli interventi di compensazione e dei criteri per la
progettazione degli stessi;
• le opere di compensazione individuate tengano conto dell’appartenenza
degli ambiti territoriali interessati al proprio sottobacino idrografico (il
Lambro–Seveso–Olona) e, quindi, delle relative modalità e strumenti di
gestione già esistenti (es. Contratti di fiume);
• gli interventi di compensazione siano, ovunque possibile, avviati prima
dell’inizio dei lavori di realizzazione della Piastra espositiva e che le relative
attività di monitoraggio siano attuate anche prima della fase di Evento;
• gli interventi di compensazione siano individuati e progettati tenendo
conto:
a) dell’effettiva produzione di valore ecologico di qualità;
b) del contributo al raggiungimento degli obiettivi della Rete Ecologica
Regionale e Provinciale, e del raccordo con le Reti Ecologiche
Comunali esistenti;
c) del consolidamento della valenza produttiva multifunzionale di aree e
ambiti agricoli appartenenti al territorio di riferimento, in un’ottica di
sviluppo della ruralità;
d) di una serie di requisiti premiali (ad esempio, a favore di progetti che
rientrino anche nei Piani dei Distretti agricoli rurali operanti nel territorio
milanese).
Al fine di dare attuazione a tali prescrizioni, Expo 2015 ha definito il
Programma di Compensazione del Valore Ecologico attraverso lo sviluppo
di tre attività:
1) la costruzione di un quadro conoscitivo e di uno scenario complessivo di
area vasta per la definizione dell’ambito di intervento dei progetti;
2) la raccolta dal territorio di proposte di interventi;
3) l’istruttoria delle proposte e lo sviluppo di un’attività pilota per la messa a
punto del metodo STRAIN per il calcolo del valore compensato.
1) La definizione dell’ambito di intervento dei progetti di compensazione
L’ambito di intervento del Programma è stato definito sulla base del
confronto tra gli studi, le programmazioni e i quadri conoscitivi disponibili e
così delimitato:
• ad est, l’urbanizzato denso della città di Milano;
• a nord il Canale Villoresi;
• a sud il Naviglio Pavese;
• a ovest la dorsale idrogeologica che separa il bacino idrografico del Ticino
da quello dell’ Olona, ovvero l’asse nord-sud in prossimità del corridoio
primario della Rete Ecologica Regionale (RER).
All’interno dell’area, sono stati identificati sei sottoambiti paesaggisticoambientali, per ciascuno dei quali sono stati definiti specifici obiettivi prioritari
di compensazione (Tabella 7.3). Si è quindi proceduto alla definizione dei
requisiti di ammissibilità e dei requisiti premiali per la selezione delle proposte
progettuali, che sono stati approvati dall’Osservatorio (Tabella 7.4).
Varco Villoresi – Corridoio RER
Deframmentazione dei varchi e potenziamento della connessione ecologica longitudinale e trasversale rispetto
all’asta del Villoresi.
Basso Olona
Ricostituzione della connessione ecologica all’interno del corridoio fluviale.
Frangia urbana e parchi di cintura
Tutela degli spazi aperti e valorizzazione in senso multifunzionale e fruitivo.
Spazi rurali della pianura cerealicola
Potenziamento dell’attività agricola.
Fontanili e spazi aperti residuali
Consolidamento degli spazi aperti a connotazione rurale e ambientale e tutela della rete d’acqua.
Navigli e pianura risicola
Valorizzazione del sistema ecologico-paesistico delle risaie e dei navigli.
Tabella 7.4 – I criteri e i requisiti per la definizione dei progetti di compensazione ecologica
Requisiti selettivi per l’ammissibilità dei progetti:
a) Capacità di produrre servizi ecosistemici che prevedono il consolidamento e/o la ricostituzione di habitat naturali
e, più in generale, condizioni favorevoli alla biodiversità e al miglioramento del paesaggio;
b) Sinergia con la RER a partire dai progetti in corso;
c) Deframmentazione ecologica dei varchi;
d) Coerenza con gli obiettivi di stabilizzazione del sistema rurale e delle funzioni rurali;
e) Cantierabilità (condizioni per attuazione e livello di maturazione del progetto).
Requisiti premiali per la selezione dei progetti:
a) Appartenenza ai progetti dei Distretti Agricoli;
b) Recupero paesistico-ambientale e/o ad usi agro-forestali di aree degradate;
c) Interventi di ripristino di funzionalità ecologiche (permeabilità e produttività primaria vegetale) su aree ad oggi
impermeabilizzate;
d) Ampiezza della popolazione interessata;
e) Premialità integrative per interventi condivisi all’interno di accordi e/o intese tra soggetti pubblici locali e privati,
purché aggiuntivi rispetto agli impegni previsti dagli accordi;
f) Modalità attuative e gestionali, garanzia di permanenza e sostenibilità nel tempo;
g) Grado di corrispondenza agli obiettivi di pianificazione/programmazione regionali, provinciali e degli altri enti
locali;
h) Sinergia con altri interventi o politiche;
i) Recupero di situazioni degradate paesaggistiche, ambiti di degrado del PPR e di interventi di recupero in aree
compromesse da interventi di lotta fitosanitaria;
j) Sinergia con gli interventi di compensazione di CO2eq.
102
103
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 07
2) La raccolta dal territorio delle proposte di interventi
La definizione del Programma di interventi di compensazione ecologica
è stata realizzata nell’ambito delle attività dell’Osservatorio Ambientale
attraverso una ricognizione dei progetti già in corso ed un’attività di raccolta
di nuove proposte locali di interventi di compensazione da parte degli enti
e degli attori coinvolti, direttamente o indirettamente, dall’Osservatorio.
Complessivamente sono prevenute 43 proposte.
3) L’istruttoria delle proposte e la sperimentazione del metodo STRAIN
L’istruttoria delle proposte si è articolata in due fasi:
3.1) Nella prima fase è stata intrapresa una sperimentazione del metodo
STRAIN su 8 progetti, selezionati per eterogeneità delle tipologie di
intervento proposte e della localizzazione geografica. Da questa fase è
emersa la necessità di suddividere i progetti in azioni singole, per poterne
calcolare con precisione gli incrementi di valore ecologico prodotti e
selezionare quindi gli interventi coerenti con gli obiettivo definiti.
A settembre 2013, a seguito della valutazione degli esiti dell’approfondimento
istruttorio, sono state individuate 20 proposte progettuali procedibili in
prima fase, di cui 2 sono state accorpate. Gli ambiti progettuali selezionati
sono quindi 19, corrispondenti complessivamente a 238 Unità ambientali
di intervento, per circa 90 ettari di superficie interessata e un recupero
ecologico stimato in circa 120 ettari equivalenti.
Tale risultato è coerente con l’obiettivo di dare attuazione, in prima fase, al
70-80% del programma compensativo complessivo.
Lo schema di documento tecnico – alla base della prevista convenzione tra
Expo 2015 ed ERSAF – contiene le schede progettuali relative ad ognuno dei
19 ambiti di intervento, con specificazione degli obiettivi prioritari specifici e
delle Unità ambientali interessate. Definisce, inoltre, per l’intero programma
nella prima fase: i criteri e i requisiti progettuali e realizzativi degli interventi,
i margini di flessibilità in fase attuativa, le modalità di coinvolgimento degli
attori locali (enti, associazioni e aziende agricole) e i momenti e le fasi di
controllo e di monitoraggio dell’Osservatorio Ambientale.
3.2) Nella seconda fase si è proceduto all’approfondimento delle proposte
ai fini della loro valutazione sulla base dei requisiti premiali definiti. La
valutazione ha fatto emergere, in prima istanza, l’eccedenza di proposte
rispetto agli obblighi compensativi in carico ad Expo 2015, la ridondanza di
alcune tipologie di intervento e l’insufficiente presenza di altre rispetto agli
obiettivi di uno scenario ecologico bilanciato. A fronte di tali evidenze, è stato
condotto un lavoro di parziale riorientamento delle proposte, attraverso
l’individuazione degli interventi più “utili” in termini di riequilibrio ecologico
all’interno di ognuna di esse. I progetti giudicati ammissibili sono stati quindi
ricondotti a due gruppi:
• un primo gruppo comprende 24 progetti che rispettano tutti i requisiti di
ammissibilità e che presentano la maggior confluenza delle priorità
regionali per rispondere ai criteri di premialità. Questi progetti sono
oggetto degli approfondimenti necessari a verificarne il carattere di
procedibilità nel breve periodo e ad individuarne gli interventi prioritari
attivabili. Il valore ecologico recuperato da tali progetti dovrebbe coprire
fino al 70-80% del Programma compensativo;
• un secondo gruppo comprende una serie di progetti che rispondono
in parte ai criteri di ammissibilità. Questi progetti saranno oggetto di
approfondimento successivo, anche a fronte degli esiti di una valutazione
più approfondita del valore e dei contenuti compensativi degli interventi
attivabili nell’ambito del primo gruppo.
L’elenco dei progetti da istruire per individuare gli interventi da attivare nel
primo e nel secondo gruppo è stata approvato dall’Osservatorio il 20 febbraio
2013, unitamente alla proposta di attuare gli interventi tramite l’ERSAF (Ente
regionale per i servizi all’Agricoltura e alle Foreste) confrontandosi con i
proponenti e coinvolgendo, ove possibile, gli agricoltori.
A maggio 2013 sono stati presentati gli esiti degli approfondimenti istruttori
relativi alle proposte indicate nel primo gruppo, con relativa ipotesi di
selezione dei progetti e interventi procedibili. Sono stati inoltre presentati
i contenuti essenziali del documento tecnico che sarà allegato alla prevista
convenzione tra ERSAF e Expo 2015.
104
105
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
IL QUADRO
DI RIFERIMENTO
SOCIALE
106
107
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
8.1 La partecipazione ad Expo Milano 2015
I Partecipanti ad una Esposizione Universale si suddividono in due macro
categorie: i Partecipanti Ufficiali (Official Participants) – rappresentati
dai Paesi sottoscrittori della Convenzione di Parigi e dalle Organizzazioni
Internazionali – e i Partecipanti cosiddetti Non Ufficiali (Non Official
Participants), rappresentati dalle ONG, dalle Aziende e dalle Organizzazioni
della Società Civile, la cui partecipazione contribuisce a garantire universalità
all’Evento.
Nel quadro delle regole generali stabilite dal BIE per le Esposizioni, il Modello
di Partecipazione adottato da Expo 2015 si basa su alcuni presupposti chiave
ed elementi di innovazione che la Società ha posto alla base della gestione
delle relazioni con tutti i potenziali Partecipanti, finalizzati a:
Grazie a questo approccio, i Partecipanti Ufficiali che hanno confermato la
partecipazione all’Esposizione Universale di Milano nel 2015 sono 138 (al
momento di andare in stampa), rappresentativi dell’86% della popolazione
mondiale1. Si tratta di un risultato particolarmente significativo, che
testimonia il grado di interesse per l’Evento e l’impegno profuso in questi
anni dalla Società, in collaborazione con le istituzioni italiane nazionali e
locali.
Ogni anno, l’International Participants Meeting (IPM) è uno degli
appuntamenti più importanti che l’Italia in qualità di Paese ospitante
organizza, in coordinamento con il BIE, allo scopo di condividere i contenuti,
gli avanzamenti progettuali ed organizzativi e confrontarsi con i Partecipanti
all’Evento. Il primo IPM è stato organizzato a Cernobbio (Como) nel 2011;
il secondo a Milano nel 2012, mentre la terza edizione si è tenuta a Torino
nell’ottobre 2013.
• raggiungere la più ampia adesione e partecipazione possibile all’Evento;
• garantire la rappresentatività di tutte le parti interessate nel dibattito che
animerà la manifestazione sui temi universali dell’alimentazione e della
sostenibilità e sulle sfide che essi pongono al futuro dell’umanità.
Il Modello adottato fa leva, anzitutto, su un concetto di partecipazione
allargata, mirata a fare di Expo Milano 2015 non solo un luogo unico
di incontro e di confronto internazionale tra Cittadini, Stati e Istituzioni
intorno al Tema, ma un vero e proprio “laboratorio” per la presentazione e
condivisione di idee, concetti ed innovazioni, in grado di aiutare a rafforzare
le relazioni a livello mondiale in numerosi ambiti: economico, culturale,
politico, scientifico ed educativo.
Il secondo elemento chiave del Modello è il cosiddetto “early engagement”,
ovvero l’approccio che Expo 2015 ha adottato dalla sua costituzione, mirato
a coinvolgere attivamente i potenziali Partecipanti all’Evento sin dalle
primissime fasi della sua organizzazione e lungo tutte le dimensioni che
lo costituiscono, a partire dalla declinazione del Tema “Nutrire il Pianeta,
Energia per la Vita” sotto il profilo sia concettuale, sia della sua espressione e
rappresentazione “fisica” nella costruzione e nell’allestimento del Sito.
Figura 8.1
Le Categorie di Partecipanti
ad Expo Milano 2015
Figura 8.2
I Partecipanti ufficiali
di Expo Milano 2015
Italy
1
Switzerland
2
Montenegro
3
Azerbaijian
4
Turkey
5
Romania
6
San Marino
7
Egypt
8
Iran
9
India
10
Peru
11
Qatar
12
Russian
Federation
13
Uruguay
14
Togo
15
Germany
16
Guatemala
17
Cambodia
18
Honduras
19
Spain
20
Kuwait
21
Mauritania
22
Slovenia
23
Monaco
24
Colombia
25
Israel
26
Uzbekistan
27
Albania
28
Syrian Arab
Republic
29
Mali
30
United
Nations
31
Gabon
32
Armenia
33
Mongolia
34
Seychelles
35
Senegal
36
Sierra Leone
37
Georgia
38
St. Lucia
39
Sri Lanka
40
Bolivia
41
Latvia
42
Dominica
43
Tunisia
44
Lithuania
45
Ukraine
46
Belgium
47
Belarus
48
Argentina
49
Congo
50
Kazakhstan
51
Algeria
52
Palau
53
Mozambique
54
Ecuador
55
Micronesia
56
Tajikistan
57
Chile
58
UAE
59
China
60
Bangladesh
61
Dominican
Republic
62
Slovakia
63
Republic of
Moldova
64
Thailand
65
Nepal
66
Lebanon
67
France
68
Guinea
Bisaau
69
Oman
70
Republic of
Korea
71
Kyrgyzstan
72
Pakistan
73
Vietnam
74
St. Vincent &
the Grenadines
75
Haiti
76
Uganda
77
Japan
78
Palestinian
National
Authority
79
Saudi
Arabia
80
Austria
81
Guinea
82
Costa Rica
83
Kenya
84
Eritrea
85
Cameroon
86
Benin
87
Brunei
Darussalam
88
Panama
89
Zambia
90
Yemen
91
Cern
92
DR Congo
93
Hungary
94
Ghana
95
Gambia
96
Tanzania
97
Ethiopia
98
Cote D’Ivoire
99
Bulgaria
100
Indonesia
101
Vanuatu
102
Angola
103
Iraq
104
Malaysia
105
Holy See
106
Afghanistan
107
Estonia
108
Myanmar
109
Cuba
110
El Salvador
111
Paraguay
112
Nigeria
113
Zimbawe
114
SMOM
115
Lao PDR
116
Niger
117
Croatia
118
Jordan
119
Serbia
120
EU
121
Bahrain
122
Brazil
123
Czech
Republic
124
Central
African
Republic
125
Mexico
126
Equatorial
Guinea
127
São Tomé
and Principe
128
Comoros
129
Burundi
130
Greece
131
Maldives
132
Cape Verde
133
Rwanda
134
United
Kingdom
135
Malta
136
Turkmenistan
137
Liberia
138
Lybia
ONG
PAESI
PARTECIPANTI
OFFICIALI
PARTECIPANTI NON
UFFICIALI
ORGANIZZAZIONI
INTERNAZIONALI
AZIENDA
ORGANIZZAZIONI
DELLA SOCIETÀ
CIVILE
1
Percentuale calcolata in base ai dati forniti da United Nations Population Fund (State of the
World Population 2011) e World Bank.
108
109
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
8.2 L’adesione ad Expo Milano 2015
L’adesione ad Expo Milano 2015 in qualità di Official Participants prevede una
serie di passaggi, attraverso i quali vengono formalmente definiti i contenuti
e le modalità della partecipazione all’Esposizione:
• Il primo passo del percorso è rappresentato dalla risposta affermativa
ufficiale alla lettera di invito che i Paesi ricevono dal Governo Italiano
a partecipare all’Esposizione. A seguito della conferma, il Paese aderente
nomina un proprio Commissario Generale di Sezione, quale responsabile
della partecipazione del Paese all’Evento e a garanzia del rispetto, da
parte di tutti i suoi membri, delle norme definite da Expo 2015 e approvate
dal BIE per l’organizzazione e lo svolgimento dell’Esposizione;
• Il passo successivo è la formalizzazione dell’approccio al Tema di
Expo Milano 2015 da parte del Partecipante, che avviene attraverso la
presentazione di un “Theme Statement”. Il Theme Statement è il
documento ufficiale attraverso cui ogni Paese esprime la propria
interpretazione del Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” come
intende rappresentarlo nella manifestazione, attraverso la descrizione
delle strategie e degli impegni che il Paese intende adottare per declinarlo
all’interno del proprio Spazio Espositivo. Il Theme Statement è sottoposto
per approvazione ad Expo 2015, come parte integrante della domanda
per l’assegnazione dello Spazio Espositivo all’interno del Sito;
• il Commissario Generale di Sezione e la Società Expo 2015 sottoscrivono
quindi un Contratto di Partecipazione, che definisce in dettaglio i termini e
le modalità di partecipazione del Paese all’Evento (spazi espositivi
assegnati e loro modalità di allestimento, servizi forniti da Expo 2015 in
qualità di organizzatore dell’Evento, condizioni di restituzione degli spazi
assegnati, etc.). Sono parte integrante del Contratto sia il Regolamento
Generale sia i Regolamenti Specifici (le “Special Regulations”, volte
a disciplinare specifici aspetti della partecipazione, quali la costruzione
dei padiglioni, l’accomodation del personale, la gestione delle attività
commerciali negli spazi assegnati, etc.), definiti da Expo 2015 e approvati
dal BIE;
• A seguito della sottoscrizione del Contratto, i Partecipanti sottopongono
ad Expo 2015, il proprio progetto architettonico - in forma preliminare e
poi definitiva, in conformità con quanto dichiarato nel Theme Statement.
In questo quadro, i Paesi hanno due possibili modalità di partecipazione ad
Expo Milano 2015, illustrate nei paragrafi che seguono:
• essere presenti all’interno del Sito con un proprio Padiglione “Self Built”;
• partecipare all’Evento condividendo lo Spazio Espositivo con altri Paesi,
all’interno dei Cluster.
8.2.1 I Padiglioni “Self Built”
cioè progettati e realizzati da Expo 2015 e poi affidati ai Paesi. In ogni caso,
Expo 2015 chiede ai Paesi il rispetto di una serie di regole nella costruzione
e nell’allestimento degli spazi assegnati all’interno del Sito: ad esempio,
almeno il 50% dell’area dei lotti deve essere costituita da spazio aperto, e lo
sviluppo in altezza non deve superare i 17 metri. Grande attenzione è rivolta,
inoltre, all’allestimento e alla cura del verde e del paesaggio, considerati
elementi essenziali della partecipazione.
I Partecipanti sono chiamati a disegnare e realizzare edifici temporanei, con
attenzione ai criteri di sostenibilità, nell’ottica di una progettazione orientata
ai criteri di bassi fabbisogni energetici e attenzione al ciclo di vita dei materiali
e dei componenti. A questo scopo, Expo 2015 ha fornito ai Partecipanti
specifiche linee guida per supportarli nella scelta e nell’adozione di soluzioni
sostenibili per la progettazione, la costruzione, lo smantellamento e il riuso
dei loro padiglioni (si veda, in proposito, il Capitolo 7 del Rapporto).
8.2.2 I Cluster
Expo 2015 ha proposto un nuovo ed innovativo modello di partecipazione
nei cosiddetti Cluster, aree espositive all’interno del Sito in cui i Paesi non
condivideranno solamente gli spazi, ma parteciperanno congiuntamente
allo sviluppo di un tematica comune.
Attraverso il Cluster Model, Expo 2015 mira ad incoraggiare Paesi e
Visitatori al confronto tra culture e tradizioni diverse e tra soluzioni a
sfide comuni nei campi dell’agricoltura, della nutrizione e dello sviluppo
sostenibile, mantenendo allo stesso tempo uno degli elementi chiave che
tradizionalmente caratterizzano il successo delle Esposizioni Universali,
quello di consentire la partecipazione di tutti i Paesi a prescindere dalla loro
disponibilità di risorse. L’approccio collaborativo, l’early engagement e il
valore della condivisione delle idee e delle proposte hanno caratterizzato
il Cluster Model sin dalle fasi iniziali di sviluppo del modello, che ha portato
all’identificazione dei temi caratterizzanti i nove Cluster dell’Esposizione:
• Filiere alimentari: fanno parte di questa categoria i Cluster che riuniscono i
Paesi in base al ruolo chiave che questi ricoprono all’interno di una
specifica filiera produttiva:
- Riso;
- Caffè;
- Cacao;
- Cereali e Tuberi;
- Frutta e Legumi;
- Il Mondo delle Spezie.
• Identità tematica: i Cluster che rientrano in questo filone raggruppano i
Paesi intorno alla particolare interpretazione che intendono sviluppare
del Tema o ad alcuni suoi specifici aspetti:
- Agricoltura e Nutrizione nelle Zone Aride;
- Isole, Mare e Cibo;
- Biomediterraneo.
La modalità principale di partecipazione da parte dei Paesi è rappresentata
dai padiglioni e dagli spazi aperti lungo il Decumano. Si tratta di spazi selfbuilt, ovvero progettati e realizzati direttamente dai Paesi, o di spazi rent,
110
111
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
I Cluster Working Groups
Il Cluster International Workshop
La definizione e lo sviluppo dei temi caratterizzanti i Cluster è stata il frutto di un percorso di ampia condivisione
e confronto di idee e proposte con i Paesi, che Expo 2015 ha avviato sin dalla prima edizione dell’International
Participants Meeting nel 2011.
Oltre ad una serie di scambi bilaterali con i diversi Paesi, a carattere informale, Expo 2015 ha promosso e organizzato
la costituzione di gruppi di lavoro specifici per ogni Cluster (Cluster Working Group), sessioni di discussione
finalizzate alla definizione e allo sviluppo di ogni Cluster.
Nel 2012 sono stati invitati a partecipare ai Cluster Working Group tutti i Paesi potenzialmente interessati allo
sviluppo dei temi, indipendentemente dal fatto che essi avessero già manifestato, o meno, il loro interesse a
partecipare all’Esposizione, o dal livello di formalizzazione della loro adesione. Complessivamente, si sono svolti 8
Working Group, cui hanno partecipato 82 Paesi, 59 in qualità di Partecipanti e 23 in qualità di Osservatori. Nel 2013
si sono svolti altri 8 Working Group, a cui hanno partecipato 59 Paesi Partecipanti.
Complessivamente, i 9 Cluster ospiteranno circa 70 dei 139 Partecipanti
attesi e saranno dislocati all’interno di tutto il Sito Espositivo. Il modello
architettonico prevede spazi espositivi individuali - in cui i Paesi potranno far
emergere il proprio contributo individuale allo sviluppo del tema del Cluster
prescelto - organizzati intorno a un’area comune, concepita come uno
spazio multifunzionale in cui offerta ristorativa, attività commerciali, eventi e
mostre tematiche si integreranno in modo innovativo ed originale.
L’area comune rappresenterà il cuore del Cluster e costituisce uno degli
elementi più innovativi del Cluster Model, in quanto promuove un approccio
pervasivo al Tema, valorizza la partecipazione dei Paesi e rende possibile la
collaborazione tra essi.
Expo 2015 provvede alla costruzione dello Spazio Espositivo individuale
“standard” per tutti i Paesi che rispondono ai requisiti necessari per partecipare
al Cluster - senza oneri a loro carico - nonché all’alloggio del Commissario
Generale di Sezione e di parte dello staff del Paese Partecipante, a carico del
quale restano i soli costi del personale.
I Paesi beneficiari possono essere quelli riconosciuti dalle Nazioni Unite e
dalla World Bank quali Least Developed Countries o Low Income Countries
oppure, tra i Lower Middle Income Countries, quelli definiti prioritari dal
Governo Italiano.
Considerata la centralità del concetto di condivisione nell’ambito del Cluster Model, anche la progettazione dei
Cluster si è svolta attraverso un processo pubblico e condiviso tra diversi interlocutori. Tra settembre e ottobre
2012 si è infatti tenuto a Milano il Cluster International Workshop, evento concepito con l’obiettivo di stimolare
e promuovere la declinazione dei temi e delle architetture dei Cluster attraverso un approccio interdisciplinare
e partecipativo, basato sul coinvolgimento di studenti e docenti di alcune tra le più rinomate Università italiane
ed internazionali. Il format del Workshop si è articolato in lezioni e laboratori, ma anche in momenti di visite sul
territorio e di tutoraggio da parte di noti architetti e professori. Complessivamente, hanno partecipato 18 Università
e 180 persone tra studenti, docenti e tutor accademici provenienti da tutto il mondo. In occasione del Workshop
sono stati presentati i 27 progetti architettonici per lo sviluppo dei Cluster elaborati dagli studenti e dai docenti.
I lavori sono stati esposti ai Paesi attraverso un’apposita mostra allestita in occasione del II^ International Participants
Meeting, nell’ottobre 2012.
8.3 La partecipazione degli Organismi Internazionali
La presenza delle Organizzazioni Internazionali ad Expo Milano 2015 è un
elemento chiave dell’Esposizione. Le principali Organizzazioni Internazionali
rivestono infatti un ruolo centrale rispetto ai temi della nutrizione e della
sostenibilità dell’alimentazione, ed è a partire da questa considerazione
che Expo 2015 ha deciso di innovare le modalità di partecipazione anche
di questi soggetti invitandoli a collaborare allo sviluppo del Tema su tutto
il Sito, senza prevedere la realizzazione di un proprio Spazio Espositivo di
carattere istituzionale. Allo stesso tempo, le Organizzazioni Internazionali
possono contribuire attivamente allo sviluppo delle diverse Aree Tematiche
realizzate da Expo 2015. Le Organizzazioni Internazionali che hanno finora
confermato formalmente la loro partecipazione ad Expo Milano 2015 sono:
•
•
•
•
le Nazioni Unite;
l’Unione Europea;
l’Organizzazione Europea per la Ricerca Nucleare - CERN;
il Sovrano Militare Ordine di Malta - SMOM.
8.3.1 Le Nazioni Unite ad Expo Milano 2015
Le Nazioni Unite hanno confermato ufficialmente la propria partecipazione
a Expo Milano 2015 nel 2011. La sicurezza alimentare e l’accesso alle risorse
alimentari sono tematiche centrali nel lavoro di alcune tra le più importanti
Agenzie dell’ONU, quali la FAO (Food and Agriculture Organization), l’IFAD
(International Fund for Agricultural Development) e il WFP (World Food
Program). Il coinvolgimento delle Agenzie è di particolare importanza se si
112
113
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
considera che il Tema di Expo Milano 2015 interessa più della metà degli
Obiettivi del Millennio che l’ONU si è prefissata di raggiungere proprio entro
il 2015 (si veda, in proposito, il Capitolo 1 del Rapporto).
La partecipazione delle Nazioni Unite si svilupperà in tutto il Sito. La loro
presenza sarà particolarmente visibile nei Padiglioni Zero e della Biodiversità
e nei Cluster. Le Agenzie contribuiranno allo sviluppo del Tema offrendo
suggerimenti scientifici e contenuti, sia attraverso la realizzazione di specifici
eventi, sia collaborando e sviluppando sinergie con gli altri Partecipanti, in
particolare con la Società Civile.
Sotto il profilo formale, le Nazioni Unite hanno firmato un Transitional
Agreement volto a disciplinare la collaborazione con Expo 2015 in vista
della firma ufficiale. Lo strumento finanziario individuato per consentire
le partecipazione è il Trust Fund Agreement, firmato a giugno 2013
dall’Amministratore Delegato di Expo 2015 e dal Commissario Generale
delle Nazioni Unite. L’accordo prevede la creazione di un fondo fiduciario
2013-2015 da parte di Expo 2015, finalizzato a coprire le spese organizzative
per la partecipazione delle Nazioni Unite. Il Ministero degli Affari Esteri ha
cofirmato l’accordo, a garanzia che l’apertura di tale fondo sia in linea con
gli interessi dell’Italia.
La Strategia Expo 2015 sul Tema dell’Acqua
Nel maggio 2013, Expo 2015 ha ospitato i lavori a porte chiuse dello UNSGAB (United Nations Secretary Generals’
Advisory Board on Water & Sanitation), l’Advisory Board del Segretario Generale dell’ONU sul tema dell’Acqua. Il
21 maggio è stato organizzato, in collaborazione con l’UNSGAB e con il Comune di Milano, un evento pubblico,
alla presenza del Re dei Paesi Bassi, chairman uscente del Board, e con la partecipazione di un panel di relatori di
altissimo livello istituzionale, tra cui il Ministro degli Esteri Emma Bonino. L’evento, svoltosi a Milano a Palazzo Reale,
ha visto la partecipazione di circa 250 persone, tra cui i membri dell’UNSGAB, i Commissari Generali di Sezione dei
Paesi facenti parte del Cluster delle Zone Aride, le Organizzazioni della Società Civile e i Partner di Expo 2015 SpA.
In tale occasione la Società ha presentato la Strategia Expo 2015 sul tema dell’Acqua e illustrato in che misura i
Partecipanti potranno dare rilievo al Tema nell’Esposizione. I Partecipanti saranno infatti invitati a includere, nel
proprio progetto di partecipazione, anche il tema dell’Acqua in relazione alle proprie specificità geografiche, culturali
e alle innovazioni tecnologiche in questo ambito. In particolare, verrà disegnato un percorso tematico ad hoc per i
Visitatori dedicato al tema dell’Acqua, che valorizzerà i padiglioni e gli altri luoghi del Sito nel quale il tema rivestirà
un ruolo rilevante.
8.3.2 La partecipazione dell’Unione Europea
Le istituzioni europee hanno partecipato attivamente a tutte le precedenti
edizioni delle Esposizioni Universali tenutesi all’interno dell’Unione Europea
e alla maggior parte di quelle organizzate in altri continenti. Con la possibilità
di rivolgersi a milioni di Visitatori, Expo Milano 2015 offre l’opportunità
di comunicare i principali risultati raggiunti dall’Unione nei settori
dell’alimentazione e della sostenibilità. Oltre che con l’anno conclusivo degli
Obiettivi del Millennio, l’Evento coinciderà anche con l’inizio di un quadro
post-2015 che verterà anche sugli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’UE.
Expo Milano 2015 offre quindi alle istituzioni europee un’occasione unica
per presentare al mondo i contributi e i successi dell’UE nel raggiungimento
di questi obiettivi e, parallelamente, per illustrare quelle che essa ritiene
siano le nuove sfide e il modo in cui essa si prepara ad affrontarle.
Il 2015 rappresenterà inoltre il momento centrale dell’attuazione della
Strategia Europa 2020 e Expo Milano 2015 sarà l’occasione ideale per
esporre i risultati intermedi ottenuti nei settori pertinenti all’Esposizione, sia
in termini di ciò che gli Stati Membri sono riusciti ad ottenere collaborando
tra loro, sia per comunicare gli obiettivi previsti per la seconda parte di
Europa 2020, promuovendo in tal modo la diffusione e la comprensione
delle politiche dell’Unione da parte dei cittadini europei e dei Visitatori di
tutto il mondo.
8.4 Il coinvolgimento della Società Civile
Expo 2015 promuove una strategia partecipata mirata a coinvolgere
attivamente le Organizzazioni della Società Civile non solo durante i sei mesi
dell’Evento, ma anche nella fase di avvicinamento, attraverso la realizzazione
di iniziative, attività e progetti connessi al Tema dell’Esposizione “Nutrire il
Pianeta, Energia per la Vita”. La Società Civile rappresenta per Expo Milano
2015 uno Stakeholder fondamentale, in grado di apportare un contributo
significativo, grazie all’expertise delle Organizzazioni sul Tema, e di
diffondere la conoscenza dell’Evento grazie anche alle reti internazionali di
cui le Organizzazioni fanno parte. L’obiettivo è quello di promuovere sinergie
tra i diversi Partecipanti e in particolare:
• valorizzare il contributo che le Organizzazioni possono dare sui temi dei
Cluster o delle Aree Tematiche;
• facilitare i collegamenti e le sinergie con gli altri Partecipanti, in particolare
con i Paesi, tra le stesse ONG Partecipanti (Civil Society Participants) e il
sistema delle Nazioni Unite;
• facilitare le relazioni tra i Civil Society Participants e i Partner di Expo 2015,
in una prospettiva di responsabilità sociale di impresa.
Oltre alla modalità di partecipazione “classica” - all’interno di uno Spazio
Espositivo dedicato alla Società Civile, la Cascina Triulza - Expo 2015 ha
La collaborazione con le ONG in fase di avvicinamento e la partecipazione a Rio+20
Nel 2012, Expo 2015 ha collaborato con le Organizzazioni della Società Civile attraverso la concessione di patrocini
e partnership e la partecipazione a numerosi eventi, tra i quali si possono ricordare, in particolare, le attività legate al
Summit Mondiale delle Nazioni Unite sullo Sviluppo Sostenibile Rio+20:
• una conferenza pre-summit, svoltasi nel giugno 2012, ed una conferenza di follow up sui risultati dell’incontro,
organizzata da Oxfam Italia, CeSPI, Slow Food e cofinanziata dal Ministero degli Affari Esteri;
• la presenza nel sito ufficiale del Summit Rio+20, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente;
• la partecipazione alla realizzazione di diversi appuntamenti durante il Summit quali: il Corporate Sustainability
Forum, conferenze in collaborazione con Oxfam, AVSI, Hydroaid, WWF.
Tra le altre iniziative, si possono citare il coinvolgimento all’evento Women Circle, in collaborazione con Oxfam, la
partecipazione all’evento Terra Madre, la realizzazione di un side event all’IPM 2012, in collaborazione con Expo dei
Popoli (coordinamento di ONG, associazioni e reti della Società Civile che lavora per la realizzazione del Forum dei
Popoli nel 2015 a Milano, in concomitanza con l’Esposizione). Infine, in numerose occasioni la Società è stata invitata
a presentare il concept di Expo Milano 2015 e le modalità di coinvolgimento per la Società Civile.
114
115
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
individuato una modalità nuova di partecipazione per le Organizzazioni
aventi una dimensione internazionale. Tali Organizzazioni possono firmare
con Expo 2015 un Accordo di Partecipazione (Partnership Agreement), con il
quale si impegnano a realizzare un programma di almeno 30 eventi all’interno
del Sito Espositivo. Le Organizzazioni si impegnano, inoltre, a sviluppare un
percorso di collaborazione con Expo 2015 anche durante la fase precedente
l’Esposizione, attraverso la realizzazione di eventi e campagne tematiche di
sensibilizzazione.
In vista dell’International Participants Meeting del 2012, Expo 2015 ha
pubblicato un bando mirato a individuare 10 rappresentanti della Società
Civile internazionale provenienti da Paesi in Via di Sviluppo (PVS) e/o
prioritari per la cooperazione italiana, offrendo loro la possibilità di coprire
le spese di partecipazione (viaggio, vitto e alloggio) all’Evento. È stata
assicurata una diffusione capillare del bando, grazie alla collaborazione del
Ministero degli Affari Esteri - attraverso le ambasciate - e alla diffusione tra
le reti delle ONG con cui la Società aveva avviato un’interlocuzione (oltre
alla pubblicazione sul sito web istituzionale di Expo 2015). La risposta è
stata molto positiva, al punto che la Società ha deciso di selezionare, fuori
bando, ulteriori 7 partecipanti. Al momento di andare in stampa, sono stati
firmati i primi Accordi di Partecipazione con 10 Organizzazioni della Società
Civile: Oxfam International, Actionaid International, Don Bosco Network,
Alliance2015, Caritas Internationalis, Fair Trade, Lions, Save the Children,
Inter Press Service, WWF. Sulle orme del successo ottenuto nell’edizione del
2012, Expo 2015 ha pubblicato, in vista dell’IPM del 2013 un secondo bando
per l’individuazione dei rappresentanti della Società Civile. Il numero dei
partecipanti coinvolti - pari a 15 - è stato maggiore a rispetto alla precedente
edizione, con l’estensione dell’invito anche ai Paesi Emergenti.
La partecipazione delle ONG alla gestione della Cascina Triulza
Il complesso rurale della Cascina Triulza - unico Manufatto già esistente in tutto il Sito Espositivo, che Expo 2015
ristrutturerà a proprie spese e che resterà dopo l’Evento - è stato individuato come il luogo ideale per accogliere le
Organizzazioni della Società Civile interessate ad avere una presenza stabile all’interno del Sito. Nel dicembre 2012,
Expo 2015 ha pubblicato un bando di gara rivolto alle Organizzazioni della Società Civile, finalizzato ad individuare,
tra queste, un soggetto concessionario che gestisca la struttura e la valorizzi dal punto di vista tematico. Il percorso
proposto prevede che Expo 2015 affianchi il concessionario attraverso la costituzione di un Comitato di Gestione,
composto da rappresentanti della Società e del concessionario. Tale organo avrà una funzione tecnica di supporto e
di supervisione della gestione, al fine di garantirne il coordinamento e il rispetto delle regole definite per l’Esposizione
dal BIE e da Expo 2015. Il bando, in virtù dei requisiti richiesti, ha facilitato la creazione di sinergie tra le Organizzazioni
interessate, favorendo un loro raggruppamento nella presentazione del progetto di gestione dell’immobile. La gara
è stata aggiudicata alla Fondazione Cascina Triulza costituita da 37 Organizzazioni della Società Civile: Arci, Acli,
Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action Aid, Ciessevi Milano,
Arci, Acli, Banca Etica, Auser, Legambiente, Forum Nazionale del Terzo Settore, Legacoop, Confcooperative, Action
Aid, Ciessevi Milano, Acli Lombardia, Acli Milano, Anpas Lombardia, Anteas, Anteas Lombardia, Arci Lombardia,
Associazione Exponiamoci (Architetti Senza Frontiere Italia, Agesci Lombardia, Avis Nazionale, CoLomba, CTA MI MB,
Fair Trade Italia, Economia Sostenibilità, Ipsia, Ledha, Consorzio Farsi Prossimo, Aics, Csvnet Lombardia, Consorzio
SIS e Consorzio SIR), Auser Lombardia, Avis Lombardia, CNCA Lombardia, CTS, Forum Terzo Settore Lombardia,
UISP, US Acli, Confcooperative Lombardia, Confcooperative Milano, Legacoop, AGCI Lombardia, Consorzio CGM,
Consorzio Light, ACRA CCS, AiBi, Arcs, Oxfam Italia, Modavi, Focsiv, ENAIP Lombardia.
8.5 Il rapporto con le Imprese
La partecipazione ad un evento scientifico, culturale ed educativo quale
l’Esposizione Universale di Milano rappresenta per le imprese italiane e
straniere un’occasione unica per promuovere e condividere le migliori
pratiche e le soluzioni più innovative nei campi dell’alimentazione, della
sostenibilità, della salute e del benessere. La comunità economica e le
singole aziende possono apportare un contributo in termini di know how,
esperienza ed eccellenza, prendendo parte alla realizzazione e gestione
dell’Evento attraverso la fornitura di beni, servizi ed opere, oppure attraverso
la definizione di Partnership con la Società.
Expo 2015 promuove un rapporto aperto ed accessibile con il mondo delle
imprese garantendo trasparenza, confronto e scambio con tutti gli operatori
economici interessati. Gli obiettivi specifici sono:
• garantire al mercato un’informazione trasparente sulle opportunità di
partecipazione e sulle modalità di selezione delle proposte;
• offrire pari opportunità e metodi di valutazione equi ed oggettivi;
• studiare soluzioni tailor-made in stretta collaborazione con le aziende al
fine di massimizzare l’interesse di queste ultime e valorizzarne il
contributo;
• stimolare l’interesse delle imprese attraverso la concessione di benefici,
vantaggi o diritti esclusivi.
Oltre all’informazione garantita dal periodico aggiornamento del sito web
ufficiale, le opportunità di collaborazione alle diverse fasi di realizzazione
di Expo Milano 2015 sono presentate alle aziende attraverso convegni e
meeting che, ad oggi, hanno interessato le maggiori città italiane. A partire
dal 2011 sono infatti state avviate numerose iniziative di informazione al
mercato attraverso l’organizzazione di eventi presso le ambasciate dei Paesi
stranieri e di incontri con le Associazioni Imprenditoriali, tra cui si ricordano,
a titolo di esempio, gli appuntamenti in collaborazione con le Camere di
Commercio di Milano, Como e Sondrio nonché i Roadshow di Confindustria
che hanno raggiunto i centri di Milano, Verona, Pistoia, Torino, Roma,
Bologna, Napoli e Bari. Inoltre, Expo 2015 partecipa a numerose iniziative
messe in atto dalla Camera di Commercio di Milano tra le quali si ricordano
i Tavoli Tematici finalizzati a sviluppare progetti in vari ambiti utili al successo
di Expo Milano 2015.
Infine, le imprese italiane o straniere che desiderano realizzare un proprio
Spazio Espositivo all’interno del Sito al fine di contribuire allo sviluppo
e all’illustrazione del Tema per l’intera durata dell’Esposizione possono
prendervi parte in qualità di Non-Official Participant.
8.5.1 Le Partnership di Expo 2015
Expo Milano 2015 rappresenta un’opportunità strategica di business per le
aziende ed una vetrina unica in grado di dare visibilità alla tradizione, alla
creatività e all’innovazione nel campo dell’agroalimentare e in diversi altri
settori produttivi. Expo 2015, dunque, coinvolge in progetti di partnership
116
117
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
le imprese più innovative e leader nei propri settori, in grado di proporre
soluzioni e tecnologie all’avanguardia.
La Società ha attivato un programma di partnership pluriennale, creando una
vera intesa sinergica con le aziende coinvolte, attraverso lo studio di soluzioni
personalizzate mirate a massimizzare il loro ritorno sull’investimento in
termini di immagine, notorietà legata all’accostamento del proprio brand
all’Evento, pubblicità sul sito web ufficiale di Expo Milano 2015, servizi ed
agevolazioni riservati ai rispettivi Partners e dipendenti.
In base al livello di partecipazione e all’entità dell’investimento, sono definite
tre categorie di Partners, cui corrispondono obblighi e diritti differenti:
• Official Global Partners - Aziende le cui attività e i cui valori sono
intrinsecamente legati al Tema dell’Esposizione, che contribuiscono
al suo sviluppo godendo di un’esclusiva settoriale a livello mondiale,
nonché aziende che sviluppano i principali servizi e tecnologie a sostegno
dell’innovazione e della sostenibilità di Expo Milano 2015;
• Official Premium Partners - Aziende ed Organizzazioni che collaborano a
progetti di importanza fondamentale quali la progettazione e realizzazione
dei Padiglioni Tematici, nonché aziende che offrono competenze,
prodotti e servizi per la costruzione e il funzionamento del Sito Espositivo
o dell’Evento;
• Official Partners - Aziende ed Organizzazioni che partecipano a progetti
chiave come quelli legati ai Cluster, e che collaborano allo sviluppo dei
contenuti speciali dell’Esposizione, nonché aziende che offrono prodotti
e servizi con minor contributo economico per la realizzazione del Sito o
dell’Evento.
Un’azienda può anche partecipare alla realizzazione di Expo Milano 2015
in qualità di Official Sponsor e Contributing Sponsor, oppure sponsorizzare
eventi o progetti specifici legati all’Esposizione Universale come Event
Sponsor. La tabella seguente sintetizza il modello di Corporate Engagement
descritto.
Figura 8.3
Il Modello di Corporate Engagement
di Expo Milano 2015
PARTNER (> €3 mln)
CASH+VIK> €20 mln
OFFICIAL PREMIUM
PARTNER
CASH+VIK: €10-20 mln
NON
OFFICIAL
PARTICIPANT
OFFICIAL PREMIUM
PARTNER
CASH+VIK: € 3-10 mln
SPONSOR (< €3 mln)
INVESTIMENTO
OFFICIAL GLOBAL
PARTNER
Per assicurare trasparenza e pari opportunità a tutte le imprese, il processo
di selezione è pubblico e competitivo, basato su “Richieste di manifestazione
d’interesse” (Requests for Proposal - RFP) specifiche, che Expo 2015
lancia periodicamente in base ai propri fabbisogni e ai settori di maggior
interesse. Gli operatori economici che inviano le proprie proposte vengono
selezionati in base a principi di proporzionalità, efficacia, imparzialità, parità
di trattamento e trasparenza, avuto riguardo principalmente del corrispettivo
offerto e dei criteri di sostenibilità ambientale applicati ai beni e servizi
oggetto della richiesta. L’investimento può consistere esclusivamente in una
somma di denaro oppure in una prestazione mista, composta in parte da
servizi e/o forniture (“Value In Kind” - VIK) valorizzate a prezzi di mercato. Al
momento di andare in stampa il valore complessivo delle partnership supera
i 300 milioni di euro.
Le aziende possono partecipare ad Expo Milano 2015 anche in qualità di
Corporate Participants, attraverso la costruzione, l’allestimento e la gestione
di un Padiglione Corporate (padiglione “Self-built”) all’interno dell’area
Corporate del Sito Espositivo ottenendo massima visibilità per il proprio
brand con uno spazio interamente dedicato e personalizzato. Ad oggi, China
Vanke Co. Ltd ha firmato un accordo di partecipazione con Expo 2015 in
qualità di Corporate Participants.
8.5.2 I Fornitori di Expo 2015
Expo 2015 SpA è un organismo di diritto pubblico che acquisisce beni,
servizi ed opere2 attraverso l’espletamento di procedure di gara, secondo
quanto stabilito dalla normativa vigente in materia di appalti della Pubblica
Amministrazione (d.lgs. 163/2006).
Il processo di approvvigionamento è stato quindi strutturato allo
scopo di garantire la massima qualità delle prestazioni nel rispetto dei
principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, trasparenza,
libera concorrenza, parità di trattamento, rotazione dei Fornitori, non
discriminazione e proporzionalità, nonché regolamentare tutti gli aspetti
relativi alle responsabilità, ai controlli e alle attività inerenti agli acquisti
necessari al buon funzionamento della Società.
Expo 2015 pubblica sul proprio sito web l’elenco dei principali fabbisogni
d’acquisto da coprire nei mesi successivi e i contenuti di tutte le gare
d’appalto, comprese quelle gare ad invito che la normativa non richiede
siano rese pubbliche, affinché le aziende possano avere una panoramica
completa delle occasioni presenti e future. Le gare possono svolgersi
in modalità tradizionale, ovvero con presentazione delle offerte in forma
cartacea, oppure per via telematica, tramite l’accesso alla piattaforma
“Sintel” sviluppata da ARCA, l’Agenzia Regionale Centrale Acquisti di Regione
Lombardia, attraverso la quale viene gestito anche l’Elenco fornitori.
OFFICIAL SPONSOR
CASH+VIK: €1-3 mln
CONTRIBUTING
SPONSOR
CASH+VIK< €1 mln
EVENT
SPONSOR
2
Per “opere” si intendono tutti i lavori consistenti nella realizzazione delle opere essenziali per
il Sito Espositivo di Expo Milano 2015, nonché i servizi attinenti all’architettura e all’ingegneria
afferenti a tali opere, previste all’Allegato 1 del DPCM 6 maggio 2013 che sostituisce a abroga il
DPCM del 22 ottobre 2008 che ha costituito la Società.
118
119
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
Il premio “Lombardia Efficiente” nel 2011 e 2012
L’e-Procurement è stato un fattore distintivo nell’acquisto di beni e servizi da parte di Expo 2015, come testimonia
l’assegnazione del “Premio Lombardia Efficiente” nel 2011 e nel 2012, indetto da Regione Lombardia e Lombardia
Informatica SpA con l’intento di premiare le Pubbliche Amministrazioni lombarde che si sono dimostrate virtuose
nelle procedure di approvvigionamento, sia attraverso l’adesione alle Convenzioni/Contratti stipulati dalla Centrale
Regionale Acquisti, sia attraverso l’utilizzo della piattaforma Sintel.
Dopo un breve periodo di sperimentazione, a partire da inizio 2011, la Società ha infatti utilizzato tale supporto
telematico in modo sistematico per l’espletamento delle procedure di gara. Nel 2012 Expo 2015 ha sviluppato
l’Elenco fornitori attraverso la richiesta di accreditamento e di registrazione anche delle certificazioni “green”
possedute dalle imprese registrate.
L’assegnazione del Premio conferma come un organismo di diritto pubblico, quale Expo 2015, possa dare il buon
esempio nella gestione efficiente e ponderata delle risorse a disposizione, promuovendo anche l’innovazione, uno
degli aspetti centrali per le Esposizioni Universali.
A metà 2013, i Fornitori di beni, servizi ed opere attivi nell’Evento sono
1.012, il 70% dei quali ha sede legale in Lombardia, mentre le aziende estere
rappresentano solo il 3,1% del totale.
Il valore totale degli affidamenti ammonta a 457 milioni di euro, di cui l’82% è
rappresentato dall’esecuzione di lavori, mentre il residuale 18% dalla fornitura
di beni e servizi, in linea con la fase di progettazione e realizzazione del Sito
Espositivo e di avvicinamento all’Evento.
Grafico 8.4 - Distribuzione geografica dei fornitori di beni, servizi ed opere
0,5 %
Per quanto riguarda la tipologia di fornitura, i “Servizi di informazione e
comunicazione” sono la categoria merceologica con la più alta percentuale
di aziende coinvolte, ovvero il 35.47% del totale, mentre sono quelle
appartenenti al settore delle “Costruzioni” ad avere la percentuale del valore
dei contratti più alta: il 88,57% del totale.
Tabella 8.1 - Fornitori di beni, servizi e opere - Classificazione ATECO
PERCENTUALE DI
AZIENDE
PERCENTUALE
VALORI CONTRATTI
AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA
0.49
0.01
ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI
4.55
3.40
AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE
OBBLIGATORIA
1.19
0.50
ATTIVITÀ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E
DIVERTIMENTO
0.30
0.25
ATTIVITÀ DI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE
4.64
0.29
ATTIVITÀ FINANZIARIA E ASSICURATIVE
0.49
0.27
ATTIVITÀ IMMOBILIARI
0.30
0.44
ATTIVITÀ MANUFATTURIERE
2.17
0.31
20.06
6.08
COMMERCIO ALL’INGRESSO E AL DETTAGLIO;
RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI
9.39
0.41
COSTRUZIONI
6.52
74.64
FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE
DEI RIFIUTI E RISANAMENTO
0.30
1.79
FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E
ARIA CONDIZIONATA
0.59
1.22
ISTRUZIONE
0.30
0.02
NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE
12.94
1.90
SANITÀ E ASSISTENZA SOCIALE
0.10
0.01
SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE
33.99
8.09
1.68
0.37
CATEGORIA MERCEOLOGICA
3,1 %
ATTIVITÀ PROFESSIONALI,SCIENTIFICHE E TECNICHE
26,6 %
27 %
5,2 %
60,3 %
9,6 %
67,7 %
Milano o Provincia
Italia (esclusa la Lombardia)
Italia (esclusa la Lombardia)
Milano o Provincia
Lombardia (escluso Milano o Provincia)
Lombardia (escluso Milano o Provincia)
Estero
Estero
Numero Aziende: 1.012
Totale Valore Affidamenti: € 457 milioni
TRASPORTO E MAGAZZINO
120
121
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
8.5.3 Il Green Procurement
A partire dal 2009 sono state aggiudicate 60 gare per la fornitura di beni
e/o servizi e la prestazione di consulenze, per totale d 19.578.776,21 euro.
In 12 di queste gare, relative ad affidamenti che coprono il 60,8% del valore
economico complessivo, i candidati sono stati valutati anche sulla base di
una serie di requisiti “green” che le imprese interessate all’appalto dovevano
soddisfare, come, ad esempio, l’impegno a ridurre gli impatti ambientali
connessi all’erogazione del servizio o alle forniture oggetto della gara.
Si devono invece considerare separatamente le gare per la realizzazione
delle opere: nei rispettivi capitolati speciali di appalto sono state inserite
delle richieste in merito alla gestione ambientale, oltre ovviamente alle
specifiche tecniche per il rispetto dei criteri ambientali di progetto dell’opera
medesima.
ANNO
2012
Tabella 8.2 - Le gare green realizzate
ANNO
2010
2011
OGGETTO DELLA GARA
Utilizzo di veicoli a basso impatto ambientale
Carta Intestata
Stampa su carta tipografica riciclata e certificata
Supporto specialistico per lo
sviluppo e l'implementazione
dell'inventario dei gas
climalteranti di Expo 2015
Impegno a ridurre le proprie emissioni di CO2eq
Attività di realizzazione della
progettazione grafica, fotolito,
produzione CD Rom, stampa del
prodotto cartaceo, rilegatura,
confezionamento e consegna
della Guida per i Partecipanti
REQUISITI GREEN
Realizzazione di un programma
di Audit Ambiente e Sicurezza nei
cantieri di Expo Milano 2015
Impegno a ridurre l’impronta ambientale (CO2eq)
Servizio di ristorazione collettiva
nel contesto della gestione
del campo base
• Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione
e organizzazione del servizio;
• Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI
EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III
Attività di Comunicazione
Globale di Cantiere per
Expo 2015
Riduzione degli impatti ambientali legati alla gestione e organizzazione
delle attività di comunicazione di cantiere
REQUISITI GREEN
Servizio di corriere espresso per
la consegna di buste e colli
Servizio di coordinamento,
progettazione, organizzazione,
realizzazione di eventi e/o servizi
e forniture annessi, direttamente
gestiti dalla Società Expo 2015
o gestiti da terze parti - LOTTO 1
e LOTTO 2
OGGETTO DELLA GARA
• Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all’organizzazione
dell’Evento;
• Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI
EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III;
• Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2eq
durante l’erogazione del servizio
• Processi e materiali sostenibili;
• Adozione di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI
EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III;
• Impegno a ridurre l’impronta ecologica delle proprie attività e prodotti
Gestione alloggi, pulizia,
vigilanza armata e non armata,
manutenzione e coordinamento
generale nel contesto della
gestione del campo base
2013
Coordinamento, progettazione,
organizzazione e realizzazione
dell’evento Expo Days 2013
Progettazione esecutiva e
produzione di 20 statue
• Impegno a ridurre gli impatti ambientali direttamente legati alla gestione e
organizzazione dei servizi;
• Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN
ISO 14001:2004 oppure EMAS III
• Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi all’organizzazione del
servizio;
• Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI EN
ISO 14001:2004 oppure EMAS III;
• Adozione di misure volte alla riduzione delle emissioni di CO2eq durante
l’erogazione del servizio
• Scelta dei materiali di produzione sostenibili e dei relativi imballaggi per il
trasporto;
• Impegno a ridurre gli impatti ambientali connessi ad allestimento,
magazzino, trattamento e smaltimento;
• Possesso di un Sistema di Gestione Ambientale con certificazione UNI
EN ISO 14001:2004 oppure EMAS III
122
123
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
8.6 I Protocolli sui temi della Legalità e del Lavoro
La realizzazione della Mascotte di Expo Milano 2015
Expo 2015 intende sensibilizzare il mondo delle imprese sui temi della sostenibilità e promuovere il loro impegno
nell’adozione di buone pratiche in tale direzione.
Un esempio è rappresentato dall’avviso pubblico lanciato dalla Società per la realizzazione della Mascotte ufficiale
dell’Evento, che dovrà interpretarne il significato ed i valori, a partire dal Tema e dalla sua declinazione:
• creatività, ovvero che sia riconoscibile e distintiva adattabile ad un pubblico eterogeneo: in quanto rappresenterà
l’ambasciatore del Tema sia per il pubblico dei più piccoli che per il pubblico adulto, sia a livello nazionale che
internazionale e multiculturale;
• declinabile a diversi livelli: di piattaforma (fisica e digitale), di contenuto (educativo e ludico), di prodotto
commerciale;
• coerente con l’approccio alla sostenibilità di Expo 2015 A, sia negli aspetti valoriali e di comunicazione che in quelli
materiali e produttivi, con particolare riferimento ai criteri di Green Procurement relativi ai prodotti di merchandising.
La progettazione e realizzazione della Mascotte è stata assegnata a The Walt Disney Italia S.p.A. che già ha adottato
delle politiche di responsabilità sociale di impresa a livello corporate.
8.5.4 L’incontro tra Imprese e Partecipanti
Le aziende italiane hanno anche la possibilità di collaborare con i Partecipanti
Ufficiali di Expo Milano 2015 in qualità di Fornitori: possono farlo direttamente,
interfacciandosi in maniera autonoma con il Commissario Generale del
Paese o dell’Organizzazione Internazionale Partecipante, oppure tramite la
partecipazione a diverse iniziative quali:
• il Catalogo Beni & Servizi, piattaforma telematica coordinata da Expo 2015
con lo scopo di incentivare l’aggregazione tra le imprese e offrire un
servizio completo ai Participants, che possono accedere facilmente ad
una serie di informazioni e caratteristiche distintive degli iscritti.
Questo marketplace virtuale permette alle aziende di sfruttare un’ulteriore
opportunità di business, per un valore stimato di 1,2 miliardi di euro di
investimenti previsti in funzione dell’Evento. Il progetto è realizzato in
collaborazione con la Camera di Commercio di Milano e grazie al
confronto costante con le principali associazioni imprenditoriali;
• il Catalogo SiExpo, vetrina on-line per prodotti e materiali eco-friendly
per favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta e promuovere il green
procurement. Il progetto è stato realizzato da Remade in Italy e Material
Connexion Italia, con il contributo di Expo 2015 e Camera di Commercio
di Milano. SiExpo è dedicato ai materiali da costruzione, arredi per interni,
arredi urbani, packaging e complementi fieristici, tutti classificati sulla
base di specifici criteri qualitativi afferenti al potenziale di innovazione e di
eco-sostenibilità.
Il Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” è indissolubilmente legato
al lavoro umano necessario al processo produttivo e distributivo del cibo
nonché alle condizioni ambientali, sociali ed economiche dell’intero pianeta.
L’Esposizione Universale di Milano vuole essere un punto d’incontro e di
promozione di professionalità ed abilità diverse, ponendosi come modello
per l’organizzazione, gestione e soprattutto realizzazione partecipata dei
grandi eventi. Expo Milano 2015 rappresenta dunque una grande opportunità
per la definizione di nuove politiche di inclusione lavorativa finalizzate alla
promozione del ruolo centrale della persona, in grado di assumere non solo
un alto valore educativo, ma anche simbolico. Inoltre, la portata dell’Evento
in termini di interventi programmati, numerosità della forza lavoro prevista e
di quella attualmente impiegata, il valore economico delle attività in essere
e di futura realizzazione, rendono necessaria la pianificazione di un sistema
di prevenzione e controllo per garantire la sicurezza degli ambienti e delle
condizioni di lavoro, la regolarità degli appalti, l’eliminazione di possibili
infiltrazioni criminali.
In questo contesto si inseriscono i Protocolli e gli Accordi che Expo 2015
ha siglato nel corso degli anni con Enti Pubblici e Organizzazioni sindacali
sui temi della legalità e del lavoro. Tali intese hanno lo scopo di realizzare
la piena collaborazione tra la Società e gli altri soggetti firmatari e si
inseriscono nella più ampia strategia di partecipazione ed inclusione che
accompagna tutte le fasi dell’Esposizione Universale: da quella preparatoria
a quella più centrale dell’Evento, senza tralasciare l’eredità sul territorio
milanese e sul sistema italiano, rappresentata dal capitale umano generato e
dal rafforzamento delle relazioni nazionali ed internazionali. Tutti i contenuti
delle intese e dei Protocolli siglati da Expo 2015 sono recepiti all’interno dei
contratti di affidamento stipulati con le imprese appaltatrici e subappaltatrici,
fino all’ultimo livello dei subcontraenti coinvolti.
8.6.1 I Protocolli a favore dei lavoratori svantaggiati, disabili
e dei soggetti in esecuzione di pena
Expo 2015 promuove e realizza interventi di integrazione lavorativa a favore
di soggetti appartenenti a categorie in condizioni di svantaggio o che vivono
una situazione di difficoltà nel mondo del lavoro mediante l’attuazione dei
seguenti Protocolli:
• 15/12/2009 - Protocollo operativo con il Ministero della Giustizia Provveditorato dell’Amministrazione Penitenziaria per la Lombardia,
per la promozione di iniziative tese allo sviluppo dell’attività lavorativa a
favore della popolazione detenuta nei penitenziari della Regione, tramite
il coinvolgimento di imprese e Cooperative Sociali nella preparazione
dell’Esposizione Universale;
• 20/04/2010 - Avviso comune siglato con le Confederazioni Sindacali
CGIL, CISL, UIL Milano, attraverso cui Expo 2015 si impegna ad inserire
in ogni bando, capitolato o contratto stipulato una clausola che impegni
l’impresa assegnataria all’assunzione di una quota di personale con
difficile accesso al lavoro (soggetti in cassa integrazione straordinaria e/o
124
125
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
in deroga, in mobilità, disoccupati in seguito a procedure di licenziamento
oppure inoccupati);
• 26/05/2011 - Protocollo d’intesa con Regione Lombardia e Associazioni
di rappresentanza e tutela delle persone con disabilità, per l’attuazione
di una strategia condivisa volta ad attivare e sperimentare diversi sistemi
contrattuali che permettano ad una persona con disabilità di affrontare
un adeguato percorso di inserimento lavorativo.
8.6.2 I Protocolli per la legalità e la sicurezza sul lavoro
Expo 2015 ha assunto come obiettivo prioritario la tutela della sicurezza
e della salute dei lavoratori durante tutta la fase di cantierizzazione e di
gestione dell’Evento. A tal fine, la Società favorisce le necessarie intese in
materia di relazioni sindacali, regolarità nei rapporti di lavoro e protezione
della sicurezza dei lavoratori assumendo specifici progetti di vigilanza atti
a contrastare il fenomeno del lavoro irregolare, garantire il rispetto della
disciplina legislativa in materia di sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e
combattere possibili infiltrazioni delle organizzazioni criminali. In particolare,
allo scopo di impedire simili infiltrazioni, presso la Prefettura di Milano è stato
insediato il Gicex, un gruppo interforze composto da investigatori facenti
parte di tutte le forze di polizia.
Dal 2009 al 2012 sono stati inoltre firmati i seguenti Protocolli:
• 21/07/2009 - Protocollo di intenti sottoscritto dalle Confederazioni
Sindacali CGIL, CISL e UIL per l’attivazione di tavoli di “progettazione
sociale” nel contesto delle strategie di indirizzo e coordinamento
dell’Evento sui temi della salute, sicurezza sul lavoro, innovazione
tecnologica, trasparenza, contrattazione e contrasto delle infiltrazioni
mafiose;
• 29/09/2009 - Protocollo a tutela della sicurezza e salute sul lavoro e
della legalità in accordo con CGIL, CISL e UIL, che prevede la risoluzione
del vincolo contrattuale con le imprese interessate nell’esecuzione delle
opere funzionali all’Evento nel caso in cui emergano elementi relativi a
tentativi di infiltrazione mafiosa, nonché in presenza del mancato rispetto
degli obblighi retributivi e contributivi nello svolgimento dei rapporti di
lavoro da parte di queste ultime;
• 18/06/2010 - Convenzione con l’INPS per la regolazione e comunicazione
delle informazioni relative ad appalti e subappalti e per la semplificazione
della procedura di rilascio della certificazione di regolarità contributiva
delle aziende impegnate nei lavori di preparazione e costruzione del Sito;
• 18/04/2011 - Protocollo siglato con INAIL, CGIL, CISL e UIL per
l’approvazione delle Linee Guida del progetto “Sicurezza e Prevenzione
Expo 2015”, volto a favorire programmi che permettano di ridurre o
evitare le occasioni di infortuni sul lavoro attraverso iniziative quali
la realizzazione di una sede INAIL presso il Sito, l’istituzione di strutture
tariffarie di vantaggio per le imprese coinvolte nei lavori e lo studio di una
idonea copertura assicurativa per i Volontari che parteciperanno all’Evento;
• 10/01/2012 - Protocollo d’intesa per la regolarità e la sicurezza nel
cantiere degli interventi inerenti la rimozione delle interferenze presenti
nel Sito Espositivo, sottoscritto dai soggetti affidatari dei lavori e da CGIL,
CISL e UIL;
• 13/02/2012 - Protocollo di Legalità in accordo con la Prefettura di
Milano, per prevenire e combattere eventuali infiltrazioni mafiose
attraverso il controllo di tutta la filiera delle imprese coinvolte nei
lavori. Per rendere operativo il Protocollo, è stata realizzata Si.G.Expo,
una piattaforma informatica per la gestione telematica di tutti i contenuti
dell’intesa, compresa un’anagrafe degli esecutori e altri strumenti per un
completo monitoraggio dell’attività dei cantieri con dati relativi a contratti,
assetti proprietari e manageriali, conti e tracciabilità finanziaria;
• 8/11/2012 - Accordo per la regolarità e la sicurezza nel cantiere della c.d.
Piastra del Sito Espositivo, siglato dai soggetti affidatari dei lavori e da
CGIL, CISL, UIL;
• 21/11/2011 - Protocollo per la sicurezza, del lavoro e la formazione nelle
lavorazioni edili concernenti le opere di Expo Milano 2015, firmato dalle
Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali CGIL, CISL e
UIL.
• 18/6/2013 - Accordo per la regolarità e la sicurezza nei cantieri delle c.d.
Vie d’Acqua per il Sito Espositivo Expo Milano 2015, firmato dalle imprese
affidatarie, dalle Associazioni di categoria e dalle Confederazioni Sindacali
CGIL, CISL e UIL.
Le iniziative volte a prevenire le infiltrazioni mafiose nei lavori
per il Sito Espositivo di Expo Milano 2015
I temi della sicurezza e della legalità sono una priorità per Expo 2015, soprattutto in relazione alla gestione del
cantiere per la realizzazione del Sito Espositivo.
Particolare attenzione è infatti riservata alle attività maggiormente a rischio di infiltrazione mafiosa, dal trasporto
dei materiali in discarica al ciclo dei rifiuti, alla movimentazione della terra, grazie ad uno stretto controllo attuato
mediante una verifica continua della regolarità degli accessi e delle presenze di uomini e mezzi.
Fra le misure di prevenzione adottate, viene redatto il “settimanale di cantiere”, documento che contiene l’indicazione
dell’esecutore e dei mezzi dell’appaltatore, del subappaltatore o del terzo contraente, di eventuali altre ditte che
operano nella settimana di riferimento e di qualunque automezzo che accede all’area di cantiere, il tutto corredato
dai nominativi dei dipendenti impiegati e supportato da un sistema di controllo in Sito, con varchi controllati dal
personale del Comune e della direzione lavori di cantiere.
Per gestire questa enorme quantità di informazioni, in collaborazione con la Prefettura di Milano è stata attivata
una piattaforma tecnologica ed innovativa in grado di incrociare tutti i dati sensibili relativi all’antimafia e ai flussi
finanziari, verificando anche le condizioni di sicurezza e il rispetto dei diritti dei lavoratori, in accordo con l’impegno
della Società per contrastare il lavoro nero.
Anche l’autorizzazione dei subappalti ed il monitoraggio in sede di esecuzione dei lavori sono rigorosamente tracciati
e controllati: Expo 2015, nel rispetto dei ruoli istituzionali, esegue una serie di verifiche di natura amministrativa e
di sicurezza preventiva, mentre spetta alla Prefettura di Milano e al gruppo interforze centrale Gicex eseguire il
controllo antimafia vero e proprio, rappresentato dalla raccolta di tutti i documenti e le autorizzazioni necessarie.
126
127
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
8.7 La Comunicazione di Expo 2015
8.7.2 Il Programma di Comunicazione
L’impegno nella comunicazione di Expo 2015 è cresciuto progressivamente
e svolgerà nei prossimi anni un ruolo strategico per il successo dell’Evento.
L’obiettivo è quello di creare emozioni ed interesse intorno all’Evento e
portare il brand di Expo Milano 2015 alla conoscenza di un pubblico sempre
più ampio. Il target di pubblico a cui è rivolta la comunicazione comprende
tutti i cittadini di Milano e dell’Italia, tutti i cittadini del mondo e ogni forma
di istituzione o Organizzazione nazionale e Internazionale.
Al fine di massimizzare gli sforzi e raggiungere un pubblico vasto, il
Programma di Expo 2015 si sviluppa attraverso una serie di canali:
• Rapporti con i media, in modo da supportare a livello mediatico tutte le
iniziative, gli eventi e le conferenze in vista del 2015;
• Progetti ed eventi, organizzati direttamente da Expo 2015 o con il contributo
della Società, se organizzati da terzi, attraverso anche la concessione di
patrocinio a titolo gratuito;
• Campagne pubblicitarie, le quali avranno ad oggetto il Tema dell’Evento
o la promozione di iniziative ed eventi collegati. Sarà oggetto di campagne
pubblicitarie anche tutta la promozione del Ticketing, in modo da informare
i potenziali Visitatori sulle modalità e possibilità di accesso al Sito.
8.7.1 La strategia e gli obiettivi
La strategia di comunicazione di Expo 2015 è stata ufficialmente approvata
dal BIE e prevede, durante i prossimi mesi di avvicinamento all’Evento,
l’implementazione di una serie di strumenti e attività volte a diffondere la
conoscenza di Expo Milano 2015 in tutto il mondo. La caratteristica che la
contraddistingue risiede nel principio dell’inclusività - Un’Expo per tutti - è
infatti lo spirito con cui viene affrontata la comunicazione in Expo 2015. Avviata
nel 2008 con la candidatura della Città di Milano, la comunicazione ha visto
fin da subito stringere rapporti con Istituzioni, Paesi, Società, Organizzazioni
e molti altri soggetti. La mission di Expo 2015 prevede la condivisione della
conoscenza, per ottenere la quale è fondamentale comunicare a tutti i
target e portatori di interesse l’impegno alla collaborazione per raggiungere
il successo dell’Evento.
Expo 2015 ha fissato i seguenti obiettivi:
1) Informare ed educare
Trasmettendo e diffondendo il Tema dell’Evento è possibile aumentare la
consapevolezza di un vasto pubblico sulle sfide che il nuovo millennio pone
al centro dell’attenzione per garantire la sostenibilità dell’alimentazione
della popolazione mondiale. Nell’era della conoscenza, un’Esposizione
Universale è l’occasione per condividere e diffondere quanto ad oggi
raggiunto e conosciuto.
2) Condividere e coinvolgere
Grazie al coinvolgimento di un numero elevato di soggetti, è possibile
familiarizzare con i Temi trattati dall’Evento e affrontarli in modo più efficace.
Oggi, Expo 2015 offre ai media, ai giornalisti, agli opinion leader e a tutti
coloro che hanno un potere comunicazionale, una grande opportunità per
farsi promotori e portatori di best solutions e best practices.
3) Valorizzare
Compito della comunicazione è quello di valorizzare l’importanza di
un’occasione quale quella che si avrà a Milano nel 2015. Valorizzare non
soltanto l’Evento, il Tema, i valori etc., ma trasmettere a tutti gli Stakeholders
che l’Italia e Milano sono il posto ottimale dove far incontrare gli attori da
tutto il mondo.
4) Mostrare i risultati raggiunti
Proprio per garantire ai Partecipanti e a tutti gli Stakeholders la volontà
di rendere Expo Milano 2015 un Evento di successo, è compito della
comunicazione mostrare i risultati raggiunti. Lo scopo ultimo è raccontate
in modo trasparente quanto è stato fatto, affinché si possa costituire un
patrimonio culturale da poter tramandare alle generazioni future.
Un’importante campagna pubblicitaria, in collaborazione con la Fondazione
Pubblicità Progresso, è stata realizzata sulle reti televisive RAI. Il messaggio
che è stato presentato riguarda l’opportunità per Milano di diventare il luogo
di incontro di cibi e culture diverse, per un’alimentazione migliore, sana e
sostenibile.
8.7.3 Il sito web istituzionale
Nella strategia di comunicazione di Expo 2015, internet sta svolgendo e
svolgerà sempre più un ruolo strategico. L’obiettivo è di poter trasformare
l’esperienza vissuta in rete, in un’esperienza reale e fisica sul Sito durante
l’Evento.
Nel sito web www.expo2015.org è possibile trovare informazioni riguardanti
il progetto di Esposizione, i Partecipanti, i Partners, le opportunità per le
imprese, le varie iniziative e le news. Due novità di rilievo, messe a punto
nel 2013 e finalizzate a garantire massima trasparenza e libero accesso
alle informazioni, sono la sezione Expo cantiere, dedicata ai dettagli del
progetto e allo stato di avanzamento dei lavori nel cantiere, e la sezione
Expo in Chiaro, dove sono pubblicati gli approfondimenti sulla governance e
gli aspetti gestionali di Expo 2015.
8.7.4 I social networks
I social networks svolgono, giorno dopo giorno, un ruolo sempre più
importante. Expo 2015 è stata definita la prima “Social Expo”, in cui una
comunità Expo online potrà divulgare i contenuti dell’Evento, condividerne
i valori e incrementare il coinvolgimento sul Tema attraverso la rete. La
presenza di Expo Milano 2015 in rete copre tutte le principali piattaforme
social: Twitter, Facebook, Youtube, Linkedin e Pinterest. I numeri della
partecipazione alle piattaforme sono ancora modesti rispetto agli obiettivi,
ma il dato sull’incremento delle visite è incoraggiante ed in linea con gli
sforzi crescenti di comunicazione.
8.7.5 I progetti e gli eventi sul territorio
Expo 2015 è presente anche nel territorio, attraverso una serie di momenti
dedicati ai cittadini che aumenteranno nei prossimi anni.
128
129
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
Popolo del Cibo
È un progetto d’installazioni urbane ispirate all’opera dell’artista Arcimboldo,
ideato dallo scenografo di fama internazionale Dante Ferretti. Il progetto vuole
rappresentare uno strumento privilegiato con cui Expo Milano 2015 si racconta
alle città italiane, europee e mondiali. Ispirate ai ritratti burleschi del celebre
pittore milanese Giuseppe Arcimboldo, le sculture sono declinate in sette
soggetti differenti ispirati ai principali elementi dell’alimentazione, presenti in
tutte le tradizioni culturali del mondo. È dal Tema dell’Evento che proviene
la scelta artistica di un modello rappresentativo per i soggetti del Popolo
del Cibo, che evoca i frutti della terra e gli elementi base dell’alimentazione
interpretati nella loro trasposizione fisica e reale di una figura umana. La
missione è di spiegare le sfide, le opportunità e le occasioni di crescita che
l’appuntamento del 2015 offre ai Paesi del Mondo.
Expo Tour
Il progetto Expo Tour consiste in eventi volti alla promozione e alla diffusione
di Expo 2105 sul territorio italiano con il coinvolgimento di istituzioni e realtà
locali. Ad oggi, le città toccate sono state Bologna, Milano e Napoli, con
l’obiettivo di presentare l’Evento, il suo Tema e i suoi valori. Expo Tour ha visto
raccolti i cittadini intorno a quella che viene chiamata la “Tavola Planetaria”,
una occasione per scoprire nuovi sapori provenienti da tutto il mondo.
Expo days
Nei mesi di maggio del 2012 e del 2013, la città di Milano ha ospitato eventi,
dibattiti, concerti, spettacoli e feste dedicati al tema della nutrizione da un
punto di vista ambientale, storico, culturale, antropologico, medico, tecnicoscientifico ed economico. Nell’ultima edizione, la prima settimana degli
Expo Days è stata dedicata ai temi dell’alimentazione e della relazione tra
metropoli e agricoltura periurbana. Durante il weekend si è svolto l’evento
più simbolico e importante: lo svelamento delle bandiere dei nuovi Paesi che
parteciperanno ad Expo Milano 2015. La seconda settimana è stata dedicata
al Sito e alle novità che l’Esposizione Universale sta portando alla città di
Milano nel suo complesso. È stata inoltre inaugurata la mostra “Pianeta Expo
2015: Conoscere, gustare, divertirsi”. La terza settimana si è aperta all’insegna
della “Milano Food Week”, un contenitore di eventi enogastronomici diffusi
in tutta la città. L’ultima settimana ha avuto invece ad oggetto la Smart City
e le partnerships sviluppate da Expo Milano 2015 per rendere Milano più
smart. L’iniziativa ha trovato riscontro positivo sul territorio milanese ed una
forte partecipazione.
Changemakers for Expo Milano 2015
Changemakers è il nome del concorso lanciato da Expo 2015 e Telecom
Italia con lo scopo di premiare le idee innovative che potranno trovare
un’applicazione potenziale all’interno di Expo Milano 2015, in quanto
collegate ai temi dell’Esposizione Universale o come servizi per i Visitatori ed
i Partecipanti all’Evento. Attraverso l’aiuto di Make a Cube, incubatore in Italia
specializzato in imprese ad alto valore sociale e ambientale, è stata lanciata
una call for ideas, alla quale hanno risposto oltre 1.500 persone, in team
composti prevalentemente da giovani under 30, provenienti da 21 Paesi, per
un totale di 583 applications ricevute. Tra le proposte arrivate, sono state
selezionate le 10 migliori idee sul piano dei contenuti e dei processi, capaci
di mobilitare risorse e passioni, ed accompagnate sino alla fase di start up.
WE-Women for Expo
WE-Women for Expo è un progetto di Expo Milano 2015 in collaborazione
con il Ministero degli Affari Esteri e la Fondazione Arnoldo e Alberto
Mondadori che intende dare vita a un network di donne in tutto il mondo per
agire insieme sui temi dell’alimentazione, migliorando il diritto universale al
cibo. L’obiettivo è di raggiungere e coinvolgere il maggior numero possibile
di donne in tutto il mondo invitandole a esprimersi sul cibo, non solo
coltivandolo e cucinandolo, ma anche decidendo quale futuro costruire
insieme per le prossime generazioni in termini di sostenibilità per dare il
proprio contributo al Tema “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita”. Il viaggio
di WE verso il traguardo del 2015 sarà accompagnato da un video realizzato
con le immagini e la musica di due giovani artiste italiane – Erica Mou per la
parte musicale e Cristina Seresini per le animazioni – che attraverso la loro
creatività si fanno ambasciatrici del messaggio di WE nel mondo.
8.8 Il Programma Feeding Knowledge e le Best Practices
Figura 8.6
Il logo della tavola planetaria
degli Expo Tour.
Il Programma Feeding Knowledge è un’iniziativa di Expo 2015 che ha
come principale finalità quella di promuovere la cooperazione in materia di
ricerca e innovazione per la sicurezza alimentare, attraverso la condivisione
e lo sviluppo delle conoscenze, al fine di proporre soluzioni concrete per
130
131
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 08
soddisfare le esigenze dei Paesi in via di sviluppo. Il Programma si sviluppa
attraverso una piattaforma tecnologica online, che costituisce un canale di
dialogo (“knowledge sharing”), collaborazione e disseminazione e che ha
come obiettivi:
1) la costituzione di una rete internazionale per la ricerca e l’innovazione
sulla sostenibilità alimentare;
2) supportare l’individuazione, la raccolta, la valorizzazione e la
disseminazione delle Best Sustainable Development Practices (BSDP).
In particolare, le Best Practices sono una componente importante dell’eredità
dell’Esposizione e rappresenteranno un’opportunità per dare visibilità a
programmi, iniziative, strategie e policies in grado di contribuire in maniera
significativa a realizzare gli obiettivi collegati al Tema “Feeding the Planet,
Energy for Life”. L’ambiente online e la rappresentazione nel Sito Espositivo,
sono concepiti per raccogliere i dati sulle BSDP in modo che Expo 2015
possa valorizzarle come narrazioni multimediali, di iniziative già realizzate
e di documentata efficacia per la sicurezza alimentare. Il Programma
coinvolge molteplici istituzioni a livello nazionale e internazionale:
• CIHEAM IAMB-Bari, Istituto Agronomico del Mediterraneo di Bari, istituito
dal CIHEAM, International Centre for Advanced Mediterranean Agronomic
Studies. L’istituto sviluppa in particolare la cooperazione internazionale tra
i ricercatori e coordina i processi di elaborazione di contenuti scientifici
della rete;
• METID, Politecnico di Milano, progetta e sviluppa i supporti tecnologici e
gestisce le strategie di e-collaboration, e-learning e networking;
• FAO - Food and Agriculture Organization of the United Nations;
• CNR;
• i Ministeri dell’Agricoltura dei primi 12 paesi target (Albania; Algeria; Egitto;
Giordania; Iraq; Libia; Libano; Marocco; Autorità Nazionale Palestinese;
Tunisia; Turchia; Paesi del sud-est Europa).
Figura 8.7
Il logo del programma
Feeding Knowledge
8. 9 I progetti per il mondo della scuola
Il Progetto Scuola, nato dalla collaborazione tra Expo 2015 e il Ministero
dell’istruzione dell’Università e della Ricerca, persegue i seguenti obiettivi:
• Diffondere i temi e i valori centrali di Expo 2015, attraverso contenuti
didattici dedicati;
• Stimolare il contributo di insegnanti e studenti per la realizzazione di Expo
Milano 2015;
• Incentivare la creatività dei giovani con riferimento al Tema;
• Promuovere la partecipazione di studenti e famiglie, in forma fisica o
virtuale;
• Sensibilizzare gli adulti di domani sui valori rappresentati dal Tema (es.
consumo alimentare responsabile);
• Promuovere la conoscenza della realtà agroalimentare Italiana;
• Lasciare un’eredità di valori, in termini di cultura e progresso tecnologico
alle generazioni future.
Per raggiungere questi obiettivi sarà resa disponibile una grande quantità
di contenuti, in una logica aperta e collaborativa, attraverso la promozione
e la diffusione delle tecnologie digitali in classe a supporto della didattica.
Il Progetto consiste infatti nella creazione di una piattaforma di knowledge
sharing grazie alla quale gli studenti delle scuole italiane potranno
condividere e approfondire le tematiche che verranno affrontate durante i
sei mesi dell’Evento. Attraverso un approccio innovativo ed interattivo, più
di 300 scuole in tutta Italia potranno confrontarsi su cinque temi principali:
• Storia dell’uomo, storie di cibo;
• Abbondanza e privazione: il paradosso del contemporaneo;
• Il futuro del cibo: scienza e tecnologia per la sicurezza e la qualità;
• Cibo sostenibile = mondo equo;
• Il gusto è conoscenza.
Le scuole italiane diventeranno una grande arena di discussione nella quale
diffondere gli obiettivi per la sostenibilità, comprendenti la salvaguardia
della biodiversità, la garanzia di accesso all’acqua potabile, la riduzione
degli sprechi, la tutela e la trasmissione dei saperi, delle tradizioni e delle
culture dei popoli. Le scuole potranno inoltre consolidare il proprio rapporto
con le realtà produttive presenti sul territorio e gli studenti rafforzeranno
comportamenti orientati alla sostenibilità, interiorizzando il Tema di Expo
Milano 2015 per meglio comprendere la propria realtà locale. Le stime
effettuate sui potenziali Visitatori all’Evento contano 1,3 milioni di studenti
e oltre 100.000 docenti da tutta Italia: con l’iniziativa “Progetto scuola” si
potrà raggiungere un pubblico ancora più ampio (gli studenti in Italia sono
7,3 milioni), che includerà tutti quei giovani che non potranno visitare di
persona l’Esposizione Universale. Il Progetto è stato avviato con una prima
fase pilota nel Comune di Monza. Quest’esperienza ha prodotto effetti
molto positivi, consentendo ad Expo 2015 di raccogliere idee, riflessioni e
suggerimenti utili per migliorare l’iniziativa ed estenderla con successo a
tutte le scuole italiane. La seconda fase prevede il coinvolgimento di 1.000
docenti da tutta Italia, i quali effettueranno un percorso di formazione sul
Tema dell’Evento, al fine di creare ed animare una community di docenti
intorno al Progetto, che diventeranno gli ambasciatori di Expo Milano
2015. Il passo successivo vedrà la diffusione dei contenuti per gli studenti
nelle classi che verranno personalizzati sulla base delle esperienze e delle
specificità territoriali della singola scuola. Per valorizzare il percorso svolto
da ciascuna classe verrà inoltre lanciato un concorso rivolto agli studenti per
la creazione dei migliori video-racconti che saranno poi pubblicati online e
diffusi e votati sui social network. La fase conclusiva del Progetto vedrà gli
studenti, veri protagonisti ed attori dell’iniziativa, concretizzare l’esperienza
svolta in classe con una visita fisica sul Sito, che consentirà loro di toccare
con mano quanto già affrontato in classe e fare propria l’eredità di Expo
Milano 2015.
132
133
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
METODOLOGIA
134
135
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
9.1 Nota metodologica
Il presente Rapporto di Sostenibilità è il primo documento realizzato da Expo
2015 in una prospettiva di rendicontazione dei propri impatti economici,
sociali ed ambientali.
Il riferimento metodologico adottato per la realizzazione del Rapporto è
costituito dalle Linee guida per il Reporting di Sostenibilità della Global
Reporting Initiative (GRI), che rappresenta la migliore pratica riconosciuta a
livello internazionale in tema di rendicontazione di sostenibilità.
Le Linee guida GRI sono state adottate, anzitutto, quale modello in relazione
ai principi per la definizione dei contenuti del Rapporto - Inclusività degli
Stakeholders, Contesto di sostenibilità, Materialità e Completezza - ed ai
principi per assicurare la qualità del reporting: Equilibrio, Comparabilità,
Accuratezza, Tempestività, Chiarezza e Affidabilità. Alla base di tali principi,
le Linee guida GRI individuano la Trasparenza quale valore cardine
“sovraordinato” che deve informare l’intero processo di rendicontazione.
Al fine di tenere in considerazione lo scenario evolutivo delle pratiche di
sustainability reporting e di fornire un esempio per la rendicontazione
delle future Esposizioni Universali, si è scelto di utilizzare la versione G4
delle Linee guida, presentata ufficialmente nel maggio 2013. Rispetto alle
precedenti edizioni, tale versione dello standard segna un cambiamento
rilevante nel processo di identificazione dei contenuti del Rapporto e, più
in generale, nell’approccio alla rendicontazione. Maggiore enfasi è attribuita
infatti al principio della materialità, che deve guidare l’identificazione dei
temi economici, sociali ed ambientali da trattare nel Rapporto, indirizzando
l’organizzazione verso la rendicontazione degli aspetti più significativi nei
contesti applicativi ove questi producono gli impatti più rilevanti (“focus
on what matters, where it matters”1). Tale approccio è coerente con le
peculiarità di una Società responsabile dell’organizzazione e della gestione di
un grande evento quale un’Esposizione Universale, le cui attività e dinamiche
operative sono condizionate, in maniera sostanziale, dalle diverse fasi in cui
si articola il ciclo di vita della manifestazione: candidatura, pianificazione
e organizzazione, gestione dell’evento, restituzione del Sito Espositivo,
chiusura e post-evento. La significatività degli aspetti da rendicontare si
modifica infatti in relazione al succedersi di tali fasi, ciascuna delle quali
caratterizzata da specifiche attività.
In questo quadro, il processo di rendicontazione si è svolto, in sintesi,
secondo le seguenti fasi:
1) Preliminare identificazione dei temi e degli ambiti di rendicontazione
economica, sociale ed ambientale applicabili ad Expo 2015, del periodo
e del perimetro di rendicontazione coperti dal Rapporto. Con l’obiettivo di
riflettere le specificità delle attività e degli impatti connessi ad un’Esposizione
Universale, tale attività è stata guidata, oltre che dall’Informativa standard
delle Linee guida GRI, anche dal Supplemento specifico emanato dal
GRI per il settore dell’organizzazione degli eventi (“Sustainability Reporting
Guidelines & Event Organizers Sector Supplement”), disponibile nella
versione 3.1.
1
Per quanto riguarda l’arco temporale di riferimento, le informazioni e i dati
contenuti nel presente e primo Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 si
riferiscono al periodo compreso fra la costituzione della Società (dicembre
2008) e il primo semestre del 2013 (dati al 30 giugno), salvo ove diversamente
specificato e ad eccezione di alcuni aggiornamenti ritenuti significativi,
riferibili alla seconda metà del 2013. Tale scelta è stata dettata dalla primaria
esigenza, ai fini di assicurare la trasparenza e la chiarezza delle attività
rendicontate, di ricostruire il contesto e il quadro di riferimento - anche
in termini di governance dell’Evento - in cui si è costituita la Società Expo
2015 e sono state definite le sue competenze ed attività. In questo senso, i
contenuti del documento costituiscono una base informativa di riferimento
per le prossime edizioni del Rapporto, che saranno sempre maggiormente
focalizzate sulle attività svolte in vista dell’Evento.
Il perimetro di rendicontazione del documento si estende a tutta la Società,
ricomprendendo l’organizzazione complessiva dell’Evento, la realizzazione
delle opere e degli interventi di competenza, la gestione delle relazioni con le
diverse categorie di Partecipanti all’Esposizione e con i soggetti istituzionali,
a tutti i livelli, coinvolti nella governance dell’Evento, nonché con tutti gli
Stakeholders a diverso titolo interessati dalla manifestazione.
2) Conduzione di una serie di interviste con le Direzioni e Funzioni
dell’organizzazione, mirate ad approfondire i temi e gli ambiti di
rendicontazione identificati, farne emergere di eventuali nuovi significativi
e verificare la disponibilità dei relativi dati, informazioni e indicatori. In
totale, sono state realizzate 21 interviste.
3) Identificazione degli Stakeholders di riferimento e conduzione di focus
group con i referenti interni delle varie Direzioni, mirati a delineare i temi,
gli argomenti e le aspettative proprie di ciascuna categoria di Stakeholder
rispetto all’organizzazione dell’Esposizione Universale. Tali attività hanno
consentito di completare l’analisi di materialità degli aspetti più significativi
da rendicontare nel documento, come delineati nel paragrafo 4.2 del
Rapporto.
4) Raccolta ed elaborazione dei dati e delle informazioni.
5) Redazione del documento.
Infine, nell’ambito del processo di rendicontazione, Expo 2015 ha
coinvolto attivamente gli Official Partners, chiedendogli di comunicare agli
Stakeholders il loro contributo alla sostenibilità dell’Evento attraverso la
redazione di un’apposita scheda. Le schede sono riportate in chiusura del
presente Capitolo.
Il documento è stato realizzato da un gruppo di lavoro coordinato dalla
Funzione Sustainability con il supporto dello IEFE - Università Bocconi. La
redazione del documento ha visto il coinvolgimento e la collaborazione attiva
di tutte le risorse di Expo 2015 individuate quali referenti per l’elaborazione
dei dati e delle informazioni di propria competenza. Il Rapporto è stato
esaminato ed approvato dalla Direzione Generale Planning and Control.
The GRI Sustainability Reporting Guidelines, Main Features of G4, July 2013 version, www.
globalreporting.org
136
137
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
9.2 Tabella di corrispondenza con l’Informativa GRI
La Tabella di corrispondenza fra l’Informativa Standard richiesta dal GRI e
i contenuti specifici del Rapporto è riportata di seguito indicandone la
localizzazione all’interno del documento.
Questa prima edizione del Rapporto non copre tutti i requisiti richiesti dallo
standard per poter essere qualificato come “pienamente conforme alle Linee
guida GRI”.
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
Expo 2015 è impegnata al miglioramento delle prossime edizioni coerentemente
con quanto previsto dalle Linee Guida GRI.
G4-9
Dimensione dell’organizzazione, inclusi: numero di
dipendenti, numero di volontari, numero di attività svolte,
vendite o ricavi netti, capitalizzazione, quantità di prodotti
o servizi forniti.
5.1; 6.3
G4-10
Numero totale dei dipendenti, suddiviso per: a) genere e
forma contrattuale; b) categoria professionale e genere
(per i dipendenti a tempo indeterminato); c) per tipologia di
impiego e genere; d) per provenienza geografica e genere.
N.D.
G4-11
Percentuale di dipendenti coperti da contratti collettivi di
lavoro.
5.3
G4-12
Descrizione dell'organizzazione della catena di fornitura.
G4-13
Cambiamenti significativi nelle dimensioni, nella struttura,
nell’assetto proprietario o nella catena di fornitura avvenuti
nel periodo di rendicontazione.
Tabella di corrispondenza con Linee Guida per il Reporting di Sostenibilità della Global Reporting Initiative
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
STRATEGIA E ANALISI
Dichiarazione della più alta autorità del processo decisionale
(ad esempio, amministratore delegato, presidente o
posizione equivalente) in merito all’importanza della
sostenibilità per l’organizzazione ed alla strategia per la
sostenibilità.
G4-1
G4-2
Descrizione dei principali impatti, rischi e opportunità.
4.1 (box)
N.D.
8.5.2
2.1
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE: COINVOLGIMENTO IN INIZIATIVE ESTERNE
PROFILO DELL’ORGANIZZAZIONE
G4-3
Nome dell’organizzazione.
G4-4
Principali eventi, marchi, prodotti e/o servizi.
G4-5
Luogo della principale sede dell’organizzazione.
G4-6
Paesi nei quali opera l’organizzazione.
G4-7
Assetto proprietario e forma legale.
G4-8
Mercati serviti.
G4-14
Spiegazione dell’eventuale modalità di applicazione del
principio o approccio di precauzione.
3.3.3
G4-15
Elenco degli principi, delle Carte o di altre iniziative esterne
in campo economico, ambientale e sociale, principi adottati
o altre iniziative sottoscritti dall'organizzazione.
1.1 (box)
G4-16
Partecipazione ad associazioni di categoria nazionali e/o
internazionali in cui l’organizzazione: detiene una posizione
presso gli organi di governo, partecipa a progetti e comitati,
fornisce finanziamenti considerevoli al di là della normale
quota associativa.
8.5
Introduzione
1.4
Copertina
3.4
1.4
8.1
138
139
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
IDENTIFICAZIONE DEGLI ASPETTI RILEVANTI E LORO CONFINI
PROFILO DEL REPORT
Elenco delle società incluse nel bilancio consolidato
dell'organizzazione o in documenti equivalenti. Indicazione
di eventuali società incluse nel bilancio consolidato o nei
documenti equivalenti non incluse nel Report.
G4-17
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
G4-28
Periodo di rendicontazione delle informazioni fornite.
9.1
G4-29
Data di pubblicazione del report di sostenibilità più recente.
N.A.
G4-30
Periodicità di rendicontazione.
9.1
G4-31
Contatti e indirizzi utili per richiedere informazioni sul
report di sostenibilità e i suoi contenuti.
9.1
N.A.
G4-18
a) spiegazione sul processo di definizione dei Contenuti, gli
Aspetti e i Confini del Report.
b) spiegazione su come l’organizzazione ha implementato i
principi del Report per la definizione dei Contenuti.
9.1
G4-19
Elenco di tutti gli aspetti significativi identificati nel processo
di definizione dei contenuti del Report.
4.2; 9.1
G4-20
Per ogni aspetto significativo identificato, indicare il perimetro di applicazione all'interno dell'organizzazione.
9.1
G4-21
Per ogni aspetto significativo identificato, indicare il perimetro di applicazione all'esterno dell'organizzazione.
9.1
G4-22
Spiegazione degli effetti di qualsiasi modifica di informazioni inserite nei report precedenti e motivazioni di tali modifiche.
N.A.
G4-23
Cambiamenti significativi di campo di applicazione e
perimetro del Report rispetto al precedente periodo di
rendicontazione.
PROFILO DEL REPORT: INDICE DEI CONTENUTI GRI
G4-32
GRI Content Index.
9.2
Politiche e pratiche adottate al fine di ottenere l’assurance
esterna del Report.
N.D.
G4-34
Struttura di governo dell’organizzazione, inclusi i comitati
del più alto organo di governo. Identificare ogni organo
responsabile delle scelte in campo economico, ambientale
e sociale.
1.1; 2.1; 2.3
G4-35
Processo di delega, da parte dei vertici aziendali, nei confronti dei dirigenti e altri dipendenti, sui temi economici,
ambientali e sociali.
N.D.
G4-36
Nomina di posizioni dirigenziali o con responsabilità sui temi
economici, ambientali e sociali. Indicare se tali posizioni
riportano direttamente al più alto organo di governo.
2.4
G4-37
Processi di consultazione sui temi economici, ambientali e
sociali tra gli stakeholders e il più alto organo di governo.
Se la consultazione è delegata, descrivere a chi e descrivere
tutti i processi di feedback al più alto organo di governo.
4.2
G4-38
Composizione del più alto organo di governo (in termini
di indipendenza, mandato, genere, posizioni dirigenziali,
rappresentatività degli stakeholder, etc.).
2.3
ASSICURAZIONE
N.A.
G4-33
GOVERNANCE
COINVOLGIMENTO DEGLI STAKEHOLDERS
G4-24
Elenco di gruppi di stakeholder con cui l’organizzazione
intrattiene attività di coinvolgimento.
4.2
G4-25
Principi per identificare e selezionare i principali stakeholder
con i quali intraprendere l’attività di coinvolgimento.
4.2
Approccio all’attività di coinvolgimento degli stakeholder,
specificando la frequenza per tipologia di attività sviluppata
e per gruppo di stakeholder.
G4-26
Argomenti chiave e criticità emerse dall’attività di
coinvolgimento degli stakeholder e in che modo
l’organizzazione ha reagito alle criticità emerse, anche in
riferimento a quanto indicato nel Report. Indicare i gruppi di
stakeholder che hanno sollevato i diversi argomenti chiave
e criticità.
G4-27
4.2
N.D.
140
141
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
GOVERNANCE
GOVERNANCE
G4-39
G4-40
Indicare se il Presidente del più alto organo di governo
ricopre anche un ruolo esecutivo.
2.1; 2.3
Processi di selezione e nomina dei membri del più alto
organo di governo e dei relativi comitati.
N.D.
Attività in essere presso il più alto organo di governo per
garantire che non si verifichino conflitti di interesse.
G4-41
G4-42
2.3
G4-43
Misure adottate per sviluppare e migliorare la conoscenza
da parte dell'organo di governo più elevato sulle tematiche
economiche, ambientali e sociali.
N.A.
G4-44
Processi per la valutazione delle performance del più
alto organo di governo, in funzione delle performance
economiche, ambientali, sociali. Indicare se la valutazione
è indipendente o meno e la sua frequenza e se si tratta di
un'autovalutazione. Riportare le azioni intraprese in risposta
a tali valutazioni.
G4-45
Ruolo del più alto organo di governo nel riesaminare l'efficacia
dei processi di gestione del rischio dell'organizzazione
riguardante la sfera economica, ambientale e sociale.
G4-46
G4-47
Frequenza del riesame degli impatti, dei rischi e delle
opportunità economiche, ambientali e sociali da parte del
più alto organo di governo.
N.D.
G4-48
Figura che esamina e approva formalmente il Report di
sostenibilità dell'organizzazione e assicura che tutti gli
aspetti significativi siano coperti.
9.1
G4-49
Processo adottato per comunicare al più alto organo di
governo le preoccupazioni più significative.
N.D.
G4-50
Natura e numero totale delle preoccupazioni più significative
che sono state comunicate al più alto organo di governo e i
meccanismi utilizzati per affrontarle e risolverle.
N.D.
G4-51
Legame tra i compensi dei componenti del più alto organo
di governo, senior executive manager e la performance
dell’organizzazione (inclusa la performance sociale e
ambientale).
N.D.
G4-52
Processo per la determinazione dei compensi (incluso
l'eventuale coinvolgimento di consulenti).
5.2.3
G4-53
Riportare in che modo vengono considerate le opinioni
degli stakeholders in merito alle politiche di remunerazione.
N.D.
G4-54
Rapporto tra la retribuzione annua dell'individuo con la retribuzione maggiore e la mediana delle retribuzioni annue
di tutti i dipendenti (escluso l'individuo che percepisce di
più).
N.D.
G4-55
Rapporto tra l'aumento percentuale della retribuzione
dell'individuo più pagato e la mediana dell'incremento
percentuale delle retribuzioni di tutti i dipendenti (escluso
il più pagato).
N.D.
N.D.
Ruolo del più alto organo di governo e dei dirigenti nello
sviluppo, nell'approvazione e nell'aggiornamento delle
Mission, delle Strategie, delle Politiche e degli obiettivi
connessi agli impatti economici, ambientali e sociali.
Ruolo del più alto organo di governo nell'identificazione
e gestione degli impatti, dei rischi e delle opportunità
economiche, ambientali e sociali. Indicare se vi sono forme
di consultazione degli stakeholders a supporto del più alto
organo di governo.
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
N.D.
N.D.
N.D.
142
143
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD GENERALE
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
ETICA ED INTEGRITÀ
INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA
G4-56
Mission, valori, codici di condotta, principi rilevanti
per le performance economiche, ambientali e sociali
sviluppati internamente e stato di avanzamento della loro
implementazione.
2.3 (box); 4.1; 7.1
G4.57
Meccanismi interni ed esterni a supporto della legalità ed
eticità dei comportamento etici.
2.3 (box); 3.3.2;
8.6.2
Meccanismi interni ed esterni per segnalare comportamenti
non etici o illegali.
G4-58
2.3 (box); 3.3.2;
8.6.2
G4-EC7
Sviluppo e impatto di investimenti in infrastrutture e servizi
forniti principalmente per “pubblica utilità”, attraverso
impegni commerciali, donazioni di Prodotti/servizi, attività
pro bono.
N.D.
G4-EC8
Analisi e descrizione dei principali impatti economici
indiretti considerando le esternalità generate.
6.5
G4-EC9
Politiche, pratiche e percentuale di spesa concentrata
su fornitori locali in relazione alle sedi operative più
significative.
8.5.2; 6.4
EO1 - Event Organizer Sector Supplement
Impatti economici diretti e creazione del valore come
conseguenza di iniziative sulla sostenibilità.
N.D.
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
Indicare, per ciascun aspetto, perché è significativo;
come viene gestito l'aspetto e i suoi impatti; le modalità di
valutazione dell'efficacia di tale gestione.
G4-DMA
N.D.
INDICATORI DI PERFORMANCE ECONOMICA
Valore economico direttamente generato e distribuito,
inclusi ricavi, costi operativi, remunerazioni ai dipendenti,
donazioni e altri investimenti nella comunità, utili non
distribuiti, pagamenti ai finanziatori e alla Pubblica
Amministrazione.
G4-EC1
G4-EC2
G4-EC3
G4-EN1
Materie prime utilizzate per peso o volume.
N.D.
G4-EN2
Percentuale dei materiali utilizzati che deriva da materiale
riciclato.
N.D.
G4-EN3
Consumo di energia entro l'organizzazione.
7.9.1
G4-EN4
Consumo di energia all'esterno dell'organizzazione.
7.9.1
G4-EN5
Intensità energetica.
N.D.
G4-EN6
Riduzione dei consumi di energia dovuti alla conservazione
e ai miglioramenti in termini di efficienza.
N.D.
G4-EN7
Riduzione del fabbisogno di energia dei prodotti e servizi
offerti.
N.D.
G4-EN8
Prelievo totale di acqua per fonte.
N.D.
G4-EN9
Fonti idriche significativamente interessate dal prelievo di
acqua.
N.D.
G4-EN10
Percentuale e volume totale dell’acqua riciclata e riutilizzata.
N.D.
6.4
Implicazioni finanziarie e altri rischi e opportunità per le
attività dell’organizzazione dovuti ai cambiamenti climatici.
N.D.
Copertura degli obblighi assunti in sede di definizione del
piano pensionistico.
N.D.
G4-EC4
Finanziamenti significativi ricevuti dalla Pubblica
Amministrazione. Indicare se il governo è presente
nell'assetto proprietario dell'organizzazione.
G4-EC5
Rapporto tra lo stipendio standard dei neoassunti,
suddiviso per genere, e lo stipendio minimo locale nelle
sedi operative più significative.
N.D.
G4-EC6
Procedure di assunzione di persone residenti dove si
svolge prevalentemente l’attività e percentuale dei senior
manager assunti nella comunità locale.
N.D.
1.4; 6.1
144
145
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
INDICATORI DI PERFORMANCE AMBIENTALE
G4-EN11
Localizzazione e dimensione dei terreni posseduti, affittati,
o gestiti in aree (o adiacenti ad aree) protette o in aree a
elevata biodiversità esterne alle aree protette.
3.4
G4-EN12
Descrizione dei maggiori impatti di attività, prodotti e
servizi sulla biodiversità di aree protette o aree a elevata
biodiversità esterne alle aree protette.
7.4
G4-EN13
Habitat protetti o ripristinati.
G4-EN14
Numero delle specie elencate nella lista rossa IUCN e
nelle liste nazionali delle specie protette che trovano il
proprio habitat nelle aree di operatività dell’organizzazione,
suddivise per livello di rischio di estinzione.
7.9.1
G4-EN16
Emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo 2).
7.9.1
G4-EN17
Altre emissioni indirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo
3).
7.9.1
G4-EN18
Intensità delle emissioni di gas effetto serra.
N.D.
G4-EN19
Riduzione delle emissioni di gas effetto serra.
N.A.
G4-EN21
NO, SO, e altre emissioni significative nell’aria per tipologia
e peso.
N.D.
G4-EN23
Peso totale dei rifiuti per tipo e per metodi di smaltimento.
N.D.
Peso dei rifiuti classificati come pericolosi in base alla
Convenzione di Basilea (allegati I,II,II, VIII) che sono
trasportati, importati, esportati o trattati e loro percentuale
trasportata all’estero.
G4-EN25
7.6; 7.6.1; 7.6.2; 7.7;
7.9.2; 7.9.3; 7.10
G4-EN28
Percentuale dei prodotti venduti e relativo materiale di
imballaggio riciclato o riutilizzato, per categoria.
N.A.
G4-EN29
Valore monetario delle multe significative e numero delle
sanzioni non monetarie per mancato rispetto di regolamenti
e leggi in materia ambientale.
7.2
G4-EN30
Impatti ambientali significativi del trasporto di prodotti e
beni/materiali utilizzati per l’attività dell’organizzazione e
per gli spostamenti del personale.
3.4; 7.9.1
G4-EN31
Spese e investimenti per la protezione dell’ambiente, suddivise per tipo.
7.9.3
G4-EN32
Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di
criteri ambientali.
N.D.
G4-EN33
Impatti ambientali negativi significativi, attuali e potenziali,
nella catena di fornitura e azioni intraprese per la loro
gestione.
7.7; 8.5.4.
G4-EN34
Numero di reclami ricevuti inerenti gli impatti ambientali
gestiti e risolti attraverso meccanismi formali per la loro
risoluzione.
EO2 - Event Organizer Sector Supplement
Modalità di trasporto dei partecipanti e dei
visitatori rispetto al totale dei trasporti e iniziative di
incoraggiamento sull'uso di trasporti più sostenibili.
EO3 - Event Organizer Sector
Supplement
Impatti ambientali e socio-economici significativi delle
modalità di trasporto dei partecipanti e dei visitatori da e
per l'evento e iniziative intraprese per mitigare tali impatti.
7.4.1
Acqua totale scaricata, per qualità e destinazione.
Numero totale e volume di sversamenti significativi.
Iniziative per mitigare gli impatti ambientali dei prodotti e
dei servizi offerti.
7.2; 7.4.1
G4-EN22
G4-EN24
G4-EN27
7.4
Emissioni dirette di gas a effetto serra (GHG) (Scopo 1).
Emissioni di sostanze nocive per l’ozono per peso.
7.4; 7.4.1
7.3; 7.10
G4-EN15
G4-EN20
G4-EN26
Identità, dimensione, stato di salvaguardia e biodiversità
della fauna e della flora acquatica e i relativi habitat colpiti in
maniera significativa dagli scarichi idrici e dalle dispersioni
provocate dell’organizzazione.
N.D.
N.D.
N.D.
3.4; 3.5
7.9.3
146
147
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - CONDIZIONI DI LAVORO
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - CONDIZIONI DI LAVORO
G4-LA1
Numeri totali e tassi di nuove assunzioni e di turnover del
personale per età, genere e area geografica.
N.D.
G4-LA14
Percentuale dei nuovi fornitori selezionati sulla base di
criteri inerenti le condizioni lavorative del personale.
G4-LA2
Benefit previsti per i lavoratori a tempo pieno ma non
per i lavoratori part-time e/o a termine, suddivisi per sedi
operative più rilevanti.
N.D.
G4-LA15
Impatti negativi e significativi derivanti da pratiche di lavoro
nella catena di fornitura e azioni intraprese per la loro
gestione.
8.6.1; 8.6.2
G4-LA3
Ritorno al lavoro e mantenimento del posto di lavoro dopo
il congedo parentale, per genere.
N.D.
G4-LA16
Numero di reclami connessi alle condizioni di lavoro risolti
attraverso meccanismi formali per la loro risoluzione.
N.D.
G4-LA4
Periodo minimo di preavviso per modifiche operative
(cambiamenti organizzativi), specificando se tali condizioni
siano incluse o meno nella contrattazione collettiva.
N.D.
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - DIRITTI UMANI
Percentuale dei lavoratori rappresentati nel Comitato per
la salute e la sicurezza, composto da rappresentanti della
direzione e dei lavoratori, istituito al fine di controllare e
fornire consigli sui programmi per la tutela della salute e
della sicurezza del lavoratore.
N.D.
G4-LA6
Tasso di infortuni sul lavoro, di malattia, di giornate di lavoro
perse, assenteismo e numero totale di decessi, divisi per
area geografica e genere.
5.4; 5.5
G4-LA7
Lavoratori con un'alta incidenza o un alto rischio di malattie
connesse alla loro occupazione.
N.A.
G4-LA8
Accordi formali con i sindacati relativi alla salute e alla sicurezza.
8.6.2
G4-LA9
Ore medie di formazione annue per dipendente, suddiviso
per genere e per categoria di lavoratori.
5.3
G4-LA10
Programmi per la gestione delle competenze e per promuovere una formazione / aggiornamento progressivo a
sostegno dell’impiego continuativo dei dipendenti e per la
gestione della fase finale delle proprie carriere.
5.2.1 (box)
G4-LA11
Percentuale di dipendenti che ricevono regolarmente valutazioni delle performance e dello sviluppo della propria
carriera, suddivisi per genere.
5.2.2
G4-LA12
Composizione degli organi di governo dell’impresa e
ripartizione dei dipendenti per categoria in base a sesso,
età, appartenenza a categorie protette e altri indicatori di
diversità.
N.D.
Rapporto dello stipendio base e della remunerazione
totale delle donne rispetto a quelli degli uomini a parità di
categoria, suddivisi per sedi operative più significative.
N.D.
G4-LA5
G4-LA13
N.D.
G4-HR1
Percentuale e numero totale di accordi e di contratti di
investimento significativi che includono clausole sui diritti
umani o che sono sottoposti ad una relativa valutazione.
N.A.
G4-HR2
Ore totali di formazione dei dipendenti su politiche e
procedure riguardanti tutti gli aspetti dei diritti umani
rilevanti per l’attività dell’organizzazione e percentuale dei
lavoratori formati.
N.A.
G4-HR3
Numero totale di episodi legati a pratiche discriminatorie e
azioni correttive intraprese.
N.D.
G4-HR4
Identificazione delle attività e dei principali fornitori in cui la
libertà di associazione e contrattazione collettiva può essere
violata o esposta a rischi significativi e azioni intraprese in
difesa di tali diritti.
N.D.
G4-HR5
Identificazione delle operazioni e dei principali fornitori con
elevato rischio di ricorso al lavoro minorile e delle misure
adottate per contribuire alla sua effettiva abolizione.
N.D.
G4-HR6
Attività e principali fornitori con alto rischio di ricorso
al lavoro forzato o obbligato e misure intraprese per
contribuire all’abolizione di ogni loro forma.
N.D.
G4-HR7
Percentuale del personale e dei volontari addetti alla
sicurezza che ha ricevuto una formazione sulle procedure
e sulle politiche riguardanti i diritti umani rilevanti per le
attività dell’organizzazione.
N.D.
G4-HR8
Numero di violazioni dei diritti della comunità locale e
azioni intraprese.
N.D.
G4-HR9
Percentuale e numero totale delle attività sottoposte a
controlli e/o valutazioni di impatto relativi ai diritti umani.
N.D.
148
149
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - DIRITTI UMANI
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - SOCIETÀ
G4-HR10
Percentuale dei principali fornitori, contraenti e altri
partner che sono sottoposti a verifiche in materia di diritti
umani e relative azioni intraprese.
N.D
G4-HR11
Impatti significativi, attuali e potenziali, per il mancato
rispetto dei diritti umani nella catena di fornitura e azioni
intraprese per la loro gestione.
N.D.
Numero di reclami connessi al rispetto dei diritti umani
risolti attraverso meccanismi formali per la loro gestione.
N.D.
G4-HR12
G4-SO10
Impatti negativi attuali e potenziali sulla società dipendenti
dalla catena di fornitura e azioni intraprese.
8.6.2
G4-SO11
Numero di reclami relativi agli impatti sulla società risolti
attraverso meccanismi formali per la loro gestione e
risoluzione.
N.D.
EO4 - Event Organizer Sector Supplement
Espressioni di dissenso per tipologia, argomento, peso e
risposta.
N.D.
EO5 - Event Organizer Sector Supplement
Iniziative per la creazione di un evento inclusivo e relativi
impatti.
8.1; 8.2; 8.2.1;
8.2.2; 8.3; 8.3.1;
8.3.2; 8.4
EO6 - Event Organizer Sector Supplement
Iniziative per la creazione di un ambiente accessibile e
relativi impatti.
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - SOCIETÀ
Percentuale delle attività per cui è stata coinvolta la
comunità locale, sono stati valutati gli impatti e sono stati
implementati programmi di sviluppo.
3.3.3
G4-SO2
Attività svolte dall'organizzazione con un significativo
impatto negativo attuale o potenziale nei confronti della
comunità locale.
7.5
G4-SO3
Percentuale e numero di divisioni interne monitorate per
rischi legati alla corruzione.
2.3 (box)
G4-SO4
Politiche e procedure di comunicazione e formazione in
materia di anticorruzione.
2.3 (box)
G4-SO1
G4-SO5
Azioni intraprese in risposta a episodi di corruzione.
Totale dei contributi finanziari e benefici prestati a partiti,
politiche relative istituzioni, per Paese.
G4-SO6
Numero totale di azioni legali riferite a concorrenza sleale,
anti-trust e pratiche monopolistiche e relative sentenze.
G4-SO7
Valore monetario delle sanzioni significative e numero
totale di sanzioni non monetarie per non conformità a leggi
o regolamenti.
G4-SO8
Percentuale di nuovi fornitori selezionati in base a criteri di
impatto sulla società.
G4-SO9
3.4
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - RESPONSABILITÀ DI PRODOTTO
G4-PR1
Percentuale di prodotti e servizi rilevanti per i quali sono
valutati gli impatti su salute e sicurezza ai fini del loro
miglioramento.
N.A.
G4-PR2
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non
conformità a regolamenti e codici volontari riguardanti gli
impatti sulla salute e sicurezza dei prodotti/servizi durante
il loro ciclo di vita.
N.A.
G4-PR3
Tipologia di informazioni relative ai prodotti e servizi
richieste dalle procedure e percentuale di prodotti e servizi
significativi soggetti a tali requisiti informativi.
N.A.
G4-PR4
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non
conformità a regolamenti o codici volontari riguardanti le
informazioni e l’etichettatura di prodotti/servizi.
N.A.
G4-PR5
Pratiche relative alla customer satisfaction, inclusi i risultati
delle indagini volte alla sua misurazione.
N.A.
G4-PR6
Vendita di prodotti vietati o oggetto di contestazione.
G4-PR7
Numero totale (suddiviso per tipologia) di casi di non
conformità a regolamenti o codici volontari riferiti all’attività
di marketing incluse la pubblicità, la promozione e la
sponsorizzazione.
N.D.
G4-PR8
Numero di reclami documentati relativi a violazioni della
privacy e a perdita dei dati dei consumatori.
N.A.
N.D.
N.A.
N.A.
N.D.
N.D.
7.7
150
151
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
CAPITOLO 09
9.3 Contatti
RAPPORTO DI
SOSTENIBILITÀ
EXPO 2015
LINEE GUIDA GRI
INFORMATIVA STANDARD SPECIFICA
Per ogni informazione circa la presente edizione del Rapporto di Sostenibilità
di Expo 2015 è possibile contattare il seguente indirizzo:
[email protected]
Il Rapporto di Sostenibilità di Expo 2015 è disponibile sul sito web della
Società all’indirizzo: www.expo2015.org/expo-in-chiaro/sostenibilità.
INDICATORI DI PERFORMANCE SOCIALE - RESPONSABILITA’ DI PRODOTTO
G4-PR9
Valore monetario delle principali sanzioni per non
conformità a leggi o regolamenti riguardanti la fornitura e
l’utilizzo di prodotti o servizi.
N.A.
EO7 - Event Organizer Sector
Supplement
Numero e tipo di infortuni, incidenti dei partecipanti e
visitatori in ordine di rilevanza per gli stakeholders.
N.A.
EO8 - Event Organizer Sector
Supplement
Rispetto delle politiche dell'organizzazione e degli standard
locali/nazionali/internazionali in materia di food & beverage
(es: approvvigionamento da filiera corta, cibo biologico,
offerta di acqua potabile non imbottigliata) in termini di
percentuale dei servizi offerti che soddisfano tali politiche/
standard.
N.D.
INDICATORI DI PERFORMANCE - FORNITURE DI BENI E SERVIZI
EO9 - Event Organizer Sector
Supplement
Iniziative nell'ambito del
performance di sostenibilità.
procurement
e
relative
EO10 - Event Organizer Sector
Supplement
Tipologia, ammontare e impatto dei benefits, finanziari e "in
kind", ricevuti dall'organizzatore dai fornitori.
7.7; 8.5.3; 8.5.4
8.5.1
INDICATORI DI PERFORMANCE - FORNITURE DI BENI E SERVIZI
EO11 - Event Organizer Sector
Supplement
Numero, tipologia e impatto delle iniziative di sostenibilità
intraprese per aumentare la consapevolezza dei visitatori,
condividere la conoscenza, i comportamenti virtuosi e i
risultati ottenuti.
8.7; 8.8; 8.9
EO12 - Event Organizer Sector
Supplement
Natura e ampiezza del trasferimento di insegnamenti e
buone pratiche.
8.7; 8.8; 8.9
EO13 - Event Organizer Sector
Supplement
Numero, tipologia e impatto
infrastrutturale e tecnologica.
dell'eredità
materiale,
3.5; 3.6
Legenda:
N.D.: Informativa non disponibile
N.A.: Informativa non applicabile
152
153
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
L’IMPEGNO DEI PARTNERS
PER LA SOSTENIBILITÀ
DI EXPO MILANO 2015
APPENDICE
154
155
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO
SUSTAINABILITY
DI SOSTENIBILITÀ
REPORT
APPENDICE
Nome azienda
Accenture SpA
Nome azienda
• Enel Distribuzione, Gruppo Enel SpA
• Enel Sole, Gruppo Enel SpA
Naming e status
System Integration Official Global Partner
Naming e status
• Smart Energy Official Global Partner
• Lighting Solutions Official Global Partner
Scopo e servizi offerti/
Oggetto partnership
Accenture è Official Global Partner per la System Integration e progetterà
l’architettura complessiva dei sistemi informatici di Expo Milano 2015.
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Enel si occuperà della progettazione della Smart Grid interna al Sito
Espositivo, del sistema di Energy Management, dell’illuminazione intelligente
(interna ed esterna) e delle infrastrutture di ricarica elettrica.
Contributo
(Cash + Value in Kind)
33.000.000 euro
Contributo
(Cash+Value in Kind)
• Enel Distribuzione: 27.000.000 euro
• Enel Sole: 6.650.000 euro
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Nel pieno rispetto del suo approccio “sostenibile”, l’impegno di Accenture,
come Official Global Partner per la System Integration di Expo Milano 2015,
sarà caratterizzato dalla capacità di integrare le soluzioni smart messe a
disposizione da Expo 2015 e dagli altri Partner per ottimizzare le operations
e i servizi di logistica, oltre che la visitor experience per i visitatori in’ottica
di sostenibilità rispetto a diverse dimensioni: ambiente (ad esempio grazie
all’e-couponing minimizzare il consumo di carta), mobility (risparmiando
tempo impiegato dai visitatori ma anche, ad esempio, degli addetti di Expo
2015 dedicati ai controlli di sicurezza), energia (ottimizzando i consumi di
elettricità grazie alla tecnologia) e living (supporto all’event management e
alta qualità dei servizi aggiuntivi offerti, grazie anche al sistema di Presence
e Location Management o al monitoraggio dei comportamenti dei visitatori
all’interno del sito e dei vari Padiglioni).
Saremo inoltre fortemente impegnati a garantire il piu’ basso impatto
ambientale nel corso dell’Evento anche promuovendo e favorendo
comportamenti virtuosi attraverso specifiche attività di sensibilizzazione nei
confronti dei nostri principali target di riferimento, che verranno coinvolti in
diverse iniziative prima e durante i 6 mesi dell’Evento.
Il progetto altamente innovativo proposto da Enel permetterà di gestire in
maniera efficiente le risorse energetiche, garantendo l’ottimizzazione dei
flussi energetici e la riduzione di emissioni di CO2eq.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
La Smart Grid unita all’Energy Management permetterà il monitoraggio, il
controllo e la gestione dei carichi: l’utente finale percepirà un’elevata qualità
del servizio e diventerà parte attiva del sistema, migliorando le proprie
abitudini nel consumo energetico.
Nell’illuminazione verranno utilizzate sorgenti efficienti ad elevato
rendimento (LED). L’infrastruttura di ricarica elettrica, invece, favorirà la
mobilità sostenibile e abiliterà servizi di Vehicle to Grid.
In Italia, Accenture ha condotto e sta attualmente conducendo varie iniziative
di Sostenibilità investendo oltre 1M$ nel solo 2012 e, a livello mondiale, per le
sue iniziative sulla sostenibilità ha ottenuto numerosi riconoscimenti, tra cui
l’inserimento nella Global Green List 100.
156
157
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Nome azienda
Fiat-Chrysler & CNH Industrial
Nome azienda
Intesa Sanpaolo SpA
Naming e status
Sustainable Mobility Official Global Partner
Naming e status
Banking Official Global Partner
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Sistemi e piattaforme IT (pagamento e ticketing), distribuzione dei biglietti,
carte di pagamento e soluzioni di mobile payment, servizi finanziari ai
Partecipanti, filiale innovativa sul sito espositivo, rete di POS e ATM, servizi di
tesoreria per Expo Milano 2015.
Contributo
(Cash+Value in Kind)
33.638.225 euro
Mobilità sostenibile e tecnologia all’avanguardia per un’agricoltura sostenibile
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Contributo
(Cash+Value in Kind)
Consegna di una flotta di vetture sostenibili per favorire la mobilità e
presentazione, attraverso prodotti innovativi, di un’azienda agricola
sostenibile di oggi e del futuro.
35.390.407 euro
Fiat-Chrysler fornirà una flotta di vetture che, all’insegna della mobilità
sostenibile, saranno utilizzate per gli spostamenti all’interno del Sito Espositivo
e come courtesy car per le numerose delegazioni ospiti che arriveranno da
ogni angolo del mondo.
L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo Sviluppo Sostenibile si inserisce
perfettamente all’interno del tema dell’Esposizione quale massima
espressione della volontà della banca di affrontare e superare le sfide
contemporanee in ambito di responsabilità sociale.
Il primo modello utilizzato sarà la 500L con motorizzazione a metano e
diesel, ma nel corso del tempo saranno utilizzate altre vetture il cui lancio è
previsto prima dell’inizio di Expo Milano 2015.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
CNH Industrial parteciperà invece con un suo padiglione di 1.600 metri
quadrati, dove presenterà ai visitatori la propria idea di azienda agricola
sostenibile di oggi e del futuro. Un futuro nel quale la produzione di cibo,
energia e reddito per gli agricoltori faranno parte di un unico circolo
virtuoso, basato sull’impiego di risorse rinnovabili, sul rispetto della terra e
dell’ambiente, e sull’eliminazione degli sprechi.
In un percorso didattico saranno presentati e fatti sperimentare al pubblico
i prodotti e le tecnologie innovative, capaci di conciliare l’efficienza della
produttività con l’impiego razionale e sostenibile delle risorse.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
La tutela dell’ambiente naturale e sociale e l’attenzione ai cambiamenti
climatici sono dimensioni chiave del nostro impegno di responsabilità e lo
dimostriamo attraverso innumerevoli azioni per la riduzione della nostra
impronta ecologica e quella dei nostri clienti e fornitori.
Per Expo Milano 2015, in linea con le policy ambientali e sociali che già
adottiamo, saranno realizzati servizi di pagamento e ticketing che rispondono
a precisi criteri di sostenibilità, consentendo la dematerializzazione per
ridurre al minimo l’uso di carta. Anche la filiale che verrà costruita all’interno
del Sito Espositivo incorporerà soluzioni innovative e si caratterizzerà per la
sua sostenibilità, così come gli eventi che vi si svolgeranno.
158
159
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Nome azienda
Samsung Electronics Italia SpA
Nome azienda
Selex ES SpA
Naming e status
Edutainment Official Global Partner
Naming e status
Safe City & Main Operation Center Official Global Partner
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Con il ruolo di azienda leader nei mercati di digital media ed elettronica,
Samsung sarà responsabile della fornitura di prodotti e soluzioni
all’avanguardia che renderanno l’esperienza del Visitatore ad Expo Milano
2015 ancora più coinvolgente, personalizzata e di forte impatto.
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Selex ES fornisce
• un forte e innovativo Main Operation Centre, integrando informazioni
rilevanti da tutte le infrastrutture e i sistemi di Expo. Queste informazioni
sono connesse con la principale Piattaforma di Sicurezza Nazionale per
assicurare tra tutte le Agenzie una migliore conoscenza della situazione e
garantire una maggiore protezione dell’Evento.
• sensori, informazioni e soluzioni di comunicazione di ultima generazione
da applicare in operazioni efficienti e migliorare la consapevolezza della
situazione, tra cui:
• servizi intelligenti di videosorveglianza;
• sistemi per la rilevazione di fumo;
• annunci pubblici;
• comunicazione sicura (rete privata professionale, palmari personali,
integrazione delle comunicazioni eterogenee);
• controllo accessi (documenti fisici e biometrici).
Contributo
(Cash+Value in Kind)
28.315.000 euro
Contributo
(Cash+Value in Kind)
27.298.605 euro
Samsung continua a migliorare le caratteristiche ecologiche dei propri
prodotti, migliorando la loro efficienza energetica, aumentando la loro
riciclabilità e diminuendo l’uso di sostanze nocive nella produzione degli
stessi.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Fin da 2006, Samsung Electronics applica un processo di “Eco Design” per
valutare l’eco-compatibilità di un nuovo prodotto in fase di sviluppo.
Selex ES è fortemente orientata al miglioramento continuo delle prestazioni
ambientali.
Durante il processo, ad ogni nuovo prodotto, viene assegnato un rating
prima che il prodotto venga prodotto su larga scala. Per quanto riguarda la
scelta dei materiali e i packaging, Samsung ha raggiunto risultati eccezionali.
Vogliamo minimizzare gli impatti ambientali delle nostre attività prodotti e
servizi, mirando ad un sviluppo ecosostenibile degli stessi, evitando sprechi e
comportamenti poco eco-friendly.
La società continuerà ad apportare miglioramenti attraverso il lancio di nuovi
prodotti che continueranno a minimizzare gli impatti sull’ambiente.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
In questa ottica il contributo ad Expo Milano 2015 si traduce in una
ottimizzazione miratamente alla riduzione di CO2eq, in funzione di una
consistente limitazione degli spostamenti dovuti alla ricerca di una funzionale
remotizzazione centralizzata di comandi e controlli destinati agli operatori di
Expo Milano 2015.
160
161
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Nome azienda
Telecom Italia SpA
Nome azienda
COOP Italia, Consorzio Nazionale delle Cooperative di Consumatori
Naming e status
Integrated Connectivity & Services Official Global Partner
Naming e status
Food Distribution Official Premium Partner
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Telecom Italia è stata selezionata per l’assunzione del ruolo di “Global
Integrated Connectivity & Services Partner” per lo sviluppo e la realizzazione
dei servizi funzionali alla realizzazione dell’Esposizione Universale di Milano
2015.
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
La partecipazione di Coop ad Expo Milano 2015 si esprime concretamente
attraverso il progetto del “Supermercato del futuro”, dove le tematiche
di interesse universale individuate per l’Esposizione Universale vengono
interpretate da Coop principalmente attraverso la Private Label.
Contributo
(Cash+Value in Kind)
42.1000.000 euro
Contributo
(Cash+Value in Kind)
12.430.000 euro
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Telecom Italia, in linea con i temi di sostenibilità di Expo Milano 2015, eroga
servizi B2B e B2C, avvalendosi di infrastrutture di ultima generazione. Queste
ultime permettono di sfruttare, tramite un processo di ottimizzazione delle
risorse (fisiche e non), sinergie di consolidamento dei fabbisogni, unitamente
ad una gestione efficiente, secondo i più stringenti criteri di sicurezza.
In particolare, in ambito:
• TLC, oltre l’impiego delle tradizionali tecnologie di connettività, Telecom
Italia si avvale della tecnologia GPON;
• IT, Telecom Italia mette a disposizione tutti gli ambienti ed i servizi
disponibili in Cloud;
• Mobile, Telecom Italia mette a disposizione la più sofisticata ed evoluta
tecnologia LTE;
• Safe City, Telecom Italia sviluppa il progetto denominato “C3” (Centrale
Comando e Controllo) che realizza il servizio di Help Desk e Control Room
integrato (tutti i Partner) per la gestione operativa del parco tecnologico
di Expo Milano 2015 e per la messa in sicurezza dell’Evento;
• Edutainment: Telecom Italia, fornisce sofisticati servizi di “Mobile
Experience”, di Digital Signage (e Totem), di Smart School oltre a numerosi
altri servizi B2C, volti a migliorare l’efficienza di ogni suo singolo fruitore.
• Innovazione: Telecom Italia ha contribuito all’ideazione ed alla
realizzazione del Progetto CHANGEMAKERS focalizzato sullo sviluppo di
progetti innovativi di interesse nazionale ed internazionale sulle tematiche
di Expo 2015.
Grazie ad una selezione accurata dei fornitori, alla formulazione di specifici
contratti e capitolati e ai controlli effettuati lungo tutta la filiera, siamo
in grado di offrire ai nostri soci e consumatori Prodotti a Marchio con le
maggiori garanzie possibili in termini di sicurezza.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Le “filiere controllate Coop” consentono di ricostruire la storia di ogni
singolo prodotto, a partire dalla materia prima fino al prodotto finito. Con
la campagna “Origini trasparenti” lanciata a fine ottobre di quest’anno, Coop
ha voluto rendere accessibili ai consumatori le origini delle principali materie
prime impiegate nei Prodotti a Marchio.
Coop si impegna costantemente nello sviluppo di un sistema economico
eco-sostenibile, con un uso corretto delle risorse, interventi mirati al rispetto
degli animali ed al risparmio energetico, nonché la riduzione dell’impatto
ambientale degli imballaggi attraverso la politica delle“3R” (RisparmioRiciclo-Riutilizzo).
162
163
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Nome azienda
Came Cancelli Automatici SpA
Nome azienda
Cisco Systems Srl
Naming e status
Automation, Management and Access Control of Visitors Official Partner
Naming e status
IP Networks & Solutions Official Partner
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Soluzioni di controllo accessi e building automation.
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Cisco fornirà ad Expo Milano 2015 l'infrastruttura e le soluzioni IP includendo:
l'IP Network; il LAN Switching; le soluzioni Wi-Fi per l'outdoor e l'indoor;
Integrated Security Architecture per il controllo dell'accesso sicuro alla
rete e la confidenzialità dei dati; le soluzioni di Unified communication
e collaboration, inclusa la Telepresence; la distribuzione dei contenuti
Multimediali attraverso il Digital Content Distribution Systems; la soluzione
HealthPresence.
Contributo
(Cash+Value in Kind)
4.820.000 euro
Contributo
(Cash+Value in Kind)
5.000.000 euro
La visione, l’innovazione, le tecnologie e le soluzioni Cisco aiutano a
supportare la sostenibilita’ ambientale. Con un focus sulla rete intelligente,
sia fissa che in mobilita’, con il Cisco Connected Workplace e le tecnologie
di collaborazione e videocomunicazione come la TelePresence e il Cisco
Virtual Office, assicuriamo benefici ambientali e risparmi sui costi attraverso lo
sviluppo e l’utilizzo di queste soluzioni e i vantaggi ottenuti nella produttività
e le Operations, sia di Expo che dei Paesi Partecipanti.
La remotizzazione dei comandi di controllo accessi e la building automation
forniti da Came al Sito Espositivo di Expo Milano 2015 permettono di
ottimizzare l’uso di energia consumandola esattamente quando c’è bisogno.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Gli apparati Came avranno una funzione di stand by di nuova generazione,
pronti all’uso ma con un consumo limitato ad una sola parte di torretta
comando.
I servizi verranno erogati utilizzando una sola persona che si muove nel Sito
con un mezzo elettrico, mentre il resto dell’expertise interagisce da remoto
usando i dispositivi di videopresenza in dotazione a tutti i tecnici Came.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
L’infrastruttura IP di Cisco abilita tutte le soluzioni sostenibili realizzate anche
dagli altri Partner di Expo Milano 2015 essendo una componente strategica
ed integrata.
La soluzione Cisco Energywise integrata nell’infrastruttura di rete IP da’ la
possibilità di controllare, gestire e ottimizzare l’utilizzo dell’energia.
La partecipazione attiva di Cisco in iniziative lanciate da Expo 2015, come ad
esempio Smart School e Children Share contribuisce a incrementare il valore
della sostenibilità per l’Evento.
164
165
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Nome azienda
eni SpA
Nome azienda
Fiera Milano SpA
Naming e status
Sustainability Initiatives in African Countries Official Partner
Naming e status
Operations Official Partner
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
eni contribuirà al confronto sui temi rilevanti di Expo Milano 2015 ad un
livello istituzionale tra i Paesi partecipanti, coinvolgendo esperti, governi,
media, e giornalisti da tutte le parti del mondo; inoltre porterà a tutti
conoscenza sull’energia in tutte le sue forme usando un linguaggio artistico,
creativo e facile da comprendere.
Scopo e servizi offerti
Oggetto della partnership
Leader per l’organizzazione e la gestione di mostre, congressi ed eventi,
nell’ambito della partnership offre spazi e servizi di facility management.
Contributo
(Cash+Value in Kind)
9.000.000 euro
Contributo
(Cash+Value in Kind)
3.000.000 euro
eni partecipa a Expo Milano 2015 come Official Partner for Sustainability
Initiatives in African Countries.
Fiera Milano è da sempre particolarmente attenta alla sostenibilità ambientale.
I beni che compriamo ed i servizi che eroghiamo sono riconducibili ad
acquisti così detti “verdi”.
La scelta di questo ruolo deriva dal valore fondante attribuito da eni alla
sostenibilità e dall’interesse per il Continente Africano, dove l’azienda è la
prima compagnia energetica internazionale per produzione di idrocarburi.
In Africa eni contribuisce a ridurre la povertà elettrica costruendo sistemi
energetici moderni e infrastrutture che ne permettono l’utilizzo e la
valorizzazione.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
eni porta all’interno di Expo Milano 2015 la partnership con il Sustainable
Development Solutions Network delle Nazioni Unite, guidato dall’economista
J.D. Sachs, a cui eni partecipa con un ruolo di guida su progetti legati
all’accesso all’energia, prerequisito fondamentale per il benessere dei Paesi
Africani. eni è attiva all’interno del progetto “Women for Expo” che ha come
focus le donne. La declinazione scelta riguarda lo sviluppo di genere come
potenziale di crescita e opportunità per l’Africa. eni sostiene le donne in
quanto, portatrici di valori, energie e capacità, perché siano il ponte culturale
e generazionale per un futuro più sostenibile.
Contributo alla sostenibilità
di Expo Milano 2015
Abitualmente vengono messe in atto azioni che riducono e minimizzano
l’impatto delle proprie attività sull’ambiente. Nello specifico le attività relative
alle operations stanno per essere certificate LEED. Siamo attenti all’efficienza
energetica utilizzando materiali che riducano il consumo energetico
nell’ambito dell’illuminazione, riscaldamento e raffrescamento. Nelle attività
di logistica vengono utilizzate dove possibile macchine elettriche o a bassa
emissione di CO2eq.
Per gli allestimenti ed i servizi di pulizia si utilizzano materiali e prodotti
ecologici, ed i rifiuti sono stati trasformati in una risorsa producendo calore
ed energia utile al proprio quartiere; Siamo attenti alla presenza ed alla cura
delle aree verdi esistenti all’interno dei nostri quartieri espositivi.
166
167
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
APPENDICE
Company Name
illycaffè SpA
Naming & status
Official Coffee Partner
Purpose and services offered/
Partnership’s Object
illy è partner ufficiale di Expo 2015 e curerà, per l’Esposizione Universale
di Milano, il Cluster Caffè, il grande padiglione interamente dedicato alla
celebre bevanda. Sarà intitolato “Dalla terra alla tazzina”.
Contribution
(Cash + Value in Kind)
4.750.000 euro
Per illycaffè un prodotto eccellente, per essere tale, deve essere sostenibile.
Per questo realizza progetti, iniziative e collaborazioni volti ad un miglior
utilizzo delle risorse lungo tutta la filiera produttiva.
Contribution to Expo Milano
2015 sustainability
Seleziona e lavora direttamente con i migliori produttori di Arabica,
trasferendo loro conoscenza; li ricompensa per la qualità prodotta,
garantendo loro sempre e comunque un guadagno, in modo da rendere
sostenibile la produzione; nei Paesi produttori promuove le migliori tecniche
agronomiche e a minor impatto ambientale.
Ha ottenuto da Det Norske Veritas (DNV) la certificazione Responsible Supply
Chain Process che mette al centro del concetto di sostenibilità la qualità del
caffè e la creazione di valore per tutti gli stakeholder della filiera.
È impegnata direttamente nella riduzione delle emissioni CO2eq, nella
riduzione del consumo energetico, nell’utilizzo di fonti rinnovabili. Nel 2013
è stata inserita nella lista delle 100 aziende più etiche al mondo da Ethisphere
Institute.
168
169
EXPO 2015 SPA
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
Expo 2015 SpA
Via Rovello, 2
20121 Milano
Via Carlo Pisacane, 1
20016 Pero
www.expo2015.org
Stampato su carta certificata FSC®
Dicembre 2013
RAPPORTO DI SOSTENIBILITÀ
EXPO MILANO 2015