Alchimia, ambiguità e letteratura
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Alchimia, ambiguità e letteratura
18 novembre2002 ROMANZI GRAFFICATODICI Alchimia, ambiguità e letteratura Tormentone e cose serie L’ultimo libro nel cassetto di Margaret Doody n Paolo Boschi Dopo il successo della trilogia di Aristotele detective, confermando la sua vocazione di romanziera ritrovata, Margaret Doody torna sugli scaffali delle librerie con un libro scritto nella prima versione tra il 1965 ed il 1968 durante gli studi oxfordiani dell’autrice, nelle pause della stesura della sua tesi di dottorato, con un occhio alle sue esperienze di studentessa nei primi anni Sessanta. Gli alchimisti, come spesso è accaduto alla Doody, è poi finito nel classico cassetto per essere pubblicato soltanto nel 1980, quando il mito degli anni Sessanta (contestazione e cambiamento) aveva ormai fagocitato se stesso e questo romanzo di formazione si era arricchito in modo quasi naturale di una sinuosa patina d’epoca. Ispirato nella sua trama centrale a L’alchimista di Ben Jonson, commedia satirica di truffatori e truffati, Gli alchimisti è un romanzo di formazione che, dall’ottica privilegiata di una studentessa che muove i suoi primi incerti passi alla scoperta del mondo, intende sviscerare il fascino illusionistico della letteratura e l’insostenibile ambiguità che caratterizza la grande letteratura. L’esordio narrativo di Margaret Doody è quindi un godibile romanzo sull’apprendistato di una giovane studentessa, Anne Leacock, un’ingenua americana in trasferta a Oxford, e dell’incontro che cambierà la sua incantata percezione del mondo universitario, del mondo letterario e, in ultima analisi, della vita stessa: alludiamo ovviamente all’incontro con l’incorreggibile trio di alchimisti del titolo, ovvero il calcolatore Paul, il disincantato Tony e l’astuta Valeria. Tre studenti che hanno deciso di utilizzare le competenze professionali maturate ad Oxford per dilatare ad libitum il loro ingresso nella vita “regolare”, mettendo a segno ardite truffe ai danni degli studenti o dei professori di turno. Qualche esempio? Commercio di tesine per colleghi poco capaci, vendita al dettaglio del taumaturgico intruglio noto come Quam Celerrime, mercimonio di fal- si originali letterari con sprovveduti studiosi in cerca di facile fama, addirittura traffico illecito di pregiato whisky oxfordiano. Il tutto condito con una mirabile sequenza di citazioni illustri profuse sapientemente dal truffaldino idealista della situazione, ovvero Tony, l’unico illusionista puro della vicenda, disposto a soccombere all’ambiguo fascino dell’illusione truffaldina fine a se stessa, perso nel circolo vizioso della sua arte, per certi versi. La fine de Alchimisti, romanzo di ampio respiro e supportato da un singolare cast di attori comprimari, è nota, come ogni commedia dell’inganno che si rispetti: ma il viatico per arrivare all’immancabile smascheramento dei tre truffatori ed alla fine dell’educazione alla vita di Anne Leacock è lungo e pieno d i s or pr e s e d a s c opr ir e pagina dopo pagina. Un romanzo davvero intrigante e ricco d’ironia, da leggere in attesa che la Doody, nelle pause offerte dal suo incarico di docente di letteratura comparata alla Notre-Dame University, sforni presto un altro capitolo di Aristotele detective o rispolveri l’ennesimo manoscritto del suo inesauribile cassetto... Margaret Doody, Gli alchimisti, Palermo, Sellerio, 2002; pp. 448 LEGGEREPERNONDIMENTICARE Continuano i mercoledì letterari Continuano gli appuntamenti di Leggere per non dimenticare, la fortunata iniziativa culturale curata da Anna Benedetti e promossa dallAssessorato alla cultura del comune di Firenze ormai divenuta un appuntamento costante per gli amanti della lettura di Firenze e dintorni. A partire dal 1995 il ciclo dincontri ha alternato sul palcoscenico fiorentino alcuni tra i personaggi più prestigiosi della scena culturale italiana. Gli incontri letterari dellottava stagione sono iniziati lo scorso 9 ottobre e si concluderanno il 21 maggio dellanno prossimo: sempre invariata la cadenza settimanale degli appuntamenti, ad ingresso libero, che si svolgeranno ogni mercoledì alle ore 17,30 presso la Biblioteca Comunale di via S. Egidio 21, a Firenze. Il trait d’union dei vari incontri in programma nelledizione 2002-3003 è lincertezza, un filo conduttore in grado di collegare trasversalmente temi sintomatici dei tempi che corrono, segnati dalla mancanza di punti fermi, da una concezione accelerata del tempo, dalle macrotrasformazioni che stanno cam- biando la faccia della terra: migrazioni, guerre, globalizzazione, penuria di risorse primarie, confusione generalizzata. Nel corso dellanno a Leggere per non dimenticare si alternano opere attraversate da una comune atmosfera dincertezza, tra narrativa e poesia, saggistica scientifica, sociale, filosofica e psicanalitica. Il prossimo incontro è ora mercoledì 20 novembre 2002 quando sarà di scena la geografia di Nico Orengo; filo rosso dei libri sotto i riflettori - La curva del latte, L’allodola e il cinghiale, Gli spiccioli di Montale, tutti editi da Einaudi è la terra di Liguria, tratteggiata pagina dopo pagina con tonalità delicate, in una visione caratterizzante ricca dindulgenza e daffetto ma capace di catturare una ragnatela di valori perduti, come pure un ambiente da tutelare. Il 27 novembre 2002 sarà la volta di Ermanno Rea, che presenterà La dismissione, pubblicato nel 2002 dalla Rizzoli, un romanzo costruito intorno alla figura del tecnico Vicenzo Buonocore, chiamato a sovrintendere allo smon- taggio dellimpianto industriale dellIlva, la grande acciaieria partenopea condannata scomparire: il protagonista si getterà nellimpresa deciso a farne il suo capolavoro professionale. Nuovo cambio di registro il 4 dicembre: Giovanni Pettinato parlerà di Angeli e demoni a Babilonia. Magia e mito nelle antiche civiltà mesopotamiche, un volume (uscito per la Mondadori nel 2002) in cui lautore, docente di assirologia a Roma e di eblatologia a Heidelberg, ricostruisce miti e magia dellantico popolo della Mesopotamia. Si resta in ambito mitologico anche lunedì 9 dicembre, quando Luisa Passerini Il mito d’Europa. Radici antiche per nuovi simboli (edito da Giunti nel 2002): un libro che ricostruisce dettagliatamente le complesse stratificazioni del mito di Europa, la principessa fenicia che Zeus rapì in forma taurina e trasportò via mare fino a Creta. Per gli altri appuntamenti in programma, appuntamento al mese prossimo. P.B. In genere preferisco il 3º canale della Rai anche se di poco, veh! Tanto Rai e Mediaset ci servono ormai lo stesso minestrone politico(in)culturale... Qualche volta mi capita di vedere senza annoiarmi La7 (ma non in prima serata, allora dei convertiti). Appunto oggi 30 ottobre, di buon mattino ho casualmente aperto la TV su quella stazione, e debbo dire che ho sentito cose sulle quali cordialmente concordavo. Il sig. Vaime cioè colui che parlava giustamente accusava i tanti, troppi giornalisti che stanno inondandoci di parole ed immagini su certe vicende che tanto clamore non meritano. Cioè sullo spettacolare arresto di Vittorio Cecchi Gori povero martire e sul prossimo arrivo in Italia dei Savoia = che noia!. Premesso che mi piace, anche se non mi commuove, la fedelissima solidarietà di Valeria al suo biondo (?) compagno, mi sembra alquanto eccessivo paragonare questultimo alla memoria di Enzo Tortora. Proprio perché il compianto giornalista aveva uno stile di vita e di professione improntato a signorilità, condiviso allo stesso livello dalla sua compagna. In quanto alla famiglia ex-reale, la più bella la sentirò un paio di giorni dopo. Pare che Mediaset stia per arruolare il giovane erede nelle file televisive non so se sue o della Rai. Ma, Cavaliere caro, in quanto a sapore non Le bastava il buon Emilio Fede? Per tornare alla data di cui dicevo prima, la trasmissione che seguiva minteressò moltissimo. Si dibatteva della pillola RU486 fra il ginecologo che laveva introdotta nella sua clinica torinese e il prelato preposto allufficio bioetica del Vaticano, con la conduzione corretta e misurata (oh! Se Bruno Vespa imparasse )del giornalista di turno, Carlo Pizzati. Ma vorrei sapere chi ha avuto lidea di mettere in loro compagnia affiancate lanziana Tullia Zevi e la giovane Alessandra Mussolini. In che cosa sperava? In una rissa? Ma le donne, nonostante ne venga uccisa ormai una al giorno e malgrado le differenze di età di stile di stirpe e quantaltro, non si odiano quanto gli uomini sperano, e insieme sono riuscite a far fare una non bella figura allincavolatissimo Monsignore. Bastiana Contraria ANTEPRIME La collezione autunno-inverno del Gruppo Atelier Secondo tradizione al cadere delle prime foglie dautunno il Gruppo Atelier ripropone il consueto appuntamento con le anteprime del Teatro Verdi, unimperdibile rassegna di sette film dautore già presentati nei maggiori festival internazionali ed aperta il 5 novembre con la proiezione di Pantaleon e le visitatrici di Francisco J. Lombardi, tratto dal romanzo di Mario Vargas Llosa ed interpretato da Salvador Del Solar e Angie Cepeda (Sezione Panorama del Festival di Berlino 2002). Il calendario delle altre anteprime in programma al Verdi è ora il seguente: martedì 19 novembre (ore 21) sarà la volta de L’homme du train di Patrice Leconte, con Jean Rochefort e Johnny Hallyday, in concorso al Festival di Venezia 2002; martedì 26 novembre (ore 21) toccherà a Spider di David Cronenberg, ispirato dal romanzo di Patrick McGrath ed interpretato da Ralph Fiennes e Miranda Richardson (in concorso al Festival di Cannes 2002); martedì 3 dicembre (ore 21) sarà presentato uno dei film maggiormente apprezzati a Cannes questanno, ovvero L’uomo senza passato di Aki Kaurismaki (Gran Premio della Giuria), con Kati Outinen (Palma dOro per la miglior attrice) e Markku Peltola; martedì 10 dicembre (ore 21) sarà proiettato Sognando Beckham di Gurinder Chada, con Parminder Nagra e Keira Knightley, dalla selezione ufficiale di Locarno 2002; mercoledì 18 dicembre (ore 21) gran finale con una delle chicche di Venezia 2002, ovvero Far from heaven di Todd Haynes, interpretato da Julianne Moore (Coppa Volpi quale miglior attrice) e Dennis Quaid. Gli ultimi abbonamenti cumulativi con poltrona riservata sono in vendita a 42 euro alla cassa del Teatro Verdi con orario 10-13 e 16-19, domenica esclusa. Info: Tel. 055212320. Con novembre comincia anche il tesseramento delle nuove carte Atelier (al costo di 70 euro, valide fino alla fine del 2003), le tessere che consentono di avere biglietti scontati tutto lanno nelle sale Atelier (bisala Flora e Fiorella, Alfieri e Goldoni) e di accedere a serate, anteprime ed incontri con i protagonisti del cinema italiano ed europeo con avviso via sms e newsletter. Info: tel. 055293169. P.B. pagina precedente pagina successiva