Peeling Chimici

Transcript

Peeling Chimici
Peeling Chimici
Prof. Andrea Corbo
Peeling chimico
Metodica consistente nell’applicazione diretta sulla superficie cutanea di uno o più agenti chimici
al fine di accelerare la fisiologica microesfoliazione cutanea e facilitare il rinnovamento
cellulare
(to peel: “pelare”)
Modificazioni istologiche indotte dai peeling:
i cinque stadi
STADIO
EVENTI
PRINCIPALI
CELLULE
COINVOLTE
Infiammazione e
coagulazione
Attivazione del sistema delle
chinine e del complemento
Neutrofili, macrofagi,
linfociti
Riepitelizzazione
Migrazione cheratinocitaria
dai margini della ferita
Cheratinociti
Granulazione
Formazione del tessuto di
granulazione
Fibroblasti
Neoangiogenesi
Ricostruzione di epidermide
e derma tramite l’apporto di
ossigeno e nutrienti
Fibroblasti, macrofagi
Rimodellamento
collagene
Riarrangiamento fibre
elastiche
Fibroblasti
Classificazione dei peeling chimici
TIPO DI PEELING
PROFONDITA’ DI AZIONE
Superficiali molto leggeri
Strato corneo e granuloso
Superficiali leggeri
Intero spessore epidermide
Medi
Epidermide, derma papillare e
derma reticolare superficiale
Profondi
Fino al derma reticolare medio
Agenti chimici
Superficiali
molto leggeri
Superficiali
leggeri
Medi
Profondi
• Alfa-idrossiacidi (AHA) a bassa potenza (Acido mandelico)
• Beta-idrossiacidi (Acido salicilico)
• Acido tricloroacetico (TCA) al 10-20%
• Tretinoina
• TCA al 20-30%
• Soluzione di Jessner (soluzione alcolica di resorcinolo al 14%,
acido salicilico al 14%, acido lattico al 14%)
• Acido glicolico al 50-70% (AHA)
• Acido piruvico 40-50% (α-chetoacido)
• TCA al 35-40%
•CO2 solida più TCA
• TCA al 35% più soluzione di Jessner
• TCA al 35% più Acido glicolico al 70%
• Peeling al fenolo di Baker-Gordon (Olio di croton, fenolo,
soluzione di esaclorofene al 0,23% in etanolo al 46%)
• Fenolo all’88%
Peeling chimici: variabili















Tipo e concentrazione di sostanza utilizzata
Tempo di posa dell’agente chimico prescelto sulla cute
Numero di passaggi sulla stessa area cutanea
Tecnica di applicazione
Zona di cute trattata
Fototipo e grado di fotoinvecchiamento (Classificazione di Glogau)
Età
Sesso
Modalità di detersione pre-peeling
Trattamenti preventivi
Infezioni pregresse
Cheloidi
Precedenti interventi radioterapici
Assunzione di nicotina
Terapie con isotretinoina per o.s
Peeling chimici: le diverse fasi










Selezione dei pazienti
Valutazione delle aspettative
Accurata informazione
Programma terapeutico
Consenso informato
Preparazione (detersione)
Esecuzione peeling
Neutralizzazione agente chimico
Trattamento post-peeling
Prescrizione domiciliare
Peeling chimici superficiali molto leggeri
•
•
•
•
•
•
Penetrazione superficiale (strato corneo e granuloso)
Miglioramento della texture cutanea attraverso: rimozione strato corneo, induzione di
acantosi ed aumento dello spessore dello strato granuloso
Un singolo trattamento può indurre esfoliazione, ma è necessaria una sequenza di
peeling per garantire ulteriori benefici
Sicuri ed appropriati per tutti i tipi cutanei
Desquamazione, eritema e iperpigmentazione post-infiammatoria sono solitamente
temporanei e si risolvono senza effetti a lungo termine
Ottima compliance
Peeling chimici superficiali molto leggeri:
agenti chimici
 Alfa-idrossiacidi (AHA) a bassa potenza (Acido mandelico)
 Beta-idrossiacidi (Acido salicilico)
 Acido tricloroacetico (TCA) al 10-20%
 Tretinoina
Peeling chimici superficiali molto
leggeri: indicazioni









Lentiggini
Lentigo solari
Melasma
Seborrea
Acne volgare
Acne rosacea
Iperpigmentazione post-infiammatoria
Fotodanneggiamento di grado lieve-moderato
Cheratosi attiniche (possono precedere terapia topica con 5-fluotouracile,
aumentandone la penetrazione e l’efficacia)
Alfa-idrossiacidi (AHA)
•
Si caratterizzano per la presenza del gruppo carbossilico acido (-COOH) sul primo atomo di
carbonio e dell’ idrossile sull’atomo di carbonio alfa (C2)
•
Acidi deboli
•
Peeling superficiale
•
Buona penetrazione, resa possibile dalle piccole dimensioni molecolari
•
Azione chetoregolatrice: aumentano la desquamazione cutanea ed il ricambio cellulare (se pH
relativamente acido ≤ pKa)
•
Azione emolliente (se pH più elevato)
•
Azione anti-aging: si esplica con un’attività di tipo metabolico, in quanto capaci di interferire con
enzimi (sulfotrasferasi,fosfotrasferasi,chinasi) in grado di fissare gruppi solfato e fosfato sulla
superficie dei cheratinociti. La riduzione di tali gruppi comporta una riduzione dell’elettronegatività e
della coesione cheratinocitaria con conseguente esfoliazione
Alfa-idrossiacidi (AHA)
•
Utilizzabili anche nella fase di pretrattamento: periodo di 2-4 settimane che precede il
peeling vero e proprio, avente come obiettivi principali l’assottigliamneto dello strato
corneo e la riduzione dell’iperpigmentazione post-infiammatoria
•
Utilizzabili anche in associazione ad altri composti topici al fine di aumentarne la
biodisponibilità:
•
Ac. Salicilico
•
Vitamina C
•
Ac. Azelaico
•
Vitamina E
•
Idrochinone
•
Q 10
•
Ac. Cogico
•
Olio di Borragine
•
Ac. Fitico
•
Ac. 18 b-Glicirretico
•
Tea Tree Oil
•
Altri fitoestratti
•
Lichene islandico
•
Ac. Palmitoilcollagenico
•
Farmaci per uso topico
Acido Mandelico







Recentemente introdotto
Alfa-idrossiacido aromatico a bassa potenza
Costituito da 8 atomi di carbonio
pKa: 3,41
Solido cristallino a temperatura ambiente
Solubile in acqua e nei solventi organici polari
Ribattezzato “acido amigdalico” in quanto causalmente isolato durante il
riscaldamento di un estratto di mandorle amare (amigdalina) diluito in acido
ialuronico
 Il termine “Mandelico" deriva da “Mandel" che in tedesco significa mandorla
Acido Mandelico: proprietà
 Peeling superficiale molto leggero
 Azione esfoliante (da solo o in associazione favorisce il ricambio degli strati
superficiali cutanei)
 Proprietà batteriostatiche e battericide (Staphylococcus aureus, Bacillus proteus,
Escherichia coli, Aerobacter aerogenes)
 Proprietà depigmentatnti
 Azione idratante
 Attività antiossidante
Acido Mandelico: vantaggi
 Privo di effetti collaterali (no eritema e/o bruciore)
 No fotosensibilizzante: utilizzabile in tutti i periodi dell’anno
Acido mandelico: indicazioni








Seborrea
Acne volgare
Acne rosacea
Iperpigmentazione post-infiammatoria
Lentiggini
Lentigo solari
Melasma
Fotodanneggiamento di grado lieve-moderato
Acido mandelico: esecuzione del peeling
•
•
•
•
•
Per mezzo di un pennello applicare l’acido mandelico sulla cute del viso, isolando le
ali nasali, i solchi naso-genieni, la zona peri-orale e peri-oculare
Massaggiare delicatamente per alcuni minuti
Mantenere il prodotto sulla cute per circa mezz’ora.
Rimuovere il prodotto con acqua (far risciacquare direttamente dal paziente)
Asciugare accuratamente la cute avendo cura che non rimangano residui
Acido mandelico: acne
Acido mandelico: acne
Acido mandelico: acne
Acido mandelico: acne
Acido mandelico: acne
Acido mandelico: melasma
Acido mandelico: photoaging

Documenti analoghi

Acido mandelico: nuove formulazioni

Acido mandelico: nuove formulazioni e battericida per il mandelico, altamente lipofilo, battericida e sebostatico il piruvico, anche nel caso di questa nuova associazione assistiamo ad un interessante fenomeno di sinergia. L’acido sa...

Dettagli

Esthapeel-50 - medicinaestetica

Esthapeel-50 - medicinaestetica migliorate,molto più della pelle trattata con preparati di Ac.Glicolico al 10%. La struttura della pelle migliora rapidamente in pochi giorni o settimane con le modalità terapeutiche caratteristich...

Dettagli

Pelling all`Acido Mandelico

Pelling all`Acido Mandelico Peeling con Acido mandelico L’acido mandelico appartiene alla famiglia degli alfa idrossiacidi (AHA). E’ un derivato dell’estratto di mandorle amare ed è stato introdotto nell’uso dermatologico gra...

Dettagli