Grossglockner!

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Grossglockner!
Grossglockner!
Diario di un viaggio pensato, organizzato e fatto in proprio, home made come dicono a Rondanina
( Frazione di Torriglia, entroterra di Genova ).
Protagonisti 4 over 50, amici da 40 anni, due malati di moto fin da bambini e due signore costrette
a seguirli ma felici di farlo.
Io
Anna, moglie di io
Guido
Milena, moglie di Guido
e loro, 2 Suzuki Bandit 650 K6 coetanee ( 9 numeri di telaio di differenza! ).
Itinerario: Genova- Piazzale Bligny, Tirano con 2 pernottamenti. Engadina e passaggio in Austria da
Nauders, Passo Resia, pernottamento al lago di Resia. Val Venosta fino a Merano e poi Val Passiria
e Passo Giovo, Vipiteno e pernottamento ad Avenes ( Val di Vizze ). Brunico e valle di Anterselva,
Passo Stalle e Defereggental fino a Lienz con 2 pernottamenti ad Iselsberg. Grossglockner, Zell am
See. Da Lienz poi ritorno in Italia dalla Val Pusteria e pernottamento a Pianizza di Sotto ( Lago di
Caldaro ). Ritorno a casa.
per un totale stimato di circa 1550 kilometri.
Per passare il tempo nelle fredde serate d'inverno, abbiamo pensato di organizzare una vacanza in
moto, dopo aver quasi partorito un viaggio in Sicilia, con una virata di 180 gradi ci siamo ritrovati
ad organizzare una gita in montagna, e che montagna.
Grossglockner, un nome quasi impronunciabile ma un posto che le immagini visualizzate sui vari
siti descrivevano come imperdibile.
Quindi via con le simulazioni di percorso e la ricerca di alberghi, a fine Aprile, dopo aver passato
giornate sul portatile, il percorso era già definito e gli alberghi già prenotati.
A Giugno ulteriore avanzamento della fase operativa: la preparazione delle moto, tutto
rigorosamente eseguito da me e Guido, nel mio box, cambio olio e tutti i filtri, ingrassaggio catene,
montaggio borse e controllo di tutte le parti soggette ad usura.
Con l'arrivo di Luglio tutto era pronto.
La mattina di Domenica 12 Luglio alle 9,15 con l'accensione del motore nel mio box la spedizione
prendeva ufficialmente il via, azzeramento contakilometri, giù la visiera, prima dentro e si
comincia.
Appuntamento con Guido e Milena in Piazzale Bligny alle 9,30.
Saluti, convenevoli, scongiuri e toccamenti ( in omnia pericula tasta....etc ), alle 9,40 prima,
seconda e via.
Al casello di Genova Est, dritto e sicuro, imbocco la corsia Telepass e azz!! l'apparecchio Telepass
è rimasto attaccato al parabrezza della Peugeot 307 che ho lasciato nel box, morale: alla barriera di
Milano mi viene richiesto un pedaggio di €uri 56,70 ri-azz!!
Naturalmente ho pagato solo la tratta Ge Est-Milano barriera pari ad €uri 8,20 e l'arrangerò al Punto
Blu quando ritorno.
Tutto liscio fino a Como e dopo aver lasciato l'autostrada proseguiamo alla volta di Lecco.
A Longone al Segrino pausa pranzo ( un panino ed un gelato ) piuttosto salato per via del prezzo,
nel locale adiacente a quello che viene chiamato lido, il Lido di Genova al confronto pare la
spiaggia di Copacabana.
Lecco, Colico e Tirano arrivano senza lasciare segni degni di nota.
A Tirano il navigatore ci porta dritti all'Hotel Corona, struttura datata quindi con ciò che ne
consegue, centralissima e piuttosto rumorosa , situata infatti sulla via principale e quindi
trafficatissima di giorno e di notte. Per la cena veniamo dirottati al più moderno e consigliabile
Hotel Bernina, bello, più moderno ed allocato di fronte alle Ferrovie Retiche.
Pizzoccheri e zigoiner ( spiedo in legno a forma di maxi ferro da maglia, sul quale vengono avvolte
due fette di manzo e pancetta cotte alla brace ) e a nanna.
Lunedì 13 Luglio colazione alle 8,30 e partenza con il trenino rosso del Bernina alla volta di St
Moritz, 40 €uri spesi bene per un viaggio di due ore e mezza in paesaggi da favola, fra laghi, boschi
ghiacciai con un convoglio che pare d'altri tempi, pieno di giapponesi che come al solito
fotografano tutto.
Un panino ed una passeggiata a St Moritz e per il ritorno Guido riserva una intuizione azzeccata:
scendiamo dal treno all'alpe Grum e proseguiamo a piedi fino alla stazione di Cavaglia, una
passeggiata fra i boschi che ci permette anche di scoprire le marmitte dei giganti ( quando si tratta di
marmitte due motociclisti non se le perdono ) che altro non sarebbero se non buche cilindriche
scavate nella roccia dai ghiacciai formatisi nell'era glaciale.
Il treno delle 18 ci porta a Tirano giusto all'ora in cui i pizzoccheri sono pronti da servire. A nanna.
Martedì 14 Luglio colazione alle 8,30, preparazione dei bagagli, accensione dei motori e via.
Salendo per la strada che conduce al passo Bernina ci rendiamo conto di quanto viaggi lento il
treno, anche perchè la strada è larga e veloce ed i limiti di velocità in Svizzera sono stabiliti con
buonsenso. Percorriamo quasi tutta l'Engadina verso il basso con sosta programmata per il pranzo a
Guarda.
Avevo letto che chi vuol vedere l'Engadina deve andare a Guarda, sicuramente vale la pena di
andarci, lì il tempo si è fermato da almeno 100 anni. Da vedere le case e le fontane, la tromba del
postino ed i papaveri vicino al posteggio del ristorante perchè hanno le dimensioni dei girasoli.
Pranzo con panino acquistato presso l'unico negozio nella piazza della Chiesa e via.
Discesa fino al confine austriaco sorvegliato soltanto tramite una telecamera. Se già ci avevano
colpito le strade svizzere per il loro buon stato di manutenzione, quelle austriache sono un sogno, la
salita fino a Nauders è uno spettacolo. Arrivare al confine italiano sul Passo Resia è un attimo.
L'arrivo all'Hotel Edelweiss ci riserva una sorpresa, le camere prenotate non sono disponibili: Petra
asserisce che i carabinieri, che sono stati inviati alla frontiera per la sospensione di Schengen a
causa del G8, hanno prolungato il soggiorno, veniamo quindi accompagnati all'Hotel Etschquelle,
presso il quale ci siamo trovati benissimo ( struttura bella e centrale e goulash molto buono ).
Degno di nota il fatto che sono riuscito, nei pressi del campanile che spunta dal lago Resia, a fornire
istruzioni per l'acquisto del Triboseat ( coprisella antiscivolo per il passeggero ), ad un teutonico che
si esprimeva solo in lingua tedesca, che per me è arabo.
Mercoledì 15 Luglio colazione, come al solito abbondante, alle 8,30, poi attacca le borse e via.
Alla fine del lago di Resia, cioè a San Valentino alla Muta, cadono alcune gocce di pioggia, ma
proseguiamo con l'asfalto asciutto fino a Glorenza, città simil-medievale grande come il condomino
dove abito, racchiusa in una cinta di mura e piacevole da vedere. Dopo pochi kilometri in direzione
di Merano inizia a piovere per davvero, sosta per cambio abbigliamento e via sotto un nubifragio
che ci accompagna fino alle porte di Merano, lì alla sosta per il rifornimento di carburante sento
vibrare il telefono cellulare, infilo la mano in tasca e azz!! la tasca è piena d'acqua, il telefono vibra
ma non suona ed il display è nero, continuerà a vibrare fino al tardo pomeriggio quando
sopraggiungerà la sua prematura ed ingloriosa fine.
L'attrezzatura antiacqua ha svolto egregiamente la sua funzione, acqua solo nei guanti per
sgocciolio dalle maniche della giacca ed infiltrazione nello stivale sinistro ( peraltro Dainese ).
Cazziatone da parte di mia moglie per la faccenda telefono, cambio guanti, prima seconda terza e
via alla volta della Val Passiria. Sole e panorama tipicamente alpino su un tracciato frequentatissimo
dai motociclisti, fra i quali spicca un vichingo che pare crocifisso a cavallo di un'Harley senza targa.
In un tratto disabitato fra boschi di abeti e larici, in mezzo ad un tornante trasformato in un
parcheggio per moto è strategicamente posizionato un chiosco, sosta per il pranzo a base di panino
con lo speck ( unico salume disponibile ) e pommes, con un terzetto di rapaci non identificati (
falchi? ) che volteggiavano su quel variegato campionario di umanità e mezzi meccanici.
La salita al Passo Giovo è piacevole, ci limitiamo ad una breve sosta per qualche foto e poi giù
verso Vipiteno.
Da Graushof, ad Avenes in Val di Vizze, mettiamo guanti e stivale ad asciugare nel terrazzino alla
fresca brezza post diluvio ed approfittiamo per una breve escursione fino in cima alla Val di Vizze
per vedere il Gran Pilastro ed a Vipiteno sulla quale aleggia un odore di letame che inebria.
Cena con canederli, minestrone ( ottimo ) e bistecche, una grappetta e poi a nanna.
Giovedì 16 Luglio, solita colazione extra large alle 8,30 e poi partenza verso Brunico, traffico ed un
semaforo dalla durata interminabile, piazzato inspiegabilmente all'imbocco di un tunnel lungo più di
un kilometro nei pressi di San Lorenzo di Sebato. Paesaggio alpino fino ad Anterselva, poi si
rimane senza parole non appena si scorge l'omonimo lago.
Breve tratto nel bosco e poi si arriva al semaforo, verde dal trentesimo al quarantacinquesimo
minuto di ogni ora, 15 minuti per salire ed i restanti 30 minuti di ogni ora a disposizione di chi
scende, per un breve tratto di strada da percorrere in apnea perchè è uno spettacolo che lascia senza
fiato, fino al Passo Stalle, il posto più bello visto fino a quel momento.
Un cartello affisso all'esterno del rifugio posizionato sul passo dice “ Polenta con funghi ”,
e polenta con funghi sia! Senza tralasciare però la zuppa di goulash ed i maccheroni del pastore,
gustati all'aperto approfittando della bella giornata per curare anche l'abbronzatura.
Poi giù per la Defereggental ammirando alcuni coraggiosi che si bagnano nel torrente e più a valle
altri coraggiosi che praticano rafting.
L'arrivo all'Hotel Molltaller ci riserva una sorpresa: il titolare dell'hotel è italianissimo, quindi
nessun problema con la lingua.
La Grossglocknerstrasse che corre proprio davanti all'hotel pare una pista, larga, in salita con un
asfalto perfetto, sembra fatta apposta per le due ruote, il limite di 80 Km/h invita i motociclisti che
salgono senza soluzione di continuità, ad aprire il gas all'uscita del tornante situato poco più in
basso e a passare sotto le finestre della nostra stanza a velocità che quasi sempre superano il limite
stesso.
L' Hotel Molltaller è uno di quei posti dove tornerei molto volentieri, bella stanza moderna con
terrazzo, struttura ben tenuta e curata, garage per moto con piccola officina ben attrezzata, posizione
ultrastrategica fuori dalla conca di Lienz e quindi niente caldo soffocante e odore di letame ( anche
lì ), ottima birra Weis, ottimi menù e spaghetti al pomodoro di contorno ma cotti al dente come da
migliore tradizione italiana.
Venerdì 17 Luglio, dicasi Venerdì 17, colazione alle 7,30, il Grossglockner val bene una sveglia
anticipata, partenza con bagaglio alleggerito. Strada spettacolare fino ad Heiligenblut, misto veloce
da filmato pubblicitario tutto snodato in una splendida vallata.
Poche centinaia di metri prima di Heiligenblut vediamo finalmente e per la prima volta, in tutta la
sua imponenza la montagna più alta dell'Austria: il Grossglockner! Poche centinaia di metri dopo
Heiligenblut c'è la biglietteria, 18 €uri con la consegna di un adesivo ed un sorriso, perchè il
colloquio intercorso con la casellante è stato come un dialogo fra sordi.
Da lì in poi neppur con un eloquio manzoniano si può descrivere in maniera adeguata lo spettacolo
che si riesce a godere: bisogna andarci, se poi a dispetto della data si ha la fortuna di beccare una
giornata di sole, ci si accorge che i 18 €uri pagati sono niente.
Il piazzale situato sopra al ghiacciaio Pasterze è pieno di moto, di tutti i tipi e di varie nazionalità,
basterebbe una provvigione di 10 €urocent per ogni foto scattata per lasciare lì la moto e tornare a
casa in Rolls Royce.
Ad un certo punto una marmotta richiama l'attenzione di molti dei presenti e grazie ad una
intuizione di mia moglie, che si precipita ad acquistare un panino, riusciamo ad incollarla a pochi
passi da noi per tutta la durata del panino, ed a fare in modo che tutti possano scattare innumerevoli
foto.
Salita fino ad Hoctor, sosta per foto e per l'acquisto della targhetta metallica del Grossglockner e poi
via. Dopo la galleria notiamo gruppi di persone che si divertono su un prato ancora ben innevato e
proprio di fronte a noi non possiamo fare a meno di scorgere l'Edelweisspitze, quindi ingraniamo la
marcia e ci andiamo. Già salendo per l'ultimo tratto di strada pavimentata con blocchetti di porfido
( praticamente i nostri Sampietrini ) nella quale i tornanti si susseguono dopo pochissimi metri di
rettilineo, percepiamo distintamente un odore di frizione arrosto che non ci lascerà per tutto il
tragitto fino a fondovalle e ritorno.
Il piazzale dell'Edelweisspitze permette una visuale a 360 gradi su 30 cime tutte al di sopra dei 3000
metri, ogni altro commento è superfluo: andateci! Altra richiesta di informazioni sul Triboseat da
parte di un terzetto di britannici, in inglese ci intendiamo al volo, non vogliono credere che io l'ho
acquistato a casa loro.
Discesa fino a Fusch, nel naso l'odore dei freni incandescenti, negli occhi uno spettacolo unico
movimentato da centinaia di motociclisti che salgono e scendono per la ripida valle e nella pancia il
vuoto, urge trovare qualcosa da mettere sotto i denti.
Poche centinaia di metri dopo la biglietteria di Fusch c'è un ristorante con una vasca nella quale
sguazzano deliziosi secondi piatti a forma di trota per nulla preoccupati della loro fine imminente,
di fronte un indigeno tutto bardato da tirolese fa capolino dietro il bancone di un imbiss: è nostro.
Bosna, frankfurt, brot e wurstel, tutto bagnato da aranciata austriaca, ma dove le coltivano le arance
in Austria?
Andiamo fino a Zel am See ma non serve a niente dopo ciò che abbiamo visto.
Percorriamo a ritroso il tragitto della mattina guidando con una mano perchè con l'altra salutiamo i
motociclisti che incrociamo, accompagnati dall'aroma delle pastiglie dei freni e dei dischi della
frizione che rischiano di incenerirsi e sotto la minaccia della pioggia incombente.
Sabato 18 Luglio, piove. Nonostante ciò colazione alle 8,30. La signora della reception, motu
proprio, ci fornisce le previsioni del tempo: miglioramento previsto già nel corso della mattinata.
Decidiamo di aspettare, infatti verso le 11 pare che la situazione meteorologica cambi in meglio.
Già che ci siamo perchè non pranzare qui e partire nel primo pomeriggio?
Il titolare dell'Hotel ci propone la miglior pizza del mondo, esagera, però è sicuramente migliore di
quella che propinano nella maggioranza delle pizzerie della nostra penisola.
Saluti e partenza, spero veramente di ritornare qui un giorno.
Percorrendo la Val Pusteria non sfugge, neppure ai più disattenti, la differenza fra la parte austriaca
e quella italiana, prima di tutto dal benzinaro, benzina verde a 0,987 €uri al litro oltreconfine, contro
1, 268 €uri al litro nel bel paese, poi lo stato delle strade ed i limiti di velocità demenziali, il senso
di sgarrupamento che infondono le case sul confine italiano, prima su tutte una agenzia dismessa
dell'ACI, il tutto condito dalla villania congenita degli automobilisti italioti e dalle evidenti lacune
educative degli stessi.
L'Autostrada del Brennero intasata come ogni fine settimana, ci fa dimenticare in fretta le strade
semideserte percorse in Austria, usciamo a Bolzano nord per evitare la coda ed il navigatore ci porta
velocemente a Pianizza di Sotto, vicino al lago di Caldaro.
Hotel Weingarten, struttura moderna, ben arredata circondata dai vigneti e capisci subito perchè
dicono “ sulla strada del vino “.
A cena petto di tacchino con formaggio ed ananas, le migliori crocchette di patate che abbia mai
mangiato, il tutto annaffiato da un ottimo vino Lago di Caldaro Scelto.
La giornata di pioggia ci ha obbligato ad un itinerario diverso, dovevamo percorrere la Val
Sarentino scendendo dal Passo Pennes.
Domenica 19 Luglio, colazione alle 8,30 sempre abbondante ma con la carogna sulle spalle: si
ritorna a casa.
Il tragitto autostradale da Egna-Ora a Genova est è degno di nota unicamente per il fatto che ha
letteralmente sbriciolato la gomma posteriore del mio Bandit ( Dunlop Qualifier ) mentre la Pirelli
Diablo di Guido non mostra alcun segno di cedimento.
A Ponte Carrega salutiamo Guido e Milena, “ ciao, ci sentiamo “, intanto abbiamo percorso 1699,3
kilometri, abbiamo speso circa 120 €uri di benzina e 31,60 €uri di autostrada ma soprattutto anche
questa volta l'organizzazione è stata perfetta.
Giuliano ( Io )
[email protected]
Luglio 2009