AGENTE LEMMY CAUTION - Consiglio regionale della Toscana

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AGENTE LEMMY CAUTION - Consiglio regionale della Toscana
AGENTE LEMMY CAUTION: MISSIONE ALPHAVILLE
Alphaville, une étrange aventure de Lemmy Caution; Anno: 1965; Regia: Jean-Luc Godard ;
Soggetto e Sceneggiatura : Jean-Luc Godard ; Fotografia : Raoul Coutard; Musica: Paul Misraki;
Suono: René Levert; Montaggio: Agnès Guillemont; Interpreti: Eddie Constantine (Lemmy
Caution), Anna Karina (Natcha von Braun), Akim Tamiroff (Henry Dickson), Howard Vernon
(prof. Nosferatu ovvero von Braun), Laszlo Szabo (l’ingegnere capo), Michel Delahaye (assistente
di von Braun), Jean-André Fieschi (prof. Heckell), Jean-Louis Comolli prof. Jeckell), Produzione:
André Michelin per Chaumiane (Parigi) Film studio (Roma), Origine: Francia; Durata: 98’;
Genere: Fantascienza.
L’agente segreto Lemmy Caution viene mandato in missione ad Alphaville, una città del futuro
appartenente ad un’altra galassia e dominata da un enorme computer, Alpha 60, Lemmy si finge un
inviato del giornale Figaro – Pradva e in questa veste viene accolto dagli abitanti della città. La loro
vita è regolata dal computer che ha bandito ogni comportamento irrazionale e quindi anche i
sentimenti e la creatività. Le parole relative a questi aspetti dell’animo umano sono vietate e chi le
pronuncia viene condannato. Lemmy Caution è incaricato di riportare sulla terra il “padre” di Alpha
60, lo scienziato von Braun. Lemmy ritrova in un albergo cadente l’agente inviato ad Alphaville
prima di lui. Henry Dickson che, alcolizzato, muore pronunciando parole proibite. Prima di morire
consegna a Caution la Capital de la douleur di Paul Eluard. Superato l’interrogatorio di Alpha,
conosce l’accompagnatrice ufficiale che gli è stata assegnata: è Natacha von Braun, figlia del
professore. Lemmy se ne innamora e anche Natacha, nonostante sia perfettamente integrata nella
civiltà di Alphaville, prova qualcosa per lui, visto che tenta di rivederlo quando è assegnato ad un
altro incarico. Poi la situazione precipita: Lemmy deve uccidere il professore, manomette i circuiti
di Alpha 60, facendo piombare la città nel caos e approfittandone per fuggire con Natacha, che
riesce a salvarsi pronunciando “ti amo”.
Strana avventura fantastica per Godard, Aphaville, è un film che si colloca come opera di
transizione nella carriera artistica del regista. Si tratta anche di una riflessione sulla cultura di massa
con metodologie analoghe a quelle degli artisti pop e con allusioni al fumetto. Come in ogni film di
Godard i riferimenti culturali sono molteplici. Ritornano alcuni nuclei tematici tipici dell’opera di
Godard, come la contrapposizione tra sentimento (o poesia) e meccanicizzazione del progresso, o
come livellamento delle ideologie. L’ironia pervade tutto il film ed inficia anche l’happy end: ne è
segno la musica sin tropo hollywoodiana che accompagna con insistenza le sequenze finali. Il
futuro nel film significa la fine del parlare.
(da Fernaldo di Giammatteo, Nuovo Dizionario Universale del Cinema, Editori Riuniti, Roma,
1994).
, di sequenze straordinarie e di personaggi commoventi.