Cognizione, linguaggio e diritti degli animali
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Cognizione, linguaggio e diritti degli animali
Guardate queste immagini Università degli Studi di Milano Cognizione, linguaggio e diritti degli animali Introduzione Sandro Zucchi 2015-16 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 1 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 2 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 3 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 4 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 5 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 6 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 7 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 8 Cosa hanno in comune le persone raffigurate? S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 9 Da dove vengono gli inserti di pelliccia? I Da dove vengono gli inserti di pelliccia nei vestiti che tante persone indossano? I Prima di rispondere a questa domanda, guardiamo un filmato. I Il film documenta un’inchiesta condotta da investigatori della Protezione Svizzera degli Animali. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione I Tutte le persone reali raffigurate nelle immagini precedenti indossano capi con inserti di pelliccia (Cruella De Vil indossa un capo fatto interamente di pelliccia). I Gli inserti di pelliccia sono molto popolari in questi anni, non solo nei vestiti firmati da stilisti famosi. I È molto comune vedere per la strada persone che indossano capi del genere. Sono sicuro che alcuni di voi ne hanno uno. I (Io non possiedo un capo con inserti di pelliccia, ma ho un giubbotto di pelle, che è lo stesso.) S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 10 Chi vuole può uscire 11 I Il filmato contiene delle immagini raccapriccianti. I Chi vuole può uscire. I Non dovete guardarlo se non volete. I Non dovreste guardarlo se siete impressionabili. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 12 Il film Una conclusione affrettata? S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 13 Alcuni dati I Torniamo ora alla nostra domanda: da dove vengono gli inserti di pelliccia che, in questi anni, sono cosı̀ di moda nei capi di abbigliamento? I Vi ho fatto vedere un filmato che conteneva delle immagini terribili di animali da pelliccia torturati in Cina. I Possiamo concludere che gli inserti di pelliccia che noi indossiamo vengono da lı̀? Da quei mercati in Cina in cui gli animali vengono scorticati vivi? I Pare una conclusione affrettata, magari vengono da un altra parte. I O no? S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 14 Beijing News Da “Dying for fur”, rapporto della Protezione Svizzera degli Animali sull’industria della pelliccia in Cina - Gennaio 2007 I I I I I La IFTF (federazione internazionale per il commercio delle pellicce) conta la Cina tra i suoi membri e afferma che la Cina è il più grande esportatore di abbigliamento di pelliccia nel mondo. Secondo fonti dell’industria delle pellicce, si trova al primo posto per la produzione di pellicce e per i manufatti di pelliccia. Più del 95% dell’abbigliamento di pelliccia prodotto in Cina viene venduto nei mercati d’oltremare, l’80% delle pellicce vengono esportate da Hong Kong verso l’Europa, gli USA e il Giappone. La tecnica di scorticare vivi gli animali è molto diffusa nel mercato di Shangcun della provincia di Hebei, da cui dipende il 60% del commercio di pellicce cinesi. L’Unione Europea è uno dei più grandi consumatori di pellicce del mondo (secondo il rapporto del 2005 è il maggiore consumatore). Zhang Shuhua, sostituto presidente dell’Associazione Cinese dell’Industria delle pellicce, ha riferito alla stampa che le esportazioni di pellicce sono aumentate del 123% nel corso di un anno a partire dal 2003 (la moda degli inserti di pelliccia è esplosa in Europa nel 2004). S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione I 15 Per completezza d’informazione, va osservato che il fenomeno degli animali da pelliccia scorticati vivi è stato denunciato anche in Cina dai giornalisti del Beijing News il 5 Aprile 2005, benché articoli di questo genere non fossero incoraggiati dal governo cinese. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 16 Prima riflessione: consumo etico I Seconda riflessione: noi e gli animali Una morale da trarre da queste osservazioni mi pare che sia questa: • la prossima volta che compriamo un capo con un inserto di I C’è un’altra riflessione che vorrei fare a questo riguardo. I Credo che nessuno tra noi sosterrebbe che torturare gli animali come abbiamo visto fare nel filmato sia moralmente accettabile. I Questo, però, non vuol dire che nella nostra cultura sia inaccettabile far soffrire o uccidere gli animali. I Al contrario, si ritiene generalmente che sia accettabile far del male agli animali per certi scopi. I Vediamo quali sono. pelliccia, pensiamoci due volte. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 17 Ricerca sui cosmetici I I I 18 Ricerca tossicologica È pratica comune tra i produttori di cosmetici utilizzare materie prime che sono state sperimentate sugli animali. Per esempio, un test usato ancora oggi per i cosmetici è il Draize Test (dal nome del tossicologo americano che lo inventò nel 1944). Consiste nell’instillare per alcune ore la sostanza da controllare nell’occhio di un coniglio albino vivo e poi nell’esaminare gli effetti per 14 giorni (effetti che possono consistere in ulcere, emorragie e cecità). Le linee guida 2012 dell’OCSE prevedono che l’animale venga anestetizzato e che la dose di anestetico venga aumentata se l’animale dà segni di sofferenza. Prevedono inoltre che, se l’animale dà segni di acuta sofferenza o sviluppa lesioni irreversibili, venga ucciso. Dunque, far soffrire o uccidere degli animali al fine di controllare sostanze cosmetiche potenzialmente dannose per l’uomo viene ritenuta una pratica accettabile. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 19 I Il Draize Test non viene usato solo per la ricerca sui cosmetici, ma in generale per controllare le sostanze chimiche con cui l’uomo viene a contatto (detersivi, insetticidi, pigmenti, ecc.). I È pratica comune, quando si vuole verificare la tossicità di una sostanza chimica, sperimentarla sugli animali. I Un altro test usato per questo scopo è il test LD50 , il nome sta per “lethal dose 50%” (dose letale al 50%). Il test, spesso usato sui cani beagle, consiste nel somministrare dosi crescenti della sostanza da controllare fino a quando metà degli animali sottoposti al test muore. I Far del male agli animali per verificare la tossicità di una certa sostanza è dunque considerata una pratica accettabile. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 20 Ricerca medica I I I Alimentazione Le aziende farmaceutiche sperimentano i farmaci sugli animali (è richiesto per legge). Le università usano gli animali per la ricerca medica. I Gli animali sottoposti a questi esperimenti spesso contraggono malattie, soffrono e muoiono. La maggior parte di noi è stata allevata mangiando parti di animali. I È ritenuto accettabile uccidere gli animali per mangiarli. Dunque, far del male agli animali per controllare l’efficacia o la dannosità di un farmaco o al fine di far progredire la ricerca medica è ritenuto accettabile. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 21 Vestiario S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione L’oggetto del corso I Nessuno, credo, vorrebbe indossare la pelliccia dell’animale ucciso nel filmato. I Questo corso è dedicato alla questione se queste pratiche siano moralmente giustificate. I Ma le pellicce si vendono nelle pelliccerie, la gente le indossa e non è che arrivi la polizia. I I Molti ritengono dunque accettabile uccidere gli animali al solo scopo di usare una parte dell’animale per abbigliarsi. Se sia moralmente giustificato per noi uccidere gli animali (o far loro del male) per nutrirci, abbigliarci, per la ricerca medica, farmaceutica, tossicologica, ecc. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 22 23 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 24 Una risposta naturale I I Il nostro compito Come si giustifica la pratica di uccidere gli animali (o far loro del male) per questi scopi? Una risposta naturale, che probabilmente sta alla base dell’atteggiamento che la nostra cultura ha nei confronti degli animali, è questa: • gli animali sono diversi da noi, cosı̀ diversi da giustificare una I Il nostro compito qui consisterà nel valutare accuratamente la risposta precedente. I Certo, gli animali sono diversi da noi. I Ma come sono diversi esattamente? I Come funziona la loro mente? considerazione e un trattamento diversi da quelli accordati agli esseri umani; • per questa ragione, mentre è sbagliato uccidere o far del male a un essere umano per nutrirsi, abbigliarsi, ecc., è accettabile uccidere o far del male a un animale per gli stessi scopi. I Quanto è diversa dalla nostra? I E questa differenza è sufficiente a giustificare che si debba accordare una considerazione diversa agli animali e agli esseri umani? S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 25 Un’indagine interdisciplinare I I I I S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione Il piano del corso Procederemo cosı̀: Nel cercare di rispondere a queste domande, ci occuperemo delle capacità simboliche degli animali: delle loro capacità linguistiche e di far di conto. I Ci chiederemo inoltre se è appropriato, nel caso degli animali, parlare di credenze, desideri, e intenzioni. inizieremo discutendo alcune questioni di filosofia della mente; questa discussione farà da sfondo all’indagine sulle capacità cognitive degli animali; I E ci chiederemo qual è lo status degli animali dal punto di vista delle teorie etiche. proseguiremo considerando le loro capacità cognitive non linguistiche; I poi ci concentreremo sulle loro capacità linguistiche; I infine, esamineremo la questione se le differenze che abbiamo trovato giustifichino una differenza di status morale tra esseri umani e animali. Questi temi coinvolgono discipline diverse come la filosofia della mente, la psicologia sperimentale, la linguistica e la filosofia morale. S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 26 27 S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 28 Una convenzione terminologica I Nel corso di questa lezione, ho parlato di esseri umani e animali come se queste classi non si sovrapponessero. I Ovviamente, non è cosı̀: gli esseri umani sono animali. Questo fatto non va trascurato. I Per brevità, continuerò tuttavia a riferirmi agli animali non umani semplicemente con il termine “animali”. . S. Zucchi: Cognizione, linguaggio e diritti degli animali 15-16 – Introduzione 29