Introduzione al Life Cycle Assessment e all`Ecolabel

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Introduzione al Life Cycle Assessment e all`Ecolabel
Life Cycle Assessment
Ecolabel
Giulio De Leo
Dipartimento di scienze ambientali
Università degli studi di Parma
www.ecolab.unipr.it
[email protected]
Il problema delle scelte:
• Meglio un kWh prodotto
col gas o col fotovoltaico?
• E’ vero che l’energia nucleare è a
emissioni zero?
1
Il problema delle scelte:
Spostarsi in treno o in auto?
Acqua in bottiglia di vetro o di plastica?
Birra in lattina o in bottiglia?
Latte bottiglia o in tetrapack?
Più convenienti prodotti a km zero o estero?
Sapone liquido in confezione o ricarica?
Batterie ricaricabili
o pile usa e getta?
• Cassetta di plastica o in legno?
• Sedia in plastica o legno?
•
•
•
•
•
•
•
Domande comuni
• Che materiale?
• Quale provenienza (percorso)?
E che modalità di trasporto?
• Che quantità (come confrontare i costi
ambientali della mobilità in treno con
quella dell’auto privata)?
• Quale destino a fine uso?
• Che impatti e dove?
• Quali costi?
2
In genere…
• Risposte: non scontate, servono
informazioni su:
– Origine
– Processo
– Destino a fine uso
Life cycle assessment
Valutazione del ciclo di vita
• Norma di riferimento: UNI EN ISO 14040
– “Compilazione e valutazione attraverso
tutto il ciclo di vita dei flussi in entrata e in
uscita, nonché i potenziali impatti
ambientali, di un sistema di prodotto”
• Approccio assieme analitico e olistico
3
Cos'è un LCA
• E’ una metodologia finalizzata alla valutazione dei
“potenziali impatti ambientali” del ciclo di vita di un
prodotto (per esempio, dalla lampadina al kWh)
• Analizza fase per fase tutto il ciclo di vita:
“dalla culla alla tomba”
• Quantifica in grandezze fisiche, per ogni fase, i flussi di
tutte le sostanze e i prodotti in ingresso e in uscita dal
sistema
• Valuta in verità l’entità dei carichi ambientali intesi come
consumo di risorse e produzione di rifiuti e emissioni
• Consente l’individuazione dei processi critici del sistema
Quattro punti fondamentali
1. Procedura/metodologia
2. … per la valutazione dei
carichi ambientali e consumi energetici
3. … riguardanti i processi di
- produzione
- uso/consumo
- dismissione/recupero ecc.
di beni e servizi...
4. ... durante tutto il ciclo di vita
4
Campi di applicazione
strategia
di
impresa
ricerca
&
sviluppo
produzione
distribuzione
LCA
Un po’ di storia…
• Origini: primi anni ’60:
– studio dei sistemi produttivi industriali (e non solo dei singoli
processi)
• Anni ’70:
– primi studi (es. coca cola company)
• Anni ’80:
– Diffusione di linee guida e manuali (Boustead)
• Anni ’90
– Congressi mondiali della SETAC (Society of Environmantal
Toxicology and Chemistry)
– Unificazione delle procedure
• Anni 2000
– Banche dati (es. ANPA)
– Normativa ISO
– …
5
Ciclo di vita:
Quanto indietro devo andare?
Prodotto
Società che lo distribuisce
Industria che lo realizza
produzione
Prelievo delle materie prime/combustibili
Impatto sull’ambiente (risorse)
Ciclo di vita:
Quanto avanti posso andare?
Prodotto
Consumatore che lo utilizza
Uso e recupero
a fine vita
Trasportatore che lo raccoglie
Impianto che lo recupera
Impatto sull’ambiente (emissioni)
6
Analisi sul ciclo di vita:
dalla culla alla culla
Prodotto
Società che lo distribuisce
Consumatore che lo utilizza
Industria che lo realizza
Trasportatore che lo raccoglie
Prelievo delle materie prime/combustibili
Impianto che lo recupera
Ambiente
Ciclo di vita di un prodotto
Acquisizione materie
Processo produttivo
•Energia
•Materie
prime
•Rifiuti
Distribuzione
Utilizzo
Riciclaggio
•Emissioni
atmosferiche
•Scarichi
idrici
Smaltimento
7
Un esempio: l’energia elettrica
Emissioni atmosferiche, Rifiuti, Scarichi idrici...
+
+
+
totali
+
Carichi
+
+
Risorse (Energia, materie prime…)
Alcune criticità
• Evidenziare impatti che possono
avvenire in tempi diversi (trasferimento
temporale)
• Evidenziare impatti che possono
avvenire in luoghi diversi
(trasferimento spaziale)
8
La mobilità urbana (trasferimento geografico)
Mobilità urbana tradizionale
Emissioni atmosferiche
Mobilità elettrica
Emissioni atmosferiche
Struttura di uno studio di LCA
1. Goal definition and Scoping
definizione scopi ed obiettivi
2. Life Cycle Inventory (LCI)
inventario
3. Life Cycle Impact Assessment (LCIA):
Valutazione degli impatti
4. Life Cycle Interpretation:
Interpretazione del LC
9
Retroazioni e aggiustamenti
GOAL AND
SC O PE
D E F IN IT IO N
IN T E R P R E T A T IO N
IN V E N T O R Y
A N A L Y S IS
IM P A C T
ASSE SSM E N T
Fase1:
Goal definition
and scoping
•
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
• Scopi e motivazioni
• Campo di applicazione
• Pubblico a cui è destinata l’analisi
– Interno per scelte strategiche di progettazione
– Per comunicazione col pubblico (dichiarazione
ambientale di prodotto)
– Per confronto delle prestazioni ambientali di
prodotti diversi
–…
10
Definizione
dell'obbiettivo e finalità
•
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
Definizione oggetto dello studio
Descrizione dei processi produttivi
Definizione dell’unità funzionale
Definizione dei confini del sistema in
analisi
• Qualità dei dati
• Metodi di allocazione
•
•
•
•
Unità funzionale
L'unità funzionale costituisce il sistema di riferimento,
relativo ad un determinato servizio, rispetto al quale
vengono contabilizzati i flussi fisici contabilizzati
nell'inventario, tutti gli ingressi e le uscite di energia e
materiali.
Esempi:
• auto a benzina,
auto a gas, auto ibrida: ………………………… km*passeggero
• carbone, carbone pulito,
gas, fotovoltaico, eolico:………………………… kWh
• Vernici:……………………………………………. 1 m2 di sup.verniciata
• Bottiglia di plastica o di vetro:………………….. 1 litro di acqua
• Coltivazione tradizionale intensiva
o biologica: ………………………………………. 1 litro di olio
1kg di pomodori
11
I confini del sistema:
un esempio
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
•
•
•
livello 4
input energia
diretta
livello 3
input energia
diretta
livello 2
livello 1
input energia
diretta
processo
produttivo
input energia
trasporti
produzione
impianti
input energia
diretta
materiali
usati
input energia
trasporti
materiali e
manifattura
impianti
produttivi
materiali e
manifattura
impianti
per
produzione
materiali di
processo
input energia
trasporti
•
Data quality Assessment
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
• Occorre indicare la provenienza dei dati
specificando, rispetto al sistema in esame:
– Attinenza Tecnologica
– Attinenza Temporale
– Attinenza Geografica
• Occorre ricorrere il più possibile
a primary data
• Indicare per quali fasi si sono usate
Database
12
•
Sistemi di allocazione
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
È necessario per ripartire i carichi
ambientali e i consumi di risorse
all’interno di un processo del sistema
che fornisce più prodotti.
I metodi più usati sono in base a
–
–
–
–
rapporti stechiometrici
prezzi di mercato
contenuto energetico
alla massa.
Un Esempio:
la raffineria
•
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
Acqua
Additivi
Gasoline
pool
13
Processi di raffinazione
visbreaking
HDSkero
Vacuum Topping
Cracking
reformer
HD1
Topping alkilation HD2
unfining
Thermal Craking
Isomerizzazione HydroCraking
•
Inventario
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
L'inventario
costituisce
l'elenco di tutti
i flussi fisici
che
attraversano il
sistema in
esame.
14
•
La fase di valutazione
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo e
finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
• Per una più facile interpretazione dei risultati,
i flussi fisici riportati nell'inventario vengono
tradotti in grandezze che riflettono l'impatto
del prodotto attraverso le operazioni di
– classificazione
• per ogni categoria di impatto (ad es. effetto serra, o
inquinamento delle acque) vengono individuate quali
sono le sostanze che vi contribuiscono.
– caratterizzazione
• si utilizzano coefficienti di equivalenza che riportano ad
una stessa unità di misura i contributi dei singoli
inquinanti a ciascuna categoria di impatto. Tali
coefficienti sono detti “fattori di caratterizzazione” (nel
caso dell’effetto serra il Global warming potential).
15
• Necessaria aggregazione in:
– Alcuni indicatori:
•
•
•
•
•
GWP (Global Warming Potential),
ODP (Ozone Depleting Potential),
Acidificazione
Tossicità per salute umana,
Eutrofizzazione,
– Tipiche categorie di danno:
• danni per l’uomo
• per l’ambiente
• per le risorse
• Trattamento indicatori
– Normalizzazione, es. rispetto a standard nazionali
– Ponderazione: Valutazione importanze relative
– Confronto: eventuale aggregazione di parametri e
indicatori in INDICI sintetici (es. ecopunti svizzeri)
Classificazione Caratterizzazione
Moltiplico il flusso
per il relativo
fattore di
caratterizzazione
16
S y s te m : b o t ti g l i a PI E
n vT
e n to ry :
f in P E T
F lo w
I n p u ts :
E n g lis h ( U K )
U n it s
( r ) B a r iu m S u lp h a t e ( B a S O 4 , in g r o u n d )
kg
( r ) B a u x it e ( A l2 O 3 , o r e )
kg
Classificazione:
Green House Gasses
( r ) B e n t o n it e ( A l2 O 3 . 4 S iO 2 . H 2 O , in g r o u n d )
kg
( r ) C h r o m iu m ( C r , o r e )
kg
( r ) C la y ( i n g r o u n d )
kg
( r ) C o a l ( in g r o u n d )
kg
(r) C o p p e r (C u , o re )
kg
(r) Iro n (F e , o re )
kg
(r) Iro n S u l p h a te (F e S O 4 , o re )
kg
b o t t ig lia P E T
m a t e r ie p r im e e s e m i la v o r a t i
0 .0 0 0 1 2 4 8 3 9
1 .8 3 E -0 5
1 .1 8 E -0 5
2 .4 0 E -0 8
3 .9 4 E -0 5
0 .0 6 5 2 9 7 7
1 .2 2 E -0 7
0 .0 0 0 6 1 8 1 2 3
2 .0 7 E -0 6
(r) L e a d (P b , o re )
kg
3 .8 1 E -0 8
kg
0 .0 0 0 1 9 7 8 5 2
(r) M a n g a n e se ( M n , o re )
kg
0 .0 1 0 7 6 5
kg
1 .4 0 E -0 8
W ood
kg
0 .0 0 0 3 3 9 7 4 6
(a ) A c e ta l d e h y d e (C H 3 C H O )
g
0 .0 0 1 0 0 8 0 4
(a ) B o ro n (B )
g
0 .0 0 1 0 5 1 9 7
( a ) B r o m iu m ( B r )
g
0 .0 0 0 2 0 9 9 6 7
(a ) B u ta n e (n - C 4 H 1 0 )
g
(a ) B u te n e (1 - C H 3 C H 2 C H C H 2 )
0 .0 3 0 5 5 4 6
g
0 .0 0 0 3 2 8 2 3 8
( a ) C a d m iu m ( C d )
g
0 .0 0 0 2 3 3 2 9 2
( a ) C a lc iu m ( C a )
g
0 .0 0 1 9 1 7 5 2
( a ) C a r b o n D i o x id e ( C O 2 , f o s s i l )
( a ) C a r b o n M o n o x id e ( C O )
(a ) C a r b o n T e tr a flu o r id e (C F 4 )
( a ) C h lo r i n e ( C l2 )
(a ) C h ro m i u m (C r III, C r V I)
( a ) C o b a lt ( C o )
g
g
g
g
g
9 2 8 .6 0 8
0 .0 0 0 3 2 8 2 3 6
0 .0 4 2 8 4 2 1
g
g
g
( a ) H a l o n 1 3 0 1 (C F 3 B r )
(a ) H e p ta n e (C 7 H 1 6 )
g
g
0 .0 0 3 2 7 7 9
g
0 .0 0 6 5 5 6 1 7
g
1 .2 8 1 3 3
( a ) H y d r o c a r b o n s ( u n s p e c if ie d )
g
(a ) M e rc u r y ( H g )
g
( a ) M e t a ls ( u n s p e c if ie d )
g
(a ) M e th a n o l ( C H 3 O H )
g
0 .0 0 0 1 1 6 8 9 9
g
0 .0 0 4 5 9 6 3
( a ) N it r o g e n O x id e s ( N O x a s N O 2 )
g
1 .8 5 9 2 8
0 .0 1 3 1 1 0 1
( a ) O r g a n ic M a t t e r ( u n s p e c if ie d )
g
( a ) P a r t ic u la t e s ( u n s p e c if ie d )
g
1 .2 2 6 2 5
(a ) P e n ta n e (C 5 H 1 2 )
g
0 .0 2 0 0 4 5 4
(a ) P h e n o l (C 6 H 5 O H )
g
2 .8 2 E -1 0
( s ) O ils ( u n s p e c if ie d )
(s ) P h o s p h o r u s ( P )
g
g
- 0 .0 1 4 6 2 5 1
2 .4 9 E -0 8
9 .4 5 E -0 6
g
7 .9 7 E -0 5
( s ) S u lp h u r ( S )
g
0 .0 0 0 9 5 5 0 6
(s ) Z i n c ( Z n )
g
2 .3 9 E -0 5
(w ) A ci d s ( H + )
g
0 .0 0 2 2 7 1 6 5
(w ) B e n ze n e (C 6 H 6 )
( w ) B O D 5 ( B i o c h e m ic a l O x y g e n D e m a n d )
(w ) B o ro n (B III)
( w ) C a d m iu m ( C d + + )
W a s t e : N o n M i n e r a l ( in e r t )
3 .8 8 E + 0 0
9 .7 8 E -0 6
0 .0 0 3 4 1 6 7 7
( a ) M o ly b d e n u m ( M o )
( s ) N it r o g e n ( N )
2 .9 6 E + 0 2
5 .3 4 E -0 6
g
g
1 .5 2 E + 0 2
0 .4 6 8 0 0 7
6 .5 9 9 3 8
( a ) N ic k e l ( N i)
(a ) N itr o u s O x id e (N 2 O )
2 .3 0 E + 0 1
1 .2 1 E -1 6
(a ) H e xa n e ( C 6 H 1 4 )
g
2 .5 7 E -0 1
5 .3 7 E -0 9
0 .0 0 3 4 0 3 8 3
3 .7 2 E -0 5
(a ) H y d ro c a rb o n s (e x c e p t m e th a n e )
(a ) M e th a n e (C H 4 )
6 .9 0 E + 0 3
5 .3 4 E -0 9
0 .0 0 0 2 3 5 3 3 4
g
g
(a ) F o rm a l d e h yd e (C H 2 O )
9 2 8 .6 0 8
1 .6 8 E -0 4
0 .0 0 0 1 3 8 8 9 3
g
(a ) E th y l b e n z e n e (C 8 H 1 0 )
( a ) F lu o r id e s ( F - )
1
5 .7 0 E + 0 3
0 .3 1 3 2 8 1
2 .9 5 E -0 8
(a ) E th y l e n e (C 2 H 4 )
( a ) H a lo g e n a t e d M a t t e r ( u n s p e c if ie d )
1085
Valutazione (Σ)
g
0 .0 0 2 3 5 1 2 3
g
0 .0 0 1 4 6 4 3 2
g
g
g. CO2 eq
0 .0 0 0 2 9 3 2 4 7
6 .2 9 E -0 6
kg
1 .3 5 E -0 5
W a s t e : N o n T o x i c C h e m ic a ls ( u n s p e c if i e d )
kg
0 .0 0 0 1 4 8 9 2 5
W a s t e : R a d io a c t iv e ( u n s p e c if ie d )
kg
1 .7 5 E -0 5
W a s t e : S la g s a n d A s h ( u n s p e c if ie d )
kg
0 .0 0 3 1 1 1 3 9
•
Interpretazione
c o n f e z io n a m e n t o
Caratterizzazione
(GWP)
( r ) L ig n it e ( in g r o u n d )
( r ) L im e s t o n e ( C a C O 3 , in g r o u n d )
O u tp u ts :
3 .1 S e p : .
•
•
•
Definizione dell'obbiettivo
e finalità
Analisi di inventario
Valutazione degli impatti
Interpretazione
• Si individuano le criticità ambientali
• Generazione di alternative
• Confronto tra prodotti o sistemi di
prodotti
17
Cosa non c’è in un LCA
• Non calcola le reali modificazioni che
avvengono nell’ambiente ma solo i
carichi ambientali
– es. Kg equivalenti di CO e non innalzamento
temperatura media
2
• E’ solo parzialmente georeferenziato
• Non fa differenza tra impatti che si
producono in luoghi e tempi diversi
- i risultati sono aggregati su tutto il ciclo di
vita
LCA vs. VIA
Diffusione degli inquinanti
in atmosfera
Aumento concentrazione
inquinanti
Valutazione dei danni sul
recettore finale
18
Gli aspetti coperti dai due
approcci metodologici
VIA
VIA
VIA
VIA
Cosa offre un LCA
• Analisi sulle pressioni ambientali di scelte
tecnologiche a monte e a valle e durante la
fase di produzione e utilizzo
• Individuazione delle fasi critiche
• Eco Design dei prodotti (DfE)
• Supporto alle decisioni (GPP e SESAMO)
• Marketing (DA) ed etichettatura (EPD ed
ECOLABEL)
• Confronti efficaci tra opzioni alternative
• Base per studi sitospecifci (VIA)
19
Cosa occorre per un LCA
• Team di esperti delle varie fasi del ciclo
di vita
• Banca dati per reperire velocemente
informazioni su processi ancillari
• Software di organizzazione dati
TEAM : Tools for Environmental
Analisys and Management
TEAM
DEAM
Banca dati
TEAM core
svolge i calcoli di inventario
disegna il sistema (flow chart)
TEAM Plus
svolge le fasi di valutazione
contiene DB di indicatori
di I eII livello
20
La stuttura di TEAM
Alcune
applicazioni
21
Alcune applicazioni
“istituzionali”
• Green Public Procurement
• Etichettature Ecologia
– Ecolabel
– Environmental Product Declaration
Le etichettature ecologiche
ISO serie 14020
1.
TIPO I: Etichette ecologiche volontarie basate su un
sistema multicriteria che considera l’intero ciclo di vita del
prodotto, sottoposte a certificazione esterna da parte di
un ente indipendente (ECOLABEL). (ISO 14024);
2.
TIPO II: Etichette ecologiche
che riportano auto-dichiarazioni ambientali da parte di
produttori, importatori o distributori di prodotti, senza che
vi sia l’intervento di un organismo indipendente di
certificazione (”Riciclabile”). (ISO 14021);
3.
TIPO III: Etichette ecologiche che riportano dichiarazioni
basate su parametri stabiliti e che contengono una
quantificazione degli impatti ambientali associati al ciclo
di vita del prodotto calcolato attraverso un sistema LCA.
Sono sottoposte a un controllo indipendente e presentate
in forma chiara e confrontabile (EPD) . (ISO 14025)
22
Marchi ecologici
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Nordic Swan (Svezia, Dan. Norv.)
Aenor (Spagna)
El Distintiu (Catalogna)
Milieukeur (Germania)
Blue Angel (Germania)
Umweltzeichen (Austria)
NF Environnement (Francia)
Environmentally Friendly Products (Rep.Ceca)
The Hungarian Eco-label (Ungheria)
The Polish eco mark (Polonia)
EU-Ecolabel
EDP cosa è?
• La Dichiarazione Ambientale di Prodotto, o EPD,
(Environmental Product Declaration) è uno strumento
pensato per migliorare la comunicazione ambientale fra
produttori, da un lato (business to business), e
distributori e consumatori, dall'altro (business to
consumers).
23
EPD in sintesi
• Utilizza LCA (ISO 14040) per l'identificazione e la
quantificazione degli impatti ambientali.
• È applicabile a tutti i prodotti o servizi,
indipendentemente dal loro uso o posizionamento
nella catena produttiva;
• Presente una classificazione in gruppi ben definiti in
modo da poter effettuare confronti tra prodotti o
servizi funzionalmente equivalenti.
• Viene verificata e convalidata da un organismo
indipendente che garantisce la credibilità e
veridicità delle informazioni contenute nello studio
LCA e nella dichiarazione.
Architettura EDP
24
Ecolabel in generale
L’Ecolabel (Regolamento CE n. 1980/2000) è il
marchio europeo di qualità ecologica che
premia i prodotti e i servizi migliori dal punto
di vista ambientale, che possono così
diversificarsi dai concorrenti presenti sul
mercato, mantenendo comunque elevati
standard prestazionali.
Attesta che il prodotto o il servizio ha un
ridotto impatto ambientale nel suo intero
ciclo di vita.
Caratteristiche dell’Ecolabel
•
VOLONTARIO
– La richiesta del marchio Ecolabel è del tutto volontaria.
•
SELETTIVO
– L'etichetta ecologica è un attestato di eccellenza, pertanto
viene concessa solo a quei prodotti che hanno un ridotto
impatto ambientale, secondo criteri revisionati e resi più
restrittivi, quando se ne verifichi la necessità, per premiare
sempre l’eccellenza e favorire il miglioramento continuo.
•
EUROPEO
– Forza dell’Ecolabel Europeo è proprio la sua dimensione europea. Il
marchio può essere usato nei 25 Stati Membri dell’Unione Europea così
come in Norvegia, Islanda e Liechtenstein.
25
26
I gruppi di prodotti accreditati
•
Sono state rilasciate nuove
licenze Ecolabel per il
servizio di ricettività
turistica.
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
•
Prodotti tessili
Ammendanti
Calzature
Carta per copia
Frigoriferi
Lampade elettriche
Lavastoviglie
Lavatrici
Materassi
Personal computer e
Computer portatili
Prodotti vernicianti per
interni
Tessuto-carta
27
28
Facts
•
•
During Flower Week 2006, retailers in Denmark participating in the
campaign experienced sales increases of up to 600%!
UPM, the world's largest producer of graphic paper, sells 250.000
tonnes of ecolabelled paper products per year - with an annual
revenue of €3.8 billion!
•
According to a study by Lexmark, each European employee prints an
average of 30 pages per day. Choosing ecolabelled paper guarantees
paper coming from recycled fibres or sustainably managed forests.
•
Ecolabelled detergents exclude substances that may cause cancer or
heritable genetic damage, are very toxic to aquatic environments, or
may impair fertility.
•
The energy consumption of an ecolabelled television during standby
mode is half that of a standard TV!
•
No chlorine gas is used as a bleaching agent in ecolabelled graphic
and copying paper.
•
"Ecolabelled products can be an important part of the solution to
global warming as they have to use less energy, both in production
and in use, and have to be easy to dispose off [...]." (A representative
of the Danish Consumer Council )
•
Ecolabelled wall paints use ten times less VOCs * than conventional
products!
29
Come si ottiene
Green Public Procurement
• La pratica del GPP consiste nella possibilità
di inserire criteri di qualificazione ambientale
nella domanda che le Pubbliche
Amministrazioni esprimono in sede di
acquisto di beni e servizi.
• Su questo tema la P.A. può svolgere, quindi,
il duplice ruolo di "cliente" e di
"consumatore", e in quanto tale può avere
una forte capacità di "orientamento del
mercato".
30
Il “potere” del GPP
Forte influenza sul Mercato,gli acquisti
effettuati dalla Pubblica
Amministrazione rappresentano:
• in Italia e in Canada il 17% del Prodotto
Interno Lordo (PIL)
• in Europa il 18%
• In USA il 14% .
Ruolo del GPP
Può favorire la crescita di un "mercato verde",
attraverso:
•
l'inserimento di criteri di preferibilità
ambientale nelle procedure di acquisto della
Pubblica Amministrazione nell'ambito
dell'offerta economicamente più vantaggiosa;
•
la possibilità di considerare i sistemi di
etichettatura ambientale come mezzi di prova
per la verifica di requisiti ambientali richiesti;
•
la possibilità di considerare le certificazioni dei
sistemi di gestione ambientale (EMAS - ISO
14001) come mezzi di prova per la verifica
delle capacità tecniche dei fornitori per la
corretta esecuzione dell'appalto pubblico.
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Siti di riferimento
http://www.ecoinvent.ch/en/index.htm
www.ecolabel.it
http://lca.jrc.ec.europa.eu/lcainfohub/index.vm
http://www.apat.gov.it/site/it-IT/Temi/Mercato_verde/Green_Public_Procurement_(GPP)/
http://www.pre.nl/simapro/default.htm
www.ecobilan.com
http://www.boustead-consulting.co.uk
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