Petrucci – Torti: “Parco di Villa Torlonia Avezzano”

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Petrucci – Torti: “Parco di Villa Torlonia Avezzano”
CORSO DI AGGIORNAMENTO
“LE PIETRE E I CITTADINI”
2015-16
Associazione Nazionale per la tutela del Patrimonio Storico, Artistico e Naturale della Nazione
Scuola, cittadinanza, sostenibilità
“Le pietre e i cittadini”
Progetto nazionale per l’Educazione al Patrimonio 2015-16
SCHEDA DI LETTURA E DI INDAGINE DEL PAESAGGIO
Docente Antonino Petrucci – Sabrina Torti
Tel. 338 1678279 E-mail [email protected]
Scuola / Istituto: Istituto Comprensivo CORRADINI - POMILIO
Via Corradini,132 Città Avezzano CAP 67057 L’AQUILA
Tel. 0863 33188 Fax 0863 441408 e-mail [email protected]
IL PAESAGGIO SCELTO
Parco di Villa Torlonia Avezzano
LOCALITÀ Toponimo (anche dialettale)
Piazza Torlonia
LE MOTIVAZIONI DELLA SCELTA
Luogo molto frequentato dalla popolazione avezzanese, assai conosciuto e fa parte della storia locale.
BREVE DESCRIZIONE DELLE COMPONENTI PRINCIPALI
Contesto territoriale
Il Parco è situato ad Avezzano, che si trova nell’entroterra abruzzese, capoluogo della Marsica in provincia
di L’Aquila e che ha condiviso eventi e momenti storici importanti soprattutto fra la seconda metà dell’800
e la prima metà del ‘900 a seguito del prosciugamento del lago Fucino. I giardini sono parte integrante della
Villa della famiglia Torlonia in posizione centrale della cittadina marsicana.
Urbanisticamente ed architettonicamente Avezzano risulta una città del Novecento, in stile tardo Liberty,
ricostruita dopo il terremoto del 1915. La città fu ricostruita con il Piano Regolatore del 1916, firmato
dall'ingegnere di Villa Romana di Carsoli, Sebastiano Bultrini, che immaginò una città giardino a bassa
densità edilizia. Avezzano presenta due punti generatori: piazza Matteotti e la Stazione Ferroviaria da cui
parte il tridente via Montello, via Garibaldi, corso della Libertà e piazza Castello da cui parte una raggiera
di strade. L'aspetto moderno dell'urbanistica di Avezzano risulta del tutto insolita nell'Abruzzo montano: a
struttura regolare, con strade frequentemente incrociate in angoli retti con maglia viaria ortogonale, essa
presenta un sistema stradale dotato di marciapiedi larghi ed alberati.
La storia
La famiglia Torlonia è stata una delle ultime famiglie romane insignite di un titolo ducale, pur avendo
origini borghesi e mercantili; grazie ai ciclopici lavori nel Fucino realizzati da Alessandro Torlonia, la
famiglia accumulò un’enorme ricchezza che le valse anche il titolo principesco. Fu così grande e visibile e
anche ostentata, questa fortuna, che nel lessico popolare romano il nome Torlonia divenne sinonimo di
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ricchezza smisurata.
Nel parco della villa è possibile ammirare giardini ben curati e alberi secolari di varie specie, che ne fanno
un polmone verde per la città. I grandi edifici all'interno del parco, anticamente utilizzati come magazzini e
granai, sono oggi sempre più spesso impiegati per mostre e fiere. Nel grande giardino è inoltre esposta una
interessante raccolta di mezzi agricoli adoperati a suo tempo dai contadini per arare il terreno e per trebbiare
grano e granturco. Si può inoltre visitare un laghetto artificiale, oltre il quale, dopo un ponticello, ci si
ritrova dinanzi una Immacolata Concezione, scultura in ghisa realizzata da un laboratorio napoletano. Da
segnalare, infine, la ghiacciaia, o neviera, del principe Torlonia, costruita alla fine dell'Ottocento.
Piazza Torlonia
Si trova su un'area pianeggiante a pianta triangolare tra via Roma e piazza della Repubblica. Anticamente
gli avezzanesi vi mettevano il grano a seccare. Il parco (chiamato semplicemente piazza Torlonia) venne
ornato di alberi e siepi e dotato di una fontana circolare dai Torlonia nella fine dell'800, in dono alla città. I
cittadini ricambiarono facendo erigere, nell'area sud del parco, un busto bronzeo del principe Alessandro
Torlonia. Qui, all'indomani del sisma del 13 gennaio 1915, si rifugiarono i pochi sopravvissuti.
Villa Torlonia
Villa Torlonia, chiamata anche parco Arssa, avendo ospitato gli uffici dell'agenzia regionale per lo sviluppo
dei servizi agricoli e per distinguerla dall'adiacente piazza Torlonia. Di pianta rettangolare si estende per
vari ettari e comprende spazi espositivi, la sala convegni "Antonio Picchi", gli ex granai, una neviera e il
museo della civiltà contadina e pastorale, presso il caratteristico "casino di caccia" ligneo, edificato nel 1891
ad opera dell'architetto Giuseppe Valadier. Nel 2015 la Regione Abruzzo ha conferito la gestione della Villa
e di tutte le pertinenze al comune di Avezzano. Era stato il principe, Alessandro Torlonia, a concedere il
palazzo di famiglia, simbolo di potere, al comune nel 1950, e per motivi personali, nel 1978 all'ente Fucino,
prima, ed alla Regione Abruzzo, poi.
Palazzo Torlonia
Con la retrostante omonima villa, ha ospitato gli uffici dell'agenzia regionale per i servizi di sviluppo
agricolo in Abruzzo, ex Ente Fucino. Costruito nella seconda metà dell'800 crollò completamente a causa
del sisma del 1915. Il palazzo ricostruito ha perso un piano, la torre campanaria e l'orologio.
Dati geo-morfologici e geografici (orografia, clima, estensione, densità abitativa)
Avezzano sorge a nord-ovest della piana del Fucino. È dominata, a nord, dal monte Velino e ad ovest dal
monte Salviano. Ad est il territorio comunale si estende verso le frazioni di San Pelino e Paterno. È situata
tra i 695 metri s.l.m. del settore urbano e i 740 della zona nord. Il sistema urbano della vecchia città ruota
attorno al castello Orsini, il terreno su cui poggia è in lieve declivio con salita in direzione nord-nord ovest.
Per quanto riguarda il rischio sismico, Avezzano è classificata nella zona 1, ovvero ad alta sismicità.
Per la sua posizione geografica, adagiata com'è presso l'ex alveo del Fucino e circondata da imponenti
rilievi, Avezzano è caratterizzata da un clima montano mediterraneo. In base alle medie climatiche ufficiali
relative al periodo 1951-2000 pubblicate dall'agenzia regionale ARSSA, e alle medie climatiche ufficiali
relative al trentennale di riferimento 1961-1990, la temperatura media del mese più freddo, gennaio, si
attesta sui +2,0 °C; quella del mese più caldo, agosto, sui +20,5 °C. In estate talvolta si superano i 30 °C
ma, con un tasso di umidità contenuto e relativa ventilazione.
Densità abitativa 409 ab/kmq.
Accessibilità (motorizzata e non)
Piazza Torlonia ha forma triangolare, delimitata a Nord da Via XXIV Maggio, a Sud-Est dall’omonima via
e Sud-Ovest da via Roma, che consentono una buona mobilità veicolare e pedonale, su via XXIV maggio è
posto Palazzo Torlonia da dove è possibile l’accesso al Parco.
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I valori espressi
I luoghi da noi scelti esprimono i valori ricordati dall’articolo 9 della nostra Costituzione e in tal senso gli
alunni sono stati accompagnati nel fare riflessioni e considerazioni su quanto sia importante tutelare
l’ambiente e i beni storico-architettonici ivi presenti.
Valori come quelli dell’appartenenza, della condivisione, della tutela e del rispetto sono stati veri e propri
contenitori che hanno poi dato modo di inserire altri concetti ad essi correlati e comunque legati al vivere
ogni giorno in luoghi fonti di racconti socio-storici e ricchi di vita.
I rischi di alterazione
I rischi di alterazione riguardano l’introduzione di modifiche o manufatti non conformi alle norme di tutela
e al contesto storico che richiede il rispetto del luogo nella sua interezza.
Con gli alunni abbiamo riflettuto sui vari usi che nel tempo si è fatto dei luoghi scelti e visitati e, purtroppo,
tutti siamo stati d’accordo nel considerare che senza una tutela vera e propria e un patrocinio diretto e
responsabilmente, attento e sentito, il rischio di alterazione e di perdita d’identità è alto. L’uso solo come
luoghi adatti per uffici e convegni potrebbe impoverire l’importanza di palazzo Torlonia che, invece,
significa e ha significato molto per Avezzano e la Marsica sia durante che dopo il prosciugamento del lago
Fucino.
La spersonalizzazione di questa villa e un uso degradato e incivile del bel giardino antistante secondo noi
sono i rischi di alterazione maggiori che purtroppo sono sotto i nostri occhi tutti i giorni.
Soggetti pubblici con competenza sul territorio interessato
La città di Avezzano è soggetta al vincolo sismico di prima categoria ai sensi della L.R. 11 agosto 2011, n.
28, “Norme per la riduzione del rischio sismico e modalità di vigilanza e controllo su opere e costruzioni in
zone sismiche.”
REGOLAMENTO N. 3/2015: pubblicato sul BURA n. 30 del 19.08.2015 il Regolamento attuativo della LR
n. 28/2011 (Decreto 05.08.2015, n. 3/REG) integrato con il BURA n. 32 del 02.09.2015 per le Appendici
La Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per l’Abruzzo è l’Ufficio periferico deI Ministero per i Beni e
l’Attività Culturali e del Turismo è l’Ente preposto alla tutela del patrimonio culturale.
Altri Enti ed organismi interessati alla tutela/valorizzazione del paesaggio esaminato
La tutela del bene culturale è di competenza dell’ente comunale proprietario dell’area che per legge è tenuto
alla sua salvaguardia e valorizzazione.
I materiali disponibili (documenti, testi, pubblicazioni, siti web di riferimento, ecc. …)
TEMPO, SPAZIO E ARCHITETTURE “Avezzano cento anni o poco più” di Simonetta Ciranna e Patrizia
Montuori Edizioni Artemide;
AVEZZANO, LA MARSICA E IL CIRCONDARIO a cento anni dal sisma del 1915 di Simonetta Ciranna
e Patrizia Montuori Edito dal Consiglio Regionale d’Abruzzo;
L’ARCHIVIO DELL’AMMINISTRAZIONE TORLONIA, Archivio centrale dello Stato a cura di
Annamaria Giraldi 1984,
ARCHIVIO DI STATO L’AQYUILA e sezioni di Avezzano, Sulmona – Beta Gamma Editrice.
Situazione vincolistica, con particolare riferimento al D.Lgs 42/04 (Codice Urbani) e ad
eventuali strumenti di pianificazione paesistica
Piazza Torlonia (Villa Comunale) è stata riconosciuta di particolare interesse culturale e pertanto è
sottoposta a vincolo monumentale ai sensi del D.Lgs. 42/04.
Proposte integrative di tutela
Gli strumenti legislativi vigenti assicurano la tutela e la valorizzazione dell’area garantendone la
salvaguardia in tutti i suoi aspetti.
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Palazzo Torlonia, al momento “orfano” di un ruolo ufficiale-istituzionale e non ancora tutelato come luogo
SOLO e SOLTANTO da visitare, conoscere e apprezzare da un punto di vista socio – storico architettonico, potrebbe diventare anche un interessante punto di osservazione e studio di tipo botanico. Nel
parco retrostante ci sono, infatti, piante e alberi che potrebbero essere studiati e fatti conoscere nei loro
interessanti dettagli scientifici, capendo anche il perché del loro inserimento in quell’ambiente e il come le
piante stesse, nel tempo, si sono “abituate”dando un certo aspetto al parco tutto.
Eventuali proposte di valorizzazione
Un’interessante proposta di valorizzazione da aggiungere alle proposte di tutela potrebbe essere quella di
aprire, a giorni ed orari stabiliti, alcune stanze del palazzo per dare la possibilità di studiare e leggere nel
pieno del silenzio degli accoglienti ed eleganti locali finora usati dagli uffici dell’ex ARSA locale.
Momentaneamente l’Archivio di Stato occupa i locali citati e gli stessi dirigenti, in tal senso, sollecitano un
uso futuro, vivo e partecipato, del palazzo e di alcune sue stanze che ben si presterebbero proprio ad una
lettura silenziosa ed assorta e ad una pratica dello studio riservata e tranquilla.
Purtroppo si evidenzia anche che il bene culturale non sempre ha avuto la giusta attenzione, tant’è che la
manutenzione risulta ridotta all’essenziale e richiederebbe più cura per il verde e le alberature. La fontana
centrale dovrebbe essere punto di notevole attrazione. Andrebbero rimosse le pavimentazioni fatte con
materiali non autoctoni privilegiando la nostra pietra calcarea e andrebbe ricollocato il pietrisco nei vialetti.
formulate da: Antonino Petrucci e Sabrina Torti
SI ALLEGANO N° 27 IMMAGINI IN FORMATO DIGITALE (300 dpi e dimensione1-4 Mb)
Luogo e data Avezzano 20.4.2016
Da restituire all’indirizzo di posta elettronica [email protected]
eda lla sezione che organizza il corso di aggiornamento
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