CHARLIE_PARKER di Leonard Feather

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CHARLIE_PARKER di Leonard Feather
CHARLIE PARKER
di Leonard Feather
E stato come un ciclone che ha attraversato la storia del jazz, un'esplosione solitaria e geniale, che ha cambiato
il corso della musica afroamericana, come era accaduto in precedenza soltanto con Armstrong. Da ogni punto
di vista tonale, melodico, armonico la sua musica ha aperto una strada nuova non solo per i sassofonisti, ma
anche per tutti i jazz men moderni, qualunque fosse il loro strumento. Ha detto Lennie Tristano, dopo la sua
morte: "Se Parker avesse voluto invocare le leggi che puniscono il plagio, avrebbe potuto accusare
praticamente tutti coloro che hanno inciso un disco negli ultimi dieci anni". La sua parabola artistica e la sua
tormentata biografia, indissolubilmente legate, sono diventate ben presto leggenda, una leggenda tragica,
quella dell'arte che raggiunge le vette del sublime attraverso la dannazione, come è accaduto per Poe, Van
Gogh, Verlaine e tanti altri artisti "maledetti".Sui muri delle stazioni della metropolitana newyorkese, su quelli
delle case del Village, sulle pareti dei jazz club, i suoi ammiratori scrissero "Bird lives!", Parker è ancora vivo. E
quel mistico messaggio è ancora oggi attuale. Perché il jazz non avrebbe compiuto i suoi passi da gigante
senza il gesto visionario e disperato di Charlie "Bird" Parker. Charlie Parker nacque il 29 agosto del 1920 nella
città sobborgo di Kansas City, nel Kansas. La madre Addie a cui "Bird" fu sempre mollo legato, aveva fatto la
cameriera per molti anni, finché era riuscita a diventare infermiera in un ospedale. Il padre, che aveva lavorato
con delle mediocri compagnie di vaudeville, era un fallito che amava rifugiarsi nella bottiglia. Quando Charlie
ebbe sette anni, la famiglia si trasferì al di là del fiume Missouri, nella grande Kansas City. Qui "Bird" frequentò
prima la Crispus Attucks Public School e poi, nel 1932, la scuola superiore alla Lincoln Heigh School. Il
primissimo contatto con la musica avvenne nella banda della scuola: Charlie suonava il corno baritono e il
clarinetto. Più tardi sua madre gli regalò un sassofono contralto e Parker vi si dedicò con passione. Purtroppo,
proprio nell'ambiente scolastico Charlie ebbe il suo primo incontro con la droga. Aveva dodici anni quando
incominciò a fumare, tredici quando andò al suo primo party di beneficena, quattordici quando una ragazza lo
iniziò alla marijuana e, come ammise più tardi egli stesso, quindici anni quando fece il passo che l'avrebbe
rovinato per sempre: l'eroina. In quegli anni Kansas City era, come ricorda Mary Lou Williams, "una città
paradisiaca" per il jazz, Count Basie, Jay McShann, Andy Kirk, Benny Moten e molti altri musicisti famosi
dirigevano orchestre in cui militavano alcuni fra i migliori solisti di allora: Ben Webster, "Hot Lips" Page, Lester
Young, Mary Lou Williams e Pete Johnson. Spesso costoro, alla fine degli spettacoli, si trovavano in qualche
locale per dar vita ad animate jamsessions. Inutile dire che Charlie, abituato ad andare in giro per la città col
suo strumento avvolto in un giornale, era sempre pronto a unirsi a qualsiasi gruppo e a suonare in ogni
occasione.Nel novembre del 1935, stancatesi della scuola, la abbandonò definitivamente per dedicarsi soltanto
al sassofono. All'inizio lavorò saltuariamente (prendeva un dollaro e venticinque centesimi per suonare un'intera
notte), poi, dopo un regolare apprendistato di circa un anno in alcuni gruppi locali, nel '37, appena diciottenne,
riuscì ad ottenere delle scritture nelle orchestre di Buster Smith e Jay McShann, due delle migliori di Kansas
City. In seguito lavorò per tre mesi nella piccola orchestra di George E. Lee,'in una località di villeggiatura del
Missouri, a Eldon: qui passò intere giornate ad ascoltare i pochi dischi che Lester Young aveva inciso allora con
l'orchestra di Counl Basie, finché non imparò a ripeterne gli assoli nota per nota. Trascorso questo periodo,
Parker apparve profondamente cambiato. "Era diventato padrone del suo strumento" conferma Gene Ramey
nel libro di Robert G. Reisner, Bird, la leggenda di Charlie Parker, "conosceva tutti gli accordi e perfino la sua
sonorità era migliorala. Da quell'estate in poi fu uno dei nostri a Kansas City. A quell'epoca Basie se ne era
andato a Chicago e Kirk, Mary Lou Williams, Dick Wilson e tutti gli altri bravi musicisti di Kirk erano un po'a
spasso. Dovevamo suonare per nostro divertimento.Nel 1936 Charlie si era sposato con Rebecca Ruflin che
aveva quattro anni più di lui, ma la loro unione, dalla quale nacque un figlio, Leon, si era rivelata subito un
disastro. Parker era rissoso e violento, l'uso degli stupefacenti incideva negativamente sulla sua vita privata,
così come sarebbe poi accaduto per la sua carriera artistica,Forse il soprannome di "Bird" o "Yard-bird" (uccello
da cortile), un termine del gergo militare che indica un individuo particolarmente incapace, nacque proprio per
indicare la sua condizione di disinserito nella società che lo circondava. II sassofonista lavorava a quei tempi
con uno strumento spesso malconcio, che egli aggiustava alla meglio con del cellophane o con del nastro
isolante. Una volta il proprietario di un locale si impietosì e comprò a Parker un sassono da duecento dollari.
Charlie sparì immediatamente e, quando lo ritrovarono, il nuovo strumento era già stato impegnato,
probabilmente per comprare droga.L'incontro più importante di quel perìodo rimane quello con Buster Smith,
affettuosamente chiamato "Prof" (professore). Buon altosassofonista e clarinettista, Smith sperimentò varie
innovazioni, come quella di suonare in tempo doppio (due volte il gruppo di note che ci si aspetterebbe di
sentire in un dato numero di battute), e Charlie ne assorbì l'insegnamento. Nel '37 Parker, viaggiando nascosto
in un carro merci, si trasferì a Chicago dove suonò per qualche tempo, poi puntò verso New York, e qui ritrovò
Blister Smith che gli diede ospitalità e protezione. Ma le occasioni di lavoro "erano piuttosto ardue da
conquistare anche per un ragazzo intraprendente come lui, così fu costretto a fare lo sguattero per guadagnarsi
da vivere. Quanto alla musica, "Bird" suonava dove gli capitava, anche senza compenso. Frequentava spesso
un club di Harlem, il Clark Monroe's Uptown House, al cui proprietario era stato presentato da Lester Young. E
qui, al sabato, se il locale era pieno, riusciva a guadagnare anche cinque o sei dollari. "A quel tempo" dice
Monroe "facevamo un sacco di esperimenti nell'orchestra, con musicisti ospiti. Charlie Christian, finito il lavoro
con Benny Goodman, veniva su da noi tutte le notti per una jam session". Christian, il primo grande chitarrista
che fece uso di uno strumento amplificato, aveva idee innovateci che in qualche modo collimavano con quelle
di Parker. Nel 1940 Charlie Parker tornò a Kansas City e si unì all'orchestra di Harlan Leonard, con cui restò
però solo qualche settimana. Quando infatti Leonard andò a suonare a New York, Parker lo seguì, ma lo piantò
in asso quasi subito per rientrare nelle file della formazione di Jay McShann. E con McShann suonò a lungo,
facendosi notare da molti e incidendo i suoi primi dischi In quel periodo prese contatto con un gruppo di
musicisti che stava elaborando concezioni armoniche nuove, difficili e intricate, in parte per il piacere stesso
della creazione e in parte per tenere lontano i musicisti meno dotati. Fra costoro vi erano i pianisti Sud Powell,
Tadd Dameron, Thelonious Ivlonk, il chitarrista Charlie Christian. il passista John Simrnons, i batteristi Max
Roach e Kenny Clarke e i trombettisti Dizzy Gillespie e Joe Guy. Questi uomini suonavano al Monroe's Uptown
House e con più New York, Parker lo seguì, ma lo piantò in asso quasi subito per rientrare nelle file della
formazione di Jay McShann. E con McShann suonò a lungo, facendosi notare da molti e incidendo i suoi primi
dischi In quel periodo prese contatto con un gruppo di musicisti che stava elaborando concezioni armoniche
nuove, difficili e intricate, in parte per il piacere stesso della creazione e in parte per tenere lontano i musicisti
meno dotati. Fra costoro vi erano i pianisti Bud Powell, Tadd Dameron, Thelonious Monk, il chitarrista Charlie
Christian. il passista John Simrnons, i batteristi Max Roach e Kenny Clarke e i trombettisti Dizzy Gillespie e Joe
Guy. Questi uomini suonavano al Monroe's Updown House e con più frequenza, negli anni 1941-42, al Minton's
Play House, un altro locale di Harlem. Diretto dall'ex sassofonista e Band-Leader Teddy Hill, il Minton's divenne
presto il centro delle nuove tendenze jazzistiche del momento. Ma Parker, che aveva lasciato McShann, era
costretto ad accettare qualsiasi scrittura per sbarcare il lunario. Nel frattempo l'orchestra di Fari "Fatha" Hines
stava diventando una sorta di vivaio di nuovi talenti, e il pianista aveva messo gli occhi su Parker. Quando entrò
a far parte dell'orchestra, nel 1943, Charlie dovette accantonare temporaneamente il sax-alto per adottare il
sax-tenore in sostituzione di Budd Johnson, che si era dedicato esclusivamente agli arrangiamenti. Furono
proprio gli arrangiamenti di Budd a mettere in piena luce il valore solistico e la maturità espressiva di "Bìrd", che
rimase dieci mesi alla corte di Hines, Poco dopo il suo arrivo anche Dizzy Gillespie si unì alla big band di Hines,
che aveva come cantanti Billy Eckstine e Sarah Vaughan. Dal 1943 al 1946 Parker e Gillespie lavorarono
insieme attivamente alla realizzazione di quella svolta stilistica che avrebbe affrancato il jazz da tutte le
precedenti esperienze espressive e che sarebbe poi stata indicata come be bop. Poco prima che l'orchestra
debuttasse al teatro Apollo di Harlem, nell'aprile del 1943, Parker sposò Geraldine Scoti. Questo matrimonio
durò ancora meno del primo. "Bird" si rifugiava sempre più spesso negli stupefacenti e ciò era causa di non
pochi grattacapi per Hines. Molti furono gli spettacoli a cui mancò, in altri arrivava in ritardo o cadeva
addormentato durante un'esecuzione. Lasciato Hines, "Bird" suonò a Washington in un gruppo guidato dal
pianista Sir Charles Thompson, Poi lavorò brevemente nei complessi di Cootie Williams e Andy Kirk, prima di
recarsi a Chicago, dove suonò al Rhum-Boogie con l'orchestra di Carrai Dickerson. Billy Eckstme nel frattempo
aveva abbandonato Hines e aveva deciso di costituire un suo complesso, cercando di riunire il maggior numero
possibile di giovani innovatori. Così di volta in volia, ebbe con sé musicisti quali Sonny Stitt, Fats Navarro,
Dexter Gordon, Gene Ammons, Art Blakey e, naturalmente. Gillespie e Parker. A dividere la parte vocale con
Billy vi era ancora Sarah Vaughan. "Negli Stati sudoccidentali" ha ricordato Parker "la gente accolse la nostra
musica come un frastuono senza significato. Al Sud la gente di colore preferiva ascoltare i blues. Ma a New
York tutti ne erano pazzi". Parker rimase circa un anno con Eckstme e durante quel periodo non incìse neppure
un disco, Ma i critici che ascoltarono l'orchestra dal vivo rimasero impressionati dalla personalità di Parker, dalla
"tremenda quantità di idee nuove che sgorgava dai suoi assoli". In effetti le concezioni di Parker erano talmente
avanzate rispetto ai suoi tempi, che spesso gli stessi musicisti che suonavano con lui facevano fatica a
comprenderlo. Nell'estate del 1944 Parker fece le sue prime registrazioni con un piccolo gruppo. Nominalmente
il leader era un chitarrista, Tiny Grirnes, il cui stile non si accordava molto con quello di Charlie; al resto della
sezione ritmica mancava molta dell'abilità e della freschezza dei boppers. Comunque gli assoli di "Bird"
facevano dimenticare ogni difetto. Il 1945 è l'anno in cui il be bop si rivelò in tutta la sua originalità, l'anno in cui
Parker e Gillespie fecero le loro prime incisioni e si esibirono per la prima volta insieme in un piccolo
complesso. Le due sedute che sconvolsero il mondo del jazz furono effettuate sotto la guida di Gillespie per
una nuova casa discografica, la Guild Records. Dalla prima seduta uscirono Groovin' High, Dtzzy Atmosphere e
Ali The Things YouAre. Tre mesi dopo, nel maggio, videro la luce Shaw' Nuff, Lover Man, Peanuls e Lover Man
cantato da Sarah Vaughan, I jazzofili newyorkesi potevano ascoltare ogni sera "Bird" nel quintetto, capitanato
da Dizzy Gillespie, che si esibiva al Three Deuces sulla 52a strada, e che comprendeva anche Al Haig, Curley
Russell e Stan Levey. Il lavoro al Three Deuces rappresentò una svolta importante per "Bird". i suoi guadagni
salirono immediatamente da sessanta a cento dollari la settimana, e quelli di Gillespie da cento a duecento. I
temi, molti dei quali erano di Gillespie, venivano introdotti dai due fiati all'unisono, spesso con un tempo
spezzato, quasi sconosciuto al jazz prima di allora. La prima registrazione come leader Parker la fece per la
Savoy. Al suo fianco, timido e impacciato, c'era un trombettista di diciannove anni, Miles Davis, che il padre
aveva mandato a New York per studiare alla Juil-Liard School of Music. In quell'occasione Dizzy suonò il piano,
mentre Roactre Russell completavano l'organico. I brani eseguiti furono Ko-Ko, Bil/ie'sBouncee N,ow's The
Time, destinati a entrare nel novero dei classici del jazz.La collaborazione si interruppe per parecchi mesi,
quando Gillespie andò in tournée con la sua grande orchestra, ma alla fine del 1945 Dizzy e "Bird" erano di
nuovo insieme, in viaggio per la California. Charlie appariva sereno, pieno di buoni propositi, anche se la sua
salute era tutt'altro che rassicurante. Il suo matrimonio con Geraldine era fallito, ma egli aveva trovato un nuovo
amore, una ragazza di nome Doris Snydor. L'ingaggio al Billy Berg's di Hollywood fu un disastro. Il pubblico
della California non era ancora pronto per il be bop. Gillespie, per premunirsi contro le eventuali defezioni di
"Bird", aveva assunto anche un altro sassofonista, Lucky Thompson. Parker aveva firmato un contratto
discografico con la Dial, una nuova casa discografica organizzata da un giovane appassionato di jazz, Ross
Russell, che avrebbe poi dedicato al suo protetto una drammatica biografia dal titolo "Bird Livesì". La prima
seduta, con Mìles Davis: Lucky Thompson e una sezione ritmica locale, incluse pezzi destinati a diventare
presto famosi: A Nighl In Tunisia, Ornithology, Moose The Macche e Yard-Bird Suite. Charlie iniziò anche una
saltuaria collaborazione con Norman Granz, i cui giri di concerti all'insegna del Jazz al thè Philharmonic
incominciavano a raggiungere fama nazionale. Registrò parecchi brani durante i concerti di quella primavera.
Ma le sue condizioni di salute erano gravemente peggiorate. Durante la seconda seduta di incisione per la Dial,
il 29 luglio 1946, le sue braccia e le sue gambe erano scosse da forti tremiti. Un brivido di angoscia attraversò
tutti i presenti mentre "Bird", incapace di controllare i suoi movimenti, soffiava stentatamente nel sassofono le
note di Lover Man. Benché Charlie più tardi affermasse che fu il disco peggiore della sua carriera e non
perdonasse mai a Russell di averlo pubblicato, esso passò alla storia come il documento più agghiacciante del
dramma vissuto dall'artista e dall'uomo. Quella sera finì tragicamente. "Bird" andò nella sua stanza d'albergo e
vi appicco fuoco. Poi, completamente fuori di sé, corse nudo nel corridoio. Chiamarono la polizia e l'arrestarono.
Fu ricoverato al Camarillo State Hospital, una cllnica psichiatrica poco lontana da Los Angeles. In settembre
Doris si trasferì in California e la sua assidua presenza fu di molto giovamento a Charlie. Dopo sette mesi il
sassofonista potè uscire dalla cllnica e fu affidato alla custodia di Ross Russali. Si era rimesso in forze e
sembrava tornato all'umore dei giorni migliori. L'unico problema era quello finanziario. Russell e alcuni amici
organizzarono un concerto a suo favore e riuscirono a raccogliere abbastanza denaro per comprargli dei vestiti,
un sassofono e due biglietti (per lui e per Doris) per New York. Prima di partire, Parker prese parte a due
sedute di incisione per la Dial. Nella prima suonò assieme al trio del pianista Erroll Garner, registrando tra l'altro
Goal Blues, uno dei suoi capolavori, e Bird'sNest. Nella seconda si avvalse della collaborazione del trombettista
Howard McGhee, del tenor-sassofonista Wardell Gray, del pianista Dodo Marmarosa, del chitarrista Barney
Kessel, del bassista Red Callender e del batterista Don Lamond. Eseguirono un pezzo costruito su una frase di
blues che "Bird" aveva composto nel taxi andando agli studi di incisione, Relaxin'At Camarille, più altri tre brani,
Cheers.Carvm' The Bird, Stupendous. Arrivò a New York pieno di entusiasmo. Subito costituì un quintetto con
Miles Davis alla tromba, Duke Jordan al piano, Curley Russell al basso e Max Roach alla batteria, che esordì al
Three Deuces e incise, due mesi dopo, per la Savoy, Donna Lee, Cha-sin' The Bird, Cheryl e Bu'zzy. In ottóbre
e novembre del '47 fece altre importanti incisioni per la Dial, tra cui Bird Of Paradise, Don't Blame Me,
Embraceable You, Scrapp/e From The Apple, Out Of Nowhere. I due anni che seguirono videro Parker diviso
fra i concerti, la maggior parte organizzati da Granz, e i locali più jazzisticamente "a la page" di New York, come
il Royal Roost, l'Onyx e lo Spotlite, dove si esibiva con il suo quintetto. Vi fu anche l'ultima seduta di
registrazione per la Savoy, che regalò un altro capolavoro, Parker's Mood, e poi Barbados, AI-Leu-Cha e altri
brani. New York sembrava offrire l'atmosfera ideale per il definitivo recupero fisico e psichico di Parker. Di
grandissimo aiuto in questo periodo gli fu l'assistenza della dolce Doris. Durante una tournée in California con
Granz, Charlie scomparve misteriosamente per due giorni, disertando i concerti per i quali era stato ingaggiato.
Granz offri una ricompensa a chiunque lo avesse rintracciato. Poi "Bird" ricomparve e spiegò che si era recato
con Doris in Messico, a Tijuana, e che lì si erano sposati. Da tempo Charlie desiderava incidere accompagnato
da una sezione d'archi, cosa raramente sperimentata prima nel jazz. L'idea fu messa in pratica in una seduta di
incisione organizzata da Neal Hefti. quando "Bird" di sua spontanea volontà si aggiunse al gruppo di Hefti nella
registrazione di Repetition. Ma il primo vero accoppiamento Parker-Archi, la vera realizzazione del suo sogno
avvenne nel novembre del 1949. Invece delle sue composizioni, furono eseguiti degli "standards" famosi come
Summertime, April In Paris e Just Friends in un'eccellente versione che "Bird" considerò tra le sue cose meglio
riuscite. Verso la fine degli anni quaranta la leggenda di Parker era ormai conosciuta in tutto il mondo. Nel 1949
il sassofonista attraversò per la prima volta l'oceano per esibirsi al Festival Internazionale del Jazz che si teneva
a Parigi, alla Salle Pleyel. L'anno seguente andò in Svezia per una settimana. Durante il viaggio dalla Svezia a
Parigi, per partecipare a un nuovo Festival, si ubriacò a tal punto che all'arrivo non riuscì a suonare. La mappa
dei locali jazzistici newyorkesi si era arricchita nel dicembre del 1949 di un nuovo club: era situato a Broadway
e si chiamava Birdland, in onore di Charlie Parker. Egli presenziò alla serata inaugurale, che vedeva radunati
musicisti di ogni epoca e tendenza, dal dixieland allo "Swing" al jazz moderno. Come sempre, "Bird" volle unirsi
a tutti. Intorno al 1950 i periodi felici di Parker si fecero via via più rari mentre aumentavano le sue sregolatezze.
Nel dicembre di quell'anno, al ritorno da Parigi, dovette essere ricoverato in ospedale in seguito ad un attacco
d'ulcera. Il matrimonio con Doris stava fallendo, nonostante tutti gli sforzi che la donna faceva per tenere
lontano da lui gli spacciatori di droga e le nefaste influenze del "sottobosco" della vita notturna. Senza
divorziare da Doris, Charlie andò a vivere con una graziosa brunetta di nome Chan Richardson, dalla quale
ebbe due figli: una bambina, Pree, nel 1951, e un bambino, Baird, l'anno dopo. Occasionalmente Parker suonò
ancora con Gillespie. Ricordo soprattutto la seduta dei Metronome Ali Stars, che presentava i vincitori del
referendum di quell'anno, il 1949. Tra il '50 e il '53 incise per Norman Granz diverse facce, non tutte memorabili:
si possono ricordare Au Prìvave, K. Cool Blues e Blues Por Alice. Vi fu anche un quintetto nel 1950, con Dizzy
Gillespie, Thelonious Monk, Curley Russell e Buddy Rìch, che registrò tra l'altro Bloomdido e An Oscar For
Treadwell, e un concerto m Canada, nel 1953, alla Massey Hall di Toronto, con Dizzy Gillespie, Bud Powell,
Charles Wingus e Max Roach, riportato su un disco della Debut, che è considerato il canto del cigno del be
bop. Il Birdland continuava di tanto in tanto a ingaggiarlo, ma dopo una serie di incidenti spiacevoli il direttore lo
mise al bando per circa un anno, e non solo come musicista: gli vietò persino di entrare come cliente nel locale
che portava il suo nome. Questo fu motivo di grande amarezza per Parker. Il colpo peggiore fu però la morte
della figlia, avvenuta nel 1953. A quell'epoca "Bird" si trovava in California e, dopo aver ricevuto la tragica
notizia, passò tutta la notte a spedire disperati telegrammi a Chan. Dopo la morte di Pree, lo stimolo
dell'autodistruzione si fece ancora più intenso. Nel 1954 egli rientrò al Birdland con un gruppo d'archi. Il risultato
fu spaventoso, lo stesso sentiti una volta gli archi attaccare Easy To Love mentre Parker cominciava a suonare
April in Paris: allora "Bird" imprecò ad alta voce contro i musicisti e in preda all'ira usci dal locale. Poi si venne a
sapere che era andato a casa, dove aveva ingerito una bottiglietta di tintura di iodio e numerose pastiglie di
aspirina. Sentendo i suoi rantoli, Chan aveva chiamato la polizia Charlie dovette passare dieci giorni nel reparto
psichiatrico del Bellevue Hospital, dove i dottori gli riscontrarono tendenze paranoiche e schizofrenia latente.
Due settimane dopo essere stato dimesso, Parker si presento spontaneamente al Bellevue accusando una
profonda depressione. La diagnosi fu di alcolismo acuto e schizofrenia. Fu nuovamente dimesso il 15 ottobre
1954. Dopo poche settimane comparve in un concerto alla Town Hall, sembrava in buona salute e suonò
superbamente. Mi disse: "Ho iniziato una nuova vita. Tutti i giorni mi sottopongo a trattamenti psichiatrici al
Bellevue". Chan, il cui amore per lui era sincero come quello di Doris, mi scrisse più tardi: "Ci siamo trasferiti a
New Hope, in Pennsylvania. È un posto meraviglioso. Abbiamo nove acri di terra, due cavalli e una pecora.
"Bird" va tutti i giorni in città e io tutti i pomeriggi vado alla stazione ad aspettarlo". Questo fu l'ultimo periodo dì
quiete nella vita tormentata di Charlie Parker. Le visite dallo psichiatra si fecero meno frequenti e le assenze da
casa divennero più lunghe. Lavorava solo sporadicamente e non aveva inciso dischi dall'autunno del 1953. Lo
vidi nuovamente nel marzo del 1955: se ne stava davanti a un bar di fianco al Birdland, con una barba di tre
giorni e i vestiti sporchi, Era grasso e gonfio. Quando gli chiesi di New Hope mi rispose che era un po' che non
ci andava. Ebbe infine un ingaggio per due serate al Birdland, con un quintetto formato da Kenny Dorham, Bud
Powell, Charles Mingus, Art Blakey. E le cose precipitarono. Davanti al pubblico allibito ci fu una penosa lite tra
Parker e Bud Powell, anch'egli in preda alla follia. "Bird" suonò alcuni pezzi, poi corse al Basin Street West e là
mi incontrò insieme ad un gruppo di amici. Ci pregò di unirci a lui al Birdland. Chiese a Dizzy Gillespie di tornare
con lui e di rimettere insieme il vecchio complesso, Ma sapeva fin troppo bene che i suoi giorni con Dizzy, che
tutti i suoi giorni di gloria erano passati per sempre. Poco tempo dopo, in preda ad un violento attacco di ulcera,
andò a far visita a una sua amica, la baronessa Pannonica Rotschild de Koenigswarter, grande appassionata di
jazz e protettrice di molti musicisti di colore, che viveva in un appartamento dell'hotel Stan-Hope sulla Quinta
Avenue. Costei vide subito che "Bird" stava molto male: chiamò il suo medico personale, che invitò Parker a
farsi ricoverare immediatamente in ospedale. Il sassofonista rifiutò. II dottore gli chiese se beveva e lui rispose;
"A volte prendo un po' di sherry prima di mangiare". Nei due giorni seguenti il medico anelò spesso a visitarlo.
Constatò che Parker aveva una gravissima ulcera e che soffriva di cirrosi epatica. Il terzo giorno, sabato 12
marzo 1955, Charlie sembrò migliorato e il dottore acconsentì che si alzasse. E mentre assisteva al programma
televisivo dei fratelli Dorsey, la morte lo colse all'improvviso. Per due giorni la stampa non pubblicò la notizia. Il
dottore che era stato accanto a lui negli ultimi giorni disse che il suo paziente sembrava un uomo di
sessant'anni. Charlie mori non solo perché il suo fisico era ormai irrimediabilmente distrutto. Morì per un
insieme di cause penose: una vita randagia e disperata, una carriera bruciata e colma di delusioni, il fallimento
degli affetti più intimi, l'ostilità degli ambienti "ufficiali". Gli fu perfino negato, ad un certo punto, di guadagnarsi
da vivere, quando una infame legge gli tolse, perché tossicomane, la licenza per lavorare nei nightclub di New
York. Nessuno, dopo aver vissuto tali esperienze, avrebbe potuto raggiungere una tranquilla vecchiaia. Come è
accaduto a troppi geni di tutte le epoche, Parker ricevette più onori dopo la morte che in vita. E i suoi dischi,
riproposti in numerose riedizioni, continuano ad essere anche oggi oggetto di ascolfo appassionato, fonte di
mirabili scoperte non ancora esaurite. Come ha scritto Ross Russell, "quasi tutte le innovazioni venute dopo
Parker si basano su qualcosa di suo, certe sue invenzioni portano direttamente a John Coltrane, a Omette
Coleman e a Eric Dolphy. La sua musica fu l'alfa e l'omega della tromba di Miles Davis e del suo sistema
musicale. Persino i più noti esponenti del (ree, da Albert Ayler a Archie Shepp, e su su fino agli uomini della
nuova avanguardia, tutti affondano le radici nella musica di Parker".
Diitascalie Foto
Charlie "Bird" Parker, il fondatore con Dizzy Gillespie del be bop, è ritratto come una immagine impressa nella
mente dei suoi ammiratori in una fantasmagorica sezione delle ance e archi, quest'ultima il suo sogno di
sempre, magari con un'orchestra come quella di Jay McShann. Con quella formazione iniziò la sua carriera a
Kansas City negli anni trenta. La copertina di uno dei dischi incisi da Parker e Gillespie Bird and Diz la trovi
allegata a questo documento. Parker e il sassofono: l'immagine emblematica di un musicista che con il suo
strumento ha sperimentato per primo nuove serie di armonie e di accordi. Parker e Gillespie Birdland Jazz Club
New York, fondato nel 1949 in onore del sasofonista. Con queste parole Count Basie ricorda i due bopper
"Credo che tutte le persone come Bird e Dizzy abbiano contribuito straordinariamente alllo sviluppo della
musica moderna e ai passi miracolosi in avanti che essa ha fatto". Charlie "Bird" Parker con alcuni amici
sognava la musica nelle migliori orchetre del momento. È una delle rare immagini che lo ritraggono sorridente.
"Bird lives!", Parker vive!: questa è la scritta che apparve sui muri di molte città americane ed europee nel 1955,
subito dopo la morte dell'artista. Iniziò così la "leggenda Charlie Parker"; la sua musica continua ad essere
eseguita, i suoi dischi sono riproposti in numerose riedizioni. La copertina di un LP "storico" che contiene i primi
grandi successi del sassofonista la puoi trovare allegata a questo documento insieme a una foto di Parker a
New York con un'orchestra d'archi.
GUIDA ALL'ASCOLTO
CHARLIE PARKER
di Bruno Schiozzi
CD LATO A
RED CROSS
- "Tiny Grimes quintet": C. Parker (alto), C. Hart (p.), T. Grimes (chit.), J. Butts (cb), H. "Doc" West (batt.). New York, 15.9.1944
La prima seduta ufficiale di registrazione di Parker con un piccolo complesso. È evidente la disparità esistente tra Bird e gli altri musicisti.
GROOVIN' HIGH
- "Dizzy Gillespie sextet": D. Gillespie (tr.), C. Parker (alto), C. Hart (p.), R. Palmieri (chit.), S. Stewart (cb.), C. Cole (batt.). New York, febbraio 1945
Un tema tipicamente beboppistico e un Parker che sembra essere completamente maturato stilisticamente. Gillespie, dal canto suo, è
senza dubbio nei suoi anni migliori.
TAKIN' OFF
- "Sir Charles Thompson and his Al! Stars": B. Clayton (tr.), C. Parker (alto), D. Gordon (ten.), Sir C. Thompson (p.), D. Barker (chit.), J. Bum (cb.), J.
C. Heard (batt.). New York, 4.9.1945
Una formazione di estremo interesse anche se stilisticamente poco omogenea. Thompson, tra i pianisti bop, era già una realtà.
NOW'S THE TIME
- "Charlie Parker's Reboppers": M. Davis (tr.), C. Parker (alto), D. Gillespie (p.), C. Russell (cb.), M. Roach (batt.). 26.11.1945
Bird è finalmente inserito in un organico prettamente beboppistico. Nontutto, però, va per il verso giusto: Roach, ad esempio, è piuttosto
confusionario e Gillespie come pianista è certamente un ripiego.
YARDBIRD SUITE
- "Charlie Parker septet": M. Davis (tr.), C. Parker (alto), L. Thompson (ten.), Dodo Marmarosa (p.), Arv Garrison (chit.), V. McMillan (cb.), R. Porter
(batt.). Los Angeles, 28.3.1946
Uno dei grandi temi di Tadd Dame-ron e una delle grandi registrazioni di Parker che ha al suo fianco, oltre a un già magnifico Davis, uno
strumentista corposo come Thompson e un pianista incisivo quale Marmarosa.
LOVER MAN
- "Charlie Parker quintet": H. McGhee (tr.), C. Parker (alto), J. Bunn (p.), B. Kesterton (cb.), R. Por-ter (batt.). Los Angeles, 29.7.1946
Una delle registrazioni più drammatiche del jazz. Parker, in evidente stato di alterazione mentale, farnetica un assolo allucinante,
illuminato da bagliori di assoluta genialità incontrollata. Si noti il ritardo con cui inizia l'esposizione del tema.
COOL BLUES
- "Charlie Parker quartet": C. Parker (alto), E. Garner (p.), R. Callender (cb.), H. "Doc" West (batt.). Los Angeles, 19.2.1947
Bird torna a suonare dopo la degenza al Camarille State Hospital in Califor-nia. E vi torna in piena salute e in ottima forma.
CD LATO B
RELAXING AT CAMARILLO
-"Charlie Parker's New Stars": H. McGhee (tr.), C. Parker (alto), W. Gray (ten.), D. Marmarosa (p.), B. Kessell (chit.), R. Callender (cb.), D. Lamond
(batt.). Los Angeles, 26.2.1947
Dopo l'interruzione dovuta al ricovero al Camarille, riprende l'associazione di Bird con il trombettista McGhee. Il gruppo si avvale del
ritorno preziosissimo di Marmarosa.
SCRAPPLE FROM THE APPLE
-"Charlie Parker quintet": M. Davis (tr.), C. Parker (alto), D. Jordan (p.), T. Potter (cb.), M. Roach (batt.). 4.11.1947
L'"Hot Pive" del jazz moderno: senza dubbio la migliore formazione capeggiata da Parker.
QUASIMODO
- "Charlie Parker sextet": M. Davis (tr.), C. Parker (alto), J.J. Johnson (tbne), D. Jordan (p.), T. Potter (cb.), M. Roach (batt.).
17.12.1947
Un'altra esecuzione di sommo interesse. Il sound del gruppo, per la presenza di Johnson, risulta irrobustito.
BARBADOS
- "Charlie Parker Ali Stars": M. Davis (tr.), C. Parker (alto), J. Lewis (p.), C. Russell (cb.), M. Roach (batt.).
New York, 29.8.1948 Lewis e Russell rimpiazzano rispettivamente Jordan e Potter. Il complesso è comunque sempre compattissimo e
fedele al verbo di Bird.
DISCOGRAFIA ESSENZIALE
a cura di Giacomo Battistella
*THE SAVOY RECORDINGS* "SAVOY SJL 2201"
Tiny's tempo/Red Cross/Billie's Bounce /l'll Always Love You Just The Same/Romance Without Finance/Blue Bird/Now's The Time/Thriving On A
Riff/Meandering/Donna Lee/Cheryl/Buzzy/Utile Willie Leaps/War-ming Up A Riff/Ko Ko/M/lestones/Bird Gets The Worm/Ah-Leu-Cha /'Klaustance/
Another Hair-Do/Sippin' At Bells/Barbados / Marmaduke / Constel/ation / Parker's Moods / Perhaps / Steeplechase / Merry Go Round/Haif Nelson/
Chasin' The Bird con Miles Davis, Dizzy Gillespie (tr), Bud Powell, Duke Jordan, John Lewis (p), Clyde Hart (p), Tommy Potter (cb), Curly Russell
(cb), Max Roach (batt). Settembre 1944 - Settembre 1948 - Edizione attuale: SAVOY SJL 2201 (Usa)
*CHARLIE PARKER ON DIAL* "Volls 1-6 SPOTLITE 101-106"
Bird Feathers/Scrapple From The Apple/ K/act-Oveeseds-tene/Moose The Mooche/ My Old Flame/Out Of Nowhere/Cheers/ Don't B/ame Me/Diggìn'
Diz/Ornithology / Yardbird Suite/Night In Tunisia/Be Bop/ Max Making Wax/Lover Man/The Gipsy/ Home Cooking /Bongo Beep / Crazeology /
Relaxing At Camarillo / Bird Of Paradise/ Carvin' The Bird/Stupendous/Dexterity/ Bìrd's Nest/Bongo Bep/Embraceable You/ Dewey Square/The
Hymn/Charlie's Wig/ Drifting On A Record/Blow Top Blues/How Deep Is Oceani Bongo Bop /Quasimodo con Miles Davis, Dizzy Gillespie (tr), J.J.
Johnson (tbone), Howard McGhee (tr), Luc-ky Thompson, Flip Philips (ten), Duke Jordan, Errali Garner (p) Dodo Marmarosa, Teddy Wilson (p), Red
Norvo (vib), Slam Stewart (cb), Ray Brown, Red Callender (cb), Al Me Kibbon (cb), Max Roach (batt), Specs Powell, Don Lamond (batt), Doc West
(batt), Earl Coleman (voc). Giugno 1945-Dicembre 1947 - Edizione attuale: SPOTLITE 101/6 (GB)
*BIRO AND DIZ* "VERVE MGV 8010"
Bloomdido/An Oscar For Tread Well 3-4/ Mohawk 3-6/My Melancholy Baby/Leap Frog 4-6/Relaxin' with Lee 2-3 Dizzy Gillespie (tr), Thelonious Monk
(p), Curly Russell (cb), Buddy Rich (batt). 6 Giugno 1950 - Edizione attuale: VERVE 2-2501 (Usa)
"SWEDISH SCHNAPPS" VERVE MGV 8010*
Au Privava 2-3/She Rote 3-5/Star Eyes/ K.C. Blues 17 Gennaio 1951 Miles Davis (tr), Walter Bishop (p), Teddy Kotick (cb), Max Roach (batt). Blues
For Alice/Swedish Schnapps 3-4/Si-Si'/ Lover Man/ Back Home Blues 1-2 Red Rodney (tr), John Lewis (p), Ray Brown (cb), Kenny Clarke (batt). 8
Agosto 1951 - Edizione attuale: VERVE 2-2512 (Usa)
*JAZZ AT MASSEY HALL* "DEBUT DEB 124"
Perdido/A/l The Thing You Are/Wee/Salt Peanuts/Hot House/Night In Tunisia. 15 Maggio 1953 Dizzy Gillespie (tr), Bud Po-weli (p), Charlie Mingus
(cb), Max Roach (batt). - Edizione attuale: ORICI NAL JAZZ CLAS-SIC OJC O44 (Usa)
Da www.feykissmvheaven.altervista.org By Martina V.
"Charlie Parker" A questo Fascicolo è allegato l'inserto Sonny Stitt Vedi Foto