poster visual census

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poster visual census
VISUAL CENSUS
Con il contributo del
Ministero dell'Istruzione,
dell'Università e della Ricerca
METODO DI CENSIMENTO VISIVO DELLA FAUNA ITTICA
Visual Census - Metodo del transetto lineare
L'operatore conteggia gli esemplari percorrendo una
superficie nota (25 x 5 metri: 125 mq.) a velocità
controllata.
Il metodo consiste nel percorrere una prima volta il
transetto a velocità costante registrando su apposita
tavoletta le specie più mobili come Labridi, Sparidi e
Serranidi; al ritorno l'attenzione è rivolta alle specie
criptiche di piccole dimensioni come Scorpenidi,
Gobidi e Blennidi.
Visual Census - Metodo del transetto
circolare
Il sub si posiziona al centro di un’area
circolare (raggio da 5 a 10 m) di rilevamento
visivo individuato da una cima tesa fra il
fondo e la superficie. Di poco sollevato dal
fondo marino ed opportunamente ancorato
tramite un peso, l'operatore registra gli
esemplari delle specie presenti nella zona
intorno alla cima.
Si esplorano ciascuno dei 4 settori orientati
per un tempo di 5 minuti a quadrante.
Questo sistema presenta alcuni limiti:
*l’effetto attrattivo dell’operatore sui pesci:
*le condizioni di visibilità del mare.
Parablennius incognitus
Ghiozzo dorato (Gobius auratus)
Metodo
lineare
Esempio di tabella utilizzata
per la registrazione dei dati nel metodo del
transetto lineare
Esempio di tabella schematica di rilevamento
I conteggi sono riferiti alle singole specie
osservate lungo il transetto di studio.
Dai dati è possibile ricavare:
*la struttura del popolamento ittico;
*l'abbondanza totale sulla superficie rilevata;
*la densità dell'ittiofauna espressa in numero di
individui per metro quadrato.
Donzella (Coris julis) - maschio
Scorfano rosso (Scorpaena scrofa)
Metodo
circolare
Il censimento visivo della fauna ittica o visual census conosce
un largo impiego, a partire dagli anni ‘60, in studi condotti
nelle grandi aree marine protette degli USA e dell’Australia
quale metodo di ricerca non distruttivo adatto ad ambienti
estremamente delicati come le barriere coralline.
Negli anni '80 viene adattato anche agli ambienti marini
mediterranei grazie alle ricerche di Mireille Harmelin-Vivien,
fino a diventare uno standard tra i più utilizzati per lo studio
delle popolazioni dei pesci.
Le principali qualità che rendono il visual census preferibile ad
altri metodi tradizionali (pesca, veleni, elettricità) sono: elevata
compatibilità ambientale, specialmente in aree protette;
versatilità e bassi costi d’utilizzo; attendibilità dei dati.
Pesce pappagallo
(Sparisoma Cretensis) - Esemplare giovane
Limiti del censimento
visivo
Pur se molto diffusi,
tanto da essere impiegati
anche negli studi delle
popolazioni bentoniche, i
metodi di rilevamento
visivo presentano alcuni
limiti di cui i ricercatori
tengono conto negli
studi di ecologia dei
pesci.
Il visual census non potendo essere impiegato di notte, non permette di
rilevare le specie (soprattutto predatori) attive in quest’arco di tempo.
La difficoltà di individuare correttamente i pesci mimetizzati con il substrato
ne limita l’utilizzo in aree con densa vegetazione marina, come nel caso delle
praterie di Posidonia oceanica.
Per motivi analoghi, se l'operatore non è esperto, si rischia di sottostimare il
numero delle presenze delle specie criptiche di piccola dimensione, o di
valutare erroneamente la distribuzione dei popolamenti o di altri parametri
(classi di età, frequenza dei sessi) per singole specie bersaglio.
D'intesa con il
Realizzazione
Fondazione Marittima Ammiraglio Michelagnoli Onlus - Taranto
Foto dell'Archivio "Mare Nostrum" della Fondazione Michelagnoli e di Giuseppe Pignataro (campione fotosub internazionale)
www.fondazionemichelagnoli.it
Co.N.I.S.Ma. - Consorzio Nazionale Interuniversitario di Scienze del Mare
CNR/Istituto per l'Ambiente Marino e Costiero;
Sezione di Taranto - Talassografico "A. Cerruti"