- Biagio Ciccone
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H!Id!MllffiA Periodicodi formozione per gli operotori dello riobilitozione Anno 15 - N. 5 - SEilEMBRE-OTTOBRE 2OOq. l 5 5 N1 1 2 3 - 7 3 8 4 Nuove tecnolosie o e riabllitazione di alta In questo numero troverete anche Speciale o t . . sDectLLtT,'zaztone |. Caterina Pistarini Personalizzare la riabilitazione Dopo l'Unità spinale Analisi delcammino a sempre la medicina e Ia sanità osservanocon grande interessele opportunità che la tecnologia offre per il miglioramento delle possibilità di diagnosi e di cura delle diversepatologie e disabilità. D'aItra pafterla continua crescita delle attività di riabilitazione sta manifestandoin tutti nswrsAnA Í lfti,l)L)GlA i Paesiuna sempremaggiore interazionecon la crescitadella tecnologia e delle sue applicazioni nei vari campi della medicina. Ciò si concretizza in ogni aspetto delie attività riabilitative, ma in particolare si diffondonoprogettied esperienzep er l' vrlizzo di apparecchiature e sistemi tecnologici come supporto,integrazroneo strumento dr riabllitazione.In particolare,i recenti e continui progressidell'ingegneria, dell'elettronica e delf informaticahanno resodisponibili, a costi via via pirì accessibili, componenti,dispositivie sistemi chepresentanoun interesse molto elevato per 1o sviluppo di soluzioni per il miglioramento della salute,dell'autonomia e della qualità della vita dei pazirentr. E facile perciò intuire come la tecnologiatocchi molti - se non tutti - gli aspetti del processodi riabilitazione, ri, D i r e z i o n e , r e d o z i o n e e o m m i n i s t r o z i oEndei:. E r m e s s . r . l . - V i o l e E . F o r l oón5i -n2i 0 1 3 4 M i l o n o - î e ! . O 2 . 7 O . 2 1. 1 2 1 - F o x O 2 . 7 O . 2 1 . 1 2 . 8 3 Foscicolo dol primo numero roggiungibile)€ 34 (holio) € ó,00 - Anetroto€ 12 (holio) . Abbonomenîoonnuo (seifoscicoli, Spedizionein obbonornenfo posrole- 45% - ort. 2 commo 2Olb legge 662196- Filioledi Milono In coso di moncolo recopito rinviareoll'ufficìodi Milono CMPRoseriodetentore del confo per lo restiîuzioneol mlttenle che si impegoo o pogore i diriffi dowri f pagina 4 út -l FN PtrRSONALIZZARE LA RIABILITAZIOhItr = E - Sclerosimultipla: programma fiabilitativo sperimentale Giovanni Espedito Maria Annanziata Giovanni DAvino Katia Di Costanzo Giovanna Lombardi Valeria Menichini Anna Pennacchio LuigiTaccone Biagio Ciccone PasqualeVivo Giovanna Griso Claudio Crisci areahzzuironedi un protocolloriabilitatiI vo per pazenúaffemda sclerosimultipla I (svr) nascenell'ambito del "ProgettoIsola I Verde" (erv) del Centro di Riabilitazione I | | "Sal,rs"(Marigliano, Napoli). Il rrv è un I modello scientifico-organiz.zativo-operativo sperimentalerealizztto da un gruppo di operatori, costituito da fisioterapisti,neurologi, fisiatra e psicologo.L'approccio è interdisciplinare,con periodici momenti di analisie di confronto tra i vari operatori coinvolti, attraverso consulenzefi siatrichee neurologichesemestrali, supporto psicologico ai pazienti e ai famTliati, gruppo di autoaiuto, riunioni formative e informative per i puienti e per gli operatori stessi. L'obiettivo è di valutare l'effìcacia dell'approccio riabilitativo integrato del prv versopazientr affetti da srvre verificare se tale metodo di lavoro influisca positivamentesulla loro riabThtuionel-3. FerIce: ELEMENTo cARAT:IERrzzuxrq I1 punto di pafteîza per un approccio riabilitativo è stato individuato nella "fatica". La fatica secondola definizione del gruppo Msccp (Multiple SclerosisCouncilfor Clinical Practice Guidelines)è la mancanzasoggettla di energia fisica e/o mentale percepitadalf individuo o da chi sene occupa,che interferiscecon le attività - 5 - Settembre . Ottobre2OO9 ll Fisioterapista usuali e desideratea.Fisiopatologicamente si distinguono due tipi di fattca:asteniae faticabilità. L'astenia come la faticabilità sono sintomi comuni e spessoi più disabilitanti nella svr, interferendo pesantementesulla qualità della vita,. Tali sintomi sono simili perché rappresentano una situazione di stanchez.za,ma si distinguono secondoil momento in cui si manifestano: I'astenia è quell'estrema stanchezza che il pazienteriferisce anche a riposo, che si accompagnaalla difficoltà a mantenereuna data prestazioneper una certaintensità di sforzo nel dominio del tempo, e che fa risultare e percepire qualsiasi sforzo per compiere tn'azione, sproporzionatamente maggiore rispetto alla reale portata dello stesso;la faticabilità invece è quello stato di stlnchez.za,non evidente a riposo, che colpisceipazienti durante o dopo uno sforzo fisicos. Considerare, dunque, Ia fatica o meglio la stanchez-za come uno dei sintomi primari della su ha determinato i presuppostiper la reahzzazione di un programma riabilitativo sperimentale. Unaproposta operatiwa Sulla basedella nostra espenenzzcondottasu 20 pazien-ncon diagnosidi snrsecondariamente PERS0t{flHUU flRE tRRtR0lHTflU t0ilE I-Et""f"*ft] non I I Raziente stanco: I I m fslt-r"f.* e--.l I patiente I I "unpo"'stanco: l 1r"-\ ruffi l-si*;*cl I I paziente I stanco: I W ffi@@ ffiffi ru Attività contro resistenzalieve. 50'+2' di pausa/ respirazione Esercizidi equilibrioe di coordinazione a letto 10'+2' di pausa/ respirazione progressiva,in carico riabilitativo dal 2003, è stato propostoun protocollo che parte da una valutanone dello stato psicofisicodel soggetto, MH Figura 1 Schema degliesercizi in baseal profilodelpaziente. basatasull'osseryazione del fisioterapistae sulla percezionesoggettiva riferita dal paziente, attraversoun aperto dialogo, ainizio, durante e alla fine di ogni sedutariabilitativa. Per valutarel'efficaciadel protocollo proposto, è statasomministrataperiodicamenteai pazientT la scaladi Barthel per l'autonomia (rangeda 0 = totale dipendenzaa 100 = completaautonomia). Il protocollo ha previstouna seriedi trattamenti diversificati(delladuratadi 50 minuti ciascuno) sullabasedi tre tipologie dipazienti chearrivano in terapia: pazientenon stanco,pazientepoco stanco,pazientestanco6.Le attività propostesono statediverse,mentrecomunedenominatoreè statola costanteintroduzionedi pausee/o esercizt di respirazione,per alleviareIafaticamuscolare e favorireil recupero(figura 1). SituazioneA, paziente non stanco- In questa situazione è stato proposto aI paFigura 2 E s e r c i z idoi e q u i l i b r i od i n a m i c o : alternanzadi passosu un'assed'equilibrio. - 5 - Settembre. ll Fisioterapista Ottobre 2OO9 PER$0ilflLIU ZeRt LflRtR0lLIRU t0ltt Figura 3 Esercizio di coordinazione in posizione supina:alternanza dí flessoestensione digomito e ginocchio opposti. zientelavoro attivo pari quasial9)o/odel tempo della terapia suddivisoin: - attività di palestra,con percorsi a ostacoli, scala,asseper I'equilibrio (figura 2, circa t0', intervallandole attività con 2'di pausa/respirazione); - eserciziper l'equilibrio e la coordinazione a tappetoe non (circa15',intervallandocon2' di pausa./respiranone); - attività contro resistenza(circa 10', intervallando con2' di pausa/respirazione); - stretchingpassivo/attivo(10'). lando con 2' di pausa/respirazione); - attività contro resistenzalieve (circa5', intervallando con 2' di pausa/respirazione) ; - cinesi passivae stretchingpassivo(circa 10', intervallando con 2' di pausa/respirazione). SituazioneB, pazienteun po' stanco-In questo caso,il lavoro attivo per :Jpazrenteè pari aJ.600/o del tempodi terapia,con il4070dedicatoa esercizi passivi.Il lavoro è stato programmato: - attività in palestracon percorsia ostacoli,scala, asseper l'equilibrio (circa 10', intervallando con 2' di pausa/respirazione) ; - cinesi passivae stretchingpassivo(circa 10', intervallando con 2' di pausa/respirazione) ; - eserciziper I'equilibrio e la coordinazione, a tappeto e non (figura 3, circa 10', intervalFigura 4 Esercizio di equilibriostatico: erettain appoggio controllodellastazione monopodalico su pedanacon molle. - 5 - Settembre. Ottobre2OO9 ll Fisioterapista l l PTRSOIIRLIUZRRE LflRIfl [ILIIfl UIOIIE Flgura 5 Valoricumulativi dellascaladi Barthel neltempo (rangeda 0 = totale dipendenza a 100= completaautonomia). l0 0 ""ùèd""s ""eèd""& ""&èd""& "$ èd""S ""&èd"""" èd""&ò*'q ò9 òsq ò9 ò9 SituazioneC,pazientestanco- Per un paziente che arriva in terapia riferendo molta stanchezza, è stato previsto un lavoro attivo pari solo al 40o/odeI tempo di terapia, con il 60%odedicato a esercizipassivi,così suddiviso: - cinesi passiva(circa 10', intervallando con 2' di pausa/respirazione) ; - eserciziper l'equilibrio e la coordinazione a letto (fìgura 4, circa10', intervallando con 2' di p ausa./respir azione); - cinesi attiva (circa 5', intervallando con 2'di p ausa./respir azirone) ; - cinesi passivae stretchingpassivo(circa 10', intervallando con 2' di pausa./respirazione) - esercizi di respirazione in quattro tempi e allineamentoposturale. PnnsoNRr,rzzARE AL MASSIMO IL TRATTAMENTO La modularità del protocollo 1o ha reso di facile applicazione:è stato possibile così considerareprimariamente la condizione del paziente, personalizzandoal massimo il trattamento, seÍrza.rinunciare ai moduli riabilitativi standardizzati. I pazienti hanno mostrato di gradire un approccio così personalizzato, evidenziando una buona cornplianceal trattamento riabilitativo e il mantenimento di una buona auto- 12 nomia generale,confermata dal Bartltel Index sostanzialmente stazionario sull'autonomia quotidiana nel corso degli anni di osservazione dal 2003 al 2008 (figura 5). Gìooanni Espedito MariaAnnunziata Gioaanni DAoino Katia Di Costanzo Giovanna Lombardi Valeria Menicltini Anna Pennaccbio Luigi Taccone Frsioterapisti Giovanna Griso Psicologa-Psicoterapeuta Biagio Ciccone Neurofisiopatologo Responsabile "Progetto Isola Verde" Centro di Riabilitazione "Salus" Marigliano, Napoli Pasquale Vioo ResponsabileCentro S.M. P.O. Ospedale"S.G. Moscati" Aversa Claudio Crisci Fìsiatra Clinic Center Naooli Bibliografia e ulteriori approfondimenti sono disponibili in vvww.i lfi sioterapi sta.it - 5 - Settembre. ll Fisioterapista Ottobre2009