Introduzione all`Effetto LARSEN - Home page sito web prof. Cleto
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EFFETTO LARSEN ..............................................................................................................................................2 Generalità sui sistemi Audio........................................................................................................................2 Effetto Larsen nelle trasmissioni radiotelevisive .........................................................................................2 Eliminazione dell’effetto Larsen...................................................................................................................3 APPENDICE A : LE FREQUENZE DELLE NOTE MUSICALI ........................................................................................3 Definizione di “ottava”..................................................................................................................................3 Definizione di “decade”................................................................................................................................3 APPENDICE B: LA RETROAZIONE NEGLI AMPLIFICATORI ......................................................................................4 Condizioni di oscillazione di Barkausen......................................................................................................4 Larsen, Absalon...........................................................................................................................................4 BIBLIOGRAFIA....................................................................................................................................................4 Effetto Larsen negli impianti di audio-diffusione prof. Cleto Azzani IPSIA Moretto Brescia 2005 Effetto Larsen Onde Acustiche Parlato_o_Musica ALTOPARLANTE MICROFONO PREAMPLIFICATORE EQUALIZZATORE AMPLIFICATORE DI POTENZA Onde Acustiche ATTUATORE Generalità sui sistemi Audio In un sistema di amplificazione audio il microfono rappresenta il “trasduttore” che trasforma energia acustica in energia elettrica (solitamente sotto forma di tensione). Molti sono i tipi di microfoni dal vecchio microfono a carbone presente nei telefoni di “vecchia generazione” ai microfoni piezoelettrici, ai microfoni elettrodinamici o magneto-elettrici fino ai moderni microfoni a condensatore impiegati sia negli studi televisivi che nei moderni telefoni cellulari. Il pre-amplificatore eleva il modesto livello di tensione disponibile in uscita al trasduttore ad un livello sufficiente per consentire il pilotaggio degli amplificatori di potenza. Le reti di equalizzazione servono per correggere la curva di risposta del “sistema-audio” tenendo conto dell’ambiente in cui viene diffuso il suono ma anche del tipo di sorgente da cui proviene il segnale da amplificare. Il tipo più semplice di equalizzatore, anche se poco flessibile è il controllo di toni acuti e bassi. Il “segnale equalizzato” viene poi inviato all’amplificatore di potenza ed infine all’attuatore. L’attuatore è un dispositivo di potenza che trasforma il segnale elettrico in segnale acustico; si tratta delle casse acustiche di potenza dette comunemente altoparlanti. In caso di riproduzione stereo, il sistema è doppio: due canali: Left e Right, due microfoni, due preamplificatori, due equalizzatori, due amplificatori di potenza e due altoparlanti. Nei sistemi di amplificazione audio, il segnale generato dagli attuatori “altoparlanti” viene inevitabilmente riflesso ed in parte ritorna indietro, raggiunge i microfoni e si somma al segnale audio generato dall’orchestra o dal conferenziere; il sistema è solo apparentemente ad anello aperto; la retroazione che si stabilisce fa si che esso funzioni ad anello chiuso. Onde Acustiche Parlato_o_Musica ALTOPARLANTE + MICROFONO PREAMPLIFICATORE EQUALIZZATORE AMPLIFICATORE DI POTENZA Onde Acustiche ATTUATORE + Onde Acustiche di Ritorno BLOCCO DI REAZIONE Ricorrendo alla terminologia adottata nello studio dei sistemi di controllo ad “anello chiuso”, si può affermare che il blocco G è rappresentato dal sistema di amplificazione audio dai microfoni agli altoparlanti, il blocco H schematizza il percorso di ritorno delle “onde audio”. Contrariamente ad altri sistemi ad anello chiuso, le caratteristiche del blocco H non sono note “a priori” non solo ma dipendono da moltissimi fattori: le dimensioni dell’ambiente, le distanze fra microfoni e altoparlanti, l’orientamento di microfoni e degli altoparlanti e la loro direzionalità. L’effetto Larsen, che si manifesta a volte nei sistemi di amplificazione audio con il classico e “fastidioso fischio”, indica che il sistema audio è entrato in oscillazione poiché sono state in esso raggiunte le condizioni di oscillazione di Barkausen. Nel caso specifico dell’effetto Larsen il sistema di amplificazione audio è nostro malgrado ad anello chiuso; diverrebbe ad anello aperto se H fosse 0 ossia se si potesse annullare la retroazione cosa impossibile. Il fischio che si manifesta in un sistema audio è la riprova che l’energia acustica ritorna dagli altoparlanti fino ai microfoni ed è in grado di rigenerarsi percorrendo il blocco G e poi nuovamente H; nel sistema ad anello chiuso si è instaurato un regime di “retroazione positiva”. L’Effetto Larsen si può innescare anche nel più assoluto silenzio semplicemente avvicinando il microfono alle casse acustiche: in questo caso l’innesco è prodotto dal rumore presente in ogni amplificatore e quindi disponibile sotto forma di onda di rumore nelle casse acustiche. Effetto Larsen nelle trasmissioni radiotelevisive L’effetto Larsen si presenta frequentemente anche nel corso di trasmissioni radiofoniche o televisive quando un radioascoltatore interviene in diretta telefonando da casa. Il conduttore spesso raccomanda di “abbassare il volume” di radio o TV per evitare i “fastidiosi ritorni”. In questo specifico caso il blocco G comprende tutti gli apparati percorsi dal segnale a partire dallo studio televisivo fino all’apparato ricevitore di casa; il blocco H comprende il percorso di ritorno a partire dal micro- LARSEN - Azzani 2 telefono, alle centrali telefoniche, fino a giungere ai sistemi di amplificazione delle telefonate in arrivo collocati negli studi radiotelevisivi. STUDIO RADIO TV MICROFONO ALTOPARLANTE TRASMETTITORE RADIO TV RICEVITORE RADIO TV ONDE RADIO MICROTELEFONO CENTRALE TELEFONICA APPARECCHIO TELEFONICO SEGNALE TELEFONICO DI RITORNO Eliminazione dell’effetto Larsen Tre sono i modi per eliminare la presenza del fischio Larsen: a) Abbassare il volume ossia diminuire il guadagno G dell’amplificatore audio b) allontanare il microfono dall’altoparlante (in modo da ridurre H) c) agire sull’equalizzatore in modo da ridurre il guadagno del sistema alle frequenze del fischio Larsen. Tutti questi interventi permettono di allontanarci dalle condizioni di Barkausen OTTAVA INFERIORE 261,63 277,18 293,66 RE# 311,13 Definizione di “ottava” MI 329,63 Si definisce “ottava” l’intervallo di frequenze compreso fra la FA 349,23 frequenza f e la frequenza 2f Es.: sono ottave i seguenti intervalli: da 1 a 2 Hz; da 450 a 900 Hz; da FA# 369,99 1KHz a 2KHz SOL 392,00 SOL# 415,30 Definizione di “decade” 440,00 Si definisce “decade” l’intervallo di frequenze compreso fra la LA frequenza f e la frequenza 10f LA# 466,16 466,16 Es.: sono decadi i seguenti intervalli: da 1 a 10 Hz; da 450 a 4500 Hz; SI 493,88 da 1KHz a 10KHz DO# OTTAVA SUPERIORE FREQUENZA (Hz) NOTA Appendice A : Le Frequenze delle Note Musicali Nella tabella riportata di seguito sono riprodotte le frequenze delle note musicali comprese nella scala cromatica a partire dalla nota DO e fino alla nota SI. Nella prima colonna si distinguono 7 note DO RE MI FA SOL LA SI e 5 semitoni da DO# a LA#. In colonna 3 sono riportate le frequenze in Hz di ciascuna nota compresa nella “scala fondamentale”; fra di esse il LA fondamentale (frequenza 440 Hz) frequenza caratteristica del “diapason” utilizzato per accordare gli strumenti musicali. In colonna 4 sono riportate le frequenze dell’ottava superiore DO (frequenza raddoppiata rispetto alla scala fondamentale). In colonna 5 sono riportate le frequenze dell’ottava inferiore (frequenza dimezzata rispetto alla scala fondamentale). RE SEMITONO In caso di Larsen nelle trasmissioni televisive si adotta sempre il metodo b) invitando il radioascoltatore in linea ad abbassare il volume del suo radioricevitore o ad allontanarsi dal radioricevitore; volendo si potrebbe agire pure sulla regolazione di guadagno degli amplificatori o sulla regolazione degli equalizzatori presenti nello studio radiotelevisivo; questo intervento però modificherebbe il livello di segnale ricevuto da tutti i radioascoltatori operazione che non è affatto opportuna. 523,25 554,37 587,33 622,25 659,26 698,46 739,99 783,99 830,61 880,00 932,33 130,81 138,59 146,83 155,56 164,81 174,61 185,00 196,00 207,65 220,00 233,08 987,77 246,94 In applicazioni audio è maggiormente utilizzato il termine “ottava” mentre in ambito sistemistico (studio dei sistemi di controllo) è maggiormente utilizzato il termine “decade”. In ambito audio si potrà sentire parlare di filtri con pendenza di 6dB/ottava, 12dB/ottava, 18dB/ottava; in ambito sistemistico si sentirà parlare di filtri con pendenza di 20dB/decade, 40dB/decade, 60dB/decade. Sarà opportuno ricordare che una pendenza di 6dB/ottava è equivalente a 20 dB/decade. LARSEN - Azzani 3 Appendice B: La retroazione negli amplificatori X E + Y A + R B Nell'ambito degli Amplificatori retroazionati si fa riferimento allo schema a blocchi di figura. Le grandezze X, Y, E, R possono essere sia tensioni che correnti, il blocco A rappresenta l’Amplificatore, il blocco B rappresenta il blocco di reazione; il nodo di figura è un nodo sommatore. Sviluppando semplici calcoli matematici si ricava la seguente espressione ove W rappresenta la funzione di trasferimento del sistema ad anello chiuso. W= Y A = X 1− A⋅ B Condizioni di oscillazione di Barkausen In generale la funzione di trasferimento di un sistema ad anello chiuso W dipende dalla funzione di trasferimento ad anello aperto A e dalla funzione di trasferimento del blocco di retroazione B. Se poniamo nella espressione della W, il denominatore uguale a 0 otteniamo la seguente relazione: 1 − AB = 0 → AB = 1 Porre uguale a zero il denominatore significa ricercare se esiste la possibilità di ottenere una funzione di trasferimento ad anello chiuso pari ad infinito. Dire che W tende ad infinito significa ipotizzare un sistema che presenta una uscita Y finita con ingresso X nullo; in altri termini si può affermare che lo stesso segnale di retroazione R mantiene da solo in attività il sistema anche se l'ingresso X non è presente o vale 0. I sistemi che presentano le caratteristiche or ora descritte prendono il nome di oscillatori o sistemi oscillanti. Approfondiamo il significato della 4.19. Poiché sia A che B sono in genere funzioni complesse della variabile ω risulterà : A(ω ) ⋅ B(ω ) = 1 ϕ = Arg [ A(ω ) ⋅ B(ω )] = 0° Le condizioni indicate dalla 4.20 vengono generalmente chiamate "condizioni di Barkausen" esse possono anche essere scritte anche nel seguente modo: A(ω ) = 1 B(ω ) Arg [ A(ω ) ⋅ B(ω )] = Arg [ A(ω )] + Arg [B(ω )] = 0° Larsen, Absalon Elettrotecnico danese (Nørre Aaby 1871-Gentofte 1957) noto soprattutto per le sue ricerche di elettroacustica. Bibliografia Approfondimenti sugli equalizzatori si possono trovare al sito web : http://audiosonica.blog.excite.it/permalink/177137 LARSEN - Azzani 4