SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ di Lina Wertmüller

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SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ di Lina Wertmüller
SABATO, DOMENICA E LUNEDÌ
di Lina Wertmüller
dalla commedia di Eduardo De Filippo
Prima proiezione
19 novembre 1990
Canale 5
ore 20.50
Rosa Priore
Peppino Priore
Giulianella
Roberto
Rocco
Don Antonio
Zia Memè
Attilio
Professor Janniello
Elena Janniello
Martirio
Addolorata
Federico
Maria Carolina
Consiglia
Raffaele
Cefercola
Sophia Loren
Luca De Filippo
Alessandra Mussolini
Jerome Anger
Luca Greco
Enzo Cannavale
Pupella Maggio
Mario Scarpetta
Luciano De Crescenzo
Anne Marie Philippe
Nuccia Fumo
Ester Carloni
Pier Luigi Cuomo
Isabelle Illiers
Isa Danieli
Pelos La Capria
Giuseppe De Rosa
Soggetto Lina Wertmüller
Sceneggiatura Raffaele La Capria
Lina Wertmüller
Scenografia Enrico Job
Costumi Gino Persico
Montaggio Pieluigi Leonardi
Musiche Antonio Sinagra
Regia Lina Wertmüller
Produzione Alex Ponti
Distribuzione Fininvest
Manifesto:
Cinecittà ’90
La vita di Rosa e Peppino Priore scorre tranquilla. A Pozzuoli, nei primi anni
Trenta, nella solida casa di famiglia tutto sembra calmo e pacifico. Il matrimonio di Rosa e Peppino ha quasi trent’anni e la passione che spinse Rosa a voler
essere a tutti i costi moglie di Peppino sembra ormai storia lontana. Così, nella
casa, la grande famiglia è indifferente al disagio di Rosa che si sente trascurata dal marito. E la famiglia è veramente grande composta com’è dai tre figli,
Giulianella, Rocco e Roberto sposato con la brava Maria Carolina. Zia Memè,
madre-infermiera di Attilio, dalla salute cagionevole. Più il padre di Rosa, Don
Antonio; le ultraottuagenarie domestiche, Addolorata e Martirio, e il tempestoso fidanzato di Giulianella, Luca. Un giorno inaspettatamente Peppino
Priore si lascia andare a polemici apprezzamenti sul professor Janniello, un
geologo amico di casa e ammiratore di Rosa, cui fa continuamente doni di
dolci, primizie, pesci freschissimi che nella cucina-tempio di Rosa diventano
saporiti manicaretti. Peppino è geloso. Nella sua testa è penetrato ossessivo il
pensiero che Rosa e il professore... La tensione latente esplode a causa di un
ragù che Peppino aveva, tanto tempo prima, sostenuto essere migliore di quello di Rosa. La “grande madre” si sveglia, il bradisismo scuote violentemente
ogni cosa, ma alla base di tutto, fra Rosa e Peppino, c’è solo la profonda incomprensione nata a causa di quel ragù (n. d. r.).
“C’è tutta la numerosa famiglia nella bella casa che lo scenografo Enrico Job
ha immaginato in un palazzetto settecentesco di Pozzuoli, dove è stata trasportata la vicenda anticipandola agli anni Trenta” (Paolo Cervone, Solo con
amore nel segno di Eduardo, Corriere della Sera, 13 gennaio 1990).
“La ricostruzione delle strade confinanti con il porto è opera di Enrico Job, autore della scenografia del film; l’ambientazione spostata al 1934 prevede bellissime
persiane napoletane dipinte con sirene o assi di bastone, tendoni a strisce, bancarelle variopinte, rigorosa atmosfera dell’epoca per vestiti, cappelli e trucco”
(Giuliana Gargiulo, La quarta volta di Sofia con Eduardo, Il Mattino, 4 aprile 1990).
The life of Rosa and Peppino Priore passes happily by. Everything appears peaceful
and calm in the solid family house in Pozzuoli, in the early ‘thirties. Rosa and
Peppino’s marriage is nearly thirty years old, and the passion which drove Rosa to seek
to become Peppino’s wife at all costs now seems like ancient history. So in the house,
the big family seems indifferent to the grievances of Rosa, who feels neglected by her
husband. And the family is really big, composed as it is of three children, Giulianella,
Rocco and Roberto, who is married to the good Maria Carolina.Then there is Aunt
Memè, mother and nurse to Attilio, who suffers from delicate health.Then there is Don
Antonio, Rosa’s father, and Addolorata and Martirio, the maids, who are in their
eighties, and also Giulianella’s stormy fiancé, Luca. One day, Peppino Priore
unexpectedly launches into a tirade against Professor Janniello, a geologist who is a
friend of the family and an admirer of Rosa’s. He is always bringing her gifts of cakes,
first fruits and fresh fish which are transformed into delicious creations in Rosa’s
kitchen-temple. Peppino is jealous. He can’t get rid of the obsessive thought that Rosa
and the professor...The latent tension explodes over a pasta sauce which Peppino had
once, long ago, said was better than Rosa’s.“Mother Earth” awakes and everything is
shaken violently by the earthquake, but at the bottom of it all, between Rosa and
Peppino, there is only the deep incomprehension arising over that pasta sauce (ed.).
“There is the whole, numerous family in the beautiful house which art director Enrico
Job has created in a seventeenth-century Pozzuoli palace, where the story has been
transported, taking it back to the thirties” (Paolo Cervone, Solo con amore nel
segno di Eduardo, Corriere della Sera, 13 January 1990).
“The reconstruction of the streets around the port is the work of Enrico Job, who is
responsible for the film’s sets. The setting, which has been moved back to 1934,
includes beautiful Neapolitan shutters painted with mermaids or aces-of-clubs, striped
awnings, colourful market stalls and a rigorous period atmosphere for clothes, hats and
make-up” (Giuliana Gargiulo, La quarta volta di Sofia con Eduardo, Il Mattino,
4 April 1990).
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