Kjeldahl, Dumas o NIR? - Labworld
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Kjeldahl, Dumas o NIR? Soluzioni per la determinazione dell'azoto e delle proteine Büchi è l'unico fornitore delle tre tecnologie più utilizzate per la determinazione di azoto e proteine: Kjeldahl, Dumas e NIR. Ci sono molti fattori che influenzano la scelta del metodo più adatto per determinare azoto o proteine. Considerando che Kjeldahl è un metodo provato per tutti i tipi di matrici, Dumas eccelle nella lavorazione automatica ad alta velocità e NIR è ineguagliabile in termini multi-componente immediato e completo. Metodo DUMAS ADVERTORIAL DUMaster-480 è il nuovissimo analizzatore elementare per la determinazione dell'azoto mediante tecnica Dumas, racchiude tutta l'esperienza Büchi nella determinazione dell'azoto e delle proteine in campo alimentare e mangimistico. Il nuovo strumento consente di analizzare fino a 120 campioni in 8 ore, può funzionare in maniera automatica anche durante la notte senza controllo ed è conforme a numerose normative AOAC, ISO, DIN. Velocità ed automatismo – Il D-480 è equipaggiato con un autocampionatore che può ospitare un massimo di 120 campioni. Lo strumento non richiede supervisione durante il funzionamento, che può avvenire anche di notte. Non è inoltre necessario ricalibrare lo strumento frequentemente, infatti la calibrazione garantisce un’analisi attendibile anche su matrici complesse e campioni con livelli di azoto bassi Efficienza e basso costo per campione – Lo strumento consuma il 95% in meno di ossigeno rispetto alla concorrenza, ed usa inoltre la CO2 come gas carrier, molto più economica dell’elio. Inoltre il D-480 impiega il tungsteno come agente riducente anziché il rame ed assicura così una capacità riducente tre volte superiore alla concorrenza. Sicurezza ed efficienza - I campioni possono essere caricati in qualunque momento, anche in corsa e non c’è rischio di inceppamenti grazie all’innovativo campionatore a disco rotante. La fornace funziona a basso voltaggio, ed è completamente isolata dall’esterno. L’operatore non viene mai a contatto con prodotti chimici nocivi. Sono inoltre disponibili diversi metodi ufficiali di analisi. 4 buchi.indd 4 LAB DUMaster-480 Marzo-Aprile 2014 IL MONDO DEL LABORATORIO 11/04/14 16:03 BÜCHI ITALIA Via Galileo Galilei, 34 20010 Cornaredo (MI) www.buchi.it Metodo NIR Metodo Kjeldahl Per coloro i quali restano fedeli al metodo di determinazione Kjeldahl, Büchi ha recentemente introdotto il nuovo distillatore automatico KjelMaster K-375 con titolazione colorimetrica e potenziometrica. Anche se entrambi le tecniche sono metodiche approvate AOAC, DIN/ISO e EPA, la titolazione potenziometrica risulta essere quella più attuale e consolidata. Grazie al nuovo KjelMaster, la commutazione tra le due tecniche è ora facilmente ottenibile in modalità “plug-and-measure” senza necessità di modifiche allo strumento o al titolatore integrato. Il nuovo KjelMaster K-375 è facile da usare grazie all’ampio schermo touchscreen e all’intuitivo ed innovativo software di gestione. L’unità è completamente controllata da un software integrato che non necessita di PC esterno. I risultati vengono automaticamente memorizzati in un ampio database, garantendo la tracciabilità delle analisi per molti mesi o addirittura anni. La possibilità di esportare i dati tramite un’evoluta interfaccia LIMS, risponde alle moderna esigenze del laboratorio. Per i clienti più esigenti, è inoltre disponibile un innovativo Software denominato KjelLink che permette la gestione remota del distillatore tramite PC. Per aumentare la capacità analitica del sistema, il KjelMaster K375 può essere equipaggiato con il nuovissimo campionatore automatico KjelSampler K-376 che può analizzare in completa autonomia 20+4 campioni in sequenza o con la versione K-377, addirittura 40+8 provettoni, utilizzando direttamente i rack a 20 posti dei mineralizzatori Buchi. Entrambi le versioni del campionatore sono estremamente compatte e possono essere installate direttamente sui banchi di lavoro dei laboratori, occupando un piccolo spazio. Infine, l’innovativo e unico sistema di movimentazione del campioni tramite vapore in pressione, oltre a garantire un totale e sicuro trasferimento dell’analita del portacampione in vetro al KjelMaster, garantisce anche un perfetto lavaggio dei provettoni dei rack, grazie al continuo flusso di vapore, che durante la distillazione li pulisce a tal punto, da consentirne l’utilizzo già per la mineralizzazione successiva senza ulteriore lavaggio. In fine, dove serve aumentare ulteriormente la cadenza analitica, la BUCHI Labortechnik AG propone un’ampia gamma di strumenti NIR, in grado di soddisfare tutte le esigenze, dal laboratorio alla produzione. Lo strumento principe è il mitico FT-NIR NIRFlex N-500, dotato di un robusto interferometro a polarizzazione brevettato e ben 6 moduli intercambiabili, con svariati accessori, in grado di rispondere ad ogni esigenza di presentazione del campione. Per gli impieghi negli ambianti più critici, è stato introdotto l’innovativo FT-NIR NIRMaster, dotato dello stesso interferometro del NIRFlex N-500 con in più, un computer integrato e un Touch screen monitor. Grazie alla sua particolare struttura con classe di protezione IP54, risulta particolarmente idoneo agli impieghi in ambienti critici al fianco delle linee produttive, con presenza di acqua e polvere. Il sistema può analizzare sia polveri che liquidi in piastre Petri, contenitori in vetro di vari formati o con l’innovativa cella a flusso, dotata di pompa peristatica che aumenta drasticamente la capacità analitica del sistema. Entrambi i sistemi hanno le nuove interfacce utente, disponibili anche in lingua italiana, che risultano particolarmente accattivanti, grazie alla semplicità d’uso. System Speedigester Marzo-Aprile 2014 LAB IL MONDO DEL LABORATORIO buchi.indd 5 5 11/04/14 16:03 ADVERTORIAL L’innovativo software chemiometrico Büchi NIRCal 5.5, permette analisi sia qualitative che quantitative, e unisce elevate potenzialità di calcolo statistico, alla facilità d’uso offerta dell’interfaccia Wizard. Gli spettrofotometri FT-NIR Büchi sono utilizzabili in tutti i settori sia della filiera agro-alimentare che di quella chimica-farmaceutica. Tuttavia la presenza di un ricco database di applicazione per il settore Food and Feed e l’elevata disponibilità di accessori, lo fanno diventare uno strumento specifico per molte applicazioni. In particolare, per il settore mangimistico è disponibile una libreria completa per le principali materie prime impiegate nel settore, tra cui farina di soia, crusca, farinaccio, colza, mais, girasole, riso, fieni e molti altri. Per tutti questi prodotti è possibile analizzare umidità, proteine, grassi, fibra e sua frazione, amido, ceneri ecc. Per il settore alimenti, vengono fornite calibrazioni che coprono i principali settori merceologici tra cui latte e derivati, carni e salumi, farine, pasta, dolci, gelati, alcolici e altro ancora. Oltre ai parametri classici quali umidità, proteine, grassi, ceneri, si sono aggiunti anche nuovi indici un tempo impossibili da determinare con la tecnica NIR, quali ad esempio, la reologia nelle farine o l’acidità e i perossidi negli oli. Per le applicazioni On-Line Büchi offre due soluzioni distinte e complementari. La prima soluzione, si basa sull’interferometro a Polarizzazione dell’NIRFlex N-500 che con una particolare cella dotata di attacchi SMA standard, può essere collegata a varie fibre ottiche e sonde che possono essere direttamente inserite in reattori e tubature. La seconda opzione, sfrutta la tecnologia Diode Array che con una speciale testa di misura, collegabile via Bluetooth e alimentabile anche a batterie, può essere collegata direttamente su sistemi rotanti o mobili. La resistenza alle alte temperature e alle vibrazioni, oltre al grado di protezione IP 68, ne completano l’idoneità all’impiego negli ambienti più estremi. Grazie a queste tre linee di prodotto la BUCHI Labortechnik AG si presenta all’avanguardia per la determinazione delle proteine, rimanendo comunque un riferimento nel settore anche per le altre linee strumentali. BÜCHI LABORTECHNIK AG con sede a Flawil in Svizzera, è da anni un importante riferimento nella strumentazione scientifica da laboratorio e da processo. Fondata nel 1936 da Walter Büchi, cominciò a produrre i primi strumenti analitici in collaborazione con il prestigioso Politecnico di Zurigo. Negli anni successivi, la società ha conquistato clienti in tutto il mondo, aprendo numerose filiali. In questo modo la Büchi garantisce un’elevata capillarità, e soddisfa ogni esigenza commerciale e di supporto, in tutto il globo. L’azienda oltre a produrre il celeberrimo Rotavapor, si occupa anche di estrazione, distillazione, cromatografia Flash e preparativa, spray drying, punto di fusione, micro-incapsulazione PSE e NIR. 6 buchi.indd 6 LAB Marzo-Aprile 2014 IL MONDO DEL LABORATORIO 11/04/14 16:03