Castagne - FarmaLEM

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Castagne - FarmaLEM
Castagne
Foglie che scricchiolano sotto ai piedi, la natura che si accende di colori brucianti: è arrivato
l’autunno, e con esso uno dei frutti più dolci della stagione. Le castagne sono uno dei pochi
frutti spontanei ancora legati alla stagionalità, e proprio per questo motivo bisognerebbe
approfittarne. In passato erano considerate un dono preziosissimo della natura: sfamavano
negli inverni più rigidi, si conservavano a lungo e si prestavano a molte preparazioni. I boschi
venivano tenuti puliti proprio in attesa della loro caduta, e la raccolta era uno dei momenti più
vivaci e allegri delle comunità montane. Per il loro alto valore nutritivo, le castagne e la farina
da esse derivate, venivano utilizzate durante i lunghi inverni come elementi integrativi - e
spesso anche sostitutivi - di altri alimenti non sempre disponibili. «Oggi abbiamo perso questa
tradizione, e con essa anche il reale valore di questo frutto, che da un punto di vista
nutrizionale può essere paragonato a un cereale per la quantità di carboidrati che contiene»
precisa Giovanni Seveso, specialista in Scienze dell’alimentazione e dietetica. «La castagna, a
ben guardare, andrebbe inserita nella categoria dei farinacei e di conseguenza proposta nella
nostra dieta come tale. Uno degli errori più comuni è, infatti, quello di consumarle a fine pasto
o a merenda, invogliati dalla loro dolcezza; così facendo si finisce per assumere più calorie del
dovuto. Le castagne andrebbero considerate una vera e propria portata principale, una sorta
di alternativa a pane e pasta, perfette nelle minestre di verdure o abbinate a un secondo
leggero e contorno di stagione».
Le virtù dentro al riccio
“Dal guscio spinoso e il cuor generoso”: Così le castagne venivano raccontate in un vecchio
adagio, e si sa, nei detti popolari c’è sempre un fondo di verità, e la generosità di quel cuore
racchiuso nel riccio è confermata dalle molteplici qualità di questo frutto. «Le proprietà
nutrizionali delle castagne sono eccezionali», continua Seveso, «sono ricche di sali minerali,
oligoelementi e vitamine. Tra i sali minerali non si può non citare la presenza di potassio, di
cui la castagna è uno dei frutti più ricchi in assoluto: se ne trovano 400 mg ogni 100 g di
castagne fresche, valore che sale a 750 mg nelle castagne secche, il doppio di quello che si può
trovare nella stessa quantità di banana. Tra le vitamine spiccano soprattutto quelle del gruppo
B, in particolare la vitamina B2, utile per la salute della pelle, del fegato e in generale per il
nutrimento delle cellule, e la vitamina B3, prezioso aiuto nel riequilibrio del sistema nervoso».
Le castagne sono un cibo particolarmente nutriente, digeribile e ricostituente, consigliato
nelle convalescenze, nei casi di astenia e nelle condizioni di stress fisico e psicologico. Ideali
per gli sportivi, grazie al loro alto contenuto di zuccheri complessi che forniscono energia a
lento rilascio, le castagne sono un eccellente rimedio anti stanchezza anche per bambini molto
dinamici. Hanno proprietà antisettiche, aiutano il sistema circolatorio - sono consigliate, per
esempio in caso di emorroidi- e aiutano a rinforzare il calcio nelle ossa, utili dunque per gli
anziani e per chi soffre di osteoporosi. Le castagne contengono poi acido folico, importante
durante la gravidanza e valido aiuto per attenuare i disturbi della menopausa. Ultimo, ma non
meno importante, agiscono come regolatori delle contrazioni muscolari, comprese quelle
cardiache. Tra i disturbi legati al loro consumo che spesso alcuni lamentano c’è un eccesso di
fermentazione intestinale, disturbo che può essere facilmente ovviato imparando a mangiarle
nei modi e nei momenti giusti. «È essenziale che le castagne siano sempre ben cotte e che
siano masticate a lungo per facilitare il compito degli enzimi digestivi. L’accortezza poi è
quella di non consumarle insieme a cibi ad alto contenuto proteico, come carne, pesce,
formaggi e uova, perché questi impediscono la corretta digestione dei carboidrati in esse
contenuti, con la conseguente fermentazione degli zuccheri. Controindicate in caso di stipsi e
di diabete e, visto il loro elevato contenuto calorico, quando si debba mantenere un regime
alimentare controllato».
Uno, cento, mille usi
La versatilità è una delle caratteristiche delle castagne, che passano dalle preparazioni più
semplici alle ricette più raffinate. Se questo frutto richiama subito alla mente il profumo di
caldarroste fumanti, la sorpresa di trovarle anche in altri piatti sarà ancora maggiore. Con le
castagne si possono fare creme, marmellate, torte, frittelle, ripieni dolci e salati; possono
accompagnare contorni di maiale o di cacciagione e diventare ottimi primi piatti in zuppe,
risotti e minestre. Con la farina di castagne acquisteranno un sapore e un gusto
piacevolmente diverso gnocchi, pasta fresca, polenta e torte deliziose. Le protagoniste della
stagione autunnale poi non contengono glutine, pertanto possono rivelarsi una dolcissima
alternativa per chi è affetto da celiachia. Sono tanti i motivi per acquistarle, ancora di più
quelli per fare una passeggiata nella natura e andare a raccoglierle nei nostri boschi, che
spesso ne sono ricchi.
Ricetta
Vellutata di castagne
200 g di castagne bollite, 2 patate, 1 scalogno, 1 porro, prezzemolo, brodo vegetale, olio e sale
q.b.
Fate bollire le castagne per un’ora in acqua salata, lasciatele raffreddare e poi sbucciatele. Fate
appassire in un tegame il porro tritato con un filo d’olio e un goccio d’acqua, unite le patate
tagliate a cubetti e coprite il tutto con brodo vegetale, lasciando cuocere per circa 30 minuti.
Aggiungete le castagne bollite, tenendone alcune da parte per la decorazione, e cuocete ancora
per 10 minuti. Passate nel mixer o utilizzate un frullatore a immersione per trasformare il
tutto in vellutata. Servite con un filo d’olio a crudo, le castagne a pezzetti e una spolverata di
prezzemolo.