Sintesi intervento Prof. Mauro Picardo direttore scientifico Istituto

ISTITUTO DERMATOLOGICO SANTA MARIA E SAN GALLICANO
Sintesi intervento Prof. Mauro Picardo
direttore scientifico Istituto Dermatologico San Gallicano
ACIDO AZELAICO: DALLA SCOPERTA AI NUOVI SVILUPPI
L’acido azelaico è una sostanza di origine naturale; viene prodotto da diversi
microrganismi per fermentazione e lo si può trovare anche nell’olio d’oliva in seguito ad
ossidazione dell’acido oleico.
Le conoscenze riguardo alle sue attività biologiche risalgono alla fine degli anni ’70
quando un gruppo di ricerca italiano di cui facevano parte il Dottor Passi e il Dottor
Picardo sotto la guida della Dottoressa Nazzaro iniziò a valutarne le proprietà benefiche
nel trattamento dei melasmi. I sorprendenti risultati ottenuti spinsero ad approfondire le
ricerche intraprese nel laboratorio di Fisiopatologia Cutanea dell’Istituto San Gallicano
ed evidenziarono i diversi meccanismi d’azione dell’acido azelaico. Si vennero così a
costituire le basi teorico-scientifiche per una sua efficacia non solo nel trattamento dei
disordini del sistema pigmentario ma anche nel trattamento di patologie dermatologiche
di diversa eziologia quali l’acne e la rosacea. Successivi studi clinici, portati avanti
dall’Istituto San Gallicano e confermati anche da studi policentrici internazionali,
dimostrarono l’efficacia terapeutica di una crema al 20% in acido azelaico nel
trattamento di tali patologie. Il principale limite riscontrato fu quello relativo ad una
minore rapidità di risposta terapeutica rispetto ad altri schemi di cura.
La crema all’acido azelaico al 20% viene ancora utilizzata con successo nei casi di
melasma, acne lieve e moderata e nella rosacea. Una nuova formulazione in gel al 15% è
stata recentemente ideata allo scopo di garantire una maggiore penetrazione nella cute
con un conseguente aumento nell’efficacia del trattamento. Dopo oltre 20 anni dalla
scoperta delle proprietà dell’acido azelaico in campo medico l’interesse per questa
molecola non si è ancora esaurito: i risultati ottenuti in passato dalla “ricerca italiana”
rappresentano le basi dalle quali partire per poter approfondire ed indagare
ulteriormente, grazie alle nuove tecniche sviluppatesi, le proprietà e le eventuali nuove
applicazioni terapeutiche di questa importante molecola così come di tutte le altre
molecole note utilizzate in campo dermatologico.
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