Scheda Dati di Sicurezza

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Scheda Dati di Sicurezza
Matrìca SpA • Zona Industriale “La Marinella” I-07046 Porto Torres • Telefono:+39.079.509000 • Fax:+39.079.509257 • www.matrica.it
Scheda Dati di Sicurezza
Secondo il Reg. CE 1907/2006, Reg. CE 1272/2008, Reg. CE 453/2010
SEZIONE 1: IDENTIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O MISCELA E DELLA SOCIETÁ/IMPRESA
1.1 IDENTIFICATORE DEL PRODOTTO:
IUPAC NAME:
NUMERO CAS:
NUMERO EINECS:
ACIDO AZELAICO
acido nonanedioico
123-99-9
204-669-1
1.2 USI PERTINENTI IDENTIFICATI DELLA
SOSTANZA O MISCELA E USI SCONSIGLIATI:
Monomero, intermedio per uso industriale.
1.3 INFORMAZIONI SUL FORNITORE DELLA
SCHEDA DI DATI DI SICUREZZA:
INDIRIZZO:
TELEFONO:
FAX:
E-MAIL RESPONSABILE MSDS:
Matrìca S.p.A.
Zona Industriale “La Marinella” I-07046 Poto Torres (SS), Italia
+39.079.509000
+39.079.509257
[email protected]
1.4 NUMERO TELEFONICO DI EMERGENZA:
CENTRI ANTIVELENI:
Pavia 0382/24444;
Milano 02/66101029;
Bergamo 800 883300;
Firenze 055/7947819;
Roma Gemelli 06/3054343;
Roma Umberto I 06/49978000;
Napoli 081/7472870
SEZIONE 2: IDENTIFICAZIONE DEI PERICOLI
2.1 CLASSIFICAZIONE DELLA SOSTANZA O
DELLA MISCELA:
Classificazione secondo il Regolamento CE 1272/2008:
Irritazione della Pelle di Categoria 2
H315: Provoca irritazione cutanea.
Irritante per gli Occhi di Categoria 2
H319: Provoca grave irritazione oculare.
Classificazione secondo la Direttiva CEE 67/548:
Xi: Irritante;
R36/R38: Irritante per gli occhi e la pelle.
2.2 ELEMENTI DELL’ETICHETTA:
Attenzione
H315: Provoca irritazione cutanea.
H319: Provoca grave irritazione oculare.
P280: Indossare guanti e indumenti protettivi. Proteggere gli occhi e
il viso.
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P302 + P352: IN CASO DI CONTATTO CON LA PELLE: lavare
abbondantemente con acqua e sapone.
P332 + P313: In caso di irritazione della pelle: consultare un medico.
P362: Togliersi di dosso gli indumenti contaminati e lavarli prima di
indossarli nuovamente.
P305 + P351 + P338: IN CASO DI CONTATTO CON GLI OCCHI:
sciacquare accuratamente per parecchi minuti. Togliere le eventuali
lenti a contatto se è agevole farlo. Continuare a sciacquare.
P337 + P313: Se l’irritazione degli occhi persiste, consultare un
medico.
2.3 ALTRI PERICOLI:
La polvere può essere irritante per le vie aeree.
In aria la polvere può formare una miscela esplosiva con l’aria.
SEZIONE 3: COMPOSIZIONE/INFORMAZIONE SUGLI INGREDIENTI
3.1 SOSTANZE
IUPAC NAME:
NUMERO CAS:
NUMERO EINECS:
ACIDO AZELAICO
acido nonanedioico
123-99-9
204-669-1
SEZIONE 4: MISURE DI PRIMO SOCCORSO
4.1 DESCRIZIONE DELLE MISURE DI PRIMO SOCCORSO:
CONTATTO CON GLI OCCHI:
Sciacquare gli occhi accuratamente per parecchi minuti con
abbondante acqua pulita tenendo le palpebre ben aperte. Togliere le
eventuali lenti a contatto se è agevole farlo e continuare a sciacquare.
In caso di irritazione consultare un medico e mostrargli la presente
scheda dati di sicurezza.
CONTATTO CON LA PELLE:
Rimuovere immediatamente i vestiti contaminati e lavare la pelle
abbondantemente con acqua e sapone. Lavare gli indumenti prima di
indossarli nuovamente. Se si manifesta irritazione consultare un
medico e mostrargli la presente scheda dati di sicurezza.
INGESTIONE:
Sciacquare la cavità orale e consultare un medico.
INALAZIONE:
Condurre la persona esposta all’aria aperta e metterla a riposo in una
posizione che favorisca la respirazione. Consultare un medico se
insorgono complicazioni.
RACCOMANDAZIONI PER CHI PRESTA
LE PRIME CURE:
4.2 PRINCIPALI SINTOMI ED EFFETTI SIA
ACUTI CHE RITARDATI:
Indossare guanti e indumenti protettivi. In caso di ingente dispersione
proteggere anche il viso e gli occhi. (Vedi sezione 8 per le protezioni
individuali).
SE NEGLI OCCHI: può causare irritazione.
SE SULLA PELLE: può causare irritazione.
SE INGERITO: in grandi quantità potrebbe causare irritazione del
tratto digerente.
SE INALATO: può provocare irritazioni delle via aeree.
4.3 INDICAZIONE DELLA NECESSITÀ DI
CONSULTARE IMMEDIATAMENTE UN MEDICO
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E DI TRATTAMENTI SPECIALI:
Consultare un medico a seguito di ingestione, di malessere a seguito
di inalazione, o se gli occhi o la cute entrano a contatto con la
sostanza e si manifestano sintomi di irritazione.
SEZIONE 5: MISURE ANTINCENDIO
5.1 MEZZI DI ESTINZIONE :
MEZZI NON IDONEI :
Schiuma, acqua nebulizzata, polvere chimica.
CO2.
5.2 PERICOLI SPECIALI DERIVANTI
DALLA SOSTANZA O DALLA MISCELA:
5.3 RACCOMANDAZIONI PER GLI ADDETTI
ALL’ESTINZIONE DEGLI INCENDI:
Durante la combustione possono essere rilasciati gas tossici quali
ossidi di carbonio. Il materiale, come fornito, non pone rischi di
esplosione. Prestare però attenzione alla possibilità che le polveri di
75µm o meno possano presentare pericolo di esplosione in particolari
condizioni (per esempio se mischiate in aria in presenza di
scintille/fonti di innesco).
Schiume, polvere chimica e acqua nebulizzata possono essere usate
per isolare ed estinguere l’incendio. Le zone circostanti un incendio
dovrebbero essere mantenute fredde mediante getti di acqua per
impedire la propagazione del fuoco. Si suggerisce, se possibile, di
rimuovere altro materiale combustibile dall’area interessata. Stare
sopra vento ed evitare le zone basse. Indossare maschera pieno
facciale e autorespiratore nonché abbigliamento antincendio a
protezione totale.
SEZIONE 6: MISURE IN CASO DI RILASCIO ACCIDENTALE
6.1 PRECAUZIONI PERSONALI, DISPOSITIVI DI
PROTEZIONE E PROCEDURE IN CASO DI
EMERGENZA:
6.2 PRECAUZIONI AMBIENTALI:
In caso di rilascio accidentale evitare di camminare sulla sostanza
riversata e di entrare in contatto diretto con la stessa. Evitare la
dispersione della sostanza dovuta a correnti d’aria. Tenere il
personale non addestrato lontano dall’area contaminata. Rimuovere
eventuali fiamme libere presenti. Indossare abbigliamento e
protezioni idonee per procedere alla pulizia (vedi sezione 8 per le
protezioni individuali).
Evitare la dispersione del materiale nelle fogne, negli scarichi e nei
corsi d’acqua di superficie o sotterranei.
6.3 METODI E MATERIALI PER IL CONTENIMENTO
E LA BONIFICA:
Per rilasci minori: procedere con le normali operazioni di raccolta e
pulizia cercando di evitare la dispersione della sostanza e la
formazione di polveri in aria. Per rovesciamenti ingenti procedere
alla raccolta con attrezzi idonei quali pale e badili, evitando la
dispersione e formazione di polveri in aria. Collocare il materiale
versato in fusti o altri contenitori opportuni per lo smaltimento.
Terminare la pulizia della superficie contaminata per aspirazione e/o
con detergente.
La sostanza ha una certa solubilità in acqua: informare le autorità se
una grande quantità viene accidentalmente riversata.
6.4 RIFERIMENTO AD ALTRE SEZIONI:
Per lo smaltimento consultare la sezione 13.
SEZIONE 7: MANIPOLAZIONE E IMMAGAZZINAMENTO
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7.1 PRECAUZIONI PER LA MANIPOLAZIONE
SICURA:
7.2 CONDIZIONI PER L’IMMAGAZZINAMENTO
SICURO, COMPRESE EVENTUALI
INCOMPATIBILITÀ:
7.3 USI FINALI SPECIFICI:
Assicurare la messa a terra di contenitori (silos) e macchinari, ove
previsto, prima del trasferimento e dell’impiego del materiale.
Manipolare il prodotto in aree ben ventilate, evitando la formazione e
deposizione di polveri. In caso di formazione di polveri, attrezzarsi
con maschere idonee. Non respirare le polveri. Manipolare con
guanti protettivi, protezioni facciali e oculari e maniche lunghe per
evitare l’esposizione della pelle. Evitare qualsiasi contatto con la
sostanza.
Non mangiare, bere o fumare nelle aree nelle quali il materiale è
immagazzinato, manipolato, lavorato. Il personale che manipola il
prodotto è invitato a lavare accuratamente le mani prima di mangiare
bere e fumare.
Assicurarsi che gli imballaggi del materiale non siano danneggiati.
Evitare stoccaggio alla luce diretta del sole. Immagazzinare in luogo
fresco (sotto i 50 °C) e asciutto, ben ventilato, lontano da fonti di
calore, fiamme, fonti di innesco, umidità, acidi, basi e agenti
ossidanti.
Intermedio chimico per uso industriale.
SEZIONE 8: CONTROLLO DELL’ESPOSIZIONE/PROTEZIONE INDIVIDUALE
8.1 PARAMETRI DI CONTROLLO:
Limite nazionale: nessuno
Limite comunitario: nessuno
OSHA PEL: nessuno
ACGIH: nessuno
PNEC: NON DISPONIBILE
DNEL: NON DISPONIBILE
8.2 CONTROLLI DELL’ESPOSIZIONE:
Adottare buone pratiche di igiene industriale.
CONTROLLI TECNICI:
PROTEZIONE DEGLI OCCHI:
Provvedere a una ventilazione generale e/o locale esaustiva. Evitare
l’inalazione delle polveri della sostanza, installando un’aspirazione
locale dove richiesta e/o, se fosse necessario, attraverso l’utilizzo di
maschere. Rendere disponibili acqua corrente e postazioni per il
lavaggio occhi.
Occhiali di protezione conformi a EN166.
PROTEZIONE DELLA PELLE:
Indossare indumenti protettivi idonei commisurati alla potenziale
esposizione durante il processo di lavorazione in modo tale da
minimizzare il pericolo di contatto con la pelle.
PROTEZIONE DELLE MANI:
Guanti protettivi appropriati conformemente a EN 374 e EN 388 in
base alle lavorazioni svolte.
PROTEZIONE DELLE VIE AEREE:
In caso di formazione di polveri usare maschera con filtro secondo
classificazione europea P1, P2, P3 in funzione della dimensione delle
polveri.
SEZIONE 9: PROPRIETÁ FISICHE E CHIMICHE
9.1 INFORMAZIONI SULLE PROPRIETÀ FISICHE E CHIMICHE FONDAMNETALI
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STATO FISICO:
ODORE:
SOGLIA OLFATTIVA:
PH:
PUNTO DI FUSIONE (°C):
PUNTO DI EBOLLIZIONE (°C):
PUNTO DI INFIAMMABILITÀ (°C):
TASSO DI EVAPORAZIONE:
INFIAMMABILITÀ:
LIMITI SUPERIORE/INFERIORE DI
Solido bianco cristallino in polvere
Inodore
NON MISURATA
NON MISURATO
106.5
286.5 @ 100 mmHg
219 (stimato)
NON APPLICABILE. La sostanza è un solido.
NON MISURATA
INFIAMMABILITÀ O DI ESPLOSIVITÀ:
NON MISURATI
TENSIONE DI VAPORE:
1.07E-08 mm Hg @ 25°C (estrapolato da misure sperimentali
effettuate in un range che non include la temperatura del risultato
riportato)
NON APPLICABILE. La sostanza è un solido.
1.225 g/cm3 @ 25 °C
2,4 g/L @ 20°C
DENSITÀ DI VAPORE:
DENSITÀ RELATIVA (H2O=1):
SOLUBILITÀ IN ACQUA:
COEFFICIENTE DI RIPARTIZIONE
OTTANOLO/ACQUA:
TEMPERATURA DI AUTOACCENSIONE (°C):
TEMPERATURA DI DECOMPOSIZIONE (°C):
VISCOSITÀ:
PROPRIETÀ ESPLOSIVE:
PROPRIETÀ OSSIDANTI:
9.2 ALTRE INFORMAZIONI:
1,57 (Log Pow)
NON MISURATA
NON MISURATA
NON APPLICABILE.
La sostanza è un solido.
Dall’esame della formula chimica non si evidenziano gruppi associati
a proprietà esplosive.
Dall’esame della formula chimica non risultano proprietà ossidanti.
In base alla colonna 2 dell’allegato VII del Reg. 1907/2006
(REACH) non è necessario condurre lo studio
NON DISPONIBILI
SEZIONE 10: STABILITÁ E REATTIVITÁ
10.1 REATTIVITÀ :
Reagisce con agenti ossidanti forti, basi e acidi forti.
10.2 STABILITÀ CHIMICA:
Stabile in condizioni normali di stoccaggio.
10.3 POSSIBILITÀ DI REAZIONI PERICOLOSE:
Non attese in condizioni normali di stoccaggio.
10.4 CONDIZIONI DA EVITARE :
Fiamme, fonti di accensione, calore eccessivo.
10.5 MATERIALI INCOMPATIBILI :
Agenti fortemente ossidanti, basi e acidi forti.
10-6 PRODOTTI DI DECOMPOSIZIONE
PERICOLOSI :
Ossidi del carbonio a seguito di combustione.
SEZIONE 11: INFORMAZIONI TOSSICOLOGICHE
11.1 INFORMAZIONI SUGLI EFFETTI TOSSICOLOGICI:
TOSSICITÀ ACUTA:
ORALE: ricavata sull’analogo ACIDO OTTANOICO (CAS 124-07-2)
LD50 (ratto) > 5000 mg/kg peso corporeo
OECD 401
INALATORIA: ricavata sull’analogo ACIDO OTTANOICO (CAS 124-07-2)
LC50 (ratto) > 0.1621 mg/L aria
(dato pubblicato)
CUTANEA: ricavata sull’analogo ACIDO STEARICO (CAS 57-11-4)
LD50 (coniglio) > 2000 mg/kg peso corporeo
OECD 434
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CORROSIONE/IRRITAZIONE CUTANEA:
LESIONI OCULARI GRAVI/
IRRITAZIONI OCULARI GRAVI:
SENSIBILIZZAZIONE RESPIRATORIA
O CUTANEA:
Lo studio condotto su cavie secondo OECD 406 ed effettuato
utilizzando un range di concentrazioni di ACIDO AZELAICO tra 1 e
50% conclude che la sostanza non è irritante nel range di
concentrazioni testate (fino a 50% incluso).
Lo studio condotto su coniglio secondo OECD 404 ed effettuato
utilizzando la sostanza analoga ACIDI GRASSI, C8-C10 (CAS 6893775-7) liquida allo stato puro (purezza > 99.5%) conclude che questo
analogo è irritante alla pelle.
Sulla base dei suddetti studi, la sostanza è stata classificata come
irritante per la pelle se in concentrazione superiore al 50%.
In uno studio effettuato su conigli utilizzando un analogo, composto
da: C10: 96.6 %; C12: 2.6 %; C8: 0.8 %, si registra opacità della
cornea e moderata congiuntivite, che non regrediscono entro 72h.
Sulla base di questo studio la sostanza è stata classificata come
irritante agli occhi.
RESPIRATORIA:
Dati non disponibili.
CUTANEA: Lo studio condotto su cavie secondo OECD 406
utilizzando ACIDO AZELAICO al 50% e altri studi condotti sugli
analoghi della sostanza non evidenziano fenomeni di
sensibilizzazione cutanea.
MUTAGENICITÀ DELLE CELLULE
GERMINALI:
Non ci sono dati disponibili sulle cellule germinali. Esperimenti di
reversione batterica su S. typhimurium e di mutazione genica e
aberrazione cromosomica su cellule di mammifero condotti con
analoghi della sostanza hanno dato esito negativo.
CANCEROGENICITÀ:
Non sono disponibili studi in vivo volti a valutare la cancerogenicità
della sostanza. Esperimenti di reversione batterica su S. typhimurium
e di mutazione genica e aberrazione cromosomica su cellule di
mammifero condotti con analoghi della sostanza hanno dato esito
negativo.
TOSSICITÀ PER LA RIPRODUZIONE:
Lo studio condotto su ratti secondo OECD 422 utilizzando l’analogo
ACIDO DOCOSANOICO (CAS 112-85-6) non evidenzia effetti avversi
né sulla fertilità materna, né sullo sviluppo embrionale alla massima
concentrazione testata (1000 mg/kg peso corporeo/giorno).
STOT-ESPOSIZIONE SINGOLA:
Dati non disponibili.
STOT-ESPOSIZIONE RIPETUTA:
Dati non disponibili.
PERICOLO IN CASO DI ASPIRAZIONE:
Dati non disponibili.
SEZIONE 12: INFORMAZIONI ECOLOGICHE
12.1 TOSSICITÀ:
EC50 (72h, alga) > 100 mg/L
ErC50 (72h, alga) > 67 mg/L
12.2 PERSISTENZA E DEGRADABILITÀ:
La sostanza è biodegradabile.
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OECD 201
OECD 201
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12.3 POTENZIALE DI BIOACCUMULO:
Basandosi sul Log Pow (Coefficiente di ripartizione ottanolo-acqua)
di 1,57, è possible stimare il BCF (Fattore di Bio Concentrazione) di
3,162 (BCFWINNT v.2.15), che indica un basso potenziale di
bioaccumulo dell’acido azelaico.
12.4 MOBILITÀ NEL SUOLO:
La sostanza ha una pKa (costante di dissociazione degli acidi) di
4.53, perciò, per pH del suolo compresi tra 5 e 9 l’equilibrio è
spostato verso la forma ionizzata, che tende a ripartirsi nell’acqua.
Inoltre la stima del Koc (Coefficiente di adsorbimento al Carbonio
Organico) a partire dalla Pow indica un basso potenziale di
adsorbimento della sostanza al suolo.
12.5 RISULTATI DELLA VALUTAZIONE
PBT E VPVB:
12.6 ALTRI EFFETTI AVVERSI:
Sulla base delle informazioni disponibili l’acido azelaico non
risponde ai criteri di classificazione come PBT o vPvB.
Nessuno noto.
SEZIONE 13: CONSIDERAZIONI SULLO SMALTIMENTO
13.1 METODI DI TRATTAMENTO DEI RIFIUTI:
Smaltire prodotto e imballaggio secondo le leggi locali e nazionali
vigenti. Smaltimento dei prodotti pericolosi in accordo all’ European
Waste Catalogue (EWC).
SEZIONE 14: INFORMAZIONI SUL TRASPORTO
14.1 NUMERO ONU:
non applicabile
14.2 NOME DI SPEDIZIONE DELL’ONU:
non applicabile
14.3 CLASSI DI PERICOLO CONNESSE AL
TRASPORTO:
non applicabile
14.4 GRUPPO DI IMBALLAGGIO:
non applicabile
14.5 PERICOLI PER L’AMBIENTE:
non applicabile
14.6 PRECAUZIONI SPECIALI PER GLI
UTILIZZATORI:
non applicabile
14.7 TRASPORTO DI RINFUSE SECONDO
L’ALLEGATO II DI MARPOL 73/78
ED IL CODICE IBC:
non applicabile
SEZIONE 15: INFORMAZIONI SULLA REGOLAMENTAZIONE
15.1 NORME E LEGISLAZIONE SU SALUTE,
SICUREZZA E AMBIENTE SPECIFICHE
PER LA SOSTANZA:
SOSTANZE IN CANDIDATE LIST:
SOSTANZE IN RESTRIZIONE CONTENUTE
NELL’ALLEGATO XVII DEL REG. REACH:
Reg. 1272/2008 (CLP) e Dir. 67/548/CEE;
Reg. 1907/2006/CE (REACH)
nessuna
nessuna
SOSTANZE IN AUTORIZZAZIONE
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CONTENUTE NELL’ALLEGATO XIV DEL
REG. REACH:
nessuna
CATEGORIA SEVESO
nessuna
15.2 VALUTAZIONE DELLA SICUREZZA CHIMICA: Non disponibile.
SEZIONE 16: ALTRE INFORMAZIONI
La presente scheda di dati di sicurezza è stata redatta secondo l’allegato II del Reg. (CE) n°1907/2006 (REACH)
come modificato dall’allegato I del Reg. (CE) n°453/2010 e si riferisce alla sostanza ACIDO AZELAICO pura.
Se la sostanza è impiegata come componente di una miscela la presente scheda non può essere considerata
automaticamente valida.
Le revisioni rispetto alla precedente versione sono indicate con (#).
Acronimi
ACGIH = American Conference of Governmental Industrial Hygienists
DNEL = Derived No Effect Level
EC50 = Effective Concentration 50: concentrazione alla quale il 50% della popolazione testata mostra un certo effetto
EINECS = European Inventory of Existing Commercial chemical Substances
ErC50 = EC50 (growth rate): EC50 riferito all’accrescimento di biomassa di piante acquatiche
LC50 = Lethal Concentration 50: concentrazione letale che provoca la morte del 50% degli individui testati
LD50 = Lethal Dose 50: dose letale che causa la morte del 50% degli individui testati
NOAEL = No Observed Adverse Effect Level: dose o concentrazione alla quale non si osservano effetti avversi
OECD = Organization for Economic Co-operation and Development
OSHA PEL = Occupational Safety and Health Administration-Permissible Exposure Limit
PNEC = Predicted No Effect Concentration
TLV = Threshold Limit Value
TWA = Time-Weighted Average: esposizione media alla quale non si osservano effetti avversi in un certo lasso di
tempo (per esempio 8 ore)
Bibliografia:
I dati qui riportati sono stati reperiti presso DB accessibili pubblicamente quali la pagina web di ECHA (European
CHemical Agency).
RINUNCIA DI RESPONSABILITÁ:
Le opinioni qui espresse sono basate sulle conoscenze attuali disponibili a Matrìca SpA e sono date in buona fede ma non implicano nessuna
garanzia esplicita o implicita sul prodotto. Le informazioni sono riferite al prodotto integro, cosi come viene consegnato da Matrìca SpA. Dato che
l’uso di queste informazioni e opinioni e le condizioni di utilizzo del prodotto non sono sotto il controllo o la supervisione di Matrìca SpA, è
responsabilità dell’utilizzatore determinare le condizioni per un impiego sicuro del prodotto. A tale scopo si invita il destinatario della presente a
considerare le informazioni di questa scheda nel contesto delle leggi applicabili nel Paese/area nei quali il prodotto è utilizzato. Il prodotto deve
essere manipolato solo da personale familiare con la lavorazione, manipolazione e stoccaggio di prodotti chimici.
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