- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto

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Primo Piano
Primo Piano
L’indagine
del Cisf
sul costo
dei figli
18 aprile 2010
INVESTIMENTO
Il costo dei figli: da voce passiva del bilancio familiare a i
I
n una società che traduce
tutto in voci economiche,
non potevano restare immuni da questo processo anche i figli. E questi sono decisamente da annoverare alla voce “costi”. Di questo si è occupato il rapporto famiglia 2009
del Cisf, il Centro internazionale di studi famiglia dei Paolini, intitolato proprio “Il costo
dei figli: quale welfare per le famiglie?”.
Un tempo il “costo” del figlio
era spiegato in termini di sforzi, sacrifici e rinunce per averlo e farlo crescere: oggi il suo
costo è equiparabile a quello di
qualsiasi altro bene, suddiviso
in costi monetari (acquisto beni
e servizi per il figlio), costi “temporali” (tempo dedicato al figlio
anziché a se stessi), e costi “morali” (opportunità di carriera
mancate, e altre rinunce): in
questo secondo caso il bambino non è più un investimento.
Se si guarda dunque al figlio
come un costo, dal punto di vista sociologico tale costo ha un
valore diverso, se si tratta di
“bene di consumo privato” (in
competizione con altri, come
casa, auto, vacanze...), di “bene
di investimento” (che garantisce
ricambio e equità fra le generazioni), di “bene meritorio” (che
la comunità ritiene vada perseguito a prescindere da utilità
e convenienze, come salute e
educazione), di “bene relazionale” (il figlio genera cioè relazioni con altri, che è un bene
ma ha dei rischi).
La ricerca del Cisf (Centro internazionale studi famiglia)
indagine Cisf ha studiato un
L
’
campione di 4 mila famiglie
sulle 23.421.000 censite dall’Istat
(dove per famiglia si intendono i
“capifamiglia”, ossia anche i single,
i vedovi senza figli...).
Il 53,4% delle famiglie non ha figli
(il 26,6% sono persone sole, il 21,5%
coppie senza figli); il 21,9% ha un
figlio, il 19,5% ne ha due, il 4,4% ne
ha tre, e solo lo 0,7% ne ha quattro
o più. Il numero medio dei figli avuti è 1,71, mentre quelli desiderati è 2,13.
Diversi i motivi per cui gli intervistati dicono di non avere figli (vedi
tabella): emerge la maggioranza di
famiglie che non li ha per insicurezze personali o incertezze sul futuro più che per vincoli economici o strutturali reali.
La spesa media mensile per i figli
a carico è attorno al 35% della spesa familiare totale, ma su alimenti
e bevande i figli spendono più della metà dell’intera famiglia (244 euro contro 449). La spesa media
mensile per la “paghetta” (23,70 euro) supera quella per l’istruzione
(12,50 euro).
Il 60,2% della popolazione vive con
un reddito familiare inferiore a
1.500 euro al mese. Considerato
che mediamente un figlio costa circa 643 euro al mese, è evidente che
questa cifra può diventare insostenibile per molti.
Tre modelli di famiglia
Le famiglie cosiddette marginali,
di più basso status sociale, con
maggiori difficoltà economiche e
maggiore isolamento sociale, sono
il 43,5%. Vivono in comuni piccoli, soprattutto al sud, e sono mediamente anziane. Spendono 546
euro al mese per alimenti e bevande, di cui 104 per i figli. Per i figli spendono il 35% del budget familiare. Vorrebbero più aiuto dallo Stato, hanno un buon livello di
solidarietà interna, ma contano poco sull’aiuto degli amici e sono isolate. Non hanno impegno civico,
e gli impegni esterni sono per lo
più a carattere religioso.
Le famiglie adattative hanno uno
status sociale medio-alto, arrivano tranquillamente alla fine del
mese, sono mediamente più giovani ed hanno figli tutti minorenni. Spendono 656 euro al mese per
alimenti e bevande, di cui 163 per
i figli (per i quali spendono il 40%
del budget familiare). Contano
molto sulla solidarietà interna e sugli amici. L’impegno civico è modesto, e sta nei dintorni di famiglia: attività religiose e artistico culturali.
Le famiglie modernizzate (18,1%)
sono di status sociale alto e medioalto, per lo più nel Nord-Est e in
Centro Italia: hanno meno figli delle famiglie precedenti, ma hanno
tenore di vita elevato, senza problemi ad arrivare a fine mese.
Spendono 634 euro al mese in alimenti e bevande, di cui 292 per i
figli, per i quali spendono il 33%
del budget familiare. Si affidano
mediamente a solidarietà interna e
amici, e si impegnano invece in varie attività sociali, ma non di tipo
religioso: sono le famiglie più lai-
Direttore responsabile
GIAMPIERO MORET
Redazione e amministrazione
Via Stella, 8 - Vittorio Veneto
cizzate.
Quanti figli, come e a che
costo?
Da oltre 30 anni il comportamento riproduttivo della popolazione
italiana non assicura il ricambio tra
genitori e figli. Si è scesi dai 2 figli
per donna del 1978 al record negativo mondiale di 1,19 del 1995,
risalendo all’attuale 1,41, cui contribuiscono le donne straniere
(senza si sarebbe all’1,33) e le mamme ultratrentacinquenni.
Attualmente le donne italiane desiderano mediamente 2,13 figli,
con un aumento del 51% rispetto
al dato 2008, e al di sopra della soglia per il ricambio generazionale.
In Italia ci sono 6 milioni e 600 mila famiglie in cui almeno un componente è minorenne: sono il
27,7% delle famiglie in totale. I minorenni vivono per lo più in coppie con figli (84%), ma molti anche
in famiglie monogenitore (625 mila, pari al 9% del totale).
I consumi della famiglia variano di
molto quando al suo interno c’è un
minorenne. Pur con forti differenze regionali, la famiglia con minorenni spende 2.950 euro al mese,
700 euro in più di quella senza mi-
“I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono
utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e
non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.”
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Ho poche risorse economiche . . . . . . . 19,5%
Difficile conciliare lavoro/famiglia . . . . . . 8,9%
Casa troppo piccola . . . . . . . . . . . . . . . . 0,3%
Assenza di servizi per l'infanzia. . . . . . . . 0,3%
Lavoro precario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5%
Faremo figli più avanti . . . . . . . . . . . . . . 11,7%
Altri motivi soggettivi . . . . . . . . . . . . . . . 57,8%
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Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437
Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
Non ho figli perché...
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7 agosto 1990, 250".
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Chiuso in redazione
il 14.4.2010 alle ore 16.05
Come arrivano le famiglie
alla fine del mese?
Con grande difficoltà . . . . . . . . . . . . . . . 16,4%
Con una certa difficoltà . . . . . . . . . . . . . 18,0%
Con qualche difficoltà . . . . . . . . . . . . . . 37,2%
Con una certa facilità . . . . . . . . . . . . . . . 22,4%
Con facilità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,3%
Con grande facilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,8%
nori: aumenta la quota di spesa per
abbigliamento, trasporti e istruzione, è pari quella della spesa alimentare, si riduce la quota di risorse dedicata alla casa.
Le famiglie che rischiano di vivere
sotto la soglia della povertà assoluta sono il 4,1%: le coppie con 1 figlio sono il 2,6%, le coppie con 2 figli il 3,3%, le coppie con 3 o più figli l’8%, quelle monogenitoriali il
4,9%.
Il costo di accrescimento dei
figli
La scelta di fare figli dipende dalle
convinzioni della coppia, ma anche da aspetti esterni come i servizi per l’infanzia a disposizione, le
agevolazioni lavorative e la situazione economica familiare con relativo standard di vita.
Il legame tra scelta procreativa e
costo dei figli è forte, pertanto va
analizzato. Il costo totale dei figli è
scomposto in tre componenti, utili sia nelle decisioni pubbliche della comunità che in quelle familiari.
Costo di mantenimento: serve per
attuare politiche fiscali che tengano conto delle differenze tra le famiglie in modo equo. Ciò sembra
non avvenire visto che il meccanismo delle detrazioni copre in minima parte il costo dei figli.
Costo di accrescimento: misura l’esborso reale per i figli, è legata al
reddito e pertanto non può essere
usato a fini fiscali perequativi.
Costo totale di accrescimento. È il
costo di accrescimento più il tem-
po dedicato dai genitori alla cura
dei figli.
Il costo mensile di mantenimento
del bambino da 0 a 5 anni è di 317
euro. Il costo di accrescimento
(comprendente il mantenimento)
è di 798 euro al mese: mediamente le famiglie benestanti spendono
per i figli l’83% in più di quelle povere.
VACCHER, PRESIDENTE
“Molte famigli
ultimo studio del Cisf fa i conti
L
’
in tasca alle famiglie calcolando
il costo dei figli in modo dettagliato.
A Gianfelice Vaccher, presidente del
Forum provinciale delle associazioni familiari di Treviso, abbiamo chiesto una valutazione su questa analisi.
Presidente Vaccher, come valuta i dati del Cisf: alti o bassi?
«Una premessa è indispensabile: sono convinto che, più che un costo, i
figli siano un investimento. E quindi l’approccio da questo punto di vista non si può limitare ad un problema di costi. A conferma di ciò, vediamo come tante famiglie nonostante questi handicap, scelgano di
avere figli.
Però, se tutti credono che i figli siano un investimento, ciò dovrebbe
venire premiato e non punito, come
invece sta accadendo in Italia. Perché molto spesso il sistema fiscale
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CISF EQUITÀ FISCALE PER LA FAMIGLIA IN TRE TAPPE
O FIGLI
investimento sul futuro
quità per le famiglie con fi“sione
Egli”
è il titolo della concludi Pierpaolo Donati al rapporto del Cisf. Il tema dell’equità
fiscale verso la famiglia – osserva il sociologo – riguarda il fatto
che la famiglia sostiene i costi del
ricambio fra le generazioni, e dovrebbe essere riconosciuta. «Lo
Stato italiano, invece, non solo
non riconosce questo ruolo alla
famiglia, ma penalizza la famiglia che ha figli, e la penalizza
quanti più figli ha. Dobbiamo ripensare completamente il tema
dell’equità fiscale verso la famiglia – insiste Donati –. È un compito urgente, che però deve essere affrontato in maniera graduale, stanti i vincoli di bilancio
e la configurazione della spesa
sociale dello Stato». Il Cisf prospetta tre fasi progressive:
Prima fase: Aumenti degli assegni
al nucleo familiare e detrazioni Irpef;
Seconda fase: Adozione del sistema delle Deduzioni familiari corrette (Dfc);
Terza fase: Adozione del Quoziente familiare pesato (Qfp).
UNA STORIA COME TANTE QUELLA DI AHMED E KHADIJA
Ma è solo questione
di soldi?
i fanno pochi figli perché coSQuante
sta troppo mantenerli.
volte si sente ripetere
questo ritornello. Ma siamo
proprio sicuri che sia questo il
motivo per cui ci sono sempre
meno fiocchi azzurri e rosa?
Per carità, l’aspetto economico
ha il suo peso ma non è la sola
e la prima causa della forte denatalità. Altrimenti come si
spiega l’apertura alla vita delle
coppie immigrate o dei nostri
bisnonni? La lista delle concause è davvero lunga: gli studi prolungati e il conseguente
ingresso ritardato nel mondo
del lavoro che porta con sé l’innalzamento dell’età media delle madri alla nascita del loro
primo figlio (siamo ormai arrivati ai 30 anni); l’aumento della sterilità e la riduzione della
fertilità non solo femminile ma
anche maschile (che incide per
il 35% sull’abbassamento del
tasso di fecondità in Europa);
la divisione dei ruoli ancora
troppo rigida tra uomo e donna all’interno della coppia (per
cui la cura dei figli e della casa
è ancora sostanzialmente in carico alla donna, nonostante un
progressivo maggiore coinvolgimento dell’uomo); gli atteggiamenti diseducativi dei geni-
tori che si coccolano in casa i
figli fino ai 30 anni e passa; le
enormi difficoltà a conciliare
lavoro e famiglia, con le donne
spesso costrette a lasciare il lavoro; l’inadeguatezza dei servizi che costringe i genitori ad essere sempre di corsa per portare i figli a scuola, oratorio, attività sportive... A dare una mano preziosissima sono oggi i
nonni, ma l’inevitabile riforma
delle pensioni limiterà, in futuro, anche questa risorsa. E
sempre più i nonni devono farsi carico dei “grandi anziani”,
cioè dei loro genitori, i quali,
grazie ai miglioramenti della
medicina, vivono molto a lungo. Insomma, come dice l’Istat,
c’è un “clima sociale” sfavorevole alla maternità e alla paternità.
Ma dobbiamo dirci che c’è pure un “clima culturale e valoriale” che frena la natalità. Se
l’“io” viene prima del “noi”, se il
benessere materiale personale
è la sola bussola e misura della
vita, allora i figli diventano peso, ostacolo, fastidio. È questo
clima che genera le tante solitudini del nostro tempo. E la
denatalità è una delle conseguenze.
Federico Citron
E DEL FORUM
ie non ce la fanno più!”
sembra punire più che aiutare».
Il problema del costo dei figli diventa più rilevante in un tempo di crisi
economica come l’attuale…
«Il problema di fondo è che la famiglia in Italia è sempre stata considerata come qualcosa che tiene, che sta
in piedi da sola, che anzi “supporta”
tutta la società. Oggi però, anche a
causa della crisi, si sta scoprendo che
non è più così. La famiglia ha bisogno di aiuto. Anche gli ultimi dati Istat lo segnalano: tante famiglie sono scivolate sotto la soglia della povertà. La crisi si sta ripercuotendo in
modo pesante sulla famiglia».
Quale significato assume, allora, parlare di costo dei figli?
«Significa evidenziare ai politici a livello regionale e nazionale che la famiglia svolge un ruolo importante,
come quello di allevare i figli, da sostenere. Si parla da tanto tempo ormai di introdurre il quoziente fami-
liare, che sarebbe anche nel programma dell’attuale Governo, ma
non si va avanti con iniziative concrete. Un recente studio della Cga di
Mestre ha misurato la differenza di
impatto fiscale tra la famiglia italiana e quella francese: è scaturita una
differenza abissale, sia per le famiglie monoreddito che bireddito».
Secondo lei, perché nonostante se ne
parli da tanti anni non si è approdati
mai a nulla?
«Perché finora la famiglia ha sopperito alle carenze dello Stato. Ad esempio, nell’assistenza agli anziani
quel che fa la famiglia sgrava lo Stato da oneri che altrimenti sarebbero
rilevanti. Oppure pensiamo al problema del lavoro per i giovani oggi:
è la famiglia che se ne fa carico e
mantiene i figli finché non riescono
a trovare una sistemazione lavorativa, che però oggi è sempre più difficile.
Ma gli immigrati ce la fanno
na casa acquistata con il
U
mutuo. Un solo stipendio
da operaio. Moglie e quattro fi-
gli da mantenere. Nessuna “rete familiare” che dia un aiuto
per far fronte alle necessità materiali (leggi soldi) ed educative (leggi assistenza ai bambini). È la situazione di Ahmed e
Khadija, sposatisi nell’83 in
Marocco e dall’inizio degli anni Novanta stabilitisi in Italia.
Ma è pure la condizione di tante altre famiglie straniere immigrate nel Belpaese alla ricerca di una sorte migliore.
Ahmed e Khadija risiedono a
Soligo. Lui, cinquantenne, è arrivato nel 1991. Ha lavorato a
Crespignaga, poi a Crocetta e
infine a Falzè, alla Cartimballo. Prima di comprar casa ai
piedi di San Gallo, ha vissuto
con altri tre connazionali in un
appartamento a Col San Martino. Quei quattro giovani africani oggi si sono tutti ricongiunti con le proprie mogli e
hanno una casa propria.
Khadija ha raggiunto Ahmed
nel 1992, insieme ai due figli
nati in Marocco. In Italia sono
poi nati altri due pargoli. Oggi
i quattro bei (e non è un modo
di dire) figli della nostra coppia hanno 24, 19, 12 e 3 anni.
Papà e figli hanno già ottenuto la cittadinanza, la mamma è
in attesa del riconoscimento.
«A me piacciono le famiglie
numerose e quattro figli è un
buon numero – spiega Ahmed
–. Io ho 10 fratelli, in Marocco
le famiglie sono grandi, ma anche lì si comincia a fare meno
figli. Abbiamo avuto i bambini distanti l’uno dall’altro, in
questo modo i più grandi aiutano i più piccoli».
La famiglia numerosa sarà anche bella ma costa. «Mi sembra di essere come quell’uomo
che sprofonda nel fango – spiega scherzosamente Ahmed –:
appena tiro fuori una gamba
dal fango, faccio un passo e subito la gamba risprofonda. Finisco di pagare le spese della
scuola e arrivano quelle dell’assicurazione, poi c’è il meccanico e le bollette. Quindi il
giro rincomincia daccapo».
Tassativo adottare tutta una serie di “misure” di risparmio.
«Appena arriva la paga facciamo la spesa “grossa” mensile di
200 euro nei supermercati meno cari – racconta Khadija –.
Solo per la verdura e la carne
c’è il “rifornimento” settimanale. Il pane lo faccio in casa.
Ci riscaldiamo con la legna. Il
La famiglia sta risolvendo dei problemi che la politica non risolve. Il
problema è che adesso i nodi sono
arrivati al pettine. Molte famiglie non
ce la fanno proprio più! È urgente intervenire!
Se proprio non si riesce ad arrivare
subito al quoziente familiare – anche
se non vedo dove siano le difficoltà
– almeno si potrebbero aumentare
le detrazioni fiscali per le spese relative ai figli, che attualmente sono ridicole.
Il problema di fondo è sempre quello: la politica e la cultura partono
sempre dall’individuo e non considerano la famiglia, nei diversi ambiti: scuola, lavoro, servizi, fisco, eccetera. Come propone da anni il professor Donati del Cisf, qui occorre
un cambio epocale. E partendo dalla famiglia non è detto che lo Stato
spenda di più, spenderebbe in modo diverso. Con l’aggravante, però,
che se non viene affrontata la questione, l’Italia sia avvia verso il suicidio. Con così pochi figli, fra 20-30
anni per ogni giovane ci saranno
quattro anziani da mantenere, quindi salterà il sistema pensionistico».
Secondo lei, fino a che punto è vero
che le coppie rinunciano a fare figli
perché costano troppo?
«Finché prevale un contesto culturale dove un figlio viene considerato un costo, un bene, anziché una
persona, è ovvio che ci sia chi ragiona in una certa ottica… e se l’avere
figli impedisce di andare in vacanza
allora si preferisce la vacanza.
C’è da ricreare una base valoriale,
che però da sola non basta. È necessario anche un contesto esterno che
dimostri che i figli sono importanti.
E lo Stato può farlo dando servizi e
riconoscimento dal punto di vista fiscale. Lo Stato ha il compito di promuovere la famiglia, non di bastonarla».
Ci sono segnali positivi a favore della famiglia?
«Un piccolo segnale positivo viene
dalla Regione Veneto con il “Marchio Famiglia”, che premia con contributi economici le iniziative dei
comuni in tema di politiche familiari, permettendone uno sviluppo. Anche di recente una decina di comuni trevigiani hanno ottenuto il “Marchio Famiglia” ai tre livelli previsti.
Un altro segnale importante viene
dalle reti di famiglie, un modo di es-
telefonino si usa poco». «Pesano tanto le spese legate alla
scuola – aggiunge Ahmed: tasse, libri, pullman (la ragazza di
19 anni frequenta, con profitto, il “Fanno” di Conegliano ndr). I figli più crescono più costano». Inevitabili alcune rinunce: dalla scuola materna
per il piccolo ai viaggi d’istruzione all’estero alle vacanze.
«Ma ogni due anni torniamo
in Marocco. Ci sono offerte di
viaggi aerei molto molto vantaggiose».
Se nei primi anni Ahmed riusciva a metter da parte qualche
risparmio, oggi a fine mese il
conto in banca è pulito. Almeno in questo è in linea con i
suoi concittadini autoctoni. FC
Gianfelice Vaccher
sere famiglie di famiglie che permette
una condivisione a più livelli e che
permette alle famiglie di diventare
interlocutrici delle istituzioni. E l’essere rete di famiglie aiuta a capire,
incoraggia e dà fiducia: in questi contesti è normale avere 2, 3 o anche più
figli.
Ancora, va valorizzato l’aiuto della
Regione per favorire la nascita degli
“asili di prossimità”, che oggi sono oltre 500. È un impegno che mira a dare risposte all’altro grande problema
che condiziona la scelta di avere figli: la difficoltà di conciliare lavoro e
famiglia».
Franco Pozzebon
18 aprile 2010
sa e Russia, poi, non sono le
U
uniche potenze nucleari.
Sono ammesse nel gruppo delle
elette (bel privilegio!) anche
Francia, Gran Bretagna, Cina,
India, Pakistan e Israele. Poi ci
sono quelle non riconosciute come la Corea del Nord e quelle
che bramano di raggiungere il
traguardo come l’Iran.
Il problema più urgente è quello di fermare la proliferazione
delle armi nucleari. Bisogna far
retrocedere la Corea del Nord e
bloccare la corsa dell’Iran. Ma
c’è un’altra minaccia agghiacciante: la possibilità che il terrorismo internazionale arrivi pri-
ma o poi a mettere le mani su di
esse. Non riusciamo nemmeno
a pensare a ciò che potrebbe succedere in una eventualità del genere.
Ma senza pensare a questa terribile possibilità futura, già la situazione attuale è sconvolgente.
Nonostante tutti i progressi della civiltà, quella illuminata, quella che ha in mano le chiavi della
tanto decantata scienza, quella
delle potenze più evolute, questa
civiltà ha ancora la necessità di
mantenere le bombe che possono distruggere tutto, senza lasciare vincitori e vinti. Ha ancora bisogno del terrore reciproco
Nel noto documento Gaudium
et Spes, il Concilio Vaticano II
ha affrontato ampiamente il tema delle armi nucleari e delle altre di distruzione di massa (numeri 79-82). Si sa che il Concilio, a differenza dei precedenti,
non ha emesso condanne esplicite riguardanti la fede o la morale, ma su questo tema, dopo aver posto il problema nella sua
terribile gravità conclude dicendo: “Avendo ben considerato tutte queste cose, questo Sacro
Concilio, facendo proprie le condanne della guerra totale già pronunciate dai recenti sommi Pontefici dichiara: Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere
città o di vaste regioni e dei loro
abitanti, è delitto contro Dio e
contro la stessa umanità e va
condannato con fermezza e sen-
za esitazione”. Chi conosce lo stile conciliare, riconosce in queste
parole una condanna formale
che impegna il papa con tutti i
vescovi della terra. Da allora non
si è mai smorzata la posizione
della Chiesa. In ogni enciclica
sociale e in tutti i messaggi annuali per la giornata della pace
c’è sempre un riferimento al problema degli armamenti nucleari.
Noi applaudiamo con convinzione agli sforzi per uscire dalla
follia nucleare, ma dobbiamo essere consapevoli che siamo ancora dentro ad una situazione
assurda. Per dirla con il linguaggio della fede, siamo ancora in
una situazione di peccato che
dobbiamo contrastare con tutte
le forze, insieme agli altri peccati che riguardano lo scempio della vita umana. GpM
descrizione della modalità di azione della pillola abortiva, sono necessarie alcune considerazioni.
La maggior parte della stampa
presenta l’aborto farmacologico come una modalità “dolce”,
dall’impatto medico-psicologico trascurabile, un aborto “senza bisturi”.
Appare evidente, invece, che
l’uso della pillola abortiva richiede un percorso clinico e terapeutico pesante per la donna
che lo domanda: un ricovero ospedaliero di tre giorni, a differenza della mezza giornata di
ricovero che è oggi necessaria
per una interruzione volontaria di gravidanza con raschiamento di cavità uterina (atto
chirurgico).
La pillola abortiva, inoltre, può
risultare non efficace, seppur in
rarissimi casi.
L’uso della pillola abortiva, come ogni pratica medica, può
presentare complicanze; infatti la ritenzione di materiale abortivo in utero e i sanguinamenti uterini sono pari a quelli di una interruzione di gravidanza chirurgica (naturalmente, per la pillola abortiva non esiste il rischio di lesione chirurgica dell’utero).
Inoltre sono stati
registrati cinque
casi ufficiali di
morte di donne dopo assunzione di
pillola
abortiva
(quattro casi in Canada e un caso negli Stati Uniti).
In conclusione, l’aborto con la pillola
RU486 non può essere considerato un
aborto
“dolce”.
Questa pratica abortiva, come ogni
atto medico, contempla un tempo di
attuazione
con
possibili rischi e
complicanze; la donna che assume la pillola RU486 non si
sottopone ad un procedimento
né banale, né indolore.
La pillola abortiva evita l’atto
chirurgico, ma non risparmia
alla donna il dramma umano e
psicologico che l’interruzione
volontaria di gravidanza comporta, come riferito anche dai
sanitari che hanno già sperimentato la RU486.
L’Azione
alcuna fonte indipendente.
La vicenda è molto sospetta, anche per i parametri afgani. L’ospedale di Emergency è praticamente l’unico posto, a parte gli ospedali militari americani e britannici, dove le tante persone vittime dei combattimenti possano
trovare assistenza medica qualificata. Nella provincia, come è noto, è in corso dall’inizio dell’anno
una poderosa campagna militare. La campagna contro le roccaforti talebane potrebbe essere
decisiva per il futuro della guerra che la coalizione internazionale sta conducendo dal 2001.
Nonostante i molti “danni collaterali”, la campagna condotta nel-
l’Helmand finora è stata propagandata dagli americani come un
buon successo. Per la prima volta, la guerra contro i talebani è
condotta in prima persona e in
modo effettivo dall’esercito afgano. Inoltre si tratta di una riconquista palmo a palmo di un territorio fino ad ora controllato dai
talebani e dai seguaci di al-Qaeda.
Le cronache ogni tanto ci riportano notizie di “errori” compiuti
dalle forze americane, con centinaia di morti tra i civili. Ma che
cosa sappiamo di quanto avviene
davvero, nei villaggi, nelle case,
tra i campi coltivati (a papavero
da oppio, per lo più...) dell’Helmand?
Non occorre essere particolarmente acuti per notare che un ospedale con personale internazionale, collocato nel bel mezzo
di una zona di guerra, che cura
tutti senza discriminazioni – e
ovviamente anche una buona dose di talebani o loro simpatizzanti feriti nei combattimenti e nei
rastrellamenti – è una presenza
decisamente scomoda.
Dopo pochi giorni dagli arresti, Emergency ha deciso di
sgombrare gli operatori internazionali nell’Helmand: mantenerli sul posto sarebbe equivalso ad offrirli come ostaggi
nelle mani del primo arrivato.
Le mosse diplomatiche italiane, volte a conoscere i motivi
degli arresti e ottenere il rilascio degli italiani, sono apparse
incerte e deboli. Ma è l’intera situazione ad essere terribilmente ambigua. Gli umanitari italiani sono testimoni scomodi.
Sono – con la loro opera eminentemente umanitaria – un
oggettivo intralcio alle operazioni anti-talebani dei nostri alleati (anche se nessuno lo ammetterà!).
La guerra di liberazione dai talebani è sempre più simile alle
guerre di aggressione, oramai.
La strategia di McCrhystal – e
del presidente Obama – non si
sta dimostrando diversa da
quella di chi li ha preceduti. Sarebbe il caso, a mio parere, di
trarne le conseguenze in fretta.
Paolo De Stefani
per rispettarsi e convivere. Dobbiamo ancora spendere risorse
ingenti per mantenere questi arsenali di morte, risorse tali che
potrebbero benissimo risolvere
i problemi della fame e della povertà del mondo. Se ci pensiamo bene siamo ancora degli insensati trogloditi.
E la Chiesa che cosa pensa di
questa situazione? La Chiesa che
ha fatto della difesa della vita uno dei punti fondamentali della
sua azione nel mondo? Il magistero della Chiesa ha detto molto sul terribile problema delle armi nucleari. Il passo decisivo lo
ha fatto con il Concilio Vaticano
II e da allora ha sempre martellato fortemente su questo tasto.
Purtroppo nella coscienza dei
cristiani questa posizione, come
le altre che riguardano i problemi del mondo, è poco presente.
VA SMENTITA LA CREDENZA CHE ASSUMERE LA PILLOLA
RU486 SIA UNA “PASSEGGIATA”
Aborto a tutti gli effetti
i definisce “pillola abortiva
SstoneRU486”
il farmaco Mifepriche, assunto entro le pri-
me nove settimane di gravidanza, produce un’“azione contraria” agli ormoni che favoriscono la progressione fisiologica della gravidanza stessa. Il
meccanismo della pillola abortiva conduce, nella maggioranza dei casi, all’aborto completo.
Secondo le disposizioni del ministero della Salute, la donna in
gravidanza per sottoporsi a
questa pratica abortiva deve ricoverarsi in un reparto di Ostetricia e Ginecologia per un
periodo di tre giorni. Il primo
giorno del ricovero, dopo aver
eseguito le analisi del sangue, la
donna assume la pillola abortiva. Durante gli altri due giorni
di ricovero la donna resta in os-
L’aborto con la
pillola RU486
non può essere
considerato un
aborto “dolce”
servazione per verificare l’effetto e l’esito della pillola abortiva.
Se al terzo giorno di ricovero
non si verifica l’aborto completo, la donna deve assumere un
altro tipo di farmaco, le Prostaglandine, a completamento dell’azione della pillola abortiva.
In rarissimi casi, se i trattamenti
farmacologici non sono stati efficaci, è necessario l’atto chirurgico di “Raschiamento della
cavità uterina”.
Dopo questa breve e sommaria
I VOLONTARI DI EMERGENCY SEQUESTRATI
Testimoni scomodi
ualche giorno fa, un grave
Q
polverone si è sollevato
(non è la prima volta) sulla mis-
sione di Emergency in Afghanistan. Tre dirigenti dell’ospedale che l’organizzazione umanitaria ha realizzato a Lashkar
Gah, la capitale della provincia
meridionale di Helmand, sono
stati arrestati dalla polizia afgana. Matteo Dell’Aira, direttore
sanitario dell’ospedale, Marco
Garatti, un chirurgo d’emergenza, e Matteo Pagani, il capo
della logistica, sono accusati di
aver occultato nei locali dell’ospedale delle armi con cui i talebani volevano attentare alla
vita del governatore della pro-
vincia, Gulab Mangal.
La notizia è stata diffusa dal Times di Londra. Il corrispondente del giornale ha anche aggiunto, qualche giorno dopo l’avvenuto arresto, che i tre italiani –
insieme ad altri afgani arrestati –
avrebbero confessato. Emergency
nega ogni ruolo dei suoi operatori
e denuncia il fatto che – a distanza
di giorni dall’arresto e senza che
sia intervenuto alcun magistrato
– la condizione dei tre cooperanti
è quella di vittime di un sequestro di persona. La notizia della
loro confessione è stata successivamente smentita. E in effetti, l’articolo del Times non citava che
fonti afgane, non confermate da
Attualità
18 aprile 2010
RICERCA DI “ISPIRAZIONE” E “INSIEME SI PUÒ”
I valori dai genitori ai figli:
la trasmissione più difficile
Q
uello della trasmissione
di ciò che conta nella vita, i valori, è un passaggio del testimone molto problematico e di difficile definizione oggi. Soprattutto se si
considera come cambiano e acquistano peso differente le priorità con il succedersi delle generazioni.
Infatti, quello che oggi è posto
in primo piano dagli adolescenti, è ritenuto spesso “disvalore” o “falso valore” dai genitori
e dai nonni.
L’indagine “Trasmettere i valori. Tre generazioni a confronto”,
edizioni Unicopli, cerca di mettere a fuoco la questione, ponendo a confronto ragazzi, genitori e nonni sul piano dei valori, delle priorità. Un lavoro di
tre anni di Daniela Barni e Eugenia Scabini dell’Università
Cattolica di Milano, promosso
dalla Fondazione “Ispirazione”
e dalla Cooperativa Sociale “Insieme Si Può”.
Dati, analisi e indicazioni originali, curiosi e molto interessanti per capire come va il nostro
tempo, tendenze, umori, scena-
ri, rapporti generazionali. Soprattutto per ragionare attorno
al pianeta giovani (l’interesse è
rivolto alla fascia di età che va
dai 15 ai 19 anni), al loro relazionarsi con la tradizione e al
loro proiettarsi nel futuro.
Sullo sfondo c’è il ruolo della famiglia nel conservare, rivitalizzare e trasmettere il patrimonio
di valori sul quale è possibile la
condivisione intergenerazionale.
E la famiglia, al di là di ambiguità, di pregiudizi e di precarietà, «continua ad essere vissuta dai suoi membri come il
luogo per eccellenza della formazione valoriale». Capirne il
valore e l’evoluzione nel contesto del nostro tempo è l’obiettivo primario di chi si è impegnato nel sostenere la ricerca.
Rina Biz ed Annita Leuratti, rispettivamente presidenti della
Fondazione “Ispirazione” e della Cooperativa sociale “Insieme
si Può”: «I problemi della famiglia oggi si possono discutere
ed affrontare se si hanno dati
concreti, se se ne conoscono le
dinamiche, gli sviluppi e gli u-
mori dei membri, la capacità dei
valori di attraversare le generazioni e di mantenere appeal nel
tempo. La ricerca approda a risultati veramente originali e stimolanti che sono premessa per
azioni mirate».
É significativo che la ricercavenga presentata sabato 16 aprile in occasione dell’inaugurazione della sede del “Punto
Famiglia“ realizzato nel complesso Turazza, a Treviso.
Nella ricerca la fede religiosa
viene fatta rientrare nel valore
“tradizione”. Se ne constata un
processo di impoverimento generazionale: il 65,2% dei padri,
il 72,2 delle madri e il 92,2 delle nonne si definiscono abba-
stanza o molto religiosi rispetto al 47,5% dei ragazzi. Si dichiarano praticanti il 43,3% dei
padri, il 51,3 delle madri, il 77,4
delle nonne e il 37% degli adolescenti. L’importanza della religione subisce un calo costante passando dai nonni ai nipoti.
Merita poi un accenno la fotografia che si delinea del pianeta
giovani, la quale spiega tanti atteggiamenti effimeri, ansie, precarietà e tensioni che preoccupano e creano allarmi sociali.
Gli adolescenti amano soprattutto il cambiamento, quindi la
sfida, la ricerca, la novità. Poi il
divertimento, il piacere, l’indipendenza. Sono meno suggestionati dalla tradizione e non si
lasciano incantare da potere e
successo. E, tutto sommato,
hanno le stesse priorità dei coetanei milanesi, dove sono poste
le stesse domande. Tra metropoli e provincia c’è una sostanziale omogeneità. Trevigiani un
po’ meno edonisti, più liberi e
più attenti alle idee creative.
É facilmente deducibile la distanza dal mondo dei genitori e
dei nonni per i quali prevalgono universalismo (valori sociali, solidarietà, pace, rispetto della natura, pari opportunità),
conformismo, sicurezza, tradizione.
Ma, sostiene la ricerca, «gli adolescenti di oggi non sono affatto privi di valori, per quanto
essi siano differenti dai genitori e dai nonni rispetto alle priorità valoriali espresse».
5
Castro-Treu
su giovani e lavoro
Venerdì 16 aprile alle 20.45 a Treviso, presso l’auditorium Santa
Croce, la Scuola di formazione
socio-politica propone un confronto tra il sen. Maurizio Castro
(PdL) ed il sen. Tiziano Treu (Pd)
sul tema “Giovani, sviluppo e lavoro. Una questione grave ed irrisolta”.
“Oltre la cura”,
incontro
a Conegliano
S’intitola “Oltre la cura. La ricerca per la salute” l’incontro pubblico che si tiene sabato 17 aprile all’auditorium Toniolo di Conegliano, organizzato dalla Società
di Mutuo Soccorso NoixNoi. Con
inizio alle 18.30 intervengono il
prof. Umberto Tirelli, specialista in
oncologia e primario della Divisione Oncologica del Cro di Aviano e il prof. Fabrizio Ferrari, dirigente nazionale Anffas.
Incontro sulla Marcia
Perugia-Assisi
Sabato 24 aprile alle 17.30 nell’auditorium della biblioteca di
Montebelluna verranno illustrati i
contenuti della Marcia della pace
Perugia-Assisi del 16 maggio. Interverrà Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola per la
pace, che parlerà sul tema della
Marcia 2010: “Abbiamo bisogno
di un’altra cultura”. Organizza il
Coordinamento provinciale enti
locali per la pace.
I sacerdoti aiutano tutti.
Aiuta tutti i sacerdoti.
Ogni giorno 38 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro
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6
Attualità
Politica
La nuova
Giunta
Regionale
e gli ex
18 aprile 2010
LA NUOVA SQUADRA
Il presidente della Regione ha già composto la Giunta. P
È
stato il primo di tutti, a livello nazionale, ad ufficializzare la composizione della sua Giunta regionale. Luca Zaia
ha battuto sul tempo i suoi dodici
colleghi, annunciando già sabato
scorso gli assessori che l’accompagneranno nel quinquennio
2010-2015.
La nuova Giunta varata da Zaia rispetta gli accordi preelettorali Lega-PdL, con 6 esponenti per ciascuna forza e la vicepresidenza al
centrodestra.
E per la diocesi di Vittorio Veneto
c’è la sorpresa della conferma in
Giunta dell’opitergino Franco
Manzato, che dopo aver fatto il vicepresidente con Galan, sembrava tagliato fuori poiché l’indicazione era che non ci sarebbe stato
posto per un altro trevigiano della Lega.
Nella composizione della Giunta
alcune scelte compiute sembrano
creare qualche scontento.
La più eclatante è l’assenza di un
bellunese, dopo l’uscita di scena
del trichianese Oscar De Bona. Alla luce delle richieste di autonomia venute da quella Provincia, ed
anche della peculiarità di essere
territorio montano, quindi con
problematiche diverse da quello di
altre zone, è da capire ora come
reagiranno i bellunesi.
L’inserimento di Manzato in Giunta è suonata sgradita all’altro leghista trevigiano Federico Caner,
che rivendicava un riconoscimento per le tante preferenze ottenute. Riguardo a Manzato era ventilata anche l’ipotesi di un incarico
di Governo, come sottosegretario,
con la possibilità quindi di un ri-
I DODICI NUOVI ASSESSORI REGIONALI 6 LEGA E 6 PDL
uesti i dodici assessori
Q
regionali nominati dal
neo presidente del Veneto
Luca Zaia:
• Marino Zorzato, padovano,
54 anni, PdL, Vicepresidente
e assessore alla Cultura, Istruzione, Urbanistica
• Luca Coletto, veronese, 39
anni, Lega Nord, assessore alla Sanità
• Marino Finozzi, vicentino,
49 anni, Lega Nord, assessore al Turismo
• Daniele Stival, veneziano,
48 anni, Lega Nord, assessore alla Protezione civile, Caccia, Identità veneta
• Massimo Giorgetti, veronese, 51 anni, PdL, assessore all’Agricoltura.
• Franco Manzato, trevigiano, 44 anni, Lega Nord, assessore allo Sviluppo economico
• Elena Donazzan, vicentina,
37 anni, Pdl, assessore al Personale, Lavoro, Formazione
• Isi Coppola, rodigina, 49
anni, Pdl, assessore ai Lavori
L’EX ASSESSORE AGLI ENTI LOCALI FLAVIO SILVESTRIN
“Luca Zaia farà bene”
lavio Silvestrin, 70 anni coF
neglianese, lascia la Regione dopo due mandati, uno come consigliere e l’altro come assessore a Personale, Parchi ed
Enti Locali. Ma guai a immaginarlo come Cincinnato, il famoso uomo politico romano
che dopo prestigiosi impegni
pubblici si ritirò nelle sue proprietà a fare l’agricoltore. L’uscita di Silvestrin è avvenuta
con il “botto”: qualche settimana prima delle elezioni ha abbandonato l’Udc, il partito che
lo aveva portato in Regione, per
aderire all’Alleanza di Centro
(AdC) del giornalista-politico
Francesco Pionati. Una scelta
in aperto dissenso con la linea
politica ondivaga del leader nazionale dell’UdC Casini. Silvestrin, che nel suo curriculm an-
novera anche la carica di primo cittadino di Conegliano,
pur non candidandosi si è impegnato in prima persona per
formare la lista dell’AdC di Treviso coinvolgendo, tra gli altri,
l’imprenditore Massimo Colomban. Il voto non ha premiato l’AdC, che non ha eletto
alcun consigliere a Venezia. «Era difficile che un partito nato
poche settimane fa riuscisse a
fare meglio - commenta Silvestrin -. Sono fiducioso per il futuro, in molti ci seguiranno,
specie gli amici dell’ex CdU che
come me non condividono la
politica dei tre “forni” di Casini. Per la mia storia personale
non posso stare con un partito
che si allea con la sinistra, come avvenuto in Piemonte e Liguria. L’AdC invece è rimasto
nel centrodestra appoggiando
Luca Zaia». A proposito del governatorissimo, Silvestrin non
teme che il suo attivismo sfrenato produca una cannibalizzazione del PdL da parte della
Lega: «Ho lavorato fianco a
fianco con Zaia in giunta regionale e sono convinto che
farà bene. L’entità della sua forza dipenderà da come si muoverà il PdL».
Degli ultimi cinque anni da assessore Silvestrin conserverà
un buon ricordo. «Ho portato
a termine alcuni passaggi importanti: la legge che stanzia
contributi a favore dei “Comuni di montagna”, per trattenere
in Veneto chi vuole “emigrare”
verso regioni a statuto speciale; l’acquisto, a Venezia, delle ex
ferrovie dello Stato (67 milioni
pubblici, Energia, Patti territoriali
• Roberto Ciambetti, vicentino, 35 anni, Lega Nord, assessore al Bilancio
• Maurizo Conte, padovano,
46 anni, Lega Nord, assessore all’Ambiente
• Remo Sernagiotto, trevigiano, 55 anni, Pdl, assessore alle Politiche sociali
• Renato Chisso, veneziano,
56 anni, Pdl, assessore alle Infrastrutture, Viabilità, Legge
speciale per Venezia.
di euro) per razionalizzare gli
spazi della Regione; la promozione delle aggregazioni di Comuni; gli investimenti per far
conoscere i parchi del Veneto;
i corsi di formazione per i dipendenti degli enti locali. Ma
sono anche fiero dei risultati ottenuti dall’intera squadra della
giunta Galan: dal Passante al
nuovo ospedale di Mestre».
Sulle priorità della nuova amministrazione regionale Silvestrin concorda con Zaia: «Bisogna rivedere subito il regolamento. Oggi il Consiglio funziona male, un singolo consigliere può fermare un progetto
di legge. La discussione sull’ultimo bilancio è andata avanti
per tre mesi! Sono dell’idea che
chi vince le elezioni deve essere messo nelle condizioni di governare, naturalmente facendo
salve le prerogative delle opposizioni. Ritengo che il regolamento della Camera, fatto da
Violante, possa essere un buon
punto di riferimento.
E poi c’è lo Statuto che è “vecchio” di 40 anni e necessita di
pescaggio in Consiglio regionale
per Fulvio Pettenà.
Per la Marca c’è anche un terzo assessore, il montebellunese Remo
Sernagiotto, sacconiano, che forse sarà come “fumo negli occhi”
per Amedeo Gerolimetto e i gaviani trevigiani, rimasti fuori dal
Consiglio regionale.
Tra le sorprese c’è anche la presenza in Giunta di alcuni del PdL
poco graditi a Zaia, come il veneziano Chisso o la vicentina Donazzan. E sono ben tre gli assessori
ex An: Giorgetti, Coppola e Donazzan.
Anche sul fronte dell’opposizione
in questi giorni ci sono stati sviluppi in vista dell’avvio dell’attività
in Consiglio regionale. Il candidato presidente non eletto Giuseppe
Bortolussi, dopo un chiarimento
con il Partito Democratico, ha annunciato la sua scelta di costituire un gruppo consiliare autonomo, quindi rimanendo indipendente rispetto alle forze politiche
che l’hanno sostenuto. Bortolussi
potrà comunque svolgere un ruolo di portavoce del centrosinistra.
A guidare il Pd in Regione sarà invece la montebellunese Laura
Puppato: all’unanimità l’hanno votata i 14 consiglieri regionali Pd,
dopo che si era parlato anche del
padovano Piero Ruzzante.
Intanto è stata fissata per lunedì
26 aprile alle 10,30 a Palazzo Ferro-Fini la seduta del Consiglio regionale del Veneto che inaugurerà
la nona legislatura, procedendo all’elezione del Presidente, dei due
vicepresidenti e dei consiglieri segretari che, insieme, comporranno l’Ufficio di Presidenza.
Flavio Silvestrin
un aggiornamento».
Non possiamo concludere l’intervista con una domanda sul
futuro della traballante giunta
coneglianese di Alberto Maniero. «Si voterà nel 2012, penso che non ci saranno interruzioni anticipate, certo il PdL deve ricompattarsi». E nel 2012
sarà ancora Maniero il candidato-sindaco? «Di solito i sindaci vengono riproposti per il
secondo mandato. Dipende anche dai rapporti di forza che ci
saranno fra due anni».
Federico Citron
Attualità
18 aprile 2010
7
A DI ZAIA E GLI EX
Parlano gli ex assessori diocesani
Oscar De Bona
MARTEDÌ 13 APRILE A PALAZZO BALBI
IL TRICHIANESE OSCAR DE BONA, NON RIELETTO
L’insediamento
“Un errore escludere Belluno”
alazzo Balbi, martedì 13 aP
prile, ore 11. In Veneto si
è aperta l’era Zaia. Nella sede
a assessore regionale a non
D
eletto. Il trichianese Oscar
De Bona, politico di lungo corso,
la collegialità della Giunta regionale è uno dei valori forti, con la
possibilità di ogni assessore di essere informato sugli altri ambiti
e di potre fare proposte. Ma era
stata fatta una promessa in campagna elettorale. Capisco che c’erano dei “pezzi da novanta” di altre province da piazzare, ma l’aver lasciato fuori Belluno credo
che porterà dei problemi, al di là
dell’impegno che potranno metterci presidente e assessori. Speriamo almeno che venga data la
presidenza del Consiglio regionale ad un bellunese: potrebbe
essere un posto di prestigio e
portare attenzione verso provvedimenti a favore della montagna.
Quali le soddisfazioni maggiori
da assessore?
Le soddisfazioni che mi ha dato
il mio referato sono state davvero tante! Questi 5 anni sono stati per me un’esperienza importante. L’essere espressione di un
piccolo partito mi ha portato ad
un referato considerato meno
importante, ma per me è stata una fortuna: ho potuto sviluppare al massimo l’attenzione della
Regione, entrando in contatto
con un mondo di associazioni e
categorie verso cui nutro grande
rispetto e affetto: i 450 mila immigrati residenti in regione; l’al-
L’EX ASSESSORE ALL’ECONOMIA VENDEMIANO SARTOR
si, prevale il desiderio di tutela,
quindi di chiusura, ma la “riserva
indiana” è un suicidio. Il Veneto ha
bisogno di aperture perché un terzo del proprio Pil arriva dall’export.
Non confondiamo la delocalizzazione (che è finita) con l’internazionalizzazione, che non diminusce l’occupazione.
Vede rischi di “riserva indiana”?
Ho l’impressione che il presidente
Zaia faticherà più a mediare con alcune fasce della Lega che non col
Pdl. Dobbiamo conciliare alcuni
fattori che sembrano contraddittori, come locale e globale, tradizione e innovazione. Il locale si valorizza nel globale; l’innovazione va
data a un prodotto tradizionale. Per
questo va mediato un equilibrio.
Certo, qualche ritocco nella macchina regionale può essere utile a
renderla competitiva: ma stravolgerla sarebbe controproducente per
tutti».
Sembrava dovesse ricandidarsi, poi
si è fatto da parte.
«È stata una decisione concordata
a livello regionale; l’ipotesi era comunque nell’aria per prima di
quando è stata ufficializzata: se non
della Giunta regionale a Venezia il neo eletto presidente
della Regione Veneto Luca
Zaia si è insediato ufficialmente al governo della Regione, alla presenza dei dodici assessori già presentati il
sabato precedente.
Un atto formale, la lettura da
parte del segretario generale
della Regione Adriano Rasi
Caldogno del verbale di elezione a presidente, anche se
nel concreto è mancato il passaggio di consegne da un’amministrazione all’altra, visto
che era assente il governatore uscente Giancarlo Galan.
Emozionato «come il primo
giorno di scuola» (parole sue),
il neopresidente leghista ha
approfittato dell’affollata presenza mediatica per illustrare in ordine sparso i punti cardine del suo futuro governo.
Una squadra che si appresta a
«scrivere - sono sempre parole sue - una pagina storica
per il Veneto, quella delle
riforme».
Riforma federalista in primis.
«Seguiremo due binari, da un
lato l’attuazione dei decreti at-
tuativi del federalismo fiscale
e dall’altro, sulla base dell’articolo 116 della Costituzione,
presenteremo a Roma un’importante piattaforma negoziale con nuove competenze
non concorrenti ed esclusive
per la Regione: potremo avere l’università, la sanità, la polizia locale, la gestione del catasto, il federalismo demaniale». Il neogovernatore ha
voluto sottolineare che «il federalismo non è in contrasto
con l’unità del Paese, perché
significa dare responsabilità
ai territori».
E poi, altro tema, il patto di
stabilità che sta mettendo in
crisi non pochi Comuni veneti, soprattutto quelli virtuosi. «È questo il paradosso.
Chi ha governato bene deve
avere possibilità di spesa e chi
ha governato male no. Invece
per assurdo con questo patto
di stabilità chi ha sforato il tetto di spesa diventa il paese di
Bengodi, chi è stato virtuoso
invece paga due volte».
La prima Giunta dovrebbe tenersi all’inizio della prossima
settimana, mentre per la prima seduta del Consiglio Regionale sarà lunedì 26 aprile.
SSL
non ce l’ha fatta ad entrare nel
Consiglio regionale. Candidato
nella lista del PdL, De Bona ha
totalizzato 5.750, superato da
Dario Bond con 9.246 preferenze, dopo essere stato presidente
provinciale per 14 anni, assessore regionale ai flussi migratori
per 5 ed aver ricoperto tante cariche amministrative e politiche.
De Bona, quali valutazioni dà del
suo risultato alle elezioni del 2829 marzo?
Il risultato personale ha un risvolto positivo, perché ho raddoppiato il numero di preferenze rispetto alle elezioni precedenti. E di questi ringrazio i 6 mila elettori che mi hanno dato fiducia. Ma c’è stato chi ha preso
3 mila preferenze più di me, e
quindi è stato eletto. Rispetto a
Bond io avevo due svantaggi: innanzitutto io non ero organico al
PdL, mentre Bond è stato tra i
fondatori e militanti da sempre;
e poi Bond è stato agevolato dal
fatto di essere l’unico candidato
nel Feltrino ed è risaputo che “il
Feltrino vota feltrino”.
Come giudica la scelta di una
Giunta regionale senza bellunesi?
È stato fatto un errore. È vero che
“Attenti alle riserve indiane”
l sanpolese Vendemiano Sartor è
Imettendosi
entrato in giunta regionale, dida presidente di Con-
fartigianato del Veneto, dopo le elezioni della primavera 2008, quando l’assessore all’economia Fabio
Gava è stato eletto al Senato. Dopo
21 mesi da assessore, lascia Palazzo Balbi senza ricandidarsi.
Assessore Sartor, che bilancio tira
di questa esperienza?
Sicuramente positiva: per i miei
precedenti incarichi conoscevo la
macchina regionale e i dirigenti, e
avevo lavorato spesso a fianco di
Fabio Gava quindi l’inserimento è
stato facile e non c’è stata interruzione. Quello che non conoscevo,
e che mi ha sorpreso negativamente, è il tempo che si perde nel rapporto Stato–Regioni. C’è la necessità di riforme strutturali, di cui il
federalismo fiscale deve essere la
conseguenza. Le risorse vanno redistribuite, ma non usciremo dalla
crisi se non alleggeriremo i costi
centrali e se non daremo chiarezza
di compiti.
Per fare l’assessore all’economia,
però, non è stato il momento più
propizio...
Quando potevamo procedere con
l’esecuzione della programmazione, è arrivata una crisi economica
che ha portato numerosi elementi
di necessità. Chi amministra la cosa pubblica, ma anche un’attività economica o una famiglia deve avere una visione un po’ “strabica”: un
occhio al contingente e all’emergenza, l’altro alla programmazione:
purtroppo siamo stato costretti a
vivere questa emergenza. Per fortuna la Regione col suo Piano di
Sviluppo le linee le aveva già tracciate.
Comunque è soddisfatto di quanto
è stato fatto?
Sì, abbiamo impegnato l’80% delle
risorse disponibili, e anche a livello legislativo abbiamo fatto passi
importanti, ed altri sono già pronti. In 15 anni nessun amministratore ha mai avuto problemi perché
qualche decisione era stata presa
male. E siamo la Regione col maggior rapporto tra bilancio di previsione e consuntivo: ciò significa che
ci siamo mossi concretamente come un’impresa privata e che il bilancio di previsione non era elettorale, ma serio!.
Crede che ci sarà continuità?
Spero di sì, perché se si parla di
competitività, al di là delle schermaglie elettorali spero che ci sia
buonsenso, conciliando ragione e
sentimento. Se si interpreta il sentimento in questo momento di cri-
tro Veneto costituito dai 4 milioni di veneti nel mondo.
È stata costruita una rete di contatti con i nostri conterranei - ad
esempio in Brasile - che ora può
essere un’opportunità interessante per i nostri imprenditori: è
una riserva che altri Paesi non
hanno.
Rimpianti?
C’è il dispiacere per non essere
giunti ad approvare la nuova legge sugli immigrati. Quella vigente è vecchia, fatta quando gli stranieri in Veneto erano appena 20
mila. Spero che quel testo venga
recuperato e presto portato in
Consiglio.
Ho visto che ora il referato è stato accorpato ad altri più importanti: l’augurio è che venga dedicato a questo ambito tutto il
tempo che serve.
Cosa farà adesso?
Sto recuperando un poco, dopo
tanto lavoro. Ho raccolto tanti
materiali, buoni per scrivere diversi libri, se volessi. Ho anche la
mia attività professionale a cui
dedicarmi con un po’ di più tempo, considerando anche che sono vicino alla pensione. E in tutti questi anni ho accumulato tante cose che finora non sono riuscito a fare: chissà che adesso ci
riesca.
Franco Pozzebon
Vendemiano Sartor
c’è spazio è inutile correre. Fermo
restando che la campagna elettorale è stata fatta comunque».
Ed ora che farà Vendemiano Sartor?
«Torno a lavorare. Certo dopo questi anni d’impegno penso che la mia
esperienza potrebbe ancora tornare utile: mi sono sempre trovato a
mio agio nei luoghi di amministrazione perché non mi sono mai allontanato dal lavoro (solo in questi
21 mesi ho avuto un incarico che
non mi permetteva di conciliare lavoro con ruolo), e quindi davo risposte a problemi che conoscevo.
Alessandro Toffoli
Economia
18 aprile 2010
I PROGETTI DI REIMPIEGO
DI UNINDUSTRIA
A TREVISO LA FESTA
DEL GELATO DI MARCA
nimpiego e FormazioU
ne Unindustria Treviso stanno raccogliendo le
ovità esclusiva della
N
settima rassegna “Gelato di Marca”, promossa
adesioni ai progetti di
reimpiego dedicati ai lavoratori in mobilità dal
settore metalmeccanico e
automotive, finanziati dal
Fondo sociale europeo e
approvati dalla Regione.
Le attività previste sono di
tipo informativo (infor-
mazioni sull’iniziativa, colloqui conoscitivi e stesura
del curriculum), incontri
di orientamento, formazione e ricerca attiva e accompagnamento al lavoro.
Per informazioni e adesioni: Unimpiego, telefono
0422-916461/477, e-mail
[email protected],
web www.unimpiego.it.
sabato 17 e domenica 18 aprile in piazza dei Signori
a Treviso dai gelatieri di
Confartigianato della Marca, sarà il gelato prodotto
con latte senza lattosio, in
collaborazione con la latteria Soligo, che sarà presentato nel corso della ker-
messe. Saranno presenti
nello stand di piazza dei Signori i maestri del gruppo
decorazioni artistiche di
Portogruaro, che metteranno a disposizione del
pubblico la loro abilità nella lavorazione di frutta e
verdura con dei minicorsi
per apprendere le tecniche
decorative per piatti da
portata e coppe gelato.
9
13 aprile 2010:
anche oggi un morto sul lavoro.
Vincenzo Rosardo, 68 anni,
operaio caduto a Ceggia.
IL NUOVO PROSECCO DOCG NON ARRIVA ALL’ORO A
VINITALY, CHE PREMIA INVECE TANTI VINI DIOCESANI
Docg solo d’argento
C
on lunedì 12 aprile
s’è chiuso a Verona
il 44º Vinitaly, la più
grande rassegna mondiale
dei vini. L’edizione di quest’anno ha visto la presenza di ben 4.200 espositori
da Oceania, America, Europa e Africa. La rassegna
s’è chiusa con i consueti
“chiari&scuri”. Già, di vino
nel mondo ce n’è fin troppo, ma se è buono, onesto
e genuino non c’è crisi che
tenga! Di vino buono e onesto se ne produce parecchio anche in diocesi
nostra, ben premiata anche quest’anno dal Concorso enologico internazionale.
Cominciando dai bianchi,
troviamo a sorpresa una
“gran medaglia d’oro” per
lo spumante brut “9.5 cold
wine” dell’Astoria vini, prodotto in “Val de Brun” nel
comune di Refrontolo. Il
“9.5 Cold Wine” è un brut
a base di Prosecco e Chardonnay che, come dice il
GRAN MEDAGLIA
D’ORO
allo spumante brut
“9.5 cold wine” di
Astoria, prodotto a
Refrontolo a base
di Prosecco e
Chardonnay, di
soli 9,5 gradi
nome stesso, offre il piacere di un buon spumante italiano con un grado alcolico di soli 9,5 gradi! Non
c’è stato invece l’atteso botto “d’oro” del Prosecco
Docg (“g” quale garanzia
assoluta). Assegnata quindi al “Docg” solo una medaglia d’argento, vinta da
Graziano Merotto di Col
San Martino con il Valdobbiadene
Prosecco
Docg Superiore dry “La
primavera di Barbara”
2009.
Medaglia d’oro invece ad
Agostino e Lamberto Bellussi di Tezze di Piave, con-
SI RACCOGLIE IL CAPITALE SOCIALE
Una bcc a Belluno
el Trevigiano (ma anN
che nel Pordenonese e
nel Veneziano) la realtà delle banche di credito cooperativo è affermata e ben conosciuta anche dalla gente:
banche cosiddette “del territorio” che sul territorio vivono e investono.
A Belluno questa realtà non
c’è, in provincia c’è solo la
Cassa rurale e artigiana di
Cortina d’Ampezzo e delle
Dolomiti, che però non arriva nel capoluogo e nella
Valbelluna: si sa che per legge queste banche possono
aprire nuove filiali solo in
paesi confinanti con quelli
dove già esistono, quindi prima di arrivare a Belluno... A
Belluno c’è anche la filiale di
Banca Prealpi, che però è
trevigiana di Tarzo.
“Perché i bellunesi non si co-
stituiscono in banca con credito protetto, che offra prodotti per la famiglia e per le
piccole imprese, diventando
da soci i padroni della loro
banca?” Questo lo spirito
con cui è nata l’idea della Bcc
di Belluno e Feltre che si sta
costituendo. Si è ora nella fase della raccolta di capitale
sociale: l’obiettivo da raggiungere sono 5 milioni di
euro. Nella decisione di far
nascere una nuova banca c’è
anche il dato che la raccolta
in provincia di Belluno sia
una tra le più alte d’Italia. Vittorio Veneto è direttamente
interessata, anche perché è
comune confinante con Belluno (... via Visentin).
«Chiunque versa qualche
soldo – spiega Marco Caliandro, vittoriese direttore
della Confcooperative di
quistata con il Veneto Igt
Raboso rosato frizzante
“L’Insolito” 2009.
In tema di bollicine di Raboso, a Vinitaly c’erano anche quelle di Giorgio Cecchetto, ancora di Tezze di
Piave, col nome di “Rosa
Bruna” (spumante ottenuto dal metodo classico).
“Diòl” è invece lo spumante ancora di Raboso prodotto a Carpesica dai Cosmo di “Bellenda”, «lasciato maturare in bottiglia per
24 mesi» ed ottimo poi con
lo stoccafisso e il baccalà.
Contenti pure i Salatin dell’omonima casa vinicola di
Cordignano, che con il loro Colli trevigiani Igt Marzemino frizzante 2008
hanno ricevuto una bella
“gran menzione”! Soddisfatta inoltre la principessa Isabella Collalto de Croy
per la grande curiosità e
bontà suscitate dal suo rarissimo “Rosabianco” da uva Manzoni Rosa 1-50
(Trebbiano x Traminer aBelluno – diventa socio e
conta per uno, a prescindere dal versamento. Dal punto di vista operativo, la nuova Bcc si rivolgerà a famiglie,
piccole e medie imprese, artigiani, anche allo scopo di
riattivare l’economia. Dal
nostro punto di vista, sosteniamo questo progetto perché le Bcc rappresentano il
nostro mondo e i nostri valori».
In queste settimane si stanno organizzando incontri
formativi con la popolazione. L’eventuale versamento
avviene quando si va dal notaio a firmare: se poi alla fine la banca non si riesce a
costituire, i soldi versati vengono restituiti con gli interessi, mentre se l’operazione va in porto il denaro diventa capitale sociale, come
qualsiasi quota di società.
Per informazioni telefonare
alla sede del comitato promotore in Belluno, viale
Fantuzzi 11/a, telefono
0437-942517 o 0437942516.
romatico). Non ha poi sofferto della cosiddetta crisi
da Docg Prosecco (Docg di
collina sfuso a 1,40 euro il
litro, mentre il nuovo Doc
Prosecco delle “basse” a
1,30 il litro!) il “Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg”, che ancora in vasca è oggi stimato sopra gli
8 euro il litro, contro i 5-6
euro della vendemmia
2008. Col Superiore di
Cartizze, le “Terre di San
Paolo e Giorgio Polegato di Astoria
Venanzio Fortunato” di
Valdobbiadene si sono aggiudicate poi la bella e importante medaglia d’oro
della prestigiosa “Los Angeles International Wine &
Spirits Competition”.
Infine, delle presenze ben
consolidate al Vinitaly sono anche la “Pieve di Campoli” (specialmente col
Chianti Docg) e “Cenetae”
(soprattutto per il Prosecco Doc e ora Docg), aziende agricole degli Istituti
diocesani per il sostentamento del clero rispettivamente di Firenze e di Vittorio Veneto, con l’obiettivo di un’alta qualità ma ad
un prezzo equo.
Mario Sanson
18 aprile 2010
SABATO 24 ALLE 20.30 IN CATTEDRALE
Veglia per le vocazioni
PELLEGRINAGGIO DEI SACERDOTI
Con il Vescovo
ad Ars
S
ubito dopo Pasqua, dal 6
all’8 aprile, un gruppo di
22 sacerdoti guidati dal
vescovo Corrado ha partecipato al pellegrinaggio in Francia organizzato dalla nostra
diocesi per conoscere e approfondire figure significative di sacerdoti santi. A cominciare dal beato Antonio
Chevrier, amico del santo Curato d’Ars, fondatore dell’associazione dei “preti del Prado”
vicini ai poveri e abbandonati,
associazione oggi diffusa in tutto il mondo. Père Chevrier ci è
stato presentato da monsignor
Martino Zagonel e da père Robert Daviaud, responsabile generale dell’Opera. Nato nel
1826 e ordinato prete nel 1850,
visse in uno dei quartieri operai poveri e turbolenti della periferia di Lione, la Guillottière,
dove accolse in una grande sala da ballo denominata Prado,
giovani adolescenti abbandonati e vagabondi esclusi dalle
lezioni scolastiche. Preparò al-
Visitati anche i luoghi
di père Chevrier
e san Francesco
di Sales. Ad Ars
meditazione
del Vescovo,
celebrazione della
messa e dei vespri
la prima comunione dal 1860
al 1879 circa 2.400 ragazzi e ragazze. L’opera vive della Provvidenza. Père Chevrier insegnò
che il prete, guardando a Cristo nel presepio, è un uomo
spogliato; contemplando il Calvario è un uomo crocifisso; adorando l’Eucaristia è come
Gesù, un uomo mangiato. È
stato beatificato da Giovanni
Paolo II il 7 ottobre 1986.
Tappa fondamentale è stata
certamente Ars, paesino allora
di 300 abitanti dove ha vissuto
umilmente il santo Curato Giovanni Maria Vianney, nato nel
1786, patrono di tutti i parroci
ARS: il vescovo Corrado con i sacerdoti che hanno preso parte al pellegrinaggio
SABATO 24 CONVEGNO TRIVENETO
Crisi economica,
sfida da accogliere?
la nostra diocesi a ospitare
È
quest’anno il pellegrinaggio-studio delle Consulte dio-
cesane delle aggregazioni laicali del Triveneto. L’evento, che
è in programma sabato 24 aprile, si articolerà in due fasi: al
mattino un convegno sul tema
“Crisi economica: una sfida da
accogliere?”; al pomeriggio visita a Serravalle e all’abbazia di
Follina dove verrà celebrata la
messa.
Il convegno inizierà alle 9.30.
Dopo il saluto del vescovo Corrado e del vescovo Beniamino
Pizziol, delegato della Conferenza episcopale triveneta per
i laici, monsignor Giuseppe
Dal Ferro, dell’Istituto Rezzara di Vicenza, terrà una lezione su “Il Nord-Est e la crisi economica: nuovi stili di vita?”.
Seguiranno il dibattito e due
del mondo. Qui operò per 41
anni, vivendo il Vangelo con i
suoi doni di profezia e umile
bontà, accogliendo al suo confessionale per ore e ore fedeli di
tutta la Francia. Dopo un video
e una meditazione tenuta dal
nostro Vescovo, abbiamo concelebrato la messa nella cripta
sotto l’Arca che contiene il corpo del Santo e visitato la sua sobria canonica in una giornata
ricca di emozioni e preghiera.
Verso sera siamo saliti al santuario de Notre Dame de la
Fourvière che sovrasta Lione
per celebrare i vespri.
L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato ad Annecy, in Alta Savoia, alla conoscenza di san
Francesco di Sales, nato nel
1567, patrono dei giornalisti e
del nostro Seminario di Vittorio Veneto, e a santa Francesca
di Chantal, che iniziò con lui
l’esperienza e il carisma delle
suore della Visitazione. Abbiamo conosciuto così la dolcezza e la grandezza d’animo di
quest’uomo che riportò alla fede cattolica, come vescovo di
Ginevra esiliato ad Annecy,
tanti fedeli fattisi protestanti.
Seppe coinvolgere non solo la
santa di Chantal, ma migliaia
di persone, nella sua opera di evangelizzazione, di colloqui
personali, di visite ai malati, di
carità e affabilità a tutta prova.
Nel ritorno abbiamo potuto
ammirare lo stupendo ghiacciaio del Monte Bianco, carichi
di una significativa ricchezza
spirituale da condividere con
tutti.
Don Brunone De Toffol
testimonianze, la prima delle
Acli di Treviso su “Una sfida agli stili di vita: sobrietà, consumo critico, welfare locale”, e
la seconda da parte dei Focolari su “Il valore del tim come
proposta economica”. Dopo il
pranzo ci sarà una visita a Serravalle e la conclusione all’abbazia di Follina, dove monsignor Pizziol presiederà, alle
16.30, la celebrazione eucaristica.
«La crisi pesa profondamente
in termini di disoccupazione e
di incertezza per il futuro –
spiega monsignor Dal Ferro –.
Gli analisti avvertono che essa
non è passeggera e richiede
nuovi stili di vita, se non si vuole che diventi strisciante, a fasi alterne. Il convegno si propone di ripensare al contributo che la cultura veneta ha of-
abato 24 aprile, alle 20.30, tutta la diocesi è invitata a raccogliersi
Sla tradizionale
nella chiesa Cattedrale, insieme al vescovo Corrado, per vivere
Veglia di preghiera per le vocazioni. La veglia continuerà con l’adorazione eucaristica in Seminario lungo tutta la notte e si concluderà la mattina di domenica 25 aprile, 47ª Giornata
mondiale di preghiera per le vocazioni, con le lodi alle 7.30. I gruppi ed eventualmente i singoli che
desiderassero dedicare un tempo
di preghiera nella notte hanno la
possibilità di essere ospitati e alloggiati in alcune camere messe a
disposizione dal Seminario. Per
prenotarsi rivolgersi a don Gianluigi Papa (telefono 349-8792690;
mail [email protected].) o in
Seminario (0438-948411).
VENERDÌ 30 APRILE ALLE 14.30 IN SEMINARIO.
CONCLUSIONE CON MESSA DEL VESCOVO
Festa dei chierichetti
arrivato anche quest’anno il
È
momento del grande raduno
di tutti i chierichetti, chieri-
mazione. Non preoccupatevi
per il risultato: abbiamo già notato il grande impegno che ci avete messo, e questo è il premio
più importante! Dopo le fatiche
per superare le varie prove, ora
vi aspettiamo entusiasti e numerosi in Seminario. Fin dalle
14.30 sarete accolti e potrete entrare nel clima della festa. Ci
sarà un crescendo di proposte
tra canti, bans, teatro, attività e
gioco, fino al momento culminante, la processione verso la
Cattedrale e la celebrazione della messa presieduta dal nostro
vescovo Corrado. Al termine
verranno assegnati il Palio 2010
e altri riconoscimenti ai vari
gruppi. Dopo un meritato spuntino in Seminario, il pomeriggio
insieme terminerà per le 18.30
circa. Raccomandiamo a ciascun partecipante di portare
con sé un cappellino per difendersi dal sole che speriamo ci
accompagni per tutto il pomeriggio.
Educatori, giovani e ragazzi
del Seminario
ferto al decollo economico degli anni Settanta, cultura fortemente ispirata al cristianesimo, e ci si chiede se essa possa ancora aiutare a uscire dalla crisi. L’incontro di Vittorio
ha lo scopo di maturare insieme, a livello Triveneto, un pensiero comune sulla situazione
sociale delle nostre regioni, interrogandosi sul contributo
che i cristiani possono dare per
una soluzione umana e cristiana dei problemi emergenti».
«È la prima volta che questo
incontro viene fatto a Vittorio
– aggiunge Dante Dal Cin, presidente della Consulta diocesana –. La nostra Consulta già
da tempo si sta preparando a
questo appuntamento. Abbiamo approfondito quest’anno il
significato e il ruolo delle vocazioni e dei ministeri nella co-
Il pellegrinaggio-studio
è promosso dalle
Consulte diocesane
delle aggregazioni
laicali di tutto
il Triveneto. Al mattino
convegno in Seminario
e nel pomeriggio visita
e messa all’abbazia
di Follina
chette e ministranti della nostra
diocesi. La festa è in programma per venerdì 30 aprile prossimo, presso il Seminario di Vittorio Veneto. Il tema che fa da
sfondo al pomeriggio che condivideremo insieme è “Ho una
bella Notizia… Io L’ho incontrato!”, che è lo slogan della
Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2010. Da
questo tema hanno preso forma le tre prove del Palio, che
verrà assegnato al gruppo di
chierichetti che avrà dimostrato la maggiore abilità, collaborazione, creatività, profondità
nell’affrontare le attività proposte, riguardanti il profilo biografico del santo Curato d’Ars,
la ricerca di belle notizie attorno a noi e la vita in Seminario.
Sono già stati consegnati in Seminario i lavori dei chierichetti di alcune parrocchie e ora si
attendono, entro il 21 aprile,
quelli che sono in fase di ulti-
munità ecclesiale e civile, secondo il Piano pastorale diocesano. Con insistenza il Magistero della Chiesa sollecita i
laici ad essere presenti, con coraggio e creatività intellettuale, nei posti privilegiati della
cultura, affrontando le grandi
sfide del mondo d’oggi. Tra
queste la crisi economica e finanziaria».
Chiesa
18 aprile 2010
SABATO 17 A NAZARETH TRA LA BASILICA
DELL’ANNUNCIAZIONE E LA BASILICA DI MOTTA
Uno storico gemellaggio
S
abato 17 aprile a Nazareth
si celebra il gemellaggio
tra le basiliche della SS.
Annunziata (Annunciazione) e
quella di Motta di Livenza. La
cerimonia avviene nell’ambito
del pellegrinaggio in Terra Santa promosso dai frati di Motta,
cui partecipano una quarantina
tra religiosi, sacerdoti e laici.
Il gemellaggio attiverà nuove
relazioni tra le due realtà. Le linee di sviluppo di tali relazioni
sono state definite dai superiori delle rispettive comunità: la
preghiera: durante le feste del 9
e del 25 marzo sarà presentata
un’intenzione di preghiera per
le rispettive comunità; la carità:
viene avviato un progetto di solidarietà e sviluppo: si inizierà
con un’attività di tirocinio professionale rivolto ai giovani di
Nazareth; il dono: la concessione alla basilica di Motta, in
occasione del Giubileo mariano, del dono prezioso di una
“reliquia” della basilica di Na-
Il vescovo Giacinto Boulos Marcuzzo
zareth; la stima reciproca verrà
promossa mediante visite orientate alla conoscenza del
messaggio dei luoghi di Nazareth e di Motta; l’amicizia: verrà
costituita l’associazione italiana
“Amici di Nazareth” con l’impegno di diffondere lo “spirito
di Nazareth”.
Parteciperà all’evento anche il
vescovo Giacinto Boulos Marcuzzo, vescovo di Nazareth, vicario patriarcale per Israele e originario di San Polo di Piave:
«Sento molto forte l’impatto del
giubileo del santuario della Ma-
donna dei Miracoli – racconta
il Vescovo –. Sento l’impatto
personalmente perché in famiglia abbiamo avuto due casi, di
papà e sorella, che noi riteniamo miracolosi; quindi come
missionario in Terra Santa, perché c’è una relazione unica e
speciale tra la diocesi di Vittorio Veneto e il patriarcato di Gerusalemme; infine come vescovo a Nazareth, per il rapporto
mariano particolare e bello che
c’è tra il santuario dell’Annunciazione e il santuario mottense».
Una visita del Vescovo in Italia
è prevista per il mese di luglio,
quando a Motta sarà celebrato
il giubileo dei Cavalieri del Santo Sepolcro del Veneto. Monsignor Marcuzzo presiederà personalmente la celebrazione e
con lui ci sarà una delegazione
della Terra Santa. L’evento sarà
articolato in un intenso programma che durerà due giorni.
AF
IL VESCOVO CORRADO ALL’ASSEMBLEA DIOCESANA
DAI SEMINARISTI UN SUSSIDIO
PER IL ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO
l tradizionale “Fioretto nel
Isione
mese di maggio” è un’occapreziosa per riscoprire la
discreta e insostituibile opera
della Vergine Maria nella vita
della Chiesa e nel cammino di
salvezza di ogni cristiano. Maria è colei che ci
porta a Gesù; è la
Madre che indica
nel suo Figlio colui che rivela il Padre; è la Vergine
che invita ogni cristiano a fare di se
stesso un dono a
Dio e ai fratelli, secondo la vocazione ricevuta.
Proprio per sostenere e valorizzare
la preghiera del
Santo Rosario nel
mese di maggio –
e incoraggiarne la
diffusione –, anche quest’anno gli studenti di
Teologia del nostro Seminario
diocesano, hanno preparato un
piccolo sussidio, intitolato “Maria, Beata Vergine dei Miracoli,
prega per noi”, con evidente riferimento al quinto centenario
dell’apparizione della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza. È un modo con il quale
essi manifestano la loro vicinanza ad ogni famiglia, soprattutto là dove vi siano situazioni
particolarmente difficili e ammalati; testimoniano la gioia del
cammino che hanno intrapreso
verso il sacerdozio; chiedono la
preghiera di tutti
per quei ragazzi e
giovani che sono
chiamati a diventare preti per la
nostra Chiesa diocesana e per le
missioni che essa
sostiene in Brasile
e in Ciad. Le meditazioni offerte
dai seminaristi e
dai loro educatori
prendono spunto
dai pensieri del
santo
Curato
d’Ars, vista anche
la concomitanza
con l’Anno sacerdotale indetto da papa Benedetto XVI.
Il sussidio è disponibile alla libreria del Seminario di Vittorio
Veneto e alla libreria del santuario di Motta di Livenza.
L’intercessione di Maria ci accompagni a vivere da “uomini
nuovi” la Pasqua che abbiamo
da poco celebrato.
VENERDÌ 23 APRILE AL TONIOLO DI CONEGLIANO
SU INIZIATIVA DELLA PASTORALE GIOVANILE
“Catechisti, custodite
Don Milani a teatro
la chiamata che vi è stata rivolta” L
n segnalibro in cui un sigilU
lo in ceralacca fa risaltare un
rosso ramo di mandorlo in fiore,
accompagnato da una frase tratta del libro del profeta Geremia,
è quanto si sono portati a casa
catechisti e animatori di gruppi
giovanili e vocazionali dall’Assemblea unitaria diocesana. Tutti hanno fatto ritorno nella loro
quotidianità un po’ più arricchiti, dal segno sì, ma anche dalle
parole del vescovo Corrado, della biblista suor Grazia Papola e
del direttore dell’Ufficio catechistico diocesano don Andrea Sech. «Quanto ci è stato detto oggi – è stato il commento di diversi partecipanti – ci ha riempito il cuore e ci ha dato nuova
spinta per continuare il nostro
impegno, disseminato a volte di
difficoltà. Incontri come questo
dovrebbero essere organizzati
più spesso!».
Ad aprire il pomeriggio il Vescovo, che ha introdotto il tema
scelto in linea con il Piano pastorale: “Dio veglia sulla nostra
vocazione”. «A voi catechisti e a-
nimatori – ha detto monsignor
Pizziolo, nel ringraziarli per
quanto fanno – è chiesto di custodire la chiamata che vi è stata rivolta nella certezza che è il Signore stesso che veglia e custodisce voi. Vi è domandato di essere testimonianza viva della bellezza e della Verità. Verità che ci
precede, ci accompagna e ci segue».
La biblista suor Grazia Papola,
docente all’Istituto superiore di
scienze religiose di Verona, ha
quindi fatto risuonare la Parola
e ha fatto parlare la vita, partendo dal racconto della vocazione
profetica di Geremia. Di fronte
all’imperativo di Dio che chiama,
ha sottolineato suor Grazia, la risposta dell’uomo si presenta come un’obiezione. «L’obiezione –
ha detto la biblista – è intesa come la difficoltà di non essere in
grado di portare a compimento
il compito affidato». Dio, a questo punto, conferma la chiamata, assicurando la sua presenza.
«Dio non accusa e non rimprovera mai chi fa l’obiezione, piut-
Il segno donato ai catechisti
SUOR PAPOLA
Il Signore, come ha fatto
con Geremia, ci dice:
io sono con te, veglio
su di te, ti permetto
di superare la paura
tosto lo riconferma nell’incarico». Una chiamata è inoltre sempre legata a una storia, agli altri,
a Dio. Ogni vocazione è sempre
un “essere per…” mai un qualcosa di individuale. «La vocazione
– ha concluso suor Grazia – realizzata da Dio è una chiamata che
continua per sempre. Il Signore,
come ha fatto con Geremia, ci
dice: io sono con te, veglio su di
te, ti permetto di superare la paura, il tuo assenso è abitato oggi
dalla mia presenza. Io ti accompagno, non sei tu il protagonista
assoluto. Quanto realizzi lo compi con me».
Don Andrea ha quindi guidato
la preghiera, con le parole e con
i segni. Catechisti e animatori
hanno così provato il gusto di
immergere la mano nell’acqua
santa per confermare i loro battesimo, di porre dei semi sulla
terra simbolo del loro operare
per diffondere la Parola di Dio, di
ricevere il mandato per partire
nuovamente e rispondere ancora una volta alla chiamata ad essere «testimonianza viva della
Verità e della bellezza».
Gerda De Nardi
11
a Conferenza episcopale italiana ha deciso di dare al tema dell’educazione una particolare attenzione nel prossimo decennio. La scelta testimonia come la Chiesa italiana desideri
guardare avanti, al futuro, e questo significa una vera attenzione
ai giovani e come essi accolgono
il Vangelo. Ma c’è, in questa scelta, anche l’attenzione a non cadere nell’errore di considerare i
giovani un problema.
Non è così! Caso mai la
questione è come gli adulti possano trasmettere alle generazioni che li
seguono ciò che hanno
scoperto essere importante per la vita, di valore. E il dono di maggior
valore da trasmettere è,
per noi credenti, la fede.
La pastorale giovanile della forania di Conegliano propone allora due straordinari appuntamenti per riflettere insieme sul
tema dell’educazione. Del secondo parleremo più avanti, il
primo sarà questa settimana. Più
di tante parole, spesso, è la concretezza di un testimone la via
più efficacie per ragionare su temi così impegnativi.
Don Lorenzo Milani è un prete
che ha aperto con decisione nuove strade su questo tema. Con il
coraggio e la forza della verità del
Vangelo, da un minuscolo paesetto dell’Italia del dopo guerra è
riuscito a tracciare un solco che
ha segnato il modo di educare fino ad oggi. E ha ancora molto da
dire! Attirandosi non poche critiche e incomprensioni, don Lo-
renzo ha anticipato le questioni
del ’68 e le ha superate, non accontentandosi della protesta sterile, ma cercando risposte adeguate. A fronte di una educazione povera di dialogo e spesso
troppo preoccupata di difendere la forma a dispetto del significato, il prete fiorentino ha elaborato il metodo educativo fondato sul farsi consapevoli e responsabili. Il suo motto sarà “I
care” (mi sta a cuore), in
contrapposizione con ogni forma di menefreghismo.
Ci sembra opportuno,
quindi, mettersi alla
scuola di un tale testimone. Ancor oggi il suo lavoro e i suoi scritti (“Lettera ad una professoressa”, “L’obbedienza non è
più una virtù” sono i più famosi)
hanno molto da insegnarci sul
tema dell’educazione. Ma come
dicevamo, spesso le troppe parole nascondono il messaggio più
che scoprirlo, allora diamo spazio a un altro linguaggio: il teatro! Venerdì 23 aprile, alle 20.45,
all’auditorium Toniolo di Conegliano, ci sarà proprio questo: uno spettacolo teatrale sul prete
di Barbiana intitolato “La Lettera. Don Milani a Barbiana”, portato in scena dal Teatro Stabile
dell’Innovazione di Verona. Il
prezzo del biglietto è un incoraggiamento ad esserci (2,50 euro) perché quando parliamo di
educazione... parliamo del nostro
futuro! E come Chiesa dobbiamo essere interessati.
Don Paolo Cester
12
Chiesa
18 aprile 2010
A FONTANELLE “I CANTIERI” DELLA PASTORALE SOCIALE
Amministratori
si diventa
L’
ultimo tratto di strada
della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico è un corso chiamato “I Cantieri”. Ad esso può iscriversi chi ha già frequentato
il biennio che introduce alle questioni fondamentali riguardanti
la società, ma anche chi è interessato solamente alla problematica specifica di questo corso.
Tratta infatti dell’amministrazione pubblica a livello locale,
cioè dei nostri comuni. L’impostazione è prevalentemente pratica, come suggerisce il nome
“Cantieri”. Aiuta ad apprendere il
funzionamento della macchina
amministrativa, esaminandone i
diversi aspetti e la legislazione
che la regola. Si impara a leggere un bilancio comunale, a capire i vari ruoli, le funzioni pubbliche di cui un comune deve farsi carico, con un particolare ri-
CASA SPIRITUALITÀ:
ESERCIZI
PER RELIGIOSE
a Casa diocesana di spirituaL
lità “San Martino” comunica
che il previsto corso di esercizi spirituali per laici, programmato per
il 30 aprile prossimo fino al 2 maggio, non avrà luogo a causa di scar-
Antonio Giandon responsabile dei “Cantieri”
guardo ai servizi sociali e alla custodia dell’ambiente. Studia anche l’evoluzione che l’amministrazione dell’ente locale ha subìto in questi ultimi anni e le questioni aperte per dare ad essa una maggiore caratterizzazione
democratica.
Comprende dodici incontri di
due ore ciascuno dalle 21 alle 23,
ogni giovedì sera, presso la bi-
sità di adesioni. La Casa propone
invece un corso di esercizi spirituali per religiose di qualunque istituto, nel mese di giugno, e precisamente nei giorni da domenica 20 sera al pranzo di sabato 26.
Attualmente sono iscritte circa 10
religiose: le adesioni sono aperte
fino ai primi giorni di giugno. Predicatore: padre Vincenzo Bonato,
dei camaldolesi dell’Eremo di S.
blioteca comunale di Fontanelle.
I docenti sono esperti teorici di
amministrazione pubblica, ma
soprattutto operatori nei vari settori che presentano la loro esperienza analizzata criticamente
per rilevarne gli esiti positivi, ma
anche le difficoltà, i problemi aperti e i tentativi di soluzione.
Il corso “I Cantieri” rappresenta
un valido aiuto per chi vuole capire meglio il funzionamento di
un ente che lo tocca da vicino,
ma soprattutto per chi vuole provare ad impegnarsi in questo
campo, che costituisce il primo
livello dell’impegno sociale e politico.
Il corso è già iniziato giovedì 15
aprile, ma c’è ancora la possibilità di iscriversi trovandosi giovedì prossimo, 22 aprile, nella sede di Fontanelle o telefonando
ad Antonio Giandon 3333037545.
Annullato il corso
di esercizi sprituali
per laici previsti
dal 30 aprile
al 2 maggio
Padre Antonio Scabio ministro
provinciale dei frati Minori
D
Padre Antonio Scabio
impegnativo, compito. Il neo
eletto ministro provinciale ha
45 anni, è originario di Thiene
(Vicenza), è stato a Motta di
Livenza per il postulantato, ha
emesso la professione solenne
nel 1997 ed è sacerdote dal
1999. È inoltre psicologo e psicoterapeuta. A Vittorio Veneto è responsabile, assieme al
a questione educativa e la
L
crisi di trasmissione della
fede è il tema del convegno
proposto per l’anno accademico 2009-2010 dalla Facoltà
teologica del Triveneto, in
programma venerdì 7 maggio, dalle 9 alle 18.30, nella sede centrale padovana della
Facoltà, in via del Seminario
29. Interverranno Giuseppe
Angelini, docente alla Facoltà
teologica dell’Italia settentrionale di Milano (Ancora la
questione educativa? Il senso
dell’educazione nella luce della fede); e Klaus Müller, docente dell’Università di Münster (L’identità cristiana: il
rapporto tra la trasmissione
della fede e l’educazione). Nel
pomeriggio il convegno proseguirà con la forma di laboratorio attraverso quattro sessioni dedicate rispettivamente a: Educazione e famiglia, Educazione e Bibbia, Educazione e spiritualità, Educazione interculturale nell’insegnamento della religione cattolica. Relazione conclusiva di
don Roberto Tommasi, pro
direttore del Ciclo di Licenzia
in Teologia pastorale della Facoltà teologica del Triveneto
(I nodi dell’educazione in
prospettiva pastorale).
Le iscrizioni vanno fatte pervenire entro venerdì 23 aprile
in Facoltà teologica del Triveneto, e-mail [email protected],
telefono 049-664116.
Giorgio di Bardolino (Vr), che
svolgerà il corso secondo lo stile
della lectio divina. Quota pro-capite 42 euro al giorno.
DAL 2001 ERA AL CONVENTO VITTORIESE DI S. FRANCESCO
a Vittorio Veneto alla guida di tutti i frati Minori
delle regioni Veneto e Friuli
Venezia Giulia. Padre Antonio
Scabio, dal 2001 al convento
vittoriese di San Francesco, è
stato eletto nuovo ministro
provinciale della Provincia Veneta di Sant’Antonio di Padova. È il territorio che ebbe come primo padre provinciale
proprio il grande santo portoghese inviato appositamente
da san Francesco d’Assisi.
Il Capitolo, composto da 51
frati riunitisi all’isola di Barbana, ha decretato chi farà da
guida all’ordine per i prossimi
anni e a Vittorio Veneto, nella
chiesa del convento, domenica scorsa è stata data ai fedeli
la notizia e si è pregato perché
il Signore assista e sostenga padre Antonio in questo nuovo,
PADOVA
LA CRISI
DI TRASMISSIONE
DELLA FEDE
guardiano, padre Alberto Boschetto, della fraternità che
svolge servizio ai consacrati e
sacerdoti in difficoltà.
Padre Antonio lascerà Vittorio
per Marghera. «Da Vittorio
Veneto mi porto via l’affetto dei
frati e di tante persone, i parroci della città, di cui ho un caro ricordo perché frequentavo
la congrega, il Vescovo – sottolinea –. Porterò con me anche l’aria sana: io amo molto la
natura e la mountain bike, qui
ho trovato il mio habitat naturale (una fragorosa risata ci
coinvolge tutti e due sapendo
che la sede della curia dove andrà ad abitare è a Marghera!).
L’augurio che faccio agli amici
vittoriesi è di vivere il Vangelo
in tutti i suoi aspetti, perché
non c’è alcun aspetto della vita che sia escluso dal Vangelo.
Tutti quelli che ho incontrato
e ai quali ho trasmesso il messaggio possano veramente fare del Vangelo sempre più la
guida e la luce della loro vita».
Al suo fianco ci sarà padre Mario Favretto, nato a Lorenzaga
di Motta di Livenza nel 1954.
Eletto dal Capitolo vicario provinciale, è stato guardiano a
Chiampo e a Motta di Livenza
dal 1992 al 1995, oltre che aver
già ricoperto l’incarico di ministro provinciale. Attualmente vive a Marghera ed è economo provinciale.
Tra i cinque consiglieri (definitori) è stato nominato infine
il quarantatreenne padre Fabio
Piasentin, di Vittorio Veneto,
ora impegnato nella pastorale
vocazionale a livello provinciale. Vive a San Pancrazio di
Barbarano, sede del Centro vocazionale provinciale e da alcuni anni Fraternità di accoglienza vocazionale.
Gli altri consiglieri del ministro provinciale sono i frati
Claudio Battagion, Maurizio
Vanti, Lorenzo Raniero e Aldo
Zerbinati. Il loro incarico all’interno del Definitorio durerà
tre anni.
Gerda De Nardi
Marco Pietrella
CONEGLIANO:
SERATA
CON OLIVERO
l Sermig di Torino si sta preImondiale
parando al 3º Appuntamento
Giovani della pace che
si svolgerà in due tappe, la prima a L’Aquila la sera del 27 agosto, la seconda a Torino nella
giornata del 2 ottobre. Il tema di
questo incontro è l’annuncio di
una buona notizia: “Il mondo si
può cambiare”. In vista dell’Appuntamento è stato predisposto
un cammino di preparazione,
fatto di incontri, preghiera, azioni e gesti concreti in aiuto ai
più poveri. Questo cammino
passa anche per la nostra diocesi: venerdì 16 aprile alle 21 all’auditorium Toniolo di Conegliano Ernesto Olivero, fondatore e animatore del Sermig,
presenterà l’Appuntamento.
Ulteriori informazioni sul sito
www.mondialedeigiovani.org.
PREMI A DUE
SCUOLE
DIOCESANE
abato 17 aprile, alle 10 al centro
Sbani”pastorale
“Card. Giovanni Urdi Zelarino (Mestre), si ten-
gono le premiazioni del concorso
“La scuola della comunità” promosso dalla Commissione scuola
educazione università della Conferenza episcopale del Triveneto.
La cerimonia di premiazione sarà
trasmessa su Telechiara sabato 24
aprile alle 21. In totale sono stati
129 gli elaborati partecipanti al
concorso. Tra i premiati anche alcune scuole diocesane: nella sezione scuole medie terzo posto per la
1ª dell’istituto “Brandolini Rota” di
Oderzo; nella sezione scuole superiori terzo posto per le classi 2ª A
e B del liceo sempre del “Brandolini Rota”; infine nella sezione Centri di formazione professionale terzo premio per la sez. Verde della
Nostra Famiglia di Treviso.
VITTORIO: VISITA
CANONICA ALLA
CONSOLATA
ercoledì 21 aprile “visita
M
canonica” alla sede dei
missionari della Consolata di
Vittorio Veneto. Arrivano alla
struttura di via Rizzera, cioè,
alcuni dei superiori generali,
le più alte cariche mondiali dei
missionari della Consolata. Il
programma prevede la messa
alle 19 seguita dal buffet condiviso, chiedendo ad ognuno
di portare qualcosa. Come
specifica padre Godfrey Msumange, sono invitati per la visita canonica tutti i gruppi che
fanno riferimento alla casa vittoriese, dal coro Tatanzambe
al Mission is possibile al gruppo di acquisto solidale. Per
informazioni:
[email protected], 0438-57060.
14
Chiesa
18 aprile 2010
Azione Cattolica
P
er più di due ore, venerdì
9 aprile, più di duecento
persone di età e provenienze diverse, hanno ascoltato con estremo interesse il professor Giuseppe Savagnone, editorialista di Avvenire, trattare
della possibilità di educare oggi. Molteplici e interessanti gli
spunti e le riflessioni, nati da più
di quarant’anni di insegnamento in un liceo di Palermo, da una grande passione per i giovani, la loro vita, il loro futuro.
Nella relazione, sviluppata con
ordine e coerenza, l’aggancio
con la realtà è stato puntuale e
accattivante. Il professor Savagnone ha riportato alcune espressioni tipo che denotano una concezione errata di educazione.
“Sono fatti miei”: ma noi sappiamo che nessuna scelta educativa può riguardare solo il singolo.
“Non ci sono problemi, ha tutti otto a scuola!”: dimenticando
che i giovani hanno bisogno di
avere e dare senso alla vita prima di tutto.
“Faccio il medico per realizzarmi”: credendo che la realizzazione di sé sia il fine, non la conseguenza della risposta a una
LABORATORI SABATO 17 APRILE
TRENTO
BREVI
Educare: una sfida
possibile
omenica 11 aprile ho partecipato alla gita-gemellaggio proposta
dall’Azione cattolica. La giornata si
prospettava incerta dal punto di vista
meteorologico ma i gitanti di varie età
– adulti, giovani, famiglie con bambini piccoli – sono partiti fiduciosi. Meta Trento, per un incontro dell’Azione cattolica vittoriese con quella trentina rappresentata dalla presidente
diocesana Fabiola, che ci ha accolti festosamente e accompagnati durante
tutta la giornata.
Prima tappa: messa nella chiesa del
Santissimo Sacramento, in cui abbiamo assistito alla presentazione di un
bel gruppo di cresimandi. All’uscita,
nel vicino oratorio abbiamo ascoltato
le vicende e la storia del Trentino con
particolari interessanti da conoscere.
Dopo il pranzo, vario e molto apprezzato, risultato della collaborazione delle due diocesi, abbiamo scoperto qualche aspetto artistico della città
con la visita alla vicina chiesa recentemente restaurata, al duomo (del
1200), in cui si trova la cappella del
Crocifisso, davanti alla quale sono stati firmati gli atti del Concilio di Trento (1545-1563), e il castello del Buonconsiglio.
Intenso, piacevole, gioioso l’incontro
fra adulti e bambini in particolare,
sempre disinvolti e allegri che, con la
loro presenza ci hanno fatto riflettere
sulla impellente necessità di volgere a
loro l’interesse, l’impegno specifico
guidato, perché sappiamo che ciò che
si riceve da bambini, sia in bene che in
male, resta per tutta la vita. A buon ripetere!
D
Percorso
formativo “Chi
ama educa”
chiamata.
La sollecitazione maggiore resta sempre quella del mettersi in
gioco continuamente, di un’educazione che diventa prima di
tutto auto-educazione: solo lasciandosi educare è possibile
prendersi cura in modo efficace di se stessi e degli altri.
Scuole per genitori, scuole per
insegnanti, percorsi formativi
strutturati, ogni opportunità
per mettersi insieme nel confronto, nella conoscenza, nella
ricerca.
Quanto mai idonea quindi, la
seconda tappa di “Chi ama educa”, il laboratorio che avrà
luogo sabato 17 aprile, sempre
in Seminario a Vittorio Veneto,
con inizio alle 16.30.
Ci si dividerà per ambiti e accanto alle categorie tradizio-
nalmente legate all’educazione
come educatori-animatori-catechisti, genitori, insegnanti, ci
sarà uno spazio riservato agli
“adulti”, a coloro, cioè, che a titolo diverso esercitano la responsabilità educativa, come
per esempio i nonni, gli zii, i padrini e le madrine, le babysitter.
Quanto emerso dai vari laboratori, coordinati dalla psicologa
Sonia Marcon, sarà portato in
assemblea nell’incontro successivo e costituirà la base di partenza dell’ultima relazione “Cura educativa: sfide e opportunità”, tenuta dalla dottoressa
Claudia Squizzato, salesiana,
venerdì 23 aprile prossimo.
Opportunità di formazione e di
crescita davvero da non perdere.
Elisa Moretto
RICORDIAMO I NOSTRI PRETI
La buona semina
di don Antonio
passati ormai due anni
SdondaonoAntonio
quando il nostro amato
Baccichetti ci ha
lasciati. Era il Giovedì santo
quando il Signore lo prese con
sé per sempre. Noi, assieme al
suo ricordo, custodiremo gelosamente ciò che ci ha insegnato e donato durante la sua
missione pastorale nella nostra parrocchia.
“Don Tonin”, così lo chiamavamo affettuosamente, era arrivato ad Arfanta nel settembre 1987 ed esattamente dopo
tre anni, ormai settantenne,
decise di ritirarsi, diventando
il nostro parroco emerito e
collaboratore prima del compianto don Lorenzo e, poi di
Don Antonio Baccichetti
don Angelo.
Uomo sempre mite, generoso,
disponibile, appassionato di
ricerche storiche, autore di
molti libri sulla storia di Arfanta, dalle sue origini (ricor-
diamo in particolare le tanto
amate “Ipotesi sul toponimo
Arfanta”, le storie dei vari dipinti presenti nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e
dei vari capitelli, alcuni dei
quali, da lui ristrutturati, con
grande orgoglio e dedizione).
Era anche molto legato ai ragazzi, soprattutto quelli da lui
battezzati, e agli anziani, dei
quali chiedeva sempre notizie.
Un uomo prima che un parroco, disposto all’ascolto, al dialogo, e anche per questo ben
voluto da tutti, grandi e piccoli.
Riusciva ad attirare l’attenzione di tutti i fedeli grazie alla
sua cultura che emergeva so-
LE ILLUSTRAZIONI DI SARMEDE A VICENZA
T
ra le tante iniziative legate al Festival biblico (Vicenza 27-30 maggio) segnaliamo la Mostra internazionale di illustrazioni
per l’infanzia “Ospiti e custodi del creato Immagini e storie dall’Africa” realizzata in
collaborazione con la Mostra di Sarmede.
Ottanta le opere realizzate da illustratori di
tutto il mondo: un tuffo nella natura immensa
e selvaggia del continente africano attraver-
so le fiabe dei suoi popoli. La mostra è allestita al Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30, Vicenza) dallo scorso 10 aprile e proseguirà fino al 23 maggio (orari: da martedì
a domenica dalle 16 alle 19.30; al mattino solo per gruppi e scolaresche su prenotazione),
per poi essere trasferita a ViArt (Contrà del
Monte 13) dal 27 maggio al 13 giugno (da
martedì a domenica dalle 10 alle 19).
Rachele Frare
prattutto durante le omelie e
faceva esclamare: “Che bello
ascoltarlo!”.
Tanto ha seminato nella nostra piccola comunità in più di
vent’anni: ha sempre posto
l’attenzione sull’unità dei fedeli in un’unica chiesa, sulla
cura dei particolari durante le
liturgie, sull’esortazione a non
mollare, a continuare a credere, anche quando risulta difficile.
Di una cosa andava però particolarmente fiero, l’annuale
“Convegno degli arfantesi”,
manifestazione da lui fondata, al suo arrivo, che riunisce
insieme, nel corso dei tradizionali festeggiamenti patronali di San Bartolomeo, arfantesi di ieri e di oggi che per
mille motivi hanno dovuto abbandonare Arfanta. Ad esso è
legato, a doppio filo, il Gruppo ricreativo, da lui sempre
sostenuto. In queste occasioni, egli non faceva mai mancare un piccolo libro che raccontasse la storia del nostro
piccolo paese e i suoi mutamenti nel corso degli anni.
Sabato 17 aprile, alle 16.30
in Seminario a Vittorio Veneto, la dottoressa Sonia
Marcon conduce i laboratori per ambiti educativi. Titolo dell’incontro “La nostra
vita: un’avventura educativa”. Venerdì 23 aprile, alle
20.30 sempre in Seminario
a Vittorio Veneto, si chiude
il percorso con la relazione
della dottoressa Claudia
Squizzato, dal titolo “Cura
educativa: sfide e opportunità”.
Festa unitaria
“Inòndàti di gioia” il titolo della Festa unitaria che l’Azione cattolica diocesana ha
messo in programma per
domenica 16 maggio, a Vittorio Veneto.
Adulti, giovani e Acr si troveranno per vivere insieme
la gioia della bella notizia,
cioè che Gesù è risorto.
Questo il calendario di massima della giornata: 9 accoglienza (Adulti e Acr ospiti
nel collegio San Giuseppe,
i Giovani in Seminario), 9.30
preghiera, 10 proposte e/o
giochi a seconda del settore, 12 pranzo al sacco in Seminario, 13 festa insieme nel
palazzetto del collegio San
Giuseppe, 14.30 messa in
Cattedrale, presieduta dal
vescovo Corrado.
Restauratore appassionato dei
nostri molti capitelli, tra i quali ricordiamo quello di San
Gaetano a Costa di Là, «sistemato anche grazie alle opere
dei parrocchiani» diceva.
Era anche molto orgoglioso di
far parte della redazione di
“Voce Amica”, bollettino bimensile interparrocchiale nel
quale non faceva mai mancare un suo articolo.
Negli ultimi anni, anche se
malato, nel suo lento incedere, non ha mai fatto mancare
il suo appoggio e la sua disponibilità anche se faceva fatica
e le sue condizioni di salute tenevano noi tutti in apprensione.
Porteremo sempre nel cuore il
ricordo di un pastore dalla fede semplice, umile, appassionata, autentica, unita a un
grande amore per Arfanta.
Promettiamo di custodire gelosamente ciò di cui don Antonio ci ha fatto dono nella
speranza che porti buoni frutti.
Valentina Resera
Arfanta
L’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA AL NEVEGAL
M
ercoledì 12 maggio,
l’Apostolato della preghiera si riunirà per l’annuale convegno-pellegrinaggio,
al santuario dell’Immacolata
del Nevegal. Guiderà l’incontro il tema “Con Maria
nell’anno sacerdotale guidati dal santo Curato D’Ars”. Al-
le 14.45 l’arrivo dei pullman,
l’accoglienza, e a seguire la
relazione del presidente. Alle 16 la messa presieduta dal
vescovo Corrado, cui seguirà
la processione eucaristica alla grotta, e infine il congedo
da parte dell’assistente diocesano.
Chiesa
18 aprile 2010
“Mi vuoi bene?”
Domenica 18 aprile - 3ª di Pasqua - anno C
At 5, 27-32. 40-41; Sal 29; Ap
5, 11-14; Gv 21, 1-19
Ti esalterò, Signore, perché mi
hai risollevato
Terza settimana del Salterio
S
tupende anche questa
domenica le letture. Belle nell’insieme, ma anche
nei particolari. Come il cielo:
fascinoso in sé e suggestivo
nelle singole stelle. E, davvero, si può ancora (e sempre)
dire: sono giuste per me! Giuste per il nostro tempo! Sembrano scritte apposta.
Gli apostoli avevano ricevuto
un ordine: “Vi avevamo espressamente proibito di insegnare”.
Un ordine ripetuto: “e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù”. Bisognava tornare alla normalità e non raccontare più quella storia proibita! Ma Pietro risponde deciso, con forza: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini”. Bella risposta! Dice libertà,
coerenza, profondità. Il cristiano, per restare fedele al
Vangelo, deve dire dei no. No a
tutto quello che minaccia la vita, la fede, la sacralità dell’uomo. Non si possono pregare
tutti quegli “amen” nella messa, senza rifiutare l’ignoranza,
la stupidità, i luoghi comuni.
La risposta di Pietro risuona
come una delle espressioni più
forti dell’obiezione di coscienza. Perché non sempre una legge è giusta! Greci e Romani per
legge sancivano la schiavitù!
Nella Divina Commedia Semiramide “A vizio di lussuria fu sì
rotta, / che libito fe’ licito in sua
legge” (Inf. V, 55-56). Don Milani subì un processo per quel
libro “L’obbedienza non è più una virtù”. Ma, dopo la sua morte, l’obiezione di coscienza al
servizio militare fu possibile! E
poi c’è quella legge 194 del 1978
sull’aborto. E tante altre cose ci
sono, legali ma non giuste!
Certo, il no ha sempre un prezzo! “Fecero flagellare [gli apostoli]”. Ma “essi se ne andarono
via, lieti di essere stati giudicati
degni di subire oltraggi per il nome di Gesù”. La ferita non cancella il sorriso, né spegne la voglia di cantare!
Santa Chiesa
I
n un dolcissimo pomeriggio
di fine aprile di tanti anni fa,
nell’austera cattedrale di San
Giusto, veniva consacrato vescovo monsignor Eugenio Ravignani, durante un rito solenne e suggestivo.
Mi colpì molto il saluto che il
nuovo pastore, commosso, rivolse, alla fine dell’omelia, al popolo che il Signore gli affidava,
la “Santa Chiesa di Vittorio Veneto che mi attende e mi accoglie con un calore di affetto che
mi sorprende”. Declinò, con gratitudine, il concetto di santità:
“Chiesa santa, che vescovi insigni hanno amato senza misura
e servito con dedizione insonne”; “Chiesa santa nei suoi sacerdoti, che incarnano lo spirito delle Beatitudini evangeliche”; “Chiesa santa nelle famiglie, che sono sorgenti della vita e luogo del primo annunzio
della fede”.
Sono passati ventisette anni da
quell’abbraccio ideale. A nessuno sfuggono i segni del tempo
impressi su una Chiesa finita nel
tritacarne mediatico con una
violenza e una banalizzazione che
disorientano, quasi che gli errori
addebitati dovessero compromettere, laicamente parlando, millenni di promozione integrale dell’uomo e di servizio nella più piena gratuità. Chi non ricorda le ripetute richieste di perdono espresse da Giovanni Paolo II per le
colpe della Chiesa e chi non vede
la consapevolezza con la quale il
suo successore si fa carico delle responsabilità delle esigue minoranze che sbagliano?
Nell’ultimo quarto di secolo, oltre
all’atteggiamento nei confronti
della Chiesa, è cambiata la famiglia, che sta patendo la crisi di valori e la precarietà non solo eco-
Anche il Vangelo ci presenta
tre quadri stupendi.
Nella pesca miracolosa emerge la vita quotidiana del tempo, ma sulla scena irrompe un
personaggio nuovo, che propone a quegli uomini delusi di
rischiare ancora, ma di non
gettare più le reti dalla parte
sbagliata. Certo, per riconoscere il Cristo, bisogna percorrere una strada che va oltre la consuetudine e il sentimento: è il cammino della fede!
C’è poi il banchetto, che Gesù consuma con i discepoli
sulla spiaggia del lago. Una
scena potente: “un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane”. C’è dentro l’Eucaristia, la
cena che Gesù prepara per
noi, dove il pane e il pesce è
lui, che ci dona la sua vita, insegnandoci a donare la nostra!
C’è il recupero di uno stile di
“umanità” da imparare. C’è un
Risorto “conviviale”, che discorre con gli amici, si interessa delle loro vicende, anche
quelle fallimentari, si lascia
coinvolgere nel loro lavoro,
mangia alla stessa tavola.
Infine c’è un dialogo molto intenso tra Gesù e Pietro, con
quella domanda ripetuta, dolce ed inquietante, che attraversa tutti i tempi: “Mi ami più
di costoro? Mi ami? Mi vuoi bene”. Sant’Agostino dice:
“Interrogando Pietro, Gesù interrogava anche ciascuno di noi”
(Sermone 229; PLS 2, 580).
Non è facile rispondere; ma è
bello, e fa bene!
Don Pietro Bortolini
nomica del momento, ma conserva, fortunatamente, la missione grandiosa di creare una comunità di vita e di amore in grado di sfidare le turbolenze di questo tempo difficile.
Negli anni del Concilio ecumenico Vaticano II, monsignor Albino Luciani insisteva sull’importanza della famiglia e sul riscoperto ruolo dei laici, forti di una regalità “che non li chiama tuttavia a fondare un regno proprio”.
Di fronte a qualche ansia di visibilità che rischia di dar luogo ad
un fastidioso protagonismo, risuona ancora attuale l’invito a
“mettersi a disposizione con disinteresse”, sapendo che “solo il
sacerdote transustanzia”. Quasi a
dire: i laici, preziosissimi, stiano
al loro posto; i sacerdoti si preoccupino di essere guide sicure e
tendano alla santità.
Dagli anni Sessanta, da una parte e dall’altra, le fila si sono paurosamente sfoltite. Magari la partecipazione alle cerimonie religiose registrata nelle scorse settimane, culminata nella veglia
pasquale che celebra la vittoria
della vita sulla morte, ci desse il
polso di una Chiesa più viva. Preti e laici.
I discepoli di Emmaus, delusi e
presi dallo smarrimento per l’epilogo di un’avventura sconcertante, ebbero la fortuna dell’incontro con un compagno di viaggio che aprì loro gli occhi. A noi
basterà l’incontro o aspettiamo
la pesca miracolosa per riconoscerlo?
Giuseppe Migotto
15
Domenica 18 aprile: celebra messa e cresime a Formeniga (ore 9), San Giovanni del Tempio (ore 11) e Immacolata di Lourdes in Conegliano (ore 18).
Martedì 20 aprile: a Zelarino partecipa all’incontro della Conferenza episcopale triveneta.
Mercoledì 21 aprile: in Curia partecipa alla riunione del Coordinamento degli uffici pastorali (ore 10). Incontra un gruppo di
studenti nell’aula magna dell’Itis di Vittorio Veneto (ore 15.30).
Giovedì 22 aprile: nella Casa di spiritualità diocesana a Vittorio Veneto tiene un ritiro per gli studenti del Seminario maggiore
diocesano (ore 9).
Venerdì 23 aprile: celebra la messa in Seminario per gli studenti del Seminario minore (ore 18.30).
Sabato 24 aprile: in Seminario a Vittorio Veneto partecipa al convegno delle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali del
Triveneto (ore 9.45). Celebra messa e cresime a Bagnolo (ore
17.30). In Cattedrale presiede la Veglia vocazionale diocesana (ore 20.30).
Domenica 25 aprile: celebra messa e cresime a Santa Lucia di
Piave (ore 9), Sacile (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore
18.30). Celebra cresime a Fontanellette (ore 16.30).
BREVI CHIESA
Consiglio pastorale diocesano
Venerdì 16 aprile, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, si riunisce il Consiglio pastorale diocesano. Partecipa il Vescovo.
Giornata Università Cattolica
Domenica 18 aprile si celebra la Giornata
per l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
È l’86ª, da quando, nel 1924, i fondatori
dell’ateneo vollero che, alla terza domenica di Pasqua, in ogni parrocchia d’Italia diventasse e si manifestasse ancora più stretto e affettuoso il legame fra l’Ateneo e tutti i cattolici italiani. Tema: “Uno slancio creativo per nuovi modelli di sviluppo”.
Consiglio presbiterale e Collegio dei
consultori: incontro straordinario
Lunedì 26 aprile alle 9, al Castello vescovile, incontro straordinario del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori.
Incontro Forum famiglie
Sabato 17 aprile a Treviso, a Casa Toniolo, alle 15 terza tappa del
percorso di formazione promosso dal Forum famiglie delle diocesi
di Treviso e Vittorio Veneto. Giovanna Rossi, docente all’Università
Cattolica di Milano, interviene sul tema “Famiglia e famiglie: tra associazionismo e solidarietà”. Dopo l’intervento della professoressa
Rossi lavori di gruppo, dibattito in assemblea e, alle 18, messa.
Usmi: incontri con i Focolarini
a Motta di Livenza
Sabato 17 aprile, dalle 9 alle 11, ha luogo un incontro con alcuni
componenti dell’Opera di Maria di Treviso (Focolarini) a Motta di
Livenza, al santuario, per tutte le suore della diocesi che lo desiderano. L’incontro è nella saletta dove, di solito, si tiene il ritiro spirituale zonale.
Incontri ministri Comunione
Domenica 18 aprile, alle 14.30 a San Vincenzo di Oderzo, incontro di formazione per i ministri straordinari della Comunione della
bassa diocesi. Domenica 25 alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto si ritroveranno i ministri dell’alta diocesi.
La Nostra Famiglia: due appuntamenti
Nel mese di aprile cade di domenica l’incontro dei giovani in ricerca del gruppo Se Vuoi. L’appuntamento è dalle 10 alle 16 alla Nostra Famiglia di Conegliano. Tema: “Rut e la ricerca del significato
profondo della fedeltà”. È prevista la celebrazione della messa. E
lunedì 19 aprile penultimo incontro di approfondimento della spiritualità di don Luigi Monza. Alle 20.30 alla sede di Conegliano della Nostra Famiglia don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità presentano don Luigi “parroco che guida la comunità”.
16
18 aprile 2010
INCONTRI ALLA CHIESA
DI SAN GIOVANNI
A Prata la
Settimana
della
cultura
a come protagonista la chieH
sa medievale di San Giovanni dei Cavalieri la Settimana della cultura di Prata, che si svolge dal
18 al 25 aprile. L’iniziativa del ministero dei Beni culturali è stata
recepita con entusiasmo da cinque associazioni locali (Avis, Aido, Admo, Centro culturale “GioMara Concina” e Associazione
culturale altoliventina XX Secolo) che hanno deciso di mettere
in moto i propri volontari per organizzare una serie di attività focalizzate proprio sulla chiesa di
San Giovanni, uno dei più importanti beni culturali della zona,
recentemente riportato a splendore dopo un’intensa opera di restauro. A suggerire l’iniziativa, infatti, un importante evento: il
completamento del restauro della pala raffigurante il battesimo di
Gesù, opera seicentesca da sempre collocata sull’altare della chiesa e ora riproposta nel suo originario splendore dopo il lavoro
compiuto dai restauratori Giancarlo e Giovanni Magri. Il programma propone per domenica
INTERVISTA ALL’ATTRICE SANDRA TOFFOLATTI
Il mio Veneto
S
andra Toffolatti è la talentuosa attrice, originaria di
Follina, che vive a Roma e
che ha recentemente interpretato Franca Basaglia nella fiction tv
“C’era una volta la città dei matti”, prodotta da Claudia Mori e
trasmessa da Raiuno. Al teatro
Careni di Pieve di Soligo nei giorni scorsi ha portato lo spettacolo
“Roma ore 11”, interpretato insieme alla sua compagnia tutta al
femminile “Miti pretese”, completata dalle attrici Manuela
Mandracchia, Alvia Reale, Mariangeles Torres, tutte diplomate
all’Accademia d’arte drammatica
di Roma. L’abbiamo intervistata
per indagare gli elementi che
mettono in luce sfumature, particolarità e aspetti comuni di una
donna dalle tante risorse.
Che cosa pensa possa lasciare nello spettatore lo spettacolo “Roma
ore 11”? Un senso di amarezza o
di riscossa femminile?
«La fascinazione di questo spettacolo non è dovuta tanto alla
rappresentazione di un fatto di
cronaca avvenuto nel 1951 e che
ha visto il ferimento di molte donne in attesa di un colloquio di la-
Sandra Toffolatti,
follinese, è attualmente
impegnata in teatro con
la piece di Elio Petri
“Roma ore 11”.
Diventata madre di
recente, nonostante il
successo anche
televisivo, è rimasta
legata alla sua terra
voro, quanto al modo di raccontare la vicenda da parte del giornalista de L’Unità Elio Petri, che
a quel tempo, appena ventenne,
venne incaricato dal regista Peppe de Santis di raccogliere del materiale sulla vicenda per poi basarvi un film neorealista. Abbiamo voluto porre l’attenzione soprattutto agli appunti di Petri, alla sua scrittura piena di umanità,
portandoli in scena con leggerezza e semplicità».
La nascita della compagnia teatrale “Miti pretese” è un’operazione ben riuscita, concreta e sperimentale. Quali sono le novità
che avete in programma?
«I progetti e le strade aperte so-
Arte contemporanea
MOSTRA PERMANENTE
NELL’AMBITO DI VILLA VARDA
Sette quadri
di De Gottardo
al Comune
di Brugnera
N
el complesso di villa Varda nascerà la pinacoteca
De Gottardo. Gli eredi dell’artista locale Genesio De Gottardo, infatti, secondo la volontà della vedova Argia Vendramin,
hanno
donato
sette
quadri
ad olio,
di diverso soggetto, al
Comune
di
no davvero molte, tutte e quattro
siamo sempre “in cantiere”, anche perché nessuna di noi vuole
fare solo questo. Con “Miti pretese” tra di noi la sfida è soprattutto quella di riuscire a prendere le decisioni insieme e di lavorare di comune accordo. Abbiamo appena concluso la tournee di
“Festa di famiglia”, basata sui testi di Pirandello e che rappresenta una riflessione sulle dinamiche
violente all’interno del nucleo familiare. Andrea Camilleri è stato
il nostro preziosissimo aiuto nella drammaturgia. Il suo contributo è stato fondamentale per il
lavoro di elaborazione delle figure femminili».
“Miti pretese” può essere anche
un messaggio positivo per i giovani attori? È ancora possibile coltivare i propri sogni in questo difficile periodo del panorama artistico nazionale?
«Penso che ai giovani ogni esperienza possa insegnare qualcosa.
Io ho iniziato a lavorare nei teatri stabili ed è stata un’avventura
meravigliosa, anche perché come
maestro ho avuto il grande Luca
Ronconi. Recitare per gli stabili è
Sandra Toffolatti,
Archivio diocesano
Brugnera. L’espresso desiderio
di Vendramin, infatti, era che
il Comune desse una sede permanente alle opere del marito
nel complesso di villa Varda,
con l’obbligo di non alienarle.
Nel 30º anniversario della
morte di Genesio De Gottardo, artista apprezzato in modo particolare per i suoi acquerelli, l’esecutore testamentario nonché nipote Italo Cover è stato ricevuto dal sindaco Ivo Moras, l’assessore all’Associazionismo Dino Carniello e il consigliere delegato
alla Cultura Ivan Pignat per la
formalizzazione della donazione.
CONEGLIANO
MIRIAM CURTI A
“CURIOSANDO IN ARCHIVIO...”
Italia Nostra
per il Cima
Le chiese
scomparse
nella forania
Zumellese
È
giunta al terzo appuntamento l’iniziativa culturale “Curiosando in Archivio...”.
Dopo gli incontri dedicati ai
temi “L’oreficeria sacra nel XVI secolo nel Trevigiano a
confronto con le fonti archivistiche” con Livia Stella e “Il
catastico: lettura e interpretazione” con Andrea Peressini, l’Archivio diocesano di
Vittorio Veneto propone una
terza serata con Miriam Curti (nella foto). La studiosa, esperta dello Zumellese, giovedì 22 aprile alle 18, relazionerà sul tema “Le chiese
scomparse nella forania Zumellese: procedure e problematiche di ricerca. L’appuntamento con Curti, già autrice del volume “Chiese scomparse nelle pievi di Mel, Trichiana e Lentiai”, è nella sede
dell’Archivio diocesano presso il Seminario vescovile. È
opportuno prenotare telefonando allo 0438-53489 oppure scrivendo a [email protected]. Il quarto e ultimo appuntamento
della rassegna avrà luogo il 29
aprile su “La figura di Albino
Luciani” con Loris Serafini e
Valentina Ciciliot.
In concomitanza con la mostra
“Cima da Conegliano - poeta del
paesaggio” la sezione di
Conegliano di Italia Nostra si è
attivata per farne meglio
conoscere la vita, l’ambiente in
cui è vissuto e le sue opere.
Giovedì 22 aprile, alle 18.30
nell’aula magna dell’e x convento
di San Francesco, Luciano
Caniato terrà una conferenza sul
tema “Cima nella neve. Una
biografia?”.
Tutti i sabati e le domeniche,
inoltre, sarà aperto l’ingresso al
brolo da calle Madonna della
Neve dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle
18. I soci della sezione saranno
presenti per dare ai visitatori
notizie sul sito che racchiude gran
parte della storia di Conegliano: i
ruderi delle trecentesche mura,
l’antica strada della Castagnera,
gli orti coltivati dai frati di San
Francesco. È prevista la visita
guidata al brolo.
17
18 aprile 2010
18 la visita guidata alla chiesa dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 (con
un’interruzione alle 17 per la celebrazione della messa). Si proseguirà martedì 20 con un incontro
con Erica Martin, esperta di iconografia medievale, che alle 20.30
parlerà dell’abbigliamento nei secoli XIII e XIV. Infine giovedì 22,
sempre alle 20.30, l’evento clou,
vale a dire la presentazione da parte di Giancarlo e Giovanni Magri
della pala del battesimo di Gesù
dopo il restauro.
Francesca Ceccato
prima da sinistra, nella piece teatrale “Roma ore 11” di Elio Petri
TEATRO
MOTTA DI LIVENZA Sabato 17,
alle 21 al teatro Don Bosco, spettacolo sulla figura materna con la
compagnia Deinde.
CONEGLIANO Domenica 18,
alle 17.30 all’auditorium Dina Orsi, “Quando do vampe de fogo...”,
traduzione e adattamento in lingua veneta della “Bisbetica domata” di William Shakespeare
con l’Accademia di teatro in lingua veneta. Ingresso: 8 euro.
davvero un’esperienza indispensabile e bellissima. Poi è chiaro
che nel nostro caso il progetto autonomo di “Miti pretese” è stato
come la realizzazione di un sogno che cerchiamo di coltivare
con dedizione e passione».
Lei ha un forte legame con Follina. Mi vengono in mente molti altri artisti che amano e hanno amato il legame con la propria terra: il poeta Andrea Zanzotto, l’attrice Marina Dolfin, il soprano
Toti dal Monte, lo scrittore Giovanni Comisso. Secondo lei c’è un
segreto per questo ritorno alle origini?
«Secondo me non dipende tanto
dalla regione di provenienza, ma
dalla sensibilità di ognuno di noi.
Io semplicemente sento che vengo da qui e che qui mi piace ritornare. Devo dire che a vent’anni, invece, c’era stato un desiderio di fuga, di vedere il mondo
fuori e trasferirmi a Roma, come
peraltro la maggioranza dei colleghi. Oggi cerco di fare il possibile per conciliare la famiglia con
il lavoro; è davvero faticoso. Mia
figlia ha sei mesi e già a due mesi e mezzo aveva provato tutti i
mezzi di trasporto immaginabili. Ultimamente, tornando in Veneto, purtroppo ho percepito dei
segnali preoccupanti di intolleranza, chiusura e arroganza verso l’altro. Mi sono detta: ma i veneti come li conosco io sanno accogliere… è forse cambiato qualcosa?»
Giulia Spagnol
VITTORIO VENETO Domenica 18, alle 17 allo Spazio Mavv,
“Donne... donne” di Giovanni Cilluffo con lo Zendale Teatro.
ODERZO Mercoledì 21, alle 21 al
teatro Cristallo, “Zingaro bianco” e “Da giovedì a giovedì” con
“La barca dei comici” di Oderzo.
CONEGLIANO Giovedì 22, alle
21 all’auditorium Dina Orsi, “Il
pollo”, adattamento da “Il tacchino” di Georges Feydeau, con il
gruppo teatrale studentesco Trecivettesulcomo. Ingresso libero.
CONEGLIANO Venerdì 23, alle
20.45 al teatro Toniolo, “La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana” a cura della Pastorale giovanile Conegliano. Ingresso: 2,50
euro.
MARENO DI PIAVE Venerdì 23,
alle 21 al centro culturale, “El moroso de la nona” di Giacinto Gallina con il Treviso Teatro. Ingresso: 7 euro, ridotto 3.
Concerto di Cossi
Sabato 17 aprile, alle 21 al teatro
comunale di Cordignano, si tiene il
concerto “Giovani talenti” con il
pianista Lorenzo Cossi.
Triestino, 28 anni, Cossi ha
conseguito il diploma accademico
di primo livello al conservatorio “G.
Tartini” di Trieste con il massimo
dei voti e la lode. Vincitore di
numerosi concorsi pianistici
nazionali e internazionali, ha
effettuato registrazioni radiofoniche
per la Rai e la radio nazionale
slovena. Sky Classica ha realizzato
un documentario su di lui. Nel
corso del recital pianistico eseguirà
brani di Fryderyk Chopin e Robert
Schumann.
Ingresso: 7 euro, ridotto 3 per i
minori di 14 anni e per gli allievi
delle scuole di musica “Arturo
Benedetti Michelangeli” di
Conegliano e “Achille Felet” di
Cordignano, istituti che
organizzano l’evento musicale
patrocinato dal Comune e dalla
Pro loco di Cordignano.
MOSTRE
VITTORIO VENETO Sabato 17, alle 18 nella
Torre dell’Orologio a Serravalle, si inaugura la
mostra “La poetica del fanciullo nella rappresentazione grafico-pittorica dell’arte”. Orario (fino al 17 maggio): mercoledì 16-18.30, venerdì
9.30-12, sabato e domenica 10-12 e 16-19.
COLLALTO Sabato 17, alle 18.30 al centro ricreativo (ex scuola), si inaugura la personale di
pittura di Anna Riva “Acquerellando”. Intervento critico di Amalia Forcina. Orario (fino al 2 maggio): venerdì-sabato 15-22, domenica 10-12 e
15-22.
CAMPOMOLINO Chiude domenica 18, a Villa
Altan, la mostra di sculture di Antonio Lot. Orario: venerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 1419.
CONEGLIANO Fino al 25 aprile, a palazzo Da
Collo, è aperta la mostra del progetto “Surrealismo prospettico” del gruppo pittori Caffè al teatro. Orario: sabato 16-20, domenica 10.30-12 e
16-20.
MOTTA DI LIVENZA Fino al 25 aprile sono a-
Martedì 20 aprile, nell’ex chiesa di San Gregorio, nuovo appuntamento con la rassegna
“I concerti a palazzo”. Alle
20.45, per il progetto “Paesaggi sonori” nato dalla collaborazione tra i conservatori “G.
Tartini” di Trieste e “J. Tomadini” di Udine, verranno eseguiti brani di Pezzé, Viozzi, Nucciotti, Savron e Dallapiccola.
FINO AL 2 GIUGNO “CIMA DA CONEGLIANO. POETA DEL PAESAGGIO”
La pala di San Fior di Sopra,
descrizione di una comunità
n questi mesi sta avendo un
I“Cima
grande successo la mostra
da Conegliano. Poeta
del paesaggio”, aperta fino al 2
giugno. Appassionati di tutta
Italia, ma anche dall’estero,
vanno a palazzo Sarcinelli a
Conegliano per visitare la rassegna dedicata al grande artista veneto.
Un’opera di grande pregio dell’autore è conservata alla chiesa di San Giovanni
Battista a San Fior di
Sopra. Il lavoro per
lungo tempo non
venne considerato opera dell’artista, anche un grande studioso come Cavalcaselle lo tolse dal catalogo da lui redatto.
Già dopo la pulitura
del 1945, avvenuta in
occasione della storica mostra “Cinque secoli di pittura veneta”,
tuttavia si comprese
la paternità del quadro. Con il restauro
del 1993, ampio e accurato, non ci furono
più dubbi, emergendo una bellezza occultata dai segni del
tempo. Non esistono documenti che ne attestano la committenza, il pagamento o la
consegna del lavoro, ma abbiamo molto di più. Dobbiamo osservare l’eponimo, quindi l’aderenza dei personaggi
raffigurati con i luoghi del territorio. Ogni santo è una sorta di legame alle varie chiese
20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 e 7.
CORDIGNANO
SA C ILE
perte le mostre di Emilio Vedova alle ex carceri, Massimo Poldelmengo e Davide Raffin alla
Castella e la collettiva dell’Accademia di belle
arti di Venezia alla Loggia. Orario: mercoledì 1619, venerdì 16-19, sabato-domenica 10-12 e
16-19.
REFRONTOLO Fino al 25 aprile, al Molinetto
della Croda, è aperta la mostra di Elio Poloni “Le
mie stagioni”. Orario: mercoledì-sabato 1518.30, domenica e festivi 14.30-18.30.
CONEGLIANO Fino al 30 aprile, all’osteria Alla Sorte, è aperta la mostra “Acquarelli” di Floriana Pace curata da Mara Campaner. Orario:
venerdì-mercoledì 10-15 e 18-23.
VICENZA Fino al 9 maggio, alle gallerie di palazzo Leoni Montanari, è aperta la mostra “Le
ore della donna” con i vasi della collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo. Orario: martedì-domenica 10-18. Ingresso: 4 euro, ridotto 3.
CONEGLIANO Fino al 2 giugno, a palazzo Sarcinelli, è aperta la mostra “Cima da Conegliano.
Poeta del paesaggio”. Orario: lunedì-giovedì 1020, venerdì 10-22, sabato-domenica 9-22. Ingresso: 10 euro, ridotto 8.
PORTOBUFFOLÈ Fino al 2 giugno, a Casa
Gaia da Camino, è aperta la mostra “Ritrovare
san Marco”. Orario: sabato-domenica 10-12.30
e 14.30-18.30, lunedì-venerdì 9-12 e 14.3018.30 solo su prenotazione.
BASSANO DEL GRAPPA Fino al 13 giugno, al
museo civico, è aperta la mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”. Orario: martedì-sabato 9-18.30, domenica e festivi
10.30-13 e 15-18. Ingresso: 9 euro, ridotto 7.
ROVIGO Fino al 13 giugno, alla pinacoteca di
palazzo Roverella Bortoloni, è aperta la mostra
“Il ’700 veneto”. Orario: martedì-venerdì 9-19, sabato e festivi 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto
7, promozione martedì-mercoledì 9-13 5 euro.
ALTRI APPUNTAMENTI
TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La via della seta e la
civiltà cinese. I segreti della città proibita”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9-
SACILE Venerdì 16, alle 18 al Country House
Due Fiumi, per la rassegna “La casa delle parole” Francesca Scaramuzza cura riflessioni sul
delle località vicine: il Battista
e il vescovo Fiorenzo, in omaggio alla precedente intitolazione della chiesa di San
Vendemiano, san Pietro per
quella di Zoppè, san Lorenzo
per Pianzano, san Bartolomeo
per le cappelle di Bibano di
Sotto, sant’Urbano per Prato
di Campardo, san Biagio per
Baver e santa Giustina per San
Fior di Sotto. Una iconografia
che a livello simbolico si trasforma nella toponomastica
dei luoghi circostanti la collocazione del
quadro. Ciò ci porta
ad una riflessione su
come l’arte non sia
una mera speculazione dell’autore. In
questo polittico, infatti, troviamo una
grande relazione
con la committenza,
un vero dialogo tra
l’artista e la comunità locale che nella
creazione voleva riconoscersi.
Carlo Sala
sapere storico a partire da “La possessione di
Loudon” di Michel De Certeau. Letture di Maria
Grazia Pastori e Sergio Bertolo.
BASALGHELLE Sabato 17, alle 20.30 a villa
Arrigoni, “Basalghelle: eremo e poesia di Vittoria Aganoor”, conferenza di presentazione della poetessa a cura di don Brunone De Toffol con
l’accompagnamento del soprano Laura Bisceglia.
MOTTA DI LIVENZA Mercoledì 21, alle 20.45
in biblioteca, per il ciclo di incontri filosofici Michele Marangon parlerà sul tema “Dalla filosofia alla scienza”. Ingresso libero.
CONEGLIANO Giovedì 22, alle 17 nella sala
conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, per gli
incontri culturali organizzati dalla Società Dante Alighieri si presenta il libro di poesie “Ciò che
chiamiamo fiore” di Federico Rossignoli.
ODERZO Giovedì 22, alle 20.45 a palazzo Foscolo, per il ciclo “Incontri del giovedì” Sergio Tazzer presenta il suo libro “Praga tragica”.
VITTORIO VENETO Venerdì 23, alle 18 al castello di Serravalle, “Michele De Bertolis, narratore e poeta” con lettura di brani a cura di Luisa Baldi. Presentano Alessandro Valenti e Fabio Girardello.
18 aprile 2010
L’OSPITE VA RISPETTATO E
NON ASSILLATO
I diritti e i doveri
dell’ospite che
si trova a casa
di amici
uando l’ospita arriva, non
Q
trascinatelo subito, stanco
e frastornato dal viaggio, a vi-
sitare tutta la casa, il giardino,
i possedimenti. Accompagnatelo nella stanza che avete preparato per lui, mostrategli i cassetti e i ripiani a lui destinati,
indicategli dove sono gli interruttori, dov’è la stanza da bagno, quindi lasciatelo solo per
un po’ a rilassarsi e a sistemarsi liberamente.
Al mattino non piombate alle
prime ore dell’alba nella stanza
dove l’ospite riposa.
Non ditegli: “Fa come se fossi a
casa tua”, esortazione che serve
solo a ricordargli ancor meglio
che non è in casa sua, ma in casa vostra.
Accettate pure qualche aiuto
dall’ospite, senza trasformarlo
in baby sitter, lavapiatti o fattorino.
Cercate di farlo mangiare bene, ma senza rimpinzarlo, senza insistere, senza disperarsi se
una pietanza non gli va bene.
Gli andrà bene la prossima. Se
neanche la prossima gli va bene, offritegli formaggio o uova
e lasciate un po’ che si arrangi.
Non abbandonate l’ospite a se
stesso ma non assillatelo con le
premure.
Infine non assumete, neanche
se l’ospite è un ragazzo, un pi-
glio militaresco. L’ospite non è
una recluta e non è un bambino bisognoso di cure. È un amico che passa qualche giorno
in casa vostra: lasciate che si
senta libero di sedersi, di alzarsi, di uscire, di dormire, di tacere ma non libero di fare i propri comodi infischiandosene
delle esigenze di chi lo ospita.
C’è sempre un modo di far capire a un ospite indiscreto che
la nostra casa non è un albergo
e noi non siamo elettrodomestici.
Mara Campaner
a cura del Centro COSPES Onlus
di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318
ESISTE UNA RISPOSTA ADEGUATA ALLA RICHIESTA DI SPIEGAZIONI?
Il dramma di cronaca nera
nella comunicazione ai figli
N
el discusso panorama etico del nostro Veneto
qualche tempo fa è apparsa una notizia sconcertante
visibile da tutti, grandi e piccini,
sui giornali e in televisione: una
mamma che uccide il figlio e si
suicida. È stata la depressione, si
dice, a provocare questo grave
fatto.
Da molti anni si assiste ad un sistematico quanto sterile scaricabarile in tema di educazione-comunicazione-socializzazione: i
genitori puntano il dito sulla
scuola e sulla società con l’accusa di non essere attente alle nuove generazioni; la scuola accusa
la famiglia di non collaborare e
di difendere sempre a spada tratta i figli, aizzandoli spesso contro i docenti; docenti e genitori
criticano aspramente l’intera società e soprattutto i mass media
di proporre modelli assolutamente inadeguati.
È opportuno fermarsi a riflettere sulla valenza educativa della
comunicazione da qualsiasi parte venga: dai genitori, dagli insegnanti o dagli organi d’informazione.
Nel caso in questione: cosa posso rispondere a mio figlio che mi
chiede spiegazioni su una tragedia così tremenda? Esiste una risposta adeguata? Chi può capire la disperazione di una mamma che decide di mettere fine alla propria sofferenza esistenziale fino a portare a termine un gesto così insano? La disperazione
è lo stato più avanzato dell’avvilimento e pone davanti a un baratro, ad un traguardo che non
prospetta alcuna illusione. La
persona disperata vede la propria vita senza più alcun filtro
che mascheri il fallimento della
vita e che induca a sperare in
qualche alternativa. Davanti alla inevitabilità del disastro, al co-
INDAGINE AVVIATA DALLA
COMUNITÀ EUROPEA
spetto della irreparabilità vera o
presunta, nulla aiuta a sopportare la catastrofe. L’unica possibilità che intravede la persona
disperata è cancellare tutto.
La risposta non è solo nella compassione e condivisione del dolore ma, all’interno di un dialogo, fatto di sguardi, gesti e carezze prima, di rispecchiamenti, parole e confronto in cui ciascun bambino, ciascun ragazzo,
ciascun adolescente, costruirà la
propria morale, trasformando
gradualmente le proprie pulsioni in emozioni e quindi in comprensione degli stati d’animo altrui.
Questa è l’azione educativa dei
genitori responsabili che sanno
accompagnare i propri figli verso l’età adulta, verificando non
solo quanto fanno, ma crescendo insieme a loro e condividendo le loro emozioni. Tutto questo serve anche a difendersi da
pericoli e situazioni rischiose alle quali sempre più i giovani si espongono.
Un antico proverbio africano recita “per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”,
ma non possiamo aspettarci che
la società si faccia carico dei propri doveri verso i nostri figli, sarebbe bene che ognuno di noi
partisse dall’interno delle proprie case. Visto che in tema d’infanzia e di adolescenza non siamo del tutto con le carte in regola, occorre una risposta forte
in termini culturali. Occorre una proposta educativa, trasversale in grado di offrire a tutti i
giovani programmi e progetti di
educazione emotiva, di educazione allo sforzo, all’impegno, al
rispetto e alla relazione con l’altro.
Dr. Paolino Causin
Sociologo e psicoterapeuta
[email protected]
lire 4 cucchiai di acqua con 2
cucchiai di zucchero e uno
spruzzo di liquore. Quando la
torta sarà fredda, tagliatela orizzontalmente in tre dischi.
Montate la panna con il pochissimo zucchero rimasto,
sbriciolate gli amaretti e riducete in scaglie il cioccolato, tenendo separati i tre ingredienti. Su un piatto da portata mettete il primo disco di torta,
spalmatelo con un terzo della
panna, spolverizzatelo con un
terzo degli amaretti e un terzo
delle scaglie del cioccolato. Bagnate con lo sciroppo il secondo disco e adagiatelo sul primo. Spalmate anche questo di
panna, ripetete lo strato di amaretti e cioccolato e ricomponete la torta con il terzo disco. Con la panna rimasta ricoprite uniformemente tutta la
torta, anche lateralmente. Distribuitevi sopra gli amaretti e
il cioccolato avanzati; spolverizzatela con lo zucchero a velo e tenetela in frigorifero un’ora prima di servirla. MC
SERVONO ANCORA CACAO AMARO E FECOLA
La torta di amaretti
e cioccolato fondente
a torta ideale da portare in
L
casa degli amici se venite invitati a pranzo o cena: sicura-
mente non sfigurerete.
Ingredienti per 4 persone: 4
uova intere, 150 grammi di
zucchero, 80 grammi di fecola, 110 grammi di farina bianca, 50 grammi di cacao amaro,
2 cucchiaini di lievito, 450
grammi di panna da montare,
100 grammi di cioccolato fondente, zucchero a velo, liquore
a scelta, 80 grammi di amaretti e burro. Frullate i tuorli, ag-
giungendovi piano mezzo bicchiere di acqua bollente. Montate gli albumi a neve. In una
terrina mettete 100 grammi di
farina, il cacao, la fecola, il lievito passato al setaccio e 100
grammi di zucchero: mescolate, quindi incorporate, sempre
mescolando adagio, prima i
tuorli poi gli albumi a neve.
Versate la crema in una teglia
rotonda, imburrata e infarinata, e mettete in forno per 40
minuti a 180°. Intanto preparate uno sciroppo facendo bol-
Equo compenso,
protestano le
associazioni dei
consumatori
ette associazioni dei consuSnazionale
matori iscritte al Consiglio
consumatori e utenti (Adiconsum, Altroconsumo,
Assoutenti, Cittadinanzattiva,
Confconsumatori, Movimento
difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori) hanno
bocciato senza appello il decreto Bondi sull’equo compenso,
con il quale è stato esteso il prelievo da parte della Siae di una
quota di prezzo destinato a remunerare gli autori per la copia
privata, a tutti i dispositivi dotati di memoria (telefoni cellulari, hard disk, decoder, eccetera). Secondo le associazioni dei
consumatori aumenteranno i
costi: di circa 4 euro per una
semplice pen drive, anche di 30
euro per alcuni hard disk.
«A parole il Governo dichiara di
voler sostenere la domanda, nei
fatti introduce una nuova tassa
sui consumi, pagata dai consumatori finali ma che potrebbe
portare ad una contrazione delle vendite a tutto svantaggio dell’industria di settore – hanno
comunicato le associazioni –.
In sostanza, quanto recentemente approvato a livello nazionale in tema di armonizzazione tra diritto d’autore e diritto del consumatore risulta in
palese contraddizione sia con la
normativa comunitaria in tema
di aiuti di Stato, sia sotto il profilo del diritto amministrativo
nazionale, in quanto lesivo della riserva di legge in materia tributaria. A trarne vantaggio unicamente le casse della Siae
che, senza alcuno sforzo, si vedono nella condizione di poter
duplicare i propri introiti».
Il commissario europeo alla
concorrenza Joaquin Amunia
ha annunciato di avere aperto
un’indagine.
SU RAITRE, CONDUCE BERNARDINI
“Tv Talk”, quando la
televisione si autocritica
L
a televisione, si sa, è il
medium più autoreferenziale che esista. Parla
dei suoi protagonisti, dei suoi
programmi, degli spettatori,
dell’audience, di ogni meccanismo che la governa, crogiolandosi di continuo nel suo
brodo. Le varie arene e i talk
show dove ospiti e opinionisti, più o meno noti, riflettono
sul mezzo sono spesso e volentieri faziosi, oltre che scontati. Sono rare le analisi realistiche o, quanto meno, neutrali e ancor più rare quelle
davvero interessanti e meritevoli. Un’eccezione è però rappresentata da “Tv Talk”, trasmissione nata del 2005 da
Giovanni Minoli e attualmente in onda il sabato
mattina su Raitre dalle 9. Condotta da
Massimo Bernardini,
il programma è in
realtà un sunto corale della settimana televisiva trascorsa, fatto da giornalisti, critici, studenti di Scienze della comunicazione. Si studiano i programmi che più hanno fatto
parlare durante la settimana, i
personaggi più discussi e le loro dichiarazioni, gli eventi più
significativi. Si rievoca la notizia portando ad esame la clip
della vicenda o chiamando telefonicamente i soggetti coinvolti, per capirla al meglio e
farla capire a coloro che, da casa, magari se la sono persa. A
conferire serietà, e quindi senso critico, alla trasmissione è
sicuramente il ruolo dei commentatori, finalmente veri e-
sperti di televisione. Oltre ai
giornalisti della redazione, che
ad ogni puntata propongono
il meglio della settimana, troviamo Silvia Motta, autrice del
programma insieme a Bernardini, il docente dell’Università
Cattolica di Milano Giorgio Simonelli, l’esperto di cinema e
televisione Italo Moscati. Per
ampliare poi il dibattito con
un confronto equilibrato si
guardano non solo le proposte date dai nuovi media, ma
anche ciò che proviene dall’estero, allo scopo di ritrovare
nelle tivù straniere analogie o
differenze con il modus operandi italiano. Ecco quindi che
si inseriscono i contributi della giornalista di Al Jazeera International Barbara
Serra da Londra e
Franco Schipani, attento osservatore dei
media americani, da
New York. Grazie alla professionalità di
questo gruppo lo
spettatore riesce a
comprendere senza
particolare difficoltà
ciò che si cela dietro
il piccolo schermo, uscendo
dall’inerzia e dalla rassegnazione, normalmente dettate
dai soliti programmi, e spogliando con cognizione di causa la struttura che li regola. È
un modo efficacissimo per imparare qualcosa in più di ciò
che magari involontariamente
ci capita davanti agli occhi ogni giorno, peraltro con esempi concreti e senza troppe
elucubrazioni teoretiche ed estetiche.
Silvia Albrizio
CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA
VITTORIO VENETO
Venerdì 16, alle 20.45 in
biblioteca civica, per la
rassegna “Le nuove strade del cinema italiano”
si proietta “Lievi crepe
sul muro di cinta” (Italia, 2004) di Federico
Rizzo. Ingresso: 3 euro.
VITTORIO VENETO
Venerdì 16, alle 20.45 al
patronato Costantini
Fiorentini, per la rassegna
“Altri popoli, altre culture, altri film” si proietta “Ai confini del paradiso” (Germania/Turchia, 2007) di Faith
Akin. Ingresso libero.
PIEVE DI SOLIGO
Venerdì 16, alle 21, sabato 17
alle 18.30 e alle 21, domenica
18 alle 17.50 e alle 20.30 al cinema Careni si proietta “È
complicato”
(Usa, 2009,
nella foto la locandina)
di
Nancy
Meyers. Ingresso: 5 euro,
ridotto 4.
CONEGLIANO
Mercoledì 21,
alle 20.30 allo
Zion Rock Club, per la rassegna “I film good” si proietta
“Sacro e profano” di Madonna (Usa, 2009). Ingresso libero riservato ai soci Arci.
VITTORIO VENETO
Venerdì 23, alle 21 al cinema
Careni, si proietta “Il profeta” (Francia/Italia, 2009) di
Jacques Audiard. Ingresso: 5
euro.
GIORGIONE E CARPACCIO AD ANTENNACINEMA
L’età del Cima al Melies
SABATO 17
Radio 2 Rai, 15.30, Buenos
Aires 14. La radio racconta la città.
Raitre, 16.25, Rugby. Benetton Treviso-Viadana.
Italia 1, 21.10, Mamma ho
perso l’aereo. Film commedia.
Raitre, 23.45, I bambini
sono di sinistra. Monologo di Claudio Bisio.
DOMENICA 18
Radio 3 Rai, 13, Il dottor
Djembè. Radio 3 Festival.
Raitre, 15.05, Ciclismo.
Amstel Gold Race.
La 7, 21.30, Crozza Alive.
Varietà.
Raitre, 23.35, Glob, l’osceno del villaggio. Varietà
con Enrico Bertolino.
LUNEDÌ 19
Radio 3 Rai, 14, Ad alta voce. Alessandro Benvenuti
legge “Metello” di Vasco
Pratolini.
Telechiara, 15.20, Incontro con Ugo Suman. Rubrica.
Canale 5, 21.11, Italia’s Got
Talent. Talent show.
La 7, 23.40, Senza Tituli.
Rubrica sportiva.
MARTEDÌ 20
Radio 24, America 24.
Conduce Mario Blatero.
Telechiara, 20.30, Genitori si diventa. La spiritualità.
La 7, 21.10, Nuovo cinema
Paradiso. Film commedia
di Giuseppe Tornatore.
MERCOLEDÌ 21
Radio 2 Rai, 15, Così parlò
Zap Mangusta. Rubrica.
Italia 1, 17.25, Kilari. Cartoni.
Raiuno, 21.10, Donna detective 2. Miniserie.
GIOVEDÌ 22
Radio 1 Rai, 10.36, Start.
La notizia non può attendere.
Raitre, 21.10, Law & Order
- I due volti della giustizia.
Telefilm.
Retequattro, 23.45, L’uomo
dell’anno. Film commedia
di Barry Levinson.
VENERDÌ 23
Radio 24, 16.50, Zzzoot Fulminati in azienda. Fiction.
Retequattro, 21.10, Gli intoccabili. Film drammatico di Brian De Palma.
La 7, 22.30, Effetto domino - Tutto fa economia. Attualità.
l Giorgione, il Carpaccio e la Romania sono i protagonisti del
Inegliano.
penultimo evento di Antennacinema 2010, giovedì 22, a CoAlle 18.30 si proiettano tre film d’arte: “Carpaccio”
(Italia, 11’, 1947) di Umberto Barbaro e Roberto Longhi, “Carpaccio: il ciclo di San Giorgio degli Schiavoni” (Italia, 16’, 1975)
di Nino Rizzotti e “Giorgione” (Italia, 15’, 1977) di Paolo Borgonovici e Alberto Castellani. Si tratta di tre film rari e di grande pregio che svelano i segreti di due maestri contemporanei
di Cima da Conegliano. Seguirà conversazione con Luca Molà,
docente all’Università di Warwick, in Gran Bretagna. Alle 21
sugli schermi del Méliès il lungometraggio “Racconti dell’età
dell’oro” (Romania, 100’, 2009), una combinazione di varie storie vere che ritrae un’era – i 15 anni della dittatura di Ceausescu – in cui il cibo era più importante del denaro, la libertà era più importante dell’amore e la sopravvivenza era più importante dei principi.
PARTITA SU RAIDUE LA NUOVA SERIE DEL TELEFILM
N.C.I.S. Los Angeles
on il doppio episodio “Leggenda” ha debuttato su Raidue la
C
squadra di Los Angeles di “N.C.I.S.”, che segue nell’orario domenicale la settima serie delle vicende di quella di Washington,
impegnata a districare complesse vicende di guerra al terrorismo
in cui è coinvolta Ziva David nella doppia parte di agente del Mossad e del servizio investigativo criminale della Marina militare.
Sempre comandata da Leon Vance, la squadra agisce sotto copertura e ruota attorno alla coppia G. Callen (Chris O’Donnell, vi
ricordate il giovane Hemingway del film di Attenborough girato
in parte qui?), noto per l’abilità di travestirsi, e Sam (LL Cool J), ex
soldato addestrato per operazioni speciali. Era difficile mettere insieme un gruppo di personaggi molto caratterizzati individualmente come quelli della serie principale, ma Shane Brennan sembra esserci riuscito con l’introduzione dello psicologo Nate e di
Hatty, addetta all’approvvigionamento e interpretata dalla strepitosa Linda Hunt (“Un anno vissuto pericolosamente”).
Gianfranco Da Re
LE PRIME TRE USCITE A “SETTIMANA RPC”
Il governatore Luca Zaia
SETTIMANA RPC Il neopresidente della Regione Veneto Luca
Zaia spiega perché ha vinto e che cosa vuol fare da governatore. “Settimana Rpc” lo ha seguito nei primi appuntamenti a Verona con
Napolitano, a Padova per la presentazione della giunta, a Venezia
per l’insediamento. Le interviste in onda sabato 17 aprile, alle 10.30,
e domenica 18, alle 9.30.
ROCKALT Appuntamento del mercoledì dedicato agli appassionati di musica rock dalle 21 alle 22.30. Mercoledì 21 aprile Matteo,
Ivo, Luca, Michele e Leonardo presenteranno nuovi ascolti, dagli
Albia con il nuovo album ai Verme e C. Pestelli. Spazio alle poesie,
ai brani dei Baustelle e il concerto di Elisa. Il programma può essere ascoltato anche via web sul sito www.rockalt.it nel Podcast.
ALTO RENDIMENTO Domenica 25 aprile prende il via la nuova
trasmissione in onda alle 15 e condotta da Vinicio Corrent e Giuseppe Pasin, Pino. La trasmissione ha come ambientazione una
scuola ideale in cui il “professore” unico Pino, che è anche l’autore
dei testi, interroga di volta in volta alcuni allievi impersonati da Vinicio. Un appuntamento da non perdere per il buonumore e la
spensieratezza che regala.
Vittorio Veneto
24
BREVI VITTORIO VENETO
SAN GIACOMO: Villanova querela
Scottà
DOPO UN LUNGO LAVORO DI RESTAURO,
RECUPERATA L’ANTICA IMMAGINE SACRA
Il crocifisso del Dante
V
enerdì 9 aprile il
collegio Dante ha
ritrovato un po’
della sua storia.
Gli studenti, dall’elementare a ragionieri e geometri, sono stati radunati nella cappella interna:
è stato tolto il telo di copertura ed è riapparso
nella sua collocazione
sulla parete di fondo del
presbiterio il crocifisso
restaurato. Si tratta di
un’opera che giunse al
collegio negli anni Cinquanta del secolo scorso,
proveniente da una chiesa diocesana che fu demolita, e da allora è stato sotto gli occhi, e magari anche nelle preghiere, di generazioni susseguitesi di alunni e professori. Il direttore del
collegio don Fabio Soldan e la direttrice dell’Ufficio arte sacra della
diocesi di Vittorio Veneto Cristina Falsarella
hanno, ognuno per la
propria parte, spiegato ai
ragazzi il valore dell’operazione di recupero, che
ha portato al ripristino in
cappella di un’immagine
sacra importante, e che,
parallelamente, ne ha
permesso la “guarigione”,
in quanto aveva dei problemi di forte degrado.
Il restauro ha rappresen-
Scuola
e immigrati
Il vescovo Corrado
e Filippi incontrano
i giovani mercoledì 21
all’Itis
Il momento della scopertura del crocifisso restaurato
tato anche una forma importante di rispetto nei
confronti della storia e
della memoria di questa
comunità scolastica. Insomma, non sarebbe stata la stessa cosa acquistare un’immagine nuova.
Il crocifisso del Dante, alto circa 160 centimetri, è
una scultura lignea ottocentesca, di ambito locale, di indubbia qualità dal
punto di vista artistico.
Falsarella ci fa notare in
particolare la resa del dolore di Cristo: dal volto
sofferto all’aspetto emaciato degli incarnati.
Perduta la croce originale, il crocifisso ora ne
mostra una nuova, semplicissima, in legno chiaro, mancante ancora della finitura definitiva. Con
la competente Soprintendenza, è stato deciso
di mantenere alcune lacune presenti sul Cristo,
su mani e piedi.
Grazie al restauratore Ivan Ceschin di Ponte della Priula però è stato possibile riattaccare il colore al legno da cui in alcuni tratti s’era staccato,
pulire tutta l’opera, togliere alcuni strati di ridipintura per ritrovare
invece il colore originale.
A rendere ancora più importante il recupero del
crocifisso è il fatto che sia
stato compiuto in memoria di Gloria Zornio,
studentessa del Dante
tragicamente scomparsa
a fine ottobre del 2007:
alla cerimonia di venerdì
erano presenti alcuni
suoi familiari.
AZIONE DIMOSTRATIVA DEL QUARTIERE CENTRO
la chiusura, a causa del
mancato accordo con Rete ferroviaria italiana. Per
ora rimane la Pro loco che,
su rinnovo del mandato e
del finanziamento da parte dell’amministrazione,
continuerà ad erogare un
servizio completo di biglietteria.
È incerto però il destino
della stazione. «Andremo
a colloquio con l’assessore
regionale ai Trasporti Renato Chisso, per cercare di
risolvere il problema»,
spiega il sindaco Toni Da
Re.
Al momento Rfi non pare
Fioristi della stazione
B
litz del quartiere Centro alla stazione ferroviaria del centro città, domenica 11 aprile in mattinata. “La stazione è nostra:
la vogliamo bella, pulita ed
efficiente”, diceva lo striscione appeso di fronte alle banchine. Poco dopo
Gioi Tami, presidente del
quartiere, Sergio Balliana,
vicepresidente, e Riccardo
De Bin, consigliere, sono
passati all’azione.
Armati di zappe e cappellacci di paglia, con carriole e cassette di fiori, hanno
rinfrescato con fiori freschi di primavera tutte le
aiole e le fioriere della stazione. I viaggiatori guardavano incuriositi, qualcuno si avvicinava e dava
segno di gradire l’iniziativa, qualche altro sorride-
va e basta.
Attenzione, non si dica che
è una protesta: «Questa è
vera partecipazione, è collaborazione – spiega Gioi
Tami –. Vogliamo fare la
nostra parte, per quello
che è in nostro potere, nella restituzione della stazione a tutti i vittoriesi». Il
problema è infatti che la
stazione di Vittorio rischia
I “fioristi della stazione”
A seguito della nota pastorale del Consiglio pastorale sul tema dell’accoglienza degli immigrati, dal liceo Flaminio è
partita l’idea di affrontare questi argomenti
con gli studenti delle
scuole superiori cittadine. Al sociologo professor
Vittorio Filippi è stato
chiesto di predisporre un
questionario sul tema,
che poi con la collaborazione dell’Ufficio della
pastorale scolastica è
stato distribuito dagli
insegnanti di religione
nelle varie classi.
In un incontro aperto al
pubblico (a cui sono invitati particolarmente
gli studenti), mercoledì
21 aprile, alle 15.30 nell’aula magna dell’Itis,
Vittorio Filippi presenterà i risultati emersi dai
questionari alla presenza del vescovo Corrado,
col quale poi è prevista
una conversazione dei
presenti.
aver dimostrato molto interesse per la stazione di
Vittorio. Di qui la spontaneità e la praticità del consiglio di quartiere, che le
zuccherine e le dalie le
mette di tasca sua. Non solo: «Verrò io personalmente a curarle – spiega
Tami –; inoltre, il gestore
dell’officina per biciclette
qui a fianco si è impegnato con me e mi ha assicurato che parteciperà attivamente alla manutenzione della stazione e dei fiori. Di più non possiamo fare».
Già tempo fa la stazione era stata oggetto di un’altra
spedizione: “ignoti” a volto coperto, armati di pennellesse e colore, si erano
dati ad imbiancare i muri
del vecchio edificio, per
cancellare le scritte e i segni che lo ricoprivano.
Questa volta invece sono
oltre 200 piantine fresche
ad invocare un po’ più di
attenzione.
Alberto Della Giustina
Luigi Villanova, responsabile del Comitato per la salvaguardia del monastero di San Giacomo, ha deciso di
querelare l’ex sindaco Giancarlo Scottà, ora europarlamentare, per averlo definito (in occasione della conferenza stampa di fine 2009 a Vittorio Veneto) “serpe velenosa” ed aver invitato l’assessore all’Ambiente a “disinfestare il monastero dal Comitato”. Villanova tiene a
sottolineare di aver atteso la conclusione della campagna elettorale prima di dar notizia della querela.
Arsiè guida Senza Frontiere
È Fiammetta Arsiè, insegnante di Fregona, la nuova presidente dell’associazione Senza Frontiere di Vittorio Veneto. Le altre cariche associative: vicepresidente Massimo De Nardi, segretario Rinaldo Fiorin, tesoriere Ruggero Da Ros.
Lucciolata a Nove
Sabato 17 aprile alle 19.30 nuovo appuntamento con
la Lucciolata a favore della casa “Via di Natale” di Aviano. La camminata benefica si svolge a Nove, con partenza dalla sede del gruppo Alpini della Val Lapisina, che
è pure l’organizzatore. Al termine esibizione del coro
Col di Lana.
Addio don Giovanni Pancot
Il 5 aprile è tornato alla casa del Padre a Campo Grande in Brasile il
missionario salesiano vittoriese don
Giovanni Pancot (nella foto), 90 anni. Nato a Formeniga, era in Brasile
dal 1937. A San Giacomo vivono la
sorella Maria Luisa, cognati e nipoti.
Curiosando in Archivio diocesano
Proseguono gli appuntamenti aperti a tutti promossi dall’Archivio diocesano vittoriese nella propria sede in Seminario: giovedì 22 aprile alle 18 la professoressa Miriam Curti parlerà de “Le chiese scomparse nella forania Zumellese: procedure e problematiche di ricerca”.
Conoscere Francesco da Milano
Si svolge martedì 20 aprile, alle 20.30 nella pieve di
Sant’Andrea, il secondo e ultimo incontro sulle opere di
Francesco da Milano, organizzato da Noi della pieve: il
professor Giorgio Mies parlerà di “Francesco da Milano nel Serravallese”.
È mancata la maestra Ghetta
Si è spenta il 10 aprile la maestra Giannina Ghetta, partigiana. Il ricordo di Francesca Meneghin a pag. 38.
Agenda Vittorio Veneto
VENERDÌ 16
Prosegue fino al 2 maggio nella chiesa di San Paolo al Piano la personale
di pittura di Bruno Cesca. Ingresso libero.
Allo Spazio Mavv, progetto con i bambini della scuola Crispi e della scuola
inglese St. Bebe’s Primari School
“English is communicating with
people”.
Alle 20.45, in biblioteca, per la rassegna “Le nuove strade del cinema italiano”, film “Lievi crepe sul muro di
cinta”, di Federico Rizzo. Ingresso 3
euro.
Alle 20.45, al patronato Costantini Fiorentini, “Ai confini del paradiso” di
Faith Akin. Ingresso libero.
Alle 21.30, al Gands, concerto dei Sad
(tributo ai Metallica).
SABATO 17
Alle 21.30, al Gands, concerto dei
Sound Exchange - gara di gruppi musicali.
Alle 22, allo Spazio Mavv, Milonga:
musica dal vivo con il Quintetto Malevo Tango. Contributo 10 euro compre-
sa prima consumazione. Tessera Aics
obbligatoria.
DOMENICA 18
Ai giardini del centro città (in caso di cattivo tempo alla galleria Concordia) si
tiene la mostra collettiva d’arte promossa dal Gruppo Arti Visive.
Dalle 10 alle 18, in piazza del Popolo
e lungo viale della Vittoria, 2ª edizione
di Sotto... a chi gioca!, con ludobus,
artisti, giochi della tradizione, e 1º Torneo di biglie cittadino.
Alle 10.30 parte da piazza Giovanni
Paolo I la 36ª Marcia delle rondini riservata agli alunni delle scuole primarie e dell’infanzia. In caso di cattivo tempo: domenica 2 maggio.
Alle 17, allo Spazio Mavv, rassegna Altroteatro con lo spettacolo: “Donne…
. donne” di Giovanni Ciluffo. Ingresso
8 euro. Sempre alle 17 terzo appuntamento con Books and Cookies, ritrovo
per analizzare e commentare il libro
“La cena” di Herman Koch.
Farmacia di turno: Pancotto, piazza
Flaminio 10, telefono 0438-53365.
Dai nostri paesi Vittorio Veneto
18 aprile 2010
IL COMUNE PRESO TRA DUE BANDI DIVERSI
Telecamere, due finanziamenti
ncora non parte l’ulA
timo stralcio del progetto per la sicurezza
Tv3A, che prevede l’installazione di telecamere
per la video-sorveglianza
nei “punti caldi” dei centri abitati. Il Comune di
Vittorio è capofila del
progetto e ancora non si è
deciso di portarlo a termine; scalpitano invece
gli altri comuni interessati dall’intervento, alcuni
dei quali hanno inviato una lettera di sollecito all’amministrazione. Si parla di Fregona, Cappella
Maggiore, Sarmede, Cordignano, Orsago, Tarzo,
Revine e Cison. Di questo
progetto fanno parte anche l’istituzione della collaborazione tra le varie
polizie municipali per la
sorveglianza notturna e il
vigile di quartiere, passi
già attuati. Mancano le telecamere.
«In questo ultimo perio-
FESTIVAL DELLE CITTÀ IMPRESA AL DANTE
Design e identità
del Nord-Est
L
a terza edizione
del Festival delle
città impresa percorre la Provincia di
Treviso. Tra Asolo, Montebelluna e Vittorio Veneto, il programma indaga le
trasformazioni del territorio attraverso due temi
strategici per lo sviluppo
dei prossimi anni: “Il design come fattore competitivo” e “Nuovi luoghi e identità della metropoli
Nord-Est”. Incontri, workshop e spettacoli proposti
durante l’evento interpretano appieno il legame tra
vita culturale e sviluppo
dell’impresa.
Promosso da Nordesteuropa.it e Corriere della Sera, il progetto coinvolge,
oltre alla sezione trevigiana, centri urbani e città
simbolo della vita culturale e imprenditoriale di
Veneto, Trentino e Friuli
Venezia Giulia, intorno al
tema “La cultura ci fa ricchi”, in vista della candidatura del Nord-Est a capitale europea della cultura.
Vittorio Veneto: Nuovi
luoghi e identità della metropoli Nord-Est
A Vittorio si discutono temi di ordine urbanistico,
sociologico ed economico
che coinvolgono il NordEst. Gli appuntamenti,
realizzati anche con la collaborazione di Provincia
di Treviso, Confcommercio e Unindustria Treviso,
saranno ospitati al collegio Dante, e anticipati dal
workshop “Architetture a
bassa definizione per Vittorio Veneto e Possagno”.
Promosso in collaborazione con Fondazione Buziol e Centro Studi Usine,
il workshop vedrà impegnati per tutta la settimana studenti e professionisti fino ai 30 di età, i risul-
IL PROGRAMMA COMPLETO
su www.festivaldellecittaimpresa.com
tati verranno presentati in
una seduta pubblica.
Tre sono i percorsi degli
eventi aperti al pubblico.
La sezione “Luoghi che
cambiano” analizza i fenomeni urbani legati alle
attività del commercio e
dell’abitare dentro i confini della città storica, al
ruolo delle aree industriali lungo i suoi bordi e della “mobilità dolce” nelle
nuove cerniere di interscambio. La sezione
“Grandi sfide a Nord-Est”
ha il compito di delineare
un primo volto unitario
della metropoli in funzione delle grandi sfide infrastrutturali e culturali
che la attendono. La sezione “Pensieri dal Mondo” propone la visione critica e diretta di alcuni dei
maggiori protagonisti della scena architettonica internazionale e culturale.
Alberto Abruzzese, Luigi
Prestinenza Puglisi, Aldo
Bonomi, Franco Zagari,
Aldo Cibic e Gian Antonio Stella sono alcuni degli studiosi protagonisti
degli incontri volti a delineare un nuovo volto urbano e sociale per il NordEst, re-immaginando i
centri delle città e il tessuto connettivo.
Il Paesaggio, costantemente in bilico tra essere
risorsa disponibile e patrimonio da conservare,
sarà invece fulcro del confronto tra tre figure di primissimo piano nel dibattito internazionale: Jordi
Bellmunt, Joao Ferreira
Nunes e Juan Manuel Palerm Salazar. La loro vi-
sione critica si incrocerà
con il punto di vista controcorrente di uno scrittore come Mauro Corona.
Vi sarà spazio poi per sviscerare le tematiche della
sostenibilità ambientale
con Tomas Grohè, già
coordinatore dei progetti
per Iba Emscher Park
(quest’anno Capitale europea della cultura), e della mobilità dolce con Willi Husler, esperto internazionale di trasporti.
A completare il programma i dialoghi dedicati al
L’assessore Mario Rosset
do abbiamo avuto molto
da fare, l’approvazione in
giunta del bilancio ci ha
portato via molte enerruolo dell’Architettura
nella corsa allo sviluppo
culturale del Nord-Est.
Luca Molinari, prossimo
curatore del padiglione Italia alla Biennale internazionale d’architettura di
Venezia, traccerà un affresco dell’attuale città
frammentata.
Chiude il Festival un confronto sugli esiti architettonici che potrebbe avere
l’assegnazione al Nord-Est della Capitale europea
della cultura nel 2019, cui
partecipano Matteo Gatto, direttore esecutivo di
Expo di Milano 2015, lo
studio Metrogramma di
Milano (incaricato di realizzare il nuovo piano urbanistico della città) e lo
studio 5+1 Associati (oggi impegnato nella realizzazione del nuovo palazzo
del Cinema di Venezia).
Il Premio Festival delle
città impresa sarà assegnato alle realtà che si sono contraddistinte per la
capacità di “generare cultura” attraverso scelte e
percorsi innovativi. Una
sezione speciale del riconoscimento sarà dedicata,
per Vittorio Veneto, ai risultati meritevoli di progettisti, progetti e programmi in ambito urbanistico e architettonico.
DOMENICA 18 ANCHE MORENO MORELLO
PER LA FESTA DEI 30 ANNI DI IMPEGNO
Silca per lo sport
rent’anni nello sport.
T
Silca, la nota azienda
vittoriese produttrice di
duplicatrici di chiavi, da
sempre investe nello
sport, perché crede nel
suo valore e nella sua importanza.
E, in occasione del compimento dei trent’anni di
questo impegno, ha deciso di mettere assieme non
la classica cerimonia, ma
addirittura un anno di eventi.
Una serie di appuntamenti riservati ai dipendenti dell’azienda, e alcuni altri aperti all’esterno,
al mondo dello sport locale.
Nel primo incontro (in
due momenti, aziendale e
aperto a tutti) qualche settimana fa, si è ospitato il
nutrizionista milanese
Luca Speciani. Domenica
18 invece c’è il clou: una
giornata di festa dedicata
ai dipendenti Silca, agli atleti e agli allenatori (attuali ed ex) della Polisportiva Silca, ai loro familiari e agli appassionati, per celebrare tutti assieme questi 30 anni.
All’interno dei cancelli
dell’azienda è stato allestito uno stand, sotto il quale verrà inaugurata alle
11.30 una mostra dal titolo “Silca. 30 anni di atletica”. Dopo il pasta party per
tutti gli ospiti, seguiranno
una serie di intrattenimenti per adulti e bambi-
gie», spiega l’assessore
Mario Rosset, che anticipa delle novità in vista per
Vittorio dal lato sicurezza.
C’è infatti un finanziamento nazionale per la
messa in funzione di reti
di video-sorveglianza in
alcuni comuni del Veneto,
che però non coincidono
con gli stessi comuni del
bacino Tv3A. Al finanziamento di circa tre milioni di euro parteciperà anche Vittorio. «Non potevamo correre il rischio di
sovrapporre le telecame-
25
re del Tv3A alle altre –
continua l’assessore –; anche per questo motivo abbiamo preso un po’ di
tempo. Capisco che gli altri siano impazienti, ma a
breve termineremo».
I punti che verranno video-sorvegliati a Vittorio
saranno i centri storici di
Ceneda e Serravalle, il
centro città è invece già
video-sorvegliato. La proroga per la conclusione
del progetto Tv3A è stata
così fissata dalla Regione
per il 30 di agosto. ADG
TRE MILIONI DI INVESTIMENTI
Lavori in ospedale
uattro cantieri aperti,
Q
con tre milioni di euro di investimento, per po-
tenziare e ammodernare
ulteriormente l’ospedale di
Vittorio Veneto.
Principale novità, l’installazione della nuova risonanza magnetica. Ma i lavori in corso permetteranno anche la creazione di una nuova piastra ambulatoriale, la realizzazione di
una torre di ascensori per
il trasporto dei pazienti in
barella e il potenziamento
del sistema antincendio.
Risonanza magnetica
È l’intervento di maggiore
impatto per l’utenza. «Con
una nuova risonanza magnetica, di potenza medioalta, saremo in grado di aumentare l’offerta, a fronte
di una domanda crescente
– sottolinea il direttore generale Angelo Lino Del Favero –. In più, l’installazione di quest’apparecchiatura consentirà di evitare gli
spostamenti dei pazienti ricoverati a Vittorio, che attualmente vengono trasferiti per l’effettuazione delni, atleti e non. In particolare, ci saranno Moreno Morello, inviato speciale di Striscia la notizia,
e poi il clown e giocoliere Josè e il mago Max. La
giornata si concluderà
verso le 16.30.
«È una ricorrenza che riveste una grande importanza per Silca e che ben
rappresenta i valori di impegno e continuità con
cui l’azienda e la società
sportiva hanno operato,
ciascuna nel proprio ambito, nel territorio – afferma Roberto Gaspari,
amministratore delegato
di Silca Spa –. Da molti
anni tutti gli interventi di
sponsorizzazione di Silca sono volti interamente a favore dei più giovani e della loro crescita nei
più alti valori dello sport.
Riteniamo che, in modo
silenzioso ma significativo, questo potrà contribuire un giorno anche al
futuro del territorio».
l’esame a Conegliano».
Questi lavori dovrebbero
essere ultimati entro luglio.
Piastra ambulatoriale
Sarà realizzata nell’ala A del
quarto piano e permetterà
di ospitare, in un’unica area, gli ambulatori dei reparti di Gastroenterologia,
Pneumologia e, parzialmente, Otorinolaringoiatria. Per quanto riguarda
Gastroenterologia, al quarto piano saranno portati gli
ambulatori attualmente al
primo piano, in cui vengono effettuate visite specialistiche, gastroscopie e colonscopie. Gli ambulatori a
servizio della Pneumologia
serviranno invece per visite specialistiche, spirometrie, broncoscopie, disassuefazione dal fumo. «L’utilizzo di spazi adeguati e
di personale in comune –
commenta Del Favero –
migliorerà l’efficienza delle unità operative coinvolte e la qualità delle prestazioni erogate».
Anche questi lavori dovrebbero essere ultimati
entro luglio.
Torre ascensori
Realizzata a completamento del progetto del
blocco operatorio, sarà dotata di tre montalettighe, di
cui una utilizzabile anche
in caso d’incendio, riservate esclusivamente al trasporto di pazienti dai reparti di degenza alle sale operatorie o ai servizi diagnostici e viceversa. La torre comprenderà anche una
scala di sicurezza antincendio.
Quest’opera permetterà di
destinare almeno una delle attuali montalettighe ai
visitatori, rendendo più agevole l’accesso ai reparti.
L’investimento ammonta a
1.077.312 euro.
L’ultimazione dei lavori è
prevista entro fine anno.
Polo tecnologico
Verrà potenziato il sistema
antincendio con la costruzione di due vasche di accumulo di acqua con relativo sistema di pompaggio
e la realizzazione di una rete di distribuzione per gli idranti. L’investimento ammonta a 333.263 euro.
26
Dai nostri paesi Vittoriese
18 aprile 2010
MERCOLEDÌ 21 A MADONNA DELLA PACE-MENARÈ
“CONOSCERE S. MARCO” CON DON GIORGIO MASCHIO
n occasione dei festegIMarco,
giamenti del patrono san
la parrocchia Madonna della Pace-Menarè
di Colle Umberto organizza per mercoledì 21 aprile,
alle 20.30 in chiesa, un incontro dal titolo “Conoscere san Marco - il culto
di san Marco a Venezia”.
Don Giorgio Maschio, docente all’istituto Giustiniani di Venezia, presenterà la
storia della salvezza attraverso i mosaici della basilica di San Marco. L’alternarsi di immagini, lettura e
interventi musicali tratti
dal repertorio gregoriano,
proporranno un percorso
spirituale e di meditazione
con il quale vedere da vicino, attraverso i mosaici
commentati, un compendio di alcune parti della
storia della salvezza. Le letture saranno recitate da
SEMPRE PIÙ PAESE DELLE FIABE
Sarmede, due
nuovi affreschi
L
a fondazione Mostra
internazionale d’illustrazione per l’infanzia è in piena attività. Recentemente si è concluso il
corso di illustrazione “Come si racconta con le immagini” tenuto dall’artista
Svjetlan Junakovic. Tra le
diverse iniziative promosse dalla Scuola internazionale d’illustrazione del
Paese delle fiabe questa si
è distinta per la presenza,
tra i 22 corsisti, di quattro
sudamericani, una russa e
un rumeno.
In particolare i due illustratori argentini di Buenos Aires si sono conosciuti proprio a Sarmede.
Con loro anche un colombiano e un brasiliano. I
quattro avevano preso parte alla Fiera del libro di Bologna e poi sono giunti fino in Veneto appositamente per il corso.
Per chi arriva a Sarmede
sporadicamente, ma so-
prattutto
per chi
qui è di
casa, da
qualche
giorno è
possibile
ammirare
due nuovi
dipinti.
Su una
parete esterna
L’affresco di Calabrò e, sotto, quello di Cattarin
della
scuola materna
di Rugolo è stato
inaugurato, alla
presenza di numerose autorità
e dei bambini
dell’asilo, un dipinto murale di
Gabriele Cattarin, che rappresenta uno scorcio sull’antica comunità Giorgio Mies –. Non a casarmata. «È un regalare al- so è a forma di libro aperla comunità una pagina to e si incentra sulla visita
della propria storia – ha di san Genesio, patriarca
sottolineato il professor di Aquileia, alla chiesa di
Così Eddi Canzian, sindaco di Sarmede: «Giorgio
ha dedicato una parte della sua vita al bene sociale
riuscendo ad essere nel
contempo un marito, un
padre e un nonno esemall’autunno scorso, dell’as- plare. A lui l’amministrasociazione intercomunale zione comunale dimostra
Reduci e Combattenti. gratitudine in quanto eL’impegno del cavalier Za- sempio di grande civismo
nette era indirizzato an- ed altruismo».
che verso la Chiesa: per La sua filosofia era di vilungo tempo è stato mem- vere in pace, tranquillità e
bro del consiglio affari e- serenità e per questo il suo
conomici della parroc- saluto era “Conserveve in
chia, era fra i principali bona salute e bona armopromotori della pesca di nia”: tanti andavano da lui
beneficenza pro asilo e del a chiedere consiglio e meprogetto rivolto a monsi- diazione quando si trovavano in situazioni di lite.
gnor Faè.
Sabato sera ha saGiorgio Zanette
lutato i suoi cari
lascia la moglie
dicendo che dove
(con la quale a
andava sarebbe
novembre avrebstato bene e che
be celebrato i 60
se da lì poteva faanni di matrimore qualcosa per
nio), i figli Giogli altri l’avrebbe
vanna, pediatra
fatto. È mancato
in Vittorio Venel’indomani mattito, e Vito, ingegnere a Belluno.
Gregorio Zanette na alle 6.
FU COMMERCIANTE E ASSESSORE A SARMEDE
Addio Giorgio Zanette
tornato al Padre alle
È
soglie dei 90 anni nelle
prime ore di domenica 11
aprile Gregorio Zanette
(conosciuto da sempre
come Giorgio), figura storica di Sarmede. Per circa
50 anni ha gestito con la
moglie Caterina Dazzi
(promotrice de L’Azione)
un negozio di generi alimentari a borgo Ranè a
Montaner, dove viveva.
Scendendo a Vittorio Veneto quotidianamente per
la sua attività, era diventato un punto di riferimento anche per altri servizi ai compaesani. Era conosciuto in paese anche
per il suo impegno da assessore (dal 1970 al 1975
per la Dc), e poi per essere stato capogruppo degli
alpini di Montaner e, fino
Mario
Ballotta.
Canteranno i
solisti
della scola gregoriana
don Maschio
“Aure Luce”: Dario Buoro, Giovanni Furlan, Leonardo Parcianiello, Renzo Toffoli.
San Giorgio e San Cassiano nel XIV secolo». In esso sono presenti anche
bimbi di colore. «Il dipinto – commenta il sindaco
Canzian – sposa il passato
con il presente, con una società multietnica, che
guarda avanti senza perdere però di vista la propria identità locale, non
come fenomeno di chiusura, ma di apertura consapevole delle proprie radici». «L’opera di Gabriele
Cattarin – affermano gli
assessori Gallo e Majer – si
inserisce in un più ampio
progetto che da anni il
Comune porta avanti con
la Fondazione Mostra, abbellire edifici del nostro
territorio con “pezzi di storia del Paese delle fiabe”, evento che ha catapultato
Sarmede in tutto il mondo».
Sulla parete esterna di un
edificio, a lato della storica filiale di Banca Prealpi a
Montaner, è stato quindi inaugurato l’affresco realizzato dal noto artista Vico
Calabrò: una presentazione ufficiale in grande stile,
alla presenza di numerosi
cittadini e dei vertici di
Banca Prealpi, che da sempre sostiene e finanzia queste opere di arredo urbano
all’insegna dell’arte. «Il tema dell’affresco, quello della celebre favola di Esopo la
“Cicala e la formica” – ha
detto il sindaco di Sarmede, Canzian – rappresenta
una sorta di fotografia della comunità: il lavoro e il
risparmio fanno parte del
dna della gente di queste
terre, abituata al duro lavoro anche in condizioni
estreme, in gallerie, in dighe e talora anche in miniere, durante le quali si
impara anche a dare il giusto valore al denaro e al risparmio, simbolo della nostra terra. Non a caso è
proprio a Montaner che
nel 1894 sorse una delle
prime casse rurali ed artigiane della Regione». Il
presidente di Banca Prealpi, Carlo Antiga, ha sottolineato quanto sia mai attuale oggi la figura della
formica, che incarna il valore del risparmio, valore
proprio anche delle banche di credito. «Proprio in
questi tempi di grandi crisi economica e finanziaria
siamo e resteremo accanto alle famiglie e alle imprese per traghettarle
quanto ci sarà più possibile nel superamento di questi momenti di grande difficoltà». RP GDN
BREVI VITTORIESE
FREGONA: domenica 25 messa
all’Agnelezza
Come già da quasi 20 anni, ogni ultima domenica di aprile
si celebra la messa alla Madonna dell’Agnelezza. Anche quest’anno, tempo permettendo, si rinnova la tradizione: l’appuntamento alla grotta sulle pendici del Pizzoc è per domenica 25 aprile alle 10.30. La messa sarà accompagnata dal
coro del Cai di Vittorio Veneto. Per eventuali informazioni telefonare al parroco di Fregona (nella cui parrocchia si trova
la grotta) allo 0438-585351.
FREGONA: Mostra del Torchiato
Viene inaugurata sabato 17 aprile alle 18.30 la 36ª Mostra
del Torchiato di Fregona. Tra le novità il cambio di sede: le
degustazioni del vino più fregonese che c’è non si svolgeranno al centro sociale bensì nel capannone allestito in piazza Cipriani presso la chiesa di Fregona. Inoltre la Pro loco di
Fregona proporrà visite guidate alle grotte del Caglieron,
giungendoci attraverso il sentiero del Pont de Fer: partiranno alle 9.30, 11.30, 15 e 17 di domenica 18 aprile, sabato
1 maggio e domenica 2 maggio e alle 15 e alle 17 di domenica 25 aprile. Protagonisti saranno anche i cavalli: domenica 18 dalle 10 alle 12 è organizzata una cavalcata sui
sentieri del Torchiato, mentre nel pomeriggio dalle 14 alle 17
“Ragazzi a cavallo” in collaborazione con il circolo ippico San
Mamante di Vittorio Veneto. Programma completo su
www.prolocofregona.it.
CAPPELLA: 4ª Fiera di primavera
Si conclude nel fine settimana la quarta Fiera di primavera di
Cappella Maggiore. Venerdì 16 e sabato 17 aprile sera cena e musica, sabato in centro al paese alle 9 l’apertura della fiera (con fiori e piante, artigianato locale, prodotti biologici e articoli da giardino). Alle 10 “a spasso con il pony” e concorso pittorico, mentre nel pomeriggio una passeggiata alla
scoperta dei luoghi storici di Cappella (Castelletto e Mattarella), musica in piazza, premiazioni del concorso. Alle 19 nella sala A del centro sociale lo spettacolo “Drio la stela” del
Collettivo di ricerca teatrale. In serata cena e musica.
Giornata ecologica
La “Giornata ecologica” intercomunale di sabato 10 aprile
nei comuni di Fregona, Sarmede e Cappella ha permesso il
recupero di un’abbondante raccolta di materiali abbandonati. «Anche in questa occasione – dichiara Giacomo De Luca, sindaco di Fregona, Comune capofila dell’operazione –
si è registrato un abbandono importante di rifiuti. Ci vorrebbe sempre più gente disponibile da impiegare a difesa del
territorio. Magari si potesse riuscire a dotare il territorio di telecamere in punti strategici per un controllo delle zone, in modo anche da far pagare chi compie questi scempi! Manca
anche una radicata cultura di difesa dell’ambiente, che freni
questi abbandoni». Oltre a giornali, bottiglie e lattine sono state rinvenute due ruote di camion, pezzi di eternit, persino una pedaliera della frizione e del freno per auto, nonché qualche animale morto in sacchetti di plastica ai bordi delle strade. I cittadini che hanno preso parte all’iniziativa si sono quindi ritrovati ad Osigo per condividere il pranzo preparato nei
locali dell’associazione San Giorgio.
CORDIGNANO: concerto di Cossi
La Scuola di musica “Achille Felet” propone per sabato 17
aprile, alle 21, al teatro “E. Francesconi” di Cordignano, un
concerto con uno dei giovani pianisti italiani più promettenti, il triestino Lorenzo Cossi, premiato in molti concorsi pianistici nazionali e internazionali. In programma musiche di Chopin e Schumann nel bicentenario dalla nascita. Per chiedere informazioni scrivere a [email protected]. Ingresso 7 euro, ridotto 3 euro.
CORDIGNANO: incontro agricoltura
Gli agricoltori di Cordignano sono invitati venerdì 16 aprile
alle 20.30 al centro culturale Francesconi a un incontro curato dall’assessorato all’agricoltura. Fiorello Terzariol, tecnico consulente del Co.Di.Tv. tratterà il tema "Difesa fitosanitaria del vigneto: strategie più idonee per una corretta e razionale scelta dell’uso dei prodotti fitosanitari". Il direttore del
Co.Di.Tv. Flavio Bortolato parlerà invece de "La difesa del reddito delle imprese agricole dalle avversità: novità contributive".
COLLE UMBERTO: incontro per la salute
Avis, Aido e Ail di Colle Umberto si sono messe insieme per
promuovere una maggiore sensibilizzazione e diffusione della cultura della salute. Hanno quindi organizzato per venerdì
16 aprile alle 20.45 un incontro sul tema "Cefalea: sintomo
o malattia? Mal di testa, un dolore che affligge molti. Conosciamolo meglio".
L’appuntamento è presso la sala San Lawrenz del centro sociale di via Capitano. Interverrà la dottoressa Marianna Fortunato, specialista in neurologia.
Dai nostri paesi Quartier del Piave
18 aprile 2010
COLBERTALDO: RIPRENDONO
LE CELEBRAZIONI AL
omenica 18 aprile, gente anche dai paesi viSANTUARIO
D
con la messa della sera, alle 19, il santuario
Santa Maria delle Grazie
riapre le sue porte per accogliere i fedeli e devoti,
che numerosi accorrono
per onorare la Madre del
Signore Risorto. Fino a
settembre si realizzeranno celebrazioni, incontri,
momenti di festa, con la
partecipazione di molta
cini; già vari gruppi, anche di parrocchie lontane,
si sono prenotati per trascorrere in questo luogo
ameno, di preghiera e di
silenzio, qualche ora, un
pomeriggio di serenità e
di meditazione. Ma, spesso, andando al santuario,
ci si incontra anche con
famiglie, i loro bambini,
coppie, persone che si go-
dono la bellezza e la tranquillità che qui si respira.
Il santuario è inserito anche nel percorso ciclopedonale realizzato dal Comune di Vidor, e costituisce una tappa dove sostano coloro che vi partecipano; può diventare
un’occasione per cogliere
la presenza della Madonna e rivolgerle una preghiera, un saluto, un “grazie”! Tra gli incontri pastorali in programma c’è
quello dei consigli par-
SOLIGO / IL SERVIZIO COLLOCATO A CASA CARDANI
Potenziato
il Suem 118
P
er far fronte all’incremento continuo
di interventi l’Ulss
7 ha riorganizzato il servizio del Suem 118 che ha
base a Soligo, potenziandolo
notevolmente.
Mentre, infatti, in precedenza era attiva un’ambulanza medicalizzata,
vale a dire con il medico
a bordo, dal 1. novembre
2009 sono operativi due
mezzi: l’automedica (auto con infermiere e medico a bordo) e l’ambulanza, entrambi in servizio 24 ore su 24, per 365
giorni l’anno. A effettuare il servizio con le nuove modalità sono le ditte
Imet onlus (automedica)
e Castelmonte onlus
(ambulanza con autista e
infermiere), che sono subentrate all’associazione
temporanea d’imprese
tra le ditte Sani.T e Tripepi. Presso la base di Soligo è attiva, in conven-
SOLIGO: Casa Cardani, nuova sede del Suem
zione con Ulss 7, anche
un’ambulanza gestita
dall’Esam (Emergenza
Sanitaria Alta Marca),
che opera nei giorni di
venerdì (18.30-22.30), sabato (7.30-24) e domenica (00-22.30). La riorganizzazione dell’attività
della base 118 di Soligo
ha visto, oltre al potenziamento del servizio,
anche il miglioramento
della logistica con la collocazione definitiva a Casa Cardani.
Nel giro di cinque anni
gli interventi del Suem di
Soligo sono aumentati
del 23,3%, passando dai
1.511 del 2004 ai 1.864
dello scorso anno così
suddivisi: codice rosso
197, codice giallo 1.044,
codice verde 623. Il bacino d’utenza è costituito
dai Comuni di Cison,
Farra, Follina, Miane,
Moriago, Pieve, Refrontolo e Sernaglia, per una
popolazione complessiva
di circa 40 mila abitanti.
Agenda Quartier del Piave
VENERDÌ 16
DOMENICA 18
LUNEDÌ 19
Alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “È
complicato”.
Alle 9 a Refrontolo partono la 28ª
marcia del Refrontolo Passito
Doc di 12 chilometri e la 22ª Caminada a coppie “Lui e Lei” di 7
chilometri. Organizza il Gruppo
Marciatori in collaborazione con
la Pro loco.
Alle 17 a Villa Brandolini di Solighetto Concerto di Primavera
con recital pianistico di Alessandro Villalva, giovane musicista coneglianese, ed esibizione di alcuni allievi del soprano Maria Dalla
Pace della scuola di musica “Toti
Dal Monte”.
Al Molinetto della Croda prosegue
fino al 25 aprile la personale di
Elio Poloni “Le mie stagioni”. Orari: da mercoledì a sabato 1518.30, festivi 10-12 e 14.30-18.30.
Alle 17.50 e alle 20.30 al cinema
Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “È complicato”.
Alle 15 nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve di Soligo Luisa Cigagna presenta il pensiero e l’opera di Maria Montessori, autrice di un metodo educativo basato sul rispetto del bambino. Organizza l’Università degli
Adulti.
SABATO 17
Dalle 9.30 alle 11.30 al Centro di
educazione ambientale “Media
Piave” di Fontigo “I tesori del bosco”, racconti animati e laboratori creativi. Per bambini dai 3 ai
6 anni. Guidano Ines e Mirka. Organizza il Cea. Info e prenotazioni: Mirka 333.2747448.
Alle 14 al parcheggio dello stadio
di Pieve si ritrovano quanti desiderano
partecipare
all’escursione lungo la Via dell’Acqua di Cison. Guida Gianni
Marciano. Organizza l’Univeristà
adulti di Pieve.
Alle 18.30 e alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione
del film “È complicato”.
MERCOLEDÌ 21
Alle 15 nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve di Soligo ultima lezione di Bruno Andolfato su Galileo Galilei. Tema: “Le
avventure e le disavventure di Galileo astronomo”. Organizza l’Università Adulti.
SABATO 24
Alle 19 all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo concerto
“Vieni a scoprire il calore e il ritmo della musica Gospel” organizzato da “Il Filò”.
rocchiali dell’unità pastorale “Le Grazie”, che si
terrà domenica 13 giugno,
tutto il pomeriggio, e
comprende le parrocchie
di Moriago, Mosnigo, Vidor e Colbertaldo.
Per la circostanza, la parrocchia ha in programma
di chiudere la giornata
con un concerto di musica andina, eseguita da un
gruppo di giovani latinoamericani.
Amici, vi aspettiamo in
tanti al santuario Madon-
SERNAGLIA
“IL PAESE
DELLA
VERGOGNA”
abato 17 aprile alle
Smunicipio
20.45 nella sala del
di Sernaglia
va in scena lo spettacolo teatrale “Il paese della
vergogna” di Daniele
Biacchessi. L’ingiustizia
è il filo conduttore dello
spettacolo: Biacchessi
racconta, con l’ausilio di
immagini e musiche,
storie dell’Italia repubblicana: le prove delle
stragi nazifasciste di
Sant’Anna di Stazzema
e Marzabotto nascoste
nel cosiddetto “armadio
della vergogna”; i colpevoli mai individuati degli attentati di Piazza
Fontana, Questura di
Milano, Piazza della
Loggia di Brescia, Treno
Italicus, Rapido 904; gli
occhi dei bambini nella
sala d’aspetto di seconda classe della stazione
di Bologna. E poi i delitti di mafia, da Peppino
Impastato a Libero
Grassi, da Giorgio Ambrosoli a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
L’evento è organizzato
dal Comune e dalla biblioteca.
na delle Grazie, per dire
alla Madre di Gesù e nostra che ci proponiamo di
27
ascoltare il suo materno
invito: «Fate tutto quello
che (Gesù) vi dirà» (Gv 2,
5), per essere come la comunità
dei primi cristiani, «assidui nella
preghiera e nella
frazione del Pane (l’Eucaristia)
con Maria la
Madre di Gesù»
(Atti degli Apostoli).
Don Antonio
Moretto
BREVI QUARTIER DEL PIAVE
PIEVE: le opere di Zinelli
Venerdì 16 dalle 15.30 alle 18.30 e sabato 17 aprile
dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 18 è aperta, all’istituto Casagrande di Pieve, la mostra “Oltre la follia. L’arte di Carlo Zinelli”. Visite guidate alle 8.30, 9.30, 10.30 e 17. Nel
pomeriggio di sabato servizio di animazione per i bambini. A conclusione della mostra, promossa dall’Isis Casagrande, sabato 17 alle 20.45 all’auditorium della biblioteca di Pieve il Gruppo musicale di Costalta di Cadore presenta lo spettacolo “Distanze. Teatro-canzone
tra arte e diversità”. Ingresso libero a tutti gli appuntamenti.
PIEVE: salute in movimento
Il movimento nella terza età e l’alimentazione nello sportivo sono gli argomenti delle due serate del ciclo “La salute in movimento” promosso dalla Nostra Famiglia insieme all’Ulss 7, al Comune di Pieve e alla Banca della Marca. Il primo incontro è in programma venerdì 16
aprile alle 17.30: Giuseppe Blasa, laureato in scienze
motorie, illustrerà i benefici dell’attività fisica nella terza
età. Venerdì 23 alle 20.30, invece, Roberto Mazzer, biologo nutrizionista, spiegherà come deve alimentarsi chi
pratica attività sportive. Entrambi gli incontri nella sede
della Nostra Famiglia di Pieve di Soligo.
FARRA: il libro su Gregorio Nardi
La Biblioteca Multimediale del
Comune di Farra e il gruppo culturale CoLibri hanno organizzato
la presentazione del libro “Memorie - Autobiografia di Gregorio Nardi” curato da Antonio Gallon. L’appuntamento è per venerdì
16 aprile alle 21 all’auditorium
Santo Stefano di Farra di Soligo.
Interverrà il prof. Lamberto Pillonetto e saranno proiettate foto
d’epoca.
FARRA: festa alla “Crose”
Domenica 18 aprile a Farra di Soligo sulla sommità della collina della “Crose”, donata da Romana Tormena al
Comune, si tiene la festa “Segni di Primavera” promossa
da Legambiente, che ha in concessione questo luogo
per tre anni, Gruppo Culturale Colibrì e Zikomo. Appuntamento alle 13.30 nella piazza di Farra per salire in
compagnia sulla collina.
Dai nostri paesi Vallata - Bellunese
18 aprile 2010
FOLLINA: INAUGURAZIONE
MONUMENTO AGLI SLOVACCHI
TARZO: IL LIBRO
SU LUCIANI
29
BELLUNO:
MEDAGLIA
REVINE: SPETTACOLO
SU CECCHINEL
omenica 18 aprile al sacrario austroungarico di via
iovedì 22 aprile, alle 20.30 nell’aula
abato 17 aprile, alle 20.30 all’audienerdì 16 apriD
G
S
V
Altariol a Follina ha luogo la cerimonia di inaumagna dell’istituto comprensivo di
torium delle scuole elementari di
le, alle 16 al teagurazione del monumento commemorativo ai caduti
Tarzo, verrà presenRevine, la compagnia teatrale Altinatro Comunale di
slovacchi alla presenza di autorità civili e militari, delegazioni di Slovacchia, di Austria e di Slovenia, rappresentanti di Unuci, Alpini e associazioni d’arma locali. Accompagnerà la cerimonia la banda musicale di
Follina. Sorvolerà la manifestazione lo Spad XIII, l’aereo di Francesco Baracca, di proprietà del Comune di
Vas. L’orazione ufficiale sarà tenuta dall’ambasciatore
plenipotenziario della Repubblica di Slovacchia in Italia Stanislav Vallo. Inizio alle 9.15 al monumento
“Crode della storia”.
tato dagli autori,
monsignor Francesco Taffarel e Nicola
Scopelliti, il libro
“Luciani, la polvere
del Signore”. Modera
il giornalista del nostro settimanale Federico Citron. Organizza la Pro loco.
FOLLINA / TERMINATO IL RESTAURO DEL DA MILANO
Un affresco
sorprendente
S
abato 17 aprile, alle
16.30 nell’abbazia di
Follina, il Requiem op.
48 per soli, coro e orchestra
di Gabriel Fauré, eseguito
dal coro e dall’orchestra “In
musica gaudium” di Oderzo, inaugura il restauro dell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino opera
di Francesco Da Milano. L’evento è promosso dalla parrocchia.
I lavori di restauro dei due
affreschi esistenti nella
chiesa abbaziale di Follina
– il Francesco da Milano,
della parete destra di chi entra, e il San Tommaso d’Aquino con parte della sequenza del “Corpus Domini”, affresco rinvenuto sulla
parete sinistra durante i lavori di ristrutturazione del
1919-1921, attribuito a un
non individuato pittore, facilmente di tradizione veneta – si sono protratti a
lungo, sia per studi particolari sullo stato generale degli affreschi sia per il modo
di intervenire sull’adesione
murale e il vario genere di
colori adoperati dal pittore.
Dopo l’approvazione della
Soprintendenza di Venezia,
i lavori sono stati affidati al-
FOLLINA: “La Maternità divina di Maria” del Da Milano
la scuola di restauro “Lareco” di Vittorio Veneto. I lavori hanno goduto di contributi della Banca Prealpi
di Tarzo, della “Veneto Banca” di Montebelluna e dalla Comunità dei Servi di
Maria. Ai sostenitori e agli
operatori un grazie e vivissima gratitudine.
L’affresco di Francesco da
Milano – datato 1527 – esprime bellezza e chiarezza
del tema assunto “La Maternità divina di Maria” ispirandosi, facilmente, alla
secolare scultura della Madonna di Follina, la “Theo-
tokos”. L’essenziale di questa
icona è l’incarnazione di
Gesù, orientando lo sguardo degli uomini verso Dio.
L’affresco del Da Milano è
una visione del Verbo di Dio
fatto uomo, manifestazione stessa della grazia deificante dell’uomo. Nel Bambino Gesù appare chiaro il
segno della circoncisione,
egli, infatti, è Figlio del popolo d’Israele e della stirpe
di Davide. Comunemente i
testi di alcune note storiche
presentano il dipinto come:
“Madonna con il Bambino
tra i santi”. Facilmente indi-
te di Mogliano presenta il recital “Lungo la traccia, un
viaggio pellegrinaggio sulle tracce di un emigrato negli Stati Uniti d’America”
dedicato al poeta Luciano Cecchinel.
viduabile è il Sant’Antonio
abate, la cui iconografia ci è
familiare; ai suoi piedi il devoto che ha commissionato il dipinto. Non così facile è la lettura del santo alla
destra della Madonna e del
Bambino. A questo santo
hanno dato diversi nomi: o
san Giuseppe, o san Giovanni. Se teniamo come
punto da leggersi il tema
della Divina Maternità di
Maria, osservando bene
tutti particolari della persona e leggendo i segni iconografici che completano la
figura del santo, egli è da individuare in san Luca. È l’evangelista Luca infatti che
ci tramanda l’infanzia di
Gesù dall’Annunciazione al
Battesimo. Nella Annunciazione riconosciamo l’incarnazione del Verbo di Dio
e di conseguenza la Maternità di Maria, Madre di Dio
e Madre dell’Uomo nuovo.
Inoltre attorcigliata e pendente nella mano che regge
il Vangelo è individuabile
“la fascia della Maternità
verginale” o “Cintura” che
secondo un’antica tradizione di Maria Assunta in Cielo in Corpo e Anima, era
conservata a Gerusalemme.
Nel V secolo fu portata a
Costantinopoli in un santuario mariano della città.
Il Calendario bizantino la
commemora il 31 agosto.
L’iconografo che si eleva
dalla considerazione della
reliquia della “fascia verginale di Maria” proclama i
dogmi dell’Incarnazione di
Cristo e della Maternità divina di Maria e apre l’animo alla fiducia riposta dai
cristiani nella protezione
della Vergine, la Madre di
Dio e dell’Uomo.
Fra Ermenegildo Zordan
BREVI BELLUNESE
Sportello
Energia
Anche il Comune di Mel
ha dato vita allo sportello
informativo “PubblichEnergie” finalizzato a promuovere le energie rinnovabili e il risparmio energetico nelle abitazioni (incentivi economici, sgravi
fiscali, aspetti tecnici, metodo dei Gruppo di acquisto solidale...). Lo sportello è aperto ogni lunedì
dalle 9.30 alle 12.
E il prossimo 16 maggio
a Mel si terrà la seconda
edizione della mostra-
Belluno, alla presenza del ministro
dell’Interno Roberto Maroni, si tiene
la cerimonia di consegna delle medaglie d’oro al valor civile ai quattro eroi
del Falco precipitato qualche mese fa.
BREVI VALLATA
MIANE: premio al Monte Cimon
A distanza di tredici anni dal primo successo, il coro Monte Cimon di Miane ha ottenuto una nuova affermazione
a Riva del Garda. I coristi diretti da Paolo Vian, dopo il
primo posto a “In... canto sul Garda” ottenuto nel 1997
con l’allora maestro Rinaldo Padoin, tra il 28 e il 31 marzo si sono imposti all’undicesima edizione del concorso corale internazionale.
TARZO: cineforum con dibattito
Seconda edizione di “Cineforum Tarzo” a partire da venerdì 30 aprile. Attraverso quattro pellicole verrà indagato il tema “Ambiente come luogo di esperienza”. Ambiente inteso come spazio fisico, luogo di lavoro/studio,
ma anche come “paesaggio” interiore. Primo film ad essere proiettato sarà “La morte sospesa” (2003), presentato e commentato dalla psicoterapeuta Antonia Faganello. Tutti gli appuntamenti cominciano alle 20.15
all’auditorium della scuola media di Tarzo. Organizzano
Comune e Pro loco.
TARZO: incontro giovani forania
Venerdì 23 aprile, alle 20.30 a Tarzo, incontro di formazione per i giovani della forania della Vallata.
CISON: dal 24 il CircoPaniko
L’atmosfera richiama alla mente le immagini felliniane
dei saltimbanchi e dei teatranti di strada. Ma non si tratta di vecchie guardie del circuito degli spettacoli di strada o di nostalgici circensi rimasti ancorati all’antica idea
dello spettacolo con gli animali e con il presentatore in
frack e cilindro. In comune a questa visione il CircoPaniko ha solo il concetto di tendone da circo come propria casa viaggiante. Sotto il tendone un luogo di aggregazione con la possibilità di libera espressione e
confronto per tutti. Il tendone rosso-giallo-blu sarà per
il periodo dal 24 aprile al 2 maggio un teatro, un palco
da concerto, un luogo di scambio di esperienze di vita,
una scuola di circo per i più piccoli, una mostra fotografica, un cinema di immagini indipendenti provenienti da tanti paesi del mondo dove il CircoPaniko coltiva
la sua realtà.
Agenda Vallata
mercato MelEnergia sui
temi dell’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica e dell’architettura
sostenibile.
Conoscere la
Terra del Fuoco
Il viaggio di Mauro Del
Borgo attraverso la Terra
del Fuoco, tra Argentina
e Cile, è il tema della seconda serata della rassegna “Viaggi, Immagini,
Protagonisti 2010” in programma sabato 17 aprile
alle 21 al palazzo delle
Contesse di Mel.
Le chiese
scomparse
dello Zumellese
Giovedì 22 aprile, alle 18
in Seminario a Vittorio Veneto, per la rassegna “Curiosando in Archivio” la
professoressa Miriam
Curti presenta le chiese
scomparse nella forania
Zumellese.
Reperti romani
restaurati
In occasione della XII Settimana della cultura, venerdì 23 aprile, alle 18
nella sala degli affreschi
del municipio di Mel, verrà
presentato il restauro dei
reperti di età romana provenienti dal pozzo votivo in
località Cioppa di Mel e
recuperati
grazie
all’8x1000
dell’Irpef a
diretta gestione statale. Interverranno
Giovanna
Gangemi,
funzionaria
della Soprintendenza, e
Martino Serafini, autore
del restauro.
SABATO 17
Da oggi e fino al 2 maggio a
Miane mostra del vino Prosecco promossa dalla Pro loco.
Nell’ambito della mostra del vino di Miane, Vivibike propone
due escursioni: una in bici di
25 chilometri (percorso: Miane,
Follina, Cison, Revine-parco del
Livelet, Cison, Follina, Premaor,
Campea e Miane) e l’altra a piedi al Col de Pera in località San
Michele passando per aree boschive e il paesaggio tipico dei
vigneti (durata tre ore circa).
Partenza alle 15 dalla sede della Pro loco.
MARTEDÌ 20
Alle 20 nella struttura polivalente della Pro loco di Tarzo serata conclusiva della rassegna
enogastronomica Le Stue di
Tarzo.
VENERDÌ 23
Da oggi a domenica 9 maggio
festa dei Santi Giacomo e Filippo a Valmareno. Organizza
la Pro loco.
Farmacia di turno: Cesca, via
Padre Anacleto Milani 15, Follina, telefono 0438-970227.
30
Dai nostri paesi Conegliano
DOMENICA 18 FESTA CON E PER
FAMIGLIE ITALIANE E STRANIERE
18 aprile 2010
NOSTRA FAMIGLIA: PASQUA COI
BAMBINI DI S. ANDREA E SERRAVALLE
omenica 18 aprile alle 9.30 nell’area ricreativo-sporolete preparare una feD
tiva della parrocchia di San Martino festa per e con Vsta per Me? È stato
famiglie italiane e straniere. In programma la prima edi- questo l’invito proposto a
Roberto, don Andrea e alcune mamme, pronti a preparare la grande festa.
Il primo giorno, lunedì, ha
avuto come tema l’amicizia: ciascun bambino ha
decorato un mattone che
poi è diventato parte di una grande colonna che voleva dire: insieme si possono “costruire” cose importanti!
Il secondo giorno, martedì,
PER BAMBINI E RAGAZZI DEL CONEGLIANESE
La variabilità dei dialetti,
in Cina, è pari a quelle delle lingue romanze in Europa. Quindi per un cinese, imparare la lingua ufficiale del suo Paese, è in
molti casi imparare un’altra lingua. Essa va studiata, e studiata sui banchi.
La scuola di mandarino di
Xia Mei Zhang e di Lin
Jian Pin, l’altra insegnante, è impegnativa: tre ore
il sabato pomeriggio e tre
ore la domenica (con pausa-gioco in oratorio). Gli
alunni, una trentina, hanno dai sei ai diciotto anni
e sono divisi in due classi,
a seconda del livello linguistico. Vengono da Conegliano e dall’hinterland.
L’iniziativa è partita a settembre dell’anno scorso e
durerà fino a giugno, come la scuola.
Nel cassetto di Zhang c’è
pure un altro sogno: insegnare l’italiano ai genitori dei ragazzi che imparano il cinese. «Se noi cinesi abbiamo difficoltà a integrarci è per via della lingua - sostiene -. Fare fatica a conversare, a esprimere pensieri, idee, è una
barriera enorme che separa dall’altro».
Gli italiani di domani sono anche quei bambini e
ragazzi così disciplinati,
con in mano un sussidiario vergato di segni incomprensibili, che ripetono una litania insolita, tra
il vociare degli scout dell’oratorio di San Pio X, un
sabato pomeriggio di primavera.
Francesca Nicastro
zione di “Calcio mondiale”, torneo di calcio a 5 (inizio alle 10), esibizione di badminton, giochi e animazione. L’iniziativa, che rientra nel “Progetto Puzzle, è sostenuta da
parrocchie (Parè, San Pio X, MdG e SS. Martino e Rosa)
e associazioni allo scopo di coinvolgere le famiglie straniere, avvicinarle alla comunità locale e costituire una
rete di famiglie italiane e straniere. L’organizzazione è affidata alle associazioni Ancora e Amici Sportivi San Martino, e al Circolo Noi di Conegliano. In caso di maltempo la manifestazione verrà rinviata al 25 aprile.
bambini e ragazzi della Nostra Famiglia di Conegliano, per vivere in modo speciale la Settimana Santa del
2010. Hanno condiviso con
loro l’esperienza alcuni
bambini delle parrocchie di
Sant’Andrea e Serravalle
che, ogni mattina, arrivavano accompagnati da don
Cinesi a scuola
di mandarino
T
ra loro parlano in italiano, il cinese è
una seconda lingua. Tanto che, per impararlo, devono andare a
scuola. A sentirli chiacchierare, non si hanno
dubbi: questi bambini,
questi ragazzi dalla pelle
dorata, i capelli nerissimi
sono già italiani. Già veneti.
È sabato pomeriggio. Da
due aule al primo piano
dell’oratorio di San Pio X,
una litania insolita si fa
strada tra il vociare degli
scout che sale dal campo
da gioco: sono altri bambini, altri ragazzi, che non
stanno giocando ma ripetono a voce alta le parole
di una giovane donna,
nella lingua ufficiale della
repubblica popolare cinese, il mandarino.
L’idea di insegnare il cinese ai cinesi G2, quelli di
seconda generazioni nati
in Italia o che vi sono arrivati piccolissimi, è venuta a Xiao Mei Zhang,
mediatrice culturale. Con
l’intento di mettere un fre-
Xiao Mei Zhang mediatrice culturale
no a un fenomeno doloroso: il rimpatrio forzato
dei figli degli immigrati cinesi, imposto dagli stessi
genitori, per non far perdere loro lingua e tradizioni. Una piaga che - secondo Zhang - provoca
traumi profondi nei bambini, costretti per anni,
due-tre o anche più, a vivere separati da mamma e
papà. Ma anche a interrompere il processo di integrazione nel Paese d’adozione.
«Tanti nostri bambini e
ragazzi - conferma Zhang
- sono segnalati ai Servizi
sociali per problemi di apprendimento. Le loro difficoltà nascono dalla se-
parazione. Al ritorno dalla Cina, dove hanno vissuto per anni con i nonni
o altri parenti e studiato,
fanno più fatica a reinserirsi a scuola e in società,
e gli stessi genitori non
riescono più a gestirli».
Andando in Cina hanno
imparato la lingua e le tradizioni degli avi, ma hanno perso anni di affetto e
di occasioni di crescita nel
Paese dove, in molti casi,
sono destinati a rimanere. Così la pensa Xiao Mei
Zhang, la quale, grazie alla sensibilità della parrocchia che ha messo a disposizione i locali, è riuscita a realizzare il suo sogno: insegnare ai connazionali G2 il mandarino e
gli usi e costumi della loro terra d’origine.
«I genitori non sono in
grado di trasmettere il cinese ufficiale, perché parlano i dialetti regionali spiega Zhang -. Né tanto
meno riescono a insegnare la grammatica o a scrivere e a leggere gli ideogrammi».
è stato il giorno della gioia:
ognuno ha potuto esprimere la sua felicità e allegria con fantasia e colori,
costruendo un bellissimo
fiore, che ha trovato posto
davanti all’altare.
Il terzo giorno, mercoledì,
giorno del pane, ogni bimbo ha portato un chicco di
grano e un acino d’uva che,
“schiacciati” insieme, si sono trasformati nel pane e
nel vino che l’indomani , a
loro volta, sono diventati
Gesù, nella celebrazione
dell’Eucarestia.
Bello vedere e stupirsi di
come le mani dei bambini
di Vittorio Veneto sono diventate le mani anche dei
bambini che fanno più fatica a svolgere le attività in
autonomia, per costruire
amicizia, regalarsi gioia,
condividere il pane.
È stato un modo davvero
ricco e coinvolgente di vivere la Pasqua, in una dimensione di accoglienza e
generosità che è divenuta
dono per tutti!
BREVI CONEGLIANO
In bici sui luoghi del Cima
Domenica 18 aprile alle 9 parte la gita di Liberalabici
con destinazione i luoghi e i paesaggi del Cima. Info: Edi 0438-581840 - [email protected] - www.liberalabici.it - email: info@liberalabici.
30 anni di sport con Silca
L’azienda vittoriese festeggia i 30 anni di impegno nello sport domenica 18 invitando a una festa tutti gli ex atleti (tra cui quelli della storica Polisportiva Silca Ogliano) con le loro famiglie. Il programma a pag. 25
Analisi del voto regionale
“Le Regionali 2010: consenso, dissenso, partecipazione, cosa comunicano le scelte degli elettori. Quali iniziative?”. È questo il tema dell’incontro-dibattito promosso dal gruppo consiliare del PdL di Conegliano. Insieme al politologo Paolo Feltrin ne discuteranno politici, giornalisti, rappresentanti del mondo del volontariato
e dell’imprenditoria. Lunedì 19 aprile alle 20.30 nella
sala convegni della Dama Castellana (ex caserma San
Marco in viale Spellanzon).
Ragazzi e disturbi alimentari
“Immagine corporea e disturbi del comportamento alimentare. Quanto c’entrano i media?” è il tema che andrà a sviluppare la psicoterapeuta Chiara Covri giovedì
22 aprile nel terzultimo incontro del percorso per genitori di ragazzi adolescenti “Apeiron”. Alle 20.30 nell’aula magna della Nostra Famiglia.
CAMPOLONGO:
addio a Iolanda
A un giorno dal compimento del centesimo anno di età
è mancata, a Campolongo,
Iolanda Bignotti ved. Collot.
Originaria di San Pietro di
Feletto, a 7 anni è rimasta
orfana di guerra. Dopo il matrimonio si è trasferita a
Campolongo con il marito.
Dalla loro unione sono nati
5 figli. Donna serena e generosa, è arrivata lucida alla soglia dei cento anni.
Agenda Conegliano
VENERDÌ 16
Inizia oggi e prosegue fino a domenica
2 maggio la Festa paesana a Costa.
Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, conferenza “Cielo
di primavera/estate” per il corso di astronomia all’Università adulti e anziani.
Alle 20.30, a palazzo Sarcinelli, piccolo
concerto del Corocastel all’interno della mostra dedicata a Cima da Conegliano.
Alle 21, nella sala di piazzale San Martino, Liberalabici organizza una serata
sull’arte, alla riscoperta del Cima.
SABATO 17
Fino al 25 aprile palazzo Da Collo ospita la mostra “Surrealismo prospettico”, organizzata dal gruppo pittori “Caffè
al teatro” per festeggiare il decimo anno
della fondazione. Orari apertura: sabato 16-20, domenica 10.30-12 e 16-20.
Fino al 2 giugno nella sala lettura di piazzale Fratelli Zoppas sono esposti i disegni degli alunni delle scuole elementari
e medie che hanno partecipato al concorso “Un disegno per G. B. Cima”.
Dalle 14.30 alle 18 al centro diurno anziani pomeriggio musicale con ballo.
Dalle 15 alle 18, allo stadio comunale
Soldan, Meeting interregionale di atletica leggera per disabili Trofeo città di
Conegliano.
Dalle 15.30 alle 18.30, alla biblioteca dei
ragazzi di Ogliano, gruppo di lettura Voci in viaggio e Arci organizzano la lettura animata della favola “In una notte di
temporale”, con laboratorio per ragazzi.
Ingresso libero.
Alle 18, all’oratorio Santa Caterina, “La
Parola del sabato sera”.
DOMENICA 18
Dalle 8.30 alle 13 al laghetto di Pradella Civran gara di pesca di solidarietà.
Organizza l’Associazione di volontariato Sergio Piccin.
Alle 9 partenza dalle piscine comunali
della gita in bicicletta “Liberal’arte 2010.
Luoghi e paesaggi del Cima”. Organizza Liberalabici.
Alle 15.30, allo stadio comunale di rugby,
per il campionato di rugby serie C, girone Elite, Conegliano-Frassinelle. Ingresso: 5 euro.
Alle 16, in piazza Cima, Disfida tra nobili et cavalieri, corteo in costume rinascimentale. Alle 16.30 entrata del corteo in piazza Cima, breve esibizione di
tamburi e sbandieratori e dei Cambattenti del Bucranio. Alle 17.10 inizia la
partita di calcio a cinque. Alle 17.25 rien-
trano gli sbandieratori e i tamburini, arriva il Mago del Sole, vengono letti i tarocchi per prevedere il futuro della città.
Al termine della partita, premiazioni delle squadre e dei quartieri e ultime esibizioni. Ingresso libero.
LUNEDÌ 19
Alle 16.10, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, si parla di “Islam e
fondamentalismo” al corso di cultura islamica dell’Università adulti e anziani.
MARTEDÌ 20
Alle 19, agli impianti sportivi di Campolongo, prima partita del Memorial Luigi
Cremonese, torneo amatoriale di calcio. Alle 20.30 seconda partita. Fino a
venerdì 23.
Alle 20.30, nell’aula magna dell’istituto
Marco Fanno, per “Lezioni aperte...
2010” interviene il professor Umberto
Roma, dell’Università di Padova, su “Le
ragioni del diritto”. Ingresso libero.
Alle 20.30, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, tavolo tematico su
“Mobilità e trasporti” ed “Energie” per i
Tavoli del forum civico di Agenda 21. Ingresso libero.
MERCOLEDÌ 21
Alle 16.10, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, al corso di storia
dell’arte dell’Università degli adulti e anziani si parla di “I ritratti di Tiziano”.
Alle 20.30, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, incontro di approfondimento “Scoprire le nostre radici identitarie attraverso l’arte”. Relatrice
Cristina Vendrame. Organizza il centro
culturale Crescere. Quota di iscrizione in
qualità di socio ordinario 15 euro.
GIOVEDÌ 22
Alle 17, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, per gli Incontri culturali 2009/2010 presentazione del libro
“Ciò che chiamiamo fiore”, liriche di Federico Rossignoli, il quale esegue anche degli intermezzi musicali. Ingresso
libero.
Alle 18.30, nell’aula magna dell’ex convento di San Francesco, Luciano Caniato tratta di “Cima nella neve. Una
biografia?”. Un omaggio al Cima di Italia Nostra.
Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, spettacolo teatrale del liceo Marconi “Il pollo”, adattamento da “Il tacchino” di G.
Feydeau. Ingresso libero.
Farmacia di turno: Losego, via Cavallotti 11, telefono 0438-22375.
Dai nostri paesi Coneglianese
18 aprile 2010
S. POLO: GIOCHI E MUSICA
PER LA FESTA DEL LIBRO
S. LUCIA: IN PULMANN
IN CINA
S. LUCIA:
CASELLO AVANTI
31
COLLALTO:
FESTA PATRONO
ostra-mercato del libro dal 16 al 25 aprile nei
associazione culturale “Il filo
a Commissione Via del miniesteggiamenti di San Giorgio al
M
L
’
L
locali al piano terra del condominio di piazza
d’Arianna” di S. Lucia di Piave ostero dell’Ambiente ha delibe- Fvia a Collalto da venerdì 16 apriPadre Marco D’Aviano a San Polo di Piave su iniziaspita venerdì 16 aprile alle 20.30 i rarato che per la realizzazione del le su iniziativa dei Festeggiamenti
tiva della biblioteca comunale in collaborazione con
il Centro Biblioteche di Villorba (orari: feriali 15-19,
festivi 9-12.30 e 15-19). Tutti i volumi sono scontati
del 25%. Domenica 18 è in programma la Festa del
Libro dalle 15 alle 18.30 nella piazza Marco D’Aviano con letture animate, laboratori di maschere e tatuaggi, baby dance, e la compagnia Musica Globale
di Quinto di Treviso. La partecipazione alla festa è
gratuita. In caso di pioggia la manifestazione si tiene nella scuola media.
gazzi che hanno ripercorso, in pullman, la via della seta sulle orme di
Marco Polo con lo scopo di far conoscere prodotti e tradizioni della
nostra regione nelle città toccate nel
lungo viaggio. La presentazione si
tiene nella sala riunioni del centro
sociale “Messina”, adiacente alla nuova biblioteca comunale, con ingresso libero.
tratta di un piacevole giro
in bicicletta non competitivo, adatto a tutti, da percorrere lungo strade asfaltate tra vigneti e la campagna della zona. Due le
soste previste come punti
di ristoro, precisamente in
due cantine che accoglieranno i ciclisti con buon
cibo e bevande.
La partenza è prevista alle 9.30 da Piazza degli acquedotti romani a San
Giorgio. Ci si può iscrivere direttamente al punto
di ritrovo e la quota di adesione è di otto euro a
persona. In caso di pioggia
la manifestazione verrà
rinviata.
Sempre ai fini della raccolta fondi per il restauro
e la conoscenza della chiesa, è in fase di realizzazione la nuova guida che ne
illustra la storia e le particolarità. Dopo alcuni anni dall’esaurimento della
precedente edizione, che
si presentava come un opuscolo, il Gruppo per San
Giorgio ha lavorato alla revisione con aggiornamenti derivanti da alcune delle ultime ricerche sul comprensorio di San Polo e
dintorni. Per procedere
con la ristampa mancano
però degli sponsor che
possano aiutare a sostenere i costi richiesti da una
pubblicazione di questo tipo.
Insieme alla nuova guida,
il comitato sta preparando un filmato per illustrare la storia della chiesa, del
suo territorio e degli affreschi, con un esperto che
negli ultimi 5 minuti spiega il senso delle raffigurazioni pittoriche.
Alla chiesa è dedicato anche un sito internet ufficiale dove trovare informazioni, foto, contatti ed
iniziative: www.chiesadisangiorgio.com.
Chiunque volesse sostenere il restauro dell’antica
chiesa di San Giorgio può
fare una donazione sul
conto corrente numero
63072094 intestato a Parrocchia conversione di
San Paolo, causale: pro restauro chiesa di San Giorgio.
Giulia Spagnol
formati dagli educatori
dell’Aipd, i ragazzi vengono lasciati liberi di svolgere le proprie attività da soli, organizzandosi i vari
compiti e sentendosi protagonisti del proprio Ra-
boso e oggi anche di Acquavita.
La bottiglia n° 1 della vendemmia 2009 è stata consegnata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
S.POLO: MESSA, PEDALATA, GUIDA TURISTICA, DOCUMENTARIO
S. Giorgio
tante iniziative
I
n occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza di San Giorgio
(23 aprile), l’omonima
chiesetta a San Polo di
Piave si prepara a diventare il centro di diverse iniziative organizzate dal
Gruppo per San Giorgio
in collaborazione con altre associazioni locali. La
chiesetta è da sempre luogo di ritrovo per la comunità locale e oggetto di
particolare attenzione sotto il profilo storico-artistico. Di antiche origini
medievali, è impreziosita
al suo interno da pregevoli affreschi che la rendono
un esempio unico nel suo
genere, ma che necessita
di una costante manutenzione e di accurati restauri per poter conservare il
suo splendore.
Ed è anche per raccogliere fondi destinati alla cura di questo patrimonio
artistico che vengono organizzate varie attività.
Venerdì 23 aprile è prevista una messa in occasione dell’“antico” patrono
della chiesetta. Antico
perché in realtà dall’undici novembre del
1741 il patrono è diventato San Martino,
ma quello originale resta inscindibilmente legato alla storia della
chiesa e per questo non
viene dimenticato.
In antichità gli affreschi che trattavano i
capitoli della storia di
San Giorgio erano
quattro, oggi purtroppo ne sono rimasti solo due. A detta di diversi esperti sembra che
quelli eliminati potessero
raffigurare l’uccisione del
drago, che nell’ottica settecentesca rappresentava
un’immagine troppo violenta. Inoltre lo spazio a
disposizione per le funzioni stava diventando insufficiente ed è probabile
che uno dei diversi ampliamenti possa essere stato la causa della perdita di
questi capolavori.
Un’altra iniziativa in programma è l’undicesima edizione della “Pedalata in
compagnia” che si terrà
domenica 2 maggio. Si
I RAGAZZI GLI HANNO FATTO DONO
DI UNA BOTTIGLIA DI RABOSO
Napolitano con i down
ra gli espositori del ViT
nitaly di Verona anche
i ragazzi della sezione trevigiana dell’Associazione
Italiana Persone Down che
hanno proposto, insieme
all’ormai “classico” Raboso
della Solidarietà, la grappa
Acquavita prodotta con le
vinacce di uva rabosa.
Sono ormai cinque anni
che bambini e ragazzi
down sono coinvolti in un
percorso educativo che
parte a ottobre, con la vendemmia in autonomia nel
vigneto delle Cantine Cecchetto di Tezze, prosegue
con la spremitura dell’uva
con metodi artigianali,
quindi c’è la decorazione
a mano, la firma e la numerazione di ogni singola
etichetta durante il periodo invernale, per arrivare
ad aprile all’imbottigliamento e alla finitura della
bottiglia. Dopo esser stati
nuovo casello della A27 a Santa
Lucia di
Piave non
è necessaria la
Valutazione di
impatto
ambientale (Via).
SAN POLO: la chiesa di San Giorgio
Collalto. Sabato 17 aprile alle 18 c’è
l’inaugurazione della mostra personale della pittrice Anna Riva e alle
21 la serata danzante. Naturalmente la cucina della festa funzionerà a
pieno ritmo. Domenica 18 aprile alle 12 spiedo. Tutte le sere dal 16 aprile al 2 maggio sono aperti il chiosco e le cucine. Tutte le notizie su
www.collalto.info.
BREVI LA COLONNA
VAZZOLA: l’addio a Faliero
È morto a soli 59 anni Giuseppe Faliero, per 32 anni vigile urbano a Vazzola. Dal 2004 era in pensione. Lascia
la moglie e i due figli.
VAZZOLA: il vicequestore e i rischi
dei comportamenti giovanili
Il vicequestore Riccardo Tumminia è ospite dell’amministrazione comunale di Vazzola per il secondo incontro dedicato all’emergenza educativa. Giovedì 22 aprile alle 20.30 nell’aula magna della scuola media del capoluogo Tumminia si soffermerà sui comportamenti a rischio tra i giovani: alcool, droghe, tecnologie, violenza.
S. LUCIA: corso per genitori
Dopo i corsi per genitori di bambini 0-3 anni, 3-6 anni
e 6-11 anni, giovedì 22 aprile alle 20.30 al centro sociale “Messina” di Santa Lucia di Piave prenderanno il
via gli incontri per genitori di ragazzi delle scuole medie
e superiori. Sonia Marcon, psicologa dell’età evolutiva,
approfondirà le problematiche della vita affettiva e dei
conflitti familiari.
S. LUCIA: Favotto spiega il Cima in
preparazione alla visita della mostra
Giovedì 22 aprile alle 20.30 nella biblioteca di Santa Lucia di Piave il prof. Sergio Favotto terrà una conferenza
sul tema: “Cima, poeta del paesaggio”. Seguirà, il 24 aprile, una visita guidata alla mostra del Cima a Palazzo
Sarcinelli (ingresso 11 euro). Per info: 0438-466180.
Organizzano Comune e Università delle Tre Età.
SAN POLO: libro di Rossetto
Sabato 17 aprile alle 17 nella sala conferenze della biblioteca comunale di San Polo di Piave Simone Menegaldo, vicepresidente della Commissione scientifica della “Biblioteca del Piave”, presenta il libro “I contrabbandieri della Serenissima sulle tracce del sale” di Rossana Vitale e Sante Rossetto. Organizza la Biblioteca
del Piave.
SUSEGANA: serata sull’acqua
“Acqua bene comune, le sfide per una nuova cultura
dell’acqua” è il tema del convegno in programma venerdì
16 aprile alle 20.45 nell’aula consiliare del municipio di
Susegana. Relatori: Eriberto Eulisse, direttore del Centro Civiltà dell’Acqua, e Roberto Fier, consulente ambientale. Organizza il Comune.
PONTE: le richieste di aiuto
dei giovani
Mercoledì 21 aprile secondo e ultimo incontro promosso
dall’amministrazione di Susegana e dal consiglio pastorale di Ponte della Priula per analizzare la realtà giovanile e far conoscere le “forze” educative che operano nel territorio comunale, in particolare nel campo della prevenzione all’abuso di alcool e droghe. Alle 20.30
all’oratorio di Ponte della Priula Giuseppe Milan, docente di pedagogia interculturale all’Università di Padova,
rifletterà sul tema: “Come interpretare le richieste d’aiuto?
MARENO: El moroso de la nona
Anche il neogovernatore del Veneto Luca Zaia ha brindato con i ragazzi
Con la commedia di Giacinto Gallina “El moroso de la
nona” terminerà, venerdì 23 aprile, la rassegna teatrale
“Su il sipario” promossa da Comune e Università Adulti di Mareno. L’opera verrà proposta dalla compagnia Treviso Teatro venerdì 23 aprile alle 21 al centro sociale di
Mareno. Ingresso 7 euro.
32
Dai nostri paesi Coneglianese
18 aprile 2010
DOMENICA 18 AD ALBINA. DURANTE LA MESSA
INAUGURAZIONE DI UN NUOVO AFFRESCO
Festa con d. Severino
lbina vuole manifestaA
re concretamente la
propria vicinanza a don Severino Vidotto, anche ora
che è ospite della casa di riposo di Santa Lucia di Piave, dopo essere stato a lungo parroco della parrocchia
in comune di Gaiarine. E lo
fa in grande stile domenica 18 aprile con un intenso
programma: alle 10 messa
celebrata da don Severino
con inaugurazione del dipinto dell’Ultima Cena realizzato da Giancarlo Butti-
Don Severino Vidotto
gnol di Orsago. Segue il
pranzo nella grande struttura della parrocchia: sarà
CARITAS FORANIALE, INCONTRO CON IL VESCOVO
I 60 volontari
raccontano
I
sessanta volontari che
fanno vivere il Centro
di Ascolto della Caritas della forania Pontebbana si sono presentati al
Vescovo. Ne è uscito un
interessante scambio nel
quale sono state illustrate
nel dettaglio tutte le attività che vengono svolte
nella sede di Casa Speranza di Codognè.
Ad invitare ad Orsago
monsignor Corrado Pizziolo per una serata con gli
operatori delle parrocchie
dei comuni di Codognè,
Godega di Sant’Urbano,
Gaiarine, San Fior e Orsago è stato il direttore della
Caritas diocesana, monsignor Ferruccio Sant. L’intento è quello di far incontrare il Vescovo, presidente della Caritas, con
tutti i membri dei 13 Centri di Ascolto sparsi nelle
varie foranie, essendo il
2010 l’anno che l’Unione
Europea dedica alla “Lotta alla povertà e all’esclusione sociale”.
«Si rivolgono al Centro di
Casa Speranza famiglie
per la maggioranza marocchine, albanesi, nigeriane- ha illustrato Rita-.
Nell’ultimo periodo è cresciuto il numero degli Italiani. Altri nuclei sono se-
ORSAGO: l’incontro dei volontari Caritas con il Vescovo
guiti dai volontari nelle
singole parrocchie in
quanto, per pudore, non si
recano al Centro».
«Se nel passato la richiesta maggiore era indirizzata al vestiario - ha precisato Stefania - con l’arrivo
della crisi sono ora più gettonati i generi alimentari».
«Prepariamo 25 borse circa di alimentari ogni quindici giorni- ha spiegato
Natalino-. La metà viene
consegnata a famiglie italiane. La raccolta del cibo
viene effettuata nelle varie
parrocchie in periodi prestabiliti, coinvolgendo anche i ragazzi del catechismo».
Funziona molto bene, inoltre, la rete che si è venuta a creare nel territorio
e in particolare con le as-
sistenti sociali dei diversi
Comuni per raccogliere eventuali segnalazioni di
persone in difficoltà o verificare l’effettivo bisogno
delle stesse.
Da qualche anno è stato
poi istituito il servizio di
trasporto. «Siamo in sette
e accompagniamo anziani
soli in ospedale per terapie e visite, bimbi al doposcuola e alla Nostra Famiglia- ha confermato Annamaria-. Facciamo sempre riferimento all’Ufficio
assistenza del Comune».
Anche in un settore delicato come quello delle badanti c’è chi si dà da fare.
Wanda si occupa di aiutare le famiglie che hanno bisogno di un sostegno in
questo senso, trovando e
seguendo le badanti. In al-
l’occasione per scambiare
un saluto e una parola con
don Severino, che sicuramente gradirà incontrare i
suoi parrocchiani. “Don
Severino è entrato a far
parte di tutte le famiglie del
paese- sottolinea il consiglio pastorale di Albina-.
Con la sua presenza e le sue
parole ha portato sostegno
e consolazione dove c’era
necessità e, Dio solo sa,
quanto serve una presenza
amica e disinteressata nei
momenti più difficili. Non
sempre tutto è stato idilliaco: ci sono stati confronti,
divergenze di idee, arrabbiature, ma don Severino
alla fine, in modo disarmante, ci ha sempre detto
con fare umile: Perdonatemi se ho sbagliato!”.
La festa è anche occasione
per ringraziare Angelo per
il suo servizio ininterrotto
per oltre 50 anni a favore
della chiesa parrocchiale, e
il “maestro” che cura la liturgia (e non vuole mai essere menzionato).
cune parrocchie viene
concesso alle signore, per
lo più rumeno e ucraine,
l’utilizzo di una stanza in
cui ritrovarsi, o vengono
organizzati momenti di incontro e anche di preghiera ecumenica.
Operativa è la commissione del Fondo straordinario di Solidarietà che ha
vagliato finora 19 casi dei
quali sei sono stati subito
scartati. Dieci richieste sono state accolte, due respinte e una è in attesa di
risposta. Significativa la
nazionalità di coloro che
hanno perso il lavoro, un
Senegalese, un Albanese,
due Marocchini, due Macedoni, due Nigeriani, due
provenienti dal Bangladesh e tre Italiani.
Favorevolmente colpito
dalla vivacità del gruppo e
dall’esito delle iniziative, il
Vescovo ha ricordato ai
volontari quattro parole
chiave alle quali devono
sempre far riferimento:
formazione, motivazione,
rispetto e umiltà. Formazione che va attuata sia per
quanto concerne la metodologia sia in riferimento
alla motivazione. «La motivazione - ha detto il Vescovo - riguarda il nostro
agire in nome di Gesù Cristo, il nostro vivere la carità diventa così una risorsa straordinaria che viene
da Dio». Prima di tutto le
realtà foraniali sono Centro di Ascolto, e non di
aiuto. Un ascolto, ha sottolineato monsignor Pizziolo, che è strettamente
legato all’accoglienza e al
rispetto dell’altro. Infine
l’umiltà che porta il cristiano a lavorare senza
presunzioni dando il meglio di sé.
Gerda De Nardi
BREVI PONTEBBANA
GAIARINE:
CONTRIBUTO
a Regione, nell’ambito
L
di un programma di finanziamento di interventi di media entità delle amministrazioni comunali,
ha stanziato 281.600 euro
a favore del Comune di
Gaiarine per la nuova realizzazione e in parte il rifacimento di alcune linee
della pubblica illuminazione nelle vie Bruna, Palù
e Per Gaiarine.
CODOGNÈ: concerto per la vita
Venerdì 16 aprile, alle 20.45
nella sala conferenze della
biblioteca comunale di Codognè, il “Concerto per la vita” termina il ciclo di incontri
“Obiettivo Salute - Come
mantenere una vita sana”.
Leo Miglioranza propone
brani tratti dall’opera musicale in dialetto “’Ndemo xente”. Il ricavato della serata
sarà devoluto all’associazione Renzo e Pia Fiorot. Iniziativa promossa dal Comune e curata dall’associazione culturale Mai_.
CASTELLO: lucciolata
Sabato 17 aprile, alle 20.30, dalla canonica di Castello Roganzuolo parte la lucciolata di beneficenza a cura
dell’Associazione Anziani. Domenica 18, dalle 8, raccolta sangue promossa dall’Avis presso la sede dell’associazione Fiorot.
BAVER: visita guidata
Domenica 18 aprile, alle 14.30, visita guidata alla chiesa di San Biagio di Baver. L’iniziativa si ripete fino all’estate ogni terza domenica del mese a cura dell’associazione culturale “Borgo Baver”.
ORSAGO: lo sbarco sulla luna
Il circolo culturale Don Giuseppe Zago di Orsago organizza un incontro sulla sbarco sulla Luna a 40 anni
dall’evento. Ne parlerà Michele Notarangelo martedì 20
aprile, alle 15, al cinema Cristallo.
GAIARINE: lucciolata
La sera di sabato 17 aprile dal centro delle quattro frazioni del Comune di Gaiarine parte la Lucciolata promossa da amministrazione comunale, Avis e le associazioni del Comune. L’arrivo è fissato alla palestra della scuola media di Calderano dove i bambini delle tre
scuole materne del Comune eseguiranno alcuni canti.
Iscrizione con offerta libera. Il ricavato della manifestazione sarà destinato alla gestione della Casa Via di Natale del Cro di Aviano.
GAIARINE: “Acchiappa Storie”
Il Comitato Biblioteca di Gaiarine organizza “Acchiappa Storie”, tre letture animate per bambini delle scuole
elementari. Le letture si tengono a Villa Altan di Campomolino sabato 17, sabato 24 e venerdì 30 aprile dalle 15.30 alle 16.45.
GAIARINE: adolescenti e cellulare
S. PIETRO: L’ORTO DIDATTICO
ALLA SCUOLA MEDIA
ragole, insalata, salvia e
F
rosmarino: sono le prime piantine che cresceranno nell’orto didattico
della scuola media “Grava” di Rua di Feletto, inaugurato sabato 10 alla presenza di una rappresentanza degli studenti, degli
insegnanti, del dirigente
scolastico Flavio Moro, del
sindaco Loris Dalto e del
Gruppo Alpini di San Pietro. L’appezzamento di
terra, adiacente
all’istituto, è stato messo a disposizione della
scuola, a titolo
gratuito, dalla famiglia De Pizzol.
Il terreno è stato
dissodato dagli
alpini che hanno
anche aiutato i
ragazzi a mettere a dimora le
piante. A pren-
dersi cura dell’orto – dove
prossimamente saranno
interrati anche pomodori, zucchine e
altri ortaggi - saranno gli studenti
delle tre prime
classi e delle due
seconde. L’orto didattico rientra nel
progetto “A Petits
Pas” (a piccoli passi), che ha per obiettivo l’educazione ambientale, alimentare e alla solidarietà.
S. VENDEMIANO
È
morto a 94 anni Libero Sacco Zirio, per 40
anni impiegato all’ufficio
anagrafe
di San
Vendemiano.
Una volta
in
pensione
ha
svolto
per anni
la funzione di giudice conciliatore.
Il Comitato Biblioteca del Comune di Gaiarine ha colto l’opportunità offerta dalla Provincia di
Treviso per realizzare un ciclo di
tre incontri su televisione, cellulare e internet, rivolto ai genitori
delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado.
Il primo appuntamento, dedicato
alla televisione, si è tenuto lo scorso 14 aprile mentre il secondo è
in programma mercoledì 28 alle
17 con tema: “Bambini, adolescenti …. cellulare”. Conclusione mercoledì 12 maggio alle 17 con un approfondimento su adolescenti e internet. Relatori: Paola Stefanelli e Mara Quarisa. Gli incontri si svolgeranno
presso la biblioteca comunale a Villa Altan.
34
Dai nostri paesi Friuli
18 aprile 2010
SACILE: SERENA CANTA A RAIUNO
SACILE: 100 AUGURI A CATERINA
CANEVA: 100 ANNI PER EMMA
I
iovedì 22 Caterina Ivan
taglierà il traguardo dei
100 anni. Intervistata sui ricordi della sua vita, Caterina ha risposto che i migliori ricordi riguardano le amicizie e la famiglia. Nata a
Portobuffolè, per molti anni
ha vissuto a Cordignano, per
trasferirsi poi a Sacile. La sua
vita è stata contrassegnata
dal duro lavoro dei campi e
dall’impiego come cuoca
presso la famiglia Zancanaro. Assidua lettrice de L’A-
G
zione, vive ora con il figlio
Roberto che la accudisce con
amore. MS
ata a Sarmede il 17 aN
prile 1910, Emma
Casagrande ha vissuto
re le associazioni di volontariato in un’unica sede- spiega Antonio Gabrielli, responsabile del
distretto Ovest di Sacile. Fino ad oggi erano sparse in strutture diverse;
riunendole in un unico
spazio sarà possibile favorire la creazione di alleanze e di collaborazioni. Crediamo che il volontariato rivesta un ruolo importante nell’organizzare una rete di comunicazione tra i cittadini e i servizi». Quali saranno gli obiettivi della
Casa del volontariato? «Il
primo sarà la conoscenza
reciproca e la presentazione: molti operatori
delle associazioni non si
conoscevano, ora avranno degli spazi dove lavorare assieme. Con questo
non vogliamo limitare
l’autonomia e l’identità di
ogni singolo nucleo, piuttosto favorire la condivisione». Quella di Sacile
non è la prima esperienza in Friuli Venezia Giulia; anche a Pordenone esiste una Casa del volontariato. Per tutti gli aggiornamenti, nel social
network Facebook è nato
il gruppo “Casa del volontariato - Sacile”.
Erica Bet
BREVI FRIULI
l grande momento è finalmente arrivato. Dopo una fastidiosa laringite,
Serena Rizzetto è pronta
per dare nuovamente
sfoggio delle sue immense qualità vocali. La cantante di Sacile sabato 17
sale sul palco dell’auditorium di Napoli per esibirsi nella quarta puntata di
“Ti lascio una canzone 3 –
L’originale”, condotta su
Raiuno dall’esuberante
presentatrice Antonella
Clerici. Serena, che quest’anno è salita sul palco
del Festival di Sanremo, esibendosi come ospite,
canterà una canzone di
Anna Oxa: la scelta spetterà ai dirigenti Rai. Le
canzoni su cui Serena si è
preparata assiduamente
sono “Un’emozione da poco” e “È tutto un attimo”.
Sarà una gara e Serena
Rizzetto potrebbe anche
vincere.
Rosario Padovano
SACILE, INAUGURATA NEGLI SPAZI DELL’OSPEDALE
La Casa del volontariato
per quindici associazioni
U
na casa per accogliere quindici associazioni di volontariato e far nascere
nuove collaborazioni. La
sede negli spazi dell’ospedale di via Ettoreo è stata
inaugurata giovedì 15 con
il taglio del nastro delle
stanze, restaurate e messe a disposizione delle as-
sociazioni dall’Asl 6. Fino
a sei anni fa, lo stabile
funzionava da struttura
residenziale destinata ad
accogliere malati psichiatrici; con il trasferimento
del servizio a Pordenone,
l’Asl ha deciso di destinare gli spazi ad un nuovo uso. Con un investimento
di 100 mila euro, sono
state ricavate trenta stanze che oggi ospitano
quindici associazioni:
Afds, Croce rossa, Ail,
Auser, Ado, Admo, L’Aquilone, Familiari Alzheimer, Ictus, Erika forever
Onlus, Aaft, Sogit, Adl,
Acat, La vela. «Si tratta di
un’idea che coltivavamo
da tempo: quella di riuni-
gran parte della sua vita a
Caneva, dedicandosi al
duro lavoro nei campi oltre che alla vita di filanda.
Con il marito Antonio e la
sua numerosa famiglia, ha
profuso tutte le sue energie, fino a raggiungere il
“copét”: l’agognata casa di
proprietà. Da qualche anno è ospite della casa di
riposo di Sacile dove si
tiene la festa per i suoi 100
anni, organizzata dai figli,
i 12 nipoti, i 13 pronipoti
e l’intera comunità che vive nella casa. LB
SACILE: gara podistica
Domenica 18, alle 9.30, il Gruppo podistico Livenza organizza il 10° Trofeo Città di Sacile, gara podistica di 10
chilometri valida quale campionato regionale master-amatori e Coppa Provincia di Pordenone.
SACILE: mostra biciclette
Fino a domenica 18, al Centro Zanca, è aperta la mostra di biciclette italiane d’epoca dal 1920 al 1950 della collezione Edoardo Dal Cin. Orario: sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso
libero.
SACILE: Remake
Venerdì 23, alle 20.30 nell’ex chiesa di San Gregorio, per
l’iniziativa Remake sul tema “Il percorso dell’anziano oggi” intervengono, fra gli altri, Giuseppe Toffoli (presidente del consiglio comunale e primario del reparto di farmacologia sperimentale clinica del Cro di Aviano), Rossano Maset (direttore della casa di riposo di Sacile) e
Antonio Gabrielli (responsabile del Distretto Ovest).
PRATA DI P.: Giornata ecologica
Sabato 17 ritorna la Giornata ecologica organizzata dal
Comune e dall’istituto comprensivo. Gli alunni delle scuole elementari del capoluogo, di Prata di Sopra e di Villanova e le medie sono impegnati nella raccolta dei rifiuti
nelle strade. In caso di maltempo la manifestazione verrà
rinviata a sabato 24 aprile.
SACILE: pellegrinaggio da Padre Pio
Il Gruppo di preghiera S.Padre Pio di Sacile organizza
un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, Manopello
e San Gabriele dal 3 al 6 maggio con soste a Loreto e
Roseto degli Abruzzi. Prenotazione e versamento presso le Suore di Maria Bambina in piazza Duomo (tel.043471019), per informazioni tel.0434-71922-71985.
BRUGNERA: I RAGAZZI DELLE
MEDIE AI GIOCHI MATEMATICI
STEVENÀ: AL VIA LA TRADIZIONALE BRUGNERA: nuovo palasport
FESTA DEL PATRONO SAN MARCO È prevista per fine aprile la conclusione dei lavori di rea-
ue ori e un argento:
D
ricco bottino per gli
alunni della scuola media
niziano venerdì
Iverde
16, presso l’area
di Stevenà
“A. Canova” alla 33ª Competizione dei giovani matematici di Capodistria
(Slovenia).
Per la categoria delle classi terze, a primeggiare fra
tutti i piccoli Archimede
Pitagorico è stata Lisa Ragagnin, mentre Samuele
Segato e Paolo Carniello,
armati di righelli, compassi e buona volontà, si
sono aggiudicati rispetti-
vamente il primo e il secondo posto tra i loro
coetanei di seconda media.
Lo stesso Samuele potrebbe, inoltre, bissare il
successo ottenuto a Capodistria il prossimo 15
maggio, quando, con Ilaria Piccolo, Michele Bortolin e Federico Serafin,
tutti alunni della media
“A.Canova”, parteciperà
alle finali dei Campionati
internazionali dei Giochi
matematici a Milano. FC
80, con l’apertura
di una mostra di
pittura dal titolo
“Il paese: una finestra sul mondo”, i festeggiamenti per il patrono san Marco.
Sabato, a partire
dalle 14.30, si terrà il primo “Motogiro San Marco”, gara per moto da
strada, lungo i percorsi
che s’inerpicano fino al
Cansiglio. Dopo cena, a
partire dalle 21.30, spettacolo rock con i “Toys”.
Più articolato il programma di domenica 18
che inizia, fin dalla mattinata, con una gara di
trial, organizzata dal Motoclub Albatros di Sacile.
Serata dedicata alla gastronomia quella di giovedì 22. Alcuni cuochi di
lizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Con la seconda perizia supplettiva e di variante è stato acquistato un telo protettivo che proteggerà il pavimento in caso
di manifestazioni diverse da quelle sportive. Il palasport
costerà complessivamente un milione 700 mila euro.
STEVENA’: 65 ANNI DI MATRIMONIO
professione, in collaborazione con il Consorzio
del “Figo Moro de Caneva”, allestiranno un lauto
banchetto, solo su prenotazione, utilizzando esclusivamente dei prodotti provenienti dal territorio canevese. Le singole portate verranno accompagnate da una puntuale descrizione e saranno annaffiate con gli
squisiti vini locali. Prenotazioni ed informazioni al 347-2122504.
Luciano Borin
Agli sposi Giuseppina Carlot e Carlo Zat che nel
giorno 21 aprile festeggiano il loro 65°anniversario
di matrimonio, i figli Maria, Sandro e Domenico,
la nuora, il genero, i nipoti e i parenti tutti si uniscono nell’augurare ogni bene.
Ringraziamo insieme il Signore per avervi donato
la gioia di rinnovare la vostra promessa e vi benedica con ogni dono dal cielo.
Dai nostri paesi Opitergino
18 aprile 2010
ODERZO: INCONTRO
SU ALBERTO MARTINI
ALUNNI DI PIAVON
“USCITA” LUNGO IL SILE
V
unedì 19 aprile c’è la prima uscita didattica, per le classi prima, seconda e
terza elementare di Piavon. A capo dell’organizzazione c’è il presidente dell’Associazione “Parco Le Risorgive” Sante Pezzutto,
con il sostegno del Corpo Forestale dello
Stato e due esperti di fauna e flora locali.
La scolaresca - 67 alunni e 5 insegnanti - si
reca al Parco della Restera del Sile, per scoprire la flora e fauna salici autoctoni, acacie, ontani bianchi, sanguinelli, biancospini, pioppi e ligustri, germani reali, folaghe,
gallinelle d’acqua e cigni. FC
enerdì 16 aprile, alle 18.30 a Palazzo Foscolo a Oderzo, si tiene l’incontro con l’esperta Mariangela Mazzocchi Doglio sul tema: “Dal teatro simbolista francese ad Alberto Martini: originale percorso della creatività”.
Questo incontro fa parte dell’iniziativa
“FoscoloArte 2010” organizzata dalla
Fondazione Oderzo Cultura, che prevede la partecipazione di studiosi ed esperti per un approfondimento sul panorama storico-artistico affine all’artista Alberto Martini.
L
SERVIZIO INNOVATIVO PER L’OPITERGINO-MOTTENSE
GORGO. MUSICA E SOLIDARIETÀ CON I “WHITE ANGELS”
possibile fare del bene, aiutare le persone
É
bisognose, divertendosi? É possibile e la
conferma arriva da una band composta da
giovani con la passione della musica: si chiamano “White Angels Staff”. Consapevoli che
la crisi sta creando problemi a tante persone,
questi giovani si sono chiesti come fare per aiutarle. La soluzione: hanno organizzato una
mega-festa a Codognè, con tanta musica e divertimento, invitando un sacco di persone e
specificando che i proventi raccolti sarebbero serviti per fare della beneficenza. Un aspetto che ha convinto anche diversi sponsor.
«Il risultato c’è stato - sottolinea Lorenzo, u-
no degli organizzatori -. Valutate diverse possibilità, abbiamo scelto di acquistare generi alimentari di prima necessità che verranno distribuiti a persone bisognose». I giovani hanno provveduto direttamente ad acquistare pasta, riso, carne in scatola, zucchero, latte a lunga conservazione e molto altro. Aiutati dal
sindaco Vettori che ha preso a cuore l’iniziativa, hanno poi contattato la responsabile di
alcuni volontari opitergini che ben conoscono chi è in difficoltà». Un primo lotto di derrate alimentari verrà distribuito in questi giorni; un secondo prima dell’estate, un terzo in
autunno. AF
IL PROGRAMMA SI AVVIA IN GERMANIA
Opera
in
Piazza,
Anziani, un ‘polo’ sempre più bella
extra-ospedale
C
i sono servizi che
funzionano
in
questa nostra Italia dove troppo spesso
vengono portati alla ribalta delle cronache episodi di malasanità a danno degli anziani. Nell’Opitergino-Mottense è attivo il Polo della residenzialità extra-ospedaliera
organizzato nella casa di
riposo mottense, dove
sono di recente stati allestiti 22 posti letto. Soddisfatto dell’andamento
di questo primo anno di
attività è Romano Astolfo, assessore mottense nonché rappresentante del distretto n.4 all’interno della Conferenza
dei sindaci dell’Usl 9. Gli
inserimenti degli anziani
in questo Polo sono gestiti al di fuori delle “impegnative di residenzialità”; gli oneri finanziari
sono coperti dall’Usl 9
per quanto riguarda la
quota di rilievo sanitaria,
mentre la retta alberghiera è a carico dell’anziano come in tutte le case di riposo. «La valutazione dell’iniziativa fatta
dal Comitato dei sindaci
insieme all’Usl 9 è positiva - spiega Romano Astolfo - in quanto essa ha
permesso di dare una risposta a 15 anziani del
nostro distretto in situazione di difficoltà. Il Polo ha consentito di dare
respiro alle necessità dell’ospedale per acuti di Oderzo (quest’ultimo, essendo proprio una struttura per acuti non può
gestire situazioni di degenza di lungo tempo
che per contro gli anziani spesso presentano, ndr), ha permesso a queste persone di rimanere
nel nostro territorio,
senza essere costrette a
muoversi con conseguenti problemi per l’as-
I DATI: 42 ANZIANI ACCOLTI
42 le persone inserite (23 uomini e 19 donne); 21 i ricoveri definitivi; 11 rientri a domicilio; 8 deceduti; 2 inserimenti in ospedale o in comunità alloggio. Provenienza: 11 pazienti dal distretto sanitario n. 1, 10 dal distretto n. 2, 5 dal n. 3 e 14 dal n. 4 che è quello opitergino-mottense. Nel dettaglio ecco la provenienza dai
singoli comuni: 5 da Oderzo; 2 da Mansuè e Motta di
Livenza; 1 da Cessalto, Chiarano, Ormelle, Portobuffolè,
Ponte di Piave, Salgareda e Gorgo al Monticano.
sistenza da parte delle famiglie. Sottolineo che in
quest’anno di attività
nessuna persona residente nel nostro distretto ha dovuto essere inserita nell’analogo polo allestito agli Israa di Treviso bensì in quello di
Motta di Livenza». Circa
il 30% di coloro che sono
stati ospitati sono tornati a casa dopo le cure riabilitative. Per coloro che,
invece, avevano necessità di un ricovero definitivo, la soluzione del
Polo ha permesso di dare una risposta alle situazioni di emergenza
che altrimenti si sarebbero venute a creare per
i pazienti e per le loro famiglie. Nella convenzione, infatti, è indicato che
sei posti - dei quali quattro di media intensità e
due di elevata intensità
sanitaria - siano riservati alla riabilitazione temporanea per pazienti
provenienti dai reparti o-
spedalieri dell’Usl 9. Ciò
che tutti si augurano è
che questa iniziativa
prosegua nel tempo, perché, visto il progressivo
invecchiamento della
popolazione, sempre più
vi sarà necessità di servizi di questo tipo.
Annalisa Fregonese
con queste sono venti:
E
stiamo parlando delle
edizioni dell’Opera in
Piazza. A distanza di quasi diciannove anni dalla
prima edizione del 1991,
si può ben dire che la “strana” idea di portare la musica lirica a Oderzo e, dal
1993, di adibire ogni estate la piazza principale della città a palcoscenico ha
funzionato.
Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di accentuare il lato internazionale della manifestazione, aprendola in Germania giovedì 13 maggio
prossimo con un “concerto dell’amicizia” alla
Stadthalle Gemering di
Monaco di Baviera, cui
parteciperanno il soprano
Maria Grazia Patella e il
tenore Michele Manfrè,
con Federico Brunello al
pianoforte ed il Gruppo
Folcloristico Trevigiano.
Il primo appuntamento estivo opitergino che i melomani devono segnare in
agenda è con gli ormai
classici “Trailers”, spezzoni delle edizioni precedenti che verranno proposti gratuitamente in
piazza del Foro Romano
nelle sere del 2, 3 e 4 luglio.
Il 9 e 10 luglio Piazza
Grande ospiterà, invece, il
“Rigoletto” di Giuseppe
Agenda Opitergino
VENERDÌ 16 APRILE
Alle 18.30 a Palazzo Foscolo: per il ciclo “FoscoloArte”, serata dal titolo
“Dal teatro simbolista francese ad
Alberto Martini: originale percorso
della creatività”; relatrice la prof.ssa
Mariangela Mazzocchi Doglio.
SABATO 17
Alle 10.30 in Patronato Turroni: quinto incontro del ciclo “Le radici della nostra fede” organizzato dall’Azione Cattolica di Oderzo sul tema “Conoscere e capire il Concilio Vaticano II”.
Alle 15 presso la Sala del Fontego di
Portobuffolè: convegno di studio “Il
culto di San Marco a Venezia e in
35
terraferma” con mons. Giorgio
Fedalto, studioso di storia di Venezia, don Fabio Tonizzi, docente di
Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia, Maria Da
Villa Urbani, esperta della Procuratoria veneziana, Giorgio Tagliaferro, ricercatore a Ca’ Foscari.
Alle 15.30 alla sede del Centro Italiano Femminile a Oderzo primo di due
incontri di un corso di maglia con telaio: esecuzione di lavori a maglia
(scialli, sciarpe, coperte, borse) con lana e filati vari, mediante l’utilizzo di un
piccolo telaio.
Alle 20.30 a Rustignè, centro La Fontana: presentazione della nuova guida su Oderzo e dintorni pubblicata da
Verdi con la partecipazione straordinaria dell’Orchestra internazionale di
Seoul. Ospiti delle serate
saranno Monica Curth,
moglie del tenore Giuseppe Di Stefano, poi Carlo
Fontana, ex sovrintendente della Scala di Milano, il
notissimo soprano opitergino Maria Chiara e Adua
Veroni, prima moglie di
Luciano Pavarotti. A quest’ultima verrà assegnato
nella serata del 10 luglio il
Riconoscimento lirico internazionale Giuseppe Di
Stefano, busto in bronzo
realizzato dallo scultore
aIl busto in bronzo realizzato dallo
scultore bolognese Valerio Cattoli
Alma Editore, con testi e foto di Antonino Scifo.
bolognese Valerio Cattoli
rappresentante il grande
tenore alla cui memoria è
intitolata da due anni l’intera kermesse canora: un
riconoscimento speciale
se si pensa che Pavarotti
dichiarò più volte la sua
ammirazione per Di Stefano.
L’11 luglio a mezzogiorno
ci sarà la seconda trasferta, stavolta al parco dei
Sette Nani di Negrisia di
Piave con le “Arie in riva al
Piave”, interpretate dai solisti reduci del “Rigoletto”
delle due sere precedenti.
La sera stessa in Foro Romano tenori italiani e musicisti coreani interpreteranno “Melodie tra i mosaici” per raccogliere fondi a favore dell’Unitalsi di
Vittorio Veneto. Per lo
stesso scopo verrà organizzato il concerto “Là dove nasce il sole”, la sera
successiva al teatro Da
Ponte di Vittorio Veneto.
Il programma di Opera in
Piazza, mai così corposo,
terminerà con i due appuntamenti classici autunnali: il 18 settembre
con il celebre “Zorba il
greco” del musicista e dissidente ellenico Mikis
Theodorakis, eseguita dalla partner artistica per eccellenza dell’Opera in
Piazza ovvero l’Orchestra
Nazionale di Maribor. Il 5
dicembre sarà, invece, di
scena, come sempre in
Duomo, il concerto “Note
di Stelle”, rassegna di autori vari eseguita da giovani musicisti a favore dell’Associazione Sclerosi Tuberosa. Le prevendite per
gli spettacoli estivi sono
già aperte.
Andrea Pizzinat
teca a partire dalle 15.30.
GIOVEDÌ 22
DOMENICA 18
Alle 16: Fontanelle-Fregona, Prima categoria girone H di calcio.
Alle 14.30 a San Vincenzo: incontro
per i ministri straordinari della Comunione della bassa diocesi.
Alle 14.30 al Patronato Turroni: secondo incontro del corso animatori foraniale 2010 sul tema “L’abbecedario
dell’animazione”.
Alle 15 alla Pinacoteca Martini: per il
ciclo “Domeniche animate”, laboratori per ragazzi dai 6 agli 11 anni a cura dello Studio D Friuli, “Il bosco incantato”. Prenotazione consigliata. Per
gli adulti: percorso guidato in Pinaco-
Alle 20.45 a Palazzo Foscolo: per il ciclo “Autori del giovedì”, incontro con
Sergio Tazzer, autore di “Praga Tragica. Milada Horáková”. Organizza
la Fondazione Oderzo Cultura.
Alle 21 in biblioteca a Fontanelle: secondo incontro de “I cantieri”, scuola di formazione diocesana all’impegno politico e sociale. “Strumenti
concettuali ed operativi per la comprensione...”, con Giuseppe Marcon
dell’Università di Venezia.
Farmacie di turno: Scotto, via Umberto I 28, tel. 0422-712221.
36
Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie
CEGGIA: GIOVEDÌ 22 C’È “CAPIRE LA MUSICA”
T
orna la fortunata rassegna di incontriconcerto “Capire la musica” a Ceggia, promossa
dal Comune insieme alla
Pro Loco.
Per questa sesta edizione,
alla suggestione delle melodie si aggiungerà quella del luogo: gli appuntamenti infatti, da giovedì
22 aprile, si terranno
presso la Villa Marcello
Loredan Franchin di via
Pra di Levada. Gli incontri sono previsti tutti i
giovedì, fino al 20 maggio, dalle 19.20 alle 21. Il
prossimo concerto, giovedì 29 aprile, sarà accompagnato dalla relazione di Umberto Berti su
“La trascrizione. Sintesi e
traduzione timbrica”, con
brani di Chopin, Liszt,
Brahms, Mascagni, Messenet. Gli interpreti saranno Francesca Geretto
(soprano), Svetlana Novikova (mezzo soprano) e
Alex Betto (pianoforte).
Questi i titoli degli incontri successivi: “L’arpa:
uno strumento angelico?”
(6 maggio); “Classic and
Swing” (13 maggio);
“Beethoven e la sinfonia.
Il percorso artistico di un
uomo” (20 maggio).
Per iscrizioni e informazioni: Biblioteca, tel.
0421-322452.
18 aprile 2010
TORRE: PRIMO CONSIGLIO
COMUNALE PER PALUDETTO
iovedì 15 aprile primo Consiglio comunale a Torre
G
di Mosto dopo le elezioni comunali che hanno portato alla carica di sindaco Camillo Paludetto e la lista “Civica per Torre”. In questa prima seduta all’ordine del
giorno la convalida degli eletti.
Il nuovo primo cittadino non ha fatto anticipazioni sulla composizione della nuova Giunta e sull’assegnazione della deleghe.
Sui probabili quattro assessori che collaboreranno con
Paludetto, tuttavia, alla vigilia dell’annuncio ufficiale all’atto dell’insediamento del Consiglio comunale alcuni
nomi sono circolati: Gianni Artico, l’ex sindaco Venerino Tamai, Ennio Ceolin e Sandro Urban.
PREMIAZIONE
A MOTTA PER
IL VOLLEY B2
ercoledì 21 aprile alM
le ore 19.30 presso
la Sala consiliare del mu-
nicipio di Motta di Livenza, ci sarà la premiazione
della squadra di Pallavolo
maschile mottense, che
ha vinto la Coppa Italia di
serie B2 maschile lo scorso 3 aprile.
IL PROGRAMMA DAL 16 APRILE AL 2 MAGGIO
CHIARANO
Impianto fotovoltaico:
bando nullo, è polemica
Al via a Fossalta
la Festa di San Marco
Aster,
continua
con l’affitto
del ramo
d’azienda
lla fine il bando è stato
A
annullato: l’unica azienda che, nell’ultimo
nizia venerdì 16 aprile la
IMarco
39esima Festa di San
a Fossalta Maggio-
re, con l’inaugurazione dell’enoteca dei vini del Piave
e l’apertura degli stand enogastronomici. Tantissime le attività in programma rivolte alla cultura, alla storia, ai ragazzi, alla
scoperta del territorio. Sabato 17 alle 20, si inaugura la terza edizione del
concorso fotografico “Testimonianze del passato”.
Domenica 18 alle 8.30 parte la decima edizione di Bicicultura, con lo spiedo gigante all’arrivo in piazza
San Marco. Alle 18.30 i ragazzi della scuola media
presenteranno il cd “La vita di un tempo”, alla riscoperta del mondo dei nonni. Mercoledì 21 convegno
rivolti ai viticultori su “Uso dei fitofarmaci in viticoltura e residui nei vini”.
Giovedì 22, serata con l’autore Tommaso Tommaseo
ed suo libro “Per raggiunti limiti di età”. Giuseppina
Piovesana presenterà gli
artisti Letizia Crosato,
Gianni Fregonese, Tiziana
Puppin, Carmen Rusalen
e Renato Zambon. Venerdì
23 serata Roc k & Beer. Sa-
bato 24: la novità con la
prima passeggiata di primavera nei Cento Campi.
Domenica 25, festa dell’Anziano, torneo di calcio
giovanile, saggio di arti
marziali con il Ku Shin Kai
di Oderzo, e alle 17.30 i ragazzi delle scuole elementari presenteranno Musiche canti e ritmi, con il
maestro Luca Berna. La festa proseguirà fino al domenica 2 maggio con moltissime altre attività ed iniziative culturali: mercoledì 24 il poeta Fabio Franzin presenterà “Poesia fra
natura e fabbrica”. Espone
le sue opere l’artista Sergio
Cia. Giovedì 29 Giampiero Rorato presenta “La cucina della tradizione opitergino-mottense” nel corso di una serata enogastronomica. Conclusione
sabato 1 e domenica 2
maggio con l’Etoile ed il
pattinaggio artistico di
Chiarano, con la settima edizione della fiera “Alla
corte dei da Fossalta” e la
premiazione del concorso
fotografico.Per i ragazzi, ci
sarà anche Ecolandia, giochi, laboratori e mostra
mercato del libro per ragazzi. GP
n po’ di sollievo per gli
U
oltre 30 dipendenti della ditta Aster di Chiarano,
TARZO
FOLLINA
CORDIGNANO
PIETRO D’ARSIÉ
n. 3.1.1927 - m. 18.4.2006
Nel 4º anniversario moglie e
figli lo ricordano a quanti
l’hanno conosciuto e amato.
RENATA ZILLI
in PADOIN
n. 12.11.1947 - m. 22.4.2009
Forte di valori umani e di
grande semplicità, il tuo ricordo dopo un anno rimane
sempre vivo nei nostri cuori.
I tuoi cari.
Un messa in suffragio sarà
celebrata giovedì 22 aprile
alle 18.30 nell’abbazia di Follina.
ESTER SERAFIN in PIN
n. 17.11.1931 - m. 20.4.2003
Il tempo passa, ma il tuo ricordo rimane sempre vivo.
Con affetto i tuoi cari ti ricordano.
CEGGIA, SI RIATTIZZA IL DIBATTITO IN COMUNE
giorno utile, aveva presentato un’offerta per la gara
relativa all’impianto fotovoltaico nell’ex base militare a Ceggia, non è stata ritenuta idonea, per mancanza di requisiti minimi.
Fallimento di un progetto
impossibile? Idea intelligente che poteva portare al
Comune nuove risorse e
che può essere rilanciata? I
punti di vista sono ovviamente diversi, a seconda
che i recenti sviluppi della
vicenda vengano commentati dalla maggioranza o
dall’opposizione in Consiglio comunale. Il “nulla di
fatto” con cui si è concluso
il bando rafforza la posizione di coloro che, fin dall’inizio avevano espresso
perplessità in merito al
progetto e legittima il coro
di «Noi l’avevamo detto».
In testa l’ex assessore Pierluigi Ferrari, fuoriuscito
dalla maggioranza (ed ora
in Consiglio con il Pdl) proprio per i contrasti legati all’impianto fotovoltaico:
«Invece di cercare la collaborazione di coloro che sono stati eletti - ha dichiarato - Beraldo ha preferito
pescare all’esterno, legittimando persone come l’ex
assessore Bilotto come
“mediatore politico”». Ferrari sottolinea che sarebbe
stato d’accordo su un progetto con buone basi di fattibilità, ma che le banche
hanno bocciato il progetto:
«Lo avevo previsto nella
mia relazione depositata in
consiglio comunale. Inoltre non condivido l’affermazione del Sindaco “abbiamo fatto esperienza”. Un
Sindaco non deve fare esperienza con i soldi della
comunità, ma deve ottimizzare le risorse secondo
il principio del buon padre
di famiglia».
Sulla stessa linea le dichiarazioni della lista Impegno
e partecipazione: «A causa
un’ottusa caparbietà ed u-
na buona dose di megalomania, si è giunti al termine di questa avventura, di
una storia senza vincitori
ma con tanti perdenti (oltre i seimila ciliensi) “alleggeriti” complessivamente
per diverse decine di migliaia di euro». Non manca un riferimento ai contrasti all’interno della maggioranza: «Il Sindaco non
ha ancora capito che progetti di queste dimensioni
dovrebbero essere votati all’unanimità, mentre lui poco si preoccupa anche della sua squadra, tanto che,
proprio a causa del fotovoltaico, ha già perso due
pezzi della sua maggioranza (Pierluigi Ferrari e il consigliere Luca Baradel, ndr)».
La lista di centrodestra, Insieme per Ceggia, che ha
calcolato in 30mila euro i
costi sostenuti per l’intera
operazione, punta il dito
contro lo sperpero di risorse: «Non siamo contrari al parco fotovoltaico, ma
al modo in cui è stata gestita l’operazione. Il progetto doveva essere valutato e definito su basi diverse, non solo dagli esponenti di minoranza ma anche
da quelli di maggioranza».
La Lega Nord chiede addirittura le dimissioni del sindaco.
Dal canto suo, il primo cittadino Massimo Beraldo
difende il coraggio delle idee: «Se avere un’idea intelligente e innovativa e
tentare di realizzarla è
sprecare tempo e denaro e comunque il progetto è
stato finanziato con i contributi dello stato e della regione - allora è evidente la
mancanza del senso vero
del fare politica, del farsi
carico dei problemi del
paese». Insomma, il sindaco non si arrende e rilancia: «Abbiamo perso una
battaglia ma non ci arrenderemo, abbiamo il dovere
di rilanciare un progetto
che possa portare risorse e
benessere alla comunità di
Ceggia. Se si dovessero fare solo le cose sicure e facili credo che staremo ancora tra le rovine della dopo
guerra».
Beatrice Doretto
BREVI VENEZIANO
che negli ultimi tempi si è
trovata a fronteggiare un
momento di mercato difficile a cui sono andati ad aggiungersi problemi di liquidità.
Dall’inizio di aprile con la
modalità dell’affitto di ramo
d’azienda da parte di Aster Italia s.r.l. la produzione continua con 20 dipendenti.
«Eravamo arrivati al punto spiega Roberto Martini della Filca-Cisl di Treviso - che
l’azienda non era nemmeno
in grado di pagare le retribuzioni di marzo. Siamo riusciti a raggiungere degli accordi che permettono,
tutt’ora, all’azienda di non
chiudere. É così ridotto al
minimo, in un momento già
critico, il numero degli esuberi. Tra i lavoratori eccedenti ci sono alcuni lavoratori che andranno in pensione a breve, per tutti inoltre è stata richiesta la cassa
integrazione straordinaria
per dodici mesi con aggancio alla mobilità. L’Aster Italia si è anche impegnata a
reimpiegare il personale eccedente qualora in futuro vi
sia la necessità di assumere».
Ceggia: tante attività in oratorio
Con l’arrivo della primavera sono ripartite anche le
attività presso l’oratorio di Ceggia. Sono già iniziati il
laboratorio teatrale sul tema "La famiglia", che prevede
una rappresentazione finale ed il corso di ricamo. Domenica 18 aprile e domenica 9 maggio si terranno i
tornei di carte (le iscrizioni si raccolgono presso il bar
del Circolo Noi), mentre domenica 25 aprile si ripete la "Festa con la comunità" organizzata anche lo
scorso anno: animazione al mattino, pranzo, giochi e
frittata per tutte le famiglie. Il ricavato della giornata
sarà donato dal circolo Noi all’oratorio
Torre: apre la mostra “Effemeridi”
Sabato 17 aprile, alle 17.30, sarà inaugurata presso
il Museo del paesaggio a Boccafossa, la mostra “Effemeridi - Il tempo e lo spazio nell’arte contemporanea”, promossa dal Comune di Torre di Mosto e dalla Fondazione Terra d’Acqua di San Donà di Piave. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 maggio, dal venerdì al sabato: 16-19; domenica: 10-12, 16-19.
CICLISMO
Giro delle Conche
S
ono tre le corse in programma
domenica sul territorio diocesano. Gli esordienti gareggiano a Campolongo di Conegliano nel 6º Trofeo Cicli Piave organizzato dal Campolongo Esse 85 con partenza alle
9.30 per i primo anno e alle 10.30
per i secondi.
Il clou è con gli juniores a Silvella di
Cordignano, dove il Veloce club Orsago-Banca della Marca Orogildo
propone il 51º Giro delle Conche. La
classica parte alle 14.30 e prevede la
percorrenza di 105 chilometri con i
Gran premi della montagna delle
Conche (due volte) e di Montaner.
Dopo quindici giri di un circuito locale, i ciclisti prenderanno ancora
per Silvella, Villa di Villa, le Conche,
Borgo Palù, Sarmede, Montaner,
Rugolo, Sarmede con arrivo a Silvella. A Fossalta Maggiore, infine, è
in programma l’11ª Bicicultura, pedalata ecologica organizzata dal Pedale opitergino Tonello. La partenza è alle 9.
LA SPES NEL RIPESCAGGIO, LA SPACCIO OCCHIALI
CODOGNÈ E L’IVECO MARMI MOTTA NELLA B/1
Società che sperano
S
ono settimane decisive
per la pallavolo diocesana. Nel settore femminile la Spes Zoppas Conegliano
potrebbe rimanere in A/1 e la
Spaccio Occhiali Vision Codognè ritornare in B/1, nel settore maschile l’Iveco Marmi
Motta ha vinto la Coppa Italia
e lotta per i play off in B/2.
Spes Zoppas Conegliano. È da
tempo che la voce circolava,
ma oggi la possibilità che le castellane, retrocesse matematicamente in A/2, vengano ripescate nella massima categoria è reale. Il Piacenza, infatti,
non ha intenzione di iscriversi alla A/1, Aprilia e Perugia rischiano la squalifica per irregolarità nell’iscrizione, Castellana Grotte e Urbino traballano finanziariamente. Ecco allora che Conegliano potrebbe essere riammessa d’ufficio alla A/1 nonostante una
stagione più che negativa.
Spaccio Occhiali Vision Codognè. A quattro giornate dal ter-
L’esultanza dei giocatori dell’Iveco Marmi Motta alla conquista della Coppa Italia
mine della stagione regolare il
sestetto di Svetlana Safranova
primeggia nel girone C con tre
punti di vantaggio sulla seconda e sei sulla quarta: oggi
sarebbe promosso direttamente. Dopo una stagione di
purgatorio in B/2, motivata
dalla rinascita societaria, le
blues si apprestano a ritornare nel torneo di competenza.
Iveco Marmi Motta. L’anno
scorso la festa per i 40 anni di
attività della pallavolo a Motta di Livenza, il fine settimana
pasquale la festa per la conquista della coccarda tricolore simbolo della Coppa Italia
MARCE DOMENICA 18 A REFRONTOLO
giunta ormai alla 28ª ediÈ
zione la Marcia del Refrontolo Passito Doc. Dome-
nica 18 aprile a Refrontolo
l’abbinamento è con la Caminada a coppie “Lui & Lei”. Sono due i percorsi prescelti dal
Gruppo marciatori Refrontodi B/2. Nella finale con i torinesi del Caluso, giocata in
un’autentica bolgia, a portarsi
a casa la coppa sono stati i padroni di casa dell’Iveco Marmi,
i quali, dopo un primo set praticamente perfetto finito 2516, hanno pagato dazio nel secondo per colpa di servizi imprecisi e una ricezione traballante finendo sotto 15-25. Se è
vero che gli eventi si ripetono,
è nel terzo set che l’Iveco ha
costruito il trionfo imponendosi per 25-16 come nel primo. Decisamente più tirato il
quarto set finito 25-21, con
due mezzi passaggi a vuoto dei
padroni di casa che hanno subito due parziali interni di 3-0
alla volta. I punti finali sono
scanditi dalla bolgia mottense
che al 25º punto esplodono come tante bottiglie di buon prosecco stappate contemporaneamente. Questa la rosa
completa dei neo vincitori della Coppa Italia: Mauro Baldissin, Marco Boraso, Alessandro
Carniel, Nicola Carniel, Matteo Daldello, Paolo Girotto,
Pietro Ioppi, Nicola Lazzari,
Andrea Mattiuzzo, Korbinan
Nadale, Tiziano Oggian, Alessandro Scapin, Marco Zaccariotto. Allenatori: Franco
Menganziol e Nicola Strumendo, direttore sportivo Alessandro Cavezzan, preparatore atletico Michele De Biasi.
Giacinto Bevilacqua
Marco Guerrato
CAIIL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA
A MIANE SI È IMPOSTO ALEXEY MEDVEDEV
iovedì 22 aprile, alle 21 al
G
centro parrocchiale di
San Giovanni del Tempio, si
Prosecchissima russa
tiene l’incontro “Variazioni
nel silenzio: in punta di piedi
tra le meraviglie dei monti”
con Davide Berton, a cura del
Cai Sacile.
Il gruppo escursionistico del
Cai di Oderzo si incontra venerdì 23, presso la sede, per
la presentazione del programma 2010.
Gli escursionisti del Cai di
Motta di Livenza non possono perdere il percorso Tramonti-Campone di domenica 18 con partenza alle 8 dal
piazzale della sede e
rientro alle 18.
Domenica 18 il Cai di
Vittorio Veneto propone una gita in bicicletta con una meta
tutta da scoprire.
Gli sci escursionisti
del Cai di Conegliano
sabato 17 e domenica
18 passano alla tra-
versata del Triangolo di Riva
(Gruppo delle Alpi Aurine).
Partenza nel primo pomeriggio, dopo cena sistemazione
presso la tenda, l’auto o il fienile. Il giorno seguente salita
al monte ad attraversamento.
Partenza sabato alle 14 e rientro domenica alle 20. Sempre
domenica 18 gli escursionisti
percorrono il Monte Fertazza (nella foto) sul Gruppo del
Civetta. Partenza alle 6 e ritorno alle 15.
Continua il corso di arrampicata presso la palestra di Barbisano con incontro alle 8.30.
Mara Campaner
on ha tradito le attese la
N
Prosecchissima, gara nazionale point to point organiz-
zata dal Miane Bike. Sul percorso panoramico di 43 chilometri, con un dislivello complessivo di 1400 metri, si sono
dati battaglia 1200 bikers in gara per la prima prova della Serenissima Coppa Veneto Zerowind.
Il campione iridato Roel Paulissen è transitato per primo al
Gpm seguito a 30” da Cattaneo,
Casagrande e Felderer. A Campea, circa 20 km di gara, Paulissen è uscito di scena, avendo
rotto la catena. Quando mancano poco più di due chilometri alla fine, le posizioni sono oramai delineate e il numeroso
pubblico, assiepato lungo il percorso, procede verso la zona
d’arrivo per applaudire i vincitori. Il russo Alexey Medvedev
(nella foto), che da quest’anno
corre per la padovana Elettroveneta-Corratec, ha tagliato il
traguardo a braccia alzate, secondo il compagno di squadra
e beniamino di casa, Michele
Casagrande, terzo il bolzanino
Mike Felderer. Dopo solo un
quarto d’ora transita sotto lo
striscione d’arrivo l’ex campionessa italiana Elena Gaddoni,
vincitrice incontrastata della
Prosecchissima 2010.
Armando Lana, coordinatore
del Miane Bike Team ha puntualizzato: «Lavoriamo sempre
tanto per dare il meglio agli atleti e questo ci ripaga sempre.
Quest’anno abbiamo anche ottenuto il marchio di Granfondo Docg, dopo aver superato
determinati test. Ringrazio Luciano Martellozzo, speaker e
giornalista per essersi fatto promotore del premio della Regio-
lo: 6,5 e 12 chilometri. La partenza è 9. Alle 10.30, invece,
da piazza Giovanni Paolo I a
Ceneda parte la 36a Marcia
delle Rondini riservata a bambini e ragazzi. Organizza il
Gruppo Marciatori Domo.
Info: 0438 556471.
Judo nazionale
opo il recente quarto posto
D
nazionale tra i Cadetti, il Judo Vittorio Veneto si è ricon-
fermato fra le migliori dieci società d’Italia, anche nella più impegnativa fascia d’età degli Juniores. A Follonica in provincia
di Grosseto, dove si è svolta la
finale del campionato italiano
di categoria, la società di Vascellari si è classificata all’ottavo posto in Italia. Tre le medaglie conquistate dai judoka vittoriesi: Matteo Poser (nella foto),
capace di superare per “ippon”
(vittoria netta) tutti i difficili e
titolati avversari, meno quello
che l’ha lasciato al terzo posto;
Alicia Meille, anche lei vincitrice della medaglia di bronzo e di
tutti gli incontri meno quello
con l’avversaria giunta poi in finale per il primo e secondo posto; Greta Poser, dopo la medaglia d’argento vinta nel campionato italiano Cadetti e il bronzo di Zagabria, nella categoria
superiore ha conquistato un’altra medaglia di bronzo. Per i tre
medagliati anche la promozione al grado di “secondo dan”.
ne Veneto e per averlo a noi assegnato come miglior organizzazione che abbina sport e turismo. Da qualche tempo, all’interno del nostro team, si
parla di organizzare una prova
internazionale. Penso sia giunto il momento».
18 aprile 2010
È SCOMPARSA GIANNINA GHETTA,
STAFFETTA PARTIGIANA
i è spenta il 10 aprile, all’età di
Sre Giannina
95 anni la maestra elementaGhetta.
L’8 marzo l’associazione veneta
rEsistenze l’aveva ricordata in un
giorno (il primo a Vittorio Veneto) dedicato alla donna partigia-
na del Veneto, con oltre 100 studenti delle superiori.
Le avevo fatto visita una decina di
giorni prima, nella speranza che
potesse essere presente, ma non
fu possibile. La ricordo sul suo divano, con un giornale nelle mani.
Più volte, quando andavo a salutarla, abbiamo parlato di quel
drammatico periodo 1943/45 e il
discorso riandava al ricordo di altre donne come Elisa Perini e Giovanna Faè.
La maestra Ghetta, che insegnava a Montaner, e la Perini, che arrivava lassù tra quelle colline dove giovani e meno giovani si pre-
LA TESTIMONIANZA DI IMELDA BORNIA DAL BRASILE
Essere invece di possedere
C
ari amici, l’altro ieri qui è
iniziato l’autunno, ma il
mio giardino è una festa
di fioritura dai più svariati colori. In questo tempo siamo invitati, come tutti gli anni, ad approfondire la tematica della
Campanha da fraternidade
(Campagna della fraternità) che
ha come fondamento biblico la
frase di Matteo 6, 24: “Voi non
potete servire a Dio e a mammona”. È un approfondire sull’attuale sistema economico, con
i suoi disvalori, frequentemente salutato come un dio infallibile.
Le conseguenze di questo sistema di mercato sono vergognosamente visibili e percettibili nel
posto in cui viviamo, dove l’emarginazione e la disuguaglianza sono istituzionalizzate.
In centro città c’è una grande
propaganda di una crociera sulPotete inviare le vostre
LETTERE AL DIRETTORE
per posta elettronica all’indirizzo:
[email protected]
per posta all’indirizzo:
L’Azione - via Jacopo Stella, 8
31029 Vittorio Veneto
oppure per fax allo 0438.555437
le coste brasiliane, mentre un
acquazzone violento durante la
notte ha preso di sorpresa una
fila di persone davanti all’ambulatorio pubblico, in attesa da
giorni e ore di una visita ortopedica.
Le boutique presentano i loro
lussuosi prodotti per una esigua
fetta di popolazione, mentre
stiamo raccogliendo offerte per
aiutare una famiglia con quattro bambini di una comunità
della periferia, in cui la mamma
deve essere operata di tumore a
Salvador (800 km).
E cosa dire dello sfruttamento
di cui i poveri sono vittime, con
i salari da fame che ricevono.
Commercianti con terra, case,
macchine che sfruttano le domestiche, facendo del capitale la
propria ragione di vita.
Per fortuna nel mondo ci sono
molte persone che hanno scelto di essere invece che possedere, di donare invece che tenere.
Una di queste persone è la brasiliana Zilda Arns, medico pediatra che ha creduto nei valori
della solidarietà e del servizio.
Era in età pensionabile quando
le è stata fatta la proposta di
mettere la sua professionalità a
servizio della lotta contro la
mortalità infantile e contro la
denutrizione. Nel 1982 morivano 83 bambini su mille nati vivi. Ha messo a disposizione la
sua fede nella vita e la sua esperienza formando gruppi di volontari e preparandoli con le
norme basiche di salute, igiene,
nutrizione, eccetera e portando
queste conoscenze nelle visite
alle famiglie più povere e disagiate. Ha insegnato a conoscere
e valorizzare gli alimenti semplici, reperibili nei fossi della favela, nel cortile di casa, nei resti
del mercato o fra i rifiuti del supermercato. Sementi, bucce, tuberi, foglie, alimenti poveri ma
con alto potere nutritivo hanno
cominciato ad essere valorizzati e consumati da tutti.
Oggi gli indici di mortalità sono
scesi al 24 per mille nati, grazie
a questa testimone dell’amore
che è morta nel terremoto di
Haiti, dov’era andata per iniziare in quel povero paese il lavoro
della Pastoral da Criança, com’è
denominato in Brasile questo tipo d’intervento.
Qualcuno ha scritto che è morta come è vissuta: in battaglia
con i suoi poveri.
Come ogni anno abbiamo presentato la recita di Pasqua agli a-
paravano alla Resistenza, avevano il compito delle staffette, che
portavano notizie al comandante Pagnoca, dimentiche dei pericoli che andavano incontrando, o
forse solo coraggiose.
Più avanti nel tempo, parrocchiana della Cattedrale, ascoltavo
la sua forte voce nella lettura delle preghiere nella messa.
Così voglio ricordarla, figura austera dal leggio, e sul divano,
conforto dell’ultimo periodo.
Si unisce al mio ricordo l’associazione “rEsistenze venete” di Venezia e Treviso.
Francesca Meneghin
lunni di una decina di scuole.
Sono le direttrici e gli insegnanti che ci chiedono di presentare
i tempi significativi dell’anno,
Natale e Pasqua, perché il loro
messaggio quasi non è più trasmesso, i valori del messaggio
sono scomparsi e si sta perdendo una tradizione.
Per noi educatori è una grande
soddisfazione vedere riconosciuto il nostro lavoro di riscatto della dignità dei bambini marginalizzati ed esclusi, che sono
protagonisti di un messaggio di
solidarietà e fraternità.
Imelda Bornia
Guanambì, Brasile
Giannina Ghetta
LA RIFORMA SANITARIA
DI BARACK OBAMA
ella rubrica “A tutto camN
po” Paolo De Stefani – su
L’Azione del 28 marzo – fa notare che la riforma sanitaria varata dal presidente Obama mette fine a un’ingiustizia, dato che
“finora le persone che le assicurazioni non coprivano erano
proprio quelle che avevano reale bisogno di cure e ospedali: i
malati e i più poveri”.
Questo però è un luogo comune, è ciò che si dice in giro parlando male dell’America. In
realtà, prima di questa riforma,
i cittadini e residenti dal reddito basso o nullatenenti potevano contare su un programma di
assistenza sanitaria, il Medicaid;
inoltre, già nel 1965 il presidente Johnson aveva istituito un
ente governativo che si occupasse della salute dei cittadini
al di sopra dei 65 anni: il Medicare.
Coloro che non sono coperti né
da questi programmi sanitari
nazionali, né da un’assicurazione privata non sono poveri, in
LA SINISTRA PAGA
LA SUA MANCANZA DI UMILTÀ
MENO RETORICA
E PIÙ CONSAPEVOLEZZA
i riferisco al pensiero del
M
professor Lamberto Pillonetto uscito sullo scorso numero
i vedo costretto a replicaM
re all’intervento dell’avvocato Carnelos, pubblicato
de L’Azione fra la Posta dei lettori. Premetto che non sono un esperto e che le mie sono idee personalissime, frutto della mia ristretta esperienza quotidiana. A
mio modesto avviso il ruolo di
marginalità in cui è precipitata
l’attuale opposizione è dovuto (fra
molte altre cose) anche alla mancanza di umiltà che regna in buona parte della sinistra. Umiltà che
manca anche nella suddetta lettera. Non si può, infatti, pensare
di attirare il consenso della gente, di comunicare i propri valori,
le proprie proposte, di porsi come alternativa se gli elettori vengono giudicati degli ipocriti e dei
farisei basandosi unicamente su
un’esperienza, a detta dello stesso Pillonetto, assolutamente parziale.
Credo che i motivi per cui Luca
Zaia ha stravinto possano anche
essere altri, e che ci possa essere
anche qualcosa di buono, qualcosa che forse con un po’ di modestia e di autocritica intellettuale gli esponenti del centrosinistra
potrebbero anche imparare.
Un’analisi di un risultato elettorale non può essere solo spiegata
come un “errore” degli elettori,
ma va rispettata come frutto della massima espressione di libertà
che è il voto democratico e come
tale analizzata.
Di tono ben peggiore è la riflessione dell’avvocato Carnelos: gli
elettori “berlusconiani” sono
masse osannanti e smemorate
destinate ad essere “vituperate nel
futuro”; si tratta di veri e propri
farisei (qui è detto esplicitamente).
Ecco, a mio modesto avviso, non
possiamo dirci democratici, chiedere di “abbassare i toni”, criticare la litigiosità della nostra politica se la considerazione di chi
vota diversamente da noi è questa. Grazie, buona giornata.
Francesco Palatini
nell’ultimo numero del nostro
settimanale diocesano. A parte la bizzarra idea secondo cui
chi crea o mantiene con la sua
azione professionale posti di
lavoro, come l’imprenditore o il
dirigente, sarebbe per natura
“peggiore” di chi per mestiere
rappresenta i titolari dei posti
medesimi, Carnelos dimostra
di non aver letto affatto la lettera del Presidente della Repubblica. Nella lettera, non c’è
infatti nessun riferimento all’art. 18 dello Statuto, se non
per escluderne ogni legame con
la questione dell’arbitrato. Anzi, il Presidente esprime apprezzamento per questo istituto che valorizza l’autonomia
delle parti sociali e contrattuali, limitandosi a chiedere modesti interventi che sia il Ministro Sacconi, sia i relatori Castro e Cazzola si sono già di-
chiarati pronti ad adottare: ribadire che il giudizio per equità
corrisponde ai principi informatori del diritto del lavoro;
collegare più strettamente l’intervento ministeriale sulle procedure applicative alla consultazione sindacale prevista dalla riforma; precisare che la
clausola compromissoria sottoscritta nel contratto individuale di lavoro non operi in caso di risoluzione del rapporto.
Tutto qui: d’altra parte, nella
sua grande saggezza, il Presidente ha tenuto conto del fatto che ben 36 associazioni di
rappresentanza (cioè tutte, salvo la solita Cgil) pochi giorni
dopo l’approvazione della nuova legge si erano già impegnate con un avviso comune a darvi rapida ed efficace applicazione. Chiedo troppo se chiedo dunque, su questa vicenda,
meno retorica e più consapevolezza?
Maurizio Castro
genere sono persone che appartengono alla classe media e
che potrebbero permettersi
un’assicurazione ma non la vogliono, perché i costi sono alti e
sperano di poter risparmiare
confidando nella buona sorte;
non sono abbastanza poveri da
essere sostenuti dai sussidi governativi, e forse non abbastanza ricchi da voler affrontare i
costi dell’assicurazione.
Dopo tutto non credo che il nostro sistema sia preferibile, qui
da noi non c’è possibilità di scelta: al dipendente o pensionato
vengono operate delle trattenute obbligatorie per contribuire
alla sanità e, nonostante siano
piuttosto onerose, spesso il cittadino sborsa di tasca propria
per evitare lunghe liste di attesa o per fruire di un servizio migliore. Preferirei quindi essere
esentata dalla trattenuta obbligatoria e, come fanno in America, scegliere un’assicurazione
che mi permettesse di accedere ad un buon servizio in caso
di necessità, senza essere costretta a pagare due volte.
Caterina Poletto
Sacile
La signora Poletto lo ha ricordato
correttamente: le assicurazioni
(private) non coprono le spese sanitarie dei poveri. Ci deve pensare
lo Stato. Anche in America: Medicaid e Medicare sono appunto fondi statali. Una protezione a due velocità. Diritti disuguali. Con la crisi (ma anche da prima, a causa
delle storture di un mercato dei servizi medici e dei prodotti medicali e farmaceutici condizionato da
tendenze speculative), il numero
delle famiglie che sarebbe finito a
totale carico dello stato è apparso
al governo americano insostenibile. Di qui la riforma di Obama, che
tenta di riportare al centro del sistema il diritto alla salute, più che
il mercato della salute. Sul fatto che
in Italia – e anche nell’“eccellente”
Veneto – il sistema non funzioni
alla perfezione sono d’accordo. Ma
tornare “ufficialmente” al sistema
delle “mutue” e degli enti di pubblica assistenza e beneficenza mi
sembrerebbe un passo indietro.
PDS