- L`AZIONE - Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto
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2 Primo Piano Primo Piano L’indagine del Cisf sul costo dei figli 18 aprile 2010 INVESTIMENTO Il costo dei figli: da voce passiva del bilancio familiare a i I n una società che traduce tutto in voci economiche, non potevano restare immuni da questo processo anche i figli. E questi sono decisamente da annoverare alla voce “costi”. Di questo si è occupato il rapporto famiglia 2009 del Cisf, il Centro internazionale di studi famiglia dei Paolini, intitolato proprio “Il costo dei figli: quale welfare per le famiglie?”. Un tempo il “costo” del figlio era spiegato in termini di sforzi, sacrifici e rinunce per averlo e farlo crescere: oggi il suo costo è equiparabile a quello di qualsiasi altro bene, suddiviso in costi monetari (acquisto beni e servizi per il figlio), costi “temporali” (tempo dedicato al figlio anziché a se stessi), e costi “morali” (opportunità di carriera mancate, e altre rinunce): in questo secondo caso il bambino non è più un investimento. Se si guarda dunque al figlio come un costo, dal punto di vista sociologico tale costo ha un valore diverso, se si tratta di “bene di consumo privato” (in competizione con altri, come casa, auto, vacanze...), di “bene di investimento” (che garantisce ricambio e equità fra le generazioni), di “bene meritorio” (che la comunità ritiene vada perseguito a prescindere da utilità e convenienze, come salute e educazione), di “bene relazionale” (il figlio genera cioè relazioni con altri, che è un bene ma ha dei rischi). La ricerca del Cisf (Centro internazionale studi famiglia) indagine Cisf ha studiato un L ’ campione di 4 mila famiglie sulle 23.421.000 censite dall’Istat (dove per famiglia si intendono i “capifamiglia”, ossia anche i single, i vedovi senza figli...). Il 53,4% delle famiglie non ha figli (il 26,6% sono persone sole, il 21,5% coppie senza figli); il 21,9% ha un figlio, il 19,5% ne ha due, il 4,4% ne ha tre, e solo lo 0,7% ne ha quattro o più. Il numero medio dei figli avuti è 1,71, mentre quelli desiderati è 2,13. Diversi i motivi per cui gli intervistati dicono di non avere figli (vedi tabella): emerge la maggioranza di famiglie che non li ha per insicurezze personali o incertezze sul futuro più che per vincoli economici o strutturali reali. La spesa media mensile per i figli a carico è attorno al 35% della spesa familiare totale, ma su alimenti e bevande i figli spendono più della metà dell’intera famiglia (244 euro contro 449). La spesa media mensile per la “paghetta” (23,70 euro) supera quella per l’istruzione (12,50 euro). Il 60,2% della popolazione vive con un reddito familiare inferiore a 1.500 euro al mese. Considerato che mediamente un figlio costa circa 643 euro al mese, è evidente che questa cifra può diventare insostenibile per molti. Tre modelli di famiglia Le famiglie cosiddette marginali, di più basso status sociale, con maggiori difficoltà economiche e maggiore isolamento sociale, sono il 43,5%. Vivono in comuni piccoli, soprattutto al sud, e sono mediamente anziane. Spendono 546 euro al mese per alimenti e bevande, di cui 104 per i figli. Per i figli spendono il 35% del budget familiare. Vorrebbero più aiuto dallo Stato, hanno un buon livello di solidarietà interna, ma contano poco sull’aiuto degli amici e sono isolate. Non hanno impegno civico, e gli impegni esterni sono per lo più a carattere religioso. Le famiglie adattative hanno uno status sociale medio-alto, arrivano tranquillamente alla fine del mese, sono mediamente più giovani ed hanno figli tutti minorenni. Spendono 656 euro al mese per alimenti e bevande, di cui 163 per i figli (per i quali spendono il 40% del budget familiare). Contano molto sulla solidarietà interna e sugli amici. L’impegno civico è modesto, e sta nei dintorni di famiglia: attività religiose e artistico culturali. Le famiglie modernizzate (18,1%) sono di status sociale alto e medioalto, per lo più nel Nord-Est e in Centro Italia: hanno meno figli delle famiglie precedenti, ma hanno tenore di vita elevato, senza problemi ad arrivare a fine mese. Spendono 634 euro al mese in alimenti e bevande, di cui 292 per i figli, per i quali spendono il 33% del budget familiare. Si affidano mediamente a solidarietà interna e amici, e si impegnano invece in varie attività sociali, ma non di tipo religioso: sono le famiglie più lai- Direttore responsabile GIAMPIERO MORET Redazione e amministrazione Via Stella, 8 - Vittorio Veneto cizzate. Quanti figli, come e a che costo? Da oltre 30 anni il comportamento riproduttivo della popolazione italiana non assicura il ricambio tra genitori e figli. Si è scesi dai 2 figli per donna del 1978 al record negativo mondiale di 1,19 del 1995, risalendo all’attuale 1,41, cui contribuiscono le donne straniere (senza si sarebbe all’1,33) e le mamme ultratrentacinquenni. Attualmente le donne italiane desiderano mediamente 2,13 figli, con un aumento del 51% rispetto al dato 2008, e al di sopra della soglia per il ricambio generazionale. In Italia ci sono 6 milioni e 600 mila famiglie in cui almeno un componente è minorenne: sono il 27,7% delle famiglie in totale. I minorenni vivono per lo più in coppie con figli (84%), ma molti anche in famiglie monogenitore (625 mila, pari al 9% del totale). I consumi della famiglia variano di molto quando al suo interno c’è un minorenne. Pur con forti differenze regionali, la famiglia con minorenni spende 2.950 euro al mese, 700 euro in più di quella senza mi- “I dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente nell’ambito della nostra attività e non vengono ceduti a terzi per alcun motivo in base a quanto predisposto dal D. Lgs n. 196 del 2003.” [email protected] - www.lazione.it (Iscritto al n. 11 del Registro stampa del Tribunale di Treviso il 21-91948 e al Reg. Naz. della Stampa con il n. 3382 vol. 34 f. 649 del 5-991 - Iscr. ROC n. 1730) Ho poche risorse economiche . . . . . . . 19,5% Difficile conciliare lavoro/famiglia . . . . . . 8,9% Casa troppo piccola . . . . . . . . . . . . . . . . 0,3% Assenza di servizi per l'infanzia. . . . . . . . 0,3% Lavoro precario . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 1,5% Faremo figli più avanti . . . . . . . . . . . . . . 11,7% Altri motivi soggettivi . . . . . . . . . . . . . . . 57,8% Stampa: C.S.Editoriale Grisignano Vi Tel. 0438 940249 Fax 0438 555437 Settimanale della diocesi di Vittorio Veneto Non ho figli perché... ABBONAMENTI 2010: "L'Azione fruisce dei contributi statali diretti di cui alla legge 7 agosto 1990, 250". Annuale (50 numeri) euro 43 Semestrale euro 25 - Sostenitore e. 80 Per l’estero chiedere in amministrazione. Questo settimanale è iscritto alla FISC Federazione Italiana Settimanali Cattolici Conto corrente postale n. 130310 ed associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana Chiuso in redazione il 14.4.2010 alle ore 16.05 Come arrivano le famiglie alla fine del mese? Con grande difficoltà . . . . . . . . . . . . . . . 16,4% Con una certa difficoltà . . . . . . . . . . . . . 18,0% Con qualche difficoltà . . . . . . . . . . . . . . 37,2% Con una certa facilità . . . . . . . . . . . . . . . 22,4% Con facilità. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5,3% Con grande facilità . . . . . . . . . . . . . . . . . . 0,8% nori: aumenta la quota di spesa per abbigliamento, trasporti e istruzione, è pari quella della spesa alimentare, si riduce la quota di risorse dedicata alla casa. Le famiglie che rischiano di vivere sotto la soglia della povertà assoluta sono il 4,1%: le coppie con 1 figlio sono il 2,6%, le coppie con 2 figli il 3,3%, le coppie con 3 o più figli l’8%, quelle monogenitoriali il 4,9%. Il costo di accrescimento dei figli La scelta di fare figli dipende dalle convinzioni della coppia, ma anche da aspetti esterni come i servizi per l’infanzia a disposizione, le agevolazioni lavorative e la situazione economica familiare con relativo standard di vita. Il legame tra scelta procreativa e costo dei figli è forte, pertanto va analizzato. Il costo totale dei figli è scomposto in tre componenti, utili sia nelle decisioni pubbliche della comunità che in quelle familiari. Costo di mantenimento: serve per attuare politiche fiscali che tengano conto delle differenze tra le famiglie in modo equo. Ciò sembra non avvenire visto che il meccanismo delle detrazioni copre in minima parte il costo dei figli. Costo di accrescimento: misura l’esborso reale per i figli, è legata al reddito e pertanto non può essere usato a fini fiscali perequativi. Costo totale di accrescimento. È il costo di accrescimento più il tem- po dedicato dai genitori alla cura dei figli. Il costo mensile di mantenimento del bambino da 0 a 5 anni è di 317 euro. Il costo di accrescimento (comprendente il mantenimento) è di 798 euro al mese: mediamente le famiglie benestanti spendono per i figli l’83% in più di quelle povere. VACCHER, PRESIDENTE “Molte famigli ultimo studio del Cisf fa i conti L ’ in tasca alle famiglie calcolando il costo dei figli in modo dettagliato. A Gianfelice Vaccher, presidente del Forum provinciale delle associazioni familiari di Treviso, abbiamo chiesto una valutazione su questa analisi. Presidente Vaccher, come valuta i dati del Cisf: alti o bassi? «Una premessa è indispensabile: sono convinto che, più che un costo, i figli siano un investimento. E quindi l’approccio da questo punto di vista non si può limitare ad un problema di costi. A conferma di ciò, vediamo come tante famiglie nonostante questi handicap, scelgano di avere figli. Però, se tutti credono che i figli siano un investimento, ciò dovrebbe venire premiato e non punito, come invece sta accadendo in Italia. Perché molto spesso il sistema fiscale Primo Piano 18 aprile 2010 3 CISF EQUITÀ FISCALE PER LA FAMIGLIA IN TRE TAPPE O FIGLI investimento sul futuro quità per le famiglie con fi“sione Egli” è il titolo della concludi Pierpaolo Donati al rapporto del Cisf. Il tema dell’equità fiscale verso la famiglia – osserva il sociologo – riguarda il fatto che la famiglia sostiene i costi del ricambio fra le generazioni, e dovrebbe essere riconosciuta. «Lo Stato italiano, invece, non solo non riconosce questo ruolo alla famiglia, ma penalizza la famiglia che ha figli, e la penalizza quanti più figli ha. Dobbiamo ripensare completamente il tema dell’equità fiscale verso la famiglia – insiste Donati –. È un compito urgente, che però deve essere affrontato in maniera graduale, stanti i vincoli di bilancio e la configurazione della spesa sociale dello Stato». Il Cisf prospetta tre fasi progressive: Prima fase: Aumenti degli assegni al nucleo familiare e detrazioni Irpef; Seconda fase: Adozione del sistema delle Deduzioni familiari corrette (Dfc); Terza fase: Adozione del Quoziente familiare pesato (Qfp). UNA STORIA COME TANTE QUELLA DI AHMED E KHADIJA Ma è solo questione di soldi? i fanno pochi figli perché coSQuante sta troppo mantenerli. volte si sente ripetere questo ritornello. Ma siamo proprio sicuri che sia questo il motivo per cui ci sono sempre meno fiocchi azzurri e rosa? Per carità, l’aspetto economico ha il suo peso ma non è la sola e la prima causa della forte denatalità. Altrimenti come si spiega l’apertura alla vita delle coppie immigrate o dei nostri bisnonni? La lista delle concause è davvero lunga: gli studi prolungati e il conseguente ingresso ritardato nel mondo del lavoro che porta con sé l’innalzamento dell’età media delle madri alla nascita del loro primo figlio (siamo ormai arrivati ai 30 anni); l’aumento della sterilità e la riduzione della fertilità non solo femminile ma anche maschile (che incide per il 35% sull’abbassamento del tasso di fecondità in Europa); la divisione dei ruoli ancora troppo rigida tra uomo e donna all’interno della coppia (per cui la cura dei figli e della casa è ancora sostanzialmente in carico alla donna, nonostante un progressivo maggiore coinvolgimento dell’uomo); gli atteggiamenti diseducativi dei geni- tori che si coccolano in casa i figli fino ai 30 anni e passa; le enormi difficoltà a conciliare lavoro e famiglia, con le donne spesso costrette a lasciare il lavoro; l’inadeguatezza dei servizi che costringe i genitori ad essere sempre di corsa per portare i figli a scuola, oratorio, attività sportive... A dare una mano preziosissima sono oggi i nonni, ma l’inevitabile riforma delle pensioni limiterà, in futuro, anche questa risorsa. E sempre più i nonni devono farsi carico dei “grandi anziani”, cioè dei loro genitori, i quali, grazie ai miglioramenti della medicina, vivono molto a lungo. Insomma, come dice l’Istat, c’è un “clima sociale” sfavorevole alla maternità e alla paternità. Ma dobbiamo dirci che c’è pure un “clima culturale e valoriale” che frena la natalità. Se l’“io” viene prima del “noi”, se il benessere materiale personale è la sola bussola e misura della vita, allora i figli diventano peso, ostacolo, fastidio. È questo clima che genera le tante solitudini del nostro tempo. E la denatalità è una delle conseguenze. Federico Citron E DEL FORUM ie non ce la fanno più!” sembra punire più che aiutare». Il problema del costo dei figli diventa più rilevante in un tempo di crisi economica come l’attuale… «Il problema di fondo è che la famiglia in Italia è sempre stata considerata come qualcosa che tiene, che sta in piedi da sola, che anzi “supporta” tutta la società. Oggi però, anche a causa della crisi, si sta scoprendo che non è più così. La famiglia ha bisogno di aiuto. Anche gli ultimi dati Istat lo segnalano: tante famiglie sono scivolate sotto la soglia della povertà. La crisi si sta ripercuotendo in modo pesante sulla famiglia». Quale significato assume, allora, parlare di costo dei figli? «Significa evidenziare ai politici a livello regionale e nazionale che la famiglia svolge un ruolo importante, come quello di allevare i figli, da sostenere. Si parla da tanto tempo ormai di introdurre il quoziente fami- liare, che sarebbe anche nel programma dell’attuale Governo, ma non si va avanti con iniziative concrete. Un recente studio della Cga di Mestre ha misurato la differenza di impatto fiscale tra la famiglia italiana e quella francese: è scaturita una differenza abissale, sia per le famiglie monoreddito che bireddito». Secondo lei, perché nonostante se ne parli da tanti anni non si è approdati mai a nulla? «Perché finora la famiglia ha sopperito alle carenze dello Stato. Ad esempio, nell’assistenza agli anziani quel che fa la famiglia sgrava lo Stato da oneri che altrimenti sarebbero rilevanti. Oppure pensiamo al problema del lavoro per i giovani oggi: è la famiglia che se ne fa carico e mantiene i figli finché non riescono a trovare una sistemazione lavorativa, che però oggi è sempre più difficile. Ma gli immigrati ce la fanno na casa acquistata con il U mutuo. Un solo stipendio da operaio. Moglie e quattro fi- gli da mantenere. Nessuna “rete familiare” che dia un aiuto per far fronte alle necessità materiali (leggi soldi) ed educative (leggi assistenza ai bambini). È la situazione di Ahmed e Khadija, sposatisi nell’83 in Marocco e dall’inizio degli anni Novanta stabilitisi in Italia. Ma è pure la condizione di tante altre famiglie straniere immigrate nel Belpaese alla ricerca di una sorte migliore. Ahmed e Khadija risiedono a Soligo. Lui, cinquantenne, è arrivato nel 1991. Ha lavorato a Crespignaga, poi a Crocetta e infine a Falzè, alla Cartimballo. Prima di comprar casa ai piedi di San Gallo, ha vissuto con altri tre connazionali in un appartamento a Col San Martino. Quei quattro giovani africani oggi si sono tutti ricongiunti con le proprie mogli e hanno una casa propria. Khadija ha raggiunto Ahmed nel 1992, insieme ai due figli nati in Marocco. In Italia sono poi nati altri due pargoli. Oggi i quattro bei (e non è un modo di dire) figli della nostra coppia hanno 24, 19, 12 e 3 anni. Papà e figli hanno già ottenuto la cittadinanza, la mamma è in attesa del riconoscimento. «A me piacciono le famiglie numerose e quattro figli è un buon numero – spiega Ahmed –. Io ho 10 fratelli, in Marocco le famiglie sono grandi, ma anche lì si comincia a fare meno figli. Abbiamo avuto i bambini distanti l’uno dall’altro, in questo modo i più grandi aiutano i più piccoli». La famiglia numerosa sarà anche bella ma costa. «Mi sembra di essere come quell’uomo che sprofonda nel fango – spiega scherzosamente Ahmed –: appena tiro fuori una gamba dal fango, faccio un passo e subito la gamba risprofonda. Finisco di pagare le spese della scuola e arrivano quelle dell’assicurazione, poi c’è il meccanico e le bollette. Quindi il giro rincomincia daccapo». Tassativo adottare tutta una serie di “misure” di risparmio. «Appena arriva la paga facciamo la spesa “grossa” mensile di 200 euro nei supermercati meno cari – racconta Khadija –. Solo per la verdura e la carne c’è il “rifornimento” settimanale. Il pane lo faccio in casa. Ci riscaldiamo con la legna. Il La famiglia sta risolvendo dei problemi che la politica non risolve. Il problema è che adesso i nodi sono arrivati al pettine. Molte famiglie non ce la fanno proprio più! È urgente intervenire! Se proprio non si riesce ad arrivare subito al quoziente familiare – anche se non vedo dove siano le difficoltà – almeno si potrebbero aumentare le detrazioni fiscali per le spese relative ai figli, che attualmente sono ridicole. Il problema di fondo è sempre quello: la politica e la cultura partono sempre dall’individuo e non considerano la famiglia, nei diversi ambiti: scuola, lavoro, servizi, fisco, eccetera. Come propone da anni il professor Donati del Cisf, qui occorre un cambio epocale. E partendo dalla famiglia non è detto che lo Stato spenda di più, spenderebbe in modo diverso. Con l’aggravante, però, che se non viene affrontata la questione, l’Italia sia avvia verso il suicidio. Con così pochi figli, fra 20-30 anni per ogni giovane ci saranno quattro anziani da mantenere, quindi salterà il sistema pensionistico». Secondo lei, fino a che punto è vero che le coppie rinunciano a fare figli perché costano troppo? «Finché prevale un contesto culturale dove un figlio viene considerato un costo, un bene, anziché una persona, è ovvio che ci sia chi ragiona in una certa ottica… e se l’avere figli impedisce di andare in vacanza allora si preferisce la vacanza. C’è da ricreare una base valoriale, che però da sola non basta. È necessario anche un contesto esterno che dimostri che i figli sono importanti. E lo Stato può farlo dando servizi e riconoscimento dal punto di vista fiscale. Lo Stato ha il compito di promuovere la famiglia, non di bastonarla». Ci sono segnali positivi a favore della famiglia? «Un piccolo segnale positivo viene dalla Regione Veneto con il “Marchio Famiglia”, che premia con contributi economici le iniziative dei comuni in tema di politiche familiari, permettendone uno sviluppo. Anche di recente una decina di comuni trevigiani hanno ottenuto il “Marchio Famiglia” ai tre livelli previsti. Un altro segnale importante viene dalle reti di famiglie, un modo di es- telefonino si usa poco». «Pesano tanto le spese legate alla scuola – aggiunge Ahmed: tasse, libri, pullman (la ragazza di 19 anni frequenta, con profitto, il “Fanno” di Conegliano ndr). I figli più crescono più costano». Inevitabili alcune rinunce: dalla scuola materna per il piccolo ai viaggi d’istruzione all’estero alle vacanze. «Ma ogni due anni torniamo in Marocco. Ci sono offerte di viaggi aerei molto molto vantaggiose». Se nei primi anni Ahmed riusciva a metter da parte qualche risparmio, oggi a fine mese il conto in banca è pulito. Almeno in questo è in linea con i suoi concittadini autoctoni. FC Gianfelice Vaccher sere famiglie di famiglie che permette una condivisione a più livelli e che permette alle famiglie di diventare interlocutrici delle istituzioni. E l’essere rete di famiglie aiuta a capire, incoraggia e dà fiducia: in questi contesti è normale avere 2, 3 o anche più figli. Ancora, va valorizzato l’aiuto della Regione per favorire la nascita degli “asili di prossimità”, che oggi sono oltre 500. È un impegno che mira a dare risposte all’altro grande problema che condiziona la scelta di avere figli: la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia». Franco Pozzebon 18 aprile 2010 sa e Russia, poi, non sono le U uniche potenze nucleari. Sono ammesse nel gruppo delle elette (bel privilegio!) anche Francia, Gran Bretagna, Cina, India, Pakistan e Israele. Poi ci sono quelle non riconosciute come la Corea del Nord e quelle che bramano di raggiungere il traguardo come l’Iran. Il problema più urgente è quello di fermare la proliferazione delle armi nucleari. Bisogna far retrocedere la Corea del Nord e bloccare la corsa dell’Iran. Ma c’è un’altra minaccia agghiacciante: la possibilità che il terrorismo internazionale arrivi pri- ma o poi a mettere le mani su di esse. Non riusciamo nemmeno a pensare a ciò che potrebbe succedere in una eventualità del genere. Ma senza pensare a questa terribile possibilità futura, già la situazione attuale è sconvolgente. Nonostante tutti i progressi della civiltà, quella illuminata, quella che ha in mano le chiavi della tanto decantata scienza, quella delle potenze più evolute, questa civiltà ha ancora la necessità di mantenere le bombe che possono distruggere tutto, senza lasciare vincitori e vinti. Ha ancora bisogno del terrore reciproco Nel noto documento Gaudium et Spes, il Concilio Vaticano II ha affrontato ampiamente il tema delle armi nucleari e delle altre di distruzione di massa (numeri 79-82). Si sa che il Concilio, a differenza dei precedenti, non ha emesso condanne esplicite riguardanti la fede o la morale, ma su questo tema, dopo aver posto il problema nella sua terribile gravità conclude dicendo: “Avendo ben considerato tutte queste cose, questo Sacro Concilio, facendo proprie le condanne della guerra totale già pronunciate dai recenti sommi Pontefici dichiara: Ogni atto di guerra, che mira indiscriminatamente alla distruzione di intere città o di vaste regioni e dei loro abitanti, è delitto contro Dio e contro la stessa umanità e va condannato con fermezza e sen- za esitazione”. Chi conosce lo stile conciliare, riconosce in queste parole una condanna formale che impegna il papa con tutti i vescovi della terra. Da allora non si è mai smorzata la posizione della Chiesa. In ogni enciclica sociale e in tutti i messaggi annuali per la giornata della pace c’è sempre un riferimento al problema degli armamenti nucleari. Noi applaudiamo con convinzione agli sforzi per uscire dalla follia nucleare, ma dobbiamo essere consapevoli che siamo ancora dentro ad una situazione assurda. Per dirla con il linguaggio della fede, siamo ancora in una situazione di peccato che dobbiamo contrastare con tutte le forze, insieme agli altri peccati che riguardano lo scempio della vita umana. GpM descrizione della modalità di azione della pillola abortiva, sono necessarie alcune considerazioni. La maggior parte della stampa presenta l’aborto farmacologico come una modalità “dolce”, dall’impatto medico-psicologico trascurabile, un aborto “senza bisturi”. Appare evidente, invece, che l’uso della pillola abortiva richiede un percorso clinico e terapeutico pesante per la donna che lo domanda: un ricovero ospedaliero di tre giorni, a differenza della mezza giornata di ricovero che è oggi necessaria per una interruzione volontaria di gravidanza con raschiamento di cavità uterina (atto chirurgico). La pillola abortiva, inoltre, può risultare non efficace, seppur in rarissimi casi. L’uso della pillola abortiva, come ogni pratica medica, può presentare complicanze; infatti la ritenzione di materiale abortivo in utero e i sanguinamenti uterini sono pari a quelli di una interruzione di gravidanza chirurgica (naturalmente, per la pillola abortiva non esiste il rischio di lesione chirurgica dell’utero). Inoltre sono stati registrati cinque casi ufficiali di morte di donne dopo assunzione di pillola abortiva (quattro casi in Canada e un caso negli Stati Uniti). In conclusione, l’aborto con la pillola RU486 non può essere considerato un aborto “dolce”. Questa pratica abortiva, come ogni atto medico, contempla un tempo di attuazione con possibili rischi e complicanze; la donna che assume la pillola RU486 non si sottopone ad un procedimento né banale, né indolore. La pillola abortiva evita l’atto chirurgico, ma non risparmia alla donna il dramma umano e psicologico che l’interruzione volontaria di gravidanza comporta, come riferito anche dai sanitari che hanno già sperimentato la RU486. L’Azione alcuna fonte indipendente. La vicenda è molto sospetta, anche per i parametri afgani. L’ospedale di Emergency è praticamente l’unico posto, a parte gli ospedali militari americani e britannici, dove le tante persone vittime dei combattimenti possano trovare assistenza medica qualificata. Nella provincia, come è noto, è in corso dall’inizio dell’anno una poderosa campagna militare. La campagna contro le roccaforti talebane potrebbe essere decisiva per il futuro della guerra che la coalizione internazionale sta conducendo dal 2001. Nonostante i molti “danni collaterali”, la campagna condotta nel- l’Helmand finora è stata propagandata dagli americani come un buon successo. Per la prima volta, la guerra contro i talebani è condotta in prima persona e in modo effettivo dall’esercito afgano. Inoltre si tratta di una riconquista palmo a palmo di un territorio fino ad ora controllato dai talebani e dai seguaci di al-Qaeda. Le cronache ogni tanto ci riportano notizie di “errori” compiuti dalle forze americane, con centinaia di morti tra i civili. Ma che cosa sappiamo di quanto avviene davvero, nei villaggi, nelle case, tra i campi coltivati (a papavero da oppio, per lo più...) dell’Helmand? Non occorre essere particolarmente acuti per notare che un ospedale con personale internazionale, collocato nel bel mezzo di una zona di guerra, che cura tutti senza discriminazioni – e ovviamente anche una buona dose di talebani o loro simpatizzanti feriti nei combattimenti e nei rastrellamenti – è una presenza decisamente scomoda. Dopo pochi giorni dagli arresti, Emergency ha deciso di sgombrare gli operatori internazionali nell’Helmand: mantenerli sul posto sarebbe equivalso ad offrirli come ostaggi nelle mani del primo arrivato. Le mosse diplomatiche italiane, volte a conoscere i motivi degli arresti e ottenere il rilascio degli italiani, sono apparse incerte e deboli. Ma è l’intera situazione ad essere terribilmente ambigua. Gli umanitari italiani sono testimoni scomodi. Sono – con la loro opera eminentemente umanitaria – un oggettivo intralcio alle operazioni anti-talebani dei nostri alleati (anche se nessuno lo ammetterà!). La guerra di liberazione dai talebani è sempre più simile alle guerre di aggressione, oramai. La strategia di McCrhystal – e del presidente Obama – non si sta dimostrando diversa da quella di chi li ha preceduti. Sarebbe il caso, a mio parere, di trarne le conseguenze in fretta. Paolo De Stefani per rispettarsi e convivere. Dobbiamo ancora spendere risorse ingenti per mantenere questi arsenali di morte, risorse tali che potrebbero benissimo risolvere i problemi della fame e della povertà del mondo. Se ci pensiamo bene siamo ancora degli insensati trogloditi. E la Chiesa che cosa pensa di questa situazione? La Chiesa che ha fatto della difesa della vita uno dei punti fondamentali della sua azione nel mondo? Il magistero della Chiesa ha detto molto sul terribile problema delle armi nucleari. Il passo decisivo lo ha fatto con il Concilio Vaticano II e da allora ha sempre martellato fortemente su questo tasto. Purtroppo nella coscienza dei cristiani questa posizione, come le altre che riguardano i problemi del mondo, è poco presente. VA SMENTITA LA CREDENZA CHE ASSUMERE LA PILLOLA RU486 SIA UNA “PASSEGGIATA” Aborto a tutti gli effetti i definisce “pillola abortiva SstoneRU486” il farmaco Mifepriche, assunto entro le pri- me nove settimane di gravidanza, produce un’“azione contraria” agli ormoni che favoriscono la progressione fisiologica della gravidanza stessa. Il meccanismo della pillola abortiva conduce, nella maggioranza dei casi, all’aborto completo. Secondo le disposizioni del ministero della Salute, la donna in gravidanza per sottoporsi a questa pratica abortiva deve ricoverarsi in un reparto di Ostetricia e Ginecologia per un periodo di tre giorni. Il primo giorno del ricovero, dopo aver eseguito le analisi del sangue, la donna assume la pillola abortiva. Durante gli altri due giorni di ricovero la donna resta in os- L’aborto con la pillola RU486 non può essere considerato un aborto “dolce” servazione per verificare l’effetto e l’esito della pillola abortiva. Se al terzo giorno di ricovero non si verifica l’aborto completo, la donna deve assumere un altro tipo di farmaco, le Prostaglandine, a completamento dell’azione della pillola abortiva. In rarissimi casi, se i trattamenti farmacologici non sono stati efficaci, è necessario l’atto chirurgico di “Raschiamento della cavità uterina”. Dopo questa breve e sommaria I VOLONTARI DI EMERGENCY SEQUESTRATI Testimoni scomodi ualche giorno fa, un grave Q polverone si è sollevato (non è la prima volta) sulla mis- sione di Emergency in Afghanistan. Tre dirigenti dell’ospedale che l’organizzazione umanitaria ha realizzato a Lashkar Gah, la capitale della provincia meridionale di Helmand, sono stati arrestati dalla polizia afgana. Matteo Dell’Aira, direttore sanitario dell’ospedale, Marco Garatti, un chirurgo d’emergenza, e Matteo Pagani, il capo della logistica, sono accusati di aver occultato nei locali dell’ospedale delle armi con cui i talebani volevano attentare alla vita del governatore della pro- vincia, Gulab Mangal. La notizia è stata diffusa dal Times di Londra. Il corrispondente del giornale ha anche aggiunto, qualche giorno dopo l’avvenuto arresto, che i tre italiani – insieme ad altri afgani arrestati – avrebbero confessato. Emergency nega ogni ruolo dei suoi operatori e denuncia il fatto che – a distanza di giorni dall’arresto e senza che sia intervenuto alcun magistrato – la condizione dei tre cooperanti è quella di vittime di un sequestro di persona. La notizia della loro confessione è stata successivamente smentita. E in effetti, l’articolo del Times non citava che fonti afgane, non confermate da Attualità 18 aprile 2010 RICERCA DI “ISPIRAZIONE” E “INSIEME SI PUÒ” I valori dai genitori ai figli: la trasmissione più difficile Q uello della trasmissione di ciò che conta nella vita, i valori, è un passaggio del testimone molto problematico e di difficile definizione oggi. Soprattutto se si considera come cambiano e acquistano peso differente le priorità con il succedersi delle generazioni. Infatti, quello che oggi è posto in primo piano dagli adolescenti, è ritenuto spesso “disvalore” o “falso valore” dai genitori e dai nonni. L’indagine “Trasmettere i valori. Tre generazioni a confronto”, edizioni Unicopli, cerca di mettere a fuoco la questione, ponendo a confronto ragazzi, genitori e nonni sul piano dei valori, delle priorità. Un lavoro di tre anni di Daniela Barni e Eugenia Scabini dell’Università Cattolica di Milano, promosso dalla Fondazione “Ispirazione” e dalla Cooperativa Sociale “Insieme Si Può”. Dati, analisi e indicazioni originali, curiosi e molto interessanti per capire come va il nostro tempo, tendenze, umori, scena- ri, rapporti generazionali. Soprattutto per ragionare attorno al pianeta giovani (l’interesse è rivolto alla fascia di età che va dai 15 ai 19 anni), al loro relazionarsi con la tradizione e al loro proiettarsi nel futuro. Sullo sfondo c’è il ruolo della famiglia nel conservare, rivitalizzare e trasmettere il patrimonio di valori sul quale è possibile la condivisione intergenerazionale. E la famiglia, al di là di ambiguità, di pregiudizi e di precarietà, «continua ad essere vissuta dai suoi membri come il luogo per eccellenza della formazione valoriale». Capirne il valore e l’evoluzione nel contesto del nostro tempo è l’obiettivo primario di chi si è impegnato nel sostenere la ricerca. Rina Biz ed Annita Leuratti, rispettivamente presidenti della Fondazione “Ispirazione” e della Cooperativa sociale “Insieme si Può”: «I problemi della famiglia oggi si possono discutere ed affrontare se si hanno dati concreti, se se ne conoscono le dinamiche, gli sviluppi e gli u- mori dei membri, la capacità dei valori di attraversare le generazioni e di mantenere appeal nel tempo. La ricerca approda a risultati veramente originali e stimolanti che sono premessa per azioni mirate». É significativo che la ricercavenga presentata sabato 16 aprile in occasione dell’inaugurazione della sede del “Punto Famiglia“ realizzato nel complesso Turazza, a Treviso. Nella ricerca la fede religiosa viene fatta rientrare nel valore “tradizione”. Se ne constata un processo di impoverimento generazionale: il 65,2% dei padri, il 72,2 delle madri e il 92,2 delle nonne si definiscono abba- stanza o molto religiosi rispetto al 47,5% dei ragazzi. Si dichiarano praticanti il 43,3% dei padri, il 51,3 delle madri, il 77,4 delle nonne e il 37% degli adolescenti. L’importanza della religione subisce un calo costante passando dai nonni ai nipoti. Merita poi un accenno la fotografia che si delinea del pianeta giovani, la quale spiega tanti atteggiamenti effimeri, ansie, precarietà e tensioni che preoccupano e creano allarmi sociali. Gli adolescenti amano soprattutto il cambiamento, quindi la sfida, la ricerca, la novità. Poi il divertimento, il piacere, l’indipendenza. Sono meno suggestionati dalla tradizione e non si lasciano incantare da potere e successo. E, tutto sommato, hanno le stesse priorità dei coetanei milanesi, dove sono poste le stesse domande. Tra metropoli e provincia c’è una sostanziale omogeneità. Trevigiani un po’ meno edonisti, più liberi e più attenti alle idee creative. É facilmente deducibile la distanza dal mondo dei genitori e dei nonni per i quali prevalgono universalismo (valori sociali, solidarietà, pace, rispetto della natura, pari opportunità), conformismo, sicurezza, tradizione. Ma, sostiene la ricerca, «gli adolescenti di oggi non sono affatto privi di valori, per quanto essi siano differenti dai genitori e dai nonni rispetto alle priorità valoriali espresse». 5 Castro-Treu su giovani e lavoro Venerdì 16 aprile alle 20.45 a Treviso, presso l’auditorium Santa Croce, la Scuola di formazione socio-politica propone un confronto tra il sen. Maurizio Castro (PdL) ed il sen. Tiziano Treu (Pd) sul tema “Giovani, sviluppo e lavoro. Una questione grave ed irrisolta”. “Oltre la cura”, incontro a Conegliano S’intitola “Oltre la cura. La ricerca per la salute” l’incontro pubblico che si tiene sabato 17 aprile all’auditorium Toniolo di Conegliano, organizzato dalla Società di Mutuo Soccorso NoixNoi. Con inizio alle 18.30 intervengono il prof. Umberto Tirelli, specialista in oncologia e primario della Divisione Oncologica del Cro di Aviano e il prof. Fabrizio Ferrari, dirigente nazionale Anffas. Incontro sulla Marcia Perugia-Assisi Sabato 24 aprile alle 17.30 nell’auditorium della biblioteca di Montebelluna verranno illustrati i contenuti della Marcia della pace Perugia-Assisi del 16 maggio. Interverrà Flavio Lotti, coordinatore nazionale della Tavola per la pace, che parlerà sul tema della Marcia 2010: “Abbiamo bisogno di un’altra cultura”. Organizza il Coordinamento provinciale enti locali per la pace. I sacerdoti aiutano tutti. Aiuta tutti i sacerdoti. Ogni giorno 38 mila sacerdoti diocesani annunciano il Vangelo nelle parrocchie tra la gente, offrendo a tutti carità, conforto e speranza. Per continuare la loro missione, hanno bisogno anche del tuo aiuto concreto: di un’offerta per il sostentamento dei sacerdoti. Queste offerte arrivano all’Istituto Centrale Sostentamento Clero e vengono distribuite a tutti i sacerdoti, specialmente a quelli delle comunità più bisognose, che possono contare così s ulla generosità di tutti. Offerte per i nostri sacerdoti. Un sostegno a molti per il bene di tutti. Per offrire il tuo contributo hai a disposizione 4 modalità: • Conto corrente postale n° 57803009 • Carte di credito: circuito chiamando il numero verde 800.82.50.00 o via internet www.offertesacerdoti.it • Bonifico bancario presso le principali banche italiane • Direttamente presso l’Istituto Sostentamento Clero della tua diocesi. L’offerta è deducibile: Per chi vuole, le offerte versate a favore dell’Istituto Centrale Sostentamento Clero sono deducibili fino ad un massimo di 1032,91 euro annui dal proprio reddito complessivo ai fini del calcolo dell’Irpef e delle relative addizionali. Per maggiori informazioni consulta il sito www.offertesacerdoti.it C H I E S A C AT TO L I C A - C. E . I . C o n f e re n z a E p i s c o p a l e I t a l i a n a 6 Attualità Politica La nuova Giunta Regionale e gli ex 18 aprile 2010 LA NUOVA SQUADRA Il presidente della Regione ha già composto la Giunta. P È stato il primo di tutti, a livello nazionale, ad ufficializzare la composizione della sua Giunta regionale. Luca Zaia ha battuto sul tempo i suoi dodici colleghi, annunciando già sabato scorso gli assessori che l’accompagneranno nel quinquennio 2010-2015. La nuova Giunta varata da Zaia rispetta gli accordi preelettorali Lega-PdL, con 6 esponenti per ciascuna forza e la vicepresidenza al centrodestra. E per la diocesi di Vittorio Veneto c’è la sorpresa della conferma in Giunta dell’opitergino Franco Manzato, che dopo aver fatto il vicepresidente con Galan, sembrava tagliato fuori poiché l’indicazione era che non ci sarebbe stato posto per un altro trevigiano della Lega. Nella composizione della Giunta alcune scelte compiute sembrano creare qualche scontento. La più eclatante è l’assenza di un bellunese, dopo l’uscita di scena del trichianese Oscar De Bona. Alla luce delle richieste di autonomia venute da quella Provincia, ed anche della peculiarità di essere territorio montano, quindi con problematiche diverse da quello di altre zone, è da capire ora come reagiranno i bellunesi. L’inserimento di Manzato in Giunta è suonata sgradita all’altro leghista trevigiano Federico Caner, che rivendicava un riconoscimento per le tante preferenze ottenute. Riguardo a Manzato era ventilata anche l’ipotesi di un incarico di Governo, come sottosegretario, con la possibilità quindi di un ri- I DODICI NUOVI ASSESSORI REGIONALI 6 LEGA E 6 PDL uesti i dodici assessori Q regionali nominati dal neo presidente del Veneto Luca Zaia: • Marino Zorzato, padovano, 54 anni, PdL, Vicepresidente e assessore alla Cultura, Istruzione, Urbanistica • Luca Coletto, veronese, 39 anni, Lega Nord, assessore alla Sanità • Marino Finozzi, vicentino, 49 anni, Lega Nord, assessore al Turismo • Daniele Stival, veneziano, 48 anni, Lega Nord, assessore alla Protezione civile, Caccia, Identità veneta • Massimo Giorgetti, veronese, 51 anni, PdL, assessore all’Agricoltura. • Franco Manzato, trevigiano, 44 anni, Lega Nord, assessore allo Sviluppo economico • Elena Donazzan, vicentina, 37 anni, Pdl, assessore al Personale, Lavoro, Formazione • Isi Coppola, rodigina, 49 anni, Pdl, assessore ai Lavori L’EX ASSESSORE AGLI ENTI LOCALI FLAVIO SILVESTRIN “Luca Zaia farà bene” lavio Silvestrin, 70 anni coF neglianese, lascia la Regione dopo due mandati, uno come consigliere e l’altro come assessore a Personale, Parchi ed Enti Locali. Ma guai a immaginarlo come Cincinnato, il famoso uomo politico romano che dopo prestigiosi impegni pubblici si ritirò nelle sue proprietà a fare l’agricoltore. L’uscita di Silvestrin è avvenuta con il “botto”: qualche settimana prima delle elezioni ha abbandonato l’Udc, il partito che lo aveva portato in Regione, per aderire all’Alleanza di Centro (AdC) del giornalista-politico Francesco Pionati. Una scelta in aperto dissenso con la linea politica ondivaga del leader nazionale dell’UdC Casini. Silvestrin, che nel suo curriculm an- novera anche la carica di primo cittadino di Conegliano, pur non candidandosi si è impegnato in prima persona per formare la lista dell’AdC di Treviso coinvolgendo, tra gli altri, l’imprenditore Massimo Colomban. Il voto non ha premiato l’AdC, che non ha eletto alcun consigliere a Venezia. «Era difficile che un partito nato poche settimane fa riuscisse a fare meglio - commenta Silvestrin -. Sono fiducioso per il futuro, in molti ci seguiranno, specie gli amici dell’ex CdU che come me non condividono la politica dei tre “forni” di Casini. Per la mia storia personale non posso stare con un partito che si allea con la sinistra, come avvenuto in Piemonte e Liguria. L’AdC invece è rimasto nel centrodestra appoggiando Luca Zaia». A proposito del governatorissimo, Silvestrin non teme che il suo attivismo sfrenato produca una cannibalizzazione del PdL da parte della Lega: «Ho lavorato fianco a fianco con Zaia in giunta regionale e sono convinto che farà bene. L’entità della sua forza dipenderà da come si muoverà il PdL». Degli ultimi cinque anni da assessore Silvestrin conserverà un buon ricordo. «Ho portato a termine alcuni passaggi importanti: la legge che stanzia contributi a favore dei “Comuni di montagna”, per trattenere in Veneto chi vuole “emigrare” verso regioni a statuto speciale; l’acquisto, a Venezia, delle ex ferrovie dello Stato (67 milioni pubblici, Energia, Patti territoriali • Roberto Ciambetti, vicentino, 35 anni, Lega Nord, assessore al Bilancio • Maurizo Conte, padovano, 46 anni, Lega Nord, assessore all’Ambiente • Remo Sernagiotto, trevigiano, 55 anni, Pdl, assessore alle Politiche sociali • Renato Chisso, veneziano, 56 anni, Pdl, assessore alle Infrastrutture, Viabilità, Legge speciale per Venezia. di euro) per razionalizzare gli spazi della Regione; la promozione delle aggregazioni di Comuni; gli investimenti per far conoscere i parchi del Veneto; i corsi di formazione per i dipendenti degli enti locali. Ma sono anche fiero dei risultati ottenuti dall’intera squadra della giunta Galan: dal Passante al nuovo ospedale di Mestre». Sulle priorità della nuova amministrazione regionale Silvestrin concorda con Zaia: «Bisogna rivedere subito il regolamento. Oggi il Consiglio funziona male, un singolo consigliere può fermare un progetto di legge. La discussione sull’ultimo bilancio è andata avanti per tre mesi! Sono dell’idea che chi vince le elezioni deve essere messo nelle condizioni di governare, naturalmente facendo salve le prerogative delle opposizioni. Ritengo che il regolamento della Camera, fatto da Violante, possa essere un buon punto di riferimento. E poi c’è lo Statuto che è “vecchio” di 40 anni e necessita di pescaggio in Consiglio regionale per Fulvio Pettenà. Per la Marca c’è anche un terzo assessore, il montebellunese Remo Sernagiotto, sacconiano, che forse sarà come “fumo negli occhi” per Amedeo Gerolimetto e i gaviani trevigiani, rimasti fuori dal Consiglio regionale. Tra le sorprese c’è anche la presenza in Giunta di alcuni del PdL poco graditi a Zaia, come il veneziano Chisso o la vicentina Donazzan. E sono ben tre gli assessori ex An: Giorgetti, Coppola e Donazzan. Anche sul fronte dell’opposizione in questi giorni ci sono stati sviluppi in vista dell’avvio dell’attività in Consiglio regionale. Il candidato presidente non eletto Giuseppe Bortolussi, dopo un chiarimento con il Partito Democratico, ha annunciato la sua scelta di costituire un gruppo consiliare autonomo, quindi rimanendo indipendente rispetto alle forze politiche che l’hanno sostenuto. Bortolussi potrà comunque svolgere un ruolo di portavoce del centrosinistra. A guidare il Pd in Regione sarà invece la montebellunese Laura Puppato: all’unanimità l’hanno votata i 14 consiglieri regionali Pd, dopo che si era parlato anche del padovano Piero Ruzzante. Intanto è stata fissata per lunedì 26 aprile alle 10,30 a Palazzo Ferro-Fini la seduta del Consiglio regionale del Veneto che inaugurerà la nona legislatura, procedendo all’elezione del Presidente, dei due vicepresidenti e dei consiglieri segretari che, insieme, comporranno l’Ufficio di Presidenza. Flavio Silvestrin un aggiornamento». Non possiamo concludere l’intervista con una domanda sul futuro della traballante giunta coneglianese di Alberto Maniero. «Si voterà nel 2012, penso che non ci saranno interruzioni anticipate, certo il PdL deve ricompattarsi». E nel 2012 sarà ancora Maniero il candidato-sindaco? «Di solito i sindaci vengono riproposti per il secondo mandato. Dipende anche dai rapporti di forza che ci saranno fra due anni». Federico Citron Attualità 18 aprile 2010 7 A DI ZAIA E GLI EX Parlano gli ex assessori diocesani Oscar De Bona MARTEDÌ 13 APRILE A PALAZZO BALBI IL TRICHIANESE OSCAR DE BONA, NON RIELETTO L’insediamento “Un errore escludere Belluno” alazzo Balbi, martedì 13 aP prile, ore 11. In Veneto si è aperta l’era Zaia. Nella sede a assessore regionale a non D eletto. Il trichianese Oscar De Bona, politico di lungo corso, la collegialità della Giunta regionale è uno dei valori forti, con la possibilità di ogni assessore di essere informato sugli altri ambiti e di potre fare proposte. Ma era stata fatta una promessa in campagna elettorale. Capisco che c’erano dei “pezzi da novanta” di altre province da piazzare, ma l’aver lasciato fuori Belluno credo che porterà dei problemi, al di là dell’impegno che potranno metterci presidente e assessori. Speriamo almeno che venga data la presidenza del Consiglio regionale ad un bellunese: potrebbe essere un posto di prestigio e portare attenzione verso provvedimenti a favore della montagna. Quali le soddisfazioni maggiori da assessore? Le soddisfazioni che mi ha dato il mio referato sono state davvero tante! Questi 5 anni sono stati per me un’esperienza importante. L’essere espressione di un piccolo partito mi ha portato ad un referato considerato meno importante, ma per me è stata una fortuna: ho potuto sviluppare al massimo l’attenzione della Regione, entrando in contatto con un mondo di associazioni e categorie verso cui nutro grande rispetto e affetto: i 450 mila immigrati residenti in regione; l’al- L’EX ASSESSORE ALL’ECONOMIA VENDEMIANO SARTOR si, prevale il desiderio di tutela, quindi di chiusura, ma la “riserva indiana” è un suicidio. Il Veneto ha bisogno di aperture perché un terzo del proprio Pil arriva dall’export. Non confondiamo la delocalizzazione (che è finita) con l’internazionalizzazione, che non diminusce l’occupazione. Vede rischi di “riserva indiana”? Ho l’impressione che il presidente Zaia faticherà più a mediare con alcune fasce della Lega che non col Pdl. Dobbiamo conciliare alcuni fattori che sembrano contraddittori, come locale e globale, tradizione e innovazione. Il locale si valorizza nel globale; l’innovazione va data a un prodotto tradizionale. Per questo va mediato un equilibrio. Certo, qualche ritocco nella macchina regionale può essere utile a renderla competitiva: ma stravolgerla sarebbe controproducente per tutti». Sembrava dovesse ricandidarsi, poi si è fatto da parte. «È stata una decisione concordata a livello regionale; l’ipotesi era comunque nell’aria per prima di quando è stata ufficializzata: se non della Giunta regionale a Venezia il neo eletto presidente della Regione Veneto Luca Zaia si è insediato ufficialmente al governo della Regione, alla presenza dei dodici assessori già presentati il sabato precedente. Un atto formale, la lettura da parte del segretario generale della Regione Adriano Rasi Caldogno del verbale di elezione a presidente, anche se nel concreto è mancato il passaggio di consegne da un’amministrazione all’altra, visto che era assente il governatore uscente Giancarlo Galan. Emozionato «come il primo giorno di scuola» (parole sue), il neopresidente leghista ha approfittato dell’affollata presenza mediatica per illustrare in ordine sparso i punti cardine del suo futuro governo. Una squadra che si appresta a «scrivere - sono sempre parole sue - una pagina storica per il Veneto, quella delle riforme». Riforma federalista in primis. «Seguiremo due binari, da un lato l’attuazione dei decreti at- tuativi del federalismo fiscale e dall’altro, sulla base dell’articolo 116 della Costituzione, presenteremo a Roma un’importante piattaforma negoziale con nuove competenze non concorrenti ed esclusive per la Regione: potremo avere l’università, la sanità, la polizia locale, la gestione del catasto, il federalismo demaniale». Il neogovernatore ha voluto sottolineare che «il federalismo non è in contrasto con l’unità del Paese, perché significa dare responsabilità ai territori». E poi, altro tema, il patto di stabilità che sta mettendo in crisi non pochi Comuni veneti, soprattutto quelli virtuosi. «È questo il paradosso. Chi ha governato bene deve avere possibilità di spesa e chi ha governato male no. Invece per assurdo con questo patto di stabilità chi ha sforato il tetto di spesa diventa il paese di Bengodi, chi è stato virtuoso invece paga due volte». La prima Giunta dovrebbe tenersi all’inizio della prossima settimana, mentre per la prima seduta del Consiglio Regionale sarà lunedì 26 aprile. SSL non ce l’ha fatta ad entrare nel Consiglio regionale. Candidato nella lista del PdL, De Bona ha totalizzato 5.750, superato da Dario Bond con 9.246 preferenze, dopo essere stato presidente provinciale per 14 anni, assessore regionale ai flussi migratori per 5 ed aver ricoperto tante cariche amministrative e politiche. De Bona, quali valutazioni dà del suo risultato alle elezioni del 2829 marzo? Il risultato personale ha un risvolto positivo, perché ho raddoppiato il numero di preferenze rispetto alle elezioni precedenti. E di questi ringrazio i 6 mila elettori che mi hanno dato fiducia. Ma c’è stato chi ha preso 3 mila preferenze più di me, e quindi è stato eletto. Rispetto a Bond io avevo due svantaggi: innanzitutto io non ero organico al PdL, mentre Bond è stato tra i fondatori e militanti da sempre; e poi Bond è stato agevolato dal fatto di essere l’unico candidato nel Feltrino ed è risaputo che “il Feltrino vota feltrino”. Come giudica la scelta di una Giunta regionale senza bellunesi? È stato fatto un errore. È vero che “Attenti alle riserve indiane” l sanpolese Vendemiano Sartor è Imettendosi entrato in giunta regionale, dida presidente di Con- fartigianato del Veneto, dopo le elezioni della primavera 2008, quando l’assessore all’economia Fabio Gava è stato eletto al Senato. Dopo 21 mesi da assessore, lascia Palazzo Balbi senza ricandidarsi. Assessore Sartor, che bilancio tira di questa esperienza? Sicuramente positiva: per i miei precedenti incarichi conoscevo la macchina regionale e i dirigenti, e avevo lavorato spesso a fianco di Fabio Gava quindi l’inserimento è stato facile e non c’è stata interruzione. Quello che non conoscevo, e che mi ha sorpreso negativamente, è il tempo che si perde nel rapporto Stato–Regioni. C’è la necessità di riforme strutturali, di cui il federalismo fiscale deve essere la conseguenza. Le risorse vanno redistribuite, ma non usciremo dalla crisi se non alleggeriremo i costi centrali e se non daremo chiarezza di compiti. Per fare l’assessore all’economia, però, non è stato il momento più propizio... Quando potevamo procedere con l’esecuzione della programmazione, è arrivata una crisi economica che ha portato numerosi elementi di necessità. Chi amministra la cosa pubblica, ma anche un’attività economica o una famiglia deve avere una visione un po’ “strabica”: un occhio al contingente e all’emergenza, l’altro alla programmazione: purtroppo siamo stato costretti a vivere questa emergenza. Per fortuna la Regione col suo Piano di Sviluppo le linee le aveva già tracciate. Comunque è soddisfatto di quanto è stato fatto? Sì, abbiamo impegnato l’80% delle risorse disponibili, e anche a livello legislativo abbiamo fatto passi importanti, ed altri sono già pronti. In 15 anni nessun amministratore ha mai avuto problemi perché qualche decisione era stata presa male. E siamo la Regione col maggior rapporto tra bilancio di previsione e consuntivo: ciò significa che ci siamo mossi concretamente come un’impresa privata e che il bilancio di previsione non era elettorale, ma serio!. Crede che ci sarà continuità? Spero di sì, perché se si parla di competitività, al di là delle schermaglie elettorali spero che ci sia buonsenso, conciliando ragione e sentimento. Se si interpreta il sentimento in questo momento di cri- tro Veneto costituito dai 4 milioni di veneti nel mondo. È stata costruita una rete di contatti con i nostri conterranei - ad esempio in Brasile - che ora può essere un’opportunità interessante per i nostri imprenditori: è una riserva che altri Paesi non hanno. Rimpianti? C’è il dispiacere per non essere giunti ad approvare la nuova legge sugli immigrati. Quella vigente è vecchia, fatta quando gli stranieri in Veneto erano appena 20 mila. Spero che quel testo venga recuperato e presto portato in Consiglio. Ho visto che ora il referato è stato accorpato ad altri più importanti: l’augurio è che venga dedicato a questo ambito tutto il tempo che serve. Cosa farà adesso? Sto recuperando un poco, dopo tanto lavoro. Ho raccolto tanti materiali, buoni per scrivere diversi libri, se volessi. Ho anche la mia attività professionale a cui dedicarmi con un po’ di più tempo, considerando anche che sono vicino alla pensione. E in tutti questi anni ho accumulato tante cose che finora non sono riuscito a fare: chissà che adesso ci riesca. Franco Pozzebon Vendemiano Sartor c’è spazio è inutile correre. Fermo restando che la campagna elettorale è stata fatta comunque». Ed ora che farà Vendemiano Sartor? «Torno a lavorare. Certo dopo questi anni d’impegno penso che la mia esperienza potrebbe ancora tornare utile: mi sono sempre trovato a mio agio nei luoghi di amministrazione perché non mi sono mai allontanato dal lavoro (solo in questi 21 mesi ho avuto un incarico che non mi permetteva di conciliare lavoro con ruolo), e quindi davo risposte a problemi che conoscevo. Alessandro Toffoli Economia 18 aprile 2010 I PROGETTI DI REIMPIEGO DI UNINDUSTRIA A TREVISO LA FESTA DEL GELATO DI MARCA nimpiego e FormazioU ne Unindustria Treviso stanno raccogliendo le ovità esclusiva della N settima rassegna “Gelato di Marca”, promossa adesioni ai progetti di reimpiego dedicati ai lavoratori in mobilità dal settore metalmeccanico e automotive, finanziati dal Fondo sociale europeo e approvati dalla Regione. Le attività previste sono di tipo informativo (infor- mazioni sull’iniziativa, colloqui conoscitivi e stesura del curriculum), incontri di orientamento, formazione e ricerca attiva e accompagnamento al lavoro. Per informazioni e adesioni: Unimpiego, telefono 0422-916461/477, e-mail [email protected], web www.unimpiego.it. sabato 17 e domenica 18 aprile in piazza dei Signori a Treviso dai gelatieri di Confartigianato della Marca, sarà il gelato prodotto con latte senza lattosio, in collaborazione con la latteria Soligo, che sarà presentato nel corso della ker- messe. Saranno presenti nello stand di piazza dei Signori i maestri del gruppo decorazioni artistiche di Portogruaro, che metteranno a disposizione del pubblico la loro abilità nella lavorazione di frutta e verdura con dei minicorsi per apprendere le tecniche decorative per piatti da portata e coppe gelato. 9 13 aprile 2010: anche oggi un morto sul lavoro. Vincenzo Rosardo, 68 anni, operaio caduto a Ceggia. IL NUOVO PROSECCO DOCG NON ARRIVA ALL’ORO A VINITALY, CHE PREMIA INVECE TANTI VINI DIOCESANI Docg solo d’argento C on lunedì 12 aprile s’è chiuso a Verona il 44º Vinitaly, la più grande rassegna mondiale dei vini. L’edizione di quest’anno ha visto la presenza di ben 4.200 espositori da Oceania, America, Europa e Africa. La rassegna s’è chiusa con i consueti “chiari&scuri”. Già, di vino nel mondo ce n’è fin troppo, ma se è buono, onesto e genuino non c’è crisi che tenga! Di vino buono e onesto se ne produce parecchio anche in diocesi nostra, ben premiata anche quest’anno dal Concorso enologico internazionale. Cominciando dai bianchi, troviamo a sorpresa una “gran medaglia d’oro” per lo spumante brut “9.5 cold wine” dell’Astoria vini, prodotto in “Val de Brun” nel comune di Refrontolo. Il “9.5 Cold Wine” è un brut a base di Prosecco e Chardonnay che, come dice il GRAN MEDAGLIA D’ORO allo spumante brut “9.5 cold wine” di Astoria, prodotto a Refrontolo a base di Prosecco e Chardonnay, di soli 9,5 gradi nome stesso, offre il piacere di un buon spumante italiano con un grado alcolico di soli 9,5 gradi! Non c’è stato invece l’atteso botto “d’oro” del Prosecco Docg (“g” quale garanzia assoluta). Assegnata quindi al “Docg” solo una medaglia d’argento, vinta da Graziano Merotto di Col San Martino con il Valdobbiadene Prosecco Docg Superiore dry “La primavera di Barbara” 2009. Medaglia d’oro invece ad Agostino e Lamberto Bellussi di Tezze di Piave, con- SI RACCOGLIE IL CAPITALE SOCIALE Una bcc a Belluno el Trevigiano (ma anN che nel Pordenonese e nel Veneziano) la realtà delle banche di credito cooperativo è affermata e ben conosciuta anche dalla gente: banche cosiddette “del territorio” che sul territorio vivono e investono. A Belluno questa realtà non c’è, in provincia c’è solo la Cassa rurale e artigiana di Cortina d’Ampezzo e delle Dolomiti, che però non arriva nel capoluogo e nella Valbelluna: si sa che per legge queste banche possono aprire nuove filiali solo in paesi confinanti con quelli dove già esistono, quindi prima di arrivare a Belluno... A Belluno c’è anche la filiale di Banca Prealpi, che però è trevigiana di Tarzo. “Perché i bellunesi non si co- stituiscono in banca con credito protetto, che offra prodotti per la famiglia e per le piccole imprese, diventando da soci i padroni della loro banca?” Questo lo spirito con cui è nata l’idea della Bcc di Belluno e Feltre che si sta costituendo. Si è ora nella fase della raccolta di capitale sociale: l’obiettivo da raggiungere sono 5 milioni di euro. Nella decisione di far nascere una nuova banca c’è anche il dato che la raccolta in provincia di Belluno sia una tra le più alte d’Italia. Vittorio Veneto è direttamente interessata, anche perché è comune confinante con Belluno (... via Visentin). «Chiunque versa qualche soldo – spiega Marco Caliandro, vittoriese direttore della Confcooperative di quistata con il Veneto Igt Raboso rosato frizzante “L’Insolito” 2009. In tema di bollicine di Raboso, a Vinitaly c’erano anche quelle di Giorgio Cecchetto, ancora di Tezze di Piave, col nome di “Rosa Bruna” (spumante ottenuto dal metodo classico). “Diòl” è invece lo spumante ancora di Raboso prodotto a Carpesica dai Cosmo di “Bellenda”, «lasciato maturare in bottiglia per 24 mesi» ed ottimo poi con lo stoccafisso e il baccalà. Contenti pure i Salatin dell’omonima casa vinicola di Cordignano, che con il loro Colli trevigiani Igt Marzemino frizzante 2008 hanno ricevuto una bella “gran menzione”! Soddisfatta inoltre la principessa Isabella Collalto de Croy per la grande curiosità e bontà suscitate dal suo rarissimo “Rosabianco” da uva Manzoni Rosa 1-50 (Trebbiano x Traminer aBelluno – diventa socio e conta per uno, a prescindere dal versamento. Dal punto di vista operativo, la nuova Bcc si rivolgerà a famiglie, piccole e medie imprese, artigiani, anche allo scopo di riattivare l’economia. Dal nostro punto di vista, sosteniamo questo progetto perché le Bcc rappresentano il nostro mondo e i nostri valori». In queste settimane si stanno organizzando incontri formativi con la popolazione. L’eventuale versamento avviene quando si va dal notaio a firmare: se poi alla fine la banca non si riesce a costituire, i soldi versati vengono restituiti con gli interessi, mentre se l’operazione va in porto il denaro diventa capitale sociale, come qualsiasi quota di società. Per informazioni telefonare alla sede del comitato promotore in Belluno, viale Fantuzzi 11/a, telefono 0437-942517 o 0437942516. romatico). Non ha poi sofferto della cosiddetta crisi da Docg Prosecco (Docg di collina sfuso a 1,40 euro il litro, mentre il nuovo Doc Prosecco delle “basse” a 1,30 il litro!) il “Valdobbiadene Superiore di Cartizze Docg”, che ancora in vasca è oggi stimato sopra gli 8 euro il litro, contro i 5-6 euro della vendemmia 2008. Col Superiore di Cartizze, le “Terre di San Paolo e Giorgio Polegato di Astoria Venanzio Fortunato” di Valdobbiadene si sono aggiudicate poi la bella e importante medaglia d’oro della prestigiosa “Los Angeles International Wine & Spirits Competition”. Infine, delle presenze ben consolidate al Vinitaly sono anche la “Pieve di Campoli” (specialmente col Chianti Docg) e “Cenetae” (soprattutto per il Prosecco Doc e ora Docg), aziende agricole degli Istituti diocesani per il sostentamento del clero rispettivamente di Firenze e di Vittorio Veneto, con l’obiettivo di un’alta qualità ma ad un prezzo equo. Mario Sanson 18 aprile 2010 SABATO 24 ALLE 20.30 IN CATTEDRALE Veglia per le vocazioni PELLEGRINAGGIO DEI SACERDOTI Con il Vescovo ad Ars S ubito dopo Pasqua, dal 6 all’8 aprile, un gruppo di 22 sacerdoti guidati dal vescovo Corrado ha partecipato al pellegrinaggio in Francia organizzato dalla nostra diocesi per conoscere e approfondire figure significative di sacerdoti santi. A cominciare dal beato Antonio Chevrier, amico del santo Curato d’Ars, fondatore dell’associazione dei “preti del Prado” vicini ai poveri e abbandonati, associazione oggi diffusa in tutto il mondo. Père Chevrier ci è stato presentato da monsignor Martino Zagonel e da père Robert Daviaud, responsabile generale dell’Opera. Nato nel 1826 e ordinato prete nel 1850, visse in uno dei quartieri operai poveri e turbolenti della periferia di Lione, la Guillottière, dove accolse in una grande sala da ballo denominata Prado, giovani adolescenti abbandonati e vagabondi esclusi dalle lezioni scolastiche. Preparò al- Visitati anche i luoghi di père Chevrier e san Francesco di Sales. Ad Ars meditazione del Vescovo, celebrazione della messa e dei vespri la prima comunione dal 1860 al 1879 circa 2.400 ragazzi e ragazze. L’opera vive della Provvidenza. Père Chevrier insegnò che il prete, guardando a Cristo nel presepio, è un uomo spogliato; contemplando il Calvario è un uomo crocifisso; adorando l’Eucaristia è come Gesù, un uomo mangiato. È stato beatificato da Giovanni Paolo II il 7 ottobre 1986. Tappa fondamentale è stata certamente Ars, paesino allora di 300 abitanti dove ha vissuto umilmente il santo Curato Giovanni Maria Vianney, nato nel 1786, patrono di tutti i parroci ARS: il vescovo Corrado con i sacerdoti che hanno preso parte al pellegrinaggio SABATO 24 CONVEGNO TRIVENETO Crisi economica, sfida da accogliere? la nostra diocesi a ospitare È quest’anno il pellegrinaggio-studio delle Consulte dio- cesane delle aggregazioni laicali del Triveneto. L’evento, che è in programma sabato 24 aprile, si articolerà in due fasi: al mattino un convegno sul tema “Crisi economica: una sfida da accogliere?”; al pomeriggio visita a Serravalle e all’abbazia di Follina dove verrà celebrata la messa. Il convegno inizierà alle 9.30. Dopo il saluto del vescovo Corrado e del vescovo Beniamino Pizziol, delegato della Conferenza episcopale triveneta per i laici, monsignor Giuseppe Dal Ferro, dell’Istituto Rezzara di Vicenza, terrà una lezione su “Il Nord-Est e la crisi economica: nuovi stili di vita?”. Seguiranno il dibattito e due del mondo. Qui operò per 41 anni, vivendo il Vangelo con i suoi doni di profezia e umile bontà, accogliendo al suo confessionale per ore e ore fedeli di tutta la Francia. Dopo un video e una meditazione tenuta dal nostro Vescovo, abbiamo concelebrato la messa nella cripta sotto l’Arca che contiene il corpo del Santo e visitato la sua sobria canonica in una giornata ricca di emozioni e preghiera. Verso sera siamo saliti al santuario de Notre Dame de la Fourvière che sovrasta Lione per celebrare i vespri. L’ultimo giorno l’abbiamo dedicato ad Annecy, in Alta Savoia, alla conoscenza di san Francesco di Sales, nato nel 1567, patrono dei giornalisti e del nostro Seminario di Vittorio Veneto, e a santa Francesca di Chantal, che iniziò con lui l’esperienza e il carisma delle suore della Visitazione. Abbiamo conosciuto così la dolcezza e la grandezza d’animo di quest’uomo che riportò alla fede cattolica, come vescovo di Ginevra esiliato ad Annecy, tanti fedeli fattisi protestanti. Seppe coinvolgere non solo la santa di Chantal, ma migliaia di persone, nella sua opera di evangelizzazione, di colloqui personali, di visite ai malati, di carità e affabilità a tutta prova. Nel ritorno abbiamo potuto ammirare lo stupendo ghiacciaio del Monte Bianco, carichi di una significativa ricchezza spirituale da condividere con tutti. Don Brunone De Toffol testimonianze, la prima delle Acli di Treviso su “Una sfida agli stili di vita: sobrietà, consumo critico, welfare locale”, e la seconda da parte dei Focolari su “Il valore del tim come proposta economica”. Dopo il pranzo ci sarà una visita a Serravalle e la conclusione all’abbazia di Follina, dove monsignor Pizziol presiederà, alle 16.30, la celebrazione eucaristica. «La crisi pesa profondamente in termini di disoccupazione e di incertezza per il futuro – spiega monsignor Dal Ferro –. Gli analisti avvertono che essa non è passeggera e richiede nuovi stili di vita, se non si vuole che diventi strisciante, a fasi alterne. Il convegno si propone di ripensare al contributo che la cultura veneta ha of- abato 24 aprile, alle 20.30, tutta la diocesi è invitata a raccogliersi Sla tradizionale nella chiesa Cattedrale, insieme al vescovo Corrado, per vivere Veglia di preghiera per le vocazioni. La veglia continuerà con l’adorazione eucaristica in Seminario lungo tutta la notte e si concluderà la mattina di domenica 25 aprile, 47ª Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, con le lodi alle 7.30. I gruppi ed eventualmente i singoli che desiderassero dedicare un tempo di preghiera nella notte hanno la possibilità di essere ospitati e alloggiati in alcune camere messe a disposizione dal Seminario. Per prenotarsi rivolgersi a don Gianluigi Papa (telefono 349-8792690; mail [email protected].) o in Seminario (0438-948411). VENERDÌ 30 APRILE ALLE 14.30 IN SEMINARIO. CONCLUSIONE CON MESSA DEL VESCOVO Festa dei chierichetti arrivato anche quest’anno il È momento del grande raduno di tutti i chierichetti, chieri- mazione. Non preoccupatevi per il risultato: abbiamo già notato il grande impegno che ci avete messo, e questo è il premio più importante! Dopo le fatiche per superare le varie prove, ora vi aspettiamo entusiasti e numerosi in Seminario. Fin dalle 14.30 sarete accolti e potrete entrare nel clima della festa. Ci sarà un crescendo di proposte tra canti, bans, teatro, attività e gioco, fino al momento culminante, la processione verso la Cattedrale e la celebrazione della messa presieduta dal nostro vescovo Corrado. Al termine verranno assegnati il Palio 2010 e altri riconoscimenti ai vari gruppi. Dopo un meritato spuntino in Seminario, il pomeriggio insieme terminerà per le 18.30 circa. Raccomandiamo a ciascun partecipante di portare con sé un cappellino per difendersi dal sole che speriamo ci accompagni per tutto il pomeriggio. Educatori, giovani e ragazzi del Seminario ferto al decollo economico degli anni Settanta, cultura fortemente ispirata al cristianesimo, e ci si chiede se essa possa ancora aiutare a uscire dalla crisi. L’incontro di Vittorio ha lo scopo di maturare insieme, a livello Triveneto, un pensiero comune sulla situazione sociale delle nostre regioni, interrogandosi sul contributo che i cristiani possono dare per una soluzione umana e cristiana dei problemi emergenti». «È la prima volta che questo incontro viene fatto a Vittorio – aggiunge Dante Dal Cin, presidente della Consulta diocesana –. La nostra Consulta già da tempo si sta preparando a questo appuntamento. Abbiamo approfondito quest’anno il significato e il ruolo delle vocazioni e dei ministeri nella co- Il pellegrinaggio-studio è promosso dalle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali di tutto il Triveneto. Al mattino convegno in Seminario e nel pomeriggio visita e messa all’abbazia di Follina chette e ministranti della nostra diocesi. La festa è in programma per venerdì 30 aprile prossimo, presso il Seminario di Vittorio Veneto. Il tema che fa da sfondo al pomeriggio che condivideremo insieme è “Ho una bella Notizia… Io L’ho incontrato!”, che è lo slogan della Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni 2010. Da questo tema hanno preso forma le tre prove del Palio, che verrà assegnato al gruppo di chierichetti che avrà dimostrato la maggiore abilità, collaborazione, creatività, profondità nell’affrontare le attività proposte, riguardanti il profilo biografico del santo Curato d’Ars, la ricerca di belle notizie attorno a noi e la vita in Seminario. Sono già stati consegnati in Seminario i lavori dei chierichetti di alcune parrocchie e ora si attendono, entro il 21 aprile, quelli che sono in fase di ulti- munità ecclesiale e civile, secondo il Piano pastorale diocesano. Con insistenza il Magistero della Chiesa sollecita i laici ad essere presenti, con coraggio e creatività intellettuale, nei posti privilegiati della cultura, affrontando le grandi sfide del mondo d’oggi. Tra queste la crisi economica e finanziaria». Chiesa 18 aprile 2010 SABATO 17 A NAZARETH TRA LA BASILICA DELL’ANNUNCIAZIONE E LA BASILICA DI MOTTA Uno storico gemellaggio S abato 17 aprile a Nazareth si celebra il gemellaggio tra le basiliche della SS. Annunziata (Annunciazione) e quella di Motta di Livenza. La cerimonia avviene nell’ambito del pellegrinaggio in Terra Santa promosso dai frati di Motta, cui partecipano una quarantina tra religiosi, sacerdoti e laici. Il gemellaggio attiverà nuove relazioni tra le due realtà. Le linee di sviluppo di tali relazioni sono state definite dai superiori delle rispettive comunità: la preghiera: durante le feste del 9 e del 25 marzo sarà presentata un’intenzione di preghiera per le rispettive comunità; la carità: viene avviato un progetto di solidarietà e sviluppo: si inizierà con un’attività di tirocinio professionale rivolto ai giovani di Nazareth; il dono: la concessione alla basilica di Motta, in occasione del Giubileo mariano, del dono prezioso di una “reliquia” della basilica di Na- Il vescovo Giacinto Boulos Marcuzzo zareth; la stima reciproca verrà promossa mediante visite orientate alla conoscenza del messaggio dei luoghi di Nazareth e di Motta; l’amicizia: verrà costituita l’associazione italiana “Amici di Nazareth” con l’impegno di diffondere lo “spirito di Nazareth”. Parteciperà all’evento anche il vescovo Giacinto Boulos Marcuzzo, vescovo di Nazareth, vicario patriarcale per Israele e originario di San Polo di Piave: «Sento molto forte l’impatto del giubileo del santuario della Ma- donna dei Miracoli – racconta il Vescovo –. Sento l’impatto personalmente perché in famiglia abbiamo avuto due casi, di papà e sorella, che noi riteniamo miracolosi; quindi come missionario in Terra Santa, perché c’è una relazione unica e speciale tra la diocesi di Vittorio Veneto e il patriarcato di Gerusalemme; infine come vescovo a Nazareth, per il rapporto mariano particolare e bello che c’è tra il santuario dell’Annunciazione e il santuario mottense». Una visita del Vescovo in Italia è prevista per il mese di luglio, quando a Motta sarà celebrato il giubileo dei Cavalieri del Santo Sepolcro del Veneto. Monsignor Marcuzzo presiederà personalmente la celebrazione e con lui ci sarà una delegazione della Terra Santa. L’evento sarà articolato in un intenso programma che durerà due giorni. AF IL VESCOVO CORRADO ALL’ASSEMBLEA DIOCESANA DAI SEMINARISTI UN SUSSIDIO PER IL ROSARIO DEL MESE DI MAGGIO l tradizionale “Fioretto nel Isione mese di maggio” è un’occapreziosa per riscoprire la discreta e insostituibile opera della Vergine Maria nella vita della Chiesa e nel cammino di salvezza di ogni cristiano. Maria è colei che ci porta a Gesù; è la Madre che indica nel suo Figlio colui che rivela il Padre; è la Vergine che invita ogni cristiano a fare di se stesso un dono a Dio e ai fratelli, secondo la vocazione ricevuta. Proprio per sostenere e valorizzare la preghiera del Santo Rosario nel mese di maggio – e incoraggiarne la diffusione –, anche quest’anno gli studenti di Teologia del nostro Seminario diocesano, hanno preparato un piccolo sussidio, intitolato “Maria, Beata Vergine dei Miracoli, prega per noi”, con evidente riferimento al quinto centenario dell’apparizione della Madonna dei Miracoli a Motta di Livenza. È un modo con il quale essi manifestano la loro vicinanza ad ogni famiglia, soprattutto là dove vi siano situazioni particolarmente difficili e ammalati; testimoniano la gioia del cammino che hanno intrapreso verso il sacerdozio; chiedono la preghiera di tutti per quei ragazzi e giovani che sono chiamati a diventare preti per la nostra Chiesa diocesana e per le missioni che essa sostiene in Brasile e in Ciad. Le meditazioni offerte dai seminaristi e dai loro educatori prendono spunto dai pensieri del santo Curato d’Ars, vista anche la concomitanza con l’Anno sacerdotale indetto da papa Benedetto XVI. Il sussidio è disponibile alla libreria del Seminario di Vittorio Veneto e alla libreria del santuario di Motta di Livenza. L’intercessione di Maria ci accompagni a vivere da “uomini nuovi” la Pasqua che abbiamo da poco celebrato. VENERDÌ 23 APRILE AL TONIOLO DI CONEGLIANO SU INIZIATIVA DELLA PASTORALE GIOVANILE “Catechisti, custodite Don Milani a teatro la chiamata che vi è stata rivolta” L n segnalibro in cui un sigilU lo in ceralacca fa risaltare un rosso ramo di mandorlo in fiore, accompagnato da una frase tratta del libro del profeta Geremia, è quanto si sono portati a casa catechisti e animatori di gruppi giovanili e vocazionali dall’Assemblea unitaria diocesana. Tutti hanno fatto ritorno nella loro quotidianità un po’ più arricchiti, dal segno sì, ma anche dalle parole del vescovo Corrado, della biblista suor Grazia Papola e del direttore dell’Ufficio catechistico diocesano don Andrea Sech. «Quanto ci è stato detto oggi – è stato il commento di diversi partecipanti – ci ha riempito il cuore e ci ha dato nuova spinta per continuare il nostro impegno, disseminato a volte di difficoltà. Incontri come questo dovrebbero essere organizzati più spesso!». Ad aprire il pomeriggio il Vescovo, che ha introdotto il tema scelto in linea con il Piano pastorale: “Dio veglia sulla nostra vocazione”. «A voi catechisti e a- nimatori – ha detto monsignor Pizziolo, nel ringraziarli per quanto fanno – è chiesto di custodire la chiamata che vi è stata rivolta nella certezza che è il Signore stesso che veglia e custodisce voi. Vi è domandato di essere testimonianza viva della bellezza e della Verità. Verità che ci precede, ci accompagna e ci segue». La biblista suor Grazia Papola, docente all’Istituto superiore di scienze religiose di Verona, ha quindi fatto risuonare la Parola e ha fatto parlare la vita, partendo dal racconto della vocazione profetica di Geremia. Di fronte all’imperativo di Dio che chiama, ha sottolineato suor Grazia, la risposta dell’uomo si presenta come un’obiezione. «L’obiezione – ha detto la biblista – è intesa come la difficoltà di non essere in grado di portare a compimento il compito affidato». Dio, a questo punto, conferma la chiamata, assicurando la sua presenza. «Dio non accusa e non rimprovera mai chi fa l’obiezione, piut- Il segno donato ai catechisti SUOR PAPOLA Il Signore, come ha fatto con Geremia, ci dice: io sono con te, veglio su di te, ti permetto di superare la paura tosto lo riconferma nell’incarico». Una chiamata è inoltre sempre legata a una storia, agli altri, a Dio. Ogni vocazione è sempre un “essere per…” mai un qualcosa di individuale. «La vocazione – ha concluso suor Grazia – realizzata da Dio è una chiamata che continua per sempre. Il Signore, come ha fatto con Geremia, ci dice: io sono con te, veglio su di te, ti permetto di superare la paura, il tuo assenso è abitato oggi dalla mia presenza. Io ti accompagno, non sei tu il protagonista assoluto. Quanto realizzi lo compi con me». Don Andrea ha quindi guidato la preghiera, con le parole e con i segni. Catechisti e animatori hanno così provato il gusto di immergere la mano nell’acqua santa per confermare i loro battesimo, di porre dei semi sulla terra simbolo del loro operare per diffondere la Parola di Dio, di ricevere il mandato per partire nuovamente e rispondere ancora una volta alla chiamata ad essere «testimonianza viva della Verità e della bellezza». Gerda De Nardi 11 a Conferenza episcopale italiana ha deciso di dare al tema dell’educazione una particolare attenzione nel prossimo decennio. La scelta testimonia come la Chiesa italiana desideri guardare avanti, al futuro, e questo significa una vera attenzione ai giovani e come essi accolgono il Vangelo. Ma c’è, in questa scelta, anche l’attenzione a non cadere nell’errore di considerare i giovani un problema. Non è così! Caso mai la questione è come gli adulti possano trasmettere alle generazioni che li seguono ciò che hanno scoperto essere importante per la vita, di valore. E il dono di maggior valore da trasmettere è, per noi credenti, la fede. La pastorale giovanile della forania di Conegliano propone allora due straordinari appuntamenti per riflettere insieme sul tema dell’educazione. Del secondo parleremo più avanti, il primo sarà questa settimana. Più di tante parole, spesso, è la concretezza di un testimone la via più efficacie per ragionare su temi così impegnativi. Don Lorenzo Milani è un prete che ha aperto con decisione nuove strade su questo tema. Con il coraggio e la forza della verità del Vangelo, da un minuscolo paesetto dell’Italia del dopo guerra è riuscito a tracciare un solco che ha segnato il modo di educare fino ad oggi. E ha ancora molto da dire! Attirandosi non poche critiche e incomprensioni, don Lo- renzo ha anticipato le questioni del ’68 e le ha superate, non accontentandosi della protesta sterile, ma cercando risposte adeguate. A fronte di una educazione povera di dialogo e spesso troppo preoccupata di difendere la forma a dispetto del significato, il prete fiorentino ha elaborato il metodo educativo fondato sul farsi consapevoli e responsabili. Il suo motto sarà “I care” (mi sta a cuore), in contrapposizione con ogni forma di menefreghismo. Ci sembra opportuno, quindi, mettersi alla scuola di un tale testimone. Ancor oggi il suo lavoro e i suoi scritti (“Lettera ad una professoressa”, “L’obbedienza non è più una virtù” sono i più famosi) hanno molto da insegnarci sul tema dell’educazione. Ma come dicevamo, spesso le troppe parole nascondono il messaggio più che scoprirlo, allora diamo spazio a un altro linguaggio: il teatro! Venerdì 23 aprile, alle 20.45, all’auditorium Toniolo di Conegliano, ci sarà proprio questo: uno spettacolo teatrale sul prete di Barbiana intitolato “La Lettera. Don Milani a Barbiana”, portato in scena dal Teatro Stabile dell’Innovazione di Verona. Il prezzo del biglietto è un incoraggiamento ad esserci (2,50 euro) perché quando parliamo di educazione... parliamo del nostro futuro! E come Chiesa dobbiamo essere interessati. Don Paolo Cester 12 Chiesa 18 aprile 2010 A FONTANELLE “I CANTIERI” DELLA PASTORALE SOCIALE Amministratori si diventa L’ ultimo tratto di strada della Scuola di formazione all’impegno sociale e politico è un corso chiamato “I Cantieri”. Ad esso può iscriversi chi ha già frequentato il biennio che introduce alle questioni fondamentali riguardanti la società, ma anche chi è interessato solamente alla problematica specifica di questo corso. Tratta infatti dell’amministrazione pubblica a livello locale, cioè dei nostri comuni. L’impostazione è prevalentemente pratica, come suggerisce il nome “Cantieri”. Aiuta ad apprendere il funzionamento della macchina amministrativa, esaminandone i diversi aspetti e la legislazione che la regola. Si impara a leggere un bilancio comunale, a capire i vari ruoli, le funzioni pubbliche di cui un comune deve farsi carico, con un particolare ri- CASA SPIRITUALITÀ: ESERCIZI PER RELIGIOSE a Casa diocesana di spirituaL lità “San Martino” comunica che il previsto corso di esercizi spirituali per laici, programmato per il 30 aprile prossimo fino al 2 maggio, non avrà luogo a causa di scar- Antonio Giandon responsabile dei “Cantieri” guardo ai servizi sociali e alla custodia dell’ambiente. Studia anche l’evoluzione che l’amministrazione dell’ente locale ha subìto in questi ultimi anni e le questioni aperte per dare ad essa una maggiore caratterizzazione democratica. Comprende dodici incontri di due ore ciascuno dalle 21 alle 23, ogni giovedì sera, presso la bi- sità di adesioni. La Casa propone invece un corso di esercizi spirituali per religiose di qualunque istituto, nel mese di giugno, e precisamente nei giorni da domenica 20 sera al pranzo di sabato 26. Attualmente sono iscritte circa 10 religiose: le adesioni sono aperte fino ai primi giorni di giugno. Predicatore: padre Vincenzo Bonato, dei camaldolesi dell’Eremo di S. blioteca comunale di Fontanelle. I docenti sono esperti teorici di amministrazione pubblica, ma soprattutto operatori nei vari settori che presentano la loro esperienza analizzata criticamente per rilevarne gli esiti positivi, ma anche le difficoltà, i problemi aperti e i tentativi di soluzione. Il corso “I Cantieri” rappresenta un valido aiuto per chi vuole capire meglio il funzionamento di un ente che lo tocca da vicino, ma soprattutto per chi vuole provare ad impegnarsi in questo campo, che costituisce il primo livello dell’impegno sociale e politico. Il corso è già iniziato giovedì 15 aprile, ma c’è ancora la possibilità di iscriversi trovandosi giovedì prossimo, 22 aprile, nella sede di Fontanelle o telefonando ad Antonio Giandon 3333037545. Annullato il corso di esercizi sprituali per laici previsti dal 30 aprile al 2 maggio Padre Antonio Scabio ministro provinciale dei frati Minori D Padre Antonio Scabio impegnativo, compito. Il neo eletto ministro provinciale ha 45 anni, è originario di Thiene (Vicenza), è stato a Motta di Livenza per il postulantato, ha emesso la professione solenne nel 1997 ed è sacerdote dal 1999. È inoltre psicologo e psicoterapeuta. A Vittorio Veneto è responsabile, assieme al a questione educativa e la L crisi di trasmissione della fede è il tema del convegno proposto per l’anno accademico 2009-2010 dalla Facoltà teologica del Triveneto, in programma venerdì 7 maggio, dalle 9 alle 18.30, nella sede centrale padovana della Facoltà, in via del Seminario 29. Interverranno Giuseppe Angelini, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale di Milano (Ancora la questione educativa? Il senso dell’educazione nella luce della fede); e Klaus Müller, docente dell’Università di Münster (L’identità cristiana: il rapporto tra la trasmissione della fede e l’educazione). Nel pomeriggio il convegno proseguirà con la forma di laboratorio attraverso quattro sessioni dedicate rispettivamente a: Educazione e famiglia, Educazione e Bibbia, Educazione e spiritualità, Educazione interculturale nell’insegnamento della religione cattolica. Relazione conclusiva di don Roberto Tommasi, pro direttore del Ciclo di Licenzia in Teologia pastorale della Facoltà teologica del Triveneto (I nodi dell’educazione in prospettiva pastorale). Le iscrizioni vanno fatte pervenire entro venerdì 23 aprile in Facoltà teologica del Triveneto, e-mail [email protected], telefono 049-664116. Giorgio di Bardolino (Vr), che svolgerà il corso secondo lo stile della lectio divina. Quota pro-capite 42 euro al giorno. DAL 2001 ERA AL CONVENTO VITTORIESE DI S. FRANCESCO a Vittorio Veneto alla guida di tutti i frati Minori delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia. Padre Antonio Scabio, dal 2001 al convento vittoriese di San Francesco, è stato eletto nuovo ministro provinciale della Provincia Veneta di Sant’Antonio di Padova. È il territorio che ebbe come primo padre provinciale proprio il grande santo portoghese inviato appositamente da san Francesco d’Assisi. Il Capitolo, composto da 51 frati riunitisi all’isola di Barbana, ha decretato chi farà da guida all’ordine per i prossimi anni e a Vittorio Veneto, nella chiesa del convento, domenica scorsa è stata data ai fedeli la notizia e si è pregato perché il Signore assista e sostenga padre Antonio in questo nuovo, PADOVA LA CRISI DI TRASMISSIONE DELLA FEDE guardiano, padre Alberto Boschetto, della fraternità che svolge servizio ai consacrati e sacerdoti in difficoltà. Padre Antonio lascerà Vittorio per Marghera. «Da Vittorio Veneto mi porto via l’affetto dei frati e di tante persone, i parroci della città, di cui ho un caro ricordo perché frequentavo la congrega, il Vescovo – sottolinea –. Porterò con me anche l’aria sana: io amo molto la natura e la mountain bike, qui ho trovato il mio habitat naturale (una fragorosa risata ci coinvolge tutti e due sapendo che la sede della curia dove andrà ad abitare è a Marghera!). L’augurio che faccio agli amici vittoriesi è di vivere il Vangelo in tutti i suoi aspetti, perché non c’è alcun aspetto della vita che sia escluso dal Vangelo. Tutti quelli che ho incontrato e ai quali ho trasmesso il messaggio possano veramente fare del Vangelo sempre più la guida e la luce della loro vita». Al suo fianco ci sarà padre Mario Favretto, nato a Lorenzaga di Motta di Livenza nel 1954. Eletto dal Capitolo vicario provinciale, è stato guardiano a Chiampo e a Motta di Livenza dal 1992 al 1995, oltre che aver già ricoperto l’incarico di ministro provinciale. Attualmente vive a Marghera ed è economo provinciale. Tra i cinque consiglieri (definitori) è stato nominato infine il quarantatreenne padre Fabio Piasentin, di Vittorio Veneto, ora impegnato nella pastorale vocazionale a livello provinciale. Vive a San Pancrazio di Barbarano, sede del Centro vocazionale provinciale e da alcuni anni Fraternità di accoglienza vocazionale. Gli altri consiglieri del ministro provinciale sono i frati Claudio Battagion, Maurizio Vanti, Lorenzo Raniero e Aldo Zerbinati. Il loro incarico all’interno del Definitorio durerà tre anni. Gerda De Nardi Marco Pietrella CONEGLIANO: SERATA CON OLIVERO l Sermig di Torino si sta preImondiale parando al 3º Appuntamento Giovani della pace che si svolgerà in due tappe, la prima a L’Aquila la sera del 27 agosto, la seconda a Torino nella giornata del 2 ottobre. Il tema di questo incontro è l’annuncio di una buona notizia: “Il mondo si può cambiare”. In vista dell’Appuntamento è stato predisposto un cammino di preparazione, fatto di incontri, preghiera, azioni e gesti concreti in aiuto ai più poveri. Questo cammino passa anche per la nostra diocesi: venerdì 16 aprile alle 21 all’auditorium Toniolo di Conegliano Ernesto Olivero, fondatore e animatore del Sermig, presenterà l’Appuntamento. Ulteriori informazioni sul sito www.mondialedeigiovani.org. PREMI A DUE SCUOLE DIOCESANE abato 17 aprile, alle 10 al centro Sbani”pastorale “Card. Giovanni Urdi Zelarino (Mestre), si ten- gono le premiazioni del concorso “La scuola della comunità” promosso dalla Commissione scuola educazione università della Conferenza episcopale del Triveneto. La cerimonia di premiazione sarà trasmessa su Telechiara sabato 24 aprile alle 21. In totale sono stati 129 gli elaborati partecipanti al concorso. Tra i premiati anche alcune scuole diocesane: nella sezione scuole medie terzo posto per la 1ª dell’istituto “Brandolini Rota” di Oderzo; nella sezione scuole superiori terzo posto per le classi 2ª A e B del liceo sempre del “Brandolini Rota”; infine nella sezione Centri di formazione professionale terzo premio per la sez. Verde della Nostra Famiglia di Treviso. VITTORIO: VISITA CANONICA ALLA CONSOLATA ercoledì 21 aprile “visita M canonica” alla sede dei missionari della Consolata di Vittorio Veneto. Arrivano alla struttura di via Rizzera, cioè, alcuni dei superiori generali, le più alte cariche mondiali dei missionari della Consolata. Il programma prevede la messa alle 19 seguita dal buffet condiviso, chiedendo ad ognuno di portare qualcosa. Come specifica padre Godfrey Msumange, sono invitati per la visita canonica tutti i gruppi che fanno riferimento alla casa vittoriese, dal coro Tatanzambe al Mission is possibile al gruppo di acquisto solidale. Per informazioni: [email protected], 0438-57060. 14 Chiesa 18 aprile 2010 Azione Cattolica P er più di due ore, venerdì 9 aprile, più di duecento persone di età e provenienze diverse, hanno ascoltato con estremo interesse il professor Giuseppe Savagnone, editorialista di Avvenire, trattare della possibilità di educare oggi. Molteplici e interessanti gli spunti e le riflessioni, nati da più di quarant’anni di insegnamento in un liceo di Palermo, da una grande passione per i giovani, la loro vita, il loro futuro. Nella relazione, sviluppata con ordine e coerenza, l’aggancio con la realtà è stato puntuale e accattivante. Il professor Savagnone ha riportato alcune espressioni tipo che denotano una concezione errata di educazione. “Sono fatti miei”: ma noi sappiamo che nessuna scelta educativa può riguardare solo il singolo. “Non ci sono problemi, ha tutti otto a scuola!”: dimenticando che i giovani hanno bisogno di avere e dare senso alla vita prima di tutto. “Faccio il medico per realizzarmi”: credendo che la realizzazione di sé sia il fine, non la conseguenza della risposta a una LABORATORI SABATO 17 APRILE TRENTO BREVI Educare: una sfida possibile omenica 11 aprile ho partecipato alla gita-gemellaggio proposta dall’Azione cattolica. La giornata si prospettava incerta dal punto di vista meteorologico ma i gitanti di varie età – adulti, giovani, famiglie con bambini piccoli – sono partiti fiduciosi. Meta Trento, per un incontro dell’Azione cattolica vittoriese con quella trentina rappresentata dalla presidente diocesana Fabiola, che ci ha accolti festosamente e accompagnati durante tutta la giornata. Prima tappa: messa nella chiesa del Santissimo Sacramento, in cui abbiamo assistito alla presentazione di un bel gruppo di cresimandi. All’uscita, nel vicino oratorio abbiamo ascoltato le vicende e la storia del Trentino con particolari interessanti da conoscere. Dopo il pranzo, vario e molto apprezzato, risultato della collaborazione delle due diocesi, abbiamo scoperto qualche aspetto artistico della città con la visita alla vicina chiesa recentemente restaurata, al duomo (del 1200), in cui si trova la cappella del Crocifisso, davanti alla quale sono stati firmati gli atti del Concilio di Trento (1545-1563), e il castello del Buonconsiglio. Intenso, piacevole, gioioso l’incontro fra adulti e bambini in particolare, sempre disinvolti e allegri che, con la loro presenza ci hanno fatto riflettere sulla impellente necessità di volgere a loro l’interesse, l’impegno specifico guidato, perché sappiamo che ciò che si riceve da bambini, sia in bene che in male, resta per tutta la vita. A buon ripetere! D Percorso formativo “Chi ama educa” chiamata. La sollecitazione maggiore resta sempre quella del mettersi in gioco continuamente, di un’educazione che diventa prima di tutto auto-educazione: solo lasciandosi educare è possibile prendersi cura in modo efficace di se stessi e degli altri. Scuole per genitori, scuole per insegnanti, percorsi formativi strutturati, ogni opportunità per mettersi insieme nel confronto, nella conoscenza, nella ricerca. Quanto mai idonea quindi, la seconda tappa di “Chi ama educa”, il laboratorio che avrà luogo sabato 17 aprile, sempre in Seminario a Vittorio Veneto, con inizio alle 16.30. Ci si dividerà per ambiti e accanto alle categorie tradizio- nalmente legate all’educazione come educatori-animatori-catechisti, genitori, insegnanti, ci sarà uno spazio riservato agli “adulti”, a coloro, cioè, che a titolo diverso esercitano la responsabilità educativa, come per esempio i nonni, gli zii, i padrini e le madrine, le babysitter. Quanto emerso dai vari laboratori, coordinati dalla psicologa Sonia Marcon, sarà portato in assemblea nell’incontro successivo e costituirà la base di partenza dell’ultima relazione “Cura educativa: sfide e opportunità”, tenuta dalla dottoressa Claudia Squizzato, salesiana, venerdì 23 aprile prossimo. Opportunità di formazione e di crescita davvero da non perdere. Elisa Moretto RICORDIAMO I NOSTRI PRETI La buona semina di don Antonio passati ormai due anni SdondaonoAntonio quando il nostro amato Baccichetti ci ha lasciati. Era il Giovedì santo quando il Signore lo prese con sé per sempre. Noi, assieme al suo ricordo, custodiremo gelosamente ciò che ci ha insegnato e donato durante la sua missione pastorale nella nostra parrocchia. “Don Tonin”, così lo chiamavamo affettuosamente, era arrivato ad Arfanta nel settembre 1987 ed esattamente dopo tre anni, ormai settantenne, decise di ritirarsi, diventando il nostro parroco emerito e collaboratore prima del compianto don Lorenzo e, poi di Don Antonio Baccichetti don Angelo. Uomo sempre mite, generoso, disponibile, appassionato di ricerche storiche, autore di molti libri sulla storia di Arfanta, dalle sue origini (ricor- diamo in particolare le tanto amate “Ipotesi sul toponimo Arfanta”, le storie dei vari dipinti presenti nella chiesa parrocchiale di San Bartolomeo e dei vari capitelli, alcuni dei quali, da lui ristrutturati, con grande orgoglio e dedizione). Era anche molto legato ai ragazzi, soprattutto quelli da lui battezzati, e agli anziani, dei quali chiedeva sempre notizie. Un uomo prima che un parroco, disposto all’ascolto, al dialogo, e anche per questo ben voluto da tutti, grandi e piccoli. Riusciva ad attirare l’attenzione di tutti i fedeli grazie alla sua cultura che emergeva so- LE ILLUSTRAZIONI DI SARMEDE A VICENZA T ra le tante iniziative legate al Festival biblico (Vicenza 27-30 maggio) segnaliamo la Mostra internazionale di illustrazioni per l’infanzia “Ospiti e custodi del creato Immagini e storie dall’Africa” realizzata in collaborazione con la Mostra di Sarmede. Ottanta le opere realizzate da illustratori di tutto il mondo: un tuffo nella natura immensa e selvaggia del continente africano attraver- so le fiabe dei suoi popoli. La mostra è allestita al Centro culturale San Paolo (viale Ferrarin 30, Vicenza) dallo scorso 10 aprile e proseguirà fino al 23 maggio (orari: da martedì a domenica dalle 16 alle 19.30; al mattino solo per gruppi e scolaresche su prenotazione), per poi essere trasferita a ViArt (Contrà del Monte 13) dal 27 maggio al 13 giugno (da martedì a domenica dalle 10 alle 19). Rachele Frare prattutto durante le omelie e faceva esclamare: “Che bello ascoltarlo!”. Tanto ha seminato nella nostra piccola comunità in più di vent’anni: ha sempre posto l’attenzione sull’unità dei fedeli in un’unica chiesa, sulla cura dei particolari durante le liturgie, sull’esortazione a non mollare, a continuare a credere, anche quando risulta difficile. Di una cosa andava però particolarmente fiero, l’annuale “Convegno degli arfantesi”, manifestazione da lui fondata, al suo arrivo, che riunisce insieme, nel corso dei tradizionali festeggiamenti patronali di San Bartolomeo, arfantesi di ieri e di oggi che per mille motivi hanno dovuto abbandonare Arfanta. Ad esso è legato, a doppio filo, il Gruppo ricreativo, da lui sempre sostenuto. In queste occasioni, egli non faceva mai mancare un piccolo libro che raccontasse la storia del nostro piccolo paese e i suoi mutamenti nel corso degli anni. Sabato 17 aprile, alle 16.30 in Seminario a Vittorio Veneto, la dottoressa Sonia Marcon conduce i laboratori per ambiti educativi. Titolo dell’incontro “La nostra vita: un’avventura educativa”. Venerdì 23 aprile, alle 20.30 sempre in Seminario a Vittorio Veneto, si chiude il percorso con la relazione della dottoressa Claudia Squizzato, dal titolo “Cura educativa: sfide e opportunità”. Festa unitaria “Inòndàti di gioia” il titolo della Festa unitaria che l’Azione cattolica diocesana ha messo in programma per domenica 16 maggio, a Vittorio Veneto. Adulti, giovani e Acr si troveranno per vivere insieme la gioia della bella notizia, cioè che Gesù è risorto. Questo il calendario di massima della giornata: 9 accoglienza (Adulti e Acr ospiti nel collegio San Giuseppe, i Giovani in Seminario), 9.30 preghiera, 10 proposte e/o giochi a seconda del settore, 12 pranzo al sacco in Seminario, 13 festa insieme nel palazzetto del collegio San Giuseppe, 14.30 messa in Cattedrale, presieduta dal vescovo Corrado. Restauratore appassionato dei nostri molti capitelli, tra i quali ricordiamo quello di San Gaetano a Costa di Là, «sistemato anche grazie alle opere dei parrocchiani» diceva. Era anche molto orgoglioso di far parte della redazione di “Voce Amica”, bollettino bimensile interparrocchiale nel quale non faceva mai mancare un suo articolo. Negli ultimi anni, anche se malato, nel suo lento incedere, non ha mai fatto mancare il suo appoggio e la sua disponibilità anche se faceva fatica e le sue condizioni di salute tenevano noi tutti in apprensione. Porteremo sempre nel cuore il ricordo di un pastore dalla fede semplice, umile, appassionata, autentica, unita a un grande amore per Arfanta. Promettiamo di custodire gelosamente ciò di cui don Antonio ci ha fatto dono nella speranza che porti buoni frutti. Valentina Resera Arfanta L’APOSTOLATO DELLA PREGHIERA AL NEVEGAL M ercoledì 12 maggio, l’Apostolato della preghiera si riunirà per l’annuale convegno-pellegrinaggio, al santuario dell’Immacolata del Nevegal. Guiderà l’incontro il tema “Con Maria nell’anno sacerdotale guidati dal santo Curato D’Ars”. Al- le 14.45 l’arrivo dei pullman, l’accoglienza, e a seguire la relazione del presidente. Alle 16 la messa presieduta dal vescovo Corrado, cui seguirà la processione eucaristica alla grotta, e infine il congedo da parte dell’assistente diocesano. Chiesa 18 aprile 2010 “Mi vuoi bene?” Domenica 18 aprile - 3ª di Pasqua - anno C At 5, 27-32. 40-41; Sal 29; Ap 5, 11-14; Gv 21, 1-19 Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato Terza settimana del Salterio S tupende anche questa domenica le letture. Belle nell’insieme, ma anche nei particolari. Come il cielo: fascinoso in sé e suggestivo nelle singole stelle. E, davvero, si può ancora (e sempre) dire: sono giuste per me! Giuste per il nostro tempo! Sembrano scritte apposta. Gli apostoli avevano ricevuto un ordine: “Vi avevamo espressamente proibito di insegnare”. Un ordine ripetuto: “e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesù”. Bisognava tornare alla normalità e non raccontare più quella storia proibita! Ma Pietro risponde deciso, con forza: “Bisogna obbedire a Dio invece che agli uomini”. Bella risposta! Dice libertà, coerenza, profondità. Il cristiano, per restare fedele al Vangelo, deve dire dei no. No a tutto quello che minaccia la vita, la fede, la sacralità dell’uomo. Non si possono pregare tutti quegli “amen” nella messa, senza rifiutare l’ignoranza, la stupidità, i luoghi comuni. La risposta di Pietro risuona come una delle espressioni più forti dell’obiezione di coscienza. Perché non sempre una legge è giusta! Greci e Romani per legge sancivano la schiavitù! Nella Divina Commedia Semiramide “A vizio di lussuria fu sì rotta, / che libito fe’ licito in sua legge” (Inf. V, 55-56). Don Milani subì un processo per quel libro “L’obbedienza non è più una virtù”. Ma, dopo la sua morte, l’obiezione di coscienza al servizio militare fu possibile! E poi c’è quella legge 194 del 1978 sull’aborto. E tante altre cose ci sono, legali ma non giuste! Certo, il no ha sempre un prezzo! “Fecero flagellare [gli apostoli]”. Ma “essi se ne andarono via, lieti di essere stati giudicati degni di subire oltraggi per il nome di Gesù”. La ferita non cancella il sorriso, né spegne la voglia di cantare! Santa Chiesa I n un dolcissimo pomeriggio di fine aprile di tanti anni fa, nell’austera cattedrale di San Giusto, veniva consacrato vescovo monsignor Eugenio Ravignani, durante un rito solenne e suggestivo. Mi colpì molto il saluto che il nuovo pastore, commosso, rivolse, alla fine dell’omelia, al popolo che il Signore gli affidava, la “Santa Chiesa di Vittorio Veneto che mi attende e mi accoglie con un calore di affetto che mi sorprende”. Declinò, con gratitudine, il concetto di santità: “Chiesa santa, che vescovi insigni hanno amato senza misura e servito con dedizione insonne”; “Chiesa santa nei suoi sacerdoti, che incarnano lo spirito delle Beatitudini evangeliche”; “Chiesa santa nelle famiglie, che sono sorgenti della vita e luogo del primo annunzio della fede”. Sono passati ventisette anni da quell’abbraccio ideale. A nessuno sfuggono i segni del tempo impressi su una Chiesa finita nel tritacarne mediatico con una violenza e una banalizzazione che disorientano, quasi che gli errori addebitati dovessero compromettere, laicamente parlando, millenni di promozione integrale dell’uomo e di servizio nella più piena gratuità. Chi non ricorda le ripetute richieste di perdono espresse da Giovanni Paolo II per le colpe della Chiesa e chi non vede la consapevolezza con la quale il suo successore si fa carico delle responsabilità delle esigue minoranze che sbagliano? Nell’ultimo quarto di secolo, oltre all’atteggiamento nei confronti della Chiesa, è cambiata la famiglia, che sta patendo la crisi di valori e la precarietà non solo eco- Anche il Vangelo ci presenta tre quadri stupendi. Nella pesca miracolosa emerge la vita quotidiana del tempo, ma sulla scena irrompe un personaggio nuovo, che propone a quegli uomini delusi di rischiare ancora, ma di non gettare più le reti dalla parte sbagliata. Certo, per riconoscere il Cristo, bisogna percorrere una strada che va oltre la consuetudine e il sentimento: è il cammino della fede! C’è poi il banchetto, che Gesù consuma con i discepoli sulla spiaggia del lago. Una scena potente: “un fuoco di brace con del pesce sopra, e del pane”. C’è dentro l’Eucaristia, la cena che Gesù prepara per noi, dove il pane e il pesce è lui, che ci dona la sua vita, insegnandoci a donare la nostra! C’è il recupero di uno stile di “umanità” da imparare. C’è un Risorto “conviviale”, che discorre con gli amici, si interessa delle loro vicende, anche quelle fallimentari, si lascia coinvolgere nel loro lavoro, mangia alla stessa tavola. Infine c’è un dialogo molto intenso tra Gesù e Pietro, con quella domanda ripetuta, dolce ed inquietante, che attraversa tutti i tempi: “Mi ami più di costoro? Mi ami? Mi vuoi bene”. Sant’Agostino dice: “Interrogando Pietro, Gesù interrogava anche ciascuno di noi” (Sermone 229; PLS 2, 580). Non è facile rispondere; ma è bello, e fa bene! Don Pietro Bortolini nomica del momento, ma conserva, fortunatamente, la missione grandiosa di creare una comunità di vita e di amore in grado di sfidare le turbolenze di questo tempo difficile. Negli anni del Concilio ecumenico Vaticano II, monsignor Albino Luciani insisteva sull’importanza della famiglia e sul riscoperto ruolo dei laici, forti di una regalità “che non li chiama tuttavia a fondare un regno proprio”. Di fronte a qualche ansia di visibilità che rischia di dar luogo ad un fastidioso protagonismo, risuona ancora attuale l’invito a “mettersi a disposizione con disinteresse”, sapendo che “solo il sacerdote transustanzia”. Quasi a dire: i laici, preziosissimi, stiano al loro posto; i sacerdoti si preoccupino di essere guide sicure e tendano alla santità. Dagli anni Sessanta, da una parte e dall’altra, le fila si sono paurosamente sfoltite. Magari la partecipazione alle cerimonie religiose registrata nelle scorse settimane, culminata nella veglia pasquale che celebra la vittoria della vita sulla morte, ci desse il polso di una Chiesa più viva. Preti e laici. I discepoli di Emmaus, delusi e presi dallo smarrimento per l’epilogo di un’avventura sconcertante, ebbero la fortuna dell’incontro con un compagno di viaggio che aprì loro gli occhi. A noi basterà l’incontro o aspettiamo la pesca miracolosa per riconoscerlo? Giuseppe Migotto 15 Domenica 18 aprile: celebra messa e cresime a Formeniga (ore 9), San Giovanni del Tempio (ore 11) e Immacolata di Lourdes in Conegliano (ore 18). Martedì 20 aprile: a Zelarino partecipa all’incontro della Conferenza episcopale triveneta. Mercoledì 21 aprile: in Curia partecipa alla riunione del Coordinamento degli uffici pastorali (ore 10). Incontra un gruppo di studenti nell’aula magna dell’Itis di Vittorio Veneto (ore 15.30). Giovedì 22 aprile: nella Casa di spiritualità diocesana a Vittorio Veneto tiene un ritiro per gli studenti del Seminario maggiore diocesano (ore 9). Venerdì 23 aprile: celebra la messa in Seminario per gli studenti del Seminario minore (ore 18.30). Sabato 24 aprile: in Seminario a Vittorio Veneto partecipa al convegno delle Consulte diocesane delle aggregazioni laicali del Triveneto (ore 9.45). Celebra messa e cresime a Bagnolo (ore 17.30). In Cattedrale presiede la Veglia vocazionale diocesana (ore 20.30). Domenica 25 aprile: celebra messa e cresime a Santa Lucia di Piave (ore 9), Sacile (ore 11) e San Vincenzo di Oderzo (ore 18.30). Celebra cresime a Fontanellette (ore 16.30). BREVI CHIESA Consiglio pastorale diocesano Venerdì 16 aprile, alle 20.30 in Seminario a Vittorio Veneto, si riunisce il Consiglio pastorale diocesano. Partecipa il Vescovo. Giornata Università Cattolica Domenica 18 aprile si celebra la Giornata per l’Università Cattolica del Sacro Cuore. È l’86ª, da quando, nel 1924, i fondatori dell’ateneo vollero che, alla terza domenica di Pasqua, in ogni parrocchia d’Italia diventasse e si manifestasse ancora più stretto e affettuoso il legame fra l’Ateneo e tutti i cattolici italiani. Tema: “Uno slancio creativo per nuovi modelli di sviluppo”. Consiglio presbiterale e Collegio dei consultori: incontro straordinario Lunedì 26 aprile alle 9, al Castello vescovile, incontro straordinario del Consiglio presbiterale e del Collegio dei consultori. Incontro Forum famiglie Sabato 17 aprile a Treviso, a Casa Toniolo, alle 15 terza tappa del percorso di formazione promosso dal Forum famiglie delle diocesi di Treviso e Vittorio Veneto. Giovanna Rossi, docente all’Università Cattolica di Milano, interviene sul tema “Famiglia e famiglie: tra associazionismo e solidarietà”. Dopo l’intervento della professoressa Rossi lavori di gruppo, dibattito in assemblea e, alle 18, messa. Usmi: incontri con i Focolarini a Motta di Livenza Sabato 17 aprile, dalle 9 alle 11, ha luogo un incontro con alcuni componenti dell’Opera di Maria di Treviso (Focolarini) a Motta di Livenza, al santuario, per tutte le suore della diocesi che lo desiderano. L’incontro è nella saletta dove, di solito, si tiene il ritiro spirituale zonale. Incontri ministri Comunione Domenica 18 aprile, alle 14.30 a San Vincenzo di Oderzo, incontro di formazione per i ministri straordinari della Comunione della bassa diocesi. Domenica 25 alle 15 in Seminario a Vittorio Veneto si ritroveranno i ministri dell’alta diocesi. La Nostra Famiglia: due appuntamenti Nel mese di aprile cade di domenica l’incontro dei giovani in ricerca del gruppo Se Vuoi. L’appuntamento è dalle 10 alle 16 alla Nostra Famiglia di Conegliano. Tema: “Rut e la ricerca del significato profondo della fedeltà”. È prevista la celebrazione della messa. E lunedì 19 aprile penultimo incontro di approfondimento della spiritualità di don Luigi Monza. Alle 20.30 alla sede di Conegliano della Nostra Famiglia don Roberto Camilotti e le Piccole Apostole della Carità presentano don Luigi “parroco che guida la comunità”. 16 18 aprile 2010 INCONTRI ALLA CHIESA DI SAN GIOVANNI A Prata la Settimana della cultura a come protagonista la chieH sa medievale di San Giovanni dei Cavalieri la Settimana della cultura di Prata, che si svolge dal 18 al 25 aprile. L’iniziativa del ministero dei Beni culturali è stata recepita con entusiasmo da cinque associazioni locali (Avis, Aido, Admo, Centro culturale “GioMara Concina” e Associazione culturale altoliventina XX Secolo) che hanno deciso di mettere in moto i propri volontari per organizzare una serie di attività focalizzate proprio sulla chiesa di San Giovanni, uno dei più importanti beni culturali della zona, recentemente riportato a splendore dopo un’intensa opera di restauro. A suggerire l’iniziativa, infatti, un importante evento: il completamento del restauro della pala raffigurante il battesimo di Gesù, opera seicentesca da sempre collocata sull’altare della chiesa e ora riproposta nel suo originario splendore dopo il lavoro compiuto dai restauratori Giancarlo e Giovanni Magri. Il programma propone per domenica INTERVISTA ALL’ATTRICE SANDRA TOFFOLATTI Il mio Veneto S andra Toffolatti è la talentuosa attrice, originaria di Follina, che vive a Roma e che ha recentemente interpretato Franca Basaglia nella fiction tv “C’era una volta la città dei matti”, prodotta da Claudia Mori e trasmessa da Raiuno. Al teatro Careni di Pieve di Soligo nei giorni scorsi ha portato lo spettacolo “Roma ore 11”, interpretato insieme alla sua compagnia tutta al femminile “Miti pretese”, completata dalle attrici Manuela Mandracchia, Alvia Reale, Mariangeles Torres, tutte diplomate all’Accademia d’arte drammatica di Roma. L’abbiamo intervistata per indagare gli elementi che mettono in luce sfumature, particolarità e aspetti comuni di una donna dalle tante risorse. Che cosa pensa possa lasciare nello spettatore lo spettacolo “Roma ore 11”? Un senso di amarezza o di riscossa femminile? «La fascinazione di questo spettacolo non è dovuta tanto alla rappresentazione di un fatto di cronaca avvenuto nel 1951 e che ha visto il ferimento di molte donne in attesa di un colloquio di la- Sandra Toffolatti, follinese, è attualmente impegnata in teatro con la piece di Elio Petri “Roma ore 11”. Diventata madre di recente, nonostante il successo anche televisivo, è rimasta legata alla sua terra voro, quanto al modo di raccontare la vicenda da parte del giornalista de L’Unità Elio Petri, che a quel tempo, appena ventenne, venne incaricato dal regista Peppe de Santis di raccogliere del materiale sulla vicenda per poi basarvi un film neorealista. Abbiamo voluto porre l’attenzione soprattutto agli appunti di Petri, alla sua scrittura piena di umanità, portandoli in scena con leggerezza e semplicità». La nascita della compagnia teatrale “Miti pretese” è un’operazione ben riuscita, concreta e sperimentale. Quali sono le novità che avete in programma? «I progetti e le strade aperte so- Arte contemporanea MOSTRA PERMANENTE NELL’AMBITO DI VILLA VARDA Sette quadri di De Gottardo al Comune di Brugnera N el complesso di villa Varda nascerà la pinacoteca De Gottardo. Gli eredi dell’artista locale Genesio De Gottardo, infatti, secondo la volontà della vedova Argia Vendramin, hanno donato sette quadri ad olio, di diverso soggetto, al Comune di no davvero molte, tutte e quattro siamo sempre “in cantiere”, anche perché nessuna di noi vuole fare solo questo. Con “Miti pretese” tra di noi la sfida è soprattutto quella di riuscire a prendere le decisioni insieme e di lavorare di comune accordo. Abbiamo appena concluso la tournee di “Festa di famiglia”, basata sui testi di Pirandello e che rappresenta una riflessione sulle dinamiche violente all’interno del nucleo familiare. Andrea Camilleri è stato il nostro preziosissimo aiuto nella drammaturgia. Il suo contributo è stato fondamentale per il lavoro di elaborazione delle figure femminili». “Miti pretese” può essere anche un messaggio positivo per i giovani attori? È ancora possibile coltivare i propri sogni in questo difficile periodo del panorama artistico nazionale? «Penso che ai giovani ogni esperienza possa insegnare qualcosa. Io ho iniziato a lavorare nei teatri stabili ed è stata un’avventura meravigliosa, anche perché come maestro ho avuto il grande Luca Ronconi. Recitare per gli stabili è Sandra Toffolatti, Archivio diocesano Brugnera. L’espresso desiderio di Vendramin, infatti, era che il Comune desse una sede permanente alle opere del marito nel complesso di villa Varda, con l’obbligo di non alienarle. Nel 30º anniversario della morte di Genesio De Gottardo, artista apprezzato in modo particolare per i suoi acquerelli, l’esecutore testamentario nonché nipote Italo Cover è stato ricevuto dal sindaco Ivo Moras, l’assessore all’Associazionismo Dino Carniello e il consigliere delegato alla Cultura Ivan Pignat per la formalizzazione della donazione. CONEGLIANO MIRIAM CURTI A “CURIOSANDO IN ARCHIVIO...” Italia Nostra per il Cima Le chiese scomparse nella forania Zumellese È giunta al terzo appuntamento l’iniziativa culturale “Curiosando in Archivio...”. Dopo gli incontri dedicati ai temi “L’oreficeria sacra nel XVI secolo nel Trevigiano a confronto con le fonti archivistiche” con Livia Stella e “Il catastico: lettura e interpretazione” con Andrea Peressini, l’Archivio diocesano di Vittorio Veneto propone una terza serata con Miriam Curti (nella foto). La studiosa, esperta dello Zumellese, giovedì 22 aprile alle 18, relazionerà sul tema “Le chiese scomparse nella forania Zumellese: procedure e problematiche di ricerca. L’appuntamento con Curti, già autrice del volume “Chiese scomparse nelle pievi di Mel, Trichiana e Lentiai”, è nella sede dell’Archivio diocesano presso il Seminario vescovile. È opportuno prenotare telefonando allo 0438-53489 oppure scrivendo a [email protected]. Il quarto e ultimo appuntamento della rassegna avrà luogo il 29 aprile su “La figura di Albino Luciani” con Loris Serafini e Valentina Ciciliot. In concomitanza con la mostra “Cima da Conegliano - poeta del paesaggio” la sezione di Conegliano di Italia Nostra si è attivata per farne meglio conoscere la vita, l’ambiente in cui è vissuto e le sue opere. Giovedì 22 aprile, alle 18.30 nell’aula magna dell’e x convento di San Francesco, Luciano Caniato terrà una conferenza sul tema “Cima nella neve. Una biografia?”. Tutti i sabati e le domeniche, inoltre, sarà aperto l’ingresso al brolo da calle Madonna della Neve dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18. I soci della sezione saranno presenti per dare ai visitatori notizie sul sito che racchiude gran parte della storia di Conegliano: i ruderi delle trecentesche mura, l’antica strada della Castagnera, gli orti coltivati dai frati di San Francesco. È prevista la visita guidata al brolo. 17 18 aprile 2010 18 la visita guidata alla chiesa dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 19 (con un’interruzione alle 17 per la celebrazione della messa). Si proseguirà martedì 20 con un incontro con Erica Martin, esperta di iconografia medievale, che alle 20.30 parlerà dell’abbigliamento nei secoli XIII e XIV. Infine giovedì 22, sempre alle 20.30, l’evento clou, vale a dire la presentazione da parte di Giancarlo e Giovanni Magri della pala del battesimo di Gesù dopo il restauro. Francesca Ceccato prima da sinistra, nella piece teatrale “Roma ore 11” di Elio Petri TEATRO MOTTA DI LIVENZA Sabato 17, alle 21 al teatro Don Bosco, spettacolo sulla figura materna con la compagnia Deinde. CONEGLIANO Domenica 18, alle 17.30 all’auditorium Dina Orsi, “Quando do vampe de fogo...”, traduzione e adattamento in lingua veneta della “Bisbetica domata” di William Shakespeare con l’Accademia di teatro in lingua veneta. Ingresso: 8 euro. davvero un’esperienza indispensabile e bellissima. Poi è chiaro che nel nostro caso il progetto autonomo di “Miti pretese” è stato come la realizzazione di un sogno che cerchiamo di coltivare con dedizione e passione». Lei ha un forte legame con Follina. Mi vengono in mente molti altri artisti che amano e hanno amato il legame con la propria terra: il poeta Andrea Zanzotto, l’attrice Marina Dolfin, il soprano Toti dal Monte, lo scrittore Giovanni Comisso. Secondo lei c’è un segreto per questo ritorno alle origini? «Secondo me non dipende tanto dalla regione di provenienza, ma dalla sensibilità di ognuno di noi. Io semplicemente sento che vengo da qui e che qui mi piace ritornare. Devo dire che a vent’anni, invece, c’era stato un desiderio di fuga, di vedere il mondo fuori e trasferirmi a Roma, come peraltro la maggioranza dei colleghi. Oggi cerco di fare il possibile per conciliare la famiglia con il lavoro; è davvero faticoso. Mia figlia ha sei mesi e già a due mesi e mezzo aveva provato tutti i mezzi di trasporto immaginabili. Ultimamente, tornando in Veneto, purtroppo ho percepito dei segnali preoccupanti di intolleranza, chiusura e arroganza verso l’altro. Mi sono detta: ma i veneti come li conosco io sanno accogliere… è forse cambiato qualcosa?» Giulia Spagnol VITTORIO VENETO Domenica 18, alle 17 allo Spazio Mavv, “Donne... donne” di Giovanni Cilluffo con lo Zendale Teatro. ODERZO Mercoledì 21, alle 21 al teatro Cristallo, “Zingaro bianco” e “Da giovedì a giovedì” con “La barca dei comici” di Oderzo. CONEGLIANO Giovedì 22, alle 21 all’auditorium Dina Orsi, “Il pollo”, adattamento da “Il tacchino” di Georges Feydeau, con il gruppo teatrale studentesco Trecivettesulcomo. Ingresso libero. CONEGLIANO Venerdì 23, alle 20.45 al teatro Toniolo, “La lettera. Don Lorenzo Milani a Barbiana” a cura della Pastorale giovanile Conegliano. Ingresso: 2,50 euro. MARENO DI PIAVE Venerdì 23, alle 21 al centro culturale, “El moroso de la nona” di Giacinto Gallina con il Treviso Teatro. Ingresso: 7 euro, ridotto 3. Concerto di Cossi Sabato 17 aprile, alle 21 al teatro comunale di Cordignano, si tiene il concerto “Giovani talenti” con il pianista Lorenzo Cossi. Triestino, 28 anni, Cossi ha conseguito il diploma accademico di primo livello al conservatorio “G. Tartini” di Trieste con il massimo dei voti e la lode. Vincitore di numerosi concorsi pianistici nazionali e internazionali, ha effettuato registrazioni radiofoniche per la Rai e la radio nazionale slovena. Sky Classica ha realizzato un documentario su di lui. Nel corso del recital pianistico eseguirà brani di Fryderyk Chopin e Robert Schumann. Ingresso: 7 euro, ridotto 3 per i minori di 14 anni e per gli allievi delle scuole di musica “Arturo Benedetti Michelangeli” di Conegliano e “Achille Felet” di Cordignano, istituti che organizzano l’evento musicale patrocinato dal Comune e dalla Pro loco di Cordignano. MOSTRE VITTORIO VENETO Sabato 17, alle 18 nella Torre dell’Orologio a Serravalle, si inaugura la mostra “La poetica del fanciullo nella rappresentazione grafico-pittorica dell’arte”. Orario (fino al 17 maggio): mercoledì 16-18.30, venerdì 9.30-12, sabato e domenica 10-12 e 16-19. COLLALTO Sabato 17, alle 18.30 al centro ricreativo (ex scuola), si inaugura la personale di pittura di Anna Riva “Acquerellando”. Intervento critico di Amalia Forcina. Orario (fino al 2 maggio): venerdì-sabato 15-22, domenica 10-12 e 15-22. CAMPOMOLINO Chiude domenica 18, a Villa Altan, la mostra di sculture di Antonio Lot. Orario: venerdì 14.30-18.30, sabato-domenica 1419. CONEGLIANO Fino al 25 aprile, a palazzo Da Collo, è aperta la mostra del progetto “Surrealismo prospettico” del gruppo pittori Caffè al teatro. Orario: sabato 16-20, domenica 10.30-12 e 16-20. MOTTA DI LIVENZA Fino al 25 aprile sono a- Martedì 20 aprile, nell’ex chiesa di San Gregorio, nuovo appuntamento con la rassegna “I concerti a palazzo”. Alle 20.45, per il progetto “Paesaggi sonori” nato dalla collaborazione tra i conservatori “G. Tartini” di Trieste e “J. Tomadini” di Udine, verranno eseguiti brani di Pezzé, Viozzi, Nucciotti, Savron e Dallapiccola. FINO AL 2 GIUGNO “CIMA DA CONEGLIANO. POETA DEL PAESAGGIO” La pala di San Fior di Sopra, descrizione di una comunità n questi mesi sta avendo un I“Cima grande successo la mostra da Conegliano. Poeta del paesaggio”, aperta fino al 2 giugno. Appassionati di tutta Italia, ma anche dall’estero, vanno a palazzo Sarcinelli a Conegliano per visitare la rassegna dedicata al grande artista veneto. Un’opera di grande pregio dell’autore è conservata alla chiesa di San Giovanni Battista a San Fior di Sopra. Il lavoro per lungo tempo non venne considerato opera dell’artista, anche un grande studioso come Cavalcaselle lo tolse dal catalogo da lui redatto. Già dopo la pulitura del 1945, avvenuta in occasione della storica mostra “Cinque secoli di pittura veneta”, tuttavia si comprese la paternità del quadro. Con il restauro del 1993, ampio e accurato, non ci furono più dubbi, emergendo una bellezza occultata dai segni del tempo. Non esistono documenti che ne attestano la committenza, il pagamento o la consegna del lavoro, ma abbiamo molto di più. Dobbiamo osservare l’eponimo, quindi l’aderenza dei personaggi raffigurati con i luoghi del territorio. Ogni santo è una sorta di legame alle varie chiese 20. Ingresso: 10 euro, ridotto 8 e 7. CORDIGNANO SA C ILE perte le mostre di Emilio Vedova alle ex carceri, Massimo Poldelmengo e Davide Raffin alla Castella e la collettiva dell’Accademia di belle arti di Venezia alla Loggia. Orario: mercoledì 1619, venerdì 16-19, sabato-domenica 10-12 e 16-19. REFRONTOLO Fino al 25 aprile, al Molinetto della Croda, è aperta la mostra di Elio Poloni “Le mie stagioni”. Orario: mercoledì-sabato 1518.30, domenica e festivi 14.30-18.30. CONEGLIANO Fino al 30 aprile, all’osteria Alla Sorte, è aperta la mostra “Acquarelli” di Floriana Pace curata da Mara Campaner. Orario: venerdì-mercoledì 10-15 e 18-23. VICENZA Fino al 9 maggio, alle gallerie di palazzo Leoni Montanari, è aperta la mostra “Le ore della donna” con i vasi della collezione di ceramiche attiche e magnogreche di Intesa Sanpaolo. Orario: martedì-domenica 10-18. Ingresso: 4 euro, ridotto 3. CONEGLIANO Fino al 2 giugno, a palazzo Sarcinelli, è aperta la mostra “Cima da Conegliano. Poeta del paesaggio”. Orario: lunedì-giovedì 1020, venerdì 10-22, sabato-domenica 9-22. Ingresso: 10 euro, ridotto 8. PORTOBUFFOLÈ Fino al 2 giugno, a Casa Gaia da Camino, è aperta la mostra “Ritrovare san Marco”. Orario: sabato-domenica 10-12.30 e 14.30-18.30, lunedì-venerdì 9-12 e 14.3018.30 solo su prenotazione. BASSANO DEL GRAPPA Fino al 13 giugno, al museo civico, è aperta la mostra “Jacopo Bassano e lo stupendo inganno dell’occhio”. Orario: martedì-sabato 9-18.30, domenica e festivi 10.30-13 e 15-18. Ingresso: 9 euro, ridotto 7. ROVIGO Fino al 13 giugno, alla pinacoteca di palazzo Roverella Bortoloni, è aperta la mostra “Il ’700 veneto”. Orario: martedì-venerdì 9-19, sabato e festivi 9-20. Ingresso: intero 9 euro, ridotto 7, promozione martedì-mercoledì 9-13 5 euro. ALTRI APPUNTAMENTI TREVISO Fino al 9 maggio, a Casa dei Carraresi, è aperta la mostra “La via della seta e la civiltà cinese. I segreti della città proibita”. Orario: martedì-giovedì 9-19, venerdì-domenica 9- SACILE Venerdì 16, alle 18 al Country House Due Fiumi, per la rassegna “La casa delle parole” Francesca Scaramuzza cura riflessioni sul delle località vicine: il Battista e il vescovo Fiorenzo, in omaggio alla precedente intitolazione della chiesa di San Vendemiano, san Pietro per quella di Zoppè, san Lorenzo per Pianzano, san Bartolomeo per le cappelle di Bibano di Sotto, sant’Urbano per Prato di Campardo, san Biagio per Baver e santa Giustina per San Fior di Sotto. Una iconografia che a livello simbolico si trasforma nella toponomastica dei luoghi circostanti la collocazione del quadro. Ciò ci porta ad una riflessione su come l’arte non sia una mera speculazione dell’autore. In questo polittico, infatti, troviamo una grande relazione con la committenza, un vero dialogo tra l’artista e la comunità locale che nella creazione voleva riconoscersi. Carlo Sala sapere storico a partire da “La possessione di Loudon” di Michel De Certeau. Letture di Maria Grazia Pastori e Sergio Bertolo. BASALGHELLE Sabato 17, alle 20.30 a villa Arrigoni, “Basalghelle: eremo e poesia di Vittoria Aganoor”, conferenza di presentazione della poetessa a cura di don Brunone De Toffol con l’accompagnamento del soprano Laura Bisceglia. MOTTA DI LIVENZA Mercoledì 21, alle 20.45 in biblioteca, per il ciclo di incontri filosofici Michele Marangon parlerà sul tema “Dalla filosofia alla scienza”. Ingresso libero. CONEGLIANO Giovedì 22, alle 17 nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, per gli incontri culturali organizzati dalla Società Dante Alighieri si presenta il libro di poesie “Ciò che chiamiamo fiore” di Federico Rossignoli. ODERZO Giovedì 22, alle 20.45 a palazzo Foscolo, per il ciclo “Incontri del giovedì” Sergio Tazzer presenta il suo libro “Praga tragica”. VITTORIO VENETO Venerdì 23, alle 18 al castello di Serravalle, “Michele De Bertolis, narratore e poeta” con lettura di brani a cura di Luisa Baldi. Presentano Alessandro Valenti e Fabio Girardello. 18 aprile 2010 L’OSPITE VA RISPETTATO E NON ASSILLATO I diritti e i doveri dell’ospite che si trova a casa di amici uando l’ospita arriva, non Q trascinatelo subito, stanco e frastornato dal viaggio, a vi- sitare tutta la casa, il giardino, i possedimenti. Accompagnatelo nella stanza che avete preparato per lui, mostrategli i cassetti e i ripiani a lui destinati, indicategli dove sono gli interruttori, dov’è la stanza da bagno, quindi lasciatelo solo per un po’ a rilassarsi e a sistemarsi liberamente. Al mattino non piombate alle prime ore dell’alba nella stanza dove l’ospite riposa. Non ditegli: “Fa come se fossi a casa tua”, esortazione che serve solo a ricordargli ancor meglio che non è in casa sua, ma in casa vostra. Accettate pure qualche aiuto dall’ospite, senza trasformarlo in baby sitter, lavapiatti o fattorino. Cercate di farlo mangiare bene, ma senza rimpinzarlo, senza insistere, senza disperarsi se una pietanza non gli va bene. Gli andrà bene la prossima. Se neanche la prossima gli va bene, offritegli formaggio o uova e lasciate un po’ che si arrangi. Non abbandonate l’ospite a se stesso ma non assillatelo con le premure. Infine non assumete, neanche se l’ospite è un ragazzo, un pi- glio militaresco. L’ospite non è una recluta e non è un bambino bisognoso di cure. È un amico che passa qualche giorno in casa vostra: lasciate che si senta libero di sedersi, di alzarsi, di uscire, di dormire, di tacere ma non libero di fare i propri comodi infischiandosene delle esigenze di chi lo ospita. C’è sempre un modo di far capire a un ospite indiscreto che la nostra casa non è un albergo e noi non siamo elettrodomestici. Mara Campaner a cura del Centro COSPES Onlus di Mogliano Veneto (TV) - Tel. 041 5902318 ESISTE UNA RISPOSTA ADEGUATA ALLA RICHIESTA DI SPIEGAZIONI? Il dramma di cronaca nera nella comunicazione ai figli N el discusso panorama etico del nostro Veneto qualche tempo fa è apparsa una notizia sconcertante visibile da tutti, grandi e piccini, sui giornali e in televisione: una mamma che uccide il figlio e si suicida. È stata la depressione, si dice, a provocare questo grave fatto. Da molti anni si assiste ad un sistematico quanto sterile scaricabarile in tema di educazione-comunicazione-socializzazione: i genitori puntano il dito sulla scuola e sulla società con l’accusa di non essere attente alle nuove generazioni; la scuola accusa la famiglia di non collaborare e di difendere sempre a spada tratta i figli, aizzandoli spesso contro i docenti; docenti e genitori criticano aspramente l’intera società e soprattutto i mass media di proporre modelli assolutamente inadeguati. È opportuno fermarsi a riflettere sulla valenza educativa della comunicazione da qualsiasi parte venga: dai genitori, dagli insegnanti o dagli organi d’informazione. Nel caso in questione: cosa posso rispondere a mio figlio che mi chiede spiegazioni su una tragedia così tremenda? Esiste una risposta adeguata? Chi può capire la disperazione di una mamma che decide di mettere fine alla propria sofferenza esistenziale fino a portare a termine un gesto così insano? La disperazione è lo stato più avanzato dell’avvilimento e pone davanti a un baratro, ad un traguardo che non prospetta alcuna illusione. La persona disperata vede la propria vita senza più alcun filtro che mascheri il fallimento della vita e che induca a sperare in qualche alternativa. Davanti alla inevitabilità del disastro, al co- INDAGINE AVVIATA DALLA COMUNITÀ EUROPEA spetto della irreparabilità vera o presunta, nulla aiuta a sopportare la catastrofe. L’unica possibilità che intravede la persona disperata è cancellare tutto. La risposta non è solo nella compassione e condivisione del dolore ma, all’interno di un dialogo, fatto di sguardi, gesti e carezze prima, di rispecchiamenti, parole e confronto in cui ciascun bambino, ciascun ragazzo, ciascun adolescente, costruirà la propria morale, trasformando gradualmente le proprie pulsioni in emozioni e quindi in comprensione degli stati d’animo altrui. Questa è l’azione educativa dei genitori responsabili che sanno accompagnare i propri figli verso l’età adulta, verificando non solo quanto fanno, ma crescendo insieme a loro e condividendo le loro emozioni. Tutto questo serve anche a difendersi da pericoli e situazioni rischiose alle quali sempre più i giovani si espongono. Un antico proverbio africano recita “per far crescere un bambino ci vuole un intero villaggio”, ma non possiamo aspettarci che la società si faccia carico dei propri doveri verso i nostri figli, sarebbe bene che ognuno di noi partisse dall’interno delle proprie case. Visto che in tema d’infanzia e di adolescenza non siamo del tutto con le carte in regola, occorre una risposta forte in termini culturali. Occorre una proposta educativa, trasversale in grado di offrire a tutti i giovani programmi e progetti di educazione emotiva, di educazione allo sforzo, all’impegno, al rispetto e alla relazione con l’altro. Dr. Paolino Causin Sociologo e psicoterapeuta [email protected] lire 4 cucchiai di acqua con 2 cucchiai di zucchero e uno spruzzo di liquore. Quando la torta sarà fredda, tagliatela orizzontalmente in tre dischi. Montate la panna con il pochissimo zucchero rimasto, sbriciolate gli amaretti e riducete in scaglie il cioccolato, tenendo separati i tre ingredienti. Su un piatto da portata mettete il primo disco di torta, spalmatelo con un terzo della panna, spolverizzatelo con un terzo degli amaretti e un terzo delle scaglie del cioccolato. Bagnate con lo sciroppo il secondo disco e adagiatelo sul primo. Spalmate anche questo di panna, ripetete lo strato di amaretti e cioccolato e ricomponete la torta con il terzo disco. Con la panna rimasta ricoprite uniformemente tutta la torta, anche lateralmente. Distribuitevi sopra gli amaretti e il cioccolato avanzati; spolverizzatela con lo zucchero a velo e tenetela in frigorifero un’ora prima di servirla. MC SERVONO ANCORA CACAO AMARO E FECOLA La torta di amaretti e cioccolato fondente a torta ideale da portare in L casa degli amici se venite invitati a pranzo o cena: sicura- mente non sfigurerete. Ingredienti per 4 persone: 4 uova intere, 150 grammi di zucchero, 80 grammi di fecola, 110 grammi di farina bianca, 50 grammi di cacao amaro, 2 cucchiaini di lievito, 450 grammi di panna da montare, 100 grammi di cioccolato fondente, zucchero a velo, liquore a scelta, 80 grammi di amaretti e burro. Frullate i tuorli, ag- giungendovi piano mezzo bicchiere di acqua bollente. Montate gli albumi a neve. In una terrina mettete 100 grammi di farina, il cacao, la fecola, il lievito passato al setaccio e 100 grammi di zucchero: mescolate, quindi incorporate, sempre mescolando adagio, prima i tuorli poi gli albumi a neve. Versate la crema in una teglia rotonda, imburrata e infarinata, e mettete in forno per 40 minuti a 180°. Intanto preparate uno sciroppo facendo bol- Equo compenso, protestano le associazioni dei consumatori ette associazioni dei consuSnazionale matori iscritte al Consiglio consumatori e utenti (Adiconsum, Altroconsumo, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Confconsumatori, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori) hanno bocciato senza appello il decreto Bondi sull’equo compenso, con il quale è stato esteso il prelievo da parte della Siae di una quota di prezzo destinato a remunerare gli autori per la copia privata, a tutti i dispositivi dotati di memoria (telefoni cellulari, hard disk, decoder, eccetera). Secondo le associazioni dei consumatori aumenteranno i costi: di circa 4 euro per una semplice pen drive, anche di 30 euro per alcuni hard disk. «A parole il Governo dichiara di voler sostenere la domanda, nei fatti introduce una nuova tassa sui consumi, pagata dai consumatori finali ma che potrebbe portare ad una contrazione delle vendite a tutto svantaggio dell’industria di settore – hanno comunicato le associazioni –. In sostanza, quanto recentemente approvato a livello nazionale in tema di armonizzazione tra diritto d’autore e diritto del consumatore risulta in palese contraddizione sia con la normativa comunitaria in tema di aiuti di Stato, sia sotto il profilo del diritto amministrativo nazionale, in quanto lesivo della riserva di legge in materia tributaria. A trarne vantaggio unicamente le casse della Siae che, senza alcuno sforzo, si vedono nella condizione di poter duplicare i propri introiti». Il commissario europeo alla concorrenza Joaquin Amunia ha annunciato di avere aperto un’indagine. SU RAITRE, CONDUCE BERNARDINI “Tv Talk”, quando la televisione si autocritica L a televisione, si sa, è il medium più autoreferenziale che esista. Parla dei suoi protagonisti, dei suoi programmi, degli spettatori, dell’audience, di ogni meccanismo che la governa, crogiolandosi di continuo nel suo brodo. Le varie arene e i talk show dove ospiti e opinionisti, più o meno noti, riflettono sul mezzo sono spesso e volentieri faziosi, oltre che scontati. Sono rare le analisi realistiche o, quanto meno, neutrali e ancor più rare quelle davvero interessanti e meritevoli. Un’eccezione è però rappresentata da “Tv Talk”, trasmissione nata del 2005 da Giovanni Minoli e attualmente in onda il sabato mattina su Raitre dalle 9. Condotta da Massimo Bernardini, il programma è in realtà un sunto corale della settimana televisiva trascorsa, fatto da giornalisti, critici, studenti di Scienze della comunicazione. Si studiano i programmi che più hanno fatto parlare durante la settimana, i personaggi più discussi e le loro dichiarazioni, gli eventi più significativi. Si rievoca la notizia portando ad esame la clip della vicenda o chiamando telefonicamente i soggetti coinvolti, per capirla al meglio e farla capire a coloro che, da casa, magari se la sono persa. A conferire serietà, e quindi senso critico, alla trasmissione è sicuramente il ruolo dei commentatori, finalmente veri e- sperti di televisione. Oltre ai giornalisti della redazione, che ad ogni puntata propongono il meglio della settimana, troviamo Silvia Motta, autrice del programma insieme a Bernardini, il docente dell’Università Cattolica di Milano Giorgio Simonelli, l’esperto di cinema e televisione Italo Moscati. Per ampliare poi il dibattito con un confronto equilibrato si guardano non solo le proposte date dai nuovi media, ma anche ciò che proviene dall’estero, allo scopo di ritrovare nelle tivù straniere analogie o differenze con il modus operandi italiano. Ecco quindi che si inseriscono i contributi della giornalista di Al Jazeera International Barbara Serra da Londra e Franco Schipani, attento osservatore dei media americani, da New York. Grazie alla professionalità di questo gruppo lo spettatore riesce a comprendere senza particolare difficoltà ciò che si cela dietro il piccolo schermo, uscendo dall’inerzia e dalla rassegnazione, normalmente dettate dai soliti programmi, e spogliando con cognizione di causa la struttura che li regola. È un modo efficacissimo per imparare qualcosa in più di ciò che magari involontariamente ci capita davanti agli occhi ogni giorno, peraltro con esempi concreti e senza troppe elucubrazioni teoretiche ed estetiche. Silvia Albrizio CINEMA GLI SPETTACOLI DELLA SETTIMANA VITTORIO VENETO Venerdì 16, alle 20.45 in biblioteca civica, per la rassegna “Le nuove strade del cinema italiano” si proietta “Lievi crepe sul muro di cinta” (Italia, 2004) di Federico Rizzo. Ingresso: 3 euro. VITTORIO VENETO Venerdì 16, alle 20.45 al patronato Costantini Fiorentini, per la rassegna “Altri popoli, altre culture, altri film” si proietta “Ai confini del paradiso” (Germania/Turchia, 2007) di Faith Akin. Ingresso libero. PIEVE DI SOLIGO Venerdì 16, alle 21, sabato 17 alle 18.30 e alle 21, domenica 18 alle 17.50 e alle 20.30 al cinema Careni si proietta “È complicato” (Usa, 2009, nella foto la locandina) di Nancy Meyers. Ingresso: 5 euro, ridotto 4. CONEGLIANO Mercoledì 21, alle 20.30 allo Zion Rock Club, per la rassegna “I film good” si proietta “Sacro e profano” di Madonna (Usa, 2009). Ingresso libero riservato ai soci Arci. VITTORIO VENETO Venerdì 23, alle 21 al cinema Careni, si proietta “Il profeta” (Francia/Italia, 2009) di Jacques Audiard. Ingresso: 5 euro. GIORGIONE E CARPACCIO AD ANTENNACINEMA L’età del Cima al Melies SABATO 17 Radio 2 Rai, 15.30, Buenos Aires 14. La radio racconta la città. Raitre, 16.25, Rugby. Benetton Treviso-Viadana. Italia 1, 21.10, Mamma ho perso l’aereo. Film commedia. Raitre, 23.45, I bambini sono di sinistra. Monologo di Claudio Bisio. DOMENICA 18 Radio 3 Rai, 13, Il dottor Djembè. Radio 3 Festival. Raitre, 15.05, Ciclismo. Amstel Gold Race. La 7, 21.30, Crozza Alive. Varietà. Raitre, 23.35, Glob, l’osceno del villaggio. Varietà con Enrico Bertolino. LUNEDÌ 19 Radio 3 Rai, 14, Ad alta voce. Alessandro Benvenuti legge “Metello” di Vasco Pratolini. Telechiara, 15.20, Incontro con Ugo Suman. Rubrica. Canale 5, 21.11, Italia’s Got Talent. Talent show. La 7, 23.40, Senza Tituli. Rubrica sportiva. MARTEDÌ 20 Radio 24, America 24. Conduce Mario Blatero. Telechiara, 20.30, Genitori si diventa. La spiritualità. La 7, 21.10, Nuovo cinema Paradiso. Film commedia di Giuseppe Tornatore. MERCOLEDÌ 21 Radio 2 Rai, 15, Così parlò Zap Mangusta. Rubrica. Italia 1, 17.25, Kilari. Cartoni. Raiuno, 21.10, Donna detective 2. Miniserie. GIOVEDÌ 22 Radio 1 Rai, 10.36, Start. La notizia non può attendere. Raitre, 21.10, Law & Order - I due volti della giustizia. Telefilm. Retequattro, 23.45, L’uomo dell’anno. Film commedia di Barry Levinson. VENERDÌ 23 Radio 24, 16.50, Zzzoot Fulminati in azienda. Fiction. Retequattro, 21.10, Gli intoccabili. Film drammatico di Brian De Palma. La 7, 22.30, Effetto domino - Tutto fa economia. Attualità. l Giorgione, il Carpaccio e la Romania sono i protagonisti del Inegliano. penultimo evento di Antennacinema 2010, giovedì 22, a CoAlle 18.30 si proiettano tre film d’arte: “Carpaccio” (Italia, 11’, 1947) di Umberto Barbaro e Roberto Longhi, “Carpaccio: il ciclo di San Giorgio degli Schiavoni” (Italia, 16’, 1975) di Nino Rizzotti e “Giorgione” (Italia, 15’, 1977) di Paolo Borgonovici e Alberto Castellani. Si tratta di tre film rari e di grande pregio che svelano i segreti di due maestri contemporanei di Cima da Conegliano. Seguirà conversazione con Luca Molà, docente all’Università di Warwick, in Gran Bretagna. Alle 21 sugli schermi del Méliès il lungometraggio “Racconti dell’età dell’oro” (Romania, 100’, 2009), una combinazione di varie storie vere che ritrae un’era – i 15 anni della dittatura di Ceausescu – in cui il cibo era più importante del denaro, la libertà era più importante dell’amore e la sopravvivenza era più importante dei principi. PARTITA SU RAIDUE LA NUOVA SERIE DEL TELEFILM N.C.I.S. Los Angeles on il doppio episodio “Leggenda” ha debuttato su Raidue la C squadra di Los Angeles di “N.C.I.S.”, che segue nell’orario domenicale la settima serie delle vicende di quella di Washington, impegnata a districare complesse vicende di guerra al terrorismo in cui è coinvolta Ziva David nella doppia parte di agente del Mossad e del servizio investigativo criminale della Marina militare. Sempre comandata da Leon Vance, la squadra agisce sotto copertura e ruota attorno alla coppia G. Callen (Chris O’Donnell, vi ricordate il giovane Hemingway del film di Attenborough girato in parte qui?), noto per l’abilità di travestirsi, e Sam (LL Cool J), ex soldato addestrato per operazioni speciali. Era difficile mettere insieme un gruppo di personaggi molto caratterizzati individualmente come quelli della serie principale, ma Shane Brennan sembra esserci riuscito con l’introduzione dello psicologo Nate e di Hatty, addetta all’approvvigionamento e interpretata dalla strepitosa Linda Hunt (“Un anno vissuto pericolosamente”). Gianfranco Da Re LE PRIME TRE USCITE A “SETTIMANA RPC” Il governatore Luca Zaia SETTIMANA RPC Il neopresidente della Regione Veneto Luca Zaia spiega perché ha vinto e che cosa vuol fare da governatore. “Settimana Rpc” lo ha seguito nei primi appuntamenti a Verona con Napolitano, a Padova per la presentazione della giunta, a Venezia per l’insediamento. Le interviste in onda sabato 17 aprile, alle 10.30, e domenica 18, alle 9.30. ROCKALT Appuntamento del mercoledì dedicato agli appassionati di musica rock dalle 21 alle 22.30. Mercoledì 21 aprile Matteo, Ivo, Luca, Michele e Leonardo presenteranno nuovi ascolti, dagli Albia con il nuovo album ai Verme e C. Pestelli. Spazio alle poesie, ai brani dei Baustelle e il concerto di Elisa. Il programma può essere ascoltato anche via web sul sito www.rockalt.it nel Podcast. ALTO RENDIMENTO Domenica 25 aprile prende il via la nuova trasmissione in onda alle 15 e condotta da Vinicio Corrent e Giuseppe Pasin, Pino. La trasmissione ha come ambientazione una scuola ideale in cui il “professore” unico Pino, che è anche l’autore dei testi, interroga di volta in volta alcuni allievi impersonati da Vinicio. Un appuntamento da non perdere per il buonumore e la spensieratezza che regala. Vittorio Veneto 24 BREVI VITTORIO VENETO SAN GIACOMO: Villanova querela Scottà DOPO UN LUNGO LAVORO DI RESTAURO, RECUPERATA L’ANTICA IMMAGINE SACRA Il crocifisso del Dante V enerdì 9 aprile il collegio Dante ha ritrovato un po’ della sua storia. Gli studenti, dall’elementare a ragionieri e geometri, sono stati radunati nella cappella interna: è stato tolto il telo di copertura ed è riapparso nella sua collocazione sulla parete di fondo del presbiterio il crocifisso restaurato. Si tratta di un’opera che giunse al collegio negli anni Cinquanta del secolo scorso, proveniente da una chiesa diocesana che fu demolita, e da allora è stato sotto gli occhi, e magari anche nelle preghiere, di generazioni susseguitesi di alunni e professori. Il direttore del collegio don Fabio Soldan e la direttrice dell’Ufficio arte sacra della diocesi di Vittorio Veneto Cristina Falsarella hanno, ognuno per la propria parte, spiegato ai ragazzi il valore dell’operazione di recupero, che ha portato al ripristino in cappella di un’immagine sacra importante, e che, parallelamente, ne ha permesso la “guarigione”, in quanto aveva dei problemi di forte degrado. Il restauro ha rappresen- Scuola e immigrati Il vescovo Corrado e Filippi incontrano i giovani mercoledì 21 all’Itis Il momento della scopertura del crocifisso restaurato tato anche una forma importante di rispetto nei confronti della storia e della memoria di questa comunità scolastica. Insomma, non sarebbe stata la stessa cosa acquistare un’immagine nuova. Il crocifisso del Dante, alto circa 160 centimetri, è una scultura lignea ottocentesca, di ambito locale, di indubbia qualità dal punto di vista artistico. Falsarella ci fa notare in particolare la resa del dolore di Cristo: dal volto sofferto all’aspetto emaciato degli incarnati. Perduta la croce originale, il crocifisso ora ne mostra una nuova, semplicissima, in legno chiaro, mancante ancora della finitura definitiva. Con la competente Soprintendenza, è stato deciso di mantenere alcune lacune presenti sul Cristo, su mani e piedi. Grazie al restauratore Ivan Ceschin di Ponte della Priula però è stato possibile riattaccare il colore al legno da cui in alcuni tratti s’era staccato, pulire tutta l’opera, togliere alcuni strati di ridipintura per ritrovare invece il colore originale. A rendere ancora più importante il recupero del crocifisso è il fatto che sia stato compiuto in memoria di Gloria Zornio, studentessa del Dante tragicamente scomparsa a fine ottobre del 2007: alla cerimonia di venerdì erano presenti alcuni suoi familiari. AZIONE DIMOSTRATIVA DEL QUARTIERE CENTRO la chiusura, a causa del mancato accordo con Rete ferroviaria italiana. Per ora rimane la Pro loco che, su rinnovo del mandato e del finanziamento da parte dell’amministrazione, continuerà ad erogare un servizio completo di biglietteria. È incerto però il destino della stazione. «Andremo a colloquio con l’assessore regionale ai Trasporti Renato Chisso, per cercare di risolvere il problema», spiega il sindaco Toni Da Re. Al momento Rfi non pare Fioristi della stazione B litz del quartiere Centro alla stazione ferroviaria del centro città, domenica 11 aprile in mattinata. “La stazione è nostra: la vogliamo bella, pulita ed efficiente”, diceva lo striscione appeso di fronte alle banchine. Poco dopo Gioi Tami, presidente del quartiere, Sergio Balliana, vicepresidente, e Riccardo De Bin, consigliere, sono passati all’azione. Armati di zappe e cappellacci di paglia, con carriole e cassette di fiori, hanno rinfrescato con fiori freschi di primavera tutte le aiole e le fioriere della stazione. I viaggiatori guardavano incuriositi, qualcuno si avvicinava e dava segno di gradire l’iniziativa, qualche altro sorride- va e basta. Attenzione, non si dica che è una protesta: «Questa è vera partecipazione, è collaborazione – spiega Gioi Tami –. Vogliamo fare la nostra parte, per quello che è in nostro potere, nella restituzione della stazione a tutti i vittoriesi». Il problema è infatti che la stazione di Vittorio rischia I “fioristi della stazione” A seguito della nota pastorale del Consiglio pastorale sul tema dell’accoglienza degli immigrati, dal liceo Flaminio è partita l’idea di affrontare questi argomenti con gli studenti delle scuole superiori cittadine. Al sociologo professor Vittorio Filippi è stato chiesto di predisporre un questionario sul tema, che poi con la collaborazione dell’Ufficio della pastorale scolastica è stato distribuito dagli insegnanti di religione nelle varie classi. In un incontro aperto al pubblico (a cui sono invitati particolarmente gli studenti), mercoledì 21 aprile, alle 15.30 nell’aula magna dell’Itis, Vittorio Filippi presenterà i risultati emersi dai questionari alla presenza del vescovo Corrado, col quale poi è prevista una conversazione dei presenti. aver dimostrato molto interesse per la stazione di Vittorio. Di qui la spontaneità e la praticità del consiglio di quartiere, che le zuccherine e le dalie le mette di tasca sua. Non solo: «Verrò io personalmente a curarle – spiega Tami –; inoltre, il gestore dell’officina per biciclette qui a fianco si è impegnato con me e mi ha assicurato che parteciperà attivamente alla manutenzione della stazione e dei fiori. Di più non possiamo fare». Già tempo fa la stazione era stata oggetto di un’altra spedizione: “ignoti” a volto coperto, armati di pennellesse e colore, si erano dati ad imbiancare i muri del vecchio edificio, per cancellare le scritte e i segni che lo ricoprivano. Questa volta invece sono oltre 200 piantine fresche ad invocare un po’ più di attenzione. Alberto Della Giustina Luigi Villanova, responsabile del Comitato per la salvaguardia del monastero di San Giacomo, ha deciso di querelare l’ex sindaco Giancarlo Scottà, ora europarlamentare, per averlo definito (in occasione della conferenza stampa di fine 2009 a Vittorio Veneto) “serpe velenosa” ed aver invitato l’assessore all’Ambiente a “disinfestare il monastero dal Comitato”. Villanova tiene a sottolineare di aver atteso la conclusione della campagna elettorale prima di dar notizia della querela. Arsiè guida Senza Frontiere È Fiammetta Arsiè, insegnante di Fregona, la nuova presidente dell’associazione Senza Frontiere di Vittorio Veneto. Le altre cariche associative: vicepresidente Massimo De Nardi, segretario Rinaldo Fiorin, tesoriere Ruggero Da Ros. Lucciolata a Nove Sabato 17 aprile alle 19.30 nuovo appuntamento con la Lucciolata a favore della casa “Via di Natale” di Aviano. La camminata benefica si svolge a Nove, con partenza dalla sede del gruppo Alpini della Val Lapisina, che è pure l’organizzatore. Al termine esibizione del coro Col di Lana. Addio don Giovanni Pancot Il 5 aprile è tornato alla casa del Padre a Campo Grande in Brasile il missionario salesiano vittoriese don Giovanni Pancot (nella foto), 90 anni. Nato a Formeniga, era in Brasile dal 1937. A San Giacomo vivono la sorella Maria Luisa, cognati e nipoti. Curiosando in Archivio diocesano Proseguono gli appuntamenti aperti a tutti promossi dall’Archivio diocesano vittoriese nella propria sede in Seminario: giovedì 22 aprile alle 18 la professoressa Miriam Curti parlerà de “Le chiese scomparse nella forania Zumellese: procedure e problematiche di ricerca”. Conoscere Francesco da Milano Si svolge martedì 20 aprile, alle 20.30 nella pieve di Sant’Andrea, il secondo e ultimo incontro sulle opere di Francesco da Milano, organizzato da Noi della pieve: il professor Giorgio Mies parlerà di “Francesco da Milano nel Serravallese”. È mancata la maestra Ghetta Si è spenta il 10 aprile la maestra Giannina Ghetta, partigiana. Il ricordo di Francesca Meneghin a pag. 38. Agenda Vittorio Veneto VENERDÌ 16 Prosegue fino al 2 maggio nella chiesa di San Paolo al Piano la personale di pittura di Bruno Cesca. Ingresso libero. Allo Spazio Mavv, progetto con i bambini della scuola Crispi e della scuola inglese St. Bebe’s Primari School “English is communicating with people”. Alle 20.45, in biblioteca, per la rassegna “Le nuove strade del cinema italiano”, film “Lievi crepe sul muro di cinta”, di Federico Rizzo. Ingresso 3 euro. Alle 20.45, al patronato Costantini Fiorentini, “Ai confini del paradiso” di Faith Akin. Ingresso libero. Alle 21.30, al Gands, concerto dei Sad (tributo ai Metallica). SABATO 17 Alle 21.30, al Gands, concerto dei Sound Exchange - gara di gruppi musicali. Alle 22, allo Spazio Mavv, Milonga: musica dal vivo con il Quintetto Malevo Tango. Contributo 10 euro compre- sa prima consumazione. Tessera Aics obbligatoria. DOMENICA 18 Ai giardini del centro città (in caso di cattivo tempo alla galleria Concordia) si tiene la mostra collettiva d’arte promossa dal Gruppo Arti Visive. Dalle 10 alle 18, in piazza del Popolo e lungo viale della Vittoria, 2ª edizione di Sotto... a chi gioca!, con ludobus, artisti, giochi della tradizione, e 1º Torneo di biglie cittadino. Alle 10.30 parte da piazza Giovanni Paolo I la 36ª Marcia delle rondini riservata agli alunni delle scuole primarie e dell’infanzia. In caso di cattivo tempo: domenica 2 maggio. Alle 17, allo Spazio Mavv, rassegna Altroteatro con lo spettacolo: “Donne… . donne” di Giovanni Ciluffo. Ingresso 8 euro. Sempre alle 17 terzo appuntamento con Books and Cookies, ritrovo per analizzare e commentare il libro “La cena” di Herman Koch. Farmacia di turno: Pancotto, piazza Flaminio 10, telefono 0438-53365. Dai nostri paesi Vittorio Veneto 18 aprile 2010 IL COMUNE PRESO TRA DUE BANDI DIVERSI Telecamere, due finanziamenti ncora non parte l’ulA timo stralcio del progetto per la sicurezza Tv3A, che prevede l’installazione di telecamere per la video-sorveglianza nei “punti caldi” dei centri abitati. Il Comune di Vittorio è capofila del progetto e ancora non si è deciso di portarlo a termine; scalpitano invece gli altri comuni interessati dall’intervento, alcuni dei quali hanno inviato una lettera di sollecito all’amministrazione. Si parla di Fregona, Cappella Maggiore, Sarmede, Cordignano, Orsago, Tarzo, Revine e Cison. Di questo progetto fanno parte anche l’istituzione della collaborazione tra le varie polizie municipali per la sorveglianza notturna e il vigile di quartiere, passi già attuati. Mancano le telecamere. «In questo ultimo perio- FESTIVAL DELLE CITTÀ IMPRESA AL DANTE Design e identità del Nord-Est L a terza edizione del Festival delle città impresa percorre la Provincia di Treviso. Tra Asolo, Montebelluna e Vittorio Veneto, il programma indaga le trasformazioni del territorio attraverso due temi strategici per lo sviluppo dei prossimi anni: “Il design come fattore competitivo” e “Nuovi luoghi e identità della metropoli Nord-Est”. Incontri, workshop e spettacoli proposti durante l’evento interpretano appieno il legame tra vita culturale e sviluppo dell’impresa. Promosso da Nordesteuropa.it e Corriere della Sera, il progetto coinvolge, oltre alla sezione trevigiana, centri urbani e città simbolo della vita culturale e imprenditoriale di Veneto, Trentino e Friuli Venezia Giulia, intorno al tema “La cultura ci fa ricchi”, in vista della candidatura del Nord-Est a capitale europea della cultura. Vittorio Veneto: Nuovi luoghi e identità della metropoli Nord-Est A Vittorio si discutono temi di ordine urbanistico, sociologico ed economico che coinvolgono il NordEst. Gli appuntamenti, realizzati anche con la collaborazione di Provincia di Treviso, Confcommercio e Unindustria Treviso, saranno ospitati al collegio Dante, e anticipati dal workshop “Architetture a bassa definizione per Vittorio Veneto e Possagno”. Promosso in collaborazione con Fondazione Buziol e Centro Studi Usine, il workshop vedrà impegnati per tutta la settimana studenti e professionisti fino ai 30 di età, i risul- IL PROGRAMMA COMPLETO su www.festivaldellecittaimpresa.com tati verranno presentati in una seduta pubblica. Tre sono i percorsi degli eventi aperti al pubblico. La sezione “Luoghi che cambiano” analizza i fenomeni urbani legati alle attività del commercio e dell’abitare dentro i confini della città storica, al ruolo delle aree industriali lungo i suoi bordi e della “mobilità dolce” nelle nuove cerniere di interscambio. La sezione “Grandi sfide a Nord-Est” ha il compito di delineare un primo volto unitario della metropoli in funzione delle grandi sfide infrastrutturali e culturali che la attendono. La sezione “Pensieri dal Mondo” propone la visione critica e diretta di alcuni dei maggiori protagonisti della scena architettonica internazionale e culturale. Alberto Abruzzese, Luigi Prestinenza Puglisi, Aldo Bonomi, Franco Zagari, Aldo Cibic e Gian Antonio Stella sono alcuni degli studiosi protagonisti degli incontri volti a delineare un nuovo volto urbano e sociale per il NordEst, re-immaginando i centri delle città e il tessuto connettivo. Il Paesaggio, costantemente in bilico tra essere risorsa disponibile e patrimonio da conservare, sarà invece fulcro del confronto tra tre figure di primissimo piano nel dibattito internazionale: Jordi Bellmunt, Joao Ferreira Nunes e Juan Manuel Palerm Salazar. La loro vi- sione critica si incrocerà con il punto di vista controcorrente di uno scrittore come Mauro Corona. Vi sarà spazio poi per sviscerare le tematiche della sostenibilità ambientale con Tomas Grohè, già coordinatore dei progetti per Iba Emscher Park (quest’anno Capitale europea della cultura), e della mobilità dolce con Willi Husler, esperto internazionale di trasporti. A completare il programma i dialoghi dedicati al L’assessore Mario Rosset do abbiamo avuto molto da fare, l’approvazione in giunta del bilancio ci ha portato via molte enerruolo dell’Architettura nella corsa allo sviluppo culturale del Nord-Est. Luca Molinari, prossimo curatore del padiglione Italia alla Biennale internazionale d’architettura di Venezia, traccerà un affresco dell’attuale città frammentata. Chiude il Festival un confronto sugli esiti architettonici che potrebbe avere l’assegnazione al Nord-Est della Capitale europea della cultura nel 2019, cui partecipano Matteo Gatto, direttore esecutivo di Expo di Milano 2015, lo studio Metrogramma di Milano (incaricato di realizzare il nuovo piano urbanistico della città) e lo studio 5+1 Associati (oggi impegnato nella realizzazione del nuovo palazzo del Cinema di Venezia). Il Premio Festival delle città impresa sarà assegnato alle realtà che si sono contraddistinte per la capacità di “generare cultura” attraverso scelte e percorsi innovativi. Una sezione speciale del riconoscimento sarà dedicata, per Vittorio Veneto, ai risultati meritevoli di progettisti, progetti e programmi in ambito urbanistico e architettonico. DOMENICA 18 ANCHE MORENO MORELLO PER LA FESTA DEI 30 ANNI DI IMPEGNO Silca per lo sport rent’anni nello sport. T Silca, la nota azienda vittoriese produttrice di duplicatrici di chiavi, da sempre investe nello sport, perché crede nel suo valore e nella sua importanza. E, in occasione del compimento dei trent’anni di questo impegno, ha deciso di mettere assieme non la classica cerimonia, ma addirittura un anno di eventi. Una serie di appuntamenti riservati ai dipendenti dell’azienda, e alcuni altri aperti all’esterno, al mondo dello sport locale. Nel primo incontro (in due momenti, aziendale e aperto a tutti) qualche settimana fa, si è ospitato il nutrizionista milanese Luca Speciani. Domenica 18 invece c’è il clou: una giornata di festa dedicata ai dipendenti Silca, agli atleti e agli allenatori (attuali ed ex) della Polisportiva Silca, ai loro familiari e agli appassionati, per celebrare tutti assieme questi 30 anni. All’interno dei cancelli dell’azienda è stato allestito uno stand, sotto il quale verrà inaugurata alle 11.30 una mostra dal titolo “Silca. 30 anni di atletica”. Dopo il pasta party per tutti gli ospiti, seguiranno una serie di intrattenimenti per adulti e bambi- gie», spiega l’assessore Mario Rosset, che anticipa delle novità in vista per Vittorio dal lato sicurezza. C’è infatti un finanziamento nazionale per la messa in funzione di reti di video-sorveglianza in alcuni comuni del Veneto, che però non coincidono con gli stessi comuni del bacino Tv3A. Al finanziamento di circa tre milioni di euro parteciperà anche Vittorio. «Non potevamo correre il rischio di sovrapporre le telecame- 25 re del Tv3A alle altre – continua l’assessore –; anche per questo motivo abbiamo preso un po’ di tempo. Capisco che gli altri siano impazienti, ma a breve termineremo». I punti che verranno video-sorvegliati a Vittorio saranno i centri storici di Ceneda e Serravalle, il centro città è invece già video-sorvegliato. La proroga per la conclusione del progetto Tv3A è stata così fissata dalla Regione per il 30 di agosto. ADG TRE MILIONI DI INVESTIMENTI Lavori in ospedale uattro cantieri aperti, Q con tre milioni di euro di investimento, per po- tenziare e ammodernare ulteriormente l’ospedale di Vittorio Veneto. Principale novità, l’installazione della nuova risonanza magnetica. Ma i lavori in corso permetteranno anche la creazione di una nuova piastra ambulatoriale, la realizzazione di una torre di ascensori per il trasporto dei pazienti in barella e il potenziamento del sistema antincendio. Risonanza magnetica È l’intervento di maggiore impatto per l’utenza. «Con una nuova risonanza magnetica, di potenza medioalta, saremo in grado di aumentare l’offerta, a fronte di una domanda crescente – sottolinea il direttore generale Angelo Lino Del Favero –. In più, l’installazione di quest’apparecchiatura consentirà di evitare gli spostamenti dei pazienti ricoverati a Vittorio, che attualmente vengono trasferiti per l’effettuazione delni, atleti e non. In particolare, ci saranno Moreno Morello, inviato speciale di Striscia la notizia, e poi il clown e giocoliere Josè e il mago Max. La giornata si concluderà verso le 16.30. «È una ricorrenza che riveste una grande importanza per Silca e che ben rappresenta i valori di impegno e continuità con cui l’azienda e la società sportiva hanno operato, ciascuna nel proprio ambito, nel territorio – afferma Roberto Gaspari, amministratore delegato di Silca Spa –. Da molti anni tutti gli interventi di sponsorizzazione di Silca sono volti interamente a favore dei più giovani e della loro crescita nei più alti valori dello sport. Riteniamo che, in modo silenzioso ma significativo, questo potrà contribuire un giorno anche al futuro del territorio». l’esame a Conegliano». Questi lavori dovrebbero essere ultimati entro luglio. Piastra ambulatoriale Sarà realizzata nell’ala A del quarto piano e permetterà di ospitare, in un’unica area, gli ambulatori dei reparti di Gastroenterologia, Pneumologia e, parzialmente, Otorinolaringoiatria. Per quanto riguarda Gastroenterologia, al quarto piano saranno portati gli ambulatori attualmente al primo piano, in cui vengono effettuate visite specialistiche, gastroscopie e colonscopie. Gli ambulatori a servizio della Pneumologia serviranno invece per visite specialistiche, spirometrie, broncoscopie, disassuefazione dal fumo. «L’utilizzo di spazi adeguati e di personale in comune – commenta Del Favero – migliorerà l’efficienza delle unità operative coinvolte e la qualità delle prestazioni erogate». Anche questi lavori dovrebbero essere ultimati entro luglio. Torre ascensori Realizzata a completamento del progetto del blocco operatorio, sarà dotata di tre montalettighe, di cui una utilizzabile anche in caso d’incendio, riservate esclusivamente al trasporto di pazienti dai reparti di degenza alle sale operatorie o ai servizi diagnostici e viceversa. La torre comprenderà anche una scala di sicurezza antincendio. Quest’opera permetterà di destinare almeno una delle attuali montalettighe ai visitatori, rendendo più agevole l’accesso ai reparti. L’investimento ammonta a 1.077.312 euro. L’ultimazione dei lavori è prevista entro fine anno. Polo tecnologico Verrà potenziato il sistema antincendio con la costruzione di due vasche di accumulo di acqua con relativo sistema di pompaggio e la realizzazione di una rete di distribuzione per gli idranti. L’investimento ammonta a 333.263 euro. 26 Dai nostri paesi Vittoriese 18 aprile 2010 MERCOLEDÌ 21 A MADONNA DELLA PACE-MENARÈ “CONOSCERE S. MARCO” CON DON GIORGIO MASCHIO n occasione dei festegIMarco, giamenti del patrono san la parrocchia Madonna della Pace-Menarè di Colle Umberto organizza per mercoledì 21 aprile, alle 20.30 in chiesa, un incontro dal titolo “Conoscere san Marco - il culto di san Marco a Venezia”. Don Giorgio Maschio, docente all’istituto Giustiniani di Venezia, presenterà la storia della salvezza attraverso i mosaici della basilica di San Marco. L’alternarsi di immagini, lettura e interventi musicali tratti dal repertorio gregoriano, proporranno un percorso spirituale e di meditazione con il quale vedere da vicino, attraverso i mosaici commentati, un compendio di alcune parti della storia della salvezza. Le letture saranno recitate da SEMPRE PIÙ PAESE DELLE FIABE Sarmede, due nuovi affreschi L a fondazione Mostra internazionale d’illustrazione per l’infanzia è in piena attività. Recentemente si è concluso il corso di illustrazione “Come si racconta con le immagini” tenuto dall’artista Svjetlan Junakovic. Tra le diverse iniziative promosse dalla Scuola internazionale d’illustrazione del Paese delle fiabe questa si è distinta per la presenza, tra i 22 corsisti, di quattro sudamericani, una russa e un rumeno. In particolare i due illustratori argentini di Buenos Aires si sono conosciuti proprio a Sarmede. Con loro anche un colombiano e un brasiliano. I quattro avevano preso parte alla Fiera del libro di Bologna e poi sono giunti fino in Veneto appositamente per il corso. Per chi arriva a Sarmede sporadicamente, ma so- prattutto per chi qui è di casa, da qualche giorno è possibile ammirare due nuovi dipinti. Su una parete esterna L’affresco di Calabrò e, sotto, quello di Cattarin della scuola materna di Rugolo è stato inaugurato, alla presenza di numerose autorità e dei bambini dell’asilo, un dipinto murale di Gabriele Cattarin, che rappresenta uno scorcio sull’antica comunità Giorgio Mies –. Non a casarmata. «È un regalare al- so è a forma di libro aperla comunità una pagina to e si incentra sulla visita della propria storia – ha di san Genesio, patriarca sottolineato il professor di Aquileia, alla chiesa di Così Eddi Canzian, sindaco di Sarmede: «Giorgio ha dedicato una parte della sua vita al bene sociale riuscendo ad essere nel contempo un marito, un padre e un nonno esemall’autunno scorso, dell’as- plare. A lui l’amministrasociazione intercomunale zione comunale dimostra Reduci e Combattenti. gratitudine in quanto eL’impegno del cavalier Za- sempio di grande civismo nette era indirizzato an- ed altruismo». che verso la Chiesa: per La sua filosofia era di vilungo tempo è stato mem- vere in pace, tranquillità e bro del consiglio affari e- serenità e per questo il suo conomici della parroc- saluto era “Conserveve in chia, era fra i principali bona salute e bona armopromotori della pesca di nia”: tanti andavano da lui beneficenza pro asilo e del a chiedere consiglio e meprogetto rivolto a monsi- diazione quando si trovavano in situazioni di lite. gnor Faè. Sabato sera ha saGiorgio Zanette lutato i suoi cari lascia la moglie dicendo che dove (con la quale a andava sarebbe novembre avrebstato bene e che be celebrato i 60 se da lì poteva faanni di matrimore qualcosa per nio), i figli Giogli altri l’avrebbe vanna, pediatra fatto. È mancato in Vittorio Venel’indomani mattito, e Vito, ingegnere a Belluno. Gregorio Zanette na alle 6. FU COMMERCIANTE E ASSESSORE A SARMEDE Addio Giorgio Zanette tornato al Padre alle È soglie dei 90 anni nelle prime ore di domenica 11 aprile Gregorio Zanette (conosciuto da sempre come Giorgio), figura storica di Sarmede. Per circa 50 anni ha gestito con la moglie Caterina Dazzi (promotrice de L’Azione) un negozio di generi alimentari a borgo Ranè a Montaner, dove viveva. Scendendo a Vittorio Veneto quotidianamente per la sua attività, era diventato un punto di riferimento anche per altri servizi ai compaesani. Era conosciuto in paese anche per il suo impegno da assessore (dal 1970 al 1975 per la Dc), e poi per essere stato capogruppo degli alpini di Montaner e, fino Mario Ballotta. Canteranno i solisti della scola gregoriana don Maschio “Aure Luce”: Dario Buoro, Giovanni Furlan, Leonardo Parcianiello, Renzo Toffoli. San Giorgio e San Cassiano nel XIV secolo». In esso sono presenti anche bimbi di colore. «Il dipinto – commenta il sindaco Canzian – sposa il passato con il presente, con una società multietnica, che guarda avanti senza perdere però di vista la propria identità locale, non come fenomeno di chiusura, ma di apertura consapevole delle proprie radici». «L’opera di Gabriele Cattarin – affermano gli assessori Gallo e Majer – si inserisce in un più ampio progetto che da anni il Comune porta avanti con la Fondazione Mostra, abbellire edifici del nostro territorio con “pezzi di storia del Paese delle fiabe”, evento che ha catapultato Sarmede in tutto il mondo». Sulla parete esterna di un edificio, a lato della storica filiale di Banca Prealpi a Montaner, è stato quindi inaugurato l’affresco realizzato dal noto artista Vico Calabrò: una presentazione ufficiale in grande stile, alla presenza di numerosi cittadini e dei vertici di Banca Prealpi, che da sempre sostiene e finanzia queste opere di arredo urbano all’insegna dell’arte. «Il tema dell’affresco, quello della celebre favola di Esopo la “Cicala e la formica” – ha detto il sindaco di Sarmede, Canzian – rappresenta una sorta di fotografia della comunità: il lavoro e il risparmio fanno parte del dna della gente di queste terre, abituata al duro lavoro anche in condizioni estreme, in gallerie, in dighe e talora anche in miniere, durante le quali si impara anche a dare il giusto valore al denaro e al risparmio, simbolo della nostra terra. Non a caso è proprio a Montaner che nel 1894 sorse una delle prime casse rurali ed artigiane della Regione». Il presidente di Banca Prealpi, Carlo Antiga, ha sottolineato quanto sia mai attuale oggi la figura della formica, che incarna il valore del risparmio, valore proprio anche delle banche di credito. «Proprio in questi tempi di grandi crisi economica e finanziaria siamo e resteremo accanto alle famiglie e alle imprese per traghettarle quanto ci sarà più possibile nel superamento di questi momenti di grande difficoltà». RP GDN BREVI VITTORIESE FREGONA: domenica 25 messa all’Agnelezza Come già da quasi 20 anni, ogni ultima domenica di aprile si celebra la messa alla Madonna dell’Agnelezza. Anche quest’anno, tempo permettendo, si rinnova la tradizione: l’appuntamento alla grotta sulle pendici del Pizzoc è per domenica 25 aprile alle 10.30. La messa sarà accompagnata dal coro del Cai di Vittorio Veneto. Per eventuali informazioni telefonare al parroco di Fregona (nella cui parrocchia si trova la grotta) allo 0438-585351. FREGONA: Mostra del Torchiato Viene inaugurata sabato 17 aprile alle 18.30 la 36ª Mostra del Torchiato di Fregona. Tra le novità il cambio di sede: le degustazioni del vino più fregonese che c’è non si svolgeranno al centro sociale bensì nel capannone allestito in piazza Cipriani presso la chiesa di Fregona. Inoltre la Pro loco di Fregona proporrà visite guidate alle grotte del Caglieron, giungendoci attraverso il sentiero del Pont de Fer: partiranno alle 9.30, 11.30, 15 e 17 di domenica 18 aprile, sabato 1 maggio e domenica 2 maggio e alle 15 e alle 17 di domenica 25 aprile. Protagonisti saranno anche i cavalli: domenica 18 dalle 10 alle 12 è organizzata una cavalcata sui sentieri del Torchiato, mentre nel pomeriggio dalle 14 alle 17 “Ragazzi a cavallo” in collaborazione con il circolo ippico San Mamante di Vittorio Veneto. Programma completo su www.prolocofregona.it. CAPPELLA: 4ª Fiera di primavera Si conclude nel fine settimana la quarta Fiera di primavera di Cappella Maggiore. Venerdì 16 e sabato 17 aprile sera cena e musica, sabato in centro al paese alle 9 l’apertura della fiera (con fiori e piante, artigianato locale, prodotti biologici e articoli da giardino). Alle 10 “a spasso con il pony” e concorso pittorico, mentre nel pomeriggio una passeggiata alla scoperta dei luoghi storici di Cappella (Castelletto e Mattarella), musica in piazza, premiazioni del concorso. Alle 19 nella sala A del centro sociale lo spettacolo “Drio la stela” del Collettivo di ricerca teatrale. In serata cena e musica. Giornata ecologica La “Giornata ecologica” intercomunale di sabato 10 aprile nei comuni di Fregona, Sarmede e Cappella ha permesso il recupero di un’abbondante raccolta di materiali abbandonati. «Anche in questa occasione – dichiara Giacomo De Luca, sindaco di Fregona, Comune capofila dell’operazione – si è registrato un abbandono importante di rifiuti. Ci vorrebbe sempre più gente disponibile da impiegare a difesa del territorio. Magari si potesse riuscire a dotare il territorio di telecamere in punti strategici per un controllo delle zone, in modo anche da far pagare chi compie questi scempi! Manca anche una radicata cultura di difesa dell’ambiente, che freni questi abbandoni». Oltre a giornali, bottiglie e lattine sono state rinvenute due ruote di camion, pezzi di eternit, persino una pedaliera della frizione e del freno per auto, nonché qualche animale morto in sacchetti di plastica ai bordi delle strade. I cittadini che hanno preso parte all’iniziativa si sono quindi ritrovati ad Osigo per condividere il pranzo preparato nei locali dell’associazione San Giorgio. CORDIGNANO: concerto di Cossi La Scuola di musica “Achille Felet” propone per sabato 17 aprile, alle 21, al teatro “E. Francesconi” di Cordignano, un concerto con uno dei giovani pianisti italiani più promettenti, il triestino Lorenzo Cossi, premiato in molti concorsi pianistici nazionali e internazionali. In programma musiche di Chopin e Schumann nel bicentenario dalla nascita. Per chiedere informazioni scrivere a [email protected]. Ingresso 7 euro, ridotto 3 euro. CORDIGNANO: incontro agricoltura Gli agricoltori di Cordignano sono invitati venerdì 16 aprile alle 20.30 al centro culturale Francesconi a un incontro curato dall’assessorato all’agricoltura. Fiorello Terzariol, tecnico consulente del Co.Di.Tv. tratterà il tema "Difesa fitosanitaria del vigneto: strategie più idonee per una corretta e razionale scelta dell’uso dei prodotti fitosanitari". Il direttore del Co.Di.Tv. Flavio Bortolato parlerà invece de "La difesa del reddito delle imprese agricole dalle avversità: novità contributive". COLLE UMBERTO: incontro per la salute Avis, Aido e Ail di Colle Umberto si sono messe insieme per promuovere una maggiore sensibilizzazione e diffusione della cultura della salute. Hanno quindi organizzato per venerdì 16 aprile alle 20.45 un incontro sul tema "Cefalea: sintomo o malattia? Mal di testa, un dolore che affligge molti. Conosciamolo meglio". L’appuntamento è presso la sala San Lawrenz del centro sociale di via Capitano. Interverrà la dottoressa Marianna Fortunato, specialista in neurologia. Dai nostri paesi Quartier del Piave 18 aprile 2010 COLBERTALDO: RIPRENDONO LE CELEBRAZIONI AL omenica 18 aprile, gente anche dai paesi viSANTUARIO D con la messa della sera, alle 19, il santuario Santa Maria delle Grazie riapre le sue porte per accogliere i fedeli e devoti, che numerosi accorrono per onorare la Madre del Signore Risorto. Fino a settembre si realizzeranno celebrazioni, incontri, momenti di festa, con la partecipazione di molta cini; già vari gruppi, anche di parrocchie lontane, si sono prenotati per trascorrere in questo luogo ameno, di preghiera e di silenzio, qualche ora, un pomeriggio di serenità e di meditazione. Ma, spesso, andando al santuario, ci si incontra anche con famiglie, i loro bambini, coppie, persone che si go- dono la bellezza e la tranquillità che qui si respira. Il santuario è inserito anche nel percorso ciclopedonale realizzato dal Comune di Vidor, e costituisce una tappa dove sostano coloro che vi partecipano; può diventare un’occasione per cogliere la presenza della Madonna e rivolgerle una preghiera, un saluto, un “grazie”! Tra gli incontri pastorali in programma c’è quello dei consigli par- SOLIGO / IL SERVIZIO COLLOCATO A CASA CARDANI Potenziato il Suem 118 P er far fronte all’incremento continuo di interventi l’Ulss 7 ha riorganizzato il servizio del Suem 118 che ha base a Soligo, potenziandolo notevolmente. Mentre, infatti, in precedenza era attiva un’ambulanza medicalizzata, vale a dire con il medico a bordo, dal 1. novembre 2009 sono operativi due mezzi: l’automedica (auto con infermiere e medico a bordo) e l’ambulanza, entrambi in servizio 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno. A effettuare il servizio con le nuove modalità sono le ditte Imet onlus (automedica) e Castelmonte onlus (ambulanza con autista e infermiere), che sono subentrate all’associazione temporanea d’imprese tra le ditte Sani.T e Tripepi. Presso la base di Soligo è attiva, in conven- SOLIGO: Casa Cardani, nuova sede del Suem zione con Ulss 7, anche un’ambulanza gestita dall’Esam (Emergenza Sanitaria Alta Marca), che opera nei giorni di venerdì (18.30-22.30), sabato (7.30-24) e domenica (00-22.30). La riorganizzazione dell’attività della base 118 di Soligo ha visto, oltre al potenziamento del servizio, anche il miglioramento della logistica con la collocazione definitiva a Casa Cardani. Nel giro di cinque anni gli interventi del Suem di Soligo sono aumentati del 23,3%, passando dai 1.511 del 2004 ai 1.864 dello scorso anno così suddivisi: codice rosso 197, codice giallo 1.044, codice verde 623. Il bacino d’utenza è costituito dai Comuni di Cison, Farra, Follina, Miane, Moriago, Pieve, Refrontolo e Sernaglia, per una popolazione complessiva di circa 40 mila abitanti. Agenda Quartier del Piave VENERDÌ 16 DOMENICA 18 LUNEDÌ 19 Alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “È complicato”. Alle 9 a Refrontolo partono la 28ª marcia del Refrontolo Passito Doc di 12 chilometri e la 22ª Caminada a coppie “Lui e Lei” di 7 chilometri. Organizza il Gruppo Marciatori in collaborazione con la Pro loco. Alle 17 a Villa Brandolini di Solighetto Concerto di Primavera con recital pianistico di Alessandro Villalva, giovane musicista coneglianese, ed esibizione di alcuni allievi del soprano Maria Dalla Pace della scuola di musica “Toti Dal Monte”. Al Molinetto della Croda prosegue fino al 25 aprile la personale di Elio Poloni “Le mie stagioni”. Orari: da mercoledì a sabato 1518.30, festivi 10-12 e 14.30-18.30. Alle 17.50 e alle 20.30 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “È complicato”. Alle 15 nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve di Soligo Luisa Cigagna presenta il pensiero e l’opera di Maria Montessori, autrice di un metodo educativo basato sul rispetto del bambino. Organizza l’Università degli Adulti. SABATO 17 Dalle 9.30 alle 11.30 al Centro di educazione ambientale “Media Piave” di Fontigo “I tesori del bosco”, racconti animati e laboratori creativi. Per bambini dai 3 ai 6 anni. Guidano Ines e Mirka. Organizza il Cea. Info e prenotazioni: Mirka 333.2747448. Alle 14 al parcheggio dello stadio di Pieve si ritrovano quanti desiderano partecipare all’escursione lungo la Via dell’Acqua di Cison. Guida Gianni Marciano. Organizza l’Univeristà adulti di Pieve. Alle 18.30 e alle 21 al cinema Careni di Pieve di Soligo proiezione del film “È complicato”. MERCOLEDÌ 21 Alle 15 nell’aula magna dell’istituto Casagrande di Pieve di Soligo ultima lezione di Bruno Andolfato su Galileo Galilei. Tema: “Le avventure e le disavventure di Galileo astronomo”. Organizza l’Università Adulti. SABATO 24 Alle 19 all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo concerto “Vieni a scoprire il calore e il ritmo della musica Gospel” organizzato da “Il Filò”. rocchiali dell’unità pastorale “Le Grazie”, che si terrà domenica 13 giugno, tutto il pomeriggio, e comprende le parrocchie di Moriago, Mosnigo, Vidor e Colbertaldo. Per la circostanza, la parrocchia ha in programma di chiudere la giornata con un concerto di musica andina, eseguita da un gruppo di giovani latinoamericani. Amici, vi aspettiamo in tanti al santuario Madon- SERNAGLIA “IL PAESE DELLA VERGOGNA” abato 17 aprile alle Smunicipio 20.45 nella sala del di Sernaglia va in scena lo spettacolo teatrale “Il paese della vergogna” di Daniele Biacchessi. L’ingiustizia è il filo conduttore dello spettacolo: Biacchessi racconta, con l’ausilio di immagini e musiche, storie dell’Italia repubblicana: le prove delle stragi nazifasciste di Sant’Anna di Stazzema e Marzabotto nascoste nel cosiddetto “armadio della vergogna”; i colpevoli mai individuati degli attentati di Piazza Fontana, Questura di Milano, Piazza della Loggia di Brescia, Treno Italicus, Rapido 904; gli occhi dei bambini nella sala d’aspetto di seconda classe della stazione di Bologna. E poi i delitti di mafia, da Peppino Impastato a Libero Grassi, da Giorgio Ambrosoli a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. L’evento è organizzato dal Comune e dalla biblioteca. na delle Grazie, per dire alla Madre di Gesù e nostra che ci proponiamo di 27 ascoltare il suo materno invito: «Fate tutto quello che (Gesù) vi dirà» (Gv 2, 5), per essere come la comunità dei primi cristiani, «assidui nella preghiera e nella frazione del Pane (l’Eucaristia) con Maria la Madre di Gesù» (Atti degli Apostoli). Don Antonio Moretto BREVI QUARTIER DEL PIAVE PIEVE: le opere di Zinelli Venerdì 16 dalle 15.30 alle 18.30 e sabato 17 aprile dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle 18 è aperta, all’istituto Casagrande di Pieve, la mostra “Oltre la follia. L’arte di Carlo Zinelli”. Visite guidate alle 8.30, 9.30, 10.30 e 17. Nel pomeriggio di sabato servizio di animazione per i bambini. A conclusione della mostra, promossa dall’Isis Casagrande, sabato 17 alle 20.45 all’auditorium della biblioteca di Pieve il Gruppo musicale di Costalta di Cadore presenta lo spettacolo “Distanze. Teatro-canzone tra arte e diversità”. Ingresso libero a tutti gli appuntamenti. PIEVE: salute in movimento Il movimento nella terza età e l’alimentazione nello sportivo sono gli argomenti delle due serate del ciclo “La salute in movimento” promosso dalla Nostra Famiglia insieme all’Ulss 7, al Comune di Pieve e alla Banca della Marca. Il primo incontro è in programma venerdì 16 aprile alle 17.30: Giuseppe Blasa, laureato in scienze motorie, illustrerà i benefici dell’attività fisica nella terza età. Venerdì 23 alle 20.30, invece, Roberto Mazzer, biologo nutrizionista, spiegherà come deve alimentarsi chi pratica attività sportive. Entrambi gli incontri nella sede della Nostra Famiglia di Pieve di Soligo. FARRA: il libro su Gregorio Nardi La Biblioteca Multimediale del Comune di Farra e il gruppo culturale CoLibri hanno organizzato la presentazione del libro “Memorie - Autobiografia di Gregorio Nardi” curato da Antonio Gallon. L’appuntamento è per venerdì 16 aprile alle 21 all’auditorium Santo Stefano di Farra di Soligo. Interverrà il prof. Lamberto Pillonetto e saranno proiettate foto d’epoca. FARRA: festa alla “Crose” Domenica 18 aprile a Farra di Soligo sulla sommità della collina della “Crose”, donata da Romana Tormena al Comune, si tiene la festa “Segni di Primavera” promossa da Legambiente, che ha in concessione questo luogo per tre anni, Gruppo Culturale Colibrì e Zikomo. Appuntamento alle 13.30 nella piazza di Farra per salire in compagnia sulla collina. Dai nostri paesi Vallata - Bellunese 18 aprile 2010 FOLLINA: INAUGURAZIONE MONUMENTO AGLI SLOVACCHI TARZO: IL LIBRO SU LUCIANI 29 BELLUNO: MEDAGLIA REVINE: SPETTACOLO SU CECCHINEL omenica 18 aprile al sacrario austroungarico di via iovedì 22 aprile, alle 20.30 nell’aula abato 17 aprile, alle 20.30 all’audienerdì 16 apriD G S V Altariol a Follina ha luogo la cerimonia di inaumagna dell’istituto comprensivo di torium delle scuole elementari di le, alle 16 al teagurazione del monumento commemorativo ai caduti Tarzo, verrà presenRevine, la compagnia teatrale Altinatro Comunale di slovacchi alla presenza di autorità civili e militari, delegazioni di Slovacchia, di Austria e di Slovenia, rappresentanti di Unuci, Alpini e associazioni d’arma locali. Accompagnerà la cerimonia la banda musicale di Follina. Sorvolerà la manifestazione lo Spad XIII, l’aereo di Francesco Baracca, di proprietà del Comune di Vas. L’orazione ufficiale sarà tenuta dall’ambasciatore plenipotenziario della Repubblica di Slovacchia in Italia Stanislav Vallo. Inizio alle 9.15 al monumento “Crode della storia”. tato dagli autori, monsignor Francesco Taffarel e Nicola Scopelliti, il libro “Luciani, la polvere del Signore”. Modera il giornalista del nostro settimanale Federico Citron. Organizza la Pro loco. FOLLINA / TERMINATO IL RESTAURO DEL DA MILANO Un affresco sorprendente S abato 17 aprile, alle 16.30 nell’abbazia di Follina, il Requiem op. 48 per soli, coro e orchestra di Gabriel Fauré, eseguito dal coro e dall’orchestra “In musica gaudium” di Oderzo, inaugura il restauro dell’affresco raffigurante la Madonna col Bambino opera di Francesco Da Milano. L’evento è promosso dalla parrocchia. I lavori di restauro dei due affreschi esistenti nella chiesa abbaziale di Follina – il Francesco da Milano, della parete destra di chi entra, e il San Tommaso d’Aquino con parte della sequenza del “Corpus Domini”, affresco rinvenuto sulla parete sinistra durante i lavori di ristrutturazione del 1919-1921, attribuito a un non individuato pittore, facilmente di tradizione veneta – si sono protratti a lungo, sia per studi particolari sullo stato generale degli affreschi sia per il modo di intervenire sull’adesione murale e il vario genere di colori adoperati dal pittore. Dopo l’approvazione della Soprintendenza di Venezia, i lavori sono stati affidati al- FOLLINA: “La Maternità divina di Maria” del Da Milano la scuola di restauro “Lareco” di Vittorio Veneto. I lavori hanno goduto di contributi della Banca Prealpi di Tarzo, della “Veneto Banca” di Montebelluna e dalla Comunità dei Servi di Maria. Ai sostenitori e agli operatori un grazie e vivissima gratitudine. L’affresco di Francesco da Milano – datato 1527 – esprime bellezza e chiarezza del tema assunto “La Maternità divina di Maria” ispirandosi, facilmente, alla secolare scultura della Madonna di Follina, la “Theo- tokos”. L’essenziale di questa icona è l’incarnazione di Gesù, orientando lo sguardo degli uomini verso Dio. L’affresco del Da Milano è una visione del Verbo di Dio fatto uomo, manifestazione stessa della grazia deificante dell’uomo. Nel Bambino Gesù appare chiaro il segno della circoncisione, egli, infatti, è Figlio del popolo d’Israele e della stirpe di Davide. Comunemente i testi di alcune note storiche presentano il dipinto come: “Madonna con il Bambino tra i santi”. Facilmente indi- te di Mogliano presenta il recital “Lungo la traccia, un viaggio pellegrinaggio sulle tracce di un emigrato negli Stati Uniti d’America” dedicato al poeta Luciano Cecchinel. viduabile è il Sant’Antonio abate, la cui iconografia ci è familiare; ai suoi piedi il devoto che ha commissionato il dipinto. Non così facile è la lettura del santo alla destra della Madonna e del Bambino. A questo santo hanno dato diversi nomi: o san Giuseppe, o san Giovanni. Se teniamo come punto da leggersi il tema della Divina Maternità di Maria, osservando bene tutti particolari della persona e leggendo i segni iconografici che completano la figura del santo, egli è da individuare in san Luca. È l’evangelista Luca infatti che ci tramanda l’infanzia di Gesù dall’Annunciazione al Battesimo. Nella Annunciazione riconosciamo l’incarnazione del Verbo di Dio e di conseguenza la Maternità di Maria, Madre di Dio e Madre dell’Uomo nuovo. Inoltre attorcigliata e pendente nella mano che regge il Vangelo è individuabile “la fascia della Maternità verginale” o “Cintura” che secondo un’antica tradizione di Maria Assunta in Cielo in Corpo e Anima, era conservata a Gerusalemme. Nel V secolo fu portata a Costantinopoli in un santuario mariano della città. Il Calendario bizantino la commemora il 31 agosto. L’iconografo che si eleva dalla considerazione della reliquia della “fascia verginale di Maria” proclama i dogmi dell’Incarnazione di Cristo e della Maternità divina di Maria e apre l’animo alla fiducia riposta dai cristiani nella protezione della Vergine, la Madre di Dio e dell’Uomo. Fra Ermenegildo Zordan BREVI BELLUNESE Sportello Energia Anche il Comune di Mel ha dato vita allo sportello informativo “PubblichEnergie” finalizzato a promuovere le energie rinnovabili e il risparmio energetico nelle abitazioni (incentivi economici, sgravi fiscali, aspetti tecnici, metodo dei Gruppo di acquisto solidale...). Lo sportello è aperto ogni lunedì dalle 9.30 alle 12. E il prossimo 16 maggio a Mel si terrà la seconda edizione della mostra- Belluno, alla presenza del ministro dell’Interno Roberto Maroni, si tiene la cerimonia di consegna delle medaglie d’oro al valor civile ai quattro eroi del Falco precipitato qualche mese fa. BREVI VALLATA MIANE: premio al Monte Cimon A distanza di tredici anni dal primo successo, il coro Monte Cimon di Miane ha ottenuto una nuova affermazione a Riva del Garda. I coristi diretti da Paolo Vian, dopo il primo posto a “In... canto sul Garda” ottenuto nel 1997 con l’allora maestro Rinaldo Padoin, tra il 28 e il 31 marzo si sono imposti all’undicesima edizione del concorso corale internazionale. TARZO: cineforum con dibattito Seconda edizione di “Cineforum Tarzo” a partire da venerdì 30 aprile. Attraverso quattro pellicole verrà indagato il tema “Ambiente come luogo di esperienza”. Ambiente inteso come spazio fisico, luogo di lavoro/studio, ma anche come “paesaggio” interiore. Primo film ad essere proiettato sarà “La morte sospesa” (2003), presentato e commentato dalla psicoterapeuta Antonia Faganello. Tutti gli appuntamenti cominciano alle 20.15 all’auditorium della scuola media di Tarzo. Organizzano Comune e Pro loco. TARZO: incontro giovani forania Venerdì 23 aprile, alle 20.30 a Tarzo, incontro di formazione per i giovani della forania della Vallata. CISON: dal 24 il CircoPaniko L’atmosfera richiama alla mente le immagini felliniane dei saltimbanchi e dei teatranti di strada. Ma non si tratta di vecchie guardie del circuito degli spettacoli di strada o di nostalgici circensi rimasti ancorati all’antica idea dello spettacolo con gli animali e con il presentatore in frack e cilindro. In comune a questa visione il CircoPaniko ha solo il concetto di tendone da circo come propria casa viaggiante. Sotto il tendone un luogo di aggregazione con la possibilità di libera espressione e confronto per tutti. Il tendone rosso-giallo-blu sarà per il periodo dal 24 aprile al 2 maggio un teatro, un palco da concerto, un luogo di scambio di esperienze di vita, una scuola di circo per i più piccoli, una mostra fotografica, un cinema di immagini indipendenti provenienti da tanti paesi del mondo dove il CircoPaniko coltiva la sua realtà. Agenda Vallata mercato MelEnergia sui temi dell’energia rinnovabile, dell’efficienza energetica e dell’architettura sostenibile. Conoscere la Terra del Fuoco Il viaggio di Mauro Del Borgo attraverso la Terra del Fuoco, tra Argentina e Cile, è il tema della seconda serata della rassegna “Viaggi, Immagini, Protagonisti 2010” in programma sabato 17 aprile alle 21 al palazzo delle Contesse di Mel. Le chiese scomparse dello Zumellese Giovedì 22 aprile, alle 18 in Seminario a Vittorio Veneto, per la rassegna “Curiosando in Archivio” la professoressa Miriam Curti presenta le chiese scomparse nella forania Zumellese. Reperti romani restaurati In occasione della XII Settimana della cultura, venerdì 23 aprile, alle 18 nella sala degli affreschi del municipio di Mel, verrà presentato il restauro dei reperti di età romana provenienti dal pozzo votivo in località Cioppa di Mel e recuperati grazie all’8x1000 dell’Irpef a diretta gestione statale. Interverranno Giovanna Gangemi, funzionaria della Soprintendenza, e Martino Serafini, autore del restauro. SABATO 17 Da oggi e fino al 2 maggio a Miane mostra del vino Prosecco promossa dalla Pro loco. Nell’ambito della mostra del vino di Miane, Vivibike propone due escursioni: una in bici di 25 chilometri (percorso: Miane, Follina, Cison, Revine-parco del Livelet, Cison, Follina, Premaor, Campea e Miane) e l’altra a piedi al Col de Pera in località San Michele passando per aree boschive e il paesaggio tipico dei vigneti (durata tre ore circa). Partenza alle 15 dalla sede della Pro loco. MARTEDÌ 20 Alle 20 nella struttura polivalente della Pro loco di Tarzo serata conclusiva della rassegna enogastronomica Le Stue di Tarzo. VENERDÌ 23 Da oggi a domenica 9 maggio festa dei Santi Giacomo e Filippo a Valmareno. Organizza la Pro loco. Farmacia di turno: Cesca, via Padre Anacleto Milani 15, Follina, telefono 0438-970227. 30 Dai nostri paesi Conegliano DOMENICA 18 FESTA CON E PER FAMIGLIE ITALIANE E STRANIERE 18 aprile 2010 NOSTRA FAMIGLIA: PASQUA COI BAMBINI DI S. ANDREA E SERRAVALLE omenica 18 aprile alle 9.30 nell’area ricreativo-sporolete preparare una feD tiva della parrocchia di San Martino festa per e con Vsta per Me? È stato famiglie italiane e straniere. In programma la prima edi- questo l’invito proposto a Roberto, don Andrea e alcune mamme, pronti a preparare la grande festa. Il primo giorno, lunedì, ha avuto come tema l’amicizia: ciascun bambino ha decorato un mattone che poi è diventato parte di una grande colonna che voleva dire: insieme si possono “costruire” cose importanti! Il secondo giorno, martedì, PER BAMBINI E RAGAZZI DEL CONEGLIANESE La variabilità dei dialetti, in Cina, è pari a quelle delle lingue romanze in Europa. Quindi per un cinese, imparare la lingua ufficiale del suo Paese, è in molti casi imparare un’altra lingua. Essa va studiata, e studiata sui banchi. La scuola di mandarino di Xia Mei Zhang e di Lin Jian Pin, l’altra insegnante, è impegnativa: tre ore il sabato pomeriggio e tre ore la domenica (con pausa-gioco in oratorio). Gli alunni, una trentina, hanno dai sei ai diciotto anni e sono divisi in due classi, a seconda del livello linguistico. Vengono da Conegliano e dall’hinterland. L’iniziativa è partita a settembre dell’anno scorso e durerà fino a giugno, come la scuola. Nel cassetto di Zhang c’è pure un altro sogno: insegnare l’italiano ai genitori dei ragazzi che imparano il cinese. «Se noi cinesi abbiamo difficoltà a integrarci è per via della lingua - sostiene -. Fare fatica a conversare, a esprimere pensieri, idee, è una barriera enorme che separa dall’altro». Gli italiani di domani sono anche quei bambini e ragazzi così disciplinati, con in mano un sussidiario vergato di segni incomprensibili, che ripetono una litania insolita, tra il vociare degli scout dell’oratorio di San Pio X, un sabato pomeriggio di primavera. Francesca Nicastro zione di “Calcio mondiale”, torneo di calcio a 5 (inizio alle 10), esibizione di badminton, giochi e animazione. L’iniziativa, che rientra nel “Progetto Puzzle, è sostenuta da parrocchie (Parè, San Pio X, MdG e SS. Martino e Rosa) e associazioni allo scopo di coinvolgere le famiglie straniere, avvicinarle alla comunità locale e costituire una rete di famiglie italiane e straniere. L’organizzazione è affidata alle associazioni Ancora e Amici Sportivi San Martino, e al Circolo Noi di Conegliano. In caso di maltempo la manifestazione verrà rinviata al 25 aprile. bambini e ragazzi della Nostra Famiglia di Conegliano, per vivere in modo speciale la Settimana Santa del 2010. Hanno condiviso con loro l’esperienza alcuni bambini delle parrocchie di Sant’Andrea e Serravalle che, ogni mattina, arrivavano accompagnati da don Cinesi a scuola di mandarino T ra loro parlano in italiano, il cinese è una seconda lingua. Tanto che, per impararlo, devono andare a scuola. A sentirli chiacchierare, non si hanno dubbi: questi bambini, questi ragazzi dalla pelle dorata, i capelli nerissimi sono già italiani. Già veneti. È sabato pomeriggio. Da due aule al primo piano dell’oratorio di San Pio X, una litania insolita si fa strada tra il vociare degli scout che sale dal campo da gioco: sono altri bambini, altri ragazzi, che non stanno giocando ma ripetono a voce alta le parole di una giovane donna, nella lingua ufficiale della repubblica popolare cinese, il mandarino. L’idea di insegnare il cinese ai cinesi G2, quelli di seconda generazioni nati in Italia o che vi sono arrivati piccolissimi, è venuta a Xiao Mei Zhang, mediatrice culturale. Con l’intento di mettere un fre- Xiao Mei Zhang mediatrice culturale no a un fenomeno doloroso: il rimpatrio forzato dei figli degli immigrati cinesi, imposto dagli stessi genitori, per non far perdere loro lingua e tradizioni. Una piaga che - secondo Zhang - provoca traumi profondi nei bambini, costretti per anni, due-tre o anche più, a vivere separati da mamma e papà. Ma anche a interrompere il processo di integrazione nel Paese d’adozione. «Tanti nostri bambini e ragazzi - conferma Zhang - sono segnalati ai Servizi sociali per problemi di apprendimento. Le loro difficoltà nascono dalla se- parazione. Al ritorno dalla Cina, dove hanno vissuto per anni con i nonni o altri parenti e studiato, fanno più fatica a reinserirsi a scuola e in società, e gli stessi genitori non riescono più a gestirli». Andando in Cina hanno imparato la lingua e le tradizioni degli avi, ma hanno perso anni di affetto e di occasioni di crescita nel Paese dove, in molti casi, sono destinati a rimanere. Così la pensa Xiao Mei Zhang, la quale, grazie alla sensibilità della parrocchia che ha messo a disposizione i locali, è riuscita a realizzare il suo sogno: insegnare ai connazionali G2 il mandarino e gli usi e costumi della loro terra d’origine. «I genitori non sono in grado di trasmettere il cinese ufficiale, perché parlano i dialetti regionali spiega Zhang -. Né tanto meno riescono a insegnare la grammatica o a scrivere e a leggere gli ideogrammi». è stato il giorno della gioia: ognuno ha potuto esprimere la sua felicità e allegria con fantasia e colori, costruendo un bellissimo fiore, che ha trovato posto davanti all’altare. Il terzo giorno, mercoledì, giorno del pane, ogni bimbo ha portato un chicco di grano e un acino d’uva che, “schiacciati” insieme, si sono trasformati nel pane e nel vino che l’indomani , a loro volta, sono diventati Gesù, nella celebrazione dell’Eucarestia. Bello vedere e stupirsi di come le mani dei bambini di Vittorio Veneto sono diventate le mani anche dei bambini che fanno più fatica a svolgere le attività in autonomia, per costruire amicizia, regalarsi gioia, condividere il pane. È stato un modo davvero ricco e coinvolgente di vivere la Pasqua, in una dimensione di accoglienza e generosità che è divenuta dono per tutti! BREVI CONEGLIANO In bici sui luoghi del Cima Domenica 18 aprile alle 9 parte la gita di Liberalabici con destinazione i luoghi e i paesaggi del Cima. Info: Edi 0438-581840 - [email protected] - www.liberalabici.it - email: info@liberalabici. 30 anni di sport con Silca L’azienda vittoriese festeggia i 30 anni di impegno nello sport domenica 18 invitando a una festa tutti gli ex atleti (tra cui quelli della storica Polisportiva Silca Ogliano) con le loro famiglie. Il programma a pag. 25 Analisi del voto regionale “Le Regionali 2010: consenso, dissenso, partecipazione, cosa comunicano le scelte degli elettori. Quali iniziative?”. È questo il tema dell’incontro-dibattito promosso dal gruppo consiliare del PdL di Conegliano. Insieme al politologo Paolo Feltrin ne discuteranno politici, giornalisti, rappresentanti del mondo del volontariato e dell’imprenditoria. Lunedì 19 aprile alle 20.30 nella sala convegni della Dama Castellana (ex caserma San Marco in viale Spellanzon). Ragazzi e disturbi alimentari “Immagine corporea e disturbi del comportamento alimentare. Quanto c’entrano i media?” è il tema che andrà a sviluppare la psicoterapeuta Chiara Covri giovedì 22 aprile nel terzultimo incontro del percorso per genitori di ragazzi adolescenti “Apeiron”. Alle 20.30 nell’aula magna della Nostra Famiglia. CAMPOLONGO: addio a Iolanda A un giorno dal compimento del centesimo anno di età è mancata, a Campolongo, Iolanda Bignotti ved. Collot. Originaria di San Pietro di Feletto, a 7 anni è rimasta orfana di guerra. Dopo il matrimonio si è trasferita a Campolongo con il marito. Dalla loro unione sono nati 5 figli. Donna serena e generosa, è arrivata lucida alla soglia dei cento anni. Agenda Conegliano VENERDÌ 16 Inizia oggi e prosegue fino a domenica 2 maggio la Festa paesana a Costa. Alle 15, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, conferenza “Cielo di primavera/estate” per il corso di astronomia all’Università adulti e anziani. Alle 20.30, a palazzo Sarcinelli, piccolo concerto del Corocastel all’interno della mostra dedicata a Cima da Conegliano. Alle 21, nella sala di piazzale San Martino, Liberalabici organizza una serata sull’arte, alla riscoperta del Cima. SABATO 17 Fino al 25 aprile palazzo Da Collo ospita la mostra “Surrealismo prospettico”, organizzata dal gruppo pittori “Caffè al teatro” per festeggiare il decimo anno della fondazione. Orari apertura: sabato 16-20, domenica 10.30-12 e 16-20. Fino al 2 giugno nella sala lettura di piazzale Fratelli Zoppas sono esposti i disegni degli alunni delle scuole elementari e medie che hanno partecipato al concorso “Un disegno per G. B. Cima”. Dalle 14.30 alle 18 al centro diurno anziani pomeriggio musicale con ballo. Dalle 15 alle 18, allo stadio comunale Soldan, Meeting interregionale di atletica leggera per disabili Trofeo città di Conegliano. Dalle 15.30 alle 18.30, alla biblioteca dei ragazzi di Ogliano, gruppo di lettura Voci in viaggio e Arci organizzano la lettura animata della favola “In una notte di temporale”, con laboratorio per ragazzi. Ingresso libero. Alle 18, all’oratorio Santa Caterina, “La Parola del sabato sera”. DOMENICA 18 Dalle 8.30 alle 13 al laghetto di Pradella Civran gara di pesca di solidarietà. Organizza l’Associazione di volontariato Sergio Piccin. Alle 9 partenza dalle piscine comunali della gita in bicicletta “Liberal’arte 2010. Luoghi e paesaggi del Cima”. Organizza Liberalabici. Alle 15.30, allo stadio comunale di rugby, per il campionato di rugby serie C, girone Elite, Conegliano-Frassinelle. Ingresso: 5 euro. Alle 16, in piazza Cima, Disfida tra nobili et cavalieri, corteo in costume rinascimentale. Alle 16.30 entrata del corteo in piazza Cima, breve esibizione di tamburi e sbandieratori e dei Cambattenti del Bucranio. Alle 17.10 inizia la partita di calcio a cinque. Alle 17.25 rien- trano gli sbandieratori e i tamburini, arriva il Mago del Sole, vengono letti i tarocchi per prevedere il futuro della città. Al termine della partita, premiazioni delle squadre e dei quartieri e ultime esibizioni. Ingresso libero. LUNEDÌ 19 Alle 16.10, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, si parla di “Islam e fondamentalismo” al corso di cultura islamica dell’Università adulti e anziani. MARTEDÌ 20 Alle 19, agli impianti sportivi di Campolongo, prima partita del Memorial Luigi Cremonese, torneo amatoriale di calcio. Alle 20.30 seconda partita. Fino a venerdì 23. Alle 20.30, nell’aula magna dell’istituto Marco Fanno, per “Lezioni aperte... 2010” interviene il professor Umberto Roma, dell’Università di Padova, su “Le ragioni del diritto”. Ingresso libero. Alle 20.30, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, tavolo tematico su “Mobilità e trasporti” ed “Energie” per i Tavoli del forum civico di Agenda 21. Ingresso libero. MERCOLEDÌ 21 Alle 16.10, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, al corso di storia dell’arte dell’Università degli adulti e anziani si parla di “I ritratti di Tiziano”. Alle 20.30, nella sala conferenze in piazzale Fratelli Zoppas, incontro di approfondimento “Scoprire le nostre radici identitarie attraverso l’arte”. Relatrice Cristina Vendrame. Organizza il centro culturale Crescere. Quota di iscrizione in qualità di socio ordinario 15 euro. GIOVEDÌ 22 Alle 17, nella sala conferenze di piazzale Fratelli Zoppas, per gli Incontri culturali 2009/2010 presentazione del libro “Ciò che chiamiamo fiore”, liriche di Federico Rossignoli, il quale esegue anche degli intermezzi musicali. Ingresso libero. Alle 18.30, nell’aula magna dell’ex convento di San Francesco, Luciano Caniato tratta di “Cima nella neve. Una biografia?”. Un omaggio al Cima di Italia Nostra. Alle 21, all’auditorium Dina Orsi, spettacolo teatrale del liceo Marconi “Il pollo”, adattamento da “Il tacchino” di G. Feydeau. Ingresso libero. Farmacia di turno: Losego, via Cavallotti 11, telefono 0438-22375. Dai nostri paesi Coneglianese 18 aprile 2010 S. POLO: GIOCHI E MUSICA PER LA FESTA DEL LIBRO S. LUCIA: IN PULMANN IN CINA S. LUCIA: CASELLO AVANTI 31 COLLALTO: FESTA PATRONO ostra-mercato del libro dal 16 al 25 aprile nei associazione culturale “Il filo a Commissione Via del miniesteggiamenti di San Giorgio al M L ’ L locali al piano terra del condominio di piazza d’Arianna” di S. Lucia di Piave ostero dell’Ambiente ha delibe- Fvia a Collalto da venerdì 16 apriPadre Marco D’Aviano a San Polo di Piave su iniziaspita venerdì 16 aprile alle 20.30 i rarato che per la realizzazione del le su iniziativa dei Festeggiamenti tiva della biblioteca comunale in collaborazione con il Centro Biblioteche di Villorba (orari: feriali 15-19, festivi 9-12.30 e 15-19). Tutti i volumi sono scontati del 25%. Domenica 18 è in programma la Festa del Libro dalle 15 alle 18.30 nella piazza Marco D’Aviano con letture animate, laboratori di maschere e tatuaggi, baby dance, e la compagnia Musica Globale di Quinto di Treviso. La partecipazione alla festa è gratuita. In caso di pioggia la manifestazione si tiene nella scuola media. gazzi che hanno ripercorso, in pullman, la via della seta sulle orme di Marco Polo con lo scopo di far conoscere prodotti e tradizioni della nostra regione nelle città toccate nel lungo viaggio. La presentazione si tiene nella sala riunioni del centro sociale “Messina”, adiacente alla nuova biblioteca comunale, con ingresso libero. tratta di un piacevole giro in bicicletta non competitivo, adatto a tutti, da percorrere lungo strade asfaltate tra vigneti e la campagna della zona. Due le soste previste come punti di ristoro, precisamente in due cantine che accoglieranno i ciclisti con buon cibo e bevande. La partenza è prevista alle 9.30 da Piazza degli acquedotti romani a San Giorgio. Ci si può iscrivere direttamente al punto di ritrovo e la quota di adesione è di otto euro a persona. In caso di pioggia la manifestazione verrà rinviata. Sempre ai fini della raccolta fondi per il restauro e la conoscenza della chiesa, è in fase di realizzazione la nuova guida che ne illustra la storia e le particolarità. Dopo alcuni anni dall’esaurimento della precedente edizione, che si presentava come un opuscolo, il Gruppo per San Giorgio ha lavorato alla revisione con aggiornamenti derivanti da alcune delle ultime ricerche sul comprensorio di San Polo e dintorni. Per procedere con la ristampa mancano però degli sponsor che possano aiutare a sostenere i costi richiesti da una pubblicazione di questo tipo. Insieme alla nuova guida, il comitato sta preparando un filmato per illustrare la storia della chiesa, del suo territorio e degli affreschi, con un esperto che negli ultimi 5 minuti spiega il senso delle raffigurazioni pittoriche. Alla chiesa è dedicato anche un sito internet ufficiale dove trovare informazioni, foto, contatti ed iniziative: www.chiesadisangiorgio.com. Chiunque volesse sostenere il restauro dell’antica chiesa di San Giorgio può fare una donazione sul conto corrente numero 63072094 intestato a Parrocchia conversione di San Paolo, causale: pro restauro chiesa di San Giorgio. Giulia Spagnol formati dagli educatori dell’Aipd, i ragazzi vengono lasciati liberi di svolgere le proprie attività da soli, organizzandosi i vari compiti e sentendosi protagonisti del proprio Ra- boso e oggi anche di Acquavita. La bottiglia n° 1 della vendemmia 2009 è stata consegnata al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. S.POLO: MESSA, PEDALATA, GUIDA TURISTICA, DOCUMENTARIO S. Giorgio tante iniziative I n occasione dei festeggiamenti per la ricorrenza di San Giorgio (23 aprile), l’omonima chiesetta a San Polo di Piave si prepara a diventare il centro di diverse iniziative organizzate dal Gruppo per San Giorgio in collaborazione con altre associazioni locali. La chiesetta è da sempre luogo di ritrovo per la comunità locale e oggetto di particolare attenzione sotto il profilo storico-artistico. Di antiche origini medievali, è impreziosita al suo interno da pregevoli affreschi che la rendono un esempio unico nel suo genere, ma che necessita di una costante manutenzione e di accurati restauri per poter conservare il suo splendore. Ed è anche per raccogliere fondi destinati alla cura di questo patrimonio artistico che vengono organizzate varie attività. Venerdì 23 aprile è prevista una messa in occasione dell’“antico” patrono della chiesetta. Antico perché in realtà dall’undici novembre del 1741 il patrono è diventato San Martino, ma quello originale resta inscindibilmente legato alla storia della chiesa e per questo non viene dimenticato. In antichità gli affreschi che trattavano i capitoli della storia di San Giorgio erano quattro, oggi purtroppo ne sono rimasti solo due. A detta di diversi esperti sembra che quelli eliminati potessero raffigurare l’uccisione del drago, che nell’ottica settecentesca rappresentava un’immagine troppo violenta. Inoltre lo spazio a disposizione per le funzioni stava diventando insufficiente ed è probabile che uno dei diversi ampliamenti possa essere stato la causa della perdita di questi capolavori. Un’altra iniziativa in programma è l’undicesima edizione della “Pedalata in compagnia” che si terrà domenica 2 maggio. Si I RAGAZZI GLI HANNO FATTO DONO DI UNA BOTTIGLIA DI RABOSO Napolitano con i down ra gli espositori del ViT nitaly di Verona anche i ragazzi della sezione trevigiana dell’Associazione Italiana Persone Down che hanno proposto, insieme all’ormai “classico” Raboso della Solidarietà, la grappa Acquavita prodotta con le vinacce di uva rabosa. Sono ormai cinque anni che bambini e ragazzi down sono coinvolti in un percorso educativo che parte a ottobre, con la vendemmia in autonomia nel vigneto delle Cantine Cecchetto di Tezze, prosegue con la spremitura dell’uva con metodi artigianali, quindi c’è la decorazione a mano, la firma e la numerazione di ogni singola etichetta durante il periodo invernale, per arrivare ad aprile all’imbottigliamento e alla finitura della bottiglia. Dopo esser stati nuovo casello della A27 a Santa Lucia di Piave non è necessaria la Valutazione di impatto ambientale (Via). SAN POLO: la chiesa di San Giorgio Collalto. Sabato 17 aprile alle 18 c’è l’inaugurazione della mostra personale della pittrice Anna Riva e alle 21 la serata danzante. Naturalmente la cucina della festa funzionerà a pieno ritmo. Domenica 18 aprile alle 12 spiedo. Tutte le sere dal 16 aprile al 2 maggio sono aperti il chiosco e le cucine. Tutte le notizie su www.collalto.info. BREVI LA COLONNA VAZZOLA: l’addio a Faliero È morto a soli 59 anni Giuseppe Faliero, per 32 anni vigile urbano a Vazzola. Dal 2004 era in pensione. Lascia la moglie e i due figli. VAZZOLA: il vicequestore e i rischi dei comportamenti giovanili Il vicequestore Riccardo Tumminia è ospite dell’amministrazione comunale di Vazzola per il secondo incontro dedicato all’emergenza educativa. Giovedì 22 aprile alle 20.30 nell’aula magna della scuola media del capoluogo Tumminia si soffermerà sui comportamenti a rischio tra i giovani: alcool, droghe, tecnologie, violenza. S. LUCIA: corso per genitori Dopo i corsi per genitori di bambini 0-3 anni, 3-6 anni e 6-11 anni, giovedì 22 aprile alle 20.30 al centro sociale “Messina” di Santa Lucia di Piave prenderanno il via gli incontri per genitori di ragazzi delle scuole medie e superiori. Sonia Marcon, psicologa dell’età evolutiva, approfondirà le problematiche della vita affettiva e dei conflitti familiari. S. LUCIA: Favotto spiega il Cima in preparazione alla visita della mostra Giovedì 22 aprile alle 20.30 nella biblioteca di Santa Lucia di Piave il prof. Sergio Favotto terrà una conferenza sul tema: “Cima, poeta del paesaggio”. Seguirà, il 24 aprile, una visita guidata alla mostra del Cima a Palazzo Sarcinelli (ingresso 11 euro). Per info: 0438-466180. Organizzano Comune e Università delle Tre Età. SAN POLO: libro di Rossetto Sabato 17 aprile alle 17 nella sala conferenze della biblioteca comunale di San Polo di Piave Simone Menegaldo, vicepresidente della Commissione scientifica della “Biblioteca del Piave”, presenta il libro “I contrabbandieri della Serenissima sulle tracce del sale” di Rossana Vitale e Sante Rossetto. Organizza la Biblioteca del Piave. SUSEGANA: serata sull’acqua “Acqua bene comune, le sfide per una nuova cultura dell’acqua” è il tema del convegno in programma venerdì 16 aprile alle 20.45 nell’aula consiliare del municipio di Susegana. Relatori: Eriberto Eulisse, direttore del Centro Civiltà dell’Acqua, e Roberto Fier, consulente ambientale. Organizza il Comune. PONTE: le richieste di aiuto dei giovani Mercoledì 21 aprile secondo e ultimo incontro promosso dall’amministrazione di Susegana e dal consiglio pastorale di Ponte della Priula per analizzare la realtà giovanile e far conoscere le “forze” educative che operano nel territorio comunale, in particolare nel campo della prevenzione all’abuso di alcool e droghe. Alle 20.30 all’oratorio di Ponte della Priula Giuseppe Milan, docente di pedagogia interculturale all’Università di Padova, rifletterà sul tema: “Come interpretare le richieste d’aiuto? MARENO: El moroso de la nona Anche il neogovernatore del Veneto Luca Zaia ha brindato con i ragazzi Con la commedia di Giacinto Gallina “El moroso de la nona” terminerà, venerdì 23 aprile, la rassegna teatrale “Su il sipario” promossa da Comune e Università Adulti di Mareno. L’opera verrà proposta dalla compagnia Treviso Teatro venerdì 23 aprile alle 21 al centro sociale di Mareno. Ingresso 7 euro. 32 Dai nostri paesi Coneglianese 18 aprile 2010 DOMENICA 18 AD ALBINA. DURANTE LA MESSA INAUGURAZIONE DI UN NUOVO AFFRESCO Festa con d. Severino lbina vuole manifestaA re concretamente la propria vicinanza a don Severino Vidotto, anche ora che è ospite della casa di riposo di Santa Lucia di Piave, dopo essere stato a lungo parroco della parrocchia in comune di Gaiarine. E lo fa in grande stile domenica 18 aprile con un intenso programma: alle 10 messa celebrata da don Severino con inaugurazione del dipinto dell’Ultima Cena realizzato da Giancarlo Butti- Don Severino Vidotto gnol di Orsago. Segue il pranzo nella grande struttura della parrocchia: sarà CARITAS FORANIALE, INCONTRO CON IL VESCOVO I 60 volontari raccontano I sessanta volontari che fanno vivere il Centro di Ascolto della Caritas della forania Pontebbana si sono presentati al Vescovo. Ne è uscito un interessante scambio nel quale sono state illustrate nel dettaglio tutte le attività che vengono svolte nella sede di Casa Speranza di Codognè. Ad invitare ad Orsago monsignor Corrado Pizziolo per una serata con gli operatori delle parrocchie dei comuni di Codognè, Godega di Sant’Urbano, Gaiarine, San Fior e Orsago è stato il direttore della Caritas diocesana, monsignor Ferruccio Sant. L’intento è quello di far incontrare il Vescovo, presidente della Caritas, con tutti i membri dei 13 Centri di Ascolto sparsi nelle varie foranie, essendo il 2010 l’anno che l’Unione Europea dedica alla “Lotta alla povertà e all’esclusione sociale”. «Si rivolgono al Centro di Casa Speranza famiglie per la maggioranza marocchine, albanesi, nigeriane- ha illustrato Rita-. Nell’ultimo periodo è cresciuto il numero degli Italiani. Altri nuclei sono se- ORSAGO: l’incontro dei volontari Caritas con il Vescovo guiti dai volontari nelle singole parrocchie in quanto, per pudore, non si recano al Centro». «Se nel passato la richiesta maggiore era indirizzata al vestiario - ha precisato Stefania - con l’arrivo della crisi sono ora più gettonati i generi alimentari». «Prepariamo 25 borse circa di alimentari ogni quindici giorni- ha spiegato Natalino-. La metà viene consegnata a famiglie italiane. La raccolta del cibo viene effettuata nelle varie parrocchie in periodi prestabiliti, coinvolgendo anche i ragazzi del catechismo». Funziona molto bene, inoltre, la rete che si è venuta a creare nel territorio e in particolare con le as- sistenti sociali dei diversi Comuni per raccogliere eventuali segnalazioni di persone in difficoltà o verificare l’effettivo bisogno delle stesse. Da qualche anno è stato poi istituito il servizio di trasporto. «Siamo in sette e accompagniamo anziani soli in ospedale per terapie e visite, bimbi al doposcuola e alla Nostra Famiglia- ha confermato Annamaria-. Facciamo sempre riferimento all’Ufficio assistenza del Comune». Anche in un settore delicato come quello delle badanti c’è chi si dà da fare. Wanda si occupa di aiutare le famiglie che hanno bisogno di un sostegno in questo senso, trovando e seguendo le badanti. In al- l’occasione per scambiare un saluto e una parola con don Severino, che sicuramente gradirà incontrare i suoi parrocchiani. “Don Severino è entrato a far parte di tutte le famiglie del paese- sottolinea il consiglio pastorale di Albina-. Con la sua presenza e le sue parole ha portato sostegno e consolazione dove c’era necessità e, Dio solo sa, quanto serve una presenza amica e disinteressata nei momenti più difficili. Non sempre tutto è stato idilliaco: ci sono stati confronti, divergenze di idee, arrabbiature, ma don Severino alla fine, in modo disarmante, ci ha sempre detto con fare umile: Perdonatemi se ho sbagliato!”. La festa è anche occasione per ringraziare Angelo per il suo servizio ininterrotto per oltre 50 anni a favore della chiesa parrocchiale, e il “maestro” che cura la liturgia (e non vuole mai essere menzionato). cune parrocchie viene concesso alle signore, per lo più rumeno e ucraine, l’utilizzo di una stanza in cui ritrovarsi, o vengono organizzati momenti di incontro e anche di preghiera ecumenica. Operativa è la commissione del Fondo straordinario di Solidarietà che ha vagliato finora 19 casi dei quali sei sono stati subito scartati. Dieci richieste sono state accolte, due respinte e una è in attesa di risposta. Significativa la nazionalità di coloro che hanno perso il lavoro, un Senegalese, un Albanese, due Marocchini, due Macedoni, due Nigeriani, due provenienti dal Bangladesh e tre Italiani. Favorevolmente colpito dalla vivacità del gruppo e dall’esito delle iniziative, il Vescovo ha ricordato ai volontari quattro parole chiave alle quali devono sempre far riferimento: formazione, motivazione, rispetto e umiltà. Formazione che va attuata sia per quanto concerne la metodologia sia in riferimento alla motivazione. «La motivazione - ha detto il Vescovo - riguarda il nostro agire in nome di Gesù Cristo, il nostro vivere la carità diventa così una risorsa straordinaria che viene da Dio». Prima di tutto le realtà foraniali sono Centro di Ascolto, e non di aiuto. Un ascolto, ha sottolineato monsignor Pizziolo, che è strettamente legato all’accoglienza e al rispetto dell’altro. Infine l’umiltà che porta il cristiano a lavorare senza presunzioni dando il meglio di sé. Gerda De Nardi BREVI PONTEBBANA GAIARINE: CONTRIBUTO a Regione, nell’ambito L di un programma di finanziamento di interventi di media entità delle amministrazioni comunali, ha stanziato 281.600 euro a favore del Comune di Gaiarine per la nuova realizzazione e in parte il rifacimento di alcune linee della pubblica illuminazione nelle vie Bruna, Palù e Per Gaiarine. CODOGNÈ: concerto per la vita Venerdì 16 aprile, alle 20.45 nella sala conferenze della biblioteca comunale di Codognè, il “Concerto per la vita” termina il ciclo di incontri “Obiettivo Salute - Come mantenere una vita sana”. Leo Miglioranza propone brani tratti dall’opera musicale in dialetto “’Ndemo xente”. Il ricavato della serata sarà devoluto all’associazione Renzo e Pia Fiorot. Iniziativa promossa dal Comune e curata dall’associazione culturale Mai_. CASTELLO: lucciolata Sabato 17 aprile, alle 20.30, dalla canonica di Castello Roganzuolo parte la lucciolata di beneficenza a cura dell’Associazione Anziani. Domenica 18, dalle 8, raccolta sangue promossa dall’Avis presso la sede dell’associazione Fiorot. BAVER: visita guidata Domenica 18 aprile, alle 14.30, visita guidata alla chiesa di San Biagio di Baver. L’iniziativa si ripete fino all’estate ogni terza domenica del mese a cura dell’associazione culturale “Borgo Baver”. ORSAGO: lo sbarco sulla luna Il circolo culturale Don Giuseppe Zago di Orsago organizza un incontro sulla sbarco sulla Luna a 40 anni dall’evento. Ne parlerà Michele Notarangelo martedì 20 aprile, alle 15, al cinema Cristallo. GAIARINE: lucciolata La sera di sabato 17 aprile dal centro delle quattro frazioni del Comune di Gaiarine parte la Lucciolata promossa da amministrazione comunale, Avis e le associazioni del Comune. L’arrivo è fissato alla palestra della scuola media di Calderano dove i bambini delle tre scuole materne del Comune eseguiranno alcuni canti. Iscrizione con offerta libera. Il ricavato della manifestazione sarà destinato alla gestione della Casa Via di Natale del Cro di Aviano. GAIARINE: “Acchiappa Storie” Il Comitato Biblioteca di Gaiarine organizza “Acchiappa Storie”, tre letture animate per bambini delle scuole elementari. Le letture si tengono a Villa Altan di Campomolino sabato 17, sabato 24 e venerdì 30 aprile dalle 15.30 alle 16.45. GAIARINE: adolescenti e cellulare S. PIETRO: L’ORTO DIDATTICO ALLA SCUOLA MEDIA ragole, insalata, salvia e F rosmarino: sono le prime piantine che cresceranno nell’orto didattico della scuola media “Grava” di Rua di Feletto, inaugurato sabato 10 alla presenza di una rappresentanza degli studenti, degli insegnanti, del dirigente scolastico Flavio Moro, del sindaco Loris Dalto e del Gruppo Alpini di San Pietro. L’appezzamento di terra, adiacente all’istituto, è stato messo a disposizione della scuola, a titolo gratuito, dalla famiglia De Pizzol. Il terreno è stato dissodato dagli alpini che hanno anche aiutato i ragazzi a mettere a dimora le piante. A pren- dersi cura dell’orto – dove prossimamente saranno interrati anche pomodori, zucchine e altri ortaggi - saranno gli studenti delle tre prime classi e delle due seconde. L’orto didattico rientra nel progetto “A Petits Pas” (a piccoli passi), che ha per obiettivo l’educazione ambientale, alimentare e alla solidarietà. S. VENDEMIANO È morto a 94 anni Libero Sacco Zirio, per 40 anni impiegato all’ufficio anagrafe di San Vendemiano. Una volta in pensione ha svolto per anni la funzione di giudice conciliatore. Il Comitato Biblioteca del Comune di Gaiarine ha colto l’opportunità offerta dalla Provincia di Treviso per realizzare un ciclo di tre incontri su televisione, cellulare e internet, rivolto ai genitori delle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado. Il primo appuntamento, dedicato alla televisione, si è tenuto lo scorso 14 aprile mentre il secondo è in programma mercoledì 28 alle 17 con tema: “Bambini, adolescenti …. cellulare”. Conclusione mercoledì 12 maggio alle 17 con un approfondimento su adolescenti e internet. Relatori: Paola Stefanelli e Mara Quarisa. Gli incontri si svolgeranno presso la biblioteca comunale a Villa Altan. 34 Dai nostri paesi Friuli 18 aprile 2010 SACILE: SERENA CANTA A RAIUNO SACILE: 100 AUGURI A CATERINA CANEVA: 100 ANNI PER EMMA I iovedì 22 Caterina Ivan taglierà il traguardo dei 100 anni. Intervistata sui ricordi della sua vita, Caterina ha risposto che i migliori ricordi riguardano le amicizie e la famiglia. Nata a Portobuffolè, per molti anni ha vissuto a Cordignano, per trasferirsi poi a Sacile. La sua vita è stata contrassegnata dal duro lavoro dei campi e dall’impiego come cuoca presso la famiglia Zancanaro. Assidua lettrice de L’A- G zione, vive ora con il figlio Roberto che la accudisce con amore. MS ata a Sarmede il 17 aN prile 1910, Emma Casagrande ha vissuto re le associazioni di volontariato in un’unica sede- spiega Antonio Gabrielli, responsabile del distretto Ovest di Sacile. Fino ad oggi erano sparse in strutture diverse; riunendole in un unico spazio sarà possibile favorire la creazione di alleanze e di collaborazioni. Crediamo che il volontariato rivesta un ruolo importante nell’organizzare una rete di comunicazione tra i cittadini e i servizi». Quali saranno gli obiettivi della Casa del volontariato? «Il primo sarà la conoscenza reciproca e la presentazione: molti operatori delle associazioni non si conoscevano, ora avranno degli spazi dove lavorare assieme. Con questo non vogliamo limitare l’autonomia e l’identità di ogni singolo nucleo, piuttosto favorire la condivisione». Quella di Sacile non è la prima esperienza in Friuli Venezia Giulia; anche a Pordenone esiste una Casa del volontariato. Per tutti gli aggiornamenti, nel social network Facebook è nato il gruppo “Casa del volontariato - Sacile”. Erica Bet BREVI FRIULI l grande momento è finalmente arrivato. Dopo una fastidiosa laringite, Serena Rizzetto è pronta per dare nuovamente sfoggio delle sue immense qualità vocali. La cantante di Sacile sabato 17 sale sul palco dell’auditorium di Napoli per esibirsi nella quarta puntata di “Ti lascio una canzone 3 – L’originale”, condotta su Raiuno dall’esuberante presentatrice Antonella Clerici. Serena, che quest’anno è salita sul palco del Festival di Sanremo, esibendosi come ospite, canterà una canzone di Anna Oxa: la scelta spetterà ai dirigenti Rai. Le canzoni su cui Serena si è preparata assiduamente sono “Un’emozione da poco” e “È tutto un attimo”. Sarà una gara e Serena Rizzetto potrebbe anche vincere. Rosario Padovano SACILE, INAUGURATA NEGLI SPAZI DELL’OSPEDALE La Casa del volontariato per quindici associazioni U na casa per accogliere quindici associazioni di volontariato e far nascere nuove collaborazioni. La sede negli spazi dell’ospedale di via Ettoreo è stata inaugurata giovedì 15 con il taglio del nastro delle stanze, restaurate e messe a disposizione delle as- sociazioni dall’Asl 6. Fino a sei anni fa, lo stabile funzionava da struttura residenziale destinata ad accogliere malati psichiatrici; con il trasferimento del servizio a Pordenone, l’Asl ha deciso di destinare gli spazi ad un nuovo uso. Con un investimento di 100 mila euro, sono state ricavate trenta stanze che oggi ospitano quindici associazioni: Afds, Croce rossa, Ail, Auser, Ado, Admo, L’Aquilone, Familiari Alzheimer, Ictus, Erika forever Onlus, Aaft, Sogit, Adl, Acat, La vela. «Si tratta di un’idea che coltivavamo da tempo: quella di riuni- gran parte della sua vita a Caneva, dedicandosi al duro lavoro nei campi oltre che alla vita di filanda. Con il marito Antonio e la sua numerosa famiglia, ha profuso tutte le sue energie, fino a raggiungere il “copét”: l’agognata casa di proprietà. Da qualche anno è ospite della casa di riposo di Sacile dove si tiene la festa per i suoi 100 anni, organizzata dai figli, i 12 nipoti, i 13 pronipoti e l’intera comunità che vive nella casa. LB SACILE: gara podistica Domenica 18, alle 9.30, il Gruppo podistico Livenza organizza il 10° Trofeo Città di Sacile, gara podistica di 10 chilometri valida quale campionato regionale master-amatori e Coppa Provincia di Pordenone. SACILE: mostra biciclette Fino a domenica 18, al Centro Zanca, è aperta la mostra di biciclette italiane d’epoca dal 1920 al 1950 della collezione Edoardo Dal Cin. Orario: sabato 17 e domenica 18 dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 19. Ingresso libero. SACILE: Remake Venerdì 23, alle 20.30 nell’ex chiesa di San Gregorio, per l’iniziativa Remake sul tema “Il percorso dell’anziano oggi” intervengono, fra gli altri, Giuseppe Toffoli (presidente del consiglio comunale e primario del reparto di farmacologia sperimentale clinica del Cro di Aviano), Rossano Maset (direttore della casa di riposo di Sacile) e Antonio Gabrielli (responsabile del Distretto Ovest). PRATA DI P.: Giornata ecologica Sabato 17 ritorna la Giornata ecologica organizzata dal Comune e dall’istituto comprensivo. Gli alunni delle scuole elementari del capoluogo, di Prata di Sopra e di Villanova e le medie sono impegnati nella raccolta dei rifiuti nelle strade. In caso di maltempo la manifestazione verrà rinviata a sabato 24 aprile. SACILE: pellegrinaggio da Padre Pio Il Gruppo di preghiera S.Padre Pio di Sacile organizza un pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, Manopello e San Gabriele dal 3 al 6 maggio con soste a Loreto e Roseto degli Abruzzi. Prenotazione e versamento presso le Suore di Maria Bambina in piazza Duomo (tel.043471019), per informazioni tel.0434-71922-71985. BRUGNERA: I RAGAZZI DELLE MEDIE AI GIOCHI MATEMATICI STEVENÀ: AL VIA LA TRADIZIONALE BRUGNERA: nuovo palasport FESTA DEL PATRONO SAN MARCO È prevista per fine aprile la conclusione dei lavori di rea- ue ori e un argento: D ricco bottino per gli alunni della scuola media niziano venerdì Iverde 16, presso l’area di Stevenà “A. Canova” alla 33ª Competizione dei giovani matematici di Capodistria (Slovenia). Per la categoria delle classi terze, a primeggiare fra tutti i piccoli Archimede Pitagorico è stata Lisa Ragagnin, mentre Samuele Segato e Paolo Carniello, armati di righelli, compassi e buona volontà, si sono aggiudicati rispetti- vamente il primo e il secondo posto tra i loro coetanei di seconda media. Lo stesso Samuele potrebbe, inoltre, bissare il successo ottenuto a Capodistria il prossimo 15 maggio, quando, con Ilaria Piccolo, Michele Bortolin e Federico Serafin, tutti alunni della media “A.Canova”, parteciperà alle finali dei Campionati internazionali dei Giochi matematici a Milano. FC 80, con l’apertura di una mostra di pittura dal titolo “Il paese: una finestra sul mondo”, i festeggiamenti per il patrono san Marco. Sabato, a partire dalle 14.30, si terrà il primo “Motogiro San Marco”, gara per moto da strada, lungo i percorsi che s’inerpicano fino al Cansiglio. Dopo cena, a partire dalle 21.30, spettacolo rock con i “Toys”. Più articolato il programma di domenica 18 che inizia, fin dalla mattinata, con una gara di trial, organizzata dal Motoclub Albatros di Sacile. Serata dedicata alla gastronomia quella di giovedì 22. Alcuni cuochi di lizzazione del nuovo palazzetto dello sport. Con la seconda perizia supplettiva e di variante è stato acquistato un telo protettivo che proteggerà il pavimento in caso di manifestazioni diverse da quelle sportive. Il palasport costerà complessivamente un milione 700 mila euro. STEVENA’: 65 ANNI DI MATRIMONIO professione, in collaborazione con il Consorzio del “Figo Moro de Caneva”, allestiranno un lauto banchetto, solo su prenotazione, utilizzando esclusivamente dei prodotti provenienti dal territorio canevese. Le singole portate verranno accompagnate da una puntuale descrizione e saranno annaffiate con gli squisiti vini locali. Prenotazioni ed informazioni al 347-2122504. Luciano Borin Agli sposi Giuseppina Carlot e Carlo Zat che nel giorno 21 aprile festeggiano il loro 65°anniversario di matrimonio, i figli Maria, Sandro e Domenico, la nuora, il genero, i nipoti e i parenti tutti si uniscono nell’augurare ogni bene. Ringraziamo insieme il Signore per avervi donato la gioia di rinnovare la vostra promessa e vi benedica con ogni dono dal cielo. Dai nostri paesi Opitergino 18 aprile 2010 ODERZO: INCONTRO SU ALBERTO MARTINI ALUNNI DI PIAVON “USCITA” LUNGO IL SILE V unedì 19 aprile c’è la prima uscita didattica, per le classi prima, seconda e terza elementare di Piavon. A capo dell’organizzazione c’è il presidente dell’Associazione “Parco Le Risorgive” Sante Pezzutto, con il sostegno del Corpo Forestale dello Stato e due esperti di fauna e flora locali. La scolaresca - 67 alunni e 5 insegnanti - si reca al Parco della Restera del Sile, per scoprire la flora e fauna salici autoctoni, acacie, ontani bianchi, sanguinelli, biancospini, pioppi e ligustri, germani reali, folaghe, gallinelle d’acqua e cigni. FC enerdì 16 aprile, alle 18.30 a Palazzo Foscolo a Oderzo, si tiene l’incontro con l’esperta Mariangela Mazzocchi Doglio sul tema: “Dal teatro simbolista francese ad Alberto Martini: originale percorso della creatività”. Questo incontro fa parte dell’iniziativa “FoscoloArte 2010” organizzata dalla Fondazione Oderzo Cultura, che prevede la partecipazione di studiosi ed esperti per un approfondimento sul panorama storico-artistico affine all’artista Alberto Martini. L SERVIZIO INNOVATIVO PER L’OPITERGINO-MOTTENSE GORGO. MUSICA E SOLIDARIETÀ CON I “WHITE ANGELS” possibile fare del bene, aiutare le persone É bisognose, divertendosi? É possibile e la conferma arriva da una band composta da giovani con la passione della musica: si chiamano “White Angels Staff”. Consapevoli che la crisi sta creando problemi a tante persone, questi giovani si sono chiesti come fare per aiutarle. La soluzione: hanno organizzato una mega-festa a Codognè, con tanta musica e divertimento, invitando un sacco di persone e specificando che i proventi raccolti sarebbero serviti per fare della beneficenza. Un aspetto che ha convinto anche diversi sponsor. «Il risultato c’è stato - sottolinea Lorenzo, u- no degli organizzatori -. Valutate diverse possibilità, abbiamo scelto di acquistare generi alimentari di prima necessità che verranno distribuiti a persone bisognose». I giovani hanno provveduto direttamente ad acquistare pasta, riso, carne in scatola, zucchero, latte a lunga conservazione e molto altro. Aiutati dal sindaco Vettori che ha preso a cuore l’iniziativa, hanno poi contattato la responsabile di alcuni volontari opitergini che ben conoscono chi è in difficoltà». Un primo lotto di derrate alimentari verrà distribuito in questi giorni; un secondo prima dell’estate, un terzo in autunno. AF IL PROGRAMMA SI AVVIA IN GERMANIA Opera in Piazza, Anziani, un ‘polo’ sempre più bella extra-ospedale C i sono servizi che funzionano in questa nostra Italia dove troppo spesso vengono portati alla ribalta delle cronache episodi di malasanità a danno degli anziani. Nell’Opitergino-Mottense è attivo il Polo della residenzialità extra-ospedaliera organizzato nella casa di riposo mottense, dove sono di recente stati allestiti 22 posti letto. Soddisfatto dell’andamento di questo primo anno di attività è Romano Astolfo, assessore mottense nonché rappresentante del distretto n.4 all’interno della Conferenza dei sindaci dell’Usl 9. Gli inserimenti degli anziani in questo Polo sono gestiti al di fuori delle “impegnative di residenzialità”; gli oneri finanziari sono coperti dall’Usl 9 per quanto riguarda la quota di rilievo sanitaria, mentre la retta alberghiera è a carico dell’anziano come in tutte le case di riposo. «La valutazione dell’iniziativa fatta dal Comitato dei sindaci insieme all’Usl 9 è positiva - spiega Romano Astolfo - in quanto essa ha permesso di dare una risposta a 15 anziani del nostro distretto in situazione di difficoltà. Il Polo ha consentito di dare respiro alle necessità dell’ospedale per acuti di Oderzo (quest’ultimo, essendo proprio una struttura per acuti non può gestire situazioni di degenza di lungo tempo che per contro gli anziani spesso presentano, ndr), ha permesso a queste persone di rimanere nel nostro territorio, senza essere costrette a muoversi con conseguenti problemi per l’as- I DATI: 42 ANZIANI ACCOLTI 42 le persone inserite (23 uomini e 19 donne); 21 i ricoveri definitivi; 11 rientri a domicilio; 8 deceduti; 2 inserimenti in ospedale o in comunità alloggio. Provenienza: 11 pazienti dal distretto sanitario n. 1, 10 dal distretto n. 2, 5 dal n. 3 e 14 dal n. 4 che è quello opitergino-mottense. Nel dettaglio ecco la provenienza dai singoli comuni: 5 da Oderzo; 2 da Mansuè e Motta di Livenza; 1 da Cessalto, Chiarano, Ormelle, Portobuffolè, Ponte di Piave, Salgareda e Gorgo al Monticano. sistenza da parte delle famiglie. Sottolineo che in quest’anno di attività nessuna persona residente nel nostro distretto ha dovuto essere inserita nell’analogo polo allestito agli Israa di Treviso bensì in quello di Motta di Livenza». Circa il 30% di coloro che sono stati ospitati sono tornati a casa dopo le cure riabilitative. Per coloro che, invece, avevano necessità di un ricovero definitivo, la soluzione del Polo ha permesso di dare una risposta alle situazioni di emergenza che altrimenti si sarebbero venute a creare per i pazienti e per le loro famiglie. Nella convenzione, infatti, è indicato che sei posti - dei quali quattro di media intensità e due di elevata intensità sanitaria - siano riservati alla riabilitazione temporanea per pazienti provenienti dai reparti o- spedalieri dell’Usl 9. Ciò che tutti si augurano è che questa iniziativa prosegua nel tempo, perché, visto il progressivo invecchiamento della popolazione, sempre più vi sarà necessità di servizi di questo tipo. Annalisa Fregonese con queste sono venti: E stiamo parlando delle edizioni dell’Opera in Piazza. A distanza di quasi diciannove anni dalla prima edizione del 1991, si può ben dire che la “strana” idea di portare la musica lirica a Oderzo e, dal 1993, di adibire ogni estate la piazza principale della città a palcoscenico ha funzionato. Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di accentuare il lato internazionale della manifestazione, aprendola in Germania giovedì 13 maggio prossimo con un “concerto dell’amicizia” alla Stadthalle Gemering di Monaco di Baviera, cui parteciperanno il soprano Maria Grazia Patella e il tenore Michele Manfrè, con Federico Brunello al pianoforte ed il Gruppo Folcloristico Trevigiano. Il primo appuntamento estivo opitergino che i melomani devono segnare in agenda è con gli ormai classici “Trailers”, spezzoni delle edizioni precedenti che verranno proposti gratuitamente in piazza del Foro Romano nelle sere del 2, 3 e 4 luglio. Il 9 e 10 luglio Piazza Grande ospiterà, invece, il “Rigoletto” di Giuseppe Agenda Opitergino VENERDÌ 16 APRILE Alle 18.30 a Palazzo Foscolo: per il ciclo “FoscoloArte”, serata dal titolo “Dal teatro simbolista francese ad Alberto Martini: originale percorso della creatività”; relatrice la prof.ssa Mariangela Mazzocchi Doglio. SABATO 17 Alle 10.30 in Patronato Turroni: quinto incontro del ciclo “Le radici della nostra fede” organizzato dall’Azione Cattolica di Oderzo sul tema “Conoscere e capire il Concilio Vaticano II”. Alle 15 presso la Sala del Fontego di Portobuffolè: convegno di studio “Il culto di San Marco a Venezia e in 35 terraferma” con mons. Giorgio Fedalto, studioso di storia di Venezia, don Fabio Tonizzi, docente di Storia della Chiesa presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose San Lorenzo Giustiniani di Venezia, Maria Da Villa Urbani, esperta della Procuratoria veneziana, Giorgio Tagliaferro, ricercatore a Ca’ Foscari. Alle 15.30 alla sede del Centro Italiano Femminile a Oderzo primo di due incontri di un corso di maglia con telaio: esecuzione di lavori a maglia (scialli, sciarpe, coperte, borse) con lana e filati vari, mediante l’utilizzo di un piccolo telaio. Alle 20.30 a Rustignè, centro La Fontana: presentazione della nuova guida su Oderzo e dintorni pubblicata da Verdi con la partecipazione straordinaria dell’Orchestra internazionale di Seoul. Ospiti delle serate saranno Monica Curth, moglie del tenore Giuseppe Di Stefano, poi Carlo Fontana, ex sovrintendente della Scala di Milano, il notissimo soprano opitergino Maria Chiara e Adua Veroni, prima moglie di Luciano Pavarotti. A quest’ultima verrà assegnato nella serata del 10 luglio il Riconoscimento lirico internazionale Giuseppe Di Stefano, busto in bronzo realizzato dallo scultore aIl busto in bronzo realizzato dallo scultore bolognese Valerio Cattoli Alma Editore, con testi e foto di Antonino Scifo. bolognese Valerio Cattoli rappresentante il grande tenore alla cui memoria è intitolata da due anni l’intera kermesse canora: un riconoscimento speciale se si pensa che Pavarotti dichiarò più volte la sua ammirazione per Di Stefano. L’11 luglio a mezzogiorno ci sarà la seconda trasferta, stavolta al parco dei Sette Nani di Negrisia di Piave con le “Arie in riva al Piave”, interpretate dai solisti reduci del “Rigoletto” delle due sere precedenti. La sera stessa in Foro Romano tenori italiani e musicisti coreani interpreteranno “Melodie tra i mosaici” per raccogliere fondi a favore dell’Unitalsi di Vittorio Veneto. Per lo stesso scopo verrà organizzato il concerto “Là dove nasce il sole”, la sera successiva al teatro Da Ponte di Vittorio Veneto. Il programma di Opera in Piazza, mai così corposo, terminerà con i due appuntamenti classici autunnali: il 18 settembre con il celebre “Zorba il greco” del musicista e dissidente ellenico Mikis Theodorakis, eseguita dalla partner artistica per eccellenza dell’Opera in Piazza ovvero l’Orchestra Nazionale di Maribor. Il 5 dicembre sarà, invece, di scena, come sempre in Duomo, il concerto “Note di Stelle”, rassegna di autori vari eseguita da giovani musicisti a favore dell’Associazione Sclerosi Tuberosa. Le prevendite per gli spettacoli estivi sono già aperte. Andrea Pizzinat teca a partire dalle 15.30. GIOVEDÌ 22 DOMENICA 18 Alle 16: Fontanelle-Fregona, Prima categoria girone H di calcio. Alle 14.30 a San Vincenzo: incontro per i ministri straordinari della Comunione della bassa diocesi. Alle 14.30 al Patronato Turroni: secondo incontro del corso animatori foraniale 2010 sul tema “L’abbecedario dell’animazione”. Alle 15 alla Pinacoteca Martini: per il ciclo “Domeniche animate”, laboratori per ragazzi dai 6 agli 11 anni a cura dello Studio D Friuli, “Il bosco incantato”. Prenotazione consigliata. Per gli adulti: percorso guidato in Pinaco- Alle 20.45 a Palazzo Foscolo: per il ciclo “Autori del giovedì”, incontro con Sergio Tazzer, autore di “Praga Tragica. Milada Horáková”. Organizza la Fondazione Oderzo Cultura. Alle 21 in biblioteca a Fontanelle: secondo incontro de “I cantieri”, scuola di formazione diocesana all’impegno politico e sociale. “Strumenti concettuali ed operativi per la comprensione...”, con Giuseppe Marcon dell’Università di Venezia. Farmacie di turno: Scotto, via Umberto I 28, tel. 0422-712221. 36 Dai nostri paesi Mottense - Veneziano - Memorie CEGGIA: GIOVEDÌ 22 C’È “CAPIRE LA MUSICA” T orna la fortunata rassegna di incontriconcerto “Capire la musica” a Ceggia, promossa dal Comune insieme alla Pro Loco. Per questa sesta edizione, alla suggestione delle melodie si aggiungerà quella del luogo: gli appuntamenti infatti, da giovedì 22 aprile, si terranno presso la Villa Marcello Loredan Franchin di via Pra di Levada. Gli incontri sono previsti tutti i giovedì, fino al 20 maggio, dalle 19.20 alle 21. Il prossimo concerto, giovedì 29 aprile, sarà accompagnato dalla relazione di Umberto Berti su “La trascrizione. Sintesi e traduzione timbrica”, con brani di Chopin, Liszt, Brahms, Mascagni, Messenet. Gli interpreti saranno Francesca Geretto (soprano), Svetlana Novikova (mezzo soprano) e Alex Betto (pianoforte). Questi i titoli degli incontri successivi: “L’arpa: uno strumento angelico?” (6 maggio); “Classic and Swing” (13 maggio); “Beethoven e la sinfonia. Il percorso artistico di un uomo” (20 maggio). Per iscrizioni e informazioni: Biblioteca, tel. 0421-322452. 18 aprile 2010 TORRE: PRIMO CONSIGLIO COMUNALE PER PALUDETTO iovedì 15 aprile primo Consiglio comunale a Torre G di Mosto dopo le elezioni comunali che hanno portato alla carica di sindaco Camillo Paludetto e la lista “Civica per Torre”. In questa prima seduta all’ordine del giorno la convalida degli eletti. Il nuovo primo cittadino non ha fatto anticipazioni sulla composizione della nuova Giunta e sull’assegnazione della deleghe. Sui probabili quattro assessori che collaboreranno con Paludetto, tuttavia, alla vigilia dell’annuncio ufficiale all’atto dell’insediamento del Consiglio comunale alcuni nomi sono circolati: Gianni Artico, l’ex sindaco Venerino Tamai, Ennio Ceolin e Sandro Urban. PREMIAZIONE A MOTTA PER IL VOLLEY B2 ercoledì 21 aprile alM le ore 19.30 presso la Sala consiliare del mu- nicipio di Motta di Livenza, ci sarà la premiazione della squadra di Pallavolo maschile mottense, che ha vinto la Coppa Italia di serie B2 maschile lo scorso 3 aprile. IL PROGRAMMA DAL 16 APRILE AL 2 MAGGIO CHIARANO Impianto fotovoltaico: bando nullo, è polemica Al via a Fossalta la Festa di San Marco Aster, continua con l’affitto del ramo d’azienda lla fine il bando è stato A annullato: l’unica azienda che, nell’ultimo nizia venerdì 16 aprile la IMarco 39esima Festa di San a Fossalta Maggio- re, con l’inaugurazione dell’enoteca dei vini del Piave e l’apertura degli stand enogastronomici. Tantissime le attività in programma rivolte alla cultura, alla storia, ai ragazzi, alla scoperta del territorio. Sabato 17 alle 20, si inaugura la terza edizione del concorso fotografico “Testimonianze del passato”. Domenica 18 alle 8.30 parte la decima edizione di Bicicultura, con lo spiedo gigante all’arrivo in piazza San Marco. Alle 18.30 i ragazzi della scuola media presenteranno il cd “La vita di un tempo”, alla riscoperta del mondo dei nonni. Mercoledì 21 convegno rivolti ai viticultori su “Uso dei fitofarmaci in viticoltura e residui nei vini”. Giovedì 22, serata con l’autore Tommaso Tommaseo ed suo libro “Per raggiunti limiti di età”. Giuseppina Piovesana presenterà gli artisti Letizia Crosato, Gianni Fregonese, Tiziana Puppin, Carmen Rusalen e Renato Zambon. Venerdì 23 serata Roc k & Beer. Sa- bato 24: la novità con la prima passeggiata di primavera nei Cento Campi. Domenica 25, festa dell’Anziano, torneo di calcio giovanile, saggio di arti marziali con il Ku Shin Kai di Oderzo, e alle 17.30 i ragazzi delle scuole elementari presenteranno Musiche canti e ritmi, con il maestro Luca Berna. La festa proseguirà fino al domenica 2 maggio con moltissime altre attività ed iniziative culturali: mercoledì 24 il poeta Fabio Franzin presenterà “Poesia fra natura e fabbrica”. Espone le sue opere l’artista Sergio Cia. Giovedì 29 Giampiero Rorato presenta “La cucina della tradizione opitergino-mottense” nel corso di una serata enogastronomica. Conclusione sabato 1 e domenica 2 maggio con l’Etoile ed il pattinaggio artistico di Chiarano, con la settima edizione della fiera “Alla corte dei da Fossalta” e la premiazione del concorso fotografico.Per i ragazzi, ci sarà anche Ecolandia, giochi, laboratori e mostra mercato del libro per ragazzi. GP n po’ di sollievo per gli U oltre 30 dipendenti della ditta Aster di Chiarano, TARZO FOLLINA CORDIGNANO PIETRO D’ARSIÉ n. 3.1.1927 - m. 18.4.2006 Nel 4º anniversario moglie e figli lo ricordano a quanti l’hanno conosciuto e amato. RENATA ZILLI in PADOIN n. 12.11.1947 - m. 22.4.2009 Forte di valori umani e di grande semplicità, il tuo ricordo dopo un anno rimane sempre vivo nei nostri cuori. I tuoi cari. Un messa in suffragio sarà celebrata giovedì 22 aprile alle 18.30 nell’abbazia di Follina. ESTER SERAFIN in PIN n. 17.11.1931 - m. 20.4.2003 Il tempo passa, ma il tuo ricordo rimane sempre vivo. Con affetto i tuoi cari ti ricordano. CEGGIA, SI RIATTIZZA IL DIBATTITO IN COMUNE giorno utile, aveva presentato un’offerta per la gara relativa all’impianto fotovoltaico nell’ex base militare a Ceggia, non è stata ritenuta idonea, per mancanza di requisiti minimi. Fallimento di un progetto impossibile? Idea intelligente che poteva portare al Comune nuove risorse e che può essere rilanciata? I punti di vista sono ovviamente diversi, a seconda che i recenti sviluppi della vicenda vengano commentati dalla maggioranza o dall’opposizione in Consiglio comunale. Il “nulla di fatto” con cui si è concluso il bando rafforza la posizione di coloro che, fin dall’inizio avevano espresso perplessità in merito al progetto e legittima il coro di «Noi l’avevamo detto». In testa l’ex assessore Pierluigi Ferrari, fuoriuscito dalla maggioranza (ed ora in Consiglio con il Pdl) proprio per i contrasti legati all’impianto fotovoltaico: «Invece di cercare la collaborazione di coloro che sono stati eletti - ha dichiarato - Beraldo ha preferito pescare all’esterno, legittimando persone come l’ex assessore Bilotto come “mediatore politico”». Ferrari sottolinea che sarebbe stato d’accordo su un progetto con buone basi di fattibilità, ma che le banche hanno bocciato il progetto: «Lo avevo previsto nella mia relazione depositata in consiglio comunale. Inoltre non condivido l’affermazione del Sindaco “abbiamo fatto esperienza”. Un Sindaco non deve fare esperienza con i soldi della comunità, ma deve ottimizzare le risorse secondo il principio del buon padre di famiglia». Sulla stessa linea le dichiarazioni della lista Impegno e partecipazione: «A causa un’ottusa caparbietà ed u- na buona dose di megalomania, si è giunti al termine di questa avventura, di una storia senza vincitori ma con tanti perdenti (oltre i seimila ciliensi) “alleggeriti” complessivamente per diverse decine di migliaia di euro». Non manca un riferimento ai contrasti all’interno della maggioranza: «Il Sindaco non ha ancora capito che progetti di queste dimensioni dovrebbero essere votati all’unanimità, mentre lui poco si preoccupa anche della sua squadra, tanto che, proprio a causa del fotovoltaico, ha già perso due pezzi della sua maggioranza (Pierluigi Ferrari e il consigliere Luca Baradel, ndr)». La lista di centrodestra, Insieme per Ceggia, che ha calcolato in 30mila euro i costi sostenuti per l’intera operazione, punta il dito contro lo sperpero di risorse: «Non siamo contrari al parco fotovoltaico, ma al modo in cui è stata gestita l’operazione. Il progetto doveva essere valutato e definito su basi diverse, non solo dagli esponenti di minoranza ma anche da quelli di maggioranza». La Lega Nord chiede addirittura le dimissioni del sindaco. Dal canto suo, il primo cittadino Massimo Beraldo difende il coraggio delle idee: «Se avere un’idea intelligente e innovativa e tentare di realizzarla è sprecare tempo e denaro e comunque il progetto è stato finanziato con i contributi dello stato e della regione - allora è evidente la mancanza del senso vero del fare politica, del farsi carico dei problemi del paese». Insomma, il sindaco non si arrende e rilancia: «Abbiamo perso una battaglia ma non ci arrenderemo, abbiamo il dovere di rilanciare un progetto che possa portare risorse e benessere alla comunità di Ceggia. Se si dovessero fare solo le cose sicure e facili credo che staremo ancora tra le rovine della dopo guerra». Beatrice Doretto BREVI VENEZIANO che negli ultimi tempi si è trovata a fronteggiare un momento di mercato difficile a cui sono andati ad aggiungersi problemi di liquidità. Dall’inizio di aprile con la modalità dell’affitto di ramo d’azienda da parte di Aster Italia s.r.l. la produzione continua con 20 dipendenti. «Eravamo arrivati al punto spiega Roberto Martini della Filca-Cisl di Treviso - che l’azienda non era nemmeno in grado di pagare le retribuzioni di marzo. Siamo riusciti a raggiungere degli accordi che permettono, tutt’ora, all’azienda di non chiudere. É così ridotto al minimo, in un momento già critico, il numero degli esuberi. Tra i lavoratori eccedenti ci sono alcuni lavoratori che andranno in pensione a breve, per tutti inoltre è stata richiesta la cassa integrazione straordinaria per dodici mesi con aggancio alla mobilità. L’Aster Italia si è anche impegnata a reimpiegare il personale eccedente qualora in futuro vi sia la necessità di assumere». Ceggia: tante attività in oratorio Con l’arrivo della primavera sono ripartite anche le attività presso l’oratorio di Ceggia. Sono già iniziati il laboratorio teatrale sul tema "La famiglia", che prevede una rappresentazione finale ed il corso di ricamo. Domenica 18 aprile e domenica 9 maggio si terranno i tornei di carte (le iscrizioni si raccolgono presso il bar del Circolo Noi), mentre domenica 25 aprile si ripete la "Festa con la comunità" organizzata anche lo scorso anno: animazione al mattino, pranzo, giochi e frittata per tutte le famiglie. Il ricavato della giornata sarà donato dal circolo Noi all’oratorio Torre: apre la mostra “Effemeridi” Sabato 17 aprile, alle 17.30, sarà inaugurata presso il Museo del paesaggio a Boccafossa, la mostra “Effemeridi - Il tempo e lo spazio nell’arte contemporanea”, promossa dal Comune di Torre di Mosto e dalla Fondazione Terra d’Acqua di San Donà di Piave. L’esposizione sarà visitabile fino al 30 maggio, dal venerdì al sabato: 16-19; domenica: 10-12, 16-19. CICLISMO Giro delle Conche S ono tre le corse in programma domenica sul territorio diocesano. Gli esordienti gareggiano a Campolongo di Conegliano nel 6º Trofeo Cicli Piave organizzato dal Campolongo Esse 85 con partenza alle 9.30 per i primo anno e alle 10.30 per i secondi. Il clou è con gli juniores a Silvella di Cordignano, dove il Veloce club Orsago-Banca della Marca Orogildo propone il 51º Giro delle Conche. La classica parte alle 14.30 e prevede la percorrenza di 105 chilometri con i Gran premi della montagna delle Conche (due volte) e di Montaner. Dopo quindici giri di un circuito locale, i ciclisti prenderanno ancora per Silvella, Villa di Villa, le Conche, Borgo Palù, Sarmede, Montaner, Rugolo, Sarmede con arrivo a Silvella. A Fossalta Maggiore, infine, è in programma l’11ª Bicicultura, pedalata ecologica organizzata dal Pedale opitergino Tonello. La partenza è alle 9. LA SPES NEL RIPESCAGGIO, LA SPACCIO OCCHIALI CODOGNÈ E L’IVECO MARMI MOTTA NELLA B/1 Società che sperano S ono settimane decisive per la pallavolo diocesana. Nel settore femminile la Spes Zoppas Conegliano potrebbe rimanere in A/1 e la Spaccio Occhiali Vision Codognè ritornare in B/1, nel settore maschile l’Iveco Marmi Motta ha vinto la Coppa Italia e lotta per i play off in B/2. Spes Zoppas Conegliano. È da tempo che la voce circolava, ma oggi la possibilità che le castellane, retrocesse matematicamente in A/2, vengano ripescate nella massima categoria è reale. Il Piacenza, infatti, non ha intenzione di iscriversi alla A/1, Aprilia e Perugia rischiano la squalifica per irregolarità nell’iscrizione, Castellana Grotte e Urbino traballano finanziariamente. Ecco allora che Conegliano potrebbe essere riammessa d’ufficio alla A/1 nonostante una stagione più che negativa. Spaccio Occhiali Vision Codognè. A quattro giornate dal ter- L’esultanza dei giocatori dell’Iveco Marmi Motta alla conquista della Coppa Italia mine della stagione regolare il sestetto di Svetlana Safranova primeggia nel girone C con tre punti di vantaggio sulla seconda e sei sulla quarta: oggi sarebbe promosso direttamente. Dopo una stagione di purgatorio in B/2, motivata dalla rinascita societaria, le blues si apprestano a ritornare nel torneo di competenza. Iveco Marmi Motta. L’anno scorso la festa per i 40 anni di attività della pallavolo a Motta di Livenza, il fine settimana pasquale la festa per la conquista della coccarda tricolore simbolo della Coppa Italia MARCE DOMENICA 18 A REFRONTOLO giunta ormai alla 28ª ediÈ zione la Marcia del Refrontolo Passito Doc. Dome- nica 18 aprile a Refrontolo l’abbinamento è con la Caminada a coppie “Lui & Lei”. Sono due i percorsi prescelti dal Gruppo marciatori Refrontodi B/2. Nella finale con i torinesi del Caluso, giocata in un’autentica bolgia, a portarsi a casa la coppa sono stati i padroni di casa dell’Iveco Marmi, i quali, dopo un primo set praticamente perfetto finito 2516, hanno pagato dazio nel secondo per colpa di servizi imprecisi e una ricezione traballante finendo sotto 15-25. Se è vero che gli eventi si ripetono, è nel terzo set che l’Iveco ha costruito il trionfo imponendosi per 25-16 come nel primo. Decisamente più tirato il quarto set finito 25-21, con due mezzi passaggi a vuoto dei padroni di casa che hanno subito due parziali interni di 3-0 alla volta. I punti finali sono scanditi dalla bolgia mottense che al 25º punto esplodono come tante bottiglie di buon prosecco stappate contemporaneamente. Questa la rosa completa dei neo vincitori della Coppa Italia: Mauro Baldissin, Marco Boraso, Alessandro Carniel, Nicola Carniel, Matteo Daldello, Paolo Girotto, Pietro Ioppi, Nicola Lazzari, Andrea Mattiuzzo, Korbinan Nadale, Tiziano Oggian, Alessandro Scapin, Marco Zaccariotto. Allenatori: Franco Menganziol e Nicola Strumendo, direttore sportivo Alessandro Cavezzan, preparatore atletico Michele De Biasi. Giacinto Bevilacqua Marco Guerrato CAIIL PROGRAMMA DELLA SETTIMANA A MIANE SI È IMPOSTO ALEXEY MEDVEDEV iovedì 22 aprile, alle 21 al G centro parrocchiale di San Giovanni del Tempio, si Prosecchissima russa tiene l’incontro “Variazioni nel silenzio: in punta di piedi tra le meraviglie dei monti” con Davide Berton, a cura del Cai Sacile. Il gruppo escursionistico del Cai di Oderzo si incontra venerdì 23, presso la sede, per la presentazione del programma 2010. Gli escursionisti del Cai di Motta di Livenza non possono perdere il percorso Tramonti-Campone di domenica 18 con partenza alle 8 dal piazzale della sede e rientro alle 18. Domenica 18 il Cai di Vittorio Veneto propone una gita in bicicletta con una meta tutta da scoprire. Gli sci escursionisti del Cai di Conegliano sabato 17 e domenica 18 passano alla tra- versata del Triangolo di Riva (Gruppo delle Alpi Aurine). Partenza nel primo pomeriggio, dopo cena sistemazione presso la tenda, l’auto o il fienile. Il giorno seguente salita al monte ad attraversamento. Partenza sabato alle 14 e rientro domenica alle 20. Sempre domenica 18 gli escursionisti percorrono il Monte Fertazza (nella foto) sul Gruppo del Civetta. Partenza alle 6 e ritorno alle 15. Continua il corso di arrampicata presso la palestra di Barbisano con incontro alle 8.30. Mara Campaner on ha tradito le attese la N Prosecchissima, gara nazionale point to point organiz- zata dal Miane Bike. Sul percorso panoramico di 43 chilometri, con un dislivello complessivo di 1400 metri, si sono dati battaglia 1200 bikers in gara per la prima prova della Serenissima Coppa Veneto Zerowind. Il campione iridato Roel Paulissen è transitato per primo al Gpm seguito a 30” da Cattaneo, Casagrande e Felderer. A Campea, circa 20 km di gara, Paulissen è uscito di scena, avendo rotto la catena. Quando mancano poco più di due chilometri alla fine, le posizioni sono oramai delineate e il numeroso pubblico, assiepato lungo il percorso, procede verso la zona d’arrivo per applaudire i vincitori. Il russo Alexey Medvedev (nella foto), che da quest’anno corre per la padovana Elettroveneta-Corratec, ha tagliato il traguardo a braccia alzate, secondo il compagno di squadra e beniamino di casa, Michele Casagrande, terzo il bolzanino Mike Felderer. Dopo solo un quarto d’ora transita sotto lo striscione d’arrivo l’ex campionessa italiana Elena Gaddoni, vincitrice incontrastata della Prosecchissima 2010. Armando Lana, coordinatore del Miane Bike Team ha puntualizzato: «Lavoriamo sempre tanto per dare il meglio agli atleti e questo ci ripaga sempre. Quest’anno abbiamo anche ottenuto il marchio di Granfondo Docg, dopo aver superato determinati test. Ringrazio Luciano Martellozzo, speaker e giornalista per essersi fatto promotore del premio della Regio- lo: 6,5 e 12 chilometri. La partenza è 9. Alle 10.30, invece, da piazza Giovanni Paolo I a Ceneda parte la 36a Marcia delle Rondini riservata a bambini e ragazzi. Organizza il Gruppo Marciatori Domo. Info: 0438 556471. Judo nazionale opo il recente quarto posto D nazionale tra i Cadetti, il Judo Vittorio Veneto si è ricon- fermato fra le migliori dieci società d’Italia, anche nella più impegnativa fascia d’età degli Juniores. A Follonica in provincia di Grosseto, dove si è svolta la finale del campionato italiano di categoria, la società di Vascellari si è classificata all’ottavo posto in Italia. Tre le medaglie conquistate dai judoka vittoriesi: Matteo Poser (nella foto), capace di superare per “ippon” (vittoria netta) tutti i difficili e titolati avversari, meno quello che l’ha lasciato al terzo posto; Alicia Meille, anche lei vincitrice della medaglia di bronzo e di tutti gli incontri meno quello con l’avversaria giunta poi in finale per il primo e secondo posto; Greta Poser, dopo la medaglia d’argento vinta nel campionato italiano Cadetti e il bronzo di Zagabria, nella categoria superiore ha conquistato un’altra medaglia di bronzo. Per i tre medagliati anche la promozione al grado di “secondo dan”. ne Veneto e per averlo a noi assegnato come miglior organizzazione che abbina sport e turismo. Da qualche tempo, all’interno del nostro team, si parla di organizzare una prova internazionale. Penso sia giunto il momento». 18 aprile 2010 È SCOMPARSA GIANNINA GHETTA, STAFFETTA PARTIGIANA i è spenta il 10 aprile, all’età di Sre Giannina 95 anni la maestra elementaGhetta. L’8 marzo l’associazione veneta rEsistenze l’aveva ricordata in un giorno (il primo a Vittorio Veneto) dedicato alla donna partigia- na del Veneto, con oltre 100 studenti delle superiori. Le avevo fatto visita una decina di giorni prima, nella speranza che potesse essere presente, ma non fu possibile. La ricordo sul suo divano, con un giornale nelle mani. Più volte, quando andavo a salutarla, abbiamo parlato di quel drammatico periodo 1943/45 e il discorso riandava al ricordo di altre donne come Elisa Perini e Giovanna Faè. La maestra Ghetta, che insegnava a Montaner, e la Perini, che arrivava lassù tra quelle colline dove giovani e meno giovani si pre- LA TESTIMONIANZA DI IMELDA BORNIA DAL BRASILE Essere invece di possedere C ari amici, l’altro ieri qui è iniziato l’autunno, ma il mio giardino è una festa di fioritura dai più svariati colori. In questo tempo siamo invitati, come tutti gli anni, ad approfondire la tematica della Campanha da fraternidade (Campagna della fraternità) che ha come fondamento biblico la frase di Matteo 6, 24: “Voi non potete servire a Dio e a mammona”. È un approfondire sull’attuale sistema economico, con i suoi disvalori, frequentemente salutato come un dio infallibile. Le conseguenze di questo sistema di mercato sono vergognosamente visibili e percettibili nel posto in cui viviamo, dove l’emarginazione e la disuguaglianza sono istituzionalizzate. In centro città c’è una grande propaganda di una crociera sulPotete inviare le vostre LETTERE AL DIRETTORE per posta elettronica all’indirizzo: [email protected] per posta all’indirizzo: L’Azione - via Jacopo Stella, 8 31029 Vittorio Veneto oppure per fax allo 0438.555437 le coste brasiliane, mentre un acquazzone violento durante la notte ha preso di sorpresa una fila di persone davanti all’ambulatorio pubblico, in attesa da giorni e ore di una visita ortopedica. Le boutique presentano i loro lussuosi prodotti per una esigua fetta di popolazione, mentre stiamo raccogliendo offerte per aiutare una famiglia con quattro bambini di una comunità della periferia, in cui la mamma deve essere operata di tumore a Salvador (800 km). E cosa dire dello sfruttamento di cui i poveri sono vittime, con i salari da fame che ricevono. Commercianti con terra, case, macchine che sfruttano le domestiche, facendo del capitale la propria ragione di vita. Per fortuna nel mondo ci sono molte persone che hanno scelto di essere invece che possedere, di donare invece che tenere. Una di queste persone è la brasiliana Zilda Arns, medico pediatra che ha creduto nei valori della solidarietà e del servizio. Era in età pensionabile quando le è stata fatta la proposta di mettere la sua professionalità a servizio della lotta contro la mortalità infantile e contro la denutrizione. Nel 1982 morivano 83 bambini su mille nati vivi. Ha messo a disposizione la sua fede nella vita e la sua esperienza formando gruppi di volontari e preparandoli con le norme basiche di salute, igiene, nutrizione, eccetera e portando queste conoscenze nelle visite alle famiglie più povere e disagiate. Ha insegnato a conoscere e valorizzare gli alimenti semplici, reperibili nei fossi della favela, nel cortile di casa, nei resti del mercato o fra i rifiuti del supermercato. Sementi, bucce, tuberi, foglie, alimenti poveri ma con alto potere nutritivo hanno cominciato ad essere valorizzati e consumati da tutti. Oggi gli indici di mortalità sono scesi al 24 per mille nati, grazie a questa testimone dell’amore che è morta nel terremoto di Haiti, dov’era andata per iniziare in quel povero paese il lavoro della Pastoral da Criança, com’è denominato in Brasile questo tipo d’intervento. Qualcuno ha scritto che è morta come è vissuta: in battaglia con i suoi poveri. Come ogni anno abbiamo presentato la recita di Pasqua agli a- paravano alla Resistenza, avevano il compito delle staffette, che portavano notizie al comandante Pagnoca, dimentiche dei pericoli che andavano incontrando, o forse solo coraggiose. Più avanti nel tempo, parrocchiana della Cattedrale, ascoltavo la sua forte voce nella lettura delle preghiere nella messa. Così voglio ricordarla, figura austera dal leggio, e sul divano, conforto dell’ultimo periodo. Si unisce al mio ricordo l’associazione “rEsistenze venete” di Venezia e Treviso. Francesca Meneghin lunni di una decina di scuole. Sono le direttrici e gli insegnanti che ci chiedono di presentare i tempi significativi dell’anno, Natale e Pasqua, perché il loro messaggio quasi non è più trasmesso, i valori del messaggio sono scomparsi e si sta perdendo una tradizione. Per noi educatori è una grande soddisfazione vedere riconosciuto il nostro lavoro di riscatto della dignità dei bambini marginalizzati ed esclusi, che sono protagonisti di un messaggio di solidarietà e fraternità. Imelda Bornia Guanambì, Brasile Giannina Ghetta LA RIFORMA SANITARIA DI BARACK OBAMA ella rubrica “A tutto camN po” Paolo De Stefani – su L’Azione del 28 marzo – fa notare che la riforma sanitaria varata dal presidente Obama mette fine a un’ingiustizia, dato che “finora le persone che le assicurazioni non coprivano erano proprio quelle che avevano reale bisogno di cure e ospedali: i malati e i più poveri”. Questo però è un luogo comune, è ciò che si dice in giro parlando male dell’America. In realtà, prima di questa riforma, i cittadini e residenti dal reddito basso o nullatenenti potevano contare su un programma di assistenza sanitaria, il Medicaid; inoltre, già nel 1965 il presidente Johnson aveva istituito un ente governativo che si occupasse della salute dei cittadini al di sopra dei 65 anni: il Medicare. Coloro che non sono coperti né da questi programmi sanitari nazionali, né da un’assicurazione privata non sono poveri, in LA SINISTRA PAGA LA SUA MANCANZA DI UMILTÀ MENO RETORICA E PIÙ CONSAPEVOLEZZA i riferisco al pensiero del M professor Lamberto Pillonetto uscito sullo scorso numero i vedo costretto a replicaM re all’intervento dell’avvocato Carnelos, pubblicato de L’Azione fra la Posta dei lettori. Premetto che non sono un esperto e che le mie sono idee personalissime, frutto della mia ristretta esperienza quotidiana. A mio modesto avviso il ruolo di marginalità in cui è precipitata l’attuale opposizione è dovuto (fra molte altre cose) anche alla mancanza di umiltà che regna in buona parte della sinistra. Umiltà che manca anche nella suddetta lettera. Non si può, infatti, pensare di attirare il consenso della gente, di comunicare i propri valori, le proprie proposte, di porsi come alternativa se gli elettori vengono giudicati degli ipocriti e dei farisei basandosi unicamente su un’esperienza, a detta dello stesso Pillonetto, assolutamente parziale. Credo che i motivi per cui Luca Zaia ha stravinto possano anche essere altri, e che ci possa essere anche qualcosa di buono, qualcosa che forse con un po’ di modestia e di autocritica intellettuale gli esponenti del centrosinistra potrebbero anche imparare. Un’analisi di un risultato elettorale non può essere solo spiegata come un “errore” degli elettori, ma va rispettata come frutto della massima espressione di libertà che è il voto democratico e come tale analizzata. Di tono ben peggiore è la riflessione dell’avvocato Carnelos: gli elettori “berlusconiani” sono masse osannanti e smemorate destinate ad essere “vituperate nel futuro”; si tratta di veri e propri farisei (qui è detto esplicitamente). Ecco, a mio modesto avviso, non possiamo dirci democratici, chiedere di “abbassare i toni”, criticare la litigiosità della nostra politica se la considerazione di chi vota diversamente da noi è questa. Grazie, buona giornata. Francesco Palatini nell’ultimo numero del nostro settimanale diocesano. A parte la bizzarra idea secondo cui chi crea o mantiene con la sua azione professionale posti di lavoro, come l’imprenditore o il dirigente, sarebbe per natura “peggiore” di chi per mestiere rappresenta i titolari dei posti medesimi, Carnelos dimostra di non aver letto affatto la lettera del Presidente della Repubblica. Nella lettera, non c’è infatti nessun riferimento all’art. 18 dello Statuto, se non per escluderne ogni legame con la questione dell’arbitrato. Anzi, il Presidente esprime apprezzamento per questo istituto che valorizza l’autonomia delle parti sociali e contrattuali, limitandosi a chiedere modesti interventi che sia il Ministro Sacconi, sia i relatori Castro e Cazzola si sono già di- chiarati pronti ad adottare: ribadire che il giudizio per equità corrisponde ai principi informatori del diritto del lavoro; collegare più strettamente l’intervento ministeriale sulle procedure applicative alla consultazione sindacale prevista dalla riforma; precisare che la clausola compromissoria sottoscritta nel contratto individuale di lavoro non operi in caso di risoluzione del rapporto. Tutto qui: d’altra parte, nella sua grande saggezza, il Presidente ha tenuto conto del fatto che ben 36 associazioni di rappresentanza (cioè tutte, salvo la solita Cgil) pochi giorni dopo l’approvazione della nuova legge si erano già impegnate con un avviso comune a darvi rapida ed efficace applicazione. Chiedo troppo se chiedo dunque, su questa vicenda, meno retorica e più consapevolezza? Maurizio Castro genere sono persone che appartengono alla classe media e che potrebbero permettersi un’assicurazione ma non la vogliono, perché i costi sono alti e sperano di poter risparmiare confidando nella buona sorte; non sono abbastanza poveri da essere sostenuti dai sussidi governativi, e forse non abbastanza ricchi da voler affrontare i costi dell’assicurazione. Dopo tutto non credo che il nostro sistema sia preferibile, qui da noi non c’è possibilità di scelta: al dipendente o pensionato vengono operate delle trattenute obbligatorie per contribuire alla sanità e, nonostante siano piuttosto onerose, spesso il cittadino sborsa di tasca propria per evitare lunghe liste di attesa o per fruire di un servizio migliore. Preferirei quindi essere esentata dalla trattenuta obbligatoria e, come fanno in America, scegliere un’assicurazione che mi permettesse di accedere ad un buon servizio in caso di necessità, senza essere costretta a pagare due volte. Caterina Poletto Sacile La signora Poletto lo ha ricordato correttamente: le assicurazioni (private) non coprono le spese sanitarie dei poveri. Ci deve pensare lo Stato. Anche in America: Medicaid e Medicare sono appunto fondi statali. Una protezione a due velocità. Diritti disuguali. Con la crisi (ma anche da prima, a causa delle storture di un mercato dei servizi medici e dei prodotti medicali e farmaceutici condizionato da tendenze speculative), il numero delle famiglie che sarebbe finito a totale carico dello stato è apparso al governo americano insostenibile. Di qui la riforma di Obama, che tenta di riportare al centro del sistema il diritto alla salute, più che il mercato della salute. Sul fatto che in Italia – e anche nell’“eccellente” Veneto – il sistema non funzioni alla perfezione sono d’accordo. Ma tornare “ufficialmente” al sistema delle “mutue” e degli enti di pubblica assistenza e beneficenza mi sembrerebbe un passo indietro. PDS