Pierluigi Diaco: “Radio Gioventù, secondata puntata, buona giornata
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Pierluigi Diaco: “Radio Gioventù, secondata puntata, buona giornata
Pierluigi Diaco: “Radio Gioventù, secondata puntata, buona giornata da Pierluigi Diaco, ma soprattutto dal ministro della Gioventù, Giorgia Meloni”. Giorgia Meloni: ”Buongiorno” Pierluigi Diaco: “Chiaramente noi diamo il buongiorno, ma potremmo dare il buon pomeriggio o la buonanotte, perché questa è la prima trasmissione radiofonica che si ascolta 24 ore su 24, basta andare sul sito internet del ministero, gioventù.it. Dopo la prima puntata abbiamo ricevuto molte segnalazioni al sito del ministero, tra cui, progetti e iniziative che molti ragazzi vorrebbero che fossero sostenute dal ministero della Gioventù. Tengo a dire, tornando alla prima puntata, parlando del progetto “Giovani e “legalità” con il collegamento di Pino Maddaloni, che molte associazioni ci hanno contattato per avere ospite il ministro della Gioventù Meloni; chiaramente tutte queste richieste saranno valutate da parte vostra e da parte del ministro e ci sarà risposta o sul sito o attraverso un contatto telefonico. Volevo, invece, ritornare al tema dell’anoressia, perché nella prima puntata ci siamo occupati di un’iniziativa che riguarda un portale, che è un’iniziativa voluta dall’ospedale Bambin Gesù. Lei ci teneva a ricordare una cosa ministro, vogliamo ritornarci su?” Giorgia Meloni; “Io ci tenevo intanto a ricordare il link di questo portale importante, che racchiude tutte le notizie che si possono trovare per contrastare anoressia e bulimia oltre a dare ai ragazzi modelli ed esempi diversi. Il link di questo progetto che è stato portato avanti dal ministero della Gioventù, in collaborazione con il dipartimento della Salute e con l’ospedale pediatrico, Bambin Gesù è: www.timshel.it“. Pierluigi Diaco: “Sta diventando una disc-jockey ormai riesce a dare i siti internet, lanciare i brani…radio gioventù è tante cose! Va bene, occupiamoci degli argomenti di questa seconda puntata. Si è sentito molto parlare nelle ultime settimane, perché si era parlato anche di un disegno di legge sull’argomento, dei writers, lei ha partecipato il nove novembre scorso a un evento organizzato da Inward, Osservatorio sulla cultura del Writing dell'Associazione Arteteca, per ricordare la caduta del muro di Berlino. Io vorrei partire da qui perché in molti non hanno le idee chiare, perché tocca temi come la sicurezza, il rispetto dei monumenti e diciamo anche la bellezza delle nostre città, delle nostre strade e dei nostri muri. Perché lei ha voluto sposare questa iniziativa?”. Giorgia Meloni: “Ho voluto sposare questa iniziativa perché penso che ci sia molta confusione su questa tematica. Il governo ha, giustamente, avviato una serie d’iniziative, come il problema dei rifiuti di Napoli e del decoro urbano, Effettivamente nelle nostre città, se ci guardiamo in giro, è tutto disorganizzato, spesso troviamo scritte di vario genere, c’è un po’ di tutto, però c’è anche un’altra realtà che è quella dei writing, dei graffitari, cioè di tutti quelli che fanno dell’arte di strada una vera e propria forma di recupero del degrado che noi dobbiamo saper sfruttare. Proprio per questo, lo scorso nove novembre, noi abbiamo patrocinato questa iniziativa di Inward per la quale abbiamo portato a Piazza di Spagna, cioè nel centro di Roma, un cubo sul quale alcuni dei migliori writers d’Italia hanno dedicato delle opere al nove novembre. Nove novembre, anniversario della caduta del muro di Berlino e i graffiti rappresentano la voglia di libertà di una generazione contro l’oppressione del muro, tant’è che il comune di Berlino ha stanziato qualche milione di euro per recuperare alcuni di quei graffiti. Noi lo abbiamo fatto anche per dire che c’è un altro simbolo che questi graffiti possono rappresentare e che bisogna saper distinguere il vandalismo dalla creatività. Allora, proprio perché noi stiamo istituendo un tavolo tecnico con Inward che coinvolge anche altri ministeri competenti, per cercare di capire come si può fare, in rapporto anche alle amministrazioni locali, per individuare degli spazi che possano essere gestiti da associazioni e nei quali si possa raccontare la propria arte senza deturpare i monumenti o fare confusione. Secondo me questo diventa un modo interessante, in rapporto con i maggiori esponenti di questa realtà, per dire che da una parte noi vogliamo reprimere il vandalismo ma dall’altra vogliamo gratificare e valorizzare chi fa delle nuove forme di espressione un’arte nuova che può servire anche a riqualificare zone urbane, spesso degradate.”. Pierluigi Diaco: “Come sapete, in ogni puntata di radio gioventù c’è un ospite, in relazione anche al tema che viene affrontato. Il tema è appunto questo, perché l’idea è stata quella di convocare un tavolo tecnico con i writers per bilanciare i provvedimenti punitivi, nei confronti di chi imbratta i muri, con la sviluppo della creatività giovanile, attraverso la concessione di spazi pubblici da dipingere. Sicuramente un interlocutore più che affidabile di quest’argomento è Luca boriello che rappresenta Inward, l’iniziativa che prima citava il ministro Meloni. Luca Boriello è al telefono, benvenuto a radio gioventù.”. Luca Boriello: “Grazie, buongiorno a voi.” Pierluigi Diaco: “Luca, tu hai sentito le parole del ministro Meloni, cosa c’è da aggiungere su quest’argomento? Perché la sensazione che ho da giornalista è che la mia categoria si è occupata in maniera approssimativa e un po’ frettolosa dell’argomento, come se fosse un referendum continuo, pro e contro. Fortunatamente in quest’occasione c’è la possibilità di capire che cos’è l’arte, ma soprattutto quanto possa contribuire allo sviluppo di messaggi positivi.”. Luca Boriello: “ Sì, ho apprezzato moltissimo le parole del ministro Meloni, che saluto. E’ stata magnificamente esaustiva nell’esprimere questa sostanziale divisione che c’è già, ma che deve essere ancora di più sostanziata tra chi fa vandalismo contro il decoro urbano e contro il patrimonio storico-artistico, che non corrisponde al fenomeno puro e originale dei writers, che invece sotto forma di creatività giovanile urbana va a esprimersi nei modi migliori. La creatività, deve essere a nostro avviso, e d’intesa con il ministro Meloni, valorizzata anche in funzione di una riqualificazione urbana, soprattutto per spazi periferici delle nostre grandi e medie città e in funzione del protezionismo della creatività giovanile.”. Pierluigi Diaco: “Ecco, mi permetta, ho visto che a questo tavolo tecnico parteciperanno altri suoi colleghi, tra cui anche flycat, famoso caposcuola del writing milanese, le chiedo, c’è dal punto di vista dell’organizzazione, del confronto tra di voi già una collaborazione, o questa è la prima volta che vi trovate a sedere a un tavolo tutti insieme?” Luca Boriello: “E’ assolutamente la prima volta. Io sto raccogliendo personalmente, noi come osservatorio Inward, la gioia di molti rappresentanti come flycat che è un’altissima luce della scena del writing nazionale, tra l’altro stimatissimo anche all’estero. C’è una gioia, dicevo, a far parte anche di questo tavolo tecnico, attraverso una forma di rappresentanza personale, oppure di tipo associativo, che anche l’osservatorio e il ministro Meloni, vuole sottolineare, vuole interpretare come uno strumento utile per il dialogo e sottolineo, con entusiasmo, che si tratta della prima volta che un organo di governo, si apre addirittura con un tavolo tecnico interministeriale al dialogo con questo fenomeno.”. Pierluigi Diaco: “Ecco, mi permetta, c’è stato da parte di alcuni suoi colleghi un po’ di diffidenza nei confronti del fatto che un ministero volesse occuparsi di un argomento di questo tipo?” Luca Boriello: “Diciamo che il fenomeno del writing è una svolta, è una svolta anche di crescita biologica. Il problema del vandalismo coinvolge una fascia d’età che va dai quattordici ai ventiquattro anni; si cresce, sostanzialmente gli interlocutori sono le persone che hanno acquisito, una maturità personale e una maturità professionale, utilissima affinché si possa praticare questo dialogo e affinché non vi sia alcun dubbio di accordo, almeno per le persone che riteniamo più rappresentative del fenomeno all’interno di questo tavolo tecnico con gli organi di governo ”. Pierluigi Diaco: “Ecco, voglio chiedere al ministro Meloni se i suoi colleghi hanno preso questa sua iniziativa con lo spirito giusto o invece la guardano con un po’ di distanza, di diffidenza, magari non capendo bene neanche il fenomeno perché generazionalmente sono lontani.” Giorgia Meloni: “C’è inizialmente un po’ di confusione, sicuramente, però quando poi si spiega e si fa vedere qual è la differenza, tutti quanti sono stati in parte d’accordo con la nostra iniziativa, dal presidente Berlusconi fino ad arrivare al ministro La Russa che ha raccontato di avere dei graffiti in casa e di essersi travestito per andare a vedere alcuni graffiti… Io voglio aggiungere, che noi abbiamo scelto, all’indomani dell’iniziativa che abbiamo fatto, per l’anniversario della caduta del muro di Berlino, di prendere una di queste opere e di esporla al ministero della Gioventù. La terremo esposta per qualche tempo e poi la regaleremo a una scuola o magari all’università o a chi volesse utilizzarla per riqualificare una parete in disuso.”. Pierluigi Diaco: “Luca, nel corso della prima puntata abbiamo parlato di una definizione che il ministro, in maniera provocatoria ha rivolto ai media, invitandoli a occuparsi della parte più produttiva, migliore della comunità giovanile, in altre parole la –Meglio Gioventù- tu ti senti parte di questa categoria oppure no?” Luca Boriello: “Sì, io sono giovane e mi ritengo tale sia anagraficamente sia per spirito, quindi assolutamente allineato con il fenomeno che stiamo trattando.” Pierluigi Diaco: “Luca sai perché te l’ho chiesto? Perché tu hai quasi quarant’anni, e in Italia, purtroppo, si è definiti giovani nel mondo dell’arte e della comunicazione fino a cinquantacinque, sessant’anni perché uno riesce a fare il primo film, il primo disco o il primo programma dopo aver superato i quarant’anni, quindi si è giovani a quell’età, è un po’ un controsenso, no?”. Luca Boriello: “Sì, i giovani vecchi e i vecchi giovani… Pierluigi Diaco: “Tu sei un giovane vecchio o un vecchio giovane? Luca Boriello: “Io ho trentuno anni" Pierluigi Diaco: “Fantastico, ti volevo provocare perché anch’io ho trentuno’anni, siamo tutti giovani vecchi, tranne il ministro Meloni che si occupa di noi con un fare abbastanza responsabile. Va bene Luca, grazie per questo contributo e questa telefonata, ci sentiremo presto su radio gioventù.”. Giorgia Meloni: “Ciao Luca.” Pierluigi Diaco: “Va bene, il primo disco di questa seconda puntata rientra nei gusti musicali del ministro meloni, lo annuncia lei, è di Luciano Ligabue. Giorgia Meloni: Luciano Ligabue, “Non è tempo per noi”… Pierluigi Diaco: “Non è tempo per noi di Luciano Ligabue, su radio gioventù, la radio del ministero della Gioventù. Noi con un po’ di spocchia diciamo la radio del ministero della Gioventù, ma vogliamo appunto dichiarare a chi ci sta ascoltando che questa trasmissione è fatta gratuitamente, da chi la conduce, da chi la realizza, dal punto di vista tecnico e che è un modo per dare comunicazione e informazione delle attività del ministero della Gioventù guidato da Giorgia Meloni. Ministro Meloni, un altro argomento di cui vi siete occupati in apertura proprio di questo portale, ormai a quasi un mese e mezzo di nascita, che è gioventu.it è il primo focus dedicato all’ecstasy “nemico subdolo”. Io so perfettamente che questo è un argomento molto delicato e forse ci sarebbe bisogno anche di esperti per affrontarlo, ma fortunatamente noi non siamo una trasmissione di approfondimento né un talk ma siamo una trasmissione che tende in qualche modo a informare delle iniziative che su molti argomenti prende il suo dicastero. Vogliamo partire proprio da questo focus e anche dai commenti dei ragazzi sul sito, che sono stati tantissimi. Su questo tema quali sono state le iniziative prese dal suo dicastero?”. Giorgia Meloni: “Intanto, noi abbiamo in qualche maniere voluto iniziare con questa tematica che era forse uno dei temi più complessi da trattare con le giovani generazioni. Il tema della droga non porta consenso, soprattutto se si ha un approccio non favorevole, risulta sempre impopolare, anche se sul sito del ministero noi abbiamo riscontrato una spaccatura tra chi esalta l’utilizzo delle droghe e, in particolare dell’ecstasy, e tanti altri che rispondono che la ricerca di una sostanza diversa, esterna, magari per passare una serata, magari per rimorchiare una ragazza o per sentirsi a proprio agio è in qualche modo una forma di sconfitta, non è, e non può essere vista come una vittoria, ed è proprio questo l’elemento che m’interessa. Io credo che, di là dalle leggi, di là da tutti gli aspetti repressivi che si possono mettere in campo, io sono una proibizionista, quindi è noto che non sono a favore di leggi con delle maglie particolarmente larghe, però penso che le leggi da sole non possano risolvere il problema. Ci vuole prevenzione, ci vuole un piano di consapevolezza generazionale, dei ragazzi e delle ragazze italiane. Io ho detto, e qualcuno c’è rimasto male, che se ti cali le pasticche, non sei il figo del gruppo ma sei uno sfigato, dando una lettura molto secca, rendendomi conto che non è poi così semplice, non è tutto o bianco o nero. Non sono sempre uguali le motivazioni che spingono un ragazzo a fare uso di droga o a fare abuso di alcool, insomma, tutte le forme di devianza e dipendenza che noi viviamo nella nostra generazione. Io penso, però, che noi neanche dobbiamo continuare a giustificare sempre tutto perché poi questa generazione è letta soltanto attraverso questi fenomeni, perché in qualche maniera ci si fa del male, io ho letto che l’ecstasy è considerata la droga dell’amore, insomma viene detto un po’ di tutto ”. Pierluigi Diaco: “Va detta una cosa però Ministro che a differenza del passato, lei queste posizioni le ha sempre avute e mi sembra, lo dico con molto rispetto, che abbia acquisito una conoscenza talmente approfondita dell’argomento, che proprio nella dichiarazione che lei ha fatto, si capisce che oltre a proporre delle leggi, c’è proprio la volontà di approfondire l’argomento e stare anche ad ascoltare le storie di questi ragazzi che arrivano ad affrontare la droga, a volte anche in maniera esasperata e fanatica. Va detto che la gran parte dei giovani che usano la droga in Italia, questo anche secondo gli studi, non sono quelli che poi la utilizzano in modo sistematico, come ad esempio l’eroina e che poi portano i ragazzi a dover andare in comunità, ma sono persone che la usano occasionalmente, durante la settimana e pensano di poterla governare”. Giorgia Meloni: “Il problema è che intanto bisogna sempre ricordare che l’utilizzo della droga provoca, indipendentemente dalla quantità d’uso che se ne fa, dipendenza e danni che non sono recuperabili. Questo è un elemento che noi dobbiamo sempre tenere in mente ”. Pierluigi Diaco: “Disturbi di personalità” Giorgia Meloni: “Disturbi di personalità, cellule che non si riproducono più, quindi danni permanenti. Questo per ricordare sempre che il tema dell’uso di droga non è il tema dell’uso di alcool, è semmai il tema dell’abuso di alcool che poi, anche su questo si fa delle volte tanta confusione. Voglio dire, io non ho una particolare conoscenza del fenomeno, anche se l’ho approfondito tante volte. Io mi rendo conto che possiamo fare tantissime cose, immaginare strumenti, possiamo mettere in piedi le leggi più repressive del mondo, dopodiché, se non chiediamo a questa generazione, di essere consapevole, se non chiediamo a questa generazione di rendersi conto che quando si è schiavi di una sostanza non si è liberi, noi non risolveremo niente. Siccome io credo in questa generazione, e lo vado a raccontare in tutta Italia, mi piacerebbe, che tanti ragazzi che scelgono di non fare uso di droga, ci aiutassero, e aiutassero la loro generazione a capire, che quando hai bisogno di una sostanza esterna per divertirti non sei una persona libera. C’è l’ha detto anche Vasco Rossi, che mi pare in questi giorni ha fatto dichiarazioni diverse da quelle che fa di solito sul tema della droga, molto importanti. Allora noi chiudiamo con una canzone di Vasco Rossi, molto bella… Ci fissiamo appuntamento per la terza puntata, la settimana prossima su radio gioventù, www.gioventù.it, la canzone di Vasco è “Un senso”.