Messenger ritorna su PC,ViVino, la nuova App che vi

Transcript

Messenger ritorna su PC,ViVino, la nuova App che vi
Sony Xperia: il proiettore
per interagire con pareti e
superfici
Berlino, 8 settembre 2016 – Sony
Xperia Projector è il nome di un
prototipo di un proiettore con
Android
con
interagisce
il
quale
si
premendo
direttamente
proiettata. I
sull’immagine
proiettori di
questo tipo sono sempre stati lo
stereotipo di una tecnologia futuristica, presente solo nei
film di fantascienza.
Sony però ha presentato, durante la fiera internazionale della
tecnologia di Berlino IFA 2016, un prototipo di un proiettore
touch-enabled. In verità una prima versione di questo
dispositivo era stata già presentata al Mobile World Congress
alcuni mesi prima, ma il modello presente a Berlino è apparso
subito più efficente e fluido.
Nonostante si tratti ancora di un prototipo, la cui
commercializzazione non è certa, il Sony Xperia Projector ha
sorpreso e incuriosito il pubblico. Grazie al suo proiettore a
tiro ultra corto e al sistema operativo Android sarà possibile
proiettare applicazioni e videogiochi su superfici orizzontali
o pareti verticali, e si potrà interagire con essi toccando
direttamente le immagini proiettate grazie ai sensori che
permettono di operare come se si stesse utilizzando un comune
touch screen (come si può vedere nel video posto subito sotto
l’articolo).
Il dispositivo riconosce anche comandi vocali, funziona con
tutte le app presenti nel Play Store di Google e permette di
effettuare tutte le operazioni che svolgiamo quotidianamente
con il nostro smartphone: come guardare video, giocare ai
videogame, navigare in internet e così via. Si tratta di
un’ottima idea e ci auguriamo che l’azienda giapponese
continui a lavorarci su, per ottenere una versione
commercializzabile nel mercato.
di Emanuele Bazzichi
Nel futuro avremo
contatto ‘smart’
lenti
a
Mountain View, 3 settembre 2016
– Alcune tra le più grandi
multinazionali
del
settore
informatico (Google, Samsung e
Sony) stanno da tempo lavorando
allo sviluppo di lenti a
contatto smart. L’obbiettivo è
quello di realizzare dispositivi che facciano ben altro, oltre
a correggere i comuni difetti della vista di chi le indossa.
Ad esempio, le lenti brevettate da Google, in collaborazione
con Novartis, prevedono un sensore, inserito all’interno di
uno degli strati, per la misurazione in tempo reale del
livello di zuccheri nel sangue. Funzione che sarà molto utile
per coloro affetti da diabete.
Samsung ha invece depositato un brevetto per lenti a contatto
che, a dispetto dello spessore minimo, avrebbero display,
fotocamera, antenna per connettività wireless e sensori di
movimento per il battito della palpebra. Le immagini
proiettate dalle lenti potrabbero poi essere visualizzate su
un dispositivo accoppiato, ad esempio uno schermo, uno
smartphone, o un tablet. Samsung proseguirebbe così sulla scia
della “realtà virtuale immersiva“, che si può gia sperimentare
con i grandi visori dedicati Samsung Gear e Oculus Rift, da
indossare sugli occhi.
Sony, che non vuole perdere terreno rispetto alla concorrenza,
ha richiesto negli Stati Uniti un brevetto chiamato “Contact
Lens and Storage Medium“. Rispetto alle lenti dei concorrenti,
i dispositivi Sony permetterebbero di scattare addirittura
foto, girare video e salvare il tutto all’interno di una
micromemoria presente direttamente nella lente. Le foto
potrenno così essere scattate anche attraverso un semplice
battito di ciglia, e sarebbero anche di qualità molto elevata.
Come le altre, anche queste saranno in grado di interagire con
dispositivi esterni come smartphone e tablet, ai quali potremo
inviare molto velocemente tutti i file presenti in memoria.
Ovviamente stiamo parlando di brevetti; passerà molto tempo
prima di vedere dei prototipi funzionanti, ma sappiamo già
verso cosa punteranno i colossi della tecnologia. Nel futuro
ci potrebbero essere anche ulteriori impieghi, come ad esempio
la visualizzazione di informazioni e dati aggiuntivi
all’interno del campo visivo, che troverebbero impiego in
campo
militare,
costituendo
un
pezzo
importante
dell’equipaggiamento del soldato del futuro. Inoltre, lenti a
contatto in grando di fare foto e video, all’insaputa delle
persone, potrebbero creare un serio problema per quanto
concerne la tutela privacy; trattandosi di dispositivi
praticamente invisibili.
di Emanuele Bazzichi
Samsung presenta
Galaxy Note 7
il
nuovo
Suwon, 18 agosto 2016 – Samsung
ha finalmente presentato il
nuovo Galaxy Note 7. Il nuovo
modello ha un look raffinato, è
realizzato con materiali di
prestigio ed ha un esclusivo
design a bordi simmetrici. È
dotato di scocca resistente all’acqua, funzioni di sicurezza
avanzate con autenticazione biometrica (la nuova funzione di
scansione dell’iride) e funzioni di intrattenimento
coinvolgenti. Il telefono, per le sue caratteristiche, è la
soluzione perfetta sia per la vita privata, sia per quella
professionale. La vita scorre più veloce che mai, per questo
motivo Samsung ha creato Galaxy Note 7: affinché l’utente
possa svolgere le proprie attività quotidiane più facilmente,
ovunque, e in qualunque momento.”
La nuova S Pen del Note 7 è molto più di un semplice strumento
di scrittura: è la via per fare tutto in maniera efficiente e
precisa. L’utente può dare vita alle proprie idee nel momento
esatto in cui avverte l’ispirazione, semplicemente appuntando
le informazioni utili sul display in stand by con la S Pen.
Con la funzione Selezione Intelligente S Pen consente inoltre
di creare GIF e condividerle con facilità.
E’ possibile zoomare lo schermo o convertire contenuti nella
lingua desiderata con un semplice movimento. La nuova “penna”
riproduce in modo efficace la facilità d’uso e la precisione
di una vera penna. Grazie al design con una punta di 0,7 mm,
migliorie in fatto di sensibilità alla pressione, assicura
un’esperienza d’uso molto realistica. Anche S Pen è resistente
all’acqua, consentendo all’utente di annotare
pensieri senza interruzioni, anche sott’acqua.
i
propri
Samsung ha prestato particolare attenzione alle misure di
sicurezza: oltre alla scansione delle impronte digitali, il
telefono è dotato della nuova tecnologia di riconoscimento
dell’iride, un sistema di autenticazione biometrica
estremamente sicuro, utilizzabile per sbloccare la schermata
home e per accedere in totale sicurezza ai propri contenuti.
Dotato di schermo QHD Super AMOLED da 5.7 pollici, lo
smartphone è predisposto per lo streaming video HD, grazie a
colori più brillanti e a un nero più intenso, offre infatti
un’esperienza cinematografica senza precedenti. Inoltre,
abbinando Galaxy Note7 al nuovo Gear VR (occhiali per la
realtà virtuale) si può vivere un’esperienza ancora più
immersiva ed estremamente coinvolgente. L’incredibile schermo
Super AMOLED e il potente processore di Galaxy Note7, uniti ad
un catalogo sempre più ampio di app, foto, giochi e molto
altro, pongono l’utente sempre più al centro dell’azione.
Galaxy Note 7 è inoltre compatibile con l’ innovativa
videocamera Gear 360.
Estremamente sottile e leggero, con l’esclusiva curvatura
dual-edge gli dona l’aspetto prezioso tipico della serie
Galaxy. L’esperienza d’uso semplificata e raffinata, associata
all’interfaccia utente grafica, consente quindi un’interazione
continua tra l’utente e il device. Il dispositivo vanta la
stessa fotocamera avanzata lanciata con l’S7 e l’S7 edge. La
tecnologia Dual Pixel, l’ampia apertura e l’auto focus veloce
funzionano insieme per scattare foto brillanti, nitide anche
in condizioni di scarsa luminosità. Oltre alla memoria interna
da 64GB, il cellulare offre una memoria espandibile fino a
256GB. È inoltre dotato di batteria da 3.500 mAh, e una porta
micro-USB.
Galaxy Note 7 sarà disponibile a partire dal 2 Settembre nei
colori Blue Coral, Silver Titanium e Black Onyx al prezzo
consigliato di 879 euro. Infine, tutti coloro che lo
prenoteranno presso i punti vendita aderenti e lo
registreranno su Samsung People, riceveranno il nuovo Gear VR,
per provare l’esperienza della realtà virtuale.
di Emanuele Bazzichi
Rio 2016: le prime olimpiadi
ad alto contenuto tecnologico
Rio de Janeiro, 6 agosto 2016 –
Come risaputo la tecnologia
trova oggi un ruolo sempre più
importante anche nello sport.
Essa infatti trova applicazione
per
prevenire
infortuni,
migliorare le prestazioni degli
atleti e migliorare le tecniche
di allenamento.
In questo articolo faremo una rapida carrellata delle nuove
tecnologie usate dagli atleti di queste Olimpiadi di Rio de
Janeiro, in allenamento o in gara.
Pugilato
Il software iBoxer, realizzato in collaborazione con
l’Università Hallam di Sheffield, è a disposizione degli
atleti del Regno Unito. Il sistema di analisi delle
prestazioni, prendendo in esame i dati dei propri boxeur e
degli avversari, analizza i punti di forza e debolezza per
raffinare le tattiche ottimali per ogni incontro.
Ciclismo
Nel ciclismo c’è sempre meno bisogno di concentrarsi sugli
aspetti meccanici dei mezzi, perché le biciclette sono
ottimizzate al punto da essere diventate efficienti al 99%.
Oggi si cerca il miglioramento per ottenere prestazioni da
record.
Su questa strada, il team USA si è avvalso degli occhiali per
realtà aumentata della Solos, sviluppato in collaborazione con
il Cloud IBM. I ciclisti in pista sono stati sottoposti a test
per raccogliere dati sulla potenza, la velocità e persino
sulle pedalate.
I ciclisti potevano tenere sotto controllo il percorso senza
distrazioni, in quanto i dati venivano trasmessi direttamente
sulle lenti. Questi Feedback in tempo reale sono serviti per
aggiustare la strategia di allenamento.
Ad esempio, nella simulazione di una gara individuale a
cronometro, il ciclista ha la possibilità di vedere se il giro
che sta compiendo sia migliore di quello dei suoi avversari,
in base alla posizione e al tempo visualizzato (comprensivo di
step intermedi). L’atleta valuterà così se compiere sforzi
ulteriori o se destinarli al giro successivo. Potrà così
ottimizzare lo sforzo fisico, riducendolo nei momenti in cui
non sarà necessario sprecare energie e viceversa. Questo tipo
di tecnologia però non potrà essere utilizzata in gara, ma
solo in allenamento.
Giochi di squadra
Il Team Germania di Vela, nel 2011, ha stretto una partnership
con SAP (azienda che si occupa di software aziendali) nel
tenativo di interrompere il rovinoso declino delle prestazioni
in questa disciplina.
Il sistema consentirà agli atleti di imparare più velocemente
attraverso allenamenti mirati basati su modelli virtuali,
simulazioni di venti e correnti, ecc. In questo modo gli
atleti verranno preparati alle condizioni più avverse.
Inoltre, in previsione delle Olimpiadi di Rio, sono state
eseguite 3,000 misurazioni per costruire una serie di modelli
di corrente sui quali allenarsi.
Paraolimpiadi
La BAE Systems, solitamente dedita all’industria aerospaziale,
ha collaborato con la Federazione Sportiva del Regno Unito per
consentire agli atleti su sedia a rotelle di accrescere la
propria velocità del 20% lavorando sull‘aerodinamica.
Autodesk, che si occupa di software di progettazione, ha
lavorato con la campionessa di paraciclismo Denise Schindler,
per creare la protesi di una gamba (stampata in 3D usando
materiale policarbonato), capace di migliorare la potenza. Il
risultato è stata una protesi ultraleggera, incredibilmente
aerodinamica e altamente performante.
di Emanuele Bazzichi
La sonda Juno raggiunge Giove
Cape Canaveral, 7 luglio 2016 –
Juno è una missione della NASA
con lo scopo di studiare il
ppianeta Giove, attraverso una
sonda che si manterra in orbita
attorno al pianeta. La sonda è
stata lanciata il 5 agosto 2011
a bordo di un razzo Atlas da Cape Canaveral, in Florida. Il 5
luglio 2016 è arrivata a destinazione ed è previsto che
concluda la sua missione nel febbraio 2018.
La sonda è letteralmente un
“super sensore” volante, data la
quantità di dispositivi di cui è
fornita. Essa avrà infatti il
compito di trasmettere agli
scienziati i dati relativi
all’emissione
termica,
l’atmosfera e il campo magnetico
di Giove, oltre ovviamente alle
foto della sua superficie.
Oltre a questo set di strumenti scientifici all’avanguardia,
la sonda porta con sé anche una placca dedicata a Galileo
Galilei. Questa è una copia in alluminio dell’originale
manoscritto in cui Galileo ha descritto per la prima volta le
quattro lune di Giove. Oltre a
questo porta anche tre “omini”
della LEGO, che rappresentano
Galileo, Giove e sua moglie
Giunone (Juno). Secondo la
leggenda infatti Giunone, dal
Monte Olimpo, riuscì a guardare
attraverso le nubi e capire la vera natura di suo marito; da
qui il nome della sonda (Juno) che spera di riuscire a fare lo
stesso con il grande gigante gassoso del Sistema Solare. I tre
“omini” sono stati costruiti in alluminio, invece della solita
plastica dei LEGO, per permettere loro di resistere alle alte
temperature nella fase di lancio dalla Terra (razzo con i
motori accesi).
Juno è alimentata tramite pannelli solari. Questa scelta è
stata resa possibile dal significativo miglioramento negli
ultimi decenni della tecnologia delle celle solari,
aumentandone l’efficienza e riducendo così le dimensioni dei
pannelli necessari all’alimentazione della sonda.
Infine, su Juno sono presenti anche due strumenti studiati e
realizzati in Italia: si tratta dello spettrometro ad immagine
infrarosso e lo strumento per la misurazione della gravità.
Adesso non dobbiamo far altro che
spettacolari immagini di Giove…
attendere
le
prime
Continuate a seguirci.
di Emanuele Bazzichi
Le 10 tecnologie che stanno
per cambiare il mondo
Davos, 3 luglio 2016 – Gli
esperti del World Economic Forum
hanno stilato una classifica,
pubblicata in uno speciale del
mensile Scientific American,
sulle
10
tecnologie
che
cambieranno il mondo e i nostri
stili di vita nei prossimi anni.
Nano-tecnologie: Entro il 2020 saranno 30 miliardi i
dispositivi connessi in rete e in grado di ‘parlarsi’. La vera
svolta arriverà però con l’avvento dei nano-device, che
potranno circolare nel corpo umano o essere incorporati nei
materiali da costruzione; queste nuove micro-macchine potranno
rivoluzionare molti settori, dalla medicina all’architettura,
dall’agricoltura alla produzione di farmaci.
Nuove batterie: Uno dei maggiori ostacoli alla diffusione
delle energie rinnovabili è la loro imprevedibilità
(soprattutto per quanto riguarda il solare, il microeolico e
il microidroelettrico) che non sempre permette una
corrispondenza tra domanda e offerta; i recenti progressi
nelle tecnologie di accumulo dell’energie elettrica offriranno
presto una soluzione, grazie ad una nuova generazione di
batterie che si adatteranno alle piccole reti elettriche.
La tecnologia Blockchain: Si tratta di un nuovo registro
elettronico mondiale, sul quale si baseranno l’intera rete di
pagamenti con la moneta elettronica Bitcoin. Solo ora sta
emergendo l’incredibile impatto che potrà avere nel cambiare i
mercati e la loro gestione.
Materiali in 2D: Il più famoso è il grafene, formato da un
solo strato di atomi di carbonio, ma oltre a questo se ne
stanno sviluppando altri. I costi di produzione sempre più
bassi permetteranno applicazioni in vari settori: dai filtri
per l’acqua alle tecnologie indossabili.
Auto senza pilota: La loro diffusione aumenterà gradualmente,
di pari passo con i progressi nelle tecnologie per la
sicurezza e con l’introduzione delle norme che ne regolano la
circolazione su strada. Ridurranno gli incidenti e lo smog,
risultando particolarmente utili per le popolazioni del mondo
occidentale in progressivo invecchiamento.
Organi su chip: Le riproduzioni in miniatura degli organi
umani su microchip permetteranno di accelerare lo studio delle
malattie e lo sviluppo di nuovi farmaci.
Celle solari in perovskite: Rispetto alle tradizionali celle
in silicio sono più facili da produrre (quindi meno costose),
possono essere usate in ogni condizione e mantengono meglio la
loro efficienza nel corso degli anni.
Intelligenza artificiale: Si sta facendo strada una nuova
generazione di assistenti virtuali per smartphone e tablet,
pronti ai nostri comandi vocali per organizzarci l’agenda,
controllare lo stato di salute o prenotarci il ristorante.
Optogenetica: La tecnica che usa gli impulsi di luce per
telecomandare i neuroni permetterà di aprire una finestra sul
cervello, aprendo la strada a nuove terapie.
Batteri come ‘fabbriche’: I nuovi sistemi di bioingegneria
consentiranno di trasformare i batteri in vere e proprie
fabbriche per produrre sostanze chimiche, farmaci e
biocombustibili, in modo sostenibile e rispettoso
dell’ambiente.
di Emanuele Bazzichi
Fonte: ANSA
Barilla introduce la pasta
fatta con stampanti 3D
Parma, 16 maggio 2016 – A
Cibus
2016
(il
salone
internazionale
dell’alimentazione)
che
quest’anno si è tenuto a
Parma, Barilla ha svelato un
prototipo, realizzato con la
collaborazione con l’olandese
TNO (organizzazione olandese che si occupa di ricerca
scientifica applicata), per stampare in 3D la pasta.
Ad oggi sono sufficenti 2 minuti per “stampare” una forma di
pasta industriale, impastando acqua e semola di grano duro. Ma
non finisce qui perché gli ingrendienti (contenuti in apposite
cartucce), in questo nuovo e particolarissimo modo di produrre
la pasta, possono essere personalizzati nella tipologia e
nelle dosi, in funzione del tipo di dieta che si segue.
Inoltre l’innovativa tecnologia 3D Printing, presentata
ufficialmente a Expo 2015, non solo consente di stampare forme
di pasta classiche come spaghetti e rigatoni, ma
potenzialmente infiniti nuovi formati. In particolare a Cibus,
Barilla ha presentato 3 nuove forme, selezionate tra oltre 400
idee lanciate in una gara su Thingarage, startup specializzata
nel design 3D.
Secondo gli specialisti del settore, nel prossimo triennio, la
stampa in 3D verrà applicata in molteplici settori: dalla
medicina al food, all’industria meccanica, alla ceramica,
eccetera. Dalle analisi di mercato, infatti, risulta che le
vendite di stampanti 3D hanno registrato un incremento di
oltre il 50% a metà 2015. Questo grazie al forte abbassamento
dei prezzi (ad oggi circa 2000 dollari a fronte dei 10mila del
2014), che ha a sua volta generato un aumento della domanda
sia tra i consumatori, che nel mondo del business.
In un futuro non troppo lontano la stampa 3D potrebbe essere
applicata ad esempio sia nell’auto-produzione familiare, con
la pasta fai-da-te (innovazione che rivoluzionerebbe
totalmente questo segmento del mercato alimentare), sia nella
ristorazione profesionale. Nelle abitazioni le stampanti 3D
printing per pasta potranno essere compatte e versatili,
mentre nelle aziende e nei ristoranti saranno più grandi e
veloci, proprio come avviene attualmente con le comuni
stampanti per foto e documenti.
Insomma, entro breve tempo mangiare un buon piatto di pasta
non sarà più la stessa cosa… anche se sarà sempre un grande
piacere.
Continuate a seguirci.
di Emanuele Bazzichi
Messenger ritorna su PC
Washington, 14 aprile
2016 – Vi ricordate
Windows Live Messenger
(comunemente chiamato
MSN),
il
diffusissimo programma
di
messaggistica
istantenea
di
Microsoft? Il programma
venne tolto dal mercato nel 2012 successivamente all’acquisto,
da parte di Microsoft, di un altro programma funzionante su
PC: Skype.
Windows Live Messenger era superato a causa di vari processi
tecnologici, collegati tra loro, che si erano verificati
contemporaneamente:
1. La diffusione di massa di Facebook, che da sempre ha
avuto una propria chat.
2. La diffusione del concorrente Skype.
3. La diffusione, nel settore del mobile, degli smartphone.
4. La creazione e diffusione dell’app dedicata Facebook
Messenger dal 2011 in poi. Applicazione che
sostanzialmente permetteva le stesse funzioni del
Messenger di Microsoft, ma in più era perfettamente
integrata con gli account Facebook, ed era utilizzabile
su smartphone.
Ma
come
sappiamo
il
mercato
dell’
ICT
(le
tecnologie applicate all’informazione e alla comunicazione) è
in continua evoluzione e ci riserva sempre delle sorprese.
Negli ultimi anni, infatti, è stato lo stesso Personal
Computer a diventare sempre più… smart. Tant’è che il più
recente sistema operativo di Microsoft: Windows 10, è
installabile contemporanemente su PC desktop, laptop,
smartphone e tablet, ed è compatibile ed integrabile con le
applicazioni scaricabili dallo Windows Store dedicato.
Così, recentemente, gli utenti di PC e tablet, dotati
di Windows 10, hanno la possibilità di scaricare
gratuitamente l’app ufficiale di Facebook Messenger. Il
programma per ora è in versione beta: ovvero è già
stato testato, è funzionante, ma verrà modificato
successivamente alle segnalazioni degli utenti che
lo proveranno.
Il primo nucleo di funzioni introdotto in Messenger per
Windows 10 sono quelle classiche disponibili già sul Messenger
per IOS e Android e comprende: la possibilità di gestire le
notifiche (attivazione, disattivazione, visualizzazione
anteprime, selezione del suono di notifica, ecc), la
possibilità di inviare foto e video, la conferma di lettura
dei messaggi inviati. Non mancano, inoltre, la funzioni per la
creazione di gruppi, l’inoltro dei contenuti ricevuti ad altri
contatti e la ricerca rapida di contatti e gruppi.
Messenger (beta) per Windows 10 non risulta indicizzato nel
Windows Store; per individuarlo e scaricarlo potete seguire il
link diretto collegandosi a questo indirizzo, o
aspettare l’apposito banner pubblicitario nel Windows Store.
Sicuramente questa nuova versione del noto programma di
messaggistica ci riserverà ancora altre sorprese.
Continuate a seguirci.
di Emanuele Bazzichi
ViVino, la nuova App che vi
dirà tutto sul vino
San Francisco, 17 marzo 2016 –
Quante volte vi è capitato di
acquistare
un
vino
al
supermercato,
ma
poi
non
rimanerne pienamente soddisfatti
al momento della sulla tavola?
La
cosa
può
diventare
addirittura imbarazzante se il vino deve essere offerto a
degli ospiti, o essere regalato. Ebbene, Vivino è una nuova
App che può risolvere questo problema.
Infatti, è sufficente scattare una foto all’etichetta di un
qualsiasi vino per scoprirne il prezzo medio, il voto dato
dalla community di Vivino (formata da oltre 4 milioni utenti),
recensioni, addirittura consigli sugli abbinamenti più
indicati con il cibo e anche un breve storico sulle varie
annate di produzione.
L’app fornisce tutte queste informazioni in pochi secondi, con
possibilità di segnalare i vini più buoni e quelli meno buoni.
Si può anche condividere la propria esperienza e ricevere
consigli personalizzati su vini particolari. Inoltre è
possibile scoprire dove comprare i vini più votati nei
rivenditori a voi più vicini.
E’ sufficente scattare una foto e l’app riconosce e salva
subito i vini in memoria. Se un vino non è presente nel
database, basta effettuare una segnalazione e verrà caricato
nei giorni successivi. Potete aggiungere i vini ai “Preferiti”
per assicurarvi ottime esperienze future e sapere dove
acquistare i vini con la funzione “Nei dintorni”. Si possono
ottenere anche suggerimenti personalizzati sulla base dei
vostri gusti, condividere tutto questo con gli amici di
Facebook, Twitter e Gmail e conoscere le loro esperienze enogastronomiche.
E’ possibile anche effettuare la scansione offline: la foto
verrà comunque conservata in memoria e caricata appena ci si
connette. Così come si può inserire un potenziale
d’invecchiamento, per sapere dopo quanto tempo il vino avrà
raggiunto il suo stato ottimale per essere degustato.
Vivino è disponibile gratuitamente nei vostri store digitali,
mentre la versione premium, con funzioni potenziate, è
disponibile al prezzo di 4,49 € mensili.
Un saluto e continuate a seguirci.
di Emanuele Bazzichi
La nuova frontiera della rete
veloce in Italia si chiama
WiMAX
Bruxelles, 11 dicembre 2015 – Nonostante la crescente
importanza di internet come motore di sviluppo economico del
paese, ancora molte zone d’Italia non sono adeguatamente
raggiunte dalla rete ADSL.
Ormai in tutti i paesi sviluppati, che vogliono continuare ad
essere competitivi nel mondo globalizzato, si stanno
realizzando reti a banda larga per permettere la fruizione di
servizi internet sempre più complessi e veloci.
Purtroppo il nostro paese, secondo gli ultimi dati pubblicati
dalla Commissione Europea, ha il triste primato del minor
numero di famiglie connesse a Internet attraverso rete fissa,
tra i paesi dell’Unione Europea Europa (50per cento a fronte
di una media europea del 70). Inoltre i costi degli
abbonamenti sono nettamente più alti (dall’80 al 110 per cento
in più rispetto alla media europea).
E’ in questo contesto che stanno avendo un buon successo le
connessioni internet senza fili da mobile, da satellite o…
WiMAX. Oggi vi parlerò brevemente proprio di queste ultime.
Le reti WiMAX (Worldwide Interoperability for Microwave
Access) permettono la trasmissione di dati in banda larga, in
una vasta area geografica, tramite antenne collegate alla
dorsale telefonica. Il WiMAX può servire per diversi scopi:
può essere utilizzato come ponte di trasmissione dati tra due
diversi segmenti di una Rete, per l’accesso senza fili a
Internet in banda larga o per l’accesso da mobile. In questo
modo coniuga in un’unica tecnologia la banda larga tipica
delle reti fisse, alla possibilità di connettersi ad internet
senza fili, tipica invece delle reti mobili e wi-fi.
Il punto di forza di questa tecnologia sono i bassi costi di
esercizio, dato che i dati viaggiano nell’etere, senza bisogno
di infrastrutture cablate, come nel caso dell’ADSL
tradizionale. L’unico svantaggio invece è la maggior
vulnerabilità agli eventi atmosferici dato che il servizio
funziona grazie ad antenne esterne.
Insomma, tenete gli occhi aperti su questo genere di offerte
se vi interessa risparmiare ed avere, allo stesso tempo, un
servizio efficiente.
Un saluto e continuate a seguirci,
di Emanuele Bazzichi
Fonti e approfondimenti:
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/25/banda-larga-i
talia-poca-lenta-e-piu-cara-deuropa/2158603/
http://www.fastweb.it/internet/cos-e-il-wimax/