Carta del rischio archeologico della città di Durres

Transcript

Carta del rischio archeologico della città di Durres
Carta del rischio archeologico della città di Durres
METODOLOGIA DI REALIZZAZIONE E ISTRUZIONI PER L’USO
Sara Santoro
Alberto Monti
Indice
Introduzione : archeologia urbana, carta del rischio archeologico e programmazione della tutela
Sara Santoro................................................................................................................................... 2
§ 1. Carta del rischio archeologico di Durres: censimento e valutazione dei dati
Sara Santoro - Alberto Monti.......................................................................................................... 5
1.1.Le fonti
Sara Santoro............................................................................................................................... 5
1.2 L’acquisizione dei dati archeologici
Alberto Monti.............................................................................................................................. 6
§ 2. Lo schema costruttivo del sistema
Alberto Monti ................................................................................................................................. 7
2.1 Basi cartografiche ................................................................................................................. 8
2.2 Georeferenziazione delle basi cartografiche........................................................................... 8
2.3. Livelli informativi archeologici ............................................................................................ 9
2.4. Struttura delle schede di entità............................................................................................ 10
§ 3. I livelli di rischio archeologico ed edilizio e le proposte di tutela
Sara Santoro - Alberto Monti........................................................................................................ 10
3.1. Rischio di distruzione dell’area archeologica...................................................................... 11
3.2. Rischio archeologico edilizio.............................................................................................. 11
3.3. Proposte di tutela................................................................................................................ 11
§ 4. Repertorio bibliografico
Sara Santoro - Alberto Monti........................................................................................................ 12
§ 5. Repertorio dei rinvenimenti archeologici : data base e carte tematiche
Sara Santoro - Alberto Monti - Afrim Hoti - Eduard Shehi............................................................ 19
1
Introduzione : archeologia urbana, carta del rischio archeologico e programmazione della
tutela
S. Santoro
La città di Durres è ricchissima di testimonianze storiche ed archeologiche, sia nell’area
urbana che nel territorio del suo comprensorio : la civiltà intesa come vivere urbano, con tutti i suoi
monumenti e documenti, non si è mai interrotta nei 2630 anni da che i coloni corinzi e corciresi
fondarono in questa baia ben riparata e dotata di sorgenti e tranquilli approdi una colonia, là dove
probabilmente esisteva già sulla collina un insediamento illirico.
Fra innumerevoli vicissitudini imposte dal tempo e dalle dinamiche del potere, fra Greci, Illiri,
Romani, Bizantini, Normanni, Angioini, Veneziani, Turchi, Albanesi e fino all’attuale tumultuosa
espansione edilizia conseguente all’essere divenuta in brevissimo tempo il più importante porto
dell’Albania ed uno dei più importanti del Mediterraneo, la città ha continuato a stratificarsi nello
stesso luogo in un continuo dinamico rapporto fra l’opera dell’uomo che costruisce, trasforma e
distrugge e l’azione della natura sull’ambiente - la collina, la palude, le variazioni della linea di
costa, i terremoti. Si è così formato uno straordinario deposito sotterraneo di memorie, molte delle
quali dotate anche di grande bellezza artistica e monumentale, e tutte di grandissimo valore storico
per la ricostruzione dell’identità culturale di questo luogo e della gente che lo ha abitato nei secoli.
Esso costituisce un’ immensa ricchezza, che deve essere salvaguardata e opportunamente
valorizzata in una prospettiva di sviluppo equilibrato e sostenibile, cioè durevole nel tempo.
Oggi questa città adriatica nata per essere una porta fra Oriente e Occidente è chiamata di nuovo a
svolgere questo suo ruolo di cerniera in quell’asse di comunicazioni che congiungerà i Balcani
all’Europa riunita, e a diffondere i valori della sua millenaria cultura salvaguardando i tesori del
suo eccezionale patrimonio archeologico e storico con orgoglio e responsabilità, anche attraverso
gli strumenti del vincolo all’attività edilizia nelle aree di maggior densità archeologica .
Lo sviluppo economico ed edilizio di questi ultimi anni ha moltiplicato i casi di
intercettazione della stratigrafia archeologica. La caratteristica comune a tutte queste scoperte è
quella di essere nate dall’emergenza, non da un’attività di ricerca programmata né da un protocollo
di diagnosi preventiva del rischio archeologico sistematicamente applicato. Sottoposte alle cogenti
necessità dell’urgenza, molte di queste scoperte non sono state documentate sufficientemente e non
sono state poste in relazione le une con le altre, all’interno di una planimetria urbana che ne
consenta la comprensione attraverso le relazioni reciproche. Moltissimo resta affidato alla memoria
dei protagonisti di quelle scoperte, in una situazione estremamente rischiosa di conservazione dei
dati e delle strutture.
Anche i monumenti già posti in luce sono minacciati dalle nuove costruzioni e soffocati da queste,
senza aree di rispetto che ne consentano una valorizzazione ed una fruizione pubblica, con grave
pregiudizio delle possibili vocazioni turistiche della città. La situazione del patrimonio archeologico
di Durres appare, in questo momento, drammaticamente compromessa.
A questa grave situazione, che rischia di cancellare un passato glorioso, un documento di millenaria
civiltà ed una possibile risorsa economica per il futuro, si sta cercando di porre rimedio con una
serie di iniziative legislative, scientifiche ed operative da parte delle autorità nazionali e locali e con
la collaborazione di tutti i cittadini, della comunità scientifica e delle organizzazioni internazionali.
A maggio 2003 il Parlamento Albanese ha votato una legge speciale per la tutela e la
conservazione del patrimonio archeologico della città. La legge pone vincoli severi alle costruzioni
nel centro urbano, in quanto esso coincide con la sedimentazione archeologica della città antica,
attraverso il divieto di costruzione nelle aree del centro storico dove è già nota la presenza di
importanti stratificazioni archeologiche. Prevede inoltre una serie di procedure preventive di
accertamento nelle aree a media e bassa densità attraverso scavi archeologici scientificamente
condotti, a spese e a rischio del costruttore, come avviene in tutti paesi europei. Come specifico
2
strumento di programmazione urbanistica e base di questa definizione di aree vincolate, la legge
prescrive la realizzazione della carta del rischio archeologico della città. Essa integra la
pianificazione urbanistica, di competenza degli Enti locali, con la tutela del patrimonio
archeologico, culturale ed ambientale, di competenza dello Stato. Lo scopo è quello di coniugare la
salvaguardia di un patrimonio della collettività con le esigenze di sviluppo di questa stessa
comunità: due istanze diverse ma non inconciliabili laddove si riesca ad individuare un punto di
equilibrio attraverso la discussione libera e democratica e la scelta politica responsabile. All’interno
dei piani regolatori generali (PRG) adottati attraverso procedure di confronto e concertazione,
laddove si pianifica lo sviluppo urbano e si prevedono i comportamenti di crescita e trasformazione,
è infatti possibile superare la rigidezza dello strumento giuridico del vincolo graduando la tutela
archeologica e prevedendone le varie forme e indirizzando l’espansione urbanistica verso le aree a
minor rischio.
La realizzazione della carta è stata affidata ai tecnici e ricercatori italiani ed albanesi (S.
Santoro, A.Hoti, E. Shehi, A. Monti, F. Olari, G. Mainardi Valcarenghi) operanti all’interno del
Progetto Durres, un programma triennale ( 2002-2004) di cooperazione internazionale decentrata
nel settore del patrimonio archeologico e culturale condotto da UNOPS PASARP, dall’Università di
Parma e dal Dipartimento di Archeologia di Durres.
Nell’ambito di questo progetto, una serie di incontri fra ricercatori dei due paesi, in particolare il 2°
incontro di studio “ Strumenti di tutela del patrimonio archeologico : Carta del rischio e
catalogazione informatizzata. Esperienze italiane ed applicabilità in Albania”, Parma - Udine, 27­
29 marzo 2003 aveva fornito ulteriori elementi tecnici all’azione legislativa albanese.
A seguito di questa cooperazione, l’intervento italiano è stato espressamente richiesto per accelerare
i tempi di realizzazione della carta del rischio archeologico di Durres, sulla base dell’esperienza
italiana e soprattutto emiliana nella realizzazione e uso di questi strumenti della salvaguardia, che
sono operativi in Italia da una decina di anni con buoni risultati. L’intervento di operatori esterni è
anche finalizzato a garantire la massima imparzialità nella valutazione del rischio archeologico e
nelle proposte di tutela, secondo una prassi applicata in molti altri paesi del Mediterraneo dalle
Istituzioni locali per equilibrare la fortissima pressione degli operatori edilizi.
In linea generale, una carta del rischio archeologico deve registrare e documentare con
rigore scientifico la collocazione, profondità, ingombro e natura delle strutture archeologiche
intercettate nel tempo. Essa è qualcosa di più di un ordinato ed esaustivo catasto dei ritrovamenti
archeologici, che è pure una delle funzioni principali della cartografia archeologica. Può infatti
valutare le potenzialità di questo “ archivio sotterraneo” anche attraverso elaborazioni previsionali,
fondate sulla prevedibilità dei comportamenti abitativi umani in ambienti determinati, sulla struttura
e densità insediativa e sulla sequenza stratigrafica. Quest’ultimo aspetto non è stato sviluppato nella
presente edizione, bastando a definire le aree di rischio le numerosissime attestazioni di strutture
effettivamente intercettate. Per l’emissione del vincolo, infatti, occorre la concreta individuazione
del bene da preservare, non la presunzione della sua esistenza. Gli aspetti previsionali e le
riflessioni ed elaborazioni di carattere più propriamente storico- archeologico finalizzate ad una
conoscenza più compiuta ed organica del divenire storico dell’abitato sono rinviate ad una
successiva edizione della carta in una pubblicazione a parte.
Nella veste attuale, invece, la carta del rischio archeologico della città di Durres registra e
documenta i rinvenimenti archeologici di strutture e stratigrafie (escludendo quindi i soli reperti
mobili) sulla base della bibliografia, albanese ed internazionale, delle fotografie dell’archivio
storico aerofotografico dell’Istituto Geografico Militare di Firenze (voli 1928 e 1937) e della
documentazione degli archivi del Dipartimento di Archeologia di Durres . Il DAD garantisce la
correttezza ed esaustività di quest’ultima documentazione. La valutazione dei dati è stata condotta
in collaborazione con l’Università di Parma, così come la realizzazione della carta ( Santoro, Monti,
Hoti, Shehi). Il posizionamento e l’indicazione degli ingombri è fatto sulla carta catastale in scala
1:2500, nel suo più recente aggiornamento (anni Novanta) fornita dal Municipio di Durres, che ne
3
garantisce l’accuratezza. Ulteriori misure e rilievi topografici sono stati condotti dai tecnici italiani
ed integrati nella carta. L’impianto scientifico della carta, il coordinamento e la progettazione del
sistema informativo sono stati realizzati dagli operatori dell’Università di Parma (Santoro, Monti).
La carta del rischio dell’area urbana di Durres integra la ricognizione sistematica di
superficie nell’area collinare fra la città e Porto Romano condotta nel 2000-2001 dall’International
Center of Albanian Archaeology di Tirana, che riunisce un pool di studiosi anglo-americani e
albanesi delle Università di Cambridge, Cincinnati, Tirana con il sostegno della Packard Humanities
Institute (J.L.Davis, A.Hoti, I. Pojani, S. R. Stocker, A.D.Wolpert, P.E. Acheson).
La carta fornisce infine valutazioni sul rischio e sulle potenzialità delle risorse archeologiche
della città. Propone di conseguenza provvedimenti di tutela opportunamente graduati, secondo un
concetto qualitativo oltre che quantitativo.
Sono definiti quattro livelli di rischio (di sopravvivenza del bene, ma anche rischio
giudiziario ed economico per l’imprenditore edile) corrispondenti alle quattro categorie di aree
archeologiche individuate:
1. livello rosso: ingloba le aree archeologiche ad alta densità – dove più fitti sono i
rinvenimenti e maggiore è il loro interesse archeologico e potenziale informativo e di
valorizzazione. Si tratta di aree per le quali si propone il blocco completo di ogni attività
edilizia.
2. livello arancio: ingloba in un’unica area i punti approssimativi di rinvenimenti. Questi
possono anche avere la stessa importanza archeologica di quelli indicati tra le aree ad alta
densità, ma la loro posizione esatta non può essere stabilita. Si tratta del più alto livello di
rischio economico imprenditoriale in quanto in queste aree esiste l’incognita dell’ingombro
e della esatta localizzazione del bene e dunque l’imprenditore che intende operare qui deve
accollarsi le spese di uno scavo scientifico da parte delle autorità statali preposte alla tutela
con l’incognita di non poter comunque realizzare l’opera in progetto qualora lo scavo
portasse alla luce strutture o stratificazioni di elevato interesse archeologico.
3. livello giallo: corrisponde alle zone archeologiche a bassa densità, in cui sono testimoniate
strutture e resti intervallati da spazi vuoti. E’ quindi probabile il rinvenimento, nel corso
delle attività edilizie, di altri resti consistenti tali da richiedere il blocco dell’attività edilizia
stessa. Anche in questo caso, dunque, è richiesto lo scavo preventivo a spese
dell’imprenditore.
4. livello blu: corrisponde alle aree dove sulla base della documentazione disponibile è
presunta l’esistenza di stratificazioni o strutture. In queste aree, ogni intervento edilizio
dovrà essere svolto sotto il controllo delle autorità archeologiche.
La carta del rischio archeologico della città di Durres viene messa a disposizione dei
responsabili delle Istituzioni dello stato e locali e degli operatori edilizi a dicembre 2003, onorando
puntualmente l’impegno preso con le Autorità Albanesi, in una versione già definitiva per quanto
riguarda i dati, la loro documentazione e le relative proposte di tutela, ma ancora in italiano. La
versione in albanese sarà pronta a gennaio 2004.
La carta si compone di tre parti:
1. una cartografia in scala 1:2.500 con indicazione del posizionamento e ingombro dei
rinvenimenti – e monumenti- individuati da un numero identificativo;
2. un fascicolo contenente indicazioni sintetiche sull’architettura del sistema, la metodologia
utilizzata, le fonti, le istruzioni per l’uso, la banca dati con schede sintetiche dei
rinvenimenti ordinati per numero identificativo, la bibliografia, le valutazioni di rischio e le
proposte di tutela;
3. un CD contenente tutti i livelli informativi del sistema pronti per la lettura – cartografia,
banca dati con documentazione grafica e fotografica di supporto, bibliografia.
4
Nel corso del 2003 sono stati realizzati corsi di formazione e aggiornamento all’uso di questi
strumenti cartografici digitali per il personale delle Amministrazioni locali, del Dipartimento di
Archeologia e per operatori esterni di imprese sociali attive in campo culturale allo scopo di
garantire la possibilità di continua implementazione del sistema parallelamente alle nuove
scoperte. Questi corsi sono stati realizzati in collaborazione con il Progetto dell’Università di
Bologna: Progetto di Analisi studio e formazione per la realizzazione di una collaborazione tra
organizzazioni delle piccole e medie imprese italiane e albanesi, finanziato dal Ministero degli
Affari Esteri Italiano.
§ 1. Carta del rischio archeologico di Durres: censimento e valutazione dei dati
S. Santoro, A. Monti
1.1.Le fonti
S. Santoro
Quando si lavora su centri antichi a lunghissima continuità di vita, come Durres, il numero e
la qualità delle fonti documentarie a disposizione è in genere elevato, tanto più se non ci si limita
all’esame dei contesti dell’archeologia classica ma si prendono in considerazione anche le epoche
post-classiche ( a Durres esse sono di grandissima importanza, in particolare quella bizantina e
veneziana) e i “ bacini non sepolti”, cioè i resti conservati anche in alzato. Per realizzare uno
strumento di conoscenza e consultazione agevole, le fonti sono state registrate in modo sintetico, in
funzione dell’obiettivo della carta, che è quello della valutazione qualitativa e quantitativa dei
depositi archeologici e del grado di rischio di distruzione a cui sono soggetti.
Le fonti utilizzate si dividono in
1. fonti archivistiche: archivio del Dipartimento di Archeologia di Durres, archivi privati
dei ricercatori archeologi di Durres ( in particolare Vangel Toçi, Fatos Tartari, Lida
Miraj). La documentazione specifica dei singoli rinvenimenti ( rilievi topografici, rilievi
degli alzati) è numericamente modesta, anche se di buona qualità grafica, e sempre
carente dei dati altimetrici ( quote, profondità) e di riferimenti topografici che
consentano un sicuro orientamento delle planimetrie negli spazi di ingombro. Questi
ultimi sono però identificati con buona certezza.
2. fonti bibliografiche: spoglio completo delle riviste Iliria, Monumentet, Buletin i
Universitetit shtetëor të Tiranës,- Institutit të Shkencave, poi Buletin i Shkencave Shoqërore
Tiranë e della bibliogafia albanese ed internazionale .
Gli studi storico-archeologici sulla città si sono concentrati sugli aspetti monumentali e
quindi sulle imponenti fortificazioni rimaste sempre in vista e sull’altrettanto
monumentale patrimonio epigrafico, raccolto e pubblicato dal Cabanes e dalla sua
équipe dell’Università di Grenoble ( Corpus I). Nelle più recenti opere di sintesi, si sono
occupati di Durazzo il Mayer 1957, nella sua raccolta di fonti letterarie; il Sestrieri 1960
nella voce Durazzo dell’Enciclopedia dell’Arte Antica soprattutto relativamente alle
opere d’arte ivi scoperte; il Cabanes 1978 nella sua panoramica su trent’anni di ricerche
in Albania, dal 1948 al 1978, particolarmente ricchi di scoperte nella città; il Koch 1988
A e B e 1989 nei suoi lavori di censimento dei sarcofagi e monumenti funerari in
Albania; il Korkuti- Petruso 1993 con una panoramica ad ampio raggio cronologico
delle scoperte archeologiche più recenti e dei progetti archeologici riguardanti
l’Albania; il Myrto 1998 nel volume di bibliografia archeologica riguardante l’Albania,
aggiornato fino agli inizi del 1995, che fornisce una raccolta completa sia della
bibliografia che delle fonti, letterarie, epigrafiche e numismatiche e presenta anche una
schematica carta archeologica.
5
3. fonti cartografiche: mancano, a tutt’oggi, buone basi cartografiche edite che consentano
di localizzare senza approssimazioni i rinvenimenti archeologici avvenuti nell’arco di
più di un secolo. Per la ricostruzione urbanistica della città, sono state fin qui pubblicate
alcune piante, tutte molto schematiche. Esse sono comunque presentate in SANTORO
2003. La più antica, quella di HEUZEY e DAUMET 1876, di grande bellezza grafica e
precisione topografica, è un documento storico fondamentale, perché registra la
situazione morfologica del paesaggio quale oggi non è più possibile riconoscere
visivamente, in particolare nella definizione dell’area lagunare, ma per la parte
riguardante l’area urbana vera e propria è ormai inutilizzabile a causa delle grandi
trasformazioni della città e del gran numero di scoperte archeologiche avvenute
successivamente. La carta presentata da BAÇE 1988 per un programmatico piano di
tutela del centro antico e ripresa nell’apparato didascalico del nuovo allestimento del
Museo Archeologico di Durres, pur essendo molto ricca di informazioni, è redatta con
criteri grafici che non consentono puntuali localizzazioni dei rinvenimenti, così come
quella recentissima di
quella, altrettanto schematica, di MYRTO 1998. Anche
GUTTERIDGE et al. 2001 non dispone di punti fiduciari. Più dettagliate, in quanto fornite
almeno delle indicazioni stradali, sono le carte fornite da L. Miraj 1994 A, relativamente
agli impianti termali, e quella di A. Hoti 2003, costruita sulla base di appunti e
indicazioni di V. Toçi e F. Tartari ed aggiornata con i più recenti - ma non gli
ultimissimi - rinvenimenti. A parte un brevissimo tratto stradale rinvenuto a fianco delle
terme, la città antica è conosciuta solo per punti, benché i rinvenimenti siano stati
numerosi: resti di strutture pubbliche e private sono sepolte tutte a grande profondità (in
letteratura si legge che questa varia dai - 2 ai - 7 metri per gli strati bizantini, romani e
greci, -5 m per lo strato greco nell'area centrale urbana; le profondità controllate in
modo autoptico dagli operatori della carta archeologica sono intorno ai – 1.70 m per lo
strato bizantino, con un livello di falda intorno a – 1.40 nel centro urbano (foro circolare,
ex cinema Iliria).
Costituiscono un buon documento dello sviluppo urbanistico recente, la carta topografica
redatta dall’Istituto Geografico Militare Italiano nel 1928 e le fotografie aeree di bassa
quota, zenitali, realizzate in occasione di due voli nel 1928 e nel 1937, conservate
all’archivio storico aerofotografico di Firenze. In esse sono individuabili con precisione
un grande edificio articolato attorno ad un peristilio quadrato, con un ambiente absidato
(una villa?) ed altre strutture che sembrano di natura militare, e l’andamento sottomarino
della costa sudoccidentale che si prolungava anticamente, fuor d’acqua, con un braccio
di rocce che riparava in modo eccellente l’approdo e a ridosso del quale si trovavano
probabilmente gli impianti portuali più antichi.
4. fonti archeologiche: sono state censite, localizzate e documentate le strutture rinvenute
nel corso degli scavi , dal 1870 ad oggi, nonché i resti archeologici conservati in alzato,
come i vari tratti di mura, e gli altri monumenti degni di nota per antichità e rilevanza
architettonica, come la piccola moschea Fatih, l’hamam, un paio di case turche del XIX
secolo, il castello ecc.
1.2 L’acquisizione dei dati archeologici
A. Monti
La presente carta del rischio archeologico è stata realizzata utilizzando principalmente tre
classi di dati, ognuna delle quali ha una natura, provenienza ed affidabilità diverse.
1. INFORMAZIONI EDITE. Come si è detto sopra, questi dati provengono dallo spoglio
sistematico di tutta la letteratura disponibile sui ritrovamenti, le ricerche, le ipotesi
formulate in merito all’archeologia di Durres. Le informazioni provengono principalmente
dalle riviste Iliria e Monumentet, entrambe pubblicate negli ultimi quarant’anni. Ulteriori
6
informazioni sono state reperite in altre sedi editoriali, ma erano già comunque state
contemplate in contributi comparsi su Iliria e Monumentet. Le informazioni così acquisite
solo in pochissimi casi hanno potuto essere verificate, poiché nella quasi totalità degli
esempi si riferiscono ad entità archeologiche i cui contesti non sono oggi più analizzabili,
poiché nuovamente sepolti, alterati dall’attività edilizia, o perduti. Dunque i dati sono stati,
per necessità, adottati tali e quali i loro autori li pubblicarono, anche se nella revisione
critica è stato tenuto in considerazione anche tutto ciò che su di essi altri autori possono
aver pubblicato in seguito. Nella gran parte dei casi i piazzamenti cartografici dei
rinvenimenti non erano precisi e dunque spesso le informazioni sono state inserite nel
livello informativo Punti approssimativi di rinvenimenti. Spesso a corredo dei dati sono
state proddotte delle planimetrie di dettaglio, inserite nella documentazione accessoria,
oppure delle mappe riassuntive a scala urbana. È principalmente da queste ultime che sono
stati tratti i dati relativi ai livelli informativi delle Zone archeologiche a bassa itensità e
delle Ipotesi di presenze archeologiche.
2. DOCUMENTAZIONE DI SCAVI RECENTI. Grazie alle attività di scavo condotte in
questi ultimi anni dal Museo Archeologico di Durres, disponiamo di una documentazione
cartacea relativa ai depositi archeologici rinvenuti e/o scavati archeologicamente. Questa
documentazione, integrata dalle notizie orali fornite dai suoi stessi redattori, ha portato alla
creazione del livello informativo relativo alle Aree archeologiche ad alta densità. La qualità
e quantità delle informazioni e la precisione dei piazzamenti cartografici sono dovuti
direttamente alla maggiore completezza della documentazione relativa alle entità che sono
state monitorate dal personale del Museo Archeologico. La maggior parte della
documentazione di supporto fornita in questo lavoro deriva dalla documentazione di
cantiere redatta in fase di scavo.
3. NOTIZIE ORALI. Una quantità ridotta di ulteriori informazioni proviene da notizie orali
ottenute da studiosi che si sono occupati dell’archeologia durazzina senza pubblicare
integralmente i loro dati. E’ stato in alcuni casi possibile recuperare queste informazioni,
ma ad esse non è stata ovviamente accordata la stessa affidabilità di altri tipi di dati, e le
entità archeologiche così identificate sono state inserite nel livello informativo dei Punti
approssimativi di rinvenimento o in quello delle Ipotesi di presenze archeologiche.
§ 2. Lo schema costruttivo del sistema
A. Monti
Come si è detto, in questa redazione la Carta del rischio archeologico di Durres consta di
due parti fornite a stampa, ma derivate da una versione informatica, e da un CD. Quest’ultimo
contiene un database in formato MS Access XP, i livelli informativi del GIS, in formato Esri
ArcView 2.0, ed una serie di immagini che riproducono la documentazione di rilievo grafico che è
stato possibile reperire per le entità archeologiche. Le immagini, in formato jpg, hanno lo stesso
identificativo delle entità archeologiche alle quali si riferiscono.
Il dossier a stampa contiene a sua volta due parti. Una è la serie di schede che descrivono i
singoli rinvenimenti archeologici conosciuti, secondo una suddivisione in quattro tipologie: Aree
archeologiche ad alta densità, Posizioni approssimative di rinvenimenti, Ipotesi di presenze
archeologiche, Zone archeologiche a bassa densità. Le caratteristiche specifiche di ognuna di
queste tipologie sono indicate di seguito. Il secondo elemento del dossier è una carta del centro
urbano della città, sulla quale compaiono indicate, con grafie differenti, le entità archeologiche di
tutte le quattro classi.
7
2.1 Basi cartografiche
Per quanto attiene alle basi cartografiche qui utilizzate si segnalano due importanti
premesse:
• Le basi cartografiche presentano numerose lacune: la loro copertura spaziale non è esaustiva
di tutta l’area urbana attuale, la precisione evidenziata in fase di sovrapposizione è
relativamente bassa, il tratto grafico imperfetto, le informazioni di legenda quasi inesistenti.
Tuttavia questo è quanto di meglio ci è stato possibile reperire anche attraverso l’ampia
collaborazione fornita dalle Autorità albanesi locali e nazionali.
• Il nostro incarico, relativo alla realizzazione della Carta del rischio archeologico di Durres
non poteva contemplare in alcun modo la realizzazione di nuove basi cartografiche o la
modifica consistente delle basi esistenti al fine di renderle più idonee. Ciò sia perché
esistono enti preposti a tale attività, ai quali non potevamo sovrapporci sia perché, dal
momento che questa carta archeologica è destinata alla fruizione pubblica essa doveva
necessariamente impiegare basi cartografiche altrettanto pubblicamente diffuse ed utilizzate.
Le basi di rappresentazione territoriale utilizzate sono due
1. Carta catastale 1:2.500. Essa è quella a scala maggiore e rappresenta la zona centrale e
meridionale dell’attuale area urbana di Durres, che coincide interamente con l’area
dell’antica Epidamnos- Dyrrachion- Dyrrachium. La mappaè stata fornita dall’Ufficio
Tecnico Comunale di Durres e da esso qualificata come “attualmente in uso” presso
l’Amministrazione. Questa carta è stata digitalizzata ed impiegata nel GIS senza alcuna
modifica, se non alcune limitatissime integrazioni nella zona centrale, ove la copia da noi
ricevuta presentava una lacuna dovuta ad errori di stampa. Le sue caratteristiche, il tratto
grafico, le informazioni di legenda, la copertura areale, così come appaiono nella presente a
pubblicazione sono quelle della copia originare da noi ricevuta. Nonostante queste carenze,
in base alle ricerche da noi svolte questa base cartografica era la più confacente agli scopi di
questo lavoro tra quelle disponibili.
2. Carta topografica 1:50.000. La seconda base cartografica utilizzata è a scala territoriale, ed
ha lo scopo di consentire l’identificazione della posizione e la lettura delle relazioni spaziali
di tutte le entità archeologiche censite due delle quali, le aree archeologiche di Porto
Romano ed Arapaj, distano vari chilometri del centro della città. Essa inoltre consente di
visualizzare le posizioni ambientali delle evidenze, poste sul litorale, nell’area collinare a
nord della città o in quella un tempo paludosa a nordest. Anche in questo caso la base
cartografica presenta delle carenze, soprattutto per ciò che riguarda la sua veste grafica. Ciò
è dovuto al fatto che non ci è stato possibile reperire copie nuove della medesima, ma
abbiamo dovuto avvalerci di una copia già da tempo in uso presso il Museo Archeologico di
Durres.
2.2 Georeferenziazione delle basi cartografiche
Il sistema di coordinate utilizzate per la georeferenziazione delle basi cartografiche è quello
impiegato sia sulla carta topografica in scala 1:50.000, sia anche su di un livello informativo GIS
fornitoci dall’Istituto Geografico Albanese che ritrae gli edifici del centro urbano attuale di Durres.
Questo shapefile non è stato utilizzato in questa redazione, se non come riferimento di
georeferenziazione. Sia per esso che per la carta topografica 1:50.000 il sistema di proiezioni è
l’UTM, convenzione WGS 84.
1. Carta catastale 1:2.500. La sua georeferenziazione è avvenuta mediante sovrapposizione tra
due punti noti identificabili su di essa ed i medesimi punti identificati sul livello informativo
degli edifici urbani fornito dall’IGA. Si segnala che è risultato praticamente impossibile
8
giungere ad una perfetta coincidenza tra tutti gli edifici rappresentati sulla carta catastale e
quelli del livello informativo IGA.
2. Base 1:50.000. Su di essa esiste il reticolo chilometrico standard, con indicazione delle
coordinate di georeferenziazione. Queste sono state utilizzate sia per il controllo di
ortorettifica della copia in nostro possesso, sia per la georeferenziazione stessa.
2.3. Livelli informativi archeologici
Il sistema mette a disposizione cinque livelli informativi archeologici. Questa suddivisione
rispetta le caratteristiche dei vari tipi di dati che è stato possibile raccogliere, in particolare in merito
all’ approfondimento dei dati stessi relativamente ad ogni evidenza archeologica ed alla possibilità
di identificare con maggiore o minore esattezza la posizione e la superficie dell’entità archeologica
indicata. Ogni livello dunque raccoglie tutte le entità archeologiche di eguale precisione di
posizionamento e dettaglio di conoscenza.
1. Aree archeologiche ad alta densità: questo è il livello informativo che raggruppa le
evidenze archeologiche meglio documentate ed anche quelle più importanti. Tutte le aree e
le strutture indicate su questo livello hanno valore archeologico elevato e presentano elevato
rischio ogni qualvolta vengono interessate da qualunque attività di scavo. Tutti gli scavi ed i
rinvenimento effettuati più di recente in città sono stati posizionati su questo livello
informativo: esso è, di fatto, quello da tenere in maggior considerazione tra tutti quelli del
sistema. La posizione e l’ingombro delle aree grafiche sono quelle che riproducono nel
modo più esatto possibile la realtà archeologica così come ci è stato possibile conoscerla. Ne
consegue che è possibile utilizzare i dati metrici delle aree stesse come dati di valutazione
per qualunque considerazione di carattere archeologico. Solo in alcuni casi nei quali non è
stato possibile conoscere la forma esatta dell’area, questa è stata disegnata con margini
fortemente irregolari. La documentazione di supporto fornita, costituita principalmente da
planimetrie di cantiere e mappe di inquadramento, è relativa alle evidenze di questo livello
informativo.
2. Punti approssimativi di rinvenimenti: questo livello raggruppa tutte le entità archeologiche
la cui posizione è imprecisa ed il cui ingombro non è stabilito sulla base della
documentazione esistente. Si tratta in pratica di rinvenimenti che possono anche avere la
stessa importanza archeologica di quelli indicati tra le aree ad alta densità, ma la cui
posizione esatta non è possibile stabilire. La loro collocazione reale può essere in una
qualunque posizione nel raggio di varie decine di metri dal punto che li rappresenta nel
sistema. In fase di valutazione del rischio archeologico questo livello informativo deve
suscitare grande cautela: esso infatti è soprattutto un indicatore dell’entità e della tipologia
dei resti archeologici che possono essere presenti, ma per i quali esiste l’incognita dell’area
esatta di collocazione.
3. Zone archeologiche a bassa densità: questo livello contempla più o meno vaste porzioni di
spazio esattamente collocate sulla carta che, a differenza di quanto avviene per le Aree
archeologiche ad alta densità, possono avere al loro interno sensibili “vuoti archeologici”.
Ciò significa che non è detto, anche se è probabile, che una qualunque attività di scavo
condotta all’interno di una zona a bassa densità metterà necessariamente alla luce evidenze
archeologiche. In particolare le zone archeologiche a bassa intensità sono riferibili a due tipi
di evidenze: le necropoli, che come si sa presentano delle porzioni di spazio vuote tra le
sepolture, e le zone di insediamento costituite da edilizia non monumentale, ubicate per lo
più nel suburbio dell’antico centro urbano.
4. Ipotesi di presenze archeologiche: esistono delle strutture o degli impianti le cui forme sono
altamente prevedibili, poiché legate sia alla loro funzione che riferibili a tipologie
conosciute. Accade così che, rinvenendo una entità riconoscibile come parte di esse sia
possibile ipotizzare con alta probabilità di successo l’esistenza di ulteriori cospicue parti di
9
esse. A Durres ciò accade principalmente con le fortificazioni e con le canalizzazioni
sotterranee. Questo livello informativo raccoglie dunque una serie di evidenze delle quali
sono state in realtà identificate porzioni molto piccole, ma per le quali è possibile poter
prevedere esistenza e posizione con alte probabilità di successo. In pratica le evidenze che
vengono raggruppate in questo livello informativo non sono ancora state rinvenute, ma è
molto probabile che siano realmente esistite e/o esistano ancora nel sottosuolo. Le posizioni
e gli ingombri non sono reali, ma sono anch’essi ipotizzati sulla base dei dati disponibili, e
sono dunque da considerarsi approssimativi. Qualunque attività di scavo svolta nelle aree
indicate o nei loro pressi ha elevate probabilità di intercettare stratificazioni archeologiche e
dunque nelle proposte di tutela esse sono inserite nel livello blu ( cantiere controllato).
5. Tracce aerofotograiche: analizzando il materiale aerofotografico storico (1928) di elevata
qualità, che ritrae la città prima dei notevolissimi interventi edilizi degli ultimi ottant’anni è
stato possibile identificare su di esso alcune tracce le cui caratteristiche potrebbero essere
riconducibili a strutture archeologiche sepolte. Su queste aree non si hanno prove
dell’esistenza di stratificazioni archeologiche, poiché le tracce potrebbero anche essere
dovute a fenomeni diversi dalla presenza di entità sepolte, ma se l’interpretazione è corretta
esistono fortissime probabilità che la realizzazione di attività di scavo su di esse porti alla
luce il patrimonio sepolto.
2.4. Struttura delle schede di entità
Le quattro tipologie di schede qui accluse hanno sostanzialmente caratteristiche simili, le
quali si esprimono in campi a loro volta simili:
• ID: è il numero che identifica univocamente ogni entità archeologica.
• Tipo: indica a quale dei primi quattro tipi di entità archeologica la scheda si riferisce (il
quinto tipo è rappresentato dalle anomalie aerofotografiche che non sono valutabili sulla
base degli stessi criteri).
• Oggetto: descrive sinteticamente la natura dell’entità archeologica.
• Datazione: indica i secoli o il periodo al quale l’entità si riferisce.
• Descrizione: descrive in dettaglio l’entità.
• Rischio di distruzione dell’area: indica quale sia il livello di rischio di distruzione che
l’area archeologica corre se non sottoposta agli interventi consigliati.
• Rischio archeologico edilizio: indica le probabilità che vi sono di poter intercettare ulteriori
resti archeologici in caso di realizzazione di attività edilizie.
• Proposte di tutela: indica quali interventi si ritengono necessari per salvaguardare
l’evidenza archeologica.
• Notazione bibliografica: indica a quali pubblicazioni ci si possa riferire per ulteriori
informazioni sull’entità e rimanda al numero dell’elenco bibliografico accluso, indicando fra
parentesi le pagine di riferimento dell’informazione.
§ 3. I livelli di rischio archeologico ed edilizio e le proposte di tutela
S. Santoro, A. Monti
La conoscenza archeologica dipende da una serie di condizionamenti che a loro volta
derivano dalla selezione delle strutture antiche avvenuta nel tempo, anche a causa di fattori naturali,
e dalla casualità di gran parte dei ritrovamenti archeologici. L’archeologia dunque non può dar
luogo ad una conoscenza esatta ed esaustiva dei depositi sotterranei.
Data questa premessa, deve essere ben chiaro che la carta del rischio archeologico è uno
strumento informativo non dotato di certezza ed esaustività. Essa supporta le decisioni inerenti
l’archeologia, sia nel settore della ricerca che della tutela così come supporta le decisioni relative
all’attività di programmazione urbanistica, senza però esimere gli operatori dall’assumersi
10
direttamente i rischi di queste decisioni e dall’obbligo di una verifica sempre cauta, puntuale e
continua soprattutto in aree di straordinaria ricchezza archeologica come quella di Durres.
Qui, per esempio, i fenomeni di frana e colluvio hanno nascosto a livelli profondi strutture antiche
anche di notevolissima mole ed interesse, come per esempio l’anfiteatro. Il rischio, per l’attività
edilizia, è dunque sempre molto elevato, indipendentemente da quanto archeologicamente si
conosce con esattezza.
Nella redazione delle schede del data base e nella stesura della carta, abbiamo considerato
due diversi tipi di rischio, uno dalla parte del bene archeologico, e dunque relativo alla sua
sopravvivenza, ed uno dalla parte degli imprenditori edili ( privati o pubblici) in merito ai costi
economici, ai rischi giudiziari e alle possibilità di effettivo compimento delle loro iniziative.
3.1. Rischio di distruzione dell’area archeologica
Indica quale sia il livello di rischio di distruzione che l’area archeologica corre in caso di intervento
edilizio pubblico o privato di qualunque natura, che vada ad alterare l’attuale situazione. In questa
carta, a questa voce, non vengono però presi in considerazione gli effetti del naturale degrado.
L’entità del rischio è espressa, nelle schede, attraverso un indice numerico da 1 a 3 in cui ad 1
corrisponde il rischio più basso ( danni evidenti ma non irreparabili), 2 quello medio ( danni
evidenti estesi e non riparabili), 3 quello alto ( distruzione totale o alterazione tale da
compromettere ogni possibilità informativa, di conservazione e di valorizzazione).
3.2. Rischio archeologico edilizio
Indica le probabilità che vi sono di poter intercettare resti archeologici in caso di realizzazione di
attività edilizie. Corrisponde in modo diretto ai costi economici, ai rischi giudiziari e alle possibilità
di fallimento dell’iniziativa edilizia, sulla base dell’attuale legislazione . Corrisponde altresì
direttamente al livello di coinvolgimento e di attività attuato d’ufficio da parte delle Istituzioni dello
Stato preposte alla tutela.
E’ ben chiaro che questo rischio subentra al di là degli obblighi, comunque esistenti, di acquisire
oltre alla normale concessione edilizia anche parere favorevole all’attuazione dell’iniziativa edilizia
da parte delle Istituzioni di tutela.
Anche il valore più basso di rischio comporta l’attivazione di tutte le procedure di controllo e
documentazione archeologica secondo standard europei, svolto da personale specializzato sotto la
responsabilità delle Istituzioni di tutela
L’entità del rischio archeologico edilizio è espressa, nelle schede, attraverso un indice numerico da
1 a 3 in cui ad 1 corrisponde il rischio più basso (a livello di attività e quindi di costo economico
corrisponde al controllo delle attività di cantiere da parte delle Istituzioni, a livello giuridico
corrisponde all’obblico di denunciare alle Istituzioni), 2 quello medio (danni evidenti estesi e non
riparabili), 3 quello alto (distruzione totale o alterazione tale da compromettere ogni possibilità
informativa, di conservazione e di valorizzazione).
3.3. Proposte di tutela
In questo campo sono indicate le proposte di azione di tutela dell’evidenza archeologica attraverso
una serie di termini, dal più drastico al meno impegnativo:
• vincolo totale e musealizzazione : comporta l’esclusione di ogni intervento che non sia di
restauro e manutenzione del bene stesso, realizzato secondo gli standard europei sulla base
di un progetto approvato dalle competenti Istituzioni di tutela e diretto dalle medesime. Per
musealizzazione si intende l’apprestamento di quei provvedimenti idonei alla fruizione
pubblica del bene, quali la realizzazione di coperture permanenti, percorsi per il pubblico
attrezzati con pannelli illustrativi, sistemi di illuminazione e sicurezza.
11
•
vincolo totale e provvedimenti conservativi : comporta l’esclusione di ogni intervento che
non sia di restauro e manutenzione del bene stesso, realizzato secondo gli standard europei
sulla base di un progetto approvato dalle competenti Istituzioni di tutela e diretto dalle
medesime. Per interventi conservativi si intende ogni provvedimento volto a limitare il
processo di degrado del bene, compreso il suo riseppellimento.
• vincolo totale : comporta l’esclusione di ogni intervento che non sia di restauro e
manutenzione del bene stesso, realizzato secondo gli standard europei sulla base di un
progetto approvato dalle competenti Istituzioni di tutela e diretto dalle medesime. In questo
caso non sono però previsti interventi conservativi, ma solo la semplice manutenzione (
pulitura e monitoraggio).
• scavo archeologico, documentazione ed eventuale asportazione: questo provvedimento si
applica ogniqualvolta l’entità archeologica non sia già nota completamente nei suoi aspetti
strutturali. L’asportazione e il successivo trasporto in magazzino o museo è prevista solo nel
caso in cui in tal modo non si comprometta il potenziale informativo dell’intero contesto.
• lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione: si tratta del più basso dei
livelli di tutela previsti. Comporta la presenza, sul cantiere edilizio, di archeologi
specializzati che possano controllare e interrompere i lavori per il tempo necessario ad
effettuare le documentazioni ed eventualmente avviare pratiche di tutela ulteriore.
In corso d’opera, in base alla situazione che si venisse a configurare durante le attività edilizie,
le prescrizioni di tutela potranno essere modificate.
§ 4. Repertorio bibliografico
S. Santoro, A. Monti
Il numero identificativo di ogni voce bibliografica compare nel campo Notazione
bibliografica nelle schede del data base.
Nel presente elenco la bibligrafia è in ordine alfabetico fino al n. 167; le successive voci
bibligrafiche appartengono al 2002-2003 o a testi che è stato possibile recuperare solo in Albania e
dunque non sono in ordine alfabetico.
1. ADAM 1953 = J. ADAM, Pas gjurmëve të ujësjellësit antik të Durrësit, BISH, 1950, 1-2, pp. 126-132
2. ANAMALI 1957 = A. ANAMALI, Nekropoli helenistik i Epidamnit, BSHSH, 1957,1, pp. 31-62
3. ANAMALI 1993 = A. ANAMALI, Architettura e decorazione tardoantica in Albania, “ Corso di
Cultura sull’arte ravennate e bizantina”, 40, pp. 470-472 ( su Durres)
4. ANAMALI, ADHAMI 1974= S. ANAMALI, S. ADHAMI, Mosaiques d’Albanie, Tirane
5. ANCONITANUS 1742 = C. ANCONITANUS, Itinerarium nunc primum in lucem erutum, Laurentius
Mehus, Florentiae 1742
6. ANCONITANUS 1747 = C. ANCONITANUS Inscriptiones seu epigramata graeca et latina reperta per
Illyricum, Roma 1747
7. Archeologia dei Messapi = Archeologia dei Messapi, Catalogo della mostra, Lecce 1990-91, Bari
1990
8. L’Arte Albanese = L’arte albanese nei secoli, Catalogo della Mostra 1985, Museo Nazionale
Preistorico Etnografico L. Pigorini, Roma 1985
9. BAÇE 1976 = A. BAÇE, Fortifikimet e antikitetit të vonë në vendin tonë (Fortfications de la basse
antiquité en Albanie), “Monumentet “, 1976, 11, pp. 45-74
10. BAÇE 1988 = A. BAÇE, Studim mbi zonifikimin arkeologjik të qytetit të Durrësit, “Monumentet”,
2/1988, pp. 55-59.
11. BAÇE, KARAISKAJ 1975 = A. BAÇE, GJ. KARAISKAJ, Kalaja e Durrësit dhe fortifikimet përreth në
kohën e vonë antike, “Monumentet”, 9/1975, pp. 5-14..
12. BALDACCI 1932 = A. BALDACCI, s.v. Durazzo, Enciclopedia Italiana, XIII, 1932, cc. 296-298;
13. BALDACCI 1937 = A. BALDACCI, Studi speciali albanesi, III, Roma 1937, pp. 76-81.
12
14. BARLETIUS 1510 = M. BARLETIUS, Historia de vita et rebus gestis Epiratarum Principis
Scanderbeghi, Roma 1508-1510
15. BONASERA 1999 = F. BONASERA, La Scuola Nautica Storica Anconetana ( sec.XV-XVI), in The
Adriatic bridge, International Congress , Ancona 20-22 Maggio 1999.
16. BRÜHL 1935 =A. BRÜHL, Inscriptions de Durazzo et de Tirana. Inscriptions du dépôt municipal de
Durazzo, “Albania”, V, 1935, pp. 81­
17. BEAUMONT 1936= R.L.BEAUMONT, Greek influence in the Adriatic Sea before the forth Century
B.C., “JHS”56, 1936, pp.159-204
18. CABANES 1978 = P. CABANES, Les recherches archéologiques en Albanie durant le trente dernières
année, “Dialogues d’Histoire Ancienne”, 4, 1978, pp.319-345.
19. CABANES 1993A = P.CABANES, L'apport des sources littéraires à l'onomastique d'Épidamne Dyrrachion et d'Apollonia , in Grecs et Illyriens, pp. 7-20.
20. CABANES 1993 B= P. CABANES, Apollonie et Epidamne- Dyrrachion: épigraphie et histoire, in
L’Illyrie méridionale et l’Epire, pp. 145- 153
21. CABANES 2001 = P. CABANES, Les ports d'Illyrie méridionale, in Strutture portuali e rotte marittime
nell'Adriatico di età romana, “Antichità AltoAdriatiche” XLVI, 2001, pp. 121-136.
22. CAMPBELL 1987 = T. CAMPBELL, Portolan Charts from the Late thirty Century to 1500, in J.B.
HALEY, D. WOODWARTD (eds.), The History of Cartography, V, I, Chicago-London 1987
23. CECCHELLI 1999 = M. CECCHELLI, La Roma di Cristo. La città dei primi cristiani,in Roma: l’arte
nei secoli, Udine 1999, pp. 154-177.
24. CEKA 1988 = N. CEKA, Die Illyrer und die antike Welt, in Albanien. Schätze aus dem Land der
Skipetaren, Mainz a.R., 1988, pp. 33-85 e schede.
25. CEKA 2001 = N. CEKA, Ilirët, Tiranë, 2001
26. CEKA, ZEQO 1984 = N. CEKA, M. ZEQO, Kërkime nënujore në vijën bregdetare dhe ujërat e
brendshme të vendit tonë (Fouilles soumarines le long de la cote et dans les eaux interieures de
notre pays) , Monumentet 1984,2, 127- 140
27. CHEVALLIER 1988= R. CHEVALLIER, Voyages et déplacement dans l'Empire romain, Paris, Colin,
1988.
28. CORONELLI 1689 = VINCENZO MARIA CORONELLI, Città, fortezze ed altri luoghi principali
dell’Albania, Epiro e Livadia, Venezia 1689
29. Corpus I = Corpus des inscriptions grecques d'Illyrie méridionale et d'Epire, I, Inscriptions
d’Epidamne-Dyrrachion et d’Apollonia. 1. Inscriptions d’Epidamne-Dyrrachion, publié sous la
direction de P. Cabanes, par P. Cabanes e F. Drini, Coll. Etudes épigraphiques,2, 1995; 1,2
Fondation Botsaris, EFA, 1997.
30. Corpus II = Corpus des inscriptions grecques et d'Illyrie méridionale et d' Épire, I.2 sous la
direction de P. Cabanes. Inscriptions d' d'Epidamne- Dyrrachion et d'Apollonia. 2.A. Inscriptions
d'Apollonia d'Illyre par P. Cabanes et Neritan Ceka; B. Listes des noms de monétaires d'Apollonia et
d'Epidamne- Dyrrachion etablies par H. Ceka, Etudes Epigraphiques Fondation D. et E. Botzaris,
EFA, ( 1989), 1997.
31. CORVISIER 1993= J.N. CORVISIER, Quelques remarques sur la mise en place de l'urbanisation en
Illyrie du sud et en Epire, in L'Illyrie méridionale et l'Épire dans l'Antiquité - II, Actes du IIe
colloque international de Clermont- Ferrand (25-27 octobre 1990) réunis par Pierre Cabanes, De
Boccard, Paris 1993, pp. 85-89.
32. CROGIEZ 2001 = S. CROGIEZ, Itinéraires en Adriatique: le cas du cursus publicus, in Strutture
portuali e rotte marittime nell'Adriatico di età romana, AAAd XLVI, 2001, pp. 101-106.
33. CROW 2001 = J. CROW, Fortification and urbanism in late antiquity: Thessaloniki and other eastern
cities, in L. LAVEN (ed.), Recent research in late-antique urbanism, JRA Suppl. 42, pp. 91-107
34. CURI, CIKOPANO 1983 = O. CURI, U. CIKOPANO, Restauration et installation de trois mosaiques au
Musée historique nationale, “Monumentet” 1983,1, 155-156:
35. DALMATO 1570 = C. DALMATO, Delle cose fatte da M. Pietro Mocenico, capitano generale di mare
della Serenissima Signoria di Venetia, Venetia 1570
36. DHAMO 1993= D. DHAMO, Les mosaiques paleochrètiennes en Albanie, XL Corso di Cultura
sull’arte rabennate e bizantina, Ravenna 1993, pp. 491-504
37. D’ANDRIA 1986 = F. D’ANDRIA, Nuovi dati sulle relazioni tra gli Illiri e le popolazioni dell’Italia
meridionale, “Iliria”, 1986,1, pp. 48-50
13
38. DE BEAUJOUR 1829 = F.DE BEAUJOUR, Voyage militaire dans l’Empire Othoman, ou description de
ses frontières et de principales défenses soit naturelles soit artificielles, 2 vol, Paris 1829
39. DE LAGOY 1845 = L.R.X DE LAGOY, Médailles de peuples de villes et de rois, “Mélanges de
Numismatique”, , 1845, pp. 2-38.
40. DENIAUX 1993 = E. DENIAUX, Clientèles et pouvoir à l’époque de Cicéron, Ecole Française de
Rome 182, Roma 1993
41. DHIMA 1985= A. DHIMA, Materiale skeletore nga nekropoli i Dyrrahut, “Iliria”, 1985,1, pp. 249­
270.
42. EISNER 1994 = R. EISNER, Travelers to an Antique Land, Michigan 1994
43. EVANS 1878 = A.J. EVANS, Letters of Illyricum, London 1878
44. EVANS 1880 = A.J. EVANS., On some recent discoveries of Illyrian coins, “Numismatical Chronicle”
5, XX, 1880, pp. 269-302
45. EVANS 1884/1885 = A.J. EVANS, Antiquarian researches in Illyricum, “Archaeologia” XLVIII,
1884 e XLIX, 1885
46. FOUACHE et al. 2001 = E. FOUACHE, G. GROUDA, S. MUCAJ, P. NIKOLLI, L. DIMO, Dynamique
géomorphologique et évolution de la navigation maritime dépuis l’antiquité dans les deltas du
Seman et de la Vjosë, “AAAd”,XLVI, 2001, pp. 107-120.
47. FRASCHETTI 1999 = A. FRASCHETTI, La conversione. Da Roma pagana a Roma cristiana, RomaBari 1999
48. GATTI 1996 = G. GATTI, Ugolini e il suo tempo, in L’archeologo scopre la storia. Luigi Maria
Ugolini ( 1895-1936), Giornata internazionale di Studi, Bertinoro 1996
49. GHEDINI 1995 = F. GHEDINI, Cultura musiva a Nora, in Atti del III Colloquio AISCOM, Bordighera
1995, Bordighera 1996, pp. 219- 232.
50. Grecs et Illyriens = Grecs et Illyriens dans les inscriptions en langue grecque d'EpidamneDyrrachion et d'Apollonia d'Illyrie, Actes de la Table ronde internationale, Clermond Ferrand, 19-21
octobre 1989, reunis par P. Cabanes, Editions Recherche sur les Civilisations ERC, 1993.
51. GREGORY 1992 = T. GREGORY, Kastro and diateichisma as responses to east Byzantine frontier
collapse, “Byzantion” 62, pp. 235-253.
52. GRUDA, NIKOLLI 1995 =. GRUDA, P. NIKOLLI, Evolucioni morfotektonik dhe morphologjiki
territorit bregdetar midis Semani e Skhumbinit, “Studime gjeografike”, 6, 1995,pp.71-82;
53. GUIDOBONI 1994 = E. GUIDOBONI , A. COMASTRI, G. TRAINA et al, Catalogue of Ancient
Eartquakes in the Mediterranean Area up to the 10th century, Roma 1994
54. GUIMIER SORBETS 1993 = A.M.GUIMIER-SORBETS, La mosaique hellénistique de Dyrrachion et sa
place dans la série des mosaiques grecques à decor végétal, in L'Illyrie méridionale et l'Épire dans
l'Antiquité - II, Actes du IIe colloque international de Clermont- Ferrand (25-27 octobre 1990) réunis
par Pierre Cabanes, De Boccard, Paris 1993, pp. 135- 141
55. GUTTERIDGE et al. 2001 = GUTTERIDGE, A. HOTI, A.R. HURST, The walled town of Dyrrachium (
Durres): settlement and dynamics, , “Journal of Roman Archaeology “ 14,1, 2001, 391-410.
56. HAMMOND 1967 = N.G.L.HAMMOND, Epyrus, Oxford 1967
57. HAMMOND 1974 = N.G.L. HAMMOND, The western part of the via Egnatia, “JRS” 64, 185-194.
58. HECQUARD 1863 = H. HECQUARD, Histoire et description de la Haute Albanie ou Guegarie, Paris
1863
59. HEUZEY 1862 = L. HEUZEY, Quelques inscriptions de l’Illyrie et de la Thrace, “Revue
Archeologique” 6, 1962, p. 319 -320
60. HEUZEY 1866= L. HEUZEY, Les opérations militaires de Jules César, étudiées sur le terrain par la
Mission de Macédoine , Paris 1866, pp. 43-48.
61. HEUZEY , DAUMET 1876 = L. HEUZEY, H. DAUMET, Mission archéologique de Macédoine, Paris
1876.
62. HIDRI 1976 = H. HIDRI, Gjurmë punishteje qeramike në Dyrrah, Iliria VI, 1976, pp. 245-258.
63. HIDRI 1983 = H. HIDRI, Gërmime në nekropolin e Dyrrahut-Kodrat e Dautes në vitin 1977, “Iliria”
1, 1983, pp. 136-180.
64. HIDRI 1986 A= H. HIDRI, Prodhimi i qeramikës vendase të Dyrrahut, shek. VI-II, “Iliria” 1986,pp.
187-196.
65. HIDRI 1986 B = Nekropoli antik i Dyrrahut ( Rezultatet e gërmimeve të viteve 1973 dhe 1980, Iliria
1986,2,
66. HIDRI 1990 A = H. HIDRI, Gërmime të vitit 1990 n ë Durr ës, “Iliria” 1990, 2, pp. XXX
14
67. HIDRI 1990 B = H. HIDRI, Qeramika arkaike e Dyrrahut ( La céramique archaïque de Dyrrachium),
“Iliria”,2, 1990, pp. 161-206.
68. HIDRI 1994 = H. HIDRI, Qeramika e stilit atik e zbuluar në Dyrrah shek. VI-V (La poterie attique à
Dyrrachion aux Vie-Ve siècles av.J.-Ch.), “Iliria”, 1-2, 1994, pp.151-163.
69. HIDRI 1997 = H. HIDRI, Disa të dhëna mbi topografinë e nekropolit antik të Dyrrahut, shek. VI-I,
“Iliria”, 1997, 1-2, pp. 121-125
70. HIDRI S. 1986 = S. HIDRI, Basilika e Arapajt, “Iliria”, 1986, 1, pp. 187-205
71. HOADE 1952 = E. HOADE, Western Piligrims, Jerusalem 1952 ( reprinted 1970)
72. HOTI 1994 = A. HOTI, Një thesar me monedha të Aleksit I Komnen nga Durrësi ( Un tresor de
monnais d’Alexis 1 Comnene a Durres), “Iliria” 1994, 1-2, 249- 268
73. HOTI 1996 = A. HOTI, Të Dhëna arkeologjike për krishterimin e hershëm në Dyrrah ( shek.IV-VII),
“Iliria”, 1996, 1-2, pp. 173-181.
74. HOTI 1997 = A. HOTI, Plastikë arkitektonike dekorative paleokristiane nga qyteti i Durrësit, “Iliria”,
1997, 1-2, pp. 325- 347
75. HOTI, SILA 1990 = A. HOTI, A. SILA, Gërmimet Arkeologjike të Vitit 1990- Durres (Kala), “Iliria”
1990, 1-2, p. 272
76. KAPLLANI-AVXHIU 1989 = L. KAPLLANI, R.AVXHIU, Zonifikimi arkeologjik i qytetit të Durrësit me
anën e metodave gjeofizike, “Iliria”, 1, 1989, pp.277-282.
77. KARAJSKAJ 1977 = G. KARAJSKAJ, Kalaia e Durrësit në mesjetë ( La forteresse de Durres au
Moyen Age), “Monumentet”, 1977, 13, pp. 29-54
78. KARAJSKAJ 1976 = G. KARAISKAJ, A propos des fortifications de la basse antiquité de notre pays,
“Monumentet” 1976, 12, pp. 221-228
79. KARAJSKJ, BAÇE 1975 = G.KARAJSKAJ, A. BAÇE, Kalaja e Duurësit dhe sistemi i fortifikimit
përreth në kohën e vonë antike (La forteresse de Durres et les autres fortifications environnantes
pendant la basse antiquité), “Monumentet”, 1975, 9, pp. 5-36
80. KARAISKAJ 1981 = GJ. KARAISKAJ , 5000 vjet fortifikime në Shqipëri, Tiranë 1981, pp. 113-119 ( per
Durres)
81. KILIAN 1984 = K. KILIAN, M. Grecia, Epiro e Macedonia, durante l’età del ferro, in M. Grecia,
Epiro e Macedonia, Atti del 24° Convegno di Taranto, 1984, pp. 283-302
82. KOCH 1988 A = G. KOCH, Sarkophage der römischen Kaiserzeit in Albanien, “Römische
Mitteulungen “ 55, 1988, pp. 235-256
83. KOCH 1988 B = G. KOCH., Kaiserzeitlischen Sarkophage in Albanien, “Monumentet” 1988, 1, pp.
69-80
84. KOCH 1989 = G. KOCH , Grabdenkmäler der römischen Kaiserzeit in Albanien, “Iliria” 1989, 2,
150-160
85. Korkuti 1984 = M. Korkuti, I rapporti fra le due coste dell’Adriatico meridionale nell’età del Bronzo
e del ferro, in Magna Grecia, Epiro e Macedonia, Atti del 24° convegno di Taranto, 1984, Taranto,
pp. 167-179
86. KORKUTI-PETRUSO 1993 =, M. KORKUTI, K.M. PETRUSO, Archaeology in Albania, “American
Journal of Archaeology” 1993, 97, pp. 703-743
87. KRAUTHEIMER 1960 = R. KRAUTHEIMER, Mensa, coemeterium, martyrium, “Classical
Archaeology” 11, 1960, pp. 15-40
88. Illyrie et Epire 1984 = L'Illyrie méridionale et l'Epire dans l'Antiquité, ed. P. Cabanes, 1er Colloque
de Clermont- Ferrand, octobre 1984, Clermond-Ferrant 1987.
89. Illyrie et Epire 1993 = L'Illyrie méridionale et l'Épire dans l'Antiquité - II, Actes du IIe colloque
international de Clermont- Ferrand (25-27 octobre 1990) réunis par Pierre Cabanes, De Boccard,
Paris 1993.
90. Illyrie et Epire 1999 = L'Illyrie méridionale et l'Epire dans l'Antiquité, ed. P. Cabanes, 3, Colloque
de Chantilly, octobre 1996, Paris 1999.
91. ISAMBERT 1881 = E. ISAMBERT, Orient. Grèce et Turquie d’Europe, Paris 1881
92. JRECEK 1916 = K. JRECEK, Die Lage und Vergangenheit der Stadt Durazzo, Illyrisch-Albanische
Forschungen, 1916
93. LAMBOLEY 1993 =J.L. LAMBOLEY, Etat de la recherche sur les relations sud-adriatiques. Bilan e
prospectives, in Illyrie et Epire 1993 , pp. 231-237
15
94. LA ROCCA 2000 = E. LA ROCCA, Le basiliche cristiane “a deambulatorio” e la sopravvivenza del
culto eroico, in S. Ensoli, E. La Rocca (eds.), Aurea Roma. Dalla città pagana alla città cristiana,
Catalogo della mostra di Roma, Roma 2000, pp. 204-220.
95. LE BAS, WADDINGTON 1856 = PH. LE BAS, W.H. WADDINGTON, Inscriptions grecques et latines
recueilles en Grèce et en Asie Mineure, IIe partie, Paris 1856
96. MANSUELLI 1970 = G.A. MANSUELLI, Architettura e città. Problemi del mondo classico, Bologna
1970.
97. MAYER 1957 = A. MAYER, Die Sprache der alten Illyrien, Band I, Wien 1957, s.v.
EpidamnoV, Epidamnus (p. 138), Durracion (pp.131-132).
98. MIRAJ F. 1981 = F. MIRAJ, Mbishkrimet për ujëllësin e Durrësit ( Inscriptions sur l’acqueduc de
Durres), “Monumentet” 1981,2, 22, 127-130
99. MIRAJ F. 1986= F. MIRAJ, Les monogrames et les briques dans les monuments antiques de Durres (
Tulla, material ndërtimor në periudhën antike në durrës dhe monogramet, Monumentet 1986,2, 141­
152
100. MIRAJ F. 1991 A= F. MIRAJ, Burimet e malit të Durrësit ( Les sources d’eau de la montagne de
Durrës) , “ Monumentet” 1991, 1-2, p.83
101. MIRAJ F. 1991 B = F. MIRAJ, Mbishkrime latine të Durresit, “Iliria” 1991, 1-2, pp. 269-274
102. MIRAJ 1991 = L. MIRAJ, Mbishkrime për ndërtimet e Dyrrahut ( Inscriptions relatives aux
constructions de Dyrrachium), “Iliria” 1991, 1-2, pp. 249- 258
103. MIRAJ 1986 = L. Miraj, Amfiteatri i Durrësit, “ Iliria” 1986,2, pp. 151-170.
104. MIRAJ 1994° = L. MIRAJ, Termat e Dyrrahut ( Les thermes de Dyrrachion), “Iliria” , 1-2, 1994, pp.
207-224
105. MIRAJ 1994B = L. MIRAJ, Dyrrah en the first centuries AD. A general view in urbanistic and
architecture, in Acts of XIVCongres of Classical Archaeology, Tarraco 1994, pp. 285-287.
106. MIRAJ 2002 A= L. MIRAJ, Albania. Travelers, cartographers, archaelogist from the age of
humanism to the end of the second world war, Tirana 2002
107. MIRAJ 2002 B = L. MIRAJ, The earliest coinage of Epidamnos/dyrrachion as a source, in Greek
influence along the east adriatic coast. Proceedings of the International Conference held in Split, 24­
26 sept.1998, Split 2002, pp. 435- 468.
108. MIRAJ, MYRTO 1982 = F. MIRAJ, H. MYRTO, Ujësjellësi i Dyrrahut, “Monumentet” 1982,1, pp.131­
156
109. MYRTO 1981/82 = H. MYRTO, Hartë e monumenteve dhe e gjurmëve arkeologjike në rrethin e
Durrësit (Mappa archeologica del distretto di Durazzo), “Monumentet” , prima parte 1981, 2, pp.
55-80, seconda parte 1982, 1, pp. 18-19.
110. MYRTO 1984 A= H. MYRTO, Të dhëna mbi shtrirjen e Dyrrahut në pjesën jugperëndimore të
“Kënetës”, Monumentet 1984,2,141- 158
111. MYRTO 1984 B= H. MYRTO, Gërmime të vitit 1984 në kënetën e Durrësit, “Iliria” 1984, 2, pp. 267­
268
112. MYRTO 1995 = H. MYRTO, Un luogo di culto con altare a gradini a Durazzo, “Studi di Antichità”,
8,1, 1995, pp. 259-274
113. MYRTO 1998 = H. MYRTO, Albania Archeologica. Bibliografia sistematica dei centri antichi, I (A­
D), Bari, 1998
114. NALDIN, CHIODI SCIUTO 1998 =L. NADIN, M.L.CHIODI SCIUTO (eds.), Albania. Immagini e
documenti dalla Biblioteca Nazionale Marciana e dalle Collezioni del Museo Correr di Venezia,
Tirana 1998
115. PACE 1920 = B. PACE, Frustuli illirici, Annuario Scuola di Atene, III, 1920, pp. 286-290
116. PACE 1951 = B. PACE, Gli scavi archeologici in Albania ( 1924-1943), “RAL”, s. VIII, VI, 7-10,
1951, pp.325-337
117. PANI, PAPAJANI 1986 = G. PANI, L. PAPAJANI, Një furrë antike në Durrës dhe probleme të
zhvendosjes së saj ( Le four antique à Durres) , Monumentet 1986, 1, 31, 15- 24.
118. PHILIPPSON 1905 =. A. PHILIPPSON, s.v. Dyrrachion, RE, V,2, 1905, cc.1882-1887.
119. PRASCHNIKER, SCHOBER 1919 = C. PRASCHNIKER, A. SCHOBER, Archäologische Forschungen in
Albanien und Montenegro, Schriften der Balkankommission des Akad. Der Wissenschaften in Wien
– Antiq. Abt. XIII, Wien 1919
120. PRASCHNIKER 1924 = C. PRASCHNIKER , Muzakhia und Malakastra, “JÖAI” 21/22, 1922-24, pp.
203-214
16
121. ORSI 1883 = P. ORSI, Iscrizioni dell’Albania,” Archaeologische-Epigraphische Mitteilungen aus
Osterreich-Ungarn”, VII, 1883
122. PARIBENI 1903 = R. PARIBENI, iscrizioni romane a Dolcea e Tusi, “Bullettino Commissione
Archeologica di Roma”, XXXI, 1903
123. PETRICCIOLI 1986 = M. PETRICCIOLI, Le missioni archeologiche italiane nei paesi del
Mediterraneo: uno strumento di politica internazionale, in L’Archeologia Italiana nel Mediterraneo,
Catania 1986, pp. 9-31
124. PETRICCIOLI 1990 = M. PETRICCIOLI, Archeologia e Mare Nostrum, Roma 1990.
125. POUQUEVILLE 1805 = F. CH. POUQUEVILLE, Voyage en Morée, à Costantinople et en Albanie et
dans plusieurs autres parties de l’Empire Othoman, pendant les années 1798- 1801, Paris 1805; ed.
inglese London 1822; ed. tedesca Heidelberg 1824).
126. REY 1925a = L. REY, Les Remparts de Durazzo, “Albania” I, 1925, pp. 33-49.
127. REY 1925b = L. REY, Fouilles de la Mission Française à Apollonia d’Illyrie et à Durazzo ( 1923­
24), “Albania” I, 1925, pp.9-32
128. REY 1935 =L. REY, Antiquités provenant d’Apollonie et de Durazzo, “Albania”, V, 1935, pp. 51-57
129. SALZMANN 1982= D. SALZMANN, Untersuchungen zu den Antiken Kieselmosaiken, Berlin 1982
130. SARIA 1926 = B. SARIA, Antiken aus Durazzo, “JÖAI”, 23/2, 1926, pp. 242-246
131. SCHOBER 1926 = A. SCHOBER, Zur Topographie von Dyrrachium, “JÖAI”, 23/2, 1926, pp. 231-240
132. SEMERARO 1990 = G. SEMERARO, Note sulla distribuzione delle ceramiche di importazione greca
nel Salento in età arcaica. Aspetti metodologici, “Archeologia e calcolatori”, 1990, pp. 111-163
133. SESTIERI 1954 = P.C. SESTIERI, Rendiconto, “Boll. Comm. Arch.Com. Roma”, LXXIV, 1951-52
(1954), 93-94
134. SESTIERI 1960 = P.C. SESTIERI, s.v. Durazzo, EAA III, 1960, cc. 196-197
135. SUCHET 1916 = G. SUCHET, Gli attuali teatri di guerra Balcanici e la campagna di Giulio Cesare
nell’anno 48 a.C., Biblioteca della nuova Antologia, Roma 1916
136. SUFFLAY 1924 = M. SUFFLAY, Städte und Burgen Albaniens hauptsachlich wahrend des
Mittelalters, Wien-Leipzig 1924
137. STAMATI 1985= F. STAMATI, Un tresor de monnaies à l’amphiteatre de Durres et son traitement,
“Monumentet” 1985,1, 29,137-142
138. SUSINI 1996 = G.SUSINI, Luigi M. Ugolini: storia e passione di archeologo, in L’archeologo scopre
la storia. Luigi Maria Ugolini ( 1895-1936), Giornata internazionale di Studi, Bertinoro 1996
139. TAFEL 1842 = TH. TAFEL, De via militari romanorum Egnatia qua Illyricum, Macedonia et Thracia,
Tubingae, 1842
140. TARTARI 1971 = F. TARTARI, Rezultate e g ërmimeve t ë vitit 1971 në skajin verlindor të qytetit të
Durrësit, B Ark 1971, p. 104
141. TARTARI 1975 = F. TARTARI, Gjurmë ndërtimesh në kënetën e Durrësit (traces de constructions
dans le marais de Durres), Monumentet, 1975, 9, pp.161-164
142. TARTARI 1978 = F. TARTARI, L’architecture de certains tombeaux des II-IV s. a Durrah (
arkitektura e disa varreve të shek.II-IV në Dyrrah) “Monumentet “1978, 15-16, pp. 64-72.
143. TARTARI 1981 = F. TARTARI, Kanalizimet në Durrësin e lashtë, “Monumentet” 1981, 1, pp. 51-68
144. TARTARI 1984 = F. TARTARI, Një varrezë e mesjetës sëhershme në Durrës, “Iliria” 1984, 1, pp. 277­
280
145. TARTARI 1985 = F. TARTARI, Ndërtime me teknikën e muraturës së përzier opus mixtum në Durrës (
Construction opus mixtum à Durres), “ Monumentet” 1985,1, 29, pp. 87-93.
146. TARTARI 1988 = F. TARTARI, Une maison antique sur la place du Parc “Rinia” à Durres, “ Iliria”
1988,1, pp. 108-109
147. TARTARI 1987 = F. TARTARI, Një grup varreh të shek. II-IV e.s. në zonën kodrinore të nekropolit të
Dyrrahut, “Iliria” 1987, 1, pp. 153-167
148. TARTARI 1991 = F. TARTARI, Rite dhe Forma varresh nga varreza e Dyrrahut e Shek, I-IV të e.
sonë, “Iliria” 1991, 1-2, pp. 187-201.
149. TARTARI 1997= F. TARTARI, Monumente Funerare të shek. I-IV të e. sonë nge Durrësi, “Iliria”
1997, 1-2, pp. 243-260.
150. TARTARI, HIDRI 1992 = F. TARTARI, H. HIDRI, Vula antike mbi materiale ndërtimi të përdorura në
Dyrrah gjatë shekujve III-I p.e.s., “Iliria” 1992, 2, pp.149-175.
151. TARTARI, MYRTO 1988 = F. TARTARI, H. MYRTO, Gërmimet arkeologjike të vitit 1988, Durrës, “
“Iliria” 1988, 2, pp. 260-262.
17
152. TOÇI 1962 = V. TOÇI, Mbishkrime e relieve nga nekropoli i Dyrrahut, “BSHSH”, 1962, 2, pp. 70­
136
153. TOÇI 1965 = V. TOÇI, Données sur la toponymie et l’élement illyrien de Durrah à la lumière des
nouvelles découvertes archéologiques, “Stud. Alb.” 1965,2, pp.49- 99
154. TOÇI 1976 = V. TOÇI , La population illyrien de Dyrrachion à la lumière des donnès historiques et
archéologiques, Illiria IV, 1976, 301-306
155. UGOLINI 1927 = L.M.UGOLINI, Albania Antica, lI, Roma 1927
156. VEITH 1920 = G. VEITH, Der Feldzug v. Dyrrachium zweischen Caesar und Pompejus mit
besonderes berücksichtung der historischen Geographie des albanischen Kriegsschauplatzes, Wien
1920.
157. VON HAHN 1854 = J.G. VON HAHN, Albanische Studien, Wien 1854
158. ZANKER 2000 = P. ZANKER, The city as symbol: Rome and the creation of an urban image, in E.
FENTRESS (ed.), Romanization and the city, Journal of Roman Archaeology Suppl. 38, pp. 25-41
159. ZEQO 1986A = M. Zeqo, Monuments antiques et medievaux a inscriptions en vers, “Monumentet”
1986, 2, 21- 37
160. ZEQO 1986 B= M. ZEQO, Dëshmi të artit antik në Durrës , “Iliria” 1986,1, pp. 179-187
161. ZEQO 1988 = M. ZEQO, Rizbulimi i një mozaiku bardhë e zi Durrës, “Iliria” 1988,2, pp.264-265
162. ZEQO 1989 A = M. ZEQO, Aspekte der antiken kunst in Durrës, Acta Symposii Hild, Iliria 1989,2,
pp. 87-102
163. ZEQO 1989 B = M. ZEQO, Një mozaik tjetër i lashtë n Durrës (Une autre mosaique ancienne dans la
ville de Durres), “Monumentet” 1989,1, 37, 147-151,
164. ZEQO 1990 = M. ZEQO, Gërmim i vitit 1990 në Durrës, “Iliria” 1990,2, p. 275
165. ZEVI 1986 = F. ZEVI, L’archeologia itliana in Albania, in V. LA ROSA ( ed.), L’archeologia italiana
nel Mediterraneo fino alla seconda guerra mondiale, Catania 1986, pp. 167- 187
166. ZHEKU 1972 A = K. ZHEKU , Découvertes épigraphiques sur les murs d’enceinte de la forteresse de
Durrës, “Studia Alban.” 1972, 1, pp. 124-132.
167. ZHEKU 1972 B = K. Zheku, Zbulime epigrafike në muret rrethuse të kalasë së Durrësit (decouvertes
epigraphiques sur les murs d’enceinte de la cittadelle de Durres), “Monumentet” 3,1972, 35-46
168. Progetto Durres 2003 = Progetto Durres. L’indagine sui beni culturali albanesi dell’antichità e del
medioevo: tradizioni di studio a confronto, Atti del I incontro scientifico, Parma – Udine 19-20
Aprile 2002, a cura di M. Buora – S. Santoro, Antichità Altoadriatiche LIII, Trieste 2003.
169. GJIPALI 2003 = I. GJIPALI, Recenti ricerche archeologiche di superficie in Albania, in Progetto
Durres 2003, pp. 33-38
170. TOÇI 1971 = V. TOCI, Amfiteatri i Dyrrahit, “ Monumentet”, 2, 1971, pp. 37-41
171. MIRAJ 2003 = L. MIRAJ, The chapel in the amphitheatre of Durrachium and its mosaics, in Progetto
Durres 2003, pp. 245-290.
172. GEGA 1993 = R. GEGA, La chappelle de l’amphiteatre de Durres, in “Corso di cultura sull’arte
ravennate e bizantina”, 40, 1993, pp. 527-536
173. PACE 2003 = V. PACE, Mosaici e pittura in Albania (VI – XIV secolo). Stato degli studi e
prospettive di ricerca, in Progetto Durres 2003, pp. 93-128.
174. HIDRI 2002 = H. e S. HIDRI, Durresi. “Si hëna në kupë te qiellit”. Album historik/ Durazzo. “Come
la luna nel firmamento”. Album storico, Tirane 2002
175. HOTI 2003 = A. HOTI, Durresi –Epidamni- Dyrrahu, Tirana 2003.
176. BOWES, HOTI 2003 = K. BOWES, A. HOTI, An amphiteatre and its afetrlives: survey and excavation
in the Dures amphiteatre, “Journal of Roman Archaeology”, 16, pp. 381-394
177. HOTI 2003 = A. HOTI, Il patrimonio archeologico del museo e della città di Durres, in Progetto
Durres 2003, pp. 129-148.
178. HOTI 1987-1989 = A. HOTI, in Notiziario degli scavi, in Iliria 1987, 1988 e 1989.
179. KABASHI 1989 = I. KABASHI, Deshmi te reja nga dy monumente te antikitetit te vone ne qytetin e
Durresit, in “Monumentet”, 1, 1989.
180. SANTORO = S. SANTORO, Lo stato degli studi sull’urbanistica di Epidamnos-Dyrrachium, in
Progetto Durres 2003, pp. 149-208.
181. FRASHERI, DASHI 1986 = G. FRASHERI, S. DASHI, Zhvillimi i arkitektures islamike shqiptare te
xhamive ( Probleme te periudhizimit), “ Monumentet” 1986,2, pp. 67-76
182. ULQINI, XAXA 2003 = H. ULQINI, I.XAXA, Qarku i Durrësit. Itinerari historik, kulturor dhe
arkeologjik/ District of Durres. Historical, cultural and archaeological itinerary, Tirane 2003
18
§ 5. Repertorio dei rinvenimenti archeologici : data base e carte tematiche
S. Santoro, A. Monti, A. Hoti, E. Shehi
19
Aree archeologiche ad alta densità
ID:
1 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Tratto di mura difensive a mare
Descrizione:
Tratto di mura difensive contraddistinte da almeno tre evidenti
fasi edilizie: la più antica, in basso, è realizzata in bella opera
quadrata di blocchi in conglomerato sabbioso, la mediana in
mattoni e malta comprendente due archi di porta; la terza, che
tutt'ora si conserva in elevato per circa tre metri di altezza, in
laterizio e malta con letti di spessore superiore a quella dei
mattoni. Una quarta fase di epoca medievale, in blocchi
quadrati che restaurano il muro bizantino. Una ultima fase risale
al 1880 ed è collegata alla residenza del Vilajet, e durante la
sua costruzione venne abbattuta buona parte del muro
bizantino ed erette costruzioni con malta interne alle mura
antiche. Conservato per una lunghezza di 25,20 m ed
un'altezza di 6,90 e larghezza di 2,20 m.
Pluristratificata: preromana, imperiale,
bizantina, tardo medievale (IV a.C. - XIV - XV
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
55 (408-409), 169 (34-35)
ID:
2 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Stratificazione urbana con livelli colluviali, di spianamento e di
smantellamento di strutture, con al fondo strutture murarie
pertinenti ad edifici.
sec. V - VI d.C. e medievali
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito, presso archivio Museo
archologico di Durazzo
ID:
3 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Strutture murarie pertinenti ad una stratificazione archeologica
non precisata.
Incerta
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione presso archivio
Museo archeologico di Durazzo.
ID:
4 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Basilica paleocristiana
Descrizione:
Ricco edificio sacro cristiano, dotato di colonnato, pavimenti
musivi policromi ed ambienti affrescati. La sua estensione lo
colloca in parte sotto l'attuale edificio della Prefettura ed in parte
sotto al piazzale antistante. Non è chiaro se si possa identificare
con la basilica absidata rinvenuta e ricordata da Luis Rey.
sec. IV - VI a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito, archivio privato Toci
ID:
5 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Chiesa medievale - moschea Fatih
Descrizione:
Chiesa di epoca medievale, sulla quale venne edificata, dopo
l'esaugurazione, l'attuale moschea, edificata nel 1479-1481 ad
uso della guarnigione militare. Le dimensioni della chiesetta
dovrebbero essere simili a quelle della sovrastante moschea,
ma l'abside, sepolta, dovrebbe essere sporgente rispetto al suo
lato E.
sec. X - fine XIII d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
180
ID:
6 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Nuove "terme pubbliche"
Descrizione:
Grande edificio termale, dotato di pavimenti ad ipocausto, di
recente rinvenimento a causa dell'edificazione delle fondazioni
di un palazzo. Le sue dimensioni e la sua complessità,
maggiori rispetto a quelle delle terme situate sotto il Palazzo
della Cultura, fanno pensare che si tratti di un grande edificio
termale pubblico.
Romana imperiale
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
Inedito, archivio Museo archeologico di
Durazzo
ID:
7 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Latrina
Descrizione:
Ambiente rettangolatre circondato da sistema di canalette e
soglia in lastra di pietra. Probabile funzione di latrina o vasca.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione presso archivio
del Museo archeologico di Durazzo.
ID:
8 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Fornace ellenistica
Descrizione:
Fornace verticale con piano forato, camera di cottura e camera
di combustione di 4 x 3 x 1,2 m di dimensione. La profondità di
interramento era di 2,5 m dal piano di campagna precedente
l'apertura del cantiere. Sette muretti di sostegno reggevano un
piano forato; la bocca del prefurnio era di forma ovale, alta 60
cm. Attualmente la fornace, che fu prelevata in fase di scavo, si
trova presso il museo archologico di Durazzo.
sec. I - III d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
2
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
117 (pp. 1-24)
ID:
9 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Tombe ipogee
Descrizione:
Due sepolture a camera sotterranea, affiorate in superficie a
causa dello sbancamento dovuto all'allargamento della sede
stradale. Sepolture simili compongono forse la sovrastante
necropoli (ID 30).
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
73
2
ID:
10 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Pozzo di Top Hane
Descrizione:
Attualmente ne rimangono due colonne in marmo e la vera,
sempre in marmo, di realizzazione tardo medievale veneziana.
sec. XV - XIX d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
175
ID:
11 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione, probabilmente fognaria, in muratura. Un
secondo condotto simile è stato recentemente identificato in
scavo.
sec. III - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
12 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Stratificazione romana
Descrizione:
Stratificazioni antropiche contenente materiale ceramico
frammentato di epoca romana, venuto in superficie durante i
lavori di scavo per le fondazioni di un edificio moderno.
Romana imperiale
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
2
Proposta di tutela:
Lavori edilizi sotto controllo archeologico
con documentazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
13 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazioni ed edificio absidato
Descrizione:
Canalizzazione, probabilmente fognaria, realizzata in muratura,
a circa 1,5 metri di profondità, rinvenuta durante lo scavo per le
fondazioni di un edificio moderno. A fianco altre struttura non
meglio identificate, tra le quali un muro curvilineo forse
pertinente ad un'abside con lesene esterne
sec. I - II d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione archivio Museo
Archeologico Durazzo
ID:
14 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Edificio romano
Descrizione:
Edificio romano forse residenziale; dall'area provengono una
lastra di iconostasi, colonne e un capitello corinzio composito di
metà del IV d.C.
sec. I - IV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
178
ID:
15 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Edificio con piscina
Descrizione:
Edificio composto da diversi ambienti, fra cui una grande
piscina di forma quadrata pavimentata con cubetti di laterizio e
emblema centrale a mosaico con motivo di rosetta, e pareti
intonacate ed affrescate. Su questa prima fase tardo
repubblicana insistono muri tardoantichi che hanno modificato
planimetria e funzioni. Il livello di profondità del pavimento
musivo è inferiore a quello della falda acquifera.
sec. I a.C. - VI sec. d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione presso archivio
del Museo archeologico di Durazzo.
ID:
16 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Pavimento a Mosaico
Descrizione:
Pavimento a mosaico di pregevole fattura raffigurante un
ippocampo nell'angolo, in un sistema decorativo che ne
prevedeva quattro ai quattro angoli di un grande rombi nero. Il
pavimento è pertinente ad un ricco edificio. Nelle immediate
vicinanze è stata rinvenuta la statua marmorea di un"loricato",
sistemata con cautela e coperta di tegole. La dimensione del
pavimento è 10 x 4,5 m.
sec. I - II d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
4, 153, 161
ID:
17 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Tombe ipogee
Descrizione:
Probabili tombe a camera sotterranee, affrescate, con materiale
ceramico. Scavo 2000
sec. V - Vi d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione presso archivio
Museo archeologico di Durazzo
ID:
18 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Torre a puntone simile a quelle ancora esistenti sul lato SO
della città, di fronte alla spiagga, pertinente alla seconda cinta
muraria urbana, venuta alla luce durante lo scavo per le
fondazioni di un nuovo edificio .
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
19 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Tratto di cinta muraria difensiva in mattoni di argilla crudi,
venuto alla luce durante lo scavo per le fondazioni di un edificio
moderno. Testimonianze verbali di altri muri larghi, ellenistici, lì
vicino.
sec. III - II a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
20 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Breve tratto di probabile cinta muraria difensiva in mattoni,
tuttora affiorante dal terreno per alcune decine di centimetri, alla
base di una piccola costruzione moderna.
sec. V - VI d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
21 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Strutture murarie, forse pertinenti ad un edificio, realizzati in
opera quadrata con blocchi di pietra.
sec. IV - III a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
22 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Edificio absidato
Descrizione:
Ricco edificio dotato di pavimento musivo scavato nel 1960,
presenta una sala absidata decorata con mosaico policromo
composto di quattro parti di cui tre pannelli a motivi geometrici e
uno semicircolare nell'abside con motivi vegetali. Accanto a
questa sala era un corridoio lungo 14,5 m x 1,5 pavimentato
con mosaico a meandri. Nella cornice fra due pannelli una
iscrizione latina a mosaico. Sui pavimenti furono trovate
ceramica di metà IV d.C. L'edificio si trova a -1,40 m dal piano
di campagna, ed al disotto del livello di falda.
sec. III - IV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
179 (p. 188), 4, 178, 101
ID:
23 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture
Descrizione:
Vasta area con strutture murarie pertineti ad abitazioni di epoca
bassomedievale, con pozzo.
Basso medioevo
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito, archivio del Museo Archeologico
di Durazzo
ID:
24 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Struttura muraria
Descrizione:
Breve tratto di poderoso muro in mattoni legati con malta,
tuttora affiorante dal terreno per almeno due metri di altezza,
parzialmente inglobato in edifici moderni.
sec. IV - VI d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
25 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Tombe ipogee
Descrizione:
Area di necropoli coeva e con sepolture simili alle due (IDAA
11)visibili dalla strada e collocate qualche decina di metri più in
basso. Le sepolture possono essere decorate con affreschi
raffiguranti il "krismon".
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
73 (ivi bibliografia)
ID:
26 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Casa ellenistica
Descrizione:
Resti di una casa "a pastas" con pavimentazione a mosaico
semplice ed a grandi lastre di calcare. Tegole con machi di
pritani, muri con legante e tracce di affreschi. Deposito di anfore
in uso dalla fine del III agli inizi del I a.C.
sec. II a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
146
ID:
27 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Necropoli
Descrizione:
Area sepolcrale connessa con le aree vicine (ID 30 e 11)
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedita
2
ID:
28 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Condotta sotterranea
Descrizione:
Questa condotta è forse in relazione con la vicina latrina turca
(ID 34), verso il quale sembra dirigersi. Potrebbe trattarsi
comunque di una condotta connessa alle terme romane (ID
107).
Incerta
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Lavori edilizi sotto controllo archeologico
con documentazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
29 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Struttura muraria
Descrizione:
Struttura muraria pertinente ad edificio non meglio identificato.
sec. I - II d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Archivio privato V. Toci
ID:
30 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Tratto di cinta muraria in mattoni conservato per almeno un
metro di altezza, dotato di una torre a puntone in tutto simile a
quelle ancora esistenti sul lato SO della città, di fronte alla
spiaggia.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
Inedito, documentazione presso
l'archidvio del Museo archeologico di
ID:
31 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Strutture murarie e pavimentali afferenti probabilmente allo
stesso edificio residenziale di pregio, con mosaico di Orfeo, che
si trova a pochi metri di distanza (ID 41). Nella stratificazione è
presente anche una sepoltura, probabilmente altomedievale.
Probabilmente sec. III - IV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
32 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Mosaico di Orfeo
Descrizione:
Pavimento a mosaico policromo con figura di Orfeo,
probabilmente parte di una lussuosa residenza che si estende
anche all'area archeologica vicina (ID 40). Si trova all'inteno di
una cantina di un'abitazione privata.
sec. III - IV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
163
ID:
33 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Muro in opus reticolatum
Descrizione:
Breve tratto di muro in opus reticolatum, venuta alla luce a
seguito degli sbancamenti per la realizzazione di edifici
moderni. Il paramento, si conserva per almeno un metro di
altezza. In prossimità abbondanti frammenti di ceramica di
epoca romana.
sec. I a.C. - II d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
34 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Condotta sotterranea
Descrizione:
La canalizzazione è realizzata con volta in laterizi, con
direzione N - S.
sec. V - VI d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
143
ID:
35 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Tratto di cinta muraria in laterizi. La sua somiglianza ed
allineamento con il vicino tratto (ID 37) rende estremamente
probabile il fatto che si tratti dello stesso muro.
sec. V - VI d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
55, 79
ID:
36 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Elementi architettonici
Descrizione:
Elementi architettonici, in particolare capitelli, forse riferibili ad
un edificio sacro.
Paleocristana (sec IV - V d.C. ?)
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
37 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Elementi architettonici
Descrizione:
Rinvenimento di elementi architettonici (capitelli) in scavi di
emergenza.
sec IV - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito, archivio privato Toci
ID:
38 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Mosaico della "bella di Durres"
Descrizione:
Mosaico di ciottoli scoperto nel 1918 e ritrovato nel 1965;
attualmente conservato al museo nazionale di Tirana si trovava
a - 6 m dalla superficie, coperto da 50 cm di acqua di
infiltrazione. Pertinente ad una vasca di forma ellittica di cui
resta il cordolo in marmo. Furono trovati nel 1965 altri muri
pertinenti a questa lussuosa abitazione.
sec. IV sec. d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
54, 34, 179 (p. 182)
ID:
39 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Struttura muraria
Descrizione:
Tratto di muro poderoso in laterizi con malta, probabilmente lo
stesso del quale resta un altro tratto a pochi metri di distanza
(ID 27)
sec IV - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
40 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Strutture murarie curvilinee pertinenti ad un edificio pubblico
(con esedra) o religioso.
sec. IV - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
41 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Elementi architettonici
Descrizione:
Elementi edilizi ed architettonici non meglio specificati. Forse
sono quelli citati da Praschniker come pertinenti ad una cinta
difensiva ellenistica.
Incerta
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito, archivio privato Toci, 119 ?
ID:
42 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea in muratura
Incerta
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
143
ID:
43 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Torre dell'orologio
Descrizione:
Attualmente della torre si conserva solo un angolo, la cui
struttura è costituita da blocchi lapidei ed architettonici antichi
reimpiegati nella struttura stessa, per una elevazione di circa
quattro metri.
sec. XVI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
175
ID:
44 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Struttura murarie
Descrizione:
Area con evidenze di varia tipologia: strutture murarie non
meglio identificate e poderoso muro, forse difensivo. Da
quest'area proviene l'altare decorato a bassorilievo con aquila,
reimpiegato.
sec. II - VI d.C
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
45 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Tratto di potente muratura in laterizi e malta. La tipologia e
l'allineamento fanno pensare che si tratti di un tratto della stessa
cinta identificata poco lontano (ID 37 e 61).
V - VI sec d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
55
3
ID:
46 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture murarie
Descrizione:
Strutture relative ad un non meglio identificato edificio, forse
con pavimenti musivi.
sec. III - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
47 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture
Descrizione:
Strutture rinvenute in corso di scavo ma non meglio identificate,
pertinenti ad età romana imperiale
sec. I - IV d.C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
Inedito
ID:
48 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Muro di controscarpa
Descrizione:
Probabile struttura muraria relativa alla controscarpa del fossato
esterno alla cinta muraria bizantina. Se questa interpretazione è
corretta è verosimile che esso si prolunghi lungo l'intero
tracciato della cinta, almeno nel suo tratto pianeggiante.
sec. V - VI d. C. ?
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
49 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria
Descrizione:
Cinta muraria in laterizio perfettamente conservata, che difende
la città sul lato SO. La prima fase costruttiva, quella dominante,
risale all'epoca di Anastasio I con restauri giustinianei, mentre
due ulteriori fasi si ascrivono al XII ed al XV secolo. In
quest'ultimo periodo i Veneziani aggiunsero gli attuali torrioni
circolari in pietra.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
55, con bibliografia completa.
ID:
50 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Anfiteatro
Descrizione:
Cospicui resti dell'anfiteatro; la parte SE è attualmente interrata
ed inglobata in una serie di piccole abitazioni che ne
mantengono comunque il calco urbano. Tuttavia al disotto di
esse le strutture dovrebbero essere integre. Dal VII secolo una
necropoli si impianta nell'arena. Dal XVI secolo l'anfiteatro è
completamente coperto di terreni colluviali e su di esso si
impostano abitazioni turche.
sec. II - IV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
145, 99, 103, 170, 167
ID:
51 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cappella dell'anfiteatro
Descrizione:
Uno dei setti dell'anfiteatro è stato riutilizzato come cappella: il
suo lato verso l'arena è stato completato con la costruzione di
un'abside in muratura nella quale si aprono due finestrelle ed
una bifora centrale. La parete di fondo del setto è stata decorata
con affreschi e mosaici con scene sacre e pavimentata con
lastre in pietra, al disotto di una delle quali è stato rinvenuto un
tesoretto monetale di XI sec. d.C. A sinistra dell'ingresso si
trova una vasca battesimale; all'esterno sulla parete S tomba
multipla in lastre di pietra ed ossario del XIII secolo.
sec. VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
171 (bibliografia completa), 172, 173, 170
ID:
52 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Cinta muraria interna
Descrizione:
Linea difensiva destinata a ridurre il primetro delle difese,
realizzata in modo da isolare quello che era divenuto il nucleo
centrale dell'abitato dalle aree parzialmente in stato di
abbandono. Si raccorda superiormente ad una delle torri
d'angolo del castello, che funge da puntone tattico.
sec. XV - XVI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
55 (con bibliografia completa)
ID:
53 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Castello
Descrizione:
Massiccia struttura in pietra dotata di due torri poligonali
angolari, posta sulla sommità del settore centrale delle difese di
epoca medievale. Si raccorda da un lato alle mura bizantine (ID
99) e dall'altro al segmento difensivo turco (ID 102). Altre due
torri dovevano esistere sul lato a monte: di esse una, quella NO
è totalmente scomparsa, mentre di quella NE resta forse il
livello inferiore, semidistrutto.
sec. XIV - XV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
55 (con bibliografia completa), 174, 175
ID:
54 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Necropoli
Descrizione:
Area sepolcrale impostatasi sui resti di un edificio residenziale
di epoca ellenistica (ID 31). Le sepolture sono del tipo a fossa.
Secondo F. Tartari ed anche E. Shehi la datazione sarebbe al
II - IV sec. d.C.
sec. VII- VIII d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Scavo archeologico, documentazione ed
eventuale asportazione
Notazione bibliografica:
147, 177
ID:
55 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Terme romane
Descrizione:
Complesso monumentale di notevole rilevanza, costituito dai
resti di vari ambienti alcuni dei quali evidentemente destinati ad
uso termale (frigidarium, tepidarium, piscina), con a fianco una
strada lastricata probabilmente coeva, con andamento N - S. La
pavimentazione di alcuni ambienti è in lastre di pietra bianche e
nere. Modificazioni funzionali dopo il 354 d.C., con costruzioni
anche funerarie.
sec II d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
104
ID:
56 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Foro circolare
Descrizione:
Grande edificio monumentale a pianta circolare (raggio m 18),
circondato da un colonnato e pavimentato in lastre di marmo,
alcune con iscrizioni e monogrammi. Al centro un basamento
ottagonale a gradini ed un pozzo. All'esterno, sul lato E
numerose e ben conservate strutture radiali con elevati murari
che raggiungono il metro d'altezza. Nell'area E si trovano anche
tracce di attività produttiva di ceramica tardoantica ed
altomedievale (fino al VIII sec. d.C.) e canalizzazioni ben
conservate.
sec. IV - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
86, 178
ID:
57 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Edificio absidato
Descrizione:
Resti di grande edificio monumentale absidato, parzialmente
spogliato, venuto alla luce durante lo scavo delle fondazioni di
una costruzione moderna. La fase principale comprende
l'abside e quattro setti murari a fianco di essa, ed è
caratterizzata da una tecnica muraria in laterizi ed alto strato di
allettamento in malta. Si appoggiano a questa una seconda fase
muraria di buona fattura ed una più povera che utilizza materiali
di reimpiego. Dal lato esterno dell'abside provengono materiali
architettonici in marmo (capitelli, cornici), una colonna ed una
grande statua di Tellus acefala che era colnnessa alla
pavimentazione. Nelle sezioni delle pareti dello scavo appaiono
sepolture "alla cappuccina" probabilmente altomedievali. La
profondità dello scavo è superiore a quella della falda acquifera.
sec IV - VII d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito
3
ID:
58 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Altare gradinato
Descrizione:
Santuario extraurbano in località Keneta, con altare a gradini e
coppia di colonne doriche. Gli scavi hanno messo in luce il
recinto e vari materiali. L'altare e le colonne sono state portate
nel giardino del museos archeologico di Durazzo.
sec. IV - III a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
112, 113
ID:
59 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Strutture di Porto Romano
Descrizione:
Grande struttura muraria difensiva realizzata in mattoni,
destinata a difendere una vasta area all'interno della quale
dovevano trovarsi edifici di una certa rilevanza. Attualmente
gran parte della zona è stata sconvolta a causa dell'erosione
marina e del colluvio dal soprastante colle.
sec. IV - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
55
ID:
60 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione
Descrizione:
Parallelamente all'edifico segnato in pianta con il numero 4,
corre una canalizzazione con direzione N - S di epoca
bisantina., vinuta alla luce appunto durante lo scavo per le
fondazioni dell'edificio.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
Inedito - Archivio Museo Archeologico
ID:
61 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Basilica paleocristiana di Arapaj
Descrizione:
Grande basilica paleocristiana con tre absidi, tre navate e tre
entrate, di metri 90 per 28, dotata di quadriportico, conservata
in elevato per almeno un metro di altezza. Sul lato sud un
ambiente rettangolare con mosaico a due emblemi: scene
eucaristiche e pastori con animali. Al disotto di questo ambiente
è un ossuario accessibile tramite una scala.
sec. VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
70
ID:
62 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
63 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Edificio monumentale
Descrizione:
Edificio monumentale non meglio identificato, dotato di pareti in
muratura di pietra, dal quale provengono anche materiali
ceramici e monetali. La localizzazione è approssimativa.
sec. IV - III a.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
110
3
ID:
64 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
65 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
66 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
3
ID:
67 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
68 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
69 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Condotta sotterranea di epoca imperiale.
sec. I - III d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
3
ID:
70 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
71 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
ID:
72 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Canalizzazione sotterranea
Descrizione:
Canalizzazione sotterranea realizzata in mattoni, probabilmente
con funzione di smaltimento delle acque nere.
sec. V - VI d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 2
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e provvedimenti
conservativi
Notazione bibliografica:
143
3
ID:
73 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Moschea grande
Descrizione:
La moschea insiste su edifici paleocristiani secondo una diffusa
opinione. E' stata costruita nel 1928 e costituisce comunque un
importante monumento architettonico della città.
1928
Rischio di distruzione dell'area: 1
Rischio archeologico edilizio:
3
Proposta di tutela:
Vincolo totale
Notazione bibliografica:
180
ID:
74 Tipo: Area
Datazione:
Oggetto:
Torrione angolare
Descrizione:
Torrione angolare a pianta circolare realizzato come puntone
tattico dai Veneziani ad integrazione della precedente cortina
muraria bizantina
sec. XV d.C.
Rischio di distruzione dell'area: 3
Rischio archeologico edilizio:
Proposta di tutela:
Vincolo totale e musealizzazione
Notazione bibliografica:
55
3
Posizioni approssimative di rinvenimenti
ID:
101
Descrizione:
Oggetto:
102
Descrizione:
Oggetto:
103
Descrizione:
Oggetto:
104
Descrizione:
Oggetto:
105
Descrizione:
Struttura
sec. I - II d.C.
143, 177
Canalizzazione
Datazione:
sec. V - VII d.C.
143, 177
Cisterna
Datazione:
sec. XIII - XIV d.C.
Cisterna trardo bizantina della quale emergevano i resti fino a pochi anni fa.
Notazione bibliografica:
ID:
Datazione:
64, 177
Canalizzazione con lo stesso orientamento dell'attuale griglia stradale.
Notazione bibliografica:
ID:
sec. I - III d.C.
Una canale bizantino ha tagliato il pavimento in cocciopesto di un'abitazione in via Alexander
Goga.
Notazione bibliografica:
ID:
Datazione:
Scarico di materiale ceramico
Notazione bibliografica:
ID:
Scarico di officina cera
Oggetto:
177
Struttura
Datazione:
sec. I - II d.C.
Resti di muri complessi, scarichi di ceramica locale, pavimenti in mattoni e malta.
Notazione bibliografica:
177, Tartari 1997 Iliria 7-8
ID:
106
Descrizione:
Oggetto:
107
Descrizione:
Oggetto:
108
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I d.C.
Datazione:
sec. V - Vi d.C.
Datazione:
Medioevo
Datazione:
sec. I - II d.C.
177, Tartari 1977 Iliria 7-8
Acquedotto
Conduttura dell'acquedotto
Notazione bibliografica:
ID:
Datazione:
Probabilmente abitazione
Notazione bibliografica:
ID:
Struttura
Oggetto:
108
Pavimento a mosaico
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
109
Oggetto:
177
Canalizzazioni sotterra
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
110
Oggetto:
143, 177
Chiesa medievale
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
111
Descrizione:
Oggetto:
Archivio privato Toci, 177
Strutture
Probabilmente abitazioni
Notazione bibliografica:
177
ID:
112
Oggetto:
Necropoli
Datazione:
sec. VII - VIII d.C.
Datazione:
sec. IV d.C.
Datazione:
sec. I a.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. V - VI d.C.
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
113
Descrizione:
Oggetto:
114
Struttura
Poderosa struttura muraria.
Notazione bibliografica:
ID:
177
Oggetto:
177
Necropoli
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
115
Descrizione:
Oggetto:
116
Struttura
Probabile abitazione
Notazione bibliografica:
ID:
177
Oggetto:
177
Canalizzazione sotterr
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
117
Descrizione:
Oggetto:
Archivio privato Tartari, 177
Struttura
Distrutte nel 1990
Notazione bibliografica:
177
ID:
118
Descrizione:
Oggetto:
119
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec II - I a.C.
Datazione:
sec. V - VI d.C.
Probabilmente abitazione
Notazione bibliografica:
ID:
Struttura
Oggetto:
177
Canalizzazione sotterr
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
120
Descrizione:
Oggetto:
121
Strutture
Probabilmente abitazioni
Notazione bibliografica:
ID:
177
Oggetto:
177
Canalizzazione sotterr
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
122
Oggetto:
177
Struttura
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
123
Descrizione:
Oggetto:
Tartari - Iliria 7-8 ?
Colonna
Colonna di granito
Notazione bibliografica:
Archivio privato Toci, 177
ID:
124
Oggetto:
Muri di terrazzamento
Datazione:
sec. IV - II a.C.
Datazione:
sec. I a.C.
Datazione:
XVIII sec. D.C.
Datazione:
sec XIX d.C.
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
125
Oggetto:
177
Necropoli
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
126
Descrizione:
Oggetto:
127
Descrizione:
Oggetto:
128
Descrizione:
Oggetto:
129
Abitazione
177
Abitazione
Datazione:
XIX sec. D.C.
Abitazione di pregio caratterisstica dell'edilizia locale del XIX secolo
Notazione bibliografica:
ID:
177
Abitazione di pregio caratterisstica dell'edilizia locale del XIX secolo
Notazione bibliografica:
ID:
Hamam
Pregevole piccolo hamam ben conservato.
Notazione bibliografica:
ID:
177
Oggetto:
177
Necropoli
Descrizione:
Notazione bibliografica:
177
Datazione:
sec. I - III d.C.
ID:
130
Oggetto:
Abitazione
Datazione:
sec. I - II d.C.
Datazione:
sec. VI a.C.
Descrizione:
Notazione bibliografica:
ID:
131
Descrizione:
Oggetto:
132
Descrizione:
Oggetto:
133
Descrizione:
Oggetto:
134
Descrizione:
Oggetto:
135
Descrizione:
Datazione:
XIII d.C.
171, 167
Ipocausto
Datazione:
Romana
Datazione:
sec. II-III d.C.
154 (p. 208)
Edificio residenziale co
Edificio residenziale con impianti di riscaldamento: ipocausto con pilastri di tegole.
Notazione bibliografica:
ID:
Cappella
Sospensure di ipocausto
Notazione bibliografica:
ID:
160, 162
Piccola cappella rettangolare ricavata in uno dei setti dell'anfiteatro sul lato E. Era affrescata con
pitture andate in gran parte distrutte a causa di un incendio, ma forse sono recuperabili con un
restauro. Attualmente chiusa da una cancellata
Notazione bibliografica:
ID:
Terrecotte architettonic
Ai piedi della collina di Spitalla, probabilmente fluitate da un santuario che si trovava a quota
superiore sulla collina sono state trovate alcune terrecotte architettoniche di stile corinzio.
Notazione bibliografica:
ID:
177
Oggetto:
104 (p. 208)
Cappella
Datazione:
sec XIII d.C. ?
Ulteriore cappelletta ricavata in un setto dell'anfiteatro, databile forse allo stesso periodo di quella
affrescata (ID 131) che le sta vicino.
Notazione bibliografica:
167
Zone archeologiche a bassa densità
ID:
155
Tipo Zona
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. I - II d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
156
Tipo Zona
110
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. I - II d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
157
Tipo Zona
110
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. I - II d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
158
Tipo Zona
110
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. I - II d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
159
Tipo Zona
110
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
110
Zone archeologiche a bassa densità
ID:
161
Tipo Zona
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. I - II d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
161
Tipo Zona
110
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
162
Tipo Zona
110
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
150
Tipo Zona
110
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
152
Tipo Zona
110
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
63, 65, 69
Zone archeologiche a bassa densità
ID:
151
Tipo Zona
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
153
Tipo Zona
63,65,69
Oggetto: Necropoli
Datazione: Incerta
Descrizione: Zona nella quale sono state rinvenute sepolture.
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
ID:
154
Tipo Zona
55
Oggetto: Abitato
Datazione: sec. III a.C - I d.C.
Descrizione: Zona nella quale sono stati rinvenuti materiali riferibili ad un abitato
Rischio di distruzione dell'area:
3
Rischio archeologico edilizio: 1
Proposta di tutela: Lavori edilizi sotto controllo archeologico con documentazione
Notazione bibliografica:
110
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
180
Oggetto
Tipo
Ipotesi
Torre difensiva
Datazione
sec. XI d.C.
Descrizione
E' la cosiddetta "torre di Teodoro Comneno": di essa parla una iscrizione, appunto del Comneno,
riportata da Heuzey, ma in realtà la posizione dell'ediicio non è mai stata identificata.
Rischio di distruzione dell'area
3
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Scavo archeologico, documentazione ed eventuale asport
Notazione bibliografica
ID
181
Oggetto
61
Tipo
Ipotesi
Tempio di Athena
Datazione
Periodo ellenistico-romano
Descrizione
Qui sono stati rinvenuti materiali architettonici (colonne,capitelli, lastre pavimentali)
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
182
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
3
Scavo archeologico, documentazione ed eventuale asport
Notazione bibliografica
ID
3
119
Tipo
Ipotesi
Hamam ?
sec. XIX d.C. ?
Nella memoria locale qui era un hamam. La vicina condotta sotterranea (ID 35) potrebbe essere
in relazione con essa. L'area è comunque adiacente al foro circolare ed alle terme romane e
dunque ad altissimo rischio.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Vincolo totale
Notazione bibliografica
Inedito
3
3
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
183
Oggetto
Tipo
Acquedotto
Datazione
Romana
Descrizione
Condotta sotterranea di adduzione delle acque verso la città
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
184
Oggetto
3
110
Tipo
Ipotesi
Cinta Muraria
Datazione
Dall'antichità al medioevo
Descrizione
Cinta difensiva la cui presenza è ipotizzabile per la necessità di proteggere la città su tutti i lati.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
185
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
Ipotesi
55
Tipo
Ipotesi
Cinta muraria
Dall'antichità al medioevo
Cinta difensiva la cui presenza è ipotizzabile per la necessità di proteggere la città su tutti i lati.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
55
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
186
Oggetto
Tipo
Ipotesi
Cinta muraria
Datazione
Dall'antichità al medioevo
Descrizione
Cinta difensiva la cui presenza è ipotizzabile per la necessità di proteggere la città su tutti i lati.
Rischio di distruzione dell'area
3
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
187
Oggetto
3
55
Tipo
Ipotesi
Cinta muraria
Datazione
Dall'antichità al medioevo
Descrizione
Cinta difensiva la cui presenza è ipotizzabile per la necessità di proteggere la città su tutti i lati.
Rischio di distruzione dell'area
3
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
188
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
55
Tipo
Ipotesi
Canalizzazioni sotterranee
Epoca romana o bizantina
Canalizzazioni la cui esistenza è ipotizzabile per la necessità di congiungere tratti di condutture
effettivamente rinvenuti.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
143
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
189
Oggetto
Tipo
Ipotesi
Canalizzazioni sotterranee
Datazione
Epoca romana o bizantina
Descrizione
Canalizzazioni la cui esistenza è ipotizzabile per la necessità di congiungere tratti di condutture
effettivamente rinvenuti.
Rischio di distruzione dell'area
3
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
190
Oggetto
3
143
Tipo
Ipotesi
Canalizzazioni sotterranee
Datazione
Epoca romana o bizantina
Descrizione
Canalizzazioni la cui esistenza è ipotizzabile per la necessità di congiungere tratti di condutture
effettivamente rinvenuti.
Rischio di distruzione dell'area
3
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
191
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
143
Tipo
Ipotesi
Canalizzazioni sotterranee
Epoca romana o bizantina
Canalizzazioni la cui esistenza è ipotizzabile per la necessità di congiungere tratti di condutture
effettivamente rinvenuti.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
143
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
192
Oggetto
Tipo
Canalizzazioni sotterranee
Datazione
Epoca romana o bizantina
Descrizione
Canalizzazioni la cui esistenza è ipotizzabile per la necessità di congiungere tratti di condutture
effettivamente rinvenuti.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
193
Oggetto
3
143
Tipo
Ipotesi
Cinta muraria
Datazione
Medievale
Descrizione
Sezione di cinta muraria la cui esistenza è ipotizzata sulla necessità di difendere questo settore
su tutti i lati e sulla base della prosecuzione di un muro esistente.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
194
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
Ipotesi
99
Tipo
Ipotesi
Strutture difensive
Medioevo
Sezione delle difese del castello la cui esistenza è supposta sulla base della necessità di
difendere il castello stesso sul lato a monte.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
99
Ipotesi di presenze archeologiche
ID
195
Oggetto
Tipo
Cinta muraria
Datazione
Epoca romana o bizantina
Descrizione
Cinta difensiva la cui presenza è ipotizzabile per la necessità di proteggere la città su tutti i lati.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
196
Oggetto
Datazione
Descrizione
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
ID
Ipotesi
10
Tipo
Ipotesi
Cinta muraria
sec. V - VI d.C. ?
Cinta esterna delle difese verso NE, che ampliarono la superficie difesa della città tra l'epoca
imperiale e quella bizantina.
Rischio di distruzione dell'area
Rischio archeologico edilizio
Proposta di tutela
3
3
Vincolo totale e provvedimenti conservativi
Notazione bibliografica
10
Carta del rischio archeologico
della città di Durres
Carta delle aree archeologiche ad
alta densità e delle zone a bassa densità
Carta del rischio archeologico
della città di Durres
Carta dei livelli di rischio archeologico
sulla base del potenziale informativo
Carta del rischio archeologico
della città di Durres
Carta del rischio edilizio
Carta del rischio archeologico
della città di Durres
Carta delle proposte di tutela sulle
entità archeologiche