USTICA LINES - Liberty Lines

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USTICA LINES - Liberty Lines
USTICA LINES
Martedì, 12 luglio 2016
USTICA LINES
Martedì, 12 luglio 2016
Trasporti marittimi
11/07/2016 I Giornali di Sicilia
SERGIO RANDAZZO
Emergenza rifiuti in tutta la Sicilia
12/07/2016 La Nazione Pagina 15
SABRINA PIGNEDOLI
L' Italia resta sommersa dai rifiuti Caos in Sicilia, la rivolta dei...
11/07/2016 ilfattoquotidiano.it
11/07/2016 larepubblica.it (Palermo)
7
Emergenza rifiuti: proteste di 21 sindaci del Siracusano. Disagi anche...
11/07/2016 MeridioNews
9
Sindaci coi camion pieni di rifiuti a Palazzo d' OrleansOpposizioni...
11/07/2016 MeridioNews
11
Sindaci e rifiuti a Palazzo. Crocetta: «Riapre Bellolampo»Gelo...
GIUSEPPE CORSENTINO
Battaglia dei traghetti in Corsica
12/07/2016 Gazzetta del Sud Pagina 23
MASSIMILIANO SALVO
"No alla demolizione della rampa per la Sopraelevata"
12/07/2016 La Repubblica (ed. Palermo) Pagina 6
SARA SCARAFIA
Autisti in fuga dagli autobus Ma sul tram nessuna assenza
11/07/2016 SiciliaInformazioni
13
15
Riprendono le ricerche
12/07/2016 La Repubblica (ed. Genova) Pagina 4
3
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Sicilia, è emergenza rifiuti nei comuni: sindaci protestano a...
12/07/2016 Italia Oggi Pagina 14
1
DANIELE BILLITTERI
Le ragioni del topo Meteo di martedì 12 luglio
12/07/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 23
16
18
20
22
Banchina 4, lavori al termine Attraccheranno navi da crociera
12/07/2016 Quotidiano di Sicilia Pagina 10
24
Commissariamento per il Prg è scontro aperto in Comune
Trasporti Marittimi
12/07/2016 L' Avvisatore Marittimo ­
26
«Sovcomflot privatizzata entro il 2016»
12/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
RAOUL DE FORCADE
Fs rilancia sulle linee nei porti
12/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 11
JACOPO GILIBERTO
Marocco, sale la tensione sui rifiuti dalla Campania
12/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
MARCO MORINO
Per La Spezia un piano da 40 milioni
12/07/2016 Il Sole 24 Ore Pagina 13
30
32
33
Riforma, vicino il via libera al testo definitivo
12/07/2016 MF Pagina 15
28
MARIANGELA PIRA
I cinesi attraccano in Laguna
35
Porti
12/07/2016 Giornale di Monza Pagina 9
37
Il futuro? Il passaggio di 250 treni merci ogni giorno, la maggior parte...
12/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Messina­Catania) Pagina 21
38
Sant' Agata, la ditta c' è ed il porto si farà
12/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Messina­Catania) Pagina 22
40
Lipari, nave ferma con camion pieni di rifiuti
12/07/2016 Giornale di Sicilia (ed. Siracusa­Ragusa) Pagina 22
42
Augusta, lavori sulla linea ferroviaria Zappulla: i tempi vanno...
12/07/2016 Il Giornale Pagina 32
Con Moby e Tirrenia tanti porti e una super offerta
12/07/2016 La Sicilia (ed. Siracusa) Pagina 23
Ferrovie, sciopero e progetti dimenticati
11/07/2016 Siracusa News
Siracusa, Collegamenti ferroviari. Zappulla a Rfi e Trenitalia: "Mantenere...
ELENA PIZZETTI
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11 luglio 2016
I Giornali di Sicilia
Trasporti marittimi
Emergenza rifiuti in tutta la Sicilia
c PALERMO ­ Autocompattatori carichi di
immondizia sotto Palazzo d' Orleans, sede
della presidenza della Regione. E' la protesta
organizzata da alcuni sindaci esasperati per l'
emergenza rifiuti in Sicilia. A promuoverla è
stato il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque
(M5s). Gli amministratori comunali sono
esasperati. E lamentano anche le condizione
di allarme igienico sanitarie che i cumuli di
spazzatura possono provocare. "La discarica
di Bellolampo ed i suoi impianti sono dal 2012
a servizio del territorio e dal 2012 l'
Amministrazione comunale di Palermo si è
impegnata perché l' impianto tornasse ad
essere efficiente e rispettoso di tutte le norme.
Oggi la discarica continua ad essere a
disposizione del territorio e di tutti i territori e
tanto il Comune quanto la Rap sono impegnati
affinché continui ad esserlo nel rispetto del suo
spirito pubblico e di tutte le normative europee
e nazionali". Leoluca Orlando interviene
nuovamente sulla polemica con il presidente
della Regione Rosario Crocetta, che ieri aveva
denunciato l' atteggiamento della Rap e del
sindaco di Palermo "che da un lato organizza
le proteste e dall' altro ostacola la soluzione
del problema". "Crocetta e il suo magistrato­
assessore Contraffatto ­ aggiunge Orlando ­
continuano ad avere un atteggiamento doubleface. Infatti, da un lato esplicitamente invitano le
Amministrazioni comunali e i cittadini a violare la legge, proponendo un sovraconferimento a
Bellolampo ed il ricorso a soggetti privati individuati al di fuori delle norme e dall' altro minacciano
denunce contro chi viola la legge". "Non posso che ribadire ­ prosegue il sindaco di Palermo ­ che
Bellolampo può accogliere, proprio perché ben gestita e con un Tmb in piena efficienza, i rifiuti
provenienti da diversi comuni, purché questo avvenga nei limiti e nel rispetto di tutte le normative". "Per
affrontare in modo organico questa ennesima emergenza regionale ­ conclude Orlando ­ non può che
essere convocato un tavolo nazionale che metta insieme tutte le istituzioni interessate dal livello
nazionale fino a quello locale". Nelle isole Eolie, come nel resto della Sicilia, è emergenza rifiuti con gli
auto compattatori costretti a fare lunghe code in attesa di potere conferire nel catanese la spazzatura
proveniente dalle isole dell' arcipelago. I camion si imbarcano sul traghetto per Milazzo, da dove
raggiungono poi la discarica di san Giorgio. La giunta comunale di Lipari, guidata dal sindaco Marco
Giorgianni, ha lanciato un appello alla Regione, al prefetto e ai cittadini. Una situazione che si aggraverà
mercoledi' e giovedi' a causa dello sciopero degli operatori ecologici che curano la raccolta. Intanto una
ditta privata proprietaria di alcuni mezzi meccanici ha avviato, a sue spese, una operazione
straordinaria di pulizia sulla spiaggia di Marina Lunga, in vista della festa della Madonna di Porto Salvo
Riproduzione autorizzata licenza Ars Promopress 2013­2016
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11 luglio 2016
I Giornali di Sicilia
Trasporti marittimi
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che si svolgerà domenica prossima.
SERGIO RANDAZZO
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12 luglio 2016
Pagina 15
La Nazione
Trasporti marittimi
L' Italia resta sommersa dai rifiuti Caos in Sicilia, la
rivolta dei sindaci
La protesta: compattatori pieni di spazzatura davanti alla Regione
Sabrina Pignedoli ROMA LO SCIOPERO è
stato revocato: domani e dopodomani la
spazzatura verrà regolarmente raccolta.
Tirano un sospiro di sollievo le città italiane,
Roma in testa, che già si trovano a dover
fronteggiare un' emergenza rifiuti che si ripete
costante in estate, praticamente ogni anno.
Domenica sera i sindacati Fp Cgil, Fit Cisl, Uil
Trasporti e Fiedel hanno trovato un accordo
per il rinnovo ­ dopo 30 mesi di attesa ­ del
contratto di lavoro delle multiutility dei rifiuti,
che coinvolge circa 50mila addetti.
«Siamo soddisfatti per la conclusione della
vertenza nazionale ­ spiega Daniele Fortini,
presidente di Ama (la municipalizzata romana)
­. Saranno realizzate efficienze e maggiori
produttività senza aumentare i costi per i
cittadini e riconoscendo ai lavoratori un giusto
ed equo aumento salariale».
MA LA REVOCA dello sciopero, di per sé, non
risolve certamente il problema in molte aree d'
Italia.
A partire proprio dalla Capitale dove, dopo la
chiusura della discarica di Malagrotta, il
servizio di raccolta dei rifiuti, anche in centro storico, è sempre in equilibrio precario: basta un afflusso
maggiore di turisti o, appunto, uno sciopero perché le strade si riempiano di sacchetti dell' immondizia.
Nelle periferie ­ ieri visitate dalla neosindaco Virginia Raggi ­ i ragazzini giocano a contare i topi che
vedevano tra i cassonetti strabordanti. Un déjà­vu che ci riporta al periodo nerissimo della scorsa
estate, durante l' amministrazione Marino, quando anche i giornali esteri ­ il New York Times e il
francese Le Monde ­ hanno dedicato pagine alla situazione di degrado di Roma.
Ovviamente il problema immondizia non si ferma alla Capitale.
Ieri sono scesi in piazza davanti alla sede della Regione Sicilia 21 sindaci dell' isola per protestare
contro la gestione dei rifiuti da parte del governatore Rosario Crocetta. Davanti a Palazzo d' Orlèans i
primi cittadini siciliani hanno portato anche i compattatori ricolmi di pattume che non riescono a
sversare nelle discariche abituali.
IL SINDACO di Bagheria, Patrizio Cinque, ha vietato ai cittadini che amministra il conferimento nei
cassonetti ormai stracolmi. Il problema si presenta anche nelle isole Eolie dove i camion sono costretti a
lunghe code per poter imbarcarsi e portare la spazzatura nella discarica in provincia di Catania. In
alcune zone della regione l' immondizia che si accumula lungo le strade ha creato le condizioni per una
vera e propria emergenza igienico­sanitaria.
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La Nazione
Trasporti marittimi
Un quadro che ricorda, seppur con minor gravità, quello di Napoli, dove l' emergenza rifiuti, negli anni
scorsi, ha toccato picchi tali da richiedere persino l' intervento dell' Esercito. In quel caso, alla criticità
della spazzatura lungo le strade, si sommava l' emergenza diossina, dovuta ai roghi che i cittadini
appiccavano all' immondizia per liberare le strade dal tanfo insopportabile. Ora la situazione, se non
completamente risolta, sicuramente è stata notevolmente migliorata.
SABRINA PIGNEDOLI
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11 luglio 2016
ilfattoquotidiano.it
Trasporti marittimi
Sicilia, è emergenza rifiuti nei comuni: sindaci
protestano a palazzo d' Orleans. "La responsabilità è
di Crocetta"
Manifestazione davanti alla sede della presidenza della Regione. "Le discariche sono
chiuse", dice Patrizio Cinque, sindaco di Bagheria che ha vietato ai suoi concittadini il
conferimento nei cassonetti. Il nodo è il limite massimo di immondizia che può essere
trattato dagli impianti di smaltimento. Ed è per questo motivo che il governatore
polemizza con Orlando: "Ostacola la soluzione del problema"
Sono comparsi davanti a Palazzo d' Orleans
stracolmi di immondizia in un' infuocata
mattinata d' estate. Sono gli autocompattatori
spediti dai sindaci di mezza Sicilia sotto la
sede della presidenza della Regione. Il
motivo? L' ultima emergenza rifiuti dell' isola.
Nei primi giorni d' estate, infatti, decine di città
non hanno più potuto conferire i rifiuti prodotti
nelle discariche in cui normalmente venivano
smaltiti. Colpa soprattutto del fatto che dalla
discarica palermitana di Bellolampo gli
autocompattatori provenienti dalla Sicilia
occidentale siano stati spediti dall' altra parte
dell' isola: dove le code davanti davanti agli
impianti di smaltimento rifiuti sono diventate
infinite. E in pochi giorni le strade della Sicilia
sono state invase da immondizia abbandonata
al sole: per questo motivo stamattina i sindaci
dell' isola si sono dati appuntamento a Palazzo
d' Orleans. "I cittadini devono sapere che la
colpa della presenza dei cumuli di spazzatura
nelle strade dei comuni siciliani non è dei
sindaci, ma della Regione che non ha saputo
gestire per tempo questa che non è un'
emergenza. La spazzatura viene prodotta e
deve essere smaltita. I sindaci non hanno
alcuna responsabilità in questo processo se le
discariche sono chiuse", ha detto Patrizio
Cinque , sindaco M5s di Bagheria che ha vietato ai suoi concittadini di gettare rifiuti nei cassonetti. "I
nostri autocompattatori ­ continua Cinque ­ sono stati lasciati nuovamente dietro ai cancelli della
discarica di Catania, per questo abbiamo portato i rifiuti davanti a Palazzo d' Orleans. Crocetta si
assuma le responsabilità di una programmazione inesistente e di scelte improvvisate". Durante la
protesta degli autocompattatori, alcuni sindaci hanno anche parlato di emergenza igienico sanitaria ,
mentre nel frattempo anche alle isola Eolie si è scatenato il caos: i mezzi di raccolta sono costretti a fare
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11 luglio 2016
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ilfattoquotidiano.it
Trasporti marittimi
lunghe code in attesa di potere conferire in provincia di Catania la spazzatura proveniente dalle isole
dell' arcipelago. I camion si imbarcano sul traghetto per Milazzo, da dove raggiungono poi la discarica
di san Giorgio. La situazione, tra l' altro, rischia di aggravarsi tra mercoledì e giovedì a causa dello
sciopero degli operatori ecologici che curano la raccolta. Nel frattempo è diventata rovente la polemica
tra il governatore della Sicilia, Rosario Crocetta , e il sindaco di Palermo,e presidente di Anci Sicilia,
Leoluca Orlando . "Ho convocato i responsabili delle tre discariche di Bellolampo , Lentini e Siculiana .
Ho emesso un' ordinanza ai primi di giugno che non viene rispettata. La Rap che gestisce la discarica
di Palermo nonostante abbia i sistemi di bio stabilizzazione adeguati si rifiuta di fare scaricare altra
immondizia: Orlando da un lato organizza le proteste e dall' altro ostacola la soluzione del problema",
dice Crocetta. La replica del primo cittadino palermitano è arrivata a stretto giro di posta: "La discarica
di Bellolampo ­ ha detto Orlando ­ ed i suoi impianti sono dal 2012 a servizio del territorio e dal 2012 l'
Amministrazione comunale di Palermo si è impegnata perché l' impianto tornasse ad essere efficiente e
rispettoso di tutte le norme. Oggi la discarica continua ad essere a disposizione del territorio e di tutti i
territori e tanto il Comune quanto la Rap sono impegnati affinché continui ad esserlo nel rispetto del suo
spirito pubblico e di tutte le normative europee e nazionali , ma per affrontare in modo organico questa
ennesima emergenza regionale non può che essere convocato un tavolo nazionale che metta insieme
tutte le istituzioni interessate dal livello nazionale fino a quello locale". Per la verità una riunione sull'
emergenza rifiuti è stata convocata ieri pomeriggio a Palazzo d' Orleans . "Alla fine ero presente solo io
come primo cittadino, il presidente Crocetta, i dirigenti dell' assessorato all' Energia, il presidente della
Rap che gestisce la discarica di Bellolampo e il gestore della discarica di Lentini, la Sicula trasporti",
spiega il sindaco di Carini Giovi Monteleone . Il nodo è rappresentato dal limite massimo di rifiuti che
può trattare la discarica palermitana di Bellolampo: non più mille tonnellate ma al massimo 750. "Non è
un problema semplice e la realtà è che la coperta è troppo corta ­ dice il primo cittadino del comune in
provincia di Palermo­ Per noi sarebbe sicuramente meglio conferire a Bellolampo piuttosto che a
Lentini, ma anche qui bisogna organizzarsi affinché gli autocompattatori non rimangano in fila per ore ".
Le responsabilità dei sindaci? "Io posso emanare f­ dice Monteleone ­ ma se non ho gli uomini per
controllare le strade, purtroppo, continueranno ad essere invase da rifiuti di ogni genere".
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11 luglio 2016
larepubblica.it (Palermo)
Trasporti marittimi
Emergenza rifiuti: proteste di 21 sindaci del
Siracusano. Disagi anche nelle Eolie
Dopo la chiusura della discarica di Augusta, 500 autocompattatori in fila a Lentini. Caos
immondizia anche nelle isole minori
Scoppia la guerra dei rifiuti anche nel sudest
dell' Isola. In contemporanea con la protesta
dei sindaci del Palermitano che hanno portato
gli autocompattatori a Palazzo d' Orleans , i 21
sindaci della provincia siracusana hanno dato
vita a un' assemblea aperta a cittadini e
associazioni nell' aula consiliare di Lentini per
risolvere l' emergenza spazzatura e
annunciare proteste eclatanti. Un summit che
proseguirà oggi pomeriggio dinanzi al prefetto
di Siracusa, Armando Gradone. Dopo lo stop
al conferimento dell' immondizia nella
discarica di Augusta, il territorio è al collasso
come denunciano i sindaci. "Mezza Sicilia
scarica a Lentini, già stamattina ci sono oltre
500 mezzi in fila e ore di attesa: la discarica è
ormai satura ­ dice il sindaco di Ferla,
Michelangelo Giansiracusa ­ Oggi
denunceremo che in questa guerra tra i poveri,
ci sono corsie preferenziali per alcuni comuni
del sudest di province limitrofe a quella di
Siracusa che pare abbiano privilegi nello
scarico dell' immondizia e questo rappresenta
un fatto gravissimo: chiediamo controlli e una
pianificazione attenta e razionale". Di fronte ai
cassonetti stracolmi e al profilarsi di un'
emergenza igienico­sanitaria, i 21 sindaci
aretusei lanciano appelli al buonsenso dei
cittadini per evitare di produrre ulteriori rifiuti in queste ore critiche. "Differenziate il più possibile e
portate fuori dalle vostre abitazioni i rifiuti solo se strettamente necessario", dice il sindaco di Floridia,
Orazio Scalorino mentre Giancarlo Garozzo, primo cittadino di Siracusa, chiede di potenziare la
differenziata. "Dopo la chiusura della discarica di Augusta ­ denunciano i 21 sindaci ­ siamo tutti
costretti a conferire i rifiuti a Lentini. Tale circostanza sta rendendo impossibile per le amministrazioni
locali un regolare e puntuale smaltimento dei rifiuti, con evidenti rischi sulla salute e sull' ordine pubblico
delle comunità amministrate. Condividendo le rivendicazioni che negli ultimi anni Anci Sicilia ha
condotto in tale ambito, chiediamo al Prefetto di trovare una soluzione insieme per superare lo stato di
emergenza". Emergenza anche nelle isole Eolie. Nelle isole Eolie, come nel resto della Sicilia, è
emergenza rifiuti con gli auto compattatori costretti a fare lunghe code in attesa di potere conferire nel
catanese la spazzatura proveniente dalle isole dell' arcipelago. I camion si imbarcano sul traghetto per
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larepubblica.it (Palermo)
Trasporti marittimi
Milazzo, da dove raggiungono poi la discarica di san Giorgio. La giunta comunale di Lipari, guidata dal
sindaco Marco Giorgianni, ha lanciato un appello alla Regione, al prefetto e ai cittadini. Una situazione
che si aggraverà mercoledì e giovedì a causa dello sciopero degli operatori ecologici che curano la
raccolta. Intanto una ditta privata proprietaria di alcuni mezzi meccanici ha avviato, a sue spese, una
operazione straordinaria di pulizia sulla spiaggia di Marina Lunga, in vista della festa della Madonna di
Porto Salvo che si svolgerà domenica prossima.
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11 luglio 2016
MeridioNews
Trasporti marittimi
Sindaci coi camion pieni di rifiuti a Palazzo d'
OrleansOpposizioni chiedono dimissioni del governo
Crocetta
Cronaca ­ Un drappello di primi cittadini del Palermitano, guidati da quello grillino di
Bagheria Fabrizio Cinque, hanno raggiunto Palermo, insieme agli autocompattatori
carichi di spazzatura. Intanto dal Movimento 5 stelle e dal Nuovo centro destra si
invitano Crocetta e Contrafatto a fare un passo indietro. Segui la diretta
È il giorno dei sindaci in marcia con gli
autocompattatori carichi di rifiuti verso Palazzo
d' Orleans . I primi cittadini si sono presentati
mostrando dei fogli di carta con la scritta
#RifiutiamoCrocetta . A Bagheria , un'
ordinanza del primo cittadino, Patrizio Cinque ,
vieta ai cittadini di buttare i rifiuti nei cassonetti
stracolmi, la discarica di Lentini già alle 9 del
mattino chiude i cancelli e anche a Trapani la
situazione non migliora. Mentre a Bellolampo
conferisce soltanto la metà dei Comuni dell'
Area metropolitana di Palermo. Mentre le
ripercussioni sul fronte politico si fanno
sempre più aspre tra governo e opposizione
(ma anche all' interno della stessa
maggioranza), questa mattina alcuni primi
cittadini, capitanati dal bagherese Cinque,
hanno raggiunto la sede del governo regionale
e minacciano di scaricare i rifiuti davanti gli
uffici della Presidenza della Regione.«I
cittadini ­ attacca Cinque ­ devono sapere che
la colpa della presenza dei cumuli di
spazzatura nelle strade dei comuni siciliani
non è dei sindaci. Ma della Regione che non
ha saputo gestire per tempo questa che non è
un' emergenza. La spazzatura viene prodotta
e deve essere smaltita. I sindaci non hanno
alcuna responsabilità in questo processo se le
discariche sono chiuse». Sempre nella discarica di Lentini conferiscono anche i Comuni delle isole Eolie
. I camion si imbarcano sul traghetto per Milazzo e raggiungono poi la discarica di san Giorgio, dove
restano in attesa per ore. La giunta comunale di Lipari, guidata dal sindaco Marco Giorgianni, ha
lanciato un appello alla Regione, al prefetto e ai cittadini. Una situazione che si aggraverà mercoledì e
giovedì a causa dello sciopero degli operatori ecologici che curano la raccolta. Il rischio è che i turisti si
ritrovino a camminare tra la spazzatura.A chiedere un passo indietro al presidente della Regione e all'
assessore all' Energia, un fronte trasversale che dai Cinque Stelle arriva fino a Ncd. Secondo i
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11 luglio 2016
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parlamentari pentastellati, «Crocetta, la Contrafatto e l' intera classe dirigente del Pd si devono
dimettere in massa. Il Pd non è stato capace di fare nulla in quattro anni di governo. Hanno preso in giro
i siciliani, hanno goduto dei poteri straordinari concessi dall' articolo 191 del codice dell' ambiente e
nonostante ciò hanno mantenuto uno stato di confusione che non si vedeva dai tempi di Cuffaro. Hanno
strozzato i Comuni e li hanno costretti a gestire i rifiuti senza alcuna programmazione. Per di più adesso
vogliono imporre loro nuove sanzioni per i bassi livelli di raccolta differenziata, senza garantirgli la
possibilità di farla».Dello stesso avviso anche il vice presidente della commissione Ambiente, l'
alfaniano Pietro Alongi , secondo cui l' emergenza «è il frutto di una inadeguata e approssimata azione
politica nell' affrontare una emergenza che può diventare catastrofe e che sta portando al collasso intere
comunità, con danni irreparabili sia sotto il profilo igienico ambientale che economico». Alongi sottolinea
che « da mesi l' assessore ha annunciato la presentazione di un testo di legge che chiarisca come la
Regione siciliana intende affrontare un tema così importante e delicato come la gestione dei rifiuti e con
quale piano industriale, testo che sembra la tela di Penelope. Auspichiamo che nelle prossime 48 ore l'
assessore trovi adeguate soluzioni, diversamente la strada maestra non può che essere quella delle
proprie dimissioni. Se ciò non dovesse verificarsi non ci rimane che presentare, già martedì prossimo,
una mozione di censura che contenga la chiara e precisa richiesta al presidente Crocetta della
rimozione dell' assessore Contrafatto».
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11 luglio 2016
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Sindaci e rifiuti a Palazzo. Crocetta: «Riapre
Bellolampo»Gelo con Contrafatto. «Sua presenza
non indispensabile»
Cronaca ­ Un drappello di primi cittadini del Palermitano, guidati da quello grillino di
Bagheria Patrizio Cinque, hanno raggiunto Palermo, insieme agli autocompattatori
carichi di spazzatura. Il governatore li ha ricevuti e ha annunciato novità: «Entro questa
settimana operativa anche Siculiana», ha promesso. Segui la diretta
È il giorno dei sindaci in marcia con gli
autocompattatori carichi di rifiuti verso Palazzo
d' Orleans . I primi cittadini si sono presentati
mostrando dei fogli di carta con la scritta
#RifiutiamoCrocetta . A Bagheria , un'
ordinanza del primo cittadino, Patrizio Cinque ,
vieta ai cittadini di buttare i rifiuti nei cassonetti
stracolmi, la discarica di Lentini già alle 9 del
mattino chiude i cancelli e anche a Trapani la
situazione non migliora. Mentre a Bellolampo
conferisce soltanto la metà dei Comuni dell'
Area metropolitana di Palermo. «I cittadini ­
attacca Cinque ­ devono sapere che la colpa
della presenza dei cumuli di spazzatura nelle
strade dei comuni siciliani non è dei sindaci.
Ma della Regione che non ha saputo gestire
per tempo questa che non è un' emergenza.
La spazzatura viene prodotta e deve essere
smaltita. I sindaci non hanno alcuna
responsabilità in questo processo se le
discariche sono chiuse». Il presidente della
Regione, Rosario Crocetta , ha incontrato i
primi cittadini e ha annunciato che « da
domani i Comuni del Palermitano torneranno a
conferire i rifiuti nella discarica di Bellolampo
». Fino a oggi l' impianto di destinazione è
stato quello di Lentini. Quindi il governatore ha
aggiunto che « entro questa settimana i centri
della provincia di Agrigento potranno scarica a Siculiana che sarò dotata d' imperio di impianto di
biostabilizzazione». Ma non ci sono dettagli su come il governo riuscirà a mantenere queste promesse.
Quindi Crocetta, per ulteriore conferma, ha rinviato i sindaci alle 17. Stamattina era assente l' assessora
Vania Contrafatto . A chi gli chiedeva se nel pomeriggio la titolare dei Rifiuti ci sarebbe stata, Crocetta
ha risposto secco: « N on è indispensabile la sua presenza ». A conferma del gelo che in questo
momento divide i due. Intanto, sotto Palazzo d' Orleans non si placa la polemica. Un gruppo di cittadini
bagheresi punta il dito contro l' amministrazione regionale , ammettendo che «Bagheria è in ginocchio, i
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11 luglio 2016
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cumuli di spazzatura sono praticamente dappertutto, il sindaco ha soltanto usato il buonsenso,
chiedendo ai cittadini di lasciare i rifiuti nei balconi fini a stasera . Anche perché davvero non c' è un'
altra soluzione. I nostri autocompattatori sono tornati indietro da Lentini ancora carichi di rifiuti,
sprecando, di fatto, i 600 euro di costi che l' amministrazione sostiene per ogni viaggio verso la
discarica in provincia di Siracusa». «Il problema non è Bellolampo ­ sono ancora i commenti sotto il
palazzo ­ ma la totale assenza di programmazione da parte dell' amministrazione regionale. La
soluzione va trovata in fretta. E deve arrivare da chi governa la Sicilia, che deve smetterla di scaricare la
responsabilità sugli altri». Nella discarica di Lentini conferiscono anche i Comuni delle isole Eolie . I
camion si imbarcano sul traghetto per Milazzo e raggiungono poi la discarica di san Giorgio, dove
restano in attesa per ore. La giunta comunale di Lipari, guidata dal sindaco Marco Giorgianni, ha
lanciato un appello alla Regione, al prefetto e ai cittadini. Una situazione che si aggraverà mercoledì e
giovedì a causa dello sciopero degli operatori ecologici che curano la raccolta. Il rischio è che i turisti si
ritrovino a camminare tra la spazzatura.A chiedere un passo indietro al presidente della Regione e all'
assessore all' Energia, un fronte trasversale che dai Cinque Stelle arriva fino a Ncd. Secondo i
parlamentari pentastellati, « i l Pd non è stato capace di fare nulla in quattro anni di governo. Hanno
preso in giro i siciliani, hanno goduto dei poteri straordinari concessi dall' articolo 191 del codice dell'
ambiente e nonostante ciò hanno mantenuto uno stato di confusione che non si vedeva dai tempi di
Cuffaro. Hanno strozzato i Comuni e li hanno costretti a gestire i rifiuti senza alcuna programmazione.
Per di più adesso vogliono imporre loro nuove sanzioni per i bassi livelli di raccolta differenziata, senza
garantirgli la possibilità di farla».Dello stesso avviso anche il vicepresidente della commissione
Ambiente, l' alfaniano Pietro Alongi , secondo cui l' emergenza «è il frutto di una inadeguata e
approssimata azione politica nell' affrontare una emergenza che può diventare catastrofe e che sta
portando al collasso intere comunità, con danni irreparabili sia sotto il profilo igienico ambientale che
economico». Alongi sottolinea che « da mesi l' assessore ha annunciato la presentazione di un testo di
legge che chiarisca come la Regione siciliana intende affrontare un tema così importante e delicato
come la gestione dei rifiuti e con quale piano industriale, testo che sembra la tela di Penelope.
Auspichiamo che nelle prossime 48 ore l' assessore trovi adeguate soluzioni, diversamente la strada
maestra non può che essere quella delle proprie dimissioni. Se ciò non dovesse verificarsi non ci
rimane che presentare, già martedì prossimo, una mozione di censura che contenga la chiara e precisa
richiesta al presidente Crocetta della rimozione dell' assessore Contrafatto».
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12 luglio 2016
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Italia Oggi
Trasporti marittimi
Il governo indipendentista vuole una propria compagnia pubblica contro i privati
Battaglia dei traghetti in Corsica
Sul piatto ci sono dieci milioni di passeggeri l' anno
«La saison estivale devrait bien se passer»,
che si può tradurre in un pacifico e
accomodante «Lasciamo passare la stagione
estiva, poi si vedrà, ci aggiusteremo», oppure
in un più nervoso e irritato «Facciamo passare
l' estate, i conti li faremo dopo». Chi parla è il
p r e s i d e n t e d e l l a n u o v a compagnia d i
navigazione Corsica Linea, Pascal Trojani, e i
c o n t i r i g u a r d a n o t u t t e l e compagnie d e i
traghetti che collegano la Corsica con la
Francia, l' Italia, la Tunisia, il Marocco, almeno
10 milioni di passeggeri l' anno, e un giro d'
affari su cui la politica, la Collectivité territoriale
de Corse, ora guidata da una coalizione di
indipendentisti e di nazionalisti, presidente
quel Jean­Guy Talamoni che la settimana
scorsa avrebbe voluto interloquire in dialetto
corso con il premier Manuel Valls in visita ad
Ajaccio, vorrebbe mettere le mani. Per ora la
battaglia navale è rinviata a ottobre, quando il
traffico turistico comincerà a diradarsi e i
collegamenti con l' isola riguarderanno solo i
locali e il traffico merci, e allora le flotte di
Corsica Linea, La Méridionale, Corsica Ferries
(che controlla anche Sardinia Ferries), le navi
rosse, bianche e gialle delle tre compagnie,
saranno le vere protagoniste del dossier
politico­economico che il presidente Talamoni,
leader di Corsica Libera, e il capo del governo Gilles Simeoni, nazionalista moderato, si preparano a
spedire a Bruxelles per sondare gli umori della Commissione Ue.
L' obiettivo dichiarato di questa drole de guerre, di questa bizzarra guerra marittima, è, infatti, la
creazione di una compagnia d i navigazione pubblica, controllata dalla politica, sul modello di Air
Corsica, affidata agli amici di partito (come il neo presidente, Jean Biancucci, messo lì per una giovanile
passione per il volo ma soprattutto per essere il leader del raggruppamento «Femu» che in francese si
traduce in «Faisons la Corse» alleato con gli indipendentisti), ma i cui aerei forse non si solleverebbero
da terra se non ci fosse dietro tutta la macchina produttiva di Air France.
Ma per fare una compagnia di navigazione ci vogliono le navi. Per Talamoni, Simeoni e tutto il governo
che sogna la secessione da Parigi (ma si tiene stretti i suoi finanziamenti, 471 milioni di euro confermati
da Valls la settimana scorsa ) questo non è un problema.
La Collectivité potrebbe, infatti, rilevare le navi (rosse) della Corsica Linea, la neo­compagnia che l'
anno scorso ha ereditato per via giudiziaria la vecchia Sncm, la Société nationale Corse mediterranée,
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Italia Oggi
Trasporti marittimi
società pubblica (controllata dalla Sncf, le ferrovie francesi) che dal 1976 ha gestito sempre in perdita i
collegamenti con l' isola fino al fallimento nel 2015 deciso dal tribunale di Marsiglia.
E qui le cose si complicano (e si apre, paradossalmente, uno spiraglio per il sogno neo­statalista del
governo corso). Perché il tribunale, a novembre scorso, ha assegnato la flotta Sncm, per 3,7 milioni di
euro e l' impegno a mantenere i livelli occupazionali, a un tycoon locale, un ex camionista diventato
miliardario (Patrick Rocca), il quale poi ha girato una quota di minoranza a una cordata di una dozzina
di trasportatori locali riuniti nella holding Corsica Maritima, da cui è nata l' attuale Corsica Linea.
Il primo atto di Corsica Linea è stato il trasferimento della sede sociale da Marsiglia ad Ajaccio. Perché?
Probabilmente per sfuggire a certi obblighi di trasparenza imposti dalla giurisdizione francese oppure
per giocare in casa, lontano dagli occhi del tribunale di Marsiglia, la partita della cessione delle sue navi
alla regione con la nascita di una compagnia tutta pubblica in grado di fare concorrenza (diciamo pure,
sleale) al leader del mercato, la Corsica (Sardinia) Ferries, la compagnia franco­italiana (fondata nel
1969 dal corso Pascal Lota), che oggi ha più del 77% del traffico­passeggeri Francia­Corsica­Italia (9
milioni di passeggeri, di cui 3 milioni francesi) e il 40% del traffico­merci tra la Corsica e il continente.
Pierre Mattei, il presidente di Corsica Ferries, una compagnia che ha sempre lottato contro i monopoli
pubblici (nel 1996 inaugurò le rotte Nizza­Bastia e la Civitavecchia­Golfo Aranci sfidando
contemporaneamente la vecchia Sncm francese e la Finmare italiana), non apprezza naturalmente il
disegno del governo corso e cerca di tenere le sue navi (gialle) fuori dalla battaglia d' autunno. E lo
stesso sta facendo l' altra compagnia privata, la storica Méridionale di Marsiglia (fondata nel 1931) con i
suoi traghetti bianchi.
Restano i traghetti rossi di Corsica Linea, ancora privati: dell' ex camionista Rocca e dei suoi amici
trasportatori.
Ma qui la partita, come dice il presidente Trojani, è tutta da giocare. La vera battaglia dei traghetti, non
quella delle tariffe, si combatterà dopo l' estate.
@pippocorsentino.
GIUSEPPE CORSENTINO
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Gazzetta del Sud
Trasporti marittimi
Del comandante di un peschereccio scomparso in mare
Riprendono le ricerche
Giovanni Costanzo naufragò il 28 giugno al largo di Capo Passero
Le speranze che Giovanni Costanzo, 61 anni,
sia ancora in vita sono ormai ridottissime,
mala famiglia spera che il corpo venga
ritrovato per poterlo seppellire. Il presidente
regionale della Federazione Armatori Siciliani,
Fabio Micalizzi, lo aveva chiesto e il ministro
Graziano Delrio ha disposto che continuino le
ricerche del pescatore disperse lo scorso 28
giugno nelle acque di Portopalo di Capo
Passero.
«Graziano Delrio ha disposto che siano
proseguite le ricerche del capitano Giovanni
Costanzo ­ ha detto il sindaco di Catania, Enzo
Bianco, dopo aver parlato con il ministro della
vicenda del naufragio del peschereccio "Santo
I" ­. Il ministro Delrio ha già dato disposizioni al
comandante della Guardia costiera di
continuare le ricerche del pescatore disperso.
Sono vicino alla famiglia Costanzo, e a tutti i
pe scatori di Catania e dell' intera Sicilia».
Gli altri due membri dell' equipaggio erano
stati tratti in salvo dalla Guardia costiera a
diciotto miglia dalla costa, attaccati a dei pezzi
di legno.
Secondo una ricostruzione dei militari della
Guardia costiera il peschereccio "Santo I" era
stato travolto da un' onda durante una battuta
di pesca a strascico e si era inabissato. I due
membri dell' equipaggio erano stati trovati dopo oltre dieci ore trascorsi in mare.3(a.r.)
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12 luglio 2016
Pagina 4
La Repubblica (ed.
Genova)
Trasporti marittimi
"No alla demolizione della rampa per la
Sopraelevata"
SAMPIERDARENA/ DOPO LA
REALIZZAZIONE DI UN ACCESSO DAL
T E R M I N A L TRAGHETTI N A S C E U N
COMITATO CONTRARIO DI RESIDENTI
MASSIMILIANO SALVO Bloccheranno l'
accesso alla Sopraelevata dalla rampa di via
Cantore, per protestare contro la sua
demolizione. L' appuntamento è venerdì 15
luglio alle 18: a organizzare la manifestazione
il mondo associativo, culturale e commerciale
di Sampierdarena. «Ancora una volta decisioni
importanti sono state prese senza coinvolgere
i cittadini», lamenta Gianfranco Angusti delle
Officine Sampierdarenesi, che guidano la
protesta insieme a Sampierdarena e le donne;
Teatro dell' Archivolto; I Civ e i commercianti
di Sampierdarena; Amici di piazza
Settembrini; Comitato del Campasso; Sportelli
consumatori in rete; Volontari del verde;
Comitato via W.Fillak.
I lavori di demolizione della rampa rientrano
nel cantiere del Nodo di San Benigno, che sta
ridisegnando la viabilità dell' area con nuove
infrastrutture che separino il traffico merci da
quello passeggeri, migliori l' accesso al porto
e razionalizzi gli incroci dei veicoli. Dopo la
costruzione della rotatoria e di una nuova
rampa d' accesso alla Sopraelevata nella zona del Terminal Traghetti, tocca ora alla realizzazione di
nuove rampe e alla demolizione di quella di via Cantore. Gli organizzatori vedono quest' ultimo
intervento come un «disastro per Sampierdarena»: getterà il traffico nel caos e con il riassetto di
Lungomare Canepa porterà pian piano alla desertificazione del quartiere.
«Chi va verso il centro dovrà confluire nella nuova rotonda davanti al Terminal: quando a settembre
riapriranno le scuole bisognerà farsi il segno della croce prima di prendere la macchina», lamenta
Pietro Pero del Gazzettino Sampierdarenese mentre fa volantinaggio nel mercato di piazza Tre Ponti.
Ad aiutarlo c' è Rosanna Luglietti, abitante di Sampierdarena che ha preso a cuore la questione. «Il
quartiere è già degradato», attacca. «Senza la rampa saremo sempre più un ghetto ». Gli organizzatori
della protesta chiedono che la demolizione sia annullata e invitano il Comune a trovare un' altra
soluzione.
L' assessore comunale all' urbanistica Stefano Bernini chiude ogni discussione: «Il progetto, ereditato
dalla precedente giunta, è passato attraverso il vaglio del municipio (dove lo stesso Angusti che
protesta era capogruppo di maggioranza), del Comune ed è stato approvato dal Ministero», chiarisce.
«La rampa va buttata già per far posto a un' altra rampa di collegamento diretto tra l' autostrada e
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12 luglio 2016
Pagina 4
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La Repubblica (ed.
Genova)
Trasporti marittimi
Lungomare Canepa, l' alternativa sarebbe buttare giù un palazzo. Non capisco nemmeno i motivi della
protesta: i sampierdarenesi potranno accedere alla sopraelevata dalla nuova rampa davanti al Terminal
Traghetti, poche centinaia di metri dopo. Il minor passaggio di auto che temono fa parte dello spirito
dell' opera, utile proprio per decongestionare il traffico di Sampierdarena». Sui tempi della demolizione
Bernini non si sbilancia: la gara è stata fatta.
Sulla questione interviene anche il presidente del Municipio Centro Ovest, Franco Marenco, che
punzecchia gli organizzatori della protesta: «Hanno paura sia del traffico che della desertificazione,
sono due ipotesi contraddittorie». Marenco sottolinea come il municipio si espresse a favore del Nodo
nel suo complesso, ma non ha mai nascosto i dubbi sull' abbattimento della rampa. Il suo timore è in
prospettiva: quando tra qualche anno finiranno i lavori della Strada a Mare di Cornigliano, con i
collegamenti diretti alle sponde del Polcevera, la maggior parte delle automobili passerà da Lungomare
Canepa.
©RIPRODUZIONE RISERVATA Il vicesindaco Bernini ribatte "L' alternativa è buttare giù un palazzo.
Tra chi protesta c' è chi votò a favore in Municipio" VIA CANTORE La rampa d' accesso alla
Sopraelevata da via Cantore che deve essere demolita nelle prossime settimane.
MASSIMILIANO SALVO
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12 luglio 2016
Pagina 6
La Repubblica (ed.
Palermo)
Trasporti marittimi
Il caso. Dimezzato il numero dei conducenti degli autosnodati, un incentivo economico per
trattenerli. Ieri in strada 20 mezzi in meno
Autisti in fuga dagli autobus Ma sul tram nessuna
assenza
Per tenerli inchiodati al sedile degli autobus
autosnodati l' Amat è stata costretta a
garantire loro ­ da giugno a dicembre ­ un
incentivo di 5 euro al giorno: quasi la metà
degli autisti in possesso di patente E, quella
necessaria per guidare i mezzi più lunghi, ha
chiesto il declassamento del documento di
guida, alcuni si sono fatti dichiarare inidonei. È
l' ennesima grana per l' Amat che in questi
giorni fa i conti con la rivolta degli utenti per il
taglio alle corse dei bus legato alle ferie del
personale: ieri, un lunedì lavorativo con la città
piena come in inverno e un esercito di turisti
sbarcati dalle navi da crociera, in giro c' erano
solo 160 autobus. Venti in meno di quelli che
ogni mattina ­ da giugno a settembre ­
dovrebbero lasciare le rimesse. L' azienda sta
correndo ai ripari: dopo le assenze di massa in
occasione del match Italia­Svezia agli Europei,
sta predisponendo un dossier da spedire in
Procura: dai dati raccolti finora emerge che il
10 per cento dei circa 600 autisti nei primi
quattro mesi dell' anno ha collezionato più di
20 giorni di assenza per malattia. Un gruppo
di una ventina di autisti, poi, si ammala quasi
sempre nel fine settimana. Ma il virus che
attanaglia l' Amat non colpisce tutti. C' è un
gruppetto di immuni: i 54 autisti delle quattro linee di tram che in sei mesi, dal 30 dicembre al 30
giugno, non si sono assentati nemmeno una volta.
5 EURO AL DÌ Nel provvedimento adottato dal consiglio di amministrazione si legge che l' incentivo è
necessario per «arginare il fenomeno del declassamento della patente E". Dunque via libera al bonus
da 5 euro al giorno per gli autisti che guidato i mezzi autosnodati. Le ragioni di questa scelta le spiega il
vicepresidente Diego Bellia: «A guidare i bus snodati sono rimasti solo una sessantina di autisti, prima
erano il doppio ­ dice ­ da un lato c' è l' avanzare dell' età, dall' altro il fatto che guidare questi grossi
mezzi è molto più pesante e molto più pericoloso. Ci è sembrato giusto dare un riconoscimento ». E
tentare di fermare la fuga. Ogni giorno Amat dovrebbe mandare in strada almeno venti bus lunghi.
LA FEBBRE DEL SABATO SERA L' azienda che fa i conti con la protesta degli utenti per il taglio estivo
delle corse non può permettersi un altro danno d' immagine: dopo il boom di ammalati in occasione del
match Italia­Svezia, l' Amat ha deciso di accendere i riflettori sulle assenze dei dipendenti. A cominciare
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12 luglio 2016
Pagina 6
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La Repubblica (ed.
Palermo)
Trasporti marittimi
dagli autisti: in dieci sono stati segnalati in Procura per le ripetute assenze.
Si tratta di lavoratori che nei primi quattro mesi dell' anno hanno collezionato fino a 45 giorni di malattia,
11 dei quali durante il fine settimana. Un autista è stato ammalato per 29 giorni, 15 il sabato e la
domenica. Un altro si è assentato per 14 fine settimana: sempre per ragioni sindacali.
In generale sono più di 60 su 600 gli autisti che tra gennaio e aprile si sono assentati per oltre venti
giorni: malattia, ma anche permessi sindacali e permessi legge 104. «Un gruppetto che mette in cattiva
luce il lavoro dei tanti che agiscono con coscienza », dice l' Amat che adesso sta passando al setaccio
le posizioni dei controllori.
Anche in questo caso, c' è uno zoccolo duro di assenti ­ la media di 1 su 8 ­ sui quali l' azienda sta
indagando. A giorni un dossier completo sarà inviato in Procura.
TRAM, ELISIR DI LUNGA VITA Ma il virus ha risparmiato un gruppetto di dipendenti: i 54 autisti dei 17
tram, in sei mesi non hanno saltato neppure una corsa. Non un giorno di malattia, non uno di permesso.
Se il 6 per cento delle oltre 110 mila corse effettuate non è andato a buon fine è stato solo a causa di
incidenti e cali di tensione. Un gruppo di stakanovisti? «No, la verità è che con il tram abbiamo
inaugurato un nuovo metodo», dice il direttore generale Gianfranco Rossi. Il metodo «nuovo» consiste
nell' aver affidato ciascuna vettura del tram a tre dipendenti «che ne diventano responsabili e se ne
prendono cura », dice Rossi. Sarà un caso, ma prima che l' Amat riuscisse a chiudere l' accordo con la
Reset per la pulizia dei mezzi, erano proprio gli autisti che ogni sera imbracciavano scopa e straccio
per ripulire i treni.
SARA SCARAFIA
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11 luglio 2016
SiciliaInformazioni
Trasporti marittimi
Le ragioni del topo Meteo di martedì 12 luglio
Oggi pomeriggio mi iccavi per un pisolino ma,
forse per il cardo, mi insonnavi questo sogno e
ora ve lo conto. Ne approfitto per dirvi ca
domani c' è ancora cavuru e che di primo
pomeriggio ci potrebbe essere un poco di
sofferenza. Ma poi, nelle siritine, rinfresca un
poco. Ma veniamo al sogno. In povere palore
mi insonnai che ero dove abitavo prima a
Ballarò e incontravo un topo che mi parlava.
Ewra educato, però. "Buongiorno ­ mi dissi ­
Mi chiamo Michele ma quelli di lassopra mi
chiamano tutti u surci. In effetti surci sono e ho
la coda più lunga di tutti quelli che abitano nel
quartiere di piazza Bologni. Surci di cunnuttu
che vuol dire topo di fogna. Ora, parliamoci
chiaro: i piccioni ca si manciano tra iddi li
chiamano colombine e li mettono nelle
cartolline dei picciriddi ca dice che
rappresentano la pace, la bontà e l'
onestitudine. Io che mi passa la vita a cercare
di darci a mangiare alla mia famiglia, sono un
surci i cunnuttu, uno che se lo vedi è meglio
che lo screpenti. A proposito di famiglia: ve la
posso presentare la mia? Bettina vieni qua,
fatti vedere non ti affrontare di questi signori.
Ecco, lei è la mia signora e questo sono i miei
figli. ehhhhh araciu, araciu.. allora uno, due,
tre.venticinque, ventisei e ventisette! Cui sono
tutti. I nomi? Ma che fa babbia? Pure se ci avrebbe perso tutto questo tempo a darcelo (nacquero tutti
insieme) lei pensa che poi io mi ricordava i nomi a uno a uno. Ci posso dire che 19 è il più scarto di tutti
e che c' erano pure 28 e 29 che purtroppamente entrarono in una cosa dove ci avevano messo l'
immelenata e loro non l' avevano capito. Ma 19 una volta ci fece un pirito a un gattarone ca pareva un tir
in confronto a noi e non si fece prendere. Io abito sotto il tombino che c' è in vicolo Castelnuovo quasi
alla punta con il vicolo del Panormita. Siamo assai, una quarantina di topi senior con le famiglie. Più
sotto in piazzetta Speciale c' è un altro tombino e un altro c' è davanti a Santa Chiara ma la non ci sta
nessuno perché ci sono i cassonetti dove abita una partita di gatti che non se ne può più. Botta ri sali chi
su larii. Quannu ti virino ti talianu fermi bloccati come una statua di sale e poi, scura c' arrivisci, l' hai d'
incapo. Alla fine della tubatura del mio caseggiato c' è il corso Vittorio e là è un divertimento. Dovete
sapere che la strada è sempre piena di turisti. Ora nessuno lo può capire meglio di noi: i turisti sono
come l' agnellino per il lupo: non si ha idea la quantità di armali che ci si buttano di sopra. Iddi caminano
a fila come i sordati e davanti c' è sempre una specie di guida con una bandierina. Idda parra e idda si
senti perché parra mentre camina e quelli indietro nella fila non è conto che sentono niente. Così ci pare
che Carlo V si chiamava Palazzo Riso e che la Cappella Pelatina era la statua di uno tignoso. Sempre a
piedi fanno di Porta Felice a Porta nuova come la sfilata delle vacche così tutti i malacarne possono
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11 luglio 2016
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SiciliaInformazioni
Trasporti marittimi
vedere qual è la più grassa e se la segnaliamo per farci lo scippo. Con tutto che a villa Bonanno c' è la
questura e non mancano i sbirri. E mentre passano davanti alla cattedrale, dalle vanelle che portano ai
Biscottai scendono i saittuni con le mani ca parunu Mandrake e ti futtuni pure le mutande mentre la
ngrisi di turno ci dice oh sonnyboy, how kind you are (modestamente a parte con lo ngrisi mi chiamo di
tu). Poi arrivano al Chiano dei Normanni e automaticamente trovano tutte cose chiuse pure di giovedì.
Così decidono di mandare la guida a cogghiri lupina e pensano di andare al porto con qualche menzo
pubbrico. E qui si rappresentano gli sciacalli più sciacalli di tutti: i gnuri. Qua a Palermo i gnuri erano
scomparsi. Le carrozze erano ammuffite e i cavalli erano finiti a spezzatino nelle macellerie del Borgo
Vecchio. Ma di quando sono cominciati a arrivare i turisti con le navi di crociera, spuntaru arreri. I gnuri
vecchi non ci sono più ma ora ci sono i figli ca poi, non capisco perché su tutti pacchiuni e cu una panza
che manco la mia. Comunque. Il fatto è che questi nasceru mbrugghiunui e si carricano i turisti che ci
fanno pagare la camminata ca si putevano affittare una rolrois cu l' autista cu cappeddu. Verniciarono le
carrozze, fanno assittari i picciriddi nel sedile proprio dietro la cassetta e ghieccanu piriti ca raccussi si
spiega quannu si rici: va sucaci i pirita ai gnuri perché si capisce che quella panca è la più scarsa, il
posto per quelli che non c' è bisogno che si rispettano. I cavaddi i capitaru e c' è un fallocco che si tira
pure uno strascino ca pare una corriera tirata da un mulu cu cappeddu e una banniera supra a carina. U
strascinu a quattro ruote avi i sedili e sopra il tetto bandiere dellì'italia, dei ngrisi, dei spagnuoli, dei
russi. Iddu avi un cappeddu ca pare Techis senza Kitcarson e teni a paletta la musica siciliana coi
ciarameddi e trallalallieru lallieru lallà. Io mai ci acchianassi. E come se, un per dire, nell' esquimesia mi
facissiru rormiri nel frizer del frigorifero. E cu è senza cavaddu, ha armato una Lapa strapuntinata ca
pare una carrozza a tre ruote. E stanno tutti fermi ai Quattro canti dove i cavaddi pisciano e cacano, i
cani dei spasciati pisciano e cacano, i gnuri pisciano (a cacare ancora non ci sono arrivati). E poi
assecunnu come gira il sole iddi passano di una lato all' altro ma non è conto che talinao se nel
semaforo c' è il rosso o u vuirdi. Ma quale: iddi passano e come finisci si cunta. E poi rici ca i ngrasciati
semu nuatri surci. Allora lo sapete che abbiamo pensato? Ca quannu passano i cavaddi ri gnuri nuatri
niesciemo a filiera e i facemo scantari. Ah, che soddisfazione. Li dovete sentire: hiiiiiiii, hiiiiiii. E i gnuri ca
zotta chi cafuddano ma niente: hiiiiii, hiiiiii. Nuatri, invece, tempo niente siamo di nuovo nella condotta a
morire dalle risate. Lassotto a noi non ci manca niente perché grazie a dio, ci sono un sacco di
cassonetti dove la munnizza la lasciano stare assai e ormai in queste zone ci stanno pure una poco di
ricchi che buttano spesate sane perché ormai la gente accatta cose che non se le riesce a mangiare
tutte. Ma per noi una cosa addimurata è più buona quindi non ci manca niente. Dice che tra due anni
deve cambiare il sindaco: niente niente che è uno che si mette in testa che devo pulire la città?
Speriamo di no". E questo è quanto. E' vero: per fare sogni così vuol dire che c' è vero caldo. Tante
belle cose. Accaldate. di DANIELE BILLITTERI Tagged with daniele billitteri meteo meteobilli.
DANIELE BILLITTERI
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12 luglio 2016
Pagina 23
La Sicilia (ed. Siracusa)
Trasporti marittimi
Banchina 4, lavori al termine Attraccheranno navi da
crociera
Lavori pubblici: «Fra due settimane la consegna del molo Zanagora»
Sono in dirittura d' arrivo i lavori per la
riqualificazione della banchina 4 quella che si
affaccia sul molo Zana gora, prospiciente la
capitaneria di porto. E' prevista per questa
mattina una riunione per definire gli ultimi
dettagli dell' opera pubblica. In particolare, si
parlerà del tipo di segnaletica orizzontale da
applicare all' area e come organizzare il flusso
di pullman e taxi.
«Contiamo nel giro di due settimane di
consegnare la banchina afferma l' assessore
comunale ai Lavori pubblici, Alfredo Foti ­ I
lavori, infatti, procedono a ritmo sostenuto.
Sono stati collegati i parabordi mentre gli
operai stanno ultimando i ciglioni. Si eseguirà
in pochi giorni l' ultimo strato del tappetino d'
asfalto che renderà pienamente fruibile la
storica banchina del molo Zanagora. Nei
quindici giorni comprendiamo anche le
questioni prettamente burocratiche, che
compren dono l' acquisizione dell'
autorizzazione del Demanio marittimo».
In questa banchina è previsto l' ormeggio delle
navi da crociera «E' lunga 170 metri ­ dice il
comandante della capitaneria di porto,
Domenico La Tella ­ con un fondale che
ufficiosamente dovrebbe essere intorno ai 9
metri, sufficiente, quindi all' attracco delle navi da crociera.
Efficace è stata l' interlocuzione avuta con il comune ormai da diverso tempo».
L' assessore Foti spiega che l' accelerazione ai lavori è dovuta «sia per liberare un' altra area dal
cantiere e quindi renderla pienamente operativa, sia per rispettare un impegno assunto con gli
organizzatori del campionato mondiale di canoa polo, che utilizzeranno quell' area suggestiva del porto
per svolgere gli incontri, previsti alla fine di agosto».
Una volta consegnata la 4, l' attenzione si sposta sull' ultimo tratto di banchina dove ancora i lavori sono
in fase di svolgimento.
Si tratta delle banchine del molo Sant' Antonio, che dovranno essere destinate all' approdo delle navi da
crociera. «Contiamo anche in questo caso di rispettare i tempi di consegna dell' opera ­ sottolinea l'
assessore ai lavori pubblici ­ Avevamo, infatti, stabilito con la ditta appaltatrice dei lavori che la
consegna dell' ultima parte dell' intervento avverrà al massimo nel prossimo autunno e pensiamo, da
alcuni sopralluoghi che personalmente ho eseguito nel cantiere, di poterci arriva re». Intanto, continua a
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12 luglio 2016
Pagina 23
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Trasporti marittimi
fare discutere il video postato su facebook, divenuto virale, nel quale si notano tre persone, tutte con la
medesima tenuta da lavoro, intente a lavare con tanto di schiuma e acqua attinta dall' apposito attacco
idrico, un fuoristrada costosissimo alla banchina santa Lucia, alla Marina per intenderci, riaperta da
poco tempo.
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12 luglio 2016
Pagina 10
Quotidiano di Sicilia
Trasporti marittimi
Continua a far discutere la decisione del Dipartimento regionale all' Urbanistica sul Piano
regolatore
Commissariamento per il Prg è scontro aperto in
Comune
Orlando: "Una svista degli uffici regionali". Ma per il Pd la decisione è coretta
PALERMO ­ La Regione Sicilia tramite il
dipartimento regionale all' Urbanistica, che fa
parte dell' Assessorato al Territorio e
Ambiente, ha commissariato il Piano
regolatore generale del Comune di Palermo.
Anziché censurare il Consiglio comunale che
non l' ha approvato (anche se l' ha prelevato a
maggio, senza tuttavia approfondire la
discussione), però, il Dipartimento Urbanistica
ha commissariato la giunta, che l' ha già
inviato a Sala delle Lapidi. Per il Pd, però, la
decisione dell' assessore regionale al
Territorio e Ambiente "è corretta", ha sostenuto
la consigliera Nadia Spallitta, perché,
"nonostante l' obbligo dal 2012 di adottare il
nuovo Piano regolatore, l' adozione da parte
del Consiglio delle linee guida per il nuovo
strumento urbanistico e l' impiego di un
milione di euro per la redazione del Piano", in
questi anni il Comune "è rimasto inerte,
privilegiando la via delle varianti urbanistiche a
un Prg anacronistico (in quanto elaborato nel
1994), obsoleto e superato oggi dalla natura
giuridica di Palermo quale Città metropolitana.
In altri termini, nonostante le dichiarazioni del
sindaco sulla necessità di creare verde e
fermare il consumo del territorio, l'
Amministrazione ha continuato nei fatti a
prevedere interventi edilizi, talvolta anche a
danno delle residue aree di verde".
Per l' assessore comunale all' Urbanistica Giuseppe Gini, al contrario, la nomina di un commissario ad
acta "è anomala, a maggior ragione perché ancora lo scorso 10 giugno ho inviato proprio all' Ufficio del
dottor Giglione (il dirigente regionale Salvatore Giglione, nda) una lunga e dettagliata cronistoria degli
eventi e degli atti, da cui è chiaramente evincibile lo stato dell' iter di formazione e approvazione del Prg
di Palermo, nonché l' assoluta correttezza dell' operato del sindaco e della Giunta comunale".
"Siamo certi che il contenuto dell' atto di nomina del commissario ­ ha detto il sindaco Leoluca Orlando ­
sia frutto di uno stato di confusione degli uffici regionali, di una svista che chiediamo venga riconosciuta
e corretta in tempi rapidissimi; qualora ciò non avvenisse, non potremo che contestare nelle sedi
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Quotidiano di Sicilia
Trasporti marittimi
opportune la validità amministrativa di questo atto. Già da novembre dello scorso anno, dandone per
altro comunicazione proprio allo stesso Assessorato, il sindaco e la Giunta di Palermo hanno adempiuto
agli adempimenti previsti dalla legge, inviando la proposta di schema di mas sima del Prg. Da tale
data, la competenza a procedere è del Consiglio comunale che, da quanto risulta, sta esaminando la
proposta, avendo avviato la discussione generale".
Anche una parte dell' opposizione, nello specifico Forza Italia, si è schierata per una volta dalla parte
dell' Amministrazione attiva rivendicando le prerogative del Consiglio: "L' assessore Gini ha già
discusso il Prg in commissione Urbanistica ­ ha sottolineato il capogruppo azzurro Giulio Tantillo ­ e l'
aula si sta prendendo legittimamente il suo tempo per studiare in maniera approfondita un atto tanto
importante, con ripercussioni sul verde e sulle aree residenziali. La Regione ha avuto troppa fretta".
Concetti ribaditi anche dall' esponente della maggioranza del Mov 139 Pierpaolo La Commare: "La
vicenda ha aspetti tragicomici ed evidenzia lo stato confusionale del Pd. In primo luogo la giunta ha
esitato l' atto ben 8 mesi fa, per cui non si capiscono le critiche che vengono mosse al sindaco. In
secondo luogo va sottolineato che anche il Consiglio ha prelevato l' atto e l' assessore Gini lo ha
illustrato nella relazione generale. Sono state proprio le opposizioni a chiedere un momento di
riflessione ulteriore prima di procedere con la discussione generale.
Siamo dunque alla schizofrenia politica di chi, da un lato, si oppone a qualunque atto di urbanistica,
utilizzando tutti gli strumenti dell' ostruzionismo, e, dall' altro, esulta per la nomina di un commissario
denunciando l' inazione proprio in tema di urbanistica. Invito il Pd a una riflessione interna che porti a
una linea politica meno dilettantesca ha attaccato La Commare ­ e che abbia almeno una parvenza di
coerenza.
Credo che lo meritino innanzitutto gli elettori del Pd, anche se molti dei responsabili provinciali del Pd
non conoscono il proprio elettorato, in quanto provenienti da esperienze politiche profondamente
diverse. Per quanto concerne la Regione, anziché perdere tempo e soldi su inutili commissaria menti
pensi ad approvare il Piano del demanio marittimo che il Consiglio ha esitato ormai da quasi 2 anni e di
cui si è persa qualunque notizia".
"Prima i giudici del Tar, poi quelli del Cga ­ ha replicato a distanza Stefania Munafò, responsabile
ambiente della segreteria del Pd di Palermo ­ che dichiarano illegittimi gli atti di questa
Amministrazione. Dopo i tribunali ora anche gli organi amministrativi e istituzionali bacchettano l'
operato dell' amministrazione Orlando, che nella sua arroganza non ha ritenuto di dovere rispondere a
una nota in cui si chiedevano notizie sul Prg intimando il commissariamento".
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
«Sovcomflot privatizzata entro il 2016»
La Russia intende privatizzare la compagnia
marittima Sovcomflot entro la fine del 2016.
L'annuncio è stato dato dal viceprimo ministro
Igor Shuvalov, secondo quanto riporta
l'agenzia di stampa Reuters. Si tratta di una
mossa di cui si parla da qualche anno, ma che
arriva in un momento non certo favorevole per
questo tipo di operazioni. Sovcomflot è attiva
nel trasporto petrolifero, un mercato che nelle
ultime settimane si è indebolito. La decisione
di privatizzare rapidamente la storica flotta
russa arriva assieme a un'ondata di altre
privatizzazioni. Con quella di Sovcomflot,
Shuvalov ha parlato anche della
privatizzazione della società petrolifera
Bashneft. Nei giorni scorsi il governo aveva
chiuso un accordo per la vendita del 10,9 per
cento della società mineraria Alrosa, che
gestisce miniere di diamanti. Il governo di
Mosca sta cercando di fare cassa vendendo
alcuni dei suoi asset pregiati, per contrastare
la crisi di liquidità dovuta a due fattori
principali. Il primo è il calo delle entrate
petrolifere, come conseguenza del crollo del
prezzo del greggio soprattutto nell'ultimo anno.
In secondo luogo la debolezza finanziaria
russa è stata provocata dall'applicazione delle
sanzioni dei paesi occidentali, a loro volta
conseguenza della politica russa in Ucraina. Sovcomflot è una compagnia con sede a Mosca, fondata
nel 1988, che opera navi in tutto il mondo attraverso le proprie società controllate. In particolare è attiva
in quattro settori principali: trasporto di petrolio greggio, trasporto di petrolio raffinato, trasporto di gas,
servizi per piattaforme offshore, ma anche in altri campi. Oltre al trasporto di prodotti petroliferi e
chimici, di idrocarburi, lng e lpg, offre servizi di gestione degli equipaggi e di noleggio navi. Secondo
Bloomberg, alla data dello scorso 17 marzo 2016 la flotta era composta di 140 navi per una stazza
complessiva di circa 12,2 milioni di tonnellate dwt. La Russia aveva già provato a privatizzare
Sovcomflot alcuni anni fa, ma nell'ottobre 2010 aveva sospeso l'operazione, che avrebbe dovuto essere
riavviata nel 2013. La società veniva da un periodo di cattiva amministrazione che aveva spinto la
compagnia a intentare una causa di risarcimento contro l'ex ceo Dmitry Skarga, accusato di frode ai
danni della società. Di conseguenza aveva accumulato debiti. Il prospetto finanziario pubblicato pochi
prima che venisse sospesa la privatizzazione mostrava che era in corso una ristrutturazione del debito,
che ammontava a 500 milioni di dollari. La ristrutturazione era gestita da Deutsche Bank, Jp Morgan e
Vtb. Si era tornati a parlare di privatizzazione della quota di proprietà pubblica nel 2012, quando il
ministero dell'Economia di Mosca aveva ipotizzato di affidare la vendita a un advisor fra Jp Morgan
Chase (Jpm), Deutsche Bank (Dbk) o il gruppo Goldman Sachs. L'offerta pubblica avrebbe dovuto
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L' Avvisatore Marittimo ­
Trasporti Marittimi
essere lanciata alla fine del 2012 o al principio del 2013, secondo quanto detto dal vice­ministro dei
Trasporti, Viktor Olersky. La privatizzazione di Sovcomflot rischia di risolversi in una svendita al ribasso,
in un momento in cui il mercato marittimo non è al massimo e l'appetibilità degli asset russi è ridotta
dall'isolamento del paese, oltre che dal forte controllo oligarchico sull'economia. E c'è chi, come il
giornale britannico Telegraph ha ricordato la privatizzazione degli anni 1990, quando i beni dell'ex­
Unione sovietica vennero ceduti a basso prezzo a un ristretto numero di investitori russi. Oggi la
situazione finanziaria di Sovcomflot sembra essere migliorata rispetto a qualche anno fa, se è vero che
la compagnia russa ha partecipato con successo alla vendita della flotta di Primorsk International
Shipping, compagnia cipriota in liquidazione. Le navi di Primorsk sono state vendute per 215 milioni di
dollari a Sfc Tankers, sussidiaria di Sovcomflot. Le navi sono 9 petroliere a doppio scafo adatte alla
navigazione nei mari artici. Secondo il Lloyd's List, in un momento di mercato debole come quello
attuale è probabile che il settore del traporto di petrolio veda una serie di acquisizioni e fusioni: una
situazione simile a quella del 2008­ 2009, che vide la fusione proprio di Sovcomflot con Novoship.
Alberto Ghiara
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Infrastrutture. Investimenti in cantiere in vari scali: Genova, La Spezia, Livorno, Taranto,
Ravenna e Trieste
Fs rilancia sulle linee nei porti
L' obiettivo è favorire le sinergie intermodali tra le navi e i treni
Il gruppo Fs sta puntando con decisione a
migliorare l' accessibilità ai porti italiani via
ferrovia.
Muovendosi sulle linee dei corridoi Ten­T,
indicati dall' Ue, e in armonia con il Piano
nazionale della portualità e della logistica, sta
concentrandosi anche sugli interventi sull'
ultimo miglio, per sviluppare l' intermodalità
nave­ferrovia in alcuni dei più importanti scali
italiani. A sottolinearlo è Aldo Isi, direttore
investimenti di Rfi (Rete ferroviaria italiana).
«È fondamentale ­ afferma Isi ­ che i porti
siano collegati in maniera efficiente alla rete
ferroviaria. Sugli scali più importanti, cioè
Genova (sul corridoio Reno­Alpi), La Spezia,
Livorno e Taranto (corridoio Scandinavia­
Mediterraneo) nonché Ravenna (corridoio
Baltico­Adriatico) e Trieste (corridoi Baltico­
Adriatico e Mediterraneo), si sta intervenendo
sull' ultimo miglio di binari. Ovviamente si
tratta di interventi coordinati con il ministero,
nei quali si devono accordare gli investimenti
di Fs e delle Autorità portuali». Un caso
emblematico, in questo senso, è La Spezia (si
veda articolo sotto).
Su Genova gli investimenti sono destinati al
porto storico (potenziamento e allungamento a 750 metri dei binari) e al porto di Voltri (incremento del
fascio merci esistente e successivamente allungamento a 750 metri). Si tratta complessivamente di 25
milioni finanziati dall' aggiornamento 2015 del Contratto di programma 2012­2016 tra Mit e Rfi. Su
Livorno nel nuovo terminal Darsena, l' intervento prevede la realizzazione di 3 binari per l' arrivo e
partenza e di un fascio di 3 binari tronchi lunghi circa 750 m che saranno serviti da gru trastainer. L'
impegno è di circa 45 milioni: 10 a carico di Rfi e 33 della Regione Toscana.
A Taranto sono previsti due interventi sinergici: potenziamento della stazione di Cagioni e di quella di
Taranto, a servizio del terminal portuale. I binari arriveranno a 750 metri. L' investimento è di oltre 25
milioni. Sul versante Adriatico, a Ravenna, Rfi ha sviluppato, d' intesa con l' Autorità portuale e i l
Comune, una serie d' interventi per la stazione e per i collegamenti con le due sponde del canale
Candiano. L' investimento è di 70 milioni, 10 dei quali finanziati dall' aggiornamento 2015 del Cdp 2012­
2016.
Infine, a Trieste è prevista la totale ristrutturazione della stazione Campo Marzio. I binari saranno
allungati fino a 750 metri e saranno rivisitati i collegamenti con i moli. L' investimento stimato è di circa
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
50 milioni, sempre finanziato dall' aggiornamento 2015 del Cdp 2012­2016.
Sui corridoi, poi, prosegue Isi, «si sta intervenendo sia in termini di sagoma (larghezza e altezza, ndr),
con l' obiettivo di poter trasportare i container high­cube (che lasciano spazio a un +15% di merce, ndr)
o di caricare semirimorchi e utilizzare le autostrade viaggianti (per il trasporto di camion sui treni, ndr),
sia in termini di modulo (lunghezza, ndr). Il che si traduce con binari più lunghi nelle stazioni di
partenza». L' effetto dell' adeguamento della sagoma, chiarisce Isi, porterà a +1.800 chilometri di rete
riclassificata per il trasporto di semirimorchi e autostrada viaggiante e +530 chilometri di rete
classificata per il trasporto high­cube. Inoltre, con l' adeguamento del modulo, che consente di allestire
treni da 650 e 750 metri (contro quelli da 400 e 500), l' incremento della capacità del treno sale «fino al
+50%». Si prevedono +4mila chilometri di rete adeguati al modulo 750 metri e +400 chilometri al 650
metri.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
RAOUL DE FORCADE
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12 luglio 2016
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Ambiente. Via alla Commissione parlamentare di inchiesta
Marocco, sale la tensione sui rifiuti dalla Campania
Rabat Chi la fa l' aspetti. In Marocco è
polemica durissima con petizioni, raccolte di
firme, interrogazioni parlamentari, inchieste sui
tg, denunce e ieri una conferenza stampa della
ministra marocchina dell' Ambiente, Hakima
Elhaite, contro una nave carica con 2.500
tonnellate di spazzatura che la Campania non
riesce a smaltire negli impianti che non ha.
Si ripetono tal quali in Marocco, ma stavolta
contro i rifiuti arrivati dalla Campania, le stesse
identiche frasi fatte con cui in Italia politici
miopi, associazioni varie di religiosi o medici o
sindacalisti, comitati nimby, sindaci del no e
sedicenti ambientalisti hanno bloccato per anni
la costruzione degli impianti per i rifiuti nelle
regioni in emergenza come la Campania o la
Sicilia («No all' inceneritore», «il nostro
territorio è vocato per il turismo culturale e l'
agricoltura di qualità», «rifiutiamo questo
modello di sviluppo», «non vogliamo qui l'
impianto di riciclo», «la soluzione è rifiuti
zero», «una bomba ecologica»).
La soluzione rifiuti zero invocata dai finti
ecologisti in Italia costringe la Campania a
esportare la spazzatura. Lo stesso medita di
fare la Sicilia.
Lo stesso ha progettato più volte il Comune di Roma. In Lombardia, la Regione ieri protestava contro
una sentenza con cui la Corte costituzionale ha abolito una supertassa regionale sull' import di
spazzatura e per l' assessora regionale all' Ambiente, Claudia Terzi, «il disegno è chiaro: Roma vuole
far diventare la Lombardia pattumiera di Italia e pure gratis».
Destinatari della spazzatura della Campania sono i cementifici di al­Jadida, Casablanca e Settat. Il
direttore della cementeria di al­Jadida, Lahcene Boukssace, tranquillizza: il carico italiano è «un mix di
plastica e carta, cose che tutti noi abbiamo in casa nostra». E Ahmed Derif, vicedirettore del porto di al­
Jadida, dice che i carichi «hanno ricevuto tutte le autorizzazioni ambientali».
La petizione «Il Marocco non è una discarica!» l' altro giorno aveva raccolto 15mila firme da presentare
al premier Abdel Ilah Benkirane. Il partito di maggioranza islamico moderato Giustizia e Sviluppo al
Senato ha votato la nascita di una commissione parlamentare d' inchiesta. Per il senatore Abdel Ali
Hamidine «la salute dei marocchini viene prima di tutto». Protesta il deputato Wadi Ben Abdullah: «Non
ci bastano le parole del governo». Un' associazione ha incaricato l' avvocato Ishaq Sharia di fare causa
contro questi «crimini che minacciano la salute dei cittadini marocchini e aver violato le leggi»; dice
«non siamo la pattumiera di Napoli»; ci sono «conseguenze sull' agricoltura e per la salute».
Ricadute anche in Italia, con un' interrogazione dei deputati pd Eleonora Cimbro, Khalid Chaouki,
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Chiara Braga e Floriana Casellato.
Ovviamente i politici miopi, le associazioni varie di religiosi o medici o sindacalisti, i comitati nimby, i
sindaci del no e i sedicenti ambientalisti che in Italia hanno bloccato per anni la costruzione degli
impianti non si sentono responsabili di tutto ciò.
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JACOPO GILIBERTO
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Pagina 13
Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Scalo laboratorio. Forcieri (Autorità portuale): ferrovia fondamentale per recuperare traffici agli
scali del Nord Europa
Per La Spezia un piano da 40 milioni
Binari in porto. Lo scalo marittimo di La Spezia
investe 40 milioni per il rifacimento del fascio
binari all' interno dell' area commerciale e
promuovere l' integrazione intermodale nave­
treno. L' obiettivo ultimo, spiega il presidente
dell' Autorità portuale Lorenzo Forcieri, è
disporre di infrastrutture ferroviarie in grado di
agevolare il trasferimento via ferrovia del 50%
del traffico container previsto con l' assetto
finale del piano regolatore portuale (circa un
milione di teu/anno su un totale di container in
import/export di due milioni). Attualmente il
porto della Spezia registra un traffico container
pari a un milione e 300mila teu e circa il 35%
viene trasferito via ferro (10% la media
nazionale) con punte di impegno ferroviario di
circa 160 treni la settimana.
«Con il potenziamento degli impianti ferroviari
in porto ­ dice Forcieri ­ potremo allestire treni
da 650 metri, mentre oggi siamo fermi a 400.
Così sarà più facile avvicinare e raggiungere l'
obiettivo del 50% delle merci trasportate via
ferro». La Spezia, spiega Forcieri, «ha puntato
su un uso intensivo della ferrovia. Abbiamo
lavorato coerentemente per questo obiettivo,
dimostrando che ciò poteva essere possibile e
vincente anche in un Paese che per anni ha disinvestito dal cargo. La ferrovia è fondamentale se
vogliamo recuperare traffici rispetto ai porti del nord Europa, rilanciando il ruolo dei nostri porti come
gateway del sistema logistico che comprende il nord Italia e l' area centro­meridionale dell' Europa». Va
sottolineato che La Spezia è stato di recente inserito tra i core port del corridoio Scandinavia­
Mediterraneo delle reti Tnt­t.
Per migliorare la gestione dei servizi ferroviari nel porto di La Spezia, su impulso dell' Autorità portuale
è stata promossa la creazione di una Spa mista pubblico­privato a gestione duale (40% terminalisti,
40% operatori ferroviari e 20% Autorità portuale) per la gestione appunto delle tre stazioni presenti sul
territorio: stazione marittima (all' interno del porto), stazione Migliarina (nelle vicinanze) e stazione di
santo Stefano di Magra (a 7 chilometri circa dalle banchine). «Grazie a questa società ­ osserva Forcieri
­ è stato possibile uniformare tariffe e manovre. Un bel passo avanti sulla strada dell' efficienza».
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MARCO MORINO
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
Governance. Entro luglio «sì» del Cdm
Riforma, vicino il via libera al testo definitivo
Si conclude l' iter della riforma della
governance dei porti (che riduce da 24 a 15 il
numero delle port Authority italiane,
trasformandole in Autorità di sistema portuale)
voluta dal ministro dei Trasporti Graziano
Delrio. Oggi le commissioni bilancio di
Camera e Senato daranno (a meno di colpi di
scena improbabili) il via libera al
provvedimento. La scorsa settimana era
arrivato l' ok, con diverse indicazioni da
seguire, dalle commissioni Lavori pubblici e
comunicazioni (Senato) e Trasporti (Camera).
Ora il Mit dovrà mettere a punto il testo
definitivo, tenendo conto dei pareri e delle
indicazioni espresse dalla Conferenza Stato­
Regioni, dal Consiglio di Stato e dalle
commissioni.
Si tratta però di un lavoro piuttosto rapido
perché il ministero ha lavorato ha stretto
contatto con i diversi soggetti coinvolti e ha già
cominciato a modificare il documento. Il testo
definitivo della norma potrebbe, quindi, essere
portato in consiglio dei ministri, per l' ok finale,
già il 22 luglio, oppure la settimana
successiva: il 29. Poi dovrà essere pubblicato
in Gazzetta. Difficile pensare, a questo punto,
che i decreti di nomina dei presidenti delle Authority, in gran parte commissariate, potranno aversi
prima di settembre.
Il ministro potrà invece, per i porti su cui c' è accordo, nominare come nuovi commissari i futuri
presidenti. Intanto si profila già l' ossatura della riforma così come sarà modificata. Secondo rumors,
rispetto al testo precedente, dovrebbe esserci una più puntale articolazione relativa ai piani regolatori
portuali, con l' indicazione di tempi massimi per l' espressione dei pareri e la possibilità di introdurre
varianti a stralcio. Saranno inoltre introdotti i piani regolatori di sistema.
Dovrebbe essere presente la norma, voluta da Liguria e Campania, che apre alla possibilità di
mantenere in vita fino a un massimo di tre anni le attuali port Authority (previa richiesta motivata che può
anche non essere accolta in toto dal Governo).
Dietro indicazione del consiglio di Stato, il previsto tavolo di coordinamento nazionale dei porti diventerà
conferenza nazionale della portualità, presieduta dal ministro, il quale designerà un esperto per la parte
tecnica. Vi parteciperanno i 15 presidenti delle Adsp e potrebbero esservi anche un rappresentante
delle Regioni e uno dei Comuni. Potrà prevedersi, inoltre, che il cluster marittimo sia invitato a sedere al
tavolo, in occasione della discussione di temi che lo riguardano.
Saranno, poi, articolati in modo più definito i tavoli di partenariato regionali (che sostituiscono, ma con
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Il Sole 24 Ore
Trasporti Marittimi
ruolo solo consultivo, i comitati portuali).
Ci sarebbe infine l' intenzione di ridurre la possibilità di partecipazione societaria delle Adsp ai soli
ambiti dell' intermodalità e della logistica e l' idea di salvaguardare, per i dipendenti delle Adsp, un
contratto di lavoro privatistico.
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12 luglio 2016
Pagina 15
MF
Trasporti Marittimi
Le autorità portuali di Trieste e Venezia pensano a un unico ente di gestione
I cinesi attraccano in Laguna
La mossa ha lo scopo di intercettare il traffico proveniente dai mercati dell' Asia. Nel
progetto potrebbero essere coinvolte anche le strutture portuali di Capodistria, Fiume e
Ravenna
Attirare investimenti grazie al Nord Adriatico.
Diventa sempre più concreto il progetto
relativo al porto offshore tra Venezia e Trieste.
«Il piano Obor del governo cinese, al di là
degli investimenti infrastrutturali che
porterebbe, ha un importante beneficio anche
per le nostre imprese», spiega Giorgio Prodi,
professore associato di economia applicata all'
Università di Ferrara, ieri a Venezia per il
convegno sulla Nuova Via della Seta
organizzato dall' autorità municipale di Tianjin,
dall' Università Nankai, dall' Autorità portuale
di Venezia e dalla Fondazione per la
collaborazione tra i popoli. «Non dobbiamo
perdere questa opportunità».
L' idea, per concretizzarsi, deve ancora
superare qualche barriera. Il progetto infatti
proprio non piace a Deborah Serracchiani,
presidente della regione Friuli Venezia Giulia.
«Un porto offshore sarebbe l' ideale per
intercettare il traffico in arrivo dall' Asia»,
spiega Saro Capozzoli, fondatore di Jesa
Consulting, «ma qui in Italia il tutto viene
ridotto a una rivalità tra Trieste e Venezia, non
tenendo conto che se noi ci facciamo la guerra
sono i porti del nord Europa o quello del Pireo
a vincere». Questo è il momento giusto per
agire dato che i presidenti delle due autorità
portuali, Paolo Costa e Zeno D' Agostino starebbero discutendo la possibilità di mettere il porto offshore
sotto una stessa autorità, che possa gestire anche Capodistria, Fiume e Ravenna.
L' hub offshore è il primo esperimento di questo genere nel Mediterraneo ed è dunque difficile fare delle
stime precise, sarebbe l' unico, ma secondo l' Autorità portuale di Venezia sarebbe capace di ospitare
navi portacontainer con capacità di carico fino a 22 mila teu, con un potenziale pari a 3 milioni di teu l'
anno. Il progetto favorirebbe l' utilizzo di infrastrutture già esistenti quali autostrade e linee ferroviarie
che permettono di raggiungere Germania ed est Europa in minor tempo. Nonostante la location
strategica di porti quali Venezia, quasi nel cuore dell' Europa, le grandi navi preferiscono altre rotte, più
attrezzate e strutturate, Rotterdam in primis, impiegando però più tempo. I cinesi hanno poi comprato il
Pireo, ma in Grecia mancano le infrastrutture per raggiungere in tempi rapidi sia la Germania sia l' Est
Europa.
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12 luglio 2016
Pagina 15
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MF
Trasporti Marittimi
«Mettendo la portualità italiana in grado di ricevere le mega­navi e i loro mega­carichi», precisa Paolo
Costa, «ci si riappropria del vantaggio dei cinque giorni in meno di navigazione abbassando i costi della
tratta marittima e attrezzando a questo scopo i porti più vicini ai mercati finali ci si mette in condizione di
aumentarne la competitività, anche abbassando i costi della tratta terrestre».
La piattaforma dell' Alto Adriatico è prevista a largo di Malamocco, circa 8 miglia di distanza, dove le
acque raggiungono una profondità di almeno 20 metri, in modo da permettere l' attracco delle grandi
navi da carico. Verrebbe poi collegato a cinque terminal che toccherebbero Venezia, Trieste,
Capodistria, Fiume e Ravenna.
L' Autorità portuale di Venezia ha dato la sua disponibilità a finanziare con denaro pubblico l'
infrastruttura necessaria a dare il via al porto offshore.
Una gara invece determinerà chi si occuperà delle ulteriori installazioni onshore e offshore.
(riproduzione riservata)
MARIANGELA PIRA
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Giornale di Monza
Porti
LE PROTESTE RIGUARDANO ANCHE I CANTIERI
Il futuro? Il passaggio di 250 treni merci ogni giorno,
la maggior parte di notte
MONZA (czi) La data in calendario è il 2020. E'
il termine fissato per la chiusura di tutti i
cantieri che riguardano i lavori per il tunnel del
Gottardo.
Milano ­Zurigo in tre ore, oltre ai collegamenti
m e r c i c o n i l porto d i Genova e q u e l l o d i
Rotterdam. Sul territorio, questo intervento si
concretizzerà sulla linea «Milano ­Como ­
Chiasso» con il passaggio anche da Sesto
San Giovanni e Monza. Tradotto, il passaggio
di 390 treni al giorno, di cui 250 convogli
merci, questi ultimi quasi tutti nelle ore not
turne. In buona sostanza, oltre 100 treni in più
al giorno.
Treni alti fino a quattro metri e lunghi fino a
800 è ad ogni modo la realtà che si troveranno
di fronte i residenti. Un primo «assaggio» lo
hanno già avuto recentemente. I lavori
prevedono l' abbassamento dei binari, la loro
rimozione e la sistemazione con materiali
antivibrazioni. Il Comune ha chiesto interventi
di mitigazione tra la galleria di Monza e il
Villoresi. Le barriere anti rumore tra Sesto e
Monza pare siano già state finanziate, mentre
analoga richiesta è stata avanzata nel tratto tra
Monza e Lissone. «I lavori vengono svolti di
notte ­ ha spiegato Giampietro Mosca Spesso
veniamo svegliati di soprassalto. Abbiamo
provato anche a chiamare la Polizia locale e la cosa preoccupante è che non ne sanno nulla».
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12 luglio 2016
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Porti
Sant' Agata, la ditta c' è ed il porto si farà
L' amministratore giudiziario della «Cogip» ha risposto all' amministrazione: pronti per l'
appalto da 4 milioni IN BREVE
Sarà osservata la progettazione esecutiva per
il completamento dei lavori delle opere
esistenti riguardanti la diga foranea, la
costruzione del molo di sottoflutto di 610 metri
e la banchina di riva.
Nino Dragotto OOO L' amministratore
giudiziario dell' impresa «Cogip Infrastrutture
spa» di Tremestiere Etneo, professore Saverio
Ruperto, ha risposto alla richiesta dell'
amministrazione comunale inviata il 26 aprile,
dichiarando di voler subentrare nell' appalto
integrato per la realizzazione del «Porto dei
Nebrodi», (impegno spesa previsto di circa 40
milioni di euro) osservando la progettazione
esecutiva dei lavori di completamento delle
opere marittime esistenti riguardanti la diga
foranea con un prolungamento di 450 metri ed
il raggiungimento di una lunghezza
complessiva di 1150 metri, la costruzione del
molo di sottoflutto di 610 metri e la banchina di
riva.
La decisione presa dall' amministratore
giudiziario, Saverio Ruperto, è in
ottemperanza al provvedimento di
autorizzazione emesso mercoledì scorso dal
tribunale di Catania ( sezione misure di
prevenzione). La grande opera marittima che
rilancerebbe lo sviluppo economico della città con la disponibilità del professore Ruperto trova
finalmente una concreta prospettiva di realizzazione, sciogliendo positivamente un aggrovigliato iter
amministrativo giudiziario iniziato il 26 aprile del 2010 quando aveva indetto la proce dura aperta al
bando per l' affidamento dell' appalto integrato per la realizzazione del porto turistico di Sant' Agata
Militello. Da oggi si riapre la speranza dell' apertura del cantiere dei lavori dell' opera marittima di
contrada Piana " commenta il sindaco Carmelo Sottile. A febbraio di quest' anno il professore Ruperto
veniva nominato amministra tore giudiziario per lo svolgimento di tutte le attività economiche ed
imprenditoriali esercitate dalla Tecnis spa e successivamente ad altre società del gruppo tra cui la
Cogip Infrastrutture spa, che era subentrata alla Sigenco spa, impresa aggiudicatrice dell' appalto per la
realizzazione del Porto dei Nebrodi. Il 24 novembre 2010 con delibera della giunta comunale del tempo
l' appalto del porto veniva definitivamente aggiudicato all' impresa Sigenco di Catania. L'
aggiudicazione dell' appalto veniva impugnata dall' impresa Costruzioni Bruno Teodoro spa al TAR di
Catania , che giudicava inammissibile il ricorso, sentenza confermata dal CGA di Palermo , ed il 6 aprile
2012 veniva sottoscritto il contratto di affidamento dell' appalto tra il Comune e la Sigenco spa di
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Porti
Catania. Il 24 settembre del 2012 la Sigenco con atto notarile cedeva il ramo d' azienza denominato
"Grandi Opere Marittime Strategiche", alla Cogip Infrastrutture, tra cui era compresa l' appalto integrato
del Porto dei Nebrodi. Questo atto amministrativo veniva impugnato al TAR di Catania dalla Società
Italiana Condotte Acqua ( altro partecipante alla gara d' appalto) ed anche dalla Costruzioni Bruno
Teodoro. E nel giudizio si costituivano la Cogip, la Sigenco, ed il Comune di Sant' Agata di Militello
contestando l' inammessibilità e l' infondatezza dei ricorsi.
L' 8 giugno 2015 la Cogip Infrastrutture ha presentato il progetto esecutivo con gli aggiornamenti
richiesti dall' amministrazione comunale che ha avviato le attività ( validazione del progetto e definizione
della direzione dei lavori) finalizzate all' approvazione del progetto da parte della Regione Siciliana. Con
queste premesse l' amministratore giudiziario Saverio Ruperto ha chiesto al tribunale l' autorizzazione a
dichiarare al comune di Sant' Agata di «voler subentrare nel contratto d' appalto ai fini della
prosecuzione dell' attività d' impresa». (*NDR*) IN BREVE.
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Porti
Lipari, nave ferma con camion pieni di rifiuti
Gli operatori intanto confermato lo sciopero per mercoledì e giovedì: «Perché dopo l'
estate in 8 verranno licenziati» IN BREVE
Il sindaco ha rivolto un appello al buon senso
dei cittadini, chiedendo loro di razionalizzare i
rifiuti, rispettando le modalità di conferimento e
riducendo il più possibile la produzione.
Bartolino Leone OOO Dieci km di fila dei
camion carichi di spazzatura nel catanese in
attesa di poter scaricare in discarica, sempre
più pronta ad esplodere. È sempre più
emergenza anche alle Eolie.
E intanto gli operatori ecologici mercoledì e
giovedi sciopereranno alle Eolie. L' agitazione
proclamata a livello nazionale è rientrata, ma
loro la confermano perchè la ditta ha
annunciato che dopo la stagione estiva
licenzierà 8 netturbini.
Dieci km di fila dei camion carichi di
spazzatura nel catanese. La nave carica dei
camion pieni di rifiuti è in attesa nel porto d i
Milazzo. E sono tante le conseguenze nelle
sette isole con proteste di isolani e turisti. Rab
bia che si scatena sui malcapitati operatori
ecologici, capitanati da Gianni Cappadona, ligi
ai loro compiti e incolpevoli per questi ormai
cronici disservizi, determinati dal «blocco
discarica».
Nel mentre la ditta di Franco Pitta ri a sue
spese ha iniziato un' operazione di pulizia
straordinaria di Marina Lunga sia nel lungomare che nella spiaggia ridotta ormai ai minimi termini, in
vista della festa della Madonna di Porto Salvo che avrà luogo domenica. Ma per la spazzatura cresce il
malumore tra gli isolani: «Chi ha case e magazzini vuoti ­ dicono ­ paga la tassa sulla spazzatura. Il
regolamento comunale ­ nonostante le richieste ­ non è stato ancora cambiato!».
Il sindaco Giorgianni ha rivolto un energico appello al buon senso della cittadinanza perché collabori,
razionalizzando i rifiuti, rispettando le modalità di conferimento e riducendo il più possibile la
produzione, ed anche al presidente Crocetta, all' assessore regionale Contraffatto, al presidente dell'
Ars Ardizzone, al prefetto Trotta chiedendo «un immediato intervento per la risoluzione del gravissimo
problema della discarica e del conferimento che sta arrecando enormi danni all' ambiente, alla salute
dei cittadini e, non per ultimo, all' immagine delle isole». «La chiusura delle discariche pubbliche in
Sicilia ­ puntualizza il sindaco Giorgianni senza aver prima preparato un serio Piano Regionale che
rendesse efficiente ed efficace il sistema rifiuti, ha obbligato i quattro comuni eoliani al conferimento
presso la discarica gestita dalla Sicula Trasporti S.r.l. in provincia di Catania. Inevitabile il collasso del
servizio in considerazione del fatto che la Sicula Trasporti accoglie i rifiuti del 75% dei comuni siciliani.
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Giornale di Sicilia (ed.
Messina­Catania)
Porti
Conseguenziale l' emergenza rifiuti». (*BL*) IN BREVE.
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Giornale di Sicilia (ed.
Siracusa­Ragusa)
Porti
TRASPORTI. Il parlamentare incalza Trenitalia: «Il tratto fino a Bicocca sia riaperto entro il 3
settembre»
Augusta, lavori sulla linea ferroviaria Zappulla: i
tempi vanno rispettati
O OO «Rispettare i tempi per il progetto di
realizzazione del collegamento ferroviario con
i l porto d i Augusta e per il completamento
della stazione in prossimità dell' aeroporto di
Catania». Sono due delle richieste avanzate
dal deputato nazionale del Pd, Pippo Zappulla
ai vertici regionali di Rete ferroviaria italiana e
di Trenitalia. L' esponente del Pd alla Camera
intende anche conoscere se verranno inoltre
rispettati i tempi di conclusione previsti per il 3
settembre per l' ammodernamento della tratta
tra Augusta e Bicocca, chiusa dallo scorso 20
giugno per interventi di manutenzione sul
tracciato necessari alla velocizzazione del
servizio di collegamento tra le due province.
«Tutte queste sono fondamentali opere che
consentono un importante passo avanti ­ ha
sottolineato Zap pulla ­ verso la garanzia del
diritto alla mobilità per i cittadini e la
movimentazione merci e, al contempo, per
realizzare compiutamente un sistema
moderno di trasporti veloce ed intermodale.
Non esiste possibilità di realizzare sviluppo e
crescita senza una vera, concreta, efficace,
moderna e competitiva rete di trasporti, per le
merci e per i passeggeri. Mi attendo una
risposta chiara e pubblica da parte dei
responsabili siciliani di Rete ferroviaria italiana e Trenitalia ma nel dubbio, e nel rischio di distrazioni
estive, lo chiedo direttamente anche alle rispettive direzioni ed ai responsabili nazionali». Zappulla ha
inoltre espresso il proprio sostegno ai dipendenti dell' indotto che oggi si fermeranno per quattro ore alla
stazione centrale di Siracusa per protestare contro la volontà delle due ditte «Modus Service» ed
Artemide di dare avvio ai contratti di solidarietà per cinquanta addetti.
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Il Giornale
Porti
RAGGIUNGERE LE ISOLE
Con Moby e Tirrenia tanti porti e una super offerta
Elena Pizzetti Voglia di isole? Quest' estate
raggiugere Sardegna, Corsica, Isola d' Elba,
Sicilia e Isole Tremiti è più piacevole, facile ed
economico grazie a Moby e Tirrenia. Le due
compagnie. entrambe appartenenti al Gruppo
Onorato Armatori, offrono il più grande
network di collegamenti per queste isole.
Con una vasta offerta che diventa ancora più
interessante durante la stagione estiva:
numerose infatti le tratte, 24 ore su 24, con un'
ampia scelta di orari e porti di partenza e con
la possibilità, in alta stagione, di viaggiare sia
di giorno sia di notte. In particolare da non
perdere assolutamente è la super promozione
per la Sardegna, valida fino al 31 dicembre e
prenotabile ancora entro il 15 luglio: due
passeggeri con un' auto potranno viaggiare a
partire da 65 euro (tutto incluso) sulle linee
Livorno­Olbia­Livorno; Piombino­Olbia­
Piombino e Civitavecchia­Olbia­Civitavecchia.
Quest' estate la Compagnia della Balena Blu
potenzia molte linee: la Genova­Olbia fino al
31 ottobre estende il proprio calendario con
traversate quotidiane (notturne e diurne),
garantendo così sei partenze in più la
settimana a bordo di Moby Drea, Moby Otta e
Moby Tommy. Non solo: quest' ultima sfoggia
un nuovissimo look con 209 cabine e 836 posti
letto in più e una qualità ancora maggiore dei
servizi di bordo. La Moby Tommy sarà protagonista, insieme alla Moby Aki, anche sulla linea
Civitavecchia­Olbia, che fino al 17 settembre sarà potenziata con corse diurne. Tirrenia garantisce
partenze quotidiane per tutto l' anno su tutte le linee (Civitavecchia­Cagliari, Civitavecchia­Olbia,
Genova­Olbia, Genova­Porto Torres, Napoli­Cagliari, Palermo­Cagliari, Napoli­Palermo, Termoli­
Tremiti); inoltre, in alta stagione, potenzia le corse da e per la Sardegna, con viaggi quotidiani fino a un
massimo di otto corse al giorno sulla linea Civitavecchia­Olbia. Ma attenzione: la vacanza parte subito
perché inizia già a bordo, tra ristoranti à la carte e self service, pizzerie, grandi aree bambini, shopping,
cabine eleganti, sale giochi, cinema, piscine e solarium per il massimo confort durante la traversata. Per
maggiori informazioni su tariffe e orari: www.moby.it e www.tirrenia.it.
ELENA PIZZETTI
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La Sicilia (ed. Siracusa)
Porti
Ferrovie, sciopero e progetti dimenticati
La protesta. Incrociano le braccia i pulizieri di 2 ditte Zappulla: Silenzio sugli impegni per
Augusta e Fontanarossa
Trasporti ferroviari nel mirino tra lo sciopero,
proclamato per oggi e la protesta del deputato
nazionale del Pd, Pippo Zappulla. Per quattro
ore incroceranno le braccia per uno sciopero
unitario dei lavoratori dei servizi ferroviari i
dipendenti di Mondus Service e Artemide
Global. Protestano per «l' applicazione del
contratto di lavoro e il rispetto dei diritti dei
lavoratori».
Una vertenza che si incrocia con la protesta
del deputato Zappulla che ha scritto a rfi e
Trenitalia.
«Si stanno realizzando i lavori di
velocizzazione della tratta tra Siracusa e
Catania ­ ha scritto Zappulla ­, in buona
sostanza, come e nei tempi che avete scelto
voi, tranne piccole ma importanti variazioni
avanzate dal territorio e, soprattutto, dal
sindacato. Responsabilità, in verità, anche del
territorio e nostra per non essere riusciti con la
dovuta forza e decisione e fare rispettare il
volere e il parere delle i stituzioni locali e delle
rappresentanze politiche e sociali del territorio.
Ora, però, vi chiedo di sapere a che punto
siete con i 5 milioni di euro previsti per
realizzare la stazioncina in prossimità dell'
aeroporto di Catania; di sapere se e quando
definirete il progetto per il collegamento diretto con l' area interna dell' aeroporto come avviene in tutti gli
scali moderni e avanzati; di sapere se state procedendo a realizzare e completare la bretella di
collegamento con l' area del Porto d i Augusta. Tutte queste sono piccole ma fondamentali opere e
strutture che consentono un importante passo avanti verso la garanzia del diritto alla mobilità per i
cittadini e la movimentazione merci e, al contempo, per realizzare compiutamente un sistema moderno
di trasporti veloce e inter modale. Rimane, infatti, mia profonda convinzione che non esiste possibilità di
realizzare sviluppo e crescita senza una vera, concreta, efficace, moderna e competitiva rete di
trasporti, per le merci e per i passeggeri. Questa parte della Sicilia, in particolare, paga il prezzo di
lunghi e troppi anni di silenzio e di assenza di interventi adeguati.
Mi aspetto una risposta chiara e pubblica da parte dei responsabili siciliani di Rfi e Trenitalia ma nel
dubbio, e nel rischio di distrazioni estive, lo chiedo direttamente anche alle rispettive Direzioni e
Responsabili Nazionali».
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11 luglio 2016
Siracusa News
Porti
Siracusa, Collegamenti ferroviari. Zappulla a Rfi e
Trenitalia: "Mantenere gli impegni"
Sui lavori di velocizzazione della tratta
ferroviaria tra Siracusa e Catania, il deputato
del Pd Pippo Zappulla ha parecchie domande.
e le rivolge, senza indugi, ai vertici regionali di
Rfi e Trenitalia. " Si sta operando nei modi e
nei tempi che avete scelto voi ­ scrive ­, tranne
piccole ma importanti variazioni avanzate dal
territorio e, soprattutto, dal sindacato.
Responsabilità, in verità, anche del territorio e
nostra per non essere riusciti con la dovuta
forza e decisione e fare rispettare il volere e il
parere delle istituzioni locali e delle
rappresentanze politiche e sociali del territorio.
Ora, però, vi chiedo di sapere a che punto
siete con i 5 milioni di euro previsti per
realizzare la stazioncina in prossimità dell'
aeroporto di Catania; di sapere se e quando
definirete il progetto per il collegamento diretto
con l' area interna dell' aeroporto come
avviene in tutti gli scali moderni e avanzati; di
sapere se state procedendo a realizzare e
completare la bretella di collegamento con l'
area del porto di Augusta". Tutte queste sono
piccole ma fondamentali opere e strutture che
consentono un importante passo avanti verso
la garanzia del diritto alla mobilità per i
cittadini e la movimentazione merci e, al
contempo, per realizzare compiutamente un
sistema moderno di trasporti veloce e intermodale. " Rimane, infatti, mia profonda convinzione che non
esiste possibilità di realizzare sviluppo e crescita senza una vera, concreta, efficace, moderna e
competitiva rete di trasporti, per le merci e per i passeggeri ­ prosegue ­. Questa parte della Sicilia, in
particolare, paga il prezzo di lunghi e troppi anni di silenzio e di assenza di interventi adeguati. Oggi
qualcosa comincia a muoversi ma non c' è alcun dubbio che, se non si realizzano tutte le giuste
infrastrutture, si rischia di rendere inefficaci quelle stesse che si stanno realizzando. Mi aspetto una
risposta chiara e pubblica da parte dei responsabili siciliani di Rfi e Trenitalia ma nel dubbio, e nel
rischio di distrazioni estive, lo chiedo direttamente anche alle rispettive direzioni e responsabili
nazionali". Infine, il sostegno ai lavoratori dei servizi ferroviari impegnati, insieme al sindacato unitario di
categoria, in uno sciopero fissato proprio per il 12 luglio per rivendicare l' applicazione integrale del
contratto di lavoro, " per una politica degli appalti ­ conclude il deputato nazionale ­ che non si fondi
sulla compressione dei costi a danno dell' occupazione e dei diritti dei lavoratori ". Riproduzione
riservata ® ­ Termini e Condizioni.
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