5_Analisi swot - Provincia Palermo

Transcript

5_Analisi swot - Provincia Palermo
Analisi SWOT
Analisi S.W.O.T.
Premessa
La prima parte del processo di formazione del Piano Territoriale della Provincia di Palermo
per la definizione del “Quadro conoscitivo con valenza strutturale” (QCVS) si è svolta
parallelamente alla definizione del “Programma di sviluppo economico sociale” (P.S.E.S.)
e dell’avvio del nodo provinciale del “Sistema informativo territoriale regionale” (S.I.T.R.).
Ciò ha permesso di individuare e verificare gli elementi costituenti il quadro socioeconomico provinciale nella relativa struttura territoriale, stabilendo così, un rapporto
biunivoco tra programmazione e pianificazione.
L’analisi dei fenomeni sociali ed economici individuata dal PSES, realizzata a partire dalla
programmazione del POR Sicilia 2000-2006 e mutuando da questa l’articolazione in
contesti (risorse naturali, risorse umane, sistemi locali di sviluppo, città reti e nodi di
servizio) i quali, ricondotti in sistemi omogenei, sono stati esaminati con una analisi di tipo
SWOT che ha permesso l’individuazione degli elementi di forza e di debolezza del
contesto socio-economico palermitano e le corrispondenti azioni di programma. Il PSES
pertanto, ha rappresentato il documento di base per la redazione della “Programmazione
per lo sviluppo 2007-2013”.
I processi di formazione del PSES, del QCVS e del Documento di Programmazione per lo
sviluppo 2007-2013, hanno visto lo svolgersi di fasi di partecipazione in sezioni di auditing
con numerosi stakeholder, che hanno prodotto una notevole quantità di documenti (verbali
di riunione, relazioni ed analisi di settore, attività di laboratorio di programmazione) che
contribuiscono in maniera determinante alla individuazione delle strategie di pianificazione
da verificare nel PTP.
Per la verifica delle strategie non si può prescindere dalla sistematizzazione dei dati
provenienti dalle citate attività di programmazione, per un esame incrociato con altre fonti
documentali.1
Come del resto previsto dal cronoprogramma della formazione del PTP, si è proceduto
alla redazione di una analisi SWOT derivante dalla conoscenza così acquisita delle risorse
endogene, delle variabili esogene e delle politiche in atto, utile alla determinazione di
elementi cognitivi di retroazione finalizzati alla redazione del PTP.
Introduzione
L’analisi SWOT è uno strumento per la progettazione strategica per la valutazione di
fenomeni che riguardano il territorio. Nella pratica questo tipo di studio è un procedimento
logico, originariamente utilizzato in economia aziendale e poi applicato negli altri ambiti,
che consente di rendere sistematiche e fruibili le informazioni raccolte circa un tema
specifico.
1
Unioncamere, Istituto Gugliermo Tagliacarne, Progetto REMOMED – réseau européen intermodal pour un
développement intégré des espaces de la méditerranée occidentale interreg III b mediterranée occidentale Dipartimento Regionale dei Trasporti con la consulenza scientifica del Prof. Ing. Ferdinando Corriere del
Dipartimento Città e Territorio dell’Università degli Studi di Palermo.
503
Analisi SWOT
Questa metodologia di lavoro è accreditata ad Albert Humphrey che ha condotto un
progetto di ricerca all’università di Stanford negli anni ‘60 e ’70. La tecnica è stata
sviluppata per la definizione di strategie aziendali in contesti caratterizzati da incertezza e
forte competitività e solo a partire dagli anni ’80 è stata utilizzata come supporto alle scelte
di intervento pubblico per analizzare scenari alternativi di sviluppo.
Oggi l’uso di questo metodo è stato esteso alle diagnosi territoriali ed alla valutazione di
programmi regionali, posto che i regolamenti comunitari ne richiedono l’utilizzo per la
valutazione di piani e programmi.
L’analisi SWOT è diventata una delle metodologie più diffuse per la valutazione di
fenomeni che riguardano il territorio utilizzato per effettuare la valutazione dei punti di forza
(Strengths), dei punti di debolezza (Weaknesses), delle opportunità (Opportunities) e delle
minacce (Threats) relativi a programmazione finanziaria, pianificazione di risorse o a
qualunque altra situazione che risponde ad un’esigenza di razionalizzazione dei processi
decisionali.
Il primo elemento che occorre per eseguire una analisi SWOT è la definizione dell’obiettivo
finale da raggiungere. Esso deve essere esplicito ed approvato da tutti i partecipanti al
processo di analisi. La validità oggettiva dell’obiettivo è avallata durante il processo di
concertazione da una ampia condivisione.
In sintesi l’analisi SWOT conduce verso l’identificazione di punti di forza e debolezza
interni al Programma (fattori endogeni), e di opportunità e minacce esterne di contesto
(fattori esogeni).
I punti di forza e di debolezza sono tutte quelle variabili che fanno parte integrante del
sistema, sono propri del contesto di analisi sulle quali è possibile intervenire e sono
modificabili grazie agli interventi ed alle politiche proposte.
Le opportunità e le minacce, al contrario, sono quelle variabili esterne al sistema che
possono però condizionarlo, non sono modificabili perché derivano da contesti esterni, su
di esse non è possibile intervenire direttamente ma è necessario tenerle sotto controllo in
modo da sfruttare gli eventi positivi e prevenire quelli negativi.
Sui primi il Programma dovrebbe poter agire direttamente (esaltando i punti di forza e
limitando i punti di debolezza – se non altro in quanto noti), mentre le seconde possono
essere alleate da sfruttare (opportunità) ovvero condizioni ostative (minacce) che – in
teoria – potrebbero anche indurre a rinunciare al Programma, o parti di esso. La quantità
di dati, raccolti con questo sistema, è fondamentale per delineare le politiche e le linee di
intervento.
La validità dell’analisi SWOT, in termini di esaustività, è legata in maniera diretta alla
completezza dell’analisi “preliminare”. Il fenomeno oggetto della valutazione deve essere
approfonditamente studiato per poter mettere in luce tutte le caratteristiche, le relazioni e
le eventuali sinergie con altre proposte. Per tale ragione non è necessario conoscere solo
il tema specifico ma c’è bisogno di avere quanto più possibile il quadro riguardante l’intero
contesto completo. In ogni caso anche la mancanza di un opportuno numero di indicatori
SWOT offre importanti indicazioni per eventuali approfondimenti sui settori che si sono
rivelati carenti di indicazioni.
L’efficacia dell’analisi dipende dalla possibilità di effettuare una lettura incrociata dei fattori
individuati nel momento in cui si decidono le linee da seguire per raggiungere gli obiettivi
prefissati; per rendere più agevole tale lettura i risultati dell’analisi vengono presentati in
504
Analisi SWOT
forma sintetica in un diagramma. Si cerca, quindi, di far venir fuori gli elementi in grado di
favorire o ostacolare il raggiungimento degli obiettivi previsti.
Lo scopo dell’analisi è dunque quello di fornire le opportunità di sviluppo dell’area
territoriale, attraverso la valorizzazione degli elementi di forza e il contenimento delle
debolezze.
Ciò, mediante l’analisi di scenari alternativi di sviluppo, consente di rappresentare i
principali fattori che possono influenzare il successo di un piano. L’analisi SWOT consente
di identificare le principali linee guida strategiche in relazione ad un obiettivo globale di
sviluppo economico o settoriale.
Due sono le metodologie attraverso le quali i fattori caratterizzanti (punti di forza,
debolezze, opportunità e rischi) vengono determinati: a tavolino (desktop) e con lavori di
gruppo (partecipata).
Nel primo è il ricercatore a formulare, sulla base dei dati raccolti da “saperi esperti” in
modo neutrale ed oggettivo, la previsione degli scenari.
Nel secondo, invece, vengono sfruttate tecniche partecipate per individuare scenari
condivisi con l’analisi congiunta tra esperti e stakeholders.
Nel caso in oggetto si sono prese in considerazione sia i dati raccolti dalle indagini di
settore che gli esiti della concertazione con gli altri enti.
Il risultato finale di questo lavoro è una matrice, organizzata in quattro sezioni, contenente
gli elementi critici dell’intervento e del territorio.
505
Analisi SWOT
La matrice dell’analisi SWOT è articolata in relazione ai sistemi individuati nel Report
d’avvio del Quadro propositivo con valenza strategica:
I sistemi naturalistico-ambientali
•
Il sistema integrato dei parchi territoriali e degli ambiti archeologici e naturalistici
•
Il sistema agricolo-ambientale
I sistemi territoriali urbanizzati
•
Il sistema delle attività produttive
•
Il sistema delle attrezzature e dei servizi pubblici e degli impianti pubblici e di uso pubblico
•
Il sistema residenziale
•
Il sistema delle infrastrutture e della mobilità
La matrice risultante è la seguente:
La lettura dei singoli fattori può essere condotta sia per area tematica sia per incrocio fra
elementi d’area diversa.
506
Analisi SWOT
IL SISTEMA INTEGRATO DEI PARCHI TERRITORIALI E DEGLI AMBITI
ARCHEOLOGICI E NATURALISTICI
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Elevata estensione di aree demaniali, di Siti di
interesse comunitario (SIC), di zone a protezione
speciale (ZPS) per la salvaguardia dei luoghi di
nidificazione degli uccelli migratori, di aree ad
elevato grado di naturalità in buona parte protette
dall’istituzione di riserve o con la creazione di parchi
(Parco delle Madonie) o integrati in sistemi (sistema
integrato dei monti Sicani, sistema ecologico dei
monti di Palermo, Monreale e Partinico).
Scarsa salvaguardia ambientale prevista negli
strumenti urbanistici comunali con prevalenti
destinazioni d'uso residenziali o industriali.
Presenza delle aree marine protette di Ustica e Isola
delle Femmine-Capo Gallo.
Possibilità di integrazione e collegamento di queste
aree, che costituiscono forte elemento di attrazione
dei flussi turistici, attraverso la creazione dei corridoi
ecologici.
Mancata tutela delle aree individuate nelle linee
guida del Piano territoriale paesistico regionale.
Scarsa quantità di scavi archeologici effettuati in
rapporto alla estensione delle aree di interesse
archeologico.
Mancanza di collegamenti al alta naturalità tra le
aree dei parchi territoriali e degli ambiti naturalistici
(corridoi ecologici).
Forte degrado dello stato di conservazione del
patrimonio culturale.
Maggiore conoscenza delle problematiche e delle
criticità del territorio fisico grazie alla emanazione
del Piano per l’assetto idrogeologico e alle nuove
carte geologiche con un dettaglio di scala maggiore
che consente una maggiore incisività delle azioni di
tutela delle aree interessate dai vincoli idrogeologici.
Mancata dotazione di “servizi aggiuntivi” e gestionali
relativi alle strutture museali e archeologiche.
Elevata dotazione di testimonianze monumentali e
storico artistiche, di tre grandi aree archeologiche
(Monte Jato, Himera e Solunto).
Separazione tra le politiche di valorizzazione delle
aree marine e quelle delle riserve terrestri.
Esistenza di giacimenti culturali di particolare
rilevanza (Palermo, Monreale, Bagheria, Cefalù)
forniti di attrezzature museali (museo della
Mandralisca, museo archeologico).
Facile identificabilità di alcuni territori fortemente
caratterizzati (città della costa dei fenici, costa dei
greci, insediamenti di Terravecchia di Cuti).
Maggiore presenza di sistemi di depurazione e
controllo degli scarichi inquinanti.
Condizioni di distrettualità matura dei Sistemi
Culturali locali di Palermo e delle Madonie.
Permanenza delle sole Linee guida del Piano
territoriale paesistico regionale con carenza di
normativa cogente.
Carente e frammentaria conoscenza del sistema
delle risorse naturali, insufficiente attenzione del
mondo scientifico e di quello imprenditoriale, così
come la capacità progettuale e l’organizzazione
amministrativa delle pubbliche amministrazioni.
Scarsa connessione delle azioni di tutela e
manutenzione, da un lato, con le azioni di
promozione e valorizzazione dall’altro, per la
difficoltà a percepire il patrimonio ambientale come
risorsa rilevante per lo sviluppo.
Alterazioni all'ecosistema ed al paesaggio dovute
all'inserimento di nuove specie vegetali o a metodi di
coltura moderni.
Ambiti dei torrenti e dei fiumi fortemente alterati da
una dissennata politica di cementificazione degli
alvei.
Mancata attuazione di interventi per la mitigazione
del rischio sismico relativo alle emergenze a
carattere monumentale ed ambientale.
507
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
MINACCE
Tradizionale specializzazione nel turismo culturale di
alcuni siti e circuiti inseriti da tempo nei mercati
internazionali.
Aggressione del territorio da parte di una
urbanizzazione che rifugge dai centri urbanizzati a
favore della "campagna urbanizzata".
Maggiore attenzione a livello nazionale per le
politiche di valorizzazione delle aree protette e
sensibilità verso i BB.CC. come risorsa non
esauribile.
Crescente rischio di incendi boschivi, in particolare
di origine dolosa.
Possibile effetto imitazione positivo dell’azione nel
campo del recupero monumentale ed archeologico.
Domanda turistica di turismo ecocompatibile rivolta
verso le aree protette con elevata presenza di
risorse naturali di pregio in sensibile crescita.
creazione dei corridoi ecologici di connessione tra le
aree protette
Accresciuto interesse internazionale verso i BB.CC.
Unicità internazionale delle risorse.
Occasioni di partecipazione delle istituzioni culturali
del Mezzogiorno alle reti e ai circuiti nazionali,
europei e internazionali della produzione culturale.
Aumento della domanda locale di servizi di qualità,
di fruizione delle risorse e degli usi ricreativi e
naturalistici, associata a una maggiore sensibilità
diffusa per il patrimonio culturale, le tradizioni, le
identità locali.
Adozione del Piano territoriale paesistico regionale.
Azione più incisiva di salvaguardia e tutela da parte
delle Amministrazioni interessate (Soprintendenze,
Assessorato BB.CC.., Assessorato Agricoltura e
foreste, etc.).
Diffuso fenomeno di saccheggio di reperti
archeologici e culturali da parte di organizzazioni
criminali o di tombaroli che destinano i reperti al
mercato internazionale.
Sempre maggiore diffusione di specie vegetali ed
animali estranee all'abitat naturale.
Permanenza del fenomeno dell'abusivismo edilizio
Realizzazione di progetti privi di un quadro certo di
fattibilità gestionale.
Complessità e mancanza di coordinamento delle
normative settoriali, che si ripercuotono in difficoltà e
ritardi di attuazione.
Concorrenza, sul mercato culturale, delle attività e
delle produzioni localizzate nelle aree più dotate del
Centro e del Nord del paese.
Sovrapposizione delle competenze e degli strumenti
di programmazione e pianificazione previsti dalle
normative vigenti.
Possibilità di conflitti fra amministrazioni centrali e
locali.
Bassa capacità di progettazione e di attuazione degli
interventi.
Accresciuta sensibilità ambientale.
Debolezza delle istituzioni preposte alla tutela, sotto
il profilo organizzativo, amministrativo-gestionale,
finanziario e manageriale.
Maggiore diffusione di iniziative di Agenda 21 locale.
Assenza di progetti integrati.
Maggiore presenza di nuove professionalità nel
campo della salvaguardia ambientale e della
promozione culturale.
Mancata valorizzazione di siti e circuiti poco
conosciuti dal turismo nazionale e internazionale.
Implementazione di corsi di formazione, anche di
livello universitario, per la preparazione di tecnici ed
esperti nel campo della salvaguardia ambientale e
della promozione turistica e culturale.
Corsa all'edificazione all'interno delle aree che si
prevede saranno oggetto di vincolo archeologico
senza strumenti di tutela da parte delle
Amministrazioni locali.
Diffusione
della
coltivazioni
biologiche
e
conseguente minore livello di inquinamento dovuto a
fertilizzanti, disinfestanti e diserbanti chimici.
508
Analisi SWOT
IL SISTEMA AGRICOLO-AMBIENTALE
PUNTI DI FORZA
Grande capacità nella produzione dei prodotti
agrumicoli.
Elevate competenze nell’agricoltura eco-compatibile
con produzione di prodotti di qualità, tipici e di
nicchia.
Elevata specializzazione nel settore agricolo nelle
aree DOC del Partinicese, nelle aree interne del
monrealese e nelle aree madonite occidentali.
Specializzazione produttiva di aree: Sistema
agricolo Partinico-Alto Belice Sistema agroindustriale e turistico Costa est Sottosistema
Madonita-Sclafani dell'agricoltura di qualità.
Crescita del segmento agrituristico.
Attuazione del "Programma di sviluppo rurale".
Riconoscimento del ruolo dell'agricoltura e delle
aziende agricole nella gestione dell'ambiente e del
territorio.
Riduzione delle “pressioni” agricole sulle risorse
naturali (acqua e suolo).
Salvaguardia - ripristino della biodiversità e dei
valori paesaggistici degli ambienti agricoli.
Intervento regionale aggiuntivo per fare fronte alla
sostanziale diminuzione della capacità di sostegno
rispetto alla precedente fase di programmazione
dello sviluppo rurale.
Implementazione di politiche atte ad indirizzare il
sostegno verso realtà aziendali e soggetti con
caratteristiche strutturali e capacità imprenditoriali in
grado di assicurare un’adeguata sostenibilità
economica dei sistemi di produzione agricola
ecocompatibile.
Attuazione degli strumenti
negoziata (PRUSST, PIT, etc.).
di
pianificazione
PUNTI DI DEBOLEZZA
Carente gestione del ciclo dei rifiuti solidi urbani.
Bassa valorizzazione commerciale delle produzioni
agricole.
Mancanza
o
comunque
insufficienza
di
pianificazione nei settori, scarsa diffusione di cultura
ambientale, scarsa capacità di realizzare gestioni
sistemiche e innovative delle risorse, di creare cioè
valore aggiunto alla ricchezza di base.
Insufficienza di servizi rivolti sia alla qualità della vita
delle popolazioni rurali sia allo sviluppo economico
degli stessi territori.
Impatto territoriale degli imboschimenti piuttosto
ridotto e disperso a causa della limitata dimensione
dei progetti e delle carenze di coordinamento della
strategia a livello territoriale.
Sostegno delle produzioni biologiche limitato alla
funzione di garantire la permanenza delle aziende
nel comparto ma non si concretizza con il
consolidamento di processi di innovazione e
qualificazione in grado di garantire una maggiore
competitività e l’autonomia economica delle
produzioni ecocompatibile.
Impatto delle misura per la salvaguardia della
biodiversità genetica dei sistemi di produzione
agricola, modesto a causa della mancata attivazione
di una specifica linea di intervento per la
salvaguardia delle specie vegetali in via di
estinzione e per il numero limitato di adesioni alle
azioni di salvaguardia delle razze animali.
Insufficiente livello di conoscenza da parte degli
agricoltori degli obblighi, delle opportunità offerte e,
più in generale, del quadro normativo complessivo.
Assoluta incoerenza delle iniziative di pianificazione
negoziata con gli strumenti urbanistici comunali, la
cui realizzazione costringe a subire, piuttosto che a
guidare, i processi di trasformazione territoriali, a
discapito del territorio agricolo.
Scarse azioni di mitigazione dei detrattori ambientali.
509
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
MINACCE
Valorizzazione dei prodotti tipici (mandarino di
Ciaculi, etc).
Perdita di importanza del settore primario nella filiera
agro-alimentare.
Approvazione di piani regolatori che guardano con
maggiore efficacia al rispetto del territorio.
Abbandono delle campagne da parte dei piccoli
coltivatori diretti ed introduzione massiva di tecniche
di coltivazione industrializzate.
Potenzialità di sviluppo nell’agriturismo.
Istituzione di parchi tematici agricolo-ecologico.
Politiche atte alla conservazione ed al mantenimento
del paesaggio agrario tipico.
Carenza di manodopera specializzata.
Scarsa competitività dei
nazionali ed internazionali.
prodotti
sui
mercati
Riscoperta delle produzioni agricole tipiche e di
nicchia.
Implementazione dei percorsi enogastronomici.
Utilizzazione delle acque depurate per l'irrigazione.
510
Analisi SWOT
IL SISTEMA DELLE ATTIVITA’ PRODUTTIVE
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Potenzialità di sviluppo di nuove attività e sistemi
produttivi nei settori acqua, rifiuti ed energia, e nel
campo della valorizzazione del patrimonio
naturalistico.
L’altissimo livello di disoccupazione è l’indicatore più
importante per affermare che il sistema delle attività
produttive e sottodimensionato rispetto alle pur
grandi potenzialità offerte dal territorio.
Abbondanza quantitativa di alcune risorse (gas
metano).
Fallimento dei processi di industrializzazione
perseguiti nei tempi passati che hanno portato ad un
notevole consumo di territorio con la realizzazione di
una grande quantità di edifici industriali ma con
scarse ricadute occupazionali ed economiche.
Specializzazioni di alcune aree con potenzialità di
distretti manifatturieri: Sistema manifatturieroterziario ovest; Sistema manifatturiero-terziario
Termitano - Valle del Torto Specializzazione
produttiva di aree; Sottosistema Madonita-Sclafani
dell'agricoltura di qualità.
Elevata differenziazione e diversificazione delle
vocazioni produttive.
Trend crescente della domanda turistica e
sufficiente dotazione complessiva di posti letto
alberghieri.
Inserimento nei
internazionali.
circuiti
turistici
nazionali
ed
Specializzazione turistica del sistema costiero
metropolitano
orientale
e
del
cefaludese
caratterizzato da elevata diversificazione dell’offerta
turistica e culturale.
Specializzazione turistico-culturale di alcune aree:
Sistema madonita, sottosistemi del turismo costiero,
culturale e collinare Sistema turistico Costa ovest
Sistema turistico corleonese.
Elevata specializzazione nel settore turistico
culturale nell’area costiera occidentale definita da
elevate concentrazioni di attività della filiera turisticoricettiva.
Disponibilità di strutture e spazi dismessi o
inutilizzati da recuperare e utilizzare come
contenitori di iniziative produttive, terziarie, sociali,
culturali.
Scarso impiego dei fondi comunitari a sostegno
dell’occupazione.
Riduzione centralità della provincia nel contesto
regionale.
Bassa dimensione delle unità locali commerciali ed
agricole.
Ridotto peso relativo della vocazione turistica
rispetto ad altre province metropolitane.
Sottodimensionamento esercizi extra-alberghieri.
Sottodimensionamento esercizi alberghieri a tre e a
cinque stelle.
Esistenza di aree non specializzate dal punto di
vista produttivo: Alto Belice Ovest-Sicani Alto Belice
Est Valle del Torto Madonie ovest.
Marcata stagionalizzazione dell’offerta turistica.
Presenza di aree periferiche ed interstiziali non
specializzate (Alto Belice est, Alto Belice
ovest/Sicani, sud Madonie e alta Valle del Torto).
Eccessiva distrettualizzazione di alcuni comparti
produttivi legata alla carenza di infrastrutture.
Gap dovuto alla inadeguatezza delle infrastrutture
che limitano fortemente le possibilità di esportazione
ed incidono fortemente sui costi delle importazioni.
Risorse ambientali e culturali da valorizzare a fini
turistici, anche attraverso lo sviluppo dell’economia
sociale.
Esistenza di nuclei e di segmenti di filiere produttive
nel campo delle attività culturali di antica tradizione e
dotati di ampi mercati effettivi e potenziali.
Crescita di unità locali e addetti al Censimento
Industriale nei comuni medi.
Discreta
specializzazione
e
sufficiente
diversificazione della produzione manifatturiera.
511
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
MINACCE
Modifica dei flussi turistici verso le zone del
mediterraneo.
Fenomeni di globalizzazione che rischiano di
marginalizzare alcune attività produttive della
provincia.
Valorizzazione dell’identità storico-culturale delle
popolazioni meridionali anche ai fini economici, nella
realizzazione di prodotti e servizi (artigianato,
design, accoglienza) che riescano ad incorporarla e
quindi ad accrescere la propria competitività.
Potenziamento e qualificazione di servizi di
accoglienza turistica e maggior incidenza del
turismo di qualità.
Maggiore capacità di attrazione di domanda
culturale espresse dal turismo già esistente, attratto
da altre motivazioni (balneare).
La presenza di fonti rinnovabili di energia può
determinare interesse all’investimento da parte di
gruppi industriali di grandi dimensioni.
Carenza di servizi inerenti alla portualità croceristica.
Permanenza
di
una
bassa
capacità
di
programmazione, di decisione e di spesa della PA
che può ritardare l’acquisizione delle risorse
economiche teoricamente disponibili e l’avvio dei
programmi di realizzazione degli interventi.
Crisi del settore auto e degli altri mezzi di trasporto
ed aumento del costo dei carburanti.
Sovrapposizione strumenti di programmazione e
mancato coordinamento tra programmazione
settoriale e pianificazione territoriale.
di
Minori afflussi di investimenti pubblici per
infrastrutture primarie a causa dei processi di
contenimento della spesa.
Realizzazione di una grande quantità di edifici
industriali.
“Effetto tunnel”: tendenza degli investitori a
concentrarsi nei nodi delle grandi reti infrastrutturali,
trascurando le aree intermedie.
Centralità geografica
scambio mediterranei.
nell’ambito
dei
flussi
Marginalizzazione nei processi di agglomerazione
territoriale del terziario.
512
Analisi SWOT
IL SISTEMA DELLE ATTREZZATURE E DEI SERVIZI PUBBLICI E DEGLI
IMPIANTI PUBBLICI E DI USO PUBBLICO
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Presenza di poli universitari dotati di un buon
potenziale di ricerca nel settore e capaci di formare
forza lavoro qualificata.
Insufficienza di servizi pubblici, sia in termini
quantitativi che, soprattutto, qualitativi, per il
soddisfacimento delle esigenze della popolazione
residente, e, a maggior ragione, della popolazione
fluttuante (stagionale e turistica). In particolare
risultano carenti le aree destinate a parcheggio e il
verde pubblico di quartiere.
Generalizzato incremento delle strutture culturali e
ricreative legato all’offerta turistica.
Significativa presenza di attività nel settore sociale
ed in quello culturale nel capoluogo metropolitano.
Discreto numero di strutture di ricerca, una
significativa presenza di centri socio-umanistici e nel
settore scientifico.
Preesistenze di rilievo nel campo dell’innovazione,
dell’alta formazione e della ricerca scientifica e
tecnologica, con la presenza di alcune strutture di
eccellenza (ISMET, istituti universitari di ricerca
Consorzio Universitario della Provincia di Palermo,
etc).
Presenza di Sistemi insediativi locali (SIL) come
subcomprensori di alto rango (Palermo, Corleone,
Palazzo Adriano) costituiti dalle gravitazioni sui
comuni con elevata centralità per la presenza di
servizi di base.
Presenza di potenziali macro-sistemi per la fruizione
del tempo libero e dello sport in relazione alle
specializzazioni di servizio di alcuni comuni
costituenti grandi attrattori territoriali.
Presenza di elementi di specializzazione territoriale
relativi a: elevata ricettività extraurbana finalizzata
alla fruizione naturalistica; attività scolastiche o
universitarie finalizzate alla formazione di operatori
ed esperti per la valorizzazione delle risorse locali.
Presenza di una rete di servizi primari ed
infrastrutturali di interesse sovracomunale di
competenza esclusiva della Provincia regionale.
Scarso grado di manutenzione e livello di
conservazione di un buon numero di servizi che
risultano assolutamente non adeguati alle normative
che assicurano l’accessibilità da parte di persone
diversamente abili, la sicurezza antincendio e la
sicurezza sui posti di lavoro (legge 626).
Basso livello di modernizzazione dei servizi, con
carenze riguardo l’informatizzazione, la fruibilità e
l’accessibilità.
Eccessivo ricorso all’affitto di edifici privati per
l’attivazione dei servizi necessari, in particolare
scuole, che però, nella maggior parte, si tratta di
edifici costruiti per civile abitazione e quindi non
rispondenti ai requisiti di resistenza alle azioni
sismiche, di sicurezza antincendio e di accessibilità.
Non uniforme distribuzione dei servizi di carattere
sovraccomunale sul territorio provinciale, con un
accentuato fenomeno di polarizzazione che produce
deleteri fenomeni di pendolarismo.
Presenza di Sistemi Culturali Locali in situazioni di
protodistretto, nonostante la presenza di alcuni
elementi di specializzazione relativi ai servizi
culturali (musei, università) e di una elevata
accessibilità potenziale.
Insufficiente offerta di servizi per la fruizione in
Sistemi Culturali Locali che a fronte di un alto indice
di centralità del patrimonio culturale pongono
un'elevata domanda di investimenti per il
miglioramento dei livelli di fruizione e per il
potenziamento dell'attrattività.
513
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
MINACCE
Possibilità di potere concedere la costruzione e la
gestione di servizi pubblici a soggetti privati.
Scarsa capacità di progettazione e programmazione
degli interventi da parte delle Amministrazioni.
Creazione di società di trasformazione urbana (STU)
a partecipazione mista pubblico-privato per
realizzare ampi progetti di trasformazione del
territorio, ivi compresi i servizi, miranti anche al
recupero di aree degradate, aree industriali dimesse
o interventi di riqualificazione dei centri storici.
Eccessiva burocratizzazione delle pratiche con
mancanza di certezza di tempi e costi di
realizzazione.
Ricorso al project finance per la realizzazione di
servizi primari.
Ampia dotazione di progetti plurisettoriali.
Riforma settore idrico e rifiuti.
Partecipazione ai bandi di Progetti Integrati.
Eccessivo ricorso contro gli esiti delle gare di
appalto ai Tribunali Amministrativi che sospendono
a tempo indeterminato (poiché non è certa la durata
dei processi) l’esecuzione dei lavori.
Scarso ricorso ai concorsi di progettazione, a cause
dei costi e dalla lunghezza dei procedimenti, che
conducono alla progettazione di opere dallo scarso
valore architettonico e con carenze progettuali
dovute, nella maggior parte dei casi, ad una
determinazione “a priori” dell’importo delle opere con
stime di massima non aderenti alla realtà.
Scarsa incisività dell’Osservatorio regionale ai
LL.PP. riguardo l’azione di controllo della qualità.
Incertezze dovute ad instabilità e conflittualità
politica
che
conduce
a
mutamenti
di
programmazione.
Marginalizzazione del territorio nelle politiche di
sviluppo comunitario.
Infiltrazione delle organizzazioni mafiose nel sistema
degli appalti.
Minori trasferimenti dallo Stato agli Enti locali.
Decadenza dei vincoli dei Piani regolatori comunali
che rendono difficoltose le procedure espropriative.
514
Analisi SWOT
IL SISTEMA RESIDENZIALE
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Presenza di una trama di centri storici localizzati in
zone costiere con elevata gerarchia e centralità,
dotati di forti componenti di identità culturale e con
ampia dotazione di servizi culturali e caratterizzati
da alta accessibilità dai centri del turismo
congressuale.
Presenza di caratteristiche morfologiche, sismiche e
meteorologiche sfavorevoli alla stabilità del suolo e
alla sicurezza degli insediamenti.
Riconoscibilità del sistema dei centri storici di origine
albanese, come armatura culturale territoriale con
potenzialità di sistema integrato per il turismo
culturale e la valorizzazione delle identità locali.
Scarsi investimenti nei centri storici.
Inizio del
residenze.
processo
di
decentramento
delle
Rendita fondiaria urbana elevata, può costituire un
canale di cofinanziamento privato dei progetti di
riqualificazione urbana.
Articolazione policentrica dei modelli insediativi della
popolazione.
Recupero del patrimonio edilizio abitativo esistente
nei centri storici (zona A).
Grande disponibilità di vani liberi.
Buon livello di conservazione dei centri storici minori
che, pur presentando un notevole degrado,
presentano scarsi livelli di alterazione dei tessuti.
Scarsa tutela, manutenzione, restauro dei beni
monumentali, naturali ed ambientali.
Carenza nella cura dei centri storici.
Carenza diffuse nelle costruzioni all’interno delle
città di sistemi di relazioni stabili, efficaci ed orientati
al mercato ed allo sviluppo.
Sovradimensionamento del sistema residenziale
nella pianificazione comunale ordinaria.
Mancanza di strumenti urbanistici attuativi in zona A.
Mancata applicazione degli interventi di recupero in
zona A (circolare ARTA n° 3/2000).
Accentuata pressione antropica sulle aree costiere.
Abusivismo edilizio diffuso, in particolare nelle aree
costiere, con creazione di agglomerati privi degli
elementari servizi urbani.
Proliferazione di abitazioni nelle aree agricole con
conseguente diffusione del fenomeno della città
diffusa (urban sprawl).
Mancato adeguamento
edilizio storico.
sismico
del
patrimonio
Sfrangiamento delle periferie con elevato grado di
degrado.
Abbandono dei centri minori dell'entroterra.
Mancata immissione sul mercato immobiliare degli
edifici del tessuto storico abbandonati.
515
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
MINACCE
Aumento della domanda da parte dei residenti e
miglioramento della sua qualità.
Evasione del controllo regionale sulla pianificazione
comunale.
Dimensionamento dei Piani regolatori comunali che
prevedano un recupero della capacità abitativa in
centro storico.
Eccesso di regime vincolistico che scoraggia
l'avviamento di iniziative di recupero da parte di
privati investitori.
Realizzazione di paesi albergo con il recupero dei
centri storici più piccoli a destinazione turistica.
Eccessiva burocratizzazione delle pratiche edilizie
con mancanza di tempi e costi certi per il rilascio
delle autorizzazioni.
Crescente fabbisogno abitativo causato
immigrazione dai paesi extracomunitari.
dalla
Dinamica dei prezzi, nei centri minori, contenuta e
crescente domanda da parte di investitori esteri.
Marginalizzazione del territorio nelle politiche di
sviluppo comunitario.
Scarsa capacità di programmazione e mancata
realizzazione di opere di urbanizzazione da parte
delle Amministrazioni comunali.
Minori trasferimenti dallo Stato agli Enti locali per la
realizzazione di interventi di edilizia convenzionata o
sovvenzionata.
516
Analisi SWOT
IL SISTEMA DELLE INFRASTRUTTURE E DELLA MOBILITA’
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
Potenzialità di dislocazione del traffico portuale sul
territorio.
Basso grado di integrazione fra le diverse modalità,
anche per la carenza di strutture logistiche
appropriate.
Importanza del comune capoluogo nel sistema dei
nodi di comunicazione.
Presenza di un corridoio costiero principale
caratterizzato da una elevata portanza determinata
da elevati valori di intermodalità (autostrada, strada
statale, ferrovia, porti), velocità, connettività e
capacità. L'importanza del corridoio è inoltre
assegnata dall’attestamento delle principali porte sul
sistema costiero (aeroporto e porti).
Intervento di velocizzazione della linea ferroviaria
Palermo Agrigento.
Avvenuto completamento dell’autostrada MessinaPalermo.
Peggioramento
stradale.
delle
infrastrutture
di
trasporto
Elevate condizioni di criticità sugli assi del corridoio
costiero ad elevata portanza e condizioni di criticità
in altri tratti della rete.
Rilevanti carenze infrastrutturali e di servizi di
supporto alle imprese e scarsa efficienza della
pubblica amministrazione.
Mancanza di coordinamento
infrastrutturali in ambito urbano.
degli
interventi
Adeguamento della SS 121 e SS 189 Palermo
Agrigento in fase di progettazione.
Scarsa accessibilità dell’area centrale della
Provincia in cui sono presenti numerosi centri storici
con bassa o medio-bassa centralità ma in possesso
di caratteri di specializzazione.
Tangenziale di Palermo - collegamento A19-A29 in
fase di progettazione.
Bassa concentrazione di strutture nel settore
tecnologico.
Previsione del completamento del raddoppio del
binario della dorsale ferroviaria tirrenica.
Scarso livello di efficienza e sicurezza delle reti di
trasporto.
Ampia disponibilità di risorse umane qualificate nel
settore dell’information technology.
Sistema dei trasporti nel suo insieme scarsamente
affidabile per cause strutturali (mancanza di
“ridondanza” nei sistemi, cioè mancanza di
alternative modali o di percorso).
Presenza di porte secondarie dell'accessibilità
esterna alle risorse provinciali, sulle aree costiere.
Porti passeggeri, porti turistici.
Condizione (ed in parte anche dotazione) di relativo
vantaggio nel sistema della portualità.
Buona capacità di connessione tra il sistema
produttivo agricolo e le filiere produttive industriali
(catena del freddo e merci deperibili).
Presenza corridoi secondari a medio-alta portanza
con destinazioni esterne alla Provincia (verso
Sciacca, Agrigento e Catania).
Capacità di concentrazione di servizi di accesso e
scambio nel dipolo portuale Palermo - Termini
Imerese.
Nodi di base della rete delle infrastrutture
aeroportuali numericamente adeguati, pur con
notevoli miglioramenti da apportare alle attrezzature
e all’accessibilità terrestre.
Presenza di porti attrezzati
combinato strada-mare.
per
il
trasporto
Mancanza di assi di collegamento intermedio nel
territorio interno in direzione est-ovest.
Limitata intermodalità della porta “Palermo –
Termini” e conseguente congestione dell’interfaccia
nodo-asse.
Scarsa connessione tra le reti di trasporto locali,
nazionali e internazionali.
Prevalenza del trasporto stradale anche su relazioni
per le quali sussistono le condizioni per la
competitività di altre modalità (ferrovia, mare).
Inesistenza di un sistema telematico regionale.
Insoddisfatta rispondenza dello scambio informativo
tra PA centrale e PA periferica sul territorio.
Disomogeneità nelle caratteristiche di base delle reti
primarie stradali e ferroviarie.
Limitata capacità complessiva di esportare delle
aziende per la carenza di infrastrutture.
Effetto tunnel derivante dalla bassa permeabilità di
517
Analisi SWOT
PUNTI DI FORZA
PUNTI DI DEBOLEZZA
corridoi veloci di attraversamento.
Presenza di aeroporti a rilevante traffico nazionale e
internazionale.
Mancanza di equilibrio dell’offerta trasportistica tra
aree di costa ed aree interne.
Realizzazione dell'interporto di Termini Imerese,
attualmente in fase di finanziamento.
Livelli di accesso ai nodi e alle reti primarie del
sistema dei trasporti in molte situazioni modesti a
causa della qualità delle reti di collegamento minori
e dei servizi offerti dal trasporto ferroviario.
Infrastruttura di collegamento del porto di Palermo
con la grande viabilità in fase di progettazione.
Aeroporto di Palermo in fase di ampliamento ed
adeguamento.
Progetto definitivo per la riqualificazione della
Stazione ferroviaria di Palermo Centrale e delle
infrastrutture complementari.
Realizzazione del nodo integrato di Palermo e
Stazione ferroviaria di particolare rilevanza per la
mobilità urbana ed il collegamento con l'aeroporto.
Porto di Palermo con non adeguate aree per la
movimentazione.
Condizioni di criticità da alto flusso sull’asse
Palermo, Monreale Partinico.
Modesta percezione dei vantaggi potenziali dell’uso
delle TLC nel sistema produttivo.
Scarsa efficienza per quantità e per velocità di
percorrenza del collegamento ferroviario PA-ME.
Interventi di completamento e potenziamento dei
porti di Palermo, Termini Imerese e Ustica.
Linea ferroviaria Palermo Trapani assolutamente
obsoleta ed inadeguata per capacità e velocità.
Rete viaria ramificata sul territorio, anche se da
completare e potenziare per migliorarne la
connettività.
Carenza di collegamento infrastrutturale tra le reti di
trasporto terrestri (corridoi) ed il sistema portuale
(porte) con conseguenti problemi di accessibilità.
Scarso livello di gerarchizzazione della viabilità
stradale, in particolare lungo le aree costiere, con
utilizzazione di arterie di interesse statale, regionale
e provinciale utilizzate per il traffico connettivo
locale.
Insufficente a sostenere l'elevato carico di trasporti
l'autostrada nel tratto tra Bagheria e Palermo di cui
occorre prevedere l'allargamento con la terza corsia.
Grande numero di accosti nel sistema portuale.
Porto di Palermo con elevata
attrezzature per Terminal Container.
dotazione
di
Costruzione terminale Ro-Ro e potenziamento della
dotazione infrastrutturale del porto commerciale.
Linea ferroviaria Palermo Agrigento ad un solo
binario.
La mancanza di un attraversamento stabile dello
Stretto di Messina impedisce l'utilizzo della rete
Eurostar per la non scomponibilità dei suoi convogli.
Palese stato di arretratezza del sistema ferroviario
con basse percentuali di linee elettrificate e/o a
doppio binario.
Le sagome dei carri merci ferroviari ne impediscono
il transito sulla rete siciliana.
I valori dell'estensione della rete stradale in
relazione alla superficie ed alla popolazione sono al
di sotto della media nazionale.
Indici elevati di pericolosità e grado di saturazione
lungo gli assi stradali di primo livello dello SNIT
(Sistema nazionale integrato dei trasporti).
Posizionamento dei maggiori terminali
all'interno dei centri urbani.
portuali
Insufficienza di piazzali merci, di silos e magazzini,
in particolare quelli della catena del freddo.
518
Analisi SWOT
OPPORTUNITA’
Notevole crescita del traffico aeroportuale.
Piano dei trasporti che preveda una maggiore
facilitazione nei collegamenti con le isole minori.
Ammodernamento dell’Autostrada Salerno-Reggio
Calabria (connessione al corridoio plurimodale
tirrenico).
Forte aumento atteso nei traffici commerciali
marittimi internazionali verso l’Italia e il Sud in
particolare; possibilità congiunta di rilancio
consistente anche del cabotaggio interno al Paese.
Ammodernamento della linea ferroviaria Napoli –
Reggio Calabria (connessione al corridoio
plurimodale tirrenico).
Ammodernamento della linea ferroviaria ionico
calabro – lucana (connessione al corridoio
plurimodale adriatico).
Ponte sullo stretto (continuo urbano siculo-calabro e
relative connessioni con i sistemi urbani NapoliSalerno e Bari-Taranto).
Terminali internazionali di transhipment di Gioia
Tauro e Malta.
La delocalizzazione produttiva globale verso i paesi
asiatici emergenti e l'approfondimento in atto dei
fondali del Canale di Suez consentirà il transito di
navi da 250 mila tonnellate apportando una ulteriore
crescita dei traffici nel Mediterraneo.
Piani e progetti di investimento per il completamento
del corridoio tirrenico.
Conquista di nuovi segmenti del mercato turistico
interno e internazionale, agevolandone la presenza
al Sud (rete dei porti turistici).
Rinnovata centralità del Mediterraneo nelle attività e
nelle relazioni fra l'Europa ed il resto del mondo.
Notevole incremento del trasporto delle merci nel
Mediterraneo con crescita rilevante dei traffici nei
porti relativi.
Ammodernamento della rete viaria ionica calabro
lucana (connessione al corridoio plurimodale
adriatico).
Crescita del trasporto combinato Ro-Ro (roll on - roll
off) più che raddoppiata tra il 1999 ed il 2003.
Ripresa del processo di liberalizzazione nel settore
dei trasporti.
MINACCE
Rischi di congestione per sottodimensionamento
delle reti di comunicazione.
Ritardato ammodernamento delle rete viaria e della
linea ferroviaria lungo la dorsale ionica Bari –
Reggio Calabria.
Ritardato ammodernamento dell’autostrada e della
linea ferroviaria lungo la dorsale tirrenica Napoli Reggio Calabria.
Peggioramento tendenziale dei già bassi livelli di
accessibilità per i segmenti di traffico turistico sia
interno sia internazionale.
Ritardi nel raddoppio ferroviario di Palermo.
Carenza di progettualità e di pianificazione delle
aree portuali.
Restrizione al potenziamento dell’area di sviluppo
industriale di Termini Imprese a causa della limitata
disponibilità di aree e alla presenza del parco
archeologico di Himera.
Mancanza di una gestione coordinata ed integrata
dei porti.
Accrescimento del carico ambientale conseguenti
alla realizzazione di infrastrutture , in particolare in
aree
ad
elevata
sensibilità
naturalisticopaesaggistica o di rischio ambientale.
Ritardi nell'attuazione
programma quadro).
dell'APQ
(Accordi
di
Scarsa capacità di progettazione e programmazione
degli interventi da parte delle Amministrazioni.
Eccessiva burocratizzazione delle pratiche con
mancanza di certezza di tempi e costi di
realizzazione.
Scarsa incisività dell’Osservatorio regionale ai
LL.PP. riguardo l’azione di controllo della qualità.
Instabilità e conflittualità politica che conduce a
mutamenti di programmazione.
Marginalizzazione del territorio nelle politiche di
sviluppo comunitario.
Infiltrazione delle organizzazioni mafiose nel sistema
degli appalti.
Minori trasferimenti dallo Stato agli Enti locali.
Decadenza dei vincoli dei Piani regolatori comunali
che rendono difficoltose le procedure espropriative.
519

Documenti analoghi

Analisi SWOT

Analisi SWOT comparti; agli assi prioritari in cui si articola un programma. L’analisi SWOT condotta per il comune di Acri è suddivisibile in sei fasi. In una prima fase è stata portata avanti una ricognizione ...

Dettagli

L`ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT

L`ANALISI DINAMICA O ANALISI SWOT critici di un intervento e del territorio in cui viene realizzato. La matrice è organizzata in quattro sezioni che raccolgono le caratteristiche identificate come punti di forza, debolezza, opportu...

Dettagli