documento di classe - I.T.C.S. Toscanelli

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documento di classe - I.T.C.S. Toscanelli
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
ISTITUTO TECNICO STATALE COMMERCIALE E PER GEOMETRI
“PAOLO TOSCANELLI”
Roma Lido - XXI Distretto
Via delle Rande 22 - 00122 Tel. 06 121127590 - fax 0656000338
www.itcstoscanelli.it, e-mail: [email protected], [email protected]
Sede succursale via Capo Sperone 52 - 00122 Roma tel. 06121127480- fax 06 67666347
DOCUMENTO DI CLASSE
Classe V, sez. E Turismo
Anno scolastico 2014/2015
Composizione del Consiglio di Classe
Preside Prof. ssa Maddalena Venditti
Doc. Coordinatore Pasqualina Morella
Doc. Maria Gabriella Di Somma
Doc. Carla Carloni
Doc. Donatella Caruso
Doc. Cinzia Tariciotti
Doc. Valeria Alessandrelli
Doc. Maria Andreozzi
Doc. Cristina Angelini
Doc. Loredana Cerri
Doc. Lucia Di Giacinto
Doc. Fabrizio Vavuso
Dirigente scolastico
Italiano e Storia
Discipline turistiche e aziendali
Lingua: Francese
Lingua: Spagnolo
Lingua: Inglese
Geografia del turismo
Diritto e Legislazione Turistica
Matematica
Educazione Fisica
Arte e Territorio
Religione
DESCRIZIONE DELL’ISTITUTO
ATTIVITÀ CONNOTANTI L’ISTITUTO
 FORMATIVE
Nell'A.S. 1997/98 l'Istituto partecipa al bando per i corsi di FORMAZIONE PROFESIONALE promossi dalla Regione LAZIO e ottiene il finanziamento per l'attivazione di tre corsi relativi alla figura di "PROMOTORE
ASSICURATIVO E FINANZIARIO" della durata di 800 ore complessive.
Nell'A.S. 2004/5 l'Istituto partecipa al bando per i corsi IFTS promossi dalla PROVINCIA DI ROMA e ottiene il finanziamento per l'attivazione di un corso formativo con stage e tirocinio "ESPERTO GESTIONE SISTEMA QUALITA' AZIENDALE ED AMBIENTALE" per complessive 800 ore.
Nell'A.S. 2004/’05: l'Istituto partecipa al bando per i corsi EDA promossi dalla Regione Lazio e ottiene il finanziamento per cinque corsi della durata di 90 ore ciascuno.
Nell'A.S. 2005: l'Istituto partecipa al bando per i corsi “Voucher” promossi dalla Regione Lazio e ottiene il finanziamento per un “corso di inglese elementary” della durata di 100 ore.
L'Istituto è partner formativo del consorzio di imprese "Mare di Roma" con cui è stata definita una convenzione per
percorsi formativi in azienda sotto forma stage e/o tirocinio.
L'Istituto è partner formativo per tirocinio della facoltà di Psicologia con cui è stata definita una specifica convenzione.
L'Istituto è sede di esame per la certificazione DELF (in lingua francese), TRINITY (inglese) e DELE (spagnolo).
L'Istituto è sede di esame Accreditato presso l'AICA e come Test Center, l'ITCG Toscanelli può organizzare Corsi di
preparazione agli esami per l'ECDL. I corsi sono rivolti sia agli studenti interni che ad utenti esterni.
 CULTURALI
L'Istituto è sede di un laboratorio teatrale che ha visto la Compagnia degli studenti del Toscanelli “ I
SALTABANCHI” partecipare e vincere il Festival Teatro Scolastico Giovanile.
Dal 2004 l'Istituto è sede di corsi di FORMAZIONE SUPERIORE post-diploma per laureati, diplomati e giovani in
cerca di primo impiego.
Dal 2008 l'Istituto è sede di corsi di APPRENDISTATO.
Corso SETTORE TURISTICO
Ex ITER, Indirizzo Tecnico per il Turismo. Durata: 5 anni
PROFILO IN USCITA
Il Diplomato nel Turismo ha competenze specifiche nel comparto delle imprese del settore turistico e competenze generali nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali.
Interviene nella valorizzazione integrata e sostenibile del patrimonio culturale, artistico, artigianale, enogastronomico,
paesaggistico ed ambientale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa turistica inserita nel contesto internazionale.
E’ in grado di:
- gestire servizi e/o prodotti turistici con particolare attenzione alla valorizzazione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico del territorio;
- collaborare a definire con i soggetti pubblici e privati l’immagine turistica del territorio e i piani di qualificazione
per lo sviluppo dell’offerta integrata;
- utilizzare i sistemi informativi, disponibili a livello nazionale e internazionale, per proporre servizi turistici anche
innovativi;
- promuovere il turismo integrato avvalendosi delle tecniche di comunicazione multimediale;
- intervenire nella gestione aziendale per gli aspetti organizzativi, amministrativi, contabili e commerciali.
A conclusione del percorso quinquennale, il Diplomato nell’indirizzo “Turismo” consegue i risultati di apprendimento
di seguito specificati in termini di competenze.
1. Riconoscere e interpretare:
- le tendenze dei mercati locali, nazionali, globali anche per coglierne le ripercussioni nel contesto turistico; - i macrofenomeni socio-economici globali in termini generali e specifici dell’impresa turistica; - i cambiamenti dei sistemi economici nella dimensione diacronica attraverso il confronto tra epoche e nella dimensione sincronica attraverso il confronto tra aree geografiche e culturali diverse.
2. Individuare e accedere alla normativa pubblicistica, civilistica, fiscale con particolare riferimento a quella del settore turistico.
3. Interpretare i sistemi aziendali nei loro modelli, processi di gestione e flussi informativi.
4. Riconoscere le peculiarità organizzative delle imprese turistiche e contribuire a cercare soluzioni funzionali alle diverse tipologie.
5. Gestire il sistema delle rilevazioni aziendali con l’ausilio di programmi di contabilità integrata specifici per le aziende del settore Turistico.
6. Analizzare l’immagine del territorio sia per riconoscere la specificità del suo patrimonio culturale sia per individuare strategie di sviluppo del turismo integrato e sostenibile.
7. Contribuire a realizzare piani di marketing con riferimento a specifiche tipologie di imprese o prodotti turistici.
8. Progettare, documentare e presentare servizi o prodotti turistici.
9. Individuare le caratteristiche del mercato del lavoro e collaborare alla gestione del personale dell’impresa turistica.
10. Utilizzare il sistema delle comunicazioni e delle relazioni delle imprese turistiche.
LA CLASSE V, SEZIONE “E Turismo”
Elenco alunni
n° studenti: 18
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
Erika Bono
Veronica Canale
Joan Nicole Caparino
Martina Capuozzo
Noemi D’aversa
Diletta Di Giandomenico
Ingrid Michela Dumitrescu
Fabiana Ferri
Giulia Giuffrida
n° maschi: 0
n° femmine: 18
10. Francesca Gloriani
11. Virginia Manara
12. Ilaria Marai
13. Deborah Marinangeli
14. Roberta Menotti
15. Virginia Toscani
16. Aurora Trecapelli
17. Silvia Ullah
18. Belinda Ilonova Venetova
Presentazione della classe
La classe è composta attualmente da 18 alunne, tutte provenienti dal territorio. Le alunne che compongono attualmente la classe sono insieme dalla prima, tranne una studentessa ripetente dello scorso anno. Il contesto socio-culturale di provenienza è abbastanza omogeneo; la maggior parte degli studenti
evidenzia un buon grado di socializzazione e corretti rapporti interpersonali, un comportamento sempre corretto e rispettoso ed un apprezzabile spirito di collaborazione.
La classe non sempre ha potuto contare sulla continuità didattica, come si evince dal numero dei docenti cambiati nel triennio.
La maggior parte della classe si è mostrata sempre disponibile al dialogo educativo, seguendo con attenzione in classe e impegnandosi con costanza e serietà nello studio; alcune studentesse si sono applicate con una certa discontinuità, hanno fatto evidenziare una frequenza non molto regolare e un interesse piuttosto settoriale, raggiungendo risultati comunque sufficienti. Un esiguo numero di studentesse, infine, a causa di lacune pregresse e difficoltà soggettive, di una frequenza e di un impegno discontinui, di un metodo di studio inadeguato, presentano una preparazione un po’ disorganica in qualche
disciplina.
Tutte le studentesse hanno partecipato sempre e con interesse alle attività previste quali:
a) Orientamento Universitario presso il “Salone dello studente” alla Fiera di Roma
b) Incontri in sede con INFORMA GIOVANI del Comune di Roma
c) Incontri con il C.O.L. (Centro Orientamento al Lavoro di Ostia)
d) Incontro con NISSOLINO CORSI per partecipazione concorsi Forze Armate.
e) Partecipazione alla manifestazione FARE TURISMO (Salone delle tre Fontane a Roma)
f) Incontri con Università: ROMA 3, LA SAPIENZA, TOR VERGATA
g) Incontro con la Facoltà di Scienze Infermieristiche di Ostia
h) Incontri con esperti esterni ( Sami Modiano)
i) Partecipazione al Progetto Cinema e teatro
j) Partecipazione VIAGGI NELLA MEMORIA ad Auschwitz- Birkenau (due studentesse)
k) Incontro Progetto “Guinea, prima e dopo l’emergenza Ebola”, con Don Alfredo Micalusi
l) Incontro Progetto “Il Medio Oriente fra Religioni e Geopolitica. ISIS”, con Il Padre Gesuita Luciano Larivera
m) Incontro Progetto EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ con il Dott. Felix Njeumi ( Fao)
n) Progetto Clil con la Prof. ssa Valeria Alessandrelli, Docente di Geografia del Turismo.
Situazione di partenza
Riferita all'anno scolastico in corso, sentito il parere degli insegnanti, la preparazione globale è apparsa
complessivamente sufficiente; alcuni allievi dimostravano di possedere strumenti per affrontare con
una certa autonomia e capacità di orientamento il lavoro scolastico; le capacità espressive risultavano
in generale abbastanza soddisfacenti; si registravano alcune lacune nella preparazione di base di alcune
materie, quali matematica, discipline turistiche aziendali, inglese scritto, diritto.
La programmazione dell'attività didattica ha tenuto conto di tale situazione, oltre al raggiungimento
degli obiettivi linguistico-professionali e al potenziamento di strumenti fondamentali all'acquisizione
di un metodo di lavoro autonomo.
Obiettivi educativi didattici trasversali
Livello educativo
- Educare alla conoscenza e al rispetto dei regolamenti interni;
- Educare alla partecipazione e collaborazione;
- Educare alla responsabilità e autocontrollo;
- Educare alla salute fisica, psichica, relazionale;
- Educare alla solidarietà.




x
x
x
x
 x
Risposta della classe
Rispetto agli obiettivi concordati dal Consiglio di Classe e che ogni insegnante ha organizzato
all'interno del proprio piano di intervento individuale, si può affermare che la classe complessivamente, ha risposto in modo positivo alle aspettative dei docenti: un piccolo gruppo ha
raggiunto un buon livello di preparazione in tutte le discipline; la maggior parte ha raggiunto
livelli di sufficienza; solo alcune evidenziano ancora una preparazione disorganica in qualche
disciplina.
In generale, si è riscontrato interesse, anche se un gruppo modesto ha evidenziato una frequenza piuttosto discontinua, poca puntualità negli impegni scolastici, limitata disponibilità al
confronto e all'assunzione di responsabilità, quasi del tutto superate, perché tutto il corpo docente si è attivato per sollecitare la partecipazione, l’interesse e l’impegno utilizzando strategie diverse e coinvolgendo la classe in attività extra-scolastiche.
La maggioranza delle allieve ha raggiunto, comunque, un adeguato grado di autonomia e di
maturità personale.
Nella trattazione degli argomenti si è proceduto in modo abbastanza regolare nonostante lo
studio alterno e poco diligente di alcune che hanno, a volte, rallentato l'attività didattica.
Per quanto concerne gli specifici contenuti operativi, eseguiti e trattati nell'ambito di ogni disciplina durante l'anno scolastico, si rimanda alle singole programmazioni.
Conoscenze minime programmate
Conoscenze disciplinari
(secondo il piano di lavoro Obiettivi minimi raggiunti da:
individuale)
Italiano
tutti 
quasi tutti x
Storia
tutti 
quasi tutti  x
Arte e Territorio
Discipline Turistiche e Aziendali
Diritto e Legislazione Turistica
Geografia del Turismo
Lingua Francese
Lingua Inglese
Lingua Spagnola
Matematica
Scienze Motorie
IRC
molti 
molti 
alcuni 
alcuni 
tutti 
tutti 
quasi tutti  x
quasi tutti  x
molti 
molti 
alcuni 
alcuni 
tutti 
quasi tutti  x
molti 
alcuni 
tutti  x
tutti  x
tutti  x
tutti  x
tutti 
quasi tutti 
quasi tutti 
quasi tutti 
quasi tutti 
molti 
molti 
molti 
molti 
molti 
molti 
molti 
alcuni 
alcuni 
alcuni 
alcuni 
alcuni 
alcuni 
alcuni 
tutti  x
tutti  x
quasi tutti  x
quasi tutti 
quasi tutti 
Competenze trasversali acquisite da
saper utilizzare linguaggi
tutti 
specifici/diversi
saper ordinare sequenze
tutti  x
logiche temporali e causali
saper esprimersi in modo
tutti  x
semplice ma adeguato al
contesto
saper collegare i vari eletutti 
menti di conoscenza tra le
varie materie che concorrono alla formazione professionale e applicarli coerentemente
Capacità trasversali acquisite x da
capacità critiche
tutti 
capacità di rielaborazione
tutti 
personale
capacità di lavorare in
tutti 
forma autonoma e in gruppo
quasi tutti x
molti 
alcuni 
quasi tutti
molti 
alcuni 
quasi tutti
molti 
alcuni 
quasi tutti x
molti 
alcuni 
quasi tutti  x
quasi tutti  x
molti 
molti 
alcuni 
alcuni 
quasi tutti  x
molti 
alcuni 
ATTIVITÀ
Nel corso dell’anno scolastico sono state effettuate le attività integrative di seguito elencate:
Orientamento Universitario presso il “Salone dello studente” alla Fiera di Roma
Orientamento INFORMAGIOVANI del Comune di Roma
Incontri con il C.O.L. ( Centro Orientamento al Lavoro di Ostia)
Partecipazione alla manifestazione FARE TURISMO( Salone delle tre Fontane a Roma)
Incontro con NISSOLINO CORSI
Incontri con esperti esterni ( Sami Modiano)
Partecipazione al Progetto Cinema e teatro
Partecipazione VIAGGI NELLA MEMORIA ad Auschwitz- Birkenau (due studentesse)
Incontro Progetto “Guinea, prima e dopo l’emergenza Ebola”, con Don Alfredo Micalusi
Incontro Progetto “Il Medio Oriente fra Religioni e Geopolitica. ISIS”, con Il Padre Luciano Larivera
Incontro Progetto EDUCAZIONE ALLA MONDIALITA’ con il Dott. Felix Njeumi ( Fao)
Incontri con Università: ROMA 3, LA SAPIENZA, TOR VERGATA
Incontro con la Facoltà di Scienze Infermieristiche di Ostia
Progetto Clil con La Prof. ssa Valeria Alessandrelli, Docente di Geografia del Turismo.
Criteri e strumenti di valutazione
L’osservazione costante del processo di apprendimento degli alunni, ha consentito di avere un
quadro chiaro del raggiungimento o meno delle competenze di base, anche in un’ottica trasversale, e si è indirizzata alla definizione quantitativa e qualitativa di che cosa ciascun allievo
ha acquisito in ordine:
- al percorso di studio attuato;
- al comportamento agito (frequenza, partecipazione, interesse);
- alle competenze personali maturate e testimoniate in precise situazioni di compito.
Le operazioni di verifica, frequenti e sistematiche, hanno avuto lo scopo di valutare e accertare le conoscenze acquisite dagli alunni, la continuità del grado di apprendimento e gli elementi di progresso dialettici e cognitivi. In questo modo gli alunni hanno potuto essere seguiti
nelle diverse fasi di studio ed elaborazione delle unità didattiche rilevando eventuali difficoltà
e ritardi nella preparazione. Le verifiche sono state effettuate mediante:
-osservazioni sistematiche;
-test a risposta chiusa e/o aperta, multipla;
-interrogazioni orali;
-prove scritte/elaborati eseguiti singolarmente o in gruppo;
-esercitazioni collettive e individualizzate;
-esercitazioni pratiche.
Le valutazioni sono state attribuite su scala decimale completa e formulate utilizzando gli elementi di valutazione di sotto riportata e che si rifà alla griglia che uniforma i giudizi ai voti
decimali (riportata di seguito).
Elementi di valutazione:
- conoscenze minime ma consapevoli;
- aderenza delle risposte ai quesiti formulati;
- riproduzione dei contenuti oggetto di studio in forma semplice, lineare;
- uso corretto del lessico.
Per quanto riguarda le certificazioni attestanti esperienze che danno luogo a “crediti formativi”, opportunamente documentate e ritenute coerenti con il corso di studi, il Consiglio di
Classe, oltre a valutarne la conformità giuridica, ha stabilito il criterio di valutarne l’opportuna
collocazione all’interno della banda di oscillazione raggiunta attraverso il credito scolastico.
SCALA DI VALUTAZIONE
1-2
Gravemente
insufficiente /
scarso
3-4
Insufficiente
5
Mediocre
6
Sufficiente
7
Discreto
8
Buono
9
10
Ottimo
Eccellente
Mancata acquisizione dei contenuti disciplinari minimi e sistematico e totale rifiuto di partecipare al dialogo educati
Lacunosa acquisizione dei contenuti disciplinari e scarsa partecipazione al dialogo educativo
Parziale acquisizione dei contenuti disciplinari e modesta e/o
discontinua partecipazione al
dialogo educativo
Acquisizione dei contenuti disciplinari minimi e accettabile
partecipazione al dialogo educativo
Acquisizione dei contenuti disciplinari mediamente approfondita e soddisfacente partecipazione al dialogo educativo
Approfondita acquisizione dei
contenuti disciplinari e soddisfacente partecipazione al dialogo educativo
Approfondita e accurata acquisizione dei contenuti disciplinari e viva e costante partecipazione al dialogo educativo
Approfondita e accurata acquisizione dei contenuti disciplinari e viva e costante partecipazione al dialogo educativo, supportata da un vivo interesse per
le discipline
Nessuna
Scarse e frammentarie
Uso limitato del linguaggio specifico e parziale capacità di orientamento nelle discipline
Accettabile uso del linguaggio
specifico e sufficiente capacità di
orientamento nelle discipline
Uso pertinente del linguaggio
specifico e soddisfacente capacità
di orientamento nelle discipline
Uso pertinente del linguaggio
specifico e soddisfacente capacità
di orientamento nelle discipline.
Capacità di elaborazione personale dei contenuti acquisiti
Uso pertinente del linguaggio
specifico e soddisfacente capacità
di orientamento nelle discipline.
Capacità di elaborazione personale dei contenuti acquisiti. Capacità di valutazione critica
Padronanza del linguaggio specifico e puntuale capacità di applicazione dei contenuti appresi.
Capacità di elaborazione personale dei contenuti acquisiti. Capacità di valutazione critica
SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME E AMBITI DISCIPLINARI COINVOLTI
Il carattere pluridisciplinare dell'esame intende accertare le capacità, le competenze e le conoscenze
del candidato. Per questo le attività didattiche sono state organizzate per consentire agli studenti di gestire l'esame nelle migliori condizioni di preparazione e nella massima chiarezza sulle modalità di
svolgimento.
L'individuazione delle aree pluridisciplinari mira a far sì che gli studenti acquisiscano capacità di organizzare e rielaborare conoscenze e competenze maturate nelle varie discipline interessate. Tali capacità sono indispensabili agli studenti sia per la risoluzione della terza prova sia per l’acquisizione di
una valida metodologia da applicare nel futuro ambito del lavoro professionale.
Pertanto, il Consiglio di Classe ha predisposto due differenti simulazioni sia della II prova sia della
“III prova” che tenessero conto delle metodologie didattiche adottate dai diversi docenti e dei contenuti disciplinari affrontati nel corso del presente a.s.
Le materie prese in considerazione per la III prova sono state quattro, con riferimento alla prima simulazione (Arte e Territorio, Diritto e Legislazione Turistica, Discipline turistiche ed aziendali, Spagnolo) e quattro con riferimento alla seconda simulazione (Arte e territorio, Discipline Turistiche ed Aziendali, Francese, Storia).
Esaminata la programmazione dei singoli docenti, nonché i contenuti e gli obiettivi fissati nelle riunioni interdisciplinari, viste le possibili affinità delle varie discipline e la loro complementarietà, il
Consiglio di Classe ha ritento più idoneo per quanto riguarda la terza prova scritta scegliere la Tipologia mista B + C (per ogni disciplina 6 risposte a scelta multipla, 2 risposte aperte).
Diario delle prove di simulazione svolte:
Simulazione I prova (Italiano)
Simulazione II prova (Lingua Inglese)
Simulazione III prova
giorni 25/03/15 e 18/05/15
giorni 27/03/15 e 8/05/15
giorni 28 /03/15 e 6/05/15
GRIGLIE DI VALUTAZIONE E TRACCE DELLE PROVE SIMULATE
Relativamente alle valutazioni inerenti le prove d'esame scritte e del colloquio, sulla base delle griglie
proposte dal Collegio Docenti, sono state apportate dal Consiglio di classe varianti alle stesse per identificare quelle più adattabili alle tipologie delle prove adottate.
Si allegano al presente documento:
Le tracce della simulazione della terza prova scritta nonché della prima e seconda prova scritta (all.
A);
Griglie di valutazione prima prova scritta (all. B);
Griglia di valutazione seconda prova scritta (all. C);
Griglia di valutazione della simulazione terza prova scritta (all. D);
Griglia di valutazione delle prove di esame (all. E).
Relazione finale dei docenti e programmi svolti
(all. F)
Il Consiglio di Classe della V “E iter”
Consiglio di classe
Preside Prof.ssa Maddalena Venditti
Doc. Coordinatore Pasqualina Morella
Doc. Maria Gabriella Di Somma
Doc. Carla Carloni
Doc. Donatella Caruso
Doc. Cinzia Tariciotti
Doc. Valeria Alessandrelli
Doc. Maria Andreozzi
Doc. Cristina Angelini
Doc. Loredana Cerri
Doc. Lucia Di Giacinto
Doc. Fabrizio Vavuso
Roma, 15 Maggio 2015
Firma
ALLEGATO A
Di seguito le tracce delle simulazioni della prima, seconda e terza prova scritta.
SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESME DI STATO 2014/2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A: Analisi del testo
IL TRENO HA FISCHIATO.( L. Pirandello)
Farneticava. Principio di febbre cerebrale, avevano detto i medici; e lo ripetevano tutti i compagni d'ufficio, che ritornavano a due, a tre, dall'ospizio, ov'erano stati a visitarlo.
Pareva provassero un gusto particolare a darne l'annunzio coi termini scientifici, appresi or ora dai medici, a qualche collega ritardatario che incontravano per via:
- Frenesia, frenesia.
- Encefalite.
- Infiammazione della membrana.
- Febbre cerebrale.
E volevan sembrare afflitti; ma erano in fondo cosí contenti, anche per quel dovere compiuto; nella pienezza della salute, usciti da quel triste ospizio al gajo azzurro della mattinata invernale.
- Morrà? Impazzirà?
- Mah!
- Morire, pare di no...
- Ma che dice? che dice?
- Sempre la stessa cosa. Farnetica...
- Povero Belluca!
E a nessuno passava per il capo che, date le specialissime condizioni in cui quell'infelice viveva da tant'anni, il suo caso poteva anche essere naturalissimo; e che tutto ciò che Belluca diceva e che pareva a tutti delirio, sintomo della frenesia, poteva anche essere la spiegazione piú semplice di quel suo naturalissimo caso.
Veramente, il fatto che Belluca, la sera avanti, s'era fieramente ribellato al suo capo-ufficio, e che poi,
all'aspra riprensione di questo, per poco non gli s'era scagliato addosso, dava un serio argomento alla
supposizione che si trattasse d'una vera e propria alienazione mentale.
Perché uomo piú mansueto e sottomesso, piú metodico e paziente di Belluca non si sarebbe potuto immaginare.
Circoscritto... sí, chi l'aveva definito cosí? Uno dei suoi compagni d'ufficio. Circoscritto, povero Belluca,
entro i limiti angustissimi della sua arida mansione di computista, senz'altra memoria che non fosse di
partite aperte, di partite semplici o doppie o di storno, e di defalchi e prelevamenti e impostazioni; note,
librimastri, partitarii, stracciafogli e via dicendo. Casellario ambulante: o piuttosto, vecchio somaro, che
tirava zitto zitto, sempre d'un passo, sempre per la stessa strada la carretta, con tanto di paraocchi.
Orbene, cento volte questo vecchio somaro era stato frustato, fustigato senza pietà, cosí per ridere, per il
gusto di vedere se si riusciva a farlo imbizzire un po', a fargli almeno almeno drizzare un po' le orecchie
abbattute, se non a dar segno che volesse levare un piede per sparar qualche calcio. Niente! S'era prese le
frustate ingiuste e le crudeli punture in santa pace, sempre, senza neppur fiatare, come se gli toccassero, o
meglio, come se non le sentisse piú, avvezzo com'era da anni e anni alle continue solenni bastonature della
sorte.
Inconcepibile, dunque, veramente, quella ribellione in lui, se non come effetto d'una improvvisa alienazione mentale.
Tanto piú che, la sera avanti, proprio gli toccava la riprensione; proprio aveva il diritto di fargliela, il capo-ufficio. Già s'era presentato, la mattina, con un'aria insolita, nuova; e – cosa veramente enorme, paragonabile, che so? al crollo d'una montagna - era venuto con piú di mezz'ora di ritardo e pareva che il viso,
tutt'a un tratto, gli si fosse allargato. Pareva che i paraocchi gli fossero tutt'a un tratto caduti, e gli si fosse
scoperto, spalancato d'improvviso all'intorno lo spettacolo della vita.
Pareva che gli orecchi tutt'a un tratto gli si fossero sturati e percepissero per la prima volta voci, suoni
non avvertiti mai.
Cosí ilare, d'una ilarità vaga e piena di stordimento, s'era presentato all'ufficio. E, tutto il giorno, non aveva combinato niente.
La sera, il capo-ufficio, entrando nella stanza di lui, esaminati i registri, le carte:
- E come mai? Che hai combinato tutt'oggi?
Belluca lo aveva guardato sorridente, quasi con un'aria d'impudenza, aprendo le mani.
- Che significa? - aveva allora esclamato il capo-ufficio, accostandoglisi e prendendolo per una spalla e
scrollandolo. - Ohé, Belluca!
- Niente, - aveva risposto Belluca, sempre con quel sorriso tra d'impudenza e d'imbecillità su le labbra. - Il
treno, signor Cavaliere.
- Il treno? Che treno?
- Ha fischiato.
- Ma che diavolo dici?
- Stanotte, signor Cavaliere. Ha fischiato. L'ho sentito fischiare...
- Il treno?
- Sissignore. E se sapesse dove sono arrivato! In Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo... Si fa
in un attimo, signor Cavaliere!
Gli altri impiegati, alle grida del capo-ufficio imbestialito, erano entrati nella stanza e, sentendo parlare
cosí Belluca, giú risate da pazzi.
Allora il capo-ufficio - che quella sera doveva essere di malumore - urtato da quelle risate, era montato su
tutte le furie e aveva malmenato la mansueta vittima di tanti suoi scherzi crudeli.
Se non che, questa volta, la vittima, con stupore e quasi con terrore di tutti, s'era ribellata, aveva inveito,
gridando sempre quella stramberia del treno che aveva fischiato, e che, perdio, ora non piú, ora ch'egli
aveva sentito fischiare il treno, non poteva piú, non voleva piú esser trattato a quel modo.
Lo avevano a viva forza preso, imbracato e trascinato all'ospizio dei matti.
Seguitava ancora, qua, a parlare di quel treno. Ne imitava il fischio. Oh, un fischio assai lamentoso, come
lontano, nella notte; accorato. E, subito dopo, soggiungeva:
- Si parte, si parte... Signori, per dove? per dove?
E guardava tutti con occhi che non erano piú i suoi. Quegli occhi, di solito cupi, senza lustro, aggrottati,
ora gli ridevano lucidissimi, come quelli d'un bambino o d'un uomo felice; e frasi senza
costrutto gli uscivano dalle labbra. Cose inaudite, espressioni poetiche, immaginose, bislacche, che
tanto piú stupivano, in quanto non si poteva in alcun modo spiegare come, per qual prodigio, fiorissero in
bocca a lui, cioè a uno che finora non s'era mai occupato d'altro che di cifre e registri e
cataloghi, rimanendo come cieco e sordo alla vita: macchinetta di computisteria. Ora parlava di azzurre
fronti di montagne nevose, levate al cielo; parlava di viscidi cetacei che, voluminosi, sul fondo dei mari,
con la coda facevan la virgola. Cose, ripeto, inaudite.
Chi venne a riferirmele insieme con la notizia dell'improvvisa alienazione mentale rimase però sconcertato, non notando in me, non che meraviglia, ma neppur una lieve sorpresa.
Difatti io accolsi in silenzio la notizia.
E il mio silenzio era pieno di dolore. Tentennai il capo, con gli angoli della bocca contratti in giú, amaramente, e dissi:
- Belluca, signori, non è impazzito. State sicuri che non è impazzito. Qualche cosa dev'essergli accaduta;
ma naturalissima. Nessuno se la può spiegare, perché nessuno sa bene come quest'uomo ha vissuto finora.
Io che lo so, son sicuro che mi spiegherò tutto naturalissimamente, appena l'avrò veduto e avrò parlato
con lui.
Cammin facendo verso l'ospizio ove il poverino era stato ricoverato, seguitai a riflettere per conto mio:
«A un uomo che viva come Belluca finora ha vissuto, cioè una vita "impossibile", la cosa piú ovvia, l'incidente piú comune, un qualunque lievissimo inciampo impreveduto, che so io, d'un ciottolo per via, possono produrre effetti straordinarii, di cui nessuno si può dar la spiegazione, se non pensa appunto che la vita
di quell'uomo è "impossibile". Bisogna condurre la spiegazione là, riattaccandola a quelle condizioni di
vita impossibili, ed essa apparirà allora semplice e chiara. Chi
veda soltanto una coda, facendo astrazione dal mostro a cui essa appartiene, potrà stimarla per se stessa
mostruosa. Bisognerà riattaccarla al mostro; e allora non sembrerà piú tale; ma quale dev'essere, appartenendo a quel mostro.
«Una coda naturalissima.»
Non avevo veduto mai un uomo vivere come Belluca.
Ero suo vicino di casa, e non io soltanto, ma tutti gli altri inquilini della casa si domandavano con me come
mai quell'uomo potesse resistere in quelle condizioni di vita.
Aveva con sé tre cieche, la moglie, la suocera e la sorella della suocera: queste due, vecchissime, per cataratta; l'altra, la moglie, senza cataratta, cieca fissa; palpebre murate.
Tutt'e tre volevano esser servite. Strillavano dalla mattina alla sera perché nessuno le serviva.
Le due figliuole vedove, raccolte in casa dopo la morte dei mariti, l'una con quattro, l'altra con tre figliuoli, non avevano mai né tempo né voglia da badare ad esse; se mai, porgevano qualche ajuto alla madre soltanto.
Con lo scarso provento del suo impieguccio di computista poteva Belluca dar da mangiare a tutte quelle
bocche? Si procurava altro lavoro per la sera, in casa: carte da ricopiare. E ricopiava tra gli strilli indiavolati di quelle cinque donne e di quei sette ragazzi finché essi, tutt'e dodici, non trovavan posto nei tre soli
letti della casa.
Letti ampii, matrimoniali; ma tre.
Zuffe furibonde, inseguimenti, mobili rovesciati, stoviglie rotte, pianti, urli, tonfi, perché qualcuno dei ragazzi, al bujo, scappava e andava a cacciarsi fra le tre vecchie cieche, che dormivano in un letto a parte, e
che ogni sera litigavano anch'esse tra loro, perché nessuna delle tre voleva stare in mezzo e si ribellava
quando veniva la sua volta.
Alla fine, si faceva silenzio, e Belluca seguitava a ricopiare fino a tarda notte, finché la penna non gli cadeva di mano e gli occhi non gli si chiudevano da sé.
Andava allora a buttarsi, spesso vestito, su un divanaccio sgangherato, e subito sprofondava in un sonno
di piombo, da cui ogni mattina si levava a stento, piú intontito che mai.
Ebbene, signori: a Belluca, in queste condizioni, era accaduto un fatto naturalissimo.
Quando andai a trovarlo all'ospizio, me lo raccontò lui stesso, per filo e per segno. Era, sí, ancora esaltato
un po', ma naturalissimamente, per ciò che gli era accaduto. Rideva dei medici e degli infermieri e di tutti
i suoi colleghi, che lo credevano impazzito.
- Magari! - diceva. - Magari!
Signori, Belluca, s'era dimenticato da tanti e tanti anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva.
Assorto nel continuo tormento di quella sua sciagurata esistenza, assorto tutto il giorno nei conti del suo
ufficio, senza mai un momento di respiro, come una bestia bendata, aggiogata alla stanga d'una nòria o
d'un molino, sissignori, s'era dimenticato da anni e anni - ma proprio dimenticato - che il mondo esisteva.
Due sere avanti, buttandosi a dormire stremato su quel divanaccio, forse per l'eccessiva stanchezza, insolitamente, non gli era riuscito d'addormentarsi subito. E, d'improvviso, nel silenzio profondo della notte,
aveva sentito, da lontano, fischiare un treno.
Gli era parso che gli orecchi, dopo tant'anni, chi sa come, d'improvviso gli si fossero sturati.
Il fischio di quel treno gli aveva squarciato e portato via d'un tratto la miseria di tutte quelle sue orribili
angustie, e quasi da un sepolcro scoperchiato s'era ritrovato a spaziare anelante nel vuoto arioso del mondo che gli si spalancava enorme tutt'intorno.
S'era tenuto istintivamente alle coperte che ogni sera si buttava addosso, ed era corso col pensiero dietro a
quel treno che s'allontanava nella notte.
C'era, ah! c'era, fuori di quella casa orrenda, fuori di tutti i suoi tormenti, c'era il mondo, tanto, tanto
mondo lontano, a cui quel treno s'avviava... Firenze, Bologna, Torino, Venezia... tante città, in cui egli da
giovine era stato e che ancora, certo, in quella notte sfavillavano di luci sulla terra. Sí, sapeva la vita che vi
si viveva! La vita che un tempo vi aveva vissuto anche lui! E seguitava, quella vita; aveva sempre seguitato, mentr'egli qua, come una bestia bendata, girava la stanga del molino.
Non ci aveva pensato piú! Il mondo s'era chiuso per lui, nel tormento della sua casa, nell'arida, ispida angustia della sua computisteria... Ma ora, ecco, gli rientrava, come per travaso violento, nello spirito. L'attimo, che scoccava per lui, qua, in questa sua prigione, scorreva come un brivido elettrico per tutto il
mondo, e lui con l'immaginazione d'improvviso risvegliata poteva, ecco, poteva seguirlo per città note e
ignote, lande, montagne, foreste, mari... Questo stesso brivido, questo stesso palpito del tempo. C'erano,
mentr'egli qua viveva questa vita «impossibile», tanti e tanti milioni d'uomini sparsi su tutta la terra, che
vivevano diversamente. Ora, nel medesimo attimo ch'egli qua soffriva, c'erano le montagne solitarie nevose che levavano al cielo notturno le azzurre fronti... Sí, sí, le vedeva, le vedeva, le vedeva cosí... c'erano gli
oceani... le foreste...
E, dunque, lui - ora che il mondo gli era rientrato nello spirito - poteva in qualche modo consolarsi! Sí, levandosi ogni tanto dal suo tormento, per prendere con l'immaginazione una boccata d'aria nel mondo.
Gli bastava!
Naturalmente, il primo giorno, aveva ecceduto. S'era ubriacato. Tutto il mondo, dentro d'un tratto: un
cataclisma. A poco a poco, si sarebbe ricomposto. Era ancora ebro della troppa troppa aria, lo sentiva.
Sarebbe andato, appena ricomposto del tutto, a chiedere scusa al capo-ufficio, e avrebbe ripreso come
prima la sua computisteria. Soltanto il capo-ufficio ormai non doveva pretender troppo da lui come per il
passato: doveva concedergli che di tanto in tanto, tra una partita e l'altra da registrare, egli facesse una
capatina, sí, in Siberia... oppure oppure... nelle foreste del Congo:
- Si fa in un attimo, signor Cavaliere mio. Ora che il treno ha fischiato...
COMPRENSIONE
1. Riassumi il testo( max 20 righe)
2. La struttura narrativa è alquanto complessa: la novella inizia quando Belluca è già ricoverato in
ospedale e i colleghi tornano dall’avergli fatto visita. Poi c’è un flashback che ci informa di quanto
era successo il giorno prima e, finalmente, dalla voce narrante, quella di un vicino di casa del protagonista, veniamo a sapere di come si è svolta tutta la vicenda.
Ricostruisci l’ordine logico e cronologico degli avvenimenti narrati nella novella, spiegando le ragioni per cui Pirandello decide di iniziare il racconto “ in medias res”.
ANALISI
1. L’impiegato “circoscritto” entro i limiti del suo lavoro di contabile improvvisamente si trasforma:
sottolinea nel testo i segni fisici di questa trasformazione.
2. “ … ora non piú, ora ch'egli aveva sentito fischiare il treno, non poteva piú, non voleva piú esser
trattato a quel modo”. Perché il fischio del treno rappresenta per Belluca un segnale di liberazione?
3. Belluca vive in un ambiente familiare opprimente e squallido. Rintraccia nel testo i passi in cui
vengono descritti i componenti della sua famiglia. Che immagine ne emerge?
4. Come è caratterizzata la voce narrante? Qual è il suo atteggiamento nei confronti di Belluca?
Perché non si comporta come tutti gli altri personaggi secondari del racconto?
5. In base a quali elementi è possibile affermare che il protagonista della novella è un tipico personaggio pirandelliano?
APPROFONDIMENTI
Spiega con un breve testo scritto in che modo nella novella emerge la poetica pirandelliana dell’umorismo.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in tutto o
in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle
tue conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: l'amicizia, tema di riflessione e motivo di ispirazione poetica nella letteratura e nell'arte
DOCUMENTI
Tutti sanno che la vita non è vita senza amicizia, se,
Guido, i. vorrei che tu e Lapo ed io fossimo presi per i
almeno in parte, si vuole vivere da uomini liberi. [.]
incantamento
e messi in un vasel, che ad ogni vento
Allora è vero quanto ripeteva, se non erro, Architta di
Taranto [.] Se un uomo salisse in cielo e contemplasse per mare andasse al voler nostro e mio; sì che fortuna
la natura dell'universo e la bellezza degli astri, la me- od altro tempo rio non ci potesse dare impedimento,
raviglia di tale visione non gli darebbe la gioia più in- anzi, vivendo sempre in un talento, di stare insieme
tensa, come dovrebbe, ma quasi un dispiacere, perché crescesse il disio. E monna Vanna e monna Lagia poi
non avrebbe nessuno a cui comunicarla. Così la natura con quella ch’è sul numer de le trenta con noi ponesse
non ama affatto l'isolamento e cerca sempre di ap- il buono incantatore: e quivi ragionar sempre d'amore,
poggiarsi, per così dire, a un sostegno, che è tanto più e ciascuna di lor fosse contenta, sì come io credo che
dolce quanto più è caro l'amico. CICERONE, De amici- saremmo noi.
DANTE ALIGHIERI, Le Rime
tia
.Renzo ! disse quello, esclamando insieme e interrogando. Proprio, disse Renzo; e si corsero incontro. Sei
proprio tu! disse l'amico, quando furon vicini: oh che gusto ho di vederti! Chi l'avrebbe pensato? [.] E,
dopo un’assenza di forse due anni, si trovarono a un tratto molto più amici di quello che avesser mai saputo d'essere nel tempo che si vedevano quasi ogni giorno; perché all'uno e all'altro […] eran toccate di quelle cose che fanno conoscere che balsamo sia all'animo la benevolenza; tanto quella che si sente, quanto
quella che si trova negli altri. [.] Raccontò anche lui all'amico le sue vicende, e n’ebbe in contraccambio
cento storie, del passaggio dell'esercito, della peste, d'untori, di prodigi. Son cose brutte, disse l'amico, accompagnando Renzo in una camera che il contagio aveva resa disabitata; cose che non si sarebbe mai creduto di vedere; cose da levarvi l'allegria per tutta la vita; ma però, a parlarne tra amici, è un sollievo.
A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. XXXIII, 1827
Per un raffinamento di malignità sembrava aver preso a proteggere un povero ragazzetto, venuto a lavorare da poco tempo nella cava, il quale per una caduta da un ponte s'era lussato il femore, e non poteva
far più il manovale. [.] Intanto Ranocchio non guariva, e seguitava a sputar sangue, e ad aver la febbre
tutti i giorni. Allora Malpelo prese dei soldi della paga della settimana, per comperargli del vino e della
minestra calda, e gli diede i suoi calzoni quasi nuovi, che lo coprivano meglio. Ma Ranocchio tossiva sempre, e alcune volte sembrava soffocasse; la sera poi non c’era modo di vincere il ribrezzo della febbre, né
con sacchi, né coprendolo di paglia, né mettendolo dinanzi alla fiammata. Malpelo se ne stava zitto ed immobile, chino su di lui, colle mani sui ginocchi, fissandolo con quei suoi occhiacci spalancati, quasi volesse
fargli il ritratto.
G. VERGA, Rosso Malpelo. Vita dei campi, 1880
Cerco degli amici. Che cosa vuol dire addomesticare? E. una cosa da molto dimenticata. Vuol dire creare
dei legami. Creare dei legami? Certo, disse la volpe. Tu, fino ad ora, per me, non sei che un ragazzino uguale a centomila ragazzini. E non ho bisogno di te. Io non sono per te che una volpe uguale a centomila
volpi. Ma se tu mi addomestichi, la mia vita sarà come illuminata. Conoscerò un rumore di passi che sarà
diverso da tutti gli altri. Gli altri passi mi fanno nascondere sotto terra. Il tuo, mi farà uscire dalla tana,
come una musica. E poi, guarda! Vedi, laggiù in fondo, dei campi di grano? Io non mangio il pane e il
grano, per me è inutile. I campi di grano non mi ricordano nulla. E questo è triste! Ma tu hai dei capelli
color dell'oro. Allora sarà meraviglioso quando mi avrai addomesticato. Il grano, che è dorato, mi farà
pensare a te. E amerò il rumore del vento nel grano.
A. de SAINT EXUPERY, Il piccolo principe, 1943
A me piace parlare con Nuto; adesso siamo uomini e ci conosciamo; ma prima, ai tempi della Mora, del
lavoro in cascina, lui che ha tre anni più di me sapeva già fischiare e suonare la chitarra, era cercato e ascoltato, ragionava coi grandi, con noi ragazzi, strizzava l'occhio alle donne. Già allora gli andavo dietro e
alle volte scappavo dai beni per correre con lui nella riva o dentro il Belbo, a caccia di nidi. Lui mi diceva
come fare per essere rispettato alla Mora; poi la sera veniva in cortile a vegliare con noi della cascina.
C. PAVESE, La luna e i falò, 1950
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi
dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato. Fino al giorno del suo arrivo io non avevo avuto amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all'idea romantica che avevo dell'amicizia,
nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di
abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita. [.] Ho esitato un po’ prima di scrivere che avrei
dato volentieri la vita per un amico, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l'avrei fatto quasi con
gioia.
F.UHLMAN, l'amico ritrovato, 1971
Mio vecchio amico di giorni e pensieri da quanto tempo che ci conosciamo, venticinque anni son tanti e
diciamo un po’ retorici che sembra ieri.
Invece io so che è diverso e tu sai quello che il tempo ci ha preso e ci ha dato: io appena giovane sono invecchiato tu forse giovane non sei stato mai.
Ma d'illusioni non ne abbiamo avute o forse si, ma nemmeno ricordo, tutte parole che si son perdute con
la realtà incontrata ogni giorno.
Quei giorni spesi a parlare di niente sdraiati al sole inseguendo la vita, come l'avessimo sempre capita,
come qualcosa capito per sempre (F. GUCCINI, Canzone per Piero, da “Stanze di vita quotidiana”, 1974 )
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: La ricerca della felicità.
DOCUMENTI
«Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di
razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la
libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.» Articolo 3 della
Costituzione della Repubblica Italiana
«Noi riteniamo che sono per sé stesse evidenti queste verità: che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi
sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e il perseguimento della Felicità.»
Dichiarazione di indipendenza dei Tredici Stati Uniti d’America, 4 luglio 1776
«La nostra vita è un’opera d’arte – che lo sappiamo o no, che ci piaccia o no. Per viverla come esige l’arte
della vita dobbiamo – come ogni artista, quale che sia la sua arte – porci delle sfide difficili (almeno nel
momento in cui ce le poniamo) da contrastare a distanza ravvicinata; dobbiamo scegliere obiettivi che siano (almeno nel momento in cui li scegliamo) ben oltre la nostra portata, e standard di eccellenza irritanti
per il loro modo ostinato di stare (almeno per quanto si è visto fino allora) ben al di là di ciò che abbiamo
saputo fare o che avremmo la capacità di fare. Dobbiamo tentare l’impossibile. E possiamo solo sperare –
senza poterci basare su previsioni affidabili e tanto meno certe – di riuscire prima o poi, con uno sforzo
lungo e lancinante, a eguagliare quegli standard e a raggiungere quegli obiettivi, dimostrandoci così
all’altezza della sfida.
L’incertezza è l’habitat naturale della vita umana, sebbene la speranza di sfuggire ad essa sia il motore
delle attività umane. Sfuggire all’incertezza è un ingrediente fondamentale, o almeno il tacito presupposto,
di qualsiasi immagine composita della felicità. È per questo che una felicità «autentica, adeguata e totale»
sembra rimanere costantemente a una certa distanza da noi: come un orizzonte che, come tutti gli orizzonti, si allontana ogni volta che cerchiamo di avvicinarci a esso.»
Zygmunt BAUMAN, L’arte della vita, trad. it., Bari 2009 (ed. originale 2008)
«Nonostante le molte oscillazioni, la soddisfazione media riportata dagli europei era, nel 1992, praticamente allo stesso livello di 20 anni prima, a fronte di un considerevole aumento del reddito pro capite nello
stesso periodo.
Risultati molto simili si ottengono anche per gli Stati Uniti. Questi dati sollevano naturalmente molti dubbi sulla loro qualità e tuttavia, senza entrare nel dettaglio, numerosi studi provenienti da altre discipline
come la psicologia e la neurologia ne supportano l’attendibilità. Citiamo solo la critica che a noi pare più
comune e che si potrebbe formulare come segue: in realtà ognuno si dichiara soddisfatto in relazione a ciò
che può realisticamente ottenere, di conseguenza oggi siamo effettivamente più felici di 20 anni fa ma non
ci riteniamo tali perché le nostre aspettative sono cambiate, migliorate, e desideriamo sempre di più. Esistono diverse risposte a questa critica. In primo luogo, se così fosse, almeno persone nate negli stessi anni
dovrebbero mostrare una crescita nel tempo della felicità riportata soggettivamente. I dati mostrano invece che, anche suddividendo il campione per coorti di nascita, la felicità riportata non cresce significativamente nel tempo. Inoltre, misure meno soggettive del benessere, come la percentuale di persone affette da
depressione o il numero di suicidi, seguono andamenti molto simili alle risposte soggettive sulla felicità e
sulla soddisfazione. Ma allora cosa ci rende felici?» Mauro MAGGIONI e Michele PELLIZZARI, Alti e
bassi dell’economia della felicità, «La Stampa», 12 maggio 2003
«Il tradimento dell’individualismo sta tutto qui: nel far creder che per essere felici basti aumentare le utilità.
Mentre sappiamo che si può essere dei perfetti massimizzatori di utilità anche in solitudine, per essere felici occorre essere almeno in due. La riduzione della categoria della felicità a quella della utilità è all’origine
della credenza secondo cui l’avaro sarebbe, dopotutto, un soggetto razionale. Eppure un gran numero di
interazioni sociali acquistano significato unicamente grazie all’assenza di strumentalità. Il senso di
un’azione cortese o generosa verso un amico, un figlio, un collega sta proprio nel suo essere gratuita. Se
venissimo a sapere che quell’azione scaturisce da una logica di tipo utilitaristico e manipolatorio, essa acquisterebbe un senso totalmente diverso, con il che verrebbero a mutare i modi di risposta da parte dei
destinatari dell’azione. Il Chicago man – come Daniel McFadden ha recentemente chiamato la versione
più aggiornata dell’homo oeconomicus – è un isolato, un solitario e dunque un infelice, tanto più egli si
preoccupa degli altri, dal momento che questa sollecitudine altro non è che un’idiosincrasia delle sue preferenze. [...] Adesso finalmente comprendiamo perché l’avaro non riesce ad essere felice: perché è tirchio
prima di tutto con se stesso; perché nega a se stesso quel valore di legame che la messa in pratica del principio di reciprocità potrebbe assicuragli.»
Stefano ZAMAGNI, Avarizia. La passione dell’avere, Bologna 200912 maggio 2003
3. AMBITO STORICO-POLITICO
ARGOMENTO: Giovanni Giolitti: metodi di governo e programmi politici
DOCUMENTI
"La via della reazione sarebbe fatale alle nostre istituzioni, appunto perché le porrebbe al servizio degli
interessi di una esigua minoranza e spingerebbe contro di esse le forze più vive e irresistibili della società
moderna, cioè l’interesse delle classi più numerose e il sentimento degli uomini più colti.
Esclusa la convenienza, anzi la possibilità, di un programma reazionario, resta come unica via, per scongiurare i pericoli della situazione attuale, il programma liberale che si propone di togliere, per quanto è
possibile, le cause del malcontento con un profondo e radicale mutamento di indirizzo tanto nei metodi di
governo, quanto nella legislazione.
I metodi di governo hanno capitale importanza perché a poco giovano le ottime leggi se sono male applicate.
[…] Nel campo politico poi vi è un punto essenziale e di vera attualità nel quale i metodi di governo hanno
urgente bisogno di essere mutati. Da noi si confonde la forza del governo con la violenza, e si considera governo forte quello che al primo stormire di fronda proclama lo stato d’assedio, sospende la giustizia ordinaria, istituisce tribunali militari e calpesta tutte le franchigie costituzionali. Questa invece non è la forza,
ma è debolezza della peggiore specie, debolezza giunta a tal punto da far perdere la visione esatta delle cose."
G. GIOLITTI, Discorso agli elettori del collegio di Dronero, Busca, 20 ottobre 1899.
"[La] importante e svariata opera legislativa, amministrativa e associativa [di Giolitti] era resa possibile
dalla fioritura economica che si osservava dappertutto nel paese e che, quantunque rispondesse a un periodo di generale prosperità dell’economia mondiale e fosse aiutata dall’afflusso degli esuberanti capitali
stranieri in Italia, aveva, dentro questo quadro, un particolare rilievo perché, come i tecnici notavano,
nessun altro paese di Europa compiva, in quel tempo, progressi tanto rapidi ed estesi quanto l’Italia."
B. CROCE, Storia d’Italia dal 1871 al 1915, Laterza, Bari, 1939.
"La tattica dell’onorevole Giolitti è stata sempre quella di far l politica conservatrice per mezzo dei condottieri dei partiti democratici: sia lusingandoli e addomesticandoli per via di attenzioni individuali (siamo arrivati già alle nomine senatoriali) sia quando si tratti di uomini personalmente disinteressati, come
Turati e Bissolati, conquistandoli con riforme le quali non intacchino seriamente gli interessi economici e
politici dei gruppi dominanti nel governo.
[…] Giolitti migliorò o peggiorò i costumi elettorali in Italia? La risposta non è dubbia per chi voglia giudicare senza le traveggole dell’amicizia. Li trovò e li lasciò nell’Italia settentrionale quali si andavano via
via migliorando. Li trovò cattivi e li lasciò peggiori nell’Italia meridionale."
G. SALVEMINI, Il ministro della malavita e altri scritti sull’Italia giolittiana, Feltrinelli, Milano,
1962.
"Giolitti affermò che le questioni sociali erano ora più importanti di quelle politiche e che sarebbero state
esse in avvenire a differenziare i vari gruppi politici gli uni dagli altri. […] Egli avanzò pure la teoria del
tutto nuova che i sindacati dovevano essere benvenuti come una valvola di sicurezza contro le agitazioni
sociali in quanto le forze organizzate erano meno pericolose di quelle disorganizzate." D. MACK SMITH,
Storia d’Italia da 1861 al 1958, Laterza, Bari, 1969.
"La politica giolittiana, soprattutto dal 1900 in poi, appare tutta costruita sulla richiesta della collaborazione governativa con il partito della classe operaia e con i suoi uomini più rappresentativi. […] Assurdo
pretendere che Giovanni Giolitti, uomo politico uscito dalla vecchia classe dirigente borghese e conservatrice, fosse l’araldo del rinnovamento della società italiana; non si può però negare che tra gli uomini politici della sua epoca egli appaia oggi quello che più degli altri aveva compreso qual era la direzione in cui la
società italiana avrebbe dovuto muoversi per uscire dai contrasti del suo tempo."
P. TOGLIATTI, Momenti della storia d’Italia, Editori Riuniti, Roma, 1963.
"Da buon politico egli [Giolitti] aveva avvertito che i tempi erano ormai maturi perché si addivenisse a
una convivenza nella tolleranza con la Chiesa di Roma, aveva compreso che l’anticlericalismo era ormai
una inutile frangia che si portavano i governi […]. Quando egli passò a realizzare la politica delle due parallele [Stato e Chiesa autonomi nei loro ambiti] nello stesso tempo denunciò, di fatto, la fine di un certo
tipo di anticlericalismo, provocò lo svuotamento di tutte le illusioni che la monarchia a Roma avrebbe ucciso il papato, che il liberalismo avrebbe dovuto disintegrare il cattolicesimo."
G. DE ROSA, La crisi dello stato liberale in Italia, Studium, Roma, 1955.
4. AMBITO TECNICO-SCIENTIFICO
ARGOMENTO: "L'acqua, risorsa e fonte di vita"
DOCUMENTI
H²O UNA BIOGRAFIA DELL'ACQUA: H²O è l'unica formula chimica che tutti conoscono. Ed è giusto
che sia così: l'acqua non è solo la sostanza più diffusa sulla terra, ma è la condizione necessaria, la fonte, la
matrice della vita. In tutti gli antichi miti della creazione, in principio era l'acqua: nella Bibbia "lo spirito
di Dio aleggiava sulle acque"; nel Regveda, tutto "era acqua indistinta". Quando la spogliamo dei suoi
abbellimenti simbolici, della sua associazione con la purezza, l'anima, la maternità, la vita e la giovinezza;
anche quando la riduciamo ad un fenomeno da laboratorio, chimico o geologico che sia, l'acqua continua
ad affascinarci. Molecola a prima vista molto semplice, nondimeno l'acqua lancia alla scienza sfide sempre
difficili."
Ph. BALL, H²O una biografia dell'acqua, Rizzoli 2000
USI E SPRECHI: "Destino veramente strano quello dell'acqua: se un essere umano ne è privato solo per
pochi giorni, muore. Se una zona attraversa un lungo periodo di siccità, migliaia o addirittura milioni di
persone muoiono di fame. Senza di essa, niente può vivere, crescere, produrre. E tutto questo si riflette
nelle idee che ci facciamo sull'acqua e nella sacralità che spesso ancora la circonda. Allo stesso tempo, però, l'acqua è sprecata, sporcata, ignorata e dimenticata forse più di qualunque altra risorsa naturale."
M. FONTANA, L'acqua, natura, uso, consumo, inquinamento e sprechi, Editori riuniti, 1984
ACQUA, FONTE DI SICUREZZA ALIMENTARE: " Affinché vi sia cibo occorre che vi sia acqua. E'
quindi fondamentale investire per garantire la disponibilità e l'uso efficiente delle risorse idriche, in un
indispensabile contesto di salvaguardia ambientale. Acqua e cibo rappresentano il motore di quello sviluppo autosostenibile cui tutti dobbiamo dare priorità assoluta."
Introduzione a "Celebrazioni Ufficiali Italiane per la Giornata Mondiale dell'Alimentazione 2002" da parte
del presidente del Consiglio dei Ministri
PROSPETTIVE FUTURE: "La società contemporanea si è abituata all'idea che risorse essenziali per la
vita e per le attività economiche e produttive, come l'acqua, siano inesauribili, a portata di mano, sempre
disponibili. Non tutti sanno, tuttavia, che questa fondamentale risorsa è limitata e, in alcune situazioni,
comincia anche a scarseggiare. Occorre, quindi, migliorare la conoscenza e la tutela dell'acqua come elemento fondamentale esistente in natura e dell'acqua come risorsa per lo sviluppo, necessaria per la vita,
per la salute, per le città e per le campagne, e in particolare per l'agricoltura e per una sana alimentazione... In futuro ? è ormai evidente ? l'acqua diventerà sempre più un bene prezioso ed insostituibile, anche
raro. Le difficoltà di approvvigionamento, il declino della qualità, la penuria, il consumo disattento, gli
sprechi dell'acqua sono già motivo di preoccupazione… L'acqua non dovrà essere un fattore di incertezza
o, nel caso delle catastrofi, minaccia per la popolazione del mondo, anche nei luoghi dove il clima favorevole, le piogge, l'innevamento, l'alternarsi delle stagioni l'hanno resa abbondante."
Atti della Giornata mondiale per l'alimentazione 2002
È L'ANNO DELLA VITA: "E' certamente una coincidenza che il 2003, atteso da tempo per celebrare i
cinquant'anni dalla scoperta della struttura a doppia elica del Dna, sia stato dedicato anche all'acqua.
L'accostamento non poteva essere, comunque, più pertinente. Il Dna è, soprattutto nell'immaginario collettivo, il simbolo biologico della vita, ed è un luogo non meno comune che l'acqua è una condizione indispensabile per la vita. Nonché un ambiente che offre straordinarie opportunità evolutive. Con conseguenze non sempre benefiche per l'uomo: nel passaggio a una civiltà più sedentaria l'acqua ha infatti cominciato a rappresentare un grave rischio di morte per l'umanità, veicolando gli agenti di malattie come il tifo e
il colera o favorendo lo sviluppo di artropodi in grado di trasmettere virus, o parassiti come la malaria. Il
rapporto fra acqua e vita è stato intuito da molti miti della creazione, in particolare presso quelle civiltà
che si svilupparono sulle sponde dei grandi fiumi e fatto proprio addirittura dal primo filosofo naturalista,
Talete."
G. CORBELLINI, Una molecola nell'oceano, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
"La molecola è sempre H2O ma in molte parti del mondo è marrone, sporca di fango e portatrice di funghi e batteri e quindi di malattie e di morte: Oppure è assente del tutto. Per l'Organizzazione mondiale
della Sanità la situazione peggiora: nel 2025 l'oro blu potrebbe essere insufficiente per due persone su tre.
Urgono nuovi accordi internazionali. L'acqua è un problema globale, ma a differenza del riscaldamento
del clima, è affrontabile su scala locale. Lo stress idrico è, per esempio, spesso causato da sprechi locali: in
primo luogo dalle inefficienze in agricoltura (attività per la quale utilizziamo il 70% dell'acqua), ma anche
da semplici, stupide perdite delle tubature o contaminazioni evitabili… Ma ciò che in Italia è un problema,
in Bangla Desh può diventare un dramma. Fino a una trentina di anni fa, tutti bevevano acqua contaminata dalle fognature. Ascoltando i geologi, però, si scopre che basterebbe scavare i pozzi a una profondità
di 80 metri, anziché di 50 circa per eliminare il problema alle radici nel 99% dei casi."
M. MERZAGORA, Un patto sul colore dell'acqua, in IL SOLE 24 ORE, 5 gennaio 2003
L'EMERGENZA IDRICA E LA STIMOLAZIONE DELLA PIOGGIA: "L'agricoltura italiana può contare sempre meno sulle piogge… Una situazione che provocherà pesanti ripercussioni economiche se si
considera che più del 50% del valore lordo della produzione agricola italiana dipende dall'irrigazione e
che i due terzi del valore delle esportazioni è costituito da prodotti che provengono da territori irrigati. Alla stimolazione delle piogge si lavora nei Paesi più avanzati al mondo, come gli Stati Uniti, e in nazioni,
come Israele, che hanno adottato la tecnologia italiana e si avvalgono della consulenza dei nostri esperti.
Non solo. Il convegno dell'Organizzazione meteorologica mondiale ha riaffermato, lo scorso anno a Ginevra, il grande interesse per la stimolazione della pioggia riprendendo l'indicazione data dalla Conferenza
di Rio de Janeiro che cita questa tecnologia quale sistema di lotta alla desertificazione della terra. Cos'è la
stimolazione della pioggia? La tecnologia messa a punto da un'associazione italiana riproduce in sostanza
il processo naturale di formazione delle precipitazioni. Ci si avvale di piccoli aerei che volano alla base dei
sistemi nuvolosi, rilasciando microscopiche particelle di ioduro di argento in grado di accelerare il processo di condensazione trasformando il vapore in pioggia che cade al suolo."
AGRICOLTURA, marzo/aprile 2002
TIPOLOGIA C: TEMA DI ARGOMENTO STORICO.
Delinea i caratteri fondamentali del conflitto che permettono di definire, nella storiografia e nella memoria collettiva, la prima guerra mondiale come “Grande guerra”, facendo riferimento all’allargamento dei
fronti, alla mobilitazione generale, all’impiego di nuove armi, al bilancio dei morti.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE«Nel futuro ognuno sarà famoso al mondo per quindici minuti».
Il candidato, prendendo spunto da questa “previsione” di Andy Warhol, analizzi il valore assegnato alla
“fama” (effimera o meno) nella società odierna e rifletta sul concetto di “fama” proposto dall’industria
televisiva (Reality e Talent show) o diffuso dai social media (Twitter, Facebook, YouTube, Weblog, ecc.).
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Durata massima della prova: 6 ore.
È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano.
Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico Commerciale e Geometri
“Paolo Toscanelli”
Simulazione Seconda Prova
Anno scolastico 2014/15
Classe V E iter
Materie coinvolte:
LINGUA STRANIERA: Inglese
CANDIDATO/A:………………………………………………………………………
Votazione:
Votazione: …………. ./15
DURATA DELLA PROVA SEI ORE.
E’ consentito l’uso del dizionario monolingue.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2014/2015
Tema di: LINGUA STRANIERA
– LINGUA INGLESE
(comprensione e produzione in lingua straniera)
London 2012 was supposed to be the austerity Olympics. In the wake of the Beijing
spectacular of 2008 a consensus had emerged that the architectural bubble had burst.
The seductive complexity of the Bird’s Nest stadium, the massed ranks of drummers
and fake fireworks, and the closure of Beijing’s industrial plants to ameliorate the
city’s notorious counterpane of brown smog led to the kind of spectacular possible only under an authoritarian regime with plentiful cheap labour and a booming economy.
Everything that followed, it was agreed, would have to be more modest in its ambition,
more unassuming in its architecture, more about the legacy than the fleeting spectacular. London’s Olympics was going to be the greenest ever. But then a nervousness
crept in, about being seen as cheap. The cost of staging the Games exploded from an
initial estimate of £3bn to the current £9bn. London’s original plan featured a single
piece of spectacular starchitecture, the expressionistic aquatics centre by Zaha Hadid.
This was undeniably a building that London demanded, as the city had barely any
modern swimming facilities. There was also to be an economy stadium, a controversial
horse course in Greenwich Park and a smattering of demountable boxes. In the event,
the stadium cost more than half a billion, the equestrian events centre will cost an
astonishing £42m and leave nothing at all in its wake (except a churned-up park) and
there is, of course, the execrable ArcelorMittal Orbit, the biggest, ugliest work of public art the city has ever seen.
... A look at the centrepieces, the stadia and the sports infrastructure helps us to understand what the city might inherit for its £9.3bn investment. The aquatics centre remains the most impressive structure. .... The idea that this should become a municipal
pool for a poor east London borough does inspire, and this is a facility that a city
starved of Olympic-standard pools genuinely needs. It is a thing worth having.
Perhaps the same cannot be said about the Olympic stadium itself. Billed as a cheap
and cheerful work of pure engineering by stadium specialist architects Populous, this
is a fine, functional stadium for a city that doesn’t need it. At more than half a billion
pounds it seems a shocking waste of money in a city littered with high-tech, highcapacity stadia. ...
The biggest surprise is the £93m velodrome. Like the pool, this is a building type London has lacked and the new creation by Hopkins Architects is a superb vessel. ... This
was a Games sold on its legacy and the critical question is exactly what legacy it will
leave. Football clubs bickered over the unneeded stadium but it now looks like it will
remain in sorely underused athletics mode at huge public expense. The aquatics centre
will be the most expensive-to- maintain municipal pool in this – or perhaps any other –
city. The argument for London’s taxpayers was that this was a desired development
made possible by, or at least accelerated by the Olympics: such resources would never
have been marshalled otherwise.
But, actually, what London has got is a huge park strewn with enormous chunks of
blankly impenetrable structure. It seems odd for an architecture critic to complain of
too much architecture but at a moment when buildings and facilities of real community
engagement – from libraries to sport fields – are being closed, the question needs to be
asked whether this huge expenditure can be justified for a few brief moments of national pride. The detritus of recent Games, Beijing and Athens in particular, presents a
forbidding wasteland. Nothing looks emptier than the rusting desolation of an abandoned fun park. If there is to be a worthwhile legacy of London’s Olympics, the sporting architecture will not be it.
(Adapted from “Legacy or lunacy?” by Edwin Heathcote, January 20, 2012, © THE
FINANCIAL TIMES LTD 2012, Printed from: http://www.ft.com/cms/s/2/0e46376c4071-11e1-8fcd-00144feab49a.html).
Comprehension
Answer the following questions:
1. How was the London 2012 Olympic Games supposed to be different from the
Beijing one?
2. Why was it widely believed that the architectural bubble had burst?
3. What do you think the expression “more about the legacy than the fleeting
spectacular” means?
4. Why did the London Olympics organizers become nervous?
5. By how much has the initial cost increased?
6. What is meant by “a piece of spectacular starchitecture”?
7. In the author’s opinion, what is wrong with the stadium and the aquatics centre?
8. Why is the author complaining about too much architecture?
Summarize the content of the article in about 150 words.
Composition:
Comment on the title of the article and express your views on the topic. Why do
you think the Olympic Games appeals to people so much? What do you think it
represents today? Write a 300-word essay.
Durata massima della prova: 6 ore. consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Non consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse
3 ore dalla dettatura del tema.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Regionale per il Lazio
Istituto Tecnico Commerciale e Geometri
“Paolo Toscanelli”
Prima Simulazione Terza Prova
Anno scolastico 2014/15
Classe V E iter
Materie coinvolte:
1)
2)
3)
4)
Arte e Territorio
Diritto e Legislazione turistica
Discipline Turistiche Aziendali
Spagnolo
CANDIDATO/A:………………………………………………………………………
Votazione:
1)
2)
3)
4)
Arte e Territorio:………………………….../15
Diritto e Legislazione turistica:…............./15
Discipline turistiche Aziendali…………. /15
Spagnolo………………….………………../15
Votazione complessiva: …………. ./15
DURATA DELLA PROVA DUE ORE.
E’ consentito l’uso del dizionario Spagnolo bilingue e monolingue
ITCS “Toscanelli”
Simulazione di terza prova, Esame di Stato aa. 2014/15
Arte e Territorio
classe VE
Studente (nome, cognome) ……………………………………………………………
 Indica l’affermazione corretta (una sola opzione):
 La Grande Odalisca a è un olio su tavola, firmato e datato «J. A. Ingres P.it 1814 Parigi»,
esposto dal pittore Ingres al Salon del 1818.
 L’olio su tela con la Grande Odalisca di Géricault, acquistato dal Louvre nel 1824, attirò le
critiche del pittore J.-A.-D. Ingres, che aveva già avuto modo di osservarlo al Salon del
1809.
 Nel dipingere la Grande Odalisca, J.-A.-D. Ingres riprese alcuni dettagli dalla Fornarina di
Raffaello.
 La Grande Odalisca, dipinto a Roma nel 1819, e acquistato dal Louvre nel 1824, rappresenta una donna turca nell’harem.
 Completa la frase con l’unica opzione corretta. L’Estasi di S. Teresa fu realizzata da G. L.
Bernini
 tra 1646
 tra 1646
Roma.
 tra 1666
Roma.
 tra 1666
e 1651 per la cappella della famiglia Carafa in S. Maria della Vittoria a Venezia.
e 1651 per la cappella di una nobile famiglia veneziana in S. Maria della Vittoria a
e 1671 per la cappella di una nobile famiglia romana in S. Maria della Vittoria a
e 1671 per la cappella della famiglia Borghese in S. Maria della Vittoria a Roma.
 Completa la frase con l’opzione corretta. J.-L. David




dipinse il Giuramento degli Orazi nel 1793.
deputato alla Convenzione, votò per la morte di Luigi XVI.
dipinse La morte di Marat nel 1792 come espressione delle proprie idee girondine.
non vinse mai il Prix de Rome.
 Individua l’opzione corretta:
 I primi ritrovamenti a Ercolano risalgono al 1810. Gli scavi ripresero nel 1738. Furono da
principio condotti con il metodo delle gallerie.
 I primi ritrovamenti a Ercolano risalgono al 1810. Gli scavi ripresero nel 1738. Pompei fu invece scoperta nel 1820. Da principio gli scavatori operarono con il metodo delle gallerie.
 La scoperta di Ercolano e Pompei mise per la prima volta gli artisti e i dotti europei di fronte
a opere dell’arte romana.
 Ercolano fu scoperta nel 1738, Pompei nel 1748. I primi scavi furono condotti a cielo aperto.
 Individua l’opzione corretta, relativa ai dipinti della Cappella Contarelli.
 Sono affreschi eseguiti da Caravaggio tra 1599 e 1602.
 Si trovano nella cappella privata del Cardinal Contarelli in S. Luigi dei Francesi. Furono realizzati da Caravaggio tra il 1604 e 1607.
 Si trovano ora esposti ai Musei Capitolini.
 Costituiscono per Caravaggio la prima importante committenza per un luogo pubblico.
 Individua l’affermazione corretta.




Nella
Nella
Nella
Nella
tecnica
tecnica
tecnica
tecnica
della pittura a
dell’affresco, i
della pittura a
della pittura a
olio, il supporto è sempre la tela.
pigmenti sono miscelati con acqua.
tempera, il solvente è la trementina.
olio, il legante è la trementina.
 Il candidato scelga a suo piacimento un’opera di A. Canova e la commenti in breve, senza
omettere di indicare soggetto, data, tecnica, ubicazione, committenza.
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 Il candidato descriva lo stile pittorico di E. Delacroix.
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SIMULAZIONE 3 PROVA
MATERIA: Diritto e legislazione turistica
CLASSE 5E iter
alunno/a:
SCELTA MULTIPLA : scegli la risposta corretta tra quelle riportate
1- I viaggi programmati, prima di essere venduti, devono essere sottoposti al controllo:
a- del Sindaco
b- del Ministro dei trasporti
c- della Direzione generale del turismo
d- della Regione o della Provincia
2- Il numero delle agenzie di viaggio in ciascuna Regione :
a- viene stabilito dalla Regioni ed è un “numero chiuso”
b- e stato liberalizzato nel 2007
c- è stato liberalizzato nel 1997
d- è sempre stato un numero aperto, cioè senza alcuna limitazione
3- La legge prevede per le strutture ricettive un regime di prezzi :
a- liberi
b- amministrati
c- controllati
d- fissi
4- Il franchising è il contratto con il quale l’albergatore:
a- si associa a una catena alberghiera per una campagna pubblicitaria
b- si associa ad una catena alberghiera per il marketing
c- usa i segni distintivi di una catena alberghiera o di un albergo
d- affitta un albergo
5- Per migliorare la qualità del servizio nel territorio di competenza le Regioni possono:
a- prevedere il rilascio di autorizzazioni preventive
b- prevedere il conseguimento di un titolo di studio specifico
c- creare sistemi di accreditamento per le guide turistiche specializzate nella conoscenza di siti e località
d- prevedere che le guide turistiche risiedano nelle località turistiche affermate
6- La responsabilità dell’organizzatore di un viaggio per servizi prestati in maniera incompleta da terzi è:
a- sempre illimitata
b- sempre limitata
c- limitata se non prova di aver scelto i prestatori dei servizi con diligenza
d- concorrente
QUESITI A RISPOSTA SINTETICA: rispondi in max 10 righe
1- Nella CCV ( Convenzione internazionale sui contratti di viaggio) firmata a Bruxelles
nel 1970 quali sono i due tipi di contratto di viaggio individuati?
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2- Come si classificano le agenzie di viaggio?
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ITCG P. TOSCANELLI
TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
CLASSE 5E Turismo
ALUNNO/A:
1. Indica quale dei seguenti caratteri non è imputabile al full costing:
□ configurazione incompleta;
□ risente di soggettività;
□ comporta la ripartizione dei costi comuni;
□ consente di determinare l’utile.
2. La struttura dei costi comprende fra i costi tipici di un t.o.:
□ costi finanziari;
□ costi fiscali;
□ costi dei servizi;
□ costi straordinari.
3. I centri di responsabilità sono:
□ unità organizzative cui spetta il controllo della sicurezza in azienda;
□ unità organizzative con un responsabile delle entrate e delle uscite determinate dalle attività svolte;
□ unità organizzative con un responsabile dei risultati economici delle attività svolte;
□ unità organizzative con un responsabile dal quale dipende l’andamento aziendale.
4. La contabilità gestionale è l’insieme delle attività che consentono il controllo della
gestione sotto l’aspetto:
□ economico;
□ monetario;
□ patrimoniale;
□ finanziario.
5. Quale dei seguenti tipi di prezzi rientrano nelle strategie di penetrazione massiccia:
□ prezzi multipli;
□ prezzi bassi;
□ prezzi last minute;
□ prezzi elevati.
6. Indica quali delle seguenti sequenze delle fasi di vita del prodotto è giusta:
□ espansione, lancio, declino maturità, riciclo;
□ lancio, espansione, declino, riciclo, maturità;
□ lancio, espansione, maturità, declino, riciclo;
□ lancio, espansione, maturità, riciclo, declino.
A) Tratta del mark-up e soffermati sulla sua entità e sui fattori che lo influenzano.
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B) Tratta dei vantaggi e dei limiti del budget.
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Terza prova (simulata) : Spagnolo
Nome:
Cognome:
Marca con una cruz la opciòn correcta
A. Un parador es de propriedad
1.
2.
3.
4.
Privada
Estatal
Extranjera
De Barcelona
B. Rambla viene del termino arabe que significa
1.
2.
3.
4.
Calle ancha
Rio largo
Lecho seco de un riachuelo
Granvìa
C. La guerra civil espanola empezò
1.
2.
3.
4.
En Madrid
En Ceuta
En Melilla
En Barcelona
D. Si hubiera podido comprar un nuevo coche
1.
2.
3.
4.
Lo comprara
Lo comprarìa
Lo habrìa comprado
Lo comnprarè
E. Si tienes tiempo
1.
2.
3.
4.
Comprara el pan
Comprarìa el pan
Compra el pan
Hubiera compraedo
F. El artista mas representativo del modernismo en Barcelona es
1.
2.
3.
4.
Picasso
Goya
Gaudì
Velazquez
Contestar a las preguntas (max 10 lineas)
1. Describir los monumentos mas importantes de Barcelona
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2. Cuenta lo que hiciste el verano pasado
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SECONDA SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAME DI STATO
2014/2015
Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte
TIPOLOGIA A: Analisi del testo.
LA MOGLIE AUGUSTA (da “LA COSCIENZA DI ZENO” di Italo Svevo).
Nella mia vita ci furono vari periodi in cui credetti di essere avviato alla salute e alla felicità.
Mai però tale fede fu tanto forte come nel tempo in cui durò il mio viaggio di nozze eppoi
qualche settimana dopo il nostro ritorno a casa. Cominciò con una scoperta che mi stupì: io
amavo Augusta com’essa amava me. Dapprima diffidente, godevo intanto di una giornata e
m’aspettavo che la seguente fosse tutt’altra cosa. Ma una seguiva e somigliava all’altra, luminosa, tutta gentilezza di Augusta ed anche – ciò ch’era la sorpresa – mia. Ogni mattina ritrovavo in lei lo stesso commosso affetto e in me la stessa riconoscenza che, se non era amore, vi
somigliava molto.
Chi avrebbe potuto prevederlo quando avevo zoppicato da Ada ad Alberta per arrivare ad Augusta? Scoprivo di essere stato non un bestione cieco diretto da altri, ma un uomo abilissimo.
E vedendomi stupito, Augusta mi diceva:
– Ma perché ti sorprendi? Non sapevi che il matrimonio è fatto così? Lo sapevo pur io che sono tanto più ignorante di te!
Non so più se dopo o prima dell’affetto, nel mio animo si formò una speranza, la grande speranza di poter finire col somigliare ad Augusta ch’era la salute personificata.
Durante il fidanzamento io non avevo neppur intravvista quella salute, perché tutto immerso a
studiare
me in primo luogo eppoi Ada e Guido. La lampada a petrolio in quel salotto non era mai arrivata ad illuminare gli scarsi capelli di Augusta.
Altro che il suo rossore! Quando questo sparve con la semplicità con cui i colori dell’aurora
spariscono alla luce diretta del sole, Augusta batté sicura la via per cui erano passate le sue sorelle su questa terra, quelle sorelle che possono trovare tutto nella legge e nell’ordine o che altrimenti a tutto rinunziano. Per quanto la sapessi mal fondata perché basata su di me, io amavo, io adoravo quella sicurezza. Di fronte ad essa io dovevo comportarmi almeno con la modestia che usavo quando si
trattava di spiritismo. Questo poteva essere e poteva perciò esistere anche la fede nella vita.
Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la
vita eterna. Non che la dicesse tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità.
Macché! Essa sapeva che tutti dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch’eravamo
sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a
questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non
s’intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non essersi conosciuti per un tempo
infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che
cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la
mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall’infettare chi a me s’era confidato. Anche
perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.
Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt’altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano
un’importanza enorme: l’anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero,
quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in
nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m’adattavo di mettermi
in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano,
quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto.
Di domenica essa andava a Messa ed io ve l’accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l’immagine del dolore e della morte. Per lei non c’era, e quella visita le infondeva serenità
per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch’essa sapeva a mente. Niente di
più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il
giorno.
C’erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o
italiana che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio
per associarmi anche a quel suo rispetto. Poi v’erano i medici, quelli che avevano fatto tutti
gli studi regolari per salvarci quando – Dio non voglia – ci avesse a toccare qualche malattia.
Io ne usavo ogni giorno di quell’autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce
destino quando la malattia mortale m’avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora,
appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per
lei vi sarebbe stata la salvezza.
Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m’accorgo che, analizzandola, la
converto in malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d’istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale
dubbio.
COMPRENSIONE COMPLESSIVA
1.Quali sono gli aspetti “positivi” di Augusta, secondo Zeno? Perché egli vorrebbe essere come lei?
2. Rintraccia nel testo tutti i passi nei quali Svevo, ricorrendo all’ironia, fa chiaramente intuire
cosa pensa Zeno della moglie.
3. In base a quali considerazioni, Zeno capovolge la positività di Augusta in negatività, la salute in malattia?
4. In che modo, secondo Zeno, l’ordine religioso e sociale possono dare un’illusione di sicurezza?
GUIDA ALL’ANALISI
5. L’ironia, un tratto costitutivo dell’intero romanzo, assume un ruolo importante nel ritratto
di Augusta, un ritratto” perfido e corrosivo, che rivela diffidenza, disprezzo, irrisione ed ostilità” ( G. Baldi). Rintraccia i termini e le espressioni che giustificano una tale affermazione.
6. Quale funzione volge l’accostamento delle iterazioni” insieme, insieme, insieme” (alla riga
28) e “ breve, breve, breve” ( alla riga 29)?
7. Nel passo troviamo un esempio di narrazione organizzata secondo il “tempo misto”. Sapresti spiegare con quali espedienti narrativi essa viene realizzata?
RIFLESSIONI CONCLUSIVE
8. Proponi una tua interpretazione complessiva del brano e approfondiscila con opportuni collegamenti al romanzo nella sua interezza o ad altri testi di Svevo. In alternativa, prendendo
spunto dal testo proposto, delinea alcuni aspetti dei rapporti tra letteratura e psicoanalisi, facendo riferimento ad opere che hai letto e studiato.
TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN “SAGGIO BREVE” O DI UN “ARTICOLO DI
GIORNALE”
(puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti)
CONSEGNE
Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», utilizzando, in
tutto o in parte, e nei modi che ritieni opportuni, i documenti e i dati forniti.
Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti
alle tue
conoscenze ed esperienze di studio.
Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi.
Se scegli la forma dell’«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi
che l’articolo debba essere pubblicato.
Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo.
1. AMBITO ARTISTICO - LETTERARIO
ARGOMENTO: Il distacco nell’esperienza ricorrente dell’esistenza umana: senso di perdita e di
straniamento, fruttuoso percorso di crescita personale.
DOCUMENTI
Dopo aver traversato terre e mari,
eccomi, con queste povere offerte agli
dèi sotterranei,
estremo dono di morte per te, fratello,
a dire vane parole alle tue ceneri mute,
perché te, proprio te, la sorte m’ ha
portato via,
infelice fratello, strappato a me così
crudelmente.
Ma ora, così come sono, accetta queste
offerte
bagnate di molto pianto fraterno:
le porto seguendo l’antica usanza degli
avi,
come dolente dono agli dèi sotterranei.
E ti saluto per sempre, fratello, addio!
CATULLO, Dopo aver traversato terre e
mari,
trad. S. Quasimodo, Milano 1968
Da' colli Euganei, 11 Ottobre 1797
«Il sacrificio della patria nostra è consumato: tutto è perduto; e la vita, seppure ne verrà concessa, non
ci resterà che per piangere le nostre sciagure, e la nostra infamia. Il mio nome è nella lista di proscrizione, lo so: ma vuoi tu ch'io per salvarmi da chi m'opprime mi commetta a chi mi ha tradito? Consola
mia madre: vinto dalle sue lagrime le ho ubbidito, e ho lasciato Venezia per evitare le prime persecuzioni, e le più feroci. Or dovrò io abbandonare anche questa mia solitudine antica, dove, senza perdere
dagli occhi il mio sciagurato paese, posso ancora sperare qualche giorno di pace? Tu mi fai raccapricciare, Lorenzo; quanti sono dunque gli sventurati? E noi, purtroppo, noi stessi italiani ci laviamo le
mani nel sangue degl'italiani. Per me segua che può. Poiché ho disperato e della mia patria e di me, aspetto tranquillamente la prigione e la morte. Il mio cadavere almeno non cadrà fra le braccia straniere;
il mio nome sarà sommessamente compianto da' pochi uomini buoni, compagni delle nostre miserie; e
le mie ossa poseranno su la terra de' miei padri». U. FOSCOLO, Ultime lettere di Jacopo Ortis,
1802
«Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e
impresse nella sua mente, non meno che lo sia l'aspetto de' suoi più familiari; torrenti, de' quali distingue lo scroscio, come il suono delle voci domestiche; ville sparse e biancheggianti sul pendìo, come
branchi di pecore pascenti; addio! Quanto è tristo il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana!...Addio, casa natìa, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere dal rumore de'
passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. Addio, casa ancora straniera,
casa sogguardata tante volte alla sfuggita, passando, e non senza rossore; nella quale la mente si figurava un soggiorno tranquillo e perpetuo di sposa. Addio, chiesa, dove l'animo tornò tante volte sereno,
cantando le lodi del Signore; dov'era promesso, preparato un rito; dove il sospiro segreto del cuore doveva essere solennemente benedetto, e l'amore venir comandato, e chiamarsi santo; addio! Chi dava a
voi tanta giocondità è per tutto; e non turba mai la gioia de' suoi figli, se non per prepararne loro una
più certa e più grande.» A. MANZONI, I Promessi Sposi, cap. VIII, 1840
«Era il primo squarcio nella santità del babbo, la prima crepa nei pilastri che avevano sorretto la mia
vita infantile e che ogni uomo deve abbattere prima di diventare se stesso. La linea essenziale del nostro destino è fatta di queste esperienze che nessuno vede. Quello squarcio e quella crepa si richiudono, si rimarginano e vengono dimenticati, ma in fondo al cuore continuano a vivere e a sanguinare.
Io stesso ebbi subito orrore di quel nuovo sentimento e avrei voluto buttarmi ai piedi di mio padre per
farmelo perdonare. Ma non si può farsi perdonare le cose essenziali: lo sente e lo sa il bambino con la
stessa
profondità
dell’uomo
saggio.
Sentivo il bisogno di riflettere e di trovare una via d’uscita per l’indomani, ma non vi riuscii. Tutta la
sera fui occupato ad assuefarmi alla mutata atmosfera del nostro salotto. La pendola e la tavola, la
Bibbia e lo specchio, lo scaffale e i quadri alla parete prendevano commiato da me, e col cuore sempre
più freddo ero costretto a veder sprofondare nel passato e staccarsi da me il mio mondo e la mia bella
vita felice. Ero costretto a sentire le mie nuove radici che affondavano nel buio e succhiavano un mondo estraneo. Per la prima volta assaggiai la morte che ha un sapore amaro perché è nascita, angoscia e
paura di un tremendo rinnovamento» H. HESSE: Demian,1919, trad. it Mondadori, 1961
«Ero partita per il Nord immaginando che la pena dell'addio si sarebbe consumata al momento dei saluti. In mezzo a un mondo ricco di novità eccitanti - un mondo che aspettava solo me -, la mia nostalgia era destinata a sbiadire rapidamente. Così fantasticavo, e le mie fantasie di adolescente sconfinavano
spesso
nell'esaltazione.
Ma
l'impatto
fu
atroce.
Quando, con un gesto deciso, si lacera un pezzo di stoffa, ci restano tra le mani due brandelli malinconicamente sfrangiati, e occorre lavorare con minuzia e pazienza per rimediare.
Le sfilacciature rimaste dopo lo strappo dalle nostre consuetudini meridionali erano tante, e ci vollero
anni perché io e la mia famiglia potessimo restaurare i lembi delle nostre identità lacerate.
L'ansia suscitata in noi da modi di vita che ci erano estranei si manifestava sotto forma di diffidenza. E
poi c'era la nostalgia, che non voleva sbiadire. E la retorica, che la sobillava.» G. SCHELOTTO, Distacchi e altri addii, Mondadori, 2003
«Siamo tutti migranti. Stiamo permanentemente abbandonando una terra per trasferirci altrove. Siamo
migranti quando lasciamo i vecchi schemi e le vecchie abitudini per aprirci a nuove circostanze di vita.
Un matrimonio, una separazione, la morte di una persona cara, un viaggio non da turisti, persino la lettura di un libro sono delle migrazioni interiori. Poi c'è la migrazione di chi lascia la madre terra per vivere altrove: una volta gli uccelli, oggi gli uomini. Ogni migrazione esteriore a poco a poco diventa
anche interiore. Gli ostacoli possono trasformarsi in occasione di crescita. E' un processo lungo e doloroso. Chi sono? Sono tutti i miei personaggi ("Madame Bovary c'est moi!" diceva Flaubert). Tutte le
mie storie hanno qualcosa di me e nascono probabilmente dai miei conflitti interni. Le mie origini sono portoghesi, da parte della famiglia di mio padre, e tedesche (prussiane) da parte di mia madre. Ho
vissuto l'infanzia in Brasile, la mia vera patria; penso che il mio italiano sarà sempre un po' lusofonico.
Se sono arrivata a destinazione? Fortunatamente no. Solo nel momento della mia morte potrò dire di
esserci arrivata. E anche allora penso che inizierò un nuovo viaggio. Una nuova migrazione.» Da
un’intervista di C. Collina alla scrittrice brasiliana Christiana de CALDAS BRITO, in “Leggere-Donna”, n. 98, Ferrara, 2002.
«Quando uno parte, si sa, dev’essere pronto a tornare o a non tornare affatto. una porta che lui apre
all’interno di una stanza buia, e che a volte si rinchiude da sola alle sue spalle.
Già emigrare – partire con un’idea chiara del non ritorno – è la radicalizzazione di questa esperienza.
rinunciare a un certo “se stesso” (e quindi accettare il lutto di vederlo prima atrofizzarsi e poi perire
per totale assenza di contiguità con i personaggi del passato), per scommettere su un futuro “se stesso”
totalmente ipotetico: un rischio assoluto. Quando la scimmia lascia il ramo dov’ appesa, per aggrapparsi a un altro che ha intravisto tra il fogliame, può sembrare a chi l’osserva che voglia spiccare il volo senza ali di sorta. Ma per istinto la scimmia sa benissimo che non precipiterà nel vuoto. Allo stesso
modo, qualcosa dentro al migrante sa dove si trova esattamente il ramo che lo aspetta, che aspetta le
sue mani sicure, ed è questo qualcosa che lo spinge al salto». Da un’intervista allo scrittore brasiliano Julio MONTEIRO MARTINS, a cura della redazione di “Voci dal silenzio – Culture e letteratura della migrazione”, Ferrara - Lucca, dicembre 2003.
2. AMBITO SOCIO - ECONOMICO
ARGOMENTO: I giovani e la crisi.
DOCUMENTI
«La crisi dell’economia ha lasciato per strada, negli ultimi tre anni, più di un milione di giovani lavoratori di età compresa tra i 15 ed i 34 anni. E sono stati soprattutto loro a pagare il
conto della turbolenza economica e finanziaria che da anni investe l’Europa e l’Italia, fiaccandone la crescita. Tra il 2008 ed il 2011, infatti, l’occupazione complessiva in Italia scesa
di 438 mila unità, il che significa che senza il crollo dell’occupazione giovanile ci sarebbe stata addirittura una crescita dei posti di lavoro. Tra il 2008 e il 2011, secondo i dati dell’Istat
sull’occupazione media, i lavoratori di età compresa tra i 15 e i 34 anni sono passati da 7 milioni e 110 mila a 6 milioni e 56 mila. La diminuzione dei giovani occupati, pari a 1 milione
54 mila unità, ha riguardato sia gli uomini che le donne, più o meno nella stessa proporzione
(meno 622 mila posti di lavoro tra gli uomini, meno 432 mila tra le giovani donne), ed in modo più intenso il Nord ed il Sud del Paese che non il Centro.» Mario SENSINI, Crolla l’occupazione
tra i 15 e i 35 anni, “Corriere della Sera” - 8/04/2012
«Giovani al centro della crisi. In Italia l’11,2% dei giovani di 15-24 anni, e addirittura il
16,7% di quelli tra 25 e 29 anni, non è interessato né a lavorare né a studiare, mentre la media
europea pari rispettivamente al 3,4% e all’8,5%. Di contro, da noi risulta decisamente più
bassa la percentuale di quanti lavorano: il 20,5% tra i 15-24enni (la media Ue è del 34,1%) e
il 58,8% tra i 25-29enni (la media Ue è del 72,2%). A ciò si aggiunga che tra le nuove generazioni sta progressivamente perdendo appeal una delle figure centrali del nostro tessuto economico, quella dell’imprenditore. Solo il 32,5% dei giovani di 15-35 anni dichiara di voler
mettere su un’attività in proprio, meno che in Spagna (56,3%), Francia (48,4%), Regno Unito
(46,5%) e Germania (35,2%).
La mobilità che non c’è, questione di cultura e non di regole. I giovani sono oggi i lavoratori su cui
grava di più il costo della mobilità in uscita. Nel 2010, su 100 licenziamenti che hanno determinato
una condizione di inoccupazione, 38 hanno riguardato giovani con meno di 35 anni e 30 soggetti con
35-44 anni. Solo in 32 casi si è trattato di persone con 45 anni o più. L’Italia presenta un tasso di anzianità aziendale ben superiore a quello dei principali Paesi europei. Lavora nella stessa azienda da
più di dieci anni il 50,7% dei lavoratori italiani, il 44,6% dei tedeschi, il 43,3% dei francesi, il 34,5% degli spagnoli e il 32,3% degli inglesi. Tuttavia, solo il 23,4% dei giovani risulta disponibile a trasferirsi in
altre regioni o all’estero per trovare lavoro.»
45° RAPPORTO CENSIS, Lavoro, professionalità, rappresentanze, Comunicato stampa 2/12/2011
«Il lavoro che si riesce a ottenere con un titolo di studio elevato non sempre corrisponde al percorso
formativo intrapreso. La coerenza tra il titolo posseduto e quello richiesto per lavorare è, seppur in lieve misura, più elevata tra i laureati in corsi lunghi piuttosto che tra quanti hanno concluso corsi di durata triennale. Infatti, i laureati in corsi lunghi dichiarano di svolgere un lavoro per il quale era richiesto il titolo posseduto nel 69% dei casi mentre tra i laureati triennali tale percentuale scende al 65,8%.
D’altra parte a valutare la formazione universitaria effettivamente necessaria all’attività lavorativa
svolta è circa il 69% dei laureati sia dei corsi lunghi sia di quelli triennali. Una completa coerenza tra
titolo posseduto e lavoro svolto – la laurea, cioè, come requisito di accesso ed effettiva utilizzazione
delle competenze acquisite per lo svolgimento dell’attività lavorativa – è dichiarata solo dal 58,1% dei
laureati nei corsi lunghi e dal 56,1% dei laureati triennali. All’opposto, affermano di essere inquadrati
in posizioni che non richiedono la laurea sotto il profilo né formale, né sostanziale il 20% dei laureati
in corsi lunghi e il 21,4% di quelli triennali.» ISTAT – Università e lavoro: orientarsi con la statistica http://www.istat.it/it/files/2011/03/seconda_parte.pdf
«Che storia, e che vita incredibile, quella di Steve Jobs. […] Mollò gli studi pagati dai genitori adottivi
al college di Portland, in Oregon, dopo pochissimi mesi di frequenza. Se ne partì per un viaggio in India, tornò, e si mise a frequentare soltanto le lezioni che gli interessavano. Ovvero, pensate un po’, i
corsi di calligrafia. […] Era fuori dagli standard in ogni dettaglio, dalla scelta di presentare personalmente i suoi prodotti da palchi teatrali, al look ultra minimal, con i suoi jeans e i suoi girocollo neri alla Jean Paul Sartre. “Il vostro tempo limitato - disse l’inventore dell’iPod, l’iPhone e l’iPad agli studenti di Stanford nel 2005 -. Non buttatelo vivendo la vita di qualcun altro. Non lasciatevi intrappolare
dai dogmi, che vuol dire vivere con i risultati dei pensieri degli altri. E non lasciate che il rumore delle
opinioni degli altri affoghi la vostra voce interiore. Abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la
vostra intuizione. In qualche modo loro sanno già cosa voi volete davvero diventare. Tutto il resto è
secondario”. » Giovanna FAVRO, Steve Jobs, un folle geniale, “La Stampa” - 6/10/2011
3. AMBITO STORICO - POLITICO
ARGOMENTO: Bene individuale e bene comune.
DOCUMENTI
«Ora, le leggi devono essere giuste sia in rapporto al fine, essendo ordinate al bene comune, sia in rapporto all’autore, non eccedendo il potere di chi le emana, sia in rapporto al loro tenore, imponendo ai
sudditi dei pesi in ordine al bene comune secondo una proporzione di uguaglianza. Essendo infatti
l’uomo parte della società, tutto ciò che ciascuno possiede appartiene alla società: così come una parte
in quanto tale appartiene al tutto. Per cui anche la natura sacrifica la parte per salvare il tutto. E così le
leggi che ripartiscono gli oneri proporzionalmente sono giuste, obbligano in coscienza e sono leggi legittime.» S. TOMMASO D’AQUINO (1225-1274), La somma teologica, Edizioni Studio Domenicano, Bologna
1996
«Da quanto precede consegue che la volontà generale sempre retta e tende sempre all’utilità pubblica: ma non ne consegue che le deliberazioni del popolo abbiano sempre la stessa rettitudine. Si vuol
sempre il proprio bene, ma non sempre lo si vede: non si corrompe mai il popolo, ma spesso lo si inganna, ed allora soltanto egli sembra volere ciò che male. V’ spesso gran differenza fra la volontà di
tutti e la volontà generale: questa non guarda che all’interesse comune, l’altra guarda all’interesse privato e non è che una somma di volontà particolari […]. Ma quando si crean fazioni, associazioni parziali a spese della grande, la volontà di ciascuna di queste associazioni diventa generale rispetto ai suoi
membri, e particolare rispetto allo Stato: si può dire allora che non ci sono più tanti votanti quanti uomini; ma solo quante associazioni. Le differenze diventano meno numerose, danno un risultato meno
generale. […] Importa dunque, per aver veramente l’espressione della volontà generale, che non vi
siano società parziali nello Stato, e che ogni cittadino non pensi che colla sua testa. […] Finché parecchi uomini riuniti si considerano come un solo corpo, non hanno che una sola volontà, che si riferisce
alla comune conservazione e al benessere generale. Allora tutte le forze motrici dello Stato sono vigorose e semplici, le sue massime chiare e luminose; non vi sono interessi imbrogliati, contraddittori; il
bene comune si mostra da per tutto con evidenza, e non richiede che buon senso per essere scorto. La
pace, l’unione, l’uguaglianza sono nemiche delle sottigliezze politiche.» Jean-Jacques ROUSSEAU, Del
contratto sociale o principi del diritto politico, 1762, in Opere, Sansoni, Firenze 1972
«Vi sono certamente due tipi di uomini: coloro che pensano a sé soli e quindi restringono i propositi
d’avvenire alla propria vita od al più a quella della compagna della vita loro. […] Accanto agli uomini,
i quali concepiscono la vita come godimento individuale, vi sono altri uomini, fortunatamente i più, i
quali, mossi da sentimenti diversi, hanno l’istinto della costruzione. [...] Il padre non risparmia per sé;
ma spera di creare qualcosa che assicuri nell’avvenire la vita della famiglia. Non sempre l’effetto risponde alla speranza, ché i figli amano talvolta consumare quel che il padre ha cumulato [...]. Se mancano i figli, l’uomo dotato dell’istinto della perpetuità, costruisce perché un demone lo urge a gettare
le fondamenta di qualcosa.» Luigi EINAUDI, Lezioni di politica sociale, Einaudi, Torino 1949
«La prima [acquisizione] è il superamento del tabù costituito dalla parola “profitto”, in pratica citata
solo nella prima delle undici regole di sintesi, senza nessuna ulteriore sottolineatura di una sua importanza (tecnica, morale, religiosa) che ha occupato decenni di discussione. La seconda è il coraggio con
cui si affronta la necessità di definire con semplicità il contenuto del termine “bene comune”. Mi
sembrata decisiva, al riguardo, l’importanza attribuita ai “benefici immateriali che danno all’uomo un
appagamento spirituale, come i sentimenti, la famiglia, l’amicizia e la pace”. Ciò rappresenta una innovazione che supera sia le antiche mura materialistiche del bene comune sia le più recenti tendenze a
valorizzare la sua dimensione istituzionale, nazionale e anche internazionale. E la terza decisiva acquisizione quella relativa alla “centralità dell’uomo come cuore pulsante del bene comune”, una acquisizione almeno per me importante ed inattesa, perché richiama il fatto che noi non dobbiamo sentirci
soggetti di domanda di un bene comune, che altri devono costruire, ma dobbiamo sentirci “motore
primario nella organizzazione e valorizzazione del bene comune, così come Nostro Signore è il motore
del creato”.» Giuseppe DE RITA, Presentazione di Le undici regole del Bene Comune, Marketing Sociale,
2010
4. AMBITO
TECNICO - SCIENTIFICO
ARGOMENTO: Catastrofi naturali: la scienza dell’uomo di fronte all’imponderabile
della Natura!
DOCUMENTI
«Natura! Ne siamo circondati e avvolti - incapaci di uscirne, incapaci di penetrare più addentro in lei. Non richiesta, e senza preavviso, essa ci afferra nel vortice della sua danza e ci trascina seco, finché, stanchi, non ci sciogliamo dalle sue braccia. Crea forme eternamente nuove; ciò che esiste non è mai stato; ciò che fu non ritorna – tutto è nuovo, eppur sempre antico.
Viviamo in mezzo a lei, e le siamo stranieri. Essa parla continuamente con noi, e non ci tradisce il suo segreto. Agiamo continuamente su di lei, e non abbiamo su di lei nessun potere.
Sembra aver puntato tutto sull’individualità, ma non sa che farsene degli individui. Costruisce
sempre e sempre distrugge: la sua fucina inaccessibile… Il dramma che essa recita sempre
nuovo, perché crea spettatori sempre nuovi. La vita è la sua più bella scoperta, la morte, il suo
stratagemma per ottenere molta vita... Alle sue leggi si ubbidisce anche quando ci si oppone;
si collabora con lei anche quando si pretende di lavorarle contro... Non conosce passato né
avvenire; la sua eternità il presente… Non le si strappa alcuna spiegazione, non le si carpisce nessun beneficio, ch’essa non dia spontaneamente… un tutto; ma non mai compiuta.
Come fa oggi, potrà fare sempre». J. W. GOETHE, Frammento sulla natura, 1792 o 1793
«Molte sono e in molti modi sono avvenute e avverranno le perdite degli uomini, le più grandi
per mezzo del fuoco e dell’acqua... Quella storia, che un giorno Fetonte, figlio del Sole, dopo
aver aggiogato il carro del padre, poiché non era capace di guidarlo lungo la strada del padre,
incendiò tutto quello che c’era sulla terra ed anch’egli morì fulminato, ha l’apparenza di una
favola, però si tratta in realtà della deviazione dei corpi celesti che girano intorno alla terra e
che determina in lunghi intervalli di tempo la distruzione, mediante una grande quantità di
fuoco, di tutto ciò che c’ sulla terra… Quando invece gli dei, purificando la terra con l’acqua,
la inondano,... coloro che abitano nelle vostre città vengono trasportati dai fiumi nel mare...
Nel tempo successivo, accaduti grandi terremoti e inondazioni, nello spazio di un giorno e di
una notte tremenda... scomparve l’isola di Atlantide assorbita dal mare; perciò ancora quel
mare impraticabile e inesplorabile, essendo d’impedimento i grandi bassifondi di fango che
formò l’isola nell’inabissarsi». PLATONE, Timeo, 22c – 25d passim
«La violenza assassina del sisma ci pone davanti alla nostra nuda condizione umana e alle nostre responsabilità. Inadeguatezza delle nostre conoscenze, l’insufficienza delle nostre tecnologie… Un punto tuttavia – tutto laico - è ineludibile: dobbiamo investire nuove energie sul
nesso tra natura e comunità umana. Energie di conoscenza, di tecnologie ma anche di solidarismo non genericamente umanitario, ma politicamente qualificato». G. E. RUSCONI,
L’Apocalisse e noi, LA STAMPA, 30/12/2004
«Mi fa una certa tenerezza sentire che l’asse terrestre si spostato. Mi fa tenerezza perché fa
della Terra un oggetto più tangibile e familiare. Ce la fa sentire più «casa», piccolo pianeta dal
cuore di panna, incandescente, che mentre va a spasso negli spazi infiniti insieme al Sole, gli
gira intorno, ruota su se stesso e piroetta intorno al proprio asse – un ferro da calza infilato nel
gomitolo del globo – che con la sua inclinazione di una ventina di gradi ci dà il giorno e la
notte e l’alternarsi delle stagioni. Non è male ricordarsi ogni tanto che la Terra è grande, ma
non infinita; che non vive di vita propria in mezzo al nulla, ma ha bisogno di trovarsi sempre
in buona compagnia; che non è un congegno automatico ad orologeria, ma che tutto procede
(quasi) regolarmente soltanto per una serie di combinazioni fortunate. La Terra è la nostra dimora, infinitamente meno fragile di noi, ma pur sempre fragile e difesa soltanto dalle leggi
della fisica e dalla improbabilità di grandi catastrofi astronomiche… Quella dello spostamento
dell’asse terrestre solo una delle tante notizie–previsioni di matrice scientifica… C’ chi dice che a questo evento sismico ne seguiranno presto altri «a grappoli»... Altri infine fanno
previsioni catastrofiche sul tempo che sarà necessario per ripristinare certi ecosistemi… Ciò
avviene...perché moltissime cose le ignoriamo, soprattutto in alcune branche delle scienze della Terra... La verità è che, eccetto casi particolarmente fortunati, non siamo ancora in condizione di prevedere i terremoti e i maremoti». E. BONCINELLI, Dall’asse distorto ai grappoli sismici. Quando la scienza vuol parlare troppo, CORRIERE DELLA SERA, 2/1/2005
«Il paradosso è questo: i fattori che causano un maremoto... sono gli stessi che, ragionando in
tempi lunghi, hanno reso il nostro Pianeta un luogo privilegiato del sistema solare, dove la vita ha potuto svilupparsi ed evolvere. Partiamo da considerazioni banali: gli ingredienti di uno
tsunami o maremoto sono due: grandi masse d’acqua liquida, cio l’oceano; e, sotto
all’oceano, uno strato solido e rigido, la litosfera terrestre, che però si muove. La litosfera che
giace sotto gli oceani varia di spessore tra i 10 e gli 80 chilometri; in alcune zone particolari è
squassata periodicamente da improvvisi sussulti con spostamenti di masse che possono trasmettere grande energia alle acque sovrastanti e causare il maremoto. Ma perché questi sus-
sulti, perché questa litosfera solida ma viva, vibrante, sempre in movimento...? E poi, perché
questi grandi volumi di acqua liquida che coprono i due terzi della nostra Terra?». E.
BONATTI, Ma è l’oceano che ci dà vita, IL SOLE 24 ORE, 2/1/2005
«Il XX secolo ci ha insegnato che l’universo un posto più bizzarro di quanto si immagini...
Né l’instabilità dell’atomo, né la costanza della velocità della luce si accordano allo schema
classico della fisica newtoniana. Si è aperta una frattura fra ciò che è stato osservato e quanto
gli scienziati possono invece spiegare. A livello microscopico i cambiamenti sono improvvisi
e discontinui: gli elettroni saltano da un livello energetico all’altro senza passare per stadi intermedi; alle alte velocità non valgono più le leggi di Newton: la relazione fra forza e accelerazione è modificata, e così pure la massa, le dimensioni e perfino il tempo... La speranza che
tutti i fenomeni naturali possano essere spiegati in termini di materia, di forze fondamentali e
di variazioni continue è più esile di quanto si creda, anche negli ambiti di ricerca più familiari.
Ciò vale per buona parte della fisica e per alcuni aspetti della chimica, scienza che solo nel
XIX secolo è divenuta rigorosamente quantitativa, mentre è molto meno vero per la chimica
organica e per la biochimica. Scienze della Terra, come la geologia o la meteorologia, in cui
la complessità non può essere troppo idealizzata, si basano più su descrizioni e giudizi qualitativi specializzati che su una vera teoria». A. VOODCKOC – M. DAVIS, La teoria delle catastrofi, Milano, 1982
«Comprendere il mondo, agire sul mondo: fuor di dubbio tali sono gli obiettivi della scienza.
In prima istanza si potrebbe pensare che questi due obiettivi siano indissolubilmente legati.
Infatti, per agire, non bisogna forse avere una buona intelligenza della situazione, e inversamente, l’azione stessa non forse indispensabile per arrivare ad una buona comprensione dei
fenomeni?... Ma l’universo, nella sua immensità , e la nostra mente, nella sua debolezza sono
lontani dall’offrirci sempre un accordo così perfetto: non mancano gli esempi di situazioni che
comprendiamo perfettamente, ma in cui ci si trova ugualmente in una completa incapacità di
agire; si pensi ad un tizio la cui casa invasa da un’inondazione e che dal tetto sui cui si rifugiato vede l’onda che sale o lo sommerge. Inversamente ci sono situazioni in cui si può agire efficacemente senza comprenderne i motivi... quando non possiamo agire non ci resta più
che fare buon viso a cattivo gioco e accettare stoicamente il verdetto del destino... Il mondo
brulica di situazioni sulle quali visibilmente possiamo intervenire, ma senza sapere troppo bene come si manifesterà l’effetto del nostro intervento». R. THOM, Modelli matematici della
morfogenesi, Torino, 1985
TIPOLOGIA C - TEMA DI ARGOMENTO STORICO:
Fascismo e Nazismo: due fenomeni simili e diversi.
TIPOLOGIA D - TEMA DI ORDINE GENERALE.
In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in
una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica.
Premesse le profonde differenze intercorrenti fra tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della moderna economia di due di essi nel corso del ventesimo secolo.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Regionale per il Lazio
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, TURISTICO E PER GEOMETRI
“ P. TOSCANELLI”
Sede succursale: via Capo Sperone,52
SECONDA SIMULAZIONE SECONDA PROVA
ANNO SCOLASTICO 2014/15
Classe V E TURISMO
Materia coinvolta: INGLESE
CANDIDATA:………………………………………..DATA:……………………..
Votazione complessiva: ………………. /15
DURATA DELLA PROVA 6 ORE.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO 2014/2015
Tema di: LINGUA STRANIERA
– LINGUA INGLESE
(comprensione e produzione in lingua straniera)
The 3 Rs - ready, respectful and resilient: A school has put pupils' character formation before
exam results. For 14-year-old Laurentiu Filip, it has taught him how to channel his curiosity. He is
brimming with enthusiasm as he tries to make an etching in his art lesson. Jasmin Smith, aged 13,
thinks it has given her the self-control to persevere with tasks she has been set at school. Welcome
to the Bedford Academy, which has become the UK pioneer for a learning programme from the
United States aimed at building character among pupils.
The scheme, which has been operating in the Kipp (Knowledge is Power Programme) charter
schools in the US – on which Michael Gove, the Secretary of State for Education, partly modelled
his free school programme – eschews the "exams factory" approach in an attempt to give pupils the
character they need to battle against the odds academically in disadvantaged areas.
In the US, educators have drawn up a list of 24 characteristics which schools should develop in
their pupils. Bedford Academy has whittled the list down to a "magnificent seven" – grit, zest,
optimism, social intelligence, gratitude, curiosity and self-control. "We're looking to develop
students' characters," said Emma Orr, possibly the first deputy headteacher in the country to be
given specific responsibility for this list in her job description. "These are seven attributes that are
going to make students successful."
Each pupil is given a passport that their teachers mark if the pupil shows they have used any of the
seven attributes to good effect in lessons. They can work their way into getting bronze, silver, gold
or platinum awards in each area, thereby earning a certificate that can be presented to potential
employees. A student showing grit, for instance, would have finished a task by persisting in it and
showing resilience when things went wrong.
A mark for social intelligence would be awarded for showing an awareness of the feelings and
motives of other pupils, or an ability to reason with classmates. The scheme taps into the drive –
supported by the Confederation of British Industry and Labour's Shadow Education Secretary,
Tristram Hunt – to create more "rounded and grounded" young people capable of taking their place
in the workforce of the 21st century. It has already won praise from David Cameron's former
policy adviser James O'Shaughnessy, who said of it: "Kipp schools now provide students with
character report cards as well as reporting on their academic progress. There is nothing woolly
about the education delivered in these schools: it is rigorous schooling informed by hard-won
experience about what young people really need to get on in life." He cites Martin Luther King as
inspiration for the programme, quoting the civil rights leader's comment: "Intelligence plus
character: that is the goal of true education."
Claire Smith, the academy's principal, believes the approach is central to developing aspirations in
a school which serves one of the most disadvantaged areas of the country. The school is one of the
old-style academies set up in a deprived urban area to replace a failing secondary school. It is
sponsored by the Harpur Trust, a local charity, and by Bedford College. It will have 1,400 students
when it is fully operational. Next September it will take in 11-year-olds for the first time (Bedford
has a middle school system, in which students transfer to upper schools at 13).
Twenty-six languages are spoken in the homes of its pupils, many of whom have Bangladeshi
or Pakistani backgrounds or have come from eastern Europe. "[The scheme] helps make pupils more successful in life and helps them academically," said Ms Orr. "Developing character
should be a big part of their learning. It is a simple enough concept," added Mrs Smith.
The early signs are that the pupils have become more attentive since the programme was introduced. Ofsted, the education standards watchdog, has already praised the school for adopting a wider approach to learning. "The academy's promotion of students' personal development, including their spiritual, moral, social and cultural development, is excellent," it said.
Jake King, an art teacher at the school, said the approach had not given teachers extra work.
"You soon get used to what you're looking for," he said. "It doesn't add to my teaching workload. It is thinking about how you can build their skills." Mrs Smith added: "They are really
zesty children here. They have a real spark for life. I think we've got them to a place where
they believe we want to do the best for them."
Emma Orr cited the example of one pupil who, asked to assess how well they were doing,
said: "I'm really good with my self-control but I need to work on my grit and optimism." That,
certainly, is a different way of summing up a pupil's achievement than measuring their progress in the three Rs.
The Independent, 9 March 2014
Comprehension
Answer the following questions.
1. What is the purpose of the scheme the article refers to?
2. What are the ingredients in the list of Bedford Academy?
3. How is evidence of the attributes shown?
4. When could a mark for social intelligence be awarded?
5. How is the scheme linked with employability?
6. What do Kipp schools provide pupils with?
7. How are teachers reacting to the scheme introduced?
8. What is pupils’ response?
Summarize the content of the passage in about 150 words.
Composition: The programme mentioned in the article takes inspiration from Martin Luther
King. One of his comments is: "Intelligence plus character: that is the goal of true education."
Discuss your views on the topic by writing a 300-word essay.
Durata massima della prova: 6 ore. consentito soltanto l’uso dei dizionari monolingue e bilingue. Non
sentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema.
con-
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Ufficio Regionale per il Lazio
ISTITUTO TECNICO COMMERCIALE, TURISTICO E PER GEOMETRI
“ P. TOSCANELLI”
Sede succursale: via Capo Sperone, 52
Seconda simulazione
Terza Prova
ANNO SCOLASTICO 2014/15
Classe V E TURISMO
Materie coinvolte:
1.ARTE E TERRITORIO
2.DISCIPLINE TURISTICHE AZIENDALI
3.FRANCESE
4.STORIA
CANDIDATO/A:………………………………………..DATA:……………………..
Votazione:
1.Arte e Territorio……………………………………../15
2.Discipline turistiche aziendali ……………………/15
3.Francese…………………………………………….../15
4.Storia………………………..…………………………/15
Votazione complessiva: ………………. /15
DURATA DELLA PROVA 2 ORE
E’ consentito solo l’uso del Vocabolario monolingue.
ALLEGATO A
ITCG P. TOSCANELLI
SECONDA SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: ARTE E TERRITORIO
CLASSE 5E Turismo
ALUNNO/A:
1) Quale, tra queste opere, è stata realizzata da Manet?
 “ Palazzo Ducale a Venezia”
 “ Fanciulle sulla riva della Senna”
 “ Colazione sull’erba”
 “ Pensiero malinconico”
2) “Impressione, sole nascente” è un’opera:
 di C. Monet del 1872 chiamata da lui Impressione nel 1874.
 di E. Manet .
 di E. Manet e presentata nella prima esposizione del 1874.
 di C. Monet, presentata al Salon del 1863.
3) Quale tra queste opere è stata realizzata da Francesco Hayez:
 “ Colazione sull’erba”.
 “Paride e i suoi portatori”.
 “ Il bacio”
 “ Cattura di un cavallo selvaggio nella campagna romana”.
4) Quale tra queste opere è stata realizzata da Delacroix nel 1822:
 “La Libertà che guida il popolo”.
 “L’abbraccio”.
 “ La barca di Dante”.
 “Leda e il Cigno”.
5) Quale tra queste opere è stata realizzata da Manet:
 “Olympia”.
 “Lo stagno delle ninfee”.
 “Palazzo Ducale a Venezia”.
 “Lo spaccapietre”.
6) “La Zattera della Medusa” è:
 un’opera a carattere mitologico esposta al Salon del 1819.
 un’opera realizzata da Delacroix tra il 1816 ed il 1819.
 un’opera di Gericault.
 un’opera di Gericault esposta al Salon del 1816.

A) La poetica romantica nella “ ZATTERA DELLA MEDUSA” di Gericault (min. 8 max 12
righe)
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delle Accademie e dei Salon. Traccia un panorama del periodo citando opere, autori ed eventi. (min.8 max 12 righe)
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ITCS P. TOSCANELLI
SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15: DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
CLASSE 5E Iter
ALUNNO/A:
1. Il responsabile di un centro di costo deve individuare:
□ I costi fissi unitari;
□ I costi speciali, sia fissi sia variabili;
□ I costi variabili unitari;
□ I costi fissi totali.
2. La provvigione percepita da un’a.d.v. per la vendita di un servizio alberghiero:
□ non deve essere fatturata;
□ deve essere fatturata con Iva al 10%;
□ non è imponibile ai fini Iva;
□ deve essere fatturata con Iva al 22% .
3. Il mark-up può contenere:
□ I costi specifici;
□ I costi comuni;
□ Una quota dei costi comuni più l’utile;
□ Una quota dei costi comuni.
4. La differenziazione dei prezzi nasce:
□ Dalla differenziazione dei costi;
□ Dalla stagionalità dei servizi;
□ Dall’imprevedibilità dei costi;
□ Dall’esigenza di differenziare la clientela.
5. Un albergo ha costi fissi per 120.000€, nella stagione vende servizi di alloggio a €60
ciascuno; i costi variabili ammontano a €20 per pernottamento. Indica qual’è la quantità di equilibrio:
□ 2.000 pernottamenti;
□ 3.000 pernottamenti;
□ 6.000 pernottamenti;
□ 4.000 pernottamenti.
6. Per un albergo, con costi fissi e comuni prevalenti, il metodo di calcolo del prezzo non può essere
fatto:
□ A direct costing;
□ Partendo dal break-even point;
□ Definendo i prezzi medi;
□ Usando il full costing.
C) Date una definizione di marketing territoriale.
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D) Con riferimento alla costruzione dei budget tratta delle diverse tipologie di costo.
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TERZA PROVA LINGUA FRANCESE
CLASSE VE turismo
candidata/o ………………………………………
1) Qu’est-ce que une brochure?
a)
b)
c)
d)
Un programme detaillé
Une revue d’information
Un outil publicitaire
Un document à lire lors du tour
2) Un circuit forfait c’est………
a) Un circuit ne comprenant que le transport
b) Un circuit où tout est compris et payé
c) Un circuit que les passagers paient en cours de route
d) Un circuit où l’on rencontre beaucoup de personnes
3) Les activités des Tours –Operateurs:
a) Accompagner des groupes
b) Concevoir et élaborer des produits touristiques
c) Accueillir des groupes
d) Promovoir une ville
4) Circuit découverte:
a) C’ est un circuit avec accompagnateur
b) C’est un circuit où on se déplace exclusivement en car
c) C’est un circuit où les hotels et les transports ne sont pas reserves à l’avance
d) C’est un circuit où on accepte de sacrifier un certain comfort
5) Les chambres d’hôtes:
a) Ce sont des maisons de vacances independantes
b) Ce sont des auberges économiques
c) Ce sont des chambres chez l’habitant
d) Ce sont des campings.
6) Cityrama :
a) Agence parisienne specialiste de l’excursion en autocar
b) Office de Tourisme de Paris
c)
d)
Syndicat d’initiative de Paris
Gare parisienne
7) Les monuments plus importants de Paris: (min 8 max 12 righe)
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8) Les Croisières….(min 8 max 12 righe)
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SIMULAZIONE TERZA PROVA ANNO SCOLASTICO 2014/15- STORIA
CLASSE 5E iter
1. Giolitti nell’intento di conciliare gli interessi della borghesia con quella dei socialisti:
□ represse gli scioperi con la forza pubblica e mise in atto una legislazione sociale
□ promosse un’avanzata legislazione sociale e favorì la nascente industria
□ favorì gli agrari e gli industriali
□ rafforzò la lira e portò il bilancio in pareggio
2. Perché l’Italia poté astenersi dall’intervento nel primo anno della guerra mondiale?
□ non le era stata promessa una contropartita conveniente
□ era considerata impreparata alla guerra dai suoi alleati
□ era vincolata ad una alleanza a solo scopo difensivo
□ non era schierata nel sistema di alleanze
3. Quali furono le cause principali della disfatta di Caporetto?
□ lo scarso coordinamento tra i comandi
□ l’impreparazione delle truppe
□ la scarsità dei rifornimenti
□ la diserzione di molti soldati e le manifestazioni di civili contro la guerra
4. Facendo leva su quale principio il presidente Wilson sperava di ricostruire alla
fine della prima guerra mondiale un clima di collaborazione a livello internazionale?
□ equilibrio delle potenze
□ autodeterminazione dei popoli
□ riduzione degli armamenti
□ associazione delle forze
5. Quali misure cercò di adottare il governo Facta di fronte alla marcia su Roma:
□ sostegno all’iniziativa di Mussolini
□ richiesta al re Vittorio Emanuele III di far intervenire l’esercito
□ condanna verbale ma senza conseguenze pratiche
□ sue dimissioni volontarie
6. La secessione dell’Aventino fu la risposta liberale a quale drammatico evento
contemporaneo?
□ marcia su Roma
□ introduzione della Legge Acerbo
□ creazione del Listone fascista
□ il delitto Matteotti
A) Parla delle condizioni imposte alla Germania dal Trattato di Versailles del 1919.
( max 10 righe)
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………
B) Esponi le novità del programma economico e sociale del New Deal di Roosevelt
per risolvere la crisi del 1929. ( max 10 righe)
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
…………………………………………………………………………………………………
ALLEGATO B
Griglie di valutazione della I prova scritta
GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA
CANDIDATO:_________________________________
TIPOLOGIA A: ANALISI DEL TESTO LETTERARIO
INDICATORI
Adeguatezza pragmatica
Coerenza alle convenzioni della tipologia scelta;
aderenza alla consegna; efficacia complessiva
del testo
max 3
punti
Caratteristiche del
contenuto e uso del dossier
Comprensione ed interpretazione del testo proposto; padronanza dell‘argomento; rielaborazione critica dei contenuti; significatività e originalità delle interpretazioni
Articolazione chiara e ordinata del testo; coerenza; continuità tra paragrafi.
max 5
punti
Correttezza ortografica e
morfosintattica
Correttezza ortografica; coesione testuale (uso
corretto dei connettivi testuali ecc.); correttezza
morfosintattica; punteggiatura.
max 2
punti
Lessico e stile
Adeguatezza del registro; lessico appropriato;
ricchezza e/o lessico specifico
max 2
punti
Organizzazione del testo
max 3
punti
totale
PUNTEGGIO TOTALE: /15
Data
GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA
CANDIDATO:_________________________________
TIPOLOGIA B: SAGGIO BREVE
INDICATORI
Adeguatezza pragmatica Collocazione e titolo; presenza di elementi adeguati alle convenzioni del genere testuale (introduzione, paragrafazione, uso dei segni testuali
nella citazione)
Caratteristiche del
Presenza di un tema dominante e chiaramente decontenuto e uso del dos- finito; adeguata utilizzazione dei diversi brani
sier
presenti nel dossier; comprensione e pertinenza
delle fonti utilizzate rispetto al tema e utilizzazione dei dati in esse contenuti; significatività degli
elementi di conoscenza personale utilizzati in aggiunta alle fonti
Organizzazione del testo Coerenza ed efficacia persuasiva
Correttezza ortografica
e morfosintattica
Lessico e stile
max 3
punti
max 5
punti
max 3
punti
max 2
punti
Adeguatezza del registro; lessico appropriato; ricchezza e/o lessico specifico
max 2
punti
totale
PUNTEGGIO TOTALE:
/15
Data
GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA
CANDIDATO:_________________________________
TIPOLOGIA C: ARTICOLO
INDICATORI
Adeguatezza pragmatica Collocazione e titolo; Presenza rilevanza della notizia; Ritmo e comunicatività dell'articolo
presenza di elementi adeguati alle convenzioni
del genere testuale (incipit, dichiarazioni, uso dei
segni testuali nella citazione)
Caratteristiche del
Presenza di un tema dominante e chiaramente decontenuto e uso del dos- finito; adeguata utilizzazione dei diversi brani
sier
presenti nel dossier; comprensione e pertinenza
delle fonti utilizzate rispetto al tema e utilizzazione dei dati in esse contenuti; significatività degli
elementi di conoscenza personale utilizzati in aggiunta alle fonti
Organizzazione del testo Coerenza ed efficacia persuasiva
Correttezza ortografica
e morfosintattica
Lessico e stile
max 3
punti
max 5
punti
max 3
punti
max 2
punti
Adeguatezza del registro; lessico appropriato; ricchezza e/o lessico specifico
max 2
punti
totale
PUNTEGGIO TOTALE:
/15
Data
GRIGLIA DI VALUTAZIONE I PROVA SCRITTA
CANDIDATO:_________________________________
TIPOLOGIA D/E : TEMA DI ARGOMENTO STORICO
E DI ORDINE GENERALE
INDICATORI
Adeguatezza pragma- Aderenza alla traccia; pertinenza
max 3 punti
tica
all‘argomento proposto.
Caratteristiche del
contenuto e uso del
dossier
Capacità di contestualizzazione e di
argomentazione; coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso; ampiezza della trattazione;
padronanza dell‘argomento; significatività e originalità delle interpretazioni
Organizzazione del
Articolazione chiara e ordinata del
testo
testo; coerenza; continuità tra frasi e
paragrafi.
Correttezza ortografi- Correttezza ortografica; coesione teca e morfosintattica
stuale (uso corretto dei connettivi testuali ecc.); correttezza morfosintattica; punteggiatura.
Lessico e stile
Adeguatezza del registro; lessico
appropriato; ricchezza e/o lessico
specifico
max 5 punti
max 3 punti
max 2 punti
max 2 punti
totale
PUNTEGGIO TOTALE:
/15
Data
ALLEGATO C
Griglia di valutazione della II prova scritta( Inglese)
GRIGLIA DI VALUTAZIONE SECONDA PROVA ESAME DI STATO –
LINGUA INGLESE
CANDIDATO
Questionario
Indicatori specifici
COMPRENSIONE TESTO
CAPACITA’ DI SINTESI
ADERENZA E COERENZA
ALLA TRACCIA
Testo
RIELABORAZIONE
E PERSONALIZZAZIONE
DEL TESTO
MORFOSINTASSI
LESSICO
TOTALE PUNTEGGIO
CLASSE
DATA
Punti
dettagliata
2
parziale
1
Incoerente/errata
logica/coerente
0
2
parziale
1
Incoerente/incompleta
logica/coerente
0
2
parziale
1
Incoerente/incompleta
0
personale/originale
4
buona
3
sufficientemente articolata
2
limitata
1
non rielabora
corretta
abbastanza corretta
con errori diffusi, non gravi
con errori diffusi e gravi (che
non pregiudicano la comprensione del testo)
con errori diffusi e gravi
ricco/adeguato
corretto,ma ripetitivo /preso dal
testo
improprio
0
3
2
1
1
0
2
1
0
/ 15
ALLEGATO D
Griglia di valutazione della III prova
N° 6 quesiti a scelta multipla con 4 distrattori: 1 punto ogni risposta esatta. N° 2 quesiti a risposta aperta con un massimo di 8-10 righe per completare la risposta: 4,50 punti
in totale da assegnare per ciascuna risposta aperta, ripartiti in base a 3 descrittori rispettivamente da massimo 1,5 punti che riguardano: 1) la completezza del contenuto;
2) il linguaggio specifico; 3) la chiarezza espositiva.
candidato:
Completezza
Contenuto
punti
0-1,5
Linguaggio
specifico
punti
0-1,5
Chiarezza
espositiva
punti
0-1,5
totale
Prima
domanda
a risposta
aperta
Seconda
domanda
a risposta
aperta
PUNTEGGIO COMPLESSIVO DELLA PROVA: /15
Quesiti a
risposta
multipla
punti
totale
1
2
3
4
5
6
SCALA DI VALUTAZIONE DELLE DOMANDE A RISPOSTA APERTA
Nullo
Scarso
Insufficiente
Parziale
Soddisfacente
Pienamente soddisfacente
punti
punti
punti
punti
punti
punti
0.5*
1
1.5 - 2
2.5 - 3
3.5 - 4
4.5
Il voto della prova espresso in quindicesimi, risulterà dalla media aritmetica approssimata per
eccesso all’unità superiore in presenza di decimali pari o superiori a 0.5, dei punteggi in quindicesimi dati nelle singole discipline.
* in tal modo si assicura 1 quindicesimo di default sull’intera prova nel caso venga consegnata
“in bianco”.
ALLEGATO “F”
RELAZIONI FINALI DEI DOCENTI
E
PROGRAMMI EFFETTIVAMENTE SVOLTI
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: ITALIANO
Anno scolastico 2014/2015 - Classe 5^ sezione E Turismo
Livelli di partenza
La classe ha evidenziato dei livelli di partenza abbastanza omogenei: alcuni alunni hanno mostrato una buona preparazione, interesse e partecipazione, un impegno ragionato e responsabile; molti hanno evidenziato livelli di partenza appena sufficienti, dovuti soprattutto ad un impegno e ad uno studio poco costanti. Un numero esiguo ha fatto rilevare una preparazione
piuttosto disorganica, dovuta più che a difficoltà soggettive essenzialmente ad una partecipazione e ad una frequenza discontinue.
Programmazione
Quanto previsto nella Programmazione per materia è stato svolto; è stato solo necessario ridurre lo studio su alcuni autori.
Obiettivi perseguiti in termini di:
Conoscenze: - Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina.
Competenze: - Leggere e comprendere testi di vario genere; - Saper strutturare discorsi in
modo logico e coerente; - Saper operare l’analisi dei testi riconoscendone temi, strutture, elementi caratterizzanti; - Saper produrre per iscritto testi coerenti e coesi di sintesi dei contenuti
fondamentali di un testo.
Capacità: - Saper rielaborare i contenuti fondamentali di un testo sia per iscritto che oralmente, seppur non sempre in modo approfondito; - Saper contestualizzare i testi in relazione al periodo storico, alla corrente letteraria, alla poetica dell’autore;- Saper operare confronti tra correnti e testi di autori diversi individuandone analogie e differenze;- Saper individuare il punto
di vista dell’autore in rapporto ai temi affrontati; - Saper rilevare affinità e differenze tra testi
diversi dello stesso autore
Contenuti: Storia della letteratura italiana della seconda metà dell’Ottocento e del Primo Novecento: il Positivismo, il Naturalismo ed il Verismo, il Decadentismo, il Futurismo, il Romanzo e la poesia del primo Novecento, l’Ermetismo, il Neorealismo.
Autori trattati: Verga, Pascoli, Baudelaire, D’Annunzio, Pirandello, Svevo, Marinetti, Palazzeschi, Majakovskij, Ungaretti, Montale, Saba, Quasimodo, Levi.
Lettura e commento di testi significativi degli autori oggetto di studio.
Metodologia e tecniche di insegnamento
- Lezioni frontali; - Dibattiti in classe; - Interventi liberi; - Lezione dialogata
Strumenti didattici
 Libri di testo; - Fotocopie; - Visione di film; - Uso della LIM
Criteri di verifica e valutazione
Interrogazioni orali. Interventi liberi e sollecitati. Osservazioni comparative e critiche. Testi
scritti di diverse tipologie e con diverse consegne. Commenti.
Risposta della classe
L’insegnamento di quest’anno stato improntato a suscitare l’interesse per lo studio, a promuovere una partecipazione attiva alle lezioni con l’obiettivo di recuperare carenze pregresse
e di fornire agli studenti una preparazione adeguata a sostenere gli esami. In considerazione
della motivazione e dell’applicazione mostrate nella disciplina, si ritiene che la maggior parte
della classe abbia raggiunto in maniera sufficiente gli obiettivi; un ristretto gruppo ha conseguito solo gli obiettivi minimi programmati; alcuni alunni, animati dal desiderio di migliorarsi, li hanno raggiunti pienamente, mostrando un vivo interesse ed impegnandosi costantemente nello studio.
L’insegnante: Prof.ssa Pasqualina Morella
Roma Lido, 15/05/15
I.T.C.G. “P. Toscanelli”
Anno scolastico 2014/15
Programma svolto
Disciplina: ITALIANO
Classe : QUINTA Sez. E
CORSO: TURISMO
Docente: Pasqualina Morella
Testo in uso: M. Magri- V. Vittorini: IL NUOVO FARE LETTERATURA- Paravia. Vol. 3A,3B
L’età del Positivismo e del Realismo: il contesto storico. Le linee generali della cultura europea: il
Naturalismo. Zolà. Il Simbolismo. Baudelaire. La Scapigliatura. Le linee generali della cultura italiana: il Verismo. Il romanzo verista. La letteratura popolare. La novella. Il discorso indiretto libero.
C. Baudelaire:
Da “ I fiori del male”
- “L’albatros”
E. Zolà:
- “ Il manifesto del Naturalismo”: la prefazione a “ La fortuna dei Rougon”
G. Verga: la vita. L’evoluzione poetica: il periodo pre- verista. L’adesione al Verismo. Le opere. I
Malavoglia.: la trama, le caratteristiche, i temi, la lingua.
Da “ Nedda”
- Scena dell’innamoramento” ( fotocopia)
Da “Novelle rusticane”:
- “La roba”
- “ Libertà”
Da “I Malavoglia”:
-
“La prefazione: i vinti nella lotta per l’esistenza”
-
“ Il naufragio della Provvidenza”
“ Ntoni si ribella”
“ Ntoni tradisce l’ideale dell’ostrica”
L’età del Decadentismo: il contesto storico. Le linee generali della cultura europea: il Decadentismo. La poetica decadente. Le linee generali del Decadentismo in Italia. L’affermarsi della cultura
di massa.
F. Nietzsche
Da “Così parlò Zaratustra”
- “La teoria del superuomo”
O. Wilde:
Da “ Il ritratto di Dorian Gray”
- “ L’artista è il creatore di cose belle”
G. Pascoli: la vita, la poetica, i temi. Lo sperimentalismo stilistico. Myricae.
Da “Il Fanciullino”:
- La poetica del “fanciullino”.
Da Myricae:
- “ Lavandare”
Dai “Canti di Castelvecchio”:
“ Il gelsomino notturno”
“Nebbia
G. D’Annunzio: la vita, la poetica.
Da “ Il piacere”
“La filosofia del dandy”
Da Alcyone:
“La pioggia nel pineto”
“I pastori”
L’età dell’imperialismo: il contesto storico. La scoperta dell’inconscio: Freud e la psicanalisi. Le linee generali della cultura italiana. Il futurismo. Il difficile dopoguerra.
F.T. Marinetti
- Manifesto del Futurismo
- Manifesto tecnico della Letteratura futurista
A. Palazzeschi
- “Lasciatemi divertire”
V. Majakovskij
- “La guerra è dichiarata”
Il primo Novecento. L’età dell’ansia. L’attività letteraria e la società di massa. Il romanzo in Italia.
L. Pirandello: la biografia. La visione del mondo. La poetica dell’umorismo. Le novelle. I romanzi.Il
fu Mattia Pascal: trama, struttura, temi, stile.
Da “l’Umorismo”
- “ Il sentimento del contrario”
Da “ Novelle per un anno”
-
“ Ciaula scopre la luna”
- -“ Il treno ha fischiato”
Da “Il fu Mattia Pascal”
-
“Una nuova identità per Mattia”
-
“ Adriano Meis non esiste: Crolla la finzione”
- “ La conclusione”
Italo Svevo: la biografia, la poetica. I romanzi. La coscienza di Zeno: il significato, i contenuti e la
struttura.
Da “La coscienza di Zeno”
-
“ Il vizio del fumo”
-
“ La conclusione”
Dalla “Grande crisi” al secondo dopoguerra: il contesto storico. Le linee generali della cultura italiana. L’Italia nel secondo dopoguerra. Il rinnovamento della narrativa. La poesia: l’Ermetismo.
S. Quasimodo: la vita e le raccolte poetiche. Dall’Ermetismo alla poetica dell’impegno.
Da Giorno dopo giorno
- “Alle fronde dei salici”
- “ Uomo del mio tempo” ( fotocopia)
Il Neorealismo tra narrativa, cronaca, memorialistica.
Primo Levi. Se questo è un uomo. E la memoria dell’orrore.
Da “ Se questo è un uomo”
- “ Se questo è un uomo” (poesia)
- “ Nell’inferno di Auschwitz”
Ungaretti: la vita, le raccolte poetiche, il verso libero. Le linee fondamentali della poetica.
Da “L’allegria”
- “ Veglia”, “San Martino del Carso”, “Fratelli”, “ Soldati”,
Da “Il dolore”
-
“Non gridate più”
Montale: la vita, la poetica. La visione del mondo ed i temi delle prime tre raccolte poetiche. La
tecnica del correlativo oggettivo.
Da “Ossi di seppia”:
“Spesso il male di vivere ho incontrato”
“Meriggiare pallido e assorto”
“Non chiederci la parola”
U. Saba: la vita, la poetica. Il Canzoniere: la struttura, i temi, lo stile ed il linguaggio.
Dal “Canzoniere”
-
“Trieste”
“Città vecchia”
“A mia moglie”
Roma, 15 maggio 2015
Gli Studenti
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE
DOCENTE: Pasqualina Morella
MATERIA: STORIA
Anno scolastico 2014/2015
Classe 5^ sezione E Turismo
Livelli di partenza
La classe ha evidenziato dei livelli di partenza abbastanza omogenei. Sin dall’inizio dell’anno
scolastico una buona parte della classe ha mostrato interesse e partecipazione, un impegno ragionato e responsabile; molti hanno evidenziato livelli di partenza solo sufficienti, dovuti, più
che a difficoltà soggettive, ad un impegno e ad uno studio poco costanti; un piccolo gruppo ha
fatto rilevare un interesse alle lezioni ed un impegno nello studio molto discontinui ed una
partecipazione al dialogo educativo piuttosto saltuaria.
Programmazione
Quasi tutti i moduli programmati sono stati sviluppati, anche se qualcuno in maniera semplificata, sia per le difficoltà incontrate da parte di alcuni allievi sia per lo studio non sempre costante.
Obiettivi perseguiti n termini di:
a)
CONOSCENZE
Conoscere: - I contenuti fondamentali della disciplina; - I rapporti di causa ed effetto; - Gli elementi economici, sociali e politici del periodo, gli avvenimenti principali
b)
COMPETENZE
Saper esporre in forma chiara e corretta fatti e problemi relativi agli eventi storici studiati; Saper distinguere i molteplici aspetti di un evento e l’incidenza in esso dei diversi soggetti storici; Saper utilizzare gli strumenti concettuali che servono ad organizzare temporalmente le conoscenze storiche più complesse: congiuntura, ciclo, lunga durata, breve periodo; Saper utilizzare concetti utili ad individuare e descrivere persistenze e mutamenti: continuità/discontinuità, innovazione, rivoluzione, crisi, ecc.
c)
CAPACITA’
-Comprendere i rapporti che intercorrono tra conoscenza del presente e conoscenza del passato e utilizzare quella del passato per la comprensione del presente; - Saper esporre in maniera
corretta gli avvenimenti storici collegandoli tra loro; - Sapersi orientare a livello sincronico e
diacronico
Metodologia e tecniche di insegnamento
La metodologia ha teso a fare acquisire agli studenti l’abitudine al lavoro di costruzione del
sapere storico autonomo e responsabile; pertanto più che presentare la storia come una serie di
nozioni, spesso avvertita dagli alunni come estranea ai propri interessi, si è ritenuto necessario
abituare ciascun alunno a padroneggiare le tecniche e le abilità di studio più adatte alle conoscenze storiche. Ci si è serviti di lezioni frontali, domande guidate.
Strumenti didattici
Libri di testo. Lettura di Documenti. Visione di film.
Criteri di verifica e valutazione
 Verifiche orali. Test a risposta aperta. Interventi liberi e sollecitati.
Risposta della classe
La maggior parte della classe ha raggiunto in maniera sufficiente gli obiettivi programmati;
alcuni alunni li hanno raggiunti in modo ampio ed approfondito, mostrando particolare interesse per la disciplina ed impegnandosi costantemente nello studio. Un piccolo gruppo, a causa di un impegno discontinuo e superficiale, evidenzia una preparazione disorganica di qualche argomento.
Roma Lido, 15/05/15
L’insegnante: Prof.ssa Pasqualina Morella
I.T.C.G. “P. Toscanelli”
Anno scolastico 2014/15
Programma svolto
Disciplina: STORIA
Classe : QUINTA Sez. E
CORSO: Turismo
Docente: Pasqualina Morella
Testo in uso: F.M. FELTRI- M.M. BERTAZZONI- F. NERI- LA TORRE E IL PEDONE- SEI- Voll. 2 e 3.
Dal 2° vol.
Modulo 1: Europa e mondo nel secondo 800.
 La seconda Rivoluzione industriale.
 I problemi del nuovo stato in Italia: il governo della Destra storica e della Sinistra.
 Ragioni e caratteri dell’imperialismo.
Dal 3° vol.
Modulo 1: Tra “800 e “900: l’epoca delle masse e della velocità.
 Le masse entrano in scena.
 L’Italia nell’età giolittiana. La conquista della Libia.
 Il secolo della fisica e della velocità.
Modulo 2: La prima guerra mondiale.
 Le origini del conflitto.
 Guerra di logoramento e guerra totale.
 Intervento americano e sconfitta tedesca.
Modulo 3: L’Italia nella grande grande guerra.
 Il problema dell’intervento.
 La guerra dei generali.
Modulo 4: Il Fascismo in Italia
 L’Italia dopo la prima guerra mondiale.
 Il movimento fascista.
 Lo stato fascista.
Modulo 5: Potenze in crisi: Germania e Stati Uniti dopo la guerra
 La Repubblica di Weimar
 La grande depressione negli Stati Uniti
 Hitler al potere.
Modulo 6: La seconda guerra mondiale( sintesi)
 Verso la guerra.
 I successi tedeschi ( sintesi)
 L’entrata in guerra degli Stati Uniti.
 Le difficoltà della Germania
 La sconfitta del Giappone.
Modulo 7: L’Italia nella seconda guerra mondiale ( sintesi)
 L’occupazione tedesca e la guerra di Liberazione.
Roma, 15/05/15
Gli Studenti
La Docente
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: Discipline turistiche e aziendali
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E
Livelli di partenza: mediamente quasi sufficienti, con difficoltà nell’eseguire determinazioni
di tipo numerico-quantitativo e nell’analisi dei risultati ottenuti. Un esiguo numero ha evidenziato livelli di partenza apprezzabili.
Programmazione: in linea con quella ministeriale, è stata definita nella programmazione disciplinare.
Obiettivi perseguiti:
Conoscenze: conoscere il ruolo e la funzione del tour operator nel mercato turistico internazionale, conoscere i vari tipi di prodotti turistici, le strategie di marketing, politica promozionale, i canali distributivi e gli strumenti pubblicitari.
Competenze: saper effettuare l’analisi dei costi, applicare la break-even analysis in ambito
aziendale, calcolare il costo dei pacchetti con la metodologia del full costing e del direct costing, calcolare il mark-up e il prezzo di vendita del prodotto; saper valutare preventivamente
la fattibilità economica di un prodotto turistico, accanto ad altre compatibilità.
Metodologia e tecniche di insegnamento: lezioni frontali, lezioni strutturate, studio dei casi,
problem solving, lavoro di gruppo.
Recupero: pause nella didattica, esercitazioni svolte in classe con esempi mirati al recupero
delle carenze riscontrate soprattutto nelle verifiche scritte.
Approfondimento: aggiornamento sulla normativa riguardante il settore, informazione su eventi e tendenze.
Strumenti didattici: libro di testo, utilizzo di Internet, documenti, grafici.
Criteri di verifica e valutazione: prove scritte a fine modulo, esercitazioni in classe, simulazioni III prova, verifiche orali in itinere.
Risposta della classe: gli studenti hanno risposto in modo adeguato alle lezioni, superando,
nella maggior parte dei casi, le difficoltà iniziali; tale atteggiamento ha consentito approfondimenti tematici e continue esercitazioni pratiche.
L’insegnante
Prof.ssa Maria Gabriella Di Somma
Roma, 15 Maggio 2015
PROGRAMMA DI DISCIPLINE TURISTICHE E AZIENDALI
ANNO SCOLASTICO: 2014 / 2015 CLASSE: VE Turismo
DOCENTE: MARIA GABRIELLA DI SOMMA
TESTO ADOTTATO:
TURISMO: prodotti, imprese, professioni vol.3
AUTORI: G. Batarra C. Sabatini
CASA EDITRICE: TRAMONTANA
Modulo 1: I PREZZI DEI PACCHETTI TURISTICI
- La definizione della variabile prezzo
- I metodi per la determinazione del prezzo
- Il riparto dei costi comuni attraverso il calcolo del mark-up in percentuale
- Il prezzo di pareggio
- Variazioni del prezzo medio
Modulo 2: IL CONTROLLO DI GESTIONE
- Le caratteristiche del controllo di gestione
- La contabilità gestionale
- La classificazione dei costi: costi diretti e indiretti
- Costi fissi, variabili e semivariabili o semifissi
- Le configurazioni di costo
- La contabilità gestionale a costi diretti
- La contabilità gestionale a costi pieni
- Il calcolo del costo pieno tramite i centri di costo
- Il calcolo del costo pieno tramite l’activity based costing
- La break-even analysis
- Gli indicatori di performance
- La pianificazione strategica, la programmazione annuale e il budget
- Il budget degli investimenti
- Il budget economico
- Le tipologie di costi inseriti nei budget dei centri di responsabilità
- Il budget finanziario
- Il budget generale d’esercizio
- Il budget nelle imprese di viaggi
- I diversi tipi di budget
- Il controllo budgetario
- L’analisi degli scostamenti
- I vantaggi e i limiti del budget
Modulo 3: STRATEGIE DI MARKETIG TURISTICO E NUOVE TECNICHE
DI COMUNICAZIONE
- Il marketing strategico e le strategie di marketing
-
La segmentazione e il targeting
Le strategie di posizionamento
Le strategie di marca
Le strategie legate al ciclo di vita del prodotto
Le nuove strategie e tecniche di marketing
Le strategie e gli strumenti di marketing elettronico
Il rapporto tra turismo e territorio
Il marketing territoriale
La destinazione turistica
Il curriculum vitae: modello europeo.
GLI STUDENTI
IL DOCENTE
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: FRANCESE
Anno scol. 2014/15 classe 5^ E
Livelli di partenza
Una buona parte della classe ha evidenziato apprezzabili livelli di partenza quanto a a conoscenza
della lingua straniera e a competenze acquisite; un piccolo gruppo si attesta su livelli di eccellenza; un
secondo piccolo gruppo, al contrario, presenta livelli di partenza molto modesti.
Programmazione
La programmazione, definita in sede di dipartimento, è stata svolta tenendo sostanzialmente conto
della divisione in moduli riportata dal libro di testo di cui sono state approfondite le funzioni di consolidamento presentate nelle diverse unità attraverso esercizi di mise en situation.
I contenuti di natura turistica sono stati trattati anche mediante discussioni e presentazioni di gruppo
e la comprensione è stata rafforzata con la stesura di projects come itinerari turistici e brochure.
In questa fase la classe ha lavorato con materiale di varia natura.
Gli argomenti trattati sono stati oggetto di verifiche orali e scritte.
Obiettivi perseguiti
Conoscenze generali di carattere linguistico: redigere un testo scritto e discutere argomenti e tematiche di settore.
Conoscenze specifiche: aspetti di teoria e pratica turistica della civiltà francofona.
Competenze: orientarsi in modo autonomo di fronte a situazioni nuove e significativamente complesse attraverso rielaborazione critica dei contenuti già conosciuti anche in modo trasversale.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Approccio funzionale-comunicativo attraverso lezioni frontali, giochi di gruppo e simulazioni.
Strumenti didattici
Aula, lab.linguistico, L.I.M, libro di testo e documenti dedicati autentici.
Criteri di verifica e valutazione
Interrogazioni; prove scritte basate su dissertations, comprensione di testi specifici con rielaborazione e produzione personale, itinerari da compilare, questionari con quesiti a risposta
aperta e scelta multipla.
Risposta della classe
La quasi totalità della classe ha interiorizzato adeguatamente i contenuti trattati orientandosi in
modo autonomo nella decodificazione di situazioni linguistiche diverse e professionalmente nuove.
Una piccola parte della classe è riuscita solo parzialmente in quanto su esposto nonostante una costante guida e il continuo incoraggiamento.
Il docente:
Prof.ssa Carla Carloni
………………………….
Roma 12 maggio 2015
PROGRAMMA DI LINGUA FRANCESE
Classe V E iter.
anno scolastico 2014-2015
Prof. Carla Carloni
Dal testo “Décryptez le tourisme”
Argomenti trattati:
- Les categories hôtelières
- Les Logis de France
-Les métiers de l’hôtellerie
-L’Office de Tourisme de Paris
-Profession guide-accompagnateur /conférencier
-Cityrama
-Les itineraries touristiques
-Le forfait
-Les brochures touristiques
-Organiser un itinéraire
-Des circuits (differents types)
-Les croisières
-La navigation de plaisance
-Les villages touristiques.
FICHES INFO 2:L’organisation du tourisme en France-les partenaires commerciaux.
-L’hôtellerie (l’hôtellerie indépendante,les chaÎnes volontaires, les chaÎnes intégrées,
-L’hébergement rural:
-les camping,
-les auberges de jeunesse
- les gites ruraux,
-les chambres d’hôte
- les agritourismes
-La restauration
-Les voyagistes ( tour operateurs)
-Les agences de voyages
FICHE INFO 4: Les principaux types de tourisme
-Le tourisme littoral
-Le tourisme montagnard
-Le tourisme fluvial
-Le tourisme social et assoc iatif
-Le tourisme culturel
-Le tourisme d’affaires et de congrès
-Le Tourisme religieux
-Le tourisme de santé
FICHE INFO 5 :Les métiers du tourisme:
-Dans les Offices de Tourisme
-Chez un TO
-Dans les agences de voyages
-Presentation d’ une ville francophone: BRUXELLES
-Présentation des villes francaises : NICE - DEAUVILLE
- PARIS ET L’ ILE DE FRANCE : ses monuments
- les Départements et Régions d’outre-mer et les Collectivités d’ d’outre-mer
- LA POLYNÉSIE FRANÇAISE
-Vari itinerari a scelta degli alunni
La prof. Carla Carloni
Gli alunni
………………………………………………….
………………………………………………….
………………………………………………..
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: …SPAGNOLO………
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E ITER
Livelli di partenza
La classe è costituita da un gruppo di alunni con sufficiente ed in alcuni casi
ottime competenze linguistiche nella produzione scritta e orale. Caratterizzate tutte da volonta ed interesse per la
Programmazione
Il programma contempla la trattazione di argomenti del settore turistico,
quali tipi di turismo, varie strutture alberghiere, tour operadores e enti del
turismo, città di interesse storico-turistico-culturale come Madrid, Barcellona, itinerari di viaggio.
Obiettivi perseguiti
Conseguimento della padronanza linguistica nell’ambito di competenza del
settore turistico-culturale, la comprensione e produzione corretta del prodotto in L2 e l’autonomia organizzativa rispetto alle informazioni fornite.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Lezioni frontali, supporti visivi
Strumenti didattici
Lavagna interattiva multimediale, materiale didattico e dispense.
Criteri di verifica e valutazione
Si fa riferimento ai criteri e griglie di valutazione stabiliti da ogni singolo
consiglio di classe e deliberati dal dipartimento di lingue.
Risposta della classe
La maggioranza della classe ha risposto in maniera continua e interessata.
L’attività didattica è stata svolta in maniera regolare e costante.
L’insegnante
Prof.ssa Donatella Caruso
Roma Lido, 02/05/2015
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (materia Spagnolo)
GRAMATICA
Preferito perfecto, indefinido y imperfecto
Subjuntivo presente y imperfecto
Condicional presente y pasado
ORGANIZZARE UN PACCHETTO TURISTICO
presentare una zona turistica( historia de una ciudad, monumentos,folclore);
organizzare un itinerario;
presentare un itinerario
HISTORIA Y CULTURA DE ESPANA
La guerra civil espanola
El arte modernista
El turismo en Espana
El flamenco
La corrida
CIUDADES DE ESPANA
Las islas Baleares
Madrid
Barcelona
Las islas Canarias
L’insegnante
Gli alunni
RELAZIONE FINALE - MATERIA: LINGUA INGLESE
Docente: Prof.ssa Cinzia Tariciotti A.S. 2014/2015 classe 5^E iter
Livelli di partenza
L'esame della situazione di inizio anno si è attestata sulla base di dialoghi, interviste e brevi
oral-reports per valutare la competenza comunicativa orale che ha messo in risalto alcuni livelli di speaking ability un po' carenti nell'area lessicale. Buona parte della classe è riuscita a
interagire con una certà fluidità di linguaggio, pur facendo errori di grammatica. Le abilità di
scrittura valutate nella prima verifica del primo trimestre hanno invece evidenziato in alcune
alunne la persistenza di errori morfosintattici, a volte anche gravi, riscontrati nella elaborazione di testi semplici.
Programmazione
I contenuti didattici sono stati definiti e concordati nella prima riunione di dipartimento e
successivamente in quella per materia di inizio anno scolastico e seguono la scansione modulare del libro di testo. Nel mese di settembre è stata effettuata una breve revisione di alcuni argomenti del quarto anno, in particolar modo dei contenuti sull'accomodation e sul
mondo del turismo e delle sue figure professionali, temi del resto propedeutici allo studio
delle mete turistiche in Italia, in Europa e nel mondo. L'analisi e la comprensione, nonchè la
rielaborazione dei testi non sono state affrontate soltanto dal punto di vista prettamente turistico, ma, laddove è stato possibile, anche artistico culturale. Molti di questi argomenti
hanno infatti dato l'opportunità di effettuare collegamenti con la geografia turistica, la storia
dell'arte e del territorio e a volte anche della letteratura italiana.
Obiettivi perseguiti
La classe possiede conoscenze generali, non specifiche e quindi poco approfondite della micro lingua; alcune alunne invece si sono distinte nella capacità di approfondimento e nella
reperibilità di informazioni. Per quanto riguarda le competenze di interazione orale non tutte
sanno comunicare correttamente e utilizzare una certa varietà o ricchezza lessicale. Queste
carenze tuttavia si riscontrano maggiormente nelle prove scritte dove persistono errori legati alla morfosintassi ma anche al lessico, spesso ripetitivo. Poche sono le alunne che possiedono capacità di rielaborazione dove sia presente il controllo della lingua. La lettura e quindi
la comprensione del testo è affrontata in modo abbastanza soddisfacente dalla totalità della
classe.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Lezione frontale con la finalità di suscitare curiosità, interesse, approfondimenti 'examoriented'; lezione dialogata per rafforzare le speaking skills; simulazioni di vita quotidiana.
Strumenti didattici
Uso della Lim; risorse della rete per visionare, analizzare e comparare alcune delle località
turistiche studiate; libro di testo
Criteri di verifica e valutazione
Ho effettuato due verifiche scritte nel I trimestre e tre verifiche scritte nel pentamestre. Di
queste ultime, due sono state simulazioni dell'Esame di stato; le interrogazioni orali sono
state una nel primo trimestre e due nel pentamestre, come deliberato nel Collegio dei docenti.
Risposta della classe
Ho riscontrato nella classe una costante applicazione allo studio, una frequenza abbastanza
assidua alle lezioni e una partecipazione attiva e calorosa da parte di alcune; non ho mai avuto resistenze o lamentele per il lavoro svolto e tutte hanno sempre accettato le proposte didattiche.
I.T.C.G. “P. Toscanelli” Programma svolto nell' anno scolastico 2014/2015
classe 5 sez. E iter
Disciplina: lingua inglese
Tarciotti
La docente: Prof.ssa Cinzia
Libro di testo: “Travel and Tourism” ed. Pearson Longman, a cura di D. Montanari, R.A. Rizzo
Module 1: The world of tourism
The tourism industry
- From past to present: the development of tourism
- Tourism today
- The organisation of the tourism industry: tour operators and travel agents; package holidays; marketing
- National and international organisations: WTO, ENIT, BTA
- WTO's Global Code of Ethics for Tourism
Travel Abroad
- Be a responsible and safe tourist
- Career paths: the travel agent
Module 2: Transportation
Land and sea travel
- Types of water transport
- Cruising the ocean: Royal Cruise
- Scotland's highlands and islands cruise 2014
Module 3: Accomodation
Serviced accomodation
- From Inns to Hotels: the development of the hospitality industry
Self-catering accomodation
- Caravan, camping and motor home parks
- Holiday homes and hostels
Module 4: Tourist Destinations in Italy
Nature and landscape
- Italy in a nutshell
- Exploring Riviera Romagnola
- Exploring Sardinia
- Describing a region: Puglia and Salento
- Itinerary: Discover the enchanting Amalfi Coast and its delicious food and wines
- A food and wine tour: Savoring the best of Sicily
Historical cities
- Exploring Rome 'The eternal city': what to see, what to do, what to eat
- Exploring Florence 'The open-air museum': what to see, what to do, what to eat
- Exploring Venice 'The floating city' : what to see, what to do, what to eat
- Describing a painting: each student will choose a painting among the ones studied in the
school year
Module 5: Tourist Destinations in The British Isles
Three great capital cities
- Exploring London 'The world's most cosmopolitan city': what to see, what to do, what to
eat
- Exploring Edinburgh 'The Athens of the North': what to see, what to do, what to eat; Edinburgh festivals
- Exploring Dublin 'The city of literature': what to see, what to do
Module 6: Tourist Destinations in The USA
The USA in a nutshell
- Exploring Florida
- Exploring California
- Exploring National Parks
Big American cities
- Exploring New York 'The city of superlatives': what to see, what to do
- Exploring San Francisco 'The city by the bay': what to see, what to do, what to eat
L'insegnante:
Prof.ssa Cinzia Tariciotti
Le alunne:
_____________________
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: Geografia Turistica
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E Iter
Livelli di partenza
La classe ha evidenziato un discreto livello di partenza, in cui diversi elementi dimostravano di avere conoscenze
e competenze adatte ad affrontare il programma ed i grandi temi di attualità dell'ultimo anno.
Programmazione
In fase di programmazione per materia è stato deciso di riformulare parzialmente i contenuti previsti dal nuovo
ordinamento degli studi. La decisione, presa di comune accordo con le altre docenti di geografia, è stata dettata
dalla sentita esigenza di trattate, durante il corso dell'ultimo anno, i grandi temi di geografia economica che annualmente i ragazzi sono chiamati ad affrontare nella prima prova d'esame, il cui studio è stato invece stati relegato al secondo anno nel nuovo ordinamento di studi. Si è reso dunque necessario ridurre lo studio di alcuni Stati, in relazione alle effettive ore di lezione svolte. Si deve inoltre tenere presente che circa un terzo del monte ore
del pentamestre è stato dedicato al laboratorio CLIL, il che ha comportato una inevitabile ulteriore riduzione degli argomenti trattati.
Obiettivi perseguiti
Conoscenze: - Conoscere i contenuti fondamentali della disciplina.
Competenze: - Saper operare confronti fra le realtà dei diversi Stati in relazione al loro livello di sviluppo. Sapere individuare il fenomeno della globalizzazione nel turismo e nei vari settori economici, culturali e sociali. Saper riconoscere gli elementi di sostenibilità del turismo sostenibile e quelli di criticità del turismo di massa. Sapere individuare il ruolo degli USA nell’economia internazionale e nella globalizzazione del turismo. Sapere cogliere le diverse problematiche del continente africano. Saper riconoscere il ruolo dei paesi emergenti, e della
Cina in particolare, in campo economico e turistico. Sapere individuare le peculiarità di ciascuno stato in relazione al fenomeno turistico. Sapere realizzare un itinerario turistico. Acquisire la terminologia relativa alla geografia del turismo in inglese, e sapere esporre i contenuti relativi a flussi, ricettività e risorse turistiche degli Stati
Uniti in questa lingua.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Lezioni frontali, dibattiti in classe, interventi liberi, lezione dialogata. Lezione ed interrogazioni in lingua inglese.
Strumenti didattici
Libri di testo, carte geografiche, fotocopie, uso della LIM per filmati e materiale fotografico, registratori vocali.
Criteri di verifica e valutazione
Interrogazioni orali. Interventi liberi e sollecitati.
Risposta della classe
In generale la classe ha affrontato l'ultimo anno con molta serietà, impegno ed interesse. La maggior parte della
classe ha raggiunto in maniera soddisfacente gli obiettivi programmati; alcune alunne li hanno raggiunti pienamente. Solo alcuni elementi, a causa di un impegno discontinuo o di lacune pregresse, evidenziamo una preparazione disorganica degli argomenti proposti.
In relazione al laboratorio CLIL, si evidenzia che la conoscenza di base della lingua inglese, sia dal punto di vista grammaticale che relativamente alle capacità espositive, era piuttosto disomogenea. Questo ha inevitabilmente condizionato i risultati individuali raggiunti.
Programma effettivamente svolto
Fare riferimento al programma svolto allegato.
L’insegnante Prof.ssa Valeria Alessandrelli
Roma Lido 09/05/2015
PROGRAMMA DI GEOGRAFIA TURISTICA SVOLTO NELLA CLASSE VE
A.S. 2014/2015 I.T.COMMERCIALE “ P. TOSCANELLI”
La classe quinta iter di questo anno è la prima che arriva all'esame di Stato con il nuovo ordinamento degli studi dettato dalla riforma. Tuttavia, in fase di programmazione per materia,
è stato deciso di riformulare parzialmente i contenuti previsti dal nuovo ordinamento. La decisione, presa di comune accordo con le altre docenti di geografia, è stata dettata dalla sentita esigenza di trattate, durante il corso dell'ultimo anno, i grandi temi di geografia economica che annualmente i ragazzi sono chiamati ad affrontare nella prima prova d'esame, il cui
studio è stato invece stati relegato al secondo anno nel nuovo ordinamento di studi. Si è reso
dunque necessario ridurre lo studio di alcuni Stati, in relazione alle effettive ore di lezione
svolte. Si deve inoltre tenere presente che circa un terzo del monte ore del pentamestre è
stato dedicato al laboratorio CLIL, il che ha comportato una inevitabile ulteriore riduzione
degli argomenti trattati.
Argomenti svolti:
INDICATORI ECONOMICI E SOCIALI: PIL, PPA, ISU, IPU1, IPU2, GDI, GEM.
IL SOTTOSVILUPPO: ORIGINI, CAUSE ED EFFETTI.
ANALISI DELLE CAUSE STORICHE CHE HANNO PORTATO AD UN DIVERSO GRADO DI
SVILUPPO UMANO NEI CINQUE CONTINENTI, CON PARTICOLARE ATTENZIONE ALLA REALTA'
AFRICANA.
SUDDIVISIONE DEL MONDO IN AREE GEOGRAFICHE IN BASE AL GRADO DI SVILUPPO
ECONOMICO DEI SINGOLI PAESI E CARATTERISTICHE ECONOMICHE E SOCIALI DEGLI STESSI,
CON PARTICOLARE RIFERIMENTO AI PAESI SOTTOSVILUPPATI, NIC, BRIC, PAESI EX
COMUNISTI E PAESI SVILUPPATI.
LA GLOBALIZZAZIONE: STORIA, EVOLUZIONE, PROTAGONISTI. EFFETTI POSITIVI E NEGATIVI,
SOTTO IL PROFILO ECONOMICO E SOCIALE.
L’ONU: STRUTTURA, FUNZIONI ED ORGANISMI COLLEGATI.
L’UNESCO: FUNZIONE, STRUTTURA E PATRIMONI.
LE ONG.
LA GLOBALIZZAZIONE DEL TURISMO: L'ECONOMIA DEL TURISMO, TURISMO MATURO,
TURISMO EMERGENTE, I TRASPORTI, LA RICEZIONE TURISTICA.
IL RUOLO DELLE COMPAGNIE LOW COST.
IL TURISMO SOSTENIBILE ED IL CODICE DI COMPORTAMENTO DELL'OMT.
AMERICA ANGLOSASSONE
ASPETTI FISICI, CLIMATICI, AMBIENTALI E DEMOGRAFICI. IL NAFTA.
STATI UNITI
LINEAMENTI STORICI, FISICI, CLIMATICICO AMBIANTALI E DEMOGRAFICI. L’ECONOMIA. IL
TURISMO: RUOLO DEGLI USA NEL TURISMO MONDIALE. RICETTIVITA' E COMUNICAZIONI. LE
AREE TURISTICHE. PARTE DI QUESTA UNITA' E' STATA SVOLTA IN LINGUA INGLESE DURANTE
IL LABORATORIO CLIL. PER I DETTAGLI SUL LABORATORIO CLIL SI RIMANDA AL DOCUMENTO
SEPARATO.
L’AMERICA LATINA
CARATTERI FISICI, CULTURALI ED ECONOMICI. IL MERCOSUR.
BRASILE
IL PAESAGGIO: LINEAMENTI MORFOLOGICI ED ASPETTI CLIMATICI. ELEMENTI DEMOGRAFICI.
LA FORESTA AMAZZONICA: RISORSE E PROBLEMATICHE.
L’ECONOMIA ED I SUOI SQUILIBRI. LE FAVELAS.
IL TURISMO: AREE TURISTICHE DI RILIEVO, COMUNICAZIONI, FLUSSI, RICETTIVITA' ED
ORIENTAMENTO FUTURO.
IL CONTINENTE AFRICANO
STORIA: LE COLONIZZAZIONI E LE LORO CONSEQUENZE. PROSPETTIVE FUTURE. IL TURISMO
COME VIA DI SVILUPPO ECONOMICO. CODICE DI COMPORTAMENTO PER I TURISTI.
IL CONTINENTE ASIATICO.
RUOLO DEI PAESI EMERGENTI.
CINA
IL PAESAGGIO: LINEAMENTI MORFOLOGICI ED ASPETTI CLIMATICI. ELEMENTI DEMOGRAFICI.
RUOLO DELLA CINA NELL'ECONOMIA MONDIALE E NEL TURISMO.
IL TURISMO: AREE TURISTICHE DI RILIEVO, COMUNICAZIONI, FLUSSI, RICETTIVITA' ED
ORIENTAMENTO FUTURO.
APPROFONDIMENTI:
IL PREMIO NOBEL MALALA YOUFZAI. LA GLOBALIZZAZIONE COME STRUMENTO DI
DENUNCIA.
LA CONDIZIONE DELLA DONNA NELLE VARIE CULTURE.
LA CONDIZIONE DEI NERI D'AMERICA.
IL CONCETTO DI LIBERTA' INTESO COME POSSIBILITA' DI SVILUPPO UMANO.
IL CONCETTO DI CAPITALE UMANO.
IL FLAGELLO DELL'AIDS IN AFRICA.
Competenze acquisite:
Saper operare confronti fra le realtà dei diversi Stati in relazione al loro livello di sviluppo.
Sapere individuare il fenomeno della globalizzazione nel turismo e nei vari settori economici,
culturali e sociali. Saper riconoscere gli elementi di sostenibilità del turismo sostenibile e
quelli di criticità del turismo di massa. Sapere individuare il ruolo degli USA nell’economia
internazionale e nella globalizzazione del turismo. Sapere cogliere le diverse problematiche
del continente africano. Saper riconoscere il ruolo dei paesi emergenti, e della Cina in particolare, in campo economico e turistico. Sapere individuare le peculiarità di ciascuno stato in
relazione al fenomeno turistico. Sapere realizzare un itinerario turistico. Acquisire la terminologia relativa alla geografia del turismo in inglese, e sapere esporre i contenuti relativi a
flussi, ricettività e risorse turistiche degli Stati Uniti in questa lingua.
ROMA 12/05/2015
GLI ALUNNI
IL DOCENTE
ITCG PAOLO TOSCANELLI, VIA DELLE RANDE 22, LIDO DI OSTIA, ROMA
INDIRIZZO ITER
LABORATORIO CLIL DELLA CLASSE V ITER, SEZIONE E, A.S. 2014-2015
Docente: Valeria Alessandrelli
Titoli requisiti: C2
Disciplina veicolata in lingua inglese: Geografia turistica
Argomento: terminologia della geografia turistica, il turismo negli Stati Uniti.
Modulo: 10 ore
Il laboratorio CLIL è stato messo in atto per la prima volta durante il corrente anno scolastico
2014-2015. In sede collegiale si è deciso di farlo partire con un modulo sperimentale di dieci
ore.
Finalità: acquisizione della conoscenze e delle competenze relative all'unità trattata, ampliamento del vocabolario relativo al turismo e miglioramento delle capacità espositive in lingua
inglese. Approfondimenti grammaticali.
Metodologia: Le lezioni si sono svolte interamente in lingua inglese. Si è proceduto in prima
istanza con l'acquisizione della terminologia specifica, necessaria alla comprensione degli argomenti da trattare. Si è quindi proseguito con l'illustrazione e la spiegazione dei temi selezionati. Durante questa fase le alunne hanno generalmente fatto ricorso all'uso del registratore
vocale, per poter riascoltare e rielaborare le lezioni autonomamente. Il laboratorio si è concluso con le verifiche orali. Pur favorendo la fluidità dell'esposizione orale, non sono mancati
momenti di approfondimento grammaticale.
Strumenti didattici: carte geografiche, fotocopie, uso della LIM per materiale fotografico,
registratori vocali, gruppo di studio condiviso su social network.
Argomenti svolti:
 Tourism Geography: key words.
 Accommodation and tourist flows in the USA. Inbound and outbound areas.
 New York City: major tourist attractions from Central Park to Battery Park: The Plaza
Hotel, The Rockefeller Center, The Empire State Building, The Flatiron Building, Financial District, Ground Zero. A show in Broadway. Skyline from the Staten Island
ferry and Brooklyn. 'Miss Liberty'. The new World Trade Centre: the Freedom Tower.
A detour to Harlem to listen to gospel choirs.
 A tour in the West: Grand Canyon NP, Las Vegas, Death Valley, Sequoia NP, Yosemite NP.
 San Francisco: Fisherman's wharf, Pier 39, Golden Gate, Cable cars, Painted Ladies,
Lombard Street, Alcatraz, Chinatown.
 Seaside tourism: Florida, California and Hawaii.
 The entertainment industry: Orlando and Las Vegas.
Criteri di verifica: interrogazioni orali svolte interamente in lingua inglese.
Risposta della classe: Si evidenzia che la conoscenza di base della lingua inglese, sia dal
punto di vista grammaticale che relativamente alle capacità espositive, era piuttosto disomogenea. Questo ha inevitabilmente condizionato i risultati individuali raggiunti. In generale, le
alunne si sono dimostrate molte interessate e desiderose di apprendere. La quasi totalità della
classe ha raggiunto un significativo ampliamento del vocabolario. In alcuni casi si è raggiunta
la rielaborazione personale nella esposizione orale. Permangono elementi con difficoltà espositive ed alcune lacune grammaticali.
Lido, 09/05/2015
L'insegnante: Prof.ssa Valeria Alessandrelli
Le Alunne
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE: Andreozzi Maria
MATERIA: DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E
Livelli di partenza
Livello medio-basso
Programmazione
Il programma è stato svolto nel rispetto della programmazione didattica di materia
Obiettivi perseguiti
Il percorso didattico formativo è stato finalizzato:
- allo studio dell’organizzazione Stato , delle forme di Stato e della Costituzione ; analisi della storia costituzionale dello Stato italiano
- allo studio delle istituzioni politiche dello Stato italiano: Parlamento, Governo, Presidente della Repubblica , Corte costituzionale e Magistratura
- allo studio dell’organizzazione turistica nazionale : statale e locale
- all’analisi della tutela del consumatore turista
Metodologia e tecniche di insegnamento
Lezioni frontali, mappe concettuali, schemi e appunti
Strumenti didattici
Libro di testo, letture di approfondimento, legislazione di settore ( Codice del consumo, leggi-quadro,
regolamenti e direttive comunitarie, Codice del Turismo) Codice civile, Costituzione
Criteri di verifica e valutazione
Ai fini della valutazione si è tenuto conto della continuità ,dell’impegno, della partecipazione, della
progressività nell’apprendimento delle conoscenze nonché dell’utilizzo di un linguaggio tecnico.
Gli strumenti impiegati sono state sia verifiche orali che prove scritte nonché simulazioni.
Risposta della classe
Alcune alunne del gruppo classe hanno raggiunto una buon livello nella preparazione complessiva, grazie all’impegno , all’interesse e allo studio costante.
La risposta di altre è stata più modesta per discontinuità e superficialità nella
partecipazione al dialogo didattico-educativo. Per alcuni elementi permangono delle difficoltà a livello espositivo.
L’insegnante
Prof.ssa Andreozzi Maria
Roma Lido…...
PROGRAMMA DI DIRITTO E LEGISLAZIONE TURISTICA
A/S 2014- 2015
CLASSE 5 E ITER
Prof.ssa Maria Andreozzi
Modulo 1 Lo Stato e gli Stati
1 Unità- Lo Stato
- Dalla società allo Stato
- La cittadinanza
- Gli elementi dello Stato
- Le forme di Stato: Stato unitario, federale, regionale
- Le forme di governo: monarchie e repubbliche- monarchia assoluta, costituzionale,
parlamentare; repubblica presidenziale e parlamentare
2 Unità – Da sudditi a cittadini
- Lo Stato assoluto
- Lo Stato liberale: il cittadino- la divisione dei poteri e la pluralità degli organi- i diritti
politici e la sovranità popolare- l’uguaglianza formale.
- Lo Stato democratico: l’uguaglianza sostanziale- l’elettorato attivo e passivo, la tutela
della minoranza , il primato della persona
- La democrazia diretta e indiretta: il diritto di voto e i suoi caratteri, le elezioni- il referendum abrogativo, l’iniziativa legislativa popolare
3 Unità – La Costituzione Repubblicana
- Lo Statuto Albertino
- Il fascismo
- Dalla guerra alla Repubblica: il referendum istituzionale
- La nascita della Costituzione: i caratteri e la struttura
- La sua revisione
Modulo 2 Le nostre Istituzioni
1 Unità – il Parlamento
- Il bicameralismo perfetto
- Lo status giuridico dei parlamentari
- L’organizzazione delle Camere
- La funzione legislativa del Parlamento
2 Unità – il Governo
- La composizione del Governo
- La responsabilità penale dei membri del Governo
- Il procedimento di formazione del Governo
- La crisi di Governo: parlamentare ed extra parlamentare
- Le funzioni del governo: la funzione di indirizzo politico, la funzione amministrativa e
la funzione normativa
3 Unità- Le garanzie costituzionali
- La repubblica parlamentare: l’elezione del Presidente della Repubblica
- I poteri del Presidente della Repubblica
- Il giudizio penale del Presidente della Repubblica
- La composizione della Corte Costituzionale
- Le Funzioni della Corte Costituzionale
4 Unità – La Magistratura
- La Funzione giurisdizionale
- Il processo : accusa e difesa; il doppio grado di giurisdizione, la Corte di Cassazione .
La giurisprudenza e la sentenza un giudicato
- L’amministrazione della giustizia: l’irretroattività della legge, il giudice naturale,
l’obbligo della motivazione
- La giurisdizione ordinaria: cenni sulla giurisdizione civile e penale
Modulo 3 - Il Turismo
2 Unità- La tutela del consumatore turista
- Il consumo e il consumatore
- Il ruolo delle imprese
- La normativa antitrust: il ruolo dell’Autorità Antitrust.
- Il Codice del Consumo: i diritti del consumatore, gli obblighi del produttore e del distributore; le associazioni dei consumatori.
- L’e-commerce: il sito Internet, il rapporto con i consumatori, l’affidabilità , il pagamento.
- La Carta dei diritti del turista , con gli aggiornamenti introdotti dal Codice del turismo:
i pacchetti turistici; l’overbooking. La responsabilità per i danni alla persona . Il danno
“non patrimoniale da vacanza rovinata”.
Modulo 4- L’organizzazione turistica nazionale
1 Unità: L’organizzazione turistica centrale e locale
- Il turismo nella Costituzione: La revisione del titolo V della Costituzione
- La Corte Costituzionale e la normativa turistica : Il Codice del turismo e il ruolo dello
Stato in ambito turistico
- L’ordinamento turistico statale: Dal Ministero del turismo al Dipartimento del turismo- Il Dipartimento per lo sviluppo e la competitività del turismo e il Ministero senza portafoglio del turismo
- Le Conferenze in materia di turismo: la Conferenza Stato- Regioni, la Conferenza Stato -città e autonomie locali, la Conferenza unificata, la Conferenza nazionale del turismo
- Gli enti pubblici turistici: l’ Agenzia nazionale del turismo- ENIT, l’ACI, il CAI, l’ONT
- Le Aziende di promozione turistica , le Pro loco e l’UNPLI
- I Sistemi turistici locali
Docente
Rappresentanti alunne
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: MATEMATICA
Anno scolastico 2014/2015
Classe 5^ sezione E ITER
Livelli di partenza
Il gruppo classe, composto da 18 alunne, che ho seguito quest’anno per la prima volta,
presentava inizialmente tre livelli differenti rispetto alle conoscenze e alle competenze della
disciplina. Infatti, un primo gruppo di alunne dimostrava conoscenze incomplete e imprecise,
un secondo gruppo possedeva conoscenze generali poco approfondite con difficoltà
applicative dei contenuti, infine un terzo gruppo presentava conoscenze complete e buone
capacità di analisi e di rielaborazione personale.
Programmazione
Tenuto conto che la Matematica deve contribuire a sviluppare nell’iter formativo, culturale e
umano una mentalità logica e flessibile, nella programmazione si è cercato di ampliare i
contenuti della materia impartiti negli anni precedenti, continuando a fornire conoscenze
nell'intento di sviluppare competenze specifiche all'indirizzo di studio, privilegiando i
collegamenti con argomenti di natura economica, che oltre ad incontrare interesse e curiosità
consentono di consolidare le conoscenze dell’analisi delle funzioni di due variabili che
altrimenti risultano astratte e di difficile acquisizione.
Obiettivi perseguiti
In generale l’insegnamento della Matematica per le classi quinte mira da una parte a
sviluppare capacità per affrontare situazioni problematiche mediante l’uso di strategie e
tecniche appropriate e dall’altra a migliorare le capacità organizzative ed espositive. Questi
obiettivi fondamentali sono stati perseguiti più o meno da buona parte della classe. Per un
piccolo gruppo rimangono difficoltà forse dovute anche a lacune pregresse e ad una mancanza
nello studio metodico della materia.
Metodologia e tecniche di insegnamento
La metodologia adottata è stata sempre finalizzata a stimolare nelle alunne quella logica
deduttiva che le stimolasse a far collegamenti con le nozioni già apprese in precedenza,
favorendo la motivazione allo studio. L’insegnamento della disciplina si è sviluppato
attraverso la lezione frontale e quella partecipativa; esercitazioni collettive ed individuali;
discussioni collettive su ipotesi risolutive di situazioni problematiche con successiva
codificazione formale delle regole, dei metodi, delle soluzioni; lettura ed interpretazione di
grafici.
Strumenti didattici
Oltre al libro di testo adottato, in ausilio, per focalizzare meglio gli argomenti principali, sono
stati forniti degli appunti.
Il testo in adozione è: M. Bergamini, A. Trifone, G. Barozzi “Matematica.rosso 5” - Ed.
Zanichelli
Criteri di verifica e valutazione
Le verifiche sono state:
–
di tipo formativo (correzione dei compiti svolti a casa e discussioni collettive guidate
di ipotesi risolutive): messe in atto durante il processo di apprendimento per avere
informazioni sul livello di apprendimento raggiunto, sull'efficacia dell'azione didattica e sulla
necessità di attivare interventi di recupero;
–
di tipo sommativo realizzate soprattutto attraverso: compiti in classe, interrogazioni
individuali, interventi e domande durante attività didattiche promosse in classe, prove
oggettive.
Nella valutazione si è tenuto conto del livello delle conoscenze acquisite; nel possesso di
competenze espresse in termini di abilità applicative, e di capacità elaborative, logiche e
critiche; dalla costanza e dall'impegno profuso nello studio della materia.
Risposta della classe
Il comportamento della classe è sempre stato rispettoso ed educato. Le alunne hanno sempre
partecipato attivamente al dialogo educativo, ponendo domande e richiedendo se necessario
chiarimenti. Sicuramente inizialmente le alunne hanno risentito del cambiamento della
docente e nel ritardo nella nomina definitiva della stessa (27/10), infatti questo comporta la
necessità di un periodo di conoscenza da ambo le parti con un certo ritardo nello svolgimento
del programma.
In definiva comunque la risposta è stata soddisfacente: gli obiettivi prefissati sono stati
raggiunti ampiamente da tutte (fatta eccezione per un paio di alunne).
Il programma svolto viene allegato alla seguente relazione.
Roma, 15/05/2015
La Docente
Prof.ssa Angelini Cristina
I.I.S. “P. Toscanelli”
Corso di Matematica Applicata –Classe 5a-sez. E turistico
Programma svolto Anno Scolastico 2014-2015 –
Prof.ssa Angelini Cristina Analisi delle funzioni di due variabili

Richiami sullo studio funzioni ad una variabile: dominio; ricerca delle eventuali
simmetrie; intersezioni con gli assi; studio del segno della funzione; ricerca di
eventuali asintoti; le principali regole di derivazione per la ricerca di eventuali punti di
max, min e flesso; grafico della funzioni: polinomiali e fratte.

Le disequazioni e i sistemi di disequazioni in due variabili.

Analogie tra il piano e lo spazio; il sistema di riferimento ortogonale nello spazio: le
coordinate cartesiane.

Le funzioni di due variabili e la loro rappresentazione grafica: definizione di funzione
reale di due variabili reali; il campo di esistenza delle funzioni di due variabili; il
grafico di una funzione di due variabili; le linee di livello.

Intorni; punti di accumulazione; insiemi aperti e chiusi; limiti per una funzione di due
variabili; funzioni continue.

Le derivate parziali: definizione di rapporto incrementale parziale; definizione di
derivata parziale; il significato geometrico della derivata parziale; il piano tangente a
una superficie; le derivate successive.

I massimi e minimi di una funzione di due variabili: la ricerca dei massimi e minimi
mediante le derivate parziali; punto di sella; l’Hessiano di una funzione; l’Hessiano e i
punti critici.

I massimi e minimi vincolati di una funzione di due variabili: il metodo della
sostituzione; il metodo dei moltiplicatori di Lagrange.
L’economia e le funzioni di due variabili

Le funzioni marginali; l’elasticità delle funzioni; l’elasticità incrociata.

La determinazione del massimo profitto: il massimo del profitto di un’impresa per
due beni in regime di concorrenza perfetta; il massimo del profitto di un’impresa per
due beni in regime di monopolio; il massimo del profitto di un’impresa per un bene
con due prezzi diversi.

Il consumatore e la funzione dell’utilità.
La Ricerca Operativa

La ricerca operativa e le sue fasi.

La classificazione dei problemi di scelta.

I problemi di scelta in condizioni di certezza nel caso continuo e discreto con effetti
immediati. Problemi quando il grafico della funzione obiettivo è una retta; il
diagramma di redditività; il grafico della funzione obiettivo è una parabola; la
funzione obiettivo è espressa da più funzioni.

La scelta fra più alternative: con scelta fra funzioni dello stesso tipo e fra funzioni di
tipo diverso.
La Programmazione Lineare

Gli strumenti matematici della programmazione lineare.

I problemi della programmazione lineare in due variabili. Risoluzione dei problemi
mediante il metodo grafico.
Interpolazione. Regressione. Correlazione: cenni teorici (da svolgere entro il 31/05)
Roma, 15 Maggio 2015
Le Alunne
L’Insegnante
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: SCIENZE MOTORIE
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E
Livelli di partenza
La classe, composta da 18alunne, nel suo complesso ha evidenziato livelli di
partenza globalmente accettabili.
Programmazione
La programmazione è stata svolta nelle sue linee essenziali e nei suoi contenuti
secondo unità didattiche tendenti al conseguimento degli obiettivi prestabiliti.
Obiettivi perseguiti
Saper effettuare esercizi miranti al miglioramento delle capacità condizionali e
coordinative; saper rielaborare schemi motori di base; saper applicare le regole
di gioco e le tecniche di base delle principali attività sportive; conoscere gli apparati e i sistemi anatomo-fisiologici e gli effetti dello sport sul corpo umano;
sapersi esprimere con la corretta terminologia specifica della disciplina.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Lezioni frontali, utilizzo di grandi e piccoli attrezzi sono serviti per attuare strategie finalizzate a far nascere e sviluppare negli alunni capacità di decisione,
giudizio e autovalutazione sia rispetto al proprio comportamento che a quello
del gruppo.
Strumenti didattici
Libro di testo, palestra, campi da gioco, piccoli e grandi attrezzi.
Criteri di verifica e valutazione
Osservazione continua dei comportamenti durante le esercitazioni delle capacità
motorie (valutazione formativa);la regolarità nella frequenza alle esercitazioni
pratiche, l’applicazione, il rispetto delle regole, la collaborazione, l’impegno,
l’interesse ( identificati come frequenza e partecipazione ) sono stati elementi
basilari per la valutazione sommativa.
Risposta della classe
La maggior parte della classe ha partecipato in modo costruttivo rispondendo
positivamente alle sollecitazioni del docente; solo un piccolo gruppo ha mostrato
una non costante continuità nel dialogo didattico-formativo. Nel complesso ha
conseguito un’accettabile preparazione.
L’insegnante
Prof.ssa Cerri Loredana
Roma Lido, 15/05/2015
PROGRAMMA DI SCIENZE MOTORIE A. S. 2014/2015
Prof.ssa Loredana Cerri
Classe V E i-
ter
POTENZIAMENTO FISIOLOGICO
-
corsa lenta e continua
esercizi di stretching per i vari distretti muscolari
esercizi di potenziamento muscolare sul posto e in traslocazione a carico naturale e con piccoli e
grandi attrezzi (bacchette, palle medicinali, spalliera, ecc.)
esercizi per lo sviluppo della velocità di esecuzione dei movimenti
esercizi di preatletica
esercizi con varie finalità eseguiti in coppia
il riscaldamento obiettivi e modalità di esecuzione
CONSOLIDAMENTO DELLO SCHEMA CORPOREO E
RIELABORAZIONE DEGLI SCHEMI MOTORI DI BASE
-
coordinazione dinamica generale: esercitazioni combinate tra gli arti sul posto e in movimento
esercitazioni con piccoli e grandi attrezzi
esercizi di destrezza
studio di combinazioni motorie a ritmo variato
utilizzo dell’attività sportiva ,individuale e di gruppo, come rielaborazione di vecchi schemi e acquisizione di nuove abilità
CONOSCENZA E AVVIAMENTO ALLA PRATICA SPORTIVA
Pallavolo fondamentali individuali:
-
il palleggio; il bagher; la battuta dal basso, tennis, float
il muro e la schiacciata
la difesa: schieramento a W – i ruoli
regolamento tecnico
compiti di arbitraggio, giuria e di organizzazione sportiva
TUTELA DELLA SALUTE E PREVENZIONE DEGLI INFORTUNI
-
nozioni di anatomia e fisiologia del corpo umano legati al movimento
la postura in generale e nozioni di base per la prevenzione dei paramorfismi
esercizi di ginnastica posturale a corpo libero e con piccoli attrezzi
doping
norme di comportamento per la prevenzione degli infortuni e traumi sportivi
elementi di primo soccorso
Roma,15/05/15
Insegnante:
Loredana Cerri
Alunni:
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
MATERIA: Arte e Territorio
Anno scolastico2014/ 2015
Classe 5^ sezione E
Livelli di partenza
La classe si presenta eterogenea per vissuti e provenienza socio-culturale. Nell’arco del triennio il
gruppo classe ,pur mantenendo un comportamento corretto e maturo ed una partecipazione costante, è maturato accrescendo abilità e competenze.
Programmazione:
Non è stato possibile attuare una programmazione in grado di abbracciare le complesse tematiche
relative a tutti i movimenti e artisti del XIX e XX secolo. Sono stati presi in esame i maggiori artisti italiani e stranieri che hanno in qualche modo contribuito a ridefinire il panorama artistico.
Obiettivi perseguiti:
Le alunne si esprimono correttamente sia nelle prove scritte che orali individuando nessi e cause e
operando, in molti casi ,criticamente.
Metodologia e tecniche di insegnamento:
Lezioni frontali,discussioni guidate, ricerche ed esposizioni individuali sulla lim.
Strumenti didattici:
Libro di testo ,documenti, materiali multimediali.
Criteri di verifica e valutazione:
Interrogazioni ,mappe, schemi ,ricerche presentazioni alla lim, esercitazioni scritte, simulazioni.
Risposta della classe:
I risultati sono generalmente soddisfacenti e, in molti casi decisamente buoni .Alcune alunne hanno
mantenuto nel triennio una partecipazione costante ed una proficua curiosita’ culturale.
L’insegnante
Prof.ssa Lucia Di Giacinto
Roma Lido 13 /05 /2015
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO
A.S. 2014/2015
CLASSE 5 E
ARTE E TERRITORIO: - Prof.ssa Lucia Di Giacinto
-libro di testo: CRICCO-DI TEODORO Itinerario nell’Arte vol. 3 edizione
verde. Zanichelli editore.
Neoclassicismo: Caratteri generali del periodo.
Introduzione al Settecento: il Prix de Rome, il Grand Tour.
Le teorie di Wilckelmann e l’Apollo del Belvedere.
Incisioni del Piranesi: Veduta del Campo Vaccino.
“Il ritratto Goethe nella campagna Romana” dipinto da Tischbein.
A. Canova: “Amore e Psiche che si abbracciano”, “ Paolina Borghese come Venere vincitrice”.
G. L. David : “Maria Antonietta condotta al patibolo”, “Giuramento degli Orazi”, “Giuramento della Pallacorda”, “Morte di Marat”.
D. Ingres: “Grande Odalisca”.
IL Realismo.
G. Courbet: “ Lo spaccapietre”, “ Fanciulle sulla riva della Senna”.
Il Romanticismo: Caratteri generali dell’epoca romantica.
T. Géricault: “La Zattera della Medusa” .
E. Delacroix: “ La barca di Dante”, ”La Libertà che guida il popolo”.
F. Hayez: “Atleta trionfante” , “il bacio”.
La stagione dell’Impressionismo e la Parigi della “Belle Epoque”.
E. Manet: “Olympia”.
C. Monet: “Impressione sole nascente” , “Le cattedrali” , “Lo stagno delle ninfee”.
Dal post-Impressionismo alle Avanguardie storiche: panorama generale del periodo
dell’ultimo ventennio dell’Ottocento e del primo decennio del XX secolo: Van Gogh, Picasso, Boccioni.
Van Gogh: “Campo di grano con volo di corvi”.
Picasso: dagli esordi a “Les Demoiselles d’Avignon”; “Guernica”
Boccioni: “Forme uniche della continuità dello spazio”;
Roma, 13/05/2015
L’Insegnante
Prof.ssa Lucia di Giacinto
Gli alunni
ALLEGATO “F”
RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE
FABRIZIO VAVUSO
MATERIA: RELIGIONE
Anno scolastico 2014/2015 Classe 5^ sezione E
Livelli di partenza
Buoni, la classe ha sempre rispostorisposto con un buon livello di partecipazione al dialogo educativo sin dagli anni precedenti
Programmazione
La programmazione è stata seguita, nei suoi elementi essenziali e negli obiettivi minimi,
così come programmato all’inizio dell’A.S.
Obiettivi perseguiti
Autonomia di giudizio.
Capacità di valutazione autonoma dell’apporto del pensiero religioso e cristiano nella
cultura contemporanea.
Metodologia e tecniche di insegnamento
Dialogo guidato.
Strumenti didattici
Video, brani musicali, riferimenti iconografici, testi.
Criteri di verifica e valutazione
Richieste in ordine alla capacità di risposta autonoma e critica alle sollecitazioni proposte durante il dialogo guidato.
Risposta della classe
La classe ha nel tempo mostrato di aver compiuto un buon percorso di crescita personale, umana e culturale, che ha permesso di evidenziare in tutti capacità di elaborazione
personale e soprattutto di stabilire un clima favorevole e partecipe al dialogo educativo.
Il lavoro e la riflessione sono stati caratterizzati da uno spirito collaborativo e motivato,
in alcuni casi decisamente apprezzabile. I risultati, in ordine alla crescita personale e
culturale del gruppo classe e dei singoli studenti sono stati raggiunti così come programmato all’inizio dell’a.s. Diversi studenti hanno manifestato ottime capacità critiche
e di approfondimento personali, nonché autonomia di giudizio. Il comportamento è stato
sempre adeguato al contesto, caratterizzato da maturità e responsabilità e improntato
ad un proficuo spirito di collaborazione.
PROGRAMMA EFFETTIVAMENTE SVOLTO (vedi allegato)
L’insegnante
Prof . Fabrizio Vavuso
Ostia Lido, 9/05/2015
ANNO SCOLASTICO 2013-2014
Programma di religione classe 5 E
Prof. Fabrizio Vavuso
Fede ed etica della responsabilità.
Le questioni poste dalla complessità del mondo moderno che necessitano di una risposta coerente con
un sistema di significato. La religione e gli altri sistemi di significato.
Il Cristianesimo davanti ai problemi del lavoro, della vita associata, della modernità.
La necessità ed il valore di un orientamento autonomo e critico da parte dell’alunno.
Il Cristianesimo nella storia contemporanea
Alcuni nodi interdisciplinari(storia, italiano, storia dell’arte, diritto, geografia economica).
Il cristianesimo ed il suo confronto con la storia contemporanea. Il dialogo con altri sistemi di significato,
siano essi religiosi che non religiosi.
Prof. Fabrizio Vavuso
14/05/2014