Bordighera, all`Hotel Parigi per imparare il mestiere

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Bordighera, all`Hotel Parigi per imparare il mestiere
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Bordighera, all’Hotel Parigi per imparare il mestiere dell
Sommelier
Lunedì 18 gennaio 2016
Bordighera. Ha preso il via oggi pomeriggio, il corso propedeutico di qualificazione
professionale per Sommelier presso l’Hotel Parigi, sul lungomare Argentina.
Organizzato dall’ASPI (Associazione della Sommellerie Professionale Italiana), il
corso ha visto la partecipazione di un docente d’eccezione: Pier Sattanino, uno dei
migliori Sommelier al mondo.
Originario di Asti, ma bordigotto d’azione, Sattanino è titolare dell’Hotel Parigi e del
ristorante La Reserve. E’ stato lui, primo italiano nella storia, a vincere nel 1971 il
campionato mondiale di Sommelier.
“Per fare questo mestiere”, ha esordito, “Bisogna avvicinarsi al vino con grande
umiltà”.
La figura del Sommelier è sicuramente tra le più ricercate nel mondo lavorativo:
preparato, colto e necessariamente poliglotta, il vero Sommelier deve saper curare in ogni
aspetto il cliente.
Per raggiungere la qualifica di Sommelier bisogna seguire vari step: un primo corso
propedeutico, come quello iniziato all’Hotel Parigi, che si concluderà con un esame dopo
diciassette lezioni. E poi ancora un secondo corso, più impegnativo, che consente, a chi
supera l’esame, di diventare Mastro Coppiere. Raggiunto questa prima qualifica, è poi
necessario lavorare per almeno un anno: continuare a studiare, aggiornarsi, approfondire
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la conoscenza nel campo dell’enogastronomia e poi sostenere un esame internazionale in
una lingua diversa dall’italiano, francese, inglese o spagnolo.
“Come in tutti i mestieri bisogna passare attraverso sacrifici e, soprattutto, non
scoraggiarsi mai”, spiega Sattanino, “Chi pensa di diventare Sommelier dall’oggi al
domani si sbaglia: è un mestiere che richiede tempo e dedizione per essere appreso”.
E grazie ai corsi dell’ASPI, unica delle associazioni italiane aderente all’ASI (Association
de la Sommellerie Internationale) viene data ai giovani la possibilità di intraprendere una
professione ricca di sbocchi lavorativi e che può dare grande prestigio internazionale.
Ma cosa significa essere Sommelier? Non è facile rispondere a questa domanda, ma di
certo non basta conoscere il vino. “Gli aspetti da curare sono tanti”, dichiara il
pluripremiato professionista, “Bisogna conoscere la cucina internazionale, per saper
abbinare i vini ai piatti. Ma anche la cultura di ciò che avviene nelle cantine è
fondamentale”. Bisogna poi prestare attenzione al servizio, presentare al meglio il
prodotto, aggiornarsi sempre su quelle che sono le novità dei vini nel mondo. “Ed
è fondamentale non essere astemi”, sottolinea.
Oltre al vino, poi, bisogna conoscere le bevande nervine, come il caffè: “Rappresenta la
fine di un pasto”, spiega Sattanino, “E’ importantissimo saperlo fare bene per non rovinare
un pranzo o una cena”.
Il Sommelier conosce anche le acque, le birre, i distillati. Ma deve essere preparato
anche sui sigari, ai quali si possono abbinare liquori o vini speciali.
Un mestiere affascinante, dunque, che può portare soddisfazioni non indifferenti, sia in
Italia che all’estero, offrendo una possibilità ai tanti giovani che cercano un lavoro.
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