rapporto sui diritti umani in sri lanka

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rapporto sui diritti umani in sri lanka
RAPPORTO SUI DIRITTI UMANI
IN SRI LANKA
FEBBRAIO 2008
Traduzione in lingua italiana dei rapporti del segretariato dei Diritti Umani del Nord-Est dello Sri Lanka
NESoHR : http://www.nesohr.org/
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SOMMARIO DEI CONTENUTI
1.
Introduzione :
Lo Sri Lanka ha due Nazioni – Cingalese e Tamil. Con l’indipendenza, nel 1948, a seguito
della partenza degli Inglesi dallo Sri Lanka, i Tamil non furono trattati equamente dalla
maggioranza dei Cingalesi. La guerra Etnica che ne derivò, costò la vita a più di 65.000
persone. Questa guerra è in essere da più di tre decenni e non vi è un minimo di speranza
per uscire da questo tunnel. La situazione continua a peggiorare sempre di più. I Diritti
Umani sono violati senza riserva. Gli appelli dalle Agenzie Umanitarie internazionali si sono
dimostrati futili.
Le atrocità peggiori sono all’ordine del giorno. La vita umana ha perso il suo valore. Le
persone sono uccise senza pietà o sono rapite. Esse temono per la loro vita e vivono nella
paura. Il reclutamento dei bambini nell’Est è predominante e minaccia la loro sicurezza.
Inquietudine, paura ed ansietà prevalgono nella mente di coloro che vivono nelle zone
controllate dall’esercito da Nord ad Est.
2.
Discriminazioni :
Da quando gli Inglesi lasciarono lo Sri Lanka, i Tamil furono discriminati e trattati come
cittadini di secondo grado. Neanche il governo si adoperò per venire incontro alle
aspirazioni del popolo Tamil. Finalmente, il TULF volle che il governo accettasse la
decisione delle Nazioni Unite in conformità alla deliberazione da loro emanata.
“Un gruppo di persone appartenenti alla stessa cultura e stessa lingua che vivono nel
proprio territorio hanno il diritto di autodeterminazione”
2.1
Disgregamento
2.2
Aiuti stranieri
2.3
Borse di studio
2.4
Scuole abbandonate
2.5
Irrigazione Serbatoi e Strade abbandonate
2.6
Colonizzazione
2.7
Industrializzazioni
2.8
Pregiudizi Razziali
2.9
Reclutamento delle Forze Armate
2.10
Protezioni negate.
Rapportato da NESoHr – Ottobre 2007
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3.
RIVOLTE COMUNALI :
Le rivolte comunali uccidono periodicamente migliaia di Tamil. Le più gravi avvennero nel
1956, 1958, 1977 e 1983. Quella del 1983 denominata il Luglio Nero 83 attirò l’attenzione
della comunità internazionale.
4. VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI :
I diritti umani dei Tamil furono violati dal 1948, anno nel quale vi fu l’indipendenza. A parte il
disgregamento degli Indiani Tamil, numerose leggi furono periodicamente decretate allo scopo
di rinnegare i loro Diritti Umani.
4.1
Cingalese unica lingua ufficiale
4.2
Standardizzazione
4.3
Uccisioni Extra Giudiziali
4.4
Commissione Presidenziale
4.5
Politici assassinati
4.6
Addetti Media tormentati
4.7
Persone disperse
4.8
Abduzione per Ragioni politiche e Economiche
4.9
Sindrome Furgone Bianco
4.10
Bombardamenti indiscriminati
5. EVACUAZIONE ETNICA :
Le evacuazioni etniche sono iniziate nel 1948 da quando gli Inglesi lasciarono lo Sri Lanka.
Le rivolte comunali sono la conseguenza di questo abbandono. Nel Giugno 2007, i Tamil che
alloggiavano a Colombo furono circondati e spediti, in piena notte, sia al Nord che all’Est.
6. GRUPPI PARAMILITARI .
I numerosi gruppi paramilitari che collaborano con l’esercito sono stati attori di devastazioni,
uccisioni, abduzioni e furti.
7. RICERCA DI RIFUGIO VOLONTARIO ATTRAVERSO LE CORTI :
Temendo per la loro vita, molte persone cercano, di loro spontanea volontà, rifugio in prigione
attraverso la Commissione Jaffna dei Diritti Umani che li accoglie e li sistema in carcere.
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8. ZONE AD ALTA SICUREZZA: (HSZ)
Le zone ad alta sicurezza (HSZ) predisposte dall’esercito indussero molte persone ad
abbandonare le loro case e permanere per molti anni nei campi di rifugio.
9. EMBARGO E CHIUSURA DI STRADE:
La chiusura di molte strade ebbe come conseguenza quella di far vivere le persone in una
prigione aperta e a Jaffna almeno 600,000 persone vivono in queste condizioni. Inoltre, il
trasporto delle merci è carente a tal punto da non garantire la sussistenza essenziale.
10. TSUNAMI RIABILITAZIONE :
10.1 Organizzazione strutturale delle Operazioni Post-Tsunami (P-TOMS)
un accordo scaturito dagli incontri tra il LTTE e il governo ma che non è stato concesso.
10.2 Internally Displaced People (IDP) :
Migliaia di rifugiati stanno soffrendo da anni nei campi di rifugio. Negli ultimi tre mesi
solo 350,000 persone dell’Est sono state dislocate. A Settembre 2007, altre 6000 del
distretto di Mannar sono state portate nei campi di rifugio e non sono in grado di
approvvigionarsi. I bambini soffrono della mancanza di agevolazioni scolastiche. Gli amici
e parenti vengono separati e quindi sistemati in campi diversi.
10.3 Problemi incontrati dal NGOs
Le NGOs incontrano gravi difficoltà nel trasportare il materiale ai campi a causa della
chiusura di numerose strade e delle restrizioni causate dell’embargo.
11. CONCLUSIONI :
Il popolo dello Sri Lanka, in generale, ed i Tamil in particolare, hanno subito molte
sofferenze e miserie di cui non si parla, contando, negli ultimi decenni, migliaia di morti.
Un bilione di rupie sono state sprecate in questa guerra. Non esiste rispetto per i Diritti
Umani. Ogni giorno si spara e si uccidono dei civili innocenti. Inoltre, migliaia di persone
mancano all’appello e raramente ritorneranno. Si devastano intere famiglie. Le lezioni a
scuola sono continuamente interrotte compromettendo l’istruzione dei bambini.
Non vi è alcuna soluzione militare che possa risolvere il serio problema etnico in Sri
Lanka. L’unico modo per portare a termine la miseria che prevale in questo paese è
quello di adoperarsi al fine di far cessare immediatamente il fuoco e annientare le
umiliazioni che il popolo subisce in relazione alla violazione dei Diritti Umani.
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1. INTRODUZIONE :
Per migliaia di anni i Tamil ed i Cingalese sono state le due principali etnie che hanno vissuto nello
SriLanka. Ognuna di loro ha il proprio regno e territorio – uno per i Tamil e due per i Cingalesi.
Il regno dei Tamil è a Nord e ad Est. Durante la colonizzazione dello Sri Lanka da parte dei
Portoghesi nel 1505 ed in seguito degli Olandesi nel 1658, questi due regni furono mantenuti
separati come lo erano già nel passato. Ma quando , nel 1796, gli Inglesi colonizzarono questa
isola, i tre regni vennero raggruppati in uno solo al fine di permettere agli Inglesi di esercitare o
governare con più facilità da Londra. Ma, nel 1948, quando i Britannici abbandonarono le coste
dell’isola, essi consegnarono il governo dell’intera isola in mano alla maggioranza Cingalese. Di
conseguenza, riunendo il regno dei Tamil ed i regni dei Cingalesi, emerse il grave problema etnico
che oggi prevale. Da quando ci fu l’indipendenza, i Tamil furono discriminati in molte maniere ed è
quanto ci riserviamo di specificare in questa relazione in modo più approfondito. Si instaurarono
delle periodiche rivolte comunali che causarono delle morti, dei saccheggi, fino al punto di non
avere rispetto per la dignità dei Tamil. Alcune di queste vittime Vi illustreranno, più avanti, la
ferocia e la barbaria con la quale i Tamil furono attaccati. Molte leggi discriminatorie furono messe
in atto al fine di considerare i Tamil come il popolo secondario di quest’isola. Anche se, in base al
contenuto della costituzione Solbury introdotta dai Britannici, la legge salvaguardasse i diritti della
minoranza, durante l’indipendenza questa fu successivamente abrogata quando il Governo dello Sri
Lanka (GOSL) introdusse la sua costituzione nel 1972 e la modificò più tardi nel 1978.
Nel 1948 quando i Britannici partirono dallo Sri Lanka, i Tamil, dopo l’indipendenza dissero che
non avrebbero avuto un trattamento favorevole da parte della maggioranza dei Cingalesi. La
guerra etnica che ne derivò costò la vita a 65,000 persone. Questa guerra è in atto da più di tre
decenni e non vi è un minimo di speranza per uscire da questo tunnel. Un bilione di rupie è stato
investito per acquisire armi, munizioni ed equipaggiamenti. I Diritti Umani sono brutalmente violati
senza riserva. Gli appelli fatti dalle Agenzie Umanitarie internazionali sono risultati futili.
Le atrocità peggiori sono all’ordine del giorno. La vita umana ha perso il suo valore. Le persone
vengono uccise senza pietà e vivono nel terrore continuo di perdere la vita. Nell’Est, il
reclutamento dei bambini è predominante ad Est e minaccia la loro sicurezza. Quelli che vivono
nelle zone controllate dall’esercito a Nord e ad Est, vivono perennemente nella paura e nell’ansia.
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2.
Discriminazioni :
I Tamil sono stati discriminati e trattati come cittadini secondari dalla maggioranza della
comunità sin dai tempi in cui i Britannici abbandonarono lo SriLanka.
2.1
Dis-Affrancazione
Un progetto di legge fu presentato al parlamento allo scopo di disgregare i Tamil Indiani.
Un milione di loro fu dichiarato “senza patria” e di conseguenza deportato in India dal
governo dello Sri Lanka. Questo atto inumano ebbe come conseguenza il dividere i mariti
dalle mogli e dai bambini e vice versa. Questo risultato fu dovuto al fatto che la percentuale
dei rappresentanti Tamil eletti nel parlamento scese dal 33% a meno del 20%.
2.2
Aiuti Esteri :
Mentre numerosi progetti di sviluppo sono attuati nelle aeree del Sinhala attraverso aiuti
esteri, le aree dei Tamil sono volontariamente trascurate.
2.2.1
2.2.2
2.3
Centinaia di “Villaggi Modello” sono sorti al sud ma nessuno al Nord o all’Est.
Il progetto Mahaveli Ganga fu terminato con Anuradhapura anzichè estendersi al
Nord a Iranamadu lungo il fiume Kanagarayan Aru.
Borse di studio :
Molti Cingalesi si recano oltremare, in Giappone ed in India, a bordo di navi per studenti
offerte da paesi stranieri, i Tamil sono esclusi ad eccezione di pochi, purché abbiano le
proprie relazioni politiche.
2.4
Scuole abbandonate :
2.4.1
2.4.2
2.4.3
2.4.4
2.4.5
2.4.6
Nelle aree Tamil, le scuole non hanno più un trattamento materno.
I bambini non ottengono i libri gratuitamente e stabilmente.
Il rifornimento del pranzo è irregolare.
Le scuole non vengono costruite.
Vi è una mancanza di insegnanti d’Inglese e di Matematica nelle aree dei
Tamil, mentre nel Sud in alcune scuole, il personale insegnante abbonda
per merito di cariche politiche.
Gli insegnanti Tamil non percepiscono la loro paga puntualmente.
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2.5
Irrigazione dei Serbatoi e Strade Bloccate
L’irrigazione dei serbatoi non viene fatta regolarmente e correttamente. I canali
d’irrigazione sono trascurati e le saracinesche e barricate non funzionano correttamente.
Una grande quantità d’acqua viene dispersa e gli agricoltori si trovano in serie difficoltà. Le
strade ed i serbatoi non hanno un’ adeguata pulizia.
2.6
Colonizzazione :
Questa è la peggiore discriminazione che ci sia. E’ premeditata, ben orchestrata ed è
attuata da più di cinquant’anni. Grandi territori di appartenenza dei Tamil sono stati
colonizzati dai Cingalesi allo scopo di ridurre i Tamil in minoranza nella loro stessa patria. I
coloni Cingalesi sono scelti fra i peggiori criminali e precisamente tra i Criminali Convertiti
(Reconvicted Criminals IRCs) e gli “hooligans”. A loro viene data assistenza finanziaria,
nonché case, pozzi e bestiame. In aggiunta a queste agevolazioni, vengono loro fornite
armi e munizioni per difendersi e controllare le frontiere.
Qui di seguito specifichiamo le statistiche fornite dal dipartimento :
2.6.1
Neo-colonizzazione :
L’ultima forma di “Neo-colonizzazione” è quella di allontanare le masse (Tamil e
Musulmani), in blocco , con la scusa di “liberarli” dal LTTE mentre , realmente essi vengono
abbandonati nei campi di rifugio anche in gravi condizioni di salute
Gli ultimi esempi si riferiscono, negli ultimi tre mesi, alle zone chiamate Sampur, Mutur,
Vakarai, Kudumbimalai (rinominata Toppigala) ad Est. Migliaia di persone, lasciate
forzatamente vagare lontano dalla loro residenza e sfrattate, stanno soffrendo nei vari
campi di rifugio. Sotto la cosiddetta “Liberazione dell’Est”, più di 350,000 persone, sia Tamil
che Musulmani, furono catturate nella notte. Alcuni di questi rifugiati sono stati, con forza e
contro la loro volontà, deportati in altre zone. L’episodio più recente è accaduto in
Agosto/Settembre del 2007 in Silavathurai e Mullikulam, nel distretto di Mannar : più di
6000 persone furono sloggiate dalle loro case.
Alcuni monaci Buddisti scoprirono reliquie Buddiste nelle aree “liberate” e chiesero al
governo di dichiarare queste zone come “Sacre Aree Buddiste”. E’ da rilevare che in queste
zone numerose statue del Buddha nonché altari e templi erano già stati costruiti. A loro
non sarà concesso , neanche in futuro, di ritornare nelle loro case.
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Mentre le famiglie soffrono fisicamente, igienicamente, economicamente e socialmente, le
scuole non funzionano ed i bambini non ricevono un’istruzione adeguata. Da un rapporto
risulta che migliaia di loro non riescono ad avere lezioni. Questo dato si riferisce all’ultimo
influsso di 350,000 rifugiati dall’Est. Non disponiamo ancora di dati recenti.
2.8
Industrializzazione :
Da quando ci fu l’indipendenza, solo tre industrie furono avviate nella patria dei Tamil;
l’industria del cemento “Kankesan” a Kankesanthurai, l’industria chimica a Paranthan, tutte
e due situate al Nord, e l’industria della carta “Valaichenai” ad Est. L’industria di chimica
Parathan è stata bombardata e rasa al suolo e l’intera zona ora è arida e deserta. Mentre,
al Sud, il governo avviò centinaia di industrie favorendo l’impiego a migliaia di lavoratori.
Per quanto riguarda l’industria del cemento “Kankesan”, essa è sotto il controllo del
governo e i GoSl non la considerano idonea e pronta alla ripresa dell’attività. Essi non
possono agire in questo modo in quanto essa è sotto la cosiddetta HSZ. Di conseguenza,
la forza lavoro viene compromessa.
2.9
Pregiudizio Raziale :
I Cingalesi hanno la precedenza su tutto. Nel lavoro, vengono assunti di preferenza i
candidati Cingalesi anzichè i Tamil e le terre assegnate per la colonizzazione vengono
comunque affidate ai Cingalesi.
2.10
Reclutamento delle Forze Armate
I Tamil costituiscono circa il 18% del totale della popolazione dello Sri Lanka. Ma i Tamil,
nelle forze armate, sono meno dell’1% . Questa percentuale sta continuando a diminuire in
quanto non vi è per loro la minima possibilità di entrare a farne parte.
2.11
Promozioni Negate.
Numerosi Capi Dipartimento Tamil rimangono inattivi mentre dei giovani Cingalesi sono
promossi Capi Dipartimento superando cosi i Tamil.
Rapportato da NESoHR –Ottobre 2007
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3
Rivolte Comunali :
Le rivolte comunali sono diventate un serio problema ricorrente nello Sri Lanka. La prima ci
fu nel 1915 quando i Cingalesi attaccaronoi Musulmani. Dal 1956 le rivolte furono attuate
contro i Tamil.
3.1
Nel 1956 :
Questo si riferisce ad una piccola parte di quanto successe nel 1956 quando i membri Tamil
del parlamento tennero una dimostrazione pacifica davanti al parlamento. Uno di loro, il più
vecchio Sig. S.J.V.Chelvanayagam di 75 anni, leader del Federal Party e ammalato del
morbo di Parkinson fu selvaggiamente picchiato, assieme ai suoi colleghi, da hooligans
incaricati da certi elementi del governo. La polizia e l’armata non si degnarono di fermare
questo atto inumano. E’ un atto democratico internazionale di un individuo o di individui di
dimostrare il suo/il loro punto di vista pacificamente. In questa rivolta più di 200 Tamil
furono assassinati.
3.2
Nel 1958 :
Questo è quanto è stato divulgato in merito ad una gran parte delle zone Cingalesi.Civili
innocenti furono attaccati sulle strade. I Cingalesi entrarono nelle case dei Tamil delle
zone Cingalesi, li malmenarono e li depredarono. Uccisero in totale 300 Tamil. Migliaia di
Tamil uscirono e andarono alla ricerca dei campi di rifugio e mentre scappavano le loro
case venivano saccheggiate. Il governo Indiano venne immediatamente in aiuto dei Tamil,
inviò navi a Colombo e migliaia di rifugiati furono trasportati al Nord ed all’Est. Molti
rifugiati indossavano ancora il pigiama o la camicia da notte, visto che stavano scappando
da questa atrocità. La realtà è che con il trasporto dei rifugiati a Nord e Est , i Tamil
possono stare al sicuro solo nella loro patria d’origine.
3.3
Nel 1977 :
Qui ci fu un maggiore spargimento di sangue rispetto a quanto sopra descritto. I morti
furono più di 1500 e a questo numero vanno aggiunti altre centinaia e più .
3.4
Nel 1983 – Luglio Nero 83 :
Questa è la peggiore esperienza che i Tamil abbiano vissuto nelle zone Cingalesi. I Tamil
che vivevano nelle città e nei villaggi non furono risparmiati, subirono attacchi alle loro
case ed alle loro industrie. Questo atto cosi grave attirò l’attenzione internazionale e fu
denominato il “luglio nero”. Questa volta gli hooligans agirono con barbaria e brutalità, in
modo molto crudele. Elenchiamo alcuni esempi di eventi di barbarismo di natura crudele e
grossolana che ebbero luogo durante le rivolte.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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3.4.1
Un bus carico di Tamil diretto a Katunayake, aeroporto di Colombo, fu fermato,
cosparso di benzina ed incendiato. I passeggeri morirono carbonizzati. Nessuno
sopravvisse a questa dura prova. Un Norvegese che fu testimone di questo atto
barbarico, scrisse al suo ritorno un articolo sul quotidiano “Bergens Tidende”.
3.4.2
Un prete Indù del tempio di Kalutura fu prelevato , cosparso di benzina e bruciato vivo.
3.4.3
Neonati furono gettati nel catrame bollente perché li chiamavano i “Tigrotti”
3.4.4
Molte ragazze e donne furono stuprate davanti ai loro mariti e figli. Le loro mammelle
furono asportate.
Un fatto rilevante è che alcuni hooligans che andavano in giro a bruciare le case, sapevano
esattamente quali erano le case di proprietà o in affitto dei Tamil. Le case di proprietà dei Tamil
venivano saccheggiate e derubate del contenuto ed incendiate. Mentre, nei casi in cui I Tamil
fossero stati gli affittuari dei Cingalesi, solo il mobilio veniva bruciato ma non i muri della casa. E’
stato riferito che alcuni membri del parlamento davano ordini precisi agli hooligans che di
conseguenza agivano sotto gli occhi della polizia e dei militari. In alcuni casi, ove venivano trovati
chiusi, i cancelli venivano abbattuti da carri militari, consentendo di entrare nelle case con più
facilità.
Il governo attese due giorni prima di dichiarare lo “Stato di Emergenza” allo scopo di lasciare il
tempo necessario per commettere questi crimini.
E’ da sottolineare il fatto che nessuno fu perseguitato o processato e gli hooligans , al contrario,
furono incoraggiati ai danni dei Tamil. Un altro elemento rimarchevole è che nessuno dei Tamil
fu risarcito dei danni subiti. Le proprietà dei Tamil furono acquistate per nulla e questi ultimi,
preoccupati del ripetersi della situazione , decisero di vendere le loro proprietà e di rientrare nella
loro patria, a Nord e a Est. Tuttavia, quando il Presidente fu messo al corrente della morte di pochi
cingalesi causata dall’attacco ad un bus, si recò sul posto in elicottero ed elargì compensi alle loro
famiglie. Circa un milione di Tamil sono diventati dei rifugiati e nessuno di loro è mai stato
indennizzato e compensato.
L’Appendice 1 illustra il modo in cui la comunità internazionale ed i media internazionali hanno
reagito agli eventi del Luglio Nero 1983.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI .
I Diritti Umani dei Tamil sono stati violati da quando fu concessa l’indipendenza nel 1948.
Ad eccezione del disgregamento dei Tamil Indiani, molte leggi furono periodicamente
decretate al fine di negare i Diritti ai Tamil.
4.1
Cingalese unica lingua ufficiale :
Nel 1956 un progetto di legge Cingalese fu approvato obbligando i Tamil stessi ad
imparare la lingua Cingalese che fu dichiarata come lingua ufficiale. Ai Tamil non era
concesso lavorare nel governo e nelle associazioni senza conoscere la lingua
Cingalese. Gli impiegati che lavoravano già al governo furono costretti a studiare il
Cingalese. A coloro che non riuscirono ad osservare questa regola, vennero negati
aumenti e promozioni.
4.2
Standardizzazione
Il progetto di legge fu decretato in parlamento nel 1971. Questo progetto
incoraggiò gli studenti Tamil a distinguersi e a prevalere sui Cingalesi, ottenendo
cosi l’ammissione alle Università.
La standardizzazione ed il progetto di legge Cingalese contravvennero all’Articolo
26.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Lo storico(Cingalese) C.R. de Silva scrisse :
TAMIL RESPINTI DALL’ALTA ISTRUZIONE – 1971
“Chiunque ha diritto all’istruzione….la massima istruzione sarà accessibile a tutti ed in
misura uguale in base al merito”.– Articolo 26.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti
Umani”
Nel 1971, fu applicato un sistema di standardizzazione di punteggio per le ammissioni alle
università, ovviamente indirizzato a sfavore degli studenti medi Tamil. K.M. de Silva lo
descrive come segue :
“Il punteggio qualificativo per l’ammissione alle facoltà di medicina era 250 (su 400) per gli
studenti Tamil, mentre per i Cingalesi era solo di 229. Il peggio è che questo stesso
modello di punteggio basso viene applicato quando i Cingalesi ed i Tamil danno gli esami
d’Inglese. In breve, gli studenti che danno gli esami per la stessa lingua ma appartengono
a due gruppi etnici diversi, hanno un punteggio di qualifica diverso”.
Egli rileva che il governo del 1970, adoperando questo sistema di discriminazione, creò dei
gravi pregiudizi nei rapporti etnici.
E questa non è la fine; nel 1972 il “sistema quota regione” fu introdotta e, nuovamente, a
danno dei Tamil di Ceylon.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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Dal 1977 l’introduzione delle ammissioni all’università è diventato il punto focale dei conflitti fra
il governo ed i capi dei Tamil. I giovani Tamil, amareggiati per essere stati discriminati,
formarono il fronte radicale di Liberazione Tamil. Molti usarono la violenza per instaurare lo
stato Tamil di Eelam. Questa lezione pratica dimostrò come misure politiche assurde, associate
all’insensibilità degli interessi minori, possono suscitare delle tensioni etniche.
4.3 Uccisioni Extra Giudiziali
Da una statistica, risulta che più di 4 persone vengono giornalmente uccise nelle zone
controllate dai militari a Nord e a Est. Questo numero di uccisioni aumenta in Trincomalee,
Jaffna, Batticaloa e Vavuniya. Le forze armate uccidono civili innocenti indipendentemente dalla
loro età o sesso. Ma i più giovani sono il loro maggior bersaglio. Alcuni vengono prelevati e
portati al check point per essere interrogati. Più tardi i loro corpi mutilati saranno gettati in
mezzo alla strada o nei cespugli o nei pozzi. Il personale d’armata ed i paramilitari in uniforme,
irrompono nelle case e sequestrano gli adolescenti sia maschi che femmine. Più tardi, il loro
corpo sarà gettato ricoperto di segni evidenti di tortura e contusioni. Alcune ragazze furono
trovate con il torace squarciato. Questa è una situazione terrificante che sta sempre
peggiorando. Queste uccisioni avvengono in prossimità dei check points dell’armata e, sino ad
ora, mai nessuno è stato arrestato.
Distretti
22.02.02 al 19.11.05
20.11.05 al 31.08.07
TOTALE
Jaffna
Kilinochchi
Mullaitivu
Vavuniya
Mannar
Trincomalee
Batticaloa
Amparai
Altri
64
03
01
23
11
26
179
33
14
655
06
84
237
136
584
494
98
102
719
09
85
260
147
610
673
131
116
Totale
354
2396
2750
I dati di cui sopra dimostrano che il 98% delle uccisioni avvennero da quando l’attuale presidente
assunse l’incarico.
4.4 Commissione Presidenziale :
E’ stata nominata per indagare su 16 episodi di uccisione. Un gruppo di persone molto
importanti, provenienti da diversi paesi, è stato invitato a vigilare. Questo gruppo è stato
denominato
L’indipendente Gruppo Internazionale di Persone Importanti (International
Independent Group of Eminent Persons IIGEP). E’ capeggiato dal P.N. Bhagwati di Giustizia
dell’India.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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Il IIGEP in diverse occasioni ha espresso la sua insoddisfazione sul modo in cui le indagini
sono condotte.
“Fra l’altro, comunicò che la Commissione decise di condurre le indagini in sessioni
riservate, ossia chiuse al pubblico ed ai familiari delle vittime.
Il IIGEP è anche consapevole che i recenti emendamenti alle norme della Commissione ,
consentiranno a quest’ultima di decidere di non condurre un’inchiesta pubblica ,al termine
di ogni indagine.
Inoltre, il IIGEP aggiunse che la Commissione conduce le indagine senza possedere
sufficienti ed esaurienti informazioni sullo stato dei corpi delle persone. Questi dati vitali
sono utili al fine di condurre delle indagini reali.”
Il IIGEP evidenziò anche il fatto della partecipazione attiva da parte dell’ufficio del
Procuratore Generale.
4.5
Politici Assassinati
Molti politici sono stati assassinati come pure dei membri del parlamento.
Uccisi in
Data uccisione
Nome
Età
da fonte di
Amparai
Batticaloa
Jaffna
Colombo
07.02.2005
25.12.2006
20.08.2006
10.11.2006
Ariyanayagam Chandranehru M.P.
Joseph Pararajasingam M.P
Sinnathamby Sivamaharajah M.P
Raviraj M.P
71
68
Amparai
Batticaloa
Jaffna
Jaffna
Il Sig. J. Parrajasingam M.P. era in chiesa con la Sua famiglia per assistere alla Messa della
Vigilia di Natale. La Chiesa era colma di gente e fu circondata da circa cento militari. Questi
lo uccisero sparandogli davanti a tutti i fedeli. Il personale della sicurezza non fece nulla per
arrestare i perpetratori.
Il Sig. Raviraj M.P. stava ritornando a casa dopo un’intervista alla stazione televisiva
Cingalese 10.11.2006, gli fu ordinato di fermare la macchina e gli spararono in mezza alla
strada. Li vicino, a poco meno di 250 metri c’erano due check points : è da li che partirono i
colpi. Come hanno fatto gli esecutori a passare attraverso questi due check points non
controllati ? La risposta è ovvia. Là vi erano anche molti testimoni ma non furono fermati
per essere interrogati.
4.6
Addetti Media Assassinati
Molti impiegati furono uccisi, rapiti o obbligati ad abbandonare il loro lavoro in quanto
minacciati di morte. Il primo assassinio fu quello di Soyza, un Cingalese, che è stato la
prima vittima. L’altro assassinio fu quello di Mylvaganam Nimalarajan. (vedi Appendice 9 e
17). L’assassinio, il più eclatante, fu quello di Sivaram alias Tharaki. Persone sconosciute
lo caricarono a bordo di un furgone e lo portarono via. L’indomani, il suo corpo fu trovato in
una strada vicina. Sul suo corpo vi erano segni rilevanti di torture. E’ stato trovato accanto
ad un furgone appartenente ad un gruppo paramilitare che collabora con l’esercito
chiamato “La Liberazione del popolo Tamil” (People’s Liberation of Tamils – PLOT.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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Dal giorno di quelle uccisioni, tanti anni sono passati e, ancora ad oggi, nessuno è stato
arrestato e processato. Il popolo vive continuamente nel terrore. La domanda
preoccupante che si pone è : “Chi sarà il prossimo?”.
4.7
Addetti Media Tormentati
Molti giornalisti subiscono molestie ed intimidazioni nonché minacce di morte. Di
conseguenza, hanno dovuto abbandonare il loro lavoro. (Appendice 17)
4.8
Persone disperse
Molte persone sono state arrestate, durante “operazioni di ispezione e di perquisizione”,
alcune nelle loro case, altre sul lavoro, all’uscita delle scuole, sulla strada, ai check points
ecc. e non sono state ritrovate vive. Il Presidente annunciò, a tutto il popolo, che la
maggior parte dei dispersi fu trasferita oltremare. Un gran numero di queste persone rapite
e riscattate non osò riferirlo alle autorità, temendo per la loro vita. A questo proposito, fu
istituita un’organizzazione chiamata
le “Mamme delle Persone disperse”, le quali,
rilasciarono delle indicazioni dettagliate, dei loro ben amati, a numerose organizzazioni
Umanitarie. Incontrarono anche, il Presidente Mahinda Rajapaksha che, a sua volta,
promise di andare in fondo alla questione e dare giustizia alle mamme. Ma un anno è già
passato, da quando ebbero l’incontro con il Presidente, e a tutt’oggi non è successo nulla.
Dettagli delle persone disperse
Distretti
22.02.02 al 19.11.05
20.11.05 al 31.08.07
Totale
Jaffna
Kilinochchi
Mullaitivu
Vavuniya
Mannar
Trincomalee
Batticaloa
Amparai
Altri
12
00
00
00
01
02
01
00
00
450
00
03
26
62
40
104
12
198
462
00
03
26
63
42
105
12
198
Totale
16
895
911
Da quanto emerge, circa il 98% delle persone menzionate, sono scomparse dal giorno
dell’incarico al potere dell’attuale Presidente.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
15
4.9
Rapimenti per Motivi Politici ed Economici
Praticamente, i rapimenti avvengono giornalmente. Le ragioni di questi rapimenti
sono due, politiche ed economiche. Dietro al rapimento, si nascondono delle
ragioni politiche che impongono la caccia ai simpatizzanti del LTTE, ai commercianti
unionisti, agli intellettuali, agli studenti capi, agli impiegati media e a quelli
sospettati di appartenere al LTTE.
Il secondo motivo del rapimento è per interessi economici. L’obiettivo è il
rapimento di Tamil benestanti e di ricchi commercianti Musulmani, allo scopo di
ottenere un riscatto per il loro rilascio. I riscatti ammontano a milioni di rupie, in
base alla ricchezza delle vittime. Ci sono stati alcuni casi in cui le vittime sono state
uccise perché il riscatto non è stato pagato. I rapimenti per motivi economici, sono
più frequenti in Colombo. Questo è dimostrato dal fatto che molti uomini d’affari
hanno chiuso la loro attività.
4.10 Sindrome Furgone Bianco
Molti rapimenti, e, alcune uccisioni, sono compiuti da persone che operano con
innumerevoli furgoni bianchi nelle zone controllate dall’esercito. Ogni 100 metri si
trova un check point, in particolare a Colombo, ed è li che avviene il maggior
numero dei rapimenti, infatti, molti furgoni carichi di persone armate, passano senza
essere controllati ed ispezionati. E’ ovvio che i rapitori agiscono in stretta
collaborazione con l’esercito, oppure, appartengono all’esercito stesso. La gente dice
che rabbrividisce ogni volta che vede passare un furgone bianco con o senza targa.
4.11
5
Bombe indiscriminate
I più bombardati dall’aviazione sono i civili, nonchè le residenze private, le scuole, i
Templi e le Chiese, tra cui citiamo la Chiesa di St.Peter, la scuola delle ragazze
NagarKovil, Senchola e Paduvankarai. Le forze dell’aviazione sparsero dei volantini
in cui si ordinava alla gente di recarsi alla Chiesa di St.Peter in Kayts. Arrivati sul
posto, la Chiesa fu bombardata uccidendo 118 persone tra cui molte donne e
bambini. Più di 150 sono stati i feriti.
PULIZIA ETNICA :
I Tamil del Nord e dell’Est si recano a Colombo, in molte occasioni. Improvvisamente, molti
alloggi furono circondati dalla polizia in serata e fu ordinato alle persone, di salire a bordo
degli autobus posteggiati fuori. Non diedero loro il tempo di portare via né la loro borsa,
né i loro bagagli. Molti di loro erano ancora in pigiama. Li portarono via dalla loro patria
Tamil e li lasciarono sui confini del paese, in mezzo alla strada, assetati. A seguito di
severe proteste, il governo, dopo due giorni, acconsenti di ricondurli a Colombo.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
16
In poche parole, significa che i Tamil non hanno, Libertà di Movimento, nello Sri Lanka. E’
come se si negasse ad uno Scozzese di recarsi a Londra oppure ad un Hordaland di visitare
Oslo o, ancora, negare agli Americani di spostarsi liberamente negli Stati USA.
Dopo due giorni, il Primo ministro, porse le sue scuse al popolo Tamil, ma, il ministro
responsabile, Jeyarai Fernandopillai, annunciò che non era il caso che il Primo Ministro si
scusasse. L’Ispettore Generale di Polizia (Inspector General of Police IGP) dichiarò,
apertamente, che non era necessario che i Tamil rimanessero a Colombo.
6
GRUPPI PARAMILITARI :
Sono gruppi di spie provenienti da organizzazioni ribelle. Essi operano in stretta
collaborazione con l’esercito dello Sri Lanka. Sono pagati, riforniti di armi e di munizioni e
sono altamente protetti. Terrorizzano i Tamil, non solo nelle zone controllate del Nord e
dell’Est, ma anche a Colombo. Eseguono i lavori più sporchi ed osceni. Commettono
effrazioni, rapimenti ed estorsioni, con l’uso della pistola. Sono esecutori delle maggiori
uccisioni, scassinamenti, rapimenti ed estorsioni compiuti, con la connivenza dell’autorità. Il
gruppo Karuna è noto per avere reclutato dei bambini di dodici anni. Hanno vietato la
vendita dei quotidiani Tamil ad eccezione di quelli dell’EPDP, che è un altro gruppo
paramilitare.
Un’emittente televisiva Australiana, ha diffuso un programma in cui elencava le attività di
questo gruppo.
Ecco come si è espresso un primo Ministro Britannico :
Il Regno Unito ha duramente criticato il gruppo Karuna, in questi ultimi mesi, al Ministro
degli Esteri
Dr. Kim Howells, responsabile dei rapporti Regno Unito/Sri Lanka,
sottoponendo il fatto al Consiglio.
In Marzo 2006 egli disse che “le attività della fazione denominata Karuna, sono di carattere
di destabilizzazione nell’Est dello Sri Lanka” e che “la loro violenza , come quella del LTTE,
non è accettabile”.
In Maggio 2007, egli disse in Consiglio, che il LTTE “non è la sola fonte di violenza” e che
dei referti collegano il governo alla fazione Karuna.
“Crediamo che la fazione sia responsabile degli assassinii, dei rapimenti, delle intimidazioni
e dei trasferimenti delle persone, nonché del reclutamento dei bambini”. Egli aggiunse “Il
gruppo Karuna ha raggiunto un record spaventevole. Di conseguenza, vigileremo sul fatto
che egli si impegni nei confronti del Regno Unito al rilascio dei bambini reclutati.”
“Vogliamo chiarezza sulle sue buone promesse”, disse Howell. “Karuna deve fare di più e
cessare le azioni di violenza e di intimidazione contro i civili”.
Rapporatato da NESoHR – Ottobre 2007
17
7. Ricerca di rifugio volontario presso le Corti :
Molte persone si consegnarono, a Jaffna, all’ufficio dei Diritti Umani e, volontariamente,
chiesero rifugio nelle prigioni, attraverso la corte. Questo dimostra che la gente vive
continuamente nel terrore. Pare che il 30.09.2007, 152 persone tra donne e bambini,
chiesero, di loro spontanea volontà, di essere rinchiuse nelle prigioni poiché temevano per
la loro vita. E’ risultato che civili innocenti, furono costretti a dividere la loro cella con dei
criminali. Da una statistica risulta che 3 o 4 persone rifugiate, vivono in questo modo.
8. ZONA AD ALTA SICUREZZA – HIGH SECURITY ZONE (HSZ) :
Nelle aree Tamil, molti chilometri quadrati di terreno sono stati dichiarati HSZ.
Dal 1995, ampie zone del Nord, incluso Kankesanthurai, Palaly, Vasavilan, Tellipalai ecc.
sono zone controllate HSZ. Migliaia di persone sono state evacuate con forza da queste
aree e, da dodici anni, vivono nell'angoscia. Molte nuove zone HSZ, sono state installate in
altri spazi, come a Sambur e Muthur. L’ultima mossa del governo è stata di dichiarare,
l’intera isola di Mandathievu, zona ad alta sicurezza HSZ.
9.
EMBARGO E CHIUSURA DELLE STRADE
Il governo ha imposto l’embargo a diverse zone Tamil. Ciò include la penisola di Jaffna e
Vanni. L’unica strada principale che collega Jaffna al Sud, è la A-9. Quest’ultima è stata
chiusa dall’11 Agosto 2006. Normalmente, 300 autocarri , carichi di merce, viaggiano da
sud a nord e, da e per Jaffna. L’interruzione della strada causò un aumento dei prezzi e
tante scomodità. E’ difficile avere cibo, medicine, omogeneizzati per bambini e carburante.
Il governo replicò, che il trasporto sarebbe stato effettuato tramite navi ma, i primi ad
impossessarsi delle merci, sono i militari.
A Jaffna, la gente fa code interminabili per procurarsi le razioni dalle cooperative. Ma, se il
governo trasporta le merci tramite navi, come mai il popolo deve fare la coda ed aspettare
delle ore ? Tante persone ammalate soccombono alla loro malattia, a seguito del divieto di
muoversi o di spostarsi. E stato riferito che non fu permesso all’ambulanza di oltrepassare il
checkpoint di Omanthai, anche se a bordo vi era un ammalato. Circa 600,000 persone sono
in una prigione, virtuale, aperta a Jaffna. Un volo aereo, da Jaffna a Colombo, costa Rs.
10,000.00, mentre un viaggio a bordo di navi, per Trincomalee, costa Rs.3,500.00 – solo
l’andata o il ritorno. L’attesa per i viaggi si prolunga di molte settimane. Sono solo i ricchi
che possono sostenere queste spese e questo lusso.
Rapportato da NESoHR- Ottobre 2007
18
A Jaffna, i coltivatori sono i primi ad essere penalizzati poiché non possono trasportare e
smaltire i loro prodotti. Questo ha intasato il mercato. Per esempio, le cipolle rosse si
vendono a Rs. 20.00 al chilo, mentre a Kilinochchi, costano da Rs.160.00 a Rs.180.00 al
chilo.
9.1
Restrizioni sulla Pesca :
L’esercito e la Marina imposero delle restrizioni sulla pesca. E’ vietato pescare di
notte. La pesca è concessa per poche ore al giorno ad una distanza, che va da 200
a 500 metri dalla riva. Ci sono stati parecchi giorni in cui la pesca è stata vietata. Se
si pesca oltre questi limiti, violando le disposizioni, si subiscono dei maltrattamenti
da parte dell’esercito e/o dalla marina. I pescatori sono sulla soglia della povertà e,
anche se la pesca è aperta, ne pagano le conseguenze. Essi pescano in alto mare,
con l’aiuto di reti e palamiti, di cui è vietato l’uso. Né le piccole, né le grandi
imbarcazioni a motore, possono navigare. Un pescatore che possiede una
piccolissima imbarcazione e non può usarla , non ha alternative, se non farsi
imprestare un catamarano, oppure, pescare camminando nell’acqua e cercando di
avere fortuna. I pescatori tradizionali, rischiano di essere travolti dallo tsunami e
sono comunque soggetti a questo trattamento disumano.
I pescatori Tamil non sono autorizzati a pescare, a molte miglia di distanza dalla
costa, mentre, la Marina consente ai pescatori Cingalesi di pescare al largo e nelle
aree Tamil.
I pescatori rischiano spesso di essere investiti dalle navi. E’ stato riferito che tanti di
loro sono morti sotto i motori delle navi ed altri, sono rimasti feriti o mutilati.
Quando iniziano i bombardamenti, i pescatori, preoccupati per la loro vita, fuggono,
abbandonando
il loro abbigliamento da pesca, che è costoso. Se le loro
imbarcazioni prendono fuoco, abbandonano la barca, si buttano in mare, e cercano
di raggiungere la riva a nuoto. Ma, se vi è la presenza di altre barche, chiedono
aiuto e si riparano a bordo di queste ultime. Quando un pescatore, capo famiglia,
viene ferito, la sua famiglia, in difficoltà, ricorre agli aiuti della Chiesa che la sostiene
fintanto che il pescatore non si sia ristabilito e torni a pescare.
9.2
Restrizioni di movimento:
La libertà di movimento è vietata per la gente che vive nelle zone controllate ed in
particolare a Jaffna. Il coprifuoco è frequente. Quando l’esercito si muove, molte
strade vengono bloccate per ore ed ore; ciò causa ostacoli ed intralci. Di
conseguenza, i lavoratori non sono in grado di raggiungere il loro posto di lavoro, gli
studenti arrivano in ritardo a scuola e gli ammalati non vengono trasportati,
tempestivamente, in ospedale.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
19
10
RIABILITAZIONE TSUNAMI :
A seguito dello tsunami, le vittime nelle zone Tamil sono state discriminate per
quanto riguarda i soccorsi. Anche se sono passati più di otto mesi dalla tragedia, la
vittime Tamil del disastro, sono sofferenti di una situazione disagiata.
A Mulaitivue Kilinochchi, la percentuale dei lavori fatti è rispettivamente del 19 e
8%. Mentre, i lavori delle aree Cingalesi, sono stati completati del 83 e 96%, al
31.12.2006. I dati qui sotto riportati, dimostrano ed evidenziano la disparità dei
lavori eseguiti nelle zone Cingalesi e Tamil.
Relazione dello svolgimento dei lavori delle case al 01.12.2006
Distr.codice
Distretto
33
Hambantota
31
Galle
32
Totale Richieste
N°completate
%completate
3193
5536
173%
14,713
12,280
83%
Matara
7,235
6,909
95%
13
Kalutura
6,697
6,436
96%
11
Colombo
4,953
166
3%
12
Gampaha
511
455
90%
62
Puttalam
74
14
19%
52
Amparai
27,810
10,800
39%
51
Batticaloa
22,523
11,787
52%
53
Trincomalee
9,927
4,291
43%
41
Jaffna
9,140
3,617
40%
44
Mullaitivu
5,457
1,032
19%
45
Kilinochchi
1,836
143
8%
Hambantota è il luogo in cui il Presidente Mahinda Rajapaksha è maggioritario. Là
sono state distrutte 3193 case e, in compenso, ne sono state costruite 5536. Ci
sono migliaia di vittime, anche Cingalesi, che a causa dello Tsunami, sono alla
ricerca di un ricovero al coperto, in altre zone. Ma, se vogliamo fare un confronto
tra le zone Tamil, quali Ampara, Batticaloa, Trincomalee, Jaffna, Mullaitivu, e quelle
di Kilinochchi (che sono state le più colpite), emerge, che la percentuale dei lavori
eseguiti, non raggiunge nemmeno il 30%.
Rapportato da NESoHR –Ottobre 2007
20
10.1
POST-TSUNAMI STRUTTURA OPERATIVA MANAGERIALE
POST-TSUNAMI OPERATIONAL MANAGEMENT STRUCTURE (P-TOMS)
Durante i discorsi di Pace, trascorsi tra il GoSL ed il LTTE è stato deciso, di comune
accordo, di fare le rilevazioni dei lavori eseguiti per le vittime dello tsunami, in base
ai termini del P-TOMS. Sia la Comunità internazionale, che le giurie interne, in
particolare, affermarono la validità del P-TOMS. Successivamente, i GoSL tornarono
sui loro passi affermando che il P-TOMS , in virtù delle norme del consiglio, era
contro la costituzione. Il Presidente, nei suoi pieni poteri, avrebbe potuto revocare
tale dichiarazione ma ciò non fu fatto. La maggioranza delle vittime dello tsunami
appartiene alla comunità dei pescatori e generalmente è gente povera.
10.2
Persone dislocate all’interno – Internally Displaced Peaple (IDP):
Quasi tutti i rifugi, sono pieni sino all’orlo. Manca il cibo, e l’amenità basilare. Il
rifornimento d’acqua è inadeguato. Il propagarsi di malattie è comune e, la gente,
vive in condizioni anti igieniche. Data, la concentrazione di molte persone, in aree
piccole, subentrano i problemi sociali. Abbandonando, di fretta, le loro case,i
rifugiati non hanno avuto il tempo necessario per portare via tutte le loro cose.
Alcuni, riuscirono a portare via solo il necessario trasportabile. E’ stato riferito che
hanno subito dei saccheggi ed hanno perso tutti i loro beni. E’ stato accertato che
sul posto, dopo i saccheggi, erano presenti unicamente, l’esercito ed i paramilitari.
Le porte e le finestre sono state portate via. Il futuro di questi rifugiati è nero.
Nessuno può dire loro, con certezza, che cosa li riserva il futuro. Questo provoca un
grande senso di frustrazione tra i rifugiati. Si può facilmente vedere quanto sono
depressi. I rifugiati dissero che, dopo avere perso tutti i loro beni, hanno anche
perso il rispetto di se stessi, in quanto, dipendono completamente da certe INGOs o
da NGOs locali. Le donne sono offese nella loro intimità e pudore e si vergognano
nel momento in cui si recano ai bagni. Alcune riferiscono che, trattenendosi per
giorni e giorni, accusano una perdita di appetito e dei disturbi allo stomaco.
Alcuni rifugiati hanno perso i contatti con i loro amici più stretti e con i parenti;
questo li ferisce molto. Paradossalmente, essi soffrono di melanconia e di solitudine,
anche se sono circondati da altre persone che, purtroppo, non conoscono. Molti
campi rifugio, non sono provvisti di elettricità. Manca il petrolio e, di conseguenza,
l’illuminazione, sia nei campi, che in tutta l’area. Quindi, per qualsiasi esigenza, non
vi è movimento notturno. Molti rifugiati sono sistemati in campi molto distanti.
Vengono alloggiati, temporaneamente, nelle scuole od in istituti religiosi, poi
vengono trasferiti in altri luoghi orrendi. Fintanto, che i rifugiati non hanno la
possibilità di trovare lavoro, nelle vicinanze dei loro campi, sono incapaci di
provvedere alla loro sussistenza e di soddisfare i loro bisogni basilari. I rifugiati
vecchi ed ammalati, sono terribilmente penalizzati, a causa della mancanza delle
loro medicine.
Soventemente, è vietato l’accesso ai veicoli che trasportano materiali di soccorso.
L’esercito, impone blocchi e chiude le strade, frequentemente. Molti esempi
dimostrano come i INGOs, con i loro camion colmi di merci varie, hanno dovuto
fare marcia indietro, a causa del divieto di passaggio.
La congestione nei campi crea, tra i rifugiati, dei problemi sociali. La frustrazione li
porta a perdere la pazienza, con facilità.
21
10.3 Problemi incontrati da parte dei NGOs
I NGOs dovettero affrontare delle ingiustizie indefinite nel compiere il loro dovere.
Molto spesso, il loro transito, nelle zone contrallate, è altrettanto limitato o
negato. Molti dei loro camion, carichi di alimenti o di prodotti essenziali per i campi,
vengono fermati, a metà strada, ed obbligati a ritornare indietro con il pretesto :
“motivi di sicurezza”. Fra l’altro, i NGOs furono marchiati con il nome “Tigri
Bianche”. Molte osservazioni insinuanti, sono state fatte da alcuni ministri, secondo
i quali sussiste una distrazione dei capitali e che, di conseguenza, tutti i fondi
introdotti dai NGOs devono essere esaminati minuziosamente. In questa relazione,
è stata fatta luce sui danni fisici riportati dai lavoratori del NGOs e sono stati
elencati , sia i loro nomi, sia la data di esecuzione . Sino al 31.08.2007,
quarantaquattro (44) addetti, collaboratori del NGOs, sono stati uccisi.
In un solo giorno, il 04.08.2006, 17 addetti del ACF, dopo essere stati costretti a
mettersi a terra, a faccia in giù, sono stati spietatamente uccisi, dalle forze del
governo, con una raffica di pallottole. La commissione, incaricata per le indigini sul
massacro, non ha operato con soddisfazione. Un corpo internazionale di persone
influenti,
capeggiato da un giudice in
pensione Indiano, si è dichiarato
insoddisfatto dell’andamento letargico delle attività della commissione.
Numerose Organizzazioni internazionali sui Diritti Umani, hanno espresso il loro
interessamento su queste uccisioni. Due di queste, le abbiamo citate nell’allegato,
allo scopo di esaminarle con l’attenzione dovuta.
“I Diritti Umani, ed il benessere sociale delle NGOs, hanno fatto fronte, nel paese,
ovunque, a minacce ed intralci, da parte delle autorità. Oltre a questo, vanno
aggiunte le aggressioni alle NGO e la proposta di investigazioni paramilitari nelle
loro attività, particolarmente focalizzata su quei gruppi non intenzionati a sostenere,
con immediatezza, la linea regolamentare.” “FreedomHouse,,4/6
“Da quando ri-esplosero i combattimenti , i gruppi umanitari, fecero fronte a
restrizioni, molto severe, relativamente alle zone del nord-est occupate, a seguito
dei tagli del governo sul numero delle vidimazioni concesse per il lavoro, alle
organizzazione internazionali non governative.”(Hogg,HRW)
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
22
11.
Conclusioni :
L’intera Comunità Internazionale, stabilsce che il conflitto etnico nello Sri Lanka, non
può essere risolto militarmente. Suggerisce, invece, di raggiungere ad una
soluzione pacifica che soddisfi la gente.
Tutta la gente dello Sri Lanka ed in particolare i Tamil, hanno subito delle ingiustizie
e sono stati testimoni di migliaia di morti, negli ultimi decenni. Bilioni di rupie sono
state sprecate, in questa guerra, che non ha fine. Non esiste più il rispetto dei
Diritti Umani. Ogni giorno, innocenti civili, muoiono e sono vittime di armi da fuoco.
La gente sparisce e raramente ritorna. Le famiglie vengono depredate. Nelle
scuole, le lezioni sono continuamente interrotte e ciò, influisce negativamente
sull’istruzione dei bambini. Molte donne sono diventate vedove e tanti sono resi
mutilati. Bilioni di proprietà di valore, sono state distrutte.
Nessuna soluzione militare è possibile, per il problema etnico dello Sri Lanka. Il
fuoco deve cessare, immediatamente,
nonché qualsiasi forma di Violazione
Umanitarie , al fine di giungere ad una soluzione definitiva, ed esaudire, finalmente,
le aspirazioni dei Tamils. Si deve porre fine alla miseria che prevale in questo paese.
Un’immediata cessazione di qualsiasi forma di uccisione, o di abduzione e di
rapimento è vivamente sollecitata.
Desideriamo reiterare, che questa guerra non risolverà mai il problema etnico, in
questo paese. Essa, porterà ad un procrastinamento che sfocerà in perdite
finanziarie colossali, seguite da innumerevoli decessi, distruzione e tanta sofferenza,
per le povere masse. Perciò, desideriamo fortemente raccomandarci alle Nazioni
Unite, affinché imponga, ad entrambe le parti, l’immediata cessazione delle
uccisioni e dei rapimenti, in primis, ed instauri, al più presto, delle trattative
cordiali, per fare cessare il fuoco.
Ognuna delle parti, deve ottenere fiducia dall’altra. Questo è indispensabile per il
successo dei colloqui. Devono ricordarsi che in futuro, ricominceranno a vivere in
pace.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
23
APPENDICE 01
Eventi del Luglio 1983
“…Chiaramente (Luglio 1983), non è stato uno spontaneo levarsi di odio fra il popolo
Cingalese. C’è stata una serie di atti deliberati, prestabiliti in conformità ad un accordo
all’unisono, concepiti e perfettamente organizzati in anticipo. Le rivolte comunali in cui i Tamils
vengono uccisi, resi mutilati e derubati delle loro case, non sono degli episodi isolati : stanno
diventando un’abitudine, che nuoce gravemente ed irreparabilmente. .” (Paul Sieghart :
Rapporto della sua Missione sullo Sri Lanka per conto della Commissione
Internazionale dei Giuristi, Marzo 1984)
Crudeltà Cingalese all’interno della Prigione della zona di massima sicurezza
Riferendosi all’uccisione di 52 Tamil prigionieri nel carcere di massima sicurezza Welikade a
Colombo il 25 Luglio 1983, un responsabile del Madras Hindu, una persona molto rispettabile,
lesse la seguente notizia, su un quotidiano dell’India :
“Servarajah Yogachandran, popolarmente conosciuto come Kuttimuni, membro designato dal
Parlamento Sri Lankese ….. uno dei 52 prigionieri uccisi nella prigione di massima sicurezza
Welikade di Colombo, è stato, due settimane fa (il 25 Luglio), costretto, dai suoi assalitori, ad
inginocchiarsi nella sua cella, dove gli fu ordinato di pregare per loro. Quando si rifiutò, fu
rimproverato e, prima di essere sentenziato, espresse questo desiderio : mi auguro che i miei
occhi siano donati ad un altro, cosi ,finalmente, vedrebbe un Tamil Eelam libero. Gli assalitori
gli cavarono gli occhi … Fu pugnalato ed i suoi testicoli strappati. Questo è stato confermato
da uno dei medici che si occupò della post morte, del primo gruppo composto da 35
prigionieri. “. (Madras Hindu, 10 Agosto 1983)
La stampa mondiale riportò quanto segue, dopo l’olocausto Tamil di Luglio 1983
Ecco cosa scrisse il quotidiano The Daily Express il 29 Agosto 1983 :
“ Ieri, una turista dichiarò quanto è stato terrificante vedere un Cingalese assalire un autobus
carico di Tamil ed incendiarlo. Ci disse, anche, di avere sentito, altri turisti, descrivere il modo
in cui donne e bambini sono stati uccisi alla stessa maniera.
Il Sig. Eli Skarstein, di ritorno a casa sua a Stavanger in Norvegia, raccontò alla turista ed a
sua figlia di 15 anni, di essere stato testimone del massacro.
“ Un mini bus, carico di Tamil, fu costretto a fermarsi davanti a noi, a Colombo”, ella disse:
“Un Cingalese cosparse l’autobus di petrolio e lo incendiò, dopo averne bloccato le porte, e
intimò ai Tamil di non scendere.” Centinaia di spettatori assistettero alla morte di 20 Tamil
bruciati vivi.”
Il Sig. Skarstein aggiunse : “Non potevamo credere che fosse stato un incidente fortuito
….centinaia, forse anche migliaia, erano già stati uccisi. Il corpo di Polizia, composto dal 95%
di Cingalesi, non si adoperò per bloccare gli assalti… Non c’è pietà, le donne, i bambini ed i
vecchi erano stati tutti massacrati. La Polizia ed i soldati, non fecero nulla per fermare il
genocidio.”
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
24
Un altro visitatore straniero scrisse su “Voices” – pubblicato dalla Conferenza Cristiana dell’Asia
– Missione Urbana Rurale, Kowloon, Hong Kong : “Ho visto molte rivolte nel mio paese, ma
nulla equivale a quanto vidi a Colombo. Se fossi un Tamil, non mi sarei più sentito sicuro in
questo paese.”
Il Presidente JR Jayawardene dello Sri Lanka, rivolgendosi alla nazione, tramite i canali
televisivi, il Martedi 28 Luglio 1983 (dopo avere autorizzato cinque giorni pieni di barbarie
incontrollate contro i Tamil), non pronunciò una parola di rincrescimento o di simpatia nei
confronti delle centinaia di Tamil massacrati a morte ma neanche per i diecimila senza tetto,
rifugiati nei campi del loro stesso paese.
Inoltre, il Presidente Jayawardene annunciò quanto segue :
“E’ arrivato il momento per acconsentire con scalpore che il popolo Cingalese impedisca la
divisione del paese.”
Il London Guardian scrisse quanto segue :
“Non vi è legge di Dio a sostenere che un’isola abbia uno Stato unico. Certi esempi nel mondo
lo dimostrano, felici od infelici che siano, e sono : Borneo, Nuova Guinea, Dominica, Tierra del
Fuego e Irlanda. Se l’isola dello Sri Lanka, rimarrà un unico stato democratico, i diritti della
minoranza dovranno essere ristabiliti e difesi. “
Subito dopo il genocidio Tamil dal 23 al 25 Luglio 1983, il Washington Post nel suo
articolo del 4 Agosto 1983, scrisse quanto segue :
“Se vivere insieme è cosi difficile, cosa ne sarà dei Tamil in uno stato diviso nel Nord ? Hanno
da rivendicare e reclamare la loro nazione cosi, come la maggioranza dei membri delle Nazioni
Unite. Ma, come sempre, è una questione di potere, ed i Cingalesi hanno il potere. Almeno,
avranno la saggezza di vedere che la minoranza dei Tamil è trattata in modo tale che si
giustifichi la loro conservazione entro uno stato unito?”
Ian Jack scrisse sul Sunday Times di Londra il 16 Dicembre 1984 quanto segue :
“Se il mondo pensa che la demarcazione territoriale dell’area Cingalese e dell’area Tamil sia
una questione problematica, allora il mondo non conosce la verità saliente. Nella mente dei
due popoli, c’è già stata la divisione.
Un giornale Tamil di Madras, scrisse nel Settembre1984 :
“Quando essi (i soldati Cingalesi) sono inviati ad occupare le aree Tamil, si muovono con
ostilità e senza intelligenza; non conoscono la lingua del popolo e non vogliono apprezzare
l’insegnamento di una cultura diversa, tanto meno il modello di comportamento. Non esiste né
patriottismo, né idealismo, né motivazione, né intenti. Quindi, essi agiscono con impulsività,
saccheggiano, rapiscono ed uccidono.
E’ tempo che il governo si renda conto che questi poveri giovani ignoranti Cingalesi, non sono
all’altezza delle battaglie. Si sbarazzano del nemico come se fosse un terrorista e, il governo
ed i Cingalesi, si trovano di fronte alla verità. Il nemico che hanno di fronte è una banda
galante di giovani Tamil, intelligenti e fortemente motivati, idealisti che hanno abilità e
coraggio, determinazione e, soprattutto, la grande volontà di vincere. Sono pronti a sacrificarsi
per la loro vita e quella dei loro cari, per raggiungere l’obiettivo amato. In più, combattono
sulla loro terra e fra la loro gente, che ne è fiera.”
25
La Commissione Internazionale della Rivista dei Giuristi, Dicembre 1983 :
“La Convenzione per la Prevenzione e la Punizione del Crimine del Genocidio, cita : qualsiasi
atto di uccisione commesso con l’intento di distruggere, totalmente o in parte, una razza
etnica nazionale o un gruppo religioso, è considerato un atto di genocidio. I punti evidenziati
nella conclusione, sottolineano che : la violenza delle rivolte Cingalesi sui Tamil (in
Luglio/Agosto 1983) sono considerati degli atti di genocidio”.
Rapporto dei diritti della minoranza Tamil in Sri Lanka, Walter Schwarz, Settembre
1983:
“… Sembra che si sia costituito un movimento che si batte per la libertà, formato da martiri,
prigionieri ed una pietosa massa di rifugiati. Parlare del “Biafra”, che ha proclamato degli
spostamenti nel 1975, sembra meno reale…qualche anno dopo. Considerato che questo
rapporto andrà in stampa a Settembre 1983, la prospettiva generale dei diritti umani nello Sri
Lanka, non risulterà promettente. Il conflitto in atto ha oltrepassato il rispetto dei diritti della
minoranza ed ha raggiunto un punto in cui i diritti umani basilari della comunità Tamil, ossia, il
diritto alla vita ed alla proprietà, nonché il diritto alla libertà di parola, di linguaggio e di
espressione, è stato continuamente violato sia dai fatti che dalla legge. Le due comunità sono
polarizzate e la repressione continua, a pari passo con la stagnazione dell’economia, non
possono fare altro che indurre la minoranza a schierarsi in battaglia. Fintanto, che non ci sarà
un cambiamento da parte del governo centrale, essa si troverà a combattere una guerra
civile con i Cingalesi.”
Sri Lanka : una montagna di errori tragici – Rapporto della Commissione
Internazionale dei Giuristi, Paul Sieghart, Marzo 1984 :
“Chiaramente, non si è trattato di un risollevarsi di odio comune nel popolo Cingalese. Si è
trattato di una serie di atti voluti, intrapresi, a seguito di un piano concertato, concepito ed
organizzato in anticipo. Ma chi erano gli autori ? Le rivolte comunali, in cui i Tamil sono uccisi,
maltrattati, derubati e lasciati senza casa, non sono degli episodi isolati; ma, stanno
diventando, un abitudine grave ed irreparabile.”
Ufficio Telegrafico, Londra, 26 Luglio 1983 :
“Alcuni motociclisti, furono trascinati via dalle loro moto, e picchiati con bastoni ed
infine lapidati, durante la violenza razziale di Colombo. Ieri ci fu la più importante
in Sri Lanka (24 Luglio).”
Altri, furono mutilati, da colpi di pugnale e di accette. Un assembramento di giovani Cingalesi
furiosi, in giro per le strade, saccheggiavano le case, i negozi, gli uffici, dando loro fuoco,
mentre perseguitavano i Tamil di minoranza etnica. Un mio amico Sri Lankese mi raccontò,
per telefono l’altra sera, come fu terrificante vedere un assembramento di persone attaccare
un ciclista Tamil, nelle vicinanze dell’ospedale oculistico di Colombo, ad un centinaio di yard
dall’abitazione del Presidente Junius Jayawardene. Il ciclista è stato trascinato violentemente
dalla sua bicicletta , cosparso di benzina e dato alle fiamme. Siccome, egli strillava per la
strada, la folla lo afferrò e lo pugnalò con dei macheti. “
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
26
Guardian, Londra, il 26 Luglio 1983 :
Colonne di fumo e fiamme, si innalzarono nella capitale dello Sri Lanka, Colombo, come
successe ieri, quando un assembramento di persone attaccarono la minoranza della comunità
Tamil , saccheggiando le loro merci… E’ stata la peggiore rivolta che fu mai compiuta, quella
mattina, a soli 200 yards dall’abitazione del Presidente Jayawardene ….
London Times, 2 Agosto 1983 :
“Un turista Inglese disse : “Mercoledi scorso, un tassista ci accompagnò a Negombo … l’intera
città era andata in cenere. Tutte le proprietà dei Tamil erano state incendiate. E’ stata bruciata
la fabbrica delle sigarette, un cinema ed un garage. C’era del fumo ovunque e l’intera zona era
un rogo. Non c’era traccia di nessun Tamil. Ci dissero che i Tamil, dopo essersi arrampicati agli
autobus, sono stati afferrati da un gruppo di persone, munite di barre di ferro. Abbiamo
anche visto dei giovani Cingalesi che prelevavano la benzina dalle auto per dare loro fuoco.”
New Statesman, Peter Hartnell, 12 Agosto 1983 :
“Due settimane fa, Nuwara Eliya fu il punto focale di una violenza particolarmente efferata,
l’isola fu inghiottita… Siamo stati in Sri Lanka per 10 giorni …prima degli eventi del 29 Luglio.
Avevamo iniziato da Colombo ma prendemmo il volo per Kandy, per scappare alla violenza che
continuava, ovunque, ad inseguirci; disperati, partimmo per Nuwara Eliya. Successivamente,
alcune relazioni confermavano che i danni subiti da Nuwara Eliya erano stati i peggiori, come
mai visti prima di allora. Al crepuscolo di Venerdi 29 Luglio, gli edifici erano stati
completamente distrutti e il fuoco si era propagato sulle colline, divorando negozi, case e
autobus…”
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
27
Appendice II
Elenco dei NGOs Uccisi da Gennaio 2006
1. Action Against Famine (ACF) - 04.08.2006
1. Primus Anandarajah
2. Mathavarajah Ketheeswaran
3. G.Sritharan
4. Narmathan
5. R.Arulrah
6. P.Piratheepan
7. M.Rishikesan
8. Y.Kodeeswaran
9. Miss.K.Kovathani
10. Miss.S.Romila
11. Miss.V.Kokilavathani
12. Miss.G.Kavitha
13. S.Ganesh
14. Abdul Latheeb Jabar
15. A.Jaseelan
16. K.Koneshwaran
17. Muraleetharan
2. Danish Refugee Council
18. Arumanayagam Thalosius 23rd July 2007
19. Sivarasa Vimalarasa 19th June 2007
20. Thambiah Tharmasri 11th June 2006
21. Narayamoorthy Kandeepan 11th Janu 2006
3. Hello Trust
22. Nagarajah Narendran 9th Feb 2007
23. S.Rajendiran 9th January 2007
24. S.Parameswaran 4th Feb 2007
25. Kunaratnam Lohithas 4th Feb 2006
26. Charles H.Raveendiran 15th Nov 2006
4. Tsunami Housing Project
27. Rasiah Muraleeswaran 8th.July 2006
5. Qutech
28. Pathmanathan Shanmugaratnam 10th April 2006
29. Selvendra Pratheepkumar 10th April 2006
6. International Red Cross 01st Junne 2007
30. Sinnarajah Shanmuganathan
31. Karthikesu Chabdiramohan
28
continua Appendice II
7. Refugees Methodist Social Organisation 6th Aug 2007
32. Mohamed Safeer Mohamed Risfee
8. Tamil Rehabilitation Organisation
33. Kasinathar Ganeshalingam 29th Janu 2006
34. Thangarajah Kathirkamar 29th Janu 2006
35. Miss Thanushkodi Premini 30th Janu 2006
36. Thamirraj Vasantharajan 30th Janu 2006
37. Shanmuganathan Sujendiran 30th Janu 2006
38. Kailasapillai Raveendiran 30th Janu 2006
39. Arunesaraja Satheeskaran 30th Janu 2006
40. Krishnapillai Kamalanathan 02nd July 2006
41. Muthurajah Aruleswaran 24th Mar 2007
9. UN Agency
42. P.Jesley Julian 24th Aug 2006
10. World Bank NorthEast Irrigation Agricultural Project
43. Ratnam Ratnarajah
11. World Care Development Organisation
44. Ragunathan Ramalingam 11th Sept 2006
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
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Appendice III
Elenco degli addetti Media uccisi
Details of Media Personnel Killed
1. Mr.Navaratnam a representative for Eelamurasu in Chunnakam.
2. Mr Mahalingam a reporter (The Island).
3. Mr.Satchithanantham publisher of the paper called “Thamilina Viduthalai.”
4. Mr.Richard de Zoysa. His body was found floating in the sea near Dehiwela.
5. Rohankumara the editor of “Sattana,” another Sinhala paper.
6. In 1990 one employee was killed when its office was subjected to aerial bombing.
7. In 1996 Uthyan highlighted the Chemmani killings and hand grenades were thrown at its
office.
8. BBC reporter Mylvaganam Nirmalarajan. The first to be killed in Jaffna
9. The next famous journalist who got killed was Mr.Aiyathurai Nadesan.
10. Mr. Tharmaratnam Sivaram better known as Tharaki. The identity of the vehicle he was
taken away was traced to belong to PLOT, one of the paramilitary groups working with the
army. But none was arrested.
11. The JVP threw a grenade into the office of the Sudar Oli in August 2005 and killed its
watcher Mr.David Selvaratnam.
12. Ms.Shakriya Gomes, the lady announcer from the Rupavahini, and Mr.Davis Guruge.
13. Mr.Kannamuthu Arasakumar distributor of Eelanatham from Kalmunai.
14. Distributor Mr.Krishnapillai Joekumar.
15. The watcher at the Uthayan office in Jaffna was shot and killed.
16. Sudar Oli’s employee Mr.Subramanium Sukirtharajan.
17. Mr.Krishnapillai Navaratnam, distributer of the Tamil daily Thinakural.
18. Mr.George Sahayathas (Marketing Manager) and MrRasaratnam Rajitkumar from the
Uthayan were killed. A third person was severely injured.
19. Mr.Mariathas Manoraj a distributor of Metro News and Thinakural - 22 years old.
20. Mr.Sathasivam Baskaran Distributor of Uthyan paper.
21. The manager of the daily Eelanadu Mamanithar Mr.Sinnathamby Sivamaharajah
Media Personnel Harrassed
• The editor of the Sunday Leader Lasantha Wickrematunge and his wife were pulled out of
their car one night and both were beaten up. Lasantha is harassed even today.
• Journalist Kumarakuruparan was abducted by “unidentified people” and was released after
two days.
Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007
30
1. Another to get a similar treatment was Thavarajah Thavamani for the Maharajah’s TV
network.
2. Lakbima a paper in Sinhala, owned by Tiran Alles was forced to close down as its bank
account was frozen.
3. The JVP caused severe damage to their properties to the Sakthi TV.
4. JVP was behind the brutal attack on Mr.Jathurshan of the Sudar Oli
5. Reporter for Eelanadu Mr.Manicam escaped several attempts on his life.
6. Mr.Iqbal Athas works for Sunday Times. TheDefense Secretary Gotabhaya Rajapaksha
ordered the removal of this security arrangement. Several international agencies
including the American government have demanded assurance for the safety of
Mr.Athas
7. Victor Ivan the chief editor of Ravaya newspaper was harassed.
8. When Elephant-pass was taken over by the Tigers the then President declared the state of
emergency and muzzled many papers particularly Uthayan (Tamil), The Sunday Leader
(English) and Irithaperamuna (Sinhala) etc.
9. The most interesting part of all these killing is that none of the perpetrators have ever been
prosecuted.
10.There is a total ban imposed on the distribution and sale of certain Tamil news papers in the
East by the Karuna group.
This is the sort of “Freedom of the Press” and “Freedom of Expression” that exists in the
Democratic Socialist Republic of Sri Lanka.
The government is using its conflict with the LTTE and the rhetoric of
counterterrorism to suppress dissent in Sri Lanka.
The worrying question in everybody’s mind is; “Who is Next?”
SEGRETARIATO DEL NORD EST PER I DIRITTI UMANI - NESOHR
Karadipokku Junction
Kilinichchi,
Sri Lanka
0094 21 228 5986
[email protected]
http://www.nesohr.org
5 Marzo 2008
Rapporto Mensile – Febbraio 2008
Il Segretariato del Nord Est del Diritti Umani (NESoHR) ha registrato le seguenti violazioni dei
Diritti Umani nel mese di Febbraio 2008, i cui dati sono i seguenti :
Uccisioni : 48 civili Tamil (oltre a questi 11 sono stati uccisi durante gli attacchi aerei, 10 nei
bombardamenti ed il resto con armi da fuoco – Queste 27 uccisioni, avvennero all’esterno di
Wanni, nelle zone occupate dall’esercito)
Feriti : 36 civili Tamil sono stati feriti durante gli attacchi aerei e durante i bombardamenti
militari.
Arresi all’Uffficio dei Diritti Umani a Jaffna per paura degli attacchi : 28 civili Tamil.
Dispersi : 29 civili Tamil sono dispersi nelle zone occupate dai militari.
Arrestati : 253 civili Tamil sono stati arrestati in numerose località occupate dai militari ; la
maggioranza in Colombo in quanto per puro caso dei Tamil.
Questo rapporto emerse quando le unità dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, erano insediate.
NESoHr considerò essenziale farne menzione facendo rilevare che, malgrado la sua
pubblicazione, il problema resta irrisolto, indipendentemente da come e quando gli eventi si
verificarono.
Sbarramento dell’entrata unica/punto di uscita per e dalla penisola di Jaffna.
Il check point militare alla A-9 di transito a Muhamalai, che consente il transito da, e per la
penisola di Jaffna, è stato chiuso a metà Agosto 2006, a causa delle operazioni militari e
continua ad essere tale. Da più di un anno, la popolazione civile della penisola di Jaffna
(600,000) è tagliata fuori dal resto dell’isola. La penisola di Jaffna è stata tagliata fuori, già da
parecchi anni, anteriormente all’accordo (CFA) del 2002 di cessare il fuoco. A seguito del CFA,
la riapertura di questa strada maestra, è stata benefica per il popolo Tamil ma, il
prolungamento delle offensive militari, li ha resi prigionieri rifugiati perenni. Questa dura pace
meritata, il libero accesso di persone e merci da, e per la penisola di Jaffna, non durò a lungo
anche se il CFA era in vigore al momento della chiusura di Agosto 2006.
L’unica opzione, per la popolazione della penisola di Jaffna, per uscire dalla prigione, è di
prendere un volo aereo o un passaggio via mare, rischiosissimo, a costi esagerati. Inoltre, per
ottenere dalle autorità militari il nullaosta per viaggiare, è necessaria una lunga attesa che si
protrae anche per mesi. Il procedimento, per la selezione dei permessi, è effettuato dagli
agenti politico-militari, che appartengono ai gruppi para-militari. Queste restrizioni hanno
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causato problemi sociali ed economici al popolo Tamil; ed altri, altrove, sono ridotti sul
lastrico.
Coprifuoco e restrizioni arbitrarie sulla pesaca
Da Agosto 2006, è scattato, all’alba, il coprifuoco nell’intera penisola di Jaffna, occupata dai
militari. Questo ostacola, giorno per giorno, la vita dei civili. La pesca è severamente vietata e,
le restrizioni stravaganti, imposte dai militari, mettono la popolazione in difficoltà per quanto
riguarda la loro sussistenza.
Ristabilimento di evacuamento forzato – Zone Alte di Sicurezza
Dal lontano 1990, fattorie e terre fertili di Palaly, nella zona Valikamam della penisola di
Jaffna, sono sotto l’occupazione dei militari. Gli agricoltori ed i pescatori espulsi con le loro
famiglie, sono rifugiati, ovunque. I Tamil, ed i Tamil musulmani del Nord e dell’Est, sono
sofferenti per la mancanza di disposizioni al riguardo del loro ristabilimento nelle loro
abitazioni d’origine. La popolazione indigena di Sampur, nel distretto di Trincomalee, è stata
espulsa, forzatamente, dal suo habitat naturale, a seguito di un offensiva militare. Questi
villaggi, essendo stati considerati ricchi, per via della loro economia e del loro sviluppo,
vennero dichiarati inaccessibili, ai loro aventi diritto. Una notificazione del governo, ha stabilito
che questo popolo è considerato, “fuorilegge”, pertanto, non ha diritti. Quando, intrapresero
un azione presso la Suprema Corte, il partito dell’opposizione annunciò che la causa non
poteva essere intrapresa, per motivi di sicurezza nazionale.
Bombe aeree indiscriminate e bombardamenti clandestini su bersagli civili
Nonostante, le documentazioni esaurienti, che attestano l’esistenza di attacchi aerei e di
bombardamenti sui civili, il governo continua a negare la sua responsabilità sulla loro
uccisione. L’unica istituzione credibile, che testimonia i fatti relativi a questi incidenti accaduti
in una zona non controllata dai militari, è NESoHR , che lo fece al posto dell’accreditato corpo
UN, il quale, in prima istanza, dichiarò che i diritti umani furono violati. Gli ospedali del
governo, testimoniano la presenza di civili uccisi o feriti, ma Colombo nega l’evidenza e la
ritiene una costruzione falsata dei fatti. I reduci dai bombardamenti nell’isola, vengono
immediatamente risarciti, mentre il popolo Tamil non è il preferito, per questo tipo di
compensazione. Il popolo Tamil, vittima di queste ingiustizie, si sta adoperando presso gli
attivisti dei diritti umani e del corpo UN, al fine di farsi giustizia.
Detenzioni arbitrarie nelle prigioni e torture
Centinaia di civili Tamil arrestati nel 1990 sotto la “Prevention of Terrorism Act” (PTA),
continuano ad essere “torturati senza pietà” nelle prigioni del governo (Welikada, Kalatura,
Boossa ecc.) . Queste vittime innocenti, in attesa di una risoluzione giudiziale, si sono
appellate a molte agenzie per i diritti umani, al fine di ottenere giustizia, ma senza risultato.
Pagina 3
Votazione parlamentare Tamil di nessuna utilità
Sin dal 1948, nella distribuzione democratica Sri Lankese, la candidatura parlamentare Tamil
è stata sempre sottovalutata. Un voto Tamil non è uguale ad un voto Cingalese. I voti dei
Cingalesi, interagiscono sui cambiamenti desiderati, mentre, i voti Tamil non hanno efficacia.
Una spartizione equa per il popolo Tamil, è impensabile. La situazione delle politiche razziali,
seguita dalle rivolte razziali contro i Tamil, nel 1958, impedirono ai Tamil di risolvere i conflitti
tramite negoziati politici, a causa dei comportamenti illegali e degli imbrogli di Colombo. I
rappresentanti eletti Tamil, sono stati eliminati, uno dopo l’altro, intenzionalmente. La
legittimità, è negata ai legislatori Tamil ed il privilego speciale quale, rappresentare il popolo,
non ha utilità. Essi sono considerati, dalle forze armate, come persone prive di peso sociale.
Un provvedimento di sicurezza di bassissimo livello, emesso nei confronti dei parlamentari
Tamil, indusse i parlamentari stessi, a richiedere l’intervento della Corte Suprema.
Elezioni politiche locali a Batticaloa
Intraprendere le elezioni politiche locali a Batticaloa, non è stata una mossa prudente, dopo
che centinaia e migliaia di persone, sono state spostate. Gruppi armati, alcuni dei quali
lavorano in collaborazione con le forze dello stato, si aggirano nei pressi del distretto
terrorizzando la gente ed imponendole silenzio. Ogni giorno, i rapimenti ed i maltrattamenti
alle famiglie aumentano. Dopo essere stati eletti, i rappresentanti parlamentari Tamil, si
resero conto di non avere voce in capitolo. Non è sensato tenere ora le elezioni dei candidati,
per il governo locale; esse, sono manovrate, e saranno ‘elette’ le spie del governo, per
dimostrare al mondo che Colombo è pienamente ‘democratica’.
I Tamil temono un imminente offensiva militare
Il popolo Tamil, che vive a Wanni, nella zona non occupata dai militari, è terrorizzato
dall’eventualità di essere circondato dalla forza militare, che ha rafforzato le sue postazioni e
si sta impegnando in un piano di ‘cattura molto ambizioso’. Questa gente, teme di essere
l’oggetto di offensive da parte dell’artiglieria e di bombardamenti aerei, che li renderebbe
comunque prigionieri, che siano essi vivi o morti. Se questo imminente e preannunciato
disastroso piano militare sarà portato avanti, una grande tragedia umanitaria si verificherebbe
nel Wanni, implicando l’uccisione di civili innocenti.
Rapporto Mensile-Feb.2008 http://www.nesohr.org,
[email protected], Informazione raccolta da SNE
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Responsabilità
Il mondo civilizzato ha una responsabilità morale, e si deve attivare concretamente, allo scopo
di ripristinare i diritti di un popolo che, già da tanto tempo, soffre per la malvagità di una
guerra civile e per l’oppressione militare. Il punto cruciale del problema, è la mancanza di un
accordo politico, che potrebbe attribuire al popolo Tamil la parte di loro competenza, nel
governo stesso: questo deve essere fatto al più presto, per evitare una ulteriore
disintegrazione. Il rispetto per i diritti umani, non può provenire dal nulla. Attualmente, è
indispensabile una struttura politica concreta che provveda all’uguaglianza ed alla dignità.
Pertanto, NESoHR, quale unico ente, che si occupa del rispetto dei Diritti Umani dei Tamil,
sollecita, e chiede, che siano prese delle misure riparatrici al più presto.
Uccisi e spariti – febbraio 2008
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il caso di ricordare l’anniversario del genocidio di massa in cui morirono dei civili Tamil.
Trincomalee Thambalakamam massacro – 01.02.1998
Kilinochchi. Uruththirapuram massacro – 04.02.1001
Trincomalee Kumarapuram massacro – 11.02.1991
Mannar Vankalai massacro – 17.02.1991
Kilinochchi Chundikkulam massacro – 18.02.1994
Amparai Udumbankulam massacro – 19.02.1986
Kilinochchi, Vaddakkachchi massacro – 20.02.1991
Ganeshapuram – Un Villaggio Coloniale Bombardato – 02 uccisi e 02 gravemente
feriti –05.02.2008
Ganeshapuram, è uno dei più antichi villaggi coloniali ed è situato nelle vicinanze della città di
Kilinochchi. Questo villaggio è stato bombardato il 05.02.2008 alle ore 13.35, uccidendo due
persone e ferendone delle altre. La prontezza di spirito degli abitanti del villaggio, di ripararsi o
di rifugiarsi in un bunker, salvò loro la vita.
Gli uccisi furono :
1. Swaminathan Kokilanathan (di 44 anni) e padre di 5 figli.
2. Sellakandu Jegatheeswaran Alias Sinnarasu, padre di 7 figli.
I feriti furono :
1. Paupaty Umaraj (33)
2. Shanmugaraj Gunaraj
Sono stati, tutti e due, ricoverati in ospedale.
Le bombe distrussero due case completamente e ne danneggiarono, in parte, altre cinque.
I superstiti trovarono rifugio in casa di parenti. Molte coltivazioni, furono totalmente distrutte.
Gli uffici delle Organizzazioni Non-Governamentali (INGOs), il UNDP ed il UNHCR distavano, a
soli 150 metri dall’accaduto. Li vicino, si trova il famoso Tempio Indù, denominato
Kanthaswamy.
Quando l’incidente si verificò, alla periferia della città di Kilinochchi, ci fu un grande viavai : gli
impiegati delle aziende, gli insegnanti e gli alunni, gli addetti del INGOs, e tutta la comunità
dei lavoratori, furono presi dal panico ed incominciarono a correre in modo frenetico e
disperato. Alcuni si tuffarono nel canale, ed alcuni si misero al riparo, al di sotto della strada
maestra, la A-9.
E’ da rilevare che, dal 25.04.2006, 157 persone furono uccise e 414 gravemente ferite a
causa dei bombardamenti indiscriminati.
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Il Sig.re S.Thiruvarudchelvam, un impiegato dell’Associazione programmi UNDP,
afferma quanto segue :
“E’ successo quando mi trovavo al segretariato divisionale. Mi ero
rannicchiato sotto ad un albero. Sapevo che la bomba sarebbe potuta
cadere su di me o sulla mia casa. Mia moglie si trovava a casa con
nostra figlia. Tentai di correre da lei, ma i miei amici me lo
impedirono. Quando la bomba esplose, mi precipitai a casa per
accertarmi delle sue condizioni e constatai che non vi era traccia di
mia moglie. Mi recai, immediatamente, a casa di mio cugino e vidi il
suo corpo martoriato. Ero disperato, avevo il pensiero fisso di mia
moglie, non riuscivo più a ragionare ed ero impotente davanti al fatto
compiuto. Allora, ritornai a casa mia e vidi sul retro, sotto ad una
pianta di banane, il corpo di mia moglie, privo di sensi. Mia moglie
Luckily, era ancora viva e non era stata colpita; in poco tempo riprese
conoscenza. Invece, la nostra casa, ed il nostro giardino di piante da
frutto, erano stati distrutti. Per miracolo, mia moglie è sfuggita alla
morte.
La Sig.ra Santhakumar Latha (29) che vive in questa zona disse :
“Ho tre figli e mio marito è un musicista. I miei due figli più grandi
andarono a prendere delle lezioni. Mia figlia, la più piccola, di 5 anni era
con me. Stavo macinando oorid dhal quando, sento un rumore
assordante . Si stavano avvicinando gli aerei K Fir. Non sapevo cosa
fare. Non avevamo un bunker. Improvvisamente, sento la bomba
cadere. Ho subito afferrato mia figlia e ci siamo distese sul pavimento.
Quando ci fu calma, usci a vedere cosa era successo; vidi tante schegge
nel nostro cortile. Presi per mano mia figlia e corsi al Tempio , là trovai
mio marito e mio figlio, con il terrore nei loro occhi. Ho fatto un
profondo sospiro di sollievo.”
Quello stesso giorno, furono bombardati gli edifici civili di Puthukudiyiruppu e Kaivali nel
distretto di Mullaitivu, arre ore 10.30 infortunando 03 civili. Il giorno seguente (06.02.2008),
fu bombardato un altro edificio civile – Thiruvaiaru – che si trova nelle vicinanze di Thiruvaiaru
Maha Vidhiyalayam, due persone furono ferite, fra cui una studentessa.
Kiranchi a Poonakari bombardata – 22 Febbraio 2008
9 persone uccise tra cui una mamma, 2 bambini e 11 civili gravemente feriti
Oltre, al Murugan Tempio di Kiranchi, un altro edificio civile è stato indiscriminatamente
bombardato, il 22 Febbraio 2008 alle ore 08.15, a Poonakari, nel distretto di Kilinochchi, dalle
forze Aeree (SLAF) Sri Lankesi. Otto persone sono state uccise, tra le quali, una mamma, ed i
suoi due bambini, uno di soli 6 mesi ed uno di 4 anni. Fra i superstiti, vi era anche un
insegnante d’Inglese.
Dodici furono ricoverati all’ospedale di Mullankavil ma 7 di loro vennero trasferiti d’urgenza
all’ospedale di Kilinochchi in quanto, le loro condizioni erano precarie. Uno di loro mori in
ospedale.
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Numerose abitazioni furono danneggiate e, tre di esse, totalmente distrutte. Molte coltivazioni
di alberi di palme da cocco, hanno subito dei danni rilevanti. I sopravvissuti, a questo
disastro, sono afflitti ed impauriti. Tutto successe in un battibaleno. La maggior parte di loro
perse i suoi miseri averi.
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Gli uccisi sono :
Sasikaran Gowrinayaki (34)
Sasikaran Gajeevan (04
Sasikaran Tamilventhan (bambino di 6 mesi)
Kathiravelu Thiruneelakandan (79)
Kirushnasami Sivaananthy (27) insegnante d’Inglese
Viyayakumar Vithusa (21)
Inthiran Lalitha
Suthakaran Sumathi (30)
Tharmaligan Poomani (68)
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I feriti sono :
Sasikaran Karunniyan (08)
Sripathi Rajeswari (33)
Saththiyanathan Theivanayaki (43)
Sathasivam Kamalathevi (60)
Suthakaran Bhanushan (06)
Vijayakumar Sivaananthini (36
Vijayakumar Dinoshan (21)
Arulanantham Leelavathi (68)
Arulanantham Saththiyavarathan (43)
Theivanayaki (43)
Vijayakumar Kinoshan (02)
Il Deputato del Segretariato Generale delle Nazioni Unite (DSGUN) Sig.ra Angela Cane, visitò
lo Sri LanKa il 20.02.2008, allo scopo di prendere atto delle violazioni dei Diritti Umani.
Prevede di soggiornare per una settimana.
Il 25.04.2006, giorno nel quale iniziarono i bombardamenti, 165 civili, oltre a neonati e
bambini, furono uccisi. Altri 431 infortunati. Bilioni di rupie, relative alle proprietà di valore,
sono andate in fumo.
Il Sig. S.Sasiharan, al quale uccisero la moglie Gowrinayaki ed i suoi figli Gajeevan e
Tamilventhan, attese , con ansia, fuori dal reparto Cure Intensive (ICU) dell’ospedale, per
avere delle notizie su l’unico figlio che gli era rimasto, di nome Karunyan. Piangeva
disperatamente, sperando che suo figlio sopravvivesse.
Egli disse :”Normalmente, pesco a circa un chilometro dalla riva. In questo triste giorno, andai
a pescare e, mentre tornavo a casa , senti un rumore assordante e vidi i bombardieri che
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lanciavano bombe sugli edifici, lungo la costa. Vedevo le bombe cadere, ma non riuscivo a
localizzarle. Quando l’attacco terminò, venni informato che la nostra casa era stata abbattuta.
Mi precipitai verso casa, essa non c’era più. Trovai solo dei detriti. La nostra casa era stata
distrutta. Mia moglie ed i miei figli, che al mattino mi augurarono una buona giornata, non si
trovavano là. Incominciai a cercarli. Trovai , nelle vicinanze, dei resti di corpi sparsi, e vidi
mia moglie.” (davanti a questa dolorosa scoperta, si mise a singhiozzare amaramente) “Ella
giaceva li, per terra, con accanto il mio piccolo bambino di soli 6 mesi. L’altro mio figlio,
giaceva a qualche metro più in là. Quando, incominciai a cercare il mio terzo figlio, mi dissero,
che era stato trasferito all’ospedale. In un battibaleno, la mia famiglia è stata ripulita.
08 Civili uccisi in 2 distinti attacchi di bombe – 27.02.2008
Due trattori completamente danneggiati
Il 27.02.2008, le Unità di Penetrazione avanzate (DPU) dell’armata dello Sri Lanka,
attaccarono Vanni per due volte, nello stesso giorno. Dei civili, a bordo di trattori, furono presi
di mira ed attaccati. In totale, furono uccisi 08 civili e due trattori sono stati completamente
distrutti.
Alle 13.30 un attacco con bombe, a Panankamam distrusse un trattore ed uccise quattro civili
: Sivapatham Partheepan di 18 anni di Mallavi Mullaitivu, Sanmugalingam Thavarasa di
Puliyampokkanai Tharumapuram Kilinichchi, Selvaratham Senthuran di Pandiyankulam Mallavi
Mullaitivu, Kunapalasingam Jegakiritharan di Palamoddai Mannar.
Alle 20.30 un altro trattore, carico di civili, fu attaccato mentre viaggiava da Maruthodai a
Olimadu.
Furono uccisi 4 civili ed erano i sigg.Vimalathas, Kanthasamy, Mariyan e Vijyakumar.
Rapporto mensile Feb.2008, http://www.nesohr.org, [email protected],informazioni raccolte da SNE
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Civili uccisi – febbraio 2008
No Name and Address Date District
1. Murugesan Parameswary ‐ Poththuvil Komari‐02 Amparai 31‐Jan‐08 Amparai 2. Supatheeswaran ‐ Jinnanagar Anpuvalipuram Trincomalee 1‐Feb‐08 Trincomalee 7 Ponnaiya Sellappillai ‐ Annamalai Amparai 1‐Feb‐08 Amparai 8 Christhoper Collin Thevarasa ‐ Innuvil jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 9 Sivarasa Vijitha alis Sugi ‐ Near the Heroes' Resting Home Kodikamam Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 10 Shanmuganathan Uthayakumar alis Uthan ‐ Kodikamam Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 11 Firancis Rohankanth ‐ Chulipuram Jaffna 2‐Feb‐08 Jaffna 12 Jenistan Peris ‐ Mannar 3‐Feb‐08 Mannar 13 Suwaminathan Kokilanathan ‐ Kaneshapuram Kilinochchi 5‐Feb‐08 Kilinochchi 14 Sinnarasa ‐ Iyankankulam Mullaitivu 5‐Feb‐08 Kilinochchi 15 Sivapatham Manokaran ‐ Soya veethy Vavuniya 5‐Feb‐08 Vavuniya 16 Mrs.Lemped ‐ Mannar 5‐Feb‐08 Mannar 17 Nagamuthu Nagarasa ‐ Sekkaddipilavu Vavuniya 6‐Feb‐08 Vavuniya 18 Sellaiya Maheswary ‐ Nasi Thoddam Masheliya 6‐Feb‐08 Masheliya 19 Kanapathy Nagaraja ‐ Kalpolaveethy 7‐Feb‐08 Welikkantha 20 Kanagaratnam Suthrshan ‐ Batticaloa 7‐Feb‐08 Welikkantha 21 Kulanthaivelu Veerasubramaniyam ‐ Pungudutheevu Jaffna 8‐Feb‐08 Colombo 22 A 15 years old boy ‐ Koolavil Akkaraipattu Amparai 11‐Feb‐08 Amparai 23 K.Diluvan ‐ Periyakamam Eluththur Mannar 12‐Feb‐08 Mannar 24 Ilaiyathampi Thevarasa ‐ Vachchikuda Alaiyadivempu Amparai 12‐Feb‐08 Amparai 25 Kanthavel Sri ‐ Navatkadu Akkariaipattu Amparai 14‐Feb‐08 Amparai 26 Two dead bodies 14‐Feb‐08 Amparai 27 Rasalingam Mathimaran ‐ Kondavil Jaffna 14‐Feb‐08 Jaffna 28 Samsan Neel Ethirisinga ‐ Amparai 17‐Feb‐08 Amparai 29 Kathiravelu Neelakandar ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 30 Kisnasamy Sivananthi ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 31 Vijayakumar Vithusha ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 32 Indran Lalitha ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 33 Suthakaran Sumathi ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 34 Sasikaran Kowrinayaki ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 35 Sasikaran Kajeevan ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 36 Sasikaran Thamilventhan ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 37 Tharmalingam Poomani ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 23‐Feb‐08 Kilinochchi 38 Manikkam Sivapalan ‐ Navakkiri Puththur Jaffna 24‐Feb‐08 Jaffna 39 Nagaraja Jeyarani ‐ Mavadippattu Kaluwankerni Batticaloa 25‐Feb‐08 Batticaloa 40 Vadivel ‐ Akkaraipattu Amparai 25‐Feb‐08 Amparai 41 Ravi Jude ‐ Koolavadi Akkaraipattu Amparai 25‐Feb‐08 Amparai 42 Sivapatham Parththeepan ‐ Mallavi Mullaitivu 27‐Feb‐08 Mannar 43 Sanmugalingam Thavarasa ‐ Puliyampokkanai Tharumapuram Kilinochchi 27‐Feb‐08 Mannar 44 Selvaratnam Senthuran ‐ Pandiyankulam Mallavi Mullaitivu 27‐Feb‐08 Mannar 45 Kunapalasingam Jegakiritharan ‐ Palamoddai Mannar 27‐Feb‐08 Mannar 46 Vimalathas 27‐Feb‐08 Vavuniya 47 Kanthasamy 27‐Feb‐08 Vavuniya 48 Mariyan 27‐Feb‐08 Vavuniya 49 Vijayakumar 27‐Feb‐08 Vavuniya 50 Kopal Konesh Varatharasa ‐ Trincomalee 27‐Feb‐08 Trincomalee 51 Devuda Christopher ‐ Anpuvelipuram Trincomalee 28‐Feb‐08 Trincomalee
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Civili spariti – febbraio 2008
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Manikkam Vickineswaran ‐ Sangamiththa Mawaththa Kottahena Colombo 1‐Feb‐08 Colombo Sathanantham Srivelanantham ‐ Katkovalam Point Pedro Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna Tharmaseelan Krishnamoorthy ‐ Thampi Lane Vannarpannai Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna A youth ‐ Palaiyoottu Trincomalee 2‐Feb‐08 Trincomalee Theiventhiram Pirasanna ‐ Kodikamam Jaffna 4‐Feb‐08 Jaffna Palenthiran Piriyatharshan ‐ Thunnalai Vadamarachchi Jaffna 7‐Feb‐08 Jaffna Palenthiran Pirapakaran ‐ Thunnalai Vadamarachchi Jaffna 7‐Feb‐08 Jaffna Annai Velankannithasan ‐ Thalvupadu Mannar 9‐Feb‐08 Mannar Muththaiya Arasaratnam ‐ Ratnapuri Up country 10‐Feb‐08 Colombo Santhirasekaran Ragul ‐ Jampadda veethy Kochchikadai Colombo 11‐Feb‐08 Colombo Murukan Poopaali ‐ Thellipalai Jaffna 11‐Feb‐08 Jaffna Kunasekaram Sritharan ‐ Alankerni Trincomalee 12‐Feb‐08 Trincomalee Thanikasalam Santhiramohan ‐ Moothur Trincomalee 13‐Feb‐08 Batticaloa Maruthan Thineshkumar ‐ Okkampiddiya 13‐Feb‐08 Monarakalai Vellachsamy Jegan ‐ Pulathkopiddy Colombo 14‐Feb‐08 Colombo S.Vinayagamoorthy ‐ Thehiwela Colombo 16‐Feb‐08 Colombo S.Kajenthirathas ‐ Thehiwela Colombo 16‐Feb‐08 Colombo Aseervatham Sooriyakumar ‐ Grandpass Colombo. 16‐Feb‐08 Colombo Sathasivam Yogenthiran ‐ Velanai‐04, Jaffna 16‐Feb‐08 Colombo A Tamils 18‐Feb‐08 Colombo R.Nimalaruban ‐ Velanai Jaffna 20‐Feb‐08 Jaffna Rasamanikkam Thiyakarasa ‐ Sinnavempu Kiran Batticaloa 22‐Feb‐08 Batticaloa Muniyandi Thirunavukkarasu ‐ Murukan Koyil veethy Pesalai Mannar 22‐Feb‐08 Mannar Sadachcharam Kiruparan ‐ Pandaravela 24‐Feb‐08 Colombo V.Subramaniyan ‐ Bandarawela 24‐Feb‐08 Colombo Rek Surenthiran ‐ Periyakunchukkulam Murunkan Mannar 25‐Feb‐08 Mannar Sinnaththamby Rajeswaran ‐ Kaithadi Jaffna 27‐Feb‐08 Jaffna Rajalingam Palamurali ‐ Kokkuvil Jaffna 27‐Feb‐08 Jaffna A Fish monger – Jaffna 29‐Feb‐08 Jaffna
Rapporto mensile feb.2008 http://www.nesohr.org [email protected] Informazioni raccolte da SNE
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Violazioni dei diritti umani contro Tamil civili – Febbraio 2008
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30 Gen.08 In totale, 2 civili furono arrestati a Colomno
Varatharasa Paramananthan di 23 anni di Vaddukkodai ad Ouest di Jaffna e
Veluppillai Pathmaranjan di 23 anni di Meesalai, Jaffna, che alloggiavano a
Kathiran, Colombo da 6 mesi, in attesa di trasferirsi all’estero, furono
arrestati dalla polizia Sri Lankese.
31 Gen.08 Una donna fucilata a Komari-2 Poththuvil ad Amparai
La Sig.ra Murukesan Parameswary di 40 anni, una casalinga, di Komari-02,
Poththuvil, Amparai fu fucilata a Komari, Poththuvil da un gruppo armato, il
31.01.2008
01 Feb. 08 In totale 02 civili fucilati e feriti a Akkaraipattu ad Amparai
Abthul Majeeth Riyas di 29 anni di Paddiyadipiddy Amparai e Muhamad
Ismayil della 6a Kurichchi Amparai, furono fucilati e feriti da un gruppo
armato, mentre conversavano sulla Council Road Akkaraipattu alle ore 19.30
del 01.02.08.
01 Feb.08 Un uomo fucilato ed ucciso a Uppuveli a Tricomalee
Il Sig. Subatheeswaran di 30 anni di Jinnanagar, Anpavilupuram, Trincomale
fu fucilato ed ucciso a Uppuveli in Trincomalee da un gruppo armato non
identificato il 01.02.2008
01 Feb.08 Un uomo fucilato ed ucciso a Navithanveli ad Amparai
Il Sig. Ponnaiya Sinnapillai di 63 anni da Annamalai, Amparai fu ucciso da un
gruppo armato sconosciuto mentre era sulla strada di Savakkalai,
Navithanbili, il 01.02.2008.
01 Feb.08 Una persona ferita muore a Jaffna alla facoltà di studi
dell’ospedale
Il Sig. Christopher Colin Thevarasa di 54 anni di Inuvil Jaffna è stato ferito
gravemente da una bomba esplosa a Thirunelvely. Era stato ammesso alla
facoltà di studi dell’ospedale. Morì il 01.02.2008.
01 Feb.08 Una donna fucilata ed uccisa a Kodikamam a Jaffna
Sivarasa Vijitha della Sgi di anni 24 di Kodikamam Jaffna, fu fucilata ed
uccisa in casa sua , vicino al cimitero dei Martiri di Tamileelam da un gruppo
armato non identificato alle ore 07.30 di mattino, il 01.02.2008. Sua madre
fu ricoverata all’ospedale di Chavakachcheri per “shock”.
01 Feb.08 Un uomo fu fucilato ed ucciso a Kodikamam a Jaffna
Sanmuganathan Uthakumar chiamato Uthayan di 24 anni di Kodikamam
Jaffna, fu fucilato ed ucciso da un gruppo armato non identificato alle 10.00
di mattina circa, il 01.02.2008
01 Feb.08 Un uomo fu rapito a Kottahena a Colombo.
Un padre, il Sig. Manikkam Vikkineswaran, di 37 anni di Sangamiththa
Mawatha Kottahena Colombo, è stato rapito da ignoti e caricato in un
furgone nero, il 01.02.2008.
01 Feb.08 Sparizione di 2 civili, in totale, a Jaffna.
Sathanantham Srivelautham, di 47 anni, anche lui padre di tre figli, di
Katkovalam Point Pedro Jaffna e, Sig. Tharmaseelan Krishnamoorthy ,
(anche lui padre) di 43 anni di Thampi Lane Vannarpannai Jaffna,sparirono.
Questo è stato comunicato all’Ufficio dei Diritti Umani di Jaffna.
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01 Feb.08 Vadamarachchi Est – Attacchi con bombe.
Si susseguirono molti bombardamenti , dal mattino presto del 01.02.2008,
da parte delle forze Sri Lankesi. Furono presi di mira dei fabbricati civili, ad
Est di Vadamarachchi .
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01 Feb. 08 Mannar – attacchi con bombe
Ci furono numerosi attacchi con bombe da parte dell’armata militare , su dei
fabbricati civili a, Madu, Thadsanamaruthamadu e Palampiddi nel distretto di
Mannar, il 01.02.2008.
02 Feb. 08
Un uomo fucilato ed ucciso nei pressi di Kopay Rasa veethy a
Jaffna.
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02 Feb. 08 Un uomo fucilato ed ucciso presso Kopay Rasa Veethy a Jaffna
Il Sig. Francis Rohankanth di 26 anni di Chulipuram, Jaffna, fu fucilato ed
ucciso, il 02.02.2008 mentre tornava a casa dalla città di Jaffna, nei pressi
del cimitero dei martiri di Rasa veethy, Kopay, da un gruppo armato che lo
seguì.
14.
02 Feb.08 Un uomo fu arrestato a Puttalam
Un uomo di Mannar è stato arrestato della zona di Puttalam dalla polizia Sri
Lankese, il 02.02.2008
15.
02 Feb. 08 Un uomo è stato rapito a Palaiyoottu a Trincomalee
Un giovane di Palaiyoottu Trincomalee fu rapito da un gruppo armato non
identificato, che andò a casa sua e lo caricò a bordo di un furgone il
02.02.2008
16. 03 Feb. 08 Uno studente ferito morì all’ospedale di Vavuniy
Il Sig. Jenistan Peris, uno studente di 12 anni, fu ferito da un attacco di
bombe mentre era a bordo di un autobus privato a Thadsanamaruthamadu il
20.01.2008. E’ stato ricoverato
all’ospedale di Vavuniya, ma morì il
03.02.2008.
17.
03 Feb. 08 17 Tamil arrestati a Nugegoda a Colombo
17 Tamil che si fermarono in un albergo per lavoro, furono arrestati ,
durante un operazione di sopralluogo, dalla Polizia di Nugegoda Colombo il
03.02.2008.
18.
03 Feb. 08 03 giovani arrestati a Dehiwelai
I Sigg.ri M.M.Musthapa di anni 32, M.M. Raafi di anni 23 e M.M.Shafi di anni
23, di Kaththankudi Batticaloa, furono arrestati in quanto considerati di
essere stati coinvolti in un attacco di bombe che avvenne nel giardino
zoologico di Dehiwela.
19.
03 Feb. 08 Colombo – Wellawatte – Ispezione
Un ispezione fu fatta dalla Polizia Sri Lankese in alcune zone di Wellawatte, e
negli uffici. Alcune persone furono sequestrate. Sono stati perquisiti anche gli
armadi ed i pacchi.
02 giovani feriti in un attacco a Akkaripattu in Amparai.
I Sigg.ri Irpan di 22 anni, e Pairoos di 28 anni di Akkaraipattu Amparai, sono
stati gravemente feriti durante una sparatoria incidentale dalle Forze
Speciali Sri Lankesi ad Akkaraipattu il 04.02.2008. Sono stati ricoverati
all’ospedale di Akkaraipattu.
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Un uomo manca a Jaffna
Theiventhiram Pirasanna di anni 27 di Kodidamam non è più ritornato dal
giorno in cui andò a Kodikamam a ChavaKachcheri per comprare delle noci
di cocco. E’ stato dichiarato all’ufficio della Commissione dei Diritti Umani di
Jaffna.
Est Vadamarachchi – attacco navale
Le forze navali dello Sri Lanka attaccarono le barche dei pescatori mentre
erano ferme, al largo, per un guasto ai motori, a Vadamarachchi, il
04.02.2008
Mannar – Thadsanamaruthamadu – attacchi con bombe a mano.
Numerosi attacchi , con bombe, furono fatti dalle forze Sri Lankesi a
Thadsanamaruthamadu Mannar il 04.02.2008
03 civili feriti nei bombardamenti a Puthukkudiyiruppu a Mullaitivu
I Sig.ri Manokaralinkam Nimalakeethan ad Ouest di Kanukkerni, Sig.
Mulliyavalai di Mullaitivu, Sig. Shiyad ed Isran, furono feriti da un
bombardamento aereo della base aerea Sri Lankese a Kaiveli
Puthukkudiyiruppu a Mullaitivu il 05.02.2008. Sono stati danneggiati gli alberi
e le abitazioni.
02 civili uccisi e 02 feriti in bombardamenti aerei a Kaneshapuram
a Killinochchi
Il Sig. Suwaminathan Kokulanathan, padre di 5 figli, di anni 44 di
Kaneshapuram Kilinochchi ed il Sig. Sinnarasa di Lyankankulam Mullaitivu,
furono uccisi in un bombardamento aereo dalle forze aeree Sri Lankesi , a
Kaneshapuram a Kilinochchi. I Sigg.ri pasupathi Umarajah di Kaneshapuram
e Sanmugam Kunarajah , di anni 33, di Kaneshapuram Kilinochchi, furono
feriti. Due abitazioni furono totalmente distrutte e le cose di valore che si
trovavano all’interno furono danneggiate.
Un corpo senza vita fu rinvenuto a Paddanisoori Paddakadu a
Vavuniya
Il Sig. Sivapatham Manokaran di Soya Veethy, da quando si recò nel suo
garage, sparì, il 03.02.2008. Più tardi, fu ritrovato, morto, colpito a morte da
spari nella zona dei serbatoi diPaddakadu Puliyankulam Paddanisoori
Vavuniya, il 05.02.2008.
Una persona importante fu ferita ed in seguito morì all’ospedale
di Anuradhapura
La Sig. Lembert, presidentessa della scuola di M/Sinnapandivirichchan fu
ferita in un attacco aereo effettuato dall’unità di Penetrazione dell’armata Sri
Lankese a Thadsanamaruthamadu Mannar, il 29.01.2008. Fu ricoverata
all’ospedale di Anuradhapura ma morì il 05.02.2008.
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06 donne sono state arrestate a Sammanthurai ad Amparai
06 impiegate dell’Organizzazione Welfair SWOAD, furono arrestate nel loro
ufficio di Sammanthurai e trattenute dalla speciale task force Sri Lankese, il
05.02.2008. I loro nomi sono : Soosaiyappu Mery Sugirtham, di
Sorikkalmunai Amparai, Nagarasa Amutha, di Veeramunai-02 Amparai,
Ponnaiya Rajeswaray di, Veeramunai-04 Amparai, Thangarasa Pavani di,
Veeramunai-03 Amparai, Mayilvaganam Kokulavathani di, Valaththapiddi
Malwaththa Amparai e Thangarasa della stazione di polizia veethy
Sammanthurai Amparai.
In cerca di asilo – Ufficio del JHRC
Tre membri di una famiglia, composti dalla madre di 47 anni, di suo figlio di
20 anni e di sua figlia di 16 anni, di Manthuvil Kodikamam Jaffna, nonché
un'altra famiglia di Santhai Pandaththarippu Jaffna, chiesero asilo presso
l’Ufficio della Commissione dei Diritti Umani a Jaffna, per tutelarsi.
Jaffna – Point Pedro – Trasporti bloccati
I trasporti civili sulla Jaffna Point Pedro-Thenmarachchi sono stati bloccati,
per 4 ore, il giorno 05.02.2008 in quanto il convoglio militare stava
transitando in quel momento.
02 civili feriti in un bombardamento aereo a Thiruvaiyaru a
Kilinochchi
Una mamma di tre bambini, chiamati Keerththana di 11 anni, studente e
S.Thanapakkiyam di 29 anni, di Thiruvaiyaru, sono stati feriti in un
bombardamento aereo effettuato dalle forze aeree Sri Lankesi, nei pressi dei
fabbricati civili di Thiruvaiyaru, il giorno 06.02.2008.
Un corpo inanime fu ritrovato a Sekkaddipilavu a Vavuniya
Nagamuthu Nagarasa di 50 anni di Sekkaddipilavu Vavuniya era nel suo
giardino, di notte. E’ stato ritrovato morto , ucciso a colpi di fucile, il giorno
06.02.2008.
Ritrovamento di un corpo di una donna nel serbatoio di
Mavusakalai a Maskeliya
Il corpo di Sellaiya Maheswary di Nasi Thoddam Maskeliya, è stato rinvenuto
nel serbatoio di Mavusakalai a Maskeliya.
Due corpi di due ragazzi rinvenuti a Sevanapiddy Karapola
Kanapathy Nagaraja di 27 anni , di Kalpola veethy Polanaruwa, e
Kanagaratnam Sutharshan di 19 anni, di Batticaloa, furono fucilati nella notte
del 07.02.2008. Il giorno dopo, i loro corpi furono ritrovati, trafitti da
proiettili, a bordo di un trattore, lungo il fiume di Karapola veethy
Sewanapiddy, a Welikantha. Le loro mani ed i loro piedi erano legati.
Due ragazzi Tamil arrestati a Gampaha
Due ragazzi Tamil, della città alta, vennero arrestati a seguito di un controllo
della Polizia Sri Lankese di Gampaha. Essi, furono trattenuti in quanto non
erano in possesso del loro attestato di residenza.
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24 civili arrestati a Gampaha
19 Tamil e 5 Musulmani, furono arrestati durante dei controlli effettuati dalla
Polizia Sri Lankese di Gampaha a Colombo, nel pomeriggio del giorno
07.02.2008. Furono trattenuti sino al giorno dopo, in quanto, non
giustificarono il loro soggiorno a Gampaha.
2 fratelli rapiti – Thunnalai, Jaffna
Due fratelli, di nome, Palenthiran Priyatharshan di 22 anni e Palenthiran
Prapakaran di anni 20, furono prelevati da casa loro e trasportati a bordo di
un furgone, a Thunnalai, Vadamarachci, Jaffna. Uno dei due fratelli riuscì a
scappare. I parenti si chiedono che cosa può essergli capitato. Anche questo
fatto è stato segnalato, dai parenti, all’ufficio della Commissione per i Diritti
Civili di Jaffna.
Un uomo d’affari fucilato ed ucciso
La moglie ferita
Il Sig. Kulanthaivelu Veerasupramaniyam, di 54 anni, un uomo d’affari molto
noto, Tamil, e proprietario del Veeramylan Wedding Hall di Kottahena,
nonché padre di tre bambini , residenti a Kottahena Colombo e nati a
Pungudutivu Jaffna, è stato fucilato ed ucciso, in prossimità della strada che
porta alla Cattedrale “Lucius Church”, a Kottahena, da un gruppo di persone
sconosciute, in sella a delle moto, il giorno 08.02.2008 alle ore 20.30 di sera,
mentre stava ritornando a casa dopo aver fatto degli acquisti in una
farmacia. Sua moglie, Veerasubramaniyam Umathevy, di 43 anni, è stata
seriamente ferita e ricoverata all’ospedale Nazionale di Colombo.
Thenmarachchi - Minacce
Le famiglie alle quali uccisero o rapirono dei congiunti nel passato, sono
sotto minaccia (08.02.2008).
Un uomo scomparve a Thalvupadu a Mannar
Annai Velankannithasan, chiamato Sutharshan, di 32 anni, scomparve
mentre camminava sulla strada Thalvupadu a Mannar.
Un pescatore ferito a Mullaitivu
La marina militare Sri Lankese, attaccò i pescatori al largo di Mullaitivu.
Impauriti, i pescatori si buttarono a mare e, a nuoto, raggiunsero la riva
dopo avere abbandonato le loro reti e le loro barche. A seguito di questo
attacco, M. Muththu, riportò delle gravi lesioni alle gambe.
06 Tamil arrestati a Lunuwila
06 Tamil , che viaggiavano in treno da Colombo a Puttalam, vennero
arrestati alla stazione di Lunuwila dalla Polizia Sri Lankese.
07 civili arrestati a Lunuwila
n° 7 civili furono arrestati e fermati durante un giro di controllo dalla Polizia
Lankese, alla stazione di Lunuwila. Erano sul treno in arrivo da Colombo e
Puttala, il 10.02.2008. Si dice che la maggior parte dei viaggiatori fossero
Tamil 7 civili furono arrestati e trattenuti, durante un giro d’ispezione della
Polizia Sri
08 civili arrestati a Minneriya
In totale, 8 persone, di cui 3 donne, furono arrestate durante un intervento
d’ispezione , dalla polizia Sri Lankese di Minneriya, mentre viaggiavano a
bordo di un furgone da Batticaloa, diretto a Colombo, il 10.02.2008.
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Un padre di famiglia scomparso a Moratuwa
Muththaiya Arasaratnam, di 38 anni, di Ratnapura, residente a Grandpass,
con sua moglie da solo cinque mesi, è scomparso, il 10.02.2008, mentre
andava a Moratuwa per cercare la lavoro .
Facoltà Studi Ospedale a Jaffna - Controlli 10.02.2008
Tutte le entrate dell’ospedale sono state sbarrate, il 10.02.2008, e sono
controllate dalle forze Sri Lankesi. Alcuni uomini sono stati fotografati.
Un ragazzo muore a Kolavil ad Amparai
Un ragazzo di 15 anni fu ucciso, durante una sparatoria della Task Force Sri
Lankese, a Kolavil Akkaraipattu ad Ampai, l’11.02.2008.
12 civili arrestati a Kataragama
Undici civili, di cui 10 ragazzi e 2 ragazze, furono arrestati durante un giro
d’ispezione dell’esercito Sri Lankese e della Polizia, a Kataragama,
l’11.02.2008.
02 civili arrestati aMatala
Durante un giro d’ispezione delle forze Sri Lankesi, a Kaluwela, nel distretto
di Matale, un musulmano ed un Tamil furono arrestati. Abdul Munaf Hasali,
di Kaluwela Mattala, è stato arrestato, in quanto aveva ospitato a casa sua
l’amico Arumugam Sivanathan, senza autorizzazione.
Un giovane scomparso a Tellipalai a Jaffna
Santhirasekaran Ragul, di 21 anni, della via di Jembetta Kochchikade,
scomparve mentre si stava recando al lavoro al mercato del pesce di
Colombo.
Un uomo scomparso a Tellipalai a Jaffna
Murugam Poopali, di anni 56, un muratore di Thellipalai Jaffna, scomparve
l’11.02.2008 mentre si trovava nel campo per rifugiati di Thellipalai. La sua
bicicletta è stata trovata nei pressi del Check Point di Thellipalai. Sua moglie
ha segnalato l’accaduto all’Ufficio della Commissione per i Diritti Umani di
Jaffna.
Mullaitivu – Attacco navale - 11.02.2008
La marina militare Sri Lankese attaccò i pescatori al largo di Mullaitivu,
l’11.02.2008.
I pescatori abbandonarono, le loro attrezzature e le loro barche, e si
gettarono a mare. Nuotarono per 3 ore per raggiungere la riva. La marina
Navale Sri Lankese si impadronì delle loro attrezzature e delle loro barche.
Un ragazzo fucilato ed ucciso sul litorale Periyakamam a Mannar
K. Diluwan, di 20 anni, di Periyakamam Eluththur Mannar fu fucilato ed
ucciso dall’esercito Sri Lankese, sul litorale di Periyakamam Eluththur.
Un corpo fu rinvenuto a Vachchikuda a Batticaloa
Illaiyathambi Thevarasa , di Vachchikuda Alaiyadivempu ad Amparai, fu
prelevato, con i suoi figli da casa sua e rapito nella notte del 10.02.2008, da
un gruppo armato a bordo di un furgone bianco. Più tardi, il suo corpo fu
ritrovato, martoriato dalle fucilate, nella zona di Vachchikuda, il 12.02.2008.
I suoi due figli furono rilasciati dai loro rapitori.
03 civili arrestati a Mannar
03 civili , di cui una donna, furono arrestati a Mannar dai militari Sri Lankesi.
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18 civili arrestati a Polanaruwa
18 civili di cui 15 Tamil e 3 Musulmani furono arrestati durante un giro
d’ispezione dai militari dello Sri Lanka, a Polanaruwa, il 12.02.2008
04 Tamil arrestati a Habarana
N° 04 Tamil , di cui 3 erano di Batticaloa, furono arrestati a Habarana,
mentre viaggiavano da Trincomalee a Colombo.
Un uomo scomparve ad Alankerni a Trincomalee
Kunasekaram Sritharan, di 23 anni, di Alankerni Trincomalee e padre un
bambino, fu sequestrato da un gruppo armato che lo portò via a bordo di un
furgone bianco, mentre tornava a casa dopo avere acquistato , in un
negozio, del latte, il giorno 12.02.2008. I suoi parenti segnalarono, il fatto,
alla polizia di Kinnaya.
Jaffna – Corte Point Pedro – Arreso
Anantharasa Kamaleswaran, del sud , di 27 anni, si arrese alla corte di Point
Pedro. Gli uomini della SLA lo stavano cercando, in sella alla loro moto il
12.02.2008
Un uomo fu rapito a Moothur a Trincomalee
Thanikasalam Santhiramoha,di Mootur Trincomalee, di 43 anni, fu rapito da
un campo di dislocamento a Savukkadi a Batticaloa, da un gruppo armato
non identificato, che lo sequestrarono in un furgone bianco. I suoi parenti
segnalarono il fatto alla polizia di Batticaloa.
Un uomo scomparve a Monarakala a Colombo
E’ stata segnalata la scomparsa di Maruthan Thineshkumar, alla Polizia di
Moneragala. Egli è di Okkampiddya ed è l’ autista di una fattoria a
Moneragala Colombo. Scomparve il 13.02.2008
Asilo volontario – Ufficio dell’JHRC
3 membri di una famiglia, composta, da un insegnante di 47 anni, da sua
sorella di 41 anni e del suo bambino di 1 anno, nonché di un autista di 57
anni, di Thenmarachchi, chiesero asilo volontario ,il 13.02.2008 all’Ufficio
della Commissione per i Diritti Umani, a causa delle minacce imposte dalle
truppe militari e paramilitari.
Manalaru – Attacchi con bombe – 13.02.2008
Le forze Sri Lankesi , appostate a Manalaru, bombardarono dei fabbricati
civili nella zone di Thannimurippu in Mullaitivu. I campi di fieno ed il
raccolto, sono andati in fumo.
Kataragama – Ispezionati – 13.02.2008
Le truppe Sri Lankese ispezionano rigorosamente, nelle stazioni, i devoti che
si recano al Tempio di Kataragama Murukan. Perquisiscono le persone che
vanno a fare il bagno nelle acque del Menic Ganga.
n° 05 civili feriti in un bombardamento aereo a Mullaitivu
Alcune persone, che viaggiavano, furono ferite a seguito di un
bombardamento delle forze Sri Lankesi, nei pressi del ponte Redbana
Theravil, sulla strada principale di Paranthan-Mullaitivu,alle ore 09.25 del
14.02.3008.
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Queste persone sono : Velappodi Arasamma di 57 anni di Moonkilaru
Udaiyarkaddu Mullaitivu, Arumugam Subramaniyam di 78 anni (la sua
mano penzolava) della strada di Vaheesan, Udaiyarakaddu, Mullaitivu,
Periyasamy Muthu di 68 anni di Redbana, Visuvamadu, Mullaitivu,
Perumal Lyachchi di 55 anni di Velikandal, Kandavalai, Kilinochchi e
Nadarasa Kajanthan di 22 anni di Theravil Visuvamadu Mullaitivu.
Questo bombardamento provocò uno sprofondamento della strada e
dei campi, che distrusse tutti gli alberi.
Uno studente fu ferito in un bombardamento a
Alampil nel distretto Mullaitivu
I militari Sri Lankesi, appostati a Manalaru, bombardarono dei
fabbricati civili di Thangapuram Alampil a Mullaitivu, alle ore 13.30
circa del 14.02.2008. Theiventhiram Mithuna, uno studente di 17 anni
di Thangapuram, fu ferito. Sono state danneggiate le case, nonché
un trattore. Tutti gli alberi sono caduti.
Un uomo fucilato a Navatkadu ad Amparai
Kanthavel Sri, di 48 anni di Navatkadu, Akkaraipattu, Amparai
mentre stava andando in bicicletta fu fucilato, il 14.02.2008, da
uomini armati che lo rincorrevano in motocicletta.
Due corpi inermi furono rinvenuti a Ninthavoor sul
Littorale di Amparai
Due corpi furono ritrovati , trafitti da pallottole, sul litorale di
Ninthavoorad Akkaraipattu Amparai, il 14.02.2008 alle ore 14.00.
Una persona ferita muore all’ospedale a Jaffna
Rasalingam Mathimaran di 30 anni, di Kondavil Jaffna, impiegato al
Segretariato Regionale Nallur, fu seriamente ferito a seguito dello
scoppio di una bomba , a Thirunelvely. Era stato ricoverato
all’ospedale di Jaffna, ma morì il 14.02.2008.
N° 02 civili arrestati a Matala
Krishnamoorthy di Batticaloa, impiegato in un centro commerciale di
Ukkawala, di 25 anni e, Rajenthiran, di Eaththuwaththai, di 45 anni e
impiegato dello stato, furono arrestati a Matale dalla polizia Sri
Lankese.
n° 02 civili arrestati a Aluthkama
Un ragazzo di Jaffna ed una donna della città alta, mentre
viaggiavano a bordo di un mini bus, furono arrestati dalla Polizia Sri
Lankese, ad Aluthkama.
Un ragazzo Tamil arrestato ad Avisawela
Un ragazzo Tamil fu arrestato dalla polizia di Avisawella mentre
viaggiava su un autobus da Colombo a Bandarawela. La polizia
decise di arrestarlo in quanto insinuò che egli aveva fotografato il
Segretariato Presidenziale.
Un ragazzo scomparso a Dehiwela a Colombo
Vellachami Jegan, di Pulathkopiddi, di 29 anni e padre di un bambino,
mentre si recava al lavoro in autobus da Pulathkopiddy a Dehiwela e
lavorava con suo padre, non raggiunse mai il posto di lavoro. Suo
padre, preoccupato, interrogò le stazioni di Polizia Koskama, Mirikana,
Fort, Kokuwala e Pulathkopiddi che non seppero dargli delle notizie.
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Asilo volontario presso Ufficio JHRC
Thampaiya Thanarajah di Off Amman Koyil Lane, Alvai est, Point
Pedro, chiese rifugio volontario all’ufficio dei diritti umani di Jaffna il
14.02.2008 in quanto , spaventato, raccontò che un gruppo armato
non identificato , in sella a delle moto, entrò in casa sua e lo
minaccio.
Giornalista Musulmano – Torturato a Colombo
Un gruppo di paramilitari inviò una lettera di minaccia al Giornalista
Musulmano Mohamed Anzeer, che scrive sul giornale Thinakural ,
degli articoli relativi alle attività dei Parlamentari. In questa lettera,
spedita il 15.02.2008 , lo minacciavano di morte se avesse continuato
a scrivere degli articoli sul loro conto. Anzer fece denuncia alla Polizia
di Mutuwal.
Colombo – Wellawta – Torture – 15.02.200
Sinnaiya Sellaiya, proprietario del Ristorante di Galle a Wellawatta
Colombo, è stato prelevato, per indagini, dal servizio Intelligence
dell’armata Sri Lankese. E’ stato torturato.
n° 3 ragazzi rapiti a Colombo
Pare che 3 ragazzi Tamil furono arrestati , nella notte del 16.02.2008,
a Dehiwala ed a Grandpass. Si chiamano : S.Vinayagamoorthy , di 36
anni, di Thehiwela, S. Kajenthirathas, di 36 anni , di Thehiwala e,
Aseervatham Sooriuakumar, di 22 anni, di Grandpass Colombo.
Un uomo scomparso a Vavuniya
Sathasivam Yogenthiran, di 32 anni, di Ward No.04, Velanai, Jaffna è
scomparso mentre viaggiava in treno da Colombo a Vavuniya. La
madre segnalò la scomparsa all’ufficio dei diritti umani HRC.
Richiesta asilo volontario presso Ufficio JHRC
Shanmugam Gnanasegar, della via Changanai a Valvai, Jaffna, chiese
asilo all’Ufficio HRC a Jaffna, il 16.02.3008 a causa delle minacce
avute da un gruppo armato , non identificato.
Puttalam – Munthat – Operazioni di ricerca – 16.02.2008
Delle operazioni di controllo, furono eseguite dalle forze armate Sri
Lankesi, a Munthal nel Puththalam. Esse perquisirono tutte le case.
Un prete cristiano fu fucilato ad Amparai
Samsan Neel Ethirisinga, un prete cristiano e Presidente
dell’associazione Giovani Cristiani, di 36 anni, fu fucilato ad Amparai
da due uomini , in sella alla loro moto, alle ore 21.15 del 17.02.2008,
in presenza della sua famiglia. Degli uomini armati bussarono alla sua
porta chiedendogli di aprire, entrarono e lo fucilarono. Sua moglie,
Saromi Ethirisinga, di 32 anni, fu gravemente ferita e ricoverata
all’ospedale di Amparai. Il loro figlio di 18 mesi piangeva dallo schock
subito e fu, anche lui, ricoverato in ospedale.
n° 32 civili arrestati a Gampaha
n° 29 Tamil e n° 3 musulmani, furono arrestati durante un giro
d’ispezione dei militari Sri Lankesi , nel distretto di Gampaha, dalla
notte del 16.02.3008 alla mattina del 17.02.2008.
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Un Tamil scomparso a Mutuwal a Colombo
Un Tamil di 39 anni e residente a Mutuwal, fu prelevato e portato via
a bordo di un furgone bianco, dai militari Sri Lankesi, alle ore 18.30
circa del 18.02.2008.
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18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio JHRC
Kajan Atputharani, di 28 anni, e sua figlia Kajan Kajani , di 6 anni, di
Vankalavadi Velanai Jaffna, hanno chiesto asilo , di lo spontanea
volontà, all’Uffcio HRC di Jaffna, il 18.02.2008 , temendo di essere
minacciate dalle truppe militari e paramilitari. Anche suo marito si
consegnò all’ufficio della commissione dei Diritti Umani HRC a Jaffna.
85.
18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio JHRC
Nadarasa Subitha, un pescatore di 32 anni, di Allarai, a Sud di
Meesalai, Jaffna e
padre di un bambino, nonché un tecnico
elettronico di 30 anni di Colombothurai, chiesero asilo volontario
presso l’Ufficio HRC di Jaffna, il 18.02.2008
86.
18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio dei JHRC
Sinnarasa
Kunatheepan
della
NO53
Nedunkulam
Road
Colombouthurai Jaffna, di 30 anni, chiese asilo, volontariamente,
presso l’Ufficio della Commissione dei diritti Umani a Jaffna, il
18.02.2008 in quanto una persona , non identificata, tentò di
assassinarlo.
87.
19 Feb. 08 Un uomo arrestato a Point Pedro a Jaffna
Un gioielliere, proprietario della gioielleria “Janani” di Point Pedro,
nonché titolare di un'altra gioielleria nella città di Nelliyadi, fu rapito
dai militari Sri Lankesi, il 19.02.2008 alle ore 18.00 circa, e trattenuto
presso il comando di polizia di Nelliyadi. Sua moglie informò l’ufficio
HRC del fatto .
88.
19 Feb. 08 Amparai – Ispezioni
Un ispezione improvvisa fu effettuata dai militari della sezione militare
speciale dello Sri Lanka ad Akkaripattu e nelle zone di Alaiyadivempu,
il 19.02.2008. Durante quest’ispezione, 2000 civili furono arrestati e
portati in una scuola, dove furono interrogati.
1. 20 Feb.08 Un uomo scomparso a Jaffna
R. Nimalaruban, di Velanai Jaffna, fu rapito, tra Allaipiddi e Pannai,
dai militari della marina, mentre stava andando in città, a Jaffna, il
20.02.2008. Sua madre denunciò la scomparsa all’Ufficio HRC di
Jaffna.
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20 Feb. 08 Jaffna - Un impiegata che non collabora con il governo.
Una donna, che non lavora per le organizzazioni del governo, è stata
attaccata , dalle soldatesse dello Sri Lanka, al check point di Pannai
Bridge. Viaggiava su un autobus diretto a Pannai Bridge ed era in
possesso di fotografie che aveva scattato sullo tsunami.
91.
21 Feb. 08 Ispezioni – Vadamarachchi – Jaffna
Un ispezione fu fatta dai militari Sri Lankesi, in tutte le abitazioni di
Valvettithurai, Uduppiddy, Kamparmalai, Navaladi, e Vadamarachchi a
Jaffna, il 21.02.2008 alle ore 01.00 circa. Le perquisizioni furono
imposte a tutti, indipendentemente dallo loro età. Più di 100 ragazzini
sono stati portati nei Templi . Nessuno sa se sono stati arrestati.
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In totale, 8 civili uccisi e 12 civili feriti nei bombardamenti
aerei di Kiranchi a Killinochchi
08 civili furono uccisi durante i bombardamenti aerei dagli aerei Kfir
Sri Lankesi, nei pressi del tempio di Murugan, a Sivapuram Kiranchi a
Kilinochchi il 22.02.2008 alle ore 8.15 circa. I loro nomi sono :
Kathiravelu Neelakandar, di 79 anni di Kiranchi, Vijayakumar
Vithusha, di 21 anni di Kiranchi, Indran Lalitha di Kiranchi,
Suthakaran Sumathi, di 30 anni, di Kiranchi. Gli altri, che fanno parte
della stessa famiglia, si chiamano : Sasikaran Kowrinayaki di 34 anni,
Sasikaran Kajeevan di 4 anni, Sasikaran Thamilventhan di 6 mesi, di
Kirnachi e Kisnasamy Sivananthi, chiamato Komathy, di 27
anni,insegnante presso la scuola di Karanchi la Gov.T.M. di Paranthan
Kilinochchi. Durante quest’attacco, 12 civili furono gravemente feriti,
e sono : Sripathy Rajeswary, di 33 anni, insegnante presso la scuola
di Karanchi, la Gov. T.M., Saththiyanathan Theivanayaki, di 43 anni,
di Kiranchi, Sathasivam Kamalathevy, di 60 anni, di Kiranchii,
Suthakaran Panushan, di 6 anni, di Kiranchi, Vijayakumar
Sivananthini, di 36 anni di Karanchi, Vijayakumar Dinoshan, di 21
anno di Karanchi, Arulanantham Leelavathy, di 68 anni di Kiranchi,
Arulanantham Saththiyavarathan di 48 anni, di Kiranchi, Sasikaran
Karunyan, di 8 anni di Karanchi, Tharmalingam Poomani, di 68 anni,
di Karanchi, Vijayakumar Kinoshan, di 2 anni, di Karanchi. Inoltre, 3
abitazioni furono completamente abbattute mentre, tante altre, sono
state danneggiate.
Un ragazzo Tamil arrestato a Ratnapuri
Un giovane Tamil di Ratnapura, fu arrestato dalla polizia di Kandy,
mentre andava a far visita a dei parenti, il 22.02.2008.
Un Tamil arrestato a Colpetty a Colombo
Un Tamil, fu arrestato dai funzionari della sicurezza di Colpetty, il
22.02.2008 in quanto tentò di introdursi nel Palazzo Presidenziale di
Kolopitti, a Colombo. E’ stato arrestato dalla polizia di Colpetty.
Un ragazzo Tamil arrestato a Kandy
Un giovane Tamil, di Chavakachcheri Jaffna, fu arrestato in una
drogheria a Tennakumpara, nel distretto di Kandy, dalla polizia Sri
Lankese, il 22.02.2008.
Un uomo rapito a Valaichchenai a Batticaloa
Rasamanikkam Thiyakarasa, di Kiran Sinnavempu Batticaloa, di 24
anni e padre di due bambini, fu rapito dal gruppo armato Pillaiyan a
Valaichchenai, il 22.02.2008, alle ore 06.30 circa, mentre andava a
Valaichchenai. Egli è il fratello di Rasamanikkam Yogarasa, candidato
alle elezioni locali.
Un uomo scomparso da Mannar
Un padre di famiglia, Muniyandi Thirnavukkarasu, di anni 38, di
Murukan Koyil road Pesalai Mannar, scomparve il 22.02.2008, mentre
stava raccogliendo della legna secca. Il fatto è stato segnalato
all’ufficio dei Diritti Umani di Mannar.
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Asili volontario nell’Ufficio JHRC
Arulkumar, di 18 anni, di Kodikamam Jaffna, chiese asilo volontario
all’ufficio HRC di Jaffna, a causa delle minacce che sua moglie
ricevette dai gruppi militari e paramilitari dello Sri Lanka.
Asilo volontario presso l’ufficio JHRC di Jaffna
Jegasoothinathan Amuthakumar, di 18 anni, del Nord di Palavi,
Kodikamam, ha richiesto asilo volontario all’Ufficio della Commissione
dei Diritti Umani di Jaffna, il 22.02.2008, a causa di minacce avute da
persone armate, non identificate.
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22 Feb. 08 Mullaitivu – Bombardamenti aerei
I bombardieri della forza aerea Sri Lankese, bombardarono la zona di
Mullaitivu. Quattro studenti di Silavaththi Tamil Vidyalam morirono.
Gli aerei volavano a bassa quota e, molti studenti delle scuole G.T.M.
di Kallapadu e di Mullaitivu, furono colpiti a morte.
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23 Feb. 08 n° 2 civili feriti in bombardamenti a Oddusuddan nel distretto
di Mullaitivu
Appapillai Thanapalasingam, di 56 anni, di Kanakaratnapuram, della
2a strada a sinistra di Muththaiyankaddu Mullaitivu, che stava
andando all’ospedale di Puthukkudiyiruppu a trovare suo figlio, e
Theiventhirasa Kodeesan, di 20 anni, di Dsuthanthirapuram
Udaiyarkaddu Mullaitivu, furono feriti a seguito dell’attacco degli aerei
Kfir, della forza aerea Sri Lankese, nei pressi della zona di
Mannakanada Oddusuddan Mullaitivu, il giorno 23.02.2008 tra le ore
06.45 e 06.55 del mattino. Sono stati ricoverati all’ospedale di
Puthukkudiyiruppu.
1. 23 Feb. 08 Una donna ferita muore all’ospedale Killinochchi
Tharmalingam Poomani, di anni 68, di Sivapuram Kiranchi
Killinochchi, fu gravemente ferita dagli attacchi degli aerei militari
KFIr, il giorno 22.02.2008, nella zona di Sivapuram.
E’ stata
ricoverata all’ospedale di Killinochchi per cure, ma mori il giorno
dopo, il 24.02.2008 in ospedale.
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24 Feb. 08 Un corpo ritrovato a Avarankal a Jaffna
Manikkam Sivapalan, di 40 anni e padre di due bambini, fu ucciso a
seguito delle torture subite dai militari Sri Lankesi, il 24.02.2008. E’
stato rapito mentre si recava a far visita a dei parenti, a Avarankal. Il
suo corpo è stato ritrovato il 24.02.2008
104.
24 Feb. 08 30 civili arrestati ad Empilipiddiya
n° 30 civili furono arrestati durante un giro d’ispezione della Polizia di
Colombo e di Embilipiddiya. Molti di loro erano Tamil.
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24 Feb. 08 Un giovane rapito a Bandarawela a Colombo
Sadachcharam Kiruparan, di anni 20, di Karainagar Jaffna, e che
lavorava in un negozio a Bandarawela – Colombo, fu rapito, con
forza, da un gruppo armato, non identificato, e collocato in un
furgone bianco, il 24.02.2008 alle ore 19.00 circa.
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24 Feb. 08 Un uomo rapito a Bandarawela a Colombo
V. Subramaniyan, di anni 27, impiegato del Consiglio Urbano di
Bandarawela, fu rapito nella notte del 24.02.2008. I parenti
denunciarono, il fatto, alla Polizia di Bandarawela
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Amparai – Akkaraipattu – Ispezione e fotografie.
Un ispezione improvvisa fu effettuata dai militari diAkkaraipattu ad
Amparai, il 24.02.2008. Durante quest’operazione, i militari
fotografarono gli occupanti dell’abitazione, intimandoli di posare
davanti all’ingresso principale dell’abitazione. La gente del posto è
molto spaventata.
Donna ferita in um bombardamento a Semmalai
nel distretto di Mullaitivu
Ravikumur Rajeswary, di 35 anni e madre di tre figli, fu gravemente
ferita da un bombardamento provocato dai militari della base navala
di Semmalai. Questo attacco, danneggiò molte case e molti alberi.
Donna rapita ed uccisa a Nediyamadukerni/Batticaloa
Nagaraja Jeyarani, di 16 anni, di Mavadipathu, Kaluwankerni,
Batticaloa, fu rapita ed uccisa da ignoti, mentre andava a trovare suo
padre. Il suo corpo fu messo sul Nediyamadukerni.
Uomo fucilato ad Amparai
Vadivel , di anni 28, e padre di due bambini, nonché Ravi Jude, di 25
anni, e padre di un bambino , tutti e due di Koolavadi Akkaraipattu
Amparai, mentre viaggiavano da Koolavadi ad Alikkampai, uno dei
due fu colpito ed ucciso dai proiettili sparati dalle Task Force Speciali,
nel pomeriggio del 25.02.2008
n° 10 muratori arrestati a Wellampiddiya – Colombo
Dieci, 10 muratori (di cui 8 di Dikkoya e di Pusallawa), furono
arrestati dalla Polizia Sri Lankese nei pressi della piazza di
Kumarathasa Wellampiddiya a Colombo, il 25.02.2008.
Un giovane scomparve a Mannar
Rek Surenthiran, di 18 anni, di Periyakunsuparanthan Murunkan,
Mannar, scomparve mentre si stava recando nella città di Mannar, il
25.02.2008. La sua scomparsa è stata segnalata all’Organizzazione
dei Diritti Umani.
Asilo volontario presso l’ufficio JHRC
Nagaratnam Partheepan, di 20 anni, dell’Ouest di Kaithadi,
Chavakachcheri, Jaffna, chiese asilo volontario all’ufficio HRC di
Jaffna, per le minacce di morte impartite dai militari Sri Lankesi.
Colombo – Kottahena – Liberazione dopo rapimento e torture
M. Ilankovan, un cittadino di Singapore che si trovava nel paese per
affari, fu rapito, contro la sua volontà, da sei membri dell’Intelligence
dello Sri Lanka, il 25.02.2008. Il giorno del rapimento era alloggiato in
un albergo a Kathiresan veethy, Kottahena a Colombo. E’ stato
rilasciato, dopo essere stato torturato.
08 civili uccisi in attacco bombe a mano a Mannar Mullaitivu
N° 08 civili sono stati uccisi, durante un attacco con bombe, dalle
Unità di Penetrazione in profondità, il 27.02.2008, mentre
viaggiavano a bordo di un trattore. 4 civili furono uccisi durante il
primo attacco, che ebbe luogo alle ore 13.50 circa a Moonrumurippu,
Panankamam a Mannar. I loro nomi sono : Sivapatham Partheepan,
di 18 anni, di Mallavi, Sanmugalingam Thavarasa di Puliyampokkanai
Tharumapuran, Selvarathhinam Senthuran di Pandiyankulam e
Kunapalasingam Jegakritharan di Palamoddai. Altre 4 persone furono
uccise nel secondo attacco, alle ore 18.30 circa, mentre viaggiavano
da Maruthodai a Olumadu. I loro nomi sono : Vimalath
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as, Kanthasamy, Mariyan e Vijayakumar. I due trattori furono
totalmente distrutti.
Un uomo fucilato a Morawena a Trincomalee
Kopal Ganesh Varatharasa, di 32 anni, di Trincomalee, socio ed
autista del TNA Party, fu fucilato, a casa sua, da un gruppo armato
ignoto, il 27.02.2008.
29 Tamil arrestati a Veppamadu
N° 29 Tamil, nativi di Jaffna, Manipai e Mannar, temporaneamente
residenti a Puththalam, furono arrestati , sulla strada di Puththalam,
nei dintorni di Veppamadu, durante un giro d’ispezione dei militari, il
27.02.2008, tra le ore 03.30 e 08.45 di mattino.
Un uomo rapito a Kaithady a Jaffna
Sinnaththamby Rajeswaran, di Kaithady, di 28 anni, impiegato presso
il Collegio di Kaithadi Vigneswara, fu rapito, nei pressi del Collegio ,
da un gruppo di uomini sconosciuti che erano a bordo di un furgone
bianco, alle ore 08.00 del mattino.
Un uomo rapito a Kokkuvil Jaffna
Rajalingam Palamurali, di 29 anni, di Kokkuvil Jaffna, e autista di un
veicolo a tre ruote, fu rapito, sulla strada di Adiyapatham Kokkuvil
Jaffna, da persone armate sconosciute che viaggiavano a bordo di un
furgone bianco, il 27.02.2008 alle ore 09.00 di mattina.
Jaffna – Kilaly e Muhamalai – Attacco bombe
L’armata Sri Lankese , appostata nei pressi di Kilaly e Muhamalai,
attaccò, il 27.02.2008 alle ore 16.00 circa, con bombe a mano e fucili,
la laguna dove passano gli elefanti. Questo attacco avvenne sotto
una fitta pioggia.
Jaffna-Point Pedro e Chavakachcheri-Ispezioni
L’armata Sri Lankese eseguì un giro d’ispezione a Pedro Point e nelle
città di Chavakachchri fermando gli automobilisti e perquisendoli. Si
dice che questo provocò un intasamento del traffico.
Una donna ferita in attacco bombe a mano a Kumulamunai a
Mullaitivu
Linganathan Siththira, di No.06,kumulamunai, Mullaitivu, di 58 anni, è
stata gravemente ferita a seguito di bombardamenti su dei fabbricati
civili , a Kumulamunai , dall’armata Sri Lankese di Manalaru, il
28.02.2008 alle ore 14.00 circa. Fu ricoverata all’ospedale di
Mullaitivu d’urgenza. Gli alberi, nonché i fabbricati civili, furono
seriamente danneggiati.
Ritrovamento corpo a Thalavai a Batticaloa
Thevuda Christopher, di Anpuvelipuram Trincomalee, di 20 anni, fu
rapito da un gruppo di persone armate sconosciute, il 04.02.2008. Il
suo corpo, senza vita, fu ritrovato il 28.02.2008 ad Anpuvelipuram.
25 ragazzi Tamil arrestati a Thalavai a Batticaloa
n° 25 Tamil di Thalavai e Lyankerni, sono stati arrestati dall’armata
Sri Lankese, mentre stavano cacciando nella giungla, nei pressi del
litorale di Thalavai a Batticaloa.
Bombe aeree – Palai a Kilinochchi
Gli aerei delle forze Sri Lankesi, attaccarono degli stabilimenti civili a
Pai, il 28.02.2008 alle ore 11.45 del mattino.
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Un pescatore fu rapito a Jaffna
Un pescatore, fu rapito, a Jaffna nei pressi dell’abitazione del
vescovo, il 29.02.2008, da un gruppo di persone armate sconosciute.
Asilo volontario presso l’ufficio JHRC di Jaffna
Un fotografo, di Avarankal, Valikamam, Jaffna, di 29 anni, chiese asilo
alla commissione dei Diritti Umani, a Jaffna, il 29.02.2008, a causa
delle torture mortali subite dai militari Sri Lankesi.
Addetti NGO – Divieto di accedere alle isolette
L’armata Sri Lankese, non permette agli NGOs di entrare negli isolotti
della penisola di Jaffna. Erano prevenuti dal fatto che, essi, volevano
aiutare le persone dislocate.
Sri Lanka attacco navale – Mullaitivu
La marina Sri Lankese , cannoneggiò i pescatori , che stavano
pescando al largo di Mullaitivu, il 29.02.2008. Immediatamente, i
pescatori, spaventati, si buttarono a mare, cercando di raggiungere
la riva a nuoto.
Jaffna- Ufficio Commissione Diritti Umani – Asilo volontario
in data 07.02.2008
Un gruppo di 4 persone, composto da una mamma di 33 anni, la
Sig.ra Vinothachandran, sua figlia Nithushini, di 11 anni, e suo figlio
Nithushan di 9 anni nonché un loro vicino, il Sig. Shanmugathas
Sugathas, del Sud di Kachchai Kodikamam, Jaffna, chiesero asilo
all’ufficio della commissione dei Diritti Umani di Jaffna, il 02.02.2008
in quanto temevano per la loro vita, a causa delle minacce imposte
delle truppe militari e paramilitari.
Si precisa, che la Sig.ra
Vinothachchandran era stata rapita, un mese fa , dalle truppe militari.
03 civili arrestati a Thampulla
Tre civili, di cui una donna, furono arrestati durante un giro
d’ispezione da parte della Polizia Sri Lankese di Dambulla.
07 Tamil rilasciati a Colombo
Sette Tamil di Jaffna, che erano stati arrestati a Colombo, per essere
dei sospettati, furono rilasciati.
Jaffna – Coltivatori danneggiati
L’organizzazione dei coltivatori di Jaffna, comunicò che 167000
agricoltori stanno pagando le conseguenze degli avvallamenti dei
terreni, provocati dai bombardamenti dei militari Sri Lankesi e che, di
conseguenza, la coltivazione è stata penalizzata.
Attacchi Navali – Pasaiyoor a Jaffna
Due pescatori di Pasaiyoor e precisamente V.Prem di 23 anni, e
A.Donald di 23 anni, hanno subito un attacco dalla marina militare, in
quanto, secondo quest’ultima, le loro carte di identità erano illeggibile
e deteriorate.
Minacce a Jaffna
L’armata Sri Lankese ha preavvisato i dirigenti delle scuole di
Vadmarachchi e Thenmarachchi, sulla sua partecipazione a tutte le
iniziative sportive , nonché alla distribuzione di premi eventuali,
costringendoli, anche, ad issare la bandiera nazionale nel corso delle
manifestazioni sportive.
Jaffna Penisola – Strada chiusa
La strada Olandese ed il raccordo di Vallai sulla penisola di Jaffna,
utilizzate dalle persone, sono state chiuse dall’armata Sri Lankese, per
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motivi di sicurezza. Gli studenti del collegio di Chavakachcheri
Drieberg, gli impiegati delle Magistrali e del Dipartimento per
l’educazione, sono stati fortemente penalizzati. E’ stato riferito che,
molte altre strade della penisola di Jaffna, sono state chiuse.
Trincomalee – Gramasevaka Change
Il Ministero degli Affari Sri Lankese nominò Sinhala sotto il comando
dell’esercito ed i villaggi di Muthur e Echchilampattu per i Musulmani
Grama Sevakas. Le famiglie dei Tamil sono molto preoccupate.
Infatti, transitando dalle zone controllate cingalesi, Sinhalla, rischiano
di essere attaccati.
Bando Pesca – Trincomalee
L’esercito Sri Lankese, limitò, da più di un anno, la distanza per
pescare. La pesca è ammessa, a solo un chilometro di distanza dalla
riva. I pescatori di Trincomalee, Kinniya, Salai e Kuchchaveli
dovettero affrontare dei gravi problemi per la loro sussistenza.
Ritardi per le medicine –Kilinochchi
Nei primi quattro mesi del 2008, le medicine destinate all’ospedale di
Kilinochchi dovevano passare dai Check Points di Madavachchi e
Omanthai , dopo essere state caricate ad Anudradapura. Ciò
comportò dei gravi ritardi.
Risaie raccolto –Mannar danneggiata
L’armata Sri Lankese bombarda, continuamente, gli stabilimenti civili
di Thadsanamaruthamadu. Pertanto, gli agricoltori non possono
lavorare nelle risaie, che si estendono su una superficie di 75 ettari,
dal serbatoio di Thadsanamaruthamadu. Le risaie sono state
danneggiate dai bombardamenti, dal bestiame e dagli animali
selvaggi.
Istruzione penalizzata –Mannar
A Mannar, ci sono 36 scuole e 7102 studenti. L’insegnamento è
continuamente interrotto a causa delle operazioni militari. 13 scuole
hanno chiuso e solo 11 funzionano. Alcune scuole sono state
raggruppate. 121 insegnanti non si sono presentati al lavoro nella
zona d’insegnamento di Madu, erano intrappolati al Check Point di
Muhamai a seguito del blocco. 71 insegnanti non si presentarono al
lavoro.
Colombo – Ispezione
Dopo lo scoppio di un autobus a Mount-Lavannia, un ispezione è
stata effettuata dall’esercito Sri Lankese e dalla Polizia di Colombo,
anche nei sobborghi. Centinaia di persone furono arrestate. La
maggioranza era composta da Tamil che lavoravano nei negozi e
negli uffici.
Vavuniya – Madawachchi- Checking
I viaggiatori , che provenivano dal Sud di Vavuniya e diretti a
Mathawachchi, furono ispezionati, per più di sei volte, durante il loro
percorso. Al ritorno, furono controllati altre 4 volte. I viaggiatori si
lamentano di aspettare, delle ore, con i bambini in braccio ai blocchi
di controllo.
Jaffna – Vadamarachchi - Bando Pesca
L’armata Sri Lankese bandì la pesca da Thondamanaru a Katkovalam.
Permise di pescare solo nelle aree controllate di Manatkadu e
Kudaththani, dalle ore 08.00 alle ore 11.00 di mattino.
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Jaffna – Thenmarachchi – Preavvertimenti
L’armata Sri Lankese ha avvertito le Poste di Thenmaracchi di voler
controllare tutte le lettere inviate o ricevute, da Wanni a
Thenmaracchi e vice vers, nonché i destinatari ed i mittenti.
Thampalakamam – 98 massacri – 01.02.1998
Thampalakamam è situata a circa 12 km. dalla città di
Trincomalee. Un campo militare Sri Lankese è situato nel
villaggio di Parathipuram del distretto di Thampalakamam.
Il giorno 01.02.1998, di mattino presto, i militari spararono
ed uccisero 8 civili di questo villaggio, vicino al loro campo.
Quattro degli uccisi erano degli studenti. Ad uno di loro,
Arumukam Segaran, fu tagliato il pene ed in seguito
introdotto nella sua bocca.
11
Uruthrapuram bombardata – 04.02.1991
Il villaggio di Uruthrapuram è situato del distretto di
Kilinochchi.
Il mercato si trova nei villaggi di Urudrapuram e Sivanagar. Il
04.02.1991 è il giorno dell’indipendenza dello Sri Lanka e lo si
stava celebrando al sud dell’isola. Quel giorno, i bombardieri
sorvolavano il mercato di Koolavadi. La gente incominciò a
correre in tutte le direzione per cercare riparo. I bombardieri
lanciarono quattro bombe, di cui solo tre esplosero. Molta
gente aveva cercato riparo sotto il ponte. Una di queste
bombe esplose a fianco al ponte ed uccise nove persone. I
funerali si tennero il giorno dopo. Durante il funerale, molte
bombe continuarono ad esplodere in tutta la zona.
Una lapide commemorativa fu eretta dalla gente del villaggio,
a Koolavadu, nel 2002.
Kandaih Sundaralingam di Uruthrapuram disse :
“Il 04.02.1991 ho perso i miei due figli, mentre le Forze Aeree dello Sri Lanka
sganciavano molte bombe sul raccordo di Koolavadi”.
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Kumarapuram massacro – 11.02.1996
Il villaggio di Kumarapuram è situato a Mutur nel distretto di
Trincomalee, presso la Divisione dell’agenzia che presta
assistenza al governo. E’ situato tra il villaggio di Kiliveddi e di
Parathipuram. Il villaggio è delimitato ad Est dal serbatoio
d’acqua di Allaikulam e ad Ovest da un terreno sportivo e da
una centrale del latte. A 2 km. a Nord è situato un campo
militare.
Qui, la gente, di etnie diverse, vive con armonia. Dopo le
offensive militari del 1995, questa gente vive nella paura. Il
massacro avvenne l’11.02.1996 durante gli attacchi militari.
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Il giorno 11.02.1996 alle 4 di pomeriggio, la gente udì degli spari assordanti.
Impaurita, corse verso la foresta, situata accanto al serbatoio di Allaikulam, e lì si
rifugiò. Alcune persone, invece, rimasero a casa. In casa di Alagutharai, otto
membri della famiglia furono uccisi, dai militari, a colpi di arma da fuoco.
Nell’inchiesta sul massacro, il capo villaggio riferì che Rasenthiram Karunaharan è
stato ucciso davanti a lui mentre parlavano. Un altro uomo, Nagarasa, perse la
vista, a seguito di questi spari.
Arumaithurai Thanalaxmi, una ragazza di 16 anni, andava in bicicletta con suo
fratello di otto anni. Al rumore degli spari, si rifugiò con suo fratello, in un negozio
che era lì a fianco. I militari la prelevarono, la trascinarono vicino alla centrale del
latte e la rapirono. Un soldato Sri Lankese, Corporal Kumara, raccontò di averle
sparato. Quando gli chiesero il motivo per il quale le sparò, egli rispose che era
stata gravemente ferita a seguito dei morsi ricevuti dai militari che la rapirono e
che le sue condizioni erano pietose..
In questo massacro, 26 persone furono uccise e 22 gravemente ferite. Quelli che
sono morti a seguito della mancanza di cure, furono dichiarati morti per cause
naturali.
13
Vankalai massacro – 17.02.1991
Vankalai è un villaggio costiero nel distretto di Mannar. A
seguito della distruzione del ponte di attraversamento,
all’entrata di Mannar, e della ferrovia, nella città di
Mannar, la gente di Mannar, per andare a Colombo, fu
costretta a spostarsi via mare da Thalvuppadu e Katpiddi.
Date le difficoltà, la gente di Vankalai abbandonò il
villaggio, anche per non subire i maltrattamenti dei
militari Sri Lankesi. Quelli rimasti, invece,
furono
costretti, dai militari , ad andarsene via. Subito dopo, i
militari rubarono le cose di valore che erano nelle loro
case, e le spedirono a se stessi, a casa loro, al sud
dell’isola.
Ci fu un altro caso in cui un direttore, Sig. Sebamalai, della scuola di Vankalai
Mahavidyalayam, un insegnante Sig.Justin Lambert ed alcune altre persone
decisero di recarsi a Colombo passando da Katpiddy per acquistare alcune merci
per le loro case. Di ritorno da Colombo, il 16.02.1991, si fermarono a
Thalvuppadu, e decisero di passare la notte là. Il giorno dopo, alle 10.00 di
mattino, intrapresero il loro viaggio, da Vankalai a Kaththankulam, in sella alle loro
bicilette. Quando arrivarono al raccordo di Vankalai, il sig. Sebamalai, il sig.
Lambert , un insegnante ed un bambino, furono fermati, imbavagliati ed i polsi
legati. La gente che passava in quel momento si rese conto della situazione ed
informò, immediatamente, il vescovo di Mannar. Due giorni dopo, quando il
vescovo ed i parenti non li videro arrivare, decisero di recarsi al campo militare di
Thalladi per chiedere il permesso di andare sul posto. Arrivati finalmente a
Vankalai, il vescovo ed i congiunti, sono stati fermati dai militari. Due parenti
andarono a cercarli in casa di un insegnante e trovarono la porta aperta. Entrarono
e videro sangue dappertutto. Andarono nel cortile e videro i corpi di cinque
persone tagliati a pezzi.
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Nel 1993, quando la gente ritornò a Vankalai, nelle loro case rinvennero, nel pozzo
di una casa di un insegnante, cinque scheletri. Questi scheletri sono stati trattenuti
dalla polizia e si trovano nell’ospedale di Mannar. Sono stati spediti a Colombo per
effettuare delle indagini. Ad oggi, risulta che nessun altra indagine fu avviata.
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Chundikulam – 94 massacro – 18.02.1994
Thoduvai-Vaikal è uno stabilimento di pesca sito nel
villaggio di Chundikulam nel distretto di Kilinochchi.
Il giorno 18.02.1994, alle 05.15 del mattino, i pescatori si preparavano per andare
a pescare. Le navi Sri Lankesi, della marina Dvora, iniziarono ad aprire il fuoco
contro i pescatori. Alcuni pescatori si buttarono a mare per salvarsi. Altri,
recuperarono le reti e si accinsero a raggiungere la riva a nuoto. La gente del
villaggio sentiva, dalla riva, le raffiche degli spari e vide dei pescatori avvolti dal
fuoco cadere in mare.
Quel giorno, dieci pescatori morirono durante gli attacchi della marina Sri Lankese
ma furono ritrovati solo tre corpi. Il giorno dopo, furono trovati a riva, altri sette
corpi. Dopo questo episodio, i pescatori intimoriti non andarono più a pescare e si
ridussero in miseria.
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Udumbankulam massacro – 19.02.1985
Udumpankulan e Thankavelayuthapuram sono situati
vicino all’area Thirukovil, nel distretto di Amparai. Il
giorno 19.02.1985, presto al mattino, 85 militari Sri
Lankesi, del campo militare di Amparai, arrivarono a
bordo
dei
loro
veicoli
,
nei
villagi
di
Thankavelayuthapuram e Udumpankulam. Alcuni
militari, camuffati, ed altri con l’uniforme blu, armati,
raggiunsero le risaie dove centinaia di poveri contadini
si stavano occupando del raccolto. Accerchiarono 103
contadini e li portarono nella foresta. Lì, li colpirono e
squarciarono il petto sia a loro che alle donne,
uccidendoli. Altri, furono messi in piedi ed uccisi a colpi
di arma da fuoco. In totale, furono uccise 103 persone
inclusi molti bambini. I militari li coprirono con il fieno
raccolto e diedero loro fuoco.
Il Sig. TK, che è stato vittima del rapimento e testimone del fatto accaduto nei
campi di Udumpankulam, racconta la storia : “Nella notte, i militari che stavano
provenendo dal campo di Udumpankulam, accerchiarono i contadini che stavano
lavorando nei campi di fieno ed incominciarono ad ucciderli, sparando. Rapirono
cinque di loro. Pregammo i soldati di non farci del male ma essi, impassibilmente,
ci rapirono portandoci lontano dal campo di fieno. La nostra forza di resistenza era
minima, perciò perdemmo conoscenza.
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Dopo un ora, circa prendemmo conoscenza e corremmo verso una cava nella
montagna. Da lì, vedemmo i soldati coprire i corpi con il fieno e dell’erba secca e
dare loro fuoco. Dopo due giorni, il Comitato dei cittadini Akaraipattu,
rappresentato dal Presidente il Sig.Ahamad Lebbai, Segretario Generale, dal Sig.
S.T. Moorthy, Deputato del Presidente, il Rev. Fr. Philip ed il Presidente del
comitato dei Cittadini di Batticaloa, il rev. Chandra Fernando, accompagnati da
cronisti, si recarono sul campo di fieno. L’aria era invasa da un odore nauseabondo
a causa della decomposizione dei corpi; tra questi, alcuni, erano parzialmente
bruciati.
Hanno visto che 66 persone erano state massacrate. Fotografarono i loro corpi.
Hanno registrato i nostri rapporti. Anche Kalawana, Membro del Parlamento, e
Sarath Muthugama, comunicarono questo massacro al Parlamento. Gli sforzi fatti
sono risultati inutili. Qui non c’è giustizia. Nessun risarcimento fu dato alle famiglie
delle vittime e nemmeno a noi che fummo rapiti dai soldati”.
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Vaddakkachchi bombardamenti- 28.02.1991
Il villaggio di Vaddakkachchi è situato nel distretto di
Kilinochchi. La terra è fertile e c’è abbondanza d’acqua
per l’irrigazione dei campi. Molti ettari di campi di riso,
sono di proprietà pubblica. C’è un ostello alla 3a strada
a Vaikal per quelli che lavorano in queste terre
pubbliche. Cinque famiglie vivevano nell’ostello e
lavoravano lì.
Il giorno 28.02.1991, dei bombardieri Sri Lankesi, della forza aerea, lanciarono tre bombe
mentre queste famiglie stavano facendo colazione, prima di andare a lavorare nei campi.
Una delle bombe lanciate colpì l’ostello ed esplose. 9 persone vennero uccise. I congiunti
delle vittime, impauriti, abbandonarono l’ostello e si trasferirono altrove.
Rasaih Paramasundaram disse :
“il 28.02.1991, stavamo facendo colazione all’ostello di Panai quando i bombardieri delle
forze aeree Sri Lankesi lanciarono tre bombe. Una cadde sull’ostello. Nove persone persero
la vita, tre furono ferite e 26 capre uccise. Seppellimmo le capre ed i corpi. Erano stati fatti
a pezzi”.
SEGRETARIATO NORD EST PER I DIRITTI UMANI – NESoHR
Karadipokku Junction,
Kilinochchi,
Sri Lanka,
0094 21 228 5986
[email protected]
http://www.nesohr.org
2008.01.05
Rapporto Annuale sui Diritti Umani - 2007
Nel sottoporre il rapporto annuale dei diritti umani per l’anno 2007, il North East Secretariat on
Human Rights (NESoHR) sollecita, la massima attenzione dei vari enti per i diritti umani di
tutto il mondo, affinché provvedano a divulgare gli atti delle violazioni dei diritti umani
documentati nel presente rapporto e trasmettano, con tale documento, per conto del popolo
Tamil, il messaggio da questi ultimi diffuso. C’era una grande speranza nel cuore del popolo
Tamil quando la UN, commissione imponente, visitò lo Sri Lanka. Per loro, essa avrebbe
apportato dei cambiamenti di condotta positivi. Questi cambiamenti, non avvennero e le
violazioni dei diritti umani, continuano ad essere esercitate, senza diminuzione. E’ stato
provato, che il governo attua dei meccanismi adeguati per perpetrare le violazioni dei diritti
umani. Se, con il termine meccanismi, si intende la Commissione del Governo sui Diritti Umani
ed il Provvedimento di Garanzia nella Costituzione, è sicuramente un triste giudizio per i diritti
umani del popolo Tamil. Basati sul misero deterrente di un’azione orientata e sull’impunità,
con cui i diritti umani vengono perpetrati, le forze armate del governo ed i paramilitari, che
operano con o per essi, continuano a commettere delle gravi violazioni. Ribadiamo
fortemente la necessità di formare, nell’isola, un meccanismo di monitoraggio dei diritti umani
UN. Questa è una necessità primaria, almeno, fintanto che una risoluzione politica accettabile
non sarà stabilita, permettendo, cosi, al popolo Tamil di collocarsi nello statuto del paese.
Chiediamo fortemente una immediata risoluzione politica in quanto crediamo che la
mancanza di un accordo politico per gli interessi del popolo Tamil, li abbia resi vulnerabili,
nella loro stessa patria, e nei confronti dell’occupazione militare. Il massacro iniziò quando il
popolo Tamil pretese l’uguaglianza e nessuna protesta parlamentare intrapresa dai
rappresentanti dei Tamil, porterà ad un cambiamento. Il regime politico Cingalese, ha sempre
avuto un avversione per la razza Tamil che considera odiosa e, con tale pretesto, si assicura
la vittoria elettorale. Questo modello di pregiudizio, prese forma nel 1948, quando nel paese
venne introdotta la dis-affrancazione dei Tamil seguita, nel 1956, dal diniego della loro lingua,
con l’ applicazione di legislazioni discriminatorie, contro gli interessi del popolo Tamil. In
seguito, dal 1958 in poi, i politici dell’isola, furono testimoni di numerose rivolte comunali nei
confronti del popolo Tamil. Questo popolo, che credeva in una democrazia parlamentare equa,
fu spinto sull’orlo della frustrazione, a causa della violazione degli accordi e dei patti, nonché
dai governi che si susseguirono.
Le rivolte comunali contro il popolo Tamil, nel 1958, diedero inizio ad un processo di evizione,
costringendolo a fuggire. L’esodo di massa avvenne nel 1983. Essi, chiesero asilo in India,
dopo aver intrapreso un rischiosissimo viaggio lungo lo Stretto di Palk. Malgrado, le scarse e
povere condizioni dei rifugi dell’India, essi continuano a chiedere asilo a questo paese.
L’intervento del UNHCR permise loro di ritornare nell’isola, ma furono costretti a scappare, a
causa delle atrocità militari. Dal 1983 e, da più di 25 anni, gli abitanti Tamil vivono
sistematicamente sotto il regime militare, in una condizione di intollerabilità per il rispetto della
loro vita.
HR Rapporto 2007 NESoHR
Pagina 2
I politici comunali, altamente polarizzati, ed i militari appartenenti al comune, continuano ad
esercitare l’occupazione, negando ad un popolo i propri diritti umani, considerandolo un
“popolo di razza diversa”. La supremazia militare prevale sulle norme umanitarie ed è
estremamente difficile ottenere un cambiamento comportamentale. E’ stato l’esercito a
provocare i disordini quando, il popolo Tamil, fu sottomesso alla loro amministrazione. Tutte
le violazioni dei diritti umani documentate da NESoHr riflettono un modello ben definito in cui i
perpetratori sono le forze armate e, le vittime il povero popolo Tamil. Qualsiasi violazione ci
dimostra come i gruppi militari e para-militari sono alimentati e usati dal governo militare, per
le sue sporche attività di violazione, contro i civili Tamil.
NESoHR sottopone un sommario dettagliato sui diritti umani lesi del popolo Tamil, nell’anno
2007, ed invia un forte appello a tutte le agenzie dei diritti umani, all’ UN e alla comunità
internazionale, affinché si attivino, concretamente, allo scopo di fare cessare definitivamente
questi abusi di genocidio, che hanno raggiunto proporzioni incontrollabili.
Evizioni forzate
Come quando si è detto che, durante le rivolte razziali del 1958, 1961, 1977 e 1983, le evizioni
forzate furono eseguite da una banda detta “di Cingalesi inferociti”, oggi, queste evizioni sono
esercitate dal governo militare. Esso, agendo in prima posizione nella patria Tamil, già da lui
occupata, incarica i militari ad invadere, ugualmente le zone libere, usando l’artiglieria ed i
bombardamenti aerei. Cosi minacciato, il popolo Tami abbandona tutto quanto possiede e
fuggendo nell’entroterra, diventa immancabilmente un rifugiato. Il SL militare vuole, con le
evizioni forzate, occupare la maggior parte dei territori Tamil. Seguendo il modello di Vakarai,
nel 2006, e di Kokkatticholai e Karadiyanaru a Batticaloa e di Sampur a Trincomalee, il SL
militare invase, a metà del 2007, numerose zone del Mannar non occupato, praticando
l’evizione su 5965 famiglie ( equivalente a 22.433 persone). Questi fatti emergono dalle
statistiche del UNHCR nonché da quanto venne riferito da un Agente del Governo di Mannar.
Nelle offensive militari di Mannar, l’artiglieria uccise tre civili Tamil e ne ferì nove , rifugiati nel
campo di Periyamadu, dopo il loro spostamento. Alcuni rifugiati, che sventolando le bandiere
bianche stavano scappando da Mannar a bordo di navi, per raggiungere l’India, furono uccisi
dalla SL Marina. Come si nota, questo è il ripetersi di un modello di uccisioni di rifugiati civili,
che avvenne a Vakarai.
Uccisioni di civili Tamil a seguito di bombardamenti aerei
Il nuovo anno 2007, esattamente il 2 Gennaio, iniziò con colpi di arma da fuoco. Vennero
uccisi 15 contadini che erano stati spostati da Jaffna e collocati nel villaggio di pescatori di
Padahuththurai. Altre 34 persone furono ferite e le loro costose tute da pescatore distrutte,
in un attacco aereo. Citando altri cinque episodi : 38 innocenti civili morirono sotto i
bombardamenti aerei e 157 furono feriti. L’entità del numero delle abitazioni distrutte fu
rilevante. Il rumore assordante dei bombardamenti, causò disturbi mentali e psicologici, sia
alle donne in gravidanza, che ai bambini ed agli studenti. Ci fu un incremento di parti
prematuri dovuti alla paura ed al frastuono dell’esplosione delle bombe dei Kfir e dei MIG. La
fine dell’anno, e precisamente il 27 Novembre 2007, fu segnata dall’annuncio dalla stazione
radio Voice of Tigers, in cui si comunicava che, sette civili di professione pediatria, erano stati
uccisi da un bombardamento sulla strada principale A-9.
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Si eseguono i bombardamenti, senza prendere in considerazione le scuole che si trovano nelle
vicinanze; pertanto, gli studenti rischiano di morire o di essere gravemente feriti, nonché di
riportare disturbi psicologici. I bombardamenti aerei, avvenivano in prossimità delle scuole,
nonostante le verifiche e gli accertamenti pubblici.
Diniego della libertà di sussistenza – Pesca e agricoltura
Il bando alla pesca, è basato su preconcetti e sulla dittatura imposta, sia dai militari che dalla
marina. Questo causa dei gravi problemi ai pescatori. I militari locali o della marina, ricorrono
a decisioni assurde e prive di criteri standard, quali : decidere l’ora ed il momento in cui i
pescatori possono andare per mare, la quantità di benzina caricata, il tipo di abbigliamento da
indossare, il numero di pescatori, il tipo di barca, ed addirittura il tipo di cibo da assumere.
Una volta in mare, i pescatori vengono minacciati, subiscono assalti, vengono spogliati e
derubati dai loro vestiti, dagli addetti della marina. Più tardi, i loro corpi senza vita, saranno
ritrovati sulle rive della costa. Le navi di pattuglia, posizionate al largo, e attrezzate di
cannoni, sparano a casaccio sulle coste dei villaggi dei pescatori. Di conseguenza, numerose
famiglie vengono uccise e ferite e, per salvarsi, si spostano di frequente, alla ricerca di un
posto sicuro.
A Trincomalee, non è permesso ai pescatori Tamil e Musulmani di andare al largo per pescare.
La distanza è limitata a 2 miglia. A Gurunagar, Jaffna, i pescatori, prima di andare a pescare,
sono obbligati ad occuparsi della pulizia delle unità militari. Ma, se si rifiutano, vengono
rinchiusi e maltrattati.
La pesca, è la fonte primaria di sussistenza per la maggioranza del popolo delle coste del Nord
Est. I bandi arbitrati, e le restrizioni imposte dai militari e dalla marina creano, giorno dopo
giorno, ostacoli alla vita di questa comunità. Il trasporto del pesce, dalla penisola di Jaffna al
Sud, è stata di grande profitto per la comunità dei pescatori da quando fu riaperta la strada
principale A-9. Ma ora, dopo la sua chiusura, questa comunità non usufruisce più dei vantaggi
acquisiti.
La maggior parte, delle coltivazioni nella penisola di Jaffna è a Valikamam. I coltivatori
proprietari, non possono accedere a quest’area in quanto, da quando i militari SL e la Forza
Aerea, occuparono Palaly e le zone circostanti nel 1990, è stata classificata “Zona di Alta
Sicurezza”. Una militarizzazione simile, è stata fatta a Kilali, Usan e Mirusuvil, per i campi di
palme da cocco e delle risaie. Questi agricoltori, assieme ai loro parenti, sono costretti a
vivere da rifugiati nei campi e defraudati delle loro aziende agricole. Essi non solo sono
costretti a diventare dei rifugiati, ma l’intera popolazione della penisola rischia per la sua
sussistenza, a causa della mancanza di granaglie e di prodotti agricoli. In altre zone di Alta
Sicurezza, i coltivatori si trovarono di fronte al problema dei fertilizzanti, a causa delle difficoltà
di trasporto dovute alla chiusura della A-9 e di conseguenza, alla dipendenza dai trasporti via
mare. Il coprifuoco che da più di un anno è in vigore nella penisola di Jaffna, intralcia
seriamente la sussistenza degli agricoltori e dei pescatori.
Attacchi di mine clandestini che uccidono i Tamil civili.
Più di trenta attacchi clandestini, con mine, sono stati effettuati dalle Unità di Deep
Penetration del SL militare, uccidendo 60 civili e ferendone 84, tra cui studenti, addetti
pubblici ed ecclesiastici. Gli addetti NGO si sono presi carico del servizio umanitario.
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Il 1° Settembre 2007, 13 civili, che a loro volta furono spostati da Mannar, morirono in
un’offensiva militare, da attacchi di mine, mentre scappavano per la loro incolumità. Essi
furono uccisi dai militari dell’unità Deep Penetration. Il 27 Novembre 2007, a Lyankankulam,
nel distretto di Mullaittivu, sette studenti sono stati uccisi mentre viaggiavano a bordo di un
ambulanza per prestare aiuti di soccorso. Questa attività clandestina dei militari e dei paramilitari, causò panico ed allarmismo alla popolazione civile creando un grande viavai all’interno
del paese.
Diniego di accesso alle abitazioni del popolo Tamil per via delle “Zone ad Alta
Sicurezza”, nel 1990, in molte zone della penisola di Jaffna
A parte il grande numero di coltivazioni site a Valikamam, nei dintorni dell’aeroporto di Palaly,
molti altri lotti sono stati arbitrariamente designati come “Zone di Alta Sicurezza”. Molte
famiglie sono state private della loro abitazione e della loro terra e non hanno la libertà di
movimento. A Sampur, Mutur nel distretto di Trincomalee, zona dichiarata “ High Security
Zone” a seguito di una notificazione del governo, circa 52.000 contadini Tamil hanno dovuto
spostarsi a causa di offensive militari. Questi contadini cercarono un rimedio legale, presso la
Corte Suprema, allo scopo di potere ritornare nelle loro abitazioni, ma è stato loro negato
l’accesso, per motivi di sicurezza nazionale.
Chiusura – entrata/uscita nella penisola di Jaffna
E’ da più di un anno che la strada principale A-9, è chiusa e l’intera penisola di Jaffna, che
conta 500.000 persone, è isolata e tagliata fuori dal resto dell’isola. A Febbraio 2007, l’accordo
di cessare il fuoco permise la riapertura della A-9. Questo avvenimento è stato un grande
successo ottenuto dal CFA. Tuttavia, questa strada maestra è a tutt’oggi chiusa, per motivi
che non conosciamo.
Il Coprifuoco è un elemento permanente e devastante nella vita del popolo della
penisola di Jaffna
Il coprifuoco imposto, a metà del 2005 nella penisola di Jaffna, a seguito del raffronto
militare, è ancora operativo ed intralcia, giorno dopo giorno, le attività dei civili. Non si
giustifica la presenza di un coprifuoco permanente, in un distretto già militarmente occupato
da più di dodici anni. Esso, intralcia la pesca, l’agricoltura e qualsiasi altra attività utile alla
sussistenza ed interferisce negativamente sull’esito degli esami di studenti delle classi
superiori.
Sparizioni ed uccisioni extra giudiziali
486 sparizioni, tra cui 46 studenti e 755 uccisioni tra le quali risultano 65 studenti, sono state
documentate nell’anno. Queste sparizioni ed uccisioni sono avvenute in zone occupate dai
militari. Quando, le organizzazioni dei Diritti Umani, espressero il loro allarmismo sul continuo
aumento di sparizioni e di uccisioni, il Commando Militare dello Sri Lanka rispose, che non
poteva intervenire, in quanto si trattava una situazione di guerra.
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Restrizioni sul transito di merci e di medicine
I militari stabilirono restrizioni arbitrarie sul transito delle medicine, al check point di
Omanthai. Un flusso libero, di qualsiasi tipo di merce non è permesso, tranne che per le merci
autorizzate dagli Agenti del Governo ma non conosciamo il motivo di questa restrizione. A
nessuno, è permesso di fare entrare qualsiasi tipo di carburante, ed i motociclisti, possono
rifornirsene di soli cinque litri. Nessun tipo di materiale da costruzione può passare. Gli arrivi
dei medicinali, spediti dal governo e destinati agli ospedali di Mullaittivu e Kikinochchi, sono
soggetti a severi e rigorosi tagli nonchè ad inutili ritardi. Le ambulanze che trasportano gli
ammalati, da Wanni a Vavuniya, non possono oltrepassare il check point. Quelle militari,
invece, possono tranquillamente transitare.
Rifugio tramite la Commissione dei Diritti Umani a Jaffna
Il popolo, cerca rifugio tramite la Commissione dei Diritti Umani a Jaffna per paura di subire
molestie dai militari. Un gruppo di 247 persone, chiese rifugio alla Commissione dei Diritti
Umani a Jaffna, durante l’anno, ed hanno ottenuto protezione giudiziale, entrando nelle
prigioni del governo. Il numero crescente di persone che cerca rifugio, è indicatore di una
legge poco affidabile e di un incremento dei disordini nelle zone occupate dai militari, i quali,
con la complicità dei gruppi armati, minacciano la società civile.
Giro d’ispezione ed arresti di Tamil civili a Colombo
I Tamil civili, residenti a Colombo e che si recano nella capitale per varie necessità, vengono
ispezionati di notte e messi in prigione con il pretesto della sicurezza. Essere un Tamil
significa essere prelevato dalla polizia e rinchiuso. Ci sono stati dei casi in cui i Tamil , in
massa, sono stati arrestati nelle pensioni di Colombo e caricati con forza a bordo di veicoli
militari in direzione di Vavuniya.
Ostaggi di membri parlamentari Tamil per impedire di votare contro il budget
Parenti, risiedenti con i legislatori TNA a Colombo, furono presi in ostaggio, con l’intento di
impedire loro di votare contro l’ultimo budget. L’uso della democrazia è talmente decaduto che
i legislatori Tamil, eletti dal popolo Tamil, non sono nemmeno autorizzati a registrare i loro
voti di protesta contro il budget prestabilito, che è formato da grandi somme di denaro usate
per rafforzare la guerra ed opprimere il popolo Tamil.
Uccisioni e sparizioni di addetti media Tamil
Cinque addetti media Tamil furono uccisi e tre sono spariti nel corso dell’anno. Due Tamil
addetti all’elettronica, sono stati rinchiusi misteriosamente. Quando, gli addetti media Tamil si
recarono alla UN Commissione dei Diritti Umani, presente a Jaffna in quel periodo, per
chiedere notizie dei superstiti, non fu dato loro nè il permesso di entrare, né di redigere alcun
rapporto.
La responsabilità di NESoHR, quale ente per i Diritti Umani, si distingue per il fatto di
occuparsi del popolo Tamil, interagendo per i loro interessi, rappresentando un popolo che
ha lottato duramente per circa tre decenni, dal giorno dell’indipendenza ed è stato,
ripetutamente colpito e spinto, sull’orlo della frustrazione politica. Un popolo, costretto alle
dittature dei governi subentranti e, soggetto ad una legge violenta, è vittima di violazioni dei
diritti umani. La mancanza di un accordo politico, per la tutela degli interessi del popolo
Tamil, fa di loro un popolo di razza a parte, governato, da un regime militare tirannico che, li
tratta illegalmente.
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E’ il cattivo stato della politica che rende il popolo Tamil, succube delle violazioni dei diritti
umani, da parte dei militari. Anche se la politica cambia, ed il popolo Tamil viene liberato dalle
imposizioni militari e dai preconcetti degli elementi estremisti del Sud, esso continuerà,
comunque, ad essere umiliato e privato dei diritti umani basilari. Il popolo civilizzato che gode
dei benefici di una libertà democratica, ha un preciso dovere nei confronti del popolo Tamil,
che è stato vittima di un trapasso di potere e di sovranità delle norme coloniali in quest’isola.
NESoHR sollecita vivamente il popolo civilizzato a perorare la difesa del popolo Tamil al fine di
ottenere una risoluzione politica equa ed imparziale.
Il governo dello Sri Lanka ha rilasciato un chiaro messaggio alla comunità internazionale, in
relazione all’opzione dell’accordo del CFA, di cessare il fuoco. Quest’ultima ribadì che l’opzione
del governo era quella di risolvere il problema nazionale, con mezzi militari. E’ imminente una
guerra di grandi proporzioni. E’ anche imminente una violazione dei diritti umani di grande
proporzione. Le due parti si accusano di violare il CFA. NESoHr non è intenzionata ad entrare
nel dibattito sostenuto dalle due parti, ma intende ripristinare l’accordo e le mancanze del
governo, affinché, esso adempia ai suoi doveri. In definitiva, l’intenzione era di riportare alla
normalità l’esistenza di un popolo che ha sofferto, per ben 25 anni, i disastri della guerra.
L’alleviamento delle sofferenze e delle privazioni causate dalla guerra, è stato il tema
sostenuto dal CFA. Gli accordi sarebbero dovuti essere stipulati entro un massimo di 160
giorni, per riportare la normalità nelle zone occupate dai militari.
Il governo che entrò nel CFA, non rispettò i suoi impegni ed il governo che subentrò, aggravò
il problema, per una questione politica di convenienza; in due parole, egli soddisfò le esigenze
di elementi estremisti del Sud. Il governo attuale, invece, anziché ristabilire la normalità,
tramite un procedimento di riassestamento delle persone dislocate, ha spostato molta gente,
per via delle sue operazioni militari e dei bombardamenti aerei, a Vakarai, Sampur ed in altre
zone di Mannar.
Una retorica sterile, incapace di dar luogo a sviluppi per negoziazioni politiche, non ha
buonsenso per il popolo Tamil. Tuttavia, NESoHR desidera responsabilizzare la comunità
internazionale, nonché le organizzazioni per i Diritti Umani e la UN Commissione dei Diritti
Umani, sul pericolo imminente derivante dalle limitazioni del CFA e, chiede loro di interagire
con efficacia, utilizzando tutti gli strumenti per il rispetto dei Diritti Umani a loro disposizione.
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Civili uccisi e spariti nello Sri Lanka 2007
Perr maggiori informazioni : www.nesohr.org
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