rapporto sui diritti umani in sri lanka
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rapporto sui diritti umani in sri lanka
RAPPORTO SUI DIRITTI UMANI IN SRI LANKA FEBBRAIO 2008 Traduzione in lingua italiana dei rapporti del segretariato dei Diritti Umani del Nord-Est dello Sri Lanka NESoHR : http://www.nesohr.org/ 2 SOMMARIO DEI CONTENUTI 1. Introduzione : Lo Sri Lanka ha due Nazioni – Cingalese e Tamil. Con l’indipendenza, nel 1948, a seguito della partenza degli Inglesi dallo Sri Lanka, i Tamil non furono trattati equamente dalla maggioranza dei Cingalesi. La guerra Etnica che ne derivò, costò la vita a più di 65.000 persone. Questa guerra è in essere da più di tre decenni e non vi è un minimo di speranza per uscire da questo tunnel. La situazione continua a peggiorare sempre di più. I Diritti Umani sono violati senza riserva. Gli appelli dalle Agenzie Umanitarie internazionali si sono dimostrati futili. Le atrocità peggiori sono all’ordine del giorno. La vita umana ha perso il suo valore. Le persone sono uccise senza pietà o sono rapite. Esse temono per la loro vita e vivono nella paura. Il reclutamento dei bambini nell’Est è predominante e minaccia la loro sicurezza. Inquietudine, paura ed ansietà prevalgono nella mente di coloro che vivono nelle zone controllate dall’esercito da Nord ad Est. 2. Discriminazioni : Da quando gli Inglesi lasciarono lo Sri Lanka, i Tamil furono discriminati e trattati come cittadini di secondo grado. Neanche il governo si adoperò per venire incontro alle aspirazioni del popolo Tamil. Finalmente, il TULF volle che il governo accettasse la decisione delle Nazioni Unite in conformità alla deliberazione da loro emanata. “Un gruppo di persone appartenenti alla stessa cultura e stessa lingua che vivono nel proprio territorio hanno il diritto di autodeterminazione” 2.1 Disgregamento 2.2 Aiuti stranieri 2.3 Borse di studio 2.4 Scuole abbandonate 2.5 Irrigazione Serbatoi e Strade abbandonate 2.6 Colonizzazione 2.7 Industrializzazioni 2.8 Pregiudizi Razziali 2.9 Reclutamento delle Forze Armate 2.10 Protezioni negate. Rapportato da NESoHr – Ottobre 2007 3 3. RIVOLTE COMUNALI : Le rivolte comunali uccidono periodicamente migliaia di Tamil. Le più gravi avvennero nel 1956, 1958, 1977 e 1983. Quella del 1983 denominata il Luglio Nero 83 attirò l’attenzione della comunità internazionale. 4. VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI : I diritti umani dei Tamil furono violati dal 1948, anno nel quale vi fu l’indipendenza. A parte il disgregamento degli Indiani Tamil, numerose leggi furono periodicamente decretate allo scopo di rinnegare i loro Diritti Umani. 4.1 Cingalese unica lingua ufficiale 4.2 Standardizzazione 4.3 Uccisioni Extra Giudiziali 4.4 Commissione Presidenziale 4.5 Politici assassinati 4.6 Addetti Media tormentati 4.7 Persone disperse 4.8 Abduzione per Ragioni politiche e Economiche 4.9 Sindrome Furgone Bianco 4.10 Bombardamenti indiscriminati 5. EVACUAZIONE ETNICA : Le evacuazioni etniche sono iniziate nel 1948 da quando gli Inglesi lasciarono lo Sri Lanka. Le rivolte comunali sono la conseguenza di questo abbandono. Nel Giugno 2007, i Tamil che alloggiavano a Colombo furono circondati e spediti, in piena notte, sia al Nord che all’Est. 6. GRUPPI PARAMILITARI . I numerosi gruppi paramilitari che collaborano con l’esercito sono stati attori di devastazioni, uccisioni, abduzioni e furti. 7. RICERCA DI RIFUGIO VOLONTARIO ATTRAVERSO LE CORTI : Temendo per la loro vita, molte persone cercano, di loro spontanea volontà, rifugio in prigione attraverso la Commissione Jaffna dei Diritti Umani che li accoglie e li sistema in carcere. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 4 8. ZONE AD ALTA SICUREZZA: (HSZ) Le zone ad alta sicurezza (HSZ) predisposte dall’esercito indussero molte persone ad abbandonare le loro case e permanere per molti anni nei campi di rifugio. 9. EMBARGO E CHIUSURA DI STRADE: La chiusura di molte strade ebbe come conseguenza quella di far vivere le persone in una prigione aperta e a Jaffna almeno 600,000 persone vivono in queste condizioni. Inoltre, il trasporto delle merci è carente a tal punto da non garantire la sussistenza essenziale. 10. TSUNAMI RIABILITAZIONE : 10.1 Organizzazione strutturale delle Operazioni Post-Tsunami (P-TOMS) un accordo scaturito dagli incontri tra il LTTE e il governo ma che non è stato concesso. 10.2 Internally Displaced People (IDP) : Migliaia di rifugiati stanno soffrendo da anni nei campi di rifugio. Negli ultimi tre mesi solo 350,000 persone dell’Est sono state dislocate. A Settembre 2007, altre 6000 del distretto di Mannar sono state portate nei campi di rifugio e non sono in grado di approvvigionarsi. I bambini soffrono della mancanza di agevolazioni scolastiche. Gli amici e parenti vengono separati e quindi sistemati in campi diversi. 10.3 Problemi incontrati dal NGOs Le NGOs incontrano gravi difficoltà nel trasportare il materiale ai campi a causa della chiusura di numerose strade e delle restrizioni causate dell’embargo. 11. CONCLUSIONI : Il popolo dello Sri Lanka, in generale, ed i Tamil in particolare, hanno subito molte sofferenze e miserie di cui non si parla, contando, negli ultimi decenni, migliaia di morti. Un bilione di rupie sono state sprecate in questa guerra. Non esiste rispetto per i Diritti Umani. Ogni giorno si spara e si uccidono dei civili innocenti. Inoltre, migliaia di persone mancano all’appello e raramente ritorneranno. Si devastano intere famiglie. Le lezioni a scuola sono continuamente interrotte compromettendo l’istruzione dei bambini. Non vi è alcuna soluzione militare che possa risolvere il serio problema etnico in Sri Lanka. L’unico modo per portare a termine la miseria che prevale in questo paese è quello di adoperarsi al fine di far cessare immediatamente il fuoco e annientare le umiliazioni che il popolo subisce in relazione alla violazione dei Diritti Umani. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 5 1. INTRODUZIONE : Per migliaia di anni i Tamil ed i Cingalese sono state le due principali etnie che hanno vissuto nello SriLanka. Ognuna di loro ha il proprio regno e territorio – uno per i Tamil e due per i Cingalesi. Il regno dei Tamil è a Nord e ad Est. Durante la colonizzazione dello Sri Lanka da parte dei Portoghesi nel 1505 ed in seguito degli Olandesi nel 1658, questi due regni furono mantenuti separati come lo erano già nel passato. Ma quando , nel 1796, gli Inglesi colonizzarono questa isola, i tre regni vennero raggruppati in uno solo al fine di permettere agli Inglesi di esercitare o governare con più facilità da Londra. Ma, nel 1948, quando i Britannici abbandonarono le coste dell’isola, essi consegnarono il governo dell’intera isola in mano alla maggioranza Cingalese. Di conseguenza, riunendo il regno dei Tamil ed i regni dei Cingalesi, emerse il grave problema etnico che oggi prevale. Da quando ci fu l’indipendenza, i Tamil furono discriminati in molte maniere ed è quanto ci riserviamo di specificare in questa relazione in modo più approfondito. Si instaurarono delle periodiche rivolte comunali che causarono delle morti, dei saccheggi, fino al punto di non avere rispetto per la dignità dei Tamil. Alcune di queste vittime Vi illustreranno, più avanti, la ferocia e la barbaria con la quale i Tamil furono attaccati. Molte leggi discriminatorie furono messe in atto al fine di considerare i Tamil come il popolo secondario di quest’isola. Anche se, in base al contenuto della costituzione Solbury introdotta dai Britannici, la legge salvaguardasse i diritti della minoranza, durante l’indipendenza questa fu successivamente abrogata quando il Governo dello Sri Lanka (GOSL) introdusse la sua costituzione nel 1972 e la modificò più tardi nel 1978. Nel 1948 quando i Britannici partirono dallo Sri Lanka, i Tamil, dopo l’indipendenza dissero che non avrebbero avuto un trattamento favorevole da parte della maggioranza dei Cingalesi. La guerra etnica che ne derivò costò la vita a 65,000 persone. Questa guerra è in atto da più di tre decenni e non vi è un minimo di speranza per uscire da questo tunnel. Un bilione di rupie è stato investito per acquisire armi, munizioni ed equipaggiamenti. I Diritti Umani sono brutalmente violati senza riserva. Gli appelli fatti dalle Agenzie Umanitarie internazionali sono risultati futili. Le atrocità peggiori sono all’ordine del giorno. La vita umana ha perso il suo valore. Le persone vengono uccise senza pietà e vivono nel terrore continuo di perdere la vita. Nell’Est, il reclutamento dei bambini è predominante ad Est e minaccia la loro sicurezza. Quelli che vivono nelle zone controllate dall’esercito a Nord e ad Est, vivono perennemente nella paura e nell’ansia. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 6 2. Discriminazioni : I Tamil sono stati discriminati e trattati come cittadini secondari dalla maggioranza della comunità sin dai tempi in cui i Britannici abbandonarono lo SriLanka. 2.1 Dis-Affrancazione Un progetto di legge fu presentato al parlamento allo scopo di disgregare i Tamil Indiani. Un milione di loro fu dichiarato “senza patria” e di conseguenza deportato in India dal governo dello Sri Lanka. Questo atto inumano ebbe come conseguenza il dividere i mariti dalle mogli e dai bambini e vice versa. Questo risultato fu dovuto al fatto che la percentuale dei rappresentanti Tamil eletti nel parlamento scese dal 33% a meno del 20%. 2.2 Aiuti Esteri : Mentre numerosi progetti di sviluppo sono attuati nelle aeree del Sinhala attraverso aiuti esteri, le aree dei Tamil sono volontariamente trascurate. 2.2.1 2.2.2 2.3 Centinaia di “Villaggi Modello” sono sorti al sud ma nessuno al Nord o all’Est. Il progetto Mahaveli Ganga fu terminato con Anuradhapura anzichè estendersi al Nord a Iranamadu lungo il fiume Kanagarayan Aru. Borse di studio : Molti Cingalesi si recano oltremare, in Giappone ed in India, a bordo di navi per studenti offerte da paesi stranieri, i Tamil sono esclusi ad eccezione di pochi, purché abbiano le proprie relazioni politiche. 2.4 Scuole abbandonate : 2.4.1 2.4.2 2.4.3 2.4.4 2.4.5 2.4.6 Nelle aree Tamil, le scuole non hanno più un trattamento materno. I bambini non ottengono i libri gratuitamente e stabilmente. Il rifornimento del pranzo è irregolare. Le scuole non vengono costruite. Vi è una mancanza di insegnanti d’Inglese e di Matematica nelle aree dei Tamil, mentre nel Sud in alcune scuole, il personale insegnante abbonda per merito di cariche politiche. Gli insegnanti Tamil non percepiscono la loro paga puntualmente. Rapportato da NESoHR – ottobre 2007 7 2.5 Irrigazione dei Serbatoi e Strade Bloccate L’irrigazione dei serbatoi non viene fatta regolarmente e correttamente. I canali d’irrigazione sono trascurati e le saracinesche e barricate non funzionano correttamente. Una grande quantità d’acqua viene dispersa e gli agricoltori si trovano in serie difficoltà. Le strade ed i serbatoi non hanno un’ adeguata pulizia. 2.6 Colonizzazione : Questa è la peggiore discriminazione che ci sia. E’ premeditata, ben orchestrata ed è attuata da più di cinquant’anni. Grandi territori di appartenenza dei Tamil sono stati colonizzati dai Cingalesi allo scopo di ridurre i Tamil in minoranza nella loro stessa patria. I coloni Cingalesi sono scelti fra i peggiori criminali e precisamente tra i Criminali Convertiti (Reconvicted Criminals IRCs) e gli “hooligans”. A loro viene data assistenza finanziaria, nonché case, pozzi e bestiame. In aggiunta a queste agevolazioni, vengono loro fornite armi e munizioni per difendersi e controllare le frontiere. Qui di seguito specifichiamo le statistiche fornite dal dipartimento : 2.6.1 Neo-colonizzazione : L’ultima forma di “Neo-colonizzazione” è quella di allontanare le masse (Tamil e Musulmani), in blocco , con la scusa di “liberarli” dal LTTE mentre , realmente essi vengono abbandonati nei campi di rifugio anche in gravi condizioni di salute Gli ultimi esempi si riferiscono, negli ultimi tre mesi, alle zone chiamate Sampur, Mutur, Vakarai, Kudumbimalai (rinominata Toppigala) ad Est. Migliaia di persone, lasciate forzatamente vagare lontano dalla loro residenza e sfrattate, stanno soffrendo nei vari campi di rifugio. Sotto la cosiddetta “Liberazione dell’Est”, più di 350,000 persone, sia Tamil che Musulmani, furono catturate nella notte. Alcuni di questi rifugiati sono stati, con forza e contro la loro volontà, deportati in altre zone. L’episodio più recente è accaduto in Agosto/Settembre del 2007 in Silavathurai e Mullikulam, nel distretto di Mannar : più di 6000 persone furono sloggiate dalle loro case. Alcuni monaci Buddisti scoprirono reliquie Buddiste nelle aree “liberate” e chiesero al governo di dichiarare queste zone come “Sacre Aree Buddiste”. E’ da rilevare che in queste zone numerose statue del Buddha nonché altari e templi erano già stati costruiti. A loro non sarà concesso , neanche in futuro, di ritornare nelle loro case. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 8 Mentre le famiglie soffrono fisicamente, igienicamente, economicamente e socialmente, le scuole non funzionano ed i bambini non ricevono un’istruzione adeguata. Da un rapporto risulta che migliaia di loro non riescono ad avere lezioni. Questo dato si riferisce all’ultimo influsso di 350,000 rifugiati dall’Est. Non disponiamo ancora di dati recenti. 2.8 Industrializzazione : Da quando ci fu l’indipendenza, solo tre industrie furono avviate nella patria dei Tamil; l’industria del cemento “Kankesan” a Kankesanthurai, l’industria chimica a Paranthan, tutte e due situate al Nord, e l’industria della carta “Valaichenai” ad Est. L’industria di chimica Parathan è stata bombardata e rasa al suolo e l’intera zona ora è arida e deserta. Mentre, al Sud, il governo avviò centinaia di industrie favorendo l’impiego a migliaia di lavoratori. Per quanto riguarda l’industria del cemento “Kankesan”, essa è sotto il controllo del governo e i GoSl non la considerano idonea e pronta alla ripresa dell’attività. Essi non possono agire in questo modo in quanto essa è sotto la cosiddetta HSZ. Di conseguenza, la forza lavoro viene compromessa. 2.9 Pregiudizio Raziale : I Cingalesi hanno la precedenza su tutto. Nel lavoro, vengono assunti di preferenza i candidati Cingalesi anzichè i Tamil e le terre assegnate per la colonizzazione vengono comunque affidate ai Cingalesi. 2.10 Reclutamento delle Forze Armate I Tamil costituiscono circa il 18% del totale della popolazione dello Sri Lanka. Ma i Tamil, nelle forze armate, sono meno dell’1% . Questa percentuale sta continuando a diminuire in quanto non vi è per loro la minima possibilità di entrare a farne parte. 2.11 Promozioni Negate. Numerosi Capi Dipartimento Tamil rimangono inattivi mentre dei giovani Cingalesi sono promossi Capi Dipartimento superando cosi i Tamil. Rapportato da NESoHR –Ottobre 2007 9 3 Rivolte Comunali : Le rivolte comunali sono diventate un serio problema ricorrente nello Sri Lanka. La prima ci fu nel 1915 quando i Cingalesi attaccaronoi Musulmani. Dal 1956 le rivolte furono attuate contro i Tamil. 3.1 Nel 1956 : Questo si riferisce ad una piccola parte di quanto successe nel 1956 quando i membri Tamil del parlamento tennero una dimostrazione pacifica davanti al parlamento. Uno di loro, il più vecchio Sig. S.J.V.Chelvanayagam di 75 anni, leader del Federal Party e ammalato del morbo di Parkinson fu selvaggiamente picchiato, assieme ai suoi colleghi, da hooligans incaricati da certi elementi del governo. La polizia e l’armata non si degnarono di fermare questo atto inumano. E’ un atto democratico internazionale di un individuo o di individui di dimostrare il suo/il loro punto di vista pacificamente. In questa rivolta più di 200 Tamil furono assassinati. 3.2 Nel 1958 : Questo è quanto è stato divulgato in merito ad una gran parte delle zone Cingalesi.Civili innocenti furono attaccati sulle strade. I Cingalesi entrarono nelle case dei Tamil delle zone Cingalesi, li malmenarono e li depredarono. Uccisero in totale 300 Tamil. Migliaia di Tamil uscirono e andarono alla ricerca dei campi di rifugio e mentre scappavano le loro case venivano saccheggiate. Il governo Indiano venne immediatamente in aiuto dei Tamil, inviò navi a Colombo e migliaia di rifugiati furono trasportati al Nord ed all’Est. Molti rifugiati indossavano ancora il pigiama o la camicia da notte, visto che stavano scappando da questa atrocità. La realtà è che con il trasporto dei rifugiati a Nord e Est , i Tamil possono stare al sicuro solo nella loro patria d’origine. 3.3 Nel 1977 : Qui ci fu un maggiore spargimento di sangue rispetto a quanto sopra descritto. I morti furono più di 1500 e a questo numero vanno aggiunti altre centinaia e più . 3.4 Nel 1983 – Luglio Nero 83 : Questa è la peggiore esperienza che i Tamil abbiano vissuto nelle zone Cingalesi. I Tamil che vivevano nelle città e nei villaggi non furono risparmiati, subirono attacchi alle loro case ed alle loro industrie. Questo atto cosi grave attirò l’attenzione internazionale e fu denominato il “luglio nero”. Questa volta gli hooligans agirono con barbaria e brutalità, in modo molto crudele. Elenchiamo alcuni esempi di eventi di barbarismo di natura crudele e grossolana che ebbero luogo durante le rivolte. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 10 3.4.1 Un bus carico di Tamil diretto a Katunayake, aeroporto di Colombo, fu fermato, cosparso di benzina ed incendiato. I passeggeri morirono carbonizzati. Nessuno sopravvisse a questa dura prova. Un Norvegese che fu testimone di questo atto barbarico, scrisse al suo ritorno un articolo sul quotidiano “Bergens Tidende”. 3.4.2 Un prete Indù del tempio di Kalutura fu prelevato , cosparso di benzina e bruciato vivo. 3.4.3 Neonati furono gettati nel catrame bollente perché li chiamavano i “Tigrotti” 3.4.4 Molte ragazze e donne furono stuprate davanti ai loro mariti e figli. Le loro mammelle furono asportate. Un fatto rilevante è che alcuni hooligans che andavano in giro a bruciare le case, sapevano esattamente quali erano le case di proprietà o in affitto dei Tamil. Le case di proprietà dei Tamil venivano saccheggiate e derubate del contenuto ed incendiate. Mentre, nei casi in cui I Tamil fossero stati gli affittuari dei Cingalesi, solo il mobilio veniva bruciato ma non i muri della casa. E’ stato riferito che alcuni membri del parlamento davano ordini precisi agli hooligans che di conseguenza agivano sotto gli occhi della polizia e dei militari. In alcuni casi, ove venivano trovati chiusi, i cancelli venivano abbattuti da carri militari, consentendo di entrare nelle case con più facilità. Il governo attese due giorni prima di dichiarare lo “Stato di Emergenza” allo scopo di lasciare il tempo necessario per commettere questi crimini. E’ da sottolineare il fatto che nessuno fu perseguitato o processato e gli hooligans , al contrario, furono incoraggiati ai danni dei Tamil. Un altro elemento rimarchevole è che nessuno dei Tamil fu risarcito dei danni subiti. Le proprietà dei Tamil furono acquistate per nulla e questi ultimi, preoccupati del ripetersi della situazione , decisero di vendere le loro proprietà e di rientrare nella loro patria, a Nord e a Est. Tuttavia, quando il Presidente fu messo al corrente della morte di pochi cingalesi causata dall’attacco ad un bus, si recò sul posto in elicottero ed elargì compensi alle loro famiglie. Circa un milione di Tamil sono diventati dei rifugiati e nessuno di loro è mai stato indennizzato e compensato. L’Appendice 1 illustra il modo in cui la comunità internazionale ed i media internazionali hanno reagito agli eventi del Luglio Nero 1983. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 11 4 VIOLAZIONE DEI DIRITTI UMANI . I Diritti Umani dei Tamil sono stati violati da quando fu concessa l’indipendenza nel 1948. Ad eccezione del disgregamento dei Tamil Indiani, molte leggi furono periodicamente decretate al fine di negare i Diritti ai Tamil. 4.1 Cingalese unica lingua ufficiale : Nel 1956 un progetto di legge Cingalese fu approvato obbligando i Tamil stessi ad imparare la lingua Cingalese che fu dichiarata come lingua ufficiale. Ai Tamil non era concesso lavorare nel governo e nelle associazioni senza conoscere la lingua Cingalese. Gli impiegati che lavoravano già al governo furono costretti a studiare il Cingalese. A coloro che non riuscirono ad osservare questa regola, vennero negati aumenti e promozioni. 4.2 Standardizzazione Il progetto di legge fu decretato in parlamento nel 1971. Questo progetto incoraggiò gli studenti Tamil a distinguersi e a prevalere sui Cingalesi, ottenendo cosi l’ammissione alle Università. La standardizzazione ed il progetto di legge Cingalese contravvennero all’Articolo 26.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani. Lo storico(Cingalese) C.R. de Silva scrisse : TAMIL RESPINTI DALL’ALTA ISTRUZIONE – 1971 “Chiunque ha diritto all’istruzione….la massima istruzione sarà accessibile a tutti ed in misura uguale in base al merito”.– Articolo 26.1 della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” Nel 1971, fu applicato un sistema di standardizzazione di punteggio per le ammissioni alle università, ovviamente indirizzato a sfavore degli studenti medi Tamil. K.M. de Silva lo descrive come segue : “Il punteggio qualificativo per l’ammissione alle facoltà di medicina era 250 (su 400) per gli studenti Tamil, mentre per i Cingalesi era solo di 229. Il peggio è che questo stesso modello di punteggio basso viene applicato quando i Cingalesi ed i Tamil danno gli esami d’Inglese. In breve, gli studenti che danno gli esami per la stessa lingua ma appartengono a due gruppi etnici diversi, hanno un punteggio di qualifica diverso”. Egli rileva che il governo del 1970, adoperando questo sistema di discriminazione, creò dei gravi pregiudizi nei rapporti etnici. E questa non è la fine; nel 1972 il “sistema quota regione” fu introdotta e, nuovamente, a danno dei Tamil di Ceylon. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 12 Dal 1977 l’introduzione delle ammissioni all’università è diventato il punto focale dei conflitti fra il governo ed i capi dei Tamil. I giovani Tamil, amareggiati per essere stati discriminati, formarono il fronte radicale di Liberazione Tamil. Molti usarono la violenza per instaurare lo stato Tamil di Eelam. Questa lezione pratica dimostrò come misure politiche assurde, associate all’insensibilità degli interessi minori, possono suscitare delle tensioni etniche. 4.3 Uccisioni Extra Giudiziali Da una statistica, risulta che più di 4 persone vengono giornalmente uccise nelle zone controllate dai militari a Nord e a Est. Questo numero di uccisioni aumenta in Trincomalee, Jaffna, Batticaloa e Vavuniya. Le forze armate uccidono civili innocenti indipendentemente dalla loro età o sesso. Ma i più giovani sono il loro maggior bersaglio. Alcuni vengono prelevati e portati al check point per essere interrogati. Più tardi i loro corpi mutilati saranno gettati in mezzo alla strada o nei cespugli o nei pozzi. Il personale d’armata ed i paramilitari in uniforme, irrompono nelle case e sequestrano gli adolescenti sia maschi che femmine. Più tardi, il loro corpo sarà gettato ricoperto di segni evidenti di tortura e contusioni. Alcune ragazze furono trovate con il torace squarciato. Questa è una situazione terrificante che sta sempre peggiorando. Queste uccisioni avvengono in prossimità dei check points dell’armata e, sino ad ora, mai nessuno è stato arrestato. Distretti 22.02.02 al 19.11.05 20.11.05 al 31.08.07 TOTALE Jaffna Kilinochchi Mullaitivu Vavuniya Mannar Trincomalee Batticaloa Amparai Altri 64 03 01 23 11 26 179 33 14 655 06 84 237 136 584 494 98 102 719 09 85 260 147 610 673 131 116 Totale 354 2396 2750 I dati di cui sopra dimostrano che il 98% delle uccisioni avvennero da quando l’attuale presidente assunse l’incarico. 4.4 Commissione Presidenziale : E’ stata nominata per indagare su 16 episodi di uccisione. Un gruppo di persone molto importanti, provenienti da diversi paesi, è stato invitato a vigilare. Questo gruppo è stato denominato L’indipendente Gruppo Internazionale di Persone Importanti (International Independent Group of Eminent Persons IIGEP). E’ capeggiato dal P.N. Bhagwati di Giustizia dell’India. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 13 Il IIGEP in diverse occasioni ha espresso la sua insoddisfazione sul modo in cui le indagini sono condotte. “Fra l’altro, comunicò che la Commissione decise di condurre le indagini in sessioni riservate, ossia chiuse al pubblico ed ai familiari delle vittime. Il IIGEP è anche consapevole che i recenti emendamenti alle norme della Commissione , consentiranno a quest’ultima di decidere di non condurre un’inchiesta pubblica ,al termine di ogni indagine. Inoltre, il IIGEP aggiunse che la Commissione conduce le indagine senza possedere sufficienti ed esaurienti informazioni sullo stato dei corpi delle persone. Questi dati vitali sono utili al fine di condurre delle indagini reali.” Il IIGEP evidenziò anche il fatto della partecipazione attiva da parte dell’ufficio del Procuratore Generale. 4.5 Politici Assassinati Molti politici sono stati assassinati come pure dei membri del parlamento. Uccisi in Data uccisione Nome Età da fonte di Amparai Batticaloa Jaffna Colombo 07.02.2005 25.12.2006 20.08.2006 10.11.2006 Ariyanayagam Chandranehru M.P. Joseph Pararajasingam M.P Sinnathamby Sivamaharajah M.P Raviraj M.P 71 68 Amparai Batticaloa Jaffna Jaffna Il Sig. J. Parrajasingam M.P. era in chiesa con la Sua famiglia per assistere alla Messa della Vigilia di Natale. La Chiesa era colma di gente e fu circondata da circa cento militari. Questi lo uccisero sparandogli davanti a tutti i fedeli. Il personale della sicurezza non fece nulla per arrestare i perpetratori. Il Sig. Raviraj M.P. stava ritornando a casa dopo un’intervista alla stazione televisiva Cingalese 10.11.2006, gli fu ordinato di fermare la macchina e gli spararono in mezza alla strada. Li vicino, a poco meno di 250 metri c’erano due check points : è da li che partirono i colpi. Come hanno fatto gli esecutori a passare attraverso questi due check points non controllati ? La risposta è ovvia. Là vi erano anche molti testimoni ma non furono fermati per essere interrogati. 4.6 Addetti Media Assassinati Molti impiegati furono uccisi, rapiti o obbligati ad abbandonare il loro lavoro in quanto minacciati di morte. Il primo assassinio fu quello di Soyza, un Cingalese, che è stato la prima vittima. L’altro assassinio fu quello di Mylvaganam Nimalarajan. (vedi Appendice 9 e 17). L’assassinio, il più eclatante, fu quello di Sivaram alias Tharaki. Persone sconosciute lo caricarono a bordo di un furgone e lo portarono via. L’indomani, il suo corpo fu trovato in una strada vicina. Sul suo corpo vi erano segni rilevanti di torture. E’ stato trovato accanto ad un furgone appartenente ad un gruppo paramilitare che collabora con l’esercito chiamato “La Liberazione del popolo Tamil” (People’s Liberation of Tamils – PLOT. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 14 Dal giorno di quelle uccisioni, tanti anni sono passati e, ancora ad oggi, nessuno è stato arrestato e processato. Il popolo vive continuamente nel terrore. La domanda preoccupante che si pone è : “Chi sarà il prossimo?”. 4.7 Addetti Media Tormentati Molti giornalisti subiscono molestie ed intimidazioni nonché minacce di morte. Di conseguenza, hanno dovuto abbandonare il loro lavoro. (Appendice 17) 4.8 Persone disperse Molte persone sono state arrestate, durante “operazioni di ispezione e di perquisizione”, alcune nelle loro case, altre sul lavoro, all’uscita delle scuole, sulla strada, ai check points ecc. e non sono state ritrovate vive. Il Presidente annunciò, a tutto il popolo, che la maggior parte dei dispersi fu trasferita oltremare. Un gran numero di queste persone rapite e riscattate non osò riferirlo alle autorità, temendo per la loro vita. A questo proposito, fu istituita un’organizzazione chiamata le “Mamme delle Persone disperse”, le quali, rilasciarono delle indicazioni dettagliate, dei loro ben amati, a numerose organizzazioni Umanitarie. Incontrarono anche, il Presidente Mahinda Rajapaksha che, a sua volta, promise di andare in fondo alla questione e dare giustizia alle mamme. Ma un anno è già passato, da quando ebbero l’incontro con il Presidente, e a tutt’oggi non è successo nulla. Dettagli delle persone disperse Distretti 22.02.02 al 19.11.05 20.11.05 al 31.08.07 Totale Jaffna Kilinochchi Mullaitivu Vavuniya Mannar Trincomalee Batticaloa Amparai Altri 12 00 00 00 01 02 01 00 00 450 00 03 26 62 40 104 12 198 462 00 03 26 63 42 105 12 198 Totale 16 895 911 Da quanto emerge, circa il 98% delle persone menzionate, sono scomparse dal giorno dell’incarico al potere dell’attuale Presidente. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 15 4.9 Rapimenti per Motivi Politici ed Economici Praticamente, i rapimenti avvengono giornalmente. Le ragioni di questi rapimenti sono due, politiche ed economiche. Dietro al rapimento, si nascondono delle ragioni politiche che impongono la caccia ai simpatizzanti del LTTE, ai commercianti unionisti, agli intellettuali, agli studenti capi, agli impiegati media e a quelli sospettati di appartenere al LTTE. Il secondo motivo del rapimento è per interessi economici. L’obiettivo è il rapimento di Tamil benestanti e di ricchi commercianti Musulmani, allo scopo di ottenere un riscatto per il loro rilascio. I riscatti ammontano a milioni di rupie, in base alla ricchezza delle vittime. Ci sono stati alcuni casi in cui le vittime sono state uccise perché il riscatto non è stato pagato. I rapimenti per motivi economici, sono più frequenti in Colombo. Questo è dimostrato dal fatto che molti uomini d’affari hanno chiuso la loro attività. 4.10 Sindrome Furgone Bianco Molti rapimenti, e, alcune uccisioni, sono compiuti da persone che operano con innumerevoli furgoni bianchi nelle zone controllate dall’esercito. Ogni 100 metri si trova un check point, in particolare a Colombo, ed è li che avviene il maggior numero dei rapimenti, infatti, molti furgoni carichi di persone armate, passano senza essere controllati ed ispezionati. E’ ovvio che i rapitori agiscono in stretta collaborazione con l’esercito, oppure, appartengono all’esercito stesso. La gente dice che rabbrividisce ogni volta che vede passare un furgone bianco con o senza targa. 4.11 5 Bombe indiscriminate I più bombardati dall’aviazione sono i civili, nonchè le residenze private, le scuole, i Templi e le Chiese, tra cui citiamo la Chiesa di St.Peter, la scuola delle ragazze NagarKovil, Senchola e Paduvankarai. Le forze dell’aviazione sparsero dei volantini in cui si ordinava alla gente di recarsi alla Chiesa di St.Peter in Kayts. Arrivati sul posto, la Chiesa fu bombardata uccidendo 118 persone tra cui molte donne e bambini. Più di 150 sono stati i feriti. PULIZIA ETNICA : I Tamil del Nord e dell’Est si recano a Colombo, in molte occasioni. Improvvisamente, molti alloggi furono circondati dalla polizia in serata e fu ordinato alle persone, di salire a bordo degli autobus posteggiati fuori. Non diedero loro il tempo di portare via né la loro borsa, né i loro bagagli. Molti di loro erano ancora in pigiama. Li portarono via dalla loro patria Tamil e li lasciarono sui confini del paese, in mezzo alla strada, assetati. A seguito di severe proteste, il governo, dopo due giorni, acconsenti di ricondurli a Colombo. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 16 In poche parole, significa che i Tamil non hanno, Libertà di Movimento, nello Sri Lanka. E’ come se si negasse ad uno Scozzese di recarsi a Londra oppure ad un Hordaland di visitare Oslo o, ancora, negare agli Americani di spostarsi liberamente negli Stati USA. Dopo due giorni, il Primo ministro, porse le sue scuse al popolo Tamil, ma, il ministro responsabile, Jeyarai Fernandopillai, annunciò che non era il caso che il Primo Ministro si scusasse. L’Ispettore Generale di Polizia (Inspector General of Police IGP) dichiarò, apertamente, che non era necessario che i Tamil rimanessero a Colombo. 6 GRUPPI PARAMILITARI : Sono gruppi di spie provenienti da organizzazioni ribelle. Essi operano in stretta collaborazione con l’esercito dello Sri Lanka. Sono pagati, riforniti di armi e di munizioni e sono altamente protetti. Terrorizzano i Tamil, non solo nelle zone controllate del Nord e dell’Est, ma anche a Colombo. Eseguono i lavori più sporchi ed osceni. Commettono effrazioni, rapimenti ed estorsioni, con l’uso della pistola. Sono esecutori delle maggiori uccisioni, scassinamenti, rapimenti ed estorsioni compiuti, con la connivenza dell’autorità. Il gruppo Karuna è noto per avere reclutato dei bambini di dodici anni. Hanno vietato la vendita dei quotidiani Tamil ad eccezione di quelli dell’EPDP, che è un altro gruppo paramilitare. Un’emittente televisiva Australiana, ha diffuso un programma in cui elencava le attività di questo gruppo. Ecco come si è espresso un primo Ministro Britannico : Il Regno Unito ha duramente criticato il gruppo Karuna, in questi ultimi mesi, al Ministro degli Esteri Dr. Kim Howells, responsabile dei rapporti Regno Unito/Sri Lanka, sottoponendo il fatto al Consiglio. In Marzo 2006 egli disse che “le attività della fazione denominata Karuna, sono di carattere di destabilizzazione nell’Est dello Sri Lanka” e che “la loro violenza , come quella del LTTE, non è accettabile”. In Maggio 2007, egli disse in Consiglio, che il LTTE “non è la sola fonte di violenza” e che dei referti collegano il governo alla fazione Karuna. “Crediamo che la fazione sia responsabile degli assassinii, dei rapimenti, delle intimidazioni e dei trasferimenti delle persone, nonché del reclutamento dei bambini”. Egli aggiunse “Il gruppo Karuna ha raggiunto un record spaventevole. Di conseguenza, vigileremo sul fatto che egli si impegni nei confronti del Regno Unito al rilascio dei bambini reclutati.” “Vogliamo chiarezza sulle sue buone promesse”, disse Howell. “Karuna deve fare di più e cessare le azioni di violenza e di intimidazione contro i civili”. Rapporatato da NESoHR – Ottobre 2007 17 7. Ricerca di rifugio volontario presso le Corti : Molte persone si consegnarono, a Jaffna, all’ufficio dei Diritti Umani e, volontariamente, chiesero rifugio nelle prigioni, attraverso la corte. Questo dimostra che la gente vive continuamente nel terrore. Pare che il 30.09.2007, 152 persone tra donne e bambini, chiesero, di loro spontanea volontà, di essere rinchiuse nelle prigioni poiché temevano per la loro vita. E’ risultato che civili innocenti, furono costretti a dividere la loro cella con dei criminali. Da una statistica risulta che 3 o 4 persone rifugiate, vivono in questo modo. 8. ZONA AD ALTA SICUREZZA – HIGH SECURITY ZONE (HSZ) : Nelle aree Tamil, molti chilometri quadrati di terreno sono stati dichiarati HSZ. Dal 1995, ampie zone del Nord, incluso Kankesanthurai, Palaly, Vasavilan, Tellipalai ecc. sono zone controllate HSZ. Migliaia di persone sono state evacuate con forza da queste aree e, da dodici anni, vivono nell'angoscia. Molte nuove zone HSZ, sono state installate in altri spazi, come a Sambur e Muthur. L’ultima mossa del governo è stata di dichiarare, l’intera isola di Mandathievu, zona ad alta sicurezza HSZ. 9. EMBARGO E CHIUSURA DELLE STRADE Il governo ha imposto l’embargo a diverse zone Tamil. Ciò include la penisola di Jaffna e Vanni. L’unica strada principale che collega Jaffna al Sud, è la A-9. Quest’ultima è stata chiusa dall’11 Agosto 2006. Normalmente, 300 autocarri , carichi di merce, viaggiano da sud a nord e, da e per Jaffna. L’interruzione della strada causò un aumento dei prezzi e tante scomodità. E’ difficile avere cibo, medicine, omogeneizzati per bambini e carburante. Il governo replicò, che il trasporto sarebbe stato effettuato tramite navi ma, i primi ad impossessarsi delle merci, sono i militari. A Jaffna, la gente fa code interminabili per procurarsi le razioni dalle cooperative. Ma, se il governo trasporta le merci tramite navi, come mai il popolo deve fare la coda ed aspettare delle ore ? Tante persone ammalate soccombono alla loro malattia, a seguito del divieto di muoversi o di spostarsi. E stato riferito che non fu permesso all’ambulanza di oltrepassare il checkpoint di Omanthai, anche se a bordo vi era un ammalato. Circa 600,000 persone sono in una prigione, virtuale, aperta a Jaffna. Un volo aereo, da Jaffna a Colombo, costa Rs. 10,000.00, mentre un viaggio a bordo di navi, per Trincomalee, costa Rs.3,500.00 – solo l’andata o il ritorno. L’attesa per i viaggi si prolunga di molte settimane. Sono solo i ricchi che possono sostenere queste spese e questo lusso. Rapportato da NESoHR- Ottobre 2007 18 A Jaffna, i coltivatori sono i primi ad essere penalizzati poiché non possono trasportare e smaltire i loro prodotti. Questo ha intasato il mercato. Per esempio, le cipolle rosse si vendono a Rs. 20.00 al chilo, mentre a Kilinochchi, costano da Rs.160.00 a Rs.180.00 al chilo. 9.1 Restrizioni sulla Pesca : L’esercito e la Marina imposero delle restrizioni sulla pesca. E’ vietato pescare di notte. La pesca è concessa per poche ore al giorno ad una distanza, che va da 200 a 500 metri dalla riva. Ci sono stati parecchi giorni in cui la pesca è stata vietata. Se si pesca oltre questi limiti, violando le disposizioni, si subiscono dei maltrattamenti da parte dell’esercito e/o dalla marina. I pescatori sono sulla soglia della povertà e, anche se la pesca è aperta, ne pagano le conseguenze. Essi pescano in alto mare, con l’aiuto di reti e palamiti, di cui è vietato l’uso. Né le piccole, né le grandi imbarcazioni a motore, possono navigare. Un pescatore che possiede una piccolissima imbarcazione e non può usarla , non ha alternative, se non farsi imprestare un catamarano, oppure, pescare camminando nell’acqua e cercando di avere fortuna. I pescatori tradizionali, rischiano di essere travolti dallo tsunami e sono comunque soggetti a questo trattamento disumano. I pescatori Tamil non sono autorizzati a pescare, a molte miglia di distanza dalla costa, mentre, la Marina consente ai pescatori Cingalesi di pescare al largo e nelle aree Tamil. I pescatori rischiano spesso di essere investiti dalle navi. E’ stato riferito che tanti di loro sono morti sotto i motori delle navi ed altri, sono rimasti feriti o mutilati. Quando iniziano i bombardamenti, i pescatori, preoccupati per la loro vita, fuggono, abbandonando il loro abbigliamento da pesca, che è costoso. Se le loro imbarcazioni prendono fuoco, abbandonano la barca, si buttano in mare, e cercano di raggiungere la riva a nuoto. Ma, se vi è la presenza di altre barche, chiedono aiuto e si riparano a bordo di queste ultime. Quando un pescatore, capo famiglia, viene ferito, la sua famiglia, in difficoltà, ricorre agli aiuti della Chiesa che la sostiene fintanto che il pescatore non si sia ristabilito e torni a pescare. 9.2 Restrizioni di movimento: La libertà di movimento è vietata per la gente che vive nelle zone controllate ed in particolare a Jaffna. Il coprifuoco è frequente. Quando l’esercito si muove, molte strade vengono bloccate per ore ed ore; ciò causa ostacoli ed intralci. Di conseguenza, i lavoratori non sono in grado di raggiungere il loro posto di lavoro, gli studenti arrivano in ritardo a scuola e gli ammalati non vengono trasportati, tempestivamente, in ospedale. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 19 10 RIABILITAZIONE TSUNAMI : A seguito dello tsunami, le vittime nelle zone Tamil sono state discriminate per quanto riguarda i soccorsi. Anche se sono passati più di otto mesi dalla tragedia, la vittime Tamil del disastro, sono sofferenti di una situazione disagiata. A Mulaitivue Kilinochchi, la percentuale dei lavori fatti è rispettivamente del 19 e 8%. Mentre, i lavori delle aree Cingalesi, sono stati completati del 83 e 96%, al 31.12.2006. I dati qui sotto riportati, dimostrano ed evidenziano la disparità dei lavori eseguiti nelle zone Cingalesi e Tamil. Relazione dello svolgimento dei lavori delle case al 01.12.2006 Distr.codice Distretto 33 Hambantota 31 Galle 32 Totale Richieste N°completate %completate 3193 5536 173% 14,713 12,280 83% Matara 7,235 6,909 95% 13 Kalutura 6,697 6,436 96% 11 Colombo 4,953 166 3% 12 Gampaha 511 455 90% 62 Puttalam 74 14 19% 52 Amparai 27,810 10,800 39% 51 Batticaloa 22,523 11,787 52% 53 Trincomalee 9,927 4,291 43% 41 Jaffna 9,140 3,617 40% 44 Mullaitivu 5,457 1,032 19% 45 Kilinochchi 1,836 143 8% Hambantota è il luogo in cui il Presidente Mahinda Rajapaksha è maggioritario. Là sono state distrutte 3193 case e, in compenso, ne sono state costruite 5536. Ci sono migliaia di vittime, anche Cingalesi, che a causa dello Tsunami, sono alla ricerca di un ricovero al coperto, in altre zone. Ma, se vogliamo fare un confronto tra le zone Tamil, quali Ampara, Batticaloa, Trincomalee, Jaffna, Mullaitivu, e quelle di Kilinochchi (che sono state le più colpite), emerge, che la percentuale dei lavori eseguiti, non raggiunge nemmeno il 30%. Rapportato da NESoHR –Ottobre 2007 20 10.1 POST-TSUNAMI STRUTTURA OPERATIVA MANAGERIALE POST-TSUNAMI OPERATIONAL MANAGEMENT STRUCTURE (P-TOMS) Durante i discorsi di Pace, trascorsi tra il GoSL ed il LTTE è stato deciso, di comune accordo, di fare le rilevazioni dei lavori eseguiti per le vittime dello tsunami, in base ai termini del P-TOMS. Sia la Comunità internazionale, che le giurie interne, in particolare, affermarono la validità del P-TOMS. Successivamente, i GoSL tornarono sui loro passi affermando che il P-TOMS , in virtù delle norme del consiglio, era contro la costituzione. Il Presidente, nei suoi pieni poteri, avrebbe potuto revocare tale dichiarazione ma ciò non fu fatto. La maggioranza delle vittime dello tsunami appartiene alla comunità dei pescatori e generalmente è gente povera. 10.2 Persone dislocate all’interno – Internally Displaced Peaple (IDP): Quasi tutti i rifugi, sono pieni sino all’orlo. Manca il cibo, e l’amenità basilare. Il rifornimento d’acqua è inadeguato. Il propagarsi di malattie è comune e, la gente, vive in condizioni anti igieniche. Data, la concentrazione di molte persone, in aree piccole, subentrano i problemi sociali. Abbandonando, di fretta, le loro case,i rifugiati non hanno avuto il tempo necessario per portare via tutte le loro cose. Alcuni, riuscirono a portare via solo il necessario trasportabile. E’ stato riferito che hanno subito dei saccheggi ed hanno perso tutti i loro beni. E’ stato accertato che sul posto, dopo i saccheggi, erano presenti unicamente, l’esercito ed i paramilitari. Le porte e le finestre sono state portate via. Il futuro di questi rifugiati è nero. Nessuno può dire loro, con certezza, che cosa li riserva il futuro. Questo provoca un grande senso di frustrazione tra i rifugiati. Si può facilmente vedere quanto sono depressi. I rifugiati dissero che, dopo avere perso tutti i loro beni, hanno anche perso il rispetto di se stessi, in quanto, dipendono completamente da certe INGOs o da NGOs locali. Le donne sono offese nella loro intimità e pudore e si vergognano nel momento in cui si recano ai bagni. Alcune riferiscono che, trattenendosi per giorni e giorni, accusano una perdita di appetito e dei disturbi allo stomaco. Alcuni rifugiati hanno perso i contatti con i loro amici più stretti e con i parenti; questo li ferisce molto. Paradossalmente, essi soffrono di melanconia e di solitudine, anche se sono circondati da altre persone che, purtroppo, non conoscono. Molti campi rifugio, non sono provvisti di elettricità. Manca il petrolio e, di conseguenza, l’illuminazione, sia nei campi, che in tutta l’area. Quindi, per qualsiasi esigenza, non vi è movimento notturno. Molti rifugiati sono sistemati in campi molto distanti. Vengono alloggiati, temporaneamente, nelle scuole od in istituti religiosi, poi vengono trasferiti in altri luoghi orrendi. Fintanto, che i rifugiati non hanno la possibilità di trovare lavoro, nelle vicinanze dei loro campi, sono incapaci di provvedere alla loro sussistenza e di soddisfare i loro bisogni basilari. I rifugiati vecchi ed ammalati, sono terribilmente penalizzati, a causa della mancanza delle loro medicine. Soventemente, è vietato l’accesso ai veicoli che trasportano materiali di soccorso. L’esercito, impone blocchi e chiude le strade, frequentemente. Molti esempi dimostrano come i INGOs, con i loro camion colmi di merci varie, hanno dovuto fare marcia indietro, a causa del divieto di passaggio. La congestione nei campi crea, tra i rifugiati, dei problemi sociali. La frustrazione li porta a perdere la pazienza, con facilità. 21 10.3 Problemi incontrati da parte dei NGOs I NGOs dovettero affrontare delle ingiustizie indefinite nel compiere il loro dovere. Molto spesso, il loro transito, nelle zone contrallate, è altrettanto limitato o negato. Molti dei loro camion, carichi di alimenti o di prodotti essenziali per i campi, vengono fermati, a metà strada, ed obbligati a ritornare indietro con il pretesto : “motivi di sicurezza”. Fra l’altro, i NGOs furono marchiati con il nome “Tigri Bianche”. Molte osservazioni insinuanti, sono state fatte da alcuni ministri, secondo i quali sussiste una distrazione dei capitali e che, di conseguenza, tutti i fondi introdotti dai NGOs devono essere esaminati minuziosamente. In questa relazione, è stata fatta luce sui danni fisici riportati dai lavoratori del NGOs e sono stati elencati , sia i loro nomi, sia la data di esecuzione . Sino al 31.08.2007, quarantaquattro (44) addetti, collaboratori del NGOs, sono stati uccisi. In un solo giorno, il 04.08.2006, 17 addetti del ACF, dopo essere stati costretti a mettersi a terra, a faccia in giù, sono stati spietatamente uccisi, dalle forze del governo, con una raffica di pallottole. La commissione, incaricata per le indigini sul massacro, non ha operato con soddisfazione. Un corpo internazionale di persone influenti, capeggiato da un giudice in pensione Indiano, si è dichiarato insoddisfatto dell’andamento letargico delle attività della commissione. Numerose Organizzazioni internazionali sui Diritti Umani, hanno espresso il loro interessamento su queste uccisioni. Due di queste, le abbiamo citate nell’allegato, allo scopo di esaminarle con l’attenzione dovuta. “I Diritti Umani, ed il benessere sociale delle NGOs, hanno fatto fronte, nel paese, ovunque, a minacce ed intralci, da parte delle autorità. Oltre a questo, vanno aggiunte le aggressioni alle NGO e la proposta di investigazioni paramilitari nelle loro attività, particolarmente focalizzata su quei gruppi non intenzionati a sostenere, con immediatezza, la linea regolamentare.” “FreedomHouse,,4/6 “Da quando ri-esplosero i combattimenti , i gruppi umanitari, fecero fronte a restrizioni, molto severe, relativamente alle zone del nord-est occupate, a seguito dei tagli del governo sul numero delle vidimazioni concesse per il lavoro, alle organizzazione internazionali non governative.”(Hogg,HRW) Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 22 11. Conclusioni : L’intera Comunità Internazionale, stabilsce che il conflitto etnico nello Sri Lanka, non può essere risolto militarmente. Suggerisce, invece, di raggiungere ad una soluzione pacifica che soddisfi la gente. Tutta la gente dello Sri Lanka ed in particolare i Tamil, hanno subito delle ingiustizie e sono stati testimoni di migliaia di morti, negli ultimi decenni. Bilioni di rupie sono state sprecate, in questa guerra, che non ha fine. Non esiste più il rispetto dei Diritti Umani. Ogni giorno, innocenti civili, muoiono e sono vittime di armi da fuoco. La gente sparisce e raramente ritorna. Le famiglie vengono depredate. Nelle scuole, le lezioni sono continuamente interrotte e ciò, influisce negativamente sull’istruzione dei bambini. Molte donne sono diventate vedove e tanti sono resi mutilati. Bilioni di proprietà di valore, sono state distrutte. Nessuna soluzione militare è possibile, per il problema etnico dello Sri Lanka. Il fuoco deve cessare, immediatamente, nonché qualsiasi forma di Violazione Umanitarie , al fine di giungere ad una soluzione definitiva, ed esaudire, finalmente, le aspirazioni dei Tamils. Si deve porre fine alla miseria che prevale in questo paese. Un’immediata cessazione di qualsiasi forma di uccisione, o di abduzione e di rapimento è vivamente sollecitata. Desideriamo reiterare, che questa guerra non risolverà mai il problema etnico, in questo paese. Essa, porterà ad un procrastinamento che sfocerà in perdite finanziarie colossali, seguite da innumerevoli decessi, distruzione e tanta sofferenza, per le povere masse. Perciò, desideriamo fortemente raccomandarci alle Nazioni Unite, affinché imponga, ad entrambe le parti, l’immediata cessazione delle uccisioni e dei rapimenti, in primis, ed instauri, al più presto, delle trattative cordiali, per fare cessare il fuoco. Ognuna delle parti, deve ottenere fiducia dall’altra. Questo è indispensabile per il successo dei colloqui. Devono ricordarsi che in futuro, ricominceranno a vivere in pace. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 23 APPENDICE 01 Eventi del Luglio 1983 “…Chiaramente (Luglio 1983), non è stato uno spontaneo levarsi di odio fra il popolo Cingalese. C’è stata una serie di atti deliberati, prestabiliti in conformità ad un accordo all’unisono, concepiti e perfettamente organizzati in anticipo. Le rivolte comunali in cui i Tamils vengono uccisi, resi mutilati e derubati delle loro case, non sono degli episodi isolati : stanno diventando un’abitudine, che nuoce gravemente ed irreparabilmente. .” (Paul Sieghart : Rapporto della sua Missione sullo Sri Lanka per conto della Commissione Internazionale dei Giuristi, Marzo 1984) Crudeltà Cingalese all’interno della Prigione della zona di massima sicurezza Riferendosi all’uccisione di 52 Tamil prigionieri nel carcere di massima sicurezza Welikade a Colombo il 25 Luglio 1983, un responsabile del Madras Hindu, una persona molto rispettabile, lesse la seguente notizia, su un quotidiano dell’India : “Servarajah Yogachandran, popolarmente conosciuto come Kuttimuni, membro designato dal Parlamento Sri Lankese ….. uno dei 52 prigionieri uccisi nella prigione di massima sicurezza Welikade di Colombo, è stato, due settimane fa (il 25 Luglio), costretto, dai suoi assalitori, ad inginocchiarsi nella sua cella, dove gli fu ordinato di pregare per loro. Quando si rifiutò, fu rimproverato e, prima di essere sentenziato, espresse questo desiderio : mi auguro che i miei occhi siano donati ad un altro, cosi ,finalmente, vedrebbe un Tamil Eelam libero. Gli assalitori gli cavarono gli occhi … Fu pugnalato ed i suoi testicoli strappati. Questo è stato confermato da uno dei medici che si occupò della post morte, del primo gruppo composto da 35 prigionieri. “. (Madras Hindu, 10 Agosto 1983) La stampa mondiale riportò quanto segue, dopo l’olocausto Tamil di Luglio 1983 Ecco cosa scrisse il quotidiano The Daily Express il 29 Agosto 1983 : “ Ieri, una turista dichiarò quanto è stato terrificante vedere un Cingalese assalire un autobus carico di Tamil ed incendiarlo. Ci disse, anche, di avere sentito, altri turisti, descrivere il modo in cui donne e bambini sono stati uccisi alla stessa maniera. Il Sig. Eli Skarstein, di ritorno a casa sua a Stavanger in Norvegia, raccontò alla turista ed a sua figlia di 15 anni, di essere stato testimone del massacro. “ Un mini bus, carico di Tamil, fu costretto a fermarsi davanti a noi, a Colombo”, ella disse: “Un Cingalese cosparse l’autobus di petrolio e lo incendiò, dopo averne bloccato le porte, e intimò ai Tamil di non scendere.” Centinaia di spettatori assistettero alla morte di 20 Tamil bruciati vivi.” Il Sig. Skarstein aggiunse : “Non potevamo credere che fosse stato un incidente fortuito ….centinaia, forse anche migliaia, erano già stati uccisi. Il corpo di Polizia, composto dal 95% di Cingalesi, non si adoperò per bloccare gli assalti… Non c’è pietà, le donne, i bambini ed i vecchi erano stati tutti massacrati. La Polizia ed i soldati, non fecero nulla per fermare il genocidio.” Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 24 Un altro visitatore straniero scrisse su “Voices” – pubblicato dalla Conferenza Cristiana dell’Asia – Missione Urbana Rurale, Kowloon, Hong Kong : “Ho visto molte rivolte nel mio paese, ma nulla equivale a quanto vidi a Colombo. Se fossi un Tamil, non mi sarei più sentito sicuro in questo paese.” Il Presidente JR Jayawardene dello Sri Lanka, rivolgendosi alla nazione, tramite i canali televisivi, il Martedi 28 Luglio 1983 (dopo avere autorizzato cinque giorni pieni di barbarie incontrollate contro i Tamil), non pronunciò una parola di rincrescimento o di simpatia nei confronti delle centinaia di Tamil massacrati a morte ma neanche per i diecimila senza tetto, rifugiati nei campi del loro stesso paese. Inoltre, il Presidente Jayawardene annunciò quanto segue : “E’ arrivato il momento per acconsentire con scalpore che il popolo Cingalese impedisca la divisione del paese.” Il London Guardian scrisse quanto segue : “Non vi è legge di Dio a sostenere che un’isola abbia uno Stato unico. Certi esempi nel mondo lo dimostrano, felici od infelici che siano, e sono : Borneo, Nuova Guinea, Dominica, Tierra del Fuego e Irlanda. Se l’isola dello Sri Lanka, rimarrà un unico stato democratico, i diritti della minoranza dovranno essere ristabiliti e difesi. “ Subito dopo il genocidio Tamil dal 23 al 25 Luglio 1983, il Washington Post nel suo articolo del 4 Agosto 1983, scrisse quanto segue : “Se vivere insieme è cosi difficile, cosa ne sarà dei Tamil in uno stato diviso nel Nord ? Hanno da rivendicare e reclamare la loro nazione cosi, come la maggioranza dei membri delle Nazioni Unite. Ma, come sempre, è una questione di potere, ed i Cingalesi hanno il potere. Almeno, avranno la saggezza di vedere che la minoranza dei Tamil è trattata in modo tale che si giustifichi la loro conservazione entro uno stato unito?” Ian Jack scrisse sul Sunday Times di Londra il 16 Dicembre 1984 quanto segue : “Se il mondo pensa che la demarcazione territoriale dell’area Cingalese e dell’area Tamil sia una questione problematica, allora il mondo non conosce la verità saliente. Nella mente dei due popoli, c’è già stata la divisione. Un giornale Tamil di Madras, scrisse nel Settembre1984 : “Quando essi (i soldati Cingalesi) sono inviati ad occupare le aree Tamil, si muovono con ostilità e senza intelligenza; non conoscono la lingua del popolo e non vogliono apprezzare l’insegnamento di una cultura diversa, tanto meno il modello di comportamento. Non esiste né patriottismo, né idealismo, né motivazione, né intenti. Quindi, essi agiscono con impulsività, saccheggiano, rapiscono ed uccidono. E’ tempo che il governo si renda conto che questi poveri giovani ignoranti Cingalesi, non sono all’altezza delle battaglie. Si sbarazzano del nemico come se fosse un terrorista e, il governo ed i Cingalesi, si trovano di fronte alla verità. Il nemico che hanno di fronte è una banda galante di giovani Tamil, intelligenti e fortemente motivati, idealisti che hanno abilità e coraggio, determinazione e, soprattutto, la grande volontà di vincere. Sono pronti a sacrificarsi per la loro vita e quella dei loro cari, per raggiungere l’obiettivo amato. In più, combattono sulla loro terra e fra la loro gente, che ne è fiera.” 25 La Commissione Internazionale della Rivista dei Giuristi, Dicembre 1983 : “La Convenzione per la Prevenzione e la Punizione del Crimine del Genocidio, cita : qualsiasi atto di uccisione commesso con l’intento di distruggere, totalmente o in parte, una razza etnica nazionale o un gruppo religioso, è considerato un atto di genocidio. I punti evidenziati nella conclusione, sottolineano che : la violenza delle rivolte Cingalesi sui Tamil (in Luglio/Agosto 1983) sono considerati degli atti di genocidio”. Rapporto dei diritti della minoranza Tamil in Sri Lanka, Walter Schwarz, Settembre 1983: “… Sembra che si sia costituito un movimento che si batte per la libertà, formato da martiri, prigionieri ed una pietosa massa di rifugiati. Parlare del “Biafra”, che ha proclamato degli spostamenti nel 1975, sembra meno reale…qualche anno dopo. Considerato che questo rapporto andrà in stampa a Settembre 1983, la prospettiva generale dei diritti umani nello Sri Lanka, non risulterà promettente. Il conflitto in atto ha oltrepassato il rispetto dei diritti della minoranza ed ha raggiunto un punto in cui i diritti umani basilari della comunità Tamil, ossia, il diritto alla vita ed alla proprietà, nonché il diritto alla libertà di parola, di linguaggio e di espressione, è stato continuamente violato sia dai fatti che dalla legge. Le due comunità sono polarizzate e la repressione continua, a pari passo con la stagnazione dell’economia, non possono fare altro che indurre la minoranza a schierarsi in battaglia. Fintanto, che non ci sarà un cambiamento da parte del governo centrale, essa si troverà a combattere una guerra civile con i Cingalesi.” Sri Lanka : una montagna di errori tragici – Rapporto della Commissione Internazionale dei Giuristi, Paul Sieghart, Marzo 1984 : “Chiaramente, non si è trattato di un risollevarsi di odio comune nel popolo Cingalese. Si è trattato di una serie di atti voluti, intrapresi, a seguito di un piano concertato, concepito ed organizzato in anticipo. Ma chi erano gli autori ? Le rivolte comunali, in cui i Tamil sono uccisi, maltrattati, derubati e lasciati senza casa, non sono degli episodi isolati; ma, stanno diventando, un abitudine grave ed irreparabile.” Ufficio Telegrafico, Londra, 26 Luglio 1983 : “Alcuni motociclisti, furono trascinati via dalle loro moto, e picchiati con bastoni ed infine lapidati, durante la violenza razziale di Colombo. Ieri ci fu la più importante in Sri Lanka (24 Luglio).” Altri, furono mutilati, da colpi di pugnale e di accette. Un assembramento di giovani Cingalesi furiosi, in giro per le strade, saccheggiavano le case, i negozi, gli uffici, dando loro fuoco, mentre perseguitavano i Tamil di minoranza etnica. Un mio amico Sri Lankese mi raccontò, per telefono l’altra sera, come fu terrificante vedere un assembramento di persone attaccare un ciclista Tamil, nelle vicinanze dell’ospedale oculistico di Colombo, ad un centinaio di yard dall’abitazione del Presidente Junius Jayawardene. Il ciclista è stato trascinato violentemente dalla sua bicicletta , cosparso di benzina e dato alle fiamme. Siccome, egli strillava per la strada, la folla lo afferrò e lo pugnalò con dei macheti. “ Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 26 Guardian, Londra, il 26 Luglio 1983 : Colonne di fumo e fiamme, si innalzarono nella capitale dello Sri Lanka, Colombo, come successe ieri, quando un assembramento di persone attaccarono la minoranza della comunità Tamil , saccheggiando le loro merci… E’ stata la peggiore rivolta che fu mai compiuta, quella mattina, a soli 200 yards dall’abitazione del Presidente Jayawardene …. London Times, 2 Agosto 1983 : “Un turista Inglese disse : “Mercoledi scorso, un tassista ci accompagnò a Negombo … l’intera città era andata in cenere. Tutte le proprietà dei Tamil erano state incendiate. E’ stata bruciata la fabbrica delle sigarette, un cinema ed un garage. C’era del fumo ovunque e l’intera zona era un rogo. Non c’era traccia di nessun Tamil. Ci dissero che i Tamil, dopo essersi arrampicati agli autobus, sono stati afferrati da un gruppo di persone, munite di barre di ferro. Abbiamo anche visto dei giovani Cingalesi che prelevavano la benzina dalle auto per dare loro fuoco.” New Statesman, Peter Hartnell, 12 Agosto 1983 : “Due settimane fa, Nuwara Eliya fu il punto focale di una violenza particolarmente efferata, l’isola fu inghiottita… Siamo stati in Sri Lanka per 10 giorni …prima degli eventi del 29 Luglio. Avevamo iniziato da Colombo ma prendemmo il volo per Kandy, per scappare alla violenza che continuava, ovunque, ad inseguirci; disperati, partimmo per Nuwara Eliya. Successivamente, alcune relazioni confermavano che i danni subiti da Nuwara Eliya erano stati i peggiori, come mai visti prima di allora. Al crepuscolo di Venerdi 29 Luglio, gli edifici erano stati completamente distrutti e il fuoco si era propagato sulle colline, divorando negozi, case e autobus…” Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 27 Appendice II Elenco dei NGOs Uccisi da Gennaio 2006 1. Action Against Famine (ACF) - 04.08.2006 1. Primus Anandarajah 2. Mathavarajah Ketheeswaran 3. G.Sritharan 4. Narmathan 5. R.Arulrah 6. P.Piratheepan 7. M.Rishikesan 8. Y.Kodeeswaran 9. Miss.K.Kovathani 10. Miss.S.Romila 11. Miss.V.Kokilavathani 12. Miss.G.Kavitha 13. S.Ganesh 14. Abdul Latheeb Jabar 15. A.Jaseelan 16. K.Koneshwaran 17. Muraleetharan 2. Danish Refugee Council 18. Arumanayagam Thalosius 23rd July 2007 19. Sivarasa Vimalarasa 19th June 2007 20. Thambiah Tharmasri 11th June 2006 21. Narayamoorthy Kandeepan 11th Janu 2006 3. Hello Trust 22. Nagarajah Narendran 9th Feb 2007 23. S.Rajendiran 9th January 2007 24. S.Parameswaran 4th Feb 2007 25. Kunaratnam Lohithas 4th Feb 2006 26. Charles H.Raveendiran 15th Nov 2006 4. Tsunami Housing Project 27. Rasiah Muraleeswaran 8th.July 2006 5. Qutech 28. Pathmanathan Shanmugaratnam 10th April 2006 29. Selvendra Pratheepkumar 10th April 2006 6. International Red Cross 01st Junne 2007 30. Sinnarajah Shanmuganathan 31. Karthikesu Chabdiramohan 28 continua Appendice II 7. Refugees Methodist Social Organisation 6th Aug 2007 32. Mohamed Safeer Mohamed Risfee 8. Tamil Rehabilitation Organisation 33. Kasinathar Ganeshalingam 29th Janu 2006 34. Thangarajah Kathirkamar 29th Janu 2006 35. Miss Thanushkodi Premini 30th Janu 2006 36. Thamirraj Vasantharajan 30th Janu 2006 37. Shanmuganathan Sujendiran 30th Janu 2006 38. Kailasapillai Raveendiran 30th Janu 2006 39. Arunesaraja Satheeskaran 30th Janu 2006 40. Krishnapillai Kamalanathan 02nd July 2006 41. Muthurajah Aruleswaran 24th Mar 2007 9. UN Agency 42. P.Jesley Julian 24th Aug 2006 10. World Bank NorthEast Irrigation Agricultural Project 43. Ratnam Ratnarajah 11. World Care Development Organisation 44. Ragunathan Ramalingam 11th Sept 2006 Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 29 Appendice III Elenco degli addetti Media uccisi Details of Media Personnel Killed 1. Mr.Navaratnam a representative for Eelamurasu in Chunnakam. 2. Mr Mahalingam a reporter (The Island). 3. Mr.Satchithanantham publisher of the paper called “Thamilina Viduthalai.” 4. Mr.Richard de Zoysa. His body was found floating in the sea near Dehiwela. 5. Rohankumara the editor of “Sattana,” another Sinhala paper. 6. In 1990 one employee was killed when its office was subjected to aerial bombing. 7. In 1996 Uthyan highlighted the Chemmani killings and hand grenades were thrown at its office. 8. BBC reporter Mylvaganam Nirmalarajan. The first to be killed in Jaffna 9. The next famous journalist who got killed was Mr.Aiyathurai Nadesan. 10. Mr. Tharmaratnam Sivaram better known as Tharaki. The identity of the vehicle he was taken away was traced to belong to PLOT, one of the paramilitary groups working with the army. But none was arrested. 11. The JVP threw a grenade into the office of the Sudar Oli in August 2005 and killed its watcher Mr.David Selvaratnam. 12. Ms.Shakriya Gomes, the lady announcer from the Rupavahini, and Mr.Davis Guruge. 13. Mr.Kannamuthu Arasakumar distributor of Eelanatham from Kalmunai. 14. Distributor Mr.Krishnapillai Joekumar. 15. The watcher at the Uthayan office in Jaffna was shot and killed. 16. Sudar Oli’s employee Mr.Subramanium Sukirtharajan. 17. Mr.Krishnapillai Navaratnam, distributer of the Tamil daily Thinakural. 18. Mr.George Sahayathas (Marketing Manager) and MrRasaratnam Rajitkumar from the Uthayan were killed. A third person was severely injured. 19. Mr.Mariathas Manoraj a distributor of Metro News and Thinakural - 22 years old. 20. Mr.Sathasivam Baskaran Distributor of Uthyan paper. 21. The manager of the daily Eelanadu Mamanithar Mr.Sinnathamby Sivamaharajah Media Personnel Harrassed • The editor of the Sunday Leader Lasantha Wickrematunge and his wife were pulled out of their car one night and both were beaten up. Lasantha is harassed even today. • Journalist Kumarakuruparan was abducted by “unidentified people” and was released after two days. Rapportato da NESoHR – Ottobre 2007 30 1. Another to get a similar treatment was Thavarajah Thavamani for the Maharajah’s TV network. 2. Lakbima a paper in Sinhala, owned by Tiran Alles was forced to close down as its bank account was frozen. 3. The JVP caused severe damage to their properties to the Sakthi TV. 4. JVP was behind the brutal attack on Mr.Jathurshan of the Sudar Oli 5. Reporter for Eelanadu Mr.Manicam escaped several attempts on his life. 6. Mr.Iqbal Athas works for Sunday Times. TheDefense Secretary Gotabhaya Rajapaksha ordered the removal of this security arrangement. Several international agencies including the American government have demanded assurance for the safety of Mr.Athas 7. Victor Ivan the chief editor of Ravaya newspaper was harassed. 8. When Elephant-pass was taken over by the Tigers the then President declared the state of emergency and muzzled many papers particularly Uthayan (Tamil), The Sunday Leader (English) and Irithaperamuna (Sinhala) etc. 9. The most interesting part of all these killing is that none of the perpetrators have ever been prosecuted. 10.There is a total ban imposed on the distribution and sale of certain Tamil news papers in the East by the Karuna group. This is the sort of “Freedom of the Press” and “Freedom of Expression” that exists in the Democratic Socialist Republic of Sri Lanka. The government is using its conflict with the LTTE and the rhetoric of counterterrorism to suppress dissent in Sri Lanka. The worrying question in everybody’s mind is; “Who is Next?” SEGRETARIATO DEL NORD EST PER I DIRITTI UMANI - NESOHR Karadipokku Junction Kilinichchi, Sri Lanka 0094 21 228 5986 [email protected] http://www.nesohr.org 5 Marzo 2008 Rapporto Mensile – Febbraio 2008 Il Segretariato del Nord Est del Diritti Umani (NESoHR) ha registrato le seguenti violazioni dei Diritti Umani nel mese di Febbraio 2008, i cui dati sono i seguenti : Uccisioni : 48 civili Tamil (oltre a questi 11 sono stati uccisi durante gli attacchi aerei, 10 nei bombardamenti ed il resto con armi da fuoco – Queste 27 uccisioni, avvennero all’esterno di Wanni, nelle zone occupate dall’esercito) Feriti : 36 civili Tamil sono stati feriti durante gli attacchi aerei e durante i bombardamenti militari. Arresi all’Uffficio dei Diritti Umani a Jaffna per paura degli attacchi : 28 civili Tamil. Dispersi : 29 civili Tamil sono dispersi nelle zone occupate dai militari. Arrestati : 253 civili Tamil sono stati arrestati in numerose località occupate dai militari ; la maggioranza in Colombo in quanto per puro caso dei Tamil. Questo rapporto emerse quando le unità dei Diritti Umani delle Nazioni Unite, erano insediate. NESoHr considerò essenziale farne menzione facendo rilevare che, malgrado la sua pubblicazione, il problema resta irrisolto, indipendentemente da come e quando gli eventi si verificarono. Sbarramento dell’entrata unica/punto di uscita per e dalla penisola di Jaffna. Il check point militare alla A-9 di transito a Muhamalai, che consente il transito da, e per la penisola di Jaffna, è stato chiuso a metà Agosto 2006, a causa delle operazioni militari e continua ad essere tale. Da più di un anno, la popolazione civile della penisola di Jaffna (600,000) è tagliata fuori dal resto dell’isola. La penisola di Jaffna è stata tagliata fuori, già da parecchi anni, anteriormente all’accordo (CFA) del 2002 di cessare il fuoco. A seguito del CFA, la riapertura di questa strada maestra, è stata benefica per il popolo Tamil ma, il prolungamento delle offensive militari, li ha resi prigionieri rifugiati perenni. Questa dura pace meritata, il libero accesso di persone e merci da, e per la penisola di Jaffna, non durò a lungo anche se il CFA era in vigore al momento della chiusura di Agosto 2006. L’unica opzione, per la popolazione della penisola di Jaffna, per uscire dalla prigione, è di prendere un volo aereo o un passaggio via mare, rischiosissimo, a costi esagerati. Inoltre, per ottenere dalle autorità militari il nullaosta per viaggiare, è necessaria una lunga attesa che si protrae anche per mesi. Il procedimento, per la selezione dei permessi, è effettuato dagli agenti politico-militari, che appartengono ai gruppi para-militari. Queste restrizioni hanno Pagina 2 causato problemi sociali ed economici al popolo Tamil; ed altri, altrove, sono ridotti sul lastrico. Coprifuoco e restrizioni arbitrarie sulla pesaca Da Agosto 2006, è scattato, all’alba, il coprifuoco nell’intera penisola di Jaffna, occupata dai militari. Questo ostacola, giorno per giorno, la vita dei civili. La pesca è severamente vietata e, le restrizioni stravaganti, imposte dai militari, mettono la popolazione in difficoltà per quanto riguarda la loro sussistenza. Ristabilimento di evacuamento forzato – Zone Alte di Sicurezza Dal lontano 1990, fattorie e terre fertili di Palaly, nella zona Valikamam della penisola di Jaffna, sono sotto l’occupazione dei militari. Gli agricoltori ed i pescatori espulsi con le loro famiglie, sono rifugiati, ovunque. I Tamil, ed i Tamil musulmani del Nord e dell’Est, sono sofferenti per la mancanza di disposizioni al riguardo del loro ristabilimento nelle loro abitazioni d’origine. La popolazione indigena di Sampur, nel distretto di Trincomalee, è stata espulsa, forzatamente, dal suo habitat naturale, a seguito di un offensiva militare. Questi villaggi, essendo stati considerati ricchi, per via della loro economia e del loro sviluppo, vennero dichiarati inaccessibili, ai loro aventi diritto. Una notificazione del governo, ha stabilito che questo popolo è considerato, “fuorilegge”, pertanto, non ha diritti. Quando, intrapresero un azione presso la Suprema Corte, il partito dell’opposizione annunciò che la causa non poteva essere intrapresa, per motivi di sicurezza nazionale. Bombe aeree indiscriminate e bombardamenti clandestini su bersagli civili Nonostante, le documentazioni esaurienti, che attestano l’esistenza di attacchi aerei e di bombardamenti sui civili, il governo continua a negare la sua responsabilità sulla loro uccisione. L’unica istituzione credibile, che testimonia i fatti relativi a questi incidenti accaduti in una zona non controllata dai militari, è NESoHR , che lo fece al posto dell’accreditato corpo UN, il quale, in prima istanza, dichiarò che i diritti umani furono violati. Gli ospedali del governo, testimoniano la presenza di civili uccisi o feriti, ma Colombo nega l’evidenza e la ritiene una costruzione falsata dei fatti. I reduci dai bombardamenti nell’isola, vengono immediatamente risarciti, mentre il popolo Tamil non è il preferito, per questo tipo di compensazione. Il popolo Tamil, vittima di queste ingiustizie, si sta adoperando presso gli attivisti dei diritti umani e del corpo UN, al fine di farsi giustizia. Detenzioni arbitrarie nelle prigioni e torture Centinaia di civili Tamil arrestati nel 1990 sotto la “Prevention of Terrorism Act” (PTA), continuano ad essere “torturati senza pietà” nelle prigioni del governo (Welikada, Kalatura, Boossa ecc.) . Queste vittime innocenti, in attesa di una risoluzione giudiziale, si sono appellate a molte agenzie per i diritti umani, al fine di ottenere giustizia, ma senza risultato. Pagina 3 Votazione parlamentare Tamil di nessuna utilità Sin dal 1948, nella distribuzione democratica Sri Lankese, la candidatura parlamentare Tamil è stata sempre sottovalutata. Un voto Tamil non è uguale ad un voto Cingalese. I voti dei Cingalesi, interagiscono sui cambiamenti desiderati, mentre, i voti Tamil non hanno efficacia. Una spartizione equa per il popolo Tamil, è impensabile. La situazione delle politiche razziali, seguita dalle rivolte razziali contro i Tamil, nel 1958, impedirono ai Tamil di risolvere i conflitti tramite negoziati politici, a causa dei comportamenti illegali e degli imbrogli di Colombo. I rappresentanti eletti Tamil, sono stati eliminati, uno dopo l’altro, intenzionalmente. La legittimità, è negata ai legislatori Tamil ed il privilego speciale quale, rappresentare il popolo, non ha utilità. Essi sono considerati, dalle forze armate, come persone prive di peso sociale. Un provvedimento di sicurezza di bassissimo livello, emesso nei confronti dei parlamentari Tamil, indusse i parlamentari stessi, a richiedere l’intervento della Corte Suprema. Elezioni politiche locali a Batticaloa Intraprendere le elezioni politiche locali a Batticaloa, non è stata una mossa prudente, dopo che centinaia e migliaia di persone, sono state spostate. Gruppi armati, alcuni dei quali lavorano in collaborazione con le forze dello stato, si aggirano nei pressi del distretto terrorizzando la gente ed imponendole silenzio. Ogni giorno, i rapimenti ed i maltrattamenti alle famiglie aumentano. Dopo essere stati eletti, i rappresentanti parlamentari Tamil, si resero conto di non avere voce in capitolo. Non è sensato tenere ora le elezioni dei candidati, per il governo locale; esse, sono manovrate, e saranno ‘elette’ le spie del governo, per dimostrare al mondo che Colombo è pienamente ‘democratica’. I Tamil temono un imminente offensiva militare Il popolo Tamil, che vive a Wanni, nella zona non occupata dai militari, è terrorizzato dall’eventualità di essere circondato dalla forza militare, che ha rafforzato le sue postazioni e si sta impegnando in un piano di ‘cattura molto ambizioso’. Questa gente, teme di essere l’oggetto di offensive da parte dell’artiglieria e di bombardamenti aerei, che li renderebbe comunque prigionieri, che siano essi vivi o morti. Se questo imminente e preannunciato disastroso piano militare sarà portato avanti, una grande tragedia umanitaria si verificherebbe nel Wanni, implicando l’uccisione di civili innocenti. Rapporto Mensile-Feb.2008 http://www.nesohr.org, [email protected], Informazione raccolta da SNE Pagina 4 Responsabilità Il mondo civilizzato ha una responsabilità morale, e si deve attivare concretamente, allo scopo di ripristinare i diritti di un popolo che, già da tanto tempo, soffre per la malvagità di una guerra civile e per l’oppressione militare. Il punto cruciale del problema, è la mancanza di un accordo politico, che potrebbe attribuire al popolo Tamil la parte di loro competenza, nel governo stesso: questo deve essere fatto al più presto, per evitare una ulteriore disintegrazione. Il rispetto per i diritti umani, non può provenire dal nulla. Attualmente, è indispensabile una struttura politica concreta che provveda all’uguaglianza ed alla dignità. Pertanto, NESoHR, quale unico ente, che si occupa del rispetto dei Diritti Umani dei Tamil, sollecita, e chiede, che siano prese delle misure riparatrici al più presto. Uccisi e spariti – febbraio 2008 Pagina 5 E’ 4 5 6 7 8 9 10 il caso di ricordare l’anniversario del genocidio di massa in cui morirono dei civili Tamil. Trincomalee Thambalakamam massacro – 01.02.1998 Kilinochchi. Uruththirapuram massacro – 04.02.1001 Trincomalee Kumarapuram massacro – 11.02.1991 Mannar Vankalai massacro – 17.02.1991 Kilinochchi Chundikkulam massacro – 18.02.1994 Amparai Udumbankulam massacro – 19.02.1986 Kilinochchi, Vaddakkachchi massacro – 20.02.1991 Ganeshapuram – Un Villaggio Coloniale Bombardato – 02 uccisi e 02 gravemente feriti –05.02.2008 Ganeshapuram, è uno dei più antichi villaggi coloniali ed è situato nelle vicinanze della città di Kilinochchi. Questo villaggio è stato bombardato il 05.02.2008 alle ore 13.35, uccidendo due persone e ferendone delle altre. La prontezza di spirito degli abitanti del villaggio, di ripararsi o di rifugiarsi in un bunker, salvò loro la vita. Gli uccisi furono : 1. Swaminathan Kokilanathan (di 44 anni) e padre di 5 figli. 2. Sellakandu Jegatheeswaran Alias Sinnarasu, padre di 7 figli. I feriti furono : 1. Paupaty Umaraj (33) 2. Shanmugaraj Gunaraj Sono stati, tutti e due, ricoverati in ospedale. Le bombe distrussero due case completamente e ne danneggiarono, in parte, altre cinque. I superstiti trovarono rifugio in casa di parenti. Molte coltivazioni, furono totalmente distrutte. Gli uffici delle Organizzazioni Non-Governamentali (INGOs), il UNDP ed il UNHCR distavano, a soli 150 metri dall’accaduto. Li vicino, si trova il famoso Tempio Indù, denominato Kanthaswamy. Quando l’incidente si verificò, alla periferia della città di Kilinochchi, ci fu un grande viavai : gli impiegati delle aziende, gli insegnanti e gli alunni, gli addetti del INGOs, e tutta la comunità dei lavoratori, furono presi dal panico ed incominciarono a correre in modo frenetico e disperato. Alcuni si tuffarono nel canale, ed alcuni si misero al riparo, al di sotto della strada maestra, la A-9. E’ da rilevare che, dal 25.04.2006, 157 persone furono uccise e 414 gravemente ferite a causa dei bombardamenti indiscriminati. Pagina 6 Il Sig.re S.Thiruvarudchelvam, un impiegato dell’Associazione programmi UNDP, afferma quanto segue : “E’ successo quando mi trovavo al segretariato divisionale. Mi ero rannicchiato sotto ad un albero. Sapevo che la bomba sarebbe potuta cadere su di me o sulla mia casa. Mia moglie si trovava a casa con nostra figlia. Tentai di correre da lei, ma i miei amici me lo impedirono. Quando la bomba esplose, mi precipitai a casa per accertarmi delle sue condizioni e constatai che non vi era traccia di mia moglie. Mi recai, immediatamente, a casa di mio cugino e vidi il suo corpo martoriato. Ero disperato, avevo il pensiero fisso di mia moglie, non riuscivo più a ragionare ed ero impotente davanti al fatto compiuto. Allora, ritornai a casa mia e vidi sul retro, sotto ad una pianta di banane, il corpo di mia moglie, privo di sensi. Mia moglie Luckily, era ancora viva e non era stata colpita; in poco tempo riprese conoscenza. Invece, la nostra casa, ed il nostro giardino di piante da frutto, erano stati distrutti. Per miracolo, mia moglie è sfuggita alla morte. La Sig.ra Santhakumar Latha (29) che vive in questa zona disse : “Ho tre figli e mio marito è un musicista. I miei due figli più grandi andarono a prendere delle lezioni. Mia figlia, la più piccola, di 5 anni era con me. Stavo macinando oorid dhal quando, sento un rumore assordante . Si stavano avvicinando gli aerei K Fir. Non sapevo cosa fare. Non avevamo un bunker. Improvvisamente, sento la bomba cadere. Ho subito afferrato mia figlia e ci siamo distese sul pavimento. Quando ci fu calma, usci a vedere cosa era successo; vidi tante schegge nel nostro cortile. Presi per mano mia figlia e corsi al Tempio , là trovai mio marito e mio figlio, con il terrore nei loro occhi. Ho fatto un profondo sospiro di sollievo.” Quello stesso giorno, furono bombardati gli edifici civili di Puthukudiyiruppu e Kaivali nel distretto di Mullaitivu, arre ore 10.30 infortunando 03 civili. Il giorno seguente (06.02.2008), fu bombardato un altro edificio civile – Thiruvaiaru – che si trova nelle vicinanze di Thiruvaiaru Maha Vidhiyalayam, due persone furono ferite, fra cui una studentessa. Kiranchi a Poonakari bombardata – 22 Febbraio 2008 9 persone uccise tra cui una mamma, 2 bambini e 11 civili gravemente feriti Oltre, al Murugan Tempio di Kiranchi, un altro edificio civile è stato indiscriminatamente bombardato, il 22 Febbraio 2008 alle ore 08.15, a Poonakari, nel distretto di Kilinochchi, dalle forze Aeree (SLAF) Sri Lankesi. Otto persone sono state uccise, tra le quali, una mamma, ed i suoi due bambini, uno di soli 6 mesi ed uno di 4 anni. Fra i superstiti, vi era anche un insegnante d’Inglese. Dodici furono ricoverati all’ospedale di Mullankavil ma 7 di loro vennero trasferiti d’urgenza all’ospedale di Kilinochchi in quanto, le loro condizioni erano precarie. Uno di loro mori in ospedale. Pagina 7 Numerose abitazioni furono danneggiate e, tre di esse, totalmente distrutte. Molte coltivazioni di alberi di palme da cocco, hanno subito dei danni rilevanti. I sopravvissuti, a questo disastro, sono afflitti ed impauriti. Tutto successe in un battibaleno. La maggior parte di loro perse i suoi miseri averi. 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Gli uccisi sono : Sasikaran Gowrinayaki (34) Sasikaran Gajeevan (04 Sasikaran Tamilventhan (bambino di 6 mesi) Kathiravelu Thiruneelakandan (79) Kirushnasami Sivaananthy (27) insegnante d’Inglese Viyayakumar Vithusa (21) Inthiran Lalitha Suthakaran Sumathi (30) Tharmaligan Poomani (68) 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 I feriti sono : Sasikaran Karunniyan (08) Sripathi Rajeswari (33) Saththiyanathan Theivanayaki (43) Sathasivam Kamalathevi (60) Suthakaran Bhanushan (06) Vijayakumar Sivaananthini (36 Vijayakumar Dinoshan (21) Arulanantham Leelavathi (68) Arulanantham Saththiyavarathan (43) Theivanayaki (43) Vijayakumar Kinoshan (02) Il Deputato del Segretariato Generale delle Nazioni Unite (DSGUN) Sig.ra Angela Cane, visitò lo Sri LanKa il 20.02.2008, allo scopo di prendere atto delle violazioni dei Diritti Umani. Prevede di soggiornare per una settimana. Il 25.04.2006, giorno nel quale iniziarono i bombardamenti, 165 civili, oltre a neonati e bambini, furono uccisi. Altri 431 infortunati. Bilioni di rupie, relative alle proprietà di valore, sono andate in fumo. Il Sig. S.Sasiharan, al quale uccisero la moglie Gowrinayaki ed i suoi figli Gajeevan e Tamilventhan, attese , con ansia, fuori dal reparto Cure Intensive (ICU) dell’ospedale, per avere delle notizie su l’unico figlio che gli era rimasto, di nome Karunyan. Piangeva disperatamente, sperando che suo figlio sopravvivesse. Egli disse :”Normalmente, pesco a circa un chilometro dalla riva. In questo triste giorno, andai a pescare e, mentre tornavo a casa , senti un rumore assordante e vidi i bombardieri che Pagina 8 lanciavano bombe sugli edifici, lungo la costa. Vedevo le bombe cadere, ma non riuscivo a localizzarle. Quando l’attacco terminò, venni informato che la nostra casa era stata abbattuta. Mi precipitai verso casa, essa non c’era più. Trovai solo dei detriti. La nostra casa era stata distrutta. Mia moglie ed i miei figli, che al mattino mi augurarono una buona giornata, non si trovavano là. Incominciai a cercarli. Trovai , nelle vicinanze, dei resti di corpi sparsi, e vidi mia moglie.” (davanti a questa dolorosa scoperta, si mise a singhiozzare amaramente) “Ella giaceva li, per terra, con accanto il mio piccolo bambino di soli 6 mesi. L’altro mio figlio, giaceva a qualche metro più in là. Quando, incominciai a cercare il mio terzo figlio, mi dissero, che era stato trasferito all’ospedale. In un battibaleno, la mia famiglia è stata ripulita. 08 Civili uccisi in 2 distinti attacchi di bombe – 27.02.2008 Due trattori completamente danneggiati Il 27.02.2008, le Unità di Penetrazione avanzate (DPU) dell’armata dello Sri Lanka, attaccarono Vanni per due volte, nello stesso giorno. Dei civili, a bordo di trattori, furono presi di mira ed attaccati. In totale, furono uccisi 08 civili e due trattori sono stati completamente distrutti. Alle 13.30 un attacco con bombe, a Panankamam distrusse un trattore ed uccise quattro civili : Sivapatham Partheepan di 18 anni di Mallavi Mullaitivu, Sanmugalingam Thavarasa di Puliyampokkanai Tharumapuram Kilinichchi, Selvaratham Senthuran di Pandiyankulam Mallavi Mullaitivu, Kunapalasingam Jegakiritharan di Palamoddai Mannar. Alle 20.30 un altro trattore, carico di civili, fu attaccato mentre viaggiava da Maruthodai a Olimadu. Furono uccisi 4 civili ed erano i sigg.Vimalathas, Kanthasamy, Mariyan e Vijyakumar. Rapporto mensile Feb.2008, http://www.nesohr.org, [email protected],informazioni raccolte da SNE Pagina 9 Civili uccisi – febbraio 2008 No Name and Address Date District 1. Murugesan Parameswary ‐ Poththuvil Komari‐02 Amparai 31‐Jan‐08 Amparai 2. Supatheeswaran ‐ Jinnanagar Anpuvalipuram Trincomalee 1‐Feb‐08 Trincomalee 7 Ponnaiya Sellappillai ‐ Annamalai Amparai 1‐Feb‐08 Amparai 8 Christhoper Collin Thevarasa ‐ Innuvil jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 9 Sivarasa Vijitha alis Sugi ‐ Near the Heroes' Resting Home Kodikamam Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 10 Shanmuganathan Uthayakumar alis Uthan ‐ Kodikamam Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna 11 Firancis Rohankanth ‐ Chulipuram Jaffna 2‐Feb‐08 Jaffna 12 Jenistan Peris ‐ Mannar 3‐Feb‐08 Mannar 13 Suwaminathan Kokilanathan ‐ Kaneshapuram Kilinochchi 5‐Feb‐08 Kilinochchi 14 Sinnarasa ‐ Iyankankulam Mullaitivu 5‐Feb‐08 Kilinochchi 15 Sivapatham Manokaran ‐ Soya veethy Vavuniya 5‐Feb‐08 Vavuniya 16 Mrs.Lemped ‐ Mannar 5‐Feb‐08 Mannar 17 Nagamuthu Nagarasa ‐ Sekkaddipilavu Vavuniya 6‐Feb‐08 Vavuniya 18 Sellaiya Maheswary ‐ Nasi Thoddam Masheliya 6‐Feb‐08 Masheliya 19 Kanapathy Nagaraja ‐ Kalpolaveethy 7‐Feb‐08 Welikkantha 20 Kanagaratnam Suthrshan ‐ Batticaloa 7‐Feb‐08 Welikkantha 21 Kulanthaivelu Veerasubramaniyam ‐ Pungudutheevu Jaffna 8‐Feb‐08 Colombo 22 A 15 years old boy ‐ Koolavil Akkaraipattu Amparai 11‐Feb‐08 Amparai 23 K.Diluvan ‐ Periyakamam Eluththur Mannar 12‐Feb‐08 Mannar 24 Ilaiyathampi Thevarasa ‐ Vachchikuda Alaiyadivempu Amparai 12‐Feb‐08 Amparai 25 Kanthavel Sri ‐ Navatkadu Akkariaipattu Amparai 14‐Feb‐08 Amparai 26 Two dead bodies 14‐Feb‐08 Amparai 27 Rasalingam Mathimaran ‐ Kondavil Jaffna 14‐Feb‐08 Jaffna 28 Samsan Neel Ethirisinga ‐ Amparai 17‐Feb‐08 Amparai 29 Kathiravelu Neelakandar ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 30 Kisnasamy Sivananthi ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 31 Vijayakumar Vithusha ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 32 Indran Lalitha ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 33 Suthakaran Sumathi ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 34 Sasikaran Kowrinayaki ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 35 Sasikaran Kajeevan ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 36 Sasikaran Thamilventhan ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 22‐Feb‐08 Kilinochchi 37 Tharmalingam Poomani ‐ Sivapuram Kiranchi Kilinochchi 23‐Feb‐08 Kilinochchi 38 Manikkam Sivapalan ‐ Navakkiri Puththur Jaffna 24‐Feb‐08 Jaffna 39 Nagaraja Jeyarani ‐ Mavadippattu Kaluwankerni Batticaloa 25‐Feb‐08 Batticaloa 40 Vadivel ‐ Akkaraipattu Amparai 25‐Feb‐08 Amparai 41 Ravi Jude ‐ Koolavadi Akkaraipattu Amparai 25‐Feb‐08 Amparai 42 Sivapatham Parththeepan ‐ Mallavi Mullaitivu 27‐Feb‐08 Mannar 43 Sanmugalingam Thavarasa ‐ Puliyampokkanai Tharumapuram Kilinochchi 27‐Feb‐08 Mannar 44 Selvaratnam Senthuran ‐ Pandiyankulam Mallavi Mullaitivu 27‐Feb‐08 Mannar 45 Kunapalasingam Jegakiritharan ‐ Palamoddai Mannar 27‐Feb‐08 Mannar 46 Vimalathas 27‐Feb‐08 Vavuniya 47 Kanthasamy 27‐Feb‐08 Vavuniya 48 Mariyan 27‐Feb‐08 Vavuniya 49 Vijayakumar 27‐Feb‐08 Vavuniya 50 Kopal Konesh Varatharasa ‐ Trincomalee 27‐Feb‐08 Trincomalee 51 Devuda Christopher ‐ Anpuvelipuram Trincomalee 28‐Feb‐08 Trincomalee Pagina 10 Civili spariti – febbraio 2008 No Name and Address Date District 1. 2. 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 Manikkam Vickineswaran ‐ Sangamiththa Mawaththa Kottahena Colombo 1‐Feb‐08 Colombo Sathanantham Srivelanantham ‐ Katkovalam Point Pedro Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna Tharmaseelan Krishnamoorthy ‐ Thampi Lane Vannarpannai Jaffna 1‐Feb‐08 Jaffna A youth ‐ Palaiyoottu Trincomalee 2‐Feb‐08 Trincomalee Theiventhiram Pirasanna ‐ Kodikamam Jaffna 4‐Feb‐08 Jaffna Palenthiran Piriyatharshan ‐ Thunnalai Vadamarachchi Jaffna 7‐Feb‐08 Jaffna Palenthiran Pirapakaran ‐ Thunnalai Vadamarachchi Jaffna 7‐Feb‐08 Jaffna Annai Velankannithasan ‐ Thalvupadu Mannar 9‐Feb‐08 Mannar Muththaiya Arasaratnam ‐ Ratnapuri Up country 10‐Feb‐08 Colombo Santhirasekaran Ragul ‐ Jampadda veethy Kochchikadai Colombo 11‐Feb‐08 Colombo Murukan Poopaali ‐ Thellipalai Jaffna 11‐Feb‐08 Jaffna Kunasekaram Sritharan ‐ Alankerni Trincomalee 12‐Feb‐08 Trincomalee Thanikasalam Santhiramohan ‐ Moothur Trincomalee 13‐Feb‐08 Batticaloa Maruthan Thineshkumar ‐ Okkampiddiya 13‐Feb‐08 Monarakalai Vellachsamy Jegan ‐ Pulathkopiddy Colombo 14‐Feb‐08 Colombo S.Vinayagamoorthy ‐ Thehiwela Colombo 16‐Feb‐08 Colombo S.Kajenthirathas ‐ Thehiwela Colombo 16‐Feb‐08 Colombo Aseervatham Sooriyakumar ‐ Grandpass Colombo. 16‐Feb‐08 Colombo Sathasivam Yogenthiran ‐ Velanai‐04, Jaffna 16‐Feb‐08 Colombo A Tamils 18‐Feb‐08 Colombo R.Nimalaruban ‐ Velanai Jaffna 20‐Feb‐08 Jaffna Rasamanikkam Thiyakarasa ‐ Sinnavempu Kiran Batticaloa 22‐Feb‐08 Batticaloa Muniyandi Thirunavukkarasu ‐ Murukan Koyil veethy Pesalai Mannar 22‐Feb‐08 Mannar Sadachcharam Kiruparan ‐ Pandaravela 24‐Feb‐08 Colombo V.Subramaniyan ‐ Bandarawela 24‐Feb‐08 Colombo Rek Surenthiran ‐ Periyakunchukkulam Murunkan Mannar 25‐Feb‐08 Mannar Sinnaththamby Rajeswaran ‐ Kaithadi Jaffna 27‐Feb‐08 Jaffna Rajalingam Palamurali ‐ Kokkuvil Jaffna 27‐Feb‐08 Jaffna A Fish monger – Jaffna 29‐Feb‐08 Jaffna Rapporto mensile feb.2008 http://www.nesohr.org [email protected] Informazioni raccolte da SNE Pagina 11 Violazioni dei diritti umani contro Tamil civili – Febbraio 2008 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 30 Gen.08 In totale, 2 civili furono arrestati a Colomno Varatharasa Paramananthan di 23 anni di Vaddukkodai ad Ouest di Jaffna e Veluppillai Pathmaranjan di 23 anni di Meesalai, Jaffna, che alloggiavano a Kathiran, Colombo da 6 mesi, in attesa di trasferirsi all’estero, furono arrestati dalla polizia Sri Lankese. 31 Gen.08 Una donna fucilata a Komari-2 Poththuvil ad Amparai La Sig.ra Murukesan Parameswary di 40 anni, una casalinga, di Komari-02, Poththuvil, Amparai fu fucilata a Komari, Poththuvil da un gruppo armato, il 31.01.2008 01 Feb. 08 In totale 02 civili fucilati e feriti a Akkaraipattu ad Amparai Abthul Majeeth Riyas di 29 anni di Paddiyadipiddy Amparai e Muhamad Ismayil della 6a Kurichchi Amparai, furono fucilati e feriti da un gruppo armato, mentre conversavano sulla Council Road Akkaraipattu alle ore 19.30 del 01.02.08. 01 Feb.08 Un uomo fucilato ed ucciso a Uppuveli a Tricomalee Il Sig. Subatheeswaran di 30 anni di Jinnanagar, Anpavilupuram, Trincomale fu fucilato ed ucciso a Uppuveli in Trincomalee da un gruppo armato non identificato il 01.02.2008 01 Feb.08 Un uomo fucilato ed ucciso a Navithanveli ad Amparai Il Sig. Ponnaiya Sinnapillai di 63 anni da Annamalai, Amparai fu ucciso da un gruppo armato sconosciuto mentre era sulla strada di Savakkalai, Navithanbili, il 01.02.2008. 01 Feb.08 Una persona ferita muore a Jaffna alla facoltà di studi dell’ospedale Il Sig. Christopher Colin Thevarasa di 54 anni di Inuvil Jaffna è stato ferito gravemente da una bomba esplosa a Thirunelvely. Era stato ammesso alla facoltà di studi dell’ospedale. Morì il 01.02.2008. 01 Feb.08 Una donna fucilata ed uccisa a Kodikamam a Jaffna Sivarasa Vijitha della Sgi di anni 24 di Kodikamam Jaffna, fu fucilata ed uccisa in casa sua , vicino al cimitero dei Martiri di Tamileelam da un gruppo armato non identificato alle ore 07.30 di mattino, il 01.02.2008. Sua madre fu ricoverata all’ospedale di Chavakachcheri per “shock”. 01 Feb.08 Un uomo fu fucilato ed ucciso a Kodikamam a Jaffna Sanmuganathan Uthakumar chiamato Uthayan di 24 anni di Kodikamam Jaffna, fu fucilato ed ucciso da un gruppo armato non identificato alle 10.00 di mattina circa, il 01.02.2008 01 Feb.08 Un uomo fu rapito a Kottahena a Colombo. Un padre, il Sig. Manikkam Vikkineswaran, di 37 anni di Sangamiththa Mawatha Kottahena Colombo, è stato rapito da ignoti e caricato in un furgone nero, il 01.02.2008. 01 Feb.08 Sparizione di 2 civili, in totale, a Jaffna. Sathanantham Srivelautham, di 47 anni, anche lui padre di tre figli, di Katkovalam Point Pedro Jaffna e, Sig. Tharmaseelan Krishnamoorthy , (anche lui padre) di 43 anni di Thampi Lane Vannarpannai Jaffna,sparirono. Questo è stato comunicato all’Ufficio dei Diritti Umani di Jaffna. Pagina 12 20 01 Feb.08 Vadamarachchi Est – Attacchi con bombe. Si susseguirono molti bombardamenti , dal mattino presto del 01.02.2008, da parte delle forze Sri Lankesi. Furono presi di mira dei fabbricati civili, ad Est di Vadamarachchi . 21 01 Feb. 08 Mannar – attacchi con bombe Ci furono numerosi attacchi con bombe da parte dell’armata militare , su dei fabbricati civili a, Madu, Thadsanamaruthamadu e Palampiddi nel distretto di Mannar, il 01.02.2008. 02 Feb. 08 Un uomo fucilato ed ucciso nei pressi di Kopay Rasa veethy a Jaffna. 22 02 Feb. 08 Un uomo fucilato ed ucciso presso Kopay Rasa Veethy a Jaffna Il Sig. Francis Rohankanth di 26 anni di Chulipuram, Jaffna, fu fucilato ed ucciso, il 02.02.2008 mentre tornava a casa dalla città di Jaffna, nei pressi del cimitero dei martiri di Rasa veethy, Kopay, da un gruppo armato che lo seguì. 14. 02 Feb.08 Un uomo fu arrestato a Puttalam Un uomo di Mannar è stato arrestato della zona di Puttalam dalla polizia Sri Lankese, il 02.02.2008 15. 02 Feb. 08 Un uomo è stato rapito a Palaiyoottu a Trincomalee Un giovane di Palaiyoottu Trincomalee fu rapito da un gruppo armato non identificato, che andò a casa sua e lo caricò a bordo di un furgone il 02.02.2008 16. 03 Feb. 08 Uno studente ferito morì all’ospedale di Vavuniy Il Sig. Jenistan Peris, uno studente di 12 anni, fu ferito da un attacco di bombe mentre era a bordo di un autobus privato a Thadsanamaruthamadu il 20.01.2008. E’ stato ricoverato all’ospedale di Vavuniya, ma morì il 03.02.2008. 17. 03 Feb. 08 17 Tamil arrestati a Nugegoda a Colombo 17 Tamil che si fermarono in un albergo per lavoro, furono arrestati , durante un operazione di sopralluogo, dalla Polizia di Nugegoda Colombo il 03.02.2008. 18. 03 Feb. 08 03 giovani arrestati a Dehiwelai I Sigg.ri M.M.Musthapa di anni 32, M.M. Raafi di anni 23 e M.M.Shafi di anni 23, di Kaththankudi Batticaloa, furono arrestati in quanto considerati di essere stati coinvolti in un attacco di bombe che avvenne nel giardino zoologico di Dehiwela. 19. 03 Feb. 08 Colombo – Wellawatte – Ispezione Un ispezione fu fatta dalla Polizia Sri Lankese in alcune zone di Wellawatte, e negli uffici. Alcune persone furono sequestrate. Sono stati perquisiti anche gli armadi ed i pacchi. 02 giovani feriti in un attacco a Akkaripattu in Amparai. I Sigg.ri Irpan di 22 anni, e Pairoos di 28 anni di Akkaraipattu Amparai, sono stati gravemente feriti durante una sparatoria incidentale dalle Forze Speciali Sri Lankesi ad Akkaraipattu il 04.02.2008. Sono stati ricoverati all’ospedale di Akkaraipattu. Pagina 13 21. 04 Feb. 08 22. 04 Feb. 08 23. 04 Feb. 08 24. 05 Feb. 08 25. 05 Feb. 08 26. 05 Feb. 08 27. 05 Feb. 08 Un uomo manca a Jaffna Theiventhiram Pirasanna di anni 27 di Kodidamam non è più ritornato dal giorno in cui andò a Kodikamam a ChavaKachcheri per comprare delle noci di cocco. E’ stato dichiarato all’ufficio della Commissione dei Diritti Umani di Jaffna. Est Vadamarachchi – attacco navale Le forze navali dello Sri Lanka attaccarono le barche dei pescatori mentre erano ferme, al largo, per un guasto ai motori, a Vadamarachchi, il 04.02.2008 Mannar – Thadsanamaruthamadu – attacchi con bombe a mano. Numerosi attacchi , con bombe, furono fatti dalle forze Sri Lankesi a Thadsanamaruthamadu Mannar il 04.02.2008 03 civili feriti nei bombardamenti a Puthukkudiyiruppu a Mullaitivu I Sig.ri Manokaralinkam Nimalakeethan ad Ouest di Kanukkerni, Sig. Mulliyavalai di Mullaitivu, Sig. Shiyad ed Isran, furono feriti da un bombardamento aereo della base aerea Sri Lankese a Kaiveli Puthukkudiyiruppu a Mullaitivu il 05.02.2008. Sono stati danneggiati gli alberi e le abitazioni. 02 civili uccisi e 02 feriti in bombardamenti aerei a Kaneshapuram a Killinochchi Il Sig. Suwaminathan Kokulanathan, padre di 5 figli, di anni 44 di Kaneshapuram Kilinochchi ed il Sig. Sinnarasa di Lyankankulam Mullaitivu, furono uccisi in un bombardamento aereo dalle forze aeree Sri Lankesi , a Kaneshapuram a Kilinochchi. I Sigg.ri pasupathi Umarajah di Kaneshapuram e Sanmugam Kunarajah , di anni 33, di Kaneshapuram Kilinochchi, furono feriti. Due abitazioni furono totalmente distrutte e le cose di valore che si trovavano all’interno furono danneggiate. Un corpo senza vita fu rinvenuto a Paddanisoori Paddakadu a Vavuniya Il Sig. Sivapatham Manokaran di Soya Veethy, da quando si recò nel suo garage, sparì, il 03.02.2008. Più tardi, fu ritrovato, morto, colpito a morte da spari nella zona dei serbatoi diPaddakadu Puliyankulam Paddanisoori Vavuniya, il 05.02.2008. Una persona importante fu ferita ed in seguito morì all’ospedale di Anuradhapura La Sig. Lembert, presidentessa della scuola di M/Sinnapandivirichchan fu ferita in un attacco aereo effettuato dall’unità di Penetrazione dell’armata Sri Lankese a Thadsanamaruthamadu Mannar, il 29.01.2008. Fu ricoverata all’ospedale di Anuradhapura ma morì il 05.02.2008. Pagina 14 28. 05 Feb. 08 29. 05 Feb. 08 30. 05 Feb. 08 31. 06 Feb. 08 32. 06 Feb. 08 33. 06 Feb. 08 34. 07 Feb. 08 35. 07 Feb. 08 06 donne sono state arrestate a Sammanthurai ad Amparai 06 impiegate dell’Organizzazione Welfair SWOAD, furono arrestate nel loro ufficio di Sammanthurai e trattenute dalla speciale task force Sri Lankese, il 05.02.2008. I loro nomi sono : Soosaiyappu Mery Sugirtham, di Sorikkalmunai Amparai, Nagarasa Amutha, di Veeramunai-02 Amparai, Ponnaiya Rajeswaray di, Veeramunai-04 Amparai, Thangarasa Pavani di, Veeramunai-03 Amparai, Mayilvaganam Kokulavathani di, Valaththapiddi Malwaththa Amparai e Thangarasa della stazione di polizia veethy Sammanthurai Amparai. In cerca di asilo – Ufficio del JHRC Tre membri di una famiglia, composti dalla madre di 47 anni, di suo figlio di 20 anni e di sua figlia di 16 anni, di Manthuvil Kodikamam Jaffna, nonché un'altra famiglia di Santhai Pandaththarippu Jaffna, chiesero asilo presso l’Ufficio della Commissione dei Diritti Umani a Jaffna, per tutelarsi. Jaffna – Point Pedro – Trasporti bloccati I trasporti civili sulla Jaffna Point Pedro-Thenmarachchi sono stati bloccati, per 4 ore, il giorno 05.02.2008 in quanto il convoglio militare stava transitando in quel momento. 02 civili feriti in un bombardamento aereo a Thiruvaiyaru a Kilinochchi Una mamma di tre bambini, chiamati Keerththana di 11 anni, studente e S.Thanapakkiyam di 29 anni, di Thiruvaiyaru, sono stati feriti in un bombardamento aereo effettuato dalle forze aeree Sri Lankesi, nei pressi dei fabbricati civili di Thiruvaiyaru, il giorno 06.02.2008. Un corpo inanime fu ritrovato a Sekkaddipilavu a Vavuniya Nagamuthu Nagarasa di 50 anni di Sekkaddipilavu Vavuniya era nel suo giardino, di notte. E’ stato ritrovato morto , ucciso a colpi di fucile, il giorno 06.02.2008. Ritrovamento di un corpo di una donna nel serbatoio di Mavusakalai a Maskeliya Il corpo di Sellaiya Maheswary di Nasi Thoddam Maskeliya, è stato rinvenuto nel serbatoio di Mavusakalai a Maskeliya. Due corpi di due ragazzi rinvenuti a Sevanapiddy Karapola Kanapathy Nagaraja di 27 anni , di Kalpola veethy Polanaruwa, e Kanagaratnam Sutharshan di 19 anni, di Batticaloa, furono fucilati nella notte del 07.02.2008. Il giorno dopo, i loro corpi furono ritrovati, trafitti da proiettili, a bordo di un trattore, lungo il fiume di Karapola veethy Sewanapiddy, a Welikantha. Le loro mani ed i loro piedi erano legati. Due ragazzi Tamil arrestati a Gampaha Due ragazzi Tamil, della città alta, vennero arrestati a seguito di un controllo della Polizia Sri Lankese di Gampaha. Essi, furono trattenuti in quanto non erano in possesso del loro attestato di residenza. Pagina 15 36. 07 Feb. 08 37. 07 Feb. 08 38. 08 Feb. 08 39. 08 Feb.08 40. 09 Feb. 08 41. 10 Feb. 08 42. 10 Feb. 08 43. 10 Feb. 08 44. 10Feb. 08 24 civili arrestati a Gampaha 19 Tamil e 5 Musulmani, furono arrestati durante dei controlli effettuati dalla Polizia Sri Lankese di Gampaha a Colombo, nel pomeriggio del giorno 07.02.2008. Furono trattenuti sino al giorno dopo, in quanto, non giustificarono il loro soggiorno a Gampaha. 2 fratelli rapiti – Thunnalai, Jaffna Due fratelli, di nome, Palenthiran Priyatharshan di 22 anni e Palenthiran Prapakaran di anni 20, furono prelevati da casa loro e trasportati a bordo di un furgone, a Thunnalai, Vadamarachci, Jaffna. Uno dei due fratelli riuscì a scappare. I parenti si chiedono che cosa può essergli capitato. Anche questo fatto è stato segnalato, dai parenti, all’ufficio della Commissione per i Diritti Civili di Jaffna. Un uomo d’affari fucilato ed ucciso La moglie ferita Il Sig. Kulanthaivelu Veerasupramaniyam, di 54 anni, un uomo d’affari molto noto, Tamil, e proprietario del Veeramylan Wedding Hall di Kottahena, nonché padre di tre bambini , residenti a Kottahena Colombo e nati a Pungudutivu Jaffna, è stato fucilato ed ucciso, in prossimità della strada che porta alla Cattedrale “Lucius Church”, a Kottahena, da un gruppo di persone sconosciute, in sella a delle moto, il giorno 08.02.2008 alle ore 20.30 di sera, mentre stava ritornando a casa dopo aver fatto degli acquisti in una farmacia. Sua moglie, Veerasubramaniyam Umathevy, di 43 anni, è stata seriamente ferita e ricoverata all’ospedale Nazionale di Colombo. Thenmarachchi - Minacce Le famiglie alle quali uccisero o rapirono dei congiunti nel passato, sono sotto minaccia (08.02.2008). Un uomo scomparve a Thalvupadu a Mannar Annai Velankannithasan, chiamato Sutharshan, di 32 anni, scomparve mentre camminava sulla strada Thalvupadu a Mannar. Un pescatore ferito a Mullaitivu La marina militare Sri Lankese, attaccò i pescatori al largo di Mullaitivu. Impauriti, i pescatori si buttarono a mare e, a nuoto, raggiunsero la riva dopo avere abbandonato le loro reti e le loro barche. A seguito di questo attacco, M. Muththu, riportò delle gravi lesioni alle gambe. 06 Tamil arrestati a Lunuwila 06 Tamil , che viaggiavano in treno da Colombo a Puttalam, vennero arrestati alla stazione di Lunuwila dalla Polizia Sri Lankese. 07 civili arrestati a Lunuwila n° 7 civili furono arrestati e fermati durante un giro di controllo dalla Polizia Lankese, alla stazione di Lunuwila. Erano sul treno in arrivo da Colombo e Puttala, il 10.02.2008. Si dice che la maggior parte dei viaggiatori fossero Tamil 7 civili furono arrestati e trattenuti, durante un giro d’ispezione della Polizia Sri 08 civili arrestati a Minneriya In totale, 8 persone, di cui 3 donne, furono arrestate durante un intervento d’ispezione , dalla polizia Sri Lankese di Minneriya, mentre viaggiavano a bordo di un furgone da Batticaloa, diretto a Colombo, il 10.02.2008. Pagina 16 45. 10 Feb. 08 46. 10 Feb. 08 47. 11 Feb. 08 48. 11 Feb. 08 49. 11 Feb. 08 50. 11 Feb.08 51. 11 Feb. 08 52. 11 Feb. 08 53. 12 Feb. 08 54. 12 Feb. 08 55. 12 Feb. 08 Un padre di famiglia scomparso a Moratuwa Muththaiya Arasaratnam, di 38 anni, di Ratnapura, residente a Grandpass, con sua moglie da solo cinque mesi, è scomparso, il 10.02.2008, mentre andava a Moratuwa per cercare la lavoro . Facoltà Studi Ospedale a Jaffna - Controlli 10.02.2008 Tutte le entrate dell’ospedale sono state sbarrate, il 10.02.2008, e sono controllate dalle forze Sri Lankesi. Alcuni uomini sono stati fotografati. Un ragazzo muore a Kolavil ad Amparai Un ragazzo di 15 anni fu ucciso, durante una sparatoria della Task Force Sri Lankese, a Kolavil Akkaraipattu ad Ampai, l’11.02.2008. 12 civili arrestati a Kataragama Undici civili, di cui 10 ragazzi e 2 ragazze, furono arrestati durante un giro d’ispezione dell’esercito Sri Lankese e della Polizia, a Kataragama, l’11.02.2008. 02 civili arrestati aMatala Durante un giro d’ispezione delle forze Sri Lankesi, a Kaluwela, nel distretto di Matale, un musulmano ed un Tamil furono arrestati. Abdul Munaf Hasali, di Kaluwela Mattala, è stato arrestato, in quanto aveva ospitato a casa sua l’amico Arumugam Sivanathan, senza autorizzazione. Un giovane scomparso a Tellipalai a Jaffna Santhirasekaran Ragul, di 21 anni, della via di Jembetta Kochchikade, scomparve mentre si stava recando al lavoro al mercato del pesce di Colombo. Un uomo scomparso a Tellipalai a Jaffna Murugam Poopali, di anni 56, un muratore di Thellipalai Jaffna, scomparve l’11.02.2008 mentre si trovava nel campo per rifugiati di Thellipalai. La sua bicicletta è stata trovata nei pressi del Check Point di Thellipalai. Sua moglie ha segnalato l’accaduto all’Ufficio della Commissione per i Diritti Umani di Jaffna. Mullaitivu – Attacco navale - 11.02.2008 La marina militare Sri Lankese attaccò i pescatori al largo di Mullaitivu, l’11.02.2008. I pescatori abbandonarono, le loro attrezzature e le loro barche, e si gettarono a mare. Nuotarono per 3 ore per raggiungere la riva. La marina Navale Sri Lankese si impadronì delle loro attrezzature e delle loro barche. Un ragazzo fucilato ed ucciso sul litorale Periyakamam a Mannar K. Diluwan, di 20 anni, di Periyakamam Eluththur Mannar fu fucilato ed ucciso dall’esercito Sri Lankese, sul litorale di Periyakamam Eluththur. Un corpo fu rinvenuto a Vachchikuda a Batticaloa Illaiyathambi Thevarasa , di Vachchikuda Alaiyadivempu ad Amparai, fu prelevato, con i suoi figli da casa sua e rapito nella notte del 10.02.2008, da un gruppo armato a bordo di un furgone bianco. Più tardi, il suo corpo fu ritrovato, martoriato dalle fucilate, nella zona di Vachchikuda, il 12.02.2008. I suoi due figli furono rilasciati dai loro rapitori. 03 civili arrestati a Mannar 03 civili , di cui una donna, furono arrestati a Mannar dai militari Sri Lankesi. Pagina 17 56. 12 Feb. 08 57. 12 Feb. 08 58. 12 Feb. 08 59. 12 Feb. 08 60. 13 Feb. 08 61. 13 Feb. 08 62. 13 Feb. 08 63. 13 Feb. 08 64. 13 Feb. 08 65. 14 Feb. 08 18 civili arrestati a Polanaruwa 18 civili di cui 15 Tamil e 3 Musulmani furono arrestati durante un giro d’ispezione dai militari dello Sri Lanka, a Polanaruwa, il 12.02.2008 04 Tamil arrestati a Habarana N° 04 Tamil , di cui 3 erano di Batticaloa, furono arrestati a Habarana, mentre viaggiavano da Trincomalee a Colombo. Un uomo scomparve ad Alankerni a Trincomalee Kunasekaram Sritharan, di 23 anni, di Alankerni Trincomalee e padre un bambino, fu sequestrato da un gruppo armato che lo portò via a bordo di un furgone bianco, mentre tornava a casa dopo avere acquistato , in un negozio, del latte, il giorno 12.02.2008. I suoi parenti segnalarono, il fatto, alla polizia di Kinnaya. Jaffna – Corte Point Pedro – Arreso Anantharasa Kamaleswaran, del sud , di 27 anni, si arrese alla corte di Point Pedro. Gli uomini della SLA lo stavano cercando, in sella alla loro moto il 12.02.2008 Un uomo fu rapito a Moothur a Trincomalee Thanikasalam Santhiramoha,di Mootur Trincomalee, di 43 anni, fu rapito da un campo di dislocamento a Savukkadi a Batticaloa, da un gruppo armato non identificato, che lo sequestrarono in un furgone bianco. I suoi parenti segnalarono il fatto alla polizia di Batticaloa. Un uomo scomparve a Monarakala a Colombo E’ stata segnalata la scomparsa di Maruthan Thineshkumar, alla Polizia di Moneragala. Egli è di Okkampiddya ed è l’ autista di una fattoria a Moneragala Colombo. Scomparve il 13.02.2008 Asilo volontario – Ufficio dell’JHRC 3 membri di una famiglia, composta, da un insegnante di 47 anni, da sua sorella di 41 anni e del suo bambino di 1 anno, nonché di un autista di 57 anni, di Thenmarachchi, chiesero asilo volontario ,il 13.02.2008 all’Ufficio della Commissione per i Diritti Umani, a causa delle minacce imposte dalle truppe militari e paramilitari. Manalaru – Attacchi con bombe – 13.02.2008 Le forze Sri Lankesi , appostate a Manalaru, bombardarono dei fabbricati civili nella zone di Thannimurippu in Mullaitivu. I campi di fieno ed il raccolto, sono andati in fumo. Kataragama – Ispezionati – 13.02.2008 Le truppe Sri Lankese ispezionano rigorosamente, nelle stazioni, i devoti che si recano al Tempio di Kataragama Murukan. Perquisiscono le persone che vanno a fare il bagno nelle acque del Menic Ganga. n° 05 civili feriti in un bombardamento aereo a Mullaitivu Alcune persone, che viaggiavano, furono ferite a seguito di un bombardamento delle forze Sri Lankesi, nei pressi del ponte Redbana Theravil, sulla strada principale di Paranthan-Mullaitivu,alle ore 09.25 del 14.02.3008. Pagina 18 66. 14 Feb. 08 67. 14 Feb. 08 68. 14 Feb. 08 69. 14 Feb. 08 70. 14 Feb. 08 71. 14 Feb. 08 72. 14 Feb. 08 73. 14 Feb. 08 Queste persone sono : Velappodi Arasamma di 57 anni di Moonkilaru Udaiyarkaddu Mullaitivu, Arumugam Subramaniyam di 78 anni (la sua mano penzolava) della strada di Vaheesan, Udaiyarakaddu, Mullaitivu, Periyasamy Muthu di 68 anni di Redbana, Visuvamadu, Mullaitivu, Perumal Lyachchi di 55 anni di Velikandal, Kandavalai, Kilinochchi e Nadarasa Kajanthan di 22 anni di Theravil Visuvamadu Mullaitivu. Questo bombardamento provocò uno sprofondamento della strada e dei campi, che distrusse tutti gli alberi. Uno studente fu ferito in un bombardamento a Alampil nel distretto Mullaitivu I militari Sri Lankesi, appostati a Manalaru, bombardarono dei fabbricati civili di Thangapuram Alampil a Mullaitivu, alle ore 13.30 circa del 14.02.2008. Theiventhiram Mithuna, uno studente di 17 anni di Thangapuram, fu ferito. Sono state danneggiate le case, nonché un trattore. Tutti gli alberi sono caduti. Un uomo fucilato a Navatkadu ad Amparai Kanthavel Sri, di 48 anni di Navatkadu, Akkaraipattu, Amparai mentre stava andando in bicicletta fu fucilato, il 14.02.2008, da uomini armati che lo rincorrevano in motocicletta. Due corpi inermi furono rinvenuti a Ninthavoor sul Littorale di Amparai Due corpi furono ritrovati , trafitti da pallottole, sul litorale di Ninthavoorad Akkaraipattu Amparai, il 14.02.2008 alle ore 14.00. Una persona ferita muore all’ospedale a Jaffna Rasalingam Mathimaran di 30 anni, di Kondavil Jaffna, impiegato al Segretariato Regionale Nallur, fu seriamente ferito a seguito dello scoppio di una bomba , a Thirunelvely. Era stato ricoverato all’ospedale di Jaffna, ma morì il 14.02.2008. N° 02 civili arrestati a Matala Krishnamoorthy di Batticaloa, impiegato in un centro commerciale di Ukkawala, di 25 anni e, Rajenthiran, di Eaththuwaththai, di 45 anni e impiegato dello stato, furono arrestati a Matale dalla polizia Sri Lankese. n° 02 civili arrestati a Aluthkama Un ragazzo di Jaffna ed una donna della città alta, mentre viaggiavano a bordo di un mini bus, furono arrestati dalla Polizia Sri Lankese, ad Aluthkama. Un ragazzo Tamil arrestato ad Avisawela Un ragazzo Tamil fu arrestato dalla polizia di Avisawella mentre viaggiava su un autobus da Colombo a Bandarawela. La polizia decise di arrestarlo in quanto insinuò che egli aveva fotografato il Segretariato Presidenziale. Un ragazzo scomparso a Dehiwela a Colombo Vellachami Jegan, di Pulathkopiddi, di 29 anni e padre di un bambino, mentre si recava al lavoro in autobus da Pulathkopiddy a Dehiwela e lavorava con suo padre, non raggiunse mai il posto di lavoro. Suo padre, preoccupato, interrogò le stazioni di Polizia Koskama, Mirikana, Fort, Kokuwala e Pulathkopiddi che non seppero dargli delle notizie. Pagina 19 74. 14 Feb. 08 75. 15 Feb. 08 76. 15 Feb. 08 77. 16 Feb. 08 78. 16 Feb. 08 79. 16 Feb. 08 80. 16 Feb. 08 81 17 Feb. 08 82. 17 Feb. 08 Asilo volontario presso Ufficio JHRC Thampaiya Thanarajah di Off Amman Koyil Lane, Alvai est, Point Pedro, chiese rifugio volontario all’ufficio dei diritti umani di Jaffna il 14.02.2008 in quanto , spaventato, raccontò che un gruppo armato non identificato , in sella a delle moto, entrò in casa sua e lo minaccio. Giornalista Musulmano – Torturato a Colombo Un gruppo di paramilitari inviò una lettera di minaccia al Giornalista Musulmano Mohamed Anzeer, che scrive sul giornale Thinakural , degli articoli relativi alle attività dei Parlamentari. In questa lettera, spedita il 15.02.2008 , lo minacciavano di morte se avesse continuato a scrivere degli articoli sul loro conto. Anzer fece denuncia alla Polizia di Mutuwal. Colombo – Wellawta – Torture – 15.02.200 Sinnaiya Sellaiya, proprietario del Ristorante di Galle a Wellawatta Colombo, è stato prelevato, per indagini, dal servizio Intelligence dell’armata Sri Lankese. E’ stato torturato. n° 3 ragazzi rapiti a Colombo Pare che 3 ragazzi Tamil furono arrestati , nella notte del 16.02.2008, a Dehiwala ed a Grandpass. Si chiamano : S.Vinayagamoorthy , di 36 anni, di Thehiwela, S. Kajenthirathas, di 36 anni , di Thehiwala e, Aseervatham Sooriuakumar, di 22 anni, di Grandpass Colombo. Un uomo scomparso a Vavuniya Sathasivam Yogenthiran, di 32 anni, di Ward No.04, Velanai, Jaffna è scomparso mentre viaggiava in treno da Colombo a Vavuniya. La madre segnalò la scomparsa all’ufficio dei diritti umani HRC. Richiesta asilo volontario presso Ufficio JHRC Shanmugam Gnanasegar, della via Changanai a Valvai, Jaffna, chiese asilo all’Ufficio HRC a Jaffna, il 16.02.3008 a causa delle minacce avute da un gruppo armato , non identificato. Puttalam – Munthat – Operazioni di ricerca – 16.02.2008 Delle operazioni di controllo, furono eseguite dalle forze armate Sri Lankesi, a Munthal nel Puththalam. Esse perquisirono tutte le case. Un prete cristiano fu fucilato ad Amparai Samsan Neel Ethirisinga, un prete cristiano e Presidente dell’associazione Giovani Cristiani, di 36 anni, fu fucilato ad Amparai da due uomini , in sella alla loro moto, alle ore 21.15 del 17.02.2008, in presenza della sua famiglia. Degli uomini armati bussarono alla sua porta chiedendogli di aprire, entrarono e lo fucilarono. Sua moglie, Saromi Ethirisinga, di 32 anni, fu gravemente ferita e ricoverata all’ospedale di Amparai. Il loro figlio di 18 mesi piangeva dallo schock subito e fu, anche lui, ricoverato in ospedale. n° 32 civili arrestati a Gampaha n° 29 Tamil e n° 3 musulmani, furono arrestati durante un giro d’ispezione dei militari Sri Lankesi , nel distretto di Gampaha, dalla notte del 16.02.3008 alla mattina del 17.02.2008. Pagina 20 83. 18 Feb. 08 Un Tamil scomparso a Mutuwal a Colombo Un Tamil di 39 anni e residente a Mutuwal, fu prelevato e portato via a bordo di un furgone bianco, dai militari Sri Lankesi, alle ore 18.30 circa del 18.02.2008. 84. 18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio JHRC Kajan Atputharani, di 28 anni, e sua figlia Kajan Kajani , di 6 anni, di Vankalavadi Velanai Jaffna, hanno chiesto asilo , di lo spontanea volontà, all’Uffcio HRC di Jaffna, il 18.02.2008 , temendo di essere minacciate dalle truppe militari e paramilitari. Anche suo marito si consegnò all’ufficio della commissione dei Diritti Umani HRC a Jaffna. 85. 18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio JHRC Nadarasa Subitha, un pescatore di 32 anni, di Allarai, a Sud di Meesalai, Jaffna e padre di un bambino, nonché un tecnico elettronico di 30 anni di Colombothurai, chiesero asilo volontario presso l’Ufficio HRC di Jaffna, il 18.02.2008 86. 18 Feb. 08 Asilo volontario presso l’Ufficio dei JHRC Sinnarasa Kunatheepan della NO53 Nedunkulam Road Colombouthurai Jaffna, di 30 anni, chiese asilo, volontariamente, presso l’Ufficio della Commissione dei diritti Umani a Jaffna, il 18.02.2008 in quanto una persona , non identificata, tentò di assassinarlo. 87. 19 Feb. 08 Un uomo arrestato a Point Pedro a Jaffna Un gioielliere, proprietario della gioielleria “Janani” di Point Pedro, nonché titolare di un'altra gioielleria nella città di Nelliyadi, fu rapito dai militari Sri Lankesi, il 19.02.2008 alle ore 18.00 circa, e trattenuto presso il comando di polizia di Nelliyadi. Sua moglie informò l’ufficio HRC del fatto . 88. 19 Feb. 08 Amparai – Ispezioni Un ispezione improvvisa fu effettuata dai militari della sezione militare speciale dello Sri Lanka ad Akkaripattu e nelle zone di Alaiyadivempu, il 19.02.2008. Durante quest’ispezione, 2000 civili furono arrestati e portati in una scuola, dove furono interrogati. 1. 20 Feb.08 Un uomo scomparso a Jaffna R. Nimalaruban, di Velanai Jaffna, fu rapito, tra Allaipiddi e Pannai, dai militari della marina, mentre stava andando in città, a Jaffna, il 20.02.2008. Sua madre denunciò la scomparsa all’Ufficio HRC di Jaffna. 90. 20 Feb. 08 Jaffna - Un impiegata che non collabora con il governo. Una donna, che non lavora per le organizzazioni del governo, è stata attaccata , dalle soldatesse dello Sri Lanka, al check point di Pannai Bridge. Viaggiava su un autobus diretto a Pannai Bridge ed era in possesso di fotografie che aveva scattato sullo tsunami. 91. 21 Feb. 08 Ispezioni – Vadamarachchi – Jaffna Un ispezione fu fatta dai militari Sri Lankesi, in tutte le abitazioni di Valvettithurai, Uduppiddy, Kamparmalai, Navaladi, e Vadamarachchi a Jaffna, il 21.02.2008 alle ore 01.00 circa. Le perquisizioni furono imposte a tutti, indipendentemente dallo loro età. Più di 100 ragazzini sono stati portati nei Templi . Nessuno sa se sono stati arrestati. Pagina 21 92. 22 Feb. 08 93. 22 Feb. 08 94. 22 Feb.08 95. 22 Feb. 08 96. 22 Feb. 08 97. 22 Feb. 08 In totale, 8 civili uccisi e 12 civili feriti nei bombardamenti aerei di Kiranchi a Killinochchi 08 civili furono uccisi durante i bombardamenti aerei dagli aerei Kfir Sri Lankesi, nei pressi del tempio di Murugan, a Sivapuram Kiranchi a Kilinochchi il 22.02.2008 alle ore 8.15 circa. I loro nomi sono : Kathiravelu Neelakandar, di 79 anni di Kiranchi, Vijayakumar Vithusha, di 21 anni di Kiranchi, Indran Lalitha di Kiranchi, Suthakaran Sumathi, di 30 anni, di Kiranchi. Gli altri, che fanno parte della stessa famiglia, si chiamano : Sasikaran Kowrinayaki di 34 anni, Sasikaran Kajeevan di 4 anni, Sasikaran Thamilventhan di 6 mesi, di Kirnachi e Kisnasamy Sivananthi, chiamato Komathy, di 27 anni,insegnante presso la scuola di Karanchi la Gov.T.M. di Paranthan Kilinochchi. Durante quest’attacco, 12 civili furono gravemente feriti, e sono : Sripathy Rajeswary, di 33 anni, insegnante presso la scuola di Karanchi, la Gov. T.M., Saththiyanathan Theivanayaki, di 43 anni, di Kiranchi, Sathasivam Kamalathevy, di 60 anni, di Kiranchii, Suthakaran Panushan, di 6 anni, di Kiranchi, Vijayakumar Sivananthini, di 36 anni di Karanchi, Vijayakumar Dinoshan, di 21 anno di Karanchi, Arulanantham Leelavathy, di 68 anni di Kiranchi, Arulanantham Saththiyavarathan di 48 anni, di Kiranchi, Sasikaran Karunyan, di 8 anni di Karanchi, Tharmalingam Poomani, di 68 anni, di Karanchi, Vijayakumar Kinoshan, di 2 anni, di Karanchi. Inoltre, 3 abitazioni furono completamente abbattute mentre, tante altre, sono state danneggiate. Un ragazzo Tamil arrestato a Ratnapuri Un giovane Tamil di Ratnapura, fu arrestato dalla polizia di Kandy, mentre andava a far visita a dei parenti, il 22.02.2008. Un Tamil arrestato a Colpetty a Colombo Un Tamil, fu arrestato dai funzionari della sicurezza di Colpetty, il 22.02.2008 in quanto tentò di introdursi nel Palazzo Presidenziale di Kolopitti, a Colombo. E’ stato arrestato dalla polizia di Colpetty. Un ragazzo Tamil arrestato a Kandy Un giovane Tamil, di Chavakachcheri Jaffna, fu arrestato in una drogheria a Tennakumpara, nel distretto di Kandy, dalla polizia Sri Lankese, il 22.02.2008. Un uomo rapito a Valaichchenai a Batticaloa Rasamanikkam Thiyakarasa, di Kiran Sinnavempu Batticaloa, di 24 anni e padre di due bambini, fu rapito dal gruppo armato Pillaiyan a Valaichchenai, il 22.02.2008, alle ore 06.30 circa, mentre andava a Valaichchenai. Egli è il fratello di Rasamanikkam Yogarasa, candidato alle elezioni locali. Un uomo scomparso da Mannar Un padre di famiglia, Muniyandi Thirnavukkarasu, di anni 38, di Murukan Koyil road Pesalai Mannar, scomparve il 22.02.2008, mentre stava raccogliendo della legna secca. Il fatto è stato segnalato all’ufficio dei Diritti Umani di Mannar. Pagina 22 98. 22 Feb. 08 99. 22 Feb. 08 Asili volontario nell’Ufficio JHRC Arulkumar, di 18 anni, di Kodikamam Jaffna, chiese asilo volontario all’ufficio HRC di Jaffna, a causa delle minacce che sua moglie ricevette dai gruppi militari e paramilitari dello Sri Lanka. Asilo volontario presso l’ufficio JHRC di Jaffna Jegasoothinathan Amuthakumar, di 18 anni, del Nord di Palavi, Kodikamam, ha richiesto asilo volontario all’Ufficio della Commissione dei Diritti Umani di Jaffna, il 22.02.2008, a causa di minacce avute da persone armate, non identificate. 100 22 Feb. 08 Mullaitivu – Bombardamenti aerei I bombardieri della forza aerea Sri Lankese, bombardarono la zona di Mullaitivu. Quattro studenti di Silavaththi Tamil Vidyalam morirono. Gli aerei volavano a bassa quota e, molti studenti delle scuole G.T.M. di Kallapadu e di Mullaitivu, furono colpiti a morte. 101. 23 Feb. 08 n° 2 civili feriti in bombardamenti a Oddusuddan nel distretto di Mullaitivu Appapillai Thanapalasingam, di 56 anni, di Kanakaratnapuram, della 2a strada a sinistra di Muththaiyankaddu Mullaitivu, che stava andando all’ospedale di Puthukkudiyiruppu a trovare suo figlio, e Theiventhirasa Kodeesan, di 20 anni, di Dsuthanthirapuram Udaiyarkaddu Mullaitivu, furono feriti a seguito dell’attacco degli aerei Kfir, della forza aerea Sri Lankese, nei pressi della zona di Mannakanada Oddusuddan Mullaitivu, il giorno 23.02.2008 tra le ore 06.45 e 06.55 del mattino. Sono stati ricoverati all’ospedale di Puthukkudiyiruppu. 1. 23 Feb. 08 Una donna ferita muore all’ospedale Killinochchi Tharmalingam Poomani, di anni 68, di Sivapuram Kiranchi Killinochchi, fu gravemente ferita dagli attacchi degli aerei militari KFIr, il giorno 22.02.2008, nella zona di Sivapuram. E’ stata ricoverata all’ospedale di Killinochchi per cure, ma mori il giorno dopo, il 24.02.2008 in ospedale. 103. 24 Feb. 08 Un corpo ritrovato a Avarankal a Jaffna Manikkam Sivapalan, di 40 anni e padre di due bambini, fu ucciso a seguito delle torture subite dai militari Sri Lankesi, il 24.02.2008. E’ stato rapito mentre si recava a far visita a dei parenti, a Avarankal. Il suo corpo è stato ritrovato il 24.02.2008 104. 24 Feb. 08 30 civili arrestati ad Empilipiddiya n° 30 civili furono arrestati durante un giro d’ispezione della Polizia di Colombo e di Embilipiddiya. Molti di loro erano Tamil. 105. 24 Feb. 08 Un giovane rapito a Bandarawela a Colombo Sadachcharam Kiruparan, di anni 20, di Karainagar Jaffna, e che lavorava in un negozio a Bandarawela – Colombo, fu rapito, con forza, da un gruppo armato, non identificato, e collocato in un furgone bianco, il 24.02.2008 alle ore 19.00 circa. 106. 24 Feb. 08 Un uomo rapito a Bandarawela a Colombo V. Subramaniyan, di anni 27, impiegato del Consiglio Urbano di Bandarawela, fu rapito nella notte del 24.02.2008. I parenti denunciarono, il fatto, alla Polizia di Bandarawela Pagina 23 107. 24 Feb. 08 108. 25 Feb. 08 109. 25 Feb. 08 110. 25 Feb. 08 111. 25 Feb. 08 112. 25 Feb. 08 113. 25Feb. 08 114. 25 Feb. 08 115. 27 Feb. 08 . Amparai – Akkaraipattu – Ispezione e fotografie. Un ispezione improvvisa fu effettuata dai militari diAkkaraipattu ad Amparai, il 24.02.2008. Durante quest’operazione, i militari fotografarono gli occupanti dell’abitazione, intimandoli di posare davanti all’ingresso principale dell’abitazione. La gente del posto è molto spaventata. Donna ferita in um bombardamento a Semmalai nel distretto di Mullaitivu Ravikumur Rajeswary, di 35 anni e madre di tre figli, fu gravemente ferita da un bombardamento provocato dai militari della base navala di Semmalai. Questo attacco, danneggiò molte case e molti alberi. Donna rapita ed uccisa a Nediyamadukerni/Batticaloa Nagaraja Jeyarani, di 16 anni, di Mavadipathu, Kaluwankerni, Batticaloa, fu rapita ed uccisa da ignoti, mentre andava a trovare suo padre. Il suo corpo fu messo sul Nediyamadukerni. Uomo fucilato ad Amparai Vadivel , di anni 28, e padre di due bambini, nonché Ravi Jude, di 25 anni, e padre di un bambino , tutti e due di Koolavadi Akkaraipattu Amparai, mentre viaggiavano da Koolavadi ad Alikkampai, uno dei due fu colpito ed ucciso dai proiettili sparati dalle Task Force Speciali, nel pomeriggio del 25.02.2008 n° 10 muratori arrestati a Wellampiddiya – Colombo Dieci, 10 muratori (di cui 8 di Dikkoya e di Pusallawa), furono arrestati dalla Polizia Sri Lankese nei pressi della piazza di Kumarathasa Wellampiddiya a Colombo, il 25.02.2008. Un giovane scomparve a Mannar Rek Surenthiran, di 18 anni, di Periyakunsuparanthan Murunkan, Mannar, scomparve mentre si stava recando nella città di Mannar, il 25.02.2008. La sua scomparsa è stata segnalata all’Organizzazione dei Diritti Umani. Asilo volontario presso l’ufficio JHRC Nagaratnam Partheepan, di 20 anni, dell’Ouest di Kaithadi, Chavakachcheri, Jaffna, chiese asilo volontario all’ufficio HRC di Jaffna, per le minacce di morte impartite dai militari Sri Lankesi. Colombo – Kottahena – Liberazione dopo rapimento e torture M. Ilankovan, un cittadino di Singapore che si trovava nel paese per affari, fu rapito, contro la sua volontà, da sei membri dell’Intelligence dello Sri Lanka, il 25.02.2008. Il giorno del rapimento era alloggiato in un albergo a Kathiresan veethy, Kottahena a Colombo. E’ stato rilasciato, dopo essere stato torturato. 08 civili uccisi in attacco bombe a mano a Mannar Mullaitivu N° 08 civili sono stati uccisi, durante un attacco con bombe, dalle Unità di Penetrazione in profondità, il 27.02.2008, mentre viaggiavano a bordo di un trattore. 4 civili furono uccisi durante il primo attacco, che ebbe luogo alle ore 13.50 circa a Moonrumurippu, Panankamam a Mannar. I loro nomi sono : Sivapatham Partheepan, di 18 anni, di Mallavi, Sanmugalingam Thavarasa di Puliyampokkanai Tharumapuran, Selvarathhinam Senthuran di Pandiyankulam e Kunapalasingam Jegakritharan di Palamoddai. Altre 4 persone furono uccise nel secondo attacco, alle ore 18.30 circa, mentre viaggiavano da Maruthodai a Olumadu. I loro nomi sono : Vimalath Pagina 24 116. 27 Feb. 08 117. 27 Feb. 08 118. 27 Feb. 08 119. 27 Feb. 08 120. 27 Feb. 08 121. 27 Feb. 08 122. 28 Feb. 08 123. 28 Feb. 08 124. 28 Feb. 08 125. 28 Feb. 08 as, Kanthasamy, Mariyan e Vijayakumar. I due trattori furono totalmente distrutti. Un uomo fucilato a Morawena a Trincomalee Kopal Ganesh Varatharasa, di 32 anni, di Trincomalee, socio ed autista del TNA Party, fu fucilato, a casa sua, da un gruppo armato ignoto, il 27.02.2008. 29 Tamil arrestati a Veppamadu N° 29 Tamil, nativi di Jaffna, Manipai e Mannar, temporaneamente residenti a Puththalam, furono arrestati , sulla strada di Puththalam, nei dintorni di Veppamadu, durante un giro d’ispezione dei militari, il 27.02.2008, tra le ore 03.30 e 08.45 di mattino. Un uomo rapito a Kaithady a Jaffna Sinnaththamby Rajeswaran, di Kaithady, di 28 anni, impiegato presso il Collegio di Kaithadi Vigneswara, fu rapito, nei pressi del Collegio , da un gruppo di uomini sconosciuti che erano a bordo di un furgone bianco, alle ore 08.00 del mattino. Un uomo rapito a Kokkuvil Jaffna Rajalingam Palamurali, di 29 anni, di Kokkuvil Jaffna, e autista di un veicolo a tre ruote, fu rapito, sulla strada di Adiyapatham Kokkuvil Jaffna, da persone armate sconosciute che viaggiavano a bordo di un furgone bianco, il 27.02.2008 alle ore 09.00 di mattina. Jaffna – Kilaly e Muhamalai – Attacco bombe L’armata Sri Lankese , appostata nei pressi di Kilaly e Muhamalai, attaccò, il 27.02.2008 alle ore 16.00 circa, con bombe a mano e fucili, la laguna dove passano gli elefanti. Questo attacco avvenne sotto una fitta pioggia. Jaffna-Point Pedro e Chavakachcheri-Ispezioni L’armata Sri Lankese eseguì un giro d’ispezione a Pedro Point e nelle città di Chavakachchri fermando gli automobilisti e perquisendoli. Si dice che questo provocò un intasamento del traffico. Una donna ferita in attacco bombe a mano a Kumulamunai a Mullaitivu Linganathan Siththira, di No.06,kumulamunai, Mullaitivu, di 58 anni, è stata gravemente ferita a seguito di bombardamenti su dei fabbricati civili , a Kumulamunai , dall’armata Sri Lankese di Manalaru, il 28.02.2008 alle ore 14.00 circa. Fu ricoverata all’ospedale di Mullaitivu d’urgenza. Gli alberi, nonché i fabbricati civili, furono seriamente danneggiati. Ritrovamento corpo a Thalavai a Batticaloa Thevuda Christopher, di Anpuvelipuram Trincomalee, di 20 anni, fu rapito da un gruppo di persone armate sconosciute, il 04.02.2008. Il suo corpo, senza vita, fu ritrovato il 28.02.2008 ad Anpuvelipuram. 25 ragazzi Tamil arrestati a Thalavai a Batticaloa n° 25 Tamil di Thalavai e Lyankerni, sono stati arrestati dall’armata Sri Lankese, mentre stavano cacciando nella giungla, nei pressi del litorale di Thalavai a Batticaloa. Bombe aeree – Palai a Kilinochchi Gli aerei delle forze Sri Lankesi, attaccarono degli stabilimenti civili a Pai, il 28.02.2008 alle ore 11.45 del mattino. 126. 29 Feb. 08 127. 29 Feb. 08 128. 29 Feb. 08 129. 29 Feb. 08 130. 07 Feb. 08 131. Feb.2008 132. Feb.2008 133. Feb.2008 134. Feb.2008 135. Feb.2008 136. Feb.2008 Pagina 25 Un pescatore fu rapito a Jaffna Un pescatore, fu rapito, a Jaffna nei pressi dell’abitazione del vescovo, il 29.02.2008, da un gruppo di persone armate sconosciute. Asilo volontario presso l’ufficio JHRC di Jaffna Un fotografo, di Avarankal, Valikamam, Jaffna, di 29 anni, chiese asilo alla commissione dei Diritti Umani, a Jaffna, il 29.02.2008, a causa delle torture mortali subite dai militari Sri Lankesi. Addetti NGO – Divieto di accedere alle isolette L’armata Sri Lankese, non permette agli NGOs di entrare negli isolotti della penisola di Jaffna. Erano prevenuti dal fatto che, essi, volevano aiutare le persone dislocate. Sri Lanka attacco navale – Mullaitivu La marina Sri Lankese , cannoneggiò i pescatori , che stavano pescando al largo di Mullaitivu, il 29.02.2008. Immediatamente, i pescatori, spaventati, si buttarono a mare, cercando di raggiungere la riva a nuoto. Jaffna- Ufficio Commissione Diritti Umani – Asilo volontario in data 07.02.2008 Un gruppo di 4 persone, composto da una mamma di 33 anni, la Sig.ra Vinothachandran, sua figlia Nithushini, di 11 anni, e suo figlio Nithushan di 9 anni nonché un loro vicino, il Sig. Shanmugathas Sugathas, del Sud di Kachchai Kodikamam, Jaffna, chiesero asilo all’ufficio della commissione dei Diritti Umani di Jaffna, il 02.02.2008 in quanto temevano per la loro vita, a causa delle minacce imposte delle truppe militari e paramilitari. Si precisa, che la Sig.ra Vinothachchandran era stata rapita, un mese fa , dalle truppe militari. 03 civili arrestati a Thampulla Tre civili, di cui una donna, furono arrestati durante un giro d’ispezione da parte della Polizia Sri Lankese di Dambulla. 07 Tamil rilasciati a Colombo Sette Tamil di Jaffna, che erano stati arrestati a Colombo, per essere dei sospettati, furono rilasciati. Jaffna – Coltivatori danneggiati L’organizzazione dei coltivatori di Jaffna, comunicò che 167000 agricoltori stanno pagando le conseguenze degli avvallamenti dei terreni, provocati dai bombardamenti dei militari Sri Lankesi e che, di conseguenza, la coltivazione è stata penalizzata. Attacchi Navali – Pasaiyoor a Jaffna Due pescatori di Pasaiyoor e precisamente V.Prem di 23 anni, e A.Donald di 23 anni, hanno subito un attacco dalla marina militare, in quanto, secondo quest’ultima, le loro carte di identità erano illeggibile e deteriorate. Minacce a Jaffna L’armata Sri Lankese ha preavvisato i dirigenti delle scuole di Vadmarachchi e Thenmarachchi, sulla sua partecipazione a tutte le iniziative sportive , nonché alla distribuzione di premi eventuali, costringendoli, anche, ad issare la bandiera nazionale nel corso delle manifestazioni sportive. Jaffna Penisola – Strada chiusa La strada Olandese ed il raccordo di Vallai sulla penisola di Jaffna, utilizzate dalle persone, sono state chiuse dall’armata Sri Lankese, per Pagina 26 137 Feb.2008 138. Feb.2008 139. Feb.2008 140. Feb.2008 141. Feb.2008 142. Feb.2008 143. Feb.2008 144. Feb.2008 motivi di sicurezza. Gli studenti del collegio di Chavakachcheri Drieberg, gli impiegati delle Magistrali e del Dipartimento per l’educazione, sono stati fortemente penalizzati. E’ stato riferito che, molte altre strade della penisola di Jaffna, sono state chiuse. Trincomalee – Gramasevaka Change Il Ministero degli Affari Sri Lankese nominò Sinhala sotto il comando dell’esercito ed i villaggi di Muthur e Echchilampattu per i Musulmani Grama Sevakas. Le famiglie dei Tamil sono molto preoccupate. Infatti, transitando dalle zone controllate cingalesi, Sinhalla, rischiano di essere attaccati. Bando Pesca – Trincomalee L’esercito Sri Lankese, limitò, da più di un anno, la distanza per pescare. La pesca è ammessa, a solo un chilometro di distanza dalla riva. I pescatori di Trincomalee, Kinniya, Salai e Kuchchaveli dovettero affrontare dei gravi problemi per la loro sussistenza. Ritardi per le medicine –Kilinochchi Nei primi quattro mesi del 2008, le medicine destinate all’ospedale di Kilinochchi dovevano passare dai Check Points di Madavachchi e Omanthai , dopo essere state caricate ad Anudradapura. Ciò comportò dei gravi ritardi. Risaie raccolto –Mannar danneggiata L’armata Sri Lankese bombarda, continuamente, gli stabilimenti civili di Thadsanamaruthamadu. Pertanto, gli agricoltori non possono lavorare nelle risaie, che si estendono su una superficie di 75 ettari, dal serbatoio di Thadsanamaruthamadu. Le risaie sono state danneggiate dai bombardamenti, dal bestiame e dagli animali selvaggi. Istruzione penalizzata –Mannar A Mannar, ci sono 36 scuole e 7102 studenti. L’insegnamento è continuamente interrotto a causa delle operazioni militari. 13 scuole hanno chiuso e solo 11 funzionano. Alcune scuole sono state raggruppate. 121 insegnanti non si sono presentati al lavoro nella zona d’insegnamento di Madu, erano intrappolati al Check Point di Muhamai a seguito del blocco. 71 insegnanti non si presentarono al lavoro. Colombo – Ispezione Dopo lo scoppio di un autobus a Mount-Lavannia, un ispezione è stata effettuata dall’esercito Sri Lankese e dalla Polizia di Colombo, anche nei sobborghi. Centinaia di persone furono arrestate. La maggioranza era composta da Tamil che lavoravano nei negozi e negli uffici. Vavuniya – Madawachchi- Checking I viaggiatori , che provenivano dal Sud di Vavuniya e diretti a Mathawachchi, furono ispezionati, per più di sei volte, durante il loro percorso. Al ritorno, furono controllati altre 4 volte. I viaggiatori si lamentano di aspettare, delle ore, con i bambini in braccio ai blocchi di controllo. Jaffna – Vadamarachchi - Bando Pesca L’armata Sri Lankese bandì la pesca da Thondamanaru a Katkovalam. Permise di pescare solo nelle aree controllate di Manatkadu e Kudaththani, dalle ore 08.00 alle ore 11.00 di mattino. Pagina 27 145 10 Feb.2008 Jaffna – Thenmarachchi – Preavvertimenti L’armata Sri Lankese ha avvertito le Poste di Thenmaracchi di voler controllare tutte le lettere inviate o ricevute, da Wanni a Thenmaracchi e vice vers, nonché i destinatari ed i mittenti. Thampalakamam – 98 massacri – 01.02.1998 Thampalakamam è situata a circa 12 km. dalla città di Trincomalee. Un campo militare Sri Lankese è situato nel villaggio di Parathipuram del distretto di Thampalakamam. Il giorno 01.02.1998, di mattino presto, i militari spararono ed uccisero 8 civili di questo villaggio, vicino al loro campo. Quattro degli uccisi erano degli studenti. Ad uno di loro, Arumukam Segaran, fu tagliato il pene ed in seguito introdotto nella sua bocca. 11 Uruthrapuram bombardata – 04.02.1991 Il villaggio di Uruthrapuram è situato del distretto di Kilinochchi. Il mercato si trova nei villaggi di Urudrapuram e Sivanagar. Il 04.02.1991 è il giorno dell’indipendenza dello Sri Lanka e lo si stava celebrando al sud dell’isola. Quel giorno, i bombardieri sorvolavano il mercato di Koolavadi. La gente incominciò a correre in tutte le direzione per cercare riparo. I bombardieri lanciarono quattro bombe, di cui solo tre esplosero. Molta gente aveva cercato riparo sotto il ponte. Una di queste bombe esplose a fianco al ponte ed uccise nove persone. I funerali si tennero il giorno dopo. Durante il funerale, molte bombe continuarono ad esplodere in tutta la zona. Una lapide commemorativa fu eretta dalla gente del villaggio, a Koolavadu, nel 2002. Kandaih Sundaralingam di Uruthrapuram disse : “Il 04.02.1991 ho perso i miei due figli, mentre le Forze Aeree dello Sri Lanka sganciavano molte bombe sul raccordo di Koolavadi”. 12 Kumarapuram massacro – 11.02.1996 Il villaggio di Kumarapuram è situato a Mutur nel distretto di Trincomalee, presso la Divisione dell’agenzia che presta assistenza al governo. E’ situato tra il villaggio di Kiliveddi e di Parathipuram. Il villaggio è delimitato ad Est dal serbatoio d’acqua di Allaikulam e ad Ovest da un terreno sportivo e da una centrale del latte. A 2 km. a Nord è situato un campo militare. Qui, la gente, di etnie diverse, vive con armonia. Dopo le offensive militari del 1995, questa gente vive nella paura. Il massacro avvenne l’11.02.1996 durante gli attacchi militari. Pagina 28 Il giorno 11.02.1996 alle 4 di pomeriggio, la gente udì degli spari assordanti. Impaurita, corse verso la foresta, situata accanto al serbatoio di Allaikulam, e lì si rifugiò. Alcune persone, invece, rimasero a casa. In casa di Alagutharai, otto membri della famiglia furono uccisi, dai militari, a colpi di arma da fuoco. Nell’inchiesta sul massacro, il capo villaggio riferì che Rasenthiram Karunaharan è stato ucciso davanti a lui mentre parlavano. Un altro uomo, Nagarasa, perse la vista, a seguito di questi spari. Arumaithurai Thanalaxmi, una ragazza di 16 anni, andava in bicicletta con suo fratello di otto anni. Al rumore degli spari, si rifugiò con suo fratello, in un negozio che era lì a fianco. I militari la prelevarono, la trascinarono vicino alla centrale del latte e la rapirono. Un soldato Sri Lankese, Corporal Kumara, raccontò di averle sparato. Quando gli chiesero il motivo per il quale le sparò, egli rispose che era stata gravemente ferita a seguito dei morsi ricevuti dai militari che la rapirono e che le sue condizioni erano pietose.. In questo massacro, 26 persone furono uccise e 22 gravemente ferite. Quelli che sono morti a seguito della mancanza di cure, furono dichiarati morti per cause naturali. 13 Vankalai massacro – 17.02.1991 Vankalai è un villaggio costiero nel distretto di Mannar. A seguito della distruzione del ponte di attraversamento, all’entrata di Mannar, e della ferrovia, nella città di Mannar, la gente di Mannar, per andare a Colombo, fu costretta a spostarsi via mare da Thalvuppadu e Katpiddi. Date le difficoltà, la gente di Vankalai abbandonò il villaggio, anche per non subire i maltrattamenti dei militari Sri Lankesi. Quelli rimasti, invece, furono costretti, dai militari , ad andarsene via. Subito dopo, i militari rubarono le cose di valore che erano nelle loro case, e le spedirono a se stessi, a casa loro, al sud dell’isola. Ci fu un altro caso in cui un direttore, Sig. Sebamalai, della scuola di Vankalai Mahavidyalayam, un insegnante Sig.Justin Lambert ed alcune altre persone decisero di recarsi a Colombo passando da Katpiddy per acquistare alcune merci per le loro case. Di ritorno da Colombo, il 16.02.1991, si fermarono a Thalvuppadu, e decisero di passare la notte là. Il giorno dopo, alle 10.00 di mattino, intrapresero il loro viaggio, da Vankalai a Kaththankulam, in sella alle loro bicilette. Quando arrivarono al raccordo di Vankalai, il sig. Sebamalai, il sig. Lambert , un insegnante ed un bambino, furono fermati, imbavagliati ed i polsi legati. La gente che passava in quel momento si rese conto della situazione ed informò, immediatamente, il vescovo di Mannar. Due giorni dopo, quando il vescovo ed i parenti non li videro arrivare, decisero di recarsi al campo militare di Thalladi per chiedere il permesso di andare sul posto. Arrivati finalmente a Vankalai, il vescovo ed i congiunti, sono stati fermati dai militari. Due parenti andarono a cercarli in casa di un insegnante e trovarono la porta aperta. Entrarono e videro sangue dappertutto. Andarono nel cortile e videro i corpi di cinque persone tagliati a pezzi. Pagina 29 Nel 1993, quando la gente ritornò a Vankalai, nelle loro case rinvennero, nel pozzo di una casa di un insegnante, cinque scheletri. Questi scheletri sono stati trattenuti dalla polizia e si trovano nell’ospedale di Mannar. Sono stati spediti a Colombo per effettuare delle indagini. Ad oggi, risulta che nessun altra indagine fu avviata. 14 Chundikulam – 94 massacro – 18.02.1994 Thoduvai-Vaikal è uno stabilimento di pesca sito nel villaggio di Chundikulam nel distretto di Kilinochchi. Il giorno 18.02.1994, alle 05.15 del mattino, i pescatori si preparavano per andare a pescare. Le navi Sri Lankesi, della marina Dvora, iniziarono ad aprire il fuoco contro i pescatori. Alcuni pescatori si buttarono a mare per salvarsi. Altri, recuperarono le reti e si accinsero a raggiungere la riva a nuoto. La gente del villaggio sentiva, dalla riva, le raffiche degli spari e vide dei pescatori avvolti dal fuoco cadere in mare. Quel giorno, dieci pescatori morirono durante gli attacchi della marina Sri Lankese ma furono ritrovati solo tre corpi. Il giorno dopo, furono trovati a riva, altri sette corpi. Dopo questo episodio, i pescatori intimoriti non andarono più a pescare e si ridussero in miseria. 15 Udumbankulam massacro – 19.02.1985 Udumpankulan e Thankavelayuthapuram sono situati vicino all’area Thirukovil, nel distretto di Amparai. Il giorno 19.02.1985, presto al mattino, 85 militari Sri Lankesi, del campo militare di Amparai, arrivarono a bordo dei loro veicoli , nei villagi di Thankavelayuthapuram e Udumpankulam. Alcuni militari, camuffati, ed altri con l’uniforme blu, armati, raggiunsero le risaie dove centinaia di poveri contadini si stavano occupando del raccolto. Accerchiarono 103 contadini e li portarono nella foresta. Lì, li colpirono e squarciarono il petto sia a loro che alle donne, uccidendoli. Altri, furono messi in piedi ed uccisi a colpi di arma da fuoco. In totale, furono uccise 103 persone inclusi molti bambini. I militari li coprirono con il fieno raccolto e diedero loro fuoco. Il Sig. TK, che è stato vittima del rapimento e testimone del fatto accaduto nei campi di Udumpankulam, racconta la storia : “Nella notte, i militari che stavano provenendo dal campo di Udumpankulam, accerchiarono i contadini che stavano lavorando nei campi di fieno ed incominciarono ad ucciderli, sparando. Rapirono cinque di loro. Pregammo i soldati di non farci del male ma essi, impassibilmente, ci rapirono portandoci lontano dal campo di fieno. La nostra forza di resistenza era minima, perciò perdemmo conoscenza. Pagina 30 Dopo un ora, circa prendemmo conoscenza e corremmo verso una cava nella montagna. Da lì, vedemmo i soldati coprire i corpi con il fieno e dell’erba secca e dare loro fuoco. Dopo due giorni, il Comitato dei cittadini Akaraipattu, rappresentato dal Presidente il Sig.Ahamad Lebbai, Segretario Generale, dal Sig. S.T. Moorthy, Deputato del Presidente, il Rev. Fr. Philip ed il Presidente del comitato dei Cittadini di Batticaloa, il rev. Chandra Fernando, accompagnati da cronisti, si recarono sul campo di fieno. L’aria era invasa da un odore nauseabondo a causa della decomposizione dei corpi; tra questi, alcuni, erano parzialmente bruciati. Hanno visto che 66 persone erano state massacrate. Fotografarono i loro corpi. Hanno registrato i nostri rapporti. Anche Kalawana, Membro del Parlamento, e Sarath Muthugama, comunicarono questo massacro al Parlamento. Gli sforzi fatti sono risultati inutili. Qui non c’è giustizia. Nessun risarcimento fu dato alle famiglie delle vittime e nemmeno a noi che fummo rapiti dai soldati”. 16 Vaddakkachchi bombardamenti- 28.02.1991 Il villaggio di Vaddakkachchi è situato nel distretto di Kilinochchi. La terra è fertile e c’è abbondanza d’acqua per l’irrigazione dei campi. Molti ettari di campi di riso, sono di proprietà pubblica. C’è un ostello alla 3a strada a Vaikal per quelli che lavorano in queste terre pubbliche. Cinque famiglie vivevano nell’ostello e lavoravano lì. Il giorno 28.02.1991, dei bombardieri Sri Lankesi, della forza aerea, lanciarono tre bombe mentre queste famiglie stavano facendo colazione, prima di andare a lavorare nei campi. Una delle bombe lanciate colpì l’ostello ed esplose. 9 persone vennero uccise. I congiunti delle vittime, impauriti, abbandonarono l’ostello e si trasferirono altrove. Rasaih Paramasundaram disse : “il 28.02.1991, stavamo facendo colazione all’ostello di Panai quando i bombardieri delle forze aeree Sri Lankesi lanciarono tre bombe. Una cadde sull’ostello. Nove persone persero la vita, tre furono ferite e 26 capre uccise. Seppellimmo le capre ed i corpi. Erano stati fatti a pezzi”. SEGRETARIATO NORD EST PER I DIRITTI UMANI – NESoHR Karadipokku Junction, Kilinochchi, Sri Lanka, 0094 21 228 5986 [email protected] http://www.nesohr.org 2008.01.05 Rapporto Annuale sui Diritti Umani - 2007 Nel sottoporre il rapporto annuale dei diritti umani per l’anno 2007, il North East Secretariat on Human Rights (NESoHR) sollecita, la massima attenzione dei vari enti per i diritti umani di tutto il mondo, affinché provvedano a divulgare gli atti delle violazioni dei diritti umani documentati nel presente rapporto e trasmettano, con tale documento, per conto del popolo Tamil, il messaggio da questi ultimi diffuso. C’era una grande speranza nel cuore del popolo Tamil quando la UN, commissione imponente, visitò lo Sri Lanka. Per loro, essa avrebbe apportato dei cambiamenti di condotta positivi. Questi cambiamenti, non avvennero e le violazioni dei diritti umani, continuano ad essere esercitate, senza diminuzione. E’ stato provato, che il governo attua dei meccanismi adeguati per perpetrare le violazioni dei diritti umani. Se, con il termine meccanismi, si intende la Commissione del Governo sui Diritti Umani ed il Provvedimento di Garanzia nella Costituzione, è sicuramente un triste giudizio per i diritti umani del popolo Tamil. Basati sul misero deterrente di un’azione orientata e sull’impunità, con cui i diritti umani vengono perpetrati, le forze armate del governo ed i paramilitari, che operano con o per essi, continuano a commettere delle gravi violazioni. Ribadiamo fortemente la necessità di formare, nell’isola, un meccanismo di monitoraggio dei diritti umani UN. Questa è una necessità primaria, almeno, fintanto che una risoluzione politica accettabile non sarà stabilita, permettendo, cosi, al popolo Tamil di collocarsi nello statuto del paese. Chiediamo fortemente una immediata risoluzione politica in quanto crediamo che la mancanza di un accordo politico per gli interessi del popolo Tamil, li abbia resi vulnerabili, nella loro stessa patria, e nei confronti dell’occupazione militare. Il massacro iniziò quando il popolo Tamil pretese l’uguaglianza e nessuna protesta parlamentare intrapresa dai rappresentanti dei Tamil, porterà ad un cambiamento. Il regime politico Cingalese, ha sempre avuto un avversione per la razza Tamil che considera odiosa e, con tale pretesto, si assicura la vittoria elettorale. Questo modello di pregiudizio, prese forma nel 1948, quando nel paese venne introdotta la dis-affrancazione dei Tamil seguita, nel 1956, dal diniego della loro lingua, con l’ applicazione di legislazioni discriminatorie, contro gli interessi del popolo Tamil. In seguito, dal 1958 in poi, i politici dell’isola, furono testimoni di numerose rivolte comunali nei confronti del popolo Tamil. Questo popolo, che credeva in una democrazia parlamentare equa, fu spinto sull’orlo della frustrazione, a causa della violazione degli accordi e dei patti, nonché dai governi che si susseguirono. Le rivolte comunali contro il popolo Tamil, nel 1958, diedero inizio ad un processo di evizione, costringendolo a fuggire. L’esodo di massa avvenne nel 1983. Essi, chiesero asilo in India, dopo aver intrapreso un rischiosissimo viaggio lungo lo Stretto di Palk. Malgrado, le scarse e povere condizioni dei rifugi dell’India, essi continuano a chiedere asilo a questo paese. L’intervento del UNHCR permise loro di ritornare nell’isola, ma furono costretti a scappare, a causa delle atrocità militari. Dal 1983 e, da più di 25 anni, gli abitanti Tamil vivono sistematicamente sotto il regime militare, in una condizione di intollerabilità per il rispetto della loro vita. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 2 I politici comunali, altamente polarizzati, ed i militari appartenenti al comune, continuano ad esercitare l’occupazione, negando ad un popolo i propri diritti umani, considerandolo un “popolo di razza diversa”. La supremazia militare prevale sulle norme umanitarie ed è estremamente difficile ottenere un cambiamento comportamentale. E’ stato l’esercito a provocare i disordini quando, il popolo Tamil, fu sottomesso alla loro amministrazione. Tutte le violazioni dei diritti umani documentate da NESoHr riflettono un modello ben definito in cui i perpetratori sono le forze armate e, le vittime il povero popolo Tamil. Qualsiasi violazione ci dimostra come i gruppi militari e para-militari sono alimentati e usati dal governo militare, per le sue sporche attività di violazione, contro i civili Tamil. NESoHR sottopone un sommario dettagliato sui diritti umani lesi del popolo Tamil, nell’anno 2007, ed invia un forte appello a tutte le agenzie dei diritti umani, all’ UN e alla comunità internazionale, affinché si attivino, concretamente, allo scopo di fare cessare definitivamente questi abusi di genocidio, che hanno raggiunto proporzioni incontrollabili. Evizioni forzate Come quando si è detto che, durante le rivolte razziali del 1958, 1961, 1977 e 1983, le evizioni forzate furono eseguite da una banda detta “di Cingalesi inferociti”, oggi, queste evizioni sono esercitate dal governo militare. Esso, agendo in prima posizione nella patria Tamil, già da lui occupata, incarica i militari ad invadere, ugualmente le zone libere, usando l’artiglieria ed i bombardamenti aerei. Cosi minacciato, il popolo Tami abbandona tutto quanto possiede e fuggendo nell’entroterra, diventa immancabilmente un rifugiato. Il SL militare vuole, con le evizioni forzate, occupare la maggior parte dei territori Tamil. Seguendo il modello di Vakarai, nel 2006, e di Kokkatticholai e Karadiyanaru a Batticaloa e di Sampur a Trincomalee, il SL militare invase, a metà del 2007, numerose zone del Mannar non occupato, praticando l’evizione su 5965 famiglie ( equivalente a 22.433 persone). Questi fatti emergono dalle statistiche del UNHCR nonché da quanto venne riferito da un Agente del Governo di Mannar. Nelle offensive militari di Mannar, l’artiglieria uccise tre civili Tamil e ne ferì nove , rifugiati nel campo di Periyamadu, dopo il loro spostamento. Alcuni rifugiati, che sventolando le bandiere bianche stavano scappando da Mannar a bordo di navi, per raggiungere l’India, furono uccisi dalla SL Marina. Come si nota, questo è il ripetersi di un modello di uccisioni di rifugiati civili, che avvenne a Vakarai. Uccisioni di civili Tamil a seguito di bombardamenti aerei Il nuovo anno 2007, esattamente il 2 Gennaio, iniziò con colpi di arma da fuoco. Vennero uccisi 15 contadini che erano stati spostati da Jaffna e collocati nel villaggio di pescatori di Padahuththurai. Altre 34 persone furono ferite e le loro costose tute da pescatore distrutte, in un attacco aereo. Citando altri cinque episodi : 38 innocenti civili morirono sotto i bombardamenti aerei e 157 furono feriti. L’entità del numero delle abitazioni distrutte fu rilevante. Il rumore assordante dei bombardamenti, causò disturbi mentali e psicologici, sia alle donne in gravidanza, che ai bambini ed agli studenti. Ci fu un incremento di parti prematuri dovuti alla paura ed al frastuono dell’esplosione delle bombe dei Kfir e dei MIG. La fine dell’anno, e precisamente il 27 Novembre 2007, fu segnata dall’annuncio dalla stazione radio Voice of Tigers, in cui si comunicava che, sette civili di professione pediatria, erano stati uccisi da un bombardamento sulla strada principale A-9. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 3 Si eseguono i bombardamenti, senza prendere in considerazione le scuole che si trovano nelle vicinanze; pertanto, gli studenti rischiano di morire o di essere gravemente feriti, nonché di riportare disturbi psicologici. I bombardamenti aerei, avvenivano in prossimità delle scuole, nonostante le verifiche e gli accertamenti pubblici. Diniego della libertà di sussistenza – Pesca e agricoltura Il bando alla pesca, è basato su preconcetti e sulla dittatura imposta, sia dai militari che dalla marina. Questo causa dei gravi problemi ai pescatori. I militari locali o della marina, ricorrono a decisioni assurde e prive di criteri standard, quali : decidere l’ora ed il momento in cui i pescatori possono andare per mare, la quantità di benzina caricata, il tipo di abbigliamento da indossare, il numero di pescatori, il tipo di barca, ed addirittura il tipo di cibo da assumere. Una volta in mare, i pescatori vengono minacciati, subiscono assalti, vengono spogliati e derubati dai loro vestiti, dagli addetti della marina. Più tardi, i loro corpi senza vita, saranno ritrovati sulle rive della costa. Le navi di pattuglia, posizionate al largo, e attrezzate di cannoni, sparano a casaccio sulle coste dei villaggi dei pescatori. Di conseguenza, numerose famiglie vengono uccise e ferite e, per salvarsi, si spostano di frequente, alla ricerca di un posto sicuro. A Trincomalee, non è permesso ai pescatori Tamil e Musulmani di andare al largo per pescare. La distanza è limitata a 2 miglia. A Gurunagar, Jaffna, i pescatori, prima di andare a pescare, sono obbligati ad occuparsi della pulizia delle unità militari. Ma, se si rifiutano, vengono rinchiusi e maltrattati. La pesca, è la fonte primaria di sussistenza per la maggioranza del popolo delle coste del Nord Est. I bandi arbitrati, e le restrizioni imposte dai militari e dalla marina creano, giorno dopo giorno, ostacoli alla vita di questa comunità. Il trasporto del pesce, dalla penisola di Jaffna al Sud, è stata di grande profitto per la comunità dei pescatori da quando fu riaperta la strada principale A-9. Ma ora, dopo la sua chiusura, questa comunità non usufruisce più dei vantaggi acquisiti. La maggior parte, delle coltivazioni nella penisola di Jaffna è a Valikamam. I coltivatori proprietari, non possono accedere a quest’area in quanto, da quando i militari SL e la Forza Aerea, occuparono Palaly e le zone circostanti nel 1990, è stata classificata “Zona di Alta Sicurezza”. Una militarizzazione simile, è stata fatta a Kilali, Usan e Mirusuvil, per i campi di palme da cocco e delle risaie. Questi agricoltori, assieme ai loro parenti, sono costretti a vivere da rifugiati nei campi e defraudati delle loro aziende agricole. Essi non solo sono costretti a diventare dei rifugiati, ma l’intera popolazione della penisola rischia per la sua sussistenza, a causa della mancanza di granaglie e di prodotti agricoli. In altre zone di Alta Sicurezza, i coltivatori si trovarono di fronte al problema dei fertilizzanti, a causa delle difficoltà di trasporto dovute alla chiusura della A-9 e di conseguenza, alla dipendenza dai trasporti via mare. Il coprifuoco che da più di un anno è in vigore nella penisola di Jaffna, intralcia seriamente la sussistenza degli agricoltori e dei pescatori. Attacchi di mine clandestini che uccidono i Tamil civili. Più di trenta attacchi clandestini, con mine, sono stati effettuati dalle Unità di Deep Penetration del SL militare, uccidendo 60 civili e ferendone 84, tra cui studenti, addetti pubblici ed ecclesiastici. Gli addetti NGO si sono presi carico del servizio umanitario. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 4 Il 1° Settembre 2007, 13 civili, che a loro volta furono spostati da Mannar, morirono in un’offensiva militare, da attacchi di mine, mentre scappavano per la loro incolumità. Essi furono uccisi dai militari dell’unità Deep Penetration. Il 27 Novembre 2007, a Lyankankulam, nel distretto di Mullaittivu, sette studenti sono stati uccisi mentre viaggiavano a bordo di un ambulanza per prestare aiuti di soccorso. Questa attività clandestina dei militari e dei paramilitari, causò panico ed allarmismo alla popolazione civile creando un grande viavai all’interno del paese. Diniego di accesso alle abitazioni del popolo Tamil per via delle “Zone ad Alta Sicurezza”, nel 1990, in molte zone della penisola di Jaffna A parte il grande numero di coltivazioni site a Valikamam, nei dintorni dell’aeroporto di Palaly, molti altri lotti sono stati arbitrariamente designati come “Zone di Alta Sicurezza”. Molte famiglie sono state private della loro abitazione e della loro terra e non hanno la libertà di movimento. A Sampur, Mutur nel distretto di Trincomalee, zona dichiarata “ High Security Zone” a seguito di una notificazione del governo, circa 52.000 contadini Tamil hanno dovuto spostarsi a causa di offensive militari. Questi contadini cercarono un rimedio legale, presso la Corte Suprema, allo scopo di potere ritornare nelle loro abitazioni, ma è stato loro negato l’accesso, per motivi di sicurezza nazionale. Chiusura – entrata/uscita nella penisola di Jaffna E’ da più di un anno che la strada principale A-9, è chiusa e l’intera penisola di Jaffna, che conta 500.000 persone, è isolata e tagliata fuori dal resto dell’isola. A Febbraio 2007, l’accordo di cessare il fuoco permise la riapertura della A-9. Questo avvenimento è stato un grande successo ottenuto dal CFA. Tuttavia, questa strada maestra è a tutt’oggi chiusa, per motivi che non conosciamo. Il Coprifuoco è un elemento permanente e devastante nella vita del popolo della penisola di Jaffna Il coprifuoco imposto, a metà del 2005 nella penisola di Jaffna, a seguito del raffronto militare, è ancora operativo ed intralcia, giorno dopo giorno, le attività dei civili. Non si giustifica la presenza di un coprifuoco permanente, in un distretto già militarmente occupato da più di dodici anni. Esso, intralcia la pesca, l’agricoltura e qualsiasi altra attività utile alla sussistenza ed interferisce negativamente sull’esito degli esami di studenti delle classi superiori. Sparizioni ed uccisioni extra giudiziali 486 sparizioni, tra cui 46 studenti e 755 uccisioni tra le quali risultano 65 studenti, sono state documentate nell’anno. Queste sparizioni ed uccisioni sono avvenute in zone occupate dai militari. Quando, le organizzazioni dei Diritti Umani, espressero il loro allarmismo sul continuo aumento di sparizioni e di uccisioni, il Commando Militare dello Sri Lanka rispose, che non poteva intervenire, in quanto si trattava una situazione di guerra. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 5 Restrizioni sul transito di merci e di medicine I militari stabilirono restrizioni arbitrarie sul transito delle medicine, al check point di Omanthai. Un flusso libero, di qualsiasi tipo di merce non è permesso, tranne che per le merci autorizzate dagli Agenti del Governo ma non conosciamo il motivo di questa restrizione. A nessuno, è permesso di fare entrare qualsiasi tipo di carburante, ed i motociclisti, possono rifornirsene di soli cinque litri. Nessun tipo di materiale da costruzione può passare. Gli arrivi dei medicinali, spediti dal governo e destinati agli ospedali di Mullaittivu e Kikinochchi, sono soggetti a severi e rigorosi tagli nonchè ad inutili ritardi. Le ambulanze che trasportano gli ammalati, da Wanni a Vavuniya, non possono oltrepassare il check point. Quelle militari, invece, possono tranquillamente transitare. Rifugio tramite la Commissione dei Diritti Umani a Jaffna Il popolo, cerca rifugio tramite la Commissione dei Diritti Umani a Jaffna per paura di subire molestie dai militari. Un gruppo di 247 persone, chiese rifugio alla Commissione dei Diritti Umani a Jaffna, durante l’anno, ed hanno ottenuto protezione giudiziale, entrando nelle prigioni del governo. Il numero crescente di persone che cerca rifugio, è indicatore di una legge poco affidabile e di un incremento dei disordini nelle zone occupate dai militari, i quali, con la complicità dei gruppi armati, minacciano la società civile. Giro d’ispezione ed arresti di Tamil civili a Colombo I Tamil civili, residenti a Colombo e che si recano nella capitale per varie necessità, vengono ispezionati di notte e messi in prigione con il pretesto della sicurezza. Essere un Tamil significa essere prelevato dalla polizia e rinchiuso. Ci sono stati dei casi in cui i Tamil , in massa, sono stati arrestati nelle pensioni di Colombo e caricati con forza a bordo di veicoli militari in direzione di Vavuniya. Ostaggi di membri parlamentari Tamil per impedire di votare contro il budget Parenti, risiedenti con i legislatori TNA a Colombo, furono presi in ostaggio, con l’intento di impedire loro di votare contro l’ultimo budget. L’uso della democrazia è talmente decaduto che i legislatori Tamil, eletti dal popolo Tamil, non sono nemmeno autorizzati a registrare i loro voti di protesta contro il budget prestabilito, che è formato da grandi somme di denaro usate per rafforzare la guerra ed opprimere il popolo Tamil. Uccisioni e sparizioni di addetti media Tamil Cinque addetti media Tamil furono uccisi e tre sono spariti nel corso dell’anno. Due Tamil addetti all’elettronica, sono stati rinchiusi misteriosamente. Quando, gli addetti media Tamil si recarono alla UN Commissione dei Diritti Umani, presente a Jaffna in quel periodo, per chiedere notizie dei superstiti, non fu dato loro nè il permesso di entrare, né di redigere alcun rapporto. La responsabilità di NESoHR, quale ente per i Diritti Umani, si distingue per il fatto di occuparsi del popolo Tamil, interagendo per i loro interessi, rappresentando un popolo che ha lottato duramente per circa tre decenni, dal giorno dell’indipendenza ed è stato, ripetutamente colpito e spinto, sull’orlo della frustrazione politica. Un popolo, costretto alle dittature dei governi subentranti e, soggetto ad una legge violenta, è vittima di violazioni dei diritti umani. La mancanza di un accordo politico, per la tutela degli interessi del popolo Tamil, fa di loro un popolo di razza a parte, governato, da un regime militare tirannico che, li tratta illegalmente. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 6 E’ il cattivo stato della politica che rende il popolo Tamil, succube delle violazioni dei diritti umani, da parte dei militari. Anche se la politica cambia, ed il popolo Tamil viene liberato dalle imposizioni militari e dai preconcetti degli elementi estremisti del Sud, esso continuerà, comunque, ad essere umiliato e privato dei diritti umani basilari. Il popolo civilizzato che gode dei benefici di una libertà democratica, ha un preciso dovere nei confronti del popolo Tamil, che è stato vittima di un trapasso di potere e di sovranità delle norme coloniali in quest’isola. NESoHR sollecita vivamente il popolo civilizzato a perorare la difesa del popolo Tamil al fine di ottenere una risoluzione politica equa ed imparziale. Il governo dello Sri Lanka ha rilasciato un chiaro messaggio alla comunità internazionale, in relazione all’opzione dell’accordo del CFA, di cessare il fuoco. Quest’ultima ribadì che l’opzione del governo era quella di risolvere il problema nazionale, con mezzi militari. E’ imminente una guerra di grandi proporzioni. E’ anche imminente una violazione dei diritti umani di grande proporzione. Le due parti si accusano di violare il CFA. NESoHr non è intenzionata ad entrare nel dibattito sostenuto dalle due parti, ma intende ripristinare l’accordo e le mancanze del governo, affinché, esso adempia ai suoi doveri. In definitiva, l’intenzione era di riportare alla normalità l’esistenza di un popolo che ha sofferto, per ben 25 anni, i disastri della guerra. L’alleviamento delle sofferenze e delle privazioni causate dalla guerra, è stato il tema sostenuto dal CFA. Gli accordi sarebbero dovuti essere stipulati entro un massimo di 160 giorni, per riportare la normalità nelle zone occupate dai militari. Il governo che entrò nel CFA, non rispettò i suoi impegni ed il governo che subentrò, aggravò il problema, per una questione politica di convenienza; in due parole, egli soddisfò le esigenze di elementi estremisti del Sud. Il governo attuale, invece, anziché ristabilire la normalità, tramite un procedimento di riassestamento delle persone dislocate, ha spostato molta gente, per via delle sue operazioni militari e dei bombardamenti aerei, a Vakarai, Sampur ed in altre zone di Mannar. Una retorica sterile, incapace di dar luogo a sviluppi per negoziazioni politiche, non ha buonsenso per il popolo Tamil. Tuttavia, NESoHR desidera responsabilizzare la comunità internazionale, nonché le organizzazioni per i Diritti Umani e la UN Commissione dei Diritti Umani, sul pericolo imminente derivante dalle limitazioni del CFA e, chiede loro di interagire con efficacia, utilizzando tutti gli strumenti per il rispetto dei Diritti Umani a loro disposizione. HR Rapporto 2007 NESoHR Pagina 7 Civili uccisi e spariti nello Sri Lanka 2007 Perr maggiori informazioni : www.nesohr.org HR Rapporto 2007 NESoHR