CONTATTO MAR 2013 ITA.pub
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CONTATTO MAR 2013 ITA.pub
PERIODICO DI GPIC Bollettino informativo OFM di Giustizia, Pace e Integrità del Creato Fatto dall’Ufficio di Giustizia, Pace e Integrità del Creato di Roma CONTATTO MARZO 2013 www.ofm.org/jpic [email protected] Tel: +39 06 68491218 Franciscans International Team - da sinistra a destra: Budi Tjahjono, Francesca Restifo, Lourdes Briones, Markus Heinze, Mickael Repellin In questo numero: -COMUNICATO FRANCISCANS INTERNATIONAL -LETTERA DAGLI ANIMATORI GPIC AL PRESIDENTE OBAMA (USA) -CONGREGAZIONI INTERNAZIONALI DI RELIGIOSI (ICR) ALL'ORGANIZZAZIONE PER L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA (FAO) -MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE GPIC DI JAFFNA ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLO SRI LANKA -GPIC ESPERIENZA: CUSTODIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, PAKISTAN -ANNUNCI 1 CONTATTO MARZO 2013 COMUNICATO FRANCISCAN INTERNATIONAL Franciscans International (FI) ha recentemente subito importanti cambiamenti dovuti principalmente a forti vincoli finanziari in base ai quali l'organizzazione ha funzionato. Le modifiche hanno lo scopo di semplificare le operazioni e rendere le attività più efficaci possibili. Suor Denise Boyle, FMDM, che ha servito come Direttore Esecutivo FI per cinque anni, si è dimessa nel dicembre 2012. I cambiamenti hanno anche, purtroppo, portato ad una serie di diminuzioni del personale impegnato. FI è sinceramente grata per il servizio dedicato e fornito da Sr. Denise e da tutti coloro che stanno lasciando in questo momento. Il Consiglio d'Amministrazione Internazionale ha nominato Markus Heinze, OFM, in qualità di Direttore per gestire questo periodo di transizione. Il nuovo approccio sarà incentrato sul rafforzamento dell’ ”advocacy” e riducendo l'amministrazione. L'obiettivo è quello di rendere “advocacy” sempre più efficace, in modo da garantire risultati tangibili. Il processo sarà ulteriormente rafforzato mettendo insieme il lavoro professionale di FI alle Nazioni Unite con il prezioso lavoro dalla base dei francescani. Nel 2013 il team di “advocacy” FI continuerà ad affrontare le violazioni dei diritti umani in specifici paesi, in particolare nell’Africa francofona. Nei paesi della Costa d'Avorio, Bu- rundi, Congo Brazzaville, Repubblica Democratica del Congo e del Benin si adopererà per migliorare i diritti dei bambini e delle donne, denunciando abusi e proponendo riforme giuridiche attraverso meccanismi delle Nazioni Unite. FI continuerà ad affrontare problemi idrici e igienico-sanitari in un certo numero di paesi africani (Uganda, Kenya, Tanzania, Zambia, Malawi, Zimbabwe e Sud Africa), e ad aumentare la consapevolezza del legame tra l'accesso all'acqua e la povertà estrema, avvalendosi dei Principi Guida sull’estrema povertà recentemente adottati dalle Nazioni Unite. FI continuerà, inoltre, a lavorare in paesi chiave della regione dell’Asia-Pacifico (tra gli altri, India, Pakistan, Indonesia, Filippine e Sri Lanka), affrontando problemi riguardanti le popolazioni indigene, delle minoranze, delle donne e dei bambini, e gli effetti negativi delle industrie minerarie ed estrattive, oltre che all’estrema povertà. L'obiettivo programmatico per le Americhe sarà “l’advocacy” regionale su temi di giustizia sociale, in particolare nel Cono Sud (Argentina, Cile, Paraguay, Uruguay), Messico, America Centrale (El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panama). Affronterà anche le questioni dei diritti umani in Colombia, Brasile, Stati Uniti, Giamaica e Perù attraverso la Revisione Periodica universale (Universal Periodic Review). Infine, FI continuerà a lavorare per l'ambiente e le questioni legate allo sviluppo sostenibile problemi sollevati a Rio + 20, attraverso gli organi delle Nazioni Unite con sede a New York. Markus Heinze, OFM GINEVRA, 30/01/2013 Momento di Formazione a FI Ginevra - settembre 2012 2 CONTATTO MARZO 2013 LETTERA DAGLI ANIMATORI GPIC AL PRESIDENTE OBAMA - USA COMMISSIONE GIUSTIZIA, PACE E INTEGRITÀ DEL CREATO - 8 GEN 2013 Caro Sign. Presidente: Su richiesta della nostra leadership, noi Animatori (Direttori) di Giustizia, Pace e Integrità del Creato dei Frati Francescani negli Stati Uniti, facciamo un appello a voi perché avanzi la riforma globale dell'immigrazione. L'immigrazione è nel DNA della nostra nazione. La stragrande maggioranza delle persone che compongono questa nazione oggi sono venute da altrove; o i loro antenati recenti o remoti. La nostra storia francescana negli Stati Uniti è anche legata all'immigrazione. I nostri frati hanno contribuito a stabilire Saint Augustine, in Florida nel 1565, e sono stati tra i primi immigrati in New Mexico nel 1580 e Arizona agli inizi del 1600. Nel 1700 sotto la guida di Padre Junipero Serra, i nostri frati hanno contribuito a creare le città di San Diego, Los Angeles e San Francisco. I nostri frati hanno accompagnato i vari gruppi di immigrati che sono arrivati negli Stati Uniti nel 1800 e 1900: irlandesi, tedeschi, italiani, polacchi e ungheresi. Più di recente, aiutano le persone provenienti dall’ America Latina, Africa, Asia ed Europa, che vengono nella nostra nazione per avere una casa, e questo afflusso continua ancora oggi. I Frati francescani di tutto il mondo hanno seguito questi immigrati qui per servire loro. Oggi i nostri frati sono pastori di milioni di cittadini americani e immigrati in più di 220 sedi; in 32 stati e nel Distretto di Colombia. La storia dell'immigrazione nel nostro paese è stata diversa. Nei nostri momenti più bui abbiamo visto la diminuzione nel nostro Paese della possibilità di rispondere alle esigenze umanitarie di coloro che dovevano affrontare persecuzione o difficoltà economiche. Quando siamo stati meglio, siamo stati un rifugio di benvenuto che ha permesso alle persone di portare la loro energia e il dinamismo per costruire una vita migliore per le loro famiglie e la nostra nazione. Il mondo di oggi ci presenta sfide simili. Le persone soffrono di fronte a grave povertà, disastri ambientali, instabilità politica, corruzione, violenza e persecuzione, e vedono negli Stati Uniti un luogo di opportunità e di speranza, come hanno fatto molti dei nostri antenati immigrati. Abbiamo bisogno di sviluppare una risposta che permetterà agli Stati Uniti di accogliere ragionevolmente coloro che vogliono guadagnare una vita migliore e più libera. Abbiamo bisogno di esaminare e modificare la nostra attuale struttura giuridica per 3 l'immigrazione. Mentre riconosciamo l'importanza delle leggi, l'applicazione delle leggi è un modo insufficiente a risolvere i problemi dell’immigrazione. Inoltre, molte delle leggi di oggi sono ingiuste e necessitano di una revisione. Chiediamo una riforma globale della politica del nostro governo in quanto l’approccio alla situazione non è sufficiente. La volontà politica chiede di apportare le modifiche necessarie per alleviare le sofferenze degli immigrati perché è giunto il momento. Non ci abbandoni in questo momento. Una riforma sull'immigrazione giusta, umana e globale richiede di lavorare per: 1) Espandere le opportunità di riunire le famiglie, i nuclei della società. Molti cittadini USA e residenti permanenti sopportano anni di separazione dai membri della famiglia. Ridurre i ritardi per il visto per i membri della famiglia e aumentare il numero di visti disponibili al fine di riunire le famiglie che sono stati separate. 2) Riformare il Temporary Worker Program. Lavoratori stranieri sono necessari per la forza lavoro negli Stati Uniti, ma devono essere protetti dallo sfruttamento. Dare ai lavoratori stranieri la possibilità di avere i propri familiari, per unirsi a loro e lavorare, per spostarsi all'interno degli Stati Uniti; visitare i loro paesi d'origine senza perdere il loro status; cambiare i datori di lavoro; essere protetti dalle stessi leggi sul lavoro che proteggono i lavoratori americani; avere i loro diritti civili fondamentali riconosciuti e tutelati, tra cui la possibilità di intraprendere azioni presso la Corte Federale. Non permettere che i salari pagati ai lavoratori temporanei siano inferiori a quelli dei lavoratori degli Stati Uniti. Stabilire un mezzo per verificare che il lavoro a queste condizioni non danneggi i lavoratori americani. 3) Stabilire percorsi di legalizzazione. Dare agli immigrati clandestini un mezzo per legalizzare il loro status. Questo percorso di legalizzazione diventa il primo passo di un processo ragionevole per coloro che scelgono di orientarsi verso la piena cittadinanza. 4) Riformare questo processo per gli immigrati. E' giusto che lo Stato di diritto deve essere a posto, ma delle leggi esistenti devono essere aggiustate. Porre fine alla detenzione degli immigrati per mesi senza accuse, udienze segrete, profili etnici e molte altre tattiche rigide che offendono la dignità umana e compromettono il diritto di un giusto processo, che dovrebbe essere esteso a tutti. CONTATTO MARZO 2013 LETTERA DAGLI ANIMATORI GPIC AL PRESIDENTE OBAMA - USA 5) Riformare il processo per i richiedenti asilo. Facilitare i criteri per i richiedenti asilo, e trovare altri modi che incarcerarli per monitorarli, mentre i loro casi sono in attesa. Trovare il modo di proteggere la nostra nazione dai terroristi senza perseguitare coloro che vengono in cerca di rifugio con lunghe carcerazioni. romani, conoscendo in prima persona l'esperienza degli immigrati, vi invitiamo ad ascoltare il nostro appello per gli stranieri che vengono nella nostra terra. Che Dio vi dia la comprensione e la sapienza per applicare le leggi e le politiche che promuovono il bene comune della nostra nazione e dei suoi immigrati. 6) Sviluppare meccanismi realistici e sostenibili per l'accoglienza degli immigrati futuri. Senza un insieme di meccanismi praticabili per affrontare la capacità degli Stati Uniti per gli immigrati e il modo in cui vengono accolti gli immigrati, qualsiasi riforma globale sull'immigrazione sarà incompleta e insostenibile. Pace e Bene, Animatori di Giustizia, Pace e Integrità del Creato dei Frati Francescani negli Stati Uniti: 7) Ridurre la povertà globale. Molti arrivano negli Stati Uniti perché la situazione nel loro paese è insostenibile. Prendere in esame un approccio ampio e l'accesso degli aiuti all'istruzione, promuovere la stabilità politica e l'integrità, sponsorizzare il commercio equo e solidale nei paesi colpiti dalla povertà, e promuovere la formazione del carattere, piuttosto che concentrarsi strettamente sul controllo della popolazione. L'etica giudaico-cristiana, su cui è stata fondata la nostra nazione, include profeticamente, ricordando ai capi di governo, di curare le vedove, gli orfani e gli stranieri. Noi, come Francescani e cattolici -Jason Welle, OFM - Assunzione BVM Provincia Franklin, WI, Stati Uniti d'America -Russell Testa - Provincia del Santo Nome - New York, NY, Stati Uniti d'America -Christopher Gaffrey, OFM - Provincia dell'Immacolata Concezione - New York, NY, Stati Uniti d'America -Mark Schroeder, OFM – Provincia di Nostra Signora di Guadalupe - Albuquerque, NM, Stati Uniti e Santa Barbara Provincia - Oakland, CA, USA Maury-Smith, OFM - Provincia del Sacro Cuore St. Louis, MO, Stati Uniti d'America Donna-Graham, OSF - San Giovanni Battista Provincia - Cincinnati, OH, Stati Uniti d'America CONGREGAZIONI INTERNAZIONALI DI RELIGIOSI (ICR) ALL'ORGANIZZAZIONE PER L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA (FAO) ICR ALLA FAO: PARTECIPAZIONE ALLA 39a SESSIONE DEL COMITATO PER LA SICUREZZA ALIMENTARE MONDIALE - OTTOBRE 2012, ROMA Il Comitato per la Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) dell'Organizzazione per l'alimentazione e l'agricoltura (FAO) si è riunito per il suo incontro annuale presso la sede della FAO a Roma, dal 15 al 20 Ottobre, 2012. Ho frequentato l'intera riunione di sei giorni e Fr. Fabio Ferreira L'amour ofm, ha partecipato alle varie parti della riunione, così come ha potuto. La FAO è una’agenzia specializzata delle Nazioni Unite (ONU), responsabile per la Conferenza della FAO dei governi membri (circa 122 membri ufficiali, più altri paesi osservatori). Raggiungere la sicurezza alimentare per tutti è al centro degli sforzi della FAO. La Sicurezza alimentare significa che le persone possono produrre loro stessi o acquistare il cibo di cui hanno bisogno, cibo sufficiente e di sufficiente qualità nutrizionale per una dieta sana ed equilibrata. 4 Molte congregazioni religiose cattoliche con sede a Roma negli ultimi anni sono state chiamate ad inviare una persona da scegliere tra loro come rappresentante per lavorare e per influenzare questa importante agenzia specializzata delle Nazioni Unite: FAO. E' per questo motivo che io, come rappresentativo del gruppo ICR presso la FAO (e Fr. Fabio, uno dei coordinatori di GPIC dei francescani OFM), eravamo presenti a questa importante sessione del comitato per la sicurezza alimentare mondiale della FAO. Ad un certo punto della sessione, in occasione della Giornata mondiale dell'Alimentazione, il 16 ottobre, molti Ambasciatori dei governi hanno parlato, come: Mons. Luigi Travaglino, l'Ambasciatore e Osservatore Permanente delle Missioni per il Vaticano per le agenzie con base a Roma (FAO, più Programma alimentare mondiale (WFP) e il Fondo Internazionale per lo Sviluppo Agricolo (IFAD), testo letto con osservazioni preparate da Papa Benedetto XVI e mandate al Direttore Generale della FAO Signor José Graziano CONTATTO MARZO 2013 CONGREGAZIONI INTERNAZIONALI DI RELIGIOSI (ICR) ALL'ORGANIZZAZIONE PER L'ALIMENTAZIONE E L'AGRICOLTURA (FAO) da Silva per la Giornata Mondiale. Il messaggio del Papa è iniziato:. "Quest’anno la Giornata Mondiale alimentare è celebrata mentre tutti gli effetti della crisi economica sempre più influenzano i bisogni primari, compreso il diritto fondamentale di ogni persona ad un'alimentazione sufficiente e sana... Questo chiama le istituzioni nazionali e internazionali all'impegno per liberare l'umanità dalla fame attraverso lo sviluppo agricolo e la crescita delle comunità rurali". Anche se la FAO è stata istituita dopo la Seconda Guerra Mondiale il Comitato sulla Sicurezza Alimentare Mondiale (CFS) ha iniziato nel 1974 con l'obiettivo di eliminare il flagello della fame e raggiungere la sicurezza alimentare. Nel 2009 il CFS ha subito una riforma radicale con l'obiettivo di una maggiore efficacia, includendo un gruppo più ampio di soggetti interessati. La visione del CFS riformato è quella di essere la piattaforma internazionale più ristretta e intergovernativa per tutte le parti interessate nel lavorare insieme per garantire l'obiettivo della sicurezza alimentare e nutrizionale per tutti. Alla 39°sessione CFS, oltre al Segretariato e Personale presso la FAO c’erano più di 120 rappresentanti dei governi membri ed osservatori così come molte altre organizzazioni della società civile e dei movimenti della società civile di tutto il mondo, ONG e rappresentanti del settore privato, compagnie e organizzazioni. Molte ONG hanno lo status formale presso la FAO, Fr. Fabio L'amour è stato accreditato da Franciscans International. Io ho ricevuto le credenziali attraverso il meccanismo della Società Civile. Questa struttura riunisce molte delle organizzazioni della società civile e dei movimenti della società civile provenienti da tutto il mondo in modo che attraverso la cooperazione e la collaborazione possono essere un’unica e forte voce comune efficace per le persone della base che rappresentano. Ho aderito e partecipato con il CSM nel corso degli ultimi mesi per migliorare il mio ingresso nel gruppo della FAO e il suo lavoro e sento che questa è una via attraverso la quale il nostro Gruppo ICR presso la FAO può ampliare la sua voce e la sua influenza presso la FAO in quest’anno; specialmente sui processi della FAO, per sviluppare, migliorare e rivedere le politiche e i programmi in materia di sicurezza alimentare mondiale. 5 Erano presenti alla sessione CFS rappresentanti di alcuni altri gruppi di persone interessate ormai in grado di partecipare al CFS riformato. Questi includono ad esempio il gruppo di ADHOC delle Organizzazioni Internazionali Non Governative (ONG). Il gruppo ICR presso la FAO è ora un partecipante e osservatore riconosciuto di questo gruppo. Siamo stati invitati a diventare un membro più attivo con loro. Sono inclusi in questo gruppo ADHOC anche la Caritas Internazionale e C.I.D.S.E., essa stessa una coalizione di 16 ONGs. Inoltre, è anche membro del FORUM ROMANO, un gruppo di ispirazione cattolica delle Ong italiane. Il gruppo ICR presso la FAO, quindi è ben situato per far crescere la sua influenza a Roma e con le agenzie specializzate delle Nazioni Unite della FAO, WFP e IFAD. Siamo in grado di utilizzare l'esperienza e la competenza che molti dei membri delle nostre Congregazioni Religiose hanno acquisito nei loro ministeri; letteralmente in quasi tutti i paesi del mondo. Noi siamo una delle forze per l'eliminazione della fame nel mondo; abbiamo bisogno di organizzare e coordinare meglio i nostri sforzi. Una sfida particolare è quella di aumentare il numero dei membri delle congregazioni religiose nel nostro Gruppo ICR presso la FAO. In questo momento ci sono 15 comunità tra cui VIVAT internazionale ( Società del Verbo divino, Missionarie Serve dello Spirito Santo, più la Congregazione dello Spirito Santo e la Congregazione delle Adoratrici del Sangue di Cristo), Franciscan International e Suore Domenicane International. Altre Congregazioni che includono: Passionisti, Vincenziani, Colombani, Maryknoll, Francescani, Dehoniani, Carmelitani e Società del Santo Bambino Gesù. Con circa 300 congregazioni religiose con sede a Roma siamo chiamati solamente a raggiungerli per offrirgli delle opportunità e invitarli. Kenneth Thesing, MM rappresentativo ICR presso la FAO CONTATTO MARZO 2013 MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE GPIC DI JAFFNA ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLO SRI LANKA Fra Beni Baisas, missionario OFM in Sri Lanka, ci ha inviato questa relazione che è basata su un messaggio inviato dalla Commissione GPIC di Jaffna alla Conferenza episcopale dello Sri Lanka: La situazione dello Sri Lanka: una relazione della Commissione GPIC della diocesi di Jaffna Sono passati tre anni e mezzo dalla fine della guerra dei 30 anni. Noi, il popolo del Nord, che abbiamo subito le conseguenze della guerra, specialmente durante le sue fasi finali , speravamo che la situazione sarebbe migliorata, Infatti ci era stato promesso che si sarebbe trovata una soluzione al problema etnico e che ci sarebbe stato un futuro di pace. Sfortunatamente il governo sta prestando più attenzione alle celebrazioni annuali del “ Giorno della Vittoria” e sta invece ignorando la ricerca genuina della pace e della riconciliazione. Gli sviluppi di questi tre anni e mezzo mostrano che non sono stati sforzi seri per portare pace e giustizia. Le azioni del Governo e delle Forze di Sicurezza, ad oggi, hanno avuto il solo effetto di alienare la popolazione e far perdere alla gente la fiducia di avere uno Sri Lanka pacifico e giusto. Non c’è dubbio che, grazie anche all’assistenza internazionale, sia stato fatto un grande lavoro di facciata, come la costruzione di strade, di nuove tratte ferroviarie , di nuovi ospedali e scuole e come il lancio di numerosi nuovi progetti di sviluppo . Un visitatore che venisse oggi avrebbe l’impressione che il Nord, dopo un lungo periodo di stagnazione dovuto alla guerra, si stia ora sviluppando velocemente. Ma questi sforzi sono solo apparenti e non possono sostituire la ricerca di una giusta soluzione al problema etnico che si va incancrenendo. Molti dei problemi che occorre siano affrontati rimangono irrisolti; alcuni sono problemi di lunga data, altri sono invece molto recenti ed essi hanno contribuito al deterioramento della situazione generale. Giorno per giorno lo sviluppo non ha aiutato in nessun modo a far avanzare il processo di pace e di riconciliazione. Alcuni dei problemi da lunga data : Occupazione dei terreni da parte delle forze di sicurezza Le Forze di Sicurezza stanno ancora occupando una gran parte delle terre di civili e continuano ad acquisirne di nuove. Nella regione del Valikaamam ci sono 24 divisioni GS che sono occupate dall’esercito. Molte di queste terre sono le terre rosse, fertili ed arabili. Ci sono migliaia di 6 famiglie che erano state sfollate da questa regio- ne e che stanno ancora vivendo in centri di accoglienza o che sono ospitate in casa di amici o parenti. Nella penisola di Jaffna e in Wanni ci sono altre terre di civili che sono state occupate dalle Forze di Sicurezza. In alcune zone è stato detto agli abitanti originali che le terre non saranno loro restituite e che essi dovranno sistemarsi nelle zone che saranno loro indicate dalle Forze di Sicurezza. Assegnazione di terre nel Nord a persone provenienti dal Sud Oltre a ciò, in questo momento vengono censite le terre che appartengono a civili, le terre che al momento non sono occupate e quelle libere e di proprietà dello stato ed esse vengono assegnate, gratuitamente alle famiglie dei soldati e ad altre persone che vengono dal Sud. Noi non siamo contrari al fatto che individui che provengono da una qualsiasi parte dello Sri Lanka acquistino terreni nel Nord e vi si stabiliscano. Ciò che noi obiettiamo e che notiamo con sospetto è il fatto che lo stato sponsorizzi e finanzi la colonizzazione delle terre libere del Nord, in cui già risiedono moltissime famiglie, originarie di quei territori e che non possiedono alcuna terra, favorendo l’insediamento di famiglie del Sud. La difficile situazione dei prigionieri politici La difficile situazione dei prigionieri politici continua e centinaia di loro sono ancora detenuti da anni senza che si sia mai fatto loro un processo. Una donna, Thirumakal, è in prigione da più di 18 anni; al Luglio 2012 essa è comparsa in udienza per più di 429 volte ma ad oggi è ancora detenuta. La sicurezza di coloro che sono detenuti è una delle maggiori cause di preoccupazione, Lo scorso anno due giovani , Nirmalaruban e Dilruckson, sono stati torturati e sono morti probabilmente a causa delle ferite subite; molti altri detenuti sono stati feriti. CONTATTO MARZO 2013 MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE GPIC DI JAFFNA ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLO SRI LANKA Nel 1994 una anziana signora, Muththusamy Kathaye (68) da Badulla, è stata arrestata a Chenkkaladdy in Batticaloa con l’accusa di avere dei collegamenti con il LTTE ed è stata imprigionata. E’ deceduta il 1° Luglio 2012, nella prigione di Welikkada a causa della mancanza di cure mediche adeguate. Era malata di cancro e quando è morta aveva grosse piaghe da decubito. Incidenti di questo tipo non sono rari. Dopo una serie di proteste e di scioperi della fame attuati dai prigionieri politici del carcere di Welikkada le autorità competenti hanno promesso di instaurare tribunali speciali e rapidi per accelerare le audizioni di questo tipo di casi. Ad oggi sembra che i progressi fatti siano irrilevanti . Responsabilità Il Governo deve ancora risolvere il problema dei moltissimi civili morti, molti dei quali caduti nelle ultime battute della guerra. La posizione iniziale del governo era che non ci fossero stati civili caduti in questa “ guerra per la pace” o “operazione umanitaria”. Il Vescovo Mannar, Rt. Rev. Dr. Rayappu Joseph, nella sua testimonianza di fronte alla LLRC ha affermato che mancavano ancora all’appello circa 146.000 persone ed ha basato le sue argomentazioni sulle statistiche fornite da fonti governative . LLRC nel suo rapporto ammette che ci sono state perdite tra i civili e, più tardi, anche le Commissioni delle Nazioni Unite hanno ammesso che un considerevole numero di civili é morto sotto il fuoco delle granate e sotto i bombardamenti . E’ ancora sconosciuta la sorte di alcune persone ( ivi compresi alcuni membri del LTTE ) che si erano arrese all’esercito ed erano state portate via su autobus. Alcuni hanno testimoniato di fronte al LLRC di aver visto Fr. Francis Joseph (81), già Rettore del St. Patrick's College in Jaffna, e molti altri con lui, arrendersi mostrando bandiere bianche e nessuno ancora sa dove essi siano finiti. Per una vera riconciliazione è essenziale avere la possibilità di sapere a chi attribuire la responsabilità per il gran numero di caduti civili e per la scomparsa di coloro che si sono arresi Sviluppi recenti Il ricordo dei propri cari è un dovere fondamentale che tutti desiderano rispettare e compiere. Alle popolazioni del Nord questo diritto fondamentale è stato negato, soprattutto in questo periodo di tre anni e mazzo dalla fine della guerra. . Durante il precedente periodo di quattro anni del cessate il fuoco ai Tamil non era impedito di farlo e ed era consentito il mantenimento dei cimiteri di guerra del LTTE. Dalla fine della guerra, nel Nord questi cimiteri di guerra sono stati rasi al suolo con i bulldozer e sfigurati, Al loro posto sono sorte invece caserme e campi gioco . Alla gente, pur nei loro luoghi di culto, non è permesso accendere lumini o candele , suonare le campane o fare celebrazioni alla memoria in ricordo di coloro 7 che sono morti durante la guerra. In tali giorni non si possono tenere liberamente persino i normali servizi liturgici. Su questo sfondo, il 27 Novembre 2012, le Forze di Sicurezza hanno vietato agli studenti della Università di Jaffna di tenere una celebrazione pacifica per commemorare le vittime di guerra. Il giorno seguente le stesse Forze di Sicurezza hanno disperso con la forza una dimostrazione pacifica degli studenti che l’avevano organizzata per protestare contro l’uso della forza utilizzata da parte dell’esercito e molti degli studenti che vi partecipavano sono stati feriti . Nei giorni seguenti quattro degli studenti arrestati sono stati trasferiti al sud per un corso di “ riabilitazione “ ed anche 45 altri della penisola di Jaffna sono stati arrestati per essere interrogati e inviati alla “ riabilitazione” . Alcuni sono già stati “ riabilitati “ e ad altri sono stati accusati di aver avuto in precedenza contatti con il LTTE. Inoltre le autorità responsabili delle Forze di Sicurezza hanno rilasciato una dichiarazione che afferma che centinaia di altri studenti ( il quotidiano del Sinhala Lakbima dice che essi sono un migliaio circa) sono sotto sorveglianza e che essi saranno eventualmente arrestati e inviati ai centri di “ riabilitazione”. Per le popolazioni del Nord tutti questi avvenimenti sono stati shoccanti ed ora esse vivono nella paura . Ha suscitato viva preoccupazione nella pubblica opinione il recente reclutamento di circa 1000 ragazze nella regione di Wanni dato che non c’era assolutamente trasparenza nella intera procedura. La promessa fatta alle ragazze e ai loro genitori era quella che esse avrebbero ricevuto un training sulla programmazione dei computer e quindi un lavoro di ufficio. Era stato poi loro promesso un salario minimo mensile di 30,000 Rs. e l’offerta era molto attraente . Quando esse sono arrivate alla sede del corso hanno trovato che le cose erano molto diverse. Alcune di loro hanno avuto il coraggio di andarsene immediatamente, altre si sono ammalate e sono state ricoverate in ospedale, Il resto non era per nulla soddisfatto della intera procedura ma ha optato per rimanere. Recentemente, quale diversivo, le ragazze rimaste sono state portate in gita a Trincomallee e a Colombo per una settimana di visita alla città . Un medico Tamil, aggregato all’ospedale della Base ad Anuradhaprra, il Dr. Shivasankar, ha cercato di aiutare una delle ragazze ricoverate a ritornare a casa ma è stato arrestato ed è ancora detenuto. La ragione reale del suo arresto e i dettagli del suo interrogatorio sono ancora avvolti nel mistero così come la ragione per cui non è stato ancora portato davanti ad una corte di giustizia con delle accuse circostanziate. CONTATTO MARZO 2013 MESSAGGIO DELLA COMMISSIONE GPIC DI JAFFNA ALLA CONFERENZA EPISCOPALE DELLO SRI LANKA Ha poi allarmato la gente di Wanni il serio tentativo di incaricare soldati in divisa di insegnare il Sinhala nelle scuole. Nelle scuole di Wanni c’è una fortissima carenza di insegnanti di Inglese, Matematica, Scienze e persino della lingua madre, il Tamil, e riempire queste cattedre vuote dovrebbe essere una delle priorità del Governo. Questo lavoro dovrebbe essere svolto dal Ministero dell’Educazione. Benché, ad oggi, questo piano relativo all’insegnamento del Sinhala non sia ancora stato avviato, c’è la paura che esso lo possa essere a breve. Questo tentativo sottolinea il fatto che le Forze di Sicurezza stanno cercando di infiltrarsi in tutti gli aspetti della vita civile. Durante le ultime settimane i parroci delle parrocchie Cattoliche Romane dell’area di Wanni sono stati avvicinati da membri delle Forze di Sicurezza che hanno chiesto loro di fornire il piano di lavoro che coprisse tutto il 2013 e che mostrasse tutte le funzioni, le celebrazioni liturgiche, le feste etc. etc. E’ stato chiesto alle scuole di non tenere nessuna funzione speciale, per quanto piccola, senza permesso esplicito delle Forze di Sicurezza. Esse invece danno per scontato il loro diritto a portare i bambini delle scuole in qualsiasi posto per celebrazioni che esse ritengono importanti, anche a costo di posticipare gli esami semestrali che sono parte del normale ciclo scolastico. In tre anni e mezzo dalla fine della guerra, le Forze Speciali non sono riuscite a creare un buon rapporto con la gente. Si nota ancora molto il loro atteggiamento da “ vincitore e conquistatore” . Una decina di giorni fa sulla strada statale A9, due agenti della polizia stradale, di pattuglia presso Paranthan per eseguire controlli di routine hanno cercato di fermare una motocicletta che stava viaggiando abbastanza velocemente . Questa si è fermata oltrepassando i due agenti di alcune decine di metri ed essi hanno attaccato i due giovani per non essersi fermati di fronte a loro. I colpi che i giovani hanno ricevuto erano così forti che essi hanno dovuto farsi ricoverare all’ospedale di Kilinochchi. Nel frattempo la situazione è divenuta molto tesa perché molte persone hanno iniziato a radunarsi. Per pacificare la folla è dovuto intervenire l’ O.I.C. della Stazione di Polizia. Un tale atteggiamento violento da parte del personale che è posto a tutela della legge non è raro nel Nord e questo non aiuterà in alcun modo a portare la pace e la riconciliazione . Conclusione Gli esempi sopra riportati sono solo alcuni dei sintomi che indicano come l’amministrazione civile in tutte le regioni importanti dello stato sia solo nominale. Sembra che i militari abbiano invece parola in ogni settore. Il rifacimento di facciata nel Nord, specialmente nella città di Jaffna e in altre città importanti non significa che la gente, in generale, goda di una pace reale senza paure. E’ come se l’intero Nord sia tenuto in una condizione di “ riabilitazione forzata”. Vorremmo sollecitare i membri della Conferenza Episcopale dello Sri Lanka ad utilizzare i loro buoni uffici per far pressione sulle autorità governative perché manifestino, attraverso le loro azioni, che esse sono sinceramente interessate ad attuare un processo di pace e riconciliazione. Sfortunatamente, ad oggi, le loro azioni non sono orientate in tale giusta direzione. Si dovrebbe consentire alle popolazioni del Nord di passare sotto una amministrazione civile così come avviene nel resto del paese. Il Governo dovrebbe mostrare di essere serio nei riguardi della pace e della riconciliazione facendosi garante nei riguardi di alcune tematiche scottanti, come per esempio, di far giustizia condannando i veri colpevoli dell’uccisione dei cinque studenti di Trincomallee e dei responsabili del massacro dei 17 cooperatori di ACTION FAIM avvenuto a Muthur nel 2006. La colonizzazione sistematica dei Cingalesi del Sud, finanziata dallo Stato, sta cambiando la situazione demografica delle aree Tamil in modo tale che, nel corso del tempo la comunità Tamil diverrà una minoranza nei territori che sono loro propri. Se questa situazione continuerà così come l’abbiamo descritta, temiamo che essa possa portare ad un nuovo ciclo di violenza ed il paese non può pagare un’altra volta un prezzo così caro. Beni Baisas OFM missionario in Sri Lanka GPIC ESPERIENZA: CUSTODIA DI SAN GIOVANNI BATTISTA, PAKISTAN La Custodia di San Giovanni Battista del Pakistan ha tenuto la sua assemblea annuale nei giorni 8-11 gennaio, 2013. Il tema era "Cura della Creazione nella vita quotidiana dei Frati". L’Assemblea è andata molto bene e i frati si sono dimostrati molto interessati, soprattutto nelle relazioni dei relatori. La maggior parte dei colloqui sono stati molto pratici. I frati hanno avuto l'opportunità di condividere le loro esperienze e i loro sforzi personali per quanto riguarda la salvaguardia del creato. L'assemblea si è svolta in uno spirito di gioia e ha fornito una comprensione più profonda della nostra spiritualità. Sono stato molto contento che l'esperienza e gli sforzi degli animatori GPIC hanno aiutato tutti noi a riaffermare la nostra vita francescana con ogni altro. Fr. Francis Matsumoto, ofm 8 CONTATTO MARZO 2013 ANNUNCI 1. Si prega di notare che la pagina web per l'Ordine è stata riorganizzata. Per trovare il nostro materiale GPIC devi prima andare alle "Sezioni Curia", quindi a "Uffici" e infine a "GPIC." La nostra sezione GPIC è stata aggiornata anche su proposta del Comitato di animazione. Due nuove categorie sono state aggiunte: "Conferenze" e "Continenti", è possibile controllare il materiale che è già stato messo lì. La sezione continentale metterà in evidenza i risultati delle riunioni continentali. Se la tua conferenza ha del materiale da condividere sul sito, invialo a noi e noi lo inseriremo sul sito della tua conferenza. 2. Vorremmo ricordarvi il corso di GPSC che si terrà all’Antonianum. Il Ministro Generale, lo scorso mese di Novembre, ha inviato una lettera a tutti i provinciali nella quale, invitando tutti i frati a partecipare al corso, ribadiva quanto esso sia importante per gli animatori di GPSC , soprattutto per i nuovi. Il corso è una splendida opportunità di formazione permanente ed in esso i nostri animatori approfondiscono la spiritualità Francescana di GPSC e studiano i temi attuali legati a GPSC. L’argomento trattato dal corso di quest’anno è I CREDENTI E LA QUESTIONE DELLO SVILUPPO SOSTENIBILE Il corso si terrà dal 9 al 19 Aprile 2013. Le sessioni del mattino saranno riservate ai nostri animatori di GPSC e mirano ad aiutarli a riflettere su aspetti pratici del loro lavoro. Le sessioni pomeridiane saranno invece aperte a tutti coloro che sono interessati al corso, sia frati che laici, religiosi e religiose. 8 Marzo - Giornata Internazionale delle donne Auguri a tutte nostre lettrice! COMPLIMENTI! 9