Tecnologia LSC eni

Tecnologia LSC eni
RADIAZIONE SOLARE INCIDENTE
Lastra trasparente
UV
IR
Cella fotovoltaica
IR
IR
Sostanza fluorescente
RADIAZIONE TRASMESSA
L’eni ha sviluppato una nuova tecnologia per lo
sfruttamento
dell’energia
solare
basata
sui
Concentratori Solari Luminescenti (LSC).
I LSC sono costituiti da lastre di materiale plastico
trasparente all’interno del quale sono dispersi
coloranti fluorescenti che assorbono una parte della
luce solare e la emettono all’interno della lastra
medesima. La radiazione emessa, sfruttando il
fenomeno della riflessione totale interna utilizzato
nelle fibre ottiche, è guidata verso i sottili bordi della
lastra dove viene concentrata su celle solari di piccola
superficie, che la trasformano in energia elettrica.
Si tratta di dispositivi trasparenti colorati che offrono
alcuni vantaggi rispetto ai tradizionali pannelli al
silicio e ai concentratori solari basati su specchi o
lenti. Le lastre, infatti, sono in grado di catturare sia
la radiazione solare diretta che quella diffusa,
risultando efficienti anche in condizioni di cielo
nuvoloso e la loro installazione non pone problemi di
orientamento; sono inoltre costituite da materiali a
basso
costo
e
consentono
di
ridurre
significativamente la superficie di silicio utilizzata a
parità di potenza.
Possono essere utilizzate in tutte le applicazioni in cui
la trasparenza, la leggerezza, il colore del dispositivo
fotovoltaico
rappresentano
caratteristiche
imprescindibili quali: finestre e lucernari, involucri
edilizi, pensiline, barriere antirumore, serre.
Eni ha sviluppato coloranti particolarmente adatti a
questa applicazione depositando più di 30 domande
di brevetto e installando alcuni impianti dimostrativi:
-
una pensilina fotovoltaica per la ricarica di
biciclette elettriche presso la sede R&M in via
Laurentina a Roma;
-
un prototipo di Smart Window progettata in
collaborazione con il Politecnico di Milano in
corso di valutazione presso il Centro
Ricerche eni per le Energie Rinnovabili e
l’Ambiente di Novara
Gli attuali moduli sperimentali sono caratterizzati da
potenze elettriche che vanno da 10 a 30 Wp/m2 in
funzione del colore, del grado di trasparenza e delle
dimensioni che si estendono fino a 50x50 cm2.