Il nostro amico Fiorello
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Il nostro amico Fiorello
Sicilia 9 DICEMBRE 2011 centonove LETOJANNI. Parenti e compagni dello showman ricordano le visite in paese di “Saro” Il nostro amico Fiorello Il conduttore di “Il più grande spettacolo dopo il weel-end” ritorna in Sicilia almeno una volta l’anno per visitare la tomba di papà Nicola e rivedere i cugini. Ecco come si svolgono le sue giornate DI FRANCESCA GULLOTTA LETOJANNI. Letojanni gioisce insieme a suo “figlio” per lo strepitoso successo ottenuto da Fiorello, indiscusso protagonista delle ultime quattro settimane televisive con “Il più grande spettacolo dopo il week-end”. E di fronte ad unʼaffermazione plateale come questa (lʼultima puntata ha registrato oltre 13 milioni spettatori su Rai Uno con il 50,3% di share), tutti i letojannesi sono orgogliosi del meritato trionfo. La mente di molti torna al passato, a quando “Saro”, ancora con i calzoncini corti trascorreva lunghi periodi di vacanza a casa della nonna paterna in contrada Marmaruca. Sono passati ormai più di quarantʼanni da quando Rosario Fiorello, che allora abitava ad Augusta dove il padre, Nicola, prestava servizio nella Guardia di Finanza, appena poteva scappava letteralmente a Letojanni dove con gli amici di infanzia “i tre Salvatori”, come usa chiamarli lui, che di cognome fanno Celi, Rando e Sgroi, passava giornate intere al mare, in spiaggia, nellʼallora unica discoteca del paese, sempre al centro dellʼattenzione, sempre leader del gruppo, dimostrando già a quei tempi di avere una marcia in più rispetto ai suoi coetanei. «Uno degli episodi più simpatici che ricordo - racconta Salvatore Celi – è stata lʼennesimo scherzo ai danni di un noto commerciante locale, titolare di un emporio di via Vittorio Emanuele che vendeva anche articoli per il mare a cui ha scoppiato un salvagente esposto, scatenando le furie del venditore». Con lui si sentono frequentemente e ha avuto anche la possibilità di assistere ad un suo spettacolo a Roma, invitato dallo stesso Fiorello. Sottolinea la sua generosità anche Salvatore Rando, adesso docente di matematica al liceo artistico di Arezzo, al quale ha offerto la partecipazione ad un suo show. «La particolarità di Rosario è proprio questa – commenta Rando – il fatto di essere rimasto semplice e genuino nonostante il successo professionale raggiunto nel corso degli anni. Quando lo rivedo in televisione rivivo i momenti trascorsi da ragazzi con la stessa spontaneità e la prontezza di battute». Ed è proprio il legame con le sue origini, la sua famiglia, i luoghi dʼinfanzia, un cordone ombelicale mai reciso sia per i vincoli familiari attraverso articolati intrecci sia paterni che materni che si diramano tra Letojanni, Giardini e Taormina ma soprattutto per la presenza dellʼamato ed indimenticato papà che amava Letojanni dove è stato sepolto al momento della morte avvenuta il 28 febbraio del 1990. Chi non ricorda questʼuomo sempre distinto ed elegante tra le strade del paese, appassionato di musica e sport che partecipava anche alle attività delle locali squadre di pallavolo e che, in tempi non sospetti, quando la carriera di Fiorello era ancora gavetta e cominciava a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo, Da sinistra il sindaco Gianni Mauro, il suo vice Cateno Ruggeri e Fiorello invogliava i giovani ed i meno giovani a sintonizzarsi su Italia 1 dove Fiorello, ancora gli arbori, presentava la trasmissione televisiva “Dee-jay television”. Già da allora lui aveva capito tutto ed era fiero di questo figlio “famoso”. E tornando allʼinizio, quando si dice “figlio” non lo si dice a caso dato che Fiorello è considerato un figlio adottivo per Letojanni dove la sua famigli di origine ha risieduto per lungo tempo e dove tuttʼoggi vive per qualche periodo dellʼanno la madre Sara, una prerogativa concretizzata con lʼattribuzione della cittadinanza onoraria conferitagli dal sindaco, Gianni Mauro, il 25 settembre del 2003 durante lo spettacolo “Fiore, Nessuno e Centomila” presentato al campo sportivo “Mario Lo Turco”, per “aver, come uomo di spettacolo saputo interpretare con fantasia ed humor personale inimitabile, lʼanima e le tradizioni della nostra terra”. Figlio di Letojanni, dunque, un vero e proprio dono per la cittadina dal padre Nicola, che ha lasciato al figlio unʼincommensurabile eredità di valori, carattere e personalità. Sulla sua lapide cʼè scritto: «Lo spettacolo della vita ha perso il suo primo attore”. Già allora Nicola Fiorello sapeva che suo figlio sarebbe stato il suo degno e naturale erede, il più grande protagonista del mondo dello spettacolo per la sua innata simpatia e la sua verve e da lassù sarà felice e soddisfatto. La permanenza di Fiorello a Letojanni è breve ma frequente. Almeno una volta lʼanno, Fiorello, accompagnato dalla moglie Susanna e dalle piccole Olivia ed Angelica torna in terra sicula. Al contrario del fratello Beppe, che sceglie di Fioirello dopo un pranzo con amici e parenti pagina 22 La cugina Nina Muscolino soggiornare in un albergo al centro di Letojanni, Rosario insieme alla sua famiglia per alcuni giorni è ospite di una lussuosa struttura alberghiera di Taormina mare, anche se spesso si sposta a Letojanni per le sue improvvise e quantomai attese “capatine”. I bene informati conoscono le sue abitudini di “turista fai da te”. Sveglia di buon mattino, subito dopo lʼalba, jogging ben incappucciato e camuffato, visita al cimitero di Letojanni dove riposano le spoglie del padre Nicola, e poi colazione nel suo bar preferito “Lo zuccherino” di proprietà di Filippo Caruso dove ama gustare le granite artigianali, quasi sempre caffè con panna. Non lesina sorrisi, autografi, battute ai numerosi ammiratori. Incontra parenti ed amici di infanzia con cui ha condiviso porzioni importanti della sua vita, soprattutto da adolescente. Si reca a casa della cugina Nina, figlia della sorella della nonna materna, la stessa che menzionava nella pubblicità di una importante compagnia telefonica, in cui diceva: “Chiamo mia cugina Nina a Letojanni e mi faccio dare la ricetta della parmigiana”, e moglie del famoso Peppino, scomparso due anni e mezzo fa, con cui era solito intrattenersi negli esilaranti siparietti telefonici nel corso della seguitissima trasmissione radiofonica “W Radio 2”. E poi incontra i cugini paterni, Antonio, Palmira, Antonietta ed il marito di questʼultimo Nino Nicita, titolare del “Leto Market” dove lo stesso Fiorello si è più volte soffermato a “banniare” e vendere frutta e verdura radunando attorno a lui una vera e propria platea di gente. Lʼultima sua visita nel centro letojannese risale allo scorso luglio. Anche questa volta le solite tappe, la visita ai parenti più stretti con cui ha condiviso succulenti pranzetti e brevi rendez-vous con gli amici di sempre. A sinistra l’amico Salvatore Celi e i cugini Antonietta e Nino Nicita