Maggio 2012

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Maggio 2012
Numero a 20 pagine
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GIORNALE DELL’ASSOCIAZIONE MILANOSUD · ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012· VISITATECI SU WWW.MILANOSUD.IT · INCONTRIAMOCI SU WWW.FACEBOOK.COM GRUPPO MILANOSUD
Austerità
e regresso
’è chi, nel procedere di una crisi che
non ha probabilmente ancora prodotto i frutti più amari, prefigura un necessario ma non disperante regresso delle nostre condizioni di vita ai tempi in cui larga
parte dei beni di consumo e anche quelli
che consideriamo i servizi essenziali (luce,
riscaldamento…) venivano distribuiti
con parsimonia o non lo erano affatto.
Questi cenni ho colto in una lettera di un
mio coetaneo che, memore anche di
un’infanzia “campagnola” negli anni Cinquanta, quando le privazioni erano la norma, auspica un’”austerità vera, quella radicale”, a cominciare dall’adozione di una
pedagogia severa, che abitui i piccoli, oggi “iperriscaldati e ipernutriti” a “esperienze di una certa durezza”.
Toni a parte, queste riflessioni sull’austerità le prendo molto sul serio. Anch’io penso spesso a come una società vissuta a
lungo secondo consuetudini mediamente
agiate possa e debba, abbastanza celermente, mutare stile di vita. E in modo radicale e non reversibile. Sappiamo che di
molto superfluo ci si può liberare, continuando a vivere, non a drammaticamente
sopravvivere.
E faccio qualche riflessione ulteriore.
Piero Pantucci
Continua a pag. 10
C
Gev: angeli verdi
contro il degrado
hi sono le Guardie ecologiche
volontarie? Non molti conoscono le Gev – così vengono chiamate - e il loro oscuro lavoro a favore
della comunità. Se si gira per la città e
nelle zone agricole che le fanno da confine, li si incontra vestiti nella loro divisa verde, che ricorda per certi versi
quella di un escursionista per altri
quella di un cacciatore. E infatti battono palmo a palmo la città, alla caccia di
piccoli grandi disastri ambientali. Lo
fanno non perché comandati o retribuiti, ma come volontari. Paolo Forti ,
vice responsabile delle Gev in Zona 5,
ha le idee chiare a questo proposito.
Renato Iacono
C
Continua a pag. 8
25 aprile: la zona 5 reagisce
alle provocazioni fasciste
ALL’INTERNO
Manutenzione e vendita
delle case Aler di Gratosoglio
Ex Fornace sui Navigli
nuovo presidio dei comitati
Corso di lingua italiana
per stranieri
MammeInRadio
L
vengano al più presto intraprese indagini
per accertare i responsabili della rimozione delle corone; si impedisca ogni attività
alle formazioni di ispirazione neofasciata
e neonazista; e si promuova la conoscenza
delle ragioni che hanno portato alla II
Guerra Mondiale e alla Resistenza, affinché vengano con i fatti negati i presupposti stessi di ogni revisionismo ed emerga
l’importanza che la lotta di Liberazione ha
avuto nella nascita dello stato di diritto.
Questione energia
Ditelo a Milanosud
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Il Ronchetto delle rane
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Arrivano le ricette etniche
Libri, musica ed eventi
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Stefano Ferri
Servizio a pag. 3
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Economia e debiti:
si deve cambiare prospettiva
fanno parte di un piano il cui obiettivo è
creare un clima di negazione delle conseguenze storiche del fascismo, dei valori
della Resistenza e della Costituzione, per
consentire l’avanzare di ideologie razziste, violente e antidemocratiche.
Bene ha fatto allora il Consiglio di Zona a
promuovere per la mattinata di sabato 5
maggio una manifestazione per ricollocare le corone presso i monumenti oltraggiati. Così come approvare all’unanimità
una mozione, contenente un appello alle
forze di polizia e alle istituzioni, perché
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Il parco di via Teramo
intotolato a un agente ucciso
e celebrazioni della Liberazione, che
quest’anno hanno visto un’ampia partecipazione di cittadini e istituzioni,
sono state oltraggiate la notte del 25 aprile
dal furto delle corone d’alloro presso il nuovo monumento ai Caduti della Resistenza al
Parco Chiesa Rossa e presso le lapidi in via
Barrili e Chiesa Rossa, che ricordano i partigiani Biraghi e Paghini. Si tratta di episodi
chiaramente provocatori e di stampo fascista che, per dinamica e tempi di attuazione, non possono essere derubricati a
bravate o semplici atti di teppismo. Ma
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15 - 19
Concorso musicale nazionale Fondazione Milano, a Villa Simonetta
La scuola media Arcadia Pertini
si piazza al secondo posto
i è svolta nei giorni compresi tra il 17 e
il 20 aprile 2012 la 2a edizione del
Concorso Nazionale Fondazione Milano, riservato alle scuole medie a indirizzo
musicale e ai giovani musicisti fino ai 18 anni. Anche quest’anno la competizione si è tenuta presso Villa Simonetta, prestigiosa sede storica di Milano Civica Scuola di Musica, registrando un vero boom di iscrizioni,
con un bilancio di oltre 2mila concorrenti
provenienti da tutta Italia.
Tra questi ragazzi, che si sono confrontati
sia singolarmente che in formazione, la
scuola media “Arcadia Pertini” ha ottenu-
S
Biciclettata del 27/5
Non mancate!
Informazioni a pag. 5
to il secondo premio come “miglior scuola” con punti 565: un punteggio significativo, che racchiude un primo premio assoluto (con il quartetto di clarinetti composto da Paolo Bagoli, Greta Castelli, Sarah
Iori, Emma Pulcher), un primo premio
(pianoforte: Anastasia Paola Curcuruto),
quattro secondi premi (pianoforte: Ilaria
Letizia, Emanuele Gotti e Marta Ianna;
piccolo gruppo composto da 4 clarinetti e
un clarinetto basso: Paolo Bagoli, Alice
Fanelli, Alessandro Macciardi, Valentino
Mastroberardino e Luca Villani) due terzi
premi (chitarra: Giorgia Bottegal; pia-
noforte: Alessandro Magnotta) e un quarto premio (pianoforte 4 mani: Marika Daniele e Federica Montalto).
In un momento in cui la cultura soffre di
tagli enormi e gli spazi per i giovani sembrano ridursi, con questa iniziativa si offre invece l’opportunità ai giovani musicisti di esibirsi in città, in una delle più accreditate scuole di formazione musicale.
Per quanto concerne l’aspetto strettamente educativo e didattico del concorso, è il caso di sottolineare che l’esperienza “musicale” oltre ad attestarsi su notevoli livelli tecnico artistici, permette uno
scambio e un confronto di tipo culturale,
ma anche emotivo affettivo, tra centinaia
di ragazzi e i loro docenti, i quali hanno
occasione di relazionarsi, confrontarsi,
scambiarsi idee e progetti.
Gli alunni impegnati al concorso meritano un plauso speciale per l’impegno profuso e i risultati raggiunti.
Professoressa Giusi Malito
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Tutte le informazioni a pag. 2
Le gite di Milanosud
La prossima escursione dell’Associazione prevede per sabato 26 maggio
una gita a Cremona, la bellissima
città delle torri in riva al Po. Affrettatevi, ultimi posti a disposizione.
Informazioni a pagina 12
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Tema del concorso: il viaggio intutte le sue declinazioni. Tra i premi la pubblicazioni dei primi cinque racconti classificati
2° concorso letterario Milanosud
l concorso letterario si è aperto.
Sventolata la bandiera a scacchi;
immaginiamo i nostri scrittori, già
pronti con la penna in mano fin dal mese scorso quando li avevamo invitati ad
avvicinarsi alle postazioni di partenza. E
ora… possono partire! Come nella Formula Uno, li immaginiamo posizionare
le penne (virtualmente, perché forse la
maggioranza di essi si trova di fronte a
una tastiera di computer), i motori della
mente sono già in moto, basta solo premere sull’acceleratore, ovvero premere
la punta della penna sul foglio e cominciare a scrivere. È anche questa una corsa; ma non una corsa contro il tempo
I
bensì una corsa nel tempo. E nello spazio. Gli scrittori si immergono in un tempo e in un luogo scelti da loro per vivere
nei loro racconti eventi, emozioni, avventure che da loro stessi scaturiscono.
È una creazione dal nulla il cui seme è
già contenuto nella loro prima idea e
che deve schiudersi e sbocciare. Mi rivolgo ai nostri scrittori con un incitamento. Buttatevi a scrivere tutto ciò che
avete finora solo immaginato, le parole
vengono da sole quando il desiderio di
raccontare prevale. E non pensate solo
alla competizione, alla classifica, ai premi. Il premio migliore è quello di riuscire a esprimere ciò che avete dentro, è
quello di scrivere un racconto che vi genera piacere nello scrivere. Il miglior
componimento è quello che voi stessi
vorrete rileggere infinite volte e infinite
volte vi darà soddisfazione e appagamento. Servono impegno, coinvolgimento, passione. E se in un primo momento
vi trovate di fronte a un foglio bianco
senza sapere cosa scrivere, non scoraggiatevi. Le idee le avete, le abbiamo tutti, bisogna solo ascoltarle.
Cominciamo a scrivere e lasciamo che le
parole ci siano da guida. Il racconto è un
viaggio dalla prima all’ultima frase. Un
viaggio da percorrere riga dopo riga, un
percorso tortuoso che ci aiuta a cresce-
Con il patrocinio della Commissione europea
re, conoscere, capire. Lo è il viaggio per
turismo che ci porta in civiltà diverse
dalla nostra, lo è il viaggio per lavoro che
ci costringe a interagire con diversi modi di affrontare il business, lo è il viaggio
vissuto direttamente o letto su libri di
avventura, lo è il viaggio di fantasia costruito sulle foto dei cataloghi per vacanze.
Lo è il viaggio della mente che ci aiuta a
conoscere meglio noi stessi ma anche a
essere più attenti e a comprendere gli
altri. Analizzare i nostri comportamenti,
le nostre reazioni, i nostri sentimenti in
modo oggettivo, come se fossimo osservatori esterni, è un viaggio. Un viaggio
nella nostra storia, nel nostro vissuto
che ci ha portato a essere quello che siamo. Osservare gli altri, le persone vicine,
ma anche gli sconosciuti che si incontrano per strada, anche questo è un viaggio.
Un viaggio nella diversità umana nata da
storie diverse che non conosciamo ma
che proviamo a immaginare.
Noi non ce ne rendiamo conto, ma tutti i
giorni compiamo un viaggio. Basta solo
esserne consapevoli, riconoscerlo e da
esso imparare qualcosa. Basta solo premere la punta della penna sul foglio e
iniziare a raccontarlo.
Nadia Mondi
Presidente della giuria del concorso
«Porteremo i racconti
a pubblicazione»
Il regolamento
1.Il tema del concorso è: “Sì, viaggiare…” Il Viaggio come conoscenza, esplorazione,
incontro, avventura, vacanza. Il viaggio come arricchimento ed esperienza interiore.
Ogni autore potrà partecipare con un solo racconto inedito in lingua italiana e non
premiato in altri concorsi, di lunghezza compresa tra 5.000 e 12.000 battute (spazi inclusi).
2. Il concorso è aperto a tutti, con esclusione dei parenti di primo e di secondo grado
dei membri della giuria.
3. Ogni racconto dovrà pervenire entro e non oltre il 15 luglio 2012, in un plico contenente:
a. Cinque copie cartacee, dattiloscritte, anonime e titolate.
b. Una copia su cd-rom o dvd, con lo scritto in formato testo (preferibilmente in Word).
c. Una busta chiusa riportante i dati dell’autore (nome e cognome, indirizzo, telefono,
indirizzo e-mail, titolo dell’opera).
d. Una busta contenente la quota di partecipazione.
4. Le opere partecipanti dovranno essere consegnate o inviate a:
a. Milanosud (via S. Teresa 2, 20142, Milano, il martedì e il giovedì dalle 16 alle 18), oppure
b. Libreria Largo Mahler, via Conchetta, 2 - 20136 Milano.
5. Ogni autore potrà partecipare al concorso versando un pagamento di euro 10,00 per
i diritti di segreteria, al momento della consegna degli elaborati o all’interno della busta inviata.
6. I racconti che non rispettano le caratteristiche richieste saranno esclusi dal concorso, senza alcun obbligo di comunicazione da parte dell’organizzazione.
7. L’organizzazione comunicherà i nomi dei partecipanti, ma non fornirà valutazioni su
tutte le opere in concorso. Non saranno prese in considerazione richieste di giudizi o
pareri. L’organizzazione divulgherà i nomi degli autori e i titoli dei racconti premiati,
entro una settimana dalla data prevista per la premiazione.
8. Gli elaborati pervenuti non saranno restituiti e non verranno riconosciuti i diritti di
copyright. Gli autori sono tenuti a non divulgare il proprio racconto in altra maniera
prima della scadenza del concorso.
9. L’Associazione Milanosud, avvalendosi della consulenza dell’editor Stefania Moro,
che interagirà con i vincitori, pubblicherà un libro contenente i primi cinque racconti
classificati, che verrà posto in vendita dalla libreria Largo Mahler e dall’associazione.
10. Tutti i partecipanti al concorso rinunciano, contestualmente all’invio dei racconti,
al riconoscimento dei diritti d’autore a qualsiasi titolo.
11. Il giudizio della giuria è insindacabile.
12. Con la partecipazione al Premio, gli interessati autorizzano il trattamento dei pro-
pri dati personali che saranno trattati per l’iniziativa in programma nel rispetto del
Dlgs. 196/2003 e successivi aggiornamenti.
13. La partecipazione al concorso implica l’accettazione del presente regolamento.
Premi
Saranno premiate le opere dei primi 5 racconti classificati.
Primo premio
Due abbonamenti a cinque concerti dell’Orchestra Verdi, presso l’Auditorium Milano
Fondazione Cariplo, per la Stagione musicale 2012-2013
Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro.
Una copia del libro contenente i primi cinque racconti classificati.
Secondo premio
1 Gift Voucher “Gioielli d’Italia”, valido per un weekend (per due persone con prima
colazione inclusa) a scelta in un borgo o in una piccola località italiana tutta da scoprire, offerto da Viaggi di Nozze.
Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro.
Una copia del libro contenente i primi cinque racconti classificati.
Terzo premio
120 euro in buoni per l’acquisto di libri presso la Libreria Largo Mahler.
Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro.
Una copia del libro contenente i primi cinque racconti classificati.
Quarto premio
Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro.
Una copia del libro contenente i primi cinque racconti classificati.
Quinto premio
Raccolta di libri offerti dall’Editrice “La Vita Felice” per un valore di circa 30 euro.
Una copia del libro contenente i primi cinque racconti classificati.
Premiazione
La cerimonia di premiazione avverrà nella seconda metà di settembre presso il
Foyer dell’Auditorium di Milano, in Largo Mahler.
Per ulteriori informazioni, inviare una e-mail al seguente indirizzo: [email protected]
uest’anno il concorso ha una marcia
in più. I cinque racconti finalisti
scelti dalla nostra giuria saranno
portati a pubblicazione dall’editor Stefania
Moro, che seguirà l’iter del progetto editoriale fino al suo compimento e incontrerà gli
autori per chiarire debolezze e potenzialità
della loro scrittura.
Stefania Moro è fondatore del metodo
The BookTherapist (www.thebooktherapist.com), l’approccio nuovo alla parola
scritta che si è affermato negli ultimi anni in Italia e all’estero come viaggio interiore ad alto urto empatico. Il viaggio ha
come bussola ciò che lei chiama wordmusic, la musica delle parole «che ti racconta qualcosa di te, ti aiuta a leggerti
dentro, a viaggiare, a spostarti di prospettiva». L’editor lavora con i suoi autori - e
con i lettori nei percorsi individuali e di
gruppo che conduce: per lei siamo tutti
“viaggiatori” senza distinzione di sorta utilizzando il potere di suono/senso/ritmo in un intenso percorso di parole e di
musica alla ricerca della propria wordmusic. Quella già scritta da altri. Quella
che possiamo scrivere noi.
A disposizione dei partecipanti al nostro
concorso ci sarà il canale video www.youtube.com/thebooktherapist dove chiunque potrà, dopo la premiazione, la propria wordmusic, caricando un minuscolo
frammento di 15/20 secondi con del suo
racconto o della pagina di un libro significativa per il proprio personale viaggio
nella vita (si consiglia lo stile “in ombra”
suggerito, basta un cellulare).
Q
S. M.
Giornale dell’Associazione
socio culturale
via Santa Teresa 2A, 20142 Milano
telefono: 02/84892068 - www.milanosud.it - [email protected]
Direttore Responsabile Stefano Ferri
Vicedirettore Giovanna Tettamanzi
Redazione P. Cossu, T. Galvanini, R. Iacono, MT. Mereghetti, L. Miniutti, C.
Muzzana, P. Piscone, O. Romanova
Illustrazioni G. Gariani, F. Portinari
Fotografie E. Paci, M. Tosi
Hanno collaborato A. Cattania, EM.
Conenna, G. Di Chiara, S. Errico, M.
Ferrotti, G. Fontana, S. Francese, T.
Galvanini, P. Grilli, G. Malito, N. Mondi,
R. Landoni, G. Lippoli, W. Luini, S. Moro, A. Muzzana, L. Pantucci, P. Pantucci, P. Protti, C. Stefanini, R. Tammaro,
N. Tosoni, C. Zampagni, D. Zucchi
Impaginazione F. De Melis, E. Paci,
A.Rubagotti
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cell. 345 3335 413
e-mail: [email protected]
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Via Brescia 22 , 20063 Cernusco S/N
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Tribunale di Milano Numero ROC: 19637
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Zona 5: gli eventi e le iniziative per ricordare la Liberazione
Le cerimonie per la celebrazione del 25 aprile
l tradizionale corteo del venticinque
aprile al quartiere Stadera per la posa delle corone sulle lapidi dei caduti è stato preceduto, quest’anno, da un
episodio altrettanto significativo: la cerimonia per l’inaugurazione della nuova
sede, presso la Biblioteca Chiesa Rossa,
del monumento eretto all’inizio degli
Anni ’90 dal Consiglio di Zona (allora Zona 15) in via Boifava.
L’omaggio ai caduti delle vie Neera, Barrili e Palmieri ha completato il “percorso
della memoria” delle sezioni dell’Anpi,
iniziato sabato 21 aprile con la posa della corona sulla lapide di Giancarlo Puecher, prima Medaglia d’Oro della Resistenza in Lombardia e proseguito la sera
del 24 con la posa della corona sulla lapide dei Martiri di via Tibaldi e alle altre
lapidi della Zona, mentre un’iniziativa
analoga si è svolta la mattina del 25 al
quartiere Vigentino.
Oltre a onorare i caduti i cui nomi sono
I
ricordati nelle lapidi, il corteo ha reso
omaggio alla memoria di Achille de Vincenzi, l’unico partigiano dello Stadera
caduto durante la
Resistenza e privo di
lapide, il cui sacrificio è stato rievocato
dal presidente dell’Associazione Centro
Puecher, professor
Giuseppe Deiana.
Un’altra novità di
quest’anno è stata la
presenza al corteo
dei “piccoli resistenti”, un gruppo di bambini delle elementari
che a partire dal 10
marzo avevano seguito il Primo Percorso
Resistente organizzato dalla Banca del
Tempo 4 Corti, in collaborazione con le
sezioni Fiore - Stadera e Martiri di via
Tibaldi dell’Anpi, la Biblioteca Chiesa
Rossa, l’Istituto Pedagogico della Resistenza e il Doposcuola Tuttimondi. Il
progetto ha coinvolto alcune decine di
bambini che hanno prodotto disegni e
brevi componimenti dopo avere ascolta-
UNA TOCCANTE TESTIMONIANZA SUL NAZI-FASCISMO
Per non dimenticare cosa
successe l’8 settembre del 1943
el settembre 1943 avevo 6 anni. Da alcuni mesi mi trovavo ricoverato agli Ospedali Riuniti di Salerno per un
delicato intervento alla gamba. La guerra imperversava e ogni giorno le notizie di uno sbarco alleato nel Golfo di
Salerno si facevano più insistenti. In città, come in tutti i paesi della costa, l’atmosfera era tesa e la gente badava a mettersi in salvo con le poche cose rimaste.
Preoccupati dal precipitare degli eventi, i miei genitori la
mattina dell’8 settembre, partiti da Campagna (paese 35 km
a sud di Salerno), raggiunsero l’ospedale dove ero ricoverato
decisi a riportarmi a casa prima che scoppiasse il finimondo.
Così, in un clima di fuggi fuggi generale, in breve tempo mi
trovai fuori dell’ospedale portato a braccia da mio padre in
quanto la mia gamba non era ancora guarita. Non si trovavano mezzi di trasporto e le linee ferroviarie erano distrutte. Le
strade erano solcate unicamente da colonne di blindati tedeschi che arretravano velocemente verso l’interno in attesa di
far scattare “l’Operazione uragano” prevista da Kesselring per
contrastare lo sbarco della 5a Armata. Avevano già cominciato a ululare le sirene quando, sotto un sole cocente, percorrevamo la strada per Pontecagnano nascondendoci a ogni passaggio dei blindati tedeschi. Tutto intorno a noi si svolgeva in
modo frenetico perché si capiva che di lì a poco si sarebbe
scatenato l’inferno e anche i miei genitori, senza sosta e alternandosi a portarmi ora in braccio ora sulle spalle, facevano ogni sforzo per condurmi in salvo camminando accanto a
quel che restava della linea ferroviaria che, tuttavia, ci segnava la direzione di casa. Avevamo già percorso una decina di
km ed eravamo arrivati nei pressi di Pontecagnano. Mio padre, che mi portava sulle spalle già da alcune ore, esausto
chiese di fare una breve sosta. Ci sedemmo su un binario superstite e mangiammo una frittata con le cipolle che mia madre aveva pensato bene di portare dal paese. Non facemmo in
tempo a finire il frugale pasto che si scatenò l’inferno. Aerei
americani volteggiando sulle nostre teste andavano a scaricare il loro carico di bombe sulle postazioni tedesche che rispondevano colpo su colpo con la contraerea. Una valanga di
fuoco, proveniente dal mare, si abbatté sulla città di Salerno
e su tutta la costa. Colonne di fumo si levavano non molto lontane da noi. Era il finimondo.
Terrorizzati, riprendemmo a correre tra la strada e i binari in
direzione sud. Anche se la strada era ancora tanta, non avevamo il tempo di pensarci. Si correva verso casa cercando di
allontanarci al più presto da quell’inferno.
N
A un tratto sulla strada deserta comparve un calesse. Era un
miraggio o un miracolo?
Anche qui non avemmo il tempo per pensarci. A un cenno del
conducente salimmo sul calesse e, trainati da un cavallo visibilmente spaventato, riuscimmo ad allontanarci dal pericolo
ed a raggiungere la cittadina di Eboli.
Meno di 10 km. ormai ci separavano da casa.
Eravamo sicuramente più sollevati, ma ora che la meta era vicina l’ansia si era fatta più grande.
Fummo fortunati. Riuscimmo a prendere la corriera che portava a Campagna e prima di sera finalmente eravamo a casa.
Era l’8 settembre 1943.
Il giorno dopo apprendemmo la notizia che gli Ospedali Riuniti di Salerno erano stati distrutti dai bombardamenti.
Gelsomino Di Chiara
La prima grande battaglia campale sulla penisola infuriò dopo
lo sbarco alleato a Salerno il 9 settembre 1943. Intensi bombardamenti distrussero strutture e infrastrutture. Nella foto,
una contadina e sua figlia raccattano quanto resta dei loro
averi dopo il bombardamento della loro casa presso Battipaglia (Sergente Mott, 9 September 1943)
to una “prima chiacchierata” dello storico Alberto Castelli (Che cosa hanno fatto i nostri nonni?), la testimonianza del
partigiano Mosca e
della moglie Sandra,
le canzoni di lotta e di
montagna presentate
da Mario Toffoli. Il
percorso era stato arricchito anche dalla
gita alla Casa della Resistenza e al Parco
della Memoria e della
Pace di Fondotoce e
dalla lezione di Angela
Persici dell’IPR agli
alunni di V elementare della scuola Cesare
Battisti.
A conclusione delle
iniziative del mattino, i numerosi partecipanti hanno reso omaggio al quadro
con le immagini dei caduti dello Stade-
ra, esposto nella sede CAM di via Palmieri, dove il Laboratorio di Parole diretto da Ester Grancini ha recitato alcune poesie sulla Resistenza.
Nel rievocare i giorni della Liberazione e
i valori che hanno ispirato la Resistenza,
i responsabili di Zona dell’Anpi hanno
voluto sottolineare come, a differenza
degli anni precedenti, l’Anniversario
della Liberazione sia stato celebrato
quest’anno con un’attiva collaborazione
tra l’Anpi e il Consiglio di Zona.
Su una scala più ampia, gli stessi concetti sono stati ripresi al termine del
corteo del pomeriggio, quando la necessità di una rivoluzione morale è stata affermata in piazza del Duomo dal
presidente nazionale dell’Anpi Carlo
Smuraglia e dal segretario generale
della Cgil Susanna Camusso davanti a
60mila persone.
Andrea Cattania
Coordinatore Anpi Zona 5
Quel radioso 1° Maggio
Quando nel ‘45 la “Madunnina” tornò
a splendere sui Milanesi
l 30 Aprile Hitler ed Eva Braun si sono
uccisi nel loro bunker a Berlino. Su tutti i fronti l’esercito tedesco si arrende
incondizionatamente. A Milano, già liberata dai partigiani delle Gap, delle Sap, dai
partigiani di montagna e presidiata dalle
brigate del leggendario Cino Moscatelli, entrano le truppe alleate anch’esse accolte festosamente dalla popolazione. Sono le prime notti senza l’incubo dei bombardamenti, senza l’oscuramento, finalmente la sera,
a finestre spalancate, si accendono tutte le
luci possibili e anche le vetrine dei negozi
sono illuminate. In p.le Loreto sono esposti
i corpi di Mussolini, della Petacci e di altri
gerarchi fascisti che il Cln (Comitato di Liberazione Nazionale) da tempo aveva condannato a morte.
In quello stesso posto, un anno prima,
erano stati trucidati 15 antifascisti. Quel
30 aprile si prepara la Festa del 1° Maggio
festa dei lavoratori, proclamata a Parigi il
20 luglio 1889 dal Congresso della Seconda Internazionale Socialista. Dopo oltre
20 anni si celebrerà in libertà e si potrà indossare qualcosa di rosso, vietato, pena
l’arresto, durante tutto il ventennio. Si
scoprirà la Madonnina del Duomo, avvolta in sacchi e ricoperta di sabbia per difenderla dai bombardamenti o dalle
schegge. Il Cardinale Schuster, dopo il Te
Deum di ringraziamento per la fine della
guerra, anche se ufficialmente sarà dichiarata l’8 maggio, salirà fino ai piedi
della statua e la libererà dall’involucro. Il
mattino del 1° maggio 1945, il sole splende come non mai. Piazza del Duomo è
stracolma; gli uni pigiati agli altri si sorridono, non si spintonano ma si abbracciano anche se non si sono mai visti; molti
piangono, ma sono lacrime di commossa
gioia. Dalla piazza sale un vociare confuso, non è baccano: è musica di felicità per
gli orecchi di tutti. Poi d’un tratto silenzio.
All’interno del Duomo la cerimonia religiosa è terminata. Ora il Cardinale Schu-
I
ster, avvolto nei suoi paramenti rossi, inizia a inerpicarsi per le scale che portano
alla guglia più alta della cattedrale fino
alla Madonnina. Tutti seguono, col fiato
sospeso e il naso all’insù, quel puntino
rosso che a mano a mano si avvicina a
quella statua che appare uniforme e grigiastra. Finalmente il punto rosso è arrivato. Qualcuno fa cadere il rivestimento
con un colpo secco e, in quel momento, in
un luccichio mozzafiato riappare, in tutto
il suo dorato splendore, la Madonnina
simbolo di Milano, ma anche simbolo di
una normalità riconquistata con enormi e
spaventosi sacrifici, con milioni di morti,
di torturati, deportati, migliaia di senzatetto rovine e tragedie dappertutto. In
quel preciso momento, come al cenno di
un invisibile direttore d’orchestra, le migliaia di persone intonano all’unisono
“mira al tuo popolo o bella signora...”. .
Suggestione e commozione sono alte.
Non è una questione solo religiosa, cantano cattolici, ebrei, laici, persone di ogni
credo, liberano con il canto l’ansia di tutti
gli anni bui vissuti nel terrore e, troppo
spesso, nella disperazione per la perdita
dei propri cari. Ora sarà Pace pensa ognuno. Sembra che tutt’intorno, anche le case
sventrate dai bombardamenti sorridano.
Si vive qualche anno di vera unità nazionale; si formula la Costituzione con il contributo di tutti i saggi sopravvissuti alle
persecuzioni fasciste e naziste. Si apre l’epoca della speranza, della ricostruzione.
Ma il 1° Maggio 1947, a Portella della Ginestra durante una manifestazione pacifica di contadini e braccianti, gli uomini
del bandito Giuliano sparano su quella
folla. E’ strage, strage di mafia, strage politica? Sarà ancora la storia, un giorno, a
svelarci la verità. Nel frattempo, forse, si è
imparato che la Democrazia, la Pace e la
Libertà vanno difese e riconquistate ogni
momento.
Pinuccia Cossu
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Quartiere Gratosoglio: continuano le assemblee e gli incontri con le istituzioni
Manutenzione e vendita case Aler
ituazione ancora bloccata, nonostante le pressione di CdZ 5 e Sunia, per quanto riguarda la manutenzione delle case Aler del Quartiere Gratosoglio sud, in cui da anni ormai piove dentro gli appartementi. Il
sindacato inquilini a inizio aprile ha
inviato una lettera all’assessore alla
Casa Lucia Castellano, in cui è stato
chiesto in che modo si pensa di utilizzare i circa 10 milioni individuati al tavolo tecnico del 12 marzo, convocato
dal presidente del CdZ 5 Aldo Ugliano.
Nella risposta l’assessore Castellano
ha spiegato che è stato chiesto ad Aler
«nel brevissimo» di produrre una relazione tecnico finanziaria dettagliata e
un cronoprogramma degli interventi
necessari, per porre fine alle infiltrazioni d’acqua. Allo stesso tempo l’assessore ha assicurato che sta valutando con i propri uffici l’effettiva possibilità di spostare risorse dal Piano paesaggistico di via Baroni (2,7 milioni di
euro) e la casa delle giovani coppie,
sempre in via Baroni (3.3 milioni di
euro).
Per quanto infatti il primo intervento
non sia stato ancora avviato e il secondo sia fermo da anni, il loro annullamento e il conseguente spostamento
di fondi, poiché si tratta di progetti già
finanziati, deve essere tecnicamente
valutato con Regione Lombardia e mi-
S
nistero Infrastrutture, enti finanziatori e di controllo, ai quali il Comune è
tenuto a rendicontare in questi casi.
Aldilà delle verifiche tecniche rimane
la sensazione che Comune, Aler e Regione Lombardia stiano giocando una
partita a scacchi, in cui il Palazzo Marino, prima di spostare risorse proprie,
voglia indurre Pirellone e Aler a trovare nei loro bilanci altri fondi, considerato soprattutto che a inizio anno avevano inserito nel piano triennale delle
opere per il Gratosoglio sud circa 15
milioni, ridottisi nel giro di tre mesi a
poco più di 1 milione.
Una partita complicata, giocata nelle
stanze del potere, di cui però non devono farne le spese gli inquilini e che
deve essere risolta prima dell’estate,
in modo da affrontare il prossimo autunno, con almeno gli interventi avviati. In merito invece alla vendita degli
appartamenti Aler, che ha suscitato
interesse e preoccupazione negli abitanti del Gratosoglio, nelle settimane
scorse si è tenuta un’assemblea, organizzata dalla Lega Nord, nello spazio
antistante la chiesa di S. Barnaba, poiché il parroco, che in un primo momento aveva concesso la sala parrocchiale, saputo della connotazione politica dell’incontro, l’aveva poi negata.
All’incontro, presenti il consigliere comunale Matteo Salvini e il vicepresi-
dente di Aler Filippo Musti, è stato
spiegato che le lettere inviate sono un
sondaggio tra gli inquilini per verificare l’interesse all’acquisto e se il numero di richieste sarà sufficiente, Aler
proporrà alla Regione Lombardia di
procedere con le vendite.
Il Sunia dal canto suo, dopo un primo
incontro a inizio aprile presso la sede
del sindacato di zona sulla vendita degli appartamenti, a cui hanno partecipato oltre duecento persone, allarmate dall’arrivo delle prime lettere-sondaggio di Aler, ha organizzato una seconda assemblea per lunedì 7 maggio
alle ore 20,30, presso il Cam di via Saponaro 30, a cui saranno presenti il
consigliere regionale Franco Mirabelli
e Francesco De Gregorio delle segreteria nazionale del Sunia.
Interpellato a questo proposito Stefano Chiappelli, segretario del Sunia di
Milano ha dichiarato «Spiegheremo le
ragioni e le norme per cui coloro che
vorranno comprare l’appartamento in
cui risiedono potranno farlo, mentre
coloro che vogliono rimanere in affitto
potranno farlo senza problemi, anche
in ragione dell’accordo fatto negli anni
scorsi da Sunia con Regione Lombardia, che non consente la “mobilità forzosa” degli inquilini non interessati all’acquisto».
Stefano Ferri
SPOSTAMENTO DEL MERCATO DEL MARTEDÌ
Via Saponaro: indietro tutta!
Il Consiglio di Zona ci ripensa. O meglio
prende tempo. Il provvedimento per lo
spostamento del mercato del martedì di
via Saponaro, che avevamo annunciato
nello scorso numero del giornale, per
rendere possibile l’entrata e l’uscita di
autoveicoli dai box dei residenti dei civici
dal 18 al 38, dal supermercato, dalla chiesa e dal centro diurno Cremoncini, torna
nel novero delle possibilità. Non per le
L’INTITOLAZIONE A QUASI DUE ANNI DALLA SCOMPARSA DELL’ATTORE
Una piazza per Fabio Chiesa
Il piazzale antistante il Teatro Ringhiera
verrà intitolato a Fabio Chiesa. Il Consiglio Comunale ha approvato la mozione e
provvederà quanto prima alla posa della
targa. La compagnia Atir si augura che la
cerimonia si tenga il 2 giugno, in occasione della Festa che la Compagnia promuove ogni anno per ricordare Fabio. Scom-
I successi delle ragazze dell’under 14 della Ussb volley
i è concluso a 17 punti il campionato
delle giovani pallavoliste dell’Unione
Sportiva San Barnaba (Ussb). Le atle-
S
te dell’Under 14 si sono trovate alle prese
con 3 squadre forti dell’esperienza di campionati già disputati negli anni passati, e 6
squadre con cui invece hanno potuto “giocarsi” ogni partita.
«La nostra squadra è molto giovane – ci
spiega il Coach Elena - composta da 8
atlete che giocano insieme da qualche anno e 12 new entry all’USSB. Il gruppo che
si è costruito è ora molto affiatato e l’unità
espressa in campo dalle ragazze si nota
anche nei risultati sportivi: si vince insieme e si perde insieme».
«Siamo partite con l’imparare i fondamentali di tecnica individuale per poter
quindi sperimentare il gioco di squadra e
portare in campo un sempre più soddisfacente livello tattico – continuano all’unisono le aiuto coach Chiara e Bea - Ora tutte le ragazze sono in grado di padroneggiare i gesti tecnici con maggiore sicurezza e si nota sempre meno lo “scarto” tra le
giocatrici più esperte e i nuovi arrivi di
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proteste dei commercianti, che temevano di perdere clienti, ma per le perplessità della Polizia Locale, che ha fatto presente che spostando le bancarelle 150 mt
più a sud si sarebbe ostruito l’accesso all’opera S. Francesco (scuola gialla) e alla
vicina scuola elementare. Il pallino ora
torna al Consiglio di Zona che dovrà valutare soluzioni alternative o optare per il
disagio minore.
quest’anno»
I miglioramenti individuali e collettivi
delle ragazze sono sotto gli occhi di tutti,
così come lo è lo spirito di sano agonismo,
unità e amicizia che caratterizza l’under
14 dell’Ussb Volley squadra «Per questi
motivi abbiamo ricevuto diverse volte i
sinceri complimenti degli avversari - racconta l’esperto dirigente Roberto Buzi inoltre il gruppo genitori è molto unito e
ci sostiene nella diffusione di un ideale di
sport realmente educativo».
Che dire, queste ragazze sono una vera
promessa della pallavolo e l’impegno e
l’affezione che continuamente dimostrano, con la guida di allenatrici e dirigente,
possono portarle davvero molto lontano.
A questo punto: buon campionato primaverile!
G. F.
parso prematuramente, Chiesa, attore di
strada e di teatro, giocoliere e animatore,
è stato uno dei fondatori di Atir, la compagnia che gestisce il Ringhiera.
Al momento di andare in stampa non c’è
ancora il programma definitivo ma, promettono gli amici di Fabio, sarà una festa
allegra come lui vorrebbe. Verranno ravvivati con una mano di colore fresco i fiori che rallegrano lo spazio davanti il teatro, già idea di Fabio. Inoltre dalle 15 fino
a notte, recite, letture, animazione per i
bambini. Spettacoli a sorpresa con la partecipazione di attori noti.
Informazioni: www.atirteatro.it Teatro
Ringhiera, via Boifava, 17, tel.
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Le. Mi.
Informazioni
sulla società
’Unione sportiva dilettantistica san Barnaba ha sede in via Achille Feraboli 27,
all’interno dell’Oratorio di San Barnaba. La
squadra under 14 di volley femminile è
composta da 20 atlete (98/99/00), allenate
da Elena Lambicchi (primo allenatore), da
Chiara Cabrini e Beatrice Racconi (aiuti allenatore). Il dirigente della squadra è Roberto
Buzi. Gli allenamenti si svolgono il martedì
e il giovedì dalle ore 18.30 alle ore 20, presso la Scuola Elementare di via Feraboli,
mentre le partite casalinghe vengono giocate presso il Centro Sportivo “Carraro”. L’Ussb volley partecipa al campionato Csi (Centro Sportivo Italiano).
Info: [email protected] – www.ussb.it
L
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Pedalando senza fretta... la domenica mattina
Dopo l’acquazzone che in aprile ha impedito l’iniziativa, appuntamento a tutti i ciclisti il 27 maggio
a biciclettata, promossa dall’associazione Milanosud, in collaborazione con la fraternita Misericordia, il
teatro Pim Off e l’istituto scolastico C. Varalli, già prevista per il 15 aprile scorso e
purtroppo annullata a causa della pioggia, verrà riproposta il 27 maggio, prossima domenica di blocco totale del traffico.
Il programma è invariato: il ritrovo dei ciclisti è alle ore 9.30 davanti alla biblioteca
comunale di via San Domenico Savio. Qui
alcune alunne e insegnanti del Varalli,
che hanno elaborato il progetto del percorso turistico, ci condurranno a visitare
l’interno dell’attigua chiesa di S. Maria alla fonte, risalente al XII secolo. Proseguiremo quindi alla volta del parco Ticinello,
dove per tutta la giornata si svolgerà la
“grande festa di primavera”; visiteremo la
piccola cappella di Sant’Ignazio d’Antiochia e poi le cascina Campazzo e la Campazzino, se per quest’ultima la tabella di
marcia e le condizioni dei sentieri lo permetteranno. Poi, ancora in sella alle nostre bici, proseguiremo verso via dei Missaglia, per imboccare la pista ciclabile che
L
corre parallela fino al teatro Pim-Off in via
Selvanesco 75, sorto recentemente sull’area dell’ex cartiera Verona. Qui potremo
visitare il bellissimo spazio scenico e faremo una sosta per l’aperitivo che consumeremo nel foyer del teatro e nell’antistante
cortile. Alle ore 12 circa, proseguendo
sulla via Selvanesco, raggiungeremo infine la cascina agrituristica Gaggioli dove,
dopo una breve visita, chi lo desidera potrà fermarsi nell’area attrezzata per picnic. La partecipazione all’evento è gratuita ed è garantita la copertura assicurativa, nonché l’assistenza medica grazie alla
presenza dell’autoambulanza e ai ciclisti
della fraternita Misericordia che ci seguiranno per tutto il percorso. È consigliabile l’uso del caschetto, soprattutto per i minori. La manifestazione ha avuto il patrocinio del Consiglio di Zona 5. Sarà sicuramente una piacevole giornata dedicata allo svago, alle visite culturali e a una semplice e sana attività fisica in mezzo al verde.
Partecipate numerosi e tutti in bici!
Le 5 tappe della biciclettata
organizzata da Milanosud
Il percorso della biciclettata del 27 maggio “Pedalando senza fretta...la domenica mattina”
sarà di circa cinque km e avrà le seguenti tappe:
1°tappa. Santa Maria alla Fonte, in Chiesa Rossa (in alto a sinistra).
2° tappa. La Cascina Campazzo.
3° tappa. La Cascina Campazzino (in alto a destra il tratto tra la Campazzo e la Campazzino).
4° tappa. Il teatro Pim Off, in via Selvanesco 75.
5° tappa. La Cascina Gaggioli, ultima tappa della biclettata.
Maddalena Ferrotti
Ex Fornace sui Navigli, nuovo presidio dei comitati
I cittadini chiedono che l’edificio pronto da mesi diventi un centro
per la cultura, il tempo libero e le attività artigiane
n nuovo presidio dei comitati dei
Navigli e dei cittadini si è tenuto
sabato 21 aprile davanti alla ex
Fornace dell’Alzaia Naviglio Pavese, la
struttura su tre livelli pronta da diversi
mesi e già destinata dalla giunta Albertini, nel 2002, a biblioteca comunale,
ma ancora a battenti chiusi. All’ordine
U
del giorno la richiesta al Comune di re-
stituzione al
quartiere di
tre spazi pubblici da destinare ad attività culturali
e ludiche. Oltre alla messa
in opera della
biblioteca nata dalle ceneri della gloriosa Fornace dei mattoni,
c’è la richiesta di messa a disposizione
del pubblico dei giardini Magolfa 2000,
tra l’Alzaia Naviglio Pavese e via Pichi,
chiusi ad oggi da una cancellata. C’è la
sensazione tra i cittadini di questa zona
che la giunta Pisapia, nonostante i buoni propositi di progettazione partecipata dai cittadini, valorizzi prima di tutto
D
Stefano Francese
Riqualificata l’area giochi di via Dini
Non dimenticare il 5 per mille...
e la prevenzione!
all’Orchestra Verdi al Naga, dal
Centro Vismara alla Lilt… solo per
restare in zona. Sono infatti svariate le possibilità di sostenere il volontariato,
le associazioni, l’impegno civile, la ricerca
scientifica. Come? Con La scelta del 5 per
mille, che naturalmente è molto più vasta e
si realizza compilando l’apposito allegato
dei modelli Cud per la dichiarazione dei
redditi (730 / 1 bis o Unico).
Basta munirsi del Codice fiscale dell’ente al
quale vogliamo destinare il 5 per mille dell’Irpef, firmare il modulo… ed è fatta. Tra
le tante possibilità, segnaliamo la Lilt (Lega
il discorso dell’isola pedonale – temporanea o permanente che sia, oggi ha poca importanza - e di una movida fatta di
“mangerie” e “beverie” che affollano i
navigli nelle notti chiassose, lasciandosi dietro di giorno un deserto assonnato.
La cultura, almeno per adesso, è ancora
relegata alle polveri del solaio. «I lavori
di ristrutturazione della ex Fornace dei
mattoni sul Naviglio Pavese erano inclusi in un pacchetto di altre opere tra
cui la nascita di attività commerciali, la
valorizzazione degli spazi verdi e l’edilizia convenzionata. Di fatto, solo l’edilizia convenzionata ha preso piede con
una certa intensità». Parla Luca Piazza
che è giornalista, ma prima di tutto cittadino dei Navigli, che ha cuore il tessuto popolare artigianale di un quartiere,
che vive una deriva culturale che oggi è
difficile da mandar giù, vista la presenza di una struttura pronta a dare un
tetto a migliaia di libri ma la cui progettazione è arenata nelle carte degli
assessorati alla Cultura del Comune.
«Come cittadini – continua Piazza –
abbiamo pronte delle idee per dare fin
da subito un ruolo a uno spazio storico
come questo: il quartiere pulsa ancora
di botteghe artigiane che si potrebbero
riunire qui per farsi conoscere, per
esporre, per incontrare i cittadini». Il
budget del Comune è risicato, ma sono
in molti ad esser pronti a metter di tasca propria la differenza che balla. Nell’attesa del varo definitivo della biblioteca, la ex Fornace potrebbe anche divenire uno spazio dove svolgere conferenze sui lavori previsti in Darsena e
Navigli nel quadro delle vie d’Acqua di
Expo 2015 o essere la sede dove i giornali di zona presentano ai cittadini i
servizi che parlano del quartiere.
Italiana per la Lotta contro i Tumori, codice
fiscale per destinare il 5 per mille:
80107930150), che ha un’attrezzatissima
sede anche via Neera 48.
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Il 31 maggio, poi, è anche la Giornata
Mondiale senza Tabacco, e Lilt si mobilita tradizionalmente attraverso corsi, incontri, consulenze. Volete smettere di fumare?
Cogliete al volo l’occasione e contattate gli
esperti del Centro Antifumo chiamando lo
02 49521.
G. T.
Dopo la sistemazione dell’area gioco per
bambini del Parco Baravalle (riqualificazione area gioco con posa recinzione in legno e
area cani) avvenuta a fine 2011, il Comune
di Milano ha annunciato in occasione dell’Earth Day, tenutosi il 21 aprile scorso, la
conclusione dei lavori di riqualificazione dell’area giochi di via Dini. Sempre in Zona 5,
entro l’estate, sarà sistemata anche l’area
gioco di via dell’Assunta I tre interventi si
collocano all’interno di un progetto più ampio di sistemazione delle aree gioco per bambini, che interessa altre 18 aree cittadine e
che prevede, attraverso Amsa, una serie di
interventi straordinari di pulizia primaverile, in particolare nelle aree verdi.
Una bella novità per il Parco Ticinello
Con una delibera di Giunta, approvata il
mese scorso, il Comune ha incaricato il Comitato per il Parco Ticinello Onlus di provvedere alla custodia di una parte dell’area
verde, pari a 12mila mq in Zona 5. Al Comitato è stata affidata l’area comunale in comodato d’uso a titolo gratuito per due anni.
Il Mondo che Vorrei
Nido famiglia, spazio feste, ludoteca
I cittadini e gli agricoltori del Comitato si
occuperanno di mantenere puliti e fruibili i
prati e i campi della zona. Una decisione
che rappresenta un primo passo verso la
realizzazione del Parco agricolo: ne dà notizia, con comprensibile orgoglio, Giuseppe
Mazza, direttore del Comitato.
Il Cocchetti
compie 60 anni
In questi giorni l’Istituto Madre Annunciata Cocchetti di viale Giovanni da Cermenate 4 compie 60 anni. Un compleanno che la comunità scolastica festeggerà
il 12 maggio, a partire dalle ore 10.30, insieme ad alunni, genitori, suore, docenti
e amici di ieri e di oggi (il programma
dettagliato su www.cocchetti.it). A rendere ancora più dolce la festa, il prestigioso riconoscimento giunto dalla ricerca sulla qualità delle scuole superiori di
Lombardia, compiuto dalla Fondazione
Agnelli sulla base dei risultati conseguiti
dagli studenti una volta iscritti all’università. In questa speciale classifica il
“Cocchetti” si classifica al 75mo posto su
453 Istituti superiori censiti, e al 5° posto
tra i migliori licei scientifici di Milano,
primo tra i licei scientifici paritari.
Nato nel 1952 in viale Giovanni da Cermenate, l’Istituto Madre Annunciata
Cocchetti ha iniziato il suo servizio scolastico quando ancora era vivo il ricordo
della guerra e le famiglie stavano faticosamente ricostituendosi moralmente ed
economicamente. Con la loro opera, le
suore Dorotee di Cemmo hanno offerto
alle tante famiglie operaie che allora vivevano nella zona sud di Milano, uno
spazio educativo per i loro figli. Dalla
scuola materna, a quella elementare, alle medie, ai corsi professionali per le ragazze, ai corsi serali, l’Istituto Cocchetti
è andato via via crescendo negli anni.
Dal 1961 al 1994, con diverse tipologie di
scuole professionali, ha dato a 600 ragazze la possibilità di avere un diploma e di
entrare così nel mondo del lavoro. Dal
1994 continua il suo servizio agli adolescenti con un liceo scientifico che prepara i giovani alla realtà universitaria.
PARROCCHIA SANT’ANDREA
Un giardino per
Monsignor Pessina
Nelle adiacenze di via Giulio Romano, nell’area delimitata dalle vie Livenza e Crema, c’è il giardino pubblico della Parrocchia Sant’Andrea, che sarà finalmente intitolato a Monsignor Luigi Pessina, storico
parroco per 55 anni (dal 1913 al 1968).
Una decisione presa il 20 aprile scorso dalla Giunta comunale. Dapprima coadiutore
dell’oratorio e poi parroco, Monsignor Pessina ha dato una forte impronta al modello educativo di un ambiente da cui sarebbero poi uscite diverse figure professionali in vari campi, tanto che nella declaratoria verrà indicato sia come sacerdote che
come educatore. Il 3 dicembre 1968 gli fu
conferita la Medaglia d’Oro di Civica Benemerenza dal Sindaco Aldo Aniasi. La richiesta di intitolazione era stata avanzata
all’assessorato alla Cultura il 13 luglio
2010 dall’allora consigliere comunale Aldo
Ugliano (oggi Presidente della nostra zona), che si fece portavoce di tanti parrocchiani. Il 29 settembre 2011 il Consiglio di
Zona 5 ha espresso parere favorevole all’intitolazione. Oggi il via libera definitivo
della Giunta, dopo il nullaosta del settore
tecnico Arredo Urbano e Verde.
Da oggi il tuo giornale
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LA FESTA SI TERRÀ IL 12 MAGGIO
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www.milanosud.it
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
L’iniziativa frutto del lavoro congiunto dei circoli Pd Vigentino e Gratosoglio
Corsi di Italiano per stranieri e una festa per bambini
n corso di lingua italiana per stranieri e una festa per bambini con
favole da leggere che si terrà il 12
maggio. Questo il percorso intrapreso
dal Circolo Pd Vigentino ([email protected]), che dopo aver raccolto
le firme a favore di una legge per la cittadinanza ai bambini nati in Italia e figli
di immigrati, si è attivato per sostenere
con i fatti l’integrazione, secondo contenuti delle proposte di legge, in particolare all’art. 5 della legge sulla nuova cittadinanza. che dice “il Governo individua e
riconosce... le iniziative e le attività finalizzate a sostenere il processo di integrazione linguistica e sociale dello straniero”.
Prima tappa è stato il corso di Italiano
per donne straniere, avviato nelle settimane scorse, grazie ai contatti con presidi e insegnanti esperti, con le due realtà
U
parrocchiali del quartiere e con i cittadini. Sette persone (donne, madri), 5 egiziane, 1 irachena, 1 del Bangladesh hanno iniziato a frequentare il corso tenuto
da tre insegnanti iscritti al circolo Vigentino ed Enkeleda Koshaj, mediatrice culturale, del circolo Pd di Gratosoglio. Il
corso è gratuito, grazie al contributo economico messo a disposizione dal Pd Vigentino per l’acquisto di materiale didattico. «Ci siamo resi conto che la domanda è fortissima, soprattutto da parte di
mamme con figli che frequentano le
scuole elementari del nostro quartiere,
che sentono il bisogno di migliorare la loro relazione educativa per facilitare l’inserimento dei figli nel nuovo contesto socio culturale» ci racconta Annamaria
Romito, che per il circolo ha coordinato
l’intera iniziativa. Un bisogno che, purtroppo, non sempre la scuola pubblica
Natascia Tosoni
NUOVE SALE GIOCO IN ZONA 5
WWW.CANTIERERIPAMONTI.IT
Un sito per seguire i lavori di via Ripamonti
Dal 10 aprile è online il sito internet
www.cantiereripamonti.it, voluto dal
Comune di Milano e da Metropolitana
Milanese per consentire ai cittadini di
tenersi aggiornati sui lavori per l’adeguamento del tratto stradale di via Ripamonti, tra via Selvanesco e il confine
con il Comune di Opera.
L’intervento, che interessa un tratto di
2,6 km, porterà in tre anni alla realizzazione di una doppia carreggiata con
due corsie per senso di marcia, cinque
rotonde e due percorsi ciclopedonali;
lo spartitraffico centrale sarà predisposto per il prolungamento della linea
tramviaria 24 fino a Opera (un obiettivo ribadito anche da Aldo Ugliano, Presidente del Consiglio di Zona 5, che
propone di valutare l’opportunità di
estendere tale prolungamento fino alla
riesce a soddisfare, per carenza di fondi
e di insegnanti. Oltre alle lezioni di lingua italiana, il gruppo di lavoro ha inoltre pensato di creare un momento d’incontro tra bambini italiani e stranieri
lontano da quelli istituzionalmente previsti (scuola e quant’altro): il racconto
di una fiaba. L’incontro di diverse nazionalità attraverso questa esperienza può
porre le basi per un iniziale superamento di pregiudizi alla base di una costruttiva integrazione. L’iniziativa si terrà sabato 12 maggio pomeriggio, intorno alle
15, in via Verro 44. Ingrediente principale della festa? La vitalità prepotente dei
bambini e degli adolescenti, la loro capacità di sognare e di stupirsi, alimentata
dagli adulti che di sogno e stupore hanno
estrema necessità, per superare le dure
necessità della vita quotidiana.
stazione ferroviaria di Locate Triulzi).
MM, nel corso di un incontro tenutosi
nel mese di marzo, si è impegnata a fornire appena possibile un quadro più
dettagliato e completo su contenuti e
tempi di realizzazione.
L’opera è attesa dai molti cittadini che
ogni giorno vivono direttamente problemi di congestione dell’asse Ripamonti. Una via d’accesso strategica, attraverso la quale accedono mediamente 15 mila autoveicoli l’ora, e che in prospettiva vedrà il traffico aumentare ulteriormente con le nuove realizzazioni
del Cerba e dello Ieo.
Altro aspetto rilevante dell’opera è l’adeguamento della rete fognaria a Quintosole, da molti anni oggetto di sollecitazione da parte della popolazione.
Natascia Tosoni
M2 Famagosta Assago:
una firma anti rumore
e abbiamo parlato nel numero di
aprile di Milanosud, pubblicando il
comunicato del Comitato Cascina Caimera
con la denuncia del rumore per il passaggio dei convogli della metropolitana nel
tratto Famagosta - Assago.
Il Comitato annunciava a breve anche l’iniziativa di una petizione con raccolta di firme, nel quartiere e porta a porta, per sensibilizzare MM e Comune di Milano e ottenere una soluzione al problema. Adesso i
giorni sono stati fissati: eccoli nell’ultima
comunicazione inviata al nostro giornale:
“Il 12 e il 13 maggio saremo nelle adiacenze del Supermercato Billa di Via Donna
Prassede con la Petizione per la raccolta
firme... Vi aspettiamo numerosi!!!”.
N
[email protected]
Via Quaranta, la strada del vizio?
Nonostante la recente mobilitazione
per impedire l’apertura della sala giochi di via Chopin 111 (quartiere Fatima), purtroppo proseguono le segnalazioni di nuove sale in zona 5: in piazza
Bonomelli 7 (Atlantis Milano) e in via
Quaranta 35 (Rayale Millionaire). Le
cose non possono funzionare più in
questo modo: ormai questi esercizi, di
cui sono note le conseguenze socio-sanitarie (ludopatia, fallimenti economici, famiglie in rovina spuntano come
funghi, senza che almeno il Consiglio di
Zona ne venga preventivamente a conoscenza.
L’Atlantis Milano è un’ampia struttura
posta accanto a due parchi, vicino a un
luogo di culto (moschea) a pochi metri
da altre due sale giochi: Sisal Match
Point e Bowling baby kard. Tanto per
non farsi mancare niente, nei pressi c’è
un locale di “svago” chiamato Roulez
Vous (Lap dance, pole dance, sex disco...).
Questi luoghi, concentrati in un fazzoletto di territorio, sono vicinissimi all’ingresso dell’autostrada (Corvetto Porto di mare) e quindi di facile accesso non solo dai residenti.
A questo punto converrebbe esplicitamente dichiarare via Quaranta: la strada che porta al vizio”.
La segnalazione è stata inoltrata anche
all’Assessore alla Sicurezza e al Consiglio di Zona 5, nella speranza che a breve possano esserci aggiornamenti in
merito alla stesura di un regolamento
comunale che imponga dei vincoli
stringenti al proliferare di tali attività.
Natascia Tosoni
13 maggio: dal Corvetto a Viboldone, tra arte, cibo e musica
Il Consiglio di Zona 5 incontra i dirigenti delle Poste
La Valle dei Monaci in festa
... E Chiaravalle aspetta lo sportello Postamat
rticoltura ovvero Arte Musica Agricoltura e Cibo Sano per grandi e piccini
nella Valle dei Monaci. Domenica 13
maggio l'antica Valle dei Monaci, oggi Valle
della Vettabbia –che dal Corvetto si estende
fino alle Abbazie di Chiaravalle e Viboldone
– sarà attraversata da una festa che dal Borgo Nocetum animerà un percorso inedito, in
un territorio suggestivo, tra cibo, arte, musica, orti urbani e laboratori scientifici. Il programma:
9.30-12.30 Piazzale Gabrio Rosa, stand
informativo;
12.15 – 16 Borgo Nocetum Laboratori e visite didattiche, degustazioni a km 0;
10 – 12 Depuratore di Nosedo Concerto
del Conservatorio di Milano presso il Laghetto, conversazioni d'arte e brunch sull'erba;
9.30 – 12.30 Abbazia di Chiaravalle Laboratori per creare un giardino aromatico
A
sul balcone;
9.30 – 17 Abbazia di Chiaravalle Mercato
agricolo a filiera corta.
La giornata è organizzata da: Associazione Nocetum, Greem, Cise 2007, Depuratore di Nosedo, Parrocchia di S. Michele
e Santa Rita, Associazione Borgo di Chiaravalle, Koinè coop. Sociale. Per info: tel
02 55230575 - www.nocetum.it
ra i pochi servizi di Chiaravalle,
uno su tutti si distingue per utilità ed efficienza. È l’ufficio postale: usato anche da chi non abita nel
borgo, ma si fa volentieri qualche chilometro in più magari in macchina, offre
un ampio parcheggio e un piccolo ufficio mai gremito, dove cortesia e competenza sono da sempre di casa. Purtroppo, però, il pomeriggio è chiuso, e quindi per operazioni di prelievo contanti
bisogna rivolgersi agli sportelli in città;
l’ufficio postale più vicino con orario
lungo è in via Gamboloita, per altri
sportelli bancomat ci sono le banche di
corso Lodi/piazzale Corvetto, da raggiungere in auto... Già, ma dove parcheggiare? Oppure in autobus, 8 fermate, ma sappiamo quanto sia difficile, tra
ritardi e anticipi, prendere la linea 77,
che dopo l’introduzione dell’area C è
T
STUDIO DI
spesso affollata.Un’altra possibilità per
gli abitanti del Borgo viene offerta dallo
sportello bancomat della stazione di
Rogoredo, raggiungibile in auto o con la
140, linea che ha preso il posto della extraurbana Sila ma che effettua poche
corse giornaliere.
Per i tanti anziani e pensionati che abitano nel borgo, prelevare denaro contante è un vero problema, che facilmente si risolverebbe con l’installazione di uno sportello fuori dall’ufficio postale di via San Bernardo 16. Inoltre,
con l’applicazione delle ultime misure
governative, che impongono l’apertura
di un conto corrente per chi percepisce
una pensione superiore ai 1500 euro
mensili, questi disagi sono destinati ad
aumentare.
Il Consiglio di Zona 5 si è già da tempo
attivato per la richiesta dello sportello:
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il presidente Aldo Ugliano e Raffaele
Magnotta, presidente della Commissione Sicurezza, Coesione Sociale e Commercio, hanno incontrato i dirigenti
delle Poste. Il 9 marzo è stata presentata una mozione in Consiglio di Zona,
approvata all’unanimità il 22 marzo, ed
è stata indirizzata al sindaco Giuliano
Pisapia ai consiglieri del Consiglio Comunale di Milano, al Prefetto e alle Poste. Secondo la Direzione delle Poste, si
stanno facendo gli accertamenti tecnici
necessari per stabilire se è possibile posizionare uno sportello bancomat nell’ufficio postale di Chiaravalle. Gli abitanti del Borgo aspettano fiduciosi una
risposta positiva, e poi dovranno pazientare ancora un po’, perché i tempi
per l’installazione sono parecchio lunghi.
Tiziana Galvanini
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
7
Rozzano e Buccinasco
A maggio, colloquio gratuito
firmano Protocollo antimafia con gli psicologi
Elezioni a Buccinasco dopo il commissariamento per tangenti L’iniziativa è parte della V edizione del Mip
sigliere di maggioranza si erano dimessi a causa di una vicenda di presunti
favori e intimidazioni di carattere mafioso, sulle quali attualmente indaga la
Direzione Distrettuale Antimafia.
Diversa la situazione di Buccinasco,
alle elezioni in questi giorni e dove i
candidati alla carica di sindaco sono
addirittura sette (Fiorello Cortiana
per le liste civiche moderate, Serena
Cortinovi per il Pdl, Giambattista
Maiorano per il centrosinistra, Nando
Uggeri per la Lega Nord, Maurizio Arceri
per
l’Udc,
Claudio
Mendicino, già consigliere comunale a
Corsico, con il Fronte Comunista Anticapitalista e
infine Toti Licata con la lista Vogliamo Cambiare).
Ricordiamo quanto siano di grande interesse queste elezioni amministrative dopo che, poco più di
un anno fa, la giunta è stata azzerata dalle indagini
che hanno portato all’arresto del sindaco Loris Cereda e di alcuni funzionari comunali, per presunte
irregolarità su appalti, in cambio di tangenti e uso
di beni di lusso. Da quel momento è stato sciolto il
consiglio comunale e Francesca Iacontini è stata
nominata Commissario Straordinario per la provvisoria gestione del Comune.
l primo cittadino di Rozzano Massimo D’Avolio
e Francesca Iacontini, commissario straordinario di Buccinasco (insieme ai sindaci di Bresso
e Besate) hanno sottoscritto il 16 aprile scorso un
Protocollo antimafia per prevenire e contrastare
tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata. Il Prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi
(nella foto con il sindaco di Rozzano D’Avolio) ha
ribadito come la proficua collaborazione tra le istituzioni e le forze dell’ordine sia un efficace deterrente per arginare questi fenomeni.
L’importante iniziativa del sindaco di Rozzano giunge dopo che nei mesi scorsi il vicesindaco e un con-
I
Cecilia Stefanini
Il parco di via Teramo
intitolato ad Andrea Campagna
Presente il sindaco Pisapia che ha ricordato
l’agente della Digos, ucciso dai Pac di Cesare Battisti
Durante la cerimonia il sindaco Pisapia ha ricordato
Andrea con queste parole: «Su questa morte è stata
fatta ormai piena luce. Una morte con tanti mandanti, accecati dall’odio fondamentalista, e con un esecutore: Cesare Battisti, di
cui il Brasile nega l’estradizione. Milano ribadisce
con forza la sua richiesta
di giustizia, per le vittime, per le famiglie, per la
città, per tutti noi». Presenti alla cerimonia oltre
a Maurizio Campagna,
che ha ricordato in un
toccante discorso il fratello Andrea e tutte le vittime del terrorismo, il questore Alessandro Marangoni, Dante Notaristefano, presidente dell’associazione
Aiviter (Associazione Italiana Vittime del Terrorismo
e dell’eversione contro l’ordinamento Costituzionale
dello Stato), il sindaco di S. Andrea Apostolo dello Jonio Gerardo Frustaci (paese natale di Andrea Campagna) e Don Piero Monaco.
l 21 aprile scorso con una cerimonia pubblica il sindaco Giuliano Pisapia ha intitolato il parco di Teramo
ad Andrea Campagna, l’agente della Digos, barbaramente ucciso in via Modica il 19 aprile del 1979. Andrea
fu ucciso a soli 24 anni in
un agguato davanti al
portone di casa della sua
fidanzata, mentre saliva
in macchina, da Cesare
Battisti, condannato a 4
ergastoli e tutt’ora latitante in Brasile.
Originario della Calabria, si era trasferito con
la famiglia a Milano negli anni ’60, in pieno
boom economico e dal ’74 prestò servizio alla Questura di Milano, dopo aver frequentato la Scuola Allievi di
Polizia di Bolzano. Nel 1979 Andrea prese parte all’arresto di alcuni terroristi implicati nel delitto Torregiani e fu inquadrato per pochi minuti dalle telecamere
del Tg2. Andrea fu ucciso perché in seguito, con altri
agenti, furono accusati di presunte torture in carcere
ai danni dei terroristi, accuse poi rivelatesi infondate.
I
Chiara Zampagni
AUTOSTRADA A7
Riapre lo svincolo di via Boffalora
Bianca e la Barona, e inoltre, a chi arriva da fuori città, di
evitare le lunghe code che ogni giorno si formano proprio
in Piazza Maggi. Sempre in tema di viabilità, da oltre un
mese è attiva la navetta 162, che collega i quartieri ex
Binda e Cantalupa alla fermata della M2 di Famagosta.
IL 17 aprile è stato riaperto lo svincolo del tratto urbano
dell’autostrada Milano–Genova, che dalla A7 porta
su via Boffalora e poi su via Danusso. La riapertura dello
svincolo consente di raggiungere direttamente i quartieri Cantalupa, Sant’Ambrogio 1 e 2, il quartiere Cascina
iniziata la V edizione del MIP, Maggio di Informazione Psicologica: a Milano 157 professionisti offriranno per tutto il mese di maggio, a chi ne farà
richiesta, un colloquio gratuito. Alla pagina www.psicologimip.it/milano si può poi scegliere tra 127 iniziative.
Lo slogan di questa edizione pone l’attenzione sull’energia psichica: “Energia psichica? Quando la perdi,
puoi ritrovarla! Rivolgiti allo Psicologo, il solo professionista in grado di aiutarti”.
Il nostro benessere dipende dall’equilibrio dinamico fra bisogni , risorse personali e richieste dell’ambiente. Nel corso della nostra esistenza, soprattutto
nei momenti di grande crisi sociale, possiamo sentire che la sensazione di forza e di pienezza sempre
avvertita dentro noi è come scomparsa. A volte,
questo cambiamento segue o è concomitante a un
cambiamento nella nostra realtà: fasi della crescita, matrimonio, nascita di figli, separazioni, lutti,
perdita o cambiamento di lavoro, casa, città, amici... “Sono senza energie”, “Mi sento perso”, “Non so
più che fare”, diciamo, quando lo stress, il disagio e
la sofferenza s’impadroniscono di noi, creando uno
squilibrio e un’impossibilità a disporre del nostro
patrimonio energetico. Non riusciamo a gestire le
difficoltà da soli né con l’aiuto delle persone più care e vicine; non capiamo quale sia il problema o la
via d’uscita.
Può aiutarci lo psicologo?
È
Sabato 12 maggio dalle ore 9,00 alle 13,00 presso sala
Cam di via Tibaldi 41, incontro su: “Irrequietezza motoria, disattenzione e tic dell’età evolutiva”, con
l’intervento di esperti che parleranno in particolare della Sindrome di Tourette.
L’evento è aperto a tutto il pubblico interessato (pedagogisti, educatori, pedagogisti clinici, operatori sanitari,
insegnanti, etc) per un massimo di 150 posti.
Il programma dettagliato su www.tourette.it
a Legge Regionale n. 3 del 21 febbraio 2011, all’art. 17 comma 2, scrive che, per limitare i consumi energetici, anche le singole unità immobiliari – esclusi gli appartamenti con impianto di riscaldamento autonomo – sono obbligate ad adottare sistemi per la contabilizzazione autonoma del calore
(termoregolatori). Una regola che si applica a tutti gli
impianti di riscaldamento esistenti (caloriferi), al
servizio di più unità immobiliari (riscaldamento centralizzato), per rendere il costo del consumo non fisso a millesimi, ma contabilizzato secondo il consumo
realmente effettuato. L’installazione dei termoregolatori viene effettuata tramite valvole regolatrici, da fissare al posto delle manopole di chiusura dell’acqua
dove, regolata la temperatura letta dalla valvola,
aprono e chiudono il passaggio per mantenere la temperatura impostata; e tramite lettori elettronici di
tempo di apertura contabilizzano il tempo di funzionamento per ogni calorifero. Sembra che il costo re-
L
lativo a ogni calorifero per l’installazione di questi
nuovi dispositivi si aggiri intorno ai 150 euro.
Con successiva delibera della giunta regionale (N°
XI/2601 della seduta del 30/11/2011) vengono indicati le disposizioni per l’installazione, l’esercizio e
controllo, la manutenzione e l’ispezione degli impianti termici nel territorio regionale. Al punto 10.2
vengono indicate le norme per la termoregolazione
e contabilizzazione del calore degli impianti termici, e vengono inoltre indicati in una tabella i tempi
massimi di installazione, secondo la tipologia dell’impianto, oltre i quali verranno eseguiti i controlli. Se gli impianti termici non saranno trovati a norma, verranno introdotte sanzioni (non ancora definite). In ogni caso, secondo la potenzialità e le caratteristiche della caldaia dell’impianto centralizzato, le disposizioni della L.R. andranno in vigore
dal 1° agosto 2012 sino a luglio 2014.
C. M.
IN VIA DEL CARDELLINO ALLA BARONA
Aperto il bando per la riqualificazione
del centro sportivo Colombo
È stato approvato nelle settimane scorse il bando
per affidare in concessione l’impianto sportivo Colombo di via del Cardellino 15, chiuso dal 2008.
Il primo elemento di novità del bando, rispetto al
passato, sta nel canone ridotto a scomputo dell’investimento, che viene assorbito direttamente dal Comune: significa che il costo dei lavori per riportare ‘a
zero’ le aree (come l’abbattimento di tribune pericolanti) sarà assorbito dall’Amministrazione, mentre
ai privati spetteranno di fatto solo gli interventi migliorativi successivi. Il centro sportivo ‘Colombo’,
con una superficie di circa 32mila mq, era stato affi-
dato a Milanosport fino al 2008, da allora è chiuso.
Un vecchio progetto prevedeva la costruzione di una
piscina, nonostante ce ne fosse già una a meno di
200 metri di distanza. I cittadini di Zona 6, interpellati dall’assessorato allo Sport, hanno espresso una
serie di preferenze, come atletica leggera, pallavolo,
palestre polifunzionali, nonché la presenza di punti
di aggregazione e ristoro. Il bando prevede che il
concessionario inserisca tra le attività previste atletica, pallavolo, rugby e basket. La durata della convenzione sarà calcolata in base al volume degli investimenti.
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Convegno
medico/scientifico
Caloriferi: novità dalla Regione
per limitare i consumi
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Consultare uno psicologo significa darsi la possibilità di considerare un momento difficile da un altro
punto di vista, scoprendo che dal disagio possono
emergere nuove potenzialità e insospettati orizzonti. Vuol dire imparare nuove competenze e strategie. Lo psicologo è il solo professionista in grado di
aiutare chi si trova in stato di disagio a scoprire “come” ripartire riorganizzando la propria vita, affrontando gli ostacoli che impediscono lo sviluppo delle
proprie potenzialità, alla scoperta di se stessi e delle proprie risorse.
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Angeli verdi contro il degrado
L’azione delle Guardie ecologiche volontarie nella nostra zona: dalla Roggia Scudellina alla lotta alle discariche abusive
Paolo Forti, vice responsabile delle Gev in Zona 5
Segue dalla prima
Chi sono le Guardie ecologiche volontarie? Non molti conoscono le Gev – così
vengono chiamate da chi ha a che fare con
loro - e il loro oscuro lavoro a favore della
comunità. Se si gira per la città e nelle zone agricole che le fanno da confine, li si
incontra vestiti nella loro divisa verde,
che ricorda per certi versi quella di un
escursionista per altri quella di un cacciatore. E infatti battono palmo a palmo la
città, alla caccia di piccoli grandi disastri
ambientali.
Lo fanno non perché comandati o retribuiti, ma come volontari. Paolo Forti (nella foto), vice responsabile delle Gev in Zona 5, ha le idee chiare a questo proposito:
«sono da 16 anni Guardia ecologica volontaria esclusivamente per la soddisfazione
di contribuire a migliorare l’ambiente
in cui viviamo, nonostante i rischi
personali di incolumità, i personaggi
pericolosi che s’incontrano, la burocrazia riluttante a
intervenire. Lo faccio perché sento il
forte desiderio di
aiutare i cittadini che soffrono del degrado, dando l’esempio agli altri di come si
può contribuire a migliorare concretamente il nostro ambiente. Perché ogni cittadino – spiega con convinzione Forti - deve avere un proprio ruolo attivo, non solo
critico».
In Zona 5 l’azione delle Gev ha portato alla soluzione dell’annoso problema della
Roggia Scudellina, che scorre parallela alla via Selvanesco. Divenuta anni fa una fogna a cielo aperto, le segnalazioni e la documentazione prodotte dalle Gev, e diffuse in quell’occasione dal nostro giornale,
hanno creato le condizioni per l’intervento dei soggetti pubblici deputati, e la roggia è tornata al suo stato originario di piccola oasi naturale, frequentata ora da
anatre e pettirossi. Ma questo è solo un
esempio dell’attività meritoria degli “angeli verdi”.
Le Gev infatti monitorano costantemente
il territorio, per individuare gli scarichi
abusivi. In Zona 5, che per l’ampiezza delle aree verdi è certamente tra le più vulnerabili della città, ne sono stati censiti
almeno 36. È a questo proposito che Paolo Forti ci ha parlato del fenomeno dei
“vuota cantine abusivi”: «spesso chi deve
svuotare una cantina o un box si affida a
soggetti improvvisati, che offrono questo
servizio senza essere regolarmente autorizzati alla “gestione dei rifiuti”». Il risultato è che quanto raccolto va poi a finire
nelle aree agricole, nei parchi o per strada. Come evitare che questo accada? «Bisogna sempre richiedere a chi si presenta
per eseguire lo svuotamento, l’esibizione
di un documento - che si chiama “formulario” - in possesso di quelle imprese che
sono autorizzate allo smaltimento. Diversamente la responsabilità - spiega Forti - e
la relativa sanzione per uno smaltimento
abusivo, ricade anche su chi ha commissionato il lavoro». Le Gev in questi casi, in
quanto pubblici ufficiali che svolgono la
funzione di Polizia Amministrativa, possono condurre accertamenti, elevare sanzioni o segnalare al Nucleo specializzato
della Vigilanza ecologica della Polizia lo-
cale, che potrà denunciare i responsabili
alla Magistratura.
Tra le altre attività svolte più frequentemente dalle Guardie Ecologiche Volontarie vi sono anche: il rilevamento del territorio infestato dall’Ambrosia artemesiifolia, responsabile di serie reazioni allergiche nell’uomo, la mappatura delle aree a
rischio, degli insediamenti abusivi e la segnalazione di auto o moto in evidente stato di abbandono.
«Insomma, di cosa da fare ce ne sono molte – conclude Forti sorridendo – tra que-
ste, di fondamentale importanza c’è il lavoro di informazione e sensibilizzazione
dei cittadini in materia di tutela ambientale.
Di particolare valenza in quest’ambito è
l’azione educativa all’interno delle scuole
di ogni ordine e grado, quando in accordo
con le direzioni scolastiche, teniamo ai ragazzi lezioni di buone pratiche e di educazione ambientale. Perché il futuro è nelle
nostre mani e solo costruendolo assieme
ai più giovani può diventare migliore».
Renato Iacono
Le Gev della Zona 5
Milano può oggi contare su un Gruppo Gev per ciascuna delle 9 Zone di decentramento. Il
“Gruppo 5 Gev” conta oggi 20 guardie ecologiche che si alternano in azioni di pattugliamento o per interventi su segnalazioni ricevute. Per segnalazioni di problemi ambientali rivolgersi al Servizio di Vigilanza Ecologica, via Silvio Pellico 8, Milano – Tel. 02/8846445.6 -7 - 8, mail
[email protected]. Un residente nella Zona 5 si può rivolgere invece direttamente
alla Sede delle Gev di via Tibaldi 41 – tel. 02/88468230 – fax 02/88468231.
Come si diventa Guardia ecologica
Per diventare Guardia ecologica volontaria bisogna frequentare un corso di formazione organizzato dalla Regione Lombardia e superare un esame che accerta le conoscenze teorico-pratiche e l’attitudine allo svolgimento del compito. In seguito si è nominati guardia particolare
giurata, si fa giuramento davanti al sindaco, che legittima la Gev all’esercizio delle sue funzioni di pubblico ufficiale e riceve, dal presidente della Giunta regionale, l’incarico di guardia ecologica che gli permette di entrare in servizio. Maggiori informazioni su: www.retegev.org
La webradio diretta da Elena Salomoni
CAP Holding organizza corsi
di formazione per i Comuni
Da MammeInRadio
informazioni chiare
Temi degli incontri gli espropri di pubblica utilità, la legislazione
sugli appalti e la sicurezza nei cantieri
inquanta Comuni e circa 120 partecipanti: i numeri testimoniano l’interesse suscitato dai corsi di aggiornamento organizzati da CAP Holding, rivolti al
personale dei Comuni serviti dall’azienda
idrica. Il primo corso, sul tema Gli espropri
di pubblica utilità, si è svolto a marzo; il ciclo
di lezioni dedicato alla Legislazione degli appalti è iniziato il 19 aprile e per chiudersi a
inizio maggio. Si proseguirà poi con alcune
giornate sulla Sicurezza nei cantieri.
«Una testimonianza dell’impegno di CAP
Holding a favore degli Enti Locali anche
C
attraverso attività che in parte esulano
dalla mission aziendale» ha spiegato il
presidente CAP Holding Alessandro Ramazzotti, nel suo intervento di saluto ai
partecipanti. «Si tratta per noi della prima iniziativa del genere. La nostra azienda si occupa infatti principalmente della
gestione del servizio idrico integrato; tuttavia quello che offriamo è anche un rapporto di continua collaborazione con il
territorio, nella convinzione che raccogliendo le esigenze degli Enti locali e
coordinando le iniziative, si possa appli-
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care quell’idea di economia di scala che
consente di ottenere obiettivi importanti
con un notevole risparmio di energie e risorse».
I corsi erano stati in un primo momento
pensati per i soli dipendenti di CAP Holding; si è poi deciso di aprirli al personale
dei Comuni serviti, invitati a partecipare
in maniera assolutamente gratuita. Gli argomenti trattati sono infatti estremamente attuali, a fronte delle continue novità
normative. «Un’opportunità per il personale dei Comuni - dichiara sempre Alessandro Ramazzotti - di arricchire la propria conoscenza della materia. Sono convinto che sia sempre importante investire
sulla formazione e l’aggiornamento dei dipendenti». I numeri degli intervenuti dimostrano l’interesse riscosso dall’iniziativa. I corsi si tengono presso la sede di CAP
Holding, ad Assago, con docenti altamente qualificati: per il primo ciclo di lezioni
l’architetto Vittorio Bensi, formatore e autore di pubblicazioni e manuali sul tema
degli espropri; il secondo corso è tenuto
dagli avvocati Lilli e Mastrovincenzo del
Foro di Roma. Al termine di ciascun ciclo
di incontri i partecipanti riceveranno gli
attestati di frequenza.
Aggiornamenti sui corsi sono disponibili
sul sito www.capholding.it, nella sezione
Corsi per i Comuni.
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l luogo migliore per parlare della Festa
della mamma non poteva che essere la
prima radio italiana dedicata alle mamme, www.MammeInRadio.it. E la persona
con cui parlarne Elena Salomoni, fondatrice
della radio e del sito da cui trasmette. Una
donna speciale, sensibile, forte della sua capacità di aver realizzato un progetto sentito
col cuore e con la testa.
Elena, quando e perché è nato MammeInRadio?
«Nel 2007, alcuni mesi dopo la nascita del
mio primo figlio, ho sentito l’esigenza di
riprendere a lavorare, ma anche di essere
una madre presente. La mia professione,
direttore di produzione di spot pubblicitari, non me lo consentiva. Allo stesso tempo, ho vissuto un’esperienza problematica di post parto che mi ha fatto desiderare quindi una professione utile per me,
ma anche per altre donne. Volevo mettere
a disposizione di tutte le neomamme
informazioni chiare, utili, pratiche e immediate, che le sostenessero in questa fase della loro vita e soprattutto che non le
facesse sentire sole.
Possiamo definire MammeInRadio una radio di servizio?
«Sì certo, il palinsesto dei programmi prevede dirette con specialisti quali: psicologo, pedagogista, pediatra, ginecologo, avvocato del lavoro e della famiglia, ostetrica così come richiesto dalle ascoltatrici
che - grazie al passaparola - contribuiscono a rendere la radio sempre più ricca e a
misura di mamma. Senza dimenticare i
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papà che hanno un loro programma ad
hoc».
In che modo le ascoltatrici possono partecipare alla radio?
«Basta andare sul sito e cliccare il “bottone” con scritto Parla, Ascolta, Chatta; si
può anche telefonare al 338 - 96.26.810 o
chiamare con Skype».
Poter ascoltare quando si vuole tutte le
puntate delle vostre dirette è una buona
cosa per le mamme impegnate. E il vostro
sito è ricco di utili link che consentono di
scoprire una miriade d’informazioni.
Elena, come hai potuto a far crescere così il
tuo progetto? Qual è il tuo segreto?
«Tanto, tanto, tanto lavoro e tanta passione. Oltre alla collaborazione con persone
valide con le quali ho condiviso il mio progetto a mano a mano che cresceva, come
un figlio che pian piano s’inizia ad affidare a una babysitter».
Festa della mamma. È ancora una festa importante da ricordare ai nostri giorni?
«Più che mai! Per me è così importante
che ho voluto far nascere la radio proprio
il giorno del compleanno di mia mamma
come tributo a lei. Oggi sento che è importante dare valore soprattutto a quel
momento prezioso che è il diventare
mamma, occasione speciale per una figlia
di riscoprire anche la propria madre e tutto quello che ha ricevuto da lei».
Grazie Elena, e… buona festa della mamma a te e a tutte le mamme!
Mariateresa Mereghetti
psicologa psicoterapeuta
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
Austerità e regresso
segue dalla prima
La prima riguarda il senso di colpa
che la mia generazione dovrebbe nutrire (e che personalmente nutro)
per aver fruito in larga misura delle
opportunità di una crescita a tratti
tumultuosa, disordinata, ove l’idea
del vantaggio immediato, del conseguimento rapido e indolore di un
nuovo utile ha fatto premio sull’attenzione al futuro. Si è preso molto,
senza pensare alle conseguenze.
Due sono i terreni sui quali si può facilmente misurare l’intensità e la
gravità di questi processi incontrollati e oggettivamente rapinosi.
La prima riguarda le risorse finanziarie a disposizione della società, l’uso
della ricchezza prodotta. La nostra
generazione (uso questa espressione
semplificatoria, abbracciando in
realtà almeno tre-quattro decenni)
ha certamente costruito grandi forme di ricchezze, ma in misura anche
superiore ha fatto debiti, nella fallace convinzione di riuscire prima o poi
a pagarli, o forse senza neppure questo scrupolo. E i debiti prima o poi si
pagano. Allora, io guardo i miei figli e
soprattutto i miei nipoti e mi chiedo:
perché loro debbono pagare i debiti
che ho fatto io?
Spesso ci interroghiamo, increduli e
preoccupati, sul Pil, sul debito nazionale, sulla spesa pubblica, su quell’enorme, abbacinante mistificazione
che è l’idea stessa di mercato, come
se fossero entità a noi estranee e non
ne portassimo tutti la responsabilità.
Dobbiamo fare i
conti col sistema
che noi stessi abbiamo creato
Siamo in questa società e bisogna
realisticamente fare i conti con noi
stessi, col sistema che ci siamo dati e
che, almeno a maggioranza, abbiamo
concorso a costruire. E per correre ai
ripari non basta certo la spettacolarizzazione della campagna antievasione (comunque tardiva), che ha il
risultato di alimentare forti rancori
(comprensibili, sia chiaro) in una
parte della società, mentre rimangono inalterate le cause dell’evasione
fiscale, per la semplice ragione che
sono situate nel cuore del sistema e
non ne sono fastidiose escrescenze.
L’altro terreno su cui si misura l’improvvidenza della nostra generazione
è il saccheggio del pianeta.
Anche qui, arraffa arraffa, saccheggia saccheggia, distruggi distruggi.
Tutto bene, perché si ricavavano vantaggi immediati, comodità, benesse-
re. Ma il pianeta si è stancato. E farà
pagare il conto, anzi ha già cominciato. A chi? Anche in questo caso, alle
giovani, alle prossime generazioni. Si
può rimediare? Non lo so. So per certo che ogni idea su come “impoverire”
la nostra vita attuale per restituire
un futuro al pianeta (e dunque ai nostri figli e nipoti) si scontra con resistenze insuperabili. Quando va bene
si parla di provvedimenti calendariati fra dieci o venti anni. Intanto continuiamo a goderci il presente, secondo la stessa logica che induce i
parlamentari a programmare la riduzione dei compensi per gli eletti a
partire dalla prossima legislatura.
Se si adottassero
provvedimenti
radicali salterebbe il sistema
Sono personalmente convinto che, se
si andasse a fondo nella ricerca e nell’adozione di provvedimenti radicali
e con effetto duraturo, salterebbe il
sistema: un sistema che la globalizzazione ha reso più fragile, ma anche
più tenace nell’autopreservazione.
Appunto per questo non se ne fa nulla. Chi si assume l’onere di castigare
le cicale di oggi per risparmiare un
po’ di stenti alle formiche di domani?
Un’ultima considerazione, strettamente legata a quelle che l’hanno
preceduta, riguarda la natura e le caratteristiche dei processi che devono/dovrebbero indurre una società
ad accettare un generale impoverimento o, meno brutalmente, ad acquisire uno stile di vita molto più austero e sobrio e in termini non effimeri. Discorso di una difficoltà estrema. A parole molti di noi - penso la
maggioranza - si dichiarano anche
pronti a questo passo. Ma, posto che
questo sentimento sia sincero (ovvero che non sia il solito “nimby”, cioè
va bene per tutti, ma non per me),
come procedere? Viviamo in una società e ogni società si basa su regole
condivise, su principi cardine che riguardano tutta la collettività, insomma su un contratto: ed è proprio il
contratto che rende una società diversa dalla vita nella giungla.
E dunque, è in grado una società che
ha sin qui tollerato (e spesso incoraggiato) discriminazioni, illegalità,
ingiustizie, elusioni, predazioni, avviarsi a nuove forme di convivenza
secondo criteri equitativi? Possiamo
sperarci, ma è molto naturale diffidarne. Eppure, è una condizione necessaria.
Se dovessi accorgermi che mentre io
Cambiare prospettiva
ritorno alla candela e all’acqua fredda, il mio vicino raddoppia l’illuminazione e installa una piscina termica,
qualche legittima forma di insofferenza credo che l’avrei.
E l’avrei soprattutto in relazione alle
ricadute sui figli e sui nipoti.
Le riflessioni sulla possibilità e quasi
auspicabilità di un sistema di vita più
austero sono dunque condivisibili su
di un piano genericamente antropologico. Ma è ovvio che processi di
questo tipo, se non fossero governati
da criteri rigorosamente equitativi,
rischierebbero non di produrre un
nuovo e accettabile modello di vita,
ma di farci regredire di parecchi secoli.
E ho seri dubbi sulla capacità autorigeneratrice di questo sistema. Finora
abbiamo più o meno serenamente
tollerato le perversioni della cosiddetta società dei due terzi, quella che
il liberismo, nelle sue forme più
avanzate, ha prodotto, consegnando
agi e vantaggi ai due terzi della collettività e condannando stabilmente
il terzo restante a livelli di magra sussistenza e di povertà. La regressione
potrebbe ora rovesciare questo rapporto e raddoppiare il numero degli
incapienti.
È probabile che siamo alla vigilia del
manifestarsi di forme di conflittualità molto aspre, sempre più aspre.
Piero Pantucci
egli ultimi due mesi: «Le richieste di aiuto legate a problemi finanziari sono aumentate del
115% nella provincia di Milano» Bastano queste parole di Piero Pecchioli del
Movimento consumatori, pubblicate
sul Corriere della Sera qualche settimana fa, per fotografare la situazione
economica attuale.
L’indigestione di spread, Mibtel, tassi
d’interesse dei mesi scorsi e le conseguenti manovre del governo, il peso fiscale crescente, gli aumenti dei costi
dell’energia e dei beni di consumo stanno facendo tabula rasa delle risorse
delle famiglie italiane, che, provvedimento dopo provvedimento, scivolano
nella povertà. Mentre scriviamo la
pressione fiscale è arrivata al 45,1% - lo
dice il Governo – mentre secondo Il Sole24Ore Imu, bollette e benzina peseranno quest’anno sui bilanci famigliari
per oltre 1.200 euro. Il potere di acquisto degli stipendi degli Italiani non è
mai stato così basso, da 29 anni a questa parte (fonte Istat) e a Milano, con il
record di inflazione annua al 5,7% la situazione è ancora più difficile.
Un quadro dalle tinte sempre più fosche, ulteriormente aggravato da
sempre più aziende che chiudono (secondo Unioncamere il saldo del primo
trimestre 2012 è di meno 26 mila imprese) o, nel migliore dei casi, licenziano; imprenditori suicidi e disoccupati che crescono inesorabilmente di
N
mese in mese.
Nei fatti la ricetta utilizzata dal Governo
e dal Fondo Monetario Internazionale,
per soddisfare un mercato finanziario
essenzialmente speculativo, che prevede di far ricadere sui cittadini, in particolare su chi lavora, i debiti contratti in
decenni di sprechi e spesa dissennata,
oltre che moralmente ingiusta, si sta dimostrando inefficace.
L’economia non riparte: coloro che dovrebbero comprare e dare fiato ai consumi non lo possono fare. Se poi le risorse
che non provengono direttamente dalle
tasche dei cittadini, come la lotta all’evasione fiscale, la lotta agli sprechi e la
montagna di soldi della Bce arrivati nei
mesi scorsi nelle casse delle banche
(246 miliardi di euro al tasso dell’1%),
finiscono per finanziare esclusivamente
questo sistema perverso di rincorsa del
debito, la domanda che si è posto perfino l’Economist: “Capitalism: was it a
good idea?” risulta del tutto legittima.
Appare chiaro che è necessario un
cambio di rotta deciso. Le parole d’ordine equità, sviluppo e rigore, pronunciate dal primo ministro Mario Monti
nel momento del suo insediamento devono tradursi in atti concreti. Governo
e poi a ruota Parlamento, enti locali,
partiti, centri di potere e Italiani tutti
devono farle proprie, anche se questo
comporta rinunce.
Privilegi e rendite di posizione devono
finire e soprattutto le élite finanziarie,
tra i principali responsabili di questo
sfacelo, non possono continuare a prosperare. In questo senso un’azione congiunta a livello europeo, che produca
investimenti e limiti le speculazioni finanziarie, è indispensabile. L’alternativa rischia di essere un declino veloce
dello stile di vita occidentale, con il pericolo non più remoto di un crollo di
tutto il sistema.
Uno scenario apocalittico, come quello
descritto da David Graeber, antropologo, economista e teorico del movimento
Occupy Wall Street, in cui a fronte di un
debito incontrollato, sempre più opprimente e insolvibile, che genera ingiustizia e povertà, le società si destrutturano
per ricomporsi su nuove basi.
Una dinamica sociale questa che si è
manifestata molte volte nella storia
dell’umanità, portando con sé violenza
e disperazione per lunghi periodi, e
che, nel mondo globalizzato in cui viviamo, rischia di essere ancora più devastante. Il tempo per prendere coscienza a tutti livelli di questa situazione non è più molto.
Non vorremmo, tra non molto, trovarci
a rispondere alla domanda del settimanale della city, con un lapidario “Capitalism? It was a very bad idea!”.
Stefano Ferri
I progetti delle donne sulla buona politica
Dall’assemblea nazionale di “Se non ora quando”, un’idea nuova della gestione del potere. Pulita, onesta, trasparente
i è svolta il 14 aprile a Milano, a Palazzo Reale, l’Assemblea nazionale di “Se non ora quando” (Snoq). Una giornata di dibattito e riflessione sui temi della rappresentanza e della democrazia partecipata. Il movimento si è dato l’obiettivo di contribuire ad
aprire una nuova fase politica nel Paese. «Oggi è più che mai importante che le donne impongano a questa politica, travolta dagli scandali e segnata dalla propria incapacità – dicono in un documento –
di dare una prospettiva al Paese, di mettere in discussione i vecchi
equilibri nella gestione del potere. Ancora una volta tocca a noi chiedere pulizia, onestà, dignità, trasparenza. Noi non pensiamo che le
forze politiche siano tutte uguali, né crediamo che il sistema democratico possa farne a meno, però pretendiamo un rinnovamento
profondo della politica e delle classi dirigenti».
Per le donne di Snoq la nuova legge elettorale, ora in discussione in
Parlamento, deve prevedere norme di garanzia per una rappresentanza di genere. Una legge che consenta alle donne di entrare, a pieno titolo nelle istituzioni. «È scandaloso – dicono – che ancora oggi
non si permetta alle cittadine italiane, che sono più della metà della
popolazione, di prendere parte alla vita politica in misura paritaria.
Con grande perdita di talenti e spreco di capacità». Su un punto, le
associazioni della rete Snoq, non sono disposte a cedere. Nella lettera ai partiti chiedono che nelle liste si preveda il 50 e 50 in partenza,
S
che non è una concessione, ma un principio di vera democrazia.
Dunque parità di genere nelle liste elettorali, e indicazione da parte
del movimento a votare solo liste che presenteranno in uguale numero candidati dei due sessi, penalizzando i partiti che non lo faranno. Solo così si potrà sperare in un ricambio della classe dirigente politica.
Protagoniste e artefici del cambiamento, le donne portano la loro differenza, e i risultati sono evidenti. Milano è un esempio. La relazione
avviata tra la nuova giunta e le associazioni femminili è la dimostrazione che le cittadine vogliono occuparsi della Cosa Pubblica, e danno prova di saper lavorare bene e con passione. Nel settembre 2011
Anita Sonego, la presidente della commissione Pari Opportunità,
coadiuvata dalla vice Marilisa D’amico e dalla delegata del sindaco
Francesca Zajcyk, hanno invitato le cittadine a individuare problematiche su cui dare il loro contributo per risolverle. Le donne hanno
creduto in quella proposta: hanno lavorato su tre temi, tutti urgenti
e importanti, quali il lavoro, gli spazi cittadini, la salute. Dopo 6 mesi
sono tornate con le proposte affinché il Comune le facesse proprie,
inserendole nel programma, e mantenendo costante il dialogo con le
cittadine. Un bell’esempio di democrazia partecipata.
Una firma contro la strage di donne. Vogliamo infine ricordare le tante donne vittime di violenza (sono 54, dall’inizio del 2012): massa-
crate, stuprate, violentate, uccise. Numeri non più sopportabili per
un Paese che si vorrebbe definire civile. Un’ondata di violenza ha attraversato l’Italia da Nord a Sud: donne assassinate da mariti violenti, fidanzati gelosi, padri-padroni, fratelli, figli. Una situazione inaccettabile. È ormai emergenza! Molti politici, in questi giorni, hanno
usato la tragedia per fare polemica sulla poca sicurezza nelle
città.Vero, ma le statistiche rivelano che l’80% dei casi si consumano
in casa, in famiglia. È dunque un problema culturale, di educazione
al rispetto per l’altro, per l’altra, che deve cominciare fin dalla più tenera età. E tanti uomini fanno finta di non sapere che la violenza è un
loro problema… Le associazioni femminili hanno rinnovato l’appello a quanti sinceramente condannano simili comportamenti, invitandoli a fare rete per una battaglia contro questa barbarie. C’è inoltre il problema dei centri antiviolenza, che sono lasciati soli e con pochi mezzi a fronteggiare una piaga così grande. La Lombardia è l’unica regione in Italia a non avere una legge a sostegno. Servono fondi e
leggi, certo, ma è soprattutto necessaria una rivoluzione culturale…
Ed ecco che torna la necessità di una forte presenza femminile, là dove si prendono decisioni importanti. La rete di Snoq invita a firmare
la Petizione Pubblica sul sito www.senonoraquando.eu affinché il governo intervenga per fermare questa tragedia.
Lea Miniutti
ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
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ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011
Energia: quello che bisogna sapere
Di energia avremo sempre bisogno e per averla pagheremo sempre di più, questa la previsione su cui quasi nessuno
dissente. Ma perché tante attenzioni sono dedicate al fotovoltaico?
artiamo da alcune considerazioni generali: l’energia prodotta dal sole con il fotovoltaico è la più democratica. La presenza sul territorio di impianti fotovoltaici
corrisponde alla presenza di tante centrali di
energia pulita. Al fotovoltaico sono destinati
degli incentivi (sorta di finanziamenti a fondo
perduto distribuiti in vent’anni) racchiusi dal
2005 nel “Conto energia”, giunto alla quarta versione e prossimo a
raggiungere la quinta. I detrattori del fotovoltaico contestano
principalmente due aspetti: il presunto aggravio delle bollette di
tutti gli utenti per finanziare gli incentivi e le speculazioni cui il
sistema di incentivi ha prestato il fianco. Sui costi delle bollette, è
qui sufficiente ricordare che senza l’energia prodotta da fonte solare, il costo dell’energia stessa sarebbe superiore, specie nelle
ore di maggior richiesta. Per quanto riguarda le speculazioni,
esemplificate dai controversi campi fotovoltaici e dalla facilità
con cui numerosi agricoltori sono diventati coltivatori di energia,
si fa notare che queste non sono imputabili alla politica di incentivazioni delle energie pulite in sé, ma alla declinazione che questa ha avuto in Italia. Insomma: non stava scritto da nessuna par-
P
te che il fotovoltaico dovesse diventare il business di grandi investitori stranieri, di banche o
di proprietari terrieri nostrani, questo è successo perché la legge lo ha consentito (anche
– tra l’altro – col Decreto salva Alcoa). Non
prendiamocela quindi con chi ha approfittato
degli incentivi per migliorare l’efficienza energetica della propria casa o della propria attività, o con le aziende del fotovoltaico che hanno ricambiato il ‘favore’ con copiosi gettiti d’iva e di accise di cui tutti beneficiamo.
La critica che si può accogliere è che questi incentivi siano stati
molto generosi, drogando un mercato che adesso, proprio adesso
che gli incentivi sono prossimi alla decurtazione e i prezzi sono
scesi, potrebbe recuperare un po’ di ‘ordine’. L’obiettivo d’altronde
è la grid parity (il punto in cui l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili ha lo stesso prezzo dell’energia tradizionale) e non
sono poche le aziende pronte a scommettere sulla tenuta del mercato anche senza incentivi, quando finalmente sarà lampante che
quello che si acquista è un impianto per la produzione di energia
elettrica, non una tariffa incentivante.
Laura Pantucci
CARTONIADI: PARTE LA GARA PER LA DIFFERENZIATA DI CARTA E CARTONE
50mila euro in premio alla zona più virtuosa di tutte
Il 27 aprile, l’assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano
e Verde Pierfrancesco Maran ha presentato alla stampa le
“Cartoniadi di Milano”, il campionato della raccolta differenziata di carta e cartone. Promosso da Comune di Milano, Comieco e Amsa, dall’1 al 31 maggio, coinvolgerà i cittadini delle
nove Zone della città.
Presenti alla conferenza Sonia Cantoni, Presidente di Amsa, il
direttore generale di Comieco Carlo Montalbetti e i rappresentanti dei nove Consigli di Zona. Saranno i cittadini di tutte le
zone a essere interessati a questa sorta di Olimpiade della raccolta differenziata della carta, che coinvolgerà naturalmente
anche la nostra zona. Una grande gara, a cui ciascuno potrà
partecipare mettendo in campo comportamenti virtuosi nella
raccolta di carta, cartoncino e cartone, attraverso pochi semplici gesti che osservino il rispetto di 10 regole. La zona che
avrà differenziato di più e meglio, riceverà un premio di 50mila euro che verranno investiti in progetti dedicati alla collettività. La destinazione prevista nel caso vincesse la nostra zona:
realizzazione di stage e campus estivi interscolastici, per gli
alunni della scuola dell’obbligo, sul tema della conservazione
dell’ambiente e del riciclo. C’è infine un “concorso nel concorso”, dedicato agli alunni delle scuole elementari e medie. I ragazzi possono partecipare realizzando “una comunicazione sul
tema della raccolta differenziata”. Una giuria valuterà i lavori
pervenuti.
Informazioni: presso la sede del Consiglio di Zona 5 – viale Tibaldi 41 – 1° piano, è disponibile il materiale informativo. Ulteriori info: www.comieco.org link Comune di Milano; tel per
la Zona 5: 02 88458500.
Giovanna Tettamanzi
Per orientarsi nel mondo
delle fonti energetiche
e fonti in Europa (tra parentesi i valori riferiti all’anno 2000): grande idroelettrico 14% (18%),
petrolio 6% (12%), gas 23% (16%), nucleare 14% (22%), carbone 26% (28%), eolico 10%
(2%), fotovoltaico 5% (0%), piccolo idroelettrico 1% (1%), biomasse 1% (1%).
La fonte storica: l’idroelettrica, la Lombardia ne è ricca e l’Italia ne detiene il primato in Europa.
Le fonti rinnovabili: nell’eolico i paesi dominanti in Europa sono la Germania (31%) e la Spagna
(23%). Gli altri paesi oscillano tra il 3% e il 7%. Nel fotovoltaico prevale la Germania con 24.800
megawatt installati, contro i 12.550 dell’Italia di cui 9.000 installati nel 2011.
Costi dell’energia: il costo più basso è del nucleare francese a 7 cent/kWh, che viene venduto anche all’Italia a 10 cent/kWh e arriva alle bollette domestiche a 18 centesimi per Kw/ora.
Conto energia delle rinnovabili: l’Italia è il paese con gli incentivi più alti. Nel solo settore fotovoltaico, secondo l’Ente Nazionale per l’Energia, il conto per la “promozione della produzione di
energie da fonti rinnovabili“ salirà da 7,2 miliardi del 2011 a 10,4 miliardi del 2012.
Chi ci guadagna: le grandi lobby,come Enel, Sorgenia ecc., e le banche finanziatrici, almeno per
un periodo da 1,5 a 3 anni, come affermato da Gianni Silvestrini direttore del Kiotoclub, con un costo a carico nostro di 7,5 miliardi per anno. Cina e Germania detengono il monopolio della produzione di pannelli solari. Nel settore le carte si sono però rimescolate, mettendo in crisi marchi storici (costretti a chiudere o a cedere la proprietà). Nel 2011, in base ai dati Solarplaza, la capitalizzazione delle 10 maggiori aziende quotate del settore si è contratta di 16,5 miliardi di dollari. Rallentata la caccia agli incentivi si chiude una bolla anomala nella previsione di arrivare nel 2012 ad un
magro 6% (secondo alcune stime) del consumo energetico generale.
Gli ostacoli burocratici: Comuni, ambientalisti, comitati vari impediscono spesso l’impianto di
fonti energetiche rinnovabili. Solo in Lombardia tra 46 opere pubbliche bloccate, ci sono 12 centrali
idroelettriche: Piagnona Premana, Alto Varrone, Bellano, Val Sanagra, Val Cavargna, Valbiandino,
sul Mella, sul Sesia, Santa Margherita Staffora. Sono bloccate anche quelle per biomasse di Paderno Dugnano, Cavernago, Fontanella, Olevano Lomellina, Castelletto Borgo, perché queste trasformerebbero in monoculture di alimentazione alle centrali, alle quali si salverebbe solo il riso.
Termovalorizzazione e rigasificatori: le energie prodotte da combustione termica (gas, carbone, petrolio o derivati) sono ancora le maggiori utilizzate. Il breve periodo di gelo invernale ha
portato al limite minimo le riserve di gas e solo grazie alla intelligente politica energetica di Eni abbiamo evitato il black out. Abbiamo osteggiato i termovalorizzatori ed i rigassificatori: gli inglesi
hanno rinunciato al loro progetto su Brindisi, mandiamo in Olanda i rifiuti di Napoli e gli olandesi
ne ricavano energia, come fanno del resto Lombardia, Emilia Romagna, Veneto ed altre regioni
minori munite di termovalorizzatori.
Nucleare: sfumato l’interesse dei media, Fukushima è passata nel dimenticatoio ed il programma
di centrali nucleari procede più veloce di quanto si creda..
Walter Luini
L
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ANNO XV NUMERO 10 OTTOBRE 2011
La pagina
dell’Associazione
a cura del GRUPPO CULTURA E TEMPO LIBERO
Affrettatevi con le prenotazioni!
Sabato 26 maggio visita alla città di Cremona
remona è una tranquilla città
sulla riva sinistra del fiume Po,
dedicata soprattutto all'agricoltura e all'industria alimentare ma
anche alla costruzione dei violini. Nel
bel mezzo della Pianura Padana, Cre-
C
mona ha il grande fiume che scorre
all'ombra del suo imponente campanile, alto ben 111 metri. Cremona deve il suo sviluppo alla vicinanza al fiume, la sua ricchezza alla sua posizione presso le vie di comunicazione, ma
soprattutto al lavoro della sua terra umida e fertile.
La torre campanaria del centro storico è stata costruita in due fasi:
il fusto nel 1267;
la ghirlanda gotica ottagonale tra
il 1287 e i primi
del ’300. Sul lato
verso la piazza vi è
un grande orologio con un bel
quadrante seicentesco.
Il magnifico panorama, che spazia
fino alle Alpi e
agli Appennini,
vale la fatica di
Nuova apertura
SPORTELLO
INPDAP
02-58111899/ 95/ 29/ 41
salire i 487 gradini.
All'inizio del XII secolo si aprono i
cantieri della Cattedrale: iniziata nel
1107, i lavori vengono in seguito interrotti a causa di un terremoto per
poi essere ripresi nel 1129 e conclusi
negli anni 1160-1170.
La cattedrale ha al suo fianco il Battistero ottagonale romanico del 1167
coronato da una loggetta nell’interno, coperto da un’ardita cupola a sesto acuto.
Completano il quadro la Loggia dei
Militi (13°sec.) che fu sede delle riunioni dei comandi delle milizie e il
Palazzo del Comune, del 1206, sede
del governo nella Cremona antica. In
una saletta interna sono esposti 4
pregiatissimi violini, capolavori dei
maestri liutai A. Amati (1566), N.
Amati (1658), A. Stradivari (1715) e
G. Guarneri (1734).
Da non dimenticare: i suoi musei
(Museo Civico, Museo stradivario),
le sue chiese: San Michele è una basilica romanica del 12° sec.; San Agostino (14° sec.) conserva al suo interno un opera di Perugino (1495); San
Agata è abbellita con affreschi di G.
Campi; San Gismondo ha notevoli affreschi di pittori cremonesi del 16°
sec.).
Programma
Il ritrovo sarà alle 8.00 davanti alla
sede di Milanosud, Via Santa Teresa
2/A e partenza con nostro bus privato
per Cremona.
L’arrivo a Cremona è previsto circa
per le 9 in Piazza Libertà, dove incontreremo la nostra guida locale.
Inizieremo con una passeggiata lungo Corso Matteotti e corso Mazzini,
su cui si affacciano gli eleganti palazzi della città, fino alla Piazza del Comune. Qui ammireremo gli esterni
degli edifici medievali che la circondano: la Cattedrale, il Palazzo Comunale, il Battistero, la Loggia dei Militi
e il famoso Torrazzo.
Visiteremo l’interno della Cattedrale
con il magnifico ciclo di affreschi d’i-
nizio Cinquecento nella navata centrale e poi l’interno del Battistero.
Al termine avremo del tempo libero
per passeggiare tra i banchi del mercato che si svolge nel centro storico,
approfittandone per il pranzo libero.
Nel pomeriggio si continuerà la visita
all’interno del Palazzo Comunale, dove si apprezzerà in particolare la Sala
Violini con i capolavori della liuteria
classica cremonese delle famiglie
Amati, Guarneri e Stradivari.
Dopodichè ci dirigeremo presso il negozio Vergani, per una piccola degustazione di torrone, con possibiltà di
acquisto anche di salami e formaggi.
Alle 16.30 la nostra guida ci saluterà
e noi proseguiremo in bus per Cicognolo, per visitare il laboratorio di
Luccini e degustare i vari tipi di mostarda. Al termine di ques’ultima tappa gastronomica, rientreremo a Milano, con arrivo previsto per le 19.30.
La visita è programmata per il 26
Maggio.
La visita guidata verrà effettuata al
raggiungimento di un minimo di 20
partecipanti.
Quota partecipanti 65 euro; per i soci
60 euro.
La quota comprende: accompagnatore Milanosud; pullman GT a disposizione per l’intero viaggio; guida locale; ingressi previsti nel tour, assicurazione Europ Assistance.
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Avviso
importante:
salta Tiziano!
S
iamo purtroppo costretti ad annunciare ai nostri lettori, sostenitori e soci che
la visita guidata alla mostra “Tiziano e la
nascita del paesaggio moderno”, organizzata da Milanosud e prevista per il 12
maggio, è stata cancellata per mancato
raggiungimento della quota minima dei
partecipanti.
Sarà possibile prenotarsi entro e
non oltre martedì 15 maggio, recandosi alla sede dell’associazione - via
S. Teresa 2/A - il martedì e il giovedì
dalle ore 16,00 alle 18,00.
Per informazioni: telefonare al numero 02/84892068 negli orari scritti
sopra.
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ANNO XV NUMERO 05 MAGGIO 2012
Ditelo a Milanosud
Per scrivere a Milanosud: [email protected] - Le lettere inviate non dovranno superare le 2500 battute
Blocco del traffico, ma i mezzi pubblici non vanno Perché il concerto al CAM non resti un episodio
Nella giornata senza traffico (e fantozzianamente
sotto una pioggia torrenziale) mi accingo ad uscire di
casa per andare ad un invito a pranzo a circa 4 km di
distanza. Mi metto in attesa alla fermata dell’autobus
in largo Muzio, al Basmetto e osservo subito la scritta
sul display che annuncia il potenziamento dei mezzi
per quella giornata. Dopo mezz’ora di attesa e dopo
essermi visto passare davanti tre 79 nella direzione
contraria alla mia, decido di andare a piedi a prendere il 15. Dopo un’altra mezz’ora vedo gente che da
Rozzano arriva a piedi. Scopro che a Rozzano non ci
sono tram e dal centro non ne arrivano perché... è
tutto bloccato per la maratona. Parto a piedi e arrivo
a destinazione alle due. Tempo di percorrenza a piedi con attese di mezzi che non sono mai arrivati: 2 ore
e mezza. Tempo di percorrenza medio in macchina:
10 minuti.
Un appello ai signori che hanno gestito blocco del
traffico, potenziamento dei mezzi pubblici e maratona: che dite, la prossima volta ci organizziamo
meglio?
Lettera firmata
I mercanti della Lega alle porte del Tempio
Se credevamo che la decennale gestione del potere
avesse affinato le maniere dei militanti e dirigenti
della Lega, abbiamo avuto una clamorosa smentita
nella serata del 17 aprile 2012 al Gratosoglio. Chi fosse transitato quella sera dalle ore 20 davanti alla Parrocchia di S. Barnaba, probabilmente si sarebbe meravigliato di vedere nel piazzale prospiciente la chiesa file di sedie, un gazebo, un impianto di amplificazione e, soprattutto, manifesti e volantini di una manifestazione di partito. Proprio così, il piazzale era
stato occupato, non si sa se legittimamente o meno,
da militanti e dirigenti della Lega.
La sorpresa maggiore - e qui sta tutto lo stile dei leghisti - è che quella manifestazione, in quel luogo, è stata
organizzata proprio come affronto al parroco che non
aveva concesso loro la sala parrocchiale per il ritrovo.
Il Parroco in un primo tempo aveva dato il permesso,
ma è intervenuto revocandolo quando ha scoperto che
era stato ottenuto con un sotterfugio: inizialmente la
concessione della sala parrocchiale era stata chiesta a
nome di un fantomatico comitato di quartiere del Gratosoglio, per discutere l’ipotesi di vendita del patrimonio Aler (appartamenti del Gratosoglio). Solo dopo
aver ottenuto risposta positiva, i leghisti hanno pubblicizzato la manifestazione come iniziativa propria, con
manifesti e distribuzione di volantini.
A quel punto, richiamandosi a una consuetudine –
non dare mai una struttura della parrocchia per ma-
nifestazioni partitiche – il parroco non ha avuto esitazioni: avendo appurato l’inganno, è intervenuto revocando il permesso.
Probabilmente la maggior parte dei presenti alla manifestazione non si è resa conto della brutta immagine che si proiettava alla vista di chi transitava in quel
momento: una discussione, sia pure pacata, davanti
alla chiesa, uno sventolio di bandiere di parte e un discorso di contrapposizione sul piazzale di un luogo di
culto... Una situazione che non si vedeva da noi dagli
anni Cinquanta!
In democrazia ognuno ha diritto di propagare le proprie idee con ogni mezzo lecito, ma vi sono anche
principi che vanno rispettati da tutti: uno dovrebbe
essere quello di non fare assemblee di parte davanti
a luoghi religiosi, anche perché tra gli spazi democratici conquistati con lotte e sacrifici, vi sono luoghi
pubblici deputati a questo scopo, come la sala CAM
Gratosoglio, che i gruppi politici possono tranquillamente usare.
Non penso che questa bravata abbia portato consensi
alla Lega, piusttosto penso che gliene abbia fatti perdere: in ogni caso spero che situazioni del genere non
si ripetano. E voglio infine esprimere tutto il mio sostegno al parroco di S. Barnaba per la determinatezza
avuta nell’applicare quella consolidata consuetudine
e di non essersi piegato all’inganno dei leghisti.
Valerio Ferè
Ingresso M2 di piazza Abbiategrasso
Da alcuni mesi è chiusa l’uscita
della stazione della M2 di piazza
Abbiategrasso, che dà verso via Dini, e l’ascensore attiguo, che serve
ad anziani, mamme con carrozzine
e disabili, il più delle volte non funziona. I motivi sono sconosciuti: di
cartelli che spieghino le ragioni di
questo provvedimento non ce ne
sono; tantomeno indicazioni sui
tempi di intervento. Interpellati gli
“organi preposti”, per il momento
non abbiamo avuto risposte. Mistero. Non vorrei, dopo aver atteso per
mesi la riparazione della scala mobile della stazione, dover aspettare
altrettanto.
Lettera firmata
Sull’ultimo numero di Milanosud ho letto il resoconto fatto da Valerio Ferè su una serata che – confermo
- è stata davvero straordinaria! Il 17 marzo io c’ero, e
mi sento di dire che al concerto della Civica Orchestra di Fiati di Milano, in una sala gremitissima, l’estrema periferia sud ha avuto il suo riscatto, perché
ha mostrato di essere degna di accogliere eventi culturali di tale respiro.
Condivido tutto quel ho letto, ma permettemi di
spendere ancora qualche parola, per porgere personalmente un ringraziamento sincero agli organizzatori, a tutte le persone che vogliono bene a questo nostro quartiere periferico spesso un po’ bistrattato, e
che si sono spese per dare corpo a un evento così eccezionale. Se posso fare qualche nome: Ferè stesso,
Livio Manera, Mazzali… e i dipendenti del decentramento di Zona 5 che, tutti insieme, hanno dato il loro
tempo per la riuscita del concerto.
Ma con le parole invio a Milanosud, nostro prezioso
giornale di zona, anche una foto che ho scattato io
stessa e che testimonia la numerosa e partecipata
presenza di pubblico: sarò felice se vorrete pubblicarla.
Grazie a tutti, di cuore, nella speranza che una serata come questa non resti un evento raro.
Una abitante del Gratosoglio
Scuola media di piazza Abbiategrasso
messa finalmente in sicurezza
All’angolo tra via Montegani e piazza Abbiategrasso
si trovano i resti di una ex scuola media. Non so con
esattezza quando la ex scuola sia stata chiusa e abbandonata, ma facendo rapidamente i conti con i
miei ricordi, direi da almeno quindici anni.
Sono dunque almeno quindici anni che l’edificio
cade in pezzi nell’indifferenza delle amministrazioni e - bisogna dirlo - dei cittadini, forse ormai abituati a vivere con strutture fatiscenti e sporcizia
diffusa.
Nelle vicinanze dei ruderi della ex scuola si trovano
una scuola materna, un parco giochi per bambini
piccoli, un parco pubblico e una biblioteca comunale: tutti luoghi di aggregazione per genitori e
bambini, per adolescenti e studenti.
Negli ultimi anni, la ex scuola, è stata abitata spesso da persone che non avevano miglior rifugio e,
perciò, si può dire che abbia svolto un suo speciale
ruolo positivo. I problemi sono sorti però quando,
nel corso del 2011, gli abitanti della ex scuola hanno iniziato a entrare in contatto con le strutture
scolastiche vicine. È più volte scattato l’allarme
notturno dell’asilo, e qualcuno ha acceso un fuoco
nelle immediate adiacenze dell’asilo. Ma soprattutto, per due volte nel 2011, è accaduto che nel giardino interno della scuola materna, siano state trovate delle siringhe; che alcuni bambini ci abbiano
giocato e si siano punti.
Dopo il secondo ritrovamento di siringhe e relativo
incidente (lo scorso autunno), su sollecito di alcuni genitori, la dirigenza scolastica ha indetto una
riunione per discutere della situazione. Il Consiglio
di zona 5 ha provveduto a rimuovere due panchine
di fronte alla scuola che, secondo alcuni, ospitavano tossicodipendenti nelle ore serali. Infine è stato
sensibilizzato l’assessore Lucia Castellano e, dopo
alcuni mesi di insistenza, l’Amministrazione ha
messo in sicurezza i ruderi della ex scuola, con l’impegno ad avviare il procedimento di vendita dell’area, che dovrebbe essere destinata alla costruzione
di un edificio.
Questi provvedimenti sono naturalmente i benvenuti; e non si può che compiacersi per il fatto che il
Comune si sia mosso. Restano però delle domande
che ogni cittadino si dovrebbe fare: perché una
scuola è stata lasciata cadere in pezzi per quindici
anni nell’indifferenza di tutti? Perché c’è bisogno
che qualcuno si faccia male e che qualcuno insista
per mesi affinché l’Amministrazione si muova?
Alberto Castelli
Interpellata sul destino della scuola l’assessore Castellano ci ha risposto: «L’ ex scuola di piazzale Abbiategrasso, che ha attualmente destinazione “residenziale”, è uno degli immobili inseriti nel portafoglio del Fondo Immobiliare “Comune di Milano II”. Pertanto, dal 31.12.2010 non è più di proprietà del Comune di Milano ma del Fondo stesso.
La Società di Gestione del Risparmio che gestisce il
Fondo procederà quindi alla sua alienazione tramite la procedura normalmente seguita, che prevede la messa all’asta mediante bandi pubblici».
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
le rubriche
Importante convegno in Biblioteca Chiesa Rossa
Il Ronchetto delle Rane
ell’excursus relativo al borgo di Tre
Ronchetti, nello scorso articolo ci siamo occupati di Ronchettone e Ronchettino; qui invece parleremo della parte
meglio conservata, Ronchetto delle Rane.
Questo agglomerato urbano si sviluppa attorno a due strade: l’una è la via Manduria, che
conduce da una parte alla via dei Missaglia e
dall’altra (pedonalmente o in bicicletta) al
borgo di Selvanesco (passando da Cascina
Amata) e quindi alla via Ripamonti; l’altra, la
via Pescara, è una strada senza uscita da cui però dipartono alcuni sentieri che si congiungono con i borghi circostanti. L’incomparabile bellezza di questo borgo sta nella sua omogeneità rurale: nulla sembra essere
cambiato, specie sulla via Pescara, una strada ancora senza marciapiedi, con fossi vicini alle antiche case e cascine, e un bellissimo cortile interno che altro non è che il proseguimento (pedonale) dei civici numeri della via stessa. Ma procediamo con ordine: percorriamo da via dei
Missaglia la via Manduria e subito sulla destra ci troviamo una cascina
tuttora funzionante che, pur non facendone parte, gravita sui Tre Ronchetti: si tratta di Cascina Fornella; proseguiamo e, giunti all’angolo con
via Pescara (cuore di Ronchetto delle Rane), troveremo sulla nostra sinistra un’antica chiesa, su cui ritornerò per alcune sue unicità prima di
chiudere l’articolo. Girando a destra, percorriamo la via Pescara: inizieremo trovando, sulla destra e sulla sinistra, due cascine private tenute in
ottime condizioni e molto ampie; i loro numeri civici, forse per motivi
storici, sono il 36 e il 37 (anche se la via inizia lì). A seguire, sulla destra
si trova la cascina comunale Tre Ronchetti (civico 40/44), in gestione da
un agricoltore che risiede appena fuori dalla città; nel settecentesco catasto Teresiano risulta un edificio a forma di elle di proprietà della famiglia Borromeo, mentre nell’ottocentesco catasto Lombardo-Veneto la cascina ha già la forma attuale, ossia un’ampia corte rettangolare delimitata da un edificio di abitazione a forma di elle (di cui sopra) e da vari
rustici. L’edificio principale è composto da due parti: l’abitazione del fit-
N
A cura della Fondazione Milano Policroma
tabile, impreziosita da un portico a quattro campate sorretto da colonne in pietra, e quelle dei
salariati, a ballatoio, sormontate da una torretta.
Sulla sinistra, invece, un gruppo di piccole case
nasconde il cortile di cui accennavo in precedenza. Vale proprio la pena di infilarsi nel passaggio pedonale subito dopo il civico 41 e percorrere il sentiero che attraversa una serie di
piccole, antiche ed eleganti villette, di cui una,
ora in vendita, ha per tantissimo tempo ospitato
una trattoria tipica, di quelle dove si mangiavano le rane (se non qui, dove?), un tempo sovrabbondanti, prese nelle
rogge attorno al borgo. Terminata la deviazione, si torna sulla strada, dove, evitando anche solo con la vista un tentativo mal riuscito di riprodurre una cascina, si può riprendere la passeggiata inoltrandosi verso la
campagna, ancora molto ben coltivata, e dopo aver osservato le gradevoli case che chiudono il borgo sulla destra, affacciate su una stradina laterale, proseguire sullo sterrato, lungo la roggia, fino a una cappella sacra agreste, dove, sulla sinistra, diparte un sentiero che, inoltrandosi nei
campi, conduce fino a Quintosole. Concludo facendo due brevi riferimenti alla seicentesca chiesetta dedicata ai Santi Pietro e Paolo, sita nel
cuore del borgo di Ronchetto delle Rane. Essa ha due particolarità. Nell’abside si trova infatti un ciclo di affreschi che, unico a Milano, è interamente dedicato alla vita di San Pietro. Si tratta di cinque composizioni,
attribuite a Ercole Procaccini il Giovane, di notevoli dimensioni, decoranti il coro, e ognuna di esse narra un episodio della vita dell’Apostolo.
L’altro elemento di spicco è rappresentato dall’organo, che viene tuttora
utilizzato per rassegne di musica concertistica. Il 29 aprile 1748 l’allora
parroco Don Giuseppe Bozzo chiese al prefetto di Porta Ticinese e al
Cardinale Pozzobonelli di poter dislocare l’organo in posizione sopraelevata, direttamente in controfacciata, come lo si trova ora; e la data compare sul relativo documento di richiesta; questo ne fa l’organo più antico
conservato nella città di Milano.
Testo e foto di Riccardo Tammaro
Latte e Linguaggio
L
a grande industria alimentare manipola il latte, i mass media manipolano il linguaggio. E il linguaggio, a sua volta, veicola messaggi distorti sui prodotti alimentari: basti pensare alle associazioni che vengono
fatte con “genuino”, “nostrano”, “fresco”, “naturale”, definizioni che spesso
nulla hanno a che fare col significato semantico di questi termini. Per il
latte, come per il linguaggio, si deve parlare di impoverimento e di riduzione delle opportunità di scelta da parte di chi li utilizza. Gli stessi ingredienti, manipolati e ricombinati, danno l’illusione di una gamma infinita
di opportunità. E invece il consumatore diventa un individuo stordito
che, tra gli scaffali, si trova a fare acquisti poco consapevoli e quindi non
sempre corretti. Per il linguaggio valgono le medesime considerazioni e
la letteratura diventa succube degli stessi condizionamenti: pochi ingredienti, manipolati e ricombinati, producono un romanzo di successo e
sono centinaia i best seller costruiti sulla base di una formula ridotta ai
minimi termini e sempre uguale. La biblioteca Chiesa Rossa coglie questo stimolo del comitato promotore per ospitare il 19 e 20 maggio un
convegno – Latte & Linguaggio – dove, all’alternarsi di interventi di
scrittori, linguisti, filosofi del linguaggio, sociologi, psicanalisti, docenti di
storia antica ma anche pastori e produttori alimentari, si potranno condividere assaggi letterari, spunti di riflessione ma anche assaggi di prodotti alimentari ricchi di storia e di sostanze nutritive (Formaggi del Lagorai, Bitto, Parmigiano Reggiano ) e ammirare esempi di tecniche artigianali di produzione: il pane, la polenta, il formaggio. La due giorni sarà
arricchita da una mostra fotografica sulla ex cascina Chiesa Rossa e attuale biblioteca, e dalla proiezione di sequenze cinematografiche e televisive: dal lussureggiante bagno nel latte d’asina di Claudette Colbert nei
panni di Poppea ai migranti italiani in Nuovomondo di Crialese. Un furto
al vocabolario visivo del contemporaneo a testimoniare l’irriducibile potenza simbolica del latte.
Il Comitato promotore
Membri del Comitato: Luigi Ballerini, Prof. Emerito di lingua e letteratura
italiane Università della California (Los Angeles); Michele Corti, Ruralista,
Docente di zootecnia montana presso Università degli studi di Milano; Laura Zanetti, Presidente Libera associazione Pastori e Malghesi del Lagorai
Fatti di cronaca divenuti storia
Accadde a Maggio
A cura di Pinuccia Cossu
5/6.5.1860
Parte la spedizione dei Mille
8.5.1945
È la fine ufficiale della guerra
Sono proprio mille, poco più o poco meno. Sono confluiti, soprattutto
dall’Italia Settentrionale, a Quarto/Genova. Li guida Giuseppe Garibaldi;
vogliono l’Italia unita e accettano di combattere sotto l’egida dei Savoia
anche se molti di loro sono repubblicani/mazziniani. In un anno riescono nella loro impresa: conquistano lo Stato della Chiesa (Marche, Lazio,
Umbria), il Regno delle Due Sicilie (Abruzzo Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia). L’Unità d’Italia è fatta; ora ci sono da fare gli italiani, dirà Massimo D’Azeglio.
I Generali della Wehrmacht firmano la resa incondizionata dell’esercito
più forte e agguerrito del mondo. E’ la fine di un incubo costato oltre 60
milioni di morti.
7.5.1898
Cannonate sui manifestanti
Da giorni si registrano tumulti e da giorni, il comandante della piazza d’armi di Milano, Fiorenzo Bava
Beccaris, studia come sedarli. La folla è
esasperata per le tasse sul macinato, ovvero sul pane. I rivoltosi subiscono arresti
e minacce. Alla notizia che, forse, degli anarchici si sono infiltrati fra i manifestanti, Bava
Beccaris perde la testa e ordina ai soldati di sparare, ad alzo zero, su qualunque assembramento umano e anche su un convento di frati convinto
che nasconda i capi della rivolta. Alla fine si conteranno più di 300 morti. Il 30 aprile1900 fu l’anarchico Bresci a vendicare l’eccidio uccidendo,
a Monza, Re Umberto I ritenuto responsabile massimo di quel massacro.
LA RIABILITAZIONE
La rieducazione motoria, attuata mediante
sedute di fisioterapia in acqua,
è un attività terapeuticoterapeutico-riabilitativa
che ha l’obiettivo di favorire
un’organizzazione del movimento
in condizioni patologiche.
patologiche.
(Direttore Sanitario dott. G. Ronchi)
9.5.2008
Giorno della Memoria
Dal 2008 viene celebrato, ogni anno, il giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo interno e internazionale e delle stragi, compresa la shoah. Si è scelta la data del 9 maggio perché nel 1978 fu ucciso Aldo Moro. L’elenco dei morti ammazzati richiederebbe, purtroppo, un intero volume. Rammentiamo per tutti, quali simbolo del dovere e sacrificio supremi, Giovanni Falcone (23 maggio 1992) e Paolo Borsellino (19
luglio 1992), eroi dello Stato morti per tutti noi.
22.5.1873
Muore Alessandro Manzoni
Scrittore, poeta, drammaturgo, annoverato fra i massimi della letteratura classica italiana. Quasi tutti gli studenti hanno odiato la lettura dei
Promessi Sposi, inserita nei programmi
scolastici, scoprendone, in seguito, fuori
dalla didattica imposta, la piacevolezza del
racconto storico accompagnato da quella
sottile ironia che pervade tutto il romanzo.
Manzoni era un borghese liberale, di idee
aperte e progressiste. Oltre ai Promessi
Sposi, le principali opere sono: l’Adelchi,
Storia della Colonna Infame, il Cinque
Maggio (ode dedicata alla morte di Napoleone Buonaparte), il Conte di Carmagno-
la (sonetti, tragedie e doviziosi scritti sull’attualità a lui contemporanea). Fu senatore del Regno d’Italia. Dedicò particolare cura alla linguistica, ritenendo che, dopo l’Unità del 1861 la Nazione dovesse essere
unità anche in un’unica lingua.
24.5.1915
Ha inizio la Grande Guerra
Ai nostri governanti non sono mai mancati voltafaccia improvvisi e improvvidi, Tradendo la Triplice Alleanza stipulata nel maggio 1882 con
Germania e Austria/Ungheria, nel 1915 l’Italia aderisce all’Intesa fra
Gran Bretagna, Francia e Russia, con l’impegno di entrare in guerra contro gli ex alleati per la conquista delle terre irredente: Trentino Alto Adige, Venezia Giulia e Istria. Il 24 maggio le truppe italiane attraversano il
fiume Piave.
Hanno inizio tre anni di guerra con battaglie spaventose che costano migliaia di morti. La vittoria del 4 novembre 1918 è ritenuta un miracolo,
ma è anche l’inizio di un periodo di promesse non mantenute, fame, miseria e pestilenza (febbre “spagnola” con centinaia di vittime). Il terreno
di coltura è pronto: nel 1919, Mussolini fonda i fasci e dà inizio al ventennio fascista che ci condurrà alla 2a guerra mondiale,
28.5.1974
Strage di Brescia
Vergogna, vergogna e ancora vergogna. Dopo 38 anni non si è ancora scoperto chi, quella mattina, durante un comizio del Comitato Antifascista,
ha collocato un ordigno in un cestino dei rifiuti che deflagrando ha provocato 8 morti e oltre 100 feriti. La Corte d’Assise d’Appello di Brescia ha
assolto i principali imputati: il Generale Francesco Delfino, i neofascisti
di Ordine Nuovo Carlo Maria Maggi, Delfo Zorzi, Silvio Tramonte. Ma ancora più assurdo è che la suddetta Corte ha condannato i familiari delle
vittime, costituitisi in parte civile, a pagare le spese processuali. Sembra
che la Presidenza della Repubblica se ne assumerà l’onere.
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
le rubriche
8ªpuntata
Il Divisionismo: Giovanni Segantini
Giovanni Segantini - Alla stanga - Roma, Galleria d’arte moderna
ra la fine dell’800 e la prima decade
del 1900, domina in Italia il Divisionismo, una nuova corrente pittorica che
nasce in Lombardia ed è basata su premesse
tecnico-scientifiche analoghe a quelle del
Neoimpressionismo o Pointillisme, prove-
T
niente dalla Francia coi suoi massimi rappresentanti Seurat e Signac. I divisionisti
adottano il procedimento di non mescolare i
colori sulla tavolozza, ma di accostarli allo
stato puro, secondo il principio della complementarità dei colori, distribuendoli a pic-
coli tocchi, a filamenti, che devono amalgamarsi nella retina dell’occhio di chi osserva,
sprigionando così quella luminosità intensa
e coinvolgente.
Iniziatore di questa Corrente è Vittorio
Grubicy De Dragon (1851-1920), milanese di origine ungherese, pittore e mercante d’arte il quale diventa “tutore” di un ragazzo povero, Giovanni Segantini, che
presto diventerà il capostipite di questa
nuova tecnica per popolarità e originalità.
Giovanni Segantini, cognome cambiato
perché in realtà si chiamava Segatini, nasce ad Arco in Trentino nel 1858. Rimane
orfano di madre e a cinque anni viene portato a Milano dal padre, il quale però lo lascia a una sorellastra dovendo partire per
l’America. Cresce senza una guida e ai
margini della società. A dodici anni entra
in un riformatorio per un piccolo furto e ci
rimane per tre anni. Uscito da questa
brutta esperienza, si trasferisce dal fratellastro in Val di Suga dove lavora come aiuto fotografo. Rientra dopo qualche tempo
a Milano e va a lavorare presso il pittore
Luigi Tettamanzi. Nel 1875 si iscrive all’Accademia di Brera che frequenta per
cinque anni dando inizio così alla sua
ascesa artistica. Nel 1880 sposa Bice Bugatti, sorella del futuro costruttore di auto. Sei anni dopo si ritira con la moglie a
Pusiano in Brianza dove dipinge vari soggetti romantici: paesaggi, idilli e qualche
ritratto. La sua prima opera con tecnica
divisionista è del 1886 dal titolo: “Ave Maria a trasbordo” (Collezione Fischbacher
San Gallo - Svizzera).
Nelle tele successive Segantini riesce a
raggiungere la definitiva struttura formale, cromatico-luministica, ne è testimo-
nianza la grandiosità raggiunta nel vasto
orizzonte e nei lenti ritmi che sono i motivi dominanti del dipinto “Alla stanga”
(Galleria Nazionale d’Arte Moderna a Roma). Un soggetto bucolico, che offre un
vasto paesaggio dipinto a piccole pennellate contro cui grandeggia il realismo del
paesaggio. Il quadro viene premiato con la
medaglia d’oro all’Esposizione di Amsterdam del 1886. In questo stesso anno Segantini si stabilisce in Svizzera, a Savognino, nei Grigioni.
Le tele dipinte si moltiplicano, mentre
Segantini scrive: “...quel misterioso divisionismo dei colori che voi vedete nell’opera mia non è che naturale ricerca della luce”.
(Continua)
Roberto Landoni
www.robertolandoni.it
È il momento di raccogliere la nostra amica ortica
n famiglia mi accusano di essere fanatica della depurazione e brontolano ogni
volta che gliene parlo. Ma io credo
profondamente che un organismo, per lavorare a pieno ritmo e per sostenere tutto quello che gli chiediamo, deve essere in perfetta
forma.
Probabilmente anche quelli che leggono i
miei articoli sono stanchi di questo argomento, ma è una questione di abitudine.
È una questione che deve diventare un’abitudine. La depurazione è la base della
nostra salute. Più di qualsiasi altra abitudine. E poi in natura ci sono mezzi molto
semplici ed efficaci per portare a termine
con successo questa operazione: le erbe!
Per tutto il periodo primaverile, ma anche
I
nei primi mesi dell’estate, intorno a noi
crescono erbe comuni che fanno al caso
nostro. La prima della lista è l’ortica, quella che normalmente falciamo o strappiamo per il suo effetto urticante sulla pelle.
Se, armati di guanti, forbici e contenitore
di vetro, ci rechiamo in un prato o al limitare di un bosco, lontano da fonti inquinanti, nelle nostre campagne, è facile incontrarla, con la sua foglia a forma di
triangolo verde scuro tutta frastagliata.
Tagliamo le cimette nuove, con i germogli
giovani e le prime foglie e le raccogliamo
nel contenitore che abbiamo portato con
noi. Poi, una volta a casa, portiamo a bollire dell’acqua, mettiamo tre cimette per
ogni tazza e versiamoci sopra l’acqua bol-
lente. In infusione 10 minuti. Ne risulterà
una tisana molto verde ma con un sapore
delicato. Cerchiamo di berne più tazze al
giorno se vogliamo un effetto importante.
Possiamo preparare l’infuso per più tazze
e berlo entro 24 ore, tenendolo un po’ in
frigo. E poi possiamo preparare frittate,
zuppe, cucinandola come si fa con gli spinaci.
Se poi vogliamo approfittare per conservare un po’ di questa pianta per utilizzarla anche in inverno, la tecnica è molto
semplice: le cimette raccolte vanno depositate su un foglio di carta da pane senza
lavarle, sopra un vassoio grande o un cestino, messe ad essiccare in un posto tranquillo, lontano da fonti di calore o di luce
troppo forte e lontano da zone di lavoro.
Nel giro di pochi giorni si essiccheranno e
si potranno riporre in un contenitore di
vetro.
Perché consiglio proprio l’ortica? Perché è considerata da sempre una pianta
importante per le sue proprietà depurative prima di tutto, e poi è rimineralizzante,
ricostituente, tonica, antinfiammatoria.
In particolare la sua capacità rimineralizzante permette di riportare equilibrio ai
capelli deboli e sfibrati. Quindi toglie ciò
che non serve (le tossine) dal sangue e riporta invece ciò che non abbiamo assimilato con l’alimentazione per arricchire le
cellule (minerali). Portandosi via tossine
e migliorando gli stati infiammatori, pos-
di Anna Muzzana
A
questo obiettivo sono prima di tutto quelli giuridici ed educativi. Bisogna infatti
che la legge tuteli le differenze, ribadendo
con forza la salvaguardia delle libertà: di
pensiero, di confessione religiosa, di
espressione, di movimento.
Ma, poiché la valorizzazione delle peculiarità delle diverse culture dipende soprattutto dai rapporti di convivenza tra i
cittadini, occorre operare efficacemente
sul piano dell’educazione.
Il confronto con la diversità non è semplice. Esso implica problemi di comunicazione, necessità di superare i pregiudizi
reciproci, capacità di reazione anche da
parte dei Paesi ospitanti perché sappiano
gestire e valorizzare la propria identità
nel confronto con l’altro. Problemi questi
Paola Grilli, Naturopata
[email protected]
Marocco
Unire senza confondere
distinguere senza separare
ccanto all’illuministica affermazione
dell’uguaglianza umana, si va sempre
più sottolineando l’importanza di una
valutazione positiva della diversità come
portatrice di valori e di arricchimento culturale. Particolarmente evidente appare questa problematica nei processi di integrazione in atto nei Paesi europei. Negli ultimi anni in Europa la sfida della diversità è stata rilanciata dall’emergenza dell’immigrazione
dai Paesi africani e asiatici. I Paesi ospitanti
si sono dovuti cimentare con nuove necessità e nuove parole d’ordine quali accoglienza, tolleranza, ospitalità.
Si sono aperti aspri dibattiti tra i sostenitori dell’assimilazione, quelli della multiculturalità e infine quelli dell’interculturalità, cioè tra chi propone che gli stranieri abbandonino le loro tradizioni per assumere integralmente quelle del Paese
ospitante, chi esorta alla tolleranza e alla
convivenza pacifica, a fianco a fianco, delle diverse culture, chi infine prospetta il
confronto e lo scambio reciproci, nella coscienza del valore e della ricchezza di
ogni tradizione, al fine però di costruire
una nuova comune cultura, nata dagli apporti di tutte le componenti. Personalmente, io sostengo quest’ultima prospettiva e gli strumenti adatti per raggiungere
siamo considerarla molto utile anche nella cura della cellulite che altro non è che
una quantità notevole di tossine accumulatesi in una determinata parte del corpo.
In conclusione si può definire una pianta
da tenere in grande considerazione. Scrive Maurice Mességué, erborista di fama
mondiale: «Perché mai si getta alle ortiche ciò che non si ama più? Io getterei alle ortiche proprio coloro che amo di più.
Se dalle vostre escursioni in campagna e
dai vostri picnic domenicali doveste riportare soltanto una pianta, che questa sia
l’ortica. Sono grato a mio padre d’avermi
insegnato a farmela amica».
di difficile impostazione, come dimostrano i fenomeni di intolleranza, di timore
degli stranieri e di razzismo che si sono
verificati un po’ in tutti i Paesi europei. La
scuola e i mezzi di comunicazione di massa, su questo punto hanno un ruolo e una
responsabilità fondamentali.
Occorrono correttezza nell’informazione,
apertura al dialogo, capacità di fare interagire le diverse culture. Insomma, bisogna fare emergere una disponibilità al
confronto basata sul convincimento che
ciò che è diverso non è necessariamente
sbagliato o privo di valore; al contrario,
può essere fonte di arricchimento comune. Bisogna dunque cominciare a pensare
modalità di rapporto tra le culture che si
trovano a stretto contatto tra di loro. Le
nostre società sono chiamate a una trasformazione e la capacità di gestirla positivamente, accettando il cambiamento
come una possibilità di crescita e di arricchimento, sarà il nostro traguardo per il
futuro.
L’obiettivo da raggiungere è l’integrazione
dello straniero nella nuova realtà sociale,
affinché egli possa condividere con tutti
diritti e doveri, e possa essere parte attiva
e integrante pur mantenendo la propria
specificità.
Couscous
alle sette verdure
ome preannunciato nel numero di
aprile di Milanosud, da questo mese ospiteremo ricette da tutto il
mondo. Cominciamo con una delle più famose, il Couscous. Ci sono tanti modi per
prepararlo; questa è una versione semplificata, ma molto ghiotta.
C
Ingredienti (per 4 persone): 400 g di couscous precotto - 2 zucchine piccole - 4 pomodori – 2 carote – 2 piccole rape bianche – 1 melanzana – 300 g di polpa di zucca – 1 cipolla – 2 spicchi d’aglio – 1 peperoncino rosso piccante – 4 rametti di coriandolo fresco – 1 bustina di zafferano –
3 dl di brodo vegetale – 100 g di ceci già
cotti – 100 g di uvetta – harissa (salsa piccante a base di peperoncini rossi, olio extra vergine di oliva e aglio) – 3 cucchiai di
burro chiarificato – sale e pepe.
Preparazione: tagliare le zucchine a pezzetti di circa 3 cm. Dividere i pomodori in
quarti e privarli dei semi. Tagliare le carote a rondelle di circa 3 cm di spessore.
Pelare le rape bianche e ridurre a quartini. Tagliare la melanzana e la zucca a cubetti. Sbucciare la cipolla e dividerla in
quarti. Tritare finemente l’aglio e il peperoncino. Scaldare il burro in una padella e
unire carote, rape e cipolle, quindi rosola-
re per 4 minuti. Aggiungere
aglio, peperoncino e coriandolo. Far
cuocere brevemente il
tutto, poi unire anche zucca, zucchine e
melanzane, e proseguire la cottura per altri 4 minuti. Nel frattempo versare il couscous in una ciotola capiente con quattro
decilitri di acqua bollente salata. Farlo riposare per 5 minuti, quindi dividere bene
i grani con una forchetta e tenere in caldo. Sciogliere lo zafferano nel brodo e versarlo sulle verdure. Unire anche i pomodori e proseguire la cottura per altri 5 minuti. Salare e pepare. Distribuire il couscous nei piatti individuali e completarlo
con le verdure, dopo aver eliminato il coriandolo. Accompagnate con ceci, uvetta
ammollata e harissa, versati ognuno in
una ciotolina.
Ps: nei migliori supermercati potete
trovare l’harissa già pronta. Se non riuscite a trovarla, pulite un peperone rosso e frullatelo con olio extravergine d’oliva, salsa di pomodoro e peperoncino
piccante.
Anna Muzzana
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
di Stefano Errico
ARCI CHIARAVALLE
“Tutto qua” di Concato: un gran bel disco
ndici anni di silenzio: e poi sembra che non sia passato un
giorno. Così funziona con “Tutto qua”, il nuovo album di
canzoni di Fabio Concato.
Perché Fabio è così, vien da chiamarlo per nome perché - nel modo di porsi, per come canta e soprattutto per quello che dice nelle
sue canzoni - sembra il vicino di casa, quella persona un po’ anziana, con i suoi piccoli tic e la sua simpatia a volte lievemente snob,
ma in cui percepisci una disponibilità all’incontro e allo scambio
che invece non c’è nella megera del quarto piano, sempre arcigna
e un po’ rompicoglioni. Fabio è così; racconta con la stessa leggerezza e allo stesso tempo con grande intensità l’addio all’amico
scomparso prima del tempo e quello tra due ragazzini in stazione,
l’attenzione verso se stesso e verso gli altri, l’amore nelle sue molteplici forme e la morte nelle atrocità naziste della nostra storia
recente.
Flauti, violini e viole, fisarmoniche, l’immancabile chitarra, il piano di Bollani (in “Se non fosse per la musica”, un vero gioiello della canzone d’autore italiana), per muoversi sempre negli interstizi
tra quel pop di classe, accennato e ironico, e il jazz lieve e intelligente che non scade nel virtuosismo. Piccole perle di semplicità e
saggezza quotidiana per aiutare a vivere in un momento certo non
U
facile («Comunque provo e metto il turbo in ogni cosa che mi capiti di fare con l’umiltà che mi ha insegnato e chiedo scusa quando accade di sbagliare e se provassimo a cercarla la passione in
tutto quello che è da fare magari è proprio questo il senso della vita e del nostro cercare», oppure «E penso a cosa è stato Ti ho amata così tanto e tanto è ancora niente potessi almeno piangere ma
come posso fare in mezzo a questa gente»).
Fabio Concato è questa cosa qui, prendere o lasciare.
La sua semplicità è il suo marchio di fabbrica, vien da dire che è il
timbro della sua complessità compositiva e di scrittura.
Provate voi a scrivere in maniera così “semplice” sui temi che costituiscono il fondamento dell’essere “umani” - la morte, l’amore,
la sofferenza, la gioia. È. tutto sommato, la differenza che corre tra
i produttori “seriali” di canzoni d’amore tutte uguali a se stesse è
chi invece, come Concato, è capace di prendersi undici anni da dedicare a sé e alla sua famiglia «perché non avevo nulla da dire».
E allora, se non si ha nulla da dire è meglio tacere. Lui l’ha fatto, e
merita un enorme rispetto per questo. Ora è tornato e, sinceramente, ne siamo davvero felici.
Fabio Concato
“Tutto qua” - 2012
FONDAZIONE ORCHESTRA SINFONICA E CORO SINFONICO DI MILANO
La Stagione dell’orchestra Verdi
È stata presentata a fine aprile la XX Stagione della Fondazione Orchestra Sinfonica
e Coro Sinfonico di Milano
Giuseppe Verdi.
Un cartellone ricchissimo,
che prenderà il via il 13 settembre prossimo, costruito
nel segno di anniversari importanti: il bicentenario della nascita di Wagner e Verdi, il centenario
della nascita di Britten, il 50° dalla morte di Poulenc, il 10° anniversario
della morte di Luciano Berio: tutti compositori che l’ orchestra Verdi festeggerà con programmi dedicati.
Oltre a Zhang Xiang (Direttore Musicale per il 4° anno), John Axelrod
(Direttore Principale), Jader Bignamini (Direttore Associato), Ruben
Jais (Direttore Artistico), l’auditorium di largo Mahler vedrà alternarsi i
maestri di Claus Peter Flor, Aldo Ceccato, Oleg Caetani e Whayne Marshall; saliranno sul podio i giovanissimi Gaetano d’Espinosa e Otto Tausk. Oltre alla stagione principale, sono confermate le rassegne collaterali: laVerdi Barocca, il Crescendo in Musica e i Concerti della Domenica,
con 10 concerti ciascuna, e sei saranno i concerti straordinari.
Per informazioni: www.laverdi.org
Arriva il jazz
Il Circolo Arci di Chiaravalle, una bella realtà aggregativa che,
con i suoi 250 soci estende i suoi confini ben oltre il piccolo e
caratteristico borgo, prosegue nelle sue attività offrendo, per
il mese di maggio, un nutrito programma.
Dopo il concerto del violinista Raffaele Nobile di musica popolare europea (lombarda, celtica, provenzale) dal titolo: “Il
violino, il diavolo, la festa” svoltosi il 4 maggio, le iniziative
musicali proseguono con la rassegna “Jazz in periferia” con
ben tre concerti da non perdere, per tre venerdì di fila l’11, il
18 e il 25 maggio, alle ore 21.30.
Si tratta di un’iniziativa partita alcuni anni fa con l’intento di
portare buona musica in periferia, spaziando tra tutti i generi.
In particolare, per il jazz, sono ospiti dell’Arci musicisti del calibro di Tomelleri, Fasoli o che comunque provengono dall’esperienza della Civica Scuola di Musica di via Colletta, i cui
iniziatori storici sono Intra e Cerri. Appuntamenti imperdibili, quindi, in collaborazione con l’Associazione Culturale Secondo Maggio e che hanno il Patrocinio del Consiglio di Zona
5. Il concerto dell’11 maggio vedrà la partecipazione del gruppo Freeda 4et con Francesca Petrolo al trombone, Alex Stangoni alla chitarra, Cristiano da Ross al basso e Filippo Monico
alla batteria.
Il 18 maggio è previsto il gruppo New x quintet con Denis Alessio alla chitarra, Antonio Vivenzio al piano, Gabriele Boggio
Ferraris al vibrafono, Vito Zeno al contrabbasso e Francesco
Meles alla batteria. Il terzo concerto si svolgerà il 25 maggio
con la partecipazione del Davide Incorvaia Trio che vedrà Davide Incorvaia al piano, Alex Orciari al contrabbasso e Filippo
Monico alla batteria. Sarà ospite Simona Severini, voce.
Tutti i concerti jazz sono a ingresso libero e saranno preceduti da una cena con inizio alle 20, a cura delle mani esperte di
ottime socie/cuoche. Oltre alle serate musicali sabato 19 maggio si svolgerà un laboratorio artigianale sul sapone all’olio di
oliva a cura di Gioia e Arte.
Per prenotare le cene o iscriversi al laboratorio si può inviare
una mail al seguente indirizzo: [email protected]
oppure telefonare al numero 025398546. Il Circolo Arci Pessina si trova in via San Bernardo, 17, Milano.
Paola Protti
Emily Dickinson
Un libro e una passeggiata sulle tracce di Antonia Pozzi
ei suoi versi si legge la continua profonda ricerca di significati esistenziali: “Perché la poesia ha questo compito sublime: di prendere tutto il dolore che ci spumeggia e ci rimbalza nell’anima e di placarlo…”, così scrive
Antonia Pozzi in una lettera agli amici che le suggerivano di
non comporre più versi.
Dotata di sensibilità estrema la poetessa esprime, con un proprio originale linguaggio, tutta la sua inquietudine. Una delle
voci più intense della lirica italiana del Novecento, trascurata a torto per molto tempo dalla critica, vede in questo centenario dalla nascita una rivalutazione della sua opera. Restituendole il riconoscimento che le erano stati negati in vita.
Ed è ancora un verso della poetessa, Per troppa vita che ho
nel sangue, il titolo del libro di Graziella Bernabò. L’autrice ha
meticolosamente raccolto documenti, testi, poesie, diari, lettere. Si è recata nei luoghi frequentati dalla poetessa. Ha osservato le tante fotografie che aveva scattato. Ha cercato le
amiche e ha ascoltato le loro testimonianze che hanno resti-
N
tuito un ritratto inedito della Pozzi, inquadrata nel suo ambiente e nel suo tempo. Figlia unica di una famiglia dell’alta
borghesia milanese discendente da Tommaso Grossi, era colta, sportiva, viaggiatrice. Si laureò, con tesi su Flaubert, autore che ebbe grande influenza su di lei. Ma l’ambiente sia famigliare sia universitario diventarono ben presto troppo
stretti per la sua idea di emancipazione. Inoltre piccole e
grosse delusioni, intrecciate al clima politico pesante di quei
tempi, la portarono a togliersi la vita a 26 anni. La famiglia negherà il suicidio, circostanza scandalosa nel contesto dell’ambiente in cui viveva. Il testamento in cui faceva cenno alla sua
fragilità fu distrutto dal padre, che rimaneggiò alcune poesie
ritenute compromettenti.
Per troppa vita che ho nel sangue
Antonia Pozzi e la sua poesia
di Graziella Bernabò
Ancora edizioni, pp. 368, euro 24
Lea Miniutti
“Vieni, e porta il tuo Librodellavita”
F
l quartiere Corvetto, la Casa degli Sfrattati in via dei Cinquecento, Porto di Mare a Rogoredo e Chiaravalle sono stati
per lei luoghi chiave, meta dei suoi itinerari
dal centro alla periferia, soggetti delle sue
composizioni poetiche e delle sue fotografie
che testimoniano la sua sempre più crescente attenzione alle allora nascenti periferie.
Racconti su l’esperienza umana e artistica
della poetessa nel quartiere Corvetto.
Il 27 maggio avrà luogo un percorso in bici-
I
cletta sui luoghi prediletti e frequentati da
Antonia Pozzi. Ritrovo alle 16,30 in via Oglio
davanti al Consiglio di zona 4 con la bicicletta. Con soste lungo il percorso per recite, letture, musica e aneddoti sulla vita della poetessa con arrivo a Chiaravalle. Con Elisabetta
Vergani, Graziella Bernabò e Tiziana Altea. In
chiusura, al tramonto, pane, vino, salame del
Parco agricolo Sud Milano.
Info: 02.89076431, 347 7167002, e-mail:
[email protected]
CONCORSO PORTA MARENGO
La libreria Largo Mahler
festeggia dieci anni di attività
esta grande in Largo Mahler per i 10 anni della libreria
Mahler e per il Maggio dei Libri. Per l’occasione i lettori sono invitati a portare il proprio Librodellavita in
piazza. Che verrà poi donato ad altri lettori e scambiato con
altri titoli.
Chi non ha un Librodellavita? Il primo che hai letto – suggeriscono alla Mahler. O quello che ti ha fatto soffrire e che ti
ha fatto innamorare. Quello che non finiva mai, e quello che
non avresti voluto che finisse. Quello che non sei mai riuscito a finire… Quello che ha preso la pioggia.
Quello che si staccano le pagine, tanto lo hai letto. Quello
che hai prestato e non è più stato reso, ma va bene così.
Quello che hai comprato perché ti piaceva la copertina e
poi… Quello che è sempre lì sul comodino.
Quello che hai capito il titolo soltanto alla fine. Il primo che
hai letto a tuo figlio e l’ultimo che tua figlia ha letto a te.
Quello che rileggi, mezza pagina e basta, quando sei triste.
Quello che dopo dieci pagine corri alle ultime per scoprire la
In bicicletta “con la poetessa”
da Corvetto a Chiaravalle
fine della storia. Quello che stai leggendo ora ...
Ed ecco l’invito: Vuoi partecipare? Scegli il tuo Librodellavita. Compralo o ordinalo alla Libreria di Largo Mahler. Scrivi
sulle prime pagine, con poche parole, perché quello E’ il tuo
Librodellavita. Poi metti un segno sulla pagina che vorresti
venisse letta. Durante l’incontro, di ogni libro verranno letti
il titolo e il brano indicato. Chi per primo alzerà la mano per
indicare il gradimento, si aggiudicherà il libro in regalo. Solo
allora si scoprirà, leggendo la motivazione, chi è il donatore.
Sarà emozionante sapere che altri hanno letto, o leggeranno
il libro che ci è piaciuto molto. Sarà una stimolante gara. Un
piacevole scambio di pareri sui propri gusti e letture. Appuntamento il 30 maggio dalle ore 17 in poi, in Largo Mahler, nella piazzetta antistante l’Auditorium. Con i nostri e vostri
amati libri.
Attenzione, con la lettura non si sa dove si va a finire!» (La
lectrice di Michel Deville).
Lea Miniutti
Dedicato ad aspiranti poeti,
artisti, fotografi...
È partita la 4a edizione di “Pubblica con
noi un tuo racconto, una poesia…”, che
dà la possibilità ad aspiranti scrittori,
artisti e fotografi di pubblicare un racconto o una poesia, disegni o foto che
abbiano come soggetto i luoghi e/o il
vissuto della città. Il materiale dovrà
pervenire entro il 30 giugno. Anche quest’anno verrà pubblicata una piccola
collana di libretti coi lavori arrivati: sono in edizione limitata e in confezione
“cd-rom”, con copertine originali, ideate
appositamente da artisti locali, e che
saranno messi in vendita alla Libreria
San Gottardo. La presentazione dei libretti è fissata per il 24/5, alla Galleria
Siniscalco Arte, via Friuli 34, nell’ambito della mostra personale di Mario Gavino, uno degli autori di queste copertine.
Info: www.portamarengo.com
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ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
le rubriche
Ultrabody: il design gioca con il corpo al Castello Sforzesco
a settimana del Salone del Mobile
ha lasciato in eredità a Milano
una mostra sul design molto suggestiva e, al tempo stesso, curiosa e divertente: “Ultrabody. 208 opere tra Arte
e Design”.
Allestita nelle seminterrate e affascinanti Sale Viscontee del Castello Sforzesco,
la mostra tiene vivo in città l’entusiasmo
per quella “festa degli oggetti” che è il Salone del Mobile con i suoi mille eventi satellite del “Fuori Salone”, proponendo oltre duecento pezzi di design.
Nell’allestimento realizzato da Peter
Bottazzi, le tre Sale Viscontee rimangono completamente buie e vedono scen-
L
dere dai loro soffitti altissime gabbie di
garza nera che ospitano e illuminano
sapientemente sorprendenti oggetti
(mobili, utensili, vasi, lampade, scarpe,
cavatappi, sedie, forchette e molto altro), alcuni dei quali “storici” e firmati
da designer ormai entrati nel mito, come Alessandro Mendini e Fabio Novembre, altri dovuti alla creatività di giovanissimi talenti, italiani e stranieri.
Il filo rosso che unisce tutti lavori proposti, come suggerisce il titolo della mostra, è il corpo e la sua relazione con l’oggetto. Relazione che può essere di servizio tra l’opera e il corpo - come per le
“forchette parlanti” di Bruno Munari, il
Al Diocesano “Ecce Homo”
di Giulio Cesare Procaccini
l capolavoro “Ecce Homo”, del maestro bolognese, Giulio Cesare Procaccini (1574 – 1625, in esposizione
nella sala dell’Arciconfraternità del
Diocesano, corso di Porta Ticinese 95.
L’opera proviene
dalla Quadreria
Arcivescovile di
Milano. L’iniziativa s’inserisce nel
programma del
Museo di Studio
delle opere, comprese tra il IV e il
XX secolo, fra cui
una speciale raccolta di gessi di Lucio
Fontana, giunte al Museo sottoforma di
lasciti, depositi o donazioni. Procaccini
è celebre per le sue opere sacre in bilico fra manierismo e barocco e l’ “Ecce
Homo”, molto probabilmente, è la sua
I
prima opera significativa eseguita a Milano. Un’occasione per ammirare questo capolavoro, in cui si notano influenze di Correggio e di Ludovico Carracci,
pittori anch’essi emiliani, e chiari riferimenti a Rubens.
Il Catalogo, edito
da Grafiche dell’Artiere di Bologna, contiene
saggi di Giulio
Bora,
Davide
Dotti, Jonathan
Bober, Davide
Bussolari, Simone Ferrari. L’esposizione rimarrà aperta
fino al 27 maggio 2012, con i seguenti orari: da martedì a domenica: 10.00 – 18.00;
lunedì chiuso; ingresso: 8/5 euro.
Info: 028940 4714.
Giuseppe Lippoli
bicchiere “Smoke” di Joe Colombo, ideale per bere e fumare contemporaneamente, o la poltrona a forma di guantone da baseball “Joe” di De Pas, D’Urbino
e Lomazzi. Oppure di semplice “allusione”, come accade con il mobile contenitore di Masanori Umeda che simula un
corpo umano con le sembianze di un robot, la sedia con lo schienale antropomorfo di Gaetano Pesce o la “Brocca culona” di Ugo La Pietra. Oppure, ancora,
si può trattare di “superamento” in una
prospettiva di elaborazione “ultranaturale”, che usa il corpo solo come strumento per realizzare un’opera, come accade per il piercing per la lingua che di-
venta spazzolino da denti del giovane
Hadji Moloudi oppure con la maschera
per il bacio di Didier Fiuza Faustino (foto a lato) che propone un modo “igienicamente” diverso per entrare in contatto tra corpi, con riferimenti sociologici
espliciti alla fluidità e alla paura che
connota i rapporti umani nella società
contemporanea.
Aperta fino al 17 giugno 2012, la mostra è
promossa dal Comune di Milano - Cultura, Moda, Design e curata da Beppe
Finessi. Ingresso: 8 euro. Orario: da
martedì a domenica, dalle 9.30 alle
17.30 (ultimo ingresso ore 16.30).
EM. C.
I Rabdomanti rivisitano
le storie di Celestini
Surreali, comiche, crudeli scene da un... manicomio
ato da anni di ricerca sul campo, il testo di Ascanio Celestini,
La Pecora Nera, presentato in
lettura scenica interpretativa da I
Rabdomanti (Manicomio Elettrico), è
un insieme di storie raccolte tra gli ex
“ricoverati” di alcuni manicomi italiani, tra gli infermieri e i medici di quelle strutture solo nominalmente chiuse.
Tre luoghi ci parlano di una dimensione alienante che travalica i muri del
manicomio. La scuola, il supermercato, il manicomio stesso. Inizia forse
dalla spersonalizzazione dei primi anni scolastici, dall’ambiente familiare,
il cammino che porta inesorabilmente
il protagonista alla segregazione all’interno del dimenticatoio manicomiale.
La rilettura punta a uno stile e a un to-
N
no personali, che si discostano di molto dall’interpretazione scenica di Celestini.
L’inarrivabile dote affabulatoria dell’autore ha indotto gli attori e il regista
Salvatore Novello a sottolineare i molti momenti poetici, più o meno nascosti all’interno del testo, piuttosto che
limitare lo stile trascinante e ipnotico
di Celestini.
E’ questa la prima volta che i Rabdomanti si cimentano col teatro di narrazione. Ed è appunto la dimensione
del racconto che viene esaltata nella
messa in scena. Surreale, a tratti comico, a volte crudele, questo testo si
sintetizza con la domanda finale:
“com’è possibile che la nostra società
non abbia ancora trovato un altro mo-
do rispetto all’allontanamento del diverso, del disagiato, per affrontare la
malattia mentale che è forse solo paura del buio e che forse non è neppure
una malattia?”.
Martedì 15 maggio, alle ore 21, al Teatro Chiesa, davanti alla parrocchia di
San Cristoforo sul Naviglio a Milano, I
Rabdomanti presentano Manicomio
Elelettrico, una lettura scenica interpretativa del testo di Ascanio Celestini La Pecora Nera, per la regia di Salvatore Novello, con: Cristina Amidani,
Maria Cascone, Enzo Florio, Clara Monesi, Salvatore Novello, Pierangelo
Parolini, Sergio Solenghi. Tecnici audio e luci: Michele Caserta e Vitangelo
Gadaleta. Ingresso libero.
G. T.
19
ANNO XVI NUMERO 05 MAGGIO 2012
le rubriche
di zona 5
Mese di maggio 2012
Teatro
Venerdì 11, ore 21, Teatro Pim Off,
Danza Kinkaleri Say No To| All!
Sabato 12 e domenica 13, ore
20,30, Teatro San Barnaba, Pazze Spie
dei Così x Caso.
Venerdì 18, ore 21, Vergine Madre, dal-
Libri
Giovedì 10, ore 18,30, biblioteca Chiesa
Rossa, presentazione di “Miniera” di Rosal-
la Divina Commedia canti, commenti e
racconti di un’anima in cerca di salvezza,
con con Lucilla Giagnoni, S. Maria alla
Fonte. Ingresso a offerta (si consiglia la
prenotazione).
Mercoledì 9 e mercoledì 16, ore 18,45,
Barrio’s, Premio letterario Opera prima:
Da venerdì 18 a domenica 20. ore
20.45 feriali e domenica, Teatro Ringhiera, Il giardino delle ciliegie con le Nina’s Drag Queens. Regia Francesco Micheli.
Da giovedì 24 a domenica 27, Teatro Ringhiera, 7° festival del Teatro
Ringhiera.
Compagnia Atir
Lunedì 28 ore 21, Teatro Pim Off, Danza Catia Leitao, Exqusite Frame Criaçao.
ba Mariani
Giovedì 24, ore 18,30, biblioteca Chiesa
Rossa, presentazione di “Salutami la mia
mamma” di Nadia Menghina
presentano i propri libri rispettivamente
Federico Russo e Paola Soriga. Serata per la
premiazione del vincitore il 29 maggio ore
20,30 al Museo Diocesano. A cura dell’Associazione Amici di Edoaro Kihlgren,
www.amicidiedoardo.org , 348.9895170.
Laboratori / Conferenze / Incontri
Venerdì 11, ore 20,30, Cam di via Saponaro, Le biografie degli altri: “L’espressività con Salvatore Fiorini. La maschera
che rivela. Costruisco il racconto, affermo la mia verità”, a cura di Gratosoul. Ingresso libero.
Alla Biblioteca S. Ambrogio:.
Mercoledì 2 e 9, ore 10,30, Visita e
guida all’uso della biblioteca per over 60.
Sabato 12, ore 16, Laboratorio di lettura
per bambini dai 6 anni ,
Sabato 19, ore 15, Laboratorio artistico
per adulti (si consiglia la prenotazione).
Giovedì 24 maggio ore 18,30 Letture
sceniche dal libro “Il senso del viaggio
viaggiando nei sensi” di Fabio Clerici, letture di Lino Fontana.
Dal 25 al 27, Scrivere sui Margini, Festival delle Letterature e della Società. Libri, letture, recite, musica, cinema. Villaggio Barona, via Ettore Ponti 21 www.scriveresuimargini.org
Mercoledì 9 maggio ore 20,30 Il mestiere di scrivere e mercoledì 23 maggio ore 20,30 Il mestiere di pubblicare
conversazioni con Gabriella D’Ina conduttrice di rubriche radiofoniche e circoli letterari, al Cam Verro, via Verro 87, tel. 02
88455329.
Venerdì 11 maggio ore 20,45 allo
Spazio del Sole e della Luna, promosso dal
C. Puecher: Decentramento amministrativo con Daniela Benelli assessore al comune, Guido Podestà presidente della
Provincia di Milano, Aldo Ugliano presidente CdZ 5, Balboni.
Venerdì 25 maggio ore 20.45 allo
Spazio del Sole e della Luna promosso dal
C.Puecher, La laicità oggi. Interventi di
Andrea Cattania, Vittorio Bellavite, Monica Fabbri. Ingresso libero
18,00 al Barrio’s concerto rock di solidarietà per la Comunità Oklahoma Onlus.
schi, cinema, manifesti, alimentazione
biologica. Anteprime letterarie, musicali,
Offerta libera. www.oklahoma.it
incontri. Parco Ravizza, viale Bach.
Domenica 27 maggio ore 17.00 concerto per organo con Simone Vebber, S.
Maria Annunciata in Chiesa Rossa, via
Neera 24.
Venerdì 25 maggio ore 21, Note d’Arcadia, Aula magna media Arcadia, via dell’Arcadia 24, Rassegna internazionale di
musica da camera. Giovani musicisti Ingresso libero. tel 02.88458500.
Domenica 27 maggio, dalle 14.30 al
Cam Gratosoglio, via Saponaro 30, musica
classica. Gruppi musicali vari, info: 02
88458500.
Concerti in Periferia: Il programma completo della rassegna sul sito www.milanopolicroma.it Tutti i concerti sono gratuiti.
Per informazioni e prenotazioni: [email protected]
Mostre
Dal 7 al 23 maggio Immaginaria esposizione di Donatella Sarchini Associazione
Circuiti Dinamici Spazio 1, via Giovanola
21/c. Inaugurazione 7 maggio ore 19,30.
info: 339.7908472 www.bertoltbrecht.it
Dal 9 al 20 maggio, Galleria Zamenhof: esposizione di Paolo Facchinetti
e Andrea Boldrini, e di Moreno Panozzo
23 maggio-10 giugno.
Dal 18 al 25 maggio, allo spazio del
Sole e della Luna - orario 10 – 18, esposizione di Salvatore Barcella. Inaugurazione 18 maggio ore 18,00. info: 339
6104535 – [email protected]
Concerti
Domenica 20 maggio dalle ore
Prima e terza domenica del mese, Il
Ravizzino: mostra mercato arte, libri, di-
Riferimenti logistici
Cam via Saponaro 30, info www.gratosoul.it
Teatro Ringhiera, via Boifava 17, atm
3, 15, 79, M2, www.atirteatro.it, tel.
02.88458500
Teatro San Barnaba (parrocchia), via
Gratosoglio angolo Feraboli.
Teatro Pim Off, via Selvanesco 75, tram
3, 15, (Missaglia/Feraboli) M2 p. Abbiategrasso. www.pimoff, tel. 02/54102612
Barrio’s, via Barona angolo via Boffalora
Biblioteca Chiesa Rossa, via S. Domenico. Savio 3, M2, Atm 3, 15, 79, tel
02.884.65991
Biblioteca S. Ambrogio, via S. Paolino
18. www.comune.milano.it/biblioteche,
tel. 02.884.65814
Centro Asteria, p.zza Carrara 17, ang.
G.da Cermenate, tel. 02.8450919,
www.centroasteria.it
Circolo Culturale Conca Fallata,
[email protected], tel 339.6104535 /
02.89300806
Gratosoul. Via Baroni 9, www.gratosoul.it, tel 345.1777068
Galleria Zamenhof, via Zamenhof 11,
tel 02.83660823
Museo Diocesano, corso di Porta Ticinese 95, tel 02 89404714
Spazio del Sole e della Luna, via U. Dini 7
S. Maria alla Fonte, via della Chiesa
Rossa, 55, per prenotare tel 02.89550898 340.8409814.
Lea Miniutti
BIBLIOTECA CHIESA ROSSA
Eresie e sesso nella Divina Commedia
La dantista Maria Soresina (autrice di testi per studiare l’appartenenza di Dante
all’eresia catara), presenterà presso la biblioteca Chiesa Rossa, il 24 maggio alle ore
21, il recente libro di Vittore Vezzoli: Dante, sesso ed eresie. Postille alla Commedia.
Non è un titolo a effetto. Al contrario è una
sobria anticipazione dei contenuti. Secondo l’autore parlare di Dante significa infatti parlare di un eretico e di un uomo di forti (e problematici) appetiti sessuali.
Il libro sa che indagare le eresie nascoste
sotto “il velame de li versi strani” è un’operazione rischiosa, ma necessaria. Infatti,
s’é vero che inseguendo simboli criptici c’è
il pericolo di perdersi in stravaganze, è pur
vero che, per non rischiare d’esser bruciato vivo come eretico, Dante doveva in
qualche modo velare il suo pensiero.
Alzando il velo si corre dunque il rischio
di sbagliare, ma si possono fare interessanti scoperte, come nel caso di Cunizza
da Romano, donna di facili costumi,
escort per nulla pentita, eppure trionfal-
mente beata in Paradiso. Sbirciando sotto il velo la stranezza diventa spiegabilissima: Cunizza è lo strumento che acumina l’ira e il sarcasmo di Dante verso Folco da Marsiglia, poeta ma anche feroce
persecutore di catari. Il libro presentato
raccoglie e rielabora alcune conversazioni
tenute dall’autore presso il Centro culturale conca fallata con la collaborazione
del Laboratorio di parole diretto da Ester
Grancini. Ingresso libero.
D. Z.
ALLA SALA D’ESSAI DI ROZZANO
IL PLANETARIO COMPIE 82 ANNI
Quattro film d’autore
al cinema Fellini
Occhio al cielo di maggio
Ricordiamo a tutti che il Cinema Fellini continua senza sosta
anche nel mese di maggio la programmazione dell’ormai ventennale appuntamento con i film d’autore. Di seguito i titoli che
portano in sala film di particolare interesse, primo fra tutti Romanzo di una strage, racconto senza fronzoli sulla strage di
Piazza Fontana.
Mercoledì 2 maggio alle 21.15
Magnifica presenza di Ferzan Ozpetek
Mercoledì 9 maggio alle 21.15
Pollo alle prugne di Marjane Satrapi,Vincent Paronnaud
Mercoledì 16 maggio alle 21.15
Piccole bugie tra amici di Guillaume Canet
Mercoledì 23 maggio alle 21.15
Romanzo di una strage di MarcoTullio Giordana
C. S.
«Alla Generosa Milano, mia patria d’adozione, dono, con animo riconoscente, il Planetario» - Ulrico Hoepli, maggio 1930.
Nasceva così, 82 anni fa, il Civico Planetario “Ulrico Hoepli”. Fu
inaugurato il 20 maggio del ‘30 e donato dall’editore Hoepli (svizzero tedesco, milanese d’adozione) il 10 luglio del 1929 alla città di
Milano. Si trattava del secondo Planetario costruito in Italia: nel
1928 era stato inaugurato quello di Roma, che ebbe però vita travagliata e un’attività saltuaria (da parecchi anni è ormai definitivamente chiuso). Per festeggiare l’evento, il Planetario ha organizzato per maggio una manifestazione speciale: Notte sotto le stelle:
Sabato 19 - ore 21 e 22,30: astronomia per tutti, osservazione guidata e diretta del cielo coi telescopi del Circolo Astrofili di Milano
fino alle ore 24. Sempre nell’ambito dei festeggiamenti, una manifestazione dedicata ai ragazzi (età consigliata sopra i 7 anni): Domenica 20 - ore 11 e 13,30 Nur, storia di una piccola stella - La nascita. Un racconto per conoscere i segreti delle stelle...
Altre informazioni su: www.comune.milano/planetario
Giovanna Tettamanzi
Autismo: Il Filo dalla Torre apre una sede in via Comelico
n punto di riferimento e sostegno per le persone affette da autismo e i loro famigliari. Queste saranno le attività che l’associazione Il Filo dalla Torre Onlus svolgerà partire dal prossimo 18 maggio
(inaugurazione alle ore 18) presso la sede di via Comelico 44.
Nella serata inaugurale gli specialisti dell’associazione presenteranno i
servizi ambulatoriali specializzati e le attività di consulenza familiare e
di parent training, per sostenere le famiglie con bambini e ragazzi con
U
autismo, sindrome di Asperger, ADHD, disabilità psichica. Inoltre verranno presentati i progetti Basket ed Autismo “Il Filo dal Canestro” e il
Progetto Autismo e Montagna; e verrà proiettato il cortometraggio
che Il Filo dalla Torre ha realizzato per descrivere gli ambiti di intervento e i principi di base dell’approccio Peiad (Progetto Evolutivo Integrato Autismo e Disabilità)
Informazioni: 3312070196 - [email protected]
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