Tetano - Dipartimento di Farmacia

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Tetano - Dipartimento di Farmacia
Tetano
Dott.ssa Pamela Di Giovanni
Tetano
Malattia tossi-infettiva, acuta e non contagiosa
dovuta ad un bacillo, il Clostridium tetani, che
penetra nell’organismo attraverso una soluzione
di continuo della cute o delle mucose e produce
una esotossina che agisce sul SNC provocando
contratture e spasmi localizzati o generalizzati
della muscolatura striata
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Eziologia
Il Clostridium tetani appartiene al genere
Clostridium della famiglia delle Bacillaceae
È un bacillo Gram positivo, mobile, acapsulato,
delle dimensioni di 2-5 μm
Forma spore ovoidali o sferiche
poste in posizione terminale
(bacchetta di tamburo)
Eziologia
Caratteri antigenici
2 antigeni somatici (O): uno gruppo-specifico
comune a tutti i ceppi e l’altro presente solo in
alcuni;
„ diversi antigeni flagellari (H) tipo-specifici
che hanno permesso di distinguere 10 diversi
sierotipi (I-X)
„
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Eziologia
Esigenze metaboliche
Anaerobi obbligati, crescono sui comuni terreni
di coltura, a 37°C
Sull’agar sangue formano colonie rilevate,
grigie, brillanti/traslucide, con bordi irregolari e
alone di emolisi
Eziologia
Le spore sono molto resistenti ad alcuni agenti
fisici e chimici, e ad alcuni farmaci
(cefalosporine, tetracicline, aminoglucosidi)
Sono, invece, sensibili al cloramfenicolo,
all’eritromicina e al metronidazolo
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Eziologia
Le spore sono presenti nella polvere di strada,
nel fieno, nei giardini, nelle erbe secche, ecc.;
sono ubiquitariamente diffuse nel suolo, in
particolare nei terreni concimati.
L’uomo può occasionalmente ingerire le spore
con gli alimenti, queste verranno eliminate con
le feci (così come avviene negli animali)
Eziologia
Le spore penetrano nell’organismo attraverso
soluzioni di continuo della cute o delle mucose
e possono rimanere in fase quiescente per un
periodo variabile da 24-48 ore a molte
settimane
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Eziologia
Quando si verifica la condizione di anaerobiosi
si formano per germinazione le forme
vegetative, e si ha la produzione di due tossine
la tetanospasmina, esotossina neurotropa, e la
tetanolisina, emolisina ossigeno-labile di
importanza patogenetica minore
Epidemiologia
Il tetano insorge a qualsiasi età ed in seguito a
ferite lacero contuse, ad estesi congelamenti,
ustioni, aborto settico, interventi chirurgici,
scarsa igiene del moncone ombelicale, piaghe,
morsi di animali, punture con spine, frammenti
di legno o metallo, iniezioni e vaccinazioni
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Epidemiologia
Particolarmente pericolose sono le ferite che
provocano ampie devitalizzazioni dei tessuti
(incidenti stradali, eventi bellici), inquinate da
terriccio o con ritenzione di corpi estranei, in
cui possono stabilirsi condizioni di anaerobiosi
Epidemiologia
Si registrano mezzo milione di casi l’anno nel
mondo con una letalità di circa il 45%
Maggiore è l’incidenza nelle regioni tropicali e
nei Paesi in via di sviluppo
Nei Paesi industrializzati, dagli anni ‘50, si è
avuto un progressivo decremento dell’incidenza
(per i fenomeni di urbanizzazione e la
meccanizzazione dell’agricoltura)
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Epidemiologia
In Italia, si è avuta una diminuzione in seguito
all’introduzione delle vaccinazioni obbligatorie
Nel 1995 al Ministero della Salute sono stati
notificati, da parte di 15 Regioni, 136 casi di
tetano, con un aumento del 32,3% rispetto al
1994 e del 54,5% rispetto al 1991 (per
l’aumento dell’immigrazione da paesi in cui la
vaccinazione non è obbligatoria)
Epidemiologia
Le notifiche degli ultimi anni nel nostro Paese
hanno evidenziato le seguenti situazioni:
sesso femminile maggiormente colpito con rapporto
F/M= 2,5/1
„ nessun caso a carico di bambini o adolescenti
„ 70% dei casi in soggetti con età >65 anni
„ 97% dei soggetti colpiti non sono vaccinati
„ 3% dei soggetti colpiti hanno vaccinazione
incompleta
„
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Patogenesi
Le spore penetrano attraverso soluzioni di
continuo della cute o delle mucose
Se si instaurano condizioni di anaerobiosi, con
abbassamento del potenziale di ossidoriduzione (presenza di batteri aerobi; ferite
profonde; necrosi tissutale) le spore tornano in
forma vegetativa
Patogenesi
Si ha produzione della tetanospasmina che può
raggiungere il SNC o per via linfoematogena o
per via neurale
In quest’ultimo caso, dalle placche terminali
dei nervi motori, risalendo lungo il cilindrasse,
la tossina raggiunge le corna anteriori
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Patogenesi
Si ha blocco della normale funzione inibente
dei mediatori chimici sinaptici (GABA,
glicina), con conseguente aumento
dell’eccitabilità riflessa
Si generano spasmi muscolari incontrollati di
progressiva frequenza ed estensione
Tetanospasmina
È una proteina termolabile estremamente
virulenta e spiccatamente neurotropa con un
peso molecolare di circa 150kD
Viene inattivata dalla esposizione a 65°C per 5
minuti e distrutta rapidamente dagli enzimi
proteolitici (compresi quelli contenuti nel succo
gastrico)
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Tetanospasmina
Il trattamento con formaldeide determina la
perdita della tossicità, ma non del potere
antigenico (tossoide)
Agisce in quantità minime: la dose letale per
l’uomo è valutata in meno di 2.5 ng/kg
Cenni clinici
Il periodo di incubazione è di 3-21 giorni
(media 10 giorni; 15 giorni neonati)
La durata è condizionata:
„ dal tipo
„ dall’estensione
„ dalla localizzazione della ferita
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Cenni clinici
Tanto più breve sarà l’onset (periodo
intercorrente tra i primi sintomi e l’inizio degli
spasmi) tanto maggiore sarà la gravità della
malattia
Cenni clinici
La sintomatologia iniziale è caratterizzata da
astenia generalizzata o localizzata, febbricola,
irritabilità, cefalea, dolori in corrispondenza
della porta d’entrata
Possiamo distinguere:
„ tetano generalizzato
„ tetano localizzato
tetano cefalico
„ tetano neonatale
„
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Tetano generalizzato
È la forma più comune
Inizia quasi sempre con trisma (incapacità di
aprire la bocca per ipertonia dei masseteri), riso
sardonico (ipertonia dei muscoli del volto
determinata da retrazione delle commessure
labiali e contrazione dei muscoli orbicolari
dell’occhio e frontali)
Tetano generalizzato
Il paziente presenta, inoltre, opistotono
doloroso (rigidità dei muscoli spinali con
iperestensione), rigidità addominale, contrattura
degli arti superiori ed inferiori, aumento della
temperatura con febbre elevata (anche 4142°C) e sudorazione profusa, tachicardia,
ipertensione, disfagia, cianosi, morte
improvvisa per insufficienza respiratoria o per
insufficienza o arresto cardiaco
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Tetano localizzato
Forma più rara con spasmi localizzati alla porta
d’ingresso del germe
(in rapporto alla sede si distinguono il tetano
cefalico, il tetano toracoaddominale e il tetano
degli arti)
Tetano cefalico (tetano di Rose)
Raro, ad incubazione breve, causato da ferite al
capo
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Tetano neonatale
Forma generalizzata grave che compare entro
15 giorni dalla nascita, a seguito della
contaminazione della ferita ombelicale.
Il neonato non riesce a succhiare, presenta il
trisma, ha spasmi generalizzati.
Può andare incontro a morte per disidratazione,
polmonite, emorragia polmonare entro una
settimana
Evoluzione
Possiamo distinguere forme lievi, forme di
media gravità e forme gravi
FORME LIEVI
ONSET > 72 ore; le contratture mostrano una
progressione lenta; gli spasmi parossistici mancano
o sono rari e distanziati.
In questo gruppo rientra anche il tetano localizzato,
esclusi i casi con compromissione faringea e
laringea
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Evoluzione
FORME DI MEDIA GRAVITA’
ONSET: 48-72 ore; comprendono il tetano
generalizzato o localizzato con quadro clinico
costituito da contratture intense, turbe della
deglutizione e della respirazione, crisi parossistiche
frequenti
Evoluzione
FORME GRAVI
ONSET: <48 ore; sono considerati gravi il tetano
cefalico con impegno marcato della deglutizione e
della respirazione, e le forme generalizzate
caratterizzate da sintomi più intensi (ipertonia
muscolare, spasmi prolungati e frequenti con crisi
asfittiche, alterazioni pressorie e del ritmo cardiaco
poco sensibili alla terapia, disturbi del sensorio)
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Diagnosi
Essenzialmente clinica con sintomatologia
conclamata
Prevenzione
Mantenimento della più rigorosa asepsi
durante ogni intervento chirurgico
„
Detersione accurata delle ferite traumatiche
(soprattutto se profonde, con terriccio o con
lembi necrotici)
„
Chemioprofilassi con penicillina o
eritromicina, o altri macrolidi o tetraciclina per
via generale
„
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Prevenzione
„
Immunoprofilassi attiva
„
Immunoprofilassi passiva
„
Notifica obbligatoria
„
Non è necessario l’isolamento
Immunoprofilassi attiva
Obbligatoria:
„ tutti i nuovi nati (al terzo mese di vita)
„ i lavoratori dei due sessi più esposti ai rischi
di infezione
„ gli sportivi al momento della affiliazione alle
Federazioni del CONI
Facoltativa:
„ per le gestanti al 5° e 8°mese
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Caratteristiche del vaccino
anatossina purificata e adsorbita a fosfato o
idrossido di alluminio→ risposta immunitaria
la vaccinazione fornisce una protezione
primaria in oltre il 95% dei vaccinati
Durata dell’immunità
„ 5 anni dopo il ciclo basale
„ 10 anni dopo una dose di richiamo
Ciclo vaccinale
VACCINAZIONE DEI NUOVI NATI
1a dose: 3° mese
2a dose: 5° mese (comunque non prima che
siano trascorse sei settimane dalla prima dose)
3a dose: 11-12° mese
primo richiamo: 5-6 anni
richiami successivi: ogni 10 anni
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Ciclo vaccinale
VACCINAZIONE DI ADULTI E DI
BAMBINI DI ETA’ SUPERIORE A 7 ANNI
1a dose: tempo zero
2a dose: dopo 1 mese
3a dose: 6-12 mesi dopo la seconda dose
richiami successivi: ogni 10 anni
Trattamento del traumatizzato
TRATTAMENTO PROFILATTICO
trattamento locale delle ferite:
„ allontanamento di frustoli necrotici, coaguli
di sangue, corpi estranei
„ somministrazione di antibiotici (almeno 5
giorni)
„ profilassi specifica: vaccino e/o Ig umane
specifiche
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Trattamento del traumatizzato
Soggetto sottoposto a vaccinazione di base ed
a quelle successive
da meno di 5 anni → nessun trattamento
„ tra 5 e 10 anni → 1 dose di richiamo
„ da più di 10 anni → Ig + 1 dose di richiamo
„
Trattamento del traumatizzato
Soggetto non vaccinato o stato vaccinale
incerto
„
Ig + inizio ciclo vaccinale
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